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Scarica La Relazione Finale (PDF) 1° Volume Il primo contributo alla conoscenza ATLANTE della Biodiversità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. DELLA 1419 specie appartenenti ai gruppi sistematici di Felci e Licopodi, BIODIVERSITÀ Orchidee, Coleotteri Carabidi, DEL Coleotteri Cerambicidi, Farfalle e Falene, Anfibi e Rettili, Uccelli. PARCO Pteridophyta Orchidaceae Carabidae Cerambycidae Lepidoptera Amphibia - Reptilia Aves ATLANTE DELLA BIODIVERSITÀ DEL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI 1° Volume DELLA BIODIVERSITÀ DEL PARCO ATLANTE Atlante della Biodiversità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Nevio Agostini, Leonardo Senni, Chiara Benvenuto Editors Citazione bibliografiche consigliate Citazioni generali dell’opera AGOSTINI N., S ENNI L., B ENVENUTO C., (eds.). 2005 – Atlante della Biodiversità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Volume I (Felci e Licopodi, Orchidee, Coleotteri Carabidi, Coleotteri Cerambicidi, Farfalle e Falene, Anfibi e Rettili, Uccelli). Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Citazioni di un capitolo: GONNELLI V., 2005 - Le Felci e i Licopodi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. In: Agostini N., Senni L., Benvenuto C., (eds.). 2005 – Atlante della Biodiversità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Volume I (Felci e Licopodi, Orchidee, Coleotteri Carabidi, Coleotteri Cerambicidi, Farfalle e Falene, Anfibi e Rettili, Uccelli). Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Editors Nevio Agostini Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura Via Nefetti, 3 I - 47018 Santa Sofia (FC) [email protected] Leonardo Senni Via Baccarini Alfredo, 25 I - 48100 Ravenna (RA) [email protected] Chiara Benvenuto Department of Biology, The University of Akron, Akron, OH 44325-3908, USA; Department of Biological Sciences, Kent State University, Kent, OH 44242-0001, USA [email protected] Coordinamento redazionale Federica Bardi Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura Progetto grafico e impaginazione: Immedia Arezzo Stampa: Graphic Vit, San Giustino Umbro - Perugia Ringraziamento per la fattiva collaborazione nel settore delle Ricerche. Corpo Forestale delle Stato- Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Corpo Forestale dello Stato-Amministazione delle Riserve Statali Casentinesi, Pratovecchio (AR). © Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Autori dei testi Pier Paolo Ceccarelli STERNA - Museo Ornitologico “F. Foschi” Via Pedriali 12, 47100 Forlì (FC) [email protected] Leonardo Dapporto Centro Interdipartimentale Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa Via Roma 79, 56011 Calci (PI) Roberto Fabbri Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara Via De’ Pisis 24, 44100 Ferrara (FE) [email protected] Giancarlo Fiorini Via Uffenheim 6, 52015 Pratovecchio (AR) Gabriele Fiumi Via Decio Raggi 167, 47100 Forlì (FC) [email protected] Stefano Gellini STERNA - Museo Ornitologico “F. Foschi” Via Pedriali 12, 47100 Forlì (FC) [email protected] Vincenzo Gonnelli Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “A.M. Camaiti” Pieve S. Stefano (AR) [email protected] Guido Govi Via F. Rossi 23, 47100 Forlì (FC) Paolo Laghi Via Bruno Costante Garibaldi 22, 47100 Forlì (FC) [email protected] Christian Pastorelli Via Cerchia di S. Egidio 2205, 47023 Cesena (FC) [email protected] Gianfranco Sama Via Raffaello 84, 47023 Cesena (FC) [email protected] Maurizio Sirotti Via Spreti 2, 47100 Casemurate (FC) [email protected] Giancarlo Tedaldi Via Francesco De Sanctis 17, 47100 Forlì (FC) [email protected] Guido Tellini Florenzano Dream Italia scrl Via dei Guazzi 13, Poppi (AR) [email protected] Indice Presentazione ........................................................................................................p. 6 Aldo Cosentino Introduzione ..........................................................................................................p. 7 Nevio Agostini - Leonardo Senni - Chiara Benvenuto Felci e Licopodi (Pteridophyta) ............................................................................p. 11 Vincenzo Gonnelli Orchidee (Orchidaceae) .........................................................................................p. 27 Paolo Laghi, Christian Pastorelli, Maurizio Sirotti Coleotteri Carabidi (Carabidae) ...........................................................................p. 55 Roberto Fabbri Coleotteri Cerambicidi (Cerambycidae) .............................................................p. 83 Gianfranco Sama Farfalle e Falene (Lepidoptera) .............................................................................p. 111 Leonardo Dapporto, Giancarlo Fiorini, Gabriele Fiumi, Guido Govi Anfibi e Rettili (Amphibia - Reptilia) ...................................................................p. 153 Giancarlo Tedaldi Uccelli (Aves) .........................................................................................................p. 171 Pier Paolo Ceccarelli, Stefano Gellini, Guido Tellini Florenzano Presentazione Lo studio e la conservazione della Biodiversità nel nostro Paese, tra i più ricchi e variegati d’Europa, è di fondamentale importanza per la salvaguardia della natura e un preciso impegno civile e culturale. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio attraverso la Direzione Protezione della Natura è divenuto negli anni un punto di riferimento per le politiche di tutela e salvaguardia della biodiversità nel territorio nazionale. Un ruolo di primaria importanza è comunque svolto dal sistema nazionale delle Aree protette che a decorrere dalla legge quadro sulle aree protette del 1991 ha visto l’istituzione di nuovi Enti Parco che si sono aggiunti agli altri Parchi Nazionali. Oggi nel nostro paese vi sono 21 parchi nazionali istituiti e 3 in attesa dei provvedimenti attuativi, complessivamente coprono oltre un milione e mezzo di ettari, pari al 5% circa del territorio nazionale, oltre al sistema nazionale vi sono circa cento parchi e duecentocinquanta riserve regionali che assieme costituiscono il polmone verde del Paese e l’ossatura di un vero e concreto sviluppo sostenibile. Per conservare la natura nei Parchi non è sufficiente operare una stretta sorveglianza, ma occorre studiare le specie vegetali e animali, capire i loro trends popolazionistici, attivare per le specie rare e minacciate azioni di monitoraggio e conservazione. Questo libro, il primo di una serie, descrive oltre 1500 specie appartenenti solo ad alcuni gruppi animali e vegetali e ci fornisce comunque un quadro straordinario della grande biodiversità di questo angolo di Appennino; appare dalle descrizioni che numerose specie sono di grande valore biogeografico in quanto al limite del loro areale distributivo e diverse appartengo ad elenchi ed allegati di specie di interesse comunitario e nazionale. Il libro coordinato dall’Ente Parco è il frutto del lavoro di numerosi appassionati e professionisti che da molti anni dedicano gran parte del loro tempo alla conoscenza di particolari gruppi sistematici. Un particolare ringraziamento mi è sentito destinare a tutti gli appassionati e naturalisti dilettanti sul cui lavoro si basa gran parte della conoscenza naturalistica del nostro Paese. Aldo Cosentino Direzione Protezione della Natura Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Introduzione La diversità biologica deve essere considerata una risorsa mondiale da gestire con oculatezza e soprattutto da conservare. Essa è un segno distintivo della natura e costituisce la base della stabilità ecologica: un’elevata complessità implica una maggiore stabilità degli ecosistemi e quindi una maggiore resistenza ai fenomeni perturbativi esterni (naturali o antropici) che possono mettere in pericolo i precari equilibri naturali. La riduzione della biodiversità è oggi accelerata dalle alterazioni e modificazioni dell’habitat naturale conseguenti alle attività antropiche. Gli interventi sul territorio, l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque, la gestione produttiva delle foreste, gli incendi, le pratiche agricole e pastorizie, la caccia e il bracconaggio, la competizione con specie alloctone introdotte accidentalmente o volontariamente dall’uomo sono alcuni dei problemi che portano all’accentuarsi del fenomeno dell’estinzione di specie e comunità. Questa contrazione della biodiversità del territorio, la consapevolezza del pericolo di estinzione di specie ed intere comunità viventi da vaste regioni, sono alla base della volontà che ha portato a misure legislative tese ad arrestare o rallentare tale processo di rarefazione ed alla creazione di aree a vario titolo protette in cui garantire la sopravvivenza della natura selvatica. Si può dire che al vertice di tali misure sia l’istituzione dei Parchi Nazionali, zone che contengono ecosistemi solo parzialmente alterati da interventi antropici e che, nel nostro Paese come nel resto del Mondo, hanno come scopo istituzionale primario la conservazione degli elementi naturali abiotici e biotici e delle loro dinamiche evolutive. Nelle Aree Protette ciò si deve tradurre in misure normative e strategie gestionali assai diversificate. Citiamo come esempio l’importanza determinante che nei sistemi forestali, come quelli che dominano il Parco delle Foreste Casentinesi, assume la presenza di una necromassa vegetale a mantenimento
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