Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005 L’Area Carsica del Massiccio della Presolana - Monte Ferrante

di Massimo Pozzo e Maurizio Aresi Gruppo Speleologico Valle Imagna Cai-Ssi (con contributi di A. Uggeri e D. Sottocorno - G.S. Varese Cai-Ssi)

La parete della Presolana vista da Cima Bianca – Foto A. Nava

Introduzione ascese, descritte in diversi libri e riviste per dare inizio alla ricerca di un nuovo el - Il massiccio della Presolana è un venta - specializzate, ma mai nessuno ha narrato dorado speleologico in bergamasca. In glio roccioso inconfondibile nel panorama della dimensione sconosciuta della Pre - breve tempo ci si rende conto che lʼarea delle vette orobiche. La sua notorietà non solana, quella che trascura lʼimportanza di ricerca é molto vasta, ed il clima rigido è dovuta ai 2521 metri della sua cima delle sue vette e si rivolge alle profondità dellʼinverno poco si presta ad una perma - Occidentale, la più elevata delle tre prin - abissali di sconosciuti mondi sotterranei: nenza minima di due settimane con tende cipali, ma alla caratteristica forma allun - chi avrebbe mai immaginato di poter en - e sacchi a pelo. Così, durante i mesi pri - gata della sua struttura, e ai vertiginosi trare nel cuore del poderoso massiccio? maverili ci organizziamo per allestire “Pre - strapiombi che la circondano, quasi fosse Lʼampia area che comprende la Preso - solau 2000” (agosto 2000), e lʼanno dopo unʼimmensa muraglia innalzata a difesa lana (2521 m), il Monte Ferrante (2437 m) “Presolau 2001” (agosto 2001) spedizioni di tesori inestimabili. ed il Monte Vigna Vaga (2332 m), è inte - estive con campo base situato sul plateau La varietà di colori che dallʼalba al tra - ramente costituita da calcari di vario tipo calcareo sottostante la Cima Verde, nel monto ne dipingono le pareti, donano a altamente “carsificabili”. Chi frequenta i si - bel mezzo del cosiddetto “Mare in Burra - questa fortezza calcarea un aspetto al - lenziosi sentieri che attraversano queste sca”, un tormentato paesaggio carsico tezzoso e leggendario, tanto da meritarsi montagne sa bene che qualsiasi tempo - che richiama il suolo lunare, ricco di spac - il nobile riconoscimento di <>. Gli amanti della Presolana ne dare vita al più misero dei ruscelli: dove cine di ignoti pozzi da scendere. parlano con lo sguardo perso nel vuoto, va tutta lʼacqua e perché sparisce in così denso di ricordi legati ad affascinanti av - breve tempo? Inquadramento geografico venture verticali e con evidente orgoglio Sporadiche ricerche speleologiche del Lʼarea interessata si trova nella Lombar - patriottico, sottolineano che è lei il vero passato diedero risultati assolutamente dia Orientale, circa 40 km a nord della simbolo delle “Dolomiti Bergamasche”, le negativi, assieme al parere di illustri geo - città di . Essa ricade quasi total - quali nulla hanno da invidiare alle più ti - logi i quali sostenevano che nonostante il mente nel territorio dei comuni di Colere tolate Ampezzane. Alla mitica impresa calcare presente, trovare accessi per il (a nord), e (a dellʼing. Antonio Curò, che nel 1870 toccò sottosuolo profondo della zona era im - sud). Eʼ raggiungibile da Bergamo a la punta più alta, seguirono molte altre presa assi ardua. Poche uscite invernali mezzo della strada statale della Val Se - del G.S. Valle Imagna furono sufficienti 67 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005 riana, oppure dalla vicina Val Camonica tramite la strada statale 294 che, nel tratto da Angolo alla Valle di Scalve, prende il nome di “Via Mala”. Lʼarea è delimitata a nord dalla congiungente Costa di Val Notte - Vigna Vaga, a ovest dallo spartiacque Monte Ferrante - Monte Valsacco, e dal confine co - munale Castione della Pre - solana – , a sud dalla strada statale n.294 del Vivione e ad est dal Tor - rente Dezzo. Altimetricamente il territorio in esame si sviluppa tra quota 600 m (Torrente Dezzo) e quota 2521 m (Pizzo della Presolana), e occupa unʼarea di circa 43 chilometri quadrati.

Inquadramento geografico della zona e principali sentieri CAI - Estratto da “Carta dei sentieri e rifugi-Alpi Orobie zone 3/4” CAI Bg ‘98

Inquadramento precedente; i rilievi assumono una dispo - M.Barbarossa e Cima di Petto, ha uno sizione a T rovesciata. sviluppo di circa 5 km. A Est, alla base geomorfologico (di A. Uggeri) La catena della Presolana è molto ripida, delle pareti, si sviluppa un pianoro e Gli elementi geomorfologici principali in particolare nel versante settentrionale, quindi un versante, caratterizzato da in - sono la catena della Presolana, disposta e non è oggetto di queste ricerche spe - tenso sviluppo di carsismo superficiale, E-W, e quella del Ferrante, a sviluppo leologiche. rappresentato principalmente da doline NNW-SSE, che si innesta a metà della La cresta dal Ferrante, Vigna Vaga, (anche di considerevoli dimensioni) e da campi solcati: è il Mare in burrasca, entro cui si sviluppano il maggior numero delle grotte note nellʼarea. Anche ad Ovest delle catena vi sono degli altipiani carsici (Valle Scura, alta Val Sedornia, ma di dimensioni più modeste e nel complesso meno carsificate; sono caratterizzati principalmente dalla pre - senza di grosse doline, con diametro fino a qualche centinaio di metri, soprattutto a Nord della Cima di Benfit. Questi pianori sono limitati a S e ad W dalle profonde incisioni vallive della Valzurio e della Val Sedornia. Inquadramento geologico La serie stratigrafica di interesse per il carsismo è costituita da rocce triassiche, Le pareti di Calcare di Breno sottostanti al Mare in Burrasca qui di seguito brevemente descritte – Foto M. Pozzo ESPLORANDO! 68 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005

Formazione di Wengen (Ladinico supe - Il passaggio alla soprastante Formazione da marne e calcari marnosi, ben stratifi - riore) di Breno è graduale, evidenziato dallʼau - cate,, di colore scuro. Si tratta di litologie Lʼunità è costituita da marne e marne are - mento della stratificazione. poco carsificabili; assieme alle sovrastanti nacce nere, alternate ad argilliti, ben stra - argilliti della Formazione di San Giovanni tificate. La carsificabilità è nulla e quindi Formazione di Breno (Carnico) Bianco, delimitano verso lʼalto la serie essa rappresenta la base della serie di in - La Formazione di Breno è costituita da stratigrafica di interesse per le ricerche teresse per le grotte. Il contatto con il so - calcari dolomitici, spesso ben stratificati. speleologiche. prastante Calcare di Esino delimita lʼarea Bella parte sommitale sono presentio mi - carsica verso Est (Presso M.Polzone, neralizzazioni fluoritico-baritiche, oggetto Depositi quaternari sopra Colere) e verso Nord (M.Vigna di coltivazione mineraria. La carsificabilità I depositi quaternari sono costituiti princi - Vaga) è alta, ma inferiore a quella dle Calcare di palmente da detriti di versante e di frana. Esino. Gli ampi affioramenti (Mare iun Essi sono in genere poco sviluppati sui Calcare di Esino (Ladinico) Burrasca, Valle Scura, Alta Valle Sedor - pianori, mentre assumono particolare Il Calcare di Esino è costituito da calcari e nia ed in generale tutti i versanti della ca - continuità laterale e spessore nella Val - calcari dolomitici di colore grigio, organiz - tena M.Ferrante M. Vigna Vaga), sono zurio, dove la rocce raramente affiorante. zato in banchi maldefiniti. caratterizzati da intenso carsismo super - Lʼunità è fortemente carsificabile, come ficiale (lapiaz, grosse doline). Il carsismo Assetto tettonico della zona peraltro in altri massicci carsici dellʼarea profondo è meno sviluppato, ma in que - Dal punto di vista strutturale lʼarea oggetto (tra tutti, il M.Arera e la Grigna settentrio - sta unità si sviluppano l quasi totalità dele del presente studio si colloca nel Sudal - nale). grotte dellʼarea. pino (o Alpi Meridionali), ossia nel settore Lʼunità costituisce il massicico della Pre - Nellʼarea in esame la formazione rag - di catena Alpina posta a sud della Linea solana, a S. della Linea di ed il giunge spessori compresi tra i 150 e i 600 Insubrica, e ricade nel settore centrale sovrascorrimento del M.Ferrante. Simil - metri. della Zona Lombarda. mente alla Formazione di Wengen, borda Verso Sud lʼarea di interesse è delimitata la principale struttura carsica verso E e Formazione di (Carnico) dalla Linea di Elusone, che separa la Pre - verso N. dove in genere costituisce pareti. La formazione, di Gorno è sono costituite solana, verso S dallʼarea del M.Ferrante,

Fig.2: Estratto da “Carta Geologica della provincia di Bergamo” (novembre 2000), scala 1:50000, foglio n.2

69 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005 a Nord. Qui si distinguono una serie di unità tettoni - che sovrapposte. Quella di maggiore interesse è lʼUnità Cresta di Valzurio, che si estenda su tutta lʼarea car - sica. Essa è costituita prin - cipalmente dal Calcare di Esino e dalla Formazione di Breno, nel complesso immergenti verso Sud con bassa inclinazione. Nel settore centrale lʼUnità è ri - coperta dal sovrascorri - mento del M.Ferrante, con contatto molto evidente, anche in questa unità sono conosciute delle grotte, che però chiudono in pros - simità del contatto infe - riore. Lʼunità Cresta di Valzurio è ricoperta, verso SW, in Valzurio, da altre unità tet - toniche localmente non carsificabili, che delimitano lʼarea carsica. Carsismo ipogeo Est del Ferrante Lʼarea più carsificata è la parte meridionale del Mare in Burrasca, dove sono si - tuate le cavità più profonde ed in particolare Men in black. Si tratta di grotte a sviluppo essenzialmente verticale, sviluppate lungo Estratto da “CARTA DELLE SORGENTI CAPTATE IN PROVINCIA DI BER - fratture Costituisce eccezione la Risor - GAMO” (C. Bertuletti) – tavola esterna allegata a “I CARATTERI ORIGI - genza presso il Rifugio Albani, Il Fonta - NALI DELLA BERGAMASCA” della collana “Storia economica e sociale di none, che è una grotta risorgenza, quasi Bergamo” – FONDAZIONE PER LA STORIA ECONOMICA E SOCIALE DI orizzontale, drenante un piccolo pianoro BERGAMO (ISTITUTO DI STUDI E RICERCHE) presso Cima Verde. Nella restante parte dle Mare in Burrasca le grotte sono poco frequenti , nonostante Burrasca, sotto il M,. Ferrante. La grotta si tuato nella media Valzurio: lungo lʼalveo la maestosità delel forme superficiali: sviluppa, con andamento suborizzontale, del T. Ogna sono presenti numerose sor - anche in questo caso sono esclusiva - sotto il sovrascorrimento del M. Ferrante. genti, con portate complessive nellʼordine mente cavità di assorbimento, verticali; la Si tratta di un residuo di un antico sistema di grandezza delle centinaia di l/s. Si tratta massima profondità raggiunta è circa 40 carsico, del tutto estraneo allʼattuale si - con ogni probabilità delle sorgenti dellʼin - m. tuazione geomorfologica ed idrogeolo - tero sistema, anche se non sono stati ef - Più a Nord, nella Valle Conchetta, le gica. Dallʼaltra parte del M.Ferrante è fettuati test con traccianti di conferma. Le forme superficiali diminuiscono; sono stata recentemente scoperta una cavità conoscenze sulle aree di risorgenza sono state esplorate 5 grotte, tutte ad anda - con caratteristiche simili (Donna in limitate dalla presenza di depositi superfi - mento esclusivamente verticale, con Bianco) chiusa su ghiaccio dopo poche ciali continui ed estesi, che coprono quasi massima profondità 50 m decine di metri. ovunque la roccia Lungo i restanti limiti Idrogeologia dellʼidrostuttura sono presenti numerose Ovest del Ferrante Lʼintera area carsica costituisce unʼunica altre sorgenti, in genere di portate mode - Anche in questo settore nonostante lo svi - idrostruttura, delimitata a S dalla Linea di ste luppo delle morfologie carsiche superfi - Clusone e nelle altre direzioni dal limite ciali, le grotte sono poche, concentrate inferiore della serie carbonatica. soprattutto in Valle Scura; si tratta esclu - Lʼarea di infiltrazione è caratterizzata dal - sivamente di pozzi, , talvolta di discreta lʼassoluta assenza di corsi dʼacqua su - ampiezza, in genere chiusi da strettoie o perficiali. da neve. Le penetrazioni nel sottosuolo si sono svi - In questo contesto costituisce eccezione luppate principalmente lungo linee verti - la più nota grotta dellʼarea, ovvero la Gia - cali; non sono quindi note direzioni di zera. Si tratta di un grosso freatico fos - scorrimento idrico lungo il piano orizzon - sile (diametro superiore ai 10 m) il cui tale. ingresso è situato ai bordi del Mare in Il punto più basso dellʼidrostruttura è si - ESPLORANDO! 70 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005

Cenni storici fosse molto arduo trovare cavità in que - . La bibliografia in campo speleologico ri - sta bellissima zona carsica guardante la zona oggetto della nostra ri - cerca è assai esigua. Una delle poche Presolau 2000: relazioni, peraltro non facile da reperire è la nuova era di L .Malanchini (G.G. Bergamo – CAI A. Come già detto, le scarse informazioni Locatelli), dal titolo “Cenni sulla zona car - storiche e la metodologia utilizzata per sica compresa tra il Pizzo della Presolana descrivere i risultati esplorativi del pas - ed il Monte Ferrante in provincia di Ber - sato, ci inducono ad organizzare il gamo”. Si tratta di una serie di osserva - campo speleologico. Le uscite prelimi - zioni con cenni geografici e geologici, nari effettuate in primavera, svelano un fatte sul posto durante due escursioni: la numero altissimo di ingressi, soprattutto prima è datata 2/3 agosto 1947, e lʼaltra pozzi a neve: la vastità dellʼarea e lʼas - 18/19 luglio 1954, a cui hanno preso parte senza di corsi dʼacqua esterni, ci convin - il noto speleologo bergamasco dellʼepoca, cono che invece il potenziale di ricerca è don Rocco Zambelli, il prof. G. Nangeroni moltissimo e che le scoperte non man - dellʼUniversità Cattolica di Milano e uno cheranno assolutamente. Le stesse con - speleologo glaciologo, Giuseppe Cantù. siderazioni vengono fatte anche dai soci Nonostante quattro giorni siano effettiva - del G.S. Varese CAI SSI che due setti - mente pochi per produrre una relazione mane prima di noi, organizzano un esauriente ed approfondita, lʼautore se - campo nella zona di Malga Conchetta. gnalò i fenomeni carsici superficiali più Presolana, da Passo Scagnello La prima cosa da fare in assoluto era di evidenti (con accenni anche ad opere ed – Foto M. Pozzo trovare un punto strategico per il campo, autori risalenti al secolo precedente), e e di dividere a settori la zona circostante mise a catasto ben quindici cavità. La let - profondire le cavità più promettenti allar - (vedi CTR), riorganizzando i dati catastali tura delle dieci pagine però svela la realtà gando le battute esterne fino alle Corne preesistenti: tutte le cavità già censite ri - dei fatti esplorativi, e cioè che pochissime Gemelle o visitando le cavità segnate in sultano introvabili o mal posizionate, inol - cavità furono effettivamente visitate e le primavera. Trovato lʼabissone, tutto lo tre, presso il catasto cavità presso il misurazioni topografiche per determinare sforzo esplorativo è stato poi concentrato Museo di Scienze Naturali di Bergamo, la profondità delle verticali, venne effet - su questʼultimo. non esiste nessuna topografia di queste. tuata lasciando cadere dei sassi e con - Partendo quindi da riferimenti certi, è tando i secondi del tempo di caduta…. stata curata una topografia in scala Inoltre vengono citate cavità non prese in Settore 1 1:5000 di ogni settore (per il momento considerazione intercettate dalle gallerie Eʼ al momento la zona con la maggiore sono quattro), dando così buona attendi - minerarie presenti in località Polzone. concentrazione di cavità, dovuta al fatto bilità ai dati ricavati. Esistono poi due brevi e datate relazioni che il campo vi si trovava praticamente al Il lavoro chiaramente è ancora in atto, trovate sul bollettino del G.G. Milano e su centro: si tratta del cosiddetto Mare in quindi lʼaggiornamento è in continua evo - quello del G.S. Valeriana Talpe, dopodi - Burrasca che dalle pareti della Presolana luzione. ché il buio…. racchiude: Cima Verde, il Rifugio Albani e Il campo ha riscontrato una buona parte - Lʼunica cavità degna di menzione e nota la zona delle coltivazioni minerarie. Le ca - cipazione anche di soci di altri gruppi: lʼor - agli speleologi bergamaschi è la Grotta vità sono tutte di misura modesta: pozzi ganizzazione è stata di conseguenza della Ghiacciaia (LoBg 1193 – q. 2100 m, generalmente chiusi da un tappo di neve. molto semplice e ben distribuita: durante vedi rilievo), che con uno sviluppo di 489 Lʼinteresse particolare però è dovuto alla la prima settimana ci siamo dedicati alla metri e un dislivello di 123 metri, è (o presenza de Il Fontanone (LoBg 1162), zona circostante il campo (settore 1), era…), la più profonda della zona. Il rilievo una risorgenza attiva vicino al Rifugio Al - mentre nella seconda si è cercato di ap - e lʼesplorazione totale è datato 1979, ad opera del Mare in Burrasca: il campo Presolau 2000 – Foto M. Pozzo G.S. GAEN di (Bg), che dedicò attenzioni successive alla zona, ma senza risultati positivi. Il G.G. Milano fece un campo estivo agli inizi del 1970 in Valle Scura (oltre il M. Fer - rante), scoprendo un pozzo. Altri speleologi di Colere e Ponte Nossa tro - varono nella stessa zona ben 14 cavità (pozzi a neve), durante gli anni ʼ72 – ʼ73, senza lasciare noti - zie più dettagliate. Successivamente le visite esplorative nel settore die - dero risultati di scarso ri - lievo, tanto che fu luogo asserire che no - nostante gli evidenti feno - meni di carsismo esterno,

71 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005 bani, che in caso di pioggia o di sciogli - visitate né posizionate su carta… ma ri - modesta verticale, Calma Piatta (Mib 29), mento delle nevi ha portate dʼacqua no - mandate al campo dellʼanno venturo. Si ma siamo certi che sorgeranno ulteriori tevoli e violente, con riempimento a può anticipare che a ridosso delle pareti novità. Da ricordare la presenza della pressione delle condotte al suo interno. che volgono a N-NE, poco sottostanti al Grotta della Ghiacciaia, seconda profon - Ne riproduciamo anche la topografia in rif. Albani, sono state trovate circa 20 dità della zona, il cui ingresso si apre a ri - quanto inesistenteSoffermandoci ancora nuove cavità non descritte in questo con - dosso delle pareti del Monte Ferrante sulla portata dʼacqua di questa cavità, tributo, tra cui diverse superano i 50 metri (2425 m). lʼidea a riguardo è che il plateau sovra - di dislivello e una i 100 metri. Il carsismo stante (un chilometro quadrato), non sia superficiale è marcatissimo, con karren di Descrizione delle cavità più sufficiente come bacino di assorbimento, grandi dimensioni e spaccature che importanti ma che questo si estenda anche ad altri danno accesso a pozzi un poʼ dovunque. Data la presenza di numerose cavità vi - settori (settore 2 e 4). Lʼenigma è ancora Il Settore 3 sarà lʼobbiettivo di Presolau cine al limite della catastabilità, e quindi irrisolto perché dal sifone interno non si 2001. al momento prive di interesse descrittivo, passa e dai pozzi a neve del plateau nep - vengono riportate le descrizioni di quelle pure. Settore 4 più significative e di maggiore sviluppo. Inoltre le acque sono utilizzate dalle abi - Delimita unʼaltra zona molto interessante tazioni circostanti, per cui risulta compli - e ricca di cavità “segnate” ma non ancora cato effettuare lavori disostruttivi. visitate: la quota supera i 2000 metri fino Tutto il settore merita unʼattenzione più ai 2263 del Monte Ferrantino. La distanza dettagliata nonostante sia stato “battuto” dal campo, ha limitato le battute esterne, abbastanza bene: sono molte le fratture e al momento è stata rilevata solo una o i pozzi ancora da scendere: questo perché lo spirito esplorativo del campo era quello di “trovare e scendere”, quindi tutte le cavità terminanti in fessura o strettoia, sono sta - ste rinviate a periodi più magri… Oltre la Cima Verde, nel versante che volge verso la Valzu - rio, non sono state effettuate visite ac - curate: in questa zona, il plateau del Mare in Burrasca ri - prende le sue forme ed è ricco di doline e pozzi rimandati al campo del 2001. Settore 2 Probabilmente è il meno visitato: du - rante una fugace battuta esterna è stato rilevato sola - mente Il Laccone (Mib 26) e visitate di - verse fratture: lo spa - zio di ricerca è più limitato, ma le cavità avvistate e segnate sono ancora da scendere… Settore 3 Eʼ indubbiamente il settore più interes - sante, sia perché vi si apre lʼabisso Men In Black (-321 m; - 305 m; -237 m), sia perché racchiude un numero altissimo di cavità, non ancora ESPLORANDO! 72 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005

Abisso Men In Black di –321 metri, lo colloca (MIB3) tra le tre più profonde Abisso Men In Black (MIB3) Lo Bg (in attribuzione) della provincia. Lʼesplorazione si è Dati catastali: LoBg N.A. svolta durante il campo Ubicazione dell’ingresso Provincia: Bergamo estivo di ricerca “Preso - Comune: Colere Lʼingresso si apre a quota 1890, a circa lau 2000” ad opera del Località: Mare in Burrasca, 200 metri in direzione SE partendo dalle G.S. Valle Imagna, che piste da sci Corne Gemelle (quella inferiore), precisa - rapidamente scende mente a poche decine di metri dal pilone lʼasse principale fino alla Cartografia: CTR 1:10000 D4a1 n.17 dellʼimpianto di risalita (2° tratto, Bol - profondità massima di – zone-Cima Bianca), alla base di una 321 metri. Alle varie di - Latitudine: 5091732 balza rocciosa segnata da karren di di - Longitudine: 1581180 Men in Black: l’imbocco del P22 Gastone Quota: 1890 m s.l.m. - Foto M. Pozzo Dislivello: -321 m Sviluppo reale: 700 m circa m

scese hanno preso pozzo unico, con un terrazzone da cui si parte anche soci del diparte il ramo che va a –305 metri (le pa - G.S. Varese, G.G. I reti delle verticali, da circa –200 in poi, Tassi, A.S. Comasca sono costellate da fossili in rilievo, so - e G.G. Milano. prattutto Gasteropodi). Un successivo Nellʼinverno 2001 è P.22, P.5 e P.6 portano alla massima pro - stata scesa una fondità raggiunta fino ad ora, a –321 nuova diramazione, metri, con sifone pensile ancora inviolato. denominata Ramo Per accedere al ramo di –305 m, bisogna Befana (06/01/2001) immettersi in una fessura disostruita nel terrazzo alla base di Bonduelle (P35), e Descrizione della cavità mensioni molto marcate. Lʼapertura ini - percorrere uno stretto meandro attivo fino ziale è stretta e poco visibile, La descrizione di Men In Black è sem - alla sommità della veticale più suggestiva ma dopo appena cinque metri inizia la plice: fino a –200 metri di dislivello, la via della grotta, un P.32 (Pozzo Bello), a cui prima verticale. è unica, intercalata da due brevi e stretti meandri: alla successione ini - Storia esplorativa Men In Black: P4 in piena faglia, ziale P.17, P.8, P.25, segue il bel dopo P30 - Foto M. Pozzo Mib 3, nome originale (iniziali di Mare In P.55 (Bon Bon la bestia), e un P.30, Burrasca e quindi di Men in Black) è il ri - alla base del quale lʼandamento re - sultato di maggior rilievo di Presolau troverte per tornare quasi in linea 2000: rappresenta una delle novità più im - con lʼingresso. Due P.4 ed un P.14, portanti degli ultimi anni in terra berga - con i meandri in mezzo, portano alla masca, e la profondità massima raggiunta sommità di un P.25 (Gastone), e alla sua base lʼabisso si di - Men in Black: il P55 Bon Bon la Be - rama in corrispondenza di stia - Foto M. Pozzo un evidente passaggio di strato (il Pentivio). Una di - ramazione conduce con una successione di brevi pozzi (P.11, P.6, P.10, P.10), a –241 metri, fermi su lunga spaccatura oltre la quale si intravede una nuova verticale. In questa zona gli ambienti ridu - cono le dimensioni di pa - recchio rispetto al resto della cavità, che sembra comunque mantenere morfologie da ramo at - tivo: probabilmente si tratta di un ringiovani - mento. segue ancora un P.5, strettoia, P.10 e fes - Per scendere più in basso è sura impraticabile. stata forzata una strettoia in Lʼultima diramazione esplorata in ordine parete a pochi metri dalla base cronologico è il Ramo Befana del P.11 sottostante, che ha (06.01.2001, temperatura esterna –15°!), permesso di esplorare ancora che parte dal quadrivio di –200 con una una bella serie di pozzi: un serie di brevi verticali fino a –246 m, ma la P.35 (Bonduelle), ed un P.20 pianta ci indica che siamo prossimi ad (Fossilifero), sono in realtà un una giunzione con rami già noti. ESPLORANDO! 73 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005

Men in Black: il P8 dopo l’ingresso - Foto M. Pozzo

Note fisiche Si sviluppa lungo due assi principali di fratture, ma lo spostamento in pianta è breve: importante notare che la cavità è localizzata in prossimità del limite strati - grafico tra il Calcare di Breno e quello di Esino, mentre poco di - stante scorre una tra le faglie più evidenti della zona. Proprio nella direzione di questʼultima si muove il ramo che va a –305 m e lungo le verticali il piano di fa - glia è marcato e evidente. Men In Black è percorso da forti correnti dʼaria che in alcuni punti invertono direzione. La tempe - ratura si aggira sui 3 gradi circa e le soste sono generalmente sgradite: anche lʼacqua diventa imbevibile perché troppo fredda, ma non sono ancora state effet - tuate misurazioni con strumen - tazioni attendibili. Durante il periodo estivo i corsi dʼacqua hanno portate modeste e sono legati alle precipitazioni o allo scorrimento delle ultime nevi, ma durante lʼinverno la situa - zione si ribalta completamente: già nel primo pozzo sotto lʼin - gresso la portata dellʼacqua è tale da impedire la progressione lungo le verticali successive, o comunque la rende pericolosa, sia per il pietrame che trascina con sé, che per il freddo decisa - mente insopportabile. Al - lʼesterno , il manto nevoso può superare anche i 2 metri…. Un dato positivo è la totale as - senza di depositi di fango, segno che lo scorrimento coin - volge quasi tutte le pareti, fino al sifone di –321. Prospettive Durante Presolau 2000 sono state preferite le vie più evidenti, e quindi diverse sono ancora le possibilità esplorative perché nel campo 2001 lʼabisso è stato praticamente trascurato. La quota di ingresso indica poi che il potenziale esplorativo ri - mane ancora molto alto ESPLORANDO! 74 IMAGNA 2005 Atti del Convegno Italiano Tematico di Speleologia - S. Omobono Terme (Bg) - 28 Ottobre - 1 Novembre 2005

Grotta della Ghiacciaia della cavità. La Sezione Grotta della Ghiacciaia (La Giasera) Speleo GAEN di Ponte Nossa (BG) effettua un so - LoBg 1193 pralluogo “utilizzando tecni - Dati catastali: LoBg 1193 (di D. Sottocorno) che dʼavanguardia per Provincia: Bergamo superare le asperità natu - Comune: Vilminore di Scalve Ubicazione dell’ingresso rali dei luoghi” e esegue il Località: Monte Ferrante Da Colere si sale con la funivia fino alla rilievo completo della Gia - Cartografia: IGMI Pizzo della prima stazione (quota 1.591); di qui ci si sera nel settembre del Presolana 34 IV NO incammina lungo il sentiero che conduce 1979 (Fiorina C., Ruggeri Latitudine: 45° 58’ 33” N alla Malga Conchetta (quota 1.796) e pro - G.M., Quintini E. e Castel - seguendo lungo il sentiero si sbuca nel - letti S.). Anche il Gruppo Longitudine: 2° 25’ 11” O lʼaltopiano carsico del Mare in Tempesta. Speleologico Bergamasco Quota: 2.140 m s.l.m. Da qui lʼingresso della grotta è ben visi - Le Nottole effettua una re - Dislivello: - 123 m bile trattandosi di una grande caverna visione catastale con topo - Sviluppo reale: 600 m sulle pendici del Monte Ferrante, cui ci si grafia. Chi ha trovato la avvicina per tracce di sentiero e quindi si Ghiacciaia per primo? raggiunge risalendo un ripido ghiaione. Il G.S. Varesino CAI-SSI nel 2000 rivisita La cavità si sviluppa nel calcare di Esino. la cavità ed esplora una piccola dirama - formazioni arrotondati), che si può seguire zione nei pressi dellʼingresso. sino alla profondità di 119 metri, dove la Storia delle esplorazioni galleria è colma sino al soffitto (Ramo Riguardo il ritrovamento esistono teorie e Descrizione della cavità basso). Il salone ed il Ramo Basso sono racconti diversi: vi sono notizie di visite Dallʼampio ingresso (10 x 2 m) si accede un relitto di un antico collettore freatico a negli anni 1948-49 da parte di don Rocco in un vasto ambiente che ricollega con 2000 metri di quota. Zambelli degli ambienti prossimi allʼin - lʼesterno per mezzo di un camino di 30 Nel salone alla base del P20, sulla parete gresso G.Cappa, allora del G.G.Milano, metri, che costituisce lʼingresso alto della di destra scendendo, una risalita da ar - scrive che Lʼapertura del pertugio di pro - grotta. In fondo alla sala si scende un rampicare abbastanza esposta con pre - secuzione attraverso il ghiaccio, avviene pozzetto (P5) circondati da un ghiacciaio senza di ghiaccio, (R25 da armare una nel 1964 e ci regala delle foto 6x6 scat - interno dai suggestivi riflessi azzurri e volta giunti in cima), consente di raggiun - tate il 27.09 dello stesso anno. Un esplo - verdi. Seguendo un trasparente ruscello gere il grande finestrone del Ramo Alto. ratore solitario della zona, il mitico sig. ghiacciato ci si affaccia su un grandioso La morfologia della grotta cambia im - Bendotti di Colere, ci consegna degli ambiente, di cui non si scorgono le pareti. provvisamente e una galleria impostata schizzi esplorativi con dati di poligonale Si scende il pozzo (P 20) e alla sua base su una frattura verticale, senza bivi con - effettuati nel 1972 dicendo che fu il primo, si ritrova il corso dʼacqua che si dirige in duce a un P20, quindi a un successivo assieme al famoso don Rocco Zimbelli, a una grande galleria freatica (10 x 6 m) in - P10, alla cui base si raggiungere il punto superare il diaframma di ghiaccio che se - gombra di detriti di differente origine (cal - più profondo della grotta (- 123 m), il cui para la parte iniziale da quella profonda care di Esino a spigoli vivi e clasti di altre soffitto si perde in un camino.

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Note fisiche Grotta della Ghiacciaia: 1964, fasi dell’apertura del passaggio in ghiaccio La circolazione dʼaria allʼin - – Foto G. Cappa gresso è da bocca fredda (in - gresso basso) e la temperatura della prima parte della grotta è molto prossima allo zero, men - tre è più alta nel del Ramo Alto, ad eccezione del tratto iniziale. Particolarità La grotta si apre nel Parco re - gionale della Presolana, nel cui territorio lʼaccesso alle cavità sotterranee è consentito solo per motivi di ricerca. Valutazione tecnica Cavità di grande bellezza nel tratto iniziale per le sue dimen - sioni, le morfologie degli am - bienti e per la presenza del ghiacciaio interno. La risalita al Ramo Alto non è armata e ri - chiede buone capacità arram - picatorie se effettuata senza trapano. Conclusioni e prospettive Alcuni camini non sono mai stati risaliti.

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Mondo Parallelo (MIB50) verticali parallele separate da diaframmi. Durante il pe - LoBg (in attribuzione) Mondo Parallelo (MIB50) riodo invernale è complicata Ubicazione dell’ingresso da raggiungere senza sci. Dati catastali: LoBg N.A. Situato a ridosso delle pareti sottostanti il Storia esplorativa Provincia : Bergamo Rifugio Albani ed in pieno (Settore 3 – Scoperto ed esplorato du - Comune: Colere Presolau 2000). Dal Rifugio Albani scen - rante il campo di ricerca Località: Mare in Burrasca, dere lungo le balze rocciose fino alle ter - estivo “Presolau 2001” dal Cartografia: CTR 1:10000 D4a1 razze di quota 1880. In una zona ricca di G.S. Valle Imagna. pozzi a neve, si riconosce lʼingresso sotto Vilminore di parete, perchè composto da circa cinque Scalve Mondo Parallelo: il P62 Latitudine: 5081619 - Foto M. Pozzo Longitudine: 1581250 Quota: -101 m m Sviluppo reale: 155 m

Descrizione della cavità La prima parte, come da rilievo è caotica e con diverse verticali parallele. Lo stretto passaggio che conduce alla partenza del bellissimo P.62 è di circa un decina di metri, poi la verticale si allarga e la di - scesa è completamente su vuoto. Gli am - bienti sono di notevoli dimensioni e a circa –80 compare un rivoletto dʼacqua che Mondo Parallelo: l’ingresso scende da una verticale non ancora risa - - Foto M. Pozzo lita, probabilmente alimentato dai depositi di neve che occupano i pozzi iniziali. La sorpresa purtroppo poco positiva, è la presenza di un ghiacciaio fossile a –101 metri dallʼingresso, che al momento tappa completamente la partenza di una sicura verticale sottostante Note fisiche Rappresenta una delle cavità di maggiore potenzialità della zona, che in questo ver - sante è a terrazze ricche di spaccature che raccolgono la totalità delle acque, drenandole rapidamente allʼinterno. Im - pressionanti i campi solcati che caratte - rizzano la morfologia esterna. Il P62 è ampio e molto bello esteticamente. Presenza di ghiacciao fossile a partire da –90 metri: lʼultima parte della cavità si per - corre scendendo attraverso passaggi ghiacciati. Possibilità esplorative Le speranze future dipendono dal supe - ramneto del tappo di ghiaccio, che oc - clude lʼinizio di unʼaltra verticale. Una ricognizione del G.S. Montorfano (estate 2005) rileva lʼapertura di passaggini con aria soffiante, nella zona di fondo.

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Il Fontanone di cemento. I vari cunicoli Il Fontanone LoBg 1162 laterali alla condotta prin - cipale sono stati tutti vi - Ubicazione dell’ingresso sionati senza esiti positivi, Dati catastali: LoBg 1193 e la topografia finale rileva Provincia: Bergamo Si trova a quota 1915, ed è forse la più co - che si dirigono verso Comune: Colere nosciuta dagli escursionisti che frequen - lʼesterno terminando in tano la zona, più che dagli speleologi, dato Località: Mare in Burrasca riempimenti di frana. che è visibile dal rif. Albani (150 metri Cartografia: CTR 1:10000 D4a1 Arrampicando per circa 8 circa). Quindi, bisogna raggiungere il Ri - Vilminore di Scalve metri sopra il sifone, si ac - fugio Albani (1940 m), con funivia o a piedi Latitudine: 5090688 cede ad un cunicolo che, da colere (1 ora e mezza di cammino), e Longitudine: 1581940 dopo opera di scavo, po - poi scendere verso le pareti della Preso - trebbe rapppresentare un Quota: 2.130 m s.l.m. lana. Lʼingresso è ben visibile sulla destra, valido by-pass. Dislivello: +8 m dato che ne fuoriesce un corso dʼacqua. Sviluppo reale: 70 m Note fisiche Storia esplorativa Il Fontanone è una risor - Conosciuto da sempre dai locali anche genza attiva con portate dʼacqua notevo - rasca, mentre al di sotto di questi, si tro - perché ha sempre fornito lʼacqua alle abi - lissime e impetuose, soprattutto in seguito vano le coltivazioni minerarie. tazioni dei minatori, al rifugio e a tutti i pas - a precipitazioni: le condotte allʼinterno si santi assetati. A catasto non era Conclusioni e prospettive riempiono completamente “sparando” let - depositata depositata alcuna topografia, teralmente a pressione lʼacqua fino a fuo - Bisogna trovare un passaggio che per - quindi viene effettuata dal G.S. Valle Ima - riuscire dallʼingresso: tutta la morfologia metta di superare il sifone. gna durante il campo estivo di ricerca interna è tipica da condotte a pressione. I “Presolau 2000. Unica testimonianza at - vari cunicoli laterali alla condotta princi - tendibile è lʼimmersione di L.Casati, G.S. pale sono stati tutti visionati senza esiti Lecchese, che nei primi anni ʼ90 tenta di positivi, e la topografia finale rileva che si superare il sifone, ma con pochi risultati dirigono verso lʼesterno terminando in nella prosecuzione. Una testimonianza lo - riempimenti di frana. cale ci narra che durante una secca in - Le notevoli portate dʼacqua comunque vernale è stato possibile superare il sifone fanno ipotizzare che la cavità sia interes - e al di là gli ambienti percorribili sono di sata da un bacino di assorbimento supe - misure esigue tendenti a stringere… ma è riore al misero chilometro quadrato del tutto da verificare. sovrastante pianoro, e che riceva anche Nel corso del campo estivo “Pesolau dalla zona circostante al Passo Scagnello 2001”, è stata trovata una nuova cavità o al Monte Ferrantino. I vari pozzi a neve che potrebbe collegare al Fontanone, di - ritrovati nei dintorni del campo base (de - stante circa un centinaio di metri dai cuni - nominato Settore 1 – Pre - cili terminali. Il Fontanone: condotta orizzontale solau 2000), non hanno - Foto M. Pozzo Descrizione della cavità ancora permesso di pe - netrare allʼinterno, ma Lo sviluppo di questa grotta è quasi com - sono sicuramente colle - pletamente orizzontale con unʼinclinazione gati al sistema. non marcata, a parte un breve camino- Le acque fuoriescono a spaccatura risalito nel tratto soprastante il questa quota perché lʼin - sifone terminale da cui fuoriesce il corso gresso si trova in corri - dʼacqua: in totale i metri sono inferiori al spondenza della centinaio. Lʼingresso è chiuso da cancello superficie di sovrascorri - e spesso è allagato. Subito dopo una bella mento tra le argilliti nere condotta ascendente per circa 20 metri, impermeabili (Gorno), e i conduce ad un tratto orizzontale, fino ad soprastanti calcari arrivare al sifone, contenuto da un muretto (Breno), del Mare in Bur -

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