COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA Città Metropolitana Di Reggio Calabria
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COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA Città Metropolitana di Reggio Calabria REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA TASSA SUI RIFIUTI (TARI) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 22/09/2020 INDICE TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 Definizione di rifiuto e assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani Art. 3 Soggetto attivo TITOLO II – PRESUPPOSTO E SOGGETTI PASSIVI Art. 4 Presupposto per l’applicazione del tributo ed esclusione dal tributo di locali ed aree scoperte Art. 5 Soggetti passivi Art. 6 Locali e aree scoperte soggetti al tributo Art. 7 Locali ed aree non soggetti al tributo Art. 8 Determinazione della superficie tassabile Art. 9 Produzione di rifiuti speciali non assimilati agli urbani- riduzioni superficiarie TITOLO III – TARIFFE Art. 10 Determinazione della tariffa del tributo Art. 11 Istituzioni scolastiche statali Art. 12 Copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti Art. 13 Piano finanziario Art. 14 Articolazione delle tariffe del tributo Art. 15 Tariffa per le utenze domestiche Art. 16 Determinazione del numero degli occupanti delle utenze domestiche Art. 17 Tariffa per le utenze non domestiche Art. 18 Classificazione delle utenze non domestiche Art. 19 Obbligazione tributaria Art. 20 Mancato svolgimento del servizio Art. 21 Zone non servite TITOLO IV – RIDUZIONI E AGEVOLAZIONI Art. 22 Riduzioni ed esenzioni per le utenze domestiche Art. 23 Quantificazione tariffe per utenze non domestiche non stabilmente attive Art. 24 Altre agevolazioni Art. 25 Cumulo di riduzioni Art. 26 Finanziamento delle riduzioni, esenzioni e agevolazioni Art. 27 Agevolazioni per grave disagio sociale ed economico Art. 28 Emergenze straordinarie di carattere sanitario o calamità naturali Art. 29 Emergenza straordinaria di carattere sanitario - Covid–19 - Norma transitoria Art. 30 Tributo giornaliero Art. 31 Tributo provinciale Art. 32 Termini e modalità di determinazione delle tariffe della tari TITOLO V – DICHIARAZIONE, ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE Art. 33 Scadenze di versamento Art. 34 Rimborsi e compensazione Art. 35 Funzionario responsabile Art. 36 Verifiche ed accertamenti Art. 37 Sanzioni ed interessi Art. 38 Ravvedimento spontaneo Art. 39 Interessi legali Art. 40 Riscossione Art. 41 Importi minimi Art. 42 Dichiarazione tari TITOLO VI – DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 43 Norma di rinvio Art. 44 Entrata in vigore e norme finali TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento, adottato nell’ambito della potestà regolamentare prevista dall’art. 52 del Decreto Legislativo 15/12/1997, n. 446, disciplina l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) nel Comune di Marina di Gioiosa Ionica, istituita dall’art. 1, commi da 641 a 668 della Legge 27/12/2013, n. 147 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni di legge vigenti. ART. 2 DEFINIZIONE DI RIFIUTO E ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AGLI URBANI 1. La definizione e la classificazione dei rifiuti è stabilita dalle disposizioni del Decreto Legislativo 3/04/2006, n. 152 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. Le norme disciplinanti l’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani sono contenute nel Regolamento comunale di igiene urbana, approvato o da approvare. 3. La gestione dei rifiuti urbani comprende: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati e costituisce un servizio di pubblico interesse, svolto in regime di privativa sull’intero territorio comunale. 4. Il servizio è disciplinato dalle disposizioni del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dal Regolamento comunale di igiene urbana e gestione dei rifiuti, nonché dalle disposizioni previste nel presente regolamento. 5. Si definisce «rifiuto», ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett. a), del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi. 6. Sono rifiuti urbani ai sensi dell’art. 184, comma 2, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a) del presente comma, assimilati dal comune ai rifiuti urbani; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), ed e) del presente comma. ART. 3 SOGGETTO ATTIVO g) 1. E’ soggetto attivo della tassa sui rifiuti il Comune di Marina di Gioiosa Ionica per gli immobili a qualsiasi titolo occupati che insistono sul proprio territorio comunale. TITOLO II – PRESUPPOSTO E SOGGETTI PASSIVI ART. 4 PRESUPPOSTO PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO ED ESCLUSIONE DAL TRIBUTO DI LOCALI ED AREE SCOPERTE 1. Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il tributo è destinato, esclusivamente, alla copertura integrale dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali, al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. ART. 5 SOGGETTI PASSIVI 1. La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani, con vincolo di solidarietà nel caso di pluralità di possessori o di detentori dei locali o delle aree stesse. 2. Nell’ipotesi di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi, nel corso dello stesso anno solare, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie. 3. Per i locali in multiproprietà e per i centri commerciali integrati, il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento del tributo dovuto per i locali e per le aree scoperte di uso comune e per i locali e le aree scoperte in uso esclusivo ai singoli possessori o detentori. A quest’ultimi spettano invece tutti i diritti e sono tenuti a tutti gli obblighi derivanti dal rapporto tributario riguardante i locali e le aree scoperte in uso esclusivo. ART. 6 LOCALI E AREE SCOPERTE SOGGETTI AL TRIBUTO 1. Sono soggetti alla TARI tutti i locali comunque denominati, esistenti in qualsiasi specie di costruzione stabilmente infissa al suolo o nel suolo, chiusi o chiudibili da ogni lato verso l’esterno qualunque sia la loro destinazione o il loro uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani, insistenti nel territorio del Comune. Si intendono per: a) locali: le strutture stabilmente infisse al suolo chiuse su tre lati verso l’esterno, anche se non conformi alle disposizioni urbanistico-edilizie; b) utenze domestiche: le superfici adibite a civile abitazione; c) utenze non domestiche: le restanti superfici, tra cui le comunità, le attività commerciali, artigianali, industriali, professionali e le attività produttive in genere. 2. Sono altresì soggette al tributo, secondo le specificazioni contenute nel piano finanziario e tariffario, tutte le aree scoperte occupate o detenute, a qualsiasi uso adibite, la cui superficie insiste nel territorio comunale, suscettibili di produrre rifiuti urbani, escluse quelle aventi destinazione accessoria o pertinenziale a locali a loro volta assoggettati al prelievo. 3. Si intendono per aree scoperte, sia le superfici prive di edifici o di strutture edilizie, sia gli spazi circoscritti che non costituiscono locale, come tettoie, balconi, terrazze, campeggi, dancing e cinema all’aperto, parcheggi custoditi. 4. Sono escluse dalla TARI: a) le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, quali i balconi e le terrazze scoperte, i posti auto scoperti, i cortili, i giardini e i parchi; b) le aree comuni condominiali di cui all'art. 1117 c.c. che non siano detenute o occupate in via esclusiva, come androni, scale, ascensori, stenditoi o altri luoghi di passaggio o di utilizzo comune tra i condomini. 5. La presenza di arredo oppure l’attivazione anche di uno solo dei pubblici servizi di erogazione idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica costituisce presunzione semplice dell’occupazione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti. 6.Per le utenze non domestiche la medesima presunzione è integrata altresì dal rilascio da parte degli enti competenti, anche in forma tacita, di atti assentivi o autorizzativi per l’esercizio di attività nell’immobile o da dichiarazione rilasciata dal titolare a pubbliche autorità. Sono esenti le utenze domestiche prive di arredo e suppellettili e servite da utenze condominiali oppure utenze comuni a più unità immobiliari (servizio idrico, servizio gas, altri servizi per i quali non è possibile la cessazione autonoma). 7. La mancata utilizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati o l’interruzione