Comune Di Castel San Niccolò Provincia Di Arezzo
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Comune di Castel San Niccolò Provincia di Arezzo ALLEGATO B REVISIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI (AI SENSI DELL’ART. 20, C. 1, DEL D. LGS. 175/2016) Dati relativi alle partecipazioni detenute al 31/12/2019 1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Si richiama il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (G.U. 8 settembre 2016, n. 210), come integrato e modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100 (G.U. 26 giugno 2017, n. 147). Possono essere acquisite, detenute e quindi mantenute le partecipazioni societarie che rientrino nelle categorie di cui all’art. 4 del Testo unico, ossia: a) produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi; b) progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del D.Lgs n. 50/2016; c) realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del D.Lgs n. 50/2016 con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2; d) autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento; e) servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del D.Lgs. n. 50 del 2016. Le amministrazioni pubbliche devono verificare anche, mediante atto deliberativo analiticamente motivato, la sussistenza dei requisiti previsti dall’art. 5, commi 1 e 2, del Testo unico, ossia: - la necessità della società per il perseguimento delle finalità istituzionali elencate all’articolo 4 del Testo unico; - le ragioni e le finalità che giustificano tale scelta, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria, nonché di gestione diretta o esternalizzata del servizio affidato; - compatibilità della scelta con i princìpi di efficienza, di efficacia e di economicità dell'azione amministrativa; - compatibilità dell’intervento finanziario previsto con le norme dei trattati europei e, in particolare, con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato alle imprese. Inoltre, le amministrazioni pubbliche devono verificare che non si rientri in una delle ipotesi di cui all’art. 20, comma 2, del Testo unico, ossia: - società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; - società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; - società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro (dal 2020); per i provvedimenti di ricognizione precedenti il fatturato medio richiesto è di 500.000 euro; - società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d’interesse generale, che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti; - necessità di contenimento dei costi di funzionamento; - necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4. L’art. 26, comma 11, del Testo unico dispone anche che “Salva l'immediata applicazione della disciplina sulla revisione straordinaria di cui all'articolo 24, alla razionalizzazione periodica di cui all'articolo 20 si procede a partire dal 2018, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2017”. Il presente documento rappresenta la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data del 31.12.2019, in attuazione del dettato normativo di cui all’art. 20 del D. Lgs. 175/2016. La suddetta Relazione sarà trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, nonché alla nuova struttura del MEF competente per il monitoraggio, l’indirizzo ed il coordinamento di cui all’art. 15 del D. Lgs. 175/2016. 2. RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE – PARTECIPAZIONI DIRETTE AL 31.12.2019 COMUNE DI CASTEL SAN NICCOLO’ N. DENOMINAZIONE % ATTIVITA’ SVOLTA Previsioni nel Piano di PARTECIPATA razionalizzazione anno 2018 1 Arezzo casa spa 0,75 Gestione Servizi Edilizia Mantenimento senza interventi Residenziale Pubblica 2 Nuove Acque spa 0,51 Gestione del Servizio Mantenimento senza interventi Idrico Integrato 3 La Ferroviaria Italiana spa 0,14 Trasporto Pubblico Locale Mantenimento della partecipazione senza interventi su Gomma 4 Casentino Servizi scrl 6,71 Gestione Servizi legati ai Messa in liquidazione della Società Rifiuti 5 Casentino Sviluppo e 1,00 Promozione Attività Cessione della partecipazione a titolo oneroso Turismo scrl Turistiche 6 COINGAS spa 0,31 Servizio Metanizzazione e Messa in liquidazione della Società Servizi collaterali 7 Ato Rifiuti Toscana Sud 0,11 Autorità per il Servizio di Ente strumentale da mantenere Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani 8 Autorità Idrica Toscana 0,04 Regolazione servizio Ente strumentale da mantenere Idrico Integrato 3. SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA CONTROLLATE E SOCIETÀ CONTROLLATE DALLE STESSE Non risultano tali fattispecie 4. RELAZIONE TECNICA DELLA RICOGNIZIONE ORDINARIA DELLE SOCIETA’ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AI SENSI DELL’ARTICOLO 20 DEL D. LGS. 175/2016 COME MODIFICATO DAL D. LGS. 100/2017 Per ognuna delle partecipazioni inserite nella tabella sovrastante si allegano le schede di dettaglio. Casentino Servizi scrl Società che svolgeva il servizio di gestione dei rifiuti nel bacino del Casentino (con l’esclusione dei Comuni di Subbiano e Capolona) per un bacino di utenza di circa 37.000 abitanti distribuiti su 700 kmq di territorio montano. L’attività era svolta con 34 addetti per un fatturato, per l’anno 2011, di circa 5,5 milioni di euro e con capitale Sociale pari a € 1.000.000,00. Il capitale sociale è interamente pubblico e vede la partecipazione dei Comuni di Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio Stia, Talla e dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino. Sul bilancio comunale non gravano spese di funzionamento. Poiché trattasi di società con oggetto analogo o similare a SEI Toscana, che è subentrata nello svolgimento delle attività di raccolta rifiuti, si conferma la messa in liquidazione della stessa. L’iter per la messa in liquidazione della Società, che ha avuto inizio nel 2015, è ancora in corso. L’assemblea della società, convocata per il giorno 10.04.2015, ha deliberato la messa in liquidazione della stessa (si conferma pertanto quanto riportato nella relazione conclusiva al Piano di razionalizzazione anno 2015 nonché le indicazioni operative di cui alla delibera CC n. 2 del 31.03.2015). 1. Finalità perseguibili mediante la partecipazione (art. 4, commi 1-2) La società non svolge più funzioni riconducibili a finalità istituzionali dell’ente, ad oggi affidate ad altra partecipata. 2. Verifica convenienza economica e sostenibilità finanziaria (art. 5, comma 1) Ad oggi non ci sono oneri diretti connessi alla partecipazione nella società. Nel corso del 2018 il Comune di Castel San Niccolò ha registrato un’entrata di € 6.710,00 legata alle operazioni di liquidazione della società. 3. Verifica condizioni di cui all’art. 20, comma 2 I dati evidenziati nelle schede di cui al modello della Corte dei Conti ed a cui si rinvia evidenziano il mancato rispetto delle seguenti condizioni: a) Partecipazione non rientrante nelle categorie di cui all’art. 4 (non necessaria per lo svolgimento di fini istituzionali) b) Società priva di dipendenti o con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti d) Fatturato medio non superiore a un milione di euro 4. Misure da adottare Si attende la definitiva chiusura della società da parte del commissario liquidatore Dott. Brogi Massimiliano. Polo Universitario Aretino Il Polo Universitario Aretino ha lo scopo di favorire e sviluppare l’insediamento nella Provincia di Arezzo di facoltà, corsi di laurea, corsi per diplomi universitari, corsi di perfezionamento e di specializzazione, centri di ricerca e di studio dell’Università di Siena, concorrere anche all’individuazione ed alla fornitura di locali, beni e strumenti, risorse necessari all’avvio, allo svolgimento ed all’incremento delle loro attività, nonché lo svolgimento delle altre attività descritte dall’art. 4 dello Statuto della Società. Per la società, a seguito di richiesta inoltrata dalla stessa e pervenuta al ns. prot. n. 2345 del 04.05.2016, il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 19 del 27.05.2016, aveva formalizzato la cessione gratuita della propria quota e la recessione dalla società partecipata. Ad oggi il Polo Universitario si è trasformato in Fondazione Polo Universitario Aretino e questo ente, con numerose PEC, ha formalmente evidenziato la propria volontà di uscire dal Polo e non ha, ad oggi, ricevuto alcuna comunicazione. Ha altresì diffidato la Fondazione dal chiedere quote annuali di adesione ritenendo che la propria volontà di uscire sia stata pienamente assolta (da ultimo ns. prot. n. 4.171 del 25.07.2019). Stiamo quindi attendendo che la partecipata, che si è assunta gli oneri relativi al passaggio ed alla quale è stato chiesto di adempiere, formalizzi la cessione della quota tuttora in possesso del Comune (si conferma quindi la volontà del Comune di cedere la quota della partecipata). In merito ai tempi di cessione si procederà a sollecitare la partecipata a sveltire le relative procedure tenendo conto di quanto disposto dall’art. 24 del citato TUSP). 1. Finalità perseguibili mediante la partecipazione (art. 4, commi 1-2) La società non svolge funzioni riconducibili a finalità istituzionali dell’ente. 2. Verifica convenienza economica e sostenibilità finanziaria (art. 5, comma 1) Ad oggi non ci sono oneri diretti connessi alla partecipazione nella società. Fino all’anno 2015 il Comune trasferiva un importo annuo fisso di € 2.000,00.