Parco Dei CALANCHI Lucani
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BRN 111-DEF 16-07-2005 20:00 Pagina 86 Il Parco dei CALANCHI Lucani Veduta di Craco (Mt) tra gli ulivi Antonio Bavusi e proposte per l’istituzione derati impropriamente contenito- ad ovest dal torrente Sauro ed a est del Parco Naturale Regionale ri legali o illegali di rifiuti. Il par- dal fiume Basento. Include inoltre Ldei Calanchi1, presentate in co potrebbe valorizzare gli ele- il paleo-bacino di Sant’Arcangelo sede istituzionale, mirano a ri- menti naturali, l’agricoltura e la ed i territori di Ferrandina, Armento, considerare alcune scelte territoriali zootecnia praticate con metodi tra- Gallicchio, Missanello, Corleto per tutelare e valorizzare un terri- dizionali, per lo sviluppo e com- Perticara, Gorgoglione, Guardia torio interno della Basilicata, con- mercializzazione dei prodotti di Perticara, San Martino d’Agri, siderato erroneamente margina- nicchia e di quelli biologici. I Calan- Stigliano, Garaguso e San Mauro le. Questi ambienti, a fronte di pe- chi rappresentano l’anima geolo- Forte. L’area così individuata con- culiarità naturalistiche e geologiche gica della regione: straordinari fina, a nord-ovest, con le montagne di grande rilievo, sono purtrop- ambienti e paesaggi mutevoli “fuo- dell’Appennino Lucano, i boschi di po interessati da fenomeni di de- ri dalla consueta immobilità” sono Montepiano, Cirigliano e Gallipoli- grado. La bassa densità demogra- visibili nei territori di Aliano, Craco, Cognato, inclusi nell’omonimo fica costituisce un fattore di ri- Pisticci, Montalbano Jonico, Tursi. parco regionale. A sud est, si rac- schio per questi ambienti consi- L’area dei Calanchi è delimitata corda con il Parco Nazionale Val regione basilicata notizie 86 pagina BRN 111-DEF 16-07-2005 20:00 Pagina 87 d’Agri Lagonegrese – Appennino muli principeschi hanno fatto sup- Carlo Levi, che ad Aliano trascor- Lucano, con le “piramidi di terra di porre che qui fosse ubicata la città se gli anni del confino, evocato Sant’Oronzo” (Serra di San Lorenzo di Cales, importante per la produ- nelle poesie del poeta tursitano o Sant’Oronzo - Zona di Protezione zione di oggetti aurei, posta sullo Albino Pierro. Speciale in base alla Direttiva snodo delle vie del sale che dalla co- Uccelli dell’Unione Europea). Non sta ionica risalivano le valli, lungo mancano nei calanchi “isole ferti- i fiumi. Il centro disabitato di Craco I PAESAGGI GEOLOGICI li” coltivate a frutteti e aranceti, vecchio offre una grande sugge- E CALANCHIVI con produzioni mediterranee di stione. La terra misteriosa dei grande importanza. Il territorio è Calanchi ed il mondo contadino di I calanchi appartengono a due for- attraversato dal vecchio tracciato Aliano appaiono mutevoli e lontani: mazioni geologiche distinte: le ar- della linea ferroviaria Matera - un “mondo senza tempo e senza gille azzurre plio-pleistoceniche e Montalbano Ionico della lunghezza storia” narrato dai personaggi del le argille varicolori risalenti al complessiva di 142 Km. La ferro- “Cristo si è fermato ad Eboli” di Cretaceo2. Le prime si sono for- via, realizzatata nel 1932 dalla Società Italiana Strade Ferrate Meridionali come prolungamento del tratto tra Matera e Bernalda (1928) e Bari - Matera (1915), nel 1970 venne dismessa a causa del- lo sviluppo della rete stradale e dell’industrializzazione della Val Basento con la realizzazione del polo chimico ed estrattivo2. La re- te ferroviaria a scartamento ridot- to avente larghezza dei binari pa- ri a 0,950 m. era stata realizzata all’inizio del XX secolo con l’am- bizioso intento di collegare, se- condo una visione ancora attuale e moderna per lo sviluppo integrato dei territorio., tre mari, le coste Adriatica, Ionica e Tirrenica con i centri abitati situati all’interno del- la Puglia, Basilicata e Calabria. Insediamenti greci testimoniano il legame dei popoli del Mediter- raneo con la cultura indigena Lucana, Enotra e Bruzia. Necropoli risalenti al VI e V sec. a.C. sono sta- te ritrovate ad Aliano, Gallicchio, Guardia Perticara e Corleto Perti- cara. Scavi archeologici in località Serra Lustrante di Armento hanno portato alla luce i templi dedicati a Ercole e alla dea Mephitis. La con- siderevole quantità di monili d’o- Tra i calanchi ro ritrovati all’interno dei grandi tu- C ONSIGLIO R EGIONALE DELLA B ASILICATA 87 pagina BRN 111-DEF 16-07-2005 20:00 Pagina 88 Tra i calanchi della Val Basento mate per sedimentazione nel bacino detta formazione delle argille di ciali scavano solchi che man mano di Sant’Arcangelo e sono preva- Montalbano Ionico (Moscardini et diventano vallette separate da cre- lentemente composte da illite e al, 1966) appartenente al Pliocene- ste. I calanchi, impropriamente de- smectiti, minerali tipici delle argil- Calabriano. Essa costituisce uno dei finiti come aree desertiche, sono le. Le argille varicolori invece so- termini del ciclo della Fossa esposti in genere verso sud ovest. no scagliettate, contengono quan- Bradanica con sedimenti depositatisi Per la loro formazione è determi- tità più elevate di smectiti e sono sog- tra il Pliocene superiore e Pleisto- nante l’azione combinata del sole gette a rigonfiamento durante la sta- cene inferiore. In prossimità di S. e dell’acqua piovana: il sole essic- gione umida; assumono colore Maria d’Anglona sono inoltre pre- ca lo strato argilloso superficiale e rosso, viola, verde, grigio, nero e senti livelli vulcanoclastici, inter- determina la formazione di un re- bianco; ciò è dovuto alla presenza vellati a livelli siltosi tra cui è sta- ticolo di fessure erose in profondità di particolari minerali prodotti da to notata la presenza fossile di po- dall’acqua piovana. Talvolta le ac- modificazioni in ambiente super- sidonie e conchiglie. I calanchi, que meteoriche formano condotti ficiale. I Calanchi occupano in gran definiti come “forme di erosione ve- sotterranei in profondità che, col- parte l’antico fondo e l’orlo occi- loce” (Del Prete et al.,1992), occupano lassando, formano profonde inci- dentale pleistocenico della Fossa gran parte del territorio del futu- sioni che vengono ulteriormente e Bradanica e del bacino di Sant’Ar- ro parco e sono l’elemento carat- progressivamente erose dalle acque cangelo. Nell’area compresa fra teristico del paesaggio. Si origi- meteoriche. Di contro, i versanti la costa ionica e i bassi corsi dei fiu- nano in terreni prevalentemente ar- esposti a nord ospitano oliveti, se- mi Sinni ed Agri, affiora la cosid- gillosi, nei quali le acque superfi- minativi o prato-pascoli rendendo regione basilicata notizie 88 pagina BRN 111-DEF 16-07-2005 20:00 Pagina 89 il paesaggio più variegato. Qui il si alla base dei versanti per dis- gille. Il nome “biancana” è stato da- processo erosivo spesso viene in- sezione trasversale di preesisten- to dai contadini toscani perché, nescato da fattori antropici e dal- ti creste calanchive. durante le stagioni estive, le cu- le arature di terreni fortemente ac- Le forme immature, invece, sono pollette di argilla sono ricoperte da clivi. I Calanchi spesso assumo- caratterizzate da una accentuata una patina bianca frutto della tra- no forme di vere e proprie scultu- asimmetria degli assi e da una sudazione salina. Una caratteri- re di grande suggestione ove la differenza di quota tra il livello stica tipica delle biancane è quel- luce disegna ambienti sempre mu- di base a monte e a valle molto evi- la di avere la sommità occupata da tevoli nel corso del giorno e nelle dente. L’azione erosiva predomi- cespugli di lentisco (Pistacia len- diverse stagioni. I cosiddetti fron- nante sulla superficie di una bian- tiscus), pianta della macchia me- ti calanchivi si sviluppano nella cana non è provocata tanto dalle ac- diterranea che, nelle aree calan- parte più ripida dei versanti ed que dilavanti, ma dall’azione mec- chive, predomina rispetto alle al- hanno una forma concava segna- canica della pioggia battente e dal tre (S. Fascetti et al. 1990). Le bian- ta da molteplici rivoli convergen- comportamento dispersivo delle ar- cane sono numerose in tutta l’area ti a ventaglio verso l’impluvio. I fos- si calanchivi, a volte, sono separati l’uno dall’altro da sottilissimi dis- pluvi che vengono per questo chia- mati a lama di coltello che si for- mano a causa dello scivolamento delle acque meteoriche lungo i fianchi dei calanchi. A quote più bas- se ci si può imbattere in forme molto particolari dette “calanchi mammellonati”. Si trovano in ge- nere alla base dei fronti calanchi- vi ed hanno un aspetto arrotondato. Le biancane sono piccoli calanchi iso- lati, chiamate così perché d’estate la trasudazione salina li ricopre di una patina bianca. Si formano a causa dell’azione combinata del- l’erosione meteorica e della vege- tazione sommitale che svolge un ruolo protettrice che conferisce la tipica forma a piramide. Le bian- cane presentano diversi gradi di ma- turità direttamente rapportabili alla propria forma geometrica. Da uno studio morfometrico esegui- to su 20 biancane (M. Bentivenga, 1999) si è potuto desumere che le forme più mature sono general- mente quelle piccole e simmetriche con assi longitudinali e trasver- sali quasi uguali. Secondo alcuni autori (del Prete, 1993) le bianca- Veduta del convento di San Francesco dalla Rabatana di Tursi ne sono forme residue originate- C ONSIGLIO R EGIONALE DELLA B ASILICATA 89 pagina BRN 111-DEF 16-07-2005 20:00 Pagina 90 ed occupano sempre la parte bas- un’adeguata conservazione e va- vembre-marzo, mentre d’estate sa dei versanti risultando assenti so- lorizzazione per il suo particolare prevale la siccità. pra la quota di 275 m s.l.m.. Lungo interesse stratigrafico e paleonto- Il fiume Cavone, il cui bacino si i versanti in erosione numerosi so- logico. La successione stratigrafi- estende su 684 Kmq, ha una lun- no i fossi calanchivi caratterizzati ca ricostruita in quest’area dai ri- ghezza di circa 98 Km. Presenta trat- da profili trasversali a “V”.