Pag. 7

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Pag. 7 L'UNITA' DEL LUNEDI' LanerTì 16 giugno 1958 - Pag. 7 FANATISMO E AFFARI AL FESTIVAL DI NAPOLI Modugoo a Malta NELLA MAESTOSA CORNICE DELLA RIVA DEGLI SCHIAVONI La vittoria di « Vurrìa)) .><«.*• J,?. , V Il Palio delle repubbliche GLI SPETTACOLI Hll/.: I ulov.inl tenni, emi M.irli.M Balletto sovietico llr.uiiln (.itti- IC. I.i-l'i. 11-22,:»')> .S.ivnla: I. «Ullh.i.i il ireie..i. culi e la sviolinata di Anepeta all' equipaggio di Venezia al Sistina V Pnwi-r Hplciulld' (.liis.ml mariti, cen A. Pei Mile lineile lippiemill .(/In­ (Il K|. II.. ni ili bulli i A ineiei'leill .il Si-.li- Sl.iilliiin : Alunni b nei unente, Gronchi presunte alla manilesta/.ione, cui hanno parteci­ ILI l.i ( nmp.iKii'.' llfflilib- dilli I I r r eno : | p.i i.id.i i ili pevtun, Aurelio Fierro non ha convinto - La bravura di Hi 'pulitili!-.i .Siivletle.i Siiel.illhlii imi I, l'inni i ili l'.eniHl.i pn «eiit.it.i (lall.l Trieste: /(eipie prudi.iute, cmi A Nunzio Gallo - Sergio Bruni: un cantante serio pato centomila veneziani — Un fastoso corteo storico Speli.(eoli t-:rr»jil Per l;i prlinii I..11I1I v'olt.i un i nitip|e-iMii (|| (|;i|i7,-ilo- Vi-litilii" Aprile: Nata ili mn/". ll e.me.(ilei .ippiiie nulle nei-iii' enii .1 S e • il il (Dal no»tro corrispondente. leoni-, (uni ey IMI li e scindi- futa dal /rnpore drpli applunsi il.ili.un- KSMII «'• eniiipiiidii ili eln- Vi-rli.iiiu I. ii 111 ,,im»u il i- |( I 1 (Dal nostro inviato speciale) volta facevano Pasqunriello lilufi (/i colore e ili drappi, e r." unii leppindru inzucco: si i 111 ai 11 .• il tinti ti.i (liii/.ilrli I. HlllklS Ini Ile il ne •• nilifilei il'ei i-eAtoili" e e Kin Rosa. La milizia del VENKZIA. 15. — Olire 100 In riftoriii nrii.tr ni cruentimi. (-/IMITIMI Mnrfiiii De Ki'nsi e /n VMI'irli Su Itilo federai'-, con NAPOLI. 15. — It Festi­ HViilce Udii I nulj'b la riiHMi'Kn-'l dol V D.sU teatro, comi la concepisce mila «petimori Inumo <i.<sntito i «/tinli ripeterono l'exploit ini l'niM'ociitc.t.Ki. folelnre teii.ienieii ruw'i». val lia smobilitato. Kn/o Tor­ lui, è una milizia dura che ogni |imnfninno a'\: c'ipii-nio die .ni A malti <hi\n il • l'olio - Dopo fi corico di f'i.tii (ehe TKit/r; VISIONI tora è ripartito questa mat­ allimi il gusto e la sempli­ riinilc c(iiii|)('tU*ioiii' i.-nuriii e si corre a Wuivin. In - citili ti c/iiude con un (/'tippo cotfi H'i'-i- Al lui: Sul Meli! lei.. ili U'i'-i r 1. cai tina presto per Moina, dove cità. Ha portato tutte e tre nlle festose ricriK (i.inrii SIOM pin imi rimira del mouifo -. luifo (fallo inumi rapilo ifella die offerte dal - l'iili" ilelle mi- -I II di lo attendo « Teleniatch >; le canzoni alleategli in fi­ Afa non c'è molto (emini per /(olili e din potenti cou.sofi del -'^TEATRI Ali smanili lini : Hip. ..a. Fulvia Colombo ha preso il tirhe repubbliche marinare -, le ili.teii.tsioiii: eouimeiii In sfila­ mure) ni'ii'i'ii. Ira ridonisi fiul- \llti-iu-- (1 un'in ili e 'i 11 t r '• It nale, e delle tre ha piazzato \lll.i:< ( IIINO: Hip tremi per Milano. Nunzio temilo iil'd preseti ,,i del Cupo ta. Il .suolo (l'i tei MI fin ri e delle limaui. d corico di Amalfi. elle lii.'lnlu « Suolino a Marechiare ». (fello .S'fdfii. ruppre.trntii In corte diicide di Villi: HlpiMii Apnlln pe tuie punì. te, mn 1( (ìallo sta controllando la co­ frinitile aiiiiuiieiu clic sta per Al. (<T V1MI Viti! (v TiiM-nl.m.i !,)?• Una canzone costruita alla /( - l'alio - loni/i alla SIIII uscire (/lilla poitil della ('il idi. ((urlili Urpufdiiicu. l("Ul III lonna sonora del suo ultimo lei l'2.<l'.'ni. C l.i 1) (IIIKII i-l'.il- A(|illl.i 1.111 ti 1. • 1 -hi Ile, e'M J. antica, edificata sul solido di i/mirlu edi-ione» <i .• .vrnlin .lei l'alacco (furale, la mp/ire /." ora la rullìi ili (ieuiiru. tilm in attesa ili partire per mi Pai UH e una tradizione» lirica che. nella incom|)<irulMle ruoiici» del «l'nliiii.'d «fi Pisa Nono le Iti,4 • (ASINA HKI.ll. lUISg- Alle (ile • .--.(I ini. e la Spagna, ove un'era il pros­ sono .17 finn rutili. tra fnniara, \ renili.. ' Di.ll il l elle ispirata, ilitlicilniente tradi­ lincino di »S'. iWu •('(>, ifi-llii pin;- esatte L'ero if.'ie luiiif>u"iii eoa nffieri. uriuiifi. cupituui. jnifri.-i 22 \.illi|,i lutei ii.i/iini ili- i idi 1 . •-l'il 11 1j . ' I. i -<i, I I i||.llin simo. Aurelio Fierro può de­ .*il oiiiOMIillU •(.' if''llii riiM ifi'i/f; il - serpente- (cine il coiunii- Il U'IlH'ill. K.'iteli. Il «Ib It" Co - Ari/ima : Hip. • • sce. e popolo l'ulti nei loro riiiuf- deli, eee pie l'iitiiiin 1. .'.iill.ik dicarsi lilialmente alla sua ScfimroMi, ed hai i"->lo in IL-.-II ifanle (fell'e.sereilo) e noee fan­ feri.stiei rostri mi del 1100 e A 11 »; 11 s111 -, ìi u . 11 :... 1 ..11 A Non chiedeteci, per cari­ e C Hi/Vii Aureli. 1 I.e la'i. li • ili lai ut culi bella casa al Vomero, Gli i forti ei(liip(to|;i no •ielle i uni ti .S'ei/iioiio (,idillio froiiihef- tcfiierufi MI (firertl priippi. IMI II; .VII Si:: (° li lluminii I. Si­ tà. le ragioni del successo imitici (/ruppi in (ii.rmiie ih lieri e, (/uiulfi, il piufesiil con S l-é-ii 111 1 altri, cantanti e tuornalisti li tu, Degli Alili.ili. I'.. in -il. Hi. Adibii In.-: L'n p<. .Il > (• l e.ni (i di «Tuppetuppe mariscià » /'IMI. Amalfi, OVnoi-ii e Wrir.-'ii tre famuli e il puluf reme r e, il F.d ••ero, (din fine. V'eiierm. fi l.clle. M.'lll.llll. IjU.lHlItll. Seve- al seguito, hanno approfit­ l'orleo .sdMico defdi .S'errili:. - ,.•1/. III o di « Giulietta e Romeo *. .S'uno le Iti e il \o!e ei sfn iiifiifauo dei (linifici e due se min Aiti- :'i..m -i iK-iittn ii- Viiruia' li tiilur.i della frecci a tato della giornata festiva slum 'la al suo centro fu rie- Ora il pubblico si è espres­ •I rrosfeinfo tutti. I 'ITI 'anti del untori (Questo (Mimo irrnppo I Atellel » ili W Iti-llnill lei/.i 1 ri H Staii'ei per prendersi un giorno di rocujioue del ritorno MI patria In sliliilil filmilo IIN) ni,/munto inule rnpp'e.seiifaii- l ornante • «i-I tini.in.i ili •.iiii-i-'.'Ui Villa Kip.'C. so e anche noi possiamo di­ di f'iiferimi Cirniuiii, repiun di Il IS| O: ine L'I i l..i ll.ilii'iiii- i svago dopo le fatiche e !n in orifine spnr.so il i urlile ifel .•iiJioiie de! ccinuue (interior.- \\ "! in I mi' u. tu. e • ri a l.ori-n re la nostra: si tratta di due Opro, elie MCIIC su mia portati- II. Vtll.l IMI: I ItO: (' I i leili.ili Itili.1 tiiilnii I ; > t • tensione ilei giorni scorsi. l'alacco (lucute. ila ifore usci al - porci no del popolo - canzoni decisamente medio­ nini tosleuufu da otto mori La II ill.illil Alle -'l.l.'> -i Dentilei Hill.- AHI: Idp. ... I.a domenica, il caldo, la rullilo poco dopo I ri MI.enne coi fi .secondo prnp/io e costituì cri. Le mossette di Fierro e Cornarli, rt'dorii tìrllultimo ri­ lieti',icilll.i ., .Il (I It felli, ni Ilei ' o 1 . 'in- I- \ I t<- (nluilnn: fo (fui mussimi esponenti (fella H«-Kl.i (Il A KI'O-HI (co Intanto si infrci ci.ino i |iru di Cipro, (intronili di l.ir.uina '•1 It l( -e, ! le occhiate assassine di Ma­ luirplicsr,! meri alitile ili potere I.A lI.SIi.V I|1MI«.I1.I tri'tf-ieel.ii 1111 -. I. • 11 I ) . 11 ' • ' • I ' ' è «'•Illple lln- no.tfici .sulla * rriM'i: - ("In rtn no. ("i'(fette, min V iinlu. ttlla ria Paris, una donna assai MALTA — Nt'll'lsiilu llicilllt-i ranci i- .ni li.Un il |iopiiluir ceni'* Quattro ci re ',;. ,: ' ir 'fnpn il !'.'.,I ("e infine Ciuciai Idi."in I 11.. in .1 . in '•! Ili- ' I Hr pubblica reuela, uri IIS'.i. il NI (IVO « Il AI.|;T : C li KI.IIK .. piacevole per la verità, han­ compositore e rutilanti' Italiano Domenico MDIIIIKIIO. iirrnlti» rioni. Irioii/iiro>n> i neiuu'e o ile" Sismonili. In popolare emi (alilni ma : li ni min. lidi Altli'l In (/(urinilo drtla riera e fertili- ('..Ml.ll.llll l.lll.m.l Vcli'lli-li' Hi - s- idi (f Munti rilftsl iiliilitsirni ne! m,i un che. secondo la lepi/cinfu no rivestito di luccicante rini iniinlffslu/lonl di vero t'nliiO.iMno Incoio, nrll.i foto In l'Mila Accolta I rioutalmente a li .1.1 (M.l/I.nil S.ill.itn .ili.' ^I.l.'i I ,l|l.i Min III- 1 ( u .. .. stagnola un prodotto che allo, mentri' ri il e e saluta tLillii sealella ilcll'ari co; soldi, niirniri' t loro • il" vi •; l'iinim arredili salrato nel tildi la - I ,i liii'i- llelt.i Inltnl.l a (Il Vili l'icabilll |(l| ti Wue.-iil» • 'ii -in.
Recommended publications
  • La Tenerezza È Quasi Un Oggetto Misterioso Copi Gioca Al Massacro
    Domenica 18 novembre 1979 SPETTACOLI 1 Unità PAG. 9 Lo spettacolo del « Nuovo canzoniere italiano » Mostra delVETl contestata Il regista ha inscenato « Caterina di Heilbronn » a Nanterre MILANO — Ironia della sor­ te (o sapienza della storia?): Ivan Della Mea, il più. «pa­ Sperimentazione leo-comunista » dei cantautori italiani, quello che alle Fé- ' ste dell'«. Unità » canta anco­ Rohmer rilegge Kleist ra l'« Internazionale », quello che non ha ancora capito che sì, ma non la politica rende greve la musica, ha messo in piedi L'autore di « La marchesa von... » e di « Perceval » crea un teatro inerme, fra­ uno degli spettacoli più free, più anticonformisti, più di rot­ imbalsamata gile, naif, limpido però come una parabola - Finzione e fantasia senza inganno tura degli ultimi anni. Roba che al confronto Patti Smith sembra Nunzio Gallo. ROMA — Conferenza stampa molto polemica ieri mattina Nostro servizio ' naggi secondari e valorizza la ' (Pascale Ogier) vive un amo­ nei locali di Spaziozero a Testacelo. I rappresentanti di « favola » interiore dei prota­ « Sudadio Giudabestia » (in alcuni qualificati gruppi del teatro di sperimentazione ita­ PARIGI — Eric Rohmer è re senza riserve per il conte scena al Pierlombardo fino liano (Lisi e Silvana Natoli appunto di Spaziozero, Gian­ passato dal grande schermo gonisti. Ne risulta un teatro di Strahl (Pascal Greggory). al 5 novembre), una sorta franco Varetto dell'Odradek teatro, Simone Carella del Calorosa del cinema al grandissimo inerme, fragile e naif, limpi­ un amore cosi assoluto da di diario cantato di un mi­ Beat 72, Pippo di Marca dei Metavirtuali, Giorgio Barberio boccascena di Nanterre. Uno do come una parabola e pro­ non essere compreso né dal lanese di periferia, è free, Corsetti della Gaia Scienza e ancora Carlo Montesi, Gianni accoglienza cedente per stazioni.
    [Show full text]
  • La Canzone Napoletana
    La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione a cura di Anita Pesce e Marialuisa Stazio La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione a cura di Anita Pesce e Marialuisa Stazio Culture e Società del Mediterraneo, 1 Collana del Cnr-Issm, Responsabile Paola Avallone I contributi di questa pubblicazione sono stati sottoposti a un double blind peer reviewing Progettazione e sviluppo dei testi e dei contenuti multimediali a cura di Antonio Marra ISBN 978-88-909500-0-1 Copyright © 2013 by Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (ISSM). INDICE PAOLA AVALLONE Prefazione pag. 7 MARIALUISA STAZIO I motivi di un progetto » 11 GIANFRANCO PLENIZIO I Passatempi Musicali da Guglielmo Cottrau a » 25 Francesco Florimo. Due diverse concezioni nell’elaborazione del ‘popolare’. Modalità di fruizione ed evoluzione dei linguaggi musicali. GIOVANNI AULETTA Canti paralleli » 41 MASSIMO LEOCATA Memoria ovvero rimembranza. Analisi dell’opera » 71 Rimembranza di Napoli di Giovanni Caramiello CARLA CONTI Schedare per credere. Analisi dei repertori della canzone » 87 napoletana per la configurazione di una scheda condivisa GIORGIO RUBERTI Presentazione e primi risultati di un’analisi stilistica » 97 sulla canzone napoletana classica ROSSELLA DEL PRETE La città del loisir. Il sistema produttivo dello spettacolo » 121 dal vivo a Napoli tra ‘800 e ‘900 MASSIMO PRIVITERA La nostra musica: «Fortunio» tra vecchie e nuove » 165 canzoni (1888-1899) PAOLO SOMMAIOLO Il café-chantant e la spettacolarizzazione della canzone a » 183 Napoli tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale ANNAMARIA SAPIENZA Grandi interpreti della canzone napoletana tra musica e » 205 teatro: il caso di Gilda Mignonette GIULIANA MUSCIO Tra nostalgia e memoria: da Francesco Pennino a » 217 Francis Coppola GINO FREZZA Lacreme napulitane.
    [Show full text]
  • Curriculum VITAE Et STUDIORUM Di Espedito De Marino
    Curriculum VITAE et STUDIORUM di Espedito De Marino www.associazioneaglaia.it www.youtube.com/associazioneaglaia www.youtube.com/espeditodemarino www.google: espedito de marino e Roberto Murolo =================================== Espedito De Marino è nato a Pompei (NA) il 8/3/1964 e risiede a SCAFATI (84018 - SA) in Via M.D’Ungheria – Trav. Poerio, 3. E’ Consigliere Comunale in Scafati dal 7 Luglio 2003 al 30 Giugno 2014; Il 9 Luglio 2013 è nominato Assessore con Deleghe alla Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica, Sport, Formazione e Politiche per il Lavoro; Il 26 Marzo 2014 ritorna nei banchi del Consiglio Comunale di Scafati (SA). Il 30 Giugno 2014 lascia (per causa di un reintegro) il Consiglio Comunale di Scafati. E’ Docente di Ruolo di Strumento musicale (Classe di Concorso A77) c/o la SMIM “T. Anardi” di Scafati (SA), attualmente in servizio in qualita’ di Docente di Chitarra Classica c/o il LICEO MUSICALE STATALE “ALFANO I°” di SALERNO. Diplomato in chitarra classica con il massimo dei voti al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino nel 1985. Nel contempo frequenta la classe di Composizione e consegue la maturita’ magistrale nel 1983. Si specializza, inoltre, frequentando corsi di Musica Corale e direzione di Coro = Didattica e Master Class di Chitarra. Partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali di chitarra, classificandosi sempre fra i primi TRE. Vince quello di Loreto (Ancona) il 24 Ottobre 1982. (2° Premio a Sorrento il 12/5/1986 e 3° Premio a Pompei il 22/12/1986)). E’ direttore artistico di Enti privati e di Stato, è ideatore e Direttore del Premio “AGLAIA” (Dal 1995), del Premio Internazionale “Giovanni Paolo 2°” (dal 2005), del Premio Europeo “Roberto Murolo” (Dal 2004), Ecc … Dal 1989 Dirige “Le Pastorali di Natale”, dal 1996 il “Miserere Nobis”, dal 2005 “Preghiere in musica” e altre svariate manifestazioni artistico/culturali.
    [Show full text]
  • Gallo, Tradizione Familiare Che Si Rinnova
    sabato 30 agosto 2014 15 quotidiano.roma www.ilroma.net CULTURA&SPETTACOLI L’INTERVISTA Attore e regista, Gianfranco è protagonista in scena con il fratello Massimiliano, la figlia Bianca e il nipote Gianluca Gallo, tradizione familiare che si rinnova DI MIMMO SICA Piedigrotta «Sì, il 23 ottobre al teatro Totò. Si mia” , come se chiama “Fammi fare un gol” e ci NAPOLI. Attore, cantante e i soldi pubblici siamo io, Massimiliano, Gianlu- drammaturgo. Figlio d’arte, Gian- li stesse cac- ca e mia figlia Bianca. Tratta, franco Gallo, il 3 settembre, al Ma- ciando di tasca sempre in modo divertente, il te- schio Angioino, andrà in scena con sua. Poi mi fe- ma della omofobia nel calcio. È “Ti ho sposato per ignoranza”. ce chiamare e una novità a livello italiano. Nel «È lo spettacolo che ho rappre- mi fece chiede- mondo del calcio sono successe sentato a luglio nel suggestivo re se avessi vo- cose molto brutte tanto è vero che UNA SETTIMANA DA chiostro di San Domenico Mag- luto ricordare dall’anno scorso alcuni calciato- giore, dove non era mai stato fat- mio padre con ri hanno promosso una campagna RIDERE to teatro. La rappresentazione fa lui in piazza di solidarietà usando laccetti ar- LUNEDÌ parte dell’iniziativa promossa dal- Plebiscito du- cobaleno alle scarpette. La men- È morto l’uomo più alto del mon- do. Era noto per la sua testa tra l’associazione culturale “Sotto- rante il suo te dei tifosi, invece, è sempre ot- le nuvole. palco”. A fianco a me e a mio fra- concerto.
    [Show full text]
  • I RIFUGIATI SONO UNA RISORSA E Manda: ”Chi Sei Tu Uomo?” Risponderebbe: ”Sono Una Domanda NON UN PROBLEMA
    La Palestra Mensile di attualità, cultura, tempo libero, sport ANNO VIII N.6 www.francolofrano.it - email: [email protected] - cell.3497598683 GIUGNO 2016 Distribuzione Gratuita sottolineato che la vera sfida della Calabria è la Cultura. Alla do- I RIFUGIATI SONO UNA RISORSA E manda: ”Chi sei tu uomo?” risponderebbe: ”Sono una domanda NON UN PROBLEMA. aperta”. Tiziana Aceto – Giornalista de Il Quotidiano del Sud, ha Trebisacce, 25/06/2016—“Comunicare la migrazione-un viaggio affermato che non è facile comunicare sul problema degli immigra- senza bussola” è su questo interessante e attuale tema che si è ti e con gli immigrati. Il codice deontologico dei giornalisti è nato tenuto l’incontro-dibattito, questo sabato sera, in Piazza proprio con lo scopo di impedire ai giornalisti di inviare messaggi Matteotti, nato dalla sinergia tra il Servizio Centrale del sistema di sbagliati e di fare attenzione. Ha raccontato diverse esperienze protezione per richiedenti asilo reali e riportate dalla stampa e poi ha ricordato dei 500 bambini e rifugiati, il Coordinamento ricevuti a Roma da Papa Francesco e ha letto la lettera destinata al Provinciale S.P.R.A.R. di Cosen- Pontefice e ha concluso che il modo per fare buona comunicazione za, l’Associazione Culturale è quella di dare Speranza. Andrea Mazzotta, Giornalista e presi- Multietnica “La Kasbah, le as- dente dell’Associazione L’Arte delle Nuvole, ha disquisito sul come sociazioni “Le Nove Lune”, può essere concepita una buona comunicazione in modo che pos- “L’Arte delle Nuvole” e sa anche essere empatica. Ha parlato ancora del fumetto come “Rizoma” con il Patrocinio del (Continua a pagina 2) Comune di Trebisacce ed stato organizzato in occasione della AL FILANGIERI LA DIR I G E N T E “Giornata Mondiale del Rifu- STAFFA SALUTA TUTTO I L P E R- giato – Comunità aperte e soli- dali per un futuro condiviso”.
    [Show full text]
  • STORIA DELLA MUSICA CLASSICA NAPOLETANA 9 Gennaio 2017 IL SECONDO NOVECENTO
    STORIA DELLA MUSICA CLASSICA NAPOLETANA 9 gennaio 2017 IL SECONDO NOVECENTO • La Seconda guerra mondiale segnò profondamente la città di Napoli ed anche la canzone non poté sfuggire alla tragicità degli eventi, Munasterio 'e Santa Chiara è la testimonianza più struggente di quel momento ma, come sempre, Napoli riesce anche a sorridere nei momenti più bui; Tammurriata nera fu l'esempio di come l'umorismo partenopeo fosse sempre pronto ad emergere, anche di fronte a fatti tragici. Tammurriata nera è una canzone napoletana • Munasterio 'e Santa Chiara è una canzone scritta scritta nel 1944 da E. A. Mario (musica) ed dal paroliere Michele Galdieri e dal musicista Edoardo Nicolardi (testo) Alberto Barberis; è una delle più note canzoni napoletane. Tammurriata nera racconta la storia di una donna che mette al mondo un bimbo di colore, concepito da un soldato durante l'occupazione • La canzone venne presentata dalle edizioni americana . La donna, tuttavia, accetta il figlio, musicali La Canzonetta a Piedigrotta nel 1945[2]; la forte del proprio amore materno. canzone, interpretata da Ettore Fiorgenti riscosse subito un notevole successo al punto da essere reincisa negli anni successivi da interpreti molto noti come Ebe De Paulis nel 1946, Roberto Murolo nel 1948 e Giacomo Rondinella nel 1949 • Il pessimismo esistenziale di Luna rossa di Vincenzo De Crescenzo e Vian (ccà nun ce sta nisciuno, 1950) apre, però, una nuova stagione d'oro della canzone napoletana alla ricerca di una rigenerazione non solo musicale. Se Roberto Murolo diviene l'interprete per eccellenza della canzone tradizionale, Renato Carosone mette a disposizione le sue esperienze di pianista classico e di jazzista, fondendole con ritmi africani e americani e creando una forma di macchietta, ballabile e adeguata ai tempi.
    [Show full text]
  • Enzo Bonagura
    Archivio del sito Enzo Bonagura Scheda a cura di Giorgio Zoffoli Restauro digitale delle immagini di AZ Enzo Bonagura (San Giuseppe Vesuviano, Napoli, 1900 - Nepi, Viterbo, 1980) è stato poeta e autore di testi assai prolifico e artisticamente longevo. Si iscrisse alla Facoltà di Farmacia, ma non frequentò le lezioni a lungo: nel 1919, infatti, fu chiamato al servizio militare. Al suo ritorno, sposò la causa del Partito Fascista e, viste le sue innate doti di oratore e scrittore, con una carriera fulminante ne divenne segretario politico. La sua militanza cessò nel 1924, dopo il delitto Matteotti, per poi riprendere, con la stessa carica, dal 1929 al 1936. Già dagli anni Venti aveva cominciato a dedicarsi alla poesia; era entrato nei maggiori salotti culturali, non solo della Napoli bene, ma anche a Venezia (dove recitò come attore, anche al Teatro Goldoni) e conobbe, tra gli altri, il poeta futurista Filippo Marinetti. Agli inizi della sua carriera formò e diresse alcune compagnie di riviste, lanciando donne belle e giovanissime che sarebbero diventate poi anche brave e famose cantanti. Le sue prime canzoni, in lingua italiana, incominciarono ad essere pubblicate negli anni Venti; fra le tante ricordiamo: L'amante mia (1921), Salotto (1921), Via-vai (1923), Chiaroscuro (1929), Lettere (1929). Degli anni Trenta, invece, sono Madonna notte (1932), Brava gente (1934), Roselline (1935), scritta con Giuseppe Anèpeta, e Vecchia ringhiera (1936). Tuttavia, anche quando calcò le vie del successo, non smise di essere l’ enfant terrible di sempre: frequentava le ragazze dei varietà, amava (come tutti i napoletani) il buon mangiare ed anche il buon bere, infine non mancava di prender parte a vere e proprie scorribande da giovanotti.
    [Show full text]
  • Propositum Artis
    ProPositum Artis PALLADINO EDITORE Dichiarazione di poetica introduttiva ProPositum Artis Gian Ruggero Manzoni Spoleto, Palazzo Collicola - Arti visive maggio - dicembre 2016 Testo d’inquadramento storico Armando Ginesi Prefazione Gianluca Marziani Progetto Grafico Giancarlo Costanzo Realizzazione Grafica Andrea Salvio Coordinamento Redazionale Lucia Cialè Consulenza fotografica Curatore mostra Franca Cauti per Gianluca Marziani Ohmasa foto - Pescara Programmazione mostra Stampa Pescara Art Evolution Febbraio 2016, Tipolitografia Fotolampo srl Campobasso (Italy) Logistica e allestimenti Cooperativa Allestimenti Ci.Bi.Erre All rights reserved © 2016 Pescara Art Evolution Ufficio Stampa © gli autori per i testi P.A.E. (Pescara Art Evolution) © 2016 Palladino Editore Via Colle delle api 170 - Campobasso Video riprese Massimo Saetta ISBN 978-88-8460-317-3 indice 4 Propositum Artis Gian Ruggero Manzoni 7 Pluralismo linguistico e meticciato Armando Ginesi 9 Astronomica Gianluca Marziani 13 Sandro Bartolacci 19 Toni Bellucci 25 Tommaso Cascella 31 Bruno Ceccobelli 37 Giancarlo Costanzo 43 Nino De Luca 49 Anna Isksa Donati 55 Omar Galliani 61 Alberto Gallingani 67 Ferruccio Gard 73 Gian Ruggero Manzoni 79 Franco Mulas 85 Giulia Napoleone 91 Gualtiero Redivo roPositum rtis GPian Ruggero MaAnzoni «La coscienza, nel suo significato fondamentale, non è un fatto tra gli altri fatti, un oggetto tra gli oggetti, ma è l’unità che comprende ogni fatto, ogni oggetto, ogni evento, e rispetto al quale, dunque, non può esistere alcuna cosa in sé. Questo è
    [Show full text]
  • La Grande Festa Europea Della Musica
    Guida all'EUROVISION SONG CONTEST 2012 a cura di Emanuele Lombardini e Alessandro Pigliavento LA GRANDE FESTA EUROPEA DELLA MUSICA Immaginatevi una grande festa, dove ognuno porta la propria musica per condividerla con gli altri. Oppure, per fare un paragone calcistico, immaginatevi la squadra campione nazionale (in questo caso l’artista) che viene invitata a prendere parte alla Champions League. L’Eurovision Song Contest (questa la sua denominazione ufficiale: noi italiani l’abbiamo a lungo chiamato Eurofestival, i francesi sciovinisti lo chiamano Concours Eurovision de la Chanson) in fondo è un po’ questo: il campionato d’Europa della musica. Oggi più che mai una rassegna globale, che vede protagonisti 42 paesi aderenti all’ente organizzatore, la Ebu (European Broadcasting Union), cioè il consorzio che riunisce le televisioni pubbliche d’Europa, ma anche alcune del bacino del Mediterraneo fuori dal nostro Continente. L’idea venne nel 1956 a Marcel Bezençon, il franco-svizzero allora direttore generale del neonato consorzio: un concorso di musica con lo scopo nobile di promuovere la collaborazione e l'amicizia tra i popoli europei, la ricostituzione di un continente dilaniato dalla guerra attraverso lo spettacolo e la tv. E oltre a questo, molto più prosaicamente, anche sperimentare una diretta in simultanea in più paesi e promuovere il mezzo televisivo nel vecchio continente. Da allora, nel corso degli anni, la manifestazione è cresciuta in maniera costante, passando da evento da teatri e auditorium per un ristretto numero di spettatori a festa popolare. Dalla metà degli anni 90, quando la manifestazione comincia ad approdare nei palasport, negli stadi e nelle arene, l’Eurovision Song Contest è diventato un vero e proprio kolossal paneuropeo.
    [Show full text]
  • Da Nilla Pizzi a Mahmood
    Festival di Sanremo tutti vincitori di Sanremo: da Nilla Pizzi a Mahmood Festival di Sanremo: tutti i vincitori: 1951 Nilla Pizzi “Grazie dei fiori” 1952 Nilla Pizzi “Vola colomba” 1953 Carla Boni, Flo Sandon’s “Viale d’autunno” 1954 Giorgio Consolini, Gino Latilla “Tutte le mamme” 1955 Claudio Villa, Tullio Pane, “Buongiorno tristezza“ 1956 Franca Raimondi “Aprite le finestre“ 1957 Claudio Villa, Nunzio Gallo “Corde della mia chitarra“ 1958 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Nel blu dipinto di blu“ 1959 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Piove (Ciao ciao bambina)“ 1960 Tony Dallara, Renato Rascel “Romantica“ 1961 Betty Curtis, Luciano Tajoli “Al di là“ 1962 Domenico Modugno, Claudio Villa “Addio… addio“ 1963 Tony Renis, Emilio Pericoli “Uno per tutte“ 1964 Gigliola Cinquetti, Patricia Carli “Non ho l’età (Per amarti)“ 1965 Bobby Solo, New Christy Minstrels “Se piangi se ridi“ 1966 Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti “Dio come ti amo“ 1967 Claudio Villa, Iva Zanicchi “Non pensare a me“ 1968 Sergio Endrigo, Roberto Carlos Braga “Canzone per te“ 1969 Bobby Solo, Iva Zanicchi “Zingara“ 1970 Adriano Celentano, Claudia Mori “Chi non lavora non fa l’amore“ 1971 Nada, Nicola Di Bari “Il cuore è uno zingaro“ 1972 Nicola Di Bari “I giorni dell’arcobaleno“ 1973 Peppino Di Capri “Un grande amore e niente più“ 1974 Iva Zanicchi “Ciao cara come stai?“ 1975 Gilda “Ragazza del Sud“ 1976 Peppino Di Capri “Non lo faccio più“ 1977 Homo Sapiens “Bella da morire“ 1978 Matia Bazar “…e dirsi ciao!“ 1979 Mino Vergnaghi “Amare“ 1980 Toto Cutugno “Solo noi“ 1981
    [Show full text]
  • Crescendo Con Sanremo. Cosa Rimane Della Tradizione? Published on Iitaly.Org (
    Crescendo con Sanremo. Cosa rimane della tradizione? Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) Crescendo con Sanremo. Cosa rimane della tradizione? Cristina Fei (February 21, 2010) Al sessantesimo anniversario del Festival di Sanremo trionfa il pop dei talent show. Tra polemiche e provocazioni vola in finale anche il principe di Savoia in un terzetto inedito. L’edizione condotta da Antonella Clerici piace a 14 milioni di italiani, ma la rassegna canora ha ormai cambiato pelle. Un viaggio personale nelle pagine della memoria alla riscoperta di una tradizione quasi dimenticata. SANREMO – “A tavola, la cena è pronta!”. Quella sera il rituale richiamo di mia madre aveva un sapore speciale. Erano gli anni Ottanta quando io e la mia famiglia ci riunivamo davanti alla tv per vedere il Festival di Sanremo [2]. Per una sera eravamo tutti spettatori di uno stesso programma, in religioso silenzio. Come quando con la nascita della televisione italiana negli anni Cinquanta un intero condominio si radunava a casa di chi poteva permettersi l’acquisto di un televisore, all’epoca molto costoso. E incantati dalle luci dello schermo tutti guardavano quell’unico canale in bianco e nero. Alle 22.45 del 27 gennaio 1955 c’erano otto milioni di persone ad attendere il primo Festival trasmesso contemporaneamente anche dalla TV dopo i titoli di coda del varietà di Tognazzi e Vianello "Un, Due, Tre". Un evento eccezionale visto che la prima vera edizione della kermesse canora nel 1951 andò in onda in radio, su Rete Rossa, per tenere compagnia ai giocatori d’azzardo. Costava 500 lire il biglietto d’ingresso del Salone delle Feste del Casinò di Sanremo [3] e tra una scommessa e l’altra, il pubblico ascoltava le venti canzoni in gara eseguite da soli tre cantanti: Nilla Pizzi, [4] Achille Togliani e il Duo Fasano.
    [Show full text]
  • La Verde Copenaghen Si Collega Al Mondo Attraverso L’ESC
    * La Guida all'Eurovision Song Contest 2014 è ora disponibile anche in versione e-book. Scaricala gratuitamente sui principali store digitali o sul nostro portale al link escne.ws/ebook La grande festa Europea della musica C’è chi la definisce “La Champions League” della musica e in fondo non sbaglia. L’Eurovision è una grande festa, ma soprattutto è un concorso in cui i Paesi d’Europa si sfidano a colpi di note. Tecnicamente, è un concorso fra televisioni, visto che ad organizzarlo è l’EBU (European Broadcasting Union), l’ente che riunisce le tv pubbliche d’Europa e del bacino del Mediterraneo. Noi italiani l’abbiamo a lungo chiamato Eurofestival, i francesi sciovinisti lo chiamano Concours Eurovision de la Chanson, l’abbreviazione per tutti è Eurovision. Oggi più che mai una rassegna globale, che vede protagonisti nel 2014 37 paesi aderenti all’ente organizzatore. L’idea venne nel 1956 a Marcel Bezençon, il franco-svizzero allora direttore generale del neonato consorzio: un concorso di musica con lo scopo nobile di promuovere la collaborazione e l'amicizia tra i popoli europei, la ricostituzione di un continente dilaniato dalla guerra attraverso lo spettacolo e la tv. E oltre a questo, molto più prosaicamente, anche sperimentare una diretta in simultanea in più paesi e promuovere il mezzo televisivo nel vecchio continente. Da allora, nel corso degli anni, la manifestazione è cresciuta in maniera costante, passando da evento da teatri e auditorium per un ristretto numero di spettatori a festa popolare. Dall’inizio degli anni 2000, quando la manifestazione comincia ad approdare nei palasport, negli stadi e nelle arene, l’Eurovision Song Contest è diventato un vero e proprio kolossal paneuropeo.
    [Show full text]