Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 83 (2007): 141-144 ISSN 0392-0542 © Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2007 Qualità del principale corso d’acqua della Calabria (Fiume Crati), valutata mediante le comunità di diatomee Andrea DE FILIPPIS1*, Luana GALLO1, Lucio LUCADAMO1, Antonietta MEZZOTERO1 & Maurizio BATTEGAZZORE2 1Dipartimento di Ecologia, Università della Calabria, Via P. Bucci, Cubo 6b, 87036 Arcavacata di Rende (CS), Italia 2ARPA Piemonte, Via Vecchia di Borgo S. Dalmazzo 11, 12100 Cuneo, Italia *E-mail dell’Autore per la corrispondenza:
[email protected] RIASSUNTO - Qualità del principale corso d’acqua della Calabria (Fiume Crati), valutata mediante le comunità di diatomee - Il Fiume Crati costituisce il corso d’acqua più importante della Calabria. Oltre a rappresentare la principale risorsa irrigua e industriale della regione è rilevante per le attività ricreative che vi si svolgono e per i numerosi scarichi di origine antropica che vi si riversano. Nonostante il D. Lgs. 152/99 e la Dir. CE 2000/60 prevedano l’introduzione di vari metodi biologici per il monitoraggio dei corpi idrici, sono pochi gli studi condotti in tal senso sulla qualità del Fiume Crati. Nel corso del 2004 è stata eseguita una campagna di campionamento al fine di caratterizzare il corso d’acqua dal punto di vista delle diatomee bentoniche e della sua qualità biologica. Il rinvenimento complessivo di 115 specie attesta un’elevata biodiversità di diatomee, ma se si tiene conto del valore indicatore delle specie applicando l’Indice EPI-D di Dell’Uomo le considerazioni a cui si giunge sono diverse. Soltanto il tratto montano del Crati e quello in chiusura di bacino dell’affluente Busento sono risultati di qualità discreta, mentre tutto il tratto medio-in- feriore appare piuttosto alterato.