Periodico di informazione della Provincia Regionale di Ragusa Anno XXVII - N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 LaLa ProvinciaProvincia didi RagusaRagusa

Commissario, avanti tutta PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

Il Commissario Straordinario Avv. Giovanni Scarso

Vice Commissario

Dott. Giovanni Puglisi

Segretario Generale

Dott. Ignazio Baglieri editoriale di Giovanni Molè

Resistere, resistere, resistere

ono giorni in cui si decide il futuro delle Pro- cia. Così come è stato per fare due esempi vicini vince, di questo territorio e, ahimè, anche di e lontani per la provincia di Trapani in Sicilia con Squesto periodico. Prendendo spunto dall’edi- l’aeroporto di Birgi e per il dipartimento dell’Oise toriale ‘storico’ di Enzo Biagi al suo rientro in Tv, in Francia con lo scalo di Beauvais. Senza tanti giri dopo 5 anni dall’editto bulgaro, che invitava alla di parole: altro ritardo non è più tollerabile. L’altra resistenza, ho voluto richiamare quel titolo perché resistenza riguarda le manovre oscure per blocca- siamo impegnati a resistere su più fronti. C’è sem- re la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania pre da resistere a qualcosa nella vita di tutti i gior- con una convenzione che improvvisamente non si Il Commissario Straordinario ni: a promesse, tentazioni, rinunce. Ogni giorno firma più, altra scudisciata in pieno volto ad una si combatte contro le ingiustizie, le prepotenze, le Provincia che non vuole restare ‘cenerentola’ del- lusinghe e gli abusi del potere, di tutti i poteri. l’infrastrutturazione in Italia. Avv. Giovanni Scarso La nostra resistenza è su tre fronti. Innanzitutto il L’ultima resistenza ci chiama in causa direttamen- mantenimento delle Province. Non è una difesa di te. I ‘tagli’ ripetuti della ‘spending review’, drastici posizione o di privilegio ma la convinzione che l’ar- e illogici, rischiano di portare alla chiusura di que- chitettura costituzionale della Repubblica Italiana sto periodico che da 26 anni ogni due mesi arriva non possa essere modificata con un decreto legge. nelle case di migliaia e migliaia di cittadini ragusa- Vice Commissario Uno dei primi atti del nuovo Commissario Straor- ni. Di fronte al mantenimento di servizi essenziali dinario della Provincia di Ragusa Giovanni Scarso, come l’assistenza igienico-personale e il trasporto Dott. Giovanni Puglisi chiamato a gestire la fase di transizione così come degli studenti disabili, il Commissario Scarso è sta- prevede la legge regionale n. 14 di quest’anno, è to ‘costretto’ a tagliare i fondi (già stanziati) per la stato quello di scrivere al presidente della Repub- pubblicazione di questo giornale che ha permesso blica Giorgio Napolitano e al Premier Mario Monti di far conoscere ai cittadini l’istituzione-Provincia, per rilevare l’incostituzionalità dell’abolizione o in oltre a favorire la crescita culturale e sociale del Segretario Generale subordine dell’accorpamento delle Province. L’idea territorio e ad essere un collante sentimentale e che abbiamo della Provincia è quella di un Ente di attaccamento alle origini per le centinaia di cit- Dott. Ignazio Baglieri intermedio utile per dare risposte ai cittadini e di tadini iblei sparsi in Italia e nel Mondo. Ho scritto un Ente ‘riformato’ ma con nuove competenze in passato che avevamo “la pretesa di offrire alla che potrebbero arrivare dalla soppressione di altri comunità iblea uno spaccato inequivocabile di ciò istituti e consorzi (Iacp, Ato Ambiente e Idrico e che siamo attraverso ciò che in futuro consegne- Consorzi di Bonifica). È da tempo che sostenia- remo: cultura, storia e ricchezze artistiche e archi- mo di avviare una riforma seria ed oculata della tettoniche”. Non vogliamo venire meno a questo pubblica amministrazione e dei servizi prevedendo impegno. l’abolizione di Enti, le cui funzioni e competenze Questo potrebbe essere l’ultimo numero della potrebbero essere attribuite alle Province. ‘Provincia di Ragusa’. Vogliamo sperare che sia l’ul- L’altra resistenza riguarda l’attacco contro questa timo di quest’anno. Proprio per favorire il dimez- Provincia per la mancata infrastrutturazione di zamento delle spese avevamo deciso di ridurre il questo territorio. L’esempio più lampante riguar- numero delle pubblicazioni accorpando il numero da la mancata apertura dell’aeroporto di Comiso. di maggio-giugno con quello di luglio-agosto e Qualche anno fa, in un nostro editoriale, scriveva- di ‘tirare’ un altro numero per l’ultimo quadrime- mo che ‘il tempo era scaduto’. Alla luce del ritardo stre. Non è stato possibile. Sarà nostro impegno accumulato quella frase oggi appare solo un dolce cercare di riprendere le pubblicazioni il prossimo eufemismo per indicare una situazione kafkiana anno per non interrompere bruscamente questo che perdura ancora. Non ci interessa individuare dialogo con i lettori e chiudere un periodico che in questo momento responsabilità per il ritardo è un’istituzione di garanzia e che ha contribuito a atavico (tra l’altro vi sono indagini della Procura di fare la storia di questa Provincia. Un giornale che Ragusa per fare piena luce sulla vicenda), ci preme appartiene prima di tutto ai suoi lettori. E sentia- in questa sede sapere invece cosa si vuole fare di mo il dovere di consegnarlo più forte, soprattutto questo aeroporto realizzato con fondi pubblici. E le alle prossime generazioni. Questa è la nostra mis- risposte devono arrivare dal Governo, da Intersac e sione professionale e civile. Ci riusciremo? Difficile dalla Soaco che ai vari livelli di responsabilità sono dirlo di questi temi, ma di sicuro ci proveremo con chiamati a non ritardare più l’apertura di uno scalo tutte le nostre forze. che può e deve cambiare il volto di questa Provin-

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 1 sommario

1 EDITORIALE Resistere, resistere, resistere di Giovanni Molè

4 DAL PALAZZO Scarso ‘traghettatore’ della nuova Provincia di Giovanni Molè

6 Il vice commissario è Giovanni Puglisi di Antonino Recca

8 NUOVI SINDACI Chiaramonte, spunta Fornaro tra i due ex assessori uscenti di Antonino Recca 9 Giarratana sceglie Giaquinta

10 Monterosso cerca con Buscema un nuovo civismo democratico

11 Pozzallo, tra i due Ammatuna, sceglie Luigi

12 Susino, quattro anni dopo

13 Una donna alla guida di Santa Croce

14 PROVINCE Ipotesi accorpamento? È incostituzionale di Giovanni Molè

16 INFRASTRUTTURE L’aeroporto non può più attendere di Giovanni Molè

18 POLIZIA PROVINCIALE Bracconaggio e fumarole. Non si scappa! di Lucia Fava

20 GIUSTIZIA Tribunale di Modica? ‘Tagliato’! di Fabio Tomasi

22 CULTURA Ragusa a tutto libri di Laura Curella

24 Kamarina è la ‘casa’ del cinema dei corti di Daniela Citino

Direttore: La Provincia Giovanni Scarso di Ragusa Commissario Straordinario Provincia Ragusa Direttore Responsabile: Periodico di informazione della Giovanni Molè Provincia Regionale di Ragusa Anno XXVII - N. 3 Redattore: Maggio/Agosto 2012 Antonio Recca Segretario di Redazione: Enrico Boncoraglio Direzione e redazione Palazzo della Provincia - Viale del Fante - 97100 Ragusa - Tel. 0932.675322 - 0932.675888 - Fax 0932.624022 Registrazione Tribunale di Ragusa n.4 del 24 Aprile 1986. Spedizione in abbonamento postale. Autorizzazione Postatarget Creative n. S2/231/2008 Sito internet: www.provincia.ragusa.it - E-mail: [email protected] - [email protected] 25 TURISMO Il corridoio Ragusa-Monaco di Baviera di Antonino Recca

26 FOTOGRAFIA La lingua visuale di Gianni Mania di Elisa Mandarà

28 EVENTI Il sì di Montalbano nella sua Vigata di Federica Molè

30 CARTOGRAFIA Vittoria all’epoca del catasto borbonico di Vincenzo La Ferla

32 CULTURA La diceria dell’autore di Carola Segreto

34 SCUOLA In nome dell’archeologia di Gianna Bozzali

36 CINEMA La mia ‘Terramatta’ di Costanza Quatriglio

38 RICORDO Come ci manca Pietro Monteforte di Giovanni Molè

39 Carmelo Burrafato, ricordo di un docente di Maria Laura Andronaco

40 COLLEZIONI Radio anch’io di Salvatore La Lota

43 STORIE DI SPORT Iano Scollo, il gigante buono

45 OLIMPIADI Il fioretto d’oro di Giorgio Avola di Giovanni Molè

47 EVENTI Punta Secca, non si tocca di Fabio Tomasi

48 BILANCIO

ALBUM Spiagge carosello Foto: Gianni Mania - Testi: Elisa Mandarà

Fotografie In copertina: Antonio e Massimo Assenza, Tony Barbagallo, Il commissario straordinario Giovanni Scarso Francesco e Stefano Blancato, Tiziana Blanco, Foto di Maurizio Cugnata Maurizio Cugnata, Sergio Di Martino, Giuseppe Leone, Giuseppe Moltisanti, Laura Moltisanti, Luigi Nifosì, Progetto grafico: Giovanni Noto, Lorenzo Salerno, Orazio Sgarlata, Gino Taranto Ada Comunicazione

Impaginazione: Hanno collaborato Emanuele Cavarra www.kreativamente.it Direzione e redazione Maria Laura Andronaco, Gianna Bozzali, Daniela Citino, Palazzo della Provincia - Viale del Fante - 97100 Ragusa - Tel. 0932.675322 - 0932.675888 - Fax 0932.624022 Laura Curella, Lucia Fava, Vincenzo La Ferla, Salvatore La Lota, Stampa: Arti Grafiche MORA Srl Registrazione Tribunale di Ragusa n.4 del 24 Aprile 1986. Valentina Maci, Elisa Mandarà, Federica Molè, Costanza Zona Industriale II Fase - Tel. 0932.667009 - 97100 Ragusa Spedizione in abbonamento postale. Autorizzazione Postatarget Creative n. S2/231/2008 Quadriglio, Carola Segreto, Fabio Tomasi Sito internet: www.provincia.ragusa.it - E-mail: [email protected] - [email protected] Gli scritti esprimono l’opinione dell’autore. La Provincia di Ragusa dal Palazzo di Giovanni Molè

Scarso ‘traghettatore’ della nuova Provincia Il nuovo commissario straordinario gestirà l’Ente con i poteri di presidente, giunta e consiglio e conta di fare una gestione ordinaria facendo gli straordinari

l dopo Antoci, si chiama Gio- precisa richiesta dal presidente cambiare il volto economico di vanni Scarso. Commissario della Regione Siciliana Raffae- questa Provincia. Istraordinario con i poteri di le Lombardo e dall’assessore presidente, giunta e consiglio. alle Infrastrutture Pier Carmelo Sul piano amministrativo Una scelta ‘super partes’ nel Russo di promuovere una gior- come intende muoversi? segno di una continuità anche nata di lavoro col partenaria- I dirigenti saranno i miei princi- ideologica. Giovanni Scarso, to socioeconomico di questa pali collaboratori, gli assessori 76 anni, dirigente regionale in provincia affinché il territorio sul campo per avvicinare que- quiescenza, è stato per anni sia coinvolto nel varo di questa sto Ente sempre più alla comu- alla fine degli anni ’70 il segre- grande infrastruttura che potrà nità iblea così come lo è stato tario provinciale della Demo- crazia Cristiana, partito in cui si è formato e cresciuto anche l’ex presidente Franco Antoci. Scarso, protagonista della pri- ma repubblica, ha una vasta esperienza amministrativa. È stato consigliere comunale di Vittoria ed amministratore del- l’Unità Sanitaria Locale n. 22, mentre, per decenni ha svolto il ruolo di direttore del Consor- zio di Bonifica Valle dell’Acate. Il presidente uscente ha cedu- to il ‘testimone’ lo scorso 25 maggio al neo commissario che si è messo subito al lavoro con un impegno ben preciso: mettersi al servizio della comu- nità iblea. “La mia sarà una gestione commissariale ordinaria ma che punterà a fare gli straor- dinari per consegnare a que- sto territorio le infrastrutture di cui necessita. Il mio primo atto politico e amministrativo ha riguardato l’aeroporto di Comiso perché ho avuto una Il commissario Scarso conferisce una targa alla medaglia d’oro Giorgio Avola

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012  tura della Caserma dei Carabi- nieri di Modica, al velodromo di Vittoria, alla pista d’atletica leggera di Donnalucata. Così come non mi sottrarrò ad un impegno costante di stimolo e di monitoraggio per la rea- lizzazione di due infrastrutture che costituiscono lo snodo del- lo sviluppo della provincia di Ragusa: aeroporto di Comiso e autostrada Ragusa-Catania. I miei primi incontri pubblici sono stati indirizzati proprio a tenere accesi i riflettori su que- ste due grandi opere. E cerche- Il commissario Scarso e il neo Questore di Ragusa Giuseppe Gammino rò di non spegnerli fino all’ulti- mo giorno del mio mandato. col presidente Antoci, men- dalle istanze dei cittadini, dal tre, avrò tutta la deputazione mantenimento dei servizi es- I continui tagli operati da iblea a mio fianco. Considero senziali, a cominciare da quelli Stato e Regione Siciliana i parlamentari i miei consulen- per gli studenti disabili, nono- hanno reso ‘rigido’ il bilan- ti privilegiati perché dovranno stante le enormi difficoltà di cio della Provincia che è in aiutarmi nella risoluzione dei bilancio. E le risposte saranno sofferenza come tutti gli al- problemi del territorio”. date in relazione alla disponibi- tri enti locali lità dello strumento finanziario Ho avuto difficoltà a chiudere La sua nomina è stata per che terrò sempre presente. il bilancio preventivo 2012 del- qualche settimana sub ju- la Provincia perché i ‘tagli’ dei dice per il ricorso presenta- In tanti hanno valutato tale trasferimenti statali e regionali to al Tar di Catania prima e scelta antidemocratica, in sono stati eccessivi rispetto al Palermo dopo, dagli ex am- quanto in sostituzione di passato. Vi sono 5 milioni di ministratori provinciali, per organismi, quale giunta e euro in meno, se si considera l’annullamento del decreto consigli, regolarmente elet- che la Giunta ha operato nei di indizione dei comizi elet- ti. Quale il suo pensiero in primi 5 mesi per dodicesimi torali. I giudici amministra- merito? quindi impegnando i 5/12 del tivi hanno rigettato il ricor- Non sono abituato a sosti- bilancio dell’anno scorso vi so, quindi è legittimato ad tuirmi al legislatore. In attesa rendete conto, da un sempli- andare avanti… di un riordino delle funzioni ce calcolo aritmetico, che in Sono stato un uomo di leg- e delle competenze delle Pro- questi ultimi sei mesi ho dav- ge, prima come avvocato, vince c’erano due soluzioni: il vero poche somme a disposi- poi per diversi anni come so- commissario o la proroga degli zione. Quelle necessarie per stituto procuratore onorario, organi precedenti. Il parlamen- il mantenimento dei servizi quindi, ho un grande rispetto to ha scelto la prima, semmai essenziali. E per assicurare il della Magistratura. Le senten- si può discutere sul principio servizio di assistenza igienico- ze si rispettano e non si com- violato di non svolgere le ele- personale degli alunni disabili, mentano. Tra l’altro ero stato zioni alla scadenza naturale del mentre, per la manutenzione abbastanza chiaro alla vigilia mandato: ma questa è un’altra delle scuole abbiamo raschia- della camera di consiglio: avrei storia. to davvero il barile. Altro non rispettato la decisione del Tar si può fare. Nonostante tutto anche se sfavorevole alla con- Avrà poco meno di un anno la situazione è delicata, diffici- ferma a commissario dell’Ente, per lasciare il segno, qua- le ma non drammatica. Certo, tant’è che in giudizio non mi li gli ambiti in cui sin d’ora alla Provincia non si potranno sono costituito. ritiene possibile impegnarsi chiedere contributi per feste, e in che modo? sagre o di organizzare concer- Guiderà la Provincia fino Il mio impegno è finalizzato ti. Non sono contro la promo- alle prossime elezioni: prio- in prima battuta al completa- zione dei prodotti attraverso le ritariamente la sua azione mento delle opere pubbliche. sagre e contro la cultura ma in sarà destinata a che cosa? Mi riferisco alla stazione dei questo momento altre sono le La mia azione sarà dettata passeggeri di Pozzallo, all’aper- priorità.

 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa dal Palazzo di Antonino Recca

Il vice commissario è Giovanni Puglisi Il governatore siciliano Raffaele Lombardo, prima delle dimissioni, ha nominato il vice commissario della Provincia di Ragusa

n vice commissario alla Ente locale intermedio che ha Provincia di Ragusa. numerose competenze reali UUno degli ultimi atti sul territorio e che deve dare del governatore siciliano Raf- risposte concrete alle varie faele Lombardo, prima delle istanze che provengono, non sue dimissioni, è stato la no- solo dalle amministrazioni co- mina di Giovanni Puglisi a vice munali, ma anche dai semplici commissario della Provincia di cittadini. In tal senso, intendo Ragusa. mettere a disposizione della Giovanni Puglisi, nato a Scicli Provincia e del Commissario nel 1946 e laureato in Giuri- Scarso, tutta la mia esperien- sprudenza, ha una lunga e za acquisita negli anni nella brillante carriera amministra- pubblica amministrazione, tiva di alto livello nel settore con particolare riferimento al pubblico ed in passato ha ri- settore della sanità”. coperto, tra l’altro, la carica di Giovanni Puglisi direttore amministrativo del- l’ex Azienda ospedaliera “Ci- vile-Maria Paternò Arezzo” e dell’Asp di Catania e per alcuni mesi del 2012 è stato Ignazio Baglieri, nuovo segretario generale commissario straordinario nel comune di Tremestieri Etneo. Il neo vice commissario a l nuovo segretario generale della in discipline turistiche, così come Scicli, sua città d’origine, ha IProvincia di Ragusa, nominato un master universitario di secon- fama di personalità politica di dal presidente Franco Antoci qual- do livello in “Amministrazione del lungo corso poiché negli anni che settimana prima della fine del Territorio”. ’80 ha rivestito il ruolo di con- proprio mandato elettorale, è Acquisita l’idoneità alle funzioni sigliere e assessore comunale Ignazio Baglieri, titolare della se- di segretario generale con la con- nelle file dell’allora DC. greteria generale del comune di seguente iscrizione all’albo Nazio- “Sono stato chiamato dal Pre- Modica. nale, Ignazio Baglieri ha ricevuto sidente Lombardo – dice Pu- Modicano di nascita, 46 anni, lau- numerosi e prestigiosi incarichi glisi - a coadiuvare il Commis- reato nel 1991 in Scienze Politiche amministrativi nei comuni di Buc- sario straordinario Giovanni indirizzo Politico-amministrativo chieri, Comiso, Giarratana, Siracu- Scarso nel non semplice com- presso l’Università di Catania, con- sa nonché molteplici docenze a pito di gestire una realtà com- seguendo in seguito, tra l’altro, livello universitario. plessa qual è la Provincia. Un un diploma di perfezionamento “È per me un onore oltre che uno

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012  Il congedo di Salvatore Piazza

l primo gennaio 2012 si era collocato a riposo dal ruolo Idi segretario generale, ri- manendo nella struttura bu- rocratica dell’Ente col ruolo di direttore generale. La fine del mandato presidenziale di Fran- co Antoci ha comportato an- che la sua decadenza dall’inca- rico di direttore generale. Così come era arrivato in punta di piedi, ora Salvatore Piazza ha lasciato il suo ufficio. Scelto nel luglio del 2007 quale segreta- rio generale dal presidente della Provincia Franco Antoci, al posto del dottor Giuseppe Occhipinti che aveva lasciato Da sinistra il nuovo segretario Ignazio Baglieri, Franco Antoci e Salvatore Piazza l’incarico per raggiunti limiti d’età, calatino di nascita, si è ché il conseguimento di nume- finanziarie provenienti dalla fatto apprezzare le sue qualità rosi crediti formativi presso la Regione e dallo Stato. umane e professionali. Prove- Scuola Superiore dell’Ammini- Il suo congedo è stato salutato niente dal comune di Caltagi- strazione dell’Interno. Oltre a dal Commissario straordinario rone dove negli anni precedenti guidare l’Unità Organizzativa Giovanni Scarso con un pub- aveva svolto il doppio ruolo di Autonoma di segreteria, Salva- blico ringraziamento “per l’im- segretario e direttore generale, tore Piazza nell’aprile del 2009 pegno che ha posto in essere è rimasto alla guida della strut- è stato chiamato a dirigere an- per un regolare funzionamento tura burocratica dell’Ente per che la direzione generale della della macchina burocratica del- 5 anni. Laureato a Catania in Provincia. Incarichi svolti con la Provincia e per aver garantito Giurisprudenza, ha conseguito estrema attenzione e profes- al meglio tutte le funzioni isti- il master in Pianificazione, Con- sionalità, anche e soprattutto tuzionali che hanno condotto trollo e Management Pubblico nei momenti più delicati e dif- l’Ente ad essere indicato come presso la Luiss di Roma non- ficili dovuti ai tagli delle risorse esempio d’eccellenza”. Ignazio Baglieri, nuovo segretario generale

prestigioso traguardo professiona- fase in cui si prospettano pro- le – dice il neo segretario generale fonde modifiche nell’architettura - ricoprire la carica di Segretario istituzionale degli enti locali, mi generale della Provincia Regiona- impegnerò al massimo per far sì le di Ragusa. Questa circostanza, che la Provincia di Ragusa svolga unita al fatto di sentirmi cittadino la sua attività amministrativa nel ibleo e come tale profondamente rispetto delle normative vigenti, legato al nostro territorio unico ottimizzando le risorse disponibili per la sua identità collettiva e la nonché le elevate competenze e straordinaria memoria storica, mi le professionalità che ho rinvenuto rende nel contempo estremamen- nell’ambito di ottima e collaudata te soddisfatto e profondamente organizzazione funzionale”. consapevole della responsabilità che rivesto in questo Ente. In una

 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa nuovi sindaci di Antonino Recca

Chiaramonte, spunta Fornaro tra i due ex assessori uscenti Il neo sindaco punta sul mantenimento dei servizi a favore di studenti e anziani nonostante le ristrettezze di bilancio perché crede fermamente nei principi della solidarietà

ostenuto dalla lista civica interpretato la voglia dei mie “Cambiare per crescere”, concittadini di “Cambiare per SVito Fornaro è il nuovo crescere”, l’identità perduta, il sindaco di Chiaramonte Gul- legame con la storia e le tradi- fi con 1647 voti pari al 40 % zioni e il senso di appartenen- degli elettori che sono andati za. Ed è con questa visione che alle urne. Un successo sorpren- intendo amministrare la città dente perché il neo sindaco ha durante il mio mandato, par- battuto due ex amministratori tendo dalla cultura, dall’iden- della Giunta uscente guidata tità e dai valori del territorio, da Giuseppe Nicastro. Cosi tra dalle politiche dell’educazione, i due litiganti, rappresentati dalla sicurezza, dal territorio e dagli assessori uscenti Giovan- dal suo sviluppo sia urbanisti- ni e Salvatore Nicosia, è uscito co che economico, dalle ope- fuori l’outsider. re pubbliche, dal sistema di Vito Fornaro, 37 anni, laureato qualità sociale, fino ad arrivare dal 2002 in Ingegneria Elettrica ad un Comune innovativo e all’Università degli Studi di Ca- quanto più possibile aperto ai tania, è stato sostenuto da una cittadini”. coalizione politica, promossa Vito Fornaro è consapevole del- da Api, Idv, Pri e dalla Destra le difficoltà che lo aspettano. che ha proposto un progetto “Il lavoro della mia Giunta non promosso dalla maggioranza sarà molto semplice, ne sono Vito Fornaro dei cittadini chiaramontani, consapevole, e le ristrettezze soprattutto i giovani, che han- finanziarie del momento, stan- Istruzione Secondaria superio- no raccolto l’invito di Fornaro a no mettendo a dura prova la re che fruiscono del servizio di voltare pagina. qualità della vita dei miei con- trasporto extraurbano per rag- Da sempre impegnato nel so- cittadini, soprattutto a livello di giungere i vari istituti scolastici ciale, Vito Fornaro da molti servizi. Sono un esempio i tagli in provincia. A tal proposito, anni guida l’Avis di Chiaramon- nel settore dei trasporti pubbli- desidero sottolineare che il te Gulfi, credendo fermamente ci che penalizzano fortemente Comune di Chiaramonte Gulfi, nei principi di solidarietà e nella i cittadini che usufruiscono di sarà l’unico in Provincia di Ra- convinzione che, in un periodo un servizio essenziale, special- gusa, a garantire gratuitamen- di crisi economica e valoriale mente, in un territorio così va- te il servizio dei pulmini per il come quello che si sta viven- sto come quello di Chiaramon- trasporto degli alunni della do, l’associazionismo possa te che comprende numerose Scuola dell’infanzia, primaria e rappresentare una svolta per contrade abitate anche da per- media. Anche per gli studenti un’idea di sviluppo sostenibile sone anziane che vedono nel delle secondarie la mia am- e per un miglioramento della servizio di trasporto pubblico ministrazione ha messo in bi- qualità della vita. l’unico mezzo per spostarsi. lancio le somme per garantire “Nel mio programma elettora- Lo stesso vale per gli studenti loro il trasporto nelle varie sedi le – afferma il neo sindaco - ho di Chiaramonte degli Istituti di scolastiche della Provincia”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 8 Giarratana sceglie Giaquinta Il nuovo primo cittadino punta a rilanciare l’immagine del suo paese puntando sulla concretezza e sulla partecipazione

artolo Giaquinta, medico chirurgo di 56 anni, capogruppo Pd nell’ultimo con- Bsiglio comunale, è il nuovo sindaco di Giarratana. Giaquinta esponente della lista “Insieme per Giarratana”, connotata in pre- valenza dal sostegno di Pd ed Mpa ma con apporti della società civile, ha ottenuto 1171 voti contro i 498 del suo avversario Michela Frasca. Giaquinta succede a Pino Lia che dopo cinque anni di amministrazione non ha inteso ripresentarsi chiudendo così la sua esperienza amministrativa con un solo mandato Il neo sin- daco come fulcro del suo progetto politico, che è stato evidentemente condiviso dalla maggio- ranza dei suoi concittadini, ha puntato sull’ac- coppiamento concretezza e partecipazione. “Ritengo urgente e necessario – afferma Bar- tolo Giaquinta - il rilancio dell’immagine della moderna Terravecchia per fare in modo che ri- siedere a Giarratana diventi non solo piacevole ma addirittura conveniente. Sono pienamente convinto che per il mio paese siano finiti i tempi delle promesse e dei sogni ma che sia l’ora del- la concretezza per realizzare cose possibili con la partecipazione di tutta la collettività e delle altre istituzioni che hanno a cuore il bene della comunità locale. Bartolo Giaquinta

- Il suo programma amministrativo cosa di volley maschile, la San Vito che milita in B1, intende privilegiare? e che senza dubbio è un fiore all’occhiello per Il programma che la mia amministrazione si è tutta la provincia. Per questo è intenzione del- prefissata che, certamente, non è un libro dei l’amministrazione produrre il massimo sforzo sogni riguarda principalmente la valorizzazio- per migliorare il Palazzetto dello Sport e fare ne dei prodotti locali, il miglioramento della in modo così che il sestetto del San Vito possa viabilità, l’utilizzo delle fonti di energia rinno- giocare a Giarratana anche in B1. Per realizzare vabile ma anche l’attenzione per le politiche il mio programma e consapevole delle diminui- giovanili e sociali, nonché la valorizzazione dei te disponibilità finanziarie dovute ai minori tra- siti di interesse turistico, trasparenza dell’azio- sferimenti della Regione, ho cercato di creare ne amministrativa e contenimento della spesa una Giunta che sia una vera e propria squadra corrente. Sfrutteremo anche la positiva ricadu- che per i prossimi cinque anni possa lavorare ta d’immagine proveniente dallo sport, grazie in perfetta sinergia per realizzare gli obiettivi alla recente affermazione della nostra squadra prefissati nel nostro programma elettorale.

9 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa nuovi sindaci di Antonino Recca

Monterosso cerca con Buscema un nuovo civismo democratico Il nuovo sindaco sceglie anche la ripresa del dialogo con le Istituzioni e la riqualificazione urbana del centro storico e delle strutture sportive

cittadini di Monterosso Almo tante aspettative dei nostri gio- hanno scelto come primo vani e proprio per loro intendo I cittadino Paolo Buscema, il istituire un nuovo centro ‘In- candidato sindaco sostenuto forma Giovani e Fare Impresa’. dalla lista civica “Uniti per cam- Saremo, comunque, sempre biare – Insieme si può”. aperti al dialogo ed al confron- Paolo Buscema, 40 anni, è sta- to con l’opposizione per il bene to eletto con 993 voti superan- comune della nostra comunità do di soli 36 voti il suo diretto montana. Sono infatti convin- avversario Salvatore Pagano, tissimo che la nostra comunità presidente uscente del Consi- ha oggi la necessità di recupe- glio comunale. rare quello che definisco “un Paolo Buscema non è alla sua nuovo civismo democratico e prima esperienza amministrati- Paolo Buscema solidale” che possa dare luogo va. In effetti, il neo primo citta- all’impegno di tante persone dino è stato già assessore della neo sindaco - consapevole di per assicurare ai monterossani giunta dell’allora sindaco Vito ereditare una situazione ammi- un futuro più dignitoso. Dob- Amato ed ha preso consapevo- nistrativa disastrosa lasciata dal- biamo riportare serenità in tutta lezza delle innumerevoli proble- la passata Giunta. Ovviamente, la nostra comunità e riprendere matiche inerenti alla gestione di non tutto si può risolvere con i rapporti con tutte le altre Isti- una comunità montana. un colpo di bacchetta magica, a tuzioni, che fino ad oggi sono Buscema, fermo assertore del- cominciare dalla copertura di si- stati inesistenti. La nuova ammi- la democrazia partecipata, ha tuazioni debitorie pregresse nei nistrazione – ribadisce Buscema sempre dichiarato che per lui la confronti di fornitori, uno per – segnerà una forte discontinui- politica rappresenta un impegno tutti l’Enel, così come la manca- tà con la precedente investendo sociale, un servizio verso gli altri ta richiesta di fondi alla Regio- molto sulla tutela dell’ambiente, e tutta la collettività monteros- ne Siciliana per la costruzione ovvero su un uso consapevole sana. Il suo programma, condivi- di infrastrutture a Monterosso dell’energia e sulla valorizzazio- so dalla lista civica che lo ha so- Almo. Stiamo lavorando bene e ne e tutela dell’ambiente. Poi stenuto ed espressione di varie seriamente per cercare di met- sarà importante lavorare anche aree politiche quali Mpa, Pd, Pdl tere a posto i conti senza dover sul risparmio energetico evitan- e Fli, è basato essenzialmente su gravare molto sui miei concitta- do inutili sprechi. E tutto questo macro aree indicate da Buscema dini. Inoltre, nella mia veste di sarà possibile attraverso il Piano in “Ambiente, tutela e valoriz- sindaco posso confermare che Energitico comunale, le cam- zazione del territorio, nonché a breve verrà appaltata la sede pagne di sensibilizzazione e la agricoltura e turismo, commer- del COM per la Protezione Civi- nuova figura del Energy Mana- cio, politiche sociali, istruzione e le, una struttura ferma da più di ger. La futura amministrazione cultura e lavori pubblici”. dieci anni. Intendo operare per punterà anche sulla gestione Proprio per i lavori pubblici, Bu- rilanciare il settore del turismo, dei rifiuti per cercare non solo di scema ha indicato tre priorità iniziando con la riqualificazione migliorare il servizio ma anche da concretizzare durante il suo urbana del centro storico, l’in- di ridurre la Tarsu. Per quanto mandato: la riqualificazione centivazione dell’artigiano ar- riguarda l’economia del territo- dell’area urbana, delle strutture tistico e la valorizzazione delle rio si procederà ad intervenire sportive e la costruzione di una aree archeologiche di Casasia con un piano di investimenti in casa di riposo per anziani. e l’Ipogeo di Calaforno. Certa- settori strategici quali ad esem- “Ho assunto la direzione del- mente, la cultura può esser un pio la viabilità, il turismo, le fonti l’amministrazione comunale di volano per lo sviluppo di Monte- energetiche rinnovabili ed il set- Monterosso Almo – afferma il rosso Almo dando risposte alle tore edilizio”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 10 Pozzallo, tra i due Ammatuna, sceglie Luigi Il nuovo sindaco è un ex dipendente comunale in pensione che al ballottaggio ha superato il parlamentare regionale Roberto. Tra le priorità del suo programma il risanamento finanziario dell’Ente

ra i due Ammatuna, candidati a sindaco per il comune di Pozzallo, gli elettori al Tturno di ballottaggio hanno scelto Luigi, ex funzionario comunale, invece, dell’ex sinda- co e deputato regionale in carica Roberto. Luigi è stato eletto al ballottaggio con 5.761 voti pari al 56,74%, a capo di una coalizione compo- sta da Sel, Psi e due liste civiche. Pozzallese, 63 anni, diplomato all’Istituto Tecnico Nautico, sezione macchinisti, diviene dipendente del Comune di Pozzallo all’età di 25 anni, dove è stato per circa 40 anni Responsabile dei Servizi Demografici, congedandosi alla fine del 2011. Presidente della Società Marinara per più di 20 anni, attualmente è presidente provinciale del- l’Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e di Anagrafe. Luigi Ammatuna A convincere gli elettori dell’unica città mari- nara della Provincia di Ragusa a concedergli della vita dei miei concittadini in quanto desi- fiducia è stato sicuramente il primo punto del dero fortemente che Pozzallo sia una città or- suo programma elettorale: risanare il grave de- dinata, pulita e a misura d’uomo. Favoriremo ficit finanziario del comune con una particolare tutte le iniziative che riguardano la circolazione attenzione all’ambiente, alla viabilità, al verde delle biciclette in città, i servizi di bike e car pubblico e alle iniziative sul tema della disabi- sharing, le auto elettriche, le aree pedonali, e lità. la costituzione di aree verdi per permettere ai “Nell’ottica della trasparenza da noi promes- bambini di giocare in tranquillità”. sa in campagna elettorale – afferma il neo - Lo sviluppo di Pozzallo è legato a doppio sindaco - e per la prima volta nella storia di filo al porto? Pozzallo, un’amministrazione si è confrontata Riguardo allo sviluppo economico del nostro con i cittadini per discutere insieme il piano di territorio, non perdendo di vista le notevoli risanamento finanziario per la nostra città. E’ potenzialità del turismo, non dimentichiamo un tema di basilare importanza perché è op- che il nostro porto è la base operativa siciliana portuno far prendere coscienza ai cittadini del- della società maltese “Virtu Ferries”. Penso che la criticità economica in cui si dibattono i Co- l’eventuale insediamento di una base off-shore muni, indipendentemente dalle minori entrate a Pozzallo potrebbe innescare un meccanismo provenienti dai trasferimenti statali e regionali virtuoso in termini economici e occupaziona- per i tagli alla spesa pubblica e dalla cause che li, molto considerati dalla pubblica opinione, l’hanno determinata. Nonostante le difficoltà specialmente in questi tempi di crisi che, local- finanziarie in cui ci ritroviamo, è intendimento mente, sono in qualche modo contenuti con della mia amministrazione migliorare la qualità l’impiego delle attività legate al mare”.

11 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa nuovi sindaci di Antonino Recca

Susino, quattro anni dopo Il neo primo cittadino di Scicli nella sua azione amministrativa intende privilegiare il risanamento economico dell’Ente e la valorizzazione del turismo balneare e culturale

ranco Susino, medico chi- rurgo, 62 anni, è il nuovo Fsindaco di Scicli. Dopo il tentativo andato a vuoto nel 2008, per una manciata di voti non riuscì ad agganciare il bal- lottaggio nella sfida contro Giovanni Venticinque, stavolta ce l’ha fatta seppure al secon- do turno. Susino ha riportato il 55,93 per cento dei voti, mentre il candidato del Pd, Armando Cannata si è fermato al 44,07 per cento. Franco Susino è stato sostenuto dalle liste civiche “Territorio”, “Scicli e Tu – Susino Sindaco” e Franco Susino dai partiti Udc, Mpa e Fli. Il neo sindaco, con molto prag- fluo dall’attività amministrativa risparmio nei costi poiché uno matismo, non nega che la sua avviando, nel contempo, una degli elementi di crisi dell’am- elezione a primo cittadino arriva concreta azione tesa a recupe- ministrazione comunale negli in un momento delicato per la rare gli ingenti crediti che Scicli ultimi otto anni è rappresentato città, resa famosa dalla serie tv vanta con gli altri Comuni per dal passaggio della gestione in del Commissario Montalbano lo smaltimento dei rifiuti nella house dei rifiuti ad una gestione che ha utilizzato soprattutto nei discarica San Biagio. Quest’ul- affidata completamente a ge- primi episodi la stanza del primo tima, pensata e autorizzata alla stori esterni. cittadino di Scicli come location fine degli anni novanta come - Nella sua azione ammini- del commissariato di Vigata, discarica subcomprensoriale Sci- strativa l’ambiente è ai primi vista la grave emergenza finan- cli-Pozzallo, alla fine del 2002 posti ziaria che da tempo affligge le fu dichiarata discarica compren- “Tengo particolarmente alla casse comunali sciclitane. soriale, e questo permise la sua cura e salvaguardia delle nostre “Gli elettori sciclitani – spiega prematura saturazione. Scicli è coste, non a caso quest’estate Susino – hanno creduto nel mio stata costretta quindi a conferire ho segnalato alla Procura del- progetto, certamente convin- i propri rifiuti in altre discariche la Repubblica di Modica di ac- ti della necessità di modificare provinciali ed extraprovincia- certare presunti inquinamenti completamente la direzione li, con un aggravio di oneri per ambientali segnalati dai cittadi- dell’amministrazione della città l’ente. Oggi, stiamo per mettere ni. Le spiagge di Donnalucata, con l’avvio di una nuova politi- in sicurezza la discarica, ad un Sampieri, Cava d’Aliga e Plaia ca orientata a sanare i conti in passo dal diventare una ‘bomba’ Grande, sono e devono rimane- profondo rosso del Comune ma ecologica. È mio intendimento – re risorse essenziali per il nostro senza tralasciare il rilancio del- aggiunge il neo sindaco – che il turismo balneare che coniugato la città. Per far ciò, più volte in servizio di raccolta dei rifiuti tor- al barocco di Scicli, saranno il campagna elettorale, ho ribadi- ni ad una gestione mista pubbli- volano del futuro economico del to il bisogno di limitare il super- co-privato, consentendo così un nostro comprensorio”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 12 Una donna alla guida di Santa Croce Franca Iurato supera di pochi voti Giovanni Barone e pensa di concentrare la sua azione per una agricoltura più competitiva e per il consolidamento dei flussi turistici grazie alla fiction televisiva di Montalbano

ostenuta dal Pd, dal movimento degli Agricoltori e dal Movimento per l’Au- Stonomia, la lista civica “Il Paese che Vo- gliAmo” è riuscita a far eleggere al fotofinish Franca Iurato con 1225 voti, sindaco di Santa Croce Camerina, battendo di solo di 3 voti il candidato dell’Udc Giovanni Barone. E’ l’unica donna sindaco della provincia di Ragusa. Dopo dieci anni di centrodestra Santa Croce Cameri- na volta pagina e sceglie un sindaco di sinistra eleggendo una donna, impiegata di banca in pensione, proveniente dalla “società civile”, coordinatrice cittadina del Pd, nella speranza di risolvere i problemi sul tappeto della realtà camarinense. - Quali sono le priorità del suo programma amministrativo? Franca Iurato “Ho indicato quale priorità del mio programma amministrativo la scuola, lo sviluppo economi- tomila euro e che per l’anno in corso la Tarsu co del comprensorio attraverso una agricoltura non ha subito alcun aumento, esiste anche il più competitiva e il consolidamento del flusso servizio di raccolta porta a porta di rifiuti in- turistico convogliato dagli episodi televisivi del gombranti, a costo zero. Commissario Montalbano. Sono fermamente - L’agricoltura resta sempre la prima fonte convinta che il benessere legato all’agricoltu- economica del paese? ra in serra che ha caratterizzato la comunità Santa Croce è un paese profondamente agri- di Santa Croce, favorendo l’immigrazione dal colo ma per ridare competitività al comparto Maghreb prima e dall’Est europeo dopo, sia agricolo ritengo che sia necessario ed essen- in questo momento in profonda crisi e che un ziale puntare sulla concentrazione dell’offerta vero ausilio possa arrivare dallo sfruttamento che dia reale protagonismo al lavoro dei pro- sostenibile delle nostre attrattive naturali, in pri- duttori. mo luogo le spiagge dorate, sabbiose e fruibili - I suoi primi atti da sindaco? liberamente, il mare pulito e una popolazione Confermo che presterò una particolare atten- veramente accogliente. E questo è tanto vero zione allo stato sociale prevedendo, tra l’altro, al punto che ho incoraggiato i frequentatori la riduzione dell’Imu al 2 % per la prima casa e delle nostre spiagge ad utilizzare anche i “so- l’introduzione di fasce di reddito esenti dall’Ir- cial group” su internet, non solo per mostrare pef comunale. Un provvedimento che ho inten- le mini discariche abusive ma per fotografare zione di estendere anche ai fabbricati agricoli, e denunciare chi compie questi atti d’inciviltà, e se ce ne saranno le condizioni anche alle pic- considerato che, nonostante la raccolta dei ri- cole e medie imprese del territorio, così come fiuti abbia un disavanzo economico di trecen- richiesto dalle associazioni di categoria”.

13 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa province di Giovanni Molè

Ipotesi accorpamento? È incostituzionale

Il Commissario Straordinario Giovanni Scarso boccia la proposta governativa di accorpare le province perché sono violati i principi costituzionali di sottrazione dell’identità culturale e territoriale e non esclude l’eventuale ricorso all’Alta Corte. a Napolitano e Monti

l Consiglio dei Ministri ha definito i criteri per il riordino delle Province in Italia stabilendo Iche resteranno in vita gli enti con almeno 350 mila abitanti e con 2500 km quadrati di superficie avviando un iter normativo che do- vrebbe concludersi entro il 2012. Se questo criterio dovesse essere adottato in Sicilia (che è una regione a statuto speciale e quindi legifera in piena autonomia), Ragusa potrebbe esse- re accorpata a Catania, non avendo i requisiti Province entro la fine dell’anno fissando fun- previsti dal decreto del Governo Monti: né i zioni e competenze. Intrecci legislativi e nor- 350 mila abitanti, né la superficie territoriale. mativi tra Stato e Regione che non aiutano a La scelta del Governo italiano ‘stride’ con le delineare il futuro di un Ente intermedio come determinazioni dell’Assemblea Regionale Sici- la Provincia. Sull’ultima decisione del Governo liana che con la legge 14/2012, oltre a com- Nazionale interviene il commissario straordi- missariare le Province di Ragusa e Caltanisset- nario Giovanni Scarso che ha preso carta e ta, ha stabilito di legiferare sul riordino delle penna scrivendo al presidente della Repubbli-

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 14 costituzionali come quelli che prevedono che lo Stato riconosca e conferisca agli enti terri- toriali locali funzioni di amministrazione attiva (articoli 114, 117 e 118 Cost.). Nell’insistere con lo svuotamento funzionale delle Province – per di più con un atto legislativo eccezionale ma di rango ordinario - si appalesa un attacco reiterato all’assetto costituzionale e territoriale della Repubblica quale quello fissato dall’arti- colo 5 della Costituzione, laddove il principio di riconoscimento, secondo la lettura che ne dà la teoria della garanzia istituzionale di ma- trice ibero-germanica e che in Italia trova ri- scontri giurisprudenziali costituzionali a partire dalla fine del secolo scorso, sta a significare la presa d’atto, l’assunzione di un limite da parte del legislatore financo costituzionale che “lo Stato non può lecitamente sottrarre compe- tenze alle autonomie locali al punto da ren- Il Commissario Straordinario Giovanni Scarso derne irriconoscibile la rispettiva identità”. E su quest’aspetto credo che ci siano i presupposti di una nostra iniziativa per un eventuale ricor- so all’Alta Corte. Questo è un aspetto, poi vi è l’altro anche questo incostituzionale su cui dovrebbe muoversi soprattutto la Regione Si- ciliana: il decreto legge del Governo Italiano è in contrasto con l’articolo 15 dello Statuto Si- ciliano. Quindi ci sono argomenti straboccanti sul piano giuridico per ribadire il no all’accor- pamento della Provincia di Ragusa con altre province, restano poi gli aspetti culturali ed economici che non sono secondari sull’iden- tità del nostro territorio rispetto a Siracusa e ora addirittura a Catania”. Giovanni Scarso esprime preoccupazione per queste notizie che hanno un effetto devastante nei confronti dei cittadini che stanno perdendo i loro riferi- menti istituzionali. “Se apprezzo e condivido pienamente i tentativi del Governo nazionale di diminuire la spesa pubblica in questi tempi difficili di crisi globale, non posso condividere l’ipotesi dell’eventuale e irrimediabile perdita dell’identità e dell’orgoglio “ibleo”. In un pas- sato non così lontano, 85 anni fa per la preci- sione, è stata istituita la provincia di Ragusa, distaccando una parte del territorio dalla Pro- vincia di Siracusa, perché quest’ultima non era in grado di rispondere con la dovuta attenzio- ne, alle specifiche esigenze del mondo agrico- lo ed industriale di questo territorio confinante con la provincia di Caltanissetta. Un accorpa- ca Giorgio Napolitano e al presidente del Con- mento irrazionale e fatto solo sulla fredda re- siglio dei Ministri Mario Monti. gola dei numeri sarebbe indubbiamente un “Avevo esplicitato subito – scrive Scarso - la atto antistorico ed impopolare, che penaliz- mia posizione, dichiarandomi contrario al- zerebbe il lavoro della popolazione ragusana l’accorpamento con la provincia di Siracusa. estremamente ligia al proprio dovere civico e L’ennesima decisione del Governo sul riordino che, a fatica, ha costruito la sua identità grazie delle Province contribuisce a creare confusione alla sua intraprendenza e laboriosità nel cam- e persevera nella violazione di alcuni principi po produttivo e culturale”.

15 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa infrastrutture di Giovanni Molè

L’aeroporto non può più attendere Il Commissario Straordinario Giovanni Scarso scrive al ministro Corrado Passera per sollecitare la firma della convenzione Enav per il servizio di assistenza al volo e rendere operativo lo scalo di Comiso

gregio Ministro, ppena insediato, ha promosso da qualche settimana ho assunto una riunione sull’aeroporto per l’incarico di Commissario Straordi- verificare lo stato dell’arte, di E A nario di questo Ente e sull’apertura del nuovo concerto con l’assessore regionale alle aeroporto di Comiso, struttura completata e Infrastrutture e alla Mobililità Per Car- certificata dall’Enac, ed inserita nel Piano- Na melo Russo. Giovanni Scarso, neo com- zionale del Trasporto aereo; ho intenzione di missario straordinario della Provincia di esperire tutte le azioni possibili per accelerare lo Ragusa, ha intenzione di non mettere start up dello scalo e di avviare le interlocuzioni tempo in mezzo sull’aeroporto e non governative utili a sbloccare l’impasse. lasciare nulla al caso. Così ha scritto al ministero alle Infrastrutture Corrado Passera e al suo vice Mario Ciaccia per chiedere un incontro. La sua missiva è stata indirizzata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, al presidente della Regione Siciliana, al sindaco di Comiso, al presidente della Soaco, al procuratore della Repubblica di Ragusa e al procura- tore presso la Corte dei Conti di Paler- mo. Ha stigmatizzato le azioni dilatorie di dirigenti ministeriali sulla mancata firma della convenzione con l’Enav per il servizio di assistenza al volo e dato atto dell’impegno straordinario del prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro che ha istituto un tavolo tecnico quasi perma- nente per aggiornare il crono program- ma relativo all’apertura dello scalo. A fianco pubblichiamo integralmente la lettera del Commissario Giovanni Scarso al Ministero Corrado Passera.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 16 La Torre o Magliocco? La guerra infinita…

una storia infinita quella dell’intitolazione dell’aeroporto di Comiso. A rilanciare una polemica che sembrava sopita È la scelta dell’assessore regionale alla Mobilità Pier Carmelo Russo che prima di dimettersi come suo ultimo atto ha deciso di intitolare lo scalo a Pio La Torre. Fu invece il primo atto politico del nuovo sindaco di Comiso Giuseppe Alfano nel 2008 quando de- cise di reintitolarlo al generale ‘Vincenzo Magliocco’, cancellando così l’intitolazione all’ex segretario regionale del Partito Comuni- sta decisa dal suo predecessore Giuseppe Di Giacomo. Pier Carmelo Russo ha rilanciato la polemica. “Come mio ulti- mo atto da assessore per le Infrastrutture ho firmato il provvedi- mento l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio la Torre. Mi è sembrato un atto giusto e doveroso nei confronti di un eroe nazionale. Oggi l’aeroporto è a tutti gli effetti su sedime regionale – ha aggiunto Russo -, quindi spetta alla Regione stabilire l’inti- tolazione”. Scelta subito bocciata dal sindaco Alfano: “La scelta di riproporre l’intitolazione a Pio La Torre è fuori tempo massimo perché il Tar ha bocciato la procedura adottata per dedicargli lo scalo ibleo”. La polemica non è destinata a chiudersi…

I tempi sono maturi per programmare l’aper- cretamente la fase dello start-up alla quale ha tura dello scalo e non possono esserci motivi concorso con sostanzioso impegno finanziario ostativi se non si vuole perdere la fiducia dei la Regione Siciliana che con apposita legge ha cittadini della provincia di Ragusa nei confronti stanziato e tempestivamente accreditato 4,5 delle Istituzioni. milioni di euro. Tra l’altro devo sottolineare che L’ostacolo maggiore per consentire l’avvio del nel caso specifico dei compiti di assistenza al nuovo scalo è la copertura finanziaria per il ser- volo e per quanto concerne il costo del servizio vizio di assistenza al volo. È necessario un de- - sia per l’infrastrutturazione che per la gestio- creto interministeriale, di concerto col Ministro ne - l’allegato tecnico del D.I. del 14 dicembre dell’Economia, per definire l’iter e avviare con- 2010 alla voce ‘servizi navigazione aerea’ pre- vede espressamente che lo stesso sia garantito da ENAV S.p.A. Ritengo, pertanto, utile chiederLe un incontro risolutivo anche per verificare le difficoltà che si frappongono all’apertura dello scalo per la mancata copertura del servizio di assistenza al volo e cosa si rende necessario per superarle; nella prospettiva che l’aeroporto deve essere aperto nel più breve tempo possibile, poiché altri ritardi non sono tollerabili e tollerati da un territorio che aspetta l’apertura dello sca- lo come un’opportunità di sviluppo attesa da . Si rappresenta infine che l’eventuale ritardo nell’apertura dello scalo potrebbe dar vita ad indagini di carattere giudiziario, sul piano delle responsabilità amministrative, oltre ad eviden- ziare eventuali danni di natura erariale che la Corte dei Conti potrebbe perseguire. In attesa di un Suo tempestivo riscontro, le porgo distinti saluti

17 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa polizia provinciale di Lucia Fava

Bracconaggio e fumarole Non si scappa! Intensa attività degli uomini del comandante Raffaele Falconieri che in diverse operazioni hanno denunciato, a stagione venatoria chiusa, cacciatori che avevano abbattuto decine e decine di conigli. Nel mirino anche i produttori serricoli per il ricorso sistematico alle fumarole per bruciare i rifiuti agricoli

on conosce sosta l’attività della Polizia Provinciale impegnata in estate princi- Npalmente su due fronti: lotta al bracco- naggio e alle fumarole. La prima operazione nel mese di giugno, quando a seguito di un’intensa operazione di controllo notturno del territorio, un cacciatore di 86 anni è stato sorpreso mentre sparava, a stagione venatoria ancora chiusa, ai conigli selvatici. In particolare, in piena notte, mentre le pattuglie della polizia provinciale perlustra- vano la zona dell’acatese, in contrada Litteri, udivano ripetuti spari da arma da fuoco. In- dividuato il posto, tra vigneti, uliveti e serre, sorprendevano un cacciatore che, armato di un fucile cal. 36 e con l’ausilio di un faro not- Il commissario Scarso e il comandante Falconieri illustrano ai turno, aveva già abbattuto 23 conigli selvatici giornalisti i risultati di una operazione antibracconaggio e, vista la riserva di munizioni che possedeva, sicuramente si apprestava ad abbatterne nu- razione del giugno 2011 che portò all’arresto merosi altri. Il cacciatore, originario e residente di 3 bracconieri del catanese che avevano ab- ad Acate, tra l’altro già denunciato in passato battuto 91 conigli selvatici”. dalla Polizia Provinciale per reati venatori, è L’individuazione del cacciatore acatese non stato subito identificato ed allo stesso è stata è stata l’unica operazione portata a termine contestata l’ipotesi di reato di caccia in perio- dalla Polizia Provinciale che alla vigilia di ferra- do di divieto generale e per di più con l’ausi- gosto ha denunciato tre cacciatori di Gela che lio di un mezzo vietato (il faro). Il fucile, 43 nelle campagne dell’acatese, in piena notte cartucce calibro 36, il faro e le batterie, i 23 e con l’ausilio di un potente faretto avevano conigli appena abbattuti e la cassa ove erano già sparato ed abbattuto 43 conigli selvatici. stati riposti, nonché tutta l’attrezzatura utiliz- Approfittando dell’oscurità notturna, nelle fasi zata sono stati immediatamente sottoposti a dell’intervento della pattuglia i tre riuscivano a sequestro nascondere tra la vegetazione della zona, l’uni- “La rilevante quantità di conigli uccisi – rileva co fucile utilizzato per la caccia. Gli immediati il comandante Falconieri - può rendere l’idea accertamenti domiciliari svolti a Gela, in col- di quale carneficina faunistica si consuma, in laborazione con il Commissariato di Pubblica aperta sfida alle leggi dello Stato, quotidia- Sicurezza, permettevano di appurare che pres- namente nel nostro territorio provinciale, sul so l’abitazione di uno dei cacciatori mancava quale agiscono bracconieri provenienti anche uno dei due fucili regolarmente denunciati e da altre provincie (come dimostrato dall’ope- ritrovato successivamente nascosto nelle cam-

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 18 pagne dell’acatese dove i tre cacciatori erano stati bloccati e identificati. Il presidente provinciale della Federazione Sici- liana della Caccia Giorgio Di Pasquale ha fatto pervenire al comandante della Polizia Provin- ciale subito l’apprezzamento dell’associazione venatoria per ‘la brillante operazione messa in atto’. Un lavoro straordinario che ha permesso agli uomini del comandante della Polizia Provincia- le Raffaele Falconieri di ricevere complimenti e attestazioni di stima da parte delle associa- zioni venatorie nonché gli encomi solenni del Commissario Straordinario Giovanni Scarso. Fucili e cartucce sequestrati nell’operazione antibracconaggio “I riconoscimenti ufficiali – afferma il coman- date della Polizia Provinciale, Raffaele Falconie- dei rifiuti vegetali e dei materiali plastici pro- ri – non solo ci rendono orgogliosi per il ruolo venienti dall’attività serricola, affligge il territo- che svolgiamo ma ci gratificano sul piano pro- rio ibleo ed è causa di un grave inquinamento fessionale e personale per tutti i sacrifici che i dell’aria. L’attività di controllo, svolta anche in nostri agenti, giorno e notte, affrontano con orari notturni e mattutini, è stata rivolta so- grande motivazione interiore ed alto senso del prattutto al settore provinciale di sud-ovest dovere. La Polizia provinciale di Ragusa è l’uni- che interessa gli ambiti territoriali dei comuni di ca in Sicilia all’interno di un Ente territoriale, ad Ragusa, Santa Croce Camerina, Acate, Comiso essere stata assunta a dignità di settore auto- e Vittoria, dove il fenomeno delle “fumarole” nomo e non di semplice servizio. Nella lotta al è prevalente e dove in passato si è avuto modo bracconaggio, spesso su segnalazione e ausi- di constatare una abitudine abbastanza diffu- lio del nucleo di vigilanza venatoria volontaria sa degli imprenditori agricoli di incendiare i ri- della Lipu e di altre associazioni provinciali, i ri- fiuti plastici e vegetali all’interno delle proprie sultati raggiunti sono stati notevoli. Abbiamo, aziende. Nel corso delle numerose verifiche in via esemplificativa, identificato e denuncia- compiute dal Nucleo Ambientale della Polizia to 34 persone per illeciti penali riguardanti la Provinciale sono state sottoposte a controllo caccia ed inoltrato altre 7 denunce a carico di preventivo alcune attività di serricoltori che ignoti. Desidero segnalare la nostra particola- avevano già provveduto ad accatastare rifiuti re attenzione nell’area dei Pantani Longarini ai di plastica, di polistirolo e tubi di irrigazione confini con la provincia di Siracusa, un’area che all’interno dei siti produttivi. Diverse decine di era stata devastata dai cacciatori di frodo”. produttori sono stati resi edotti delle corrette La Polizia Provinciale non si è dedicata esclusi- modalità di smaltimento dei rifiuti, al fine di vamente alla lotta al bracconaggio ma ha con- evitarne l’abbandono indiscriminato sul terri- centrato i suoi sforzi anche per debellare in torio o la loro distruzione mediante inceneri- estate il triste fenomeno delle fumarole, inten- mento. Durante i controlli svolti tra i Comuni di sificando i controlli specifici su tutto il territo- Vittoria (contrada Zafaglione), Acate (contrada rio provinciale a tutela della salute pubblica e Canalotti, Macconi-Dirillo), S. Croce Camerina dell’ambiente. Come è noto, infatti, l’abitudine (contrada Menta e contrada Bosco Braccetto) ancora persistente di molti agricoltori di prov- e Scicli (C.da Spinello) 7 imprenditori agricoli vedere allo smaltimento mediante bruciatura sono stati sorpresi mentre bruciavano i rifiuti vegetali dismessi delle serre e tutti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di illecito smaltimento di rifiuti speciali ed immissione molesta di fumi in atmosfera. “I controlli saranno sempre intensi – dice il commissario straordinario Giovanni Scarso - ed interesseranno tutto il territorio provincia- le con particolare riferimento all’intera fascia costiera perché la lotta alle fumarole è senza quartiere. Mi auguro che i nostri produttori evitino il ricorso alle fumarole per eliminare i rifiuti agricoli. Il problema è culturale e con un’attenta e puntuale vigilanza riusciremo a far cambiare registro ai produttori agricoli del territorio ibleo”.

Il sequestro del cantiere di contrada Treppiedi a Modica dopo l’abbattimento degli ecomostri 19 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa giustizia di Fabio Tomasi

Tribunale di Modica? ‘Tagliato’! Un presidio di giustizia soppresso per la ‘rivisitazione’ della spesa prevista dal Governo Monti. L’unanime dissenso di avvocati e magistrati (con qualche eccezione) sulla scomparsa di un Tribunale che di fatto non porterà alcun risparmio di spesa

l tribunale di Modica scompare, col conse- guente accorpamento delle sezioni giudi- Iziarie al tribunale di Ragusa. La ‘spending review’ del governo Monti ridisegna così la nuova mappa geografica giudiziaria italiana dalla quale resta escluso il presidio modicano, anche se avvocati e politici sostengono che non è ancora detta l’ultima parola. Di fatto però il via libera definitivo del consiglio dei Ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie sembra dare un taglio netto anche all’ultimo filo di speranza. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle com- missioni Giustizia di Camera e Senato, nonché di quello reso dal Consiglio superiore della ma- gistratura, ha licenziato la versione definitiva del decreto che prevede: la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale e la riduzione e l’accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. In Sicilia si salvano solo Caltagiro- La sede del Tribunale di Modica ne e Sciacca, perché aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata. beneficio per l’utenza, vedo solo uno spreco di “Siamo di fronte a un paradosso che potreb- risorse pubbliche e il rischio di una paralisi del- be costare caro al territorio ibleo – commenta l’amministrazione giudiziaria. Allo stato attuale l’avvocato Ignazio Galfo, presidente dell’ordi- il tribunale di Ragusa non è idoneo, per strut- ne forense di Modica –. Se la mafia non ha at- tura ed organizzazione, a garantire in quantità tecchito nella nostra provincia, è anche grazie e qualità il lavoro svolto dal tribunale di Mo- all’organizzazione giudiziaria efficiente, di cui dica, quindi dovrà essere adeguato attraverso il tribunale di Modica, per la sua storia plu- cospicui investimenti. A questo punto però è ricentenaria e soprattutto per la sua attività, lecito domandarsi che senso abbia tagliare un è espressione. In questi mesi non abbiamo servizio utile al cittadino se poi occorre spen- condotto una battaglia mossa dall’emotività dere altro denaro pubblico per ripristinarlo a o, peggio, da ragioni campanilistiche. Se l’ac- pochi chilometri di distanza. Si è stimato di corpamento al tribunale di Ragusa avesse una realizzare risparmi, a livello nazionale, pari a sua reale utilità, in termini di servizi resi ai cit- circa 40 milioni di euro da qui al 2014. E il dan- tadini del circondario, sarei il primo ad avallare no è stato stimato? Sia chiaro, io sono favo- il provvedimento. Ma ad oggi non vedo alcun revole alla politica dei tagli. Una riforma della

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 20 geografia giudiziaria ritengo sia indispensabile – conclude il presidente dell’ordine forense di Modica – così come è indispensabile operare tagli finalizzati al risparmio e all’efficienza, ma con questa riforma mi sembra che le cesoie siano, per così dire, sfuggite di mano”. Intanto contro la soppressione del tribunale è stata lanciata sul web una petizione. Sono molte, comunque, le domande cruciali che il fronte eterogeneo della protesta contro la soppressione pone, rimarcando la questione del mancato rispetto del criterio di economicità (Modica vanta una struttura moderna costata 20 milioni di euro e inaugurata nel 2004): si è tenuto conto che Modica ha inaugurato la nuova sede del tribunale qualche anno fa con taglio del nastro dell’onorevole Casini? Si è te- nuto conto che il tribunale di Ragusa, già in affanno per la gestione dei suoi uffici, è desti- nato ad esplodere allorché sarà chiamato ad ospitare quelli trattati a Modica e a riaccoglie- re gli altri assegnati alla sezione distaccata di Vittoria? Il presidente dell’ordine forense di Modica Ignazio Galfo “L’unico elemento di concretezza che vedo è il rischio che questa riforma, definita da qualcu- no ‘epocale’, si traduca in una epocale presa che è quella, principalmente, del risparmio”. Il in giro – chiosa il presidente dell’ordine degli tribunale di Modica, continua il procuratore, avvocati di Ragusa, Giorgio Assenza –. Pren- è allocato in una struttura, di proprietà del- diamo l’aspetto logistico, per cominciare. Vo- lo Stato, all’avanguardia sotto il profilo strut- gliamo chiudere dei locali nuovi, realizzati di turale, informatico e di sicurezza. Rimane da recente e con una certa spesa, per prenderne chiedersi perché una parte, sia pure limitata, altri in affitto? Per non parlare poi del periodo di magistrati operanti nel territorio, ma per lo transitorio, durante il quale i processi penali più a Ragusa, sia favorevole all’accorpamento. assegnati ai nuovi collegi dovranno ripartire da Ed è da vedere se un accorpamento finalizzato zero. Tutto ciò comporterà una lunga paralisi al migliore funzionamento complessivo non si della giustizia in grado di impantanare l’intera tradurrebbe, nei fatti, nel contagio di condi- provincia. Queste non sono vere riforme, tese zioni di lavoro precarie e difficili e nella diffu- al risparmio e all’efficienza. Sono solo spot sione di tempi incompatibili con le attese della da presentare all’Europa. Come la questione collettività, sulla carta restando gli ottimistici del taglio delle Province. Dove andranno i di- propositi di miglioramento della resa”. pendenti della Provincia di Ragusa? Credo che applicare in certi servizi al cittadino, come nel caso della giustizia, una visione manageriale è quanto meno aberrante”. Un altro “no” secco è arrivato dal procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Pulejo, che prende le distanze dai magistrati in servi- zio nei tribunali di Ragusa e Modica che si sono espressi in maniera favorevole all’accorpamen- to delle due strutture giudiziarie. Per i magi- strati in questione, l’accorpamento significa una migliore organizzazione del lavoro, la pos- sibilità di alleviare i disagi nell’amministrazione della giustizia, causati dalla mancanza di per- sonale, e una migliore razionalizzazione delle risorse umane. Per il procuratore Francesco Pu- lejo, invece, stiamo assistendo “alla volontà di modificare e sopprimere il Tribunale di Modica senza rendersi conto che questo non porterà a quella che è la finalità della legge delega, Il procuratore della Repubblica di Modica Francesco Pulejo

21 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa cultura di Laura Curella Ragusa a tutto libri Una festa aperta della cultura per il festival della letteratura ‘A tutto volume”, promosso dalla Fondazione degli Archi, che ha richiamato per ogni autore un’ampia partecipazione di pubblico. Tra gli autori Chiara Gamberale, Federico Scianna, Concita Di Gregorio, Gianni Riotta e Stefano Rodotà hanno fatto il pieno

er il terzo anno consecu- no sono intervenuti autori di ri- borse colme e pesanti, nelle tivo, Ragusa ha fatto da lievo come Ginevra Bompiani, scenografiche disposizioni dei Pcornice agli eventi di “A Donato Carrisi, Chiara Gambe- banchetti-vendita presi d’as- tutto volume”, festival lette- rale, Fabio Geda, Andrea Mo- salto. rario ideato e realizzato dalla lesini, Ben Pastor e due favoriti Il successo dell’iniziativa con- ‘Fondazione degli Archi’ con la del Premio Strega, Emanuele ferma quanto sia grande la direzione scientifica dello scrit- Trevi e Davide Enia. Sul versan- voglia di cultura e quanto fer- tore e giornalista economico te della giustizia e della politica mento ci sia nella società iblea, Roberto Ippolito. il festival ha registrato la par- accompagnata da una robusta Una manifestazione itinerante tecipazione di Giuseppe Ayala, voglia di confronto. caratterizzata dalle molteplici Elio Veltri e Francesco Paola. La location scelte nel centro sto- saggistica è stata rappresenta- rico ibleo. Piazze, chiese, cor- ta da Concita De Gregorio, Mi- tili, bar, librerie e giardini sono chele Mirabella, Gianni Riotta stati trasformati in palcoscenici e Riccardo Staglianò. Molti altri privilegiati attraverso i quali la i temi affrontati nel corso della parola scritta è riuscita ad in- quattro giorni letteraria: l’eco- cantare le importanti platee. nomia grazie a Myrta Merli- Più che un festival della let- no, le problematiche legate teratura, la rassegna “A tutto all’energia con Valerio Rossi volume” si è confermata una Albertini, ed ancora l’arte e la festa aperta a tutta la città, fotografia negli incontri con nelle cui strade si è concretiz- Mauro Covacich, Dario Salva- zato l’incontro tra il pubblico e tori e Ferdinando Scianna, la gli scrittori, che sono diventati cucina nelle presentazioni dei a loro volta pubblico. volumi di Bruno Gambacorta e Venticinque gli autori che, Rocco Moliterni. come una singolare corsa a Appassionati lettori di tutte le tappe, si sono avvicendati per età hanno animato ogni ap- un lungo fine settimana di in- puntamento con attenta par- contri all’insegna del plurali- tecipazione e curiosa complici- smo di voci, nei tanti approcci tà, entrando in sintonia con gli della saggistica e nel fermento autori presenti e soprattutto della narrativa. L’inaugurazione con i veri protagonisti: i libri. è stata affidata a Gian Antonio Circolavano dappertutto tra le Stella, la chiusura a Stefano Ro- vie del barocco ibleo, in mani dotà. Per la narrativa quest’an- speranzose di una dedica, in

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 22 Uno degli incontri con gli autori “A tutto volume”. Robeto Ippolito intervista Stefano Rodotà

Lo stato del patrimonio pae- fa la situazione di un paese che Molti altri gli spunti offerti dal saggistico nazionale il tema di sta distruggendo le proprie festival per analizzare la con- apertura del festival con una bellezze artistiche e paesag- troversa storia italiana, come il ‘firma’ d’eccezione del gior- gistiche a causa di una classe partecipatissimo incontro con nalismo italiano, Gian Antonio dirigente sempre più corrot- Giuseppe Ayala, condotto dal Stella, autore di “Vandali. L’as- ta e di un popolo che non si giornalista Andrea Vianello salto alle bellezze d’Italia”. indigna ma spesso approfitta presso il cortile della Prefettu- Un libro-inchiesta che fotogra- anche della situazione. ra. Il magistrato palermitano, attraverso la presentazione della sua ultima fatica lette- raria, “Troppe coincidenze”, ha tratteggiato un desolante quadro a pochi giorni dal ven- tennale della strage di Capaci, ovvero come sia stato inutile il sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino di fronte ad una realtà dove poco è cambiato. Un altro tragico evento della recente storia italiana, avvenu- to sempre nel palermitano, al centro dell’incontro con Fran- cesco Terracina, giornalista dell’Ansa di Palermo. Il libro- inchiesta “L’ultimo volo per Punta Raisi” ripercorre il disa- stro aereo del 5 maggio 1972, quando il volo AZ 112 dell’Ali- talia proveniente da Roma si schianta contro la parete roc- ciosa di Montagna Longa. “Per le 115 vittime non c’è mai sta- ta giustizia – denuncia l’autore – e a distanza di quarant’anni ancora non è chiaro se si trattò di strage o sciagura”.

23 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa cultura di Daniela Citino

Kamarina è la ‘casa’ del cinema dei corti Il VideoLab Film Festival sposa definitivamente la dimora di Kamarina e compie il salto di qualità grazie al suo afflato internazionale

amarina è stata la speciale “sala” di proiezione del VideoLab Film Festival Kche per la quattordicesima edizione ha voluto consacrare il legame con lo splendido sito archeologico sposandone il prestigioso nome e diventando “Concorso internazionale di corti del cinema d’Arte Mediterraneo di Ka- marina”. Difficile sarà, da adesso in poi, pen- sarli non insieme. “Salto di qualità dell’edizione 2012 - com- menta il direttore artistico Andrea Di Falco - è sicuramente il suo afflato internazionale. Una tensione culturale ed artistica che ha fatto di VideoLab un festival dallo sguardo oltre, pun- tato principalmente verso il Mediterraneo con la consapevolezza che siamo tutti arabi. Che Da sinistra: Deborah Lentini, Francesco Savarino, Luciano siamo tutti migranti”. Bottaro, Manuel Giliberti, Lucia Sardo, Andrea Di Falco Una consapevolezza riflessa nella scelta di fare “buio in sala” con lo struggente documentario gista Mario Piredda, autore di “Io sono qui” del regista Manuel Giliberti, che del festival ne che racconta l’esperienza dolorosa e intensa è il presidente onorario. “ una notte. di Giovanni Asara, un giovane militare italiano Siciliani di Tunisi” è sicuramente stata la “cifra” in missione in Kosovo. Il premio per la migliore dell’edizione 2012 del VideoLab Film Festival. regia è invece andato a Mario Parruccini, au- Il documentario racconta la “migrazione” al tore di “I tweet”, corto che mette in scena le contrario quando nell’Ottocento e sino agli vicende di una adolescente che vive, pratica- anni Trenta del Novecento bastava una notte mente da sola, in una New York disumaniz- per approdare sulle coste tunisine. zata. Il susseguirsi di eventi senza soluzione di “Partivano su barconi carichi di pena e spe- continuità fino alla svolta che sarà l’incontro ranza contadini, operai, artigiani, povera gen- con Frank. te alla ricerca di un futuro e la Tunisia offriva Il VideoLab Film Festival ha voluto dedicare agli esuli accoglienza, fratellanza, amicizia” ha quest’anno il suo speciale reading d’esordio a raccontato il regista Manuel Giliberti che con ‘Fahrenheit 451’, il romanzo scritto da Ray Bra- ‘Siciliani di Tunisi’, raccogliendo le voci dei sici- dbury e diventato “musa” ispiratrice dell’omo- liani in Tunisia, attraverso le testimonianze dei nimo film girato dal geniale François Truffaut loro discendenti, è riuscito nell’intento di rea- “L’idea – aggiunge Andrea Di Falco – è stata lizzare un grande affresco poetico fondato su quella del reading collettivo mettendo insieme un modello di società pacificata ed integrata. cineasti e spettatori per leggere una pagina Dopo Giliberti è stata la volta di Pappi Cor- del romanzo a volere sottolineare la metafora sicato a cui è stata dedicata la rassegna del della condivisione del manifesto della Comu- cinema breve. nità degli Uomini-Libro ovvero della Comunità Il concorso di quest’anno è stato vinto dal re- degli Uomini Liberi”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 24

LA PROVINCIA ALBUMDI RAGUSA

Spiagge carosello ACATE CHIARAMONTE GULFI COMISO GIARRATANA ISPICA MODICA ALMO MONTEROSSO POZZALLO RAGUSA SCICLI CROCE CAMERINA SANTA VITTORIA N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 N. • Album • La Provincia di Ragusa La Provincia VITTORIA SANTA CROCE CAMERINA SCICLI RAGUSA POZZALLO MONTEROSSO ALMO MODICA ISPICA GIARRATANA COMISO CHIARAMONTE GULFI ACATE

LA PROVINCIA DI RAGUSA ALBUM

’obiettivo di Gianni Mania ha investigato in lungo e in largo L le spiagge iblee, sintetizzando le evoluzioni del costume, in un de- cennio di ricerca antropologica ed estetica. Fotogrammi di una provin- cia che si bagna, che fa di un luo- go un campione di società, dove è possibile trovare il bazar senza la coercizione delle mura, dove la li- bertà corre nella nudità naturale, dove s’inventa il gioco nuovo e si riaccendono ciclicamente i passa- tempi d’una volta. Avvalendosi della tecnica della macchina nascosta, ma senza alcun compiaciuto voyeuri- smo, Gianni Mania ha penetrato la maschera inevitabile che la socialità comporta, specie quando ci si vede puntare contro la scatola nera, e si reagisce con un surrogato di umani- tà, con una smorfia di sorriso. Non è vita reale, la fotografia, è vero. È un suo sostituto, una riproduzione bidimensionale dell’esistenza. Ma qualche volta accade che sia “phos” e “grafia”, ossia scrittura con la luce, con la scintilla che la verità fa rilucere di arte. Accade quando Gianni Ma- nia effigia pittoricamente un sipario, bagliori laterali contro la scala strug- gente dei grigi, la tenda, la plastica rigonfia, mare e terra sedati dai toni sereni del crepuscolo, quando ritrae una bagnante in situazioni composi- N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 N. • tive ottocentesche, quando una caf- fettiera racconta un popolo, quando Album • la spiaggia è un letto, un’alcova, una stanza da bagno e persino un salot- to. Quando, potenza dello sguardo, quell’emporio mobile di magliette colorate ci chiede lavoro, e una ruo-

La Provincia di Ragusa La Provincia ta allude simbolicamente ai destini che il mare incrocia, dentro la mano d’un colore differente dal tuo, che gira con te. Elisa Mandarà

II III N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 N. • Album • La Provincia di Ragusa La Provincia

IV V N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 N. • Album • La Provincia di Ragusa La Provincia

VI VII

LA PROVINCIA DI RAGUSA ALBUM N. 3-4 Maggio/Agosto 2012 N. • Album • La Provincia di Ragusa La Provincia

Inserto del periodico Foto: La Provincia di Ragusa Anno XXVII - N. 3-4 Gianni Mania Maggio/Agosto 2012 Testi: Elisa Mandarà VIII turismo di Antonino Recca

Il corridoio Ragusa-Monaco di Baviera La Provincia ha promosso un educational tour riservato ad operatori turistici e giornalisti tedeschi per avere contezza delle strutture ricettive iblee destinate a segmenti di clientela di alto livello

e azioni di marketing ter- ritoriale finalizzate alla Lpromozione turistica della provincia di Ragusa all’Estero hanno un ‘ritorno’ assicurato. Dopo un’attenta e sistematica campagna di promozione turi- stica non esiste risultato più lu- singhiero soddisfacente che la richiesta insistente e pressante proveniente da tour operator e giornalisti stranieri di visitare il territorio che è pubblicizza- to durante eventi realizzati ad hoc. È il caso della Bavaria, regione tedesca che guarda alla Sicilia turistica con interesse e a Ra- gusa in particolare. Così an- Il commissario straordinario dà il benvenuto ai partecipanti tedeschi all’educational tour cora una volta, dopo le azioni di marketing territoriale che la mente a quanti hanno potuto turistica combinata attraver- Provincia di Ragusa ha attuato vederle in precedenza solo at- so la valorizzazione del nostro lo scorso anno in territorio ger- traverso video o degustazioni esclusivo patrimonio gastrono- manico, soprattutto nella zona in loco, le bellezze e le poten- mico, paesaggistico, architet- della Baviera, il riscontro c’è zialità turistiche della zona, con tonico, archeologico e dell’ar- stato. realtà ricettive ed enogastrono- tigianato locale. Ciò al fine di A dimostrazione dell’apprez- miche di alto livello al punto di gettare i presupposti per una zamento dell’offerta turistica non temere in nessun modo la commercializzazione diretta e iblea, con la collaborazione del- concorrenza di altre zone del- l’inserimento nei cataloghi degli l’Air Malta, oramai da anni part- la Sicilia molto più blasonate operatori di queste attività, so- ner consolidata della Provincia, dal punto di vista turistico. Per prattutto sul mercato tedesco, è stato realizzato un educatio- sottolineare l’importanza di tali sicuramente il più importante nal tour per alcuni operatori azioni, cosiddette di “promo- d’Europa”. turistici e giornalisti tedeschi zione di ritorno”, i graditi ospiti Gli ospiti, in tutto otto tra ope- che fanno base a Monaco di tedeschi si sono incontrati con il ratori turistici e giornalisti, a Baviera. Commissario Straordinario Gio- rappresentare importanti testa- La Baviera non è stata scelta a vanni Scarso che ha dato loro te giornalistiche ed agenzie di caso per promuovere il com- il benvenuto a nome di tutta la viaggio specializzate nel settore prensorio ibleo; la sua capita- provincia. delle vacanze nei paesi del Me- le, Monaco, è infatti collegata “La finalità di questo educatio- diterraneo, hanno girato la no- giornalmente con l’aeroporto nal tour – commenta Giovanni stra provincia in lungo e largo, di Catania grazie ai voli dell’Air Scarso - che premia gli sforzi visitando numerose strutture Malta. L’intento della Provincia, promozionali compiuti nel re- ricettive destinate a segmenti ovviamente, è stato quello di cente passato, è chiaramente di clientela di alto livello, sem- promuovere e far conoscere le quella di mettere a disposizio- pre alla ricerca di un turismo di eccellenze del nostro territorio, ne degli operatori e giornalisti qualità e non di massa. facendo apprezzare diretta- di settore invitati, un’offerta

25 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa fotografia di Elisa Mandarà

La lingua visuale di Gianni Mania Il progetto sulle spiagge sa cogliere la parte ironica ma anche sarcastica di una certa natura siciliana

migliori fotografi “parlano” una lingua visua- alla mia terra. Nelle spiagge l’elemento umano le che nasce dal loro territorio. E il percorso è predominante, vi si rispecchia molto la nostra I di Gianni Mania ha ampiamente doppiato cultura. Le famiglie si trasferiscono fisicamente la misura del documentario esatto dell’occa- e materialmente in spiaggia, si portano dietro sione. In perenne ascolto degli stimoli estetici la casa. Essere in queste spiagge è come en- intensi che la sua Scicli offre, il fotografo ha trare nelle loro abitazioni, nelle loro intimità. In perseguito una ricerca sua, collezionando un una casa senza mura, da cui puoi estrapolare emporio enorme di soggetti, sviluppati lun- la vita quotidiana”. E s’intrattiene pure sui cri- go direttrici tematiche varie, dalla figura allo teri metodologici impiegati, in quello che oggi spaccato antropologico, specie mediterraneo, dal paesaggio naturale a quello che la natura impiega e trascende. L’immagine del mondo fenomenico, in un’impronta soggettiva, inter- pretativa. Così la festa di paese e il carosello ragusano che popola le spiagge sono motivi che attestano come Mania sappia cogliere la parte ironica, spingendola talora al sarcasmo, di una certa natura siciliana. Natura come sipa- rio, dunque, paesaggio concettualmente po- polato di segni pure artificiali della presenza umana, anche quando l’uomo si eclissi. Natura tante volte sospesa, liricizzata, semplificabile nelle linee compositive, nelle direttrici geo- metriche e cromatiche. Non c’è scatto in cui questa contaminazione della veduta non si presenti, ora in un riflesso su una superficie, ora in un pezzo di natura che s’insinua a scar- dinare la piattezza della rappresentazione, in un camion che, casualità poetica raccolta dal- l’occhio di Gianni Mania, diventa la base ottica dei fiori in secondo piano. Gianni Mania è un fotoreporter emotivo. Un testimone che cerca di lasciare al lettore un’im- magine aperta ma non del tutto indecisa. Di- ciamo: immagini che non gli diano risposte, ma gli facciano domande. Un esempio? Il lavo- ro sulle spiagge iblee, realizzato nell’arco di un decennio. “Il progetto sulle spiagge è soprat- tutto di ordine antropologico. È uno sguardo

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 26 risulta uno studio trasversale del costume della persone e il paesaggio, che vedo sotto aspetti provincia di Ragusa, sorpresa nella naturalezza nuovi, anche perché influenzato da grandi fo- di una posa rilassata. “Ho fotografato con una tografi come Luigi Ghirri”. macchina nascosta. Non c’è una ricerca este- Ci ha liberato, oggi, la misura di Gianni Ma- tica in questo lavoro, ma si tratta di una foto nia, in virtù d’una fotografia toccata dalla fre- voluta. Il disordine di queste immagini è come quentazione assidua con la pittura, che valica se rispondesse a un ordine fotografico”. dunque i paletti imposti dall’ossequio allo spe- Tra la tensione a fissare nell’immagine l’atti- cifico di ogni arte. E grazie a una fotografia mo eterno, cui additava Cartier-Bresson, e la nella quale e tramite la quale non è necessario fiducia nel puro colpo di fortuna, ha battuto interrogarsi sulla vecchia querelle tra foto do- una via solo propria, Gianni Mania, da sempre cumentaria e foto d’arte, tra visione sogget- alla ricerca di quel limite sottile, oltre il quale tiva e veduta oggettiva, tra fotografia come l’immagine diventa una foto d’arte: “superarlo ‘metodo’ antropologico e visitazione poetica vuol dire che, nella sua grande capacità di sin- del reale. tesi, il fotografo riesce a dire tanto, a racconta- re, a fare poesia”. Appartenendo, come estrazione e prima for- mazione, alla Sicilia, Gianni Mania ha dovuto per forza fare i conti col bagaglio importante di foto antropologica, di cui consta la tradizio- Fotografo ne isolana. Prendendo avvio da un’intenzione fondamentalmente documentaria, anzitutto del proprio territorio, il fotografo ha oggi ab- antropologico bracciato nuovi orizzonti: “foto documentaria e foto estetica fanno parte di un unico lin- guaggio, quello della fotografia. Inizialmente il mio sguardo si è rivolto alla fotografia an- tropologica, parallelamente a una ricerca delle origini, perché volevo capire la terra dove vivo, la sua cultura. Adesso il mio occhio è cambia- to. Dopo dieci anni di lavoro, guardo più le

ianni Mania, classe 1967, di Scicli, è Gun fotografo a tutto tondo. Quoti- dianamente impegnato tra servizi ester- ni e laboratorio, ha effettuato repor- tage in tutto il mondo, oltre ad essere protagonista di mostre personali e col- lettive. Ha esposto, sin dal 1993, accanto a maestri internazionali quali Raymond Depardon, Martin Parr, Josef Koudelka, tra i numerosi. Specializzandosi presso lo studio Galliher di Fort Wayne – Idia- na – U.S.A., non ha mai dimenticato il valore delle radici, come attesta la do- cumentazione fotografica sulla sua cit- tà, eseguita nel 2003, in occasione della candidatura Unesco “Noto e il tardo ba- rocco della Sicilia sudorientale” e come evidenzia la sua ultima personale, “Viag- gio in Sicilia”, realizzata nella tenuta dei Planeta, ove un casolare di Menfi è stato saturato dei volti di chi vi lavora

27 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa eventi di Federica Molè Il sì di Montalbano nella sua Vigata Luca Zingaretti ha scelto il Castello di Donnafugata per il suo matrimonio con l’attrice Luisa Ranieri omaggiando per l’ennesima volta la terra iblea che lo ha eletto ‘testimonial’ d’eccezione

n altro regalo di Luca come appare nella serie televisi- Zingaretti, per tutti il va del regista Alberto Sironi ma Ucommissario Montalba- è il palcoscenico privilegiato del no, alla ‘sua’ Vigata. Il popo- suo matrimonio, anche se sem- lare attore romano ha deciso bra il set di un film. Non si gira di sposarsi proprio in uno dei però un episodio della fiction tv ‘luoghi sacri’ della fiction tv: del commissario Montalbano, il castello di Donnafugata. Un anche se la presenza del com- omaggio alla terra iblea, un missario più commissario d’Ita- riconoscimento ad una provin- lia farebbe pensare di sì. Niente cia che gli ha dato successo e fiction, va in scena il matrimo- popolarità. Così per un giorno nio di Luca Zingaretti, in forma il Castello si veste a festa, non strettamente privata, con l’attri- è la residenza del vecchio ‘boss’ ce Luisa Ranieri, conosciuta sul mafioso Balduccio Sinagra set di ‘Cefalonia’ qualche anno fa, e alla quale giura amore da- vanti al sindaco di Ragusa, Nel- lo Dipasquale, che officia il rito civile in un maniero blindato, per tenere a bada fans e curio- si. Fuori è un ingorgo di auto, parata di vip e fiammante red carpet come se Hollywood fos- se sbarcata in questo Castello il cui nome è legato alla leggen- da della regina Bianca di Navar- ra, reggente del Regno di Sicilia (perché era rimasta vedova da poco) che fuggì dal maniero nel quale era stata imprigiona- ta dall’aristocratico che voleva averla in sposa. Da qui il nome di ‘Donnafugata’. Fuori l’aria è un po’ strapaese e un po’ glamour in una location dal richiamo medioevale, diluvi Luca Zingaretti di flash, per un commissario che spopola per i dati auditel in il suo matrimonio come tributo Tv ma che ha scelto Ragusa per ad una terra amica, seppure in-

Isabella Ferrari con la sua famiglia La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 28 gombrante nell’invasione della C’è una raffinatissima Isabella sua privacy. Prima della cerimo- Ferrari, sgomenta per la bel- nia Luca Zingaretti, in abito blu lezza del posto: “Solare e ab- Armani e abbagliante camicia bagliante per la sua luce”. Ma bianca, esce dal Castello per il suo pensiero oltre gli sposi va salutare la folla che aspetta di alla piccola Emma, figlia della una serata di mondani- coppia: “Il castello fa da sugge- tà d’altri tempi. Stringe mani, stiva cornice a questo bellissimo lancia qualche bacio e ringrazia sogno che Luca e Luisa posso- tutti per l’affetto e la simpa- no coronare oggi col loro ma- tia. “Grazie per l’accoglienza, trimonio ma dentro questa fa- mi sento davvero a casa”. Poi vola non dimentichiamoci della un inno alla Sicilia: “È nel mio piccola Emma ch’è il frutto del cuore, ho conosciuto Luisa a loro amore”. Dopo Isabella Fer- Trapani, quindi, non potevamo rari, sfilano il regista Marco Tul- non celebrare il nostro matri- lio Giordana, gli attori Cesare monio in questa splendida ter- Bocci e Peppino Mazzotta, che ra e anche la scelta del castello nella fiction sono gli inseparabi- è dettata dall’amore per questo li collaboratori del commissario splendido angolo di Sicilia”. Montalbano: il ‘vice’ Mimì Au- Grande curiosità per gli ospiti gello e l’ispettore Fazio. La spo- che sfilano sul tappeto rosso. sa? Chi ha avuto modo di am- mirarla, ha sottolineato la sua bellezza e avvenenza col suo inconfondibile charme mediter- raneo. Ha tradito anche un po’ di emozione nel momento del fatidico ‘sì’, pronunciato davan- ti ai testimoni Raffaele Ranieri (fratello della sposa) e Angela Zingaretti (sorella di Luca). Matrimonio all’insegna della ragusanità, a cominciare dallo chef che ha preparato il ban- chetto nuziale per 120 invitati: il pluristellato cuoco Ciccio Sul- tano. In menù una varietà di an- tipasti senza esclusione per gli arancini in onore al commissa- rio Montalbano ma soprattutto ad Andrea Camilleri; poi diversi assaggi di primi con spaghetti alla bottarga e una bistecca di tonno rosso innaffiato dai vini siciliani a cominciare dal ‘rosso’ di qualità, il Cerasuolo di Vitto- ria. La torta nuziale affidata alle sapienti mani dei fratelli Di Pa- squale, la più antica pasticceria di Ragusa, era ricoperta di pic- cole fragoline ordinate in mez- za Sicilia. Il brindisi finale, con tutta la truppa cinematografica al completo ed impegnata nel- le riprese della nuova serie, ha chiuso l’appuntamento mon- dano che Ragusa difficilmente Luca Zingaretti dimenticherà. Grazie Luca, e in alto i calici per un ‘commissario Montalbano’ sempre più ragu- sano.

Gli attori Cesare Bocci e Peppino Mazzotta salutano i fans 29 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa cartografia di Vincenzo La Ferla Vittoria all’epoca del catasto borbonico La pianta dell’abitato vittoriese fu predisposta per la prima volta nel dicembre 1846 dall’architetto Francesco Platania. Uno schizzo ortogonale che risalta la regolarità del caseggiato disegnato con rettangoli isolati, colorati di rosa a sfumature con tonalità molto chiare

on la legge del 12 dicembre 1816, 48,4) – realizzato a penna e acquerello e fir- operativa però dall’1 gennaio 1818, in mato dallo stesso autore – senza veri e pro- CSicilia venne abolita la secolare riparti- pri rilievi topografici per risparmio di tempo e zione araba in tres partes, cioè in tre comparti- spesa, privo di misurazioni e di scala grafica, menti amministrativi, denominati Val Demone orientato con il Nord a sinistra. Vi risalta la re- a nord-est, Val di Mazzara ad ovest e Val di golarità del caseggiato disegnato con rettan- Noto a sud-est, dove la parola Val stava ad in- goli isolati, colorati di rosa a sfumature con dicare la presenza dei Valì o luogotenenti dei tonalità molto chiare. L’incrocio delle due stra- califfi del Cairo, che allora governavano quei de principali, alle quali venne dato il nome dei territori. supposti fondatori siracusani di Kamarina, Da- L’Isola fu così suddivisa in sette Intendenze scone e Menelao (errata però la denominazio- (Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Catania, ne di Menelao invece di Menecolo), ripartisce Messina ,Noto, Trapani) e queste a loro volta il centro in quattro sezioni catastali, ciascuna in Distretti (24 in tutto), ognuno dei quali in contrassegnata da una lettera dell’alfabeto (A- Circondari (167) e Comuni (349). Una posizio- B-C-D) secondo una sequenza oraria a partire ne intermedia tra Circondario e Comune aveva da Ovest. Le aree verdi private o appartenenti il Mandamento, rimasto in vigore fino al 1923. a complessi religiosi, questi ultimi indicati con Per imporre ai sudditi nel modo più equo pos- una crocetta (x), si trovano in posizione peri- sibile il pagamento dei tributi dovuti all’erario, ferica. In basso a sinistra il visto di convalida cioè in maniera proporzionale alla quantità e attestante la correttezza della rilevazione con qualità dei beni mobili posseduti, fu istituito il le firme di Ferdinando Favoro e Gaetano Con- catasto e quindi si dovette procedere alla rile- tarella decurioni interventori (amministratori vazione dei terreni e dei fabbricati. comunali), Giuseppe Aderbale commissario La pianta dell’abitato vittoriese fu predisposta paesano (esperto di affari di campagna e del per la prima volta nel dicembre 1846 dall’ar- valore degli edifici), Alessio Paganocontrolore chitetto Francesco Platania. Si tratta di uno (funzionario governativo). schizzo ortogonale (dimensione cm 47,9 x Dello stesso anno e mese la mappatura (di- mensione cm 57,2 x 47,5) del territorio co- munale – diviso in cinque sezioni (E-F-G-H-I) – tratteggiata con la medesima tecnica sem- pre da Francesco Platania in qualità di agri- mensore, e convalidata dallo stesso Alessio Pagano, da Ferdinando Iacono e Gaetano Contarella decurioni interventori, Giuseppe Terlato commissario paesano. Il Mare Africano (Canale di Sicilia) è evidenziato con una fascia in acquerello azzurro, il fiume Ippari con un grosso tratto dello stesso colore simulante il percorso dell’acqua ma non il suo vero traccia-

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 30 di Ferdinando II di Borbone (1830/1859), fu un uomo particolarmente colto e versatile, Vincenzo Mortillaro, marchese di Villarena (1806-1888), allora assai noto soprattutto come autore del celebre Nuovo dizionario si- ciliano-italiano. Tale patrimonio documenta- rio, frutto di uno sforzo organizzativo colos- sale durato fino al 1853, oggi appare come un monumento di straordinario valore storico per comprendere qual era l’assetto del territo- rio extraurbano e la configurazione delle cit- tà all’epoca dell’avvento dello Stato unitario. Rimasto dimenticato per quasi centocinquant’ anni, nell’archivio privato degli eredi Mortilla- ro, ritrovato per puro caso qualche decennio fa, è stato pubblicato sotto forma di atlante nel 2001 dall’Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana. Le carte catastali documentano anche alcuni aspetti della cultura tecnica locale. Esse infatti to, il fabbricato cittadino con una rappresenta- ci restituiscono uno spaccato del livello profes- zione simbolica di tipo geometrico. La cartina sionale di ingegneri e disegnatori, che con la indica nel disegno anche i nomi dei comuni scarsa strumentazione e la modesta compe- confinanti e dei percorsi viari che delimitano tenza topografica del tempo si cimentarono le sezioni. All’estremità della “strada rotabile nell’arduo compito di fare sul posto, nel modo degli Scoglitti” è raffigurato, sia pure in modo più preciso ed elegante possibile, le elabora- piuttosto sommario, l’omonimo centro, e ad zioni di contesti territoriali vasti e complessi, Est della barriera naturale dell’Ippari si legge la nei quali certamente non doveva essere age- notazione “Camerina territorio di Ragusa”. vole spostarsi con i mezzi di quel tempo, cioè I documenti cartacei sopra descritti fanno par- a cavallo o in carrozza su strade a fondo natu- te di una eccezionale raccolta di 425 carte, rale generalmente piene di buche e sterpaglie. quasi tutte a colori e raffiguranti buona parte Senz’altro fu un’operazione di estrema difficol- della planimetria dei centri urbani e dei territo- tà esecutiva, con notevoli implicazioni a livello ri comunali siciliani. della distribuzione sociale delle imposte; un la- Curatore di questo prezioso materiale icono- voro di rappresentazione cartografica così ca- grafico assieme a una dettagliata descrizione pillare che dovette di certo utilizzare variegate di terreni e case, per incarico della pubblica professionalità private assieme a quelle statali, amministrazione finanziaria durante il regno dotate di organici non adeguati per numero e con compiti legati anche ad esigenze militari. Ben si capisce che l’interesse per questi docu- menti è, per certi aspetti, maggiore di quello per le carte catastali attuali, sicuramente preci- se, realizzate magari in forma digitale, ma pri- ve del fascino degli elaborati manuali, sempre sospesi tra l’ingenuità pittorica e l’oggettività scientifica, nel tentativo di riportare in manie- ra schematica gli aspetti del sistema antropico che connotavano il paesaggio naturale. Caduto nel 1860 il Regno delle Due Sicilie, il catasto - già completato nel 1853 sotto la guida esperta ed attenta del Mortillaro - rima- se in vigore per un tempo lunghissimo come prototipo di un’efficiente e funzionale riforma fiscale, basata su razionali, si fa per dire, ope- razioni estimative. Si rileva, infine, che per i 12 comuni della provincia di Ragusa la situazione sostanzialmente non cambiò fino alla seconda guerra mondiale, nonostante continue revisio- ni per effetto di passaggi di proprietà di beni e di contenziosi via via innescati.

31 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa cultura di Carola Segreto

La diceria dell’autore

Pubblichiamo un Du de-dum du de-dum.” Sulle note predilette di estratto del saggio “Gesualdo Bufalino, inizio a scrivere, anche se note su vincitore del premio questo foglio di carta non ne “Pensare Bufalino, traccerò. Né tantomeno parole brevi o complesse l’inchiostro scrivere Bufalino della mia penna immortalerà. Questo scrivo io, perché con 2012”, indetto dalla certezza so che Gesualdo pre- fondazione intitolata diligeva la musica pura e fluida. Strumenti, comunque, che non allo scrittore di si lasciano ascoltare con super- ficialità. Comiso, e vinto dalla E così lui meditava, soprattutto studentessa Carola sulle note di Charlie Parker, noto jazzista, e perché no, faceva del Segreto con una suo sassofono uno strumento di evasione. Ma non si tratta- relazione su “Diceria va d’altro che di un’evasione dell’untore”. seguita da un’altra evasione; diversa, stavolta! Un’evasione fatta di silenzi, di sedentarietà e, soprattutto, tante ed ancora n ‘incipit’ convincente e ad tante parole. Come riusciva Bu- Ueffetto per il suo saggio falino, vi chiederete voi, a conci- che, seppur mentali, suonano sull’opera prima di Gesualdo liare due vie di fuga così discre- più di un’orchestra austriaca. Bufalino, “Diceria dell’untore” panti ma allo stesso tempo così Sia la musica che la scrittura le ha permesso di vincere il uniformi? La risposta sta dentro s’incontrano, si riconoscono e si premio indetto dal Lions club ognuno di noi, forse soprattut- completano poi abbracciandosi ‘Terra iblea’ di Comiso, in col- to in chi, come lui, entra in un nella loro comune dimora che è laborazione con la Fondazione mondo a sé stante, piacevole l’anima delle persone. Bufalino. La studentessa Caro- per chi lo vive ed astruso per chi (…) “Diceria dell’untore” intito- la Segreto, 17 anni, frequen- non può fare a meno di dare lò la sua prima opera, aggior- tante la quinta classe del liceo una sbirciatina dall’esterno. nandola quotidianamente e classico ‘S. Cannizzaro’ di Vit- Il nostro autore viveva la musica lasciandola a lungo palpitante toria, ha superato la prova con come la scrittura e la scrittura dentro un cassetto. Le ragioni un saggio di grande spessore come la musica. In primis, per- del non pubblicare sono diver- che ha decisamente convinto ché la musica non è solo suono se: per pigrizia, per vigliaccheria. la giuria di esperti coordinata e danza ma è anche riflessione E “Diceria dell’untore” nel frat- dal preside della Facoltà di Let- e quindi un rapporto diretto tempo riempiva ogni cantuccio tere dell’Università di Catania, con l’interiorità di chi l’ascolta. del cassetto, forse per paura: Nunzio Zago. Il saggio di Caro- E cosa, se non più della scrit- l’incertezza del trionfo, accerta- la Segreto è stato prescelto per tura, è fatta di riflessione? Ep- ta dalla considerazione propria il suo acume critico che confer- pure, i frutti della scrittura sono di Bufalino di “rivedere quello ma altresì la sua passione per un insieme di tante cose: tra cui che si è scritto cinquanta volte la scrittura che diviene espres- balli, rumore e soffi di vento tra al giorno”, quei giudizi molesti sione dell’animo umano. il fruscìo melodico delle foglie e l’imminente umiliazione dello Valentina Maci

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 32 scrittore. Tutto questo pensò Bufalino. Ma alla fine, egli per- mise alla “Diceria dell’untore” di fuggire dal cassetto e di gri- dare ovunque il suo valore. L’opera ebbe un inaspettato successo. Bufalino rivelò una cultura immensa che venne recepita con notevole sorpresa forse per chi viveva al Sud. Egli scrive in maniera raffinata e ri- cercata, ricordando estenuante- mente che per liberare la Sicilia dalla mafia “ci vuole un esercito di maestri”: quindi la cultura. Il romanzo è definito autodiege- tico; infatti, vi è il narratore che si fa protagonista di una storia raccontata in prima persona ed Il momento della premiazione di Carola Segreto autobiografico. Il nostro scrittore trae ispira- mo. Il termine magro è caro a e lui si innamorerà sempre più zione dal sanatorio “La Rocca” Bufalino perché ricorda molto di questa ballerina, rimanendo- evidenziando l’importanza del- la sciupata esistenza dei malati ne infatuato ad uno spettacolo la memoria che si rivela la mi- e si avvicina all’idea di infezione. del sanatorio. Lo scrittore non gliore arma dello scrittore. “Io Si pensa che il Gran Magro sia elabora a caso questo collega- non saprei scrivere se non aves- un nobile a causa di tutti quei mento col teatro, facendo rife- si memoria” afferma Bufalino cognomi che usa quando fir- rimento ai malati del sanatorio elogiando la sua grande allea- ma, nessuno dei quali avrebbe e allo spettacolo che loro, come ta, poiché gli permise di realiz- giovato a qualcosa ma sarebbe- i pupi, tengono sul palcosceni- zare la sua aspirazione, quella ro rimasti vittime dei pregiudizi co della vita. Questo amore lo di scrivere un libro. È proprio mediterranei. aliena dalle simpatie precedenti sulla memoria, sul passato che (…) Il Creatore è l’argomento del Gran Magro. Egli manifesta il romanziere comisano alleva i dominante del romanzo, an- gelosia; questo fa capire che il suoi libri; il futuro rimane indo- che perché uno dei personag- medico avrebbe avuto una rela- mabile ed incerto. (…) gi è un prete, padre Vittorio. zione con la ragazza nonostan- Palesemente Bufalino, con il Quest’ultimo rappresenta un te la differenza d’età, inveendo termine untore, crea un colle- diaframma fra il protagonista e con battutine pungenti contro gamento con gli untori manzo- la luce. Il prete con cui il prota- il nostro protagonista, ormai in- niani dei “Promessi sposi.” Gli gonista non trova un accordo. namorato di Marta. untori di Bufalino sono parti- “Lottammo, vincendo e per- (…) Il nostro personaggio prin- colarmente alleati con il patto dendo entrambi un poco, lui cipale, ancora malato, torna a di non sopravvivere. Nessuno a persuadermi della Rivelazio- Comiso, sua città natale, dove avrebbe perdonato la guarigio- ne, io a inquinare come pote- si sente un estraneo appena ne dell’altro. Allora a tutti non vo quando l’una quando l’altra scende dal treno. “Com’è diffi- resta che vivere una vita-non delle certezze. Fu un duello di cile stare morto fra i vivi” non vita, soffocata troppo dalle me- ciechi m’accorgo ora” … riesce a ritrovare il rapporto dicine, dalle cure, dalla stessa (…) Ma l’indimenticabile è si- con gli amici che frequentava struttura del sanatorio. Solo curamente Marta, grazie alla prima. Il protagonista definisce qualche spiffero dal mondo quale si può notare la mania- il suo paese tana, bunker, pol- esterno, qualche rumore, ad calità con cui Bufalino selezioni mone d’acciaio, città-teatro. A esempio il fischiare del treno i termini, i nomi e quant’altro. Comiso visse come clandesti- lontano. Il paesaggio dialoga, Difatti il nome Marta è molto no, non per un atteggiamento a modo suo, con i protagonisti, simile alla parola morte, rilevan- di superiorità ma di solitudine. soffrendo con loro e facendosi do l’intento dello scrittore, che Sulla Sicilia secondo lui si è det- personaggio. è quello di evidenziare la preca- to tutto il contrario di tutto. C’è Senz’altro il simbolo dell’ironia rietà di Marta. Lei è la più fra- la Sicilia che pensa alla Roba e all’interno del romanzo è por- dicia; ha un’esistenza consuma- quella che pensa al Carnevale. tata avanti da un personaggio ta, i capelli cortissimi e la tosse Tanto che poi egli affermerà di in particolare: il medico, il Gran troppo frequente. La malattia non riuscire a sbucciarsi di dos- Magro. Uomo alto e magrissi- si impossessa sempre più di lei so la pelle siciliana.

33 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa scuola di Gianna Bozzali

In nome dell’archeologia Sancito il gemellaggio fra gli Istituti d’Arte di Comiso e Caltagirone per favorire la conoscenza e la salvaguardia dei siti archeologici di Kaucana e Kamarina

onoscere il territorio di architettura ed arredamento dai docenti referenti hanno della provincia iblea e e dodici allievi di quarto anno visitato il Museo Archeologi- Cle civiltà classiche che dell’Istituto Statale d’Arte per co di Kamarina ed i resti della lo hanno contraddistinto per la Ceramica di Caltagirone, città greca alla presenza del una promozione tesa alla sal- indirizzo restauro ceramica, direttore del Museo Giovanni vaguardia del bene culturale. hanno avuto modo di scoprire Di Stefano e dell’assessore pro- Questi gli elementi propulsori i luoghi oggetto del loro stu- vinciale alla pubblica istruzione che hanno dato vita al proget- dio didattico. Accompagnati Riccardo Terranova. to didattico fra l’Istituto Statale d’Arte “S. Fiume” di Comiso e l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica “L. Sturzo” di Calta- girone. L’esperienza didattica che si è voluta offrire agli allie- vi è stata incentrata sullo stu- dio della civiltà bizantina ed in particolar modo sul villaggio di Kaucana in territorio di S. Cro- ce Camerina e di rimando alla civiltà greca di Kamarina. Lo studio di questi due siti archeologici situati lungo la costa iblea ha raggiunto tra- guardi abbastanza rilevanti sia per quanto concerne la socia- lizzazione relazionale fra i due Istituti che per le competenze acquisite in materia di conser- vazione dei beni architettonici e della ceramica. Il progetto si è sviluppato nel periodo Marzo–Giugno e l’iti- nerario formativo è partito con una prima visita al Museo Ar- cheologico di Kamarina. Tredi- ci allievi di terzo e quarto anno dell’Istituto Statale d’Arte di Comiso, indirizzo disegnatori

Gli studenti di Comiso e Caltagirone esaminano gli scavi di Kamarina La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 34 Gli studenti al lavoro per lo studio analitico e metrico di manufatti lapidei

Gli allievi dell’Isac di Caltagiro- tre gli allievi dell’Isa di Comiso to della manifestazione “So- ne si sono soffermati sullo stu- si sono concentrati sullo studio gnando Camarina”. Il proget- dio analitico e metrico di alcuni analitico e metrico di alcuni to didattico che ha portato al reperti ceramici provenienti manufatti lapidei, in particola- gemellaggio tra i due istituti di dagli scavi, due Kylix a vernice re i sarcofagi greci del V sec. Comiso e Caltagirone ha per- nera del V sec. a.c., una coppa a.c. provenienti dalle necropoli messo di raggiungere alcuni apoda ed una ciotola, messi di Passo Marinaro. L’attività di- obiettivi come la conoscenza cortesemente a disposizione dattica è poi proseguita sepa- e l’acquisizione delle tecniche dal direttore del Museo, men- ratamente nei rispettivi Istituti di rilievo, l’affinamento delle con incontri mirati alla cono- capacità grafiche e di quelle scenza dei due siti e delle evi- informatiche, la conoscenza denze archeologiche del terri- delle evidenze archeologiche torio, all’approfondimento dei del territorio e della diagno- metodi di trasposizione grafica stica legate alla conservazione specifici e alle problematiche del bene lapideo e ceramico. relative alla conservazione dei Beni culturali. Il secondo so- pralluogo ha previsto la visita del villaggio bizantino di Kau- cana con rimando a Kamarina data la concomitanza della fase conclusiva della Settimana del- la Cultura e dell’ulteriore analisi materica che gli allievi dell’Isac dovevano effettuare sui reperti ceramici. Grande attenzione è stata dedicata all’elaborazione delle tavole di rilievo su scala metrica sia dei sarcofagi greci di Kamarina che della basili- chetta bizantina di Kaucana nonché alla diagnostica di alcuni reperti ceramici prove- nienti dagli scavi. Le due scuo- le, rinomate nei loro territori per la valenza socio-culturale che rappresentano da secoli, hanno lavorato sapientemente esponendo i lavori nell’ambi-

35 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa cinema di Costanza Quatriglio

La mia ‘Terramatta’ “Ho scelto il linguaggio del cinema documentario per raccontare la storia di Rabito soprattutto per l’attitudine propria all’osservazione, alla rielaborazione e alla restituzione di ciò che noi chiamiamo realtà”

erramatta;”, “tuttoattaccato” e “colpun- toevirgola”, per mettere subito in guar- Tdia: nessuna lezione di storia, nessun pro- Battesimo a Venezia fessore in cattedra a illustrarci come il povero Vincenzo Rabito affrontava le congiunture del per il docu-film Novecento, ma sarà lui stesso a condurci nella lle giornate degli Autori della Mostra del Cine- sua “disonesta vita”. Sgrammaticato, visiona- Ama di Venezia, il docufilm ‘Terramatta. Nove- rio, cronista, cantastorie, furbo, sagace, melan- cento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta sicilia- conico, Rabito parla come scrive e scrive come no” è abbastanza atteso perché proietta sul piano parla. Quella è la sua forza. filmico una storia che è già diventato un ‘caso let- La lettura del libro è dell’attore Roberto Nobile, terario’, quando il libro autobiografico del contadi- che ha lavorato tantissimo per fare una doppia no di Chiaramonte Gulfi ha vinto il premio di Santo operazione e ricostruire dentro di sé non solo la Stefano Pieve (Arezzo) ed è stato pubblicato suc- figura del narratore ma anche quella dell’eroe cessivamente da Einaudi. Libro che Andrea Camilleri protagonista delle avventure narrate. Rabito, ha definito ‘manuale di sopravvivenza involontario narrando, mette in scena sé stesso e questo è e miracoloso’ ed è già stato portato sulla scena tea- da ricondurre alla sua formazione, a quella cul- trale da Vincenzo Pirrotta per lo Stabile di Catania. tura orale che diventa scrittura per avventura, Chiara Ottaviano, produttrice ragusana ma da anni mettendo in crisi l’idea stessa di cultura. trasferita a Torino, si è innamorata della storia di Ra- Sul set del film bito ed ha acquisito i diritti di trasposizione cinema- tografica, scrivendo insieme alla regista palermitana Costanza Quatriglio la sceneggiatura. Il docufilm ripercorre la vita di Rabito nato nel 1899 e morto nel 1981 e scandisce la figura di un uomo complesso che ha vissuto il Novecento con tutte le sue contraddizioni. La figura del semianafalbeta di Chiaramonte Gulfi si snoda lungo il documentario grazie alla voce fuori campo di Roberto Nobile. Sono pagine di grande tensione emotiva quelle lette da Roberto Nobile, che ci fanno entrare in quella par- te di secolo che sembra avere ancora tanti segreti mai rivelati. Quella usata da Rabito è una lingua che risulta uno straordinario connubio tra la parlata sici- liana e la lingua italiana: molto prima di Camilleri, si- curamente meglio di lui. Nelle immagini compaiono pure i figli di Rabito e Costanza Quatriglio (articolo a fianco) argomenta le scelte fatte sul piano della lettura, della scrittura e delle immagini cercando di dare corpo al racconto di Rabito immaginando che si faccia un lungo viaggio dentro la memoria indivi- duale e collettiva. La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 36 che fosse la drammaturgia del film. In questo modo mi sono affrancata dalla logica della ri- costruzione storica e ho scelto il linguaggio del cinema docu- mentario. Il linguaggio del cinema do- cumentario è particolarmente adatto a raccontare la storia di Rabito per molti motivi, innan- zitutto per l’attitudine propria all’osservazione, alla rielabo- razione e alla restituzione di ciò che noi chiamiamo realtà. Un’operazione non dissimile da ciò che ha fatto Rabito, restituendoci in vecchiaia la sua “disonesta vita” con il pi- glio sgrammaticato della sua macchina da scrivere. Per tutti Costanza Quatriglio sul set questi motivi, il film è un film in soggettiva: il punto di vista L’Opera dei Pupi, il Guerin Me- a un tesoro. Capivo che, al è quello del narratore Vincen- schino, il Conte di Montecristo di là della lingua, in ogni pas- zo Rabito. Ciò mi ha permesso sono il territorio in cui Rabito saggio della storia di Rabito di rendere viva la narrazione, cerca sé stesso, trovandolo in c’era una sfida, quella cioè di rendendola attuale, prossima vecchiaia attraverso un’opera- trovare una chiave d’accesso a noi. zione simile a quella che fanno per decifrare la complessità Sono andata alla ricerca dei gli scrittori, mettendo in fila i di segni e significati. Si trat- link diretti tra la narrazione del ricordi per dare un senso alla tava di una versione inedita paesaggio, cioè dei paesaggi propria esistenza. Nella voce dei grandi eventi che hanno di oggi, e le parole del narra- fuori campo il tono è insieme fatto il Novecento, una visio- tore. Entrando così profonda- intimo ed epico. Intimo per ne dal basso, cioè da parte di mente nelle pieghe dell’oggi costruire una relazione diretta colui che costruisce l’Italia con per cercare le tracce di ieri, ho tra il narratore e ogni singolo il lavoro delle braccia e aguz- avuto la netta sensazione che spettatore, quella relazione zando l’ingegno per sopravvi- il passato sia passato solo in unica e irripetibile che ha a che vere. Ma non solo: si trattava parte e che la storia di Rabito fare con la fiducia e il lasciar- di un testo potente, denso di ci riguardi per questo. I filmati si condurre; epico perché è la realismo ma anche immagini- d’archivio, poi, hanno perso la grande epica del Novecento a fico. In ogni passaggio dovevo loro funzione originaria: sono mettersi in scena. Il racconto trovare il sottotesto involonta- perlopiù immagini della sto- si nutre della sua capacità di rio e capirne la reale portata, riografia ufficiale dell’Istituto vivere, di provare emozioni, collocarlo, comprenderlo fino Luce che, piegate alla sogget- di partire da sé per sconfina- in fondo. tività di Rabito, sono colorate re nel plurale: noi eravamo i La sfida delle sfide era poi sce- di verde, di blu, di rosso, per- ragazzi del novantanove, noi gliere il film che avrei fatto, dendo il loro status in favore eravamo fascisti, noi eravamo quale linguaggio usare. Quan- di un gusto decisamente pop. in cerca della protezione del do ho cominciato a navigare in È un insieme: pattinare sui politico o del notabile di tur- questo mare di parole sgram- quaderni di Rabito, lavorare no. Noi eravamo e siamo ita- maticate non sapevo effettiva- sull’intreccio di parole, pae- liani. Il noi di Vincenzo Rabito, mente dove sarei approdata. saggi e immagini d’epoca, attraverso il sé reiterato, è ciò Con Chiara Ottaviano, pro- insieme alle musiche elettro- che ci permette di uscir fuori duttrice del film, ho condiviso niche di Paolo Buonvino e un dal diario e dall’autobiografia lo spirito d’avventura; grazie racconto sonoro ricco come per entrare nel territorio della alla sua tenacia nel voler pro- quello di un film di finzione, grande narrazione. durre e alla lungimiranza della mi ha permesso di restituire La scintilla di partenza è sta- Film Commission Sicilia sono un’esperienza che è cinemato- ta la lettura del libro, la sen- stata messa nelle condizioni grafica ma anche sorprenden- sazione di trovarmi di fronte di cercare una drammaturgia temente umana.

37 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa ricordo di Giovanni Molè

Come ci manca Pietro Monteforte L’improvvisa scomparsa del nostro collaboratore, un giornalista d’altri tempi che ha esercitato la professione sino agli ultimi giorni della sua esistenza utilizzando il distacco come maschera filosofica

Il 18 agosto 2012 iente fronzoli, tanto consiglio, un incoraggiamen- ci ha lasciato Pietro meno salamelecchi. Era to. Ngraffiante, sfrontato e Io ho beneficiato di queste sue Monteforte, uno aveva uno slancio da polemi- attenzioni: l’ho conosciuto che sta innato. ero giovanissimo, studente li- dei collaboratori più Uomo tutto di un pezzo, poco ceale al quale ha iniettato la assidui, attenti e incline al compromesso, prota- passione del giornalismo. Gli gonista anche di violenti scatti ho confessato subito che mi impegnati di questo collerici ma pronto a chiede- avrebbe fatto piacere scrivere re scusa qualora si fosse reso e mi ha subito accontentato periodico. Il male conto dell’abbaglio o del giu- coinvolgendomi nelle sue av- ‘innominato’ lo ha dizio affrettato. venture editoriali, a cominciare Pietro Monteforte era fatto da quella pionieristica del pe- sovrastato nel giro così, riusciva a scontrarsi pure riodico ‘Il faro’ alla fine degli di qualche settimana con i suoi amici più fidati (e io anni ’70. tra questi col quale ha condivi- Aveva un’energia inesauribile senza che ne avesse so tra l’altro un percorso pro- ed un entusiasmo da vendere, fessionale ultratrentennale), contagioso. Mi ha fatto sco- diretta consapevolezza, ma aveva delle idee e aveva prire il giornalismo d’inchiesta, almeno a riscontrare coraggio e forza culturale nel quello che non si fa più per sostenerle, due caratteristiche non disturbare i poteri forti, anche gli ultimi giorni che tendono a esaurire la pa- abituati come siamo ora ad effervescenti della sua zienza in un interlocutore. Ma un’informazione omologata aveva un grande spirito e due e piatta. Mi ha fatto scopri- esistenza. qualità che non sono facilmen- re l’odore della tipografia, il Giornalista della prima te riscontrabili in un mondo piombo con la mitica Linotype sempre più cinico ed egoisti- nei viaggi notturni a Caltagiro- ora, documentarista, co: disponibilità e generosità. ne presso la Città dei ragazzi In qualsiasi momento lo chia- per stampare il giornale. E poi storico e, molto altro, mavi la sua risposta era un ‘sì’, per uno strano destino profes- ancora. Senza di lui, non amava mai tirarsi indietro, sionale quando i ruoli si sono pronto a fare gli straordinari, a invertiti non ha mai contestato sarà un’altra cosa mettere da parte ogni cosa per una scelta editoriale. Era una anche la solita giornata accontentarti. Una disponibili- fucina di idee e di proposte e tà senza confine insieme ad un se in qualche numero del pe- di lavoro perché aveva grande cuore: credo che non ci riodico che ora dirigo gli salta- sia stato nessuno, che sia ve- va qualche pezzo mi arrivava il dono, raro, della nuto in contatto con lui, senza puntuale la telefonata a sotto- ‘sobrietà ubriacante’ ricevere qualcosa: un aiuto, un lineare la mia dimenticanza. Se

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 38 Carmelo Burrafato, ricordo di un docente

arebbe facile, per chiunque abbia conosciuto il professore Carmelo SBurrafato, dire che non meritas- se i patimenti degli ultimi anni, che la bontà d’animo, il senso del dovere, la dirittura morale siano stati mal com- pensati, ma equivarrebbe a una prete- avesse potuto lui un giornale infinita di pubblicazioni e al- sa di sindacare i disegni del “Massimo lo avrebbe scritto da solo, in- manacchi che hanno riportato Fattor”, come lo chiamava Manzoni, teramente. alla luce le microstorie di una dunque a un atto di superbia. Poiché Aveva molteplici interessi che città che ha amato e svisce- ho citato Manzoni, mi piace riferire la spaziavano dalla poesia, alla rato col taglio antropologico sua convinzione del potere catartico letteratura, al folclore e ultima- dell’intellettuale ma anche con della sofferenza all’amico Carmelo, mente anche al teatro ma re- quello sintetico e diretto del perché è promettente per lui e perché stava una priorità la sua gran- giornalista. Perché lui era “un ci rassicura sull’esistenza di una “giu- de passione per il giornalismo intellettuale a cui nessun oriz- stizia” sconosciuta agli abitanti della dei tempi passati. La sua polie- zonte fu negato, ma che non è terra. drica personalità, il suo sincero possibile catalogare e rinchiu- Era arguto, di un umorismo nativo, anticonformismo lo hanno vi- dere dentro nessuna cerchia”. intelligente, e servirci ora, indicando sto protagonista in ogni ramo Mai banale e sempre disposto la fonte, di qualcuna delle sue battu- della cultura perché riusciva a scherzare su tutto con uno te diventa per noi amici un motivo in a conciliare spontaneamen- spirito per nulla contaminato più per parlare di lui, quasi una nuova te l’impegno culturale e l’im- dai tempi frenetici e anche pa- commemorazione postuma. La pre- pegno civile, un intellettuale recchio cafoni che tocca rac- parazione , che da sola può che ha stupito per l’eclettismo contare oggi, ma con il disin- fare l’esperto, non il buon docente, della sua produzione che ha canto per cui viene apprezzato ha incontrato, in Carmelo Burrafato, scandagliato i campi più diver- e che ora viene ricordato da la preziosissima preparazione uma- si spaziando dal giornalismo, chi gli ha lavorato a fianco, da na. Così la grande professionalità, la alla critica, dal teatro, alla nar- chi ha appreso i suoi preziosi facile, spesso briosa, comunicativa, le rativa, alla memorialistica, alla consigli e lo ha pure diretto e aperture generose, paterne, hanno fi- satira. Cominciò a scrivere per domato nei suoi slanci. nito per restituire alle sue il Corriere di Sicilia di Catania, Se faccio questo mestiere lo stesse discipline (matematica e fisica), poi per l’Aretuseo di Siracusa, devo a lui e quando glielo ri- convenzionalmente guardate con so- quindi la scelta di andare avan- cordavo si schermiva dicendo: spetto. Che poi si irrigidisse di fronte ti da solo con ‘Il faro’, poi au- < al quale l’ultima in ordine di tempo ch’è to>>. non è consentito eludere le proprie stata stampata, e di una serie Sarà anche così… responsabilità educative. Maria Laura Andronaco

39 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa collezioni di Salvatore La Lota Radio anch’io La straordinaria collezione di Angelo Dell’Agli che ha più di tremila ‘pezzi’ nella sua casa di Vittoria con modelli di valore come il telegrafo di fine ‘800 oppure il fonografo americano di Edison

na collezione di radio d’epoca di oltre montaggio di una radio, ci appassionammo 3000 pezzi è custodita a Vittoria, defi- immediatamente. Cominciammo a familiariz- Unita da critici del settore come una del- zare non solo con la tecnica e la meccanica, le più interessanti e grosse collezioni dell’Italia ma anche con la storia in generale. Scoprim- sud peninsulare. È di proprietà di Angelo Del- mo Alessandro Volta e poi Guglielmo Marconi l’Agli che la custodisce gelosamente nel suo e fu una grande gioia. Poi lo zio ci propose un palazzo nobiliare. Attento ricercatore di radio pacchetto di lezioni mensili, e noi non uscim- storiche, Dell’Agli vive immerso tra l’esposizio- mo più casa, immersi nel montaggio, nella ne dei pezzi che occupano ogni centimetro di scoperta di ogni singolo pezzo o valvolina che spazio e il tavolo della meccanica, della tecnica fosse. e dell’aggiustamento. Della sua collezione sa tutto ed è pronto ad - Ci parli della collezione in generale. Ci illustrare all’interlocutore più disattento ogni sono dei pezzi che meritano maggior at- singolo elemento, mostrandolo nel suo fun- tenzione? zionamento, raccontando l’evoluzione della “Per un collezionista tutti i pezzi sono impor- storia del nostro paese e della comunicazione tanti, per via dei loro aspetti storici. Quando è radiofonica dagli inizi del secolo scorso. Nella iniziata la prima fase, ovvero quella della rac- particolarità si annida una tendenza, singolare evolversi di una vita che non può essere posta se non ai margini di una normalità vagante a tratti anonima. In quella contraddittoria mar- ginalità, la particolarità diventa ricercatezza: strabiliante emozione di vivere le cose che hanno fatto la storia, che hanno dato e danno vita al nostro costume, che forgiano continua- mente il nostro sentimento.

- Come nasce la passione per la radio? “Arrivai da Giarratana, mio paese d’origine, per fare le scuole medie a Vittoria. Erano gli anni ’50, gli anni del sequestro Fuschi. Vit- toria viveva un periodo di tensione. Fu lo zio materno, il professore Giovannino Giallongo, funzionario presso la società che sarebbe di- ventata Enel (SGES), a Scoglitti, che nel 1952 per distoglierci da eventuali pericoli esterni, propose a me e a mio fratello di fare un corso di studio per corrispondenza alla “Scuola Ra- dio Elettra” di Torino. La proposta ci interessò e quando arrivarono i primi opuscoli, che illustravano e spiegava- no il funzionamento di valvola, il sistema di

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 40 Angelo Dell’Agli Una serie di manopole di vecchie radio. Una collezione nella collezione

colta, non pensavo di realizzare una collezio- - Sacrifici e soddisfazioni per questa pas- ne. Però pian piano, dalla raccolta sono pas- sione? sato all’accumulo di apparecchiature e tosto “I sacrifici sono tanti perché, a volte, la ricerca alla collezione. È la storia che ruota attorno ad dei pezzi, il desiderio di trovare un apparecchio ogni singolo apparecchio a fare di quel pezzo nuovo da aggiungere porta a trascurare altri un elemento unico nella sua specie e prezioso piaceri, gli stessi svaghi o divertimenti. Insieme per l’intero gruppo. Come pezzi importanti, a mia moglie Stella, abbiamo, se pur con diver- la collezione contiene il più antico elemento sità di vedute riguardo alla collezione, portato che è un modello di telegrafo di fine ‘800; avanti un progetto nato in modo spontaneo, la “MarconiPhone V2” che risale alla fine del ma che poi ci ha legato, unito sempre di più. 1921; oppure anche un modello originale di Sua l’idea di realizzare un libro rilegato in per- fonografo americano di Edison, un “Edison gamena per far apporre le firme ai visitatori. Business Phonograph” del 1905. Oppure una E proprio quest’ultimi hanno procurato tante radio Galena; la “Baby Grand”, anteriore al soddisfazioni, e non solo. Anche collezionisti 1920 che utilizzava l’energia delle onde elet- di altro genere, sono venuti a vedere le radio. tromagnetiche per funzionare senza l’uso del- Come l’ingegnere Carlo Scaccianoce, che è le batterie”. collezionista di divise d’epoca”.

- C’è differenza tra il visitatore tout court e il collezionista visitatore? “C’è differenza tra chi si ferma a guardare e chi invece procede nell’osservazione curiosa fino ad emozionarsi. Non si può restare in cima alla scala d’ingresso, ma occorre entrare nel cuore della collezione per vivere l’itinerario e scoprire che le radio non ti guardano sol- tanto ma ti parlano e cantano. Il professore Angelo Scribano, direttore dell’Istituto di Fisica Nucleare di Pavia ha avuto la sensazione di tor- nare indietro di cinquant’anni. Poi la collezio- ne è stata visitata anche dagli scenografi della serie televisiva del Commissario Montalbano, Luciano Ricceri e Simona Garotta. Alcuni pezzi li abbiamo prestati anche per alcune riprese televisive”.

- Perché ha scelto di collezionare radio? “Avrei potuto fare collezione di francobolli o monete, ma per me ogni cosa ha una sua let- tura storica, ed io ho preferito quella della tec- nica radiofonica. Mi hanno attirato soprattut- to l’amore per la tecnica e la storia della radio.

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Poi, mi sono appassionato, anche grazie a mio inglese che stavo trasportando in Sicilia. Op- zio, alla costruzione degli apparecchi. Tante pure quella volta in cui casualmente ritrovai volte anche a scuola durante i vari laboratori uno “Gnomo” che consideravo introvabile e mi cimentavo in diversi esperimenti”. che invece comprai in una bancarella. Mentre sono tanti i visitatori che da almeno vent’anni - Ci sono degli aneddoti curiosi legati a riceviamo, sempre in forma privata. Il primo questa collezione? visitatore è stato il barone Orazio Pennisi di “Tanti quanti sono i pezzi. Mi ricordo di quella Floristella, che venne nel 1996 a Vittoria per volta quando io e mia moglie fummo fermati fare una conferenza su Guglielmo Marconi nel all’aeroporto di Fiumicino perché avevamo un centenario del brevetto della radio oggetto strano. Si trattava di un galvanometro - Ha mai pensato di cedere la collezione ad un Ente pubblico? “La collezione ovviamente è molto importante per me sul piano affettivo perché rappresenta la sintesi di una vita dedicata alla radio. Sarei felice se, raggiunto l’apice del collezionismo, qualche istituzione, la rilevasse. Per fare in modo che il grande pubblico attento, sensibi- le a questo patrimonio radiofonico, ne possa usufruire”.

- Ha pensato a una Università? “Anche l’Università potrebbe utilizzarla, mo- strandola agli studenti di Scienze della Comu- nicazione e le scuole pubbliche potrebbero regalare agli studenti occasioni per innamorar- si della storia della radio, che equivale a dire tutta la storia del ‘900”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 42 storie di sport

Iano Scollo, il gigante buono Originario di Monterosso Almo, cresciuto a fave, uova e patate, aveva un’incredibile forza. Una volta per salvare un operaio ribaltò un trattore. Sparring partner di Duilio Loy, conobbe l’indimenticabile campione Primo Carnera

a forza l’ha sempre avuta nel sangue; non è mai sta- Lta solo un’energia straordi- naria in grado di abbattere ogni genere di barriera incontrata lungo il suo percorso sportivo e umano, ma soprattutto un’in- clinazione alla sfida che in ogni istante della sua vita emergeva con prepotenza, chiedendo di essere ascoltata. In questo di- sporsi di eventi, c’è un pugile di casa nostra, originario di Mon- terosso Almo, ormai avanti ne- gli anni che ha fatto strada per la sua straordinaria forza fisica. Una storia che vale la pena di raccontare sino in fondo perché il pugilato è palestra agonistica nonché di vita, dove sogni e oggi Scollo - e caricavo dalla della Favorita di Palermo – ricor- personalità si scontrano. Oggi mattina alla sera sacchi di cento da Scollo – e un tenente vo- a settantotto anni compiuti, la chili con una mano sulla spalla. leva pure umiliarmi. In senso di storia di Sebastiano Scollo ha Quella è stata la mia palestra. I sfida, mi mise in mano la sfera qualcosa di epico. ‘Iano’, lo han- contadini scommettevano sulla del getto del peso. <>, disse. Io lanciai vive a Palazzolo Acreide, con la ce di alzare un fusto di nafta da quel ferro di sette chili e mezzo sua famiglia. Ma è ancora alto duecento chili? Iano, prova ora come facevo in campagna con quasi due metri, una montagna a sollevare quel vitello? Ma per i covoni di grano. Feci un tiro di di muscoli, il torace possente, me era una cosa naturale”. quindici metri. Il record siciliano con due mani che fanno spa- A ventuno anni, quel ragazzone militare era all’epoca di nove vento solo a guardarle. La sua siciliano cresciuto a fave, uova metri. Rimasero sbalorditi. La vita sembra uscita dalle pagine e patate, conteso da figlie di mattina dopo vinsi i campionati di un romanzo di Francis Scott baronesse e massaie di campa- siciliani. Ero diventato un cam- Fitzgerald. L’infanzia nelle cam- gna, viene chiamato a servire la pione”. pagne aspre di Monterosso patria. Ma in caserma, a Paler- Per nove anni consecutivi, dal Almo, nell’azienda agricola del mo non avevano nemmeno un ’57 al ’65, Iano Scollo vinse i padre, a coltivare anche quel paio di calzini della sua misura. campionati regionali assoluti di fisico portentoso. Una iattura. getto del peso con misure non “A sedici anni ero già alto un “Un giorno vidi gli atleti milita- lontane dal primato del mondo metro e novanta – racconta ri che si allenavano allo stadio del mitico Parry o’Brien. La sua

43 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa storie di sport

tecnica era arcaica. Ma nel suo albo d’oro ci sono anche i cam- pionati nazionali, due vittorie ai Giochi del Mediterraneo e tanti trionfi in giro per l’Italia. A Napoli si allenava nella mi- tica palestra, accanto a piazza Plebiscito, di Geppino Silvestri. Iano era stato assoldato come “sparring partner” del campio- ne del mondo dei superwel- ters, Duilio Loy. Scollo sorri- de sornione ricordando quel periodo.”Non diventammo mai amici. Loy aveva un brutto ca- rattere. Una volta a Formia, in un raduno della Nazionale, per farlo calmare durante una rissa lo sollevai da terra e lo misi a sedere sopra il tavolo. Lui era alto solo un metro e 64. Ades- so ti do una bella lezione, caro campione del mondo. Poi una mano gigantesca come una ruspa mi bloccò qui, sul petto. Alzai lo sguardo. Era il vecchio Primo Carnera. Una montagna di cristiano. Non dimenticherò mai quel giorno”. Nei primi anni sessanta, con- vinsero Scollo a giocare anche a rugby nella Partenope Napoli. Lui non aveva mai visto una pal-

la ovale. Eppure, se lo ricorda- Ma l’avventura sportiva non no ancora bene al circolo rugby era finita. Scollo ha gareggia- di Catania, perché ci volevano to e vinto in ambito regionale quattro giocatori dell’Amatori fino al 1972, senza mai fare un per fermarlo davanti alla meta. giorno di vero allenamento. La Il pallone in una mano, il collo sua forza era innata. Eppure, dell’avversario sotto il braccio. sotto quel fisico stupefacente, La sera, poi, il giovane Iano era frutto, non si sa, di quali misteri sempre attorniato da donne divini, è sempre stato un uomo bellissime, andava a cena con mite e generoso. Una volta, un Totò e Peppino di Capri, fre- operaio della sua impresa era quentava i locali alla moda di rimasto intrappolato sotto un Posillipo. Era un gigante buo- grosso trattore che si era ribal- no. “Mi offrirono centomila tato. Pesava quasi tremila chili. lire al mese, che nei primi anni “Ho visto il sangue sotto il cin- Sessanta erano tanti soldi, per golato. Non ci ho pensato un farmi rimanere alla Partenope. attimo. Non so dove ho trovato Ma io volevo tornare in Sicilia tutta quella energia. Mi sono nella mia azienda, ad aiutare la piegato sotto il trattore e l’ho mia famiglia. Così tornai a fare ribaltato. Ci avevano provato il contadino nelle campagne si- cinque persone senza spostar- ciliane”, rammenta con un filo lo di un centimetro. Ma io ero Primo Carnera di commozione negli occhi. Iano Scollo. Il campione”.

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 44 olimpiadi di Giovanni Molè Il fioretto d’oro di Giorgio Avola Lo schermidore modicano conquista il tetto olimpico nel fioretto a squadre senza celare il malcontento per l’esclusione dalla gara individuale e si prepara per le prossime Olimpiadi di Rio: il futuro gioca per lui

sempre più il Conte di Modica. Dopo Lon- dra, l’appellativo per Giorgio Avola, unico si- Èciliano ad aver vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi inglesi (nella gara di fioretto a squadre), calza a pennello. Il suo aplomb è inconfondibile, sa di essere un atleta vincente ed elegante e di rappresentare nel Mondo la Contea di Modica. È un Conte per discendenza ma anche per la sua enorme classe in pedana. Fuori dalla sala scher- ma, Giorgio Avola è uno di quei ragazzi di una semplicità disarmante che nello sport o nella mu- sica recitano da protagonisti facendosi forte di rare virtù comuni: la tenacia, la predisposizione al sacrificio, l’umiltà. È arrivato sul tetto olimpico, dopo aver vinto la medaglia d’oro agli Europei di Sheffield lo scorso anno nella gara individuale se- guendo i sacri insegnamenti del maestro Giorgio Scarso (presidente di una federazione scherma che raccoglie consensi a livello internazionale) e del suo allenatore Eugenio Migliore. Il futuro gio- ca per lui. Ha soltanto 23 anni e tutto un avvenire davanti. Le prossime Olimpiadi di Rio in Brasile lo vedranno di nuovo protagonista e stavolta (si spera) anche nella gara individuale perché la sua esclusione a Londra ha lasciato più di un dubbio, seppure Giorgio Avola abbia mascherato bene il suo disappunto, pur essendo il terzo migliore fiorettista al mondo. Non è voluto entrare in po- lemica col commissario tecnico della Nazionale, Giorgio Avola Stefano Cerioni, perché non è nelle ‘corde’ del ragazzo fare polemica, ma l’amarezza c’è stata e confondersi pienamente con ciò che vede, tanto solo l’oro olimpico nel fioretto a squadre è riuscita da sentirsi tutt’uno con quel movimento diseguale a cancellarla. Una volta in pedana è riuscito a dare ma armonico. In questo le ‘tirate’di Giorgio Avola il meglio di sé. La riprova? Chiamato a ‘tirare’ in sono paragonabili alle suonate di Arturo Benedet- semifinale e finale ha tirato fuori grinta, classe e ti Michelangeli, ai visi di Raffaello, alla tromba di bravura. Negli assalti in cui è stato protagonista, Luis Armstrong, a tutto ciò che smette di essere ha fatto un +11, che non è risultato di poco conto. suono, materia, colore, e diventa qualcosa che ap- Vederlo ‘tirare’ significa osservare qualcosa che va partiene a ogni elemento, e alla vita stessa. Siamo oltre la scherma e coincide con la bellezza stessa. di fronte ad un talento puro. Un ragazzo d’oro, Qualcosa di simile a uno slancio, quasi un brivido felice interprete di uno sport di grande tradizio- di consapevolezza, un’epifania che permette a chi ne nel nostro Paese, di una forte eticità. Perché è lì, di non riuscire più a percepire alcuna separa- qui non c’è solo agonismo, c’è certezza morale, ci zione tra sé e lo spettacolo cui sta assistendo, di sono sani valori e principi di ferro.

45 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa olimpiadi?

Dopo Londra non ha fatto vacanze, seppure le aveva promesse alla sua fidanzata Rachele, ma gli onori olimpici lo hanno portato in giro per la Sicilia e per l’Italia. Davanti ad una chiamata, ad un premio ad una testimonianza non si è tirato indietro. Modica gli ha tributato una grande festa di piazza. • L’abbraccio di Modica è stato caloroso Caloroso ed entusiasmante, oltre che bello. Con- dividere la medaglia d’oro delle tue prime Olim- piadi con le persone che ti stanno vicino è quello che ho desiderato di più perché mi ha permesso di lanciare un messaggio. La volontà, il sacrificio, la dedizione alla fine pagano. Anche in una città come Modica, periferia d’Italia, dove non c’è un chilometro di autostrada, dove non ci sono i palaz- zetti, si può vincere una medaglia olimpica. Tutto è possibile, basta volerlo. E questo traguardo l’ho conseguito perché ho fatto sacrifici enormi e ho creduto nell’impresa sin da quando ero ragazzino. Ho cominciato a tirare a 6 anni ed ora eccomi qui con la medaglia d’oro. Ma senza pensare ai soldi. Il premio della medaglia? Mi servirà per non chie- dere più nulla ai miei genitori che hanno finora fatto sacrifici immani per assecondarmi in questo sogno e per comprare qualche moto d’epoca:, un mio sfizio. Le moto sono le mie uniche passioni… Ma niente spese folli, l’oro non mi ha dato per nulla alla testa”. squadre non l’ha digerita bene? • Non è stato facile vincere ma soprattutto In realtà lì c’era poco da recriminare perché co- convincere il commissario Cerioni a mandar- minciano il torneo a squadre gli atleti che hanno ti in pedana… fatto l’individuale. Quindi, non avrei potuto scen- Non è stato un anno facile, solo io so i sacrifici dere in pedana prima. Poi in semifinale e finale che ho fatto per arrivare in forma a Londra: dire credo di aver dimostrato il mio valore. Negli assalti che mi sono fatto un ‘mazzo’ così è un dolce eu- in cui sono stato protagonista, ho fatto un +11, femismo… non mi sembra un risultato da poco e dimostra • La delusione per l’esclusione dalla gara in- ancora una volta che meritavo l’individuale. Se dividuale l’ha saputo mimetizzare… fosse stata rispettata la qualifica olimpica sarebbe Cosa dovevo fare? Prima delle Olimpiadi le po- toccato a me fare l’individuale perché ho ottenu- lemiche erano controproducenti, ho rispettato la to prima la possibilità di andare a Londra. Ma in decisione del commissario tecnico Cerioni e ba- questo non c’è polemica nei confronti di Cerioni, sta. L’esclusione non l’ho accolta bene ma ho fat- ho rispettato la sua decisione, e dico queste cose to buon viso e cattivo gioco. Certo che il numero solo per amore della verità. La medaglia d’oro poi 3 al mondo restasse in panchina è un po’ strano; ha cancellato qualsiasi amarezza”. ma ho aspettato pazientemente il mio momento. Ora il suo pensiero corre già a Rio de Janiero fra • Anche l’iniziale esclusione dal torneo di quattro anni.

Giorgio Avola festeggiato a Modica dai suoi amici La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 46 eventi di Fabio Tomasi

Punta Secca, non si tocca Flash mob per difendere l’immagine della Vigata di Montalbano sui presunti abusi perpetrati nella frazione balneare di Santa Croce Camerina. La platea di Facebook si è mossa ed ha fatto centro

I love you Punta Sec- ca”. Un amore “inciso” “su centinaia di T-shirt e dichiarato con danze e pallon- cini colorati per un flash mob, pensato da un villeggiante della Vigata di Montalbano, Gianni Giacchi, che ha raccolto sulla spiaggia, resa nota dalla fic- tion del commissario più ama- to d’Italia, un’ampia adesione insieme a quella virtuale di Fa- cebook. Anche i commercianti del posto hanno aderito. Anzi: grazie al loro contributo è stato possibile realizzare le mille T- shirt distribuite gratuitamente fra tutti i partecipanti. ?? Flash mob per rilanciare l’imma- gine di Punta Secca e per impe- dimostrano le analisi effettuate Secca. E in effetti così è stato. dire che l’inchiesta aperta dalla dall’Asl di Ragusa per almeno Anche l’agente Catarella (l’at- Procura di Ragusa sui presunti vent’anni” tore ragusano Angelo Russo), abusi perpetrati nella frazione Tra i partecipanti al flash mob impacciato aiutante del com- balneare (cementificazione sel- c’erano anche politici e rappre- missario Montalbano nella fic- vaggia, scarichi, inquinamento sentanti istituzionali, che hanno tion tv, ha preso parte all’even- e divieti di balneazione) potesse fatto la loro parte, in qualità di to per rimarcare che gli sbagli di offuscare il ‘borgo’ di Montal- comuni cittadini, per difende- qualcuno non possono gettare bano, famoso in tutto il mondo re la bella Vigata. D’altra parte discredito su tutti e tutto. e metà di migliaia e migliaia di gli stessi organizzatori – tra cui “Auguro che la Procura della turisti. “Ciò non toglie – ha af- Gianni Giacchi, Vitaliano Pollari Repubblica e le forze dell’ordi- fermato Mimmo Baeli, uno dei e Saverio Mandarà – avevano ne, ai quali va tutto il nostro ri- promotori dell’evento – che ci più volte precisato, anche sulla spetto per il lavoro che svolgo- siano dei problemi, che vanno pagina di Facebook dedicata no ogni giorno, chiariscano al però affrontati con equilibrio, alla manifestazione, che il flash più presto all’opinione pubblica senza fare di tutta l’erba un mob non avrebbe avuto alcun- i termini veri della questione”. fascio e senza ‘criminalizzare’ ché di politico, e che quindi non E Punta Secca aspetta di riac- un’intera località che negli anni si sarebbe prestato a strumen- quistare, dopo la calda estate ha conquistato il cuore di villeg- talizzazioni, ma che, invece, fatta di polemiche e inchieste, gianti e turisti. Il nostro mare sarebbe stato aperto a tutti co- tutta la sua magia, tra fiction e è assolutamente pulito, come loro che hanno a cuore Punta realtà.

47 La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 La Provincia di Ragusa bilancio

La Provincia di Ragusa • N. 3 Maggio/Agosto 2012 48 PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

La Dirigenza

VICE SEGRETARIO GENERALE Dott. Raffaele Falconieri

DIRIGENTI

Dott. Chimico Gaetano Abela Ecologia

Dott. Salvatore Buonmestieri Geologia e Geognostica

Ing. Vincenzo Corallo Pianificazione del Territorio.

Dott.ssa Giuseppina Distefano Turismo, Cultura, Beni Culturali, Beni Unesco, Spettacolo, Politiche Sociali, Welfare locale, Politiche Attive del Lavoro

Dott. Raffaele Falconieri Polizia Provinciale, Patrimonio e Autoparco Gestione delle Risorse Umane, Personale (ad interim)

Ing. Carmelo Giunta Valorizzazione e Tutela Ambientale

Dott.ssa Lucia Lo Castro Servizi Economici e Gestione Bilancio

Ing. Salvatore Maucieri Edilizia Patrimoniale, Sportiva e Scolastica

Avv. Salvatore Mezzasalma Settore Legale

Dott. Giancarlo Migliorisi Sviluppo Economico e Sociale, Programmazione Socio-Economica, Politiche Comunitarie, Euromediterranee e Cooperazione allo Sviluppo Tributi, Espropriazioni, Gare, Appalti e Contratti

Avv. Benedetto Rosso Pubblica Istruzione, Orientamento Scolastico e Formazione Professionale, Università, Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero

Ing. Carlo Sinatra Servizi Viabilità