Invito Alla Pesca Ricreativa in Arno a Firenze
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INVITO DI ARCIPESCA TOSCANA ALLA PESCA RICREATIVA IN ARNO A FIRENZE INVITATION TO ANGLING IN THE ARNO RIVER IN FLORENCE CITY With all its artistic and architectural heritage to enjoy, it’s easy to forget that the history of Florence is marked by its river. And if you are looking to escape the bustle of the city for a few hours, there is no better way to do it than to GO FISH ON THE BANK OF THE ARNO RIVER! Via Mercadante, 28 – 50144 Firenze Tel: (+39) 055 353174 mail: [email protected] www.arcipescatoscana.it Standard tour and fishing with guide (1 hour + 2 hours) is available by reservation only. HOW TO BOOK AN ANGLING EXPERIENCE: Tel: (+39) 055 353174 Book Online: [email protected] www.arcipescatoscana.it Catch-and-release fishing at the river Arno is a favorite community pastime in Florence and the Fonderia bank has become the most preferred angling area in the city. But it is not the only one... SERVICES Fishing with a specialized guide in the most significant city spots and in the hinterland. Rental of fishing rod with or without reel, equipment, bait. License for one or more days. Tour in the most significant points of Florence fishery mentioned in the brochure. Che i pesci dell’Arno fossero usati In the story about Biondello and Ciacco nelle mense dei fiorentini lo testimonia, in the famous book "Decameron" seppure in termini non troppo (1351), Giovanni Boccaccio witnesses lusinghieri, Giovanni Boccaccio nel the fishes of Arno were eaten by the Decamerone nella novella di Biondello Florentines. However he tells about the e Ciacco (nona giornata, novella Arno fishes in not too flattering terms. ottava). Fu Biondello “una zazzerina Biondello was “a short blonde hair”, bionda”, che “una mattina di that one morning, in Lent, went to the quaresima andato là dove il pesce si fish-market purchasing two mighty fat vende, e comperando due grossissime lampreys. He told to Ciacco, not at all lamprede…”, raccontò a Ciacco, “non a man of the court but good eater, that del tutto uom di corte, ma morditore”, he was going to a banquet with these che si apprestava a un pranzo con fishes and a sturgeon. Ciacco went to quelle e uno storione. Sennonché a that banquet too by himself, but Ciacco, autoinvitatosi a quel pranzo, unfortunately he had just the poor toccò “del pesce d’Arno fritto”. Il fishes of the Arno fried. The disappunto di Ciacco fu talmente disappointment of Ciacco was so pungente, che non mancarano argute e pungent, that there were witty and dolenti conseguenze per Biondello, painful consequences for Biondello, raccontate da Boccaccio con esilarante told by Boccaccio with hilarious leggiadria… grace... Gradiva invece i pesci d’Arno Benedetto Castelli (1578-1643), monk, Benedetto Castelli, strenuo difensore di mathematician and physicist, staunch Galileo. L’Arno fu spesso preso come defender of Galileo, from Rome esempio negli studi sulla velocità delle expressed his desire to return to acque dei fiumi compiuti da Galileo e Florence (where Galileo was) and da Benedetto Castelli. Quest’ultimo da eating “more willingly the little fishes Roma esprimeva a Galileo il suo of the Arno, than the sturgeons of the desiderio di tornare a Firenze (perché Tiber river”. Galileo in quel tempo era ad Arcetri) e di mangiare «più volentieri i pesciolini d’Arno che i storioni del Tevere». L’Arno non è mai riuscito a diventare navigabile in senso proprio. È invece segmentato da “pescaie” (dette anche briglie), ossia sbarramenti, naturali o artificiali, con struttura in pietra, o muratura, che rallentano il corso dell’acqua e da un’altezza maggiore la Painting by John William Waterhouse, A Tale from fanno cadere più in basso. Decameron, 1916, Lady Lever Art Gallery, Liverpool Le briglie erano molto utili anche per la Corridoio Vasariano (1565). Fu infatti pesca, costituendo una barriera per i nel 1567 che Cosimo I de’ Medici tanti pesci che popolavano il fiume. In decise di spostare il mercato del pesce, particolare preme rammentare la fino a quel momento situato in “Pescaia della Giustizia” (o Pescaia di prossimità del Ponte Vecchio, dove San Niccolò, all’altezza dell’omonimo ancor oggi c’è la Piazza del Pesce. ponte) e la Pescaia di Ognissanti (o Pescaia di Santa Rosa). Piazza del Pesce, all’inizio di Ponte Vecchio Cosimo volle spostarlo da lì sia perché La Pescaia di Santa Rosa, prospiciente alla il mercato fu danneggiato Chiesa di Ognissanti. dall’alluvione, sia perché doveva far spazio al loggiato che sostiene il Quest’ultima fu costruita dai frati Corridoio Vasariano. Umiliati che dettero origine alla Chiesa Il mercato del pesce fu quindi trasferito di Ognissanti per ricavare l’energia nella “Piazza del Mercato Vecchio”, idraulica e favorire la loro attività nel luogo dove oggi sorge Piazza della produttiva. Ben presto l’ordine Repubblica. E proprio qui, sul lato religioso assunse grande prestigio e ovest della piazza, fra l’agosto del 1568 numerosi mecenati si occuparono di e il settembre del 1569 venne eretta la arricchire l’edificio religioso con opere Loggia. dei maggiori artisti del tempo, da Giotto a Taddeo Gaddi nel Trecento e Sandro Botticelli (qui sepolto) e il Ghirlandaio nel secolo successivo. Ma dov’era quel mercato citato da Boccaccio in cui Biondello andò a comprare il pesce? A testimonianza dell’importanza della compra-vendita del pesce a Firenze sono rimaste delle ben note impronte La Loggia del Pesce nella città, prima tra tutte la Loggia del Centotrenta anni dopo, un altro Pesce. La Loggia era stata progettata da Cosimo, Cosimo III questa volta, fece Giorgio Vasari, che già aveva aggiungere un’arcata per ogni lato a realizzato la Galleria degli Uffizi e il spese però dell’organo che soprintendeva alla vendita dei generi FORVM PISCARIVM Q VSQVE ADHVC alimentari a Firenze, ossia il Magistrato TEMPORIBVS QVADRAGESIMALIBVS della Grascia AD PONTEM VETEREM FREQVENTABATR NVNC ILLS ET ECCS MAGNVS COSMVS MED FLOR ET SENAR DVX II ET FRANCISCVS EIVS FILIVS PRINCEPS OPT VT HIC CONTINVO PISCES VENDANTVR MVLTO MAIORI SVMPTV AC MAGNIFICENTIA QVAM ANTEA ILLIC EXTRVCTVM FVERAT ÆDIFICANDVM CVRARVNT M D L X V I I I Iscrizione centrale della Loggia, in piazza dei Ciompi “The fish market that until now was held, in “Il mercato del pesce che fino ad ora si the time of Lent, at the Ponte Vecchio, now teneva, nei tempi di quaresima, presso il the most illustrious and most excellent Ponte Vecchio, ora l'illustrissimo ed Cosimo de’ Medici, the second grand duke of eccellentissimo Cosimo de' Medici, secondo Florence and Siena, and his son Francesco, Granduca di Firenze e di Siena, e suo figlio great prince, did build with much greater Francesco, ottimo principe, lo fecero costruire expense and magnificence of that which had con assai maggiore spesa e magnificenza di been built before, so that the fish from now on quella con cui era stato edificato prima, be sold here. 1568” affinché il pesce da ora in poi sia venduto qui. 1568” L’insegna della Magistratura della Gascia, esibita tutt’oggi sulle bandiere dei bandierai degli Uffizi assieme a quelle delle altre Magistrature civili di Firenze, mostra in campo azzurro due delfini d’oro affrontanti un moggio dello stesso colore dal quale si vedono Lo stemma della Grascia sporgere cinque spighe di grano al naturale; dalle bocche dei due delfini Oggi la Loggia del Pesce, fuoriescono per metà due montoni completamente ristrutturata, è collocata rossi. in Piazza de’ Ciompi. Tra il 1885 e il 1895 la Loggia venne Fin dal Medioevo il pesce d’acqua smantellata, durante il cosiddetto dolce era considerato un alimento “Risanamento del centro”, quando una prezioso in quanto essenziale per larga fetta del centro storico subì rispettare le prescrizioni alimentari drastiche modifiche iniziate con religiose imposte dai giorni di vigilia l’esperienza di Firenze Capitale del del venerdì e del sabato, dell’Avvento e Regno d’Italia (1865-1871) e dettate da della Quaresima; inoltre, perché era nuove esigenze economiche e sociali. tecnicamente impossibile trasportare dal mare verso l’interno pesce di mare allo stato fresco. È vero che, a poco a sinonimo di espressione umanistica e poco, con la salatura il pesce di mare culturale nella vita quotidiana. divenne comune anche all’interno, ma il fatto che per tutto l’anno fosse possibile avere pesce fresco dai fiumi aveva certamente un’importanza assai maggiore. Ad esempio un cibo graditissimo erano le anguille, perché presenti nelle mense delle famiglie in quanto risorsa alimentare di facile approvvigionamento e gustosa, non usata solo per necessità, ma anche Henry Holiday, Dante incontra Beatrice al perché considerata una ghiottoneria. ponte Santa Trinita, dipinto a olio, 1883, Una autorevole conferma di ciò si trova Walker Art Gallery, Liverpool nella Divina Commedia, dove Dante Già nel 1827 Manzoni per alludere al Alighieri mette Papa Martino IV tra i suo soggiorno in Firenze a contatto con Golosi del Purgatorio proprio a motivo la lingua vera dei fiorentini usò la della sua famosa passione per le celeberrima espressione “risciacquare anguille, tanto che lo dice morto i panni in Arno”. Infatti soggiornò per d’indigestione per le anguille alla un paio di mesi nel Palazzo Vernaccia. Gianfigliazzi Bonaparte, al numero 4 di e quella faccia Lungarno Corsini, nell’Hotel delle di là da lui più che l’altre trapunta Quattro Nazioni, a pochi passi dal ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia: Ponte Vecchio, sulla riva destra del dal Toso fu, e purga per digiuno fiume. Per risciacquare idealmente i l’anguille di Bolsena e la vernaccia suoi panni, Manzoni si servì oltre che degli intellettuali del gabinetto and that face beyond him, pierced letterario Vieusseux, proprio dei Unto a leaner fineness than the rest, fiorentini che in genere incontrava ed Had keeping of the Church; he was of Tours, ascoltava parlare con attenzione per le And purges by wan abstinence away vie del centro e passeggiando per i Bolsena’s eels and cups of muscadel.