V. Moccagatta

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V. Moccagatta seo cii Seattle©Ministero e presentato dei beni e codelleme attività tale alla culturali mostra e del dedi turismo­ -Bollettino3) Sul d'Artegruppo di bronzi appartenuti all'Eieurice, oltre la cata agli Ultimi Medici da Detroit e Firenze. 6l lo quel­ ~ del c:aralogo deJh mostra Gli Ultimi Mttbci op. dr. ~ on a~ uno studio definitivo sempre di J. MowTAc;u' l'occ.azione la Montagu tracciò la vicenda storico­ The Bronze Groups mode for the Eltctress Palatlne, in K.unst critica del gruppo, individuandone l'appartenenza alla des Barock in der Toskana. Studitn zur KuttSl unter dtn leutm serie di bronzi creati per Anna Maria Luisa de' Medici, Mtdid. Mllnchtn 19'76, pp. 126-136. dal 4) Le fotografie sono del Gabineuo Fotografico della Soprin­ e indicando come il Battesimo fosse stato ~guito tendenu e tianno, nell'ordine, i seguenti numeri di negativo: Foggini nel 1723, secondo la testimonianza del Baldi­ 25 12QS(o6/07/o8fog. nucci. 7l Dopo la ricomparsa del gruppo firmato dallo 5) Op. cir. a nota 3, p. 135: " Ndh Camera dove dormiv.a scultore fiorentino, J. Montagu lo ha pubblicato nel suo S : A : El : e defunta ndl'lnvemo detta della Rovere. AJJa &­ miglia Medid . Un puppo di Bronzo di paù figure di rilievo che saggio su tutto il gruppo dei bronzi appartenuti al­ rappresenta S: 1 G10: Sarta: che Battezza Nostro Signore nel l'EJenrice, 8) ritenendolo l'originale eseguito per lei li.WDe Giordano Opera di Gio:Bata:FogJini posa sopra baK dal Foggini. La studiosa infatti rimarca la prese~ di Nero di FW!dn ornato di bronzi dorau ,. 6) Catalogo dt. n. 13. della firma, che non com~ sull'esemplare di Seattle, 7) U testo di F. S. Baldinucci, contmuto io un Ms. ddh quella delle ali nell'angtoletto del gruppo fiorentino, Biblioteca Nu. ~ntrale di Firen%e, ~ tra.Serilto ìn l...uo:H.EIT, la qualità della fattura che, dalla fotografia, le sembrava op. cit., a nora 2, p. 237, doc. 48. più alta. n confronto con l'esemplare negli Stati Uniti 8) Vedi nora 3· 9) Vedi MONTAGU, op. cit., a nota 3 p. 129 e fig. 5· dimostra infatti, in molti dettagli di fattura nel bronzo 10) Vedi c:awogo mostra Gli Ultimi Medici, cir., nn. 27--28. di Pitti, che questo fu lavorato con più cura: basti con­ u) Per l'i.mportan:a rivestita chi bronzi fiorentini dd Set- frontare il modellato del panneggio nei OWlti di Cristo e tecento e <W gruppo dell'Elettri~ in panicolan, per la stom de.lla scuJtun europea, si rinm ancora una volta agli studi del del Battista, la sottiglie.zza con la quale ~ descritta l'ac­ I..ankheit e ddh Montagu. qua del Giordano o la pelliccia del Battista. La Montagu ha anche indicato l'esistenza, in una collezione privata inglese, di un disegno dell'artista con il progetto per l'al­ tare maggiore del Battistero fiorentino nel quale compare la stessa composizione, di dimensioni zmggiori ma man­ cante della figura dell'angioletto: anche questo progetto LE VICENDE COSTRUTTIVE appartiene allo stesso anno di esecuzione del bronzo, DEL PALAZZO COMUNALE DI RIVA a conferma dell'esattezza de.lla notizia del Baldinucci. 9) DI CHIERI GIÀ RADICA TI DI BROZOLO Il bronzo appena entrato nelle collezioni di Palazzo Pirti, nonostante che l'idea derivi dall'Algardi, ~ in­ (1738-1797) E IL PRIMO PROGETTO dubbiamente uno dei capolavori di scultura in scala MUSEALE PER LE RACCOLTE minore di Giovan Battista Foggini. La destinazione DI ANTICHITÀ DI TORINO (c. 178o-1785) dell'oggetto ha evidentemente srinto l'artista, come nel caso dei due gruppi eseguiti ne 1716 per Cosimo Ill che li donò al pittore francese Hyacinthe Ri'aud in Non JNTRODUTTIVA ringraziamento del suo autoritratto, to) a fare di questa opera la rniçliore versione esistente e la più fresca e Quando una quindicina di anni or sono mi accinsi a n cca di novttà formali, come si legge bene anche dal­ pubblicart i risultati dtlle mie ricerche sulla figura di le foto~ rafie. Le figure hanno una vitalità eccezionale Mario Ludovico Quarini e sull'attività wolta da questo nel tiptco moto rotante di gusto barocco, che ne deter­ architetto piunontese allora poco conosciuto, •> sebbene mina la complessità delle vedute frontali (figg. 1-4), fosse stato collaboratore di Bernardo Vittone e alla sua mentre quella del retro (fig. 5) si semplifica nell'elastico morn continuatore di quasi tutte le opere di lui rimast~ movimento delle due figure il cui incontro al vertice interrotte, :a> lasciavo in sospeso, se pur mi si prospetta­ della composizione è accentuato dal plastico moto delle vano di vivo inuresst, dru argomenti che avrebbero pieghe fluidamente trattate. comportato un'indagine troppo particolareggiata nella Mentre ci si deve rammaricare che, e sia pure per e.conomia del lavoro - c~ già vedeva la luce decurtato volontà dell'ultima Medici, il più importante complesso per esigenze editoriali dell'introduzione sutr architettura di bronzi del Settecento fiorentino 11> abbia lasciato e gli architmi in Piemonte nel secolo XVm -; l'uno, per sempre il suo luogo originario, ~ consolante che di quale parte spettasse al Vittone e di quale al Quarini, ~meno uno dei peni più importanti, grazie alla sen­ se partt gliene spetullla, nei IQJJori condotti al Collegio Sibilità deJ dottor Osio, sia ntorn.ato alla sua sede di della Compafnia di Gesù in via Dora Grossa a T orino P_rovenienza per raggiungere a Firenze gli altri due pe%%Ì a stgaito dt " rettz1ine~nto ed abbellitTUnto , della nmasL• ri in cim\; e che esso sia proprio quello che Maria contrada (Regio Editto di Carlo Emanuelt III dtl w.sa dovette amare di più, se SI trovava neUa camtra 27 giugno 1736); l'altro se al Quarini fosse da attribuirt tiDve dormiva Sua Altezza Elettorale. anc~ il Palazzo comunalt di Riva di Chieri, attribu­ MARco CHlARJNl zione diffusa io loco. L'indagine circa la paruciparione ai lavori settecen­ teschi condotti nel Collegio dei Gesuiti di Torino ripresi 1) , U gruppo, entrato ufficW!nente in Galletù con una ceri­ ~_fhe m avuto Juo.go il 17 giugno 1976, rea il n. 530 dd ampiamente, e mi pare esaurientemente, nel 1g6g, ... ~e di Entraa delle Opere d'ane antiche. precisando il contn"buto dell'uno da qtullo dell'altro ar­ a) Sul ~gini vedi in panicohre: K. l..A.NDmrT, Flonnti- chitetto; 3J e le relative ricerche d'archivio mi portarono ~ Ba lastik. Die Kunst am Hofe der lttzten Medici, 1743, ùochen 1962; j. MONTACII, Il primo rlJitliO in a ripercorrere, libera da pregiudizi, anche la viunda --,,.,. dd Foutni, in Arte lllustratJJ, VI, 1973, nn. 55-56, costruttiva e decorativa dtlla chiesa dei Santi Martiri • ,.,.r-338 ; EAD., nel Catalogo ddh mostra Gli Ultimi Medici. annessa al Collegio. 41 lla~bbo rocco a FirtltZt, 167o-1743, Fi.rmu 1974, pp. 48-78 Ma quando f iù di reunu rivolsi la mia attenzione 8atiiì · con K. I...AHmt!rr); L. MONACJ, Disqni dJ GioWul alla fabbrica de palazzo di Riva, dovetti tosto rendermi 1 ~ Fdoggim, Caw~ della mostra al GabiDetto Diseg:ni ~ egli U ffizi, FlmlU 19n (oon la bibl. precedente). conto quanto problematiche e complesse ne siano state le ©Ministerovicissitudini dei cos benitruttive e delle e attivitàquant oculturali avventate e del e turismo inesatte -Bollettino presso d'Arte la Biblioteca Reale di Torino) t6) (Appendice le notizie avanzate in proposito i e solo il paziente es,ame n. 2); Memorie di cui prese atto il V es me, che ne ri­ di tutte le fonti che ho potuto rintracciare e la consulta­ portò un brano alla voce Torricelli; '7l pittori ai quali zione dei disegni ancora conservati '> mi hanno a poco sulla base delle Memorie rivendica la decorazione del a poco fatta luce sull'intricata questione. palazzo di Riva. Sulla scorta del Vesme citò poi il manoscritto la Dalmasso, che alle decorazioni ad af­ IL PAL~7;0 COMUNALE DI RIVA DI CHIERI GIÀ RADICATI fresco del palazzo ha rivolto l'attenzione; !8) ma pur DI BR07;0LO dal brano riportato dal V esme fedelmente attingendo l'attribuzione delle pitture ai T orricelli, non accettava Il Palazzo Comunale di Riva di Chieri, già Radicati l'attribuzione dalle Memorie proposta al Vittone per di Brozolo (figg. r, 2, 3, 4a e 4b) veniva in loco generi­ l'architettura della fabbrica. 19) camente attribuito a Mario Ludovico Quarini; per al­ Del manoscritto, anonimo e non datato, si può tro un'attribuzione precisa a questo architetto fu approssimativamente datare la compilazione tra post avanzata per la prima volta, ch'io sappia, solo nel Ig6r, 1786, anno cui vi è riportata l'esecuzione delle pittu­ dalla Guida del Piemonte del Touring Club Italia­ re dei Torricelli, e ante 1827, anno della morte della no, 6l e finora non sono riuscita ad appurare se sulla contessa Giustina Mazzetti, alla quale nel manoscritto base di qualche fonte scritta, o se solo sulla tradizione si fa cenno come a persona ancora vivente. :~a> Ne con­ orale. 1> Due anni dopo, nel 1963, l'attribuzione al segue in modo sicuro che le Memorie furono stese Quarini veniva riproposta nel volume Ingegneri e proprio negli anni in cui nel palazzo fervevano i la­ Architetti del Sei e Settecento in Piemonte, e con una vori condotti per volontà della contessa Mazz;etti, datazione " 17 ...-86,, purtroppo senza citarne la ultima erede della famiglia Grosso, o in un tempo fonte; 8l nel 1965 l'accettava anche il Bemardi nella non molto posteriore, quando di quei lavori perdurava sua Guida di Torino, considerando per altro il palazzo ancora il ricordo diretto. rifacimento settecentesco di antico castello. !Il Ma altra Della famiglia Grosso ampiamente tratta il compi­ attribuzione, con quella contrastante, veniva nel me­ latore delle Memorie, dilungandosi sull'alto livello desimo anno prospettata dal Pedrini.
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