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3 96 20060704093117.Pdf Gli aspetti geomorfologici L’idea di “montagna” è strettamente trare lungo le coste dell’isola, là dove si legata al territorio dove ciascuno di noi trovano le foci dei maggiori corsi d’acqua. vive ed opera, questo fatto genera una Ciò porta a definire la Sardegna un terri- certa confusione poiché ciascuno è portato torio prevalentemente accidentato, ricco di ad immaginare come montagna un rilievo rilievi più o meno imponenti; se esaminia- che è familiare. mo nel dettaglio la conformazione superfi- Profondamente diverso potrebbe essere ciale dell’isola possiamo calcolare in circa il concetto di montagna per un olandese o 380 metri la sua media altitudine e ciò, in per un italiano o per un australiano. Nel considerazione del fatto che solo il 15% tentativo di offrire un metro di misura del territorio isolano supera 1500 metri, comune a tutti, si è definita qui come mon- potrebbe far ritenere la Sardegna una terra tagna un rilievo che non sia inferiore ai prevalentemente collinare. Tuttavia l’a- 1000 metri. Come sempre accade quando spetto del paesaggio sardo è decisamente si vuoi tracciare una linea di demarcazione montuoso, caratterizzato da massicci più o fra confini inesistenti si crea spesso confu- meno estesi e non da vere e proprie catene sione e si generano le eccezioni. montuose. Questo è uno di questi casi ed il risulta- È noto comunemente che le montagne to io possiamo asserire nell’ambito dello sono legate ad un processo genetico di stesso territorio sardo. La Sardegna è noto- orogenesi che dà luogo a potenti e ben svi- riamente una terra povera di pianure, e luppate cordigliere lungo i margini in quelle poche che si possono individuare movimento delle placche continentali, nell’interno, quali la valle del Campidano movimenti della crosta terrestre più cono- e del Cixerri, la piana dell’Alto e Medio sciuti come processi legati alla “tettonica a Tirso, la piana di Chilivani ed altre minori, zolle”. non sono certo legate alla evoluzione della La stessa catena alpina e quella rete idrografica, ma sono sostanzialmente appenninica sono il prodotto di questo definite da strutture geologiche. Non sono fenomeno: il risultato dell’urto tra la zolla pianure alluvionali ma sono valli tettoni- africana con quella europea. Certamente le che, legate allo sprofondamento di una grandi catene montuose hanno avuto que- zolla di limitate proporzioni. Le poche e ri- sta origine, ma non tutti i rilievi sono ori- dotte piane alluvionali, si possono incon- ginati da questo processo. 29 30 31 Fig. 8. Il Monte Limbara offre immagini spettacolari del paesage io chete ode nella sua C\ ol LI! paesaggio che si può impostare nei graniti. Nella foto si 1000 Verso una 1001111 110111 001110 può notare il versante meridionale del rilievo. ‘peIlepIiitIo’’ L’ costituita da 5L1 pertic i di spianamenti) caratteri ttate da ri I monti della Sardegna sono spesso lies i di modesta entità. testimonianze di questi movimenti in epo- Secondo il Davis, a questo stadio il terri che assai remote, molto più antiche dei torio girlilge auras orso tre fasi: quella di processi che hanno originato le attuali catene montuose (Alpi, Ande, Montagne cio me//i, quella di niaturidi ed infine Rocciose, etc.). quella di 5L’IU I ta. Senta esaminare ora tie! dettaglio i Questo 1111 )cCs5L) la i Ill /1(1 tie! won rilievi dellisola. & utile qui ricordale IllOIlleiito in cui il territorio i stato sottopo- il processo di evO!Li!I000 del lesaggio sto. altra veno un processo oroLiollet lOll, 500011 do le teorie rio!! diflericallO \\. ad rio iIllp fonte sollevamento coli relativi, Davis C IS50 19341 Egli ha posto le Nasi corruga 1110111 i Cd ilillal!amenti clic per l’interpreta/ione del mode llanìento del hanno generato una 011101111 nloiitiiosa Il 32 lento procedere delle ai ion i di detìiol i buite all’orogenesi ercinica, il Monte Lim- /10110 LICJI agenti erosk i detcriuina il pas- bara ed il Monte dei Sette Fraris (7 Fratel- saggio gI’adua!e attraverso questi 3 stadi. li) costituiscono i rilievi più elevati dei set- La teoria del Davis pies ode anello la possi- tori nordorientale e sud-orientale della bile i lite I’l’Li!irIIIe del cielo cd Lui ripristi- Sardegna. Sono ubicati agli estremi della no dell’erosione più cI’l’ieaee. ripprire till dorsale orientale dell’isola costituita in coltlpletil riogiovalliiìleiito ud paesaggio ill gran parte da litologic del Paleozoico. 111 sistema di evoluzione a rilievi “policicli- La struttura delle rocce granitiche, ci”. Cosicché è possibile osservare nel pae- formate da una miscela di minerali ben saggio forme mature associate a forme gio- cristallizzati, rende questo tipo di roccia vanili. Sebbene questa teoria, oggi, abbia particolarmente fragile ed alterabile sia diversi punti critici e non spiega sufficiente- dall’erosione termoclastica, legata alla mente le molte problematiche dell’evoluzio- variazione della temperatura, sia dalla pre- ne del paesaggio, essa ha indubbiamente senza delle acque di percolazione che fornito una chiave di lettura per le interpre- negli interstizi e nella fratture provocano tazioni delle forme di un territorio. profonde alterazioni dei silicati che sono Oggi la geomorfologia, con lo studio dei abbondantemente presenti in tali rocce. processi morfodinamici e la conoscenza Il prodotto di questo disfacimento è un dell’importanza dei fattori climatici e sabbione granulare composto in prevalen- biologici, ha consentito di comprendere za dalla parte silicea della roccia, come il quanto possano essere rapidi i processi di quarzo, che determina spesso potenti coltri erosione nel modellamento di un territorio di questo materiale sul basamento intrusi- o di versanti a debole acclività. vo. Ciò premesso, vediamo i rilievi che Queste coltri si accompagnano sempre caratterizzano la Sardegna cercando di agli affioramenti delle rocce granitiche e dare, di ciascuno di essi, un quadro esau- rappresentano un evidente moclellamento riente sulle forme e sulle loro evoluzioni. del paesaggio che da aspro e selvaggio in Le superfici che in Sardegna superano la presenza di affioramenti inalterati risulta quota di 1000 metri sono piuttosto limitate e invece morbido e dolce, dove coincide con solo nel massiccio del Gennargentu costitui- le coltri costituite da questi sabbioni silic- scono un’area piuttosto estesa. Le rimanenti ci. II paesaggio che caratterizza solitamen- zone, possono essere considerate delle vere te le rocce di natura intrusiva, è general- e proprie cime di rilievi che, comunque, mente definito da accumuli di grossi bloc- hanno tutte le caratteristiche morfologiche chi, da potenti affioramenti compatti a per essere considerate “montagne”. forma di guglie spesso profondamente fes- Poiché i loro aspetti morfologici sono surate. legati al tipo litologico ed all’ambiente di Questi affioramenti rispecchiano quello un territorio, verranno considerati come che è un po’ l’andamento in profondità aree simili quei rilievi che presentano ana- dell’alterazione superficiale, causata loghe caratteristiche pur geograficamente dall’infiltrazione delle acque lungo le frat- ubicati in zone dell’isola tra loro distanti. ture e lungo le discontinuità presenti nella Uno di questi casi è rappresentato dai rilie- massa intrusiva, quali ad esempio i filoni, vi nelle aree garantiche: sempre presenti nei graniti, che ne costi- tuiscono una variazione litologica. L’alte- razione tende a formare un orizzonte M. Limbara, M. Sette Fratelli discontinuo negli affioramenti di graniti e, come è visibile nello schema che ac- Inseriti in un paesaggio dominato dagli compagna questo discorso, si vede che affioramenti delle rocce granitiche attri- esso si approfondisce dove la discontinui- 33 34 35 36 37 Fig. 10. Le quote elevate che raggiungono le cime del Monte Liniba,afai’oriscono il (11/Uvainen/o dei sabbioni granitici rendendo il paesag- gio esteenianiente brullo e ricco di scciiari speitoco/ari. tà e le fessurazioni sono maggiori, mentre si Questo processo di asportazione del ma- assottiglia e rimane più superficiale clove la teriale, viene favorito nelle zone in cui roccia risulta più fresca e compatta. l’alterazione è più marcata, com’è visibile Il dilavamento che sempre accompagna dal disegno, e man mano che una regione l’evoluzione del paesaggio, legato allo subisce un lento sollevamento, il paesag- scorrirnelito superficiale delle acque sia gio rende sempre più evidenti gli affiora- incanalate che selvagge sui versanti dei menti in roccia inalterata granitica. rilievi o sulle superficie più o meno accli- Il perdurare di questa evoluzione, asso- vi, denuda vasti territori asportando questa ciata ad un sollevamento generalizzato che pellicola di alterazione. interessa territori sempre più estesi (come Il processo consente così alla roccia, che l’intera regione), causa un accentuarsi più in profondità è ancora fresca (o agli marcato di questo paesaggio con un con- affioramenti inalterati già presenti in sente frastagliamento delle forme in vette, loco), di emergere sempre più nel paesag- cime, blocchi, grossi affioramenti di rocce gio circostante. granitiche. È la conseguenza del processo 38 Fig. 11. Le testate dei banchi ignimbritici che m’mano isolati, i resti d’erosione o i rilievi isolati. nel paesaggio una scarpata continua, testimoniano gli Il territorio occupato da queste monta- episodi esplosivi durante l’attività vulcanica del Ter- gne in origine risultava talvolta sepolto da ziario. Catena del Marghine. una coltre di sedimenti che, al momento del consolidamento di queste masse intru- di asportazione del materiale alterato da sive, venivano metarnorfosati; a questo questo orizzonte iniziale, che dà luogo così proposito, è interessante anche osservare a dei rilievi sempre più aspri. Da un punto di vista geomorfologico vi quale sia stata 1 ‘evoluzione riguardante il è una distinzione su questi tipi di affiora- rilievo del monte Limbara che, costituito mento, per cui, a seconda della genesi da una successione di intrusioni magmati- attraverso la quale si è giunti a quel pae- che verificatesi una dopo l’altra, ha dato saggio si possono chiamare ti, monadnock, luogo a cunei granitici successivi nello inselberg, vari tipi di morfologie presenti stesso batolite ercinico.
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