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Formazione e aggiornamento

“Il Geometra Veronese” compie 45 anni

Esami di Stato 2005

Cassa Geometri: ultime novità

Ascensori da adeguare alla UE Anno XLVI n°Anno XLVI 1 - Gennaio 2006 Spedizione in abb. post. 70% Filiale di

Il “Geometra Veronese” - Ottobre 2005

Società Cooperativa Geometri Veronesi - Vicolo Orologio, 3 - 37129 VERONA

Sommario anno XLVI - n° 1 - gennaio 2006

Pubblicazione Mensile del Collegio dei Geometri VITA DEL COLLEGIO di Verona e Provincia Autorizzata dal Trib. c.p. di VR Un nuovo anno all’insegna della formazione e dell’aggiornamento ...... 1 con decreto n. 140 del 22 dicembre 1960. 45 anni e non li dimostra: Redazione-Amministrazione buon compleanno “Geometra Veronese” ...... 3 37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3 Tel. 045 8031186 - Fax 045 8009861 Esami di Stato 2005: commissioni, testi ed abilitati ...... 5 www.collegio.geometri.vr.it e-mail: [email protected] Avviso agli iscritti ...... 7 Direttore Responsabile Geom. Domenico Romanelli FATTI E NOTIZIE Comitato di Redazione Geom. Giuseppe Giuliari In campo per formazione e qualità ...... Geom. Gianluca Fasoli 9 Geom. Fiorenzo Furlani Geom. Moreno Peroni Regione : urbanistica, sì alle varianti ...... 13 Geom. Davide Sabaini Parcheggi, scompare la pertinenza ...... 17 Segretario di Redazione Rag. Maurizio Buin Progetto Grafico PREVIDENZA e Coordinamento Editoriale tagliani,grigoletti snc Cassa Geometri: ultime importanti novità ...... 21 37121 Verona - Via Macello, 17 Tel. 045 8009179 - Fax 045 8018980 www.tagliani,grigoletti.it AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Pubblicità OEPI Pubblicità Con il testo unico costruzioni 37122 VERONA - P.zza Cittadella, 9 mai più progetti realizzati senza il modello geologico ...... Tel. 045 596036 - Fax 045 8001490 23 e-mail:[email protected] La Dia non si può impugnare Stampa Ricorsi solo contro l’inerzia del Comune sulla vigilanza ...... 27 Sprinter srl - Via Meucci, 24 37036 SAN MARTINO B.A. (VR) Ascensori da adeguare alla Ue Editore Con la check-list di 74 rischi riportata nella Uni En 81-80 ...... 31 Società Cooperativa Geometri Veronesi Ma l’oblazione per il condono è deducibile dal reddito? ...... 37 37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3

Il “Geometra Veronese” è un mensile di informazione e aggiornamento profes- ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIO sionale edito dalla “Società Cooperativa Geometri Veronesi”. Consiglio Direttivo del 25 novembre 2005 ...... 40 La collaborazione è aperta agli organi rappresentativi di categoria e a tutti i Consiglio Direttivo del 19 dicembre 2005 ...... 41 singoli professionisti. Ogni redattore risponde delle proprie af- fermazioni ed il suo nome è sempre reperibile presso la redazione.

VITA DEL COLLEGIO

Un nuovo anno all'insegna della formazione e dell'aggiornamento

Un nuovo anno all’insegna della formazione e dell’aggiornamento Formazione, aggiornamento professionale, uni- tacei che formano l'archivio del Collegio; un'o- versità, difesa della categoria, deontologia, pro- perazione di assoluta alta qualità e di avanzata mozione dell'immagine e della figura del geome- tecnologia. tra professionista. Questi saranno i punti cardine Saranno organizzari corsi di aggiornamento pro- di programmazione istituzionale dell'anno pros- fessionale, convegni, seminari e sarà intensificata simo, e non solo. la preparazione dei giovani praticanti che si ac- La nostra categoria è sollecitata da rilevanti cam- cingono ad affrontare gli esami abiltativi e la li- biamenti consistenti, principalmente: nelle nu- bera professione. merose iniziative di riforme che interessano l'at- Recenti prese di posizione di ordini professiona- tività professionale e ne disegnano un profilo li affini, sulle competenze professionali, impon- progredito e adatto all'omologazione del titolo gono al Consiglio del Collegio di attivarsi con nell'economia dell'allargata Europa Unita; nella azioni forti e decise. La difesa dei propri spazi è globalizzazione del sapere che impone l'esigenza oramai divenuta di vitale importanza, così come di dare una forte accelerazione all'attivazione dei la difesa di oltre 75 anni di storia. processi di adeguamento costante e continuo La rivista mensile "Il Geometra Veronese", che è della formazione in funzione della qualità della stata recentemente rinnovata nella sua veste gra- prestazione. fica, più accattivante e tesa a sottolineare e so- Di fronte a tali temi, le problematiche che ci han- stenere l'immagine della dinamicità con cui il no interessato, e anche diviso nel passato, perdo- professionista geometra si pone agli occhi della no la loro connotazione essenziale e lasciano il società in cui viviamo, cercherà di essere sempre posto alla esigenza di coscienza delle nuove e vi- più tempestiva nelle comunicazioni, con articoli tali prerogative. Percepire adeguatamente le di- redazionali, notizie tecniche e di aggiornamento mensioni degli epocali cambiamenti consente più approfonditi e di qualità. l'opportunità di aprire a noi stessi ed alle future In tal senso sarà sviluppata la collaborazione con generazioni spazi di mercato e nuove remunera- un consulente esterno che sviluppi più qualitati- tive competenze. vamente gli aspetti redazionali e di promozione La formazione obbligatoria, continua, verificata della figura di geometra. ed, eventualmente, certificata per tutti, la defini- Una rivista, quella dei geometri veronesi, apprez- zione ed applicazione degli standard della "quali- zata a livello regionale e nazionale ed anche in al- tà" della prestazione, insieme alle opportunità of- tri ambiti professionali,che con l'edizione di gen- ferte dai più ampi spazi di mercato in Europa e naio 2006 compie ben 45 anni di storia. nell'area del Mediterraneo,costituiscono "i nuovi Siamo in un momento in cui i cambiamenti del orizzonti" della categoria che si evolve e che vuo- mondo delle professioni sono alle porte e non le trasformarsi in meglio. possono più essere procrastinati. Essendo quindi L'anno istituzionale 2006 che ci accingiamo ad in evoluzione anche il concetto di ordini e colle- affrontare sarà una prosecuzione di questi ultimi gi professionali, con occhio attento allo sviluppo recenti, soprattutto in tema di definizione degli futuro della nostra professione, gli sforzi saranno ultimi impegni economici legati alla nuova sede indirizzati verso il rinnovamento e la rivitalizza- del Collegio, il futuro della categoria e le iniziati- zione dell'immagine del Geometra. ve ad essa legate. Infatti, a livello nazionale, si cercherà di pro- In merito all'acquisto della nuova sede, saranno muovere in varie università corsi che formino definiti gli ultimi residui impegni di spesa, in par- geometri laureati; del resto la riforma delle pro- ticolar modo quelli legati all'importante opera- fessioni vorrebbe, a ragione, far esercitare la libe- zione di archiviazione ottica dei documenti car- ra professione a chi è in possesso di un titolo di

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Un nuovo anno all'insegna della formazione e dell'aggiornamento

laurea, garantendo così al cittadino di affidarsi ad pegnativo per l'attività del Collegio e quindi per un tecnico con un livello di istruzione accade- l'immagine locale e nazionale del Geometra. mica certamente superiore all'odierno. Il mandato di questo Consiglio Direttivo scade È ben evidente come il praticantato sia solo un nel mese di giugno 2006, e si procederà quindi a assaggio,a volte anche insipido,della professione nuove elezioni e nuovi incarichi per il prossimo passato sovente a fare le code negli uffici pub- quadriennio. blici o svolgendo mansioni del tutto marginali, Quindi, sarà dovere anche del nuovo Consiglio più di quantità che di qualità. dare prova di impegno e di prodigarsi per la ri- A livello nazionale c'è l'impegno di portare avan- soluzione delle più svariate tematiche professio- ti il progetto di trasformazione del nostro Albo nali. Le opportunità di oggi sono apertura pro- che i nostri massimi organi di categoria, quali il fessionale, collaborazione, conoscenze, scambio Consiglio Nazionale e la Cassa di Previdenza, di idee, scuola, università, praticantato, forma- hanno "messo in cantiere". zione ed infine fare quadrato nello stare assieme Un progetto importante, per non dire epocale, e soprattutto nell'impegno. che prevede in materia di accesso ad ordini e collegi la riunificazione degli attuali diplomati tecnici quali Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari e Agrotecnici in un unico albo e in un'u- nica sede comune. Al nuovo albo è stata assegnata la denominazio- ne "Autel", che significa Albo Unico Tecnici Lau- reati, proprio perché la riforma delle professioni ed il Dpr 328/01 collocano la nostra attuale figu- ra professionale nella nuova figura creata con un corso di laurea triennale (laureato) che si diffe- renzia dal corso di laurea quinquennale destina- to a lauree specialistiche. In realtà con esso si vuol dare alle forze politiche un segnale forte e deciso di estrema coesione delle categorie tecniche sopra enunciate, ma so- prattutto si vuol chiedere alle stesse forze politi- che, attraverso un correttivo a quanto già regola- Del resto il recente congresso nazionale ha mentato, di mantenere in vita quella figura tecni- espresso tutta la forza vitale, la fiducia e l'ottimi- ca intermedia di indiscussa utilità sociale qual'è smo di una categoria costituita da professionisti quella del geometra. Quest'anno è stato redatto esperti, manager, gente di cultura e di sport, che dal Consiglio Nazionale il nuovo codice di deon- sa mettersi in gioco e rispettare le regole, che in- tologia professionale. tende accettare le sfide e vincerle. Il Collegio si adopererà ulteriormente nel far da garante al rispetto delle regole di correttezza e di Il Presidente leale convivenza tra professionisti, nonché di geom. Domenico Romanelli corretta applicazione delle tariffe. I rapporti fra colleghi, pur generalmente corret- ti, prestano spesso il fianco a più di una censura di carattere deontologico, così come nelle con- troversie dove il professionista non deve mai di- menticare il proprio ruolo tecnico. Ritengo che anche il 2006 sarà un altro anno im-

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45 anni e non li dimostra: buon compleanno "Geometra Veronese”

45 anni e non li dimostra: buon compleanno “Geometra Veronese” 1961-2006: un importante traguardo per la nostra rivista di categoria

Ne ha fatta di strada la nostra bella rivista di ca- tegoria! Era il gennaio del 1961 quando l'indi- menticato Nino Nicola Conca ha pubblicato il primo numero di una rivista da subito divenuta periodica e gradita presenza nello studio profes- sionale dei geometri veronesi. Come non ricor- darne le dimensioni, tipiche da "bollettino", con quelle frasi didascaliche che invitavano al rispet- to della deontologia, della tariffa, delle compe- tenze e dell'ordinamento; ebbene, 45 anni dopo quelle frasi risultano attuali più che mai! Certo, l'impostazione grafica è cambiata al passo con i tempi, passando dalla copertina millimetrata a quella stilizzata, per poi passare a quella ripor- tante mappe e/o disegni storici a quella attuale, recentemente rinnovata. Il prossimo passo, sarà l'edizione interamente a colori. Senza farci troppo trasportare dai ricordi del passato, ci piace ribadire come "Il Geometra Ve- ronese" abbia sempre cercato di porsi al centro dell'informazione dei geometri, con argomenti di aggiornamento professionale,di vita istituzionale del Collegio e della Cooperativa, con articoli spe- cifici e approfondimenti di un argomento tecni- co-professionale, su convegni e seminari. Come non citare anche le immancabili edizioni mono- grafiche che ad ogni edizione estiva fanno pun- tualmente capolino sulla nostra scrivania, magari immerse fra cartelle e fogli di accatastamenti, progetti piuttosto che di successioni, perizie, fra- zionamenti. Sempre più strumento di collega- mento tra il Consiglio Direttivo e gli iscritti, si è cercato di offrire uno strumento il più possibile adeguato alle esigenze di tutti, nello spirito di una lunga tradizione che ha avuto sempre ri- scontri ampiamente positivi. Infatti, è con una punta di orgoglio che voglio sottolineare come la nostra rivista abbia così faticosamente acquisito

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45 anni e non li dimostra: buon compleanno "Geometra Veronese”

una sua identità assai apprezzata anche in altri ambiti professionali e anche al di fuori della stes- sa provincia. Per di più è una delle pochissime ri- viste di categoria con cadenza mensile, con con- seguente costante impegno da parte della reda- zione. Pubblicato in quasi 3mila copie, "Il Geometra Ve- ronese" viene inviato a tutti gli iscritti, ai prati- canti, ai collegi dei geometri d'Italia, alle ammini- strazioni comunali, a tutti gli enti pubblici, alle categorie professionali, e a tutti coloro che han- no rapporti con il Collegio e la Categoria. L'impegno futuro è quello di migliorarci, di di- ventare sempre più riferimento puntuale e con- creto,un momento di proposta anche culturale e di confronto. Un plauso a tutte le redazioni, ai tecnici e a tutti i lettori che ci hanno seguito ed ai quali giunga sincero il nostro più incondizionato ringrazia- mento.

Domenico Romanelli

È con piacere che pubblichiamo la cronistoria dei “Direttori Responsabili” che in questi 45 anni si sono succeduti e che, con impegno e dedizione, hanno contribuito a migliorare la rivista di categoria. A loro, ed a tutti i preziosi componenti delle diverse redazioni, giunga sincero il più vivo ringraziamento.

Nino Nicola Conca dal 1961 al 1983 Enzo Foggini dal 1984 al 1987 Paolo Corazza dal 1988 al 1996 Flavio Melotti dal 1997 al 1998 Giampaolo Boninsegna dal 1999 al 2000 Domenico Romanelli dal 2001

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Esami di Stato 2005: commissioni, testi ed abilitati

Esami di Stato 2005: commissioni, testi ed abilitati Le risultanze della annuale sessione abilitativa all’esercizio della libera professione di geometra

Giovedì 27 e venerdì 28 Ottobre 2005, si sono svolte le prove scritto-grafiche della sessione an- nuale degli esami di abilitazione per l’abilitazione all’esercizio della libera professione. Quest’anno i candidati che si sono presentati so- no stati n. 145, suddivisi in n. 2 commissioni esa- minatrici, una con sede in presso l’I.T.“L.Dal Cero”, e l’altra in presso l’I.T. “M.Ricci”. Successivamente, si sono tenute le prove orali, al termine delle quali n. 82 candidati sono risultati idonei. Riportiamo la composizione delle commissioni, i testi degli esami e l’elenco definitivo degli abili- tati, ai quali si esprimono vive congratulazioni.

Le commissioni esaminatrici

Commissione n. 55 (presso I.T. “L. Dal Cero - San Bonifacio) Presidente: prof. Mario Componenti: prof. Pier Luigi Camarotto geom. Costantino Bertani geom. Nicola Turri geom. Ernesto Vantini

Commissione n. 56 (presso I.T. “M.Ricci - Legnago) Presidente: prof. Michele Zappia Componenti: prof. Alessandro Ruzza geom. Giorgio Magalini geom. Giovanni Rossin geom. Luca Tomelleri

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Esami di Stato 2005: commissioni, testi ed abilitati

31 Fedrigo geom.Valentino Reuben 32 Franceschini geom. Matteo 33 Franchi geom. Erika 34 Franchini geom. Rosanna 35 Franzini geom. Alessandro 36 Gottardi geom. Sara 37 Guerra geom. Gilberto 38 Lora geom. Diego 39 Magagna geom. Elisa 40 Maggio geom. Diego 41 Marangon geom. Christian 42 Marchi geom. Cesare 43 Marchi geom. Daniela 44 Marogna geom. Michele 45 Merlin geom. Luca 46 Micheletti geom. Diego 47 Morini geom. Luca 48 Mosconi geom. Marco 49 Motta geom. Enrico 50 Nardi geom. Milena 51 Padovani geom. Luca 52 Parladori geom. Davide 53 Parladori geom. Paolo 54 Perlati geom. Luca 55 Piccinini geom. Andrea 56 Pizzini geom. Alessio 57 Pizzoli geom. Alessandro 58 Pozzani geom. Lara 59 Rama geom. Elena 60 Rama geom. Vania 61 Romeoli geom. Loreanderson 62 Savoia geom. Davide 63 Segattini geom. Mirco 64 geom. Jordan 65 Stanghellini geom. Marco 66 Tamellin geom. Lisa Elenco Abilitati 2005 67 Tavella geom. Marco 1 Adami geom. Andrea 16 Cassarà geom. Davide 68 Teboni geom. Andrea 2 Albi geom. Marco 17 Coltro geom. Elisa 69 Tessari geom. Angela 3 Allegrini geom. Daniele 18 Confente geom. Francesca 70 Tinazzo geom. Francesca 4 Arduini geom. Federico 19 Corradi geom. Loris 71 Tollini geom. Laura (10.02.’84) 5 Baldin geom. Emanuele 20 Corradi geom. Roberto 72 Tollini geom. Laura (28.05.’82) 6 Baldo geom. Daniele 21 Corradini geom. Carla 73 Tommasini geom. Andrea 7 Baltieri geom. Stefano 22 Daccordo geom. Diego 74 Trivisano geom. Paolo 8 Barana geom. Veronica 23 Dal Maso geom. Elisa 75 Valbusa geom. Michele 9 Barbieri geom. Andrea 24 Dal Pezzo geom. Mattia 76 Venturelli geom. Luca 10 Bassotto geom.Giovanni 25 De Togni geom. Davide 77 Vesentini geom. Anna 11 Battistoni geom. Alessandro 26 Dian geom. Mirco 78 Zago geom. Mirko 12 Bertolazzo geom. Luca 27 Elponti Florio geom. Luca 79 Zanconato geom. Mariangela 13 Bonamini geom. Flavio 28 Fabbian geom. Fabrizio 80 Zanini geom. Federica 14 Brighenti geom. Giuliano 29 Facciolo geom. Alberto 81 Zanini geom. Walter 15 Cariolato geom. Elsa 30 Fattorelli geom. Nicola 82 Zuanazzi geom. Francesco

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Avviso agli iscritti

Avviso agli iscritti

Quota associativa anno 2006: scadenza 28 febbraio Si ricorda che il termine per il pagamento della quota annuale di iscrizione all’albo per l’anno 2006, quantificata in € 270,00 (duecentosettanta/00), è da effettuarsi improrogabilmente entro il 28 febbraio.Anche quest’anno l’incasso delle quote avverrà a mezzo bollettini Mav emessi dalla “Banca Monte dei Paschi di Siena”. Gli iscritti potranno pagare il bollettino presso la ban- ca di cui sono correntisti oppure presso qualsiasi Istituto bancario. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente al termine indicato al fine di non incorrere in prov- vedimenti disciplinari che saranno adottati dal Consiglio Direttivo con assolutà tempestività.

Privacy: Dps al 31 marzo 2006 Slitta al 31 marzo 2006 il termine per la redazione del Documento Programmatico sulla Sicu- rezza. Lo stabilisce il D.L. 30.12.2005, n° 273, cosiddetto “milleproroghe”, pubblicato nella G.U. n° 303 del 30.12.2005. Professionisti, imprese e pubblica amministrazione dovranno predispor- re il documento in cui inserire e illustrare tutti gli adempimenti in materia di trattamento dei da- ti personali. Si ricorda che è disponibile presso la segreteria del Collegio il software sulla pri- vacy specificatamente predisposto per l’attività professionale del geometra al prezzo di € 60,00.

Terreni: la perizia di rivalutazione entro il 30 giugno 2006 I valori delle partecipazioni e dei terreni posseduti al 1° gennaio 2005 non in regime d’impre- sa possono essere rideterminati entro il 30 giugno 2006. La perizia di stima, per i terreni edifi- cabili o agricoli, deve essere asseverata prima dell’atto notarile di vendita. La nuova norma (Leg- ge 248/05 che ha convertito il Dl 203/05, collegato alla manovra finanziaria), non consentirà di rivalutare il costo di acquisto di aree cedute prima del 3 dicembre 2005. L’operazione richiede il versamento di un’imposta sostitutiva del 4% del valore periziato per i terreni e le partecipa- zioni qualificate e del 2% per le partecipazioni non qualificate.

Condono edilizio: completamento della domanda al 30 aprile 2006 Con il decreto “milleproroghe” D.L. 30.12.2005, n° 273, slitta al 30 aprile 2006 ( ma il termine cadendo di domenica slitta al 2 maggio) l’integrazione della documentazione che integra la do- manda di definizione dell’illecito. La proroga è dovuta ai ritardi nell’aggiornamento di alcuni ca- tasti regionali. Il nuovo termine va rispettato per ottenere la definizione tacita della pratica di sanatoria.

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FATTI E NOTIZIE

In campo per formazione e qualità

In campo per formazione e qualità Il Consiglio Nazionale si attiva per attuare la mozione conclusiva del congresso nazionale

Il Consiglio nazionale geometri ha istituito la commissione ristretta con l’incarico di mettere a punto il regolamento per la disciplina della for- mazione continua e della qualità della prestazio- ne.A distanza di meno di un mese dal congresso, Piero Panunzi, presidente del Cng, ha delineato l’agenda delle iniziative concrete. In linea con le indicazioni deliberate dai congressisti si è attivato tempestivamente dimostrando di voler risponde- re alle aspettative della categoria e dare sollecita attuazione alla mozione congressuale. La data per la definizione della proposta da parte della com- missione è stata fissata per fine gennaio. Succes- sivamente, previa approvazione del Consiglio, si tissimi ultrasettantenni freneticamente attivi; il procederà a favorirne la più diffusa conoscenza e ministro del lavoro, Roberto Maroni, i sottosegre- condivisione da parte della categoria e la definiti- tari e parlamentari di governo e di opposizione, va approvazione in assemblea dei presidenti di le autorità politiche e civili locali hanno impe- collegio entro il mese di giugno. La commissione, gnato la passerella con discorsi appassionati di formata dal vicepresidente Guido Moschella, An- apprezzamento per la categoria e ridondanti di tonio Benvenuti e Maurizio Savoncelli, è già al la- proposte per la “soluzione” delle problematiche voro. É il prologo del congresso nazionale, il 43°, riguardanti le professioni; i riusciti e partecipati che per tantissimi aspetti è stato diverso dagli al- eventi culturali tra i quali la presentazione del- tri e caratterizzato da un successo straordinario. l’ultimo libro del giornalista Giulio Borrelli, mo- Nel corso dei quattro giorni di lavoro i congressi- deratore della giornata internazionale; la parteci- sti hanno vissuto momenti particolarmente signi- pazione dei vertici e autorevoli rappresentanze di ficativi. Un misto di scenografia e di contenuti, di omologhe categorie europee, specialmente del numerose presenze altisonanti anche politiche e Mediterraneo, sono elementi che rappresentano serrati dibattiti, di grandi intese e marcate diffe- la massima sintesi di quanto avvenuto. renziazioni. Le luci spente sul bellissimo scenario Ciò nonostante, il vero successo dell’evento è in fondo all’elegante sala congressi, il megaplasti- rappresentato dall’unanime approvazione dei te- co che rappresenta l’ambiente complesso,vario e mi oggetto di trattazione congressuale e dalle de- naturale all’interno del quale, quotidianamente, si cisioni unanimi conseguentemente assunte, che esplicita la professionalità e la competenza del costituiscono un nuovo punto di partenza per il geometra,non hanno fatto ombra sull’entusiasmo futuro della professione. Il concetto della “quali- e la soddisfazione suscitati dai lusinghieri risulta- tà” della prestazione professionale, secondo stan- ti ottenuti. dard definiti e controllati d’intesa con l’Uni, col- Il record di partecipazione, oltre 1.000 professio- legata alla progressione della formazione e all’ag- nisti, di cui circa 650 congressisti iscritti prove- giornamento professionale come elemento es- nienti da ogni località d’Italia e rappresentanti 99 senziale di garanzia e di tutela del consumatore, collegi provinciali; 11 geometri praticanti e tan- costituisce elemento di svolta epocale di cui i

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In campo per formazione e qualità

geometri possono legittimamente vantare la pri- come questo significhi dover amplificare gli sfor- mogenitura. L’argomento ha anticipato di un me- zi e le energie per essere puntuali e ineccepibili se l’attuale polemica suscitata dalle affermazioni nel dare le regole che l’assemblea ci ha chiesto. contenute nella relazione al governo e al parla- I risultati che vogliamo raggiungere puntano in al- mento dell’autorità anticoncorrenza che, con to, è necessario l’impegno di tutti ma avremo la nuova e inaspettata enfasi, persegue la tutela del soddisfazione di conseguire l’obiettivo”. consumatore solo mediante la richiesta di elimi- Non è difficile accorgersi che il 2006 sarà un an- nazione delle regole, delle tariffe e l’introduzione no decisamente impegnativo. L’aria che si respira dell’autoreferenziazione professionale tramite la all’interno del Consiglio nazionale è intrisa di pubblicità senza limiti. contagioso entusiasmo e serena consapevolezza. A un’autorità che monitorizza le professioni, solo alcune per la verità, che sollecita governo e par- Enrico Rispoli da “ItaliaOggi” del 25.11.2005 lamento sull’urgenza di una riforma, la risposta dei geometri è quella di piena apertura. Senza protezione di interessi cosiddetti corpora- Un ruolo centrale anche in Europa tivi. Con la contemporanea assunzione unilatera- Relazioni internazionali sempre le di impegni e responsabilità per favorire il pro- più importanti gresso nella formazione e il miglioramento delle prestazioni. Ciò, si badi bene, non per aumentare Dal recente congresso sono venuti molti segnali la legittimazione alle tariffe ma per garantire al positivi che devono attivare l’attenzione dei geo- meglio il consumatore. metri nei riguardi di ciò che avviene all’estero. Sì,“quel tal dei tali” che, a causa della liberalizza- L’onorevole Stefano Zappalà ha ricordato la va- zione dell’accesso e della pubblicità, dell’elimina- lenza della direttiva europea in materia di libere zione del sistema di regole vigenti, potrebbe ave- professioni pubblicata il 30 settembre, direttiva re certamente maggiori opportunità di scelta per che qualifica definitivamente le libere professioni convenienza o risparmi, ma anche cominciare a italiane ai livelli che le competono,determinando rimanere facile vittima di cocenti delusioni e gra- i criteri minimi di formazione necessari e quindi vi danni patrimoniali. In questo ambito le innova- fugando tutti i dubbi sulle ventilate richieste pro- zioni di competenza del governo e del parlamen- venienti dall’Europa di abolizione di molte regole to sono auspicate. riguardanti le professioni italiane. Ma tardano ad arrivare. Nel frattempo, i geometri Inoltre, gli attuali iscritti all’albo sono equiparati, assumono lo spontaneo, oneroso e responsabile ai sensi della stessa direttiva comunitaria, ai geo- compito: sottoporsi a percorsi di progresso for- metri laureati attuali e futuri. mativo, di aggiornamento e ottimizzazione quali- Quindi, il geometra è e rimane una figura centra- tativa della prestazione, quale migliore e sicura le nel firmamento delle professioni italiane con garanzia per la società che evolve. ruolo formalmente riconosciuto anche dall’Euro- “Ci siamo lasciati a Palermo con un importante pa. In merito alla questione delle tariffe, le espe- impegno che giammai intendo disattendere e sul rienze dei colleghi geometri degli altri paesi del quale, con l’unanime consenso del Consiglio na- mondo ci insegnano che il tecnico professionista zionale, abbiamo già indirizzato gli impegni e le non è un notabile ricco di vantaggiose prerogati- risorse necessarie”, sono le parole di Piero Pa- ve ma il lavoratore dell’intelletto che contribui- nunzi alla prima riunione utile del Cng.Si tratta di sce, in maniera determinante, a governare la ric- adempimenti e proposte concrete per accompa- chezza immobiliare e lo sviluppo sostenibile del- gnare la categoria alle nuove esigenze del merca- la società nella quale presta la propria opera. to italiano ed europeo. Certamente, anche i geometri italiani sono a que- È una questione di serietà nei confronti della sto livello, solamente che da noi non ai usa am- committenza. Naturalmente sono consapevole di mettere l’evidenza, mentre certamente ce ne sa-

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In campo per formazione e qualità

rebbe estremo bisogno per non omologare, di esamina peraltro anche talune criticità, in parti- fronte all’opinione pubblica, l’immagine distorta colare quella legata alle difficoltà dei giovani a in- e non veritiera del libero professionista. serirai attivamente nel mondo del lavoro profes- II presidente della Fig (Federazione internaziona- sionale; difficoltà che la Cassa giudica superabili le dei geometri),professor Magel,intervenendo al rafforzando appunto la formazione e incremen- congresso di Palermo, ci ha in un certo senso tando l’attività di supporto delle strutture di ca- aperto gli occhi. tegoria. Magel, infatti, riscontrando il grande successo di Queste ultime si sono di conseguenza attrezzate comunicazione mediatica del nostro congresso, per formare direttamente i professionisti di do- la presenza significativa delle forze politiche e mani, specializzati nei tradizionali settori dell’edi- delle strutture dell’informazione, ha potuto ap- lizia, della topografia e dell’estimo. prezzare l’importanza che la categoria dei geo- metri riveste in relazione al suo insostituibile ser- vizio alla società italiana. E infatti, quando si rico- nosce la bontà del nostro lavoro, definendoci i “garanti e i custodi della sicurezza del diritto e della proprietà”, ci viene fatto un grande compli- mento e veniamo collocati automaticamente tra le figure tecniche professionali più importanti al mondo.

Bruno Razza da “ItaliaOggi” del 25.11.2005 Incitando i colleghi a incrementare la propria azione, anche con il volontariato, la Cassa vede la possibilità di incrementare il numero e il reddito Cassa, interventi per la sostenibilità dei propri iscritti e di garantire continuità al si- Le strategie di gestione dell’ente stema previdenziale di categoria, che compie i di previdenza primi 50 anni dalla propria costituzione. Nata nell’ottobre del 1955, la Cassa non solo go- Un convinto impegno della categoria dei geome- de di buona salute ma vede in continua crescita i tri nel migliorare la qualità delle prestazioni pro- redditi dei 93 mila iscritti e cura l’accesso alla fessionali attraverso un costante aggiornamento e professione di oltre 20 mila praticanti. la formazione permanente. L’occasione del congresso di Palermo è stata col- A rivolgere questo messaggio alla collettività e al- ta come scenario ideale per ribadire la strategia di le forze politiche ha partecipato anche la Cassa di gestione della previdenza di categoria basata sul previdenza di categoria, presente al 43° congres- principio della solidarietà intergenerazionale,con so nazionale di Palermo con l’intera compagine il compito di garantire la sostenibilità del sistema di 150 delegati in rappresentanza dei 108 collegi previdenziale e l’adeguatezza delle prestazioni. provinciali e circondariali d’Italia. Tale garanzia richiede che fattività professionale Con un’ampia relazione la Cassa ha riproposto ai di geometra sia sempre più attraente e competiti- congressisti i temi tradizionali riguardanti il mer- va, e quindi in grado di affrontare il mercato dei cato della libera professione che, in base ai dati servizi professionali, forte di una preparazione di statistici e reddituali, risulta in costante crescita. base specifica e di una qualità certificata. Ciò grazie alle due caratteristiche peculiari del- l’attività di geometra: la conoscenza del territorio Fausto Savoldi e la conoscenza delle persone che lo abitano. Presidente Cassa Italiana Previdenza Geometri II rapporto proposto dalla Cassa di previdenza da “ItaliaOggi” del 25.11.2005

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FATTI E NOTIZIE

Regione Veneto: urbanistica, sì alle varianti

Regione Veneto: urbanistica, sì alle varianti Slitta la riforma, possibili le vecchie varianti fino al 30 giugno 2006

Porte aperte alle varianti in deroga alla legge ur- banistica della Regione Veneto. Tutte le varianti sono ammesse fino al 30 giugno 2006 e necessi- tano del parere favorevole della provincia entro 60 giorni dalla richiesta.Entro il prossimo 30 apri- le, inoltre, potranno essere approvate varianti ai piani regolatori generali anche per la localizza- zione di parchi commerciali. Sono questi gli ef- fetti di due diversi provvedimenti approvati dal consiglio regionale veneto nella seduta del 24 no- vembre scorso, che modificano la legge urbanisti- ca e ne facilitano l’applicazione sul territorio. La legge n. 11 del 2004, recante norme sul gover- no del territorio, non presentava, infatti, alcuna norma transitoria ed è pertanto risultata di diffi- cile applicazione. Di qui la necessità di adottare nuovi provvedimenti dal contenuto più elastico che andassero a modificare alcuni articoli della legge urbanistica regionale. Il primo provvedimento licenziato dall’assemblea legislativa veneta, contenente modifiche alla leg- ge urbanistica regionale, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 115 del 6 dicembre 2005 come legge n. 23 del 2 dicembre 2005. Il secondo provvedimento, invece, contenente ul- teriori disposizioni in materia di approvazione di chiesta. La nuova legge consente, infine, amplia- varianti per strutture commerciali, è stato adotta- menti delle abitazioni nelle zone agricole, in de- to come legge n.22,sempre del 2 dicembre 2005, roga alle disposizioni della legge n. 11/2004 che, pubblicata anch’essa sul Bollettino ufficiale re- a breve, avrebbero bloccato qualsiasi attività edi- gionale n. 115 del 6 dicembre scorso. ficatoria in queste zone. Il primo dei due disegni di legge approvati dal L’assemblea legislativa veneta, come anticipato, consiglio regionale consente ai comuni di modi- ha inoltre approvata un secondo provvedimento ficare i piani regolatori generali, in misura limita- riguardante il commercio, che consente ai comu- ta e per finalità specifiche, anche prima dell’ap- ni, in deroga alla legge n. 11/2004, ma fino all’ap- provazione del primo Pat. provazione del primo Pat e, comunque, non oltre Vengono poi consentite, in deroga alle disposi- il prossimo 30 aprile, di approvare varianti al pia- zioni della legge urbanistica, le varianti finalizzate no regolatore generale per la localizzazione di all’adeguamento al Ptcp, ai piani di area e ai piani parchi commerciali. ambientali.Tutte le varianti sono inoltre ammesse fino al 30 giugno 2006 e necessitano del parere Gianfranco Di Rago favorevole della provincia entro 60 giorni dalla ri- da “ItaliaOggi”

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 13 FATTI E NOTIZIE

Regione Veneto: urbanistica, sì alle varianti

Legge Regionale 02.12.2005, n° 23 produttive nel settore della logistica”. 2. Il comma 1 ter dell’articolo 48 è così sostituito: Disposizioni per l’applicazione della “1 ter. In deroga al divieto previsto dal comma 1, legislazione urbanistica regionale e fino all’approvazione del primo PAT, sono con- modifiche alla legge regionale del 23 sentite, anche in assenza dei requisiti di cui al comma 9 dell’articolo 50 della legge regionale 27 aprile 2004, n. 11 “Norme per il go- giugno 1985, n. 61 e successive modificazioni e verno del territorio” con le procedure dei commi 10, 11, 12, 13, 14del (BUR n° 115 del 6.12.2005) medesimo articolo 50, le varianti allo strumento urbanistico generale finalizzate all’adeguamento Art. 1 - Disposizioni per l’applicazione del- del piano territoriale regionale di coordinamento la legislazione urbanistica regionale. (PTRC),ai piani territoriali di coordinamento pro- l. Dall’entrata in vigore della presente legge è ri- vinciale (PTCP), ai piani di area ed ai piani am- pristinata la vigenza delle norme richiamate dal- bientali di cui all’articolo 9 della legge regionale l’articolo 2, e di quelle alle stesse connesse, già 16 agosto 1984, n. 40”. abrogate in base al combinato disposto degli arti- 3. Dopo il comma 7 bis dell’articolo 48 sono ag- coli 48 e 49 della legge regionale 23 aprile 2004. giunti i seguenti commi: n. 11 “Norme per il governo del territorio” e suc- 7 bis 1. In deroga al divieto previsto dal comma cessive modificazioni. Resta abrogata la lettera c) 1, fino all’approvazione del PAT e comunque non del comma 9 dell’articolo 50 della legge regiona- oltre il 30 giugno 2006, possono essere adottate le 27 giugno 1985. n. 61 “Norme per l’assetto e le varianti allo strumento urbanistico generale di- l’uso del territorio” e successive modificazioni. sciplinate dall’articolo 50, commi da 9 a 16 della 2. Nell’applicazione del comma 15 dell’articolo legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e successi- 50 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 ri- ve modificazioni ed è necessario il parere favore- chiamato dall’articolo 2, sono da computarsi le vole della provincia da rendersi entro sessanta percentuali già utilizzate prima dell’entrata in vi- giorni dalla richiesta, trascorsi i quali, se ne pre- gore della presente legge. scinde. 7 bis 2. In deroga al divieto previsto dal comma Art. 2 - Modifiche all’articolo 48 della legge 1, fino all’approvazione del primo PAT è consen- regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per tita l’adozione delle varianti allo strumento urba- il governo del territorio” e successive modi- nistico generale conseguenti alla procedura dello ficazioni. sportello unico per le attività produttive di cui al- 1. Al comma 1 dell’articolo 48 dopo le parole l’articolo 5 del decreto del Presidente della Re- “salvo quelle finalizzate” sono aggiunte le se- pubblica 20 ottobre 1998,n.447 e successive mo- guenti “o comunque strettamente funzionali” e dificazioni, finalizzate alla ristrutturazione, ricon- dopo le parole “impianti di interesse pubblico”so- versione, cessazione, riattivazione e ampliamento no aggiunte le seguenti “nonché quelle discipli- di attività produttive esistenti purché vi sia il pa- nate dall’articolo 50, commi da 4 a 8 e 16, della rere della provincia da rendersi entro sessanta legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e successi- giorni dalla richiesta, trascorsi i quali se ne pre- ve modificazioni. scinde. Qualora l’attività produttiva esistente sia Con le procedure dei commi da 5 a 8 e 16 del ubicata in zona impropria, gli eventuali amplia- predetto articolo 50, possono essere adottate le menti non possono superare l’80 per cento della varianti allo strumento urbanistico generale fina- superficie coperta esistente e comunque i 1.500 lizzate a dotare di infrastrutture di trasporto, che metri quadrati (mq). non determinino volumetria, aree contigue ad al- 7 bis 3. In deroga al comma 3, fino all’approva- tre già destinate alla pianificazione urbanistica e zione del primo PAT e del primo PI e, comunque territoriale vigente al 30 ottobre 2005, ad attività non oltre il 30 giugno 2006, nelle zone agricole

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 14 FATTI E NOTIZIE

Regione Veneto: urbanistica, sì alle varianti

sono consentiti esclusivamente gli interventi di successivamente a tale data le varianti pervenute ampliamento ai sensi dell’articolo 4 della legge sono restituite al comune.”. regionale 18 gennaio 1994, n. 2 “Provvedimenti Art. 3 - Modifica all’articolo 25 della legge per il consolidamento e lo sviluppo dell’agricol- regionale 23 aprile 2004, n. 11. tura di montagna e per la tutela e la valorizzazio- 1. Il comma 9 dell’articolo 25 della legge regio- ne dei territori montani.”, dove sono consentiti nale 23 aprile 2004, n. 11 è così sostituito: tutti gli interventi di edificazione previsti dalla “9. Le varianti al piano sono adottate ed appro- legge regionale 5 marzo 1985, n. 24 e successive vate con le procedure di cui al presente articolo. modificazioni, ivi comprese le modifiche conte- Le varianti che non incidono sulle caratteristiche nute nell’articolo 1, comma 8, lettere a) e b) della essenziali e sul disegno generale del piano sono legge regionale 27 dicembre 2002, n. 35, e suc- approvate dall Giunta regionale subordinatamen- cessive modificazioni. te all’acquisizione del parere della competente Decorso il termine suindicato si applica la nor- commissione consiliare e i termini previsti ai com- mativa di cui agli articoli 43, 44, e 45, fatti salvi i mi 4, 5 e 6 sono ridotti della metà. Le varianti al procedimenti autorizzatori in corso per i quali piano acquistano efficacia ai sensi del comma 8.”. continua ad applicarsi la legge regionale 5 marzo 1985, n. 24 e successive modificazioni. Art. 4 - Dichiarazione d’urgenza. 7 bis 4. Le varianti allo strumento urbanistico 1. La presente legge è dichiarata urgente ai sen- generale,adottate entro il 28 febbraio 2005 ai sen- si dell’articolo 44 dello Statuto ed entra in vigore si del comma 1 bis, da trasmettersi in Regione ai il giorno successivo alla data della sua pubblica- fini della loro approvazione, devono essere invia- zione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Ve- te, a pena di decadenza, entro il 30 giugno 2006: neto. FONDAZIONE PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA - ONLUS

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VITAFATTI DEL COLLEGIOE NOTIZIE

Presentate le commissioni delParcheggi, collegio Cooperativa:scompare rinnovate la pertinenza le cariche

Parcheggi, scompare la pertinenza La legge di semplificazione 2005 consente la vendita separata dall’unità immobiliare servita. Cedibili soltanto quelli realizzati in applicazione degli standard della normativa urbanistica del ‘42

Con una norma destinata a suscitare vivaci dis- II riflesso pratico più evidente di quest’ultima cussioni, la legge di semplificazione 2005 (la n. posizione è il riconoscimento, in capo a questi 246/2005) stabilisce che gli spazi per parcheggi soggetti, di un diritto reale d’uso sui parcheggi. realizzati in base alla legge urbanistica non sono I parcheggi, quindi, sarebbero liberamente alie- gravati da vincoli pertinenziali né da diritti d’uso nabili a soggetti terzi, ma i proprietari o utilizza- a favore dei proprietari di altre unità immobiliari tori dell’immobile potrebbero rivendicare un di- e sono trasferibili autonomamente da esse. ritto reale d’uso sugli stessi. Il primo comma dell’articolo 41-sexies della leg- Il contrasto tra questi due orientamenti è stato ri- ge 1150/1942 ora modificato prevede “che nelle solto dalle Sezioni unite della Cassazione (deci- nuove costruzioni e anche nelle aree di perti- sione n. 6600 del 17 dicembre 1984), le quali nenza delle stesse, debbano essere ricavati ap- hanno affermato che il posto-auto deve essere positi spazi per parcheggio in misura non in- considerato: parte comune dell’edificio se rica- feriore a un mq per ogni 20 mc di costruzio- vato all’interno dello stesso o pertinenza, legata ne”. da un vincolo di destinazione funzionale, se po- Esso impone che le nuove costruzioni siano do- sto all’esterno. Quindi le previsioni contrattuali tate di aree di parcheggio, le quali possono esse- che sottraggono ai condomini l’uso del parcheg- re realizzate in zone scoperte, in locali all’inter- gio sono state considerate nulle. no dell’edificio, nel sottosuolo, al piano terreno, Il 18 luglio 1989 le Sezioni unite si sono nuova- o anche in aree confinanti con il fabbricato. mente pronunciate, confermando la natura non solo oggettiva ma anche soggettiva del vincolo Giurisprudenza divisa sulle aree a parcheggio: i parcheggi sono libera- Ma la norma, tuttavia, non chiarisce la natura giu- mente alienabili, ma tutti i condomini devono ridica del vincolo. Per più di un ventennio, quin- poterli usare. di, si sono fronteggiati, in giurisprudenza, due Quest’ultimo orientamento, tuttavia, è stato re- orientamenti.Secondo il primo,la disposizione si centemente censurato da una nuova pronuncia limita a stabilire un vincolo oggettivo di destina- delle Sezioni unite (n. 12793 del 15 giugno zione. L’uso (a parcheggio) sarebbe inderogabile, 2005). Con questa decisione la Corte ha precisa- ma i relativi spazi potrebbero essere utilizzati da to che l’articolo 41-sexies ha semplicemente in- chiunque e sarebbero liberamente alienabili. teso porre uno standard urbanistico e non un Secondo i sostenitori di quest’orientamento la vincolo soggettivo sulle aree a parcheggio. norma mira a evitare la congestione delle strade. Il comma aggiunto all’articolo 41-sexies dalla leg- A questo fine è irrilevante la persona che utilizza ge 246 è in linea con questa decisione. il parcheggio. Secondo l’opposto orientamento, Gli spazi per parcheggi, pertanto, potranno esse- gli spazi per parcheggio sono invece gravati da re liberamente attribuiti non solo in proprietà, un vincolo inderogabile di destinazione. ma anche in uso a soggetti che non siano pro- Essi dovrebbero essere necessariamente utilizza- prietari o comunque utilizzatori di unità immo- ti dai proprietari o utilizzatori delle unità immo- biliari poste nell’edificio di cui lo spazio fa parte biliari del nuovo edificio. o di cui costituisce pertinenza.

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 17 FATTI E NOTIZIE

Parcheggi, scompare la pertinenza

La norma, tuttavia, suscita qualche perplessità. Ma i posti auto “legge Tognoli” II fine del legislatore del 1942 era quello di evi- restano legati all’immobile servito tare la congestione delle strade. In tale prospettiva, il comma aggiunto sembra Oltre agli spazi per parcheggio disciplinati dal- trascurare che il più significativo e continuativo l’articolo 41-sexies della legge urbanistica, vi so- ingombro delle strade pubbliche in prossimità no diverse tipologie di parcheggi, ciascuna carat- degli edifici è proprio quello causato dai veicoli terizzata da una propria disciplina: vediamole, in e dalle persone che quegli edifici abitano o fre- sintesi. quentano. Parcheggi privati Francesco Marzari Si tratta di quelli soggetti a vincolo di destinazio- da “Edilizia e Territorio” ne e inscindibilità dall’immobile privato cui ac- cedono. Questa tipologia è stata introdotta dal- l’articolo 9, comma 1, della legge 122/1989 (leg- Pup solo con la Merloni ge Tognoli). Questa norma stabilisce che i pro- I parcheggi privati del Pup (piano urbano prietari degli immobili possono realizzare nel parcheggi) sono opere pubbliche. sottosuolo o al pianterreno, parcheggi da desti- E in quanto tali devono essere realizzati con nare a pertinenza delle singole unità immobilia- le procedure della legge Merloni. E in parti- ri, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ai colare con la concessione di costruzione e regolamenti edilizi vigenti. gestione. Questi parcheggi, inoltre, possono essere realiz- A queste conclusioni è giunta l’Autorità di vi- zati, sempre a uso esclusivo dei residenti, nel sot- gilanza sui (avori pubblici con la sua deter- tosuolo di aree pertinenziali esterne al fabbrica- minazione 8/2005. to,purché non in contrasto con i piani urbani del L’Authority ha analizzato il caso di un Comu- traffico e tenuto conto dell’uso della superficie ne che applicando la legge Tognoli (articolo sovrastante. 4, legge 122/1989) voleva appaltare la co- Sono realizzabili con denuncia di inizio attività. struzione dei parcheggi Pup su aree comu- Se in deroga agli strumenti urbanistici e ai rego- nali da cedere a privati a un operatore (scel- lamenti edilizi, dovrebbe ritenersi esclusa la pos- to con gara) affidandogli l’area in diritto di sibilità di presentare la Dia. superficie. La possibilità di deroga, infatti; è espressione di Ma l’Autorità ha inserito questa categoria di una scelta discrezionale dell’amministrazione la parcheggi tra le opere pubbliche, sia perché quale, quindi, dovrebbe rilasciare una specifica tale è la proprietà dell’area, sia perché una autorizzazione in deroga. volta scaduto il diritto di superficie l’area sa- Questi parcheggi non possono essere ceduti se- rebbe tornata in mano pubblica. paratamente dall’unità immobiliare alla quale so- E dunque questi parcheggi sono solo asser- no legati, pena la nullità degli atti. viti alle unità immobiliari private cui sono collegate ma non possono essere definiti pri- Parcheggi privati su spazi pubblici vati. Sono comunque soggetti a vincolo di destinazio- La via suggerita è quindi quella della realiz- ne e di inscindibilità dall’immobile privato cui zazione tramite concessione di costruzione e accedono. Anche questa tipologia è stata intro- gestione (articolo 19, legge 109/1994). dotta dall’articolo 9 della legge Tognoli. Il quarto comma stabilisce che i Comuni, nel- V. Uv. l’ambito del programma urbano dei parcheggi, possono cedere ai privati il diritto di superficie

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Parcheggi, scompare la pertinenza

per parcheggi da destinare a pertinenza di im- Si tratta, di regola, di parcheggi con destinazione mobili privati su aree comunali o nei sottosuolo d’uso mista: pubblica e privata. delle stesse. Per i posti auto privati la legge non pone alcun La costituzione dei diritto di superficie è, co- rapporto di pertinenzialità:si tratta,quindi,di po- munque, condizionata a una convenzione.Anche sti auto definiti dalla miglior dottrina “a utilizza- per questi parcheggi la norma afferma l’inscindi- zione e a circolazione libera”. bilità del rapporto pertinenziale. La ragione è evidente: mentre i parcheggi ricon- ducibili alle prime due tipologie sono “a servizio Gli altri degli abitanti e utenti della zona o del fabbrica- La terza tipologia, infine, ricomprende altri par- to”, quelli appartenenti alla tipologia in esame ri- cheggi pubblici e/o privati realizzabili anche su flettono la concezione cui si ispira il Pup, “ten- aree comunali cedute in diritto di superficie, nel- dente a collegare il problema della sosta con l’ambito del programma urbano dei parcheggi quello della mobilità” : prioritari, infatti, sono i (Pup). Il regime giuridico più frequentemente parcheggi di interscambio con sistemi di tra- scelto per l’esecuzione di tali parcheggi è la con- sporto collettivo. cessione di costruzione e gestione, sulla base di schemi-tipo di convenzione. F.Mar.

RAPPORTI INDISSOLUBILI I vincoli che gravano sulle diverse tipologie di parcheggi

TIPO NORMATIVA USO E VINCOLI

Parcheggi privati (pertinenza Legge 122/1989, Uso esclusivo dei residenti delle unità delle unità immobiliari) art. 9, comma 1 immobiliari. Non cedibili separatamente

Parcheggi privati su aree Legge 122/1989, Uso esclusivo dei residenti delle unità comunali pertinenza di immobili art. 9, comma 4 immobiliari. privati (realizzabili nel Pup) Non cedibili separatamente

Parcheggi privati da realizzare in Legge 1150/1942, Non sono gravati da alcun vincolo misura non inferiore a 1 mq per art. 41-sexies pertinenziale né da diritti d’uso e sono ogni 10 mc di nuova costruzione trasferibili autonomamente

Parcheggi pubblici Dm 1° aprile 1968, Riservati a spazi pubblici di sosta n. 1444 (standard variabili)

Parcheggi pubblici Legge 122/1989, Si tratta, prioritariamente, di parcheggi (realizzabili nel Pup) articoli 3-5 a rotazione, di interscambio

Parcheggi pubblici/privati Legge 122/1989, Pubblici e privati, realizzati in ammessi ai contributi articolo 5 concessione di costruzione e gestione anche su aree comunali

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PREVIDENZA

Cassa Geometri: ultime importanti novità

Cassa Geometri: ultime importanti novità Dal 2006 obbligo della presentazione del mod. 17 via internet e frazionabilità dei contributi

Nella scorsa riunione del Comitato dei Delegati in mesi della contribuzione dovuta dagli iscritti, tenutasi nelle giornate del 28, 29 e 30 novembre attualmente su base annuale e quindi dovuta in- 2005 sono state apportate alcune modifiche ai dipendentemente dalla durata dell’iscrizione. regolamenti sulla contribuzione e per l’attuazio- Per effetto dell’introdotta modifica la contribu- ne delle attività di previdenza, in corso di appro- zione sarà quindi corrisposta in relazione ai me- vazione da parte dei Ministeri vigilanti e la cui si di iscrizione. decorrenza è fissata a far data dal 1°.1.2006. Ai fini della valutazione dell’anzianità contributi- va rileverà l’intero anno solare d’iscrizione e Modalità di inoltro comunicazioni reddituali quindi l’ultimo anno utile dovrà necessariamen- A decorrere dalla comunicazione 2006 è stata re- te essere completato, non risultando più valido sa obbligatoria la modalità di inoltro telematico l’attingimento al mese di gennaio come nella via internet che risponde a criteri di economici- vecchia normativa. tà, certezza e tempestività nell’acquisizione dei Ovviamente poiché tale modifica interesserà im- dati. Per tale adempimento gli iscritti potranno mediatamente coloro i quali avendo già raggiun- operare direttamente o rivolgersi ai Collegi, i to l’età pensionabile matureranno invece l’anzia- quali in tale ipotesi dovranno obbligatoriamente nità contributiva nel 2006, occorrerà un’adegua- trasmettere alla Cassa via internet le comunica- ta azione informativa anche al fine della valuta- zioni rilasciando apposita ricevuta. In ordine alle zione da parte degli interessati dell’opportunità modalità operative di trasmissione dal Collegio di provvedere alla cancellazione. alla Cassa verranno fornite opportune istruzioni Stante l’estrema delicatezza dell’argomento la con congruo anticipo rispetto alla scadenza del Cassa si riserva di inviare ulteriori chiarimenti ed termine per la presentazione della comunicazio- istruzioni al riguardo. ne. Soltanto in via residuale - e con l’applicazio- ne di una penalità pari a quella prevista per la co- Il Direttore Generale municazione irregolare - è consentita la trasmis- Dott. Renato Presutti sione o la consegna del modello cartaceo, che comunque non verrà più inviato agli iscritti, ma Ndr - Si rende noto che in data 10.01.2006 il sarà reso reperibile solo sul sito della Cassa. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Frazionabilità contributi Finanze, ha approvato quanto deliberato dal Per i periodi assicurativi successivi al 31.12.2005 Comitato dei Delegati. è stato introdotto il principio della frazionabilità

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AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Con il testo unico costruzioni mai più progetti realizzati senza il modello geologico

Con il testo unico costruzioni mai più progetti realizzati senza il modello geologico Secondo il presidente del Consiglio geologi la nuova normativa restituisce a questi professionisti un ruolo centrale a garanzia della sicurezza dell’opera

Le nuove norme tecniche in materia di costru- strutturali. Sarà dunque il professionista a dover zioni, entrate in vigore lo scorso 23 ottobre sono decidere quali procedimenti di calcolo e quali destinate a imprimere una svolta culturale oltre modelli adottare per garantire il più alto coeffi- che operativa al settore. E questo perché al di là ciente di sicurezza dell’opera che si va a realizza- di ogni possibile aspetto applicativo, che dovrà re. Il percorso progettuale diviene così non una essere valutato attentamente in questa prima fase mera applicazione di regole tecniche, ma un mo- transitoria, all’interno del testo sono previste im- mento creativo nel quale il progettista forte delle portanti novità che incidono direttamente non proprie conoscenze e delle analisi condotte è solo sulle prestazioni professionali a essa connes- l’artefice assoluto della sicurezza dell’opera. se, ma anche sulla sicurezza dell’intera comunità. Siamo quindi di fronte a un cambiamento cultu- Mai in Italia, infatti, era stata messa a punto una rale non di poco conto e che senza dubbio potrà norma così complessa e completa in materia di gettare un certo scompiglio nei consolidati equi- costruzioni. Norme che seppure perfettibili, po- libri degli attuali ritmi progettuali. tranno assicurare, con il contributo dei professio- Il progettista non è più solamente il garante del nisti chiamati a metterle in pratica, un deciso am- rispetto di un complesso di norme tecniche pre- modernamento nel settore delle costruzioni. scrittive, ma diviene interprete delle prestazioni In sintesi e per comodità espositiva possiamo rac- della costruzione e questo determina un aumen- chiudere in cinque punti lo spirito di questa ri- to delle sue responsabilità. forma, che contribuirà a mettere al passo l’Italia Una conseguenza, questa, che certo può destare con l’Europa, armonizzando la legislazione nazio- qualche preoccupazione, ma che a ben vedere in- nale con quanto già da tempo prevedono gli Eu- vece rappresenta un’opportunità e una sfida im- rocodici di Bruxelles. portante per tutti i professionisti, ivi compresi i Il primo ha una natura squisitamente concettuale geologi destinati ad assumere un ruolo centrale e culturale ed è perciò il principio cardine sul nell’intero comparto delle costruzioni. quale poggia l’intera normativa.Viene privilegiata La norma dice chiaramente che la sicurezza di in questo settore la normazione a indirizzo “pre- una costruzione deriva dalla somma di tutti i stazionale”e di conseguenza viene marginalizzata componenti strutturali. quella di tipo “prescrittivo”.Non è un gioco di pa- È dunque fondamentale conoscere a fondo i para- role, ma un importante salto di qualità nell’ambi- metri caratteristici di ogni elemento.Tra questi si to del sistema progettuale di cui è bene sottoli- inserisce anche il terreno, per il quale valgono le neare la portata. Proviamo a spiegare. Se finora il stesse regole di valutazione della sicurezza, come progettista riteneva di poter garantire la sicurez- per qualunque altro elemento strutturale. za delle costruzioni seguendo pedissequamente Anche in questo caso ci troviamo di fronte a norme già preordinate a tal fine, d’ora in poi sarà un’innovazione non di poco conto e che influirà egli stesso che dovrà predeterminare i livelli ten- in modo davvero significativo sugli standard di si- sionali attribuibili a ciascuna delle componenti curezza delle opere. Infatti, non si potrà giammai

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 23 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Con il testo unico costruzioni mai più progetti realizzati senza il modello geologico

pervenire alla definizione dei parametri caratte- cremento della sicurezza e l’abbattimento dei co- rizzanti il terreno di sedime senza passare per la sti. Il primo fattore è stato richiamato più volte preventiva definizione del modello geologico, nel corso del nostro ragionamento. comprendente i “caratteri stratigrafici, litologici, La nuova impostazione culturale (criterio presta- strutturali, idrogeologici, geomorfologici e ... di zionale e non più prescrizionale) con il conse- pericolosità geologica (morfoevolutiva, sismica, guente aumento di responsabilità da parte del vulcanica, alluvionale, da processi erosivi, carsici, professionista, che diventa il vero cardine del mo- instabilità costiere, subsidenza, salinizzazione del- mento progettuale, attraverso l’adozione di mo- le acque di falda, desertificazione ecc. ndr) del delli scientifici utili a descrivere e a studiare ap- territorio”, che dovrà infine essere “validato e profonditamente la natura della struttura e dei supportato da indagini specifiche”. componenti (terreno compreso) che ne fanno Il geologo, di conseguenza, assume una responsa- parte, assicura un modo nuovo di concepire una bilità diretta nei confronti del progettista: senza il costruzione e ne garantisce quindi il massimo li- modello geologico nessuna opera potrà più esse- vello di affidabilità. re realizzata. Un principio che, come si capisce L’aumento delle conoscenze e l’utilizzo di verifi- bene, servirà a garantire il raggiungimento di ele- che preliminari e in corso d’opera non può infat- vati parametri di sicurezza nonché il corretto in- ti che aumentare i livelli di sicurezza delle opere serimento dell’opera nel contesto ambientale e/o che si vanno a realizzare. paesaggistico e a prevenire o a mitigare le cala- Così come è certo un aumento del grado di sicu- mità geologiche, che nel nostro Paese si verifica- rezza lo è altrettanto la riduzione dei costi. È il di- no anche troppo frequentemente. verso nuovo approccio alla definizione del grado Altro tema di grande rilievo è quello delle indagi- di sicurezza della costruzione che consente an- ni preventive sperimentali e di quelle eseguite che la riduzione dei costi. nel corso della realizzazione dell’opera, che in- Con la precedente normativa (Dm 11 marzo troducono al metodo osservazionale, una novità 1988), tutte le incertezze e difficoltà della pro- questa che più di ogni altra ci avvicina all’Europa. gettazione venivano condensate nell’unico e solo Per la migliore formulazione dei modelli, come coefficiente di sicurezza globale (per i pendii, il abbiamo visto, assume importanza primaria la co- fattore di sicurezza è Fs = 1,3; per le fondazioni noscenza approfondita delle caratteristiche delle superficiali, il fattore di sicurezza è Fs = 3; per le strutture.Occorre quindi studiare a fondo la com- fondazioni profonde, il fattore di sicurezza è Fs = posizione dei materiali che le costituiscono. 2,5 ecc.), mentre le nuove Norme tecniche per le E questo non solo in fase preventiva, utile alla for- costruzioni, allineandosi all’Europa, riconducono mulazione del progetto, ma anche nel corso della l’approccio della progettazione agli stati limite realizzazione dell’opera. Non è escluso, dunque, con la richiesta di una duplice verifica per cia- che in fase di realizzazione dell’opera alcune del- scuna costruzione, cioè allo stato limite ultimo le previsioni progettuali di dettaglio debbano es- (Slu) allo stato limite di esercizio (Sle), a cui si ag- sere riviste per rendere conformi previsioni teo- giunge la verifica allo stato limite di danno (Sld) riche e risultati sperimentali. per le costruzioni in zona sismica, i quali, come Il monitoraggio sperimentale continuo dell’opera abbiamo visto richiedono la formulazione di mo- è una strada indispensabile da seguire, nel rispet- delli opportunamente validati e tarati, la esecu- to dei limiti e dei contenuti del metodo osserva- zione delle indagini, l’apertura (specie per talune zionale, per garantire la sicurezza dell’intervento opere) al metodo osservazionale, la misura, su ba- che si sta effettuando. se statistica, dei parametri fisici dei terreni e dei Le considerazioni finora svolte mettono in luce le materiali. finalità che questo testo unico intende centrare. D’ora in poi la maggiore flessibilità della norma e E che i professionisti, grazie al loro intervento di- il diverso e più razionale approccio progettuale retto, possono contribuire a far raggiungere: l’in- consentiranno di evitare sprechi di denaro.

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Con il testo unico costruzioni mai più progetti realizzati senza il modello geologico

Questi cinque punti rendono i geologi assoluta- po a ogni opera da realizzare sul territorio, indi- mente favorevoli all’introduzione di queste nor- pendentemente dall’esistenza o meno di vincoli me e rappresentano una sfida che la categoria sismici, idrogeologici, vulcanici ecc. non vuole perdere fin da queste prime fasi di ap- Anche in sede giurisdizionale la portata delle plicazione. È ovvio che le regole applicative an- nuove norme tecniche potrà assumere un note- dranno via via adeguate alle diverse esigenze ope- vole rilievo. Infatti, proprio in questo scorcio di rative che si riscontreranno sul campo, ma la fase ottobre 2005, nell’ambito di due procedimenti transitoria di 18 mesi (nel corso dei quali si po- presso altrettanti Tar - aventi a oggetto l’impu- tranno adottare sia le norme prevìgenti sia le nuo- gnativa di circolari con cui le amministrazioni ve) ci mette al riparo da eventuali problemi. pubbliche avevano disposto, in casi specifici, di È comprensibile in questo senso la preoccupa- non acquisire la relazione geologica surrogando- zione di chi si trova di fronte alla necessità di ef- la con dichiarazione di mera compatibilità geolo- fettuare un cambiamento sul piano professionale, gica da parte del progettista - è stato evidenziato ma siamo certi che attraverso la formazione e in sede di discussione come la modellazione geo- l’aggiornamento continuo si potrà ovviare a qual- logica del sito, a seguito dell’emanazione delle siasi problema. nuove norme tecniche per le costruzioni (Dm 14 Si tratta di uno sforzo che con la collaborazione settembre 2005), sia ormai obbligatoria per ogni di tutti e l’impegno degli Ordini professionali po- tipologia di opera interagente con il terreno, a trà essere avvertito come un’opportunità piutto- prescindere dalle caratteristiche del terreno stes- sto che come un limite. so e finanche dalla sismicità o dalla sussistenza di D’altronde gli stessi organismi professionali sa- vincoli idrogeologici o di altra natura. ranno chiamati a esprimere osservazioni e a pro- Rispetto al Dm del 1988 le nuove norme tecni- porre eventuali correzioni che favoriranno il mi- che per le costruzioni, infatti, non limitano la por- glioramento delle norme. È importante, dunque, tata obbligatoria dell’acquisizione della relazione sfruttare al meglio questo momento di transizio- geologica a determinati vincoli o a determinate ne eliminando ogni resistenza e ponendosi inve- tipologie di opere, ma estendono alla generalità ce in un’ottica di proficua collaborazione. degli interventi sul terreno l’acquisizione della La norma stessa, tra l’altro, prevede la istituzione stessa. di una commissione che avrà il compito di moni- Costituirà, pertanto, impegno del Consiglio na- torarne costantemente lo stato e le difficoltà di zionale dei geologi sollecitare e ulteriormente applicazione e di proporre gli eventuali corretti- sensibilizzare l’interesse già riscontrato nei giudi- vi.Anche per questa ragione è importante adotta- ci con altre iniziative, sia di carattere informativo re subito le nuove norme e contribuire così al mi- sia, all’occorrenza, di carattere giurisdizionale. glioramento di una riforma che con il contributo Nell’esclusivo interesse della comunità naziona- di tutti può diventare la migliore possibile. le, molto spesso assoggettata ai disastrosi effetti In ultimo qualche considerazione che riguarda da della normale evoluzione geologica per l’assoluta vicino la categoria professionale dei geologi. e sola carenza di studi, rilevamenti e indagini di L’aver deciso finalmente di inserire il terreno tra competenza dei geologi. gli elementi strutturali nobilita il lavoro e la pro- fessione del geologo come mai era accaduto in Pietro De Paola passato, ove si consideri che il terreno è uno de- Presidente Consiglio nazionale geologi gli elementi che concorrono alla formulazione da “Il Sole 24 Ore”- Edilizia e Territorio del modello geologico e che questo modello, comprendente tra l’altro - si sottolinea - la carat- terizzazione di tutte le pericolosità geologiche presenti sul territorio, validato e supportato da specifiche indagini, è posto d’ora in avanti in ca-

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La Dia non si può impugnare. Ricorsi solo contro l’inerzia del Comune sulla vigilanza

La Dia non si può impugnare Ricorsi solo contro l’inerzia del Comune sulla vigilanza La Dia è un’istanza del privato e quindi non può essere impugnata dai soggetti che si ritengono lesi dall’attività edilizia. Il Tar Lombardia conferma l’interpretazione di Palazzo Spada

La Dia è e rimane un mero atto di iniziativa pri- La pronuncia, tuttavia, non prende in considera- vata e, pertanto, non è impugnabile davanti al zione, poiché successive all’epoca dei fatti di giudice amministrativo. Questo, in sintesi, è causa, le modifiche introdotte alla legge n. 241 quanto espresso dal Tar per la Lombardia con la del 1990 dal Dl n. 35 del 2005, convertito nella sentenza n. 3819, depositata lo scorso 17 otto- legge n.80 del 2005.L’esame del Consiglio di Sta- bre. La decisione è conforme all’autorevole e re- to prende avvio dall’articolo 19 della legge n.241 centissimo orientamento espresso dal Consiglio del 1990, nel testo vigente prima delle modifiche di Stato con la pronuncia n. 3916 del 22 luglio del 2005. Questa norma stabiliva che l’ammini- scorso, con la quale i giudici di Palazzo Spada strazione, una volta ricevuta la denuncia dall’in- hanno escluso che la Dia possa essere equipara- teressato, dovesse d’ufficio accertarne la confor- ta a un atto amministrativo ovvero a un silenzio- mità alle norme di legge, e, nel caso di verifica assenso. Il tema, tuttavia, ha diviso la giurispru- negativa, dovesse ordinare al cittadino, entro un denza e la dottrina. Sul punto è sufficiente ricor- termine perentorio, il divieto di proseguire l’atti- dare la decisione del Tar Abruzzo che, a cavallo vità e di rimuovere i suoi eventuali effetti. tra le due pronunce ricordate, ha qualificato la L’amministrazione, quindi, era titolare di un po- Dia come atto abilitativo tacito, immediatamente tere inibitorio che doveva esercitare, se del caso, impugnabile (sentenza n. 494 del 1° settembre entro un termine perentorio. Sulla base di tale 2005). I riflessi pratici dell’una o dell’altra quali- norma - nonché dell’articolo 21 della stessa leg- ficazione sono estremamente delicati per quanto ge,che estendeva alle attività soggette a Dia la di- attiene alla tutela dei terzi che si ritengano lesi sciplina sanzionatoria prevista per le attività svol- dalla presentazione di una Dia e dalla conse- te in mancanza o in difformità dai provvedimen- guente realizzazione delle opere denunciate. ti abilitativi - il Consiglio di Stato afferma che la Naturalmente, i mezzi processuali a disposizione tutela del terzo è possibile attraverso l’esercizio, del terzo sono diversi nelle due diverse ipotesi da parte dell’amministrazione competente, del (atto amministrativo o atto del privato). Il tema è potere sanzionatorio. La Dia, infatti, è un “atto di oggi reso ancora più attuale dalla pressoché parte”, che non può essere equiparato a un atto completa equiparazione della Dia al permesso di di “autoamministrazione” (ossia un atto ammini- costruire, con la possibilità di utilizzare la prima strativo proveniente dal privato). anche per interventi di nuova costruzione che, Essa, quindi, non è un atto impugnabile.A soste- spesso, incidono sugli interessi dei terzi. gno di tale conclusione soccorre pure il princi- pio di legalità, in forza del quale si può escludere La decisione del Consiglio di Stato che a un atto privato possa attribuirsi valore di La decisione 3916/2005 rappresenta un prece- atto amministrativo.A ciò si aggiunga che la Dia dente fondamentale, sia per l’autorevolezza del- è una “dichiarazione” di parte, con la quale il cit- l’organo giudicante che per il tentativo di ricon- tadino non chiede affatto il rilascio di un prov- durre a unità un quadro giurisprudenziale piut- vedimento: conseguentemente, rispetto a essa, tosto disomogeneo. non può neppure ammettersi il silenzio-assenso.

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La Dia non si può impugnare. Ricorsi solo contro l’inerzia del Comune sulla vigilanza

È decisiva la distinzione che il Consiglio di Stato opera tra i rapporti tra denunciante e Pa e tra quest’ultima e i soggetti terzi che si oppongono all’intervento denunciato. Nel primo rapporto viene in evidenza un potere inibitorio dell’amministrazione, sottoposto a un termine perentorio. Nell’ambito del secondo, invece, rileva un potere sanzionatorio esercitabile anche successivamen- te allo scadere dei trenta giorni. In termini più concreti, la tutela del terzo, secon- do il Consiglio di Stato, è possibile nella forma del ricorso contro l’inerzia del Comune nell’e- sercizio del potere di vigilanza e sanzionatorio sulle opere denunciate. Il Comune, infatti, ha l’obbligo di provvedere sul- le istanze dei cittadini anche quando questi sol- lecitino l’intervento repressivo e chiedano l’eli- minazione di un abuso edilizio. Perché possa impugnarsi il silenzio rifiuto del Comune, tuttavia, sarà necessario previamente diffidare l’amministrazione (il che, peraltro, com- porta un evidente allungamento dei tempi della tutela del terzo). II Consiglio di Stato chiarisce un’altra questione luce la migliore dottrina, è decisiva poiché nu- centrale: se l’amministrazione possa esercitare il merosi interventi soggetti a Dia sono sanzionabi- potere sanzionatorio anche quando l’intervento li solo con misure pecuniarie. La riduzione della edilizio sia del tutto conforme al progetto allega- tutela del terzo è quindi evidente sul piano pra- to alla Dia. tico. La Quarta sezione risolve positivamente la pre- Il terzo che si assuma leso da una Dia dovrà quin- detta questione e afferma che il potere sanziona- di trovare nuovi spazi di tutela. In termini più torio è esercitatile anche se l’attività, non con- concreti, il terzo si troverà costretto ad agire in forme alle norme, sia svolta in conformità alla giudizio contro il comportamento del privato Dia. Conclusione che appare largamente condi- che ha presentato la Dia. visibile in quanto è il mero “contrasto con la nor- Trattandosi, tuttavia, di contenzioso tra privati, il mativa vigente” a rendere legittimo l’intervento terzo dovrà adire il giudice ordinario, esercitan- sanzionatorio dell’amministrazione. do le azioni che il Codice civile prevede a tutela Resta da accertare quale sia, concretamente, il dei diritti reali, come la domanda di restituzione contenuto di tale potere sanzionatorio, poiché è in pristino prevista dall’articolo 872 Cc, ovvero evidente che rispetto al terzo che si ritenga leso azioni cautelari quali la denuncia di nuova opera dall’attività denunciata, la sola misura realmente e di danno temuto (1171-1172 Cc). utile è quella ripristinatoria, ossia la misura che È, tuttavia, una tutela più “ristretta”, perché con- determina l’eliminazione degli effetti prodotti cessa a un ventaglio di soggetti meno ampio ri- dalle opere private denunciate. spetto a quello dei terzi che possono impugnare, Mentre non appare oggettivamente utile la misu- avanti il giudice amministrativo, il permesso di ra pecuniaria. La riflessione, come ha messo in costruire.

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La Dia non si può impugnare. Ricorsi solo contro l’inerzia del Comune sulla vigilanza

La Dia come atto amministrativo tesa appunto ad accertare l’esistenza di un inte- Quest’orientamento è ben sintetizzato nella de- resse pubblico specifico all’intervento inibitorio. cisione del 1° settembre 2005, n. 494 del Tar Questa norma, tuttavia, non sembra affatto attri- Abruzzo. In questa decisione, il giudice ammini- buire natura provvedimentale alla Dia, limitando- strativo prende in considerazione le modifiche si, per elementari ragioni di affidamento delle ra- introdotte alla legge 241/1990 dall’articolo 3 del gioni del privato, a richiedere all’amministrazio- Dl 35/2005, convertito in legge 80/2005. Sulla ne che voglia, tardivamente, inibire l’intervento, base di detta norma, il Tar Abruzzo afferma la na- di accertare l’esistenza di un interesse pubblico tura provvedimentale della Dia. specifico. In altri termini, secondo il giudice amministrati- vo, se la legge ha ammesso nei confronti della La posizione del Tar Lombardia Dia “determinazioni in via di autotutela”nelle for- Il giudice amministrativo lombardo, con la deci- me della revoca o dell’annullamento d’ufficio, sione n. 3819 del 17 ottobre scorso, sposa la tesi ciò significa che la stessa legge ha qualificato la del Consiglio di Stato, affermando, con perento- Dia come atto amministrativo. rietà, che la denuncia di inizio attività edilizia è In questo modo, secondo il Tar,la tutela del terzo un atto soggettivamente e oggettivamente priva- nei confronti di una Dia sarebbe di ampiezza ana- to e che, conseguentemente, è inammissibile sia loga a quella riconosciuta nei confronti di un la domanda volta a ottenerne l’annullamento, sia permesso di costruire. quella volta a ottenere l’annullamento del silen- In particolare il giudice amministrativo pone in zio assenso. evidenza come, solo attraverso tale lettura, la tu- In termini analoghi a quanto sentenziato dai giu- tela del terzo possa estendersi fino a ricompren- dici di Palazzo Spada, il giudice lombardo rico- dere anche gli atti generali (come gli strumenti nosce al privato la possibilità di procedere al- urbanistici) o regolamentari illegittimi sulla base l’impugnazione del silenzio rifiuto di provvedere dei quali la Dia sia stata presentata. in sede di repressione delle attività che egli ritie- La lettura che il Tar Abruzzo offre del nuovo arti- ne abusive. colo 19 della legge 241/1990 non appare, tutta- Pertanto, una volta decorso il termine stabilito via, convincente. dall’articolo 23 del testo unico dell’edilizia, sen- Tale norma stabilisce ora che, anche dopo la sca- za che la Pa abbia esercitato il potere inibitorio, denza del termine di trenta giorni per l’esercizio il terzo potrà chiedere alla stessa, mediante diffi- del potere inibitorio, l’amministrazione possa in- da, di porre in essere i provvedimenti sanziona- tervenire, vietando la prosecuzione dell’attività e tori previsti dall’articolo 27 dello stesso testo imponendo la rimozione dei suoi effetti (ricor- unico, e - in caso di inerzia - farà valere davanti al rendo le condizioni previste dagli articoli 21- giudice amministrativo l’illegittimità del silenzio quinquies e 21-nonies della stessa legge). rifiuto.La Dia è quindi solo una dichiarazione del L’articolo, quindi, attribuisce all’amministrazione privato. E il decorso del termine per l’esercizio il potere di intervenire, al fine di inibire l’attività del potere inibitorio non la trasforma in un atto denunciata, anche dopo la scadenza del termine amministrativo o in un silenzio-assenso. ordinario di trenta giorni, purché sia accertato Resta il dubbio che il sistema della tutela del ter- un interesse pubblico puntuale, che dovrà essere zo, diviso e frammentato tra giudice amministra- valutato “tenendo conto degli interessi dei desti- tivo e giudice ordinario, sia in grado di garantire natari e dei controinteressati”. al terzo stesso un’effettiva tutela di fronte a un In altri termini, una volta decorso il termine di uso illegittimo della Dia. trenta giorni, non basterà accertare la difformità dell’intervento denunciato rispetto alle norme Francesco Marzari vigenti, ma sarà necessaria una verifica ulteriore, da “Edilizia e Territorio”

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Ascensori da adeguare alla Ue Con la check-list di 74 rischi riportata nella Uni En 81-80

Ascensori da adeguare alla Ue Con la check-list di 74 rischi riportata nella Uni En 81-80 Otto anni di tempo per adeguare tutti gli ascensori installati prima del 1999 ai più moderni livelli di sicurezza. E’ quanto prevede il Dm emanato dalle Attività produttive

Ministero delle Attività produttive - Decreto disposizioni legislative e regolamentari in materia 26 ottobre 2005 Miglioramento della sicurez- edilizia. za degli impianti di ascensore installati negli edifici civili precedentemente alla data di Articolo 2 entrata in vigore della direttiva 95/16/Ce. (1) Adeguamento tecnico degli ascensori

IL MINISTRO 1. In occasione della prima verifica periodica pre- DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE vista dal regolamento, effettuata dopo l’entrata in vigore del presente decreto, l’autorità competen- Vista la direttiva 95/16/Ce; te, o l’organismo di certificazione di cui all’art. 13 Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. del regolamento, effettua l’analisi dei rischi pre- 162/1999; senti nell’impianto esaminato, secondo la norma Vista la norma tecnica europea Uni En 081-80; europea Uni En 081-80, e prescrive gli interventi Ritenuto di dover salvaguardare la sicurezza degli necessari per il suo adeguamento,indicando i ter- enti degli apparecchi di sollevamento installati in mini per gli adempimenti, di cui al seguente com- edifici civili precedentemente alla data di entrata ma 2. in vigore della direttiva 95116/CE; 2. Per l’esecuzione degli interventi di adegua- mento, sono prescritti i seguenti termini: Decreta: a) entro i sei mesi successivi alla data di effettua- zione della verifica periodica di cui al comma 1 Articolo 1 se i rischi accertati hanno priorità alta; Oggetto e ambito di applicazione b) da due anni a quattro anni se i rischi accertati hanno priorità media; 1. Il presente decreto si applica agli ascensori de- c) da quattro anni a sei anni se i rischi accertati finiti dall’art.1 (2) e dall’art. 2, lettera a), del rego- hanno priorità bassa. lamento di cui al decreto del Presidente della Re- 3. In caso di particolari ed eccezionali rischi per pubblica 30 aprile 1999, n. 162(3), di seguito de- l’incolumità delle persone l’impianto è sottopo- nominato “regolamento”. sto a fermo e le prescrizioni di cui al comma 1 de- 2. Gli ascensori installati negli edifici civili prima vono indicare gli interventi ritenuti indispensabi- del 25 giugno 1999 sono adeguati alle regole pre- li per la prosecuzione dell’esercizio dell’impianto viste dalla norma tecnica europea Uni En 081-80 in condizioni di sicurezza: e dalla sua appendice nazionale, secondo le mo- 4. L’autorità competente dispone il fermo del- dalità disciplinate dal presente decreto. l’impianto fino all’accertamento della corretta 3. Sono fatte salve le disposizioni previste in ma- esecuzione degli interventi di cui al comma 3, teria dal decreto del Presidente della Repubblica nonché nel caso di accertata inottemperanza alle 6 giugno 2001, n. 380, recante testo unico delle prescrizioni di cui al comma 2, ovvero riguardan-

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ti i componenti essenziali di sicurezza dell’ascen- [1] Pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” del 14 sore, indicati nell’allegato IV del regolamento. novembre 2005, n. 265. 5. Con successivo decreto del Direttore generale [2] Questo è il testo dell’articolo 1 del Dpr 30 dello sviluppo produttivo e competitività, adotta- aprile 1999, n. 162 (“Regolamento recante nor- to entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del me per l’attuazione della direttiva 95/16/Ce sugli presente decreto, sono definite, in conformità al- ascensori e di semplificazione dei procedimenti la disciplina prevista dal regolamento previo pa- per la concessione del nulla osta per ascensori e rere della Conferenza unificata, le modalità di montacarichi, nonché della relativa licenza di svolgimento delle verifiche e i criteri generali del- esercizio”): le prescrizioni di adeguamento. In ogni caso, l’ana- Articolo 1 lisi dei rischi non comprende le parti dell’impian- Ambito di applicazione to costituenti la struttura architettonica della cabi- 1. Le norme del presente regolamento si applica- na, dei cancelli e delle ringhiere di protezione. no agli ascensori, in servizio permanente negli 6. Restano salve le disposizioni vigenti in materia edifici e nelle costruzioni, nonché ai componenti di prevenzione incendi. di sicurezza, utilizzati in tali ascensori ed elencati nell’allegato IV. Articolo 3 2. Rientrano nel campo di applicazione del pre- Requisiti professionali del personale sente regolamento gli ascensori a pantografo e gli degli organismi notificati altri ascensori che si spostano lungo un percorso perfettamente definito nello spazio, pur non spo- 1. L’analisi dei rischi e la formulazione delle pre- standosi lungo guide rigide. scrizioni di cui all’art. 2 sono effettuate da perso- 3. Sono esclusi dall’ambito di applicazione del nale in possesso dei seguenti requisiti: presente regolamento: a) diploma di laurea in ingegneria e iscrizione al a) gli impianti a fune, comprese le funicolari, per relativo Albo professionale; il trasporto di persone; b) esperienza professionale specifica, acquisita b) gli ascensori specificamente progettati e co- nel settore degli ascensori, per un periodo di al- struiti per scopi militari o per il mantenimento meno due anni; dell’ordine pubblico; c) copertura assicurativa della responsabilità civi- c) gli ascensori al servizio di pozzi miniera; le derivante dall’attività professionale, con massi- d) gli elevatori di scenotecnica; male non inferiore a due milioni e cinquecento- e) gli ascensori installati in mezzi di trasporto; mila euro. f) gli ascensori collegati ad una macchina e desti- nati esclusivamente all’accesso al posto di lavoro; Articolo 4 g) i treni a cremagliera; Libretto dell’impianto h) gli ascensori da cantiere. [3] La norma citata definisce come ascensore 1. II proprietario dell’immobile è tenuto alla cor- “un apparecchio a motore che collega piani defi- retta custodia del libretto dell’impianto di cui al- niti mediante una cabina che si sposta lungo gui- l’art. 16 del regolamento (4) : de rigide e la cui inclinazione sull’orizzontale è 2. I risultati dell’analisi dei rischi e le prescrizioni superiore a 15 gradi, destinata al trasporto di per- impartite ai sensi dell’art. 2 devono essere allega- sone, di persone e cose, o soltanto di cose se la ti al libretto di impianto. cabina è accessibile, ossia se una persona può en- 3. I soggetti indicati all’art. 2, comma 1, annotano trarvi senza difficoltà, e munita di comandi situa- sul libretto l’avvenuta esecuzione delle prescri- ti al suo interno o alla portata di una persona che zioni richieste; il manutentore annota le opera- si trova al suo interno”. zioni di manutenzione effettuate ai sensi dell’art. [4] Questo è il testo dell’articolo 16 del Dpr 15 del regolamento (5). 162/1999:

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Ascensori da adeguare alla Ue Con la check-list di 74 rischi riportata nella Uni En 81-80

Articolo 16 2. Il manutentore provvede anche alla manovra di Libretto e targa emergenza che, in caso di necessità, può essere 1. I verbali dalle verifiche periodiche e straordi- effettuata anche da personale di custodia istruito narie debbono essere annotati o allegati in appo- per questo scopo. sito libretto che,oltre ai verbali delle verifiche pe- 3. II manutentore provvede, periodicamente, se- riodiche e straordinarie e agli esiti delle visite di condo le esigenze dell’impianto: manutenzione, deve contenere copia delle di- a) a verificare il regolare funzionamento dei dis- chiarazioni di conformità di cui all’articolo 6, e positivi meccanici, idraulici ed elettrici e, in par- copia delle comunicazioni del proprietario o suo ticolare, delle porte dei piani e delle serrature; legale rappresentante al competente ufficio co- b) a verificare lo stato di conservazione delle fu- munale; nonché copia della comunicazione del ni e delle catene; competente ufficio comunale al proprietario o al c) alle operazioni normali di pulizia e di lubrifi- suo legale rappresentante relative al numero di cazione delle parti. matricola assegnato all’impianto. 4. Il manutentore provvede, almeno una volta 2. Il proprietario o il suo legale rappresentante as- ogni sei mesi per gli ascensori e almeno una vol- sicurano la disponibilità del libretto all’atto delle ta all’anno per i montacarichi: verifiche periodiche o straordinarie o nel caso a) a verificare l’integrità e l’efficienza del paraca- del controllo di cui all’articolo 8, comma l. dute, del limitatore di velocità e degli altri dispo- 3. In ogni cabina devono esporsi, a cura del pro- sitivi di sicurezza; prietario 0 del suo legale rappresentante, le av- b) a verificare minutamente le funi, le catene e i vertenze per l’uso e una targa recante le seguen- loro attacchi; ti indicazioni: c) a verificare l’isolamento dell’impianto elettrico a) soggetto incaricato di effettuare le verifiche e l’efficienza dei collegamenti con la terra; periodiche; d) ad annotare i risultati di queste verifiche sul li- b) installatore e numero di fabbricazione; bretto di cui all’articolo 16. c) numero di matricola; 5. Il manutentore promuove, altresì, tempestiva- d) portata complessiva in chilogrammi; mente la riparazione e la sostituzione delle parti e) numero massimo di persone. rotte o logorate, o a verificarne l’avvenuta, corret- [5] Questo è il testo dell’articolo 15 del Dpr ta, esecuzione. 162/1999: 6. Il proprietario o il suo legale rappresentante Articolo 15 provvedono prontamente alle riparazioni e alle Manutenzione sostituzioni. 1. Ai fini della conservazione dell’impianto e del 7. Nel caso in cui il manutentore rilevi un peri- suo normale funzionamento, il proprietario o il colo in atto, deve fermare l’impianto, fino a quan- suo legale rappresentante sono tenuti ad affidare do esso non sia stato riparato informandone, la manutenzione di tutto il sistema dell’ascensore tempestivamente, il proprietario o il suo legale o del montacarichi a persona munita di certifica- rappresentante e il soggetto incaricato delle veri- to di abilitazione o a ditta specializzata ovvero a fiche periodiche, nonché il comune per l’adozio- un operatore comunitario dotato di specializza- ne degli eventuali provvedimenti di competenza. zione equivalente che debbono provvedere a mezzo di personale abilitato. Il certificato di abilitazione è rilasciato dal prefet- to,in seguito all’esito favorevole di una prova teo- rico-pratica, da sostenersi dinanzi ad apposita commissione esaminatrice ai sensi degli articoli 6, 7, 8, 9 e 10 del decreto del Presidente della Re- pubblica 24 dicembre 1951, n. 1767.

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Ma l’oblazione per il condono è deducibile dal reddito?

Ma l’oblazione per il condono è deducibile dal reddito?

Con sentenza n. 10952 del 18 aprile 2005, de- plina dell’attuale condono “elementi di irragione- positata il 24 maggio 2005, la Corte di Cas- volezza tali da condurre a una dichiarazione di ille- sazione (Sezione tributaria) non ha - fra l’al- gittimità”e quindi lo ha giustificato in virtù della di- tro - completamente escluso la possibilità di chiarata opportunità “che si preveda ancora una dedurre dalle imposte sul reddito le spese volta un intervento straordinario di condono edili- per il condono edilizio. Vediamo se la Supre- zio nelle contingenze particolari della recente en- ma Corte ha davvero aperto uno spiraglio trata in vigore del testo unico delle disposizioni in alla deducibilità anche dell’oblazione. materia edilizia (che tra l’altro disciplina analitica- mente la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia e Il contributo interpretativo dei supremi giudici di le relative responsabilità e sanzioni), nonché del- legittimità giunge in un momento propizio, sebbe- l’entrata in vigore del nuovo Titolo V della seconda ne la decisione si riferisca al 1987 e quindi ricada parte della Costituzione, che consolida ulterior- nell’operatività delle precedenti sanatorie degli il- mente nelle regioni e negli enti locali la politica di leciti edilizi varate con leggi 724/1994 e 47/1985. gestione dei territorio”. Prima di passare all’esame Il 31 ottobre 2005 ha,infatti,rappresentato una tap- dello specifico contributo fornito dai giudici del pa decisiva per iniziare ad archiviare il primo con- “Palazzaccio” è opportuno, se non necessario, evi- dono edilizio del nuovo secolo, giacché per espli- denziare sinteticamente la definizione di “condono cita disposizione di legge (art.32,comma 37,primo edilizio” e la vicenda processuale. periodo, del D.L. 269/2003 convertito, con modifi- cazioni, dalla legge 326/2003, e successive integra- Concetto di condono edilizio zioni e modificazioni) il pagamento degli oneri di Come risulta anche dalle specifiche discipline det- concessione (al comune competente), la presenta- tale da diverse regioni, agli effetti della definizione zione della documentazione prevista dal comma degli illeciti edilizi di cui al citato art. 32 del U.L. 35 (dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, 269/2003 devono intendersi (cfr.art.2 della L.R.Ba- fotografie, perizia giurata), della denuncia catastale silicata 18/2004; art. 27 della L.R. Umbria 21/2004; (si veda Agenzia del territorio, circ. n.10/T del 4 art. 2 della L.R. Friuli-Venezia Giulia 26/2004): agosto 2005), della dichiarazione ICI (si veda D.M. - per condono edilizio la sanatoria straordinaria de- 15 aprile 2005) e delle eventuali denunce ai fini gli illeciti amministrativi derivanti dalla commissio- della TARSU (o TIA) e della TOSAP (o COSAP), en- ne di abusi edilizi: tro il 31 ottobre 2005, nonché il decorso del ter- - per opere abusive le opere edilizie realizzate in as- mine di 24 mesi da tale data (quindi 31 ottobre senza dei previsti titoli abilitativi, ovvero in diffor- 2007), senza l’adozione di un provvedimento nega- mità rispetto agli stessi, per le quali trova applica- tivo da parte del comune competente,“equivalgo- zione la sanatoria; no a titolo abilitativo edilizio in sanatoria”. Del re- - per opere ultimate le opere edilizie edificate in sto non va sottaciuto il complessivo giudizio posi- tutte le componenti strutturali,ivi compresi,per gli tivo espresso dalla Corte costituzionale sulla legit- edifici, la copertura e i muri perimetrali; timità del condono edilizio di cui al D.L. 269/2003 - per nuovi edifici gli interventi aventi rilevanza ur- (ex multis, sent. n. 71 dell’11 febbraio 2005, n. 286 banistica. del 28 luglio 2004 e n. 196 del 28 giugno 2004). Per la definizione degli interventi edilizi resta fer- Come è noto il Giudice delle leggi, oltre a sottoli- ma l’operatività della disposizione sancita dall’art.3 neare la “esplicita saldatura”fra il nuovo condono e del D.P.R.380/2001 e sue modificazioni (cfr. Mini- quelli del 1994 e 1985 (si veda Corte cost., sent. n. stero delle infrastrutture, circ. n. 4174/316/26 del 7 256 del 18 luglio 1996), non ha rilevato nella disci- agosto 2003; Corte cost., sent. n. 238 del 23 giugno

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 37 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Ma l’oblazione per il condono è deducibile dal reddito?

2000; Corte di cass., Sez. III penale, sent. n. 35084 zione le spese sostenute per il condono edilizio del 26 agosto 2004 e n. 1701 del 21 ottobre 2002; sembra frutto di una eccessiva semplificazione, da- Cons. Stato, Sez. II, dec. n. 7262 del 12 maggio to che nella formazione di tali concorrono anche 2003).Al riguardo è utile rimarcare il principio giu- oneri che non possono definirsi tout court “sanzio- risprudenziale secondo il quale il mutamento di de- natori” (per esempio, gli oneri di urbanizzazione). stinazione d’uso da industriale a commerciale di un “In questa prospettiva - conclude il Collegio giudi- fabbricato dell’impresa non è soggetto a permesso cante - poiché la sentenza impugnata fa sul punto di costruire quando la legislazione regionale consi- affermazioni che sembrano frutto di un accerta- deri “attività libera” il cambio di destinazione fun- mento di fatto sulla “inerenza” delle spese analizza- zionale connesso o meno a trasformazione mate- te, il motivo di ricorso in esame si presenta generi- riale dell’immobile (Corte cass., Sez. III penale, co e non autosufficiente,non precisando quali one- sent. n. 42392 del 6 novembre 2003). ri relativi al condono edilizio siano stati oggetto della specifica analisi condotta dal giudice di meri- La controversia e la decisione della Corte to, né censurando, come, invece, sarebbe stato ne- Con apposito ricorso introduttivo un’impresa (nel- cessario, la soluzione adottata dallo stesso giudice la specie società per azioni) impugnava dinanzi al sotto il profilo del vizio di motivazione”. giudice tributario l’avviso di accertamento con il quale l’Ufficio distrettuale delle imposte dirette ret- Considerazioni conclusive tificava la dichiarazione dei redditi per il 1987. I citati passaggi motivazionali della sentenza in ras- In sostanza il Fisco riprendeva a tassazione vari co- segna sono stati tempestivamente segnalati da at- sti ritenuti non deducibili fra i quali le “spese” so- tenti commentatori, i quali in modo piuttosto acri- stenute dalla contribuente per il condono edilizio. tico hanno condiviso essenzialmente il decisum A seguito dei parziale accoglimento del ricorso,en- dei supremi giudici di legittimità. In particolare è trambe le parti proponevano appello contro la pro- stato osservato che il Fisco non può limitarsi a ge- nuncia emessa dall’adita Comm. trib. I grado di Mi- neriche contestazioni in sede processuale e tra- lano (Sez. XVII, sent. 340/1995). I supremi giudici scurare la fondamentale regola dell’onere della tributari di merito (Comm. trib. reg. Lombardia), ri- prova sancita dall’art. 2697 cod. civ. e che la dedu- gettare la tesi del Fisco, accoglievano le doglianze cibilità dovrebbe riguardare comunque le spese della società. Avverso tale decisione il Ministero sostenute per il condono edilizio di un immobile dell’economia e delle finanze ha proposto ricorso strumentale all’attività commerciale. Perciò, con- per cassazione con sei motivi, il secondo dei quali cludono detti commentatori, le spese sostenute riguardante le “spese sopportate dalla contribuente per il condono edilizio (lasciando chiaramente in- per il condono edilizio”. In particolare, il ricorren- tendere la pacifica applicazione del principio an- te ha denunciato la violazione dell’art.64 del D.P.R. che per l’attuale sanatoria) possono essere dedot- 597/1973 (ex art.64 dei D.P.R.917/1986,ora art.99 te dalle imposte sul reddito prodotto dalla società. del novellato Tuir) per avere il giudice tributario di La conclusione appare sommaria, così come risul- merito riconosciuto la deducibilità di tali spese sul terebbe sbrigativo il nucleo argomentativo dei su- rilievo che si tratterebbe di costi per rendere com- premi giudici di legittimità, i quali avrebbero ben pletamente utilizzabile un immobile facente parte potuto - perlomeno a nostro avviso - affrontare in dei complesso produttivo che genera ricavi per la dettaglio la particolare questione. Tuttavia in tale società.Ad avviso dell’Amministrazione ricorrente, scenario colpisce l’omessa segnalazione dell’op- invece, i costi relativi al condono edilizio sono posto e specifico indirizzo giurisprudenziale deli- “oneri di carattere sanzionatorio” privi di quella neato dalla stessa Corte di cassazione. Ma andiamo stretta e necessaria correlazione con i ricavi che sa- con ordine. rebbe richiesta dalle disposizioni del reddito d’im- Il Fisco ha sostenuto che le spese per il condono presa. Secondo i supremi giudici di legittimità, che edilizio non sono deducibili dal reddito in quanto hanno rigettato la censura sollevata, ridurre a san- “oneri di carattere sanzionatorio”, mentre la Su-

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 38 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Ma l’oblazione per il condono è deducibile dal reddito?

prema Corte ha ritenuto che la tesi è generica e role tali spese, al pari dell’oblazione, sono sostenu- non autosufficiente poiché non distingue quali te solo perché si accede alla sanatoria, mentre gli oneri siano stati oggetto di analisi del giudice tri- oneri di urbanizzazione sarebbero stati corrisposti butario di merito, giacché nella formazione delle anche nel caso in cui l’illecito edilizio non fosse spese per il condono edilizio concorrono anche stato commesso.Nutriamo qualche perplessità sul- costi che non possono definirsi a priori sanziona- la bontà della tesi, secondo cui le “spese”sostenu- tori come, per esempio, gli oneri di urbanizzazio- te per il condono edilizio, se correlate con l’attivi- ne. È di intuitiva evidenza che se il Fisco avesse in- tà commerciale, sono deducibili dalle imposte sul dicato e qualificato i singoli oneri, i supremi giudi- reddito. In particolare riteniamo che non vi sia al- ci non avrebbero - con ogni probabilità - rigettato cuna attinenza tra il pagamento dell’oblazione per in toto il motivo di ricorso (si tratterebbe quindi la sanatoria di un fabbricato industriale o com- non tanto di onere della prova quanto di specifici- merciale costruito abusivamente e il ciclo produt- tà della critica alla sentenza impugnata: cfr. Corte tivo dell’impresa stessa. cass., Sez. trib., ex multis, sent. n. 13800 del 18 set- Perciò, la invocata deducibilita è poco convincen- tembre 2003). A tale proposito è utile segnalare te e comunque non troverà un libero ingresso. che il comma 32 del citato art. 32 del D.L. Al riguardo, la medesima Corte di cassazione (Sez. 269/2003 prevede che la domanda di condono sia trib.) ha ritenuto apertis verbis che le somme pa- corredata, tra l’altro, dall’attestazione del paga- gate a titolo di oblazione per il condono edilizio mento dell’oblazione e dall’attestazione del paga- sono indeducibili, dovendosi escludere qualunque mento dell’anticipazione degli oneri concessori li- correlazione tra costo e reddito prodotto (sent. n. mitatamente per le tipologie di abuso da 1 a 3 (cfr. 7317 del 13 maggio 2003; in senso conforme, art. 17 del D.P.R. 380/2001; ris. min. 22 ottobre Agenzia delle entrate, circ. n. 42/E del 26 settem- 1981 prot. 9/2940; Cons. Stato, Sez. V, dec. n. 492 bre 2005 e ris. n. 89/E del 12 giugno 2001; circ. del 4 maggio 1998).Pertanto,poiché le modalità di min. n. 98/E del 17 maggio 2000, risposta 9.2.6; versamento dell’oblazione e degli oneri concesso- Corte cass., Sez. trib., sent. n. 2168 dei 14 febbraio ri sono distinte e separate (in senso conforme, 2001 e n. 7071 del 29 maggio 2000; Comm. trib. circ. min. n. 1/DPF del 16 gennaio 2004; si veda centr.,Sez.XXVII,dec.n.784 del 21 marzo 1994;in D.M. 14 gennaio 2004), ai fini dell’attuale sanatoria senso difforme:Assonime,circ.n.39 del 24 maggio edilizia sarebbe agevole ritenere deducibile sola- 2000; ex pluribus, Comm. trib. reg. Milano. Sez. mente l’importo pagato a titolo di oneri di urba- XLVIll, sent. n. 293 del 2 novembre 2000; Comm. nizzazione. In tale prospettiva saremmo poi indot- trib, prov. Milano, Sez. XLVIII, sent. n. 370 (del 4 ti a ritenere deducibili anche altre autonome e di- aprile 2001). Del resto la Corte costituzionale, ol- stinte spese che il soggetto interessato al condono tre a riconoscere i maggiori costi che le ammini- edilizio è tenuto necessariamente a sopportare co- strazioni comunali devono affrontare per lo svol- me, per esempio, le imposte di bollo (cfr. ris. min. gimento delle procedure amministrative, per la 20 giugno 1987 prot. 350669; ris. min. 15 novem- realizzazione delle opere di urbanizzazione e in ge- bre 1985 prot. 292115; Cass., Sez. I, sent. n. 11653 nere per gli interventi di riqualificazione delle aree del 19 novembre 1998; Comm. trib. centr., Sez III, interessate dalie opere abusive, ha già ribadito che dec. n. 531 del 17 Febbraio 1995) e i costi profes- l’’integrale pagamento dell’oblazione costituisce il sionali (si veda Comm. trib. prov. Milano, Sez. XXI, presupposto per l’estinzione dei reati edilizi, estin- sent. n. 298 del 18 ottobre 1999). Ma qui la fac- gue i relativi procedimenti di irrogazione delle cenda si complicherebbe ulteriormente. Difatti sanzioni amministrative (anche tributarie) e rap- poiché queste spese sono strettamente subordina- presenta uno dei requisiti per li rilascio del titolo te alla procedura per la definizione dell’illecito abilitativo in sanatoria. edilizio, dovrebbero avere lo stesso trattamento ri- servato all’oblazione, che è la sanzione per ottene- Antonio Piccolo re l’estinzione dell’illecito commesso. In altre pa- da “Consulente Immobiliare”

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 39 ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIO

Consiglio Direttivo del 25 novembre 2005

Consiglio Direttivo del 25 Novembre 2005 Variazioni Albo Nuove iscrizioni n. 3065) geom. Paronetto Raul - via Lago di Garda, 22 - San Bonifacio n. 3066) geom. Costalonga Alice - via S. Matteo, 7 - Dossobuono Villafranca

Cancellazione per dimissioni n. 539) geom. Sacchetto Sandro - via Martiri della Libertà, 5 -

Cancellazione per decesso n. 282) geom. Zanoni Leone - via L. Luzzatti, 15 - Verona

Trasferimento d’ufficio per variazione di residenza n. 2795) geom. Teboni Serena Paola - via Cavalloni 11 - Gambellara (Vicenza)

Variazioni di indirizzo - geom. Marangoni Denis - via Cav.V.Veneto, 2 - Albaredo d’Adige (abitaz.-studio) - geom. Pilastro Marco - via Antonella, 26 - (studio) - geom. Perbellini Federico - via Gorizia, 1/b - S. Giovanni Lupatoto (studio) - geom. Costa Luigi - via S. Margherita, 14 - (abitaz.-studio) - geom. Faltracco Marika - via G.Ungaretti, 15 - Cazzano di Tramigna (abitaz.-studio) - geom. Perizzolo Thomas - via SS Papa Giovanni XXIII, 32 - (abitaz.) - geom. Piubelli Luciana - via Don Minzoni, 46 - Cazzano di Tramigna (abitaz.) - geom. Piubelli Paolo - via Don Minzoni, 46 - Cazzano di Tramigna (abitaz.) - geom. Fiocco Christian - via Tagliamento, 19 - San Martino B.A. (abitaz.-studio) - geom. Bonaldi Damiano - via Bottega, 4/a - (abitaz.-studio) - geom. Guariento Stefano - via Carpené, 4 - Negrar (abitaz.-studio) - geom. Ferrarini Jessica - via L. Fiumi, 24 - (abitaz.-studio) - geom. Prettato Pier Vittorio - via Rossini, 11 - Altavilla Vicentina (studio) - geom. Dal Cero Domenico - P.za Caduti del Lavoro, 21 - (studio) - geom. Gecchele Severino - P.za Caduti del Lavoro, 21 - San Giovanni Ilarione (studio) - geom. Burato Alberto - via Fontana del Ferro, 26/a - Verona (abitaz.-studio) - geom. De Santis Michael - via Bolzano, 10/b - Verona (studio) - geom. Bernardi Gianluigi - via Mantovana n. 73/b - Verona (studio) - geom. Ruteni Serena - via Roma n. 16 - S.Stefano/Zimella (abitaz.-studio) - geom. Cappelletti Marco - vicolo Parigino, 7 - Verona (studio) - geom. Castelletto Gary - via Garibaldi, 2 - (studio) - geom. Pasqualini Massimo - via del Lavoro, 6/b - (studio) - geom. Aprile Antonio - via G. Carducci, 2/a - Vigasio (abitaz.-studio) - geom. Riccò Roberto - via Garibaldi, 2 - Isola della Scala (studio) Registro Praticanti n. 3452) geom. Padoan Alessandro, Montecchia C. - presso geom. Rostello Pierricardo, Monteforte d’Alp. n. 3453) geom.Dario Stefano, San Bonifacio - presso arch. Mazzon Lorenzo, San Bonifacio n. 3454) geom.Barbi Guido, - presso arch. Barbi Paolo, Bussolengo n. 3455) geom.Benella Guido,Villabartolomea - presso arch. Grella Angelo, n. 3456) geom. Zorzella Eleonora, S.Pietro di Morubio - presso geom. Gallinaro Massimiliano, n. 3457) geom.Perina Vanni,Verona - presso ing. Modena Claudio,

Il “Geometra Veronese” - Gennaio 2006 40 ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIO

Consiglio Direttivo del 19 dicembre 2005

Consiglio Direttivo del 19 Dicembre 2005 Variazioni Albo

Iscrizione per trasferimento n. 3067) geom. Tomatis Agostino - P.zza I° Maggio, 13 -

Cancellazioni per dimissioni n. 2871) geom. Borghi Tomaso - via Berto Barbarani, 10/7 - Lugagnano/Sona n. 1691) geom. Zambonin Cristiano - via Taormina, 4 - Verona n. 751) geom. Crescini Alessandro - via dell’Industria, 20 - S.Ambrogio Valpolicella n. 1270) geom. Franchini Agostino - via Fr. F.Perez, 24 - Negrar

Cancellazioni per decesso n. 717) geom. Modenese Pietro - P.zza Matteotti,5 - n. 1182) geom. Tognella Bruno - Via Kennedy, 5 - S.Pietro di Morubio

Variazioni di indirizzo - geom. Migliorini Marco - via Cengia, 14/a - San Pietro Incariano (abitaz.) - geom. Turozzi Marco - via Riva, 16 - Cazzano di Tramigna (abitaz.) - geom. Laurente Moreno - via P.Avrese, 8 - Legnago (studio) - geom. Pellucco Claudio - via Trento, 12 - (studio) - geom. Signorini Stefano - via XX Settembre, 67 - (studio) - geom. Perizzolo Thomas - via S.S. Papa Giovanni XXIII, 32 - Vigasio (studio) - geom. Toffaletti Agostino - via Ponte Florio n. 46 - Verona (studio) - geom. Ciresa Roberto - via Biancardin n. 10/7 g - Bussolengo (abitaz.)

Registro Praticanti n. 3458) geom. Bianchi Alberto, - presso geom. Frapporti Nicola, Fumane n. 3459) geom. Rotaris Francesca, - presso geom. Sala Roberto, Bardolino n. 3460) geom. Sala Luca, Bardolino - presso geom. Sala Roberto, Bardolino

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