INDICE

1. PREMESSA ...... 2

2. ASPETTI GEOLOGICI E GEOTECNICI ...... 2 Inquadramento geologico ...... 2 Caratteristiche dei geotecniche dei terreni ...... 3

3. ASPETTI STRUTTURALI ...... 3 Caratterizzazione sismica del sito ...... 3 Materiali da utilizzarsi nella realizzazione delle opere strutturali ...... 4

4. STUDIO PRELIMINARE DI INSERIMENTO URBANISTICO E VINCOLI ...... 7 Coerenza del progetto con i P.R.G.C...... 7 P.T.P. e Vincolo Idrogeologico...... 10

5. ESITI DELLA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO ...... 11

6. CENSIMENTO DELLE INTERFERENZE ...... 12

7. PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE ...... 13 8. ESPROPRI ...... 14

9. ARCHITETTURA E FUNZIONALITA’ DELL’INTERVENTO ...... 15

10. STRUTTURE ED OPERE D’ARTE ...... 15

11. TRACCIATO PLANOALTIMETRICO E SEZIONI TIPO ...... 16

12. IMPIANTI E SICUREZZA ...... 18 13. IDRAULICA ...... 19

14. DESTINAZIONE FINALE DELLE OPERE DISMESSE ED INDICAZIONI SULLE FASI ESECUTIVE

NECESSARIE PER GARANTIRE L’ESERCIZIO DURANTE I LAVORI ...... 21

1 1. PREMESSA

La presente relazione, conformemente a quanto richiesto all’art. 19 del D.P.R. 207/2010 e s.m.i., riporta lo sviluppo degli studi tecnici specialistici del progetto. Quale complemento della presente relazione, si allegano al Progetto Preliminare le relazioni specialistiche archeologica e geologica, rispettivamente a firma dell’Archeologa JORIS Cinzia e del Geol. GIORGI Andrea. Conformemente a quanto riportato nella Relazione Illustrativa, la disamina attuata all’interno della presente relazione farà riferimento alla numerazione data ai macro- interventi in progetto: Intervento n°1: sostituzione della tubazione esistente tra il NODO C (in comune di ) e il POZZETTO DI MANOVRA DI CHEZ PERCHER (in comune di Gignod). Intervento n°2: ampliamento della vasca esistente di Rhins e della vasca esistente di Closellinaz Intervento n°3: realizzazione di opere di risanamento ed abbellimento estetico del serbatoio di Preyl (in comune di Roisan), contestualmente alla realizzazione, da parte dell’offerente in quanto a suo completo carico, di una centralina idroelettrica sfruttante le acque convogliate dalla condotta di adduzione dell’acquedotto comunitario del Grand Combin.

2. ASPETTI GEOLOGICI E GEOTECNICI Inquadramento geologico L’area in esame si colloca nella parte medio-inferiore del tratto di valle incisa dal torrente Buthier all’interno dei territori comunali di Roisan e Gignod, nella fascia altimetrica compresa indicativamente tra i 1044 m s.l.m. della vasca di Chez-Percher (versante destro orografico - Gignod) e i gli 835 m s.l.m. del NODO C (versante sinistro orografico – Roisan). La zona oggetto di indagine si estende inoltre sino a quota 960 m s.l.m. (versante destro) in loc. Preyl. Il tracciato dell’acquedotto comunitario oggetto di intervento, attraversa, per larga parte depositi di origine quaternaria/glaciale, solamente il tratto di condotta che attraversa la piana di fondovalle del Torrente Buthier (parte centrale del settore A-B) verrà interrata all’interno dei depositi alluvionali sedimentati costituiti essenzialmente da sedimenti alluvionali e fluvioglaciali composti da ghiaie sabbiose stratificate, a supporto di clasti, con ciottoli arrotondati, embricati, in matrice sabbiosa medio- grossolana. Infine si sottolinea che in corrispondenza delle scarpate più acclivi e/o delle incisioni presenti nell’area affiorano depositi di carattere detritico-colluviale formati prevalentemente da sabbie ghiaiose, poco limose, massive o mal stratificate, non addensate, a clasti spigolosi.

2 Per quanto concerne le vasche di Rhins e di Closellinaz oggetto di ampliamento e del serbatoio di Preyl ove verrà realizzata una nuova vasca di smistamento in adiacenza alla struttura esistente con contestuale costruzione di fabbricato adibito a centrale idroelettrica, si sottolinea che tali manufatti insistono tutti su depositi di origine genesi glaciale le cui caratteristiche granulometriche sono analoghe a quelle riportate in precedenza. Per maggiori dettagli si ramanda alla relazione geologica.

Caratteristiche geotecniche dei terreni Per quanto riguarda le caratteristiche geotecniche dei terreni interessati dalla realizzazione degli interventi ed in particolare dai manufatti in c.a. (ampliamento vasche di Rhins, Closellinaz e costruzione nuova centrale idroelettrica di Preyl), esse si presentano in generale, al di sotto dei primi 50- 100 cm di materiale rimaneggiato e scarsamente addensato, buone e comunque compatibili col tipo di opere in progetto, anche in virtù della ridotta entità dei carichi imposti previsti. Per quanto concerne la posa delle tubazioni occorre ricordare che gran parte di esse andranno a sostituire tratti di condotte esistenti e di conseguenza i lavori interesseranno materiali di riporto e/o reinterro. In generale, un primo dimensionamento delle opere è stato eseguito sulla base dei seguenti parametri del terreno (in assenza di falda): • per il terreno più superficiale rimaneggiato (0,5-1,0 metro) e materiali di riporto/reinterro: Terreno superficiale angolo di attrito φ° = 30 gradi coesione Cu = 0 peso di volume Υ = 1,7 t/mc carico ammissibile max 1,2 Kg/cmq • per il terreno a profondità maggiore di 1,0-1,5 metri, costituito da un deposito glaciale o alluvionale maggiormente addensato: Terreno di fondazione angolo di attrito φ ° 35 gradi coesione Cu 0,1-0,2 Kg/cmq peso di volume Υ= 1,85 t/mc carico ammissibile max 2,0 Kg/cmq

3. ASPETTI STRUTTURALI

Caratterizzazione sismica del sito Vita nominale, classe d’uso e periodo di riferimento dell’azione sismica La vita nominale di un’opera è il periodo di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve poter essere utilizzata per lo scopo per il quale è stata progettata.

Il manufatto in questione risulta essere una opera ordinaria cui compete una vita nominale VN pari a 50 anni .

3 In presenza di azioni sismiche è necessario definire la classe d’uso dell’opera strutturale. L’opera qui progettata ricade in Classe IV in quanto l’opera svolge una funzione pubblica importante . Per quanto riguarda il periodo di riferimento dell’azione sismica si ricava che il coefficiente d’uso da moltiplicare per la vita nominale vale 2.0 (Tabella 2.4.II nelle NTC 2008). Si ottiene pertanto un periodo di riferimento V R pari a 100 anni. Il sito deve essere classificato ai fini dell’analisi sismica. È necessario infatti poter valutare l’influenza della stratigrafia del deposito per poter valutare lo spettro di risposta della struttura. L’opera è posizionata su un territorio in Zona Sismica 3 , secondo la L.R. 23/2012. Per quanto attiene al valore delle accelerazioni al suolo, è in ogni caso necessario fare riferimento a quanto previsto nel capitolo 7 delle NTC2008. In base ad analisi geologiche condotte nella medesima area oggetto dell’intervento, alla tipologia di terreno ed ai risultati riscontrati su lavori condotti nelle immediate prossimità, vista la tipologia di opera, si può assumere assume in modo cautelativo che il sito possa essere classificato come sottosuolo di categoria B o C . Per quanto attiene i fattori topografici da inserire nell’analisi si ritiene congruo e cautelativo attribuire al sito, nella zona in oggetto, categoria topografica T1 . Durante la succssiva fase progettaule sarà opportuno provvedere all'esecuzione di prospezioni sismiche di tipo MASW (Multichannel Analysis of Surfaces Waves), in particolare in corrispondenza del serbatoio di Preyl, ove verrà costruito il nuovo fabbricato che ospiterà la centrale idroelettrica, e sul fondovalle in prossimità della zona del campo sportivo ove verrà realizzato l’importante manufatto che consentirà l’attraversamento dell’alveo del T. Buthier da parte della condotta. Per quanto riguarda invece gli interventi di allargamento delle vasche di Rhins e Closellinaz, si valuterà se effettuare indagini sismiche più speditive di tipo HVSR (Horizontal to Vertical Spectrum Ratio) attraverso l’analisi dei microtremori ambientali.

Materiali da utilizzarsi nella realizzazione delle opere strutturali

I materiali utilizzati nell'elaborazione della progettazione in accordo con il punto 4.1.2.1 della normativa vigente la resistenza di calcolo f d del materiale è ottenuta mediante l’espressione

fd=f k/ΥM

dove f k è la resistenza caratteristica del materiale e ΥM è il coefficiente parziale per le resistenze, comprensivo delle incertezze di modello e della geometria. Tale valore dipende dal materiale, della situazione di progetto e dalla verifica in esame.

Calcestruzzo

4 Le classi di resistenza dei calcestruzzi usati nell’opera strutturale possono essere rapportati alla classe C25/30 per le opere di fondazione e C28/35 per i muri e per i solai.

Le caratteristiche tecniche che il calcestruzzo deve riportare sono indicate nei paragrafi 11.1 e 11.2 delle NTC 2008.

Acciaio

La resistenza a trazione dell’acciaio strutturale è riferita alla tensione di snervamento. Considerando un acciaio B450C, la tensione di snervamento di calcolo vale (ΥM=1.15)

fyd =391.30 MPa

Come per il calcestruzzo, le proprietà del materiale da utilizzarsi nella realizzazione della struttura sono maggiormente definite nel capitolo 11 delle NTC 2008 ed in particolare nei paragrafi 11.1 e 11.3.

Descrizione intervento n°1: Le opere strutturali presenti nell'intervento 1 sono essenzialmente costituti da pozzetti/camere di manovra necessari all'alloggiamento delle saracineche a regolazione delle varie ramificazioni presenti e dal manufatto di attraversamento in subalveo del torrente Buthier in loc. Rhins, immediatamente a valle del campo sportivo. I pozzetti sono interamente realizzati in calcestruzzo armato gettato in opera, le pareti hanno uno spessore di 25 cm così come la soletta di copertura al fine di garantire la stabilità dei manufatti. Il manufatto di attraversamento in subalveo del torrente Buthier approfondito di circa 1,00 metro , rispetto all’alveo attuale in modo tale da rispettare e non alterare le dinamiche fluviali e realizzando un’opera di assoluta affidabilità rispetto l’erosione fluviale, è costituito da una trave in calcestruzzo armato di sezione rettangolare 120x100 cm. Inoltre all’interno del manufatto verrà inserito un tubo camicia in acciaio di diametro pari a 400 mm per il transito della tubazione dell'acquedotto, un tubo camicia in acciaio di diametro pari a 250 mm per il transito di future tubazioni ed un passacavo in PE corrugato diametro 110 mm.

5 Descrizione intervento n°2:

L'intervento n°2 consiste nell'ampliamento delle esistenti vasche di Rhins e di Closellinaz. Le opere strutturali da realizzarsi sono costituite dalla platea di fondazione della vasca dello spessore di 30 cm, così da garantire la stabilità del manufatto e dai muri perimetrali di spessore 25 cm e dalla soletta di copertura in travetti prefabbricati precompressi accostati per uno spessore complessivo di 50 cm.

Descrizione intervento n°3: L'intervento n°3 consiste nella realizzazione di opere di risanamento ed abbellimento estetico del serbatoio di Preyl (in comune di Roisan), contestualmente alla realizzazione di una centralina idroelettrica. La nuova porzione di da realizzare è stato suddiviso funzionalmente in due blocchi: il primo posto più a monte ospiterà il locale di produzione, la sala controllo ed il locale batterie, mentre il secondo blocco posto a valle, in continuità con l’esistente volume fuori terra dell’acquedotto comunale, è deputato ad ospitare il locale quadri e misurazioni, nonché il locale della Deval. Dal punto di vista strutturale le nuove opere saranno realizzate interamente in calcestruzzo armato e saranno rese strutturalmente indipendenti rispetto alle opere esistenti. Le fondazioni saranno a platea o travi e gli elementi portanti verticali costituiti da muri/setti in c.a. di spessore pari a 30 cm e da pilastri di sezione quadrata 30x30 cm. La copertura della centralina sarà a 2 falde con un solaio in latero- cemento.

6 4. STUDIO PRELIMINARE DI INSERIMENTO URBANISTICO E VINCOLI

Coerenza del progetto con i P.R.G.C.

Interventi n. 1 e n. 2: Dall'esame del vigente P.R.G.C., si è verificato che gli interventi in oggetto si sviluppano lungo una serie di zone di P.R.G.C. anche sostanzialmente diverse: Ec, Eh, Eg in comune di Roisan, Eg, Eh, Fb, Ba, Ae in comune di Gignod, come si evince dalla specifica tavola progettuale n. 4. La tipologia di opera non è però in contrasto con le normative di tali zone in quanto trattasi di opera di pubblica utilità interrata (interventi n. 1 e n. 2: sostituzione della condotta dal nodo C al serbatoio di Chez Percher). Per quanto attiene alla vasca di Closellinaz, la stessa è ricompresa in zona Ec09 del P.R.G.C. di Roisan.

7 Intervento n. 3: L’area di intervento ricade all’interno della zona Eg13 del Piano Regolatore Generale Comunale (Variante Generale di adeguamento al P.T.P. e alla LR 11/98) adottato nel 2012. L’art. 55 della N.T.A. recita: “Gli usi e le destinazioni d’uso ammesse nelle sottozone Eg sono: [omissis] g. attività di pubblico servizio o di pubblico interesse di cui all’art. 10 comma 13 lettere a), c), d) ed e) in tutte le sottozone Eg. L’art. 10, comma 13 delle N.T.A ., richiamato dall’art.55 sopra esplicato, recita: La destinazione ad attività pubbliche di servizio o di pubblico interesse (m) si suddivide nelle seguenti sottocategorie: [omissis] e) cabine di trasformazione dell'energia elettrica, manufatti strettamente connessi con la produzione di energia da fonte rinnovabile (m5). Si evince pertanto che l’opera in esame è compatibile con lo strumento di pianificazione vigente.

8 Ambiti inedificabili.

Dall’esame della cartografia per la delimitazione degli ambiti inedificabili, ai sensi della L.R. 11/98 e della L.R. 01/2005, si evince che gli interventi in oggetto: ‹ ricadono parzialmente in area boscata (art. 33 L.R. 11/98)

‹ Non ricadono in area vincolata dagli ambiti inedificabili per laghi e zone umide (art. 34 L.R. 11/98);

‹ ricadono in area vincolata dagli ambiti inedificabili per frane (zona F3 e zona F2, art. 35 L.R. 11/98);

9 ‹ ricadono in area vincolata dagli ambiti inedificabili per esondazione (fascia A, B e C, art. 36 L.R. 11/98);

‹ Non ricadono in area vincolata dagli ambiti inedificabili per valanghe (art. 37 L.R. 11/98);

P.T.P. e Vincolo Idrogeologico. Per quanto concerne la cartografia del Piano Territoriale Paesaggistico, non sono emerse problematiche concernenti la realizzazione dell’opera in oggetto. Vincolo idrogeologico : le opere in progetto ricadono in vincolo idrogeologico.

Aree tutelate: le opere in progetto non ricadono in aree SIC, ZPS, parchi e/o riserve naturali.

Relativamente alla centralina ed al serbatoio di Preyl, l’opera in esame: • non ricade in area boscata ai sensi dell’art. 33 L.R. 11/98; • non ricade all’interno della perimetrazione di laghi e zone umide ai sensi dell’art. 34 L.R. 11/98; • ricade all’interno della perimetrazione della zona F3 - area a bassa pericolosità di frane - ai sensi dell’art. 35, comma 1 L.R. 11/98; • non ricade all’interno della perimetrazione dell’art. 35, comma 2 della L.R. 11/98 (studi di bacino in validazione); • non ricade in area soggetta ad inondazioni ai sensi dell’art. 36 L.R.11/98, e nemmeno per quanto attiene agli Studi di bacino in validazione; • non ricade in area soggetta a valanghe ai sensi dell’art.37 L.R. 11/98;

10 • ricade in classe III della zonizzazione acustica comunale; • non ricade all’interno della perimetrazione dei vincoli forestali (né per quanto attiene al vincolo idrogeologico, né per quanto attiene alla Legge del castagno); • non ricade all’interno della perimetrazione dei vincoli paesaggistici (vincolo ex 1497 e bosco di tutela), fatto salvo per quanto concerne puntuali allargamenti della pista poderale esistente, ricadente parzialmente entro il vincolo del bosco di tutela.

5. ESITI DELLA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO

Come si evince dalla Relazione specialistica a firma dell’Archeologa JORIS Cinzia, facente parte integrante del presente progetto, benché la collocazione dei territori in oggetto su importanti vie di collegamento con l’area transalpina configurino l’area nel suo complesso a rischio archeologico assoluto alto, tuttavia le zone interessate dai tre interventi, in considerazione del contesto geomorfologico in cui collocano e dalla loro lontananza da emergenze e ritrovamenti antichi, presentano in generale un rischio archeologico relativo medio o basso. Nello specifico: • intervento 1 (sostituzione condotta nodo C – vasca Chez Percher): rischio archeologico relativo a tratti molto basso, basso e medio. • intervento 2 (ampliamenti vasche di Rhins e Montjoux): rischio archeologico relativo basso, per il quale è sufficiente la sorveglianza archeologica. • intervento 3 (serbatoio Preyl): rischio archeologico relativo basso, per il quale è sufficiente la sorveglianza archeologica.

11 6. CENSIMENTO DELLE INTERFERENZE

Le interferenze rilevate con i pubblici servizi sono le seguenti: ‹ attraversamenti su strade regionali (S.R. 17 e S.R. 28): verranno realizzati previo taglio della pavimentazione bituminosa, successivo reinterro della trincea mediante riempimento con misto cementato, al fine di evitare cedimenti del materiale riportato, e ripristino della pavimentazione bituminosa per una fascia di larhezza pari a 5.00 m (il tutto come da disposizioni impartite dal competente ufficio regionale). ‹ attraversamenti e/o percorrenze su strade comunali: verranno realizzati previo taglio della pavimentazione bituminosa, successivo reinterro della trincea e ripristino della pavimentazione bituminosa. ‹ Parallelismi e/o intersezione con reti telefoniche, dati, elettriche interrate, gas: specificamente in corrispondenza alle porzioni di tracciato su viabilità comunali e/o regionali e/o statali, l’intersezione e/o il parallelismo con reti di sottoservizi verrà gestito sempre e comunque: o Contattando, preliminarmente ai lavori, l’Ente coinvolto per la richiesta di sopralluogo in sito e verifica della situazione cartografica acquisita in sede progettuale; o Scavando con mezzi di piccole dimensioni e procedendo lentamente onde evitare di danneggiare eventuali sottoservizi; o Tenendo sempre pronta una squadra di pronto intervento in situazioni di emergenza. Per quanto attiene agli oneri derivanti dalla presenza delle reti sopra descritte, nonché delle viabilità pubbliche, l’unico onere aggiuntivo significativo consta nella necessità di operare con la tecnica dello” spingitubo” per effettuare l’attraversamento della S.S. 27 in corrispondenza al Municipio di Gignod. L’onere relativo è stato quantificato all’interno della Stima delle opere (vedasi busta C – Offerta economica). Ulteriori due interferenze, seppure non con pubblici servizi bensì con i torrenti Buthier e Artanavaz, sono le seguenti: ‹ torrente Buthier: in comune di Roisan, in prossimità del campo sportivo in loc. Rhins, è necessario attraversare in sub-alveo il torrente Buthier; la tubazione verrà racchiusa in una briglia in c.c.a, avente sulle due sponde del torrente due pozzetti di intercettazione. ‹ Torrente Artanavaz: la tubazione verrà posta al di sotto della pavimentazione del tratto di S.R. 28 su ponte ormai dismesso. Ciò al fine di limitare i rischi conseguenti ad eventuali eventi calamitosi che potrebbero interessare il ponte stesso e quindi la tubazione qualora la stessa fosse staffata in esterno.

12 7. PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE

Il progetto prevede sostanzialmente due diverse tipologie di scavo e riutilizzo di materiale in sito: - Scavo per posa di tubazione interrata (intervento n. 1) - Scavo per ampliamento vasche e realizzazione nuova centralina idroelettrica in loc. Preyl (interventi n. 2 e n. 3). Intervento 1. Tutto il materiale proveniente dallo scavo per la posa dei tubi e dei pozzetti verrà riutilizzato per il ricoprimento degli stessi e nelle immediate vicinanze per eliminare eventuali avvallamenti, previa idonea scelta e vagliatura all’interno del cantiere; il materiale lapideo verrà utilizzato come sottofondo nella massicciata stradale e/o per rifacimento di eventuali tratti di muri interessati dal passaggio delle tubazioni. Interventi n. 2 e n. 3. Il materiale proveniente dagli scavi, previa vagliatura mediante benna grigliata ed eventuale riduzione volumetrica mediante benna frantoio, entrambe applicate su escavatore per ridurre gli impatti dell’area di cantiere sui siti oggetto di intervento, verranno risistemati in loco: - per quanto attiene alla parte pietrosa, a tergo dei muri ed al di sotto delle fondazioni come materiale di riempimento drenante; - per quanto attiene alla parte mista, come riempimento e regolarizzazione del terreno e di eventuali avvallamenti limitrofi; - per quanto attiene alla parte terrosa, come strato superficiale delle sistemazioni a verde. Non si identificano altri rifiuti speciali inerti all’interno del cantiere in oggetto.

Relativamente infine al materiale proveniente dalla fresatura delle strade, lo stesso verrà recuperato direttamente in cantiere per lo strato di fondazione bituminosa.

13 8. ESPROPRI

L’intervento in oggetto si esplica: ‹ Su strade comunali e regionali; ‹ Su strade statali; ‹ Su terreni di privati; ‹ Su terreni comunali. Si procederà pertanto a regolare definizione di asservimento dei terreni interessati dal tracciato della condotta. Le ditte interessate dagli asservimenti e/o espropri che sono state individuate sono 48. Per quanto attiene ai criteri estimativi che hanno portato alla definizione dell’indennità di asservimento per i diversi mappali interessati dall’intervento in progetto, si rimanda alle specifiche relazioni (tav. 14). Considerando che gli elaborati sopra citati contengono indicazioni di tipo economico circa le stime dei terreni oggetto di asservimento e/o esproprio, e pertanto circa le indennità ipotizzate da riconoscere ai proprietari dei terreni interessati dall’intervento, lo scrivente, pur presentando in questa sede (busta Offerta Tecnica) l’elaborato, l’ha privato delle indicazioni di carattere economico. Le stesse sono invece visibili negli elaborati completi introdotti nella busta C – Offerta Economica.

14 9. ARCHITETTURA E FUNZIONALITA’ DELL’INTERVENTO

Interventi n. 1 e n. 2: L’architettura e la funzionalità di tali interventi sono di fatto garantiti dall’esperienza pregressa della rete acquedottistica in esame; il progetto non prevede stravolgimenti o cambiamenti significativi del funzionamento dell’attuale rete, se non la realizzazione di due tratti di adduzione aggiuntivi, da porsi sempre all’interno dello scavo della tubazione principale, aventi la funzione di: - collegare il serbatoio di Chef Lieu con il serbatoio di Roven (comune di Gignod); - collegare il serbatoio di Cré con il pozzetto di diramazione di Montjoux (comune di Gignod). I serbatoi di Roven e Montjoux sono alimentati dalla condotta esistente che verrà dismessa; i nuovi collegamenti aumenteranno la capacità di regolazione idrica a beneficio degli utenti dei serbatoi stessi. Intervento n. 3: La centralina in loc. Preyl di Roisan si inserisce all’interno dell’architettura di sistema dell’acquedotto comunitario, senza andarne a modificare in alcun modo la struttura né la funzionalità: l’acqua turbinata verrà infatti immediatamente rimessa in rete. La riqualificazione del serbatoio esistente risulta funzionale all’acquedotto comunitario in quanto ne va ad incrementare direttamente la vita utile.

10. STRUTTURE ED OPERE D’ARTE

Interventi n. 1 e n. 2: Le opere d’arte previste per l’attuazione degli interventi n. 1 e 2 sono in sintesi le seguenti: - pozzetti e camere di manovra realizzate in c.c.a., alloggianti apparecchiature idrauliche funzionali ad una agevole e sicura condotta dell’acquedotto comunitario (intercettazioni, stacchi, ecc), con torrino sopraelevato su strada per evitare cedimenti differenziali della pavimentazione bituminosa e chiusini in ghisa sferoidale; - briglia in c.c.a. per l’attraversamento in sub-alveo del torrente Buthier in loc. Rhins di Roisan; - ampliamenti in c.c.a. delle vasche di Rhins e Closellinaz in comune di Roisan. Tali ampliamenti verranno realizzati utilizzando la tipologia costruttiva delle vasche esistenti, ovvero: struttura in opera in c.c.a., impermeabilizzazione con guaina bituminosa delle pareti contro terra, trattamento interno delle vasche con impermeabilizzante per usi potabili tipo TOROSEAL. Intervento n. 3: la nuova centralina verrà realizzata con struttura portante in c.c.a., rivestimento in pannelli di alluminio preverniciato e pietra a vista; analogamente si opererà sull’edificio esistente, per ottenere un risultatao estetico omogeneo. 15 11. TRACCIATO PLANOALTIMETRICO E SEZIONI TIPO

La condotta parte dalla camera di manovra in fregio alla S.R. 17 di Roisan (nodo C), scende verso il torrente Buthier, lo attraversa e risale verso il Municipio di Gignod, per poi arrivare al pozzetto ai piedi della vasca di Chez Percher. Il tracciato lungo il quale si sviluppa la condotta in progetto ricalca sostanzialmente quello della condotta esistente, fatto salvo per alcuni tratti dove si è optato per leggere varianti al tracciato, funzionali a limitare le interferenze con strutture e servizi vari esistenti. a) Tracciato in corrispondenza al campo sportivo di Rhins (Roisan): lo scrivente ha studiato un tracciato che evitasse di interferire con il campo sportivo in loc. Rhins. Attualmente infatti la tubazione esistente dell’acquedotto della C.M.G.C. attraversa il campo sportivo, ed una sua sostituzione “in parallelo” di fatto implicherebbe lavorazioni molto gravose per l’infrastruttura esistente. Ne consegue che, a seguito di un sopralluogo in sito, si è optato per “deviare” la nuova condotta dal tracciato attuale in una posizione maggiormente a valle, che costeggia il perimetro del centro sportivo per poi ricongiungersi con il tracciato attuale in prossimità alla S.R. 28. La scelta del nuovo tracciato è stata volta a minimizzare i disagi creati dalle servitù di passaggio della condotta, andando a posizionare la stessa al limitare dei mappali. b) Tracciato in corrispondenza all’attraversamento del torrente Artanavaz: si è valutato che l’opzione migliore per il passaggio della nuova condotta fosse il cassonetto stradale del ponte dismesso della S.R. 28. Non si ritiene infatti cautelativo né staffare la tubazione al ponte medesimo, né ridiscendere in alveo; posizionando la condotta al di sotto della pavimentazione stradale esistente (è stato verificato il franco tra il piano carrabile e l’estradosso del ponte) infatti la si protegge anche rispetto ad eventuali eventi calamitosi. c) Tracciato tra Roven et Montjoux (Gignod): rispetto alla condotta attuale, alcuni tratti della nuova tubazione sono stati previsti al di fuori della sede viabile per limitare da un lato i disagi durante i lavori, nonché per ridurre in futuro i costi per eventuali interventi (all’esterno della sede viabile i costi per gli scavi ed i reinterri sono infatti minori). d) Tracciato per l’attraversamento della S.S. 27 a monte del Municipio di Gignod: lo scrivente ha optato di adottare la tecnica dello “spingi tubo” in quanto meno invasiva in termini di disagi sul traffico, sulle abitazioni e sulle attività limitrofe all’area di intervento.

16 Le sezioni tipo di scavo sono di seguito riportate:

17 12. IMPIANTI E SICUREZZA

Interventi n. 1 e n. 2: Il progetto non prevede componenti impiantistiche, fatto salvo per: - la predisposizione per un eventuale cavo di telecontrollo entro cavidotto dedicato lungo tutto il tracciato della condotta; - le apparecchiature idrauliche inserite nei vari pozzetti e camere di manovra, come da dettaglio riportato nella tav. 10b. Per quanto attiene agli aspetti connessi alla sicurezza del sistema acquedottistico, gli stessi sono gestiti dal sistema di telecontrollo dell’acquedotto, il cui portale è attualmente configurato come di seguito schematizzato. Nell’apposita relazione di gestione di cui all’art. 6 del Disciplinare di gara, è stato illustrato nel dettaglio il nuovo sistema proposto, atto a migliorare ulteriormente le prestazioni del telecontrollo attuale in termini di flessibilità ed interfaccia con l’utenza.

Intervento n. 3: Il progetto prevede le seguenti componenti impiantistiche: - i quadri e gli strumenti di misurazione posti in locale dedicato, direttamente accessibile dall’esterno e comunicante con il locale produzione; - il quadro per la consegna dell’energia prodotta alla Deval, accessibile dall’esterno e non comunicante con il locale produzione; - le batterie e gli organi di controllo a supporto della produzione; - gli impianti civili a servizio dell’edificio centralina (illuminazione, prese forza, prese dati, ecc).

18 13. VERIFICHE IDRAULICHE Descrizione ed inquadramento L’acquedotto comunitario del Grand Combin si sviluppa lungo l’asta del torrente Buthier a partire da alcune sorgenti collocate in comune d , ad una altitudine superiore ai 2000 m s.l.m fino al comune di Saint Christophe. La condotta adduttrice si estende pertanto per una lunghezza di circa 35 Km, interessando i comuni di Bionaz, , , Gignod, Roisan, , Saint Christophe. La portata captata dalle varie sorgenti che alimentano l’acquedotto è superiore a 100 l/s. Il progetto in esame prevede la sostituzione di una porzione di tubazione esistente in acciaio DN200 a partire dal nodo C, in comune di Roisan alla vasca di Chez Percher in comune di Gignod con la posa di una tubazione in acciaio rivestito in polietilene DN250. E' inoltre prevista la posa di diramazioni secondarie, con tubazioni in polietilene DN 110, a collegamento di vari serbatoi presenti in comune di Gignod ed in particolare: da vasca Cré alla vasca Mont Joux e dalla Vasca Chef - Lieu alla vasca Rovin.

Verifiche idrauliche Sono volte a definire le perdite di carico in funzione della massima portata prevista in transito. Sono state verificate le sezioni di maggiore interesse tenendo conto che tra una sezione e l’altra l’andamento complessivo della piezometrica risulta lineare. Le formule utilizzate sono quelle tipiche dei moti turbolenti entro condotte in pressione ed in particolare: χ=10.3 x c²/d^(1/3) i= χ x Q²/d^5 in cui d rappresenta il diametro interno della tubazione; c è il coefficiente di scabrezza di Strickler ed i è la cadente piezometrica (perdita di carico) espressa adimensionalmente (normalmente in m/m). Si può quindi procedere, alla definizione delle quote piezometriche residue nelle sezioni d’interesse, tenendo presente della variazione di portata, di diametro e di materiale lungo l’adduzione stessa in riferimento allo schema di pagina precedente.

Verifica perdite di carico tratto Nodo C - Chez Percher La piezometra statica risulta essere la quota del serbatoio di Voisinal in comune di Oyace da cui si diparte la tubazione esistente. La piezometrica dinamica, ricavata da una precedente progettazione sull'acquedotto comunitario, in corrispondeza del nodo C, per una portata di 100 l/s risulta essere di 1138.95 m s.l.m.. In corrispondenza del nodo C è presente una diramazione, un ramo con portata di circa 30 l/s risale sino al serbatoio di Preyl (Roisan) mentre l'altro ramo, quello oggetto della presente progettazione, alimenta, con una portata pari a circa 70 l/s il serbatoio di Chez Percher (Gignod). La pressione conseguente da tali considerazioni risulta assai elevata, soprattutto in corrispondenza dell'attraverso del torrente Buthier in loc. Rhins a Roisan, ma necessaria per assicurare la risalita della portata prevista verso il serbatoio di Chez Percher. Nel calcolo si sono adottati i seguenti parametri idraulici: 19 - scabrezza c di Strikler tubi in PE event. rivestiti cautelativamente c = 75; - diametro interno utile tubi in acc. rivestito Ø250-->0.250 m. La tabella seguente riporta, oltre al calcolo delle perdite di carico, anche i valori delle velocità del fluido in condotta.

m3/s l/s m C m/s m m/km m m s.l.m.m s.l.m.m.s.l.m. bar bar Tratto Nodo C 0,100 100 0,300 75 1,415 0,00 11,256 0,000 0,0027 1222,40 836,00 1138,95 39,388 39,388 PE Ø2 50 PN6 4 Attravers. Buthier 0,070 70 0,250 75 1,426 344,10 14,585 5,019 0,0029 1138,95 749,33 1133,93 39,205 48,223 PE Ø2 50 PN6 4 Fine prof AB 0,070 70 0,250 75 1,426 216,85 14,585 3,163 0,0029 1133,93 769,40 1130,77 36,837 46,177 PE Ø2 50 PN6 4 Fine prof BC 0,070 70 0,250 75 1,426 369,50 14,585 5,389 0,0029 1130,77 850,30 1125,38 28,041 37,931 PE Ø2 50 PN6 4 Fine prof CD 0,070 70 0,250 75 1,426 478,55 14,585 6,980 0,0029 1125,38 901,40 1118,40 22,120 32,722 PE Ø2 50 PN4 0 D-F Vasca Chef-lieu 0,070 70 0,250 75 1,426 424,85 14,585 6,196 0,0029 1118,40 923,00 1112,20 19,287 30,520 PE Ø2 50 PN4 0 Fine prof FG 0,070 70 0,250 75 1,426 329,10 14,585 4,800 0,0029 1112,20 948,90 1107,40 16,157 27,880 PE Ø2 50 PN4 0 Vasca Cré 0,070 70 0,250 75 1,426 387,70 14,585 5,654 0,0029 1107,40 999,45 1101,75 10,428 22,727 PE Ø2 50 PN4 0 Chez Perchez 0,070 70 0,250 75 1,426 158,10 14,585 2,306 0,0029 1101,75 1040,75 1099,44 5,983 18,517 PE Ø250 PN25

Verifica perdite di carico tratto Vasca Cré alla vasca Mont Joux Nel calcolo si sono adottati i seguenti parametri idraulici: - scabrezza c di Strikler tubi in PE event. rivestiti cautelativamente c = 75; - diametro interno utile tubi in acc. rivestito Ø110-->0.110 m. La tabella seguente riporta, oltre al calcolo delle perdite di carico, anche i valori delle velocità del fluido in condotta.

Sezione portata portatadiametro Scabr V. tot. L. tot. rif. cadente cad. tot. chi Quota rif.Quota p.toQuota piez.PressioneP. statica Note m3/s l/s m m m/km m m s.l.m.m s.l.m.m.s.l.m. bar bar Tratto Vasca Cré 0,014 14,25 0,11080,000 1,500 0,00 0,000 0,000 0,0034 1007,00 1007,00 1007,00 0,000 0,000 PE100 PN16 Punto G 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 387,70 42,380 16,431 0,0034 1007,00 948,90 990,57 4,248 5,923 PE100 PN16 Vasca Chef Lieu 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 519,35 42,380 22,010 0,0034 990,57 923,00 968,56 4,644 8,563 PE100 PN16 Punto D 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 424,85 42,380 18,005 0,0034 968,56 901,40 950,55 5,011 10,765 PE100 PN16 Pozzetto Mont Joux 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 57,10 42,380 2,420 0,0034 950,55 910,90 948,13 3,796 9,796 PE100 PN16

Verifica perdite di carico tratto Vasca Chef - Lieu alla vasca Roven Nel calcolo si sono adottati i seguenti parametri idraulici: - scabrezza c di Strikler tubi in PE event. rivestiti cautelativamente c = 75; - diametro interno utile tubi in acc. rivestito Ø110-->0.110 m. La tabella seguente riporta, oltre al calcolo delle perdite di carico, anche i valori delle velocità del fluido in condotta.

Sezione portata portatadiametro Scabr V. tot. L. tot. rif. cadente cad. tot. chi Quota rifer.Quota p.toQuota piez.PressioneP. statica Note m3/s l/s m m m/km m m s.l.m.m s.l.m.m.s.l.m. bar bar Tratto Vasca Chef-lieu 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 0,00 0,000 0,000 0,0034 926,45 926,45 926,45 0,000 0,000 PE100 PN16 Punto D 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 424,85 42,380 18,005 0,0034 926,45 901,40 908,44 0,718 2,554 PE100 PN16 Vasca Rovin 0,014 14,25 0,110 80,000 1,500 519,35 42,380 22,010 0,0034 908,44 860,00 886,43 2,695 6,774 PE100 PN16

20 14. DESTINAZIONE FINALE DELLE OPERE DISMESSE ED INDICAZIONI SULLE FASI ESECUTIVE NECESSARIE PER GARANTIRE L’ESERCIZIO DURANTE I LAVORI

La condotta esistente verrà dismessa e lasciata in sito. Durante i lavori, il servizio verrà garantito lasciando in funzione la condotta esistente e procedendo poi ai ribaltamenti sulla condotta in progetto. Tale operazione verrà eseguita in orario notturno, sulla base degli orari in cui, statisticamente, sono stati rilevati i consumi minori nello storico dell’acquedotto, in modo da creare il minor disagio possibile all’utenza. Per quanto attiene ad una prima programmazione delle fasi esecutive, contestualizzata con il crono programma offerto, si rimanda all’elaborato specifico “Cronoprogramma”, di cui all’art. 6 del Disciplinare di Gara, accompagnato da specifica relazione circa la cantierizzazione dei lavori.

CRONOPROGRAMMA RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE

INTERVENTI

Lavori sull'acquedotto del Grand Combin 18 mesi

Posa nuova condotta e realizzazione opere d'arte in linea Ampliamento vasca Rhins Ampliamento vasca Closellinaz Realizzazione nuovi collegamenti tra i serbatoi di Chez Percher e Roven e tra Cré e Montjoux Pre-collaudo opere realizzate Ribaltamenti Assistenza al collaudo 5 mesi, in conformità al cap. 1.7 della Lavori sull'acquedotto di Aosta Relazione Generale del Progetto Posa nuova condotta e realizzazione opere d'arte in linea Pre-collaudo opere realizzate Assistenza al collaudo

Realizzazione delle opere di riqualificazione dell'edificio 2 mesi esistente della Comunità Montana in loc. Preyl di Roisan Realizzazione opere di riqualificazione sull'edificio esistente

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