Dalla Terra dei Forti al Garda Dall’affascinante Terra dei Forti lungo l’Adige, attraversando l’entroterra gardesano, raggiungiamo la “perla blu”: il Lago di Garda. di Claudio Vismara e Paola Colombi

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orniamo nel Ve- noscere un santuario davvero slow, di grande ricchezza e dai neto per una unico e sorprendente: la Ma- numerosi contenuti. nuova proposta donna della Corona. Rima- Un territorio che saprà rega- d’itinerario, come nendo parzialmente in quota, larci forti emozioni per le sue sempre alla ricerca con spettacolari viste sul Lago vicissitudini storiche, legate Tdi belle strade da percorrere in di Garda, da San Zeno di Mon- alle aspre battaglie che qui si moto e alla scoperta di nuovi tagna scenderemo sulle rive sono combattute, piacevoli sapori, di cultura e ambiente. della sponda veneta del Be- sensazioni per alcuni scorci Partiremo da , nella naco. Proseguendo, il percorso ambientali di rara bellezza, ma provincia di , alla volta seguirà la Gardesana orientale anche momenti di riflessione e di quel territorio straordinario fino a , dove ci regale- raccoglimento durante la visita qual è la Terra dei Forti. Da qui remo alcune soste interessanti. ad un edificio religioso co- saliremo verso le alture del Come sempre un bel mix per struito in un posto pratica- Monte Baldo per andare a co- praticare un mototurismo mente impossibile. Non

42 Mototurismo mancheranno infine belle sod- battaglia di Pastrengo. L’acco- dell’intera battaglia: “Quasi disfazioni a tavola, con gli otti- gliente struttura ricettiva a cui trecento cavalieri - eccitati dal mi vini e le specialità cu li narie ci affidiamo è l’albergo “La Ca- pericolo corso dal loro re, im- del territorio. rica”, con l’assistenza del sim- baldanziti dalla vista della vi- La località di partenza, nonché paticissimo storico Claudio cina Pastrengo e da quella del campo base del percorso, è Pa- Rama, gestore con la sorella nemico in ripiegamento, scin- strengo. Paola e il padre Gianni della tillanti per i bottoni e i fregi Una scelta tutt’altro che ca- struttura. Sostare qui e ascol- metallici dell’uniforme di pa- suale, dovuta alla comodità di tare i racconti di Claudio sulle rata, per il luccichio delle scia- raggiungerla dall’autostra da, vicende e la storia dei luoghi bole sguainate e fiammeggianti dalla posizione tranquilla sulle circostanti è un’esperienza in- al sole, si lanciarono al ga- colline dell’entroterra garde- dimenticabile: la profonda loppo al grido formidabile di sano e dalla ricca storia con passione e conoscenza delle “Savoia”. Oggi, appena fuori l’apice raggiunto nella celebre vicissitudini passate ha fatto sì dal centro abitato, un monu- che Gianni istituisse nel tempo mento ricorda quella vicenda, una serie di eventi e manifesta- mentre proseguendo sulla zioni tra cui il premio “La Ca- strada possiamo andare a ve- rica”. Dopo aver ricevuto le dere altri forti del comprenso- preziose informazioni non ci rio; il primo che incontriamo resta che scaricare i bagagli è il Forte Poggio Croce Ca- dalla moto e iniziare la sco- serma Leopold. Costruito nel perta di questo percorso ricco 1861, era il forte con il mag- di particolarità. Pastrengo si gior numero di locali, in trova sulla sponda orientale quanto in esso risiedeva il co- del Garda, nella zona collinare mando del settore. Era dotato dell’anfiteatro morenico, tra la di quattordici bocche da valle dell’Adige e il Garda. Un fuoco, copriva una vasta zona territorio collinare dominato ed era considerato il forte con da vigneti, oliveti e frutteti, la maggiore potenza di fuoco. disseminato di forti militari e Oggi si trova in discrete condi- ville medievali. Zona con inse- zioni di conservazione nelle diamenti preistorici risalenti al opere murarie e al suo interno neolitico, grazie al suo legame troviamo un ristorante aperto con Verona godette di diritti e tutte le sere. privilegi feudali, ma fu anche Poco distante su di un altro teatro di sanguinosi scontri colle, altra struttura a pianta durante la Prima Guerra d’In- pentagonale, fra le più eleganti dipendenza così come per la della zona. Possedeva varie po- seconda e la terza. Pastrengo stazioni, di cui alcune protette deve in parte la celebrità del da muro, e la sua artiglieria suo nome alla famosa battaglia raggiungeva l’Adige. Dedicato del 30 aprile 1848, ricordata al generale Nugent, prese poi per la carica - da qui il nome il nome di Forte Poggio Pol. In dell’albergo - condotta da tre buone condizioni, attualmente squadroni di Carabinieri Reali ospita un il Ristorante-Birreria a protezione del re Carlo Al- “La Fortezza”: consumare uno berto. A seguito di un’azione stinco di maiale con cotenna di fuoco da parte degli au- allo spiedo e contorno di pa- striaci, partì la carica che con- tate a fianco di una fresca birra tribuì poi a risolvere le sorti in questo ambiente è sicura-

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Il pittoresco borgo di Castelletto di Brenzone ci accoglie con i suoi splendidi scorci del portic- ciolo, le case multicolori e il blu del lago. Nelle pagine prece- denti: Pastrengo, Forte Poggio Croce Caserma Leopold. Veneto

mente suggestivo. Dopo que- sto primo assaggio di fortifica- zioni, ritorniamo in sella in direzione , per deviare poco dopo a e raggiungere il suo forte. L’opera, costruita nella se- conda metà dell’Ottocento, è in posizione dominante e stra- tegica sulla Val d’Adige e porta il nome di Wohlgemuth, gene- rale dell’Impero austriaco di- stintosi nella Prima Guerra d’Indipendenza. E’ sicura- mente l’opera più interessante del territorio, sia per le sue forme architettoniche sia per la posizione a dominare la de- stra dell’Adige. Arrivando con la moto, la strada che scorre in mezzo ai vigneti offre scorci di invidiabile bellezza con il forte arroccato sullo sfondo in cima al colle. Il Forte di Rivoli ha un corpo principale costituito da una doppia casamatta cilindri- ca sovrapposta dove origina- riamente gli austriaci disposero le bocche di fuoco verso sud. Successivamente, passato di mano agli italiani, ne vennero create di nuove verso nord. Divenne protago- nista nel 1797, quando Napo- leone Bonaparte sconfisse l’armata austriaca, mentre nel 1884 fu notevolmente poten- ziato dagli italiani con la co- struzione della batteria “Rivoli Bassa”, destinata a proteggere il versante delle Valdadige verso nord. Le sale con soffitto a botte erano depositi di mu- nizioni comunicanti fra loro da passaggi a volta. Interes- sante la prima sala con le copie del quotidiano “Arena di Ve- rona” con interviste ai combat- tenti reduci veronesi della Prima Guerra Mondiale. Nella

46 Mototurismo Ci lasciamo alle spalle il Forte di Rivoli Veronese. Nella pagina successiva: la vista mozzafiato del santuario della Madonna della Corona dal basso.

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batteria alta troviamo il della Terra dei Forti, che trova l’ultimo nato di casa Prebenda: “Museo del Forte di Wohlge- nei terreni sciolti delle colline un chiaretto spumante brut muth”, una straordinaria rac- moreniche un ambiente ideale. davvero particolare e di gusto colta di reperti risalenti alla La prima settimana di maggio italiano, diversamente da altri Grande Guerra. Il museo è de- una festa popolare è dedicata a chiaretti vinificati per i palati dicato a Walter Rama, colui questo interessante prodotto. tedeschi molto abboccati e che ha reso possibile la realiz- Arrivati nel fondovalle attra- quasi dolci. Rita è anche attiva zazione di questa magnifica versiamo la postazione difen- presidente della “Strada dei esposizione. Nel 1984 la fami- siva Tagliata Incanal, struttura Vini - Terra dei Forti”, e rap- glia Rama, con il papà Giu- purtroppo abbandonata che presenta quindi un’altra fonte seppe e i figli Walter e fungeva da posto di guardia inesauribile di informazioni Massimo, inizia le ricerche di sulla strada che dava acceso per completare il nostro per- reperti bellici della Grande alla valle. Alcuni chilometri di corso. Una terra affascinante Guerra. La passione li spinge a strada piacevole immersa nei questa che stiamo percor- uscite in montagna passando vigneti, contornati da immensi rendo, ricca di bellezze natu- dalle retrovie alle prime linee contrafforti montuosi, e giun- rali, storiche e architettoniche. trincerate austriache e italiane. giamo a Brentino Belluno. Fin dai tempi antichi il solco Del gruppo il più appassionato La sosta ha due motivazioni dell’Adige univa il mondo al- è Walter, che cura e cataloga ben precise: la vista al santua- pino a quello mediterraneo, e sistemando tutto il materiale rio della Madonna della Co- come non si può rimanere in- che negli anni viene collezio- rona e la visita alla Cantina “La cantati alla vista del santuario nato. Le ricerche proseguono Prebenda” per conoscere i vini della Madonna della Corona, assidue fino al 2002, quando il della Terra dei Forti. Rita Za- costruito in un angusto materiale raccolto viene final- noni vi accoglierà con estrema spiazzo naturale a quasi otto- mente esposto nei locali del simpatia e gentilezza, e dopo cento metri sul livello del forte. Prende così vita il una visita alla cantina, nell’ac- mare, a strapiombo su di una museo, un lavoro fatto di vo- cogliente sala degustazioni po- parete di circa 400 metri? Tor- lontari che si sono prodigati trete conoscere più da vicino niamo quindi sui nostri passi e sia per le ricerche che per la ri- gli splendidi vini che si produ- andiamo a scoprire da vicino strutturazione dei locali. Wal- cono in queste terre: Pinot questa incredibile costruzione. ter segue in prima persona gli Grigio, da sempre fiore all’oc- Qui entriamo nel mondo del sviluppi del museo ma pur- chiello della zona, Moscato piacere della guida, la strade troppo scompare tragicamente Giallo, uva autoctona coltivata sale, prende quota e la morfo- alle prese con l’altra sua pas- sui fianchi della montagna, logia del territorio costringe il sione: il lancio con il paraca- Marzemino, tipica varietà che percorso a continue curve e dute. Oggi il museo è a lui dà un nobile vino rosso ru- tornanti. Tutto bene ma atten- dedicato. Consigliamo la visita bino, Cabernet Sauvignon e zione agli smanettoni che si con una delle guide degli per finire lo splendido Enan- fermano ad apprezzare solo la “Amici del Forte”, che con tio. Un’uva selvatica quest’ulti - parte “grigia” dello sguardo, competenza ed entusiasmo vi ma originaria della Valdadige, leggi nastro d’asfalto, non an- faranno rivivere la storia di recentemente riscoperta, che dando oltre e perdendosi tutta questa costruzione. produce un vino particolare la splendida vista che accom- Lasciamo alle nostre spalle il dai profumi complessi, con sa- pagna la strada con vigneti, forte e la sua storia per buttarci pore equilibrato e delicate boschi, scorci di montagne a capofitto in una bella serie di note speziate. Da non perdere davvero belli. Smanettoni che curve con splendide viste sul Auris, un passito in versione danneggiano inevitabilmente fiume e i monti circostanti. At- bianca con varietà aromatiche tutta la categoria dei motoci- traversiamo i campi coltivati e rosso ottenuto dall’appassi- clisti. con l’asparago bianco di Ri- mento di Enantio. Per iniziare Attenzione di conseguen za voli, un prodotto di qualità consigliamo un assaggio del- alle numerose pattuglie delle

48 Mototurismo forze dell’ordine, disseminate sulle strade per scoraggiare i motociclisti a scambiare le stesse per una pista. Evitiamo quindi di seguirli nelle loro sparate e dedichiamoci alla guida tranquilla godendo in pieno delle belle strade e del paesaggio circostante. Giunti a Spiazzi parcheggiamo la moto e passeggiamo per rag- giungere il Santuario, un luogo che a prescindere dal credo, offre momenti di sere- nità e occasione per riflettere e rilassarsi in questo angolo di natura incantevole. Fino al 1922, anno in cui fu inaugu- rata la galleria, tutti i materiali e l’occorrente per costruire fu- rono calati dalla sommità della sovrastante parete rocciosa per mezzo di corde e funi azionate da un ingegnoso argano di legno a ruote dentate. La Chiesa precedente l’attuale era del sec. XVII, rimanendo così intatta fino al 1898 quando si provvide ad allungarla verso il piazzale. In quella occasione la facciata fu completamente ri- fatta e decorata di marmi di S. Ambrogio facendole assumere vole, con una vista che spazia babilmente il più grosso e vec- le linee neogotiche attuali. a 360 gradi, e ospita oggi un chio d’Italia. Il tronco di que- Altri lavori di consolidamento hotel con piscina e un elegante sto gigante della natura si e ampliamento vennero ese- ristorante dove poter assapo- divide, poco sopra alla base, in guiti negli anni ‘70. Salendo rare piatti deliziosi della tradi- due enormi fusti inclinati e lungo la strada, lo sguardo ri- zione rivisitati con cura e dalla superficie irregolare. L’al- mane colpito dalle splendide raffinatezza. Continuando a bero è considerato monu- geometrie di Villa Cariola, nei scendere e spostandoci verso il mento nazionale ed è pressi di Pazzon, palazzo set- lago, ad un incrocio incon- sottoposto a tutela, oltre a con- tecentesco edificato su di una triamo un singolare monu- servare in sé una curiosa vi- struttura esistente del ‘400, mento: il “Platano dei 100 cenda storica: il nome immerso nei magnifici e ordi- bersaglieri”. E’ un monumento attribuitogli deriva infatti da nati filari della tenuta Alde- vivente da oltre 640 anni, ha un episodio avvenuto nel gheri, prestigiosa cantina della una circonferenza del tronco 1937, quando un gruppo di , che qui ha il pre- di 15 metri e un’altezza di ben 100 bersaglieri utilizzò sidio per la produzione del quasi 20. Il monumento, proprio questo platano come . Il complesso è ubi- l’avrete capito, è una pianta e nascondiglio per togliersi dalla cato in una posizione incante- questo enorme platano è pro- vista del nemico. Da Caprino

Mototurismo 49 50 Mototurismo Veronese, passando da Albi- che scende al lago si possono sano, si raggiunge San Zeno avere tra le più piacevoli viste di Montagna. mai incontrate: da una parte il Lasciamo da parte per un at- Garda e dall’altra il Monte timo sapori e cultura e dedi- Baldo, che dai suoi oltre due- chiamoci un po’ alla nostra mila metri sembra fare da amata due ruote. Ammettia- guardiano. Per il cielo limpido molo... quanti di noi si trovano non è stato il nostro caso, dove a parlare con lei? A coccolarla la brezza primaverile ha la- e fargli i complimenti? Il rap- sciato il posto a una fastidiosa porto che abbiamo noi moto- umidità con conseguente ri- turisti con il nostro mezzo è dotto campo visivo dovuto alla unico. Non abbiamo a che fare foschia, ma vi garantiamo che con un semplice mezzo mec- ne vale la pena in ogni caso. canico. È qualcosa di più, c’è Castelletto di Brenzone, ri- un sentimento che ci lega, si dente borgo rivierasco, ci ac- instaura con lei un rapporto di coglie con i suoi splendidi amicizia, di fratellanza. Che scorci del porticciolo: una ta- bello viaggiare in moto! volozza di colori sorpren- Tornando al nostro percorso è dente, con le case multicolori, evidente che in questo tratto si il blu del lago e la cima del guida alla grande, sempre ri- Baldo che fa da cornice. Se i spettando il codice, fino a San colori del porticciolo appa- Zeno di Montagna, dove gano l’occhio, la cucina di per il famoso detto “l’appetito Luca al Ristorante “da Um- vien piegando”, non possiamo berto” soddisfa il palato. Deli- far altro che regalarci una sosta ziose specialità di pesce di alla “Salumeria Lenotti”. Da lago, cucinate in modo super- oltre trent’anni qui si produ- lativo, da far ricredere anche i cono salumi tipici di qualità: la più scettici sulla bontà del soppressa, il nostranello, la pesce lacustre. Pranzare in riva coppa, la pancetta, la pancetta al lago con i piatti proposti dal salamata, il lardo, i golosissimi ristorante, nello scenografico montebaldini, la nosetta del contesto del porticciolo, rap- Monte Baldo e il famoso “co- presenta proprio uno... dei deghin de na olta”; prodotti di piaceri della vita. Dopo una antica tradizione salumiera, bella passeggiata sul lungo unici e inimitabili, che portano lago, e dopo essere certi di il palato a gusti e sapori che si aver smaltito l’eventuale alcool perdono nel tempo, grazie alle in corpo, riprendiamo il per- materie prime, al clima e alla corso lungo la Gardesana. maestria artigianale. Una de- Pensate che questa strada è gustazione nell’accogliente stata costruita negli anni ‘30 e, bottega è quel che ci vuole, e prima d’allora, l’accesso ai vari alla fine vedrete che un souve- borghi avveniva solamente via nir gastronomico non man- acqua; purtroppo oggi è piace- Il “Platano dei 100 bersaglieri”, vole percorrerla solo nelle monumento vivente da oltre cherà di finire nelle borse della 640 anni, la cui circonferenza moto. mezze stagioni dato che in è di 15 metri e l’altezza di Nelle giornate giuste di limpi- estate soffre di un traffico cao- quasi 20. dezza del cielo, dalla strada tico di vacanzieri e gitanti che

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snaturano la bellezza dei luo- tratti più incantevoli della cultura del suo prezioso frutto. ghi. Dopo dieci chilometri di costa orientale: Punta San Vi- In esposizione troviamo stru- panoramica vista lago, Torri gilio e le rocce del Monte Lup- menti antichi in uso nei fran- del Benaco è tappa per una pia creano un contesto toi dal 1700 sino agli inizi del sosta al suo grazioso centro ambientale di particolare bel- 1900, oltre a suppellettili e at- storico con tanto di castello. Il lezza, le ruote della moto scor- trezzi utilizzati nelle varie epo- centro è la zona del porto: qui rono dolcemente e il motore che. Curiosa l’imponente troviamo alcuni degli edifici frulla che è un piacere. Il ter- pressa a leva in legno di quer- più rappresentativi del paese, ritorio che stiamo attraver- cia, un frantoio azionato da in primo luogo il Castello Sca- sando è quello del Bardolino, una ruota a trazione idrica, an- ligero, fatto costruire alla fine una zona vocata per la coltiva- cora in perfetta efficienza, e del ‘300 da Antonio della Scala zione della vite grazie alle fa- altri esemplari di presse e at- per difendere i suoi possedi- vorevoli condizioni climatiche trezzature specifiche. Un’ap- menti dalle mire espansionisti- e alla tipologia del terreno; posita sezione racconta la che dei Visconti di Milano. anche l’olivo trova qui am- coltivazione dell’olivo e la pro- Attualmente ospita un interes- biente ideale, quindi altre due duzione dell’olio, attraverso sante museo etnografico, con tipicità da scoprire ci aspet- pannelli didattici e video. Al la prima sala della pesca d’ac- tano prima di terminare l’itine- termine della visita, l’acco- qua dolce sorta in Italia e una rario. Bardolino è un centro gliente shop permette, tramite delle ultime serre di agrumi attivo, movimentato, dotato di delle degustazioni, di compa- della regione gardesana, fatta cinta muraria, con la chiesa di rare le differenze tra gli oli pro- innalzare attorno alla metà del S. Zeno tra i più importanti dotti nelle zone del Lago di ‘700. Nel lato nord del porto, monumenti. Passeggiare nel Garda utilizzando le diverse sicuramente uno dei più sug- suo centro storico colmo di varietà disponibili. Lazise, gestivi di tutto il lago, con la botteghe e negozi è attività che con vista su Sirmione, è l’ul- sua forma a conchiglia origina- piace a molti, altrimenti molto tima tappa prima di conclu- ria dell’epoca romana, si trova caratteristico è il porticciolo dere il rientro a Pastrengo. Il il quattrocentesco Palazzo antistante al municipio. Sulle borgo è racchiuso da una cinta della Gardesana, ora albergo; colline dell’entroterra può ri- di mura turrite, con il Castello qui si riuniva il Consiglio della sultare interessante una visita Scaligero a formare l’impianto Gardesana dall’Acqua, una fe- alla Cantina “Zeni”, per vedere trecentesco con lunghi isolati derazione di dieci comuni ri- il piccolo museo, mentre i vini perpendicolari al lago. vieraschi veronesi dotata da sono prodotti evidentemente Concludiamo questo percorso Venezia di ampie autonomie. più per i gusti del mercato te- che ci ha portato dalle Terra Annessa troviamo la chiesa desco che per i nostri palati. dei Forti al Lago di Garda at- della S.S. Trinità, recentemente Molto ben realizzato “Museum traverso una serie di emozioni restaurata, con affreschi di - Museo dell’Olio d’Oliva” a a non finire. Una terra ricca di scuola veronese dei secoli XV Cisano, annesso all’Oleificio storia, di vicende che hanno e XVI. Il rione del porto era “Cisano”, a conferma del radi- contribuito all’unità d’Italia, quello dei mercanti di Torri del camento al territorio. Una vi- celebrata quest’anno nel suo Benaco, di cui si possono an- sione al futuro e la volontà di 150° anniversario; un territo- cora notare le vecchie dimore. lasciare un’impronta perma- rio ricco di natura, anche se In particolare segnaliamo, per nente nel settore con la crea- qualche volta purtroppo un l’armonia e il fascino che offre zione, sul finire degli anni ‘80, po’ antropizzato dalla mano la facciata intersecata da log- del museo, il primo mai realiz- dell’uomo, spesso irrispettosa giati, l’antica casa dei Vicari, zato in Italia. Si tratta di un per l’ambiente in cui vive; una funzionari che in epoca veneta percorso con valenze storico- terra ricca di emozioni per i rappresentavano il potere cen- didattiche e l’idea di contri- suoi gusti, per i suoi prodotti trale. Da Torri a Garda an- buire a trasmettere aspetti e per il piacere di attraversarla diamo a percorrere uno dei della coltura dell’olivo e della in sella alla nostra moto.

52 Mototurismo Percorso del gusto Pancetta salamata Vino Enantio Terra dei Forti Valdadige D.O.C. Vino Bardolino D.O.C. Olio extra vergine d’oliva D.O.P. Garda Orientale Enantio Terra dei Forti Valdadige D.O.C. Enantio si può considerare a tutti gli effetti il più impor- L’tante vitigno a bacca nera della Terra dei Forti e il suo amba- sciatore. Il legame di questo vitigno con le viti selvatiche, rinvenute nei boschi del territorio, è stato confer- mato da studi universitari; pertanto significa che il vitigno è indiscutibil- mente autoctono. L’Enantio in pas- sato ha trovato favore da parte dei viticoltori per la rusticità e la poten- zialità di adattarsi a diversi terreni, germente speziato, di sapore secco, purché prevalentemente calcarei; pieno, armonico. La composizione notevole inoltre la resistenza agli at- è Enantio minimo 85%, possono tacchi parassitari e la resistenza ai concorrere le uve provenienti da freddi invernali. Non dimentichia- altri vitigni a bacca nera, idonei alla moci che sopravvisse all’attacco coltivazione nelle province di Ve- della fillossera, e ancora oggi tro- rona e Trento, presenti nei vigneti Pancetta salamata viamo viti che hanno più di cento fino ad un massimo del 15%. La anni e sono franco di piede. Cenni coltivazione avviene in una ristretta a Pancetta salamata è una spe- storici al vitigno sono già presenti ai zona che rende ancora più unico cialità veneta, non molto fre- tempi di Plinio nel I secolo d.C., questo vino: si coltiva esclusiva- Lquente ma gustosissima. A confermata la presenza nel territorio mente nei territori dei comuni di questa particolare parte del maiale nella “Storia naturale dei vini” di Brentino Belluno, Dolcè e Rivoli Ve- viene dedicata un’esclusiva cura: Bacci nel 1596. L’Enantio è un vino ronese, in provincia di Verona, e vengono scelte le pancette mi- unico, per secoli è stato il sostenta- Avio, in provincia di Trento. Il colore gliori,messe sotto sale e aromi per mento dei viticoltori che la chia- è rosso rubino intenso, con riflessi 15 giorni, quindi legate a mano con mano ancora “lambrusca” per la granati se invecchiato, il profumo è pasta di salame al suo interno in sua rusticità: ma da alcuni anni, fruttato, caratteristico, leggermente modo da formare un prodotto omo- unendo tradizione e innovazione, si speziato, il sapore secco, pieno ar- geneo. Una lunga stagionatura per- stanno ottenendo straordinari risul- monico. L’affinamento in legno di mette di offrire una pancetta tati, con sorprendenti soddisfazioni botti grandi ammorbidisce la pre- salamata profumata e saporita. sia per i produttori e per i consuma- senza dei tannini. Gli abbinamenti Le fasi salienti della preparazione tori, che sempre maggiormente si tradizionali sono con i piatti a base sono: selezione delle pancette, sa- stanno avvicinando a questo vino. di selvaggina, con carne alla brace, latura di 15 giorni, composizione Vino di colore rosso rubino intenso, con i brasati, con la tipica “pasti- pancetta/pasta di salame, stagiona- con riflessi granati se invecchiato, sada de caval” e con i formaggi sta- tura 120 giorni. di odore fruttato, caratteristico, leg- gionati. Servire a 20°C.

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Bardolino D.O.C. Olio extra vergine

a zona di produzione del Bar- d’oliva D.O.P. dolino è compresa tra la Valda- Garda Orientale Ldige e il Lago di Garda. Il terreno è quasi esclusivamente di a produzione dell’olio extraver- natura morenica e in parte fluvio- gine d’oliva D.O.P. Garda Orien- glaciale. Ltale ha come protagonisti i Le principali varietà dei tradizionali terrazzamenti dei comuni della pro- vitigni che concorrono alla produ- vincia veronese compresi fra la Val- zione del Bardolino sono quelle dadige e il lago. La qualità di delle uve , , Moli- quest’olio è particolarmente pre- nara e . giata, in quanto i produttori prati- Possono concorrere alla produzione cano ancora la raccolta manuale anche uve provenienti di altri vitigni direttamente dalla pianta e la moli- come , e Garga- tura e la frangitura delle olive av- nega, fino ad un massimo del 15%. viene a freddo con le macine, come Piuttosto elevata la produzione avveniva una volta. Il disciplinare massima per ettaro consentita, fino impone che la raccolta non avvenga a 130 q.li. Il Bardolino è suddiviso oltre il 15 gennaio di ogni anno e il in: Classico, Superiore, che si può conferimento delle olive al frantoio fregiare anche della D.O.C.G., Chia- deve avvenire entro e non oltre 5 retto, Chiaretto Spumante, Novello. giorni dalla raccolta stessa. Un Le caratteristiche organolettiche comportamento inadeguato e sono un colore rosso rubino chiaro troppo disinvolto nei confronti del tendente al cerasuolo per divenire cibo non fa bene e non garantisce granato con l’invecchiamento, op- buone prestazioni al nostro corpo: pure rosa nel Chiaretto. Il profumo il mangiare a caso, senza curare i è vinoso, leggero e delicato, mentre particolari, risulta, di fatto, molto il sapore è asciutto, sapido, legger- sconveniente; magari non subito mente amarognolo, armonico tal- ma col tempo i problemi arrive- volta frizzante. ranno a galla. Una scelta soddisfa- Per l’appellativo di superiore la gra- cente consiste di sicuro nel dazione alcolica deve essere di al- ricorrere a un buon olio extra ver- meno 11.5% vol. e avere almeno un gine di oliva, meglio se dalla qualità anno d’invecchiamento. Il Chiaretto accertata, come lo è per esempio un è il Bardolino vinificato in rosa, extra vergine a marchio D.O.P., il cui ossia con una minima macerazione disciplinare di produzione definisce delle bucce. Le temperature di ser- regole e parametri specifici e non vizio sono di ca. 16-18°C per il Bar- una generica qualità. L’olio D.O.P. dolino e 10°C per il Chiaretto. Il prodotto in questa zona risulta periodo di maturazione ideale va da molto interessante per le sue carat- uno ad un massimo di tre anni. Il teristiche: il colore è verde da in- Bardolino D.O.C. si accompagna a tenso a marcato con modeste minestre come la zuppa scaligera, a variazioni della componente del tagliatelle o risotti con funghi, con giallo, l’odore fruttato leggero men- fegatini o piselli. E’ indicato con vi- tre il sapore è sapido, delicatamente tello o con funghi, con carni bianche fruttato, con note amare e piccanti e con polli allo spiedo. in perfetto equilibrio. Acidità: non Un vino da considerarsi a “tutto superiore a grammi 0,5 per 100 pasto”. grammi di olio.

54 Mototurismo profumo e la freschezza delle Notizie utili rose. Le uve delle colline veronesi Q Strada del Vino e dei Prodotti del Lago di Garda e la fermenta- Tipici Terra dei Forti zione con leggero contatto delle Via Brennero 30 vinacce gli conferiscono profumi 37020 Peri in Dolcè (VR) di fiori selvatici e lampone e sa- Tel. 0457270521 pore appena sapido ma fresco e www.terradeiforti.it/strada.html rotondo. Vino pieno di carattere e vivacità, il Bardolino è prodotto Q Cantina “Aldegheri” con uve raccolte su colline more- Via Alessandro Volta 9 niche. Ha colore rosso rubino 37015 Sant’Ambrogio brillante, profumo fine e fruttato di Valpolicella (VR) e gusto sapido e asciutto, molto Tel. 0456861356 armonico nell’insieme. Dalle mi- www.cantinealdegheri.it gliori olive raccolte nell’oliveto te- Il carattere familiare della Cantina nuta Villa Cariola, nasce un olio Piatto tipico: “Aldegheri” e la perfetta coordi- dal colore giallo dorato intenso e nazione tra tecnologia e amore con lievi sfumature verdi; ha un Agole in saor per la natura e i suoi frutti, hanno delicato profumo di erbe di permesso di raggiungere nel campo e mandorle e un sapore Ingredienti per 6-8 persone deciso e accattivante. Perfetto per 400 gr. di agole (alborelle) corso degli anni un alto livello 600 gr. di cipolle qualitativo. I suoi prodotti testi- accompagnare il pesce in genere, 1 dl. di olio d’oliva di Brenzone moniano il risultato di una parti- le carni alla brace e i formaggi fre- Aceto a discrezione colare attenzione ai vigneti, una schi. 2 foglie di alloro fresco rigorosa e attenta selezione delle 5 bacche di ginepro del Baldo uve e un costante perfeziona- Q Cantina “La Prebenda” 70 gr. di farina mento delle tecnologie di vinifica- Via Santuario 2 Sale e pepe zione. Dalle tenute di Villa Cariola 37020 Brentino Belluno (VR) Lavate e asciugate bene le alborelle a , l’azienda Tel. 0456255069 con un canovaccio, passatele bene produce un sorprendente Chia- www.laprebenda.it in farina, quindi friggetele con olio retto, un eccellente Bardolino Paolo, Rita e Chiara Zanoni sono ben caldo fino a quando avranno un D.O.C. e dell’ottimo olio extraver- i titolari, con il papà Giannantonio, bel colore dorato. Ritiratele dall’olio, gine d’oliva. Il Chiaretto è un vino della Cantina “La Prebenda”. “La salatele e fatele sgocciolare per giovane che porta nel bicchiere il Prebenda” prende il nome dai ter- bene. Intanto a parte affettate a stri- scioline le cipolle e fatele rosolare in olio finché avranno raggiunto un co- lore giallo oro. Unite le cipolle con il loro olio di cottura alle alborelle, aggiungete l’alloro, le bacche di gi- nepro e aceto. Aggiungere il sale. Mettete olio fino a che ricopra tutta la superficie. Il piatto a questo punto è pronto, ma un segreto di questa ricetta tipica di tutta la Ri- viera del Garda, è che il tutto viene lasciato marinare nel suo liquido per almeno un paio di giorni.

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lagarina, passito bianco “Auris curiosi, in modo da poter verifi- dorato” e rosso “Auris granato”. care di persona la qualità dei vini Passione per la viticoltura che si prodotti in azienda oltre ad avere tramanda da diverse generazioni, la possibilità di acquisto nel wine facendo nascere prodotti di qua- shop. lità. Alcuni dei quali, storici di ceppi centenari franchi di piede Q Hotel-Ristorante “La carica” dell’autoctona varietà Enantio, Via Rovereto 42 vino principe della Terra dei Forti. 37010 Pastrengo (VR) I ceppi centenari sopravvissero Tel. 0457170455 reni agricoli che circondavano la alla fillossera, grazie alla consi- www.lacarica.com chiesa di Brentino, piccolo borgo stenza silicea del terreno che im- Inserito nel verde dell’entroterra della Valle dell’Adige, nel territorio pedisce al vorace insetto di veronese, nel comune di Pa- oggi noto come “Terra dei Forti”. raggiungerne le radici, perpe- strengo, a soli 5 chilometri dal Azienda vitivinicola a conduzione tuando così sapori altrove scom- Lago di Garda (Lazise) e 18 dalla familiare, opera su 12 ettari di vi- parsi. Dal 2003 un ampliamento città di Verona, l’Hotel “La Carica” gneto con prevalenza di Pinot Gri- della cantina attraverso la realiz- è un 3 stelle a conduzione fami- gio, Chardonnay, Cabernet zazione di due piani che conten- liare. Ottimo punto base per l’iti- Sauvi gnon, Merlot, Enantio e Mo- gono un’area per la vinificazione nerario proposto, può essere scato Giallo. e una per la conservazione delle anche un riferimento valido per A integrazione della produzione uve, ha visto la nascita della visitare la città di Verona, rag- una ventina di conferitori che nuova barricaia. Recente è stata giungibile in 15 minuti con la tan- completano il fabbisogno del- effettuata anche la risistemazione genziale. Una sistemazione l’azienda. La produzione annua si di buona parte dei vigneti con l’in- comoda unita ad una cucina dai attesta su circa 4.000 ettolitri di nesto di nuovi filari a Teroldego, sapori genuini. Disponibile anche vino, di cui una parte viene imbot- Marzemino e Merlot e la realizza- un’area sosta per camper attrez- tigliata a Chardonnay e Moscato zione di un locale per degusta- zata, ottima per che viaggia in Giallo frizzanti, Pinot Grigio Laga- zioni e ricevimento dei visitatori. camper con moto o scooter al se- rius, Marzemino gentile della Val- La cantina è aperta a visitatori e guito.

56 Mototurismo Q Ristorante-birreria mano. Aperto tutte le domeniche “La Fortezza” pomeriggio; in giornate differenti Località Telegrafo 1 e nei mesi invernali solo su pre- 37010 Forte di Pastrengo (VR) notazione. Tel. 0457170365 www.birrerialafortezza.com Q “Panificio Zorzi” Suggestivo locale all’interno delle Località Brà storiche mura della fortezza. Piz- 37020 Belluno Veronese (VR) zeria, speck stube e birreria sono Tel. 0457230107 fusi in un ambiente unico, ricco di fascino e gusto, capace di essere Q Santuario Madonna allo stesso tempo un locale ani- della Corona mato e intimo, grazie alle sue sa- 37013 Spiazzi (VR) lette ospitanti dalle 10 alle 100 Tel. 0457220014 persone. Possibilità di gustare www.madonnadellacorona.it piatti unici a base di carne allo Il Santuario diocesano di Verona spiedo e alla griglia, ottime pizze é aperto tutto l’anno con i se- e numerosi stuzzichini; il tutto ac- guenti orari: novembre-marzo (8- compagnato da una selezione di 18); aprile-ottobre (7-19.30). eccellenti birre alla spina, dai vini tipici della zona e da una ricca Q Park-Hotel “Villa Cariola” carta di birre in bottiglia. Località Preele 11 37013 Caprino Veronese (VR) Q Forte Wohlgemuth e Tel. 0456250012 “Museo del Forte www.villacariola.com Tel. 0457285029 di Wohlgemuth” Villa Cariola è un palazzo sette- www.salumidelmontebaldo.it Rivoli Veronese centesco edificato su una prece- A , nello Tel. 0457281166 dente struttura del ‘400, splendido panorama del Lago di www.museowalterrama.it rimaneggiata nei secoli e portata Garda e ai piedi del Monte Baldo, Il museo espone materiale della alle forme attuali dal Conte Ca- da oltre 30 anni la famiglia Lenotti Grande Guerra trovato in monta- riola. L’imponente complesso, produce artigianalmente salumi. gna dalla famiglia Rama e oggetti completamente ristrutturato, è E’ un’arte che il padre ha traman- donati da privati, affidati per cu- ubicato in una posizione incante- dato al figlio insieme all’attacca- stodirli, documentarli e mostrarli vole con vista meravigliosa cir- mento al proprio lavoro e al al pubblico. Lo scopo del museo condato da prati, vigneti e olivi. È desiderio di trasmettere gli anti- è in parte proprio questo: mante- dotato di ottimo ristorante e di di- chi sapori del Monte Baldo attra- nere il ricordo di figure care che verse tipologie di camere, tutte verso le tradizionali ricette di hanno partecipato agli eventi della arredate con gusto per un sog- salumeria di una volta. In questa Grande Guerra tramite i loro ef- giorno delizioso in una dimora straordinaria cornice naturale, la fetti personali, ma che rischiano storica e con un ottimo rapporto di venir dimenticate nel tempo qualità/prezzo. Sono a disposi- con il passaggio di mano in zione anche una bella e spaziosa piscina con servizio bar e un ri- storante all’aperto.

Q “Salumeria Lenotti” Via Ca’ Schena 2 37010 San Zeno di Montagna

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famiglia Lenotti continua con Tel. 0457430388 Orari punto vendita e museo: 9- passione e amore la grande tra- [email protected] 12.30, 14.30-19 (feriali); 9-12.30 dizione salumiera montebaldina, Ristorante in riva al lago all’im- (festivi). utilizzando per i propri prodotti barcadero di Castelletto di Bren- solo materie prime selezionate, zone; specialità piatti tipici, pesce Q Ristorante “Le Rasole” nessun additivo addensante o co- di lago e di mare. Via San Bernardo 151 lorante di sintesi chimica. Le uni- 37016 Garda (VR) che aggiunte sono gli aromi e i Q Oleificio Cisano Tel. 0457255686 sapori che il particolare clima del “Museum - www.lerasole.it Baldo e l’aria colma di mille pro- Museo dell’Olio d’Oliva” Aperto da più di 30 anni, offre una fumi delle piante officinali ende- Via Peschiera 54 cucina caratterizzata da piatti ti- miche dell’Hortus Europae 37011 Cisano (VR) pici del lago, come il lucio in salsa infondono in loro mentre si sta- Tel. 0456229047 con polenta oppure i bigoli con le gionano con calma per mesi, www.museum.it sardelle o il lavarello alle braci, nelle vecchie cantine dove ven- Produzione olio extra vergine di passando a quelli tipici della cu- gono ancora prodotti a mano. E’ oliva. Il frantoio dall’artigianato cina trentina, tra cui gli gnocchi, così che la soppressa, il nostra- rurale agli albori della tecnologia lo speck del trentino e la carne sa- nello, la coppa, la pancetta, la industriale è invece il filo condut- lata, senza dimenticare il buonis- pancetta salamata, il lardo, i go- tore del “Museo dell’olio”, ideato simo carpaccio e il tris della casa losissimi montebaldini, la nosetta e realizzato da Umberto Turri nella (composto da bigoli alla puttane- del monte Baldo e il famoso “co- primavera del 1988. Museo sca, gnocchi al gorgonzola e deghin de na olta”, prodotti di an- aziendale, nonché prima iniziativa strangolapreti). La pasta rigoro- tica tradizione salumiera, unici e di questo tipo in Italia. samente fatta in casa e carne e inimitabili, portano il palato a gusti e sapori che si perdono nel tempo, poiché quando le materie prime, il clima e la maestria arti- gianale possono esprimersi al meglio nascono dei veri e propri capolavori del gusto.

Q Ristorante “da Umberto” Via Imbarcadero 15 37010 Castelletto di Brenzone

58 Mototurismo 21-23 maggio, Bardolino Eventi “Palio del Chiaretto” Aprile-maggio, Rivoli “Cantico di Primavera” 5 giugno e 11 settembre, Kermesse enogastronomica pri- San Zeno Montagna maverile legata all’asparago di “Una montagna di Gusto” Rivoli. Passeggiata enogastronomica con mercatino e intrattenimenti. 30 aprile, Pastrengo www.unamontagnadigusto.it “Carica dei Carabinieri” Rievocazione storica del celebre 1-4 settembre, Pastrengo evento. “20ª Festa della Zucca” www.prolocopastrengo.it www.prolocopastrengo.it pesce cotti alla griglia donano un Terza domenica di maggio, Fine settembre, Bardolino tocco di sapore in più ad ogni Rivoli “Festa dell’uva e del vino” piatto. Il tutto, inoltre, è accom- “Storia e sapori tra borghi pagnato da ottimi vini veronesi, e castelli” 2 ottobre, Pastrengo come il Valpolicella e il Bardolino, Al forte di Rivoli vini, storia, 150° anniversario della costru- tra i rossi, e il Lugana e tra cultura e prodotti tipici. zione forte di Degenfeld i bianchi.

Q Cantina “Zeni” Percorso in moto Via Costabella 9 Pastrengo, Affi, Rivoli Veronese, Brentino Belluno, Spiazzi, 37011 Bardolino (VR) santuario Madonna della Corona, Pazzon, Caprino Veronese, Al- Tel. 0457210022 bisano, San Zeno di Montagna, Castelletto di Brenzone, www.zeni.it , Garda, Bardolino, Cisano, Lazise, Pastrengo

Si ringrazia: Concessionaria Moto Guzzi

Viale Cassala 25 - 20143 Milano Tell. 02/8394271 - [email protected] www.tecnomotomilano.it

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