30/05/2020 Pagina 17

EAV: € 6.598 Lettori: 98.795 Argomento: Utilities

Ascopiave, passano le liste di Asm Cecconato: «Novello candidabile»

Gianni Favero

TREVISO Ascopiave, l' assemblea dei soci di ieri tira dritto, le contestazioni sulla candidabilità dei nomi proposti dalla lista di minoranza riferibile ad Asm Rovigo non hanno interferito sul copione annunciato e spiegazioni richieste che andassero oltre la pura correttezza tecnica delle procedure non sono state fornite. Con alcune novità rilevanti, come la limitazione del diritto di voto per le utilities del gas ed elettricità, approvata con la modifica allo statuto, che offre ai non favorevoli un diritto di recesso. Con la delibera che diventerà efficace se la quota di azioni portate in recesso non supererà il 5%. Una costruzione che sembra costruita apposta per offrire una via d' uscita A2aad, che aveva acquistato il 4,16% a inizio febbraio, con una mossa giudicata ostile, salvo poi dichiarazioni concilianti dopo l' operazione inversa che Ascopiave aveva compiuto in Acsm. Nel nuovo consiglio di amministrazione dellautility di , nel quale è stato confermato alla presidenza l' uscente Nicola Cecconato, entra, dunque, quale esponente di minoranza, Cristian Novello. Per altro la lista di minoranza ha preso ben più del 9%, aggiudicandosi il 17,5% e aprendo la possibilità che ad appoggiarla sia stato sia A2a (4,1%), che Hera, con il suo 2,5%, che i bergamaschi di Anita, con il 3,5%. Avvocato trevigiano, Novello era stato iscritto in testa all' elenco in cui il nome di Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo e dunque del socio più pesante fra quelli del patto di sindacato, compariva solo al secondo posto. Al di là dell'

Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso anomalia sulla territorialità degli altri firmatari dell' accordo parasociale, cioè i sindaci di Maser, Caerano San Marco, , , , Vittorio , Cison di Valmarino, Carbonera e , nel Trevigiano, e Meolo, in provincia di Venezia, i dubbi che erano stati posti da subito sulla compatibilità di Novello con la sua presenza nel board di Ascopiave stanno nella sua professione. Essendo dipendente di Veneto Acque, società del servizio idrico integrato controllata al 100% dalla Regione, la possibile esistenza di un conflitto di interessi era spiccata dal momento in cui anche la Spa trevigiana aveva manifestato intenzioni, peraltro confermate ieri da Cecconato, di estendere l' operatività nello stesso ambito. Ma così non è, a detta di quest' ultimo: «Veneto Acque si occupa di investimenti - ha replicato ieri ad una domanda di chiarimento - e non esercita l' attività di servizio idrico integrato. E comunque i requisiti per l' ammissione di Novello c' erano tutti: il cda li ha valutati e l' assemblea ha deciso liberamente come votare». Punto. Veneto Acque, detto per inciso, lo scorso 20 maggio ha tenuto un' assemblea su un ordine del giorno dedicato ad una modifica dell' oggetto sociale in cui si precisa che la società svolge «attività riferibili a protezione e monitoraggio di corpi idrici superficiali e sotterranei» oltre a «interventi di difesa idraulica e di ripristino idrogeologico anche emergenziali e servizi e opere per la produzione di energia da fonti rinnovabili». In ogni caso Novello ha ottenuto il posto in cda assieme ai consiglieri di maggioranza Roberto Bet, Luisa Vecchiato, Maria Chiara Geronazzo, Greta Pietrobon ed Enrico Quarello. Il collegio dei sindaci è guidato da Giovanni Salvaggio (espressione della lista di Asm), con Luca Biancolin e Barbara Moro. Nessun commento, da parte di Cecconato, anche sulle eccezioni sollevate con un documento formale depositato una decina di giorni fa dall' altra lista di minoranza, quella dei «sindaci dissidenti» guidata dal di e rimasta esclusa dai giochi per il minor peso rispetto ai «pattisti» di Rovigo. Si tratta di temi legati alla effettiva indipendenza di nominativi (Geronazzo e Quarello) per varie ragioni ritenuti invece cointeressati alle vicende dellamultiutility . «Io curo questioni aziendali - ribatte il presidente - e non posso, non devo e non voglio occuparmi delle questioni fra soci». Del resto, ricorda, una risposta scritta a questo è già stata data il 22 maggio, sebbene si tratti di un testo in cui si constata semplicemente che il cda ha valutato e ritenuto che tutto sia normale in base a interpretazioni del codice di autodisciplina o valutazioni secondo le quali gli argomenti di contestazione «non paiono costituire circostanza idonea a inficiare requisiti di indipendenza». Per cui tutto bene . Idem per l' apparente strabismo di sindaci soci della controllanteAsco Holding, sostenitori della maggioranza di quel cda ma anche della minoranza della

Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso controllata tramite il patto parasociale sottoscritto con Asm. «Anche questo riguarda il rapporto tra soci e non il Cda diAscopiave - ripete di nuovo Cecconato - e non credo sia mia competenza rispondere». Restano solo i numeri del bilancio già approvato le scorse settimane. Utile di 490 milioni, dopo la cessione adHera della maggioranza delle società di vendita sul mercato libero di gas ed elettricità, con distribuzione di 47 come dividendi, di cui 26 alla Holding e una decina ai Comuni che, esercitando il recesso due estati fa, detengono azioni della Spa quotata.

Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso