IL 源氏物語

1008, 紫式部 STRUTTURA DELL’OPERA

ö Perdita del manoscritto originale, ma circolazione di sezioni dell’opera sin dagli anni di composizione ö Versione definitiva del testo: Fujiwara no Teika, tardo dodicesimo secolo (codice Aobyōshi ): ‹ 54 capitoli, che includono prosa e 795 waka (opera più lunga della storia della narrativa giapponese) • Capitoli 1-41: avventure amorose di 光 源氏 (Genji lo splendente) (1-33: giovinezza) • Capitoli 42-54: “eredi” di Genji, Kaoru Chūjō 薫中將 e Niou no miya 匂の宮 (con 3 capitoli di transizione) ‹ Non è certo se questi fossero la divisione/ordine originari (n.b.: pratica del “rizoma”) ALTRE PROBLEMATICHE FILOLOGICHE

ö Problema del titolo: • compare come Genji no Monogatari nel Murasaki Shikibu Nikki • testi più tardi riportano anche le varianti Hikaru Genji Monogatari e Murasaki no Monogatari . ‹ Esistono varianti anche dei titoli dei capitoli: • Quelli “standard” sono ricavati da elementi chiave del capitolo stesso • È probabile che inizialmente fossero privi di titolo o indicati con un numero STILE

ö Uso e nuova codifica del wabun ‹ Base: lingua colloquiale dell’aristocrazia di Heian, trasformata in lingua letteraria e poetica ‹ Vocabolario ristretto ‹ Commistione con la poesia • Uso di citazioni poetiche in prosa (attraverso parafrasi o allusioni: pratica dello hikiuta 引歌)

‹ Modello per la lingua letteraria di tutta la produzione narrativa successiva. ö Altri elementi stilistici che caratterizzano l’opera (e fanno da modello per la narrativa successiva) ‹ Ricchezza di riferimenti letterari alla narrativa precedente e (limitatamente) alla prosa cinese ‹ Come tipico dei monogatari , carattere di katari e molteplicità di punti di vista ‹ Uso di forme allusive come “cosa” o “persona” • L’autrice non include nomi e non spiega dettagli familiari e facilmente intuibili per il suo circolo di lettori (interno alla corte) LA FIGURA DI GENJI

ö Come Narihira, eroe costretto a vivere al di sotto del proprio rango : • Figlio dell’imperatore e di una concubina di basso rango, Kiritsubo 桐壺, e favorito dell’imperatore • Oggetto dell’odio della consorte imperiale Kokiden 弘徽殿 (gelosa e timorosa per la carriera del figlio Suzaku 朱雀) • Kiritsubo muore quando Genji ha soli tre anni, vittima delle ritorsioni di Kokiden, e l’imperatore per proteggere Genji lo estrania dalla linea imperiale (assegnandogli il cognome Genji, o Minamoto) ö Come Nakatada dello Utsuho Monogatari e i protagonisti dei mamako mono , superiori doti e bellezza e abilità ö Come nella maggioranza delle storie precedenti, vive un esilio come esperienza, anche estetica, di maturazione, prima del conseguimento del dovuto rispetto e potere ‹ Vicenda di Oborozukiyo 朧 月 夜 e dell’esilio a Suma 須磨 ö Come Narihira, modello di amante ideale GENJI E LA TEMATICA DELL ’AMORE

ö Estraneità di Genji dai gradi più alti della carriera politica: focus sulle relazioni amorose del protagonista ‹ Come per Narihira, per Genji l’amore come rincorsa di un ideale estetico e di un piacere culturale ‹ Nel caso di Genji, • La ricerca di un ideale estetico nell’amore si intreccia con la ricerca della madre perduta. • Si violano, in nome dell’amore, l’ordine politico, sociale e morale (come nella vicenda di Fujitsubo ) “Le storie d’amore banali e frivole mal si addicevano alla sua natura; pure vi era in lui una certa tendenza a farsi coinvolgere suo malgrado da ciò che poteva essere fonte di sofferenza e che lo portava talvolta ad agire in modo sconsiderato.” ö N.B.: ‹ Parallelo con il padre di Genji, e il suo legame con Kiritsubo: passione “irragionevole” • Modello: amore dell’imperatore cinese Xuanzong (dinastia Tang, 712-756) per Yang Guifei, che avrebbe causato la guerra civile e la rovina dell’imperatore ‹ Genji esce indenne dal sovvertimento dell’ordine stabilito grazie alle sue qualità superiori PRINCIPALI FIGURE FEMMINILI

ö Centralità delle figure femminili: di svariate personalità, ruotano attorno alla figura di Genji (non sempre corrispondendo ai suoi sentimenti). ‹ Fujitsubo 藤 壺 : “complesso di Genji” nei confronti della madre ‹ Aoi 葵 e Rokujō 六条: tema della possessione (mono no ke 物の怪), in questo caso da parte di uno spirito vivente (ikiryō 生き霊) ‹ Murasaki 紫 ‹ N.B.: scarsità di descrizioni fisiche PRINCIPALI FIGURE MASCHILI OLTRE A GENJI

ö Tō no Chūjō 頭の中將 ‹ Brano Amayo no shinasadame 雨夜の品定め: descrizione del modello di donna ideale ö Kaoru Chūjō 薫中將 e Niou no miya 匂の宮 ‹ Relazione con 浮舟 (la “terza figlia”) e ciclo di Uji 宇 治 , che chiude l’opera con il capitolo Yume no ukihashi 夢の浮橋 ö N.B.: ideali di bellezza maschile SERIALITÀ/UNITÀ

ö Struttura “seriale ” (episodi relativamente autonomi). ö Al contempo, però, unitarietà dell’opera • nella figura di Genji, • attraverso un gioco di correlazioni fra i personaggi, ripetizioni e rimandi interni (parallelo fra Genji e suo padre, parallelo fra Reizei e Kaoru, ecc.) ‹ Gioco fra tempo lineare e tempo ciclico , che costruisce una sorta di metatrama per l’opera. IL MONDO DELLA CORTE HEIAN

ö Quadro del mondo e dell’etichetta della corte (cerimonie, etichetta, costumi; poco accento sulla vita pubblica, eccetto che per le cerimonie sulla distribuzione di cariche, ma si intuiscono gli intrighi) ‹ Passato vago (forse, ispirazione a metà X secolo) ‹ Mondo rappresentato: circoscritto alla corte in senso geografico e sociale (oltre che linguistico) • Lo spazio è quello della capitale (palazzo imperiale, residenza di Nijō, residenza di Sanjō, Rokujō) • Il “mondo” (yo ) e la “gente” (hitobito ) a cui si fa riferimento nell’opera si identifica con l’aristocrazia di corte. ö N.B. : ‹ Quando, raramente, la scena si trasferisce fuori dalla capitale/palazzo imperiale, è in seguito a eventi infausti o negativi (es: Wakamurasaki (5), Suma (12), Ciclo di Uji) ‹ Riferimenti in toni negativi alla provincia (anche se non esplicitata la minaccia politica) ‹ Riferimenti rari a non nobili e non lusinghieri (ladri e briganti, guerrieri di professione…) ‹ Quando, raramente, Genji ha a che fare con personaggi esterni alla corte (ad es., nell’episodio in cui va a trovare la nutrice malata), trova gli elementi di vita quotidiana con cui ha a che fare sgradevoli LO SFONDO FILOSOFICO DEL BUDDHISMO

ö Il Buddhismo: ‹ Compare in forma “terrena”, nella quotidianità: • Preghiere e cerimonie magico-esorcizzanti • “Ritiro istituzionalizzato” dal mondo ‹ Si riflette in idee che compaiono nel testo • Principio del karma e idea di destino (sukuse ), idea di impermanenza • Si intreccia al tema del mono no aware ö Oltre al Buddhismo, morale confuciana, ma molto diluita FORTUNA DEL TESTO

ö Popolarità contemporanea del testo : ‹ Amore per il testo testimoniata nel Murasaki Shikibu Nikki e nel Sarashina Nikki • Però, anche critica verso l’opera in quanto letteratura “inferiore” e non edificante ‹ Importante influenza su gran parte della produzione narrativa delle successive fasi del periodo Heian • Riproduzione di temi, situazioni e linguaggio del Genji e solo graduale allontanamento da tale modello con l’avviarsi del periodo Kamakura ö Dopo il periodo Heian ‹ Nō , renga e narrativa Tokugawa trassero spunti dal Genji Monogatari e ne rielaborarono temi e situazioni ‹ L’editoria Tokugawa produsse numerose edizioni dell’opera, di lusso e popolari: • Versioni ridotte e semplificate • Traduzioni in vernacolo • Manuali che raccoglievano i suoi episodi più importanti o waka • Versioni “eterodosse”, come il Nise Murasaki Inaka Genji ö Nel ventesimo secolo ‹ Numerose traduzioni commentate in giapponese moderno ‹ Omaggi/riscritture di autori come Tanizaki Jun’ichirō, Kawabata Yasunari, Mishima Yukio ed Enchi Fumiko ‹ Svariate versioni dell’opera a fumetti e in animazione. I MONOGATARI SUCCESSIVI AL GENJI LA FORTUNA DEI MONOGATARI DOPO IL GENJI

ö Nei due secoli successivi al Genji Monogatari , grande successo del genere, dimostrato da • Testimonianze dell’epoca, come il Mumyōzoshi , • Diffusione di pratiche come i monogatari awase

‹ N.B.: affermarsi di standard critici , riflessi nei giudizi letterari del Mumyōzoshi • Riduzione al minimo degli elementi sovrannaturali • Valore dato alla capacità del testo di suscitare emozioni (mono no aware ) • Importanza assegnata all’uso delle poesie nel testo TIPOLOGIE DI MONOGATARI PRODOTTE NEL RESTANTE CORSO DEL PERIODO HEIAN

ö Giko monogatari 擬 古 物 語 (“ monogatari d’imitazione”) • Tipo di monogatari che, sul modello del Genji, riproduce il mondo e la visione estetica/sociale della nobiltà di corte ‹ Genji : fondamentale punto di riferimento estetico e tematico ö Rekishi monogatari • Monogatari di tematica storica I GIKO MONOGATARI

ö Imitazione non passiva ‹ Partendo dai motivi presenti nel Genji, rielaborazione originale: tensione fra modello classico (ga ) e novità (zoku ) • Parallelo con la pratica in poesia (di tardo periodo Heian) dello honkadori 本歌取り , nella quale il poeta scriveva una nuova poesia avvalendosi di motivi e immagini ricavati da una poesia già nota ö Nei testi si osserva comunque una progressione da una maggiore a una minore influenza del Genji ‹ N.B.: Fra le differenze che si affermano gradualmente rispetto al Genji, si trovano: • Reintroduzione di maggiori elementi fantastici e sovrannaturali • Minore approfondimento psicologico • Introduzione degli elementi fisici e carnali dell’amore • Introduzione di elementi comici

‹ Non necessariamente tutti gli elementi sono presenti nei testi più tardi, ma loro combinazioni ö Testi che testimoniano questa evoluzione ‹ Hamamatsu Chūnagon Monogatari 浜松 中納言物 語 (Storia del secondo consigliere di Hamamatsu): ‹ Torikaebaya monogatari とりかへばや物語 (Storia dei ruoli scambiati) ‹ Tsutsumi Chūnagon Monogatari 堤中納言物語 (Storie del secondo consigliere di Tsutsumi) TSUTSUMI CHŪNAGON MONOGATARI

ö Dieci racconti brevi di autori vari (fine Heian/inizio Kamakura) ö Attribuzione • Certa solo per Ōsaka koenu gonchūnagon (Il vice consigliere di mezzo che non superò la barriera degli incontri), alla dama di corte Koshikibu • Altri racconti: probabilmente autrici femminili, tranne che per quelli più spiccatamente comici: Mushi mezuru himegimi (La principessa che amava gli insetti) e Yoshinashigoto (Quisquilia) ‹ N.B.: forse, intervento “uniformatore” della compilatice (per presenza di continuità stilistica: kaimami , commento iniziale e finale…) ö Elementi di continuità con il passato: ‹ Assenza di elementi fantastici ‹ Poesie e allusioni letterarie ‹ Centralità della tematica amorosa ‹ Concentrato soprattutto sul mondo della corte ö Elementi di novità : ‹ Brevità (normalmente, focus su un evento o motivo preciso) ‹ Maggiore varietà di situazioni e maggiore realismo ‹ Presenza di elementi comici, in particolare in Mushi mezuru himegimi , da alcuni critici considerato una parodia del Genji I REKISHI MONOGATARI

ö Monogatari basati sulla narrazione di fatti storici ‹ Genji Monogatari e giko monogatari : coesistenza dell’elemento realistico (ambientazione) e dell’elemento di fiction (personaggi) ‹ Rekishi monogatari : maggiore spazio all’elemento realistico ö Includono • Eiga Monogatari 栄花物語 • Ōkagami 大鏡 EIGA MONOGATARI (XI SECOLO)

ö 40 maki , autore sconosciuto ö L’opera riporta in ordine cronologico, dall’887, le genealogie della famiglia imperiale e dei Fujiwara • Racconto di cerimonie ed eventi di vita quotidiana (ancor più che nel Genji , presenza integrata del Buddhismo) • Aneddoti legati alla corte • Descrizioni fisiche/psicologiche di svariati personaggi ö Figura centrale: Fujiwara Michinaga (966-1027), ‹ Figura idealizzata, aderente ai valori estetici fissati nel Genji (lode alla sua casata)

ö Valore come opera storiografica ? ‹ Carenza di attendibilità dal punto di vista della ricostruzione storica ‹ Narrazione dei fatti, senza approfondire il rapporto di causa-effetto fra gli eventi. ö Valore narrativo ? ‹ Normalmente considerata di livello inferiore al Genji, soprattutto in termini di introspezione psicologica dei personaggi. ŌKAGAMI (XI-XII SECOLO)

ö 6 maki , autore: sconosciuto ö Dialogo fra due ultracentenari e alcuni giovani che chiedono loro del passato ‹ Narra, con taglio biografico, il regno di 14 imperatori ed ex imperatori e 20 Fujiwara ‹ Rilevanza a Fujiwara no Michinaga ö Maggiore sforzo di interpretazione : storia vista come uno specchio (kagami ), da osservare e interpretare ö No critica dei Fujiwara, ma rappresentazione psicologica più originale e meno idealizzata. ö Sfaccettature nuove dell’aristocrazia