Edizione Domenica 15 Maggio 2005 Bergamo - Italy
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Cover_Gimondi_05.qxd 12-04-2005 10:40 Pagina 1 GAM ER O B C I E T L TA I L ' DEI M RegioneLombardia Provincia di Bergamo Comune di Bergamo FeliceGimondi.com Edizione Domenica 15 maggio 2005 Bergamo - Italy G. M. SPORT G.M. Sport Via G.da Campione, 24/ b 24124 Bergamo - Italy Telefono + 39 035. 211721 Fax + 39 035. 4227971 Unione Ciclistica Internazionale Documento1 7-04-2005 13:34 Pagina 1 Documento1 7-04-2005 13:34 Pagina 2 DRIVE Effetto Creberg. La vita è molto più semplice se c’è qualcuno su cui contare sempre. Per questo, Creberg ha come obiettivo principale quello di offrirvi tutta la tranquillità di cui avete bisogno. Fortemente radicato nel territorio, Creberg è innovativo nell’offerta dei servizi finanziari e in grado di proporre una consulenza di elevato profilo a tutti i suoi clienti. Attento alle esigenze delle famiglie e delle aziende, Creberg pensa anche al miglioramento della qualità della vita di tutti, con importanti iniziative in ambito sociale, culturale, sportivo. Creberg. Qualcuno su cui contare sempre. Documento1 7-04-2005 13:35 Pagina 1 Pag_Benvenuto 7-04-2005 13:13 Pagina 1 1996 2005 Gran Fondo Internazionale DIECI ANNI INSIEME Benvenuti! Welcome! Bienvenue! Willkommen! Bienvenido! DOVE LA PARTECIPAZIONE SI TRADUCE IN PASSIONE Gran Fondo Internazionale 10a edizione - Bergamo,domenica 15 maggio 2005 Nel 1996 ci siamo incontrati per la prima volta, è stato un colpo di fulmine. A farci incontrare è stata la nostra e la vostra passione per la bicicletta. La Gran Fondo Internazionale FELICE GIMONDI è orgogliosa di festeggiare questo primo anniversario con voi! L’augurio migliore è quello di poter continuare a crescere insieme. Documento1 7-04-2005 16:45 Pagina 1 Pag_SalutoGimondi 7-04-2005 13:28 Pagina 1 1996 2005 Gran Fondo Internazionale DIECI ANNI INSIEME Dieci anni, e non sentirli. Arrivare a dieci anni di vita per un evento sportivo non è mai cosa facile. Tante le incognite che pesano sull’allestimento di una manifestazione che coinvolge migliaia di partecipanti e una gran massa di appassionati che dedicano ore e dedizione a ren- dere l’appuntamento sempre più vicino alla perfezione. Per questo, lo ammetto, attendo il giorno della decima Gran Fondo Internazionale Felice Gimondi con una certa trepidazio- ne. Un’emozione diversa, ma altrettanto intensa, che accompa- gnava le mie attese alla vigilia di un Giro d’Italia o di un Tour de France, di una Milano-Sanremo o di un Giro di Lombardia. Il paragone non è irrispettoso, perché so per certo che per mol- ti di voi, la trasferta a Bergamo e la "mia" gara sono come una grande classica per un professionista: il momento nel quale si dà tutto quello che si ha in corpo, alla ricerca del miglior risul- tato possibile. Ma la "Gimondi" non può e non deve essere identificata solo con l’agonismo. Le granfondo non sono nate per questo. Il giorno della "mia" gara (mi fa sempre un certo effetto chia- marla così, perché in realtà è di tutti, di chi allestisce l’impian- to organizzativo e ci lavora giorno dopo giorno e di chi vi par- tecipa, io sono solo colui che, in virtù delle proprie imprese, le ha dato il nome) deve essere una festa, per godere della città e delle strade limitrofe, per respirare un’aria diversa in una zona spesso, troppo spesso resa schiava delle auto e dei gas inqui- nanti. Riappropriarsi della nostra terra, della nostra vita è un impegno che dovrebbe essere quotidiano ma che per un giorno possiamo sentire tutti, tutti uniti. Sono sicuro che chi tornerà a Bergamo ritroverà vecchi amici co- nosciuti in gruppo nelle precedenti nove edizioni e riscoprirà il piacere di pedalare su strade conosciute e accoglienti. Chi ci verrà per la prima volta rimarrà piacevolmente sorpreso dal calore popolare, dai luoghi attraversati, dal valore di una giornata di sano sport. Io sarò in mezzo a tutti loro, come sem- pre incuriosito e pronto a scambiare quattro chiacchiere, prima di salire sulla mia Bianchi, vecchia compagna di mille avventu- re, pronta a farmene vivere altre, magari indossando la maglia del decennale, che raffigura quel ciclista in fuga, rincorso da... nove edizioni colorate. Pag_Autorità 7-04-2005 13:06 Pagina 1 Pag_Autorità 7-04-2005 13:06 Pagina 2 1996 2005 Gran Fondo Internazionale DIECI ANNI INSIEME Tutti in sella perché con la vostra attenzione possiamo crearee uun evento ancora più grande GAM ER O B ENTI SPECIAL C I E T L PROMOTORI TA I L MEDIA PARTNER RegioneLombardia ' DEI M PROVINCIA DI BERGAMO COMUNE DI BERGAMO Roberto FORMIGONI Cono FEDERICO Valerio BETTONI Tecla RONDI Roberto BRUNI Fabio RUSTICO Antonio DI ROSA Ettore ONGIS Presidente Prefetto di Bergamo Presidente Assessore allo Sindaco Assessore Sport Direttore Direttore Regione Lombardia Provincia di Bergamo Sport Provincia di Bergamo Comune di Bergamo Comune di Bergamo "Gazzetta dello Sport" "L'Eco di Bergamo" Pietro BUSI Mario BARBONI Gentile LOCATELLI Giovanni MORLOTTI Gianni PETRUCCI Hein VERBRUGGEN Renato DI ROCCO Oreste CASATI Michele GAMBA Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Comunità Valle Brembana Comunità Valle Cavallina Comunità Valle Imagna Comunità Valle Seriana C.O.N.I. U.C.I. F.C.I. Regionale F.C.I. bergamasco F.C.I. ENTI COLLABORAZIONE PATROCINATORI Comunità Montana Unione Ciclistica Federazione Comunità Montana Val Seriana Internazionale Ciclistica Italiana Valle Brembana Pag_Sponsor 7-04-2005 13:28 Pagina 1 Pag_Sponsor 7-04-2005 13:28 Pagina 2 1996 2005 Gran Fondo Internazionale DIECI ANNI INSIEME Siamo molto orgogliosi di presentarvi la nostra communityy di sponsor. "Amici" da sempre! SPONSOR PARTNER FORNITORI UFFICIALE UFFICIALI UFFICIALI SUPPORTER UFFICIALI PASTIFICIO SPECIAL MEDIA S.p.A. PARTNER Pag_Bergamo e arte_Cartina 7-04-2005 13:08 Pagina 1 Pag_Bergamo e arte_Cartina 7-04-2005 13:08 Pagina 2 1996 2005 Gran Fondo Internazionale DIECI ANNI INSIEME Bergamo e la sua Provincia hanno tutto per stupirvi. Lasciatt evie stupire. Zogno San Giovanni Bianco Antico centro di mercato, capoluogo storico della bassa valle Brem- Sorge lungo il fiume Brembo e il torrente Enna, all'imbocco della Val bana, rinomato fin dal Seicento per la fabbricazione di carta degli Taleggio, circondato dai rilievi montuosi del Cancervo e del Sornadel- stracci. Tra le serrate abitazioni del centro storico, posto sulle pen- lo. In paese sorgono edifici di grande pregio architettonico, dai ponti dici occidentali della vallata, si staglia la Parrocchiale San Lorenzo, sul fiume Brembo, alle vie porticate, alla grande chiesa parrocchiale di nata nel’700 dall’ampiamento della precedente chiesa quattrocen- San Giovanni Evangelista, all'interno della quale è custodita la Sacra tesca. A sua volta addossatasi a un edificio fortificato. L’interno, or- Spina, tolta alla corona che cinse il capo di Gesù. nato da imponenti altari marmorei, vanta alcune buone tele di pit- tori locali. Poco distante è il Museo della Valle Brembana, con numerosi reperti etnografici e archeologici, provenienti dagli scavi Nembro Il luogo dove sorge Nembro era già della zona. È il più importante, ma non unico museo del luogo, che abitato nell’età del Rame. Nel me- annovera anche il Museo di San Lorenzo, dedicato agli oggetti re- San Pellegrino Terme Notissima per le sue acque minerali, sfruttate a fini curativi fin dal dioevo, il borgo fu capoluogo della ligiosi e all’arte sacra della Valle Brembana. Settecento, San Pellegrino Terme si presenta come un’elegante cit- bassa valle e sede del vicario berga- tadina termale. Molto significativo è il gruppo di edifici legato allo masco. Quattrocentesche, perlomeno, sfruttamento delle sorgenti: il Grand Hotel, il palazzo della Fon- di fondazione, la chiesa di San Nicola, te e il Casinò Municipale, tutti dovuti alla matita di Romolo Squa- arricchita da pitture di Gian Paolo drelli e Luigi Mazzocchi. D’impronta tipicamente liberty, con squar- Cavagna e di Palma il Vecchio,e ci decorativi anche di notevole suggestione ( come il "salone della quelle di San Sebastiano, col bel po- Bibita", di gusto pompeiano), il Casinò, chiuso nel primo dopo- littico di Jacopo Gavasio. Trecentesca, Sant'Omobono Terme guerra, funge oggi da sede congressuale e culturale. ma decorata con preziosi affreschi del Vanta un passato di elegante lo- '400, è la chiesa di Santa Maria. calità termale (notevoli gli edifici Del Settecento infine la Parrocchiale, sorti negli anni venti e trenta del con alta copula ellissoidale. Novecento) e un presente nel quale al termalismo si associano le attività tipiche di una stazione Selvino di villeggiatura climatica. Il pae- Sino agli inizi del XX secolo è stato un piccolo vil- se è altresì rinomato per la sua laggio di montagna fra la Valle Brembana e la Valle Gaverina Terme scuola di intaglio del legno. Seriana. Lo sviluppo del turismo è iniziato verso la fi- Da Casazza si sale a Gaverina Terme, ne del XIX secolo ed è proseguito sino ad oggi, fa- dove sorgono la composita parroc- cendo di Selvino una delle mete privilegiate per la chiale di San Vittore (tela di Gian- villeggiatura estiva e invernale. Battista Moroni) e una torre della fa- L'edificio più importante è la parrocchiale dedicata miglia guelfa dei Suardi, cui si con- ai Santi Filippo e Giacomo. trappone la chiesa di San Rocco, tra- Brembilla sformazione del castello ghibellino Brembilla, il centro che dà il nome alla valle, è interessante non dei Giovannelli. Agli anni venti soltanto per la sua imponente Parrocchiale neogotica, innalza- del’900 risalgono sia l’albergo in stile ta alla fine dell’800, ma anche per l’architettura tradizionale del- liberty che le quattro sorgenti termali. le sue case rurali, con i loro loggiati lignei. Prima della forcella di Bura, alla testata della Valle, sorge Gerosa, nucleo abitato costruito nel’600 secondo una disposizione "a nastro", ai due lati della strada che lo attraversa, e dominato dalla poderosa Parrocchiale disegnata all’inizio del’700 da G.