ARTRIBUNE FOCUS EDIZIONE STRAORDINARIA BIMESTRALE - COPIA EURO 0,001 - SUPPLEMENTO N. 1 AD ARTRIBUNE MAGAZINE N. 57 N. MAGAZINE 1 AD ARTRIBUNE N. - SUPPLEMENTO 0,001 - COPIA EURO BIMESTRALE

centro/00826/06.2015 18.06.2015 ✦ A ✦ 1 4 CARLA ACCARDI 1924 ✦ 1 2 3 4 AFRO COLLEZIONE 1912-1976 ✦ 1 BRUNO ALLER 1960 ✦ 4 ROBERTO FARNESINA GLI ARTISTI ✦ ALMAGNO 1954 4 ALTERAZIONI VIDEO 2004 anno ix | 57 | novembre L dicembre 2020 ✦ 1 ✦ 2 GETULIO ALVIANI 1939-2018 GABRIELE Supplemento n. 1 DELLA AMADORI 1945 ✦ 1 TITO AMODEI 1926-2018 ✦ 2 A CURA DI ✦ 2 GLORIA ARGELÉS 1940 GIANNI ASDRUBALI Marco Enrico Giacomelli 1955 ✦ 3 UGO ATTARDI 1923-2006 ✦ 4 MARCELLO COLLEZIONE AVENALI 1912-1981 HANNO COLLABORATO Enzo Angeloni ✦ B ✦ 1 ENRICO BAJ 1924-2003 ✦ 1 MARIO Elisabetta Belloni 0 1 2 3 4 5 PIANO BALLOCCO 1913-2008 ✦ 2 3 UBALDO Giorgio Benni Gianfranco Maraniello ✦ BARTOLINI 1944 5 MATTEO BASILÈ 1974 Anna Mattirolo ✦ 5 GABRIELE BASILICO 1944-2013 ✦ 2 3 BIZHAN BASSIRI 1954 ✦ 4 VANESSA BEECROFT 1969 ✦ 4 Valentina Silvestrini Angela Tecce ELENA BELLANTONI 1975 ✦ 3 FULVIO BELMONTESI 1919-2000 ✦ 4 RICCARDO BENASSI 1982 ✦ 2 DAVIDE Umberto Vattani BENATI 1949 ✦ 2 VASCO BENDINI 1922-2015 ✦ 4 GIACOMO BENEVELLI 1925-2011 ✦ 4 FAUSTO BERTASA 1953 ✦ 1 4 VINICIO BERTI 1921-1991 ✦ 1 2 GIANNI BERTINI 1922-2010 ✦ 2 4 ALDO BERTOLINI 1951 ✦ DIRETTORE RESPONSABILE Marco Enrico Giacomelli 1 DOMENICO BIANCHI 1955 ✦ 5 BIANCO-VALENTE 1994 ✦ 1 ALBERTO BIASI 1937 ✦ 3 PAOLO BIGELLI 1960 ✦ 2 FLAVIA BIGI 1955 ✦ 1 2 AGOSTINO BONALUMI 1935-2013 ✦ 4 CLAUDIO BONOMI 1956 ✦ 2 STEFANO BOSCHETTI DIRETTORE 1961 ✦ 1 GREGORIO BOTTA 1953 ✦ 5 ANGELO BOZZOLA 1921-2010 ✦ 1 FEDERICO BROOK 1933 ✦ 4 DANILO BUCCHI Massimiliano Tonelli ✦ l ventaglio di collaborazioni di alto profilo che 1978 1 ALBERTO BURRI 1915-1995 PUBBLICITÀ & MARKETING Artribune ha intessuto con realtà istituzio- ✦ C ✦ 1 2 3 CORRADO CAGLI 1910-1976 ✦ 0 4 ENNIO CALABRIA 1937 ✦ 3 DUILIO CAMBELLOTTI 1876-1960 Cristiana Margiacchi | 393 6586637 A Rosa Pittau | 339 2882259 nali italiane ed estere si aggiunge ora il MAE- ✦ 5 MASSIMO CAMPI 1952 ✦ 0 MASSIMO CAMPIGLI 1895-1971 ✦ 2 GIAN PAOLO CANDIDO 1937-2012 ✦ 2 MAURIZIO [email protected] CI, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione CANNAVACCIUOLO 1954 ✦ 5 GIUSEPPE CAPOGROSSI 1900-1972 ✦ 4 EUGENIO CARMI, 1920-2016 ✦ 5 CHIARA Arianna Rosica Internazionale, con un progetto tutto basato su conte- [email protected] CAROCCI 1976 ✦ 1 NICOLA CARRINO 1932-2018 ✦ 4 MARCO CASCELLA 1949 ✦ 5 GEA CASOLARO 1965 ✦ 3 FELICE nuti di grande interesse per i lettori e gli appassionati. CASORATI 1883-1963 ✦ 3 MASSIMO CATALANI 1960 ✦ 4 ANTONIO CATELANI 1962 ✦ 1 ALIK CAVALIERE 1926-1998 EXTRASETTORE Nella storica sede di Roma, il Palazzo della Farnesina, è ✦ 4 PAOLO CAVINATO 1975 ✦ 5 LORIS CECCHINI 1969 ✦ 2 BRUNO CECCOBELLI 1952 ✦ 1 3 MARIO CEROLI 1938 ✦ 4 downloadPubblicità s.r.l. esposta una straordinaria Collezione d’arte moderna e via Boscovich 17 - Milano contemporanea, le cui opere vengono spesso fatte cir- FRANCESCO CERVELLI 1965 ✦ 0 1 SANDRO CHIA 1946 ✦ 3 MAX CIOGLI 1975 ✦ 5 SARAH CIRACÌ 1972 ✦ 4 DANIELA via Sardegna 69 - Roma colare in rassegne mondiali organizzate direttamente ✦ 1 ✦ 2 ✦ 5 02 71091866 | 06 42011918 COMANI 1965 PIETRO CONSAGRA 1920-2005 ETTORE CONSOLAZIONE 1941 PAOLO CONSORTI 1964 dal Ministero o chieste in prestito da importanti musei [email protected] ✦ 4 BRUNO CONTE 1939 ✦ 2 MICHELANGELO CONTE 1913-1996 ✦ 1 ANTONIO CORPORA 1909-2004 ✦ 5 VITTORIO internazionali. Una ricchezza che Artribune, in accor- CORSINI 1956 ✦ 1 UGO CORTESI 1950 ✦ 1 2 PAOLO COTANI 1940-2011 ✦ 1 2 VENANZO CROCETTI 1913-2003 ✦ REDAZIONE | EDITORE do con il MAECI, si è impegnata a raccontare tramite la 2 SALVATORE CUSCHERA 1958 Artribune s.r.l. propria piattaforma multicanale. via Ottavio Gasparri 13/17 - Roma Una web serie composta da 10 film racconta al- ✦ D ✦ 2 DADAMAINO 1930-2004 ✦ 4 ALESSANDRO DAL PONT 1972 ✦ 1 3 ANTONIO DEL DONNO 1927 ✦ 4 MARTINA [email protected] trettanti artisti presenti nella Collezione Farnesina. DELLA VALLE 1981 ✦ 4 LUCIO DEL PEZZO 1933-2020 ✦ 1 4 FABRICE DE NOLA 1964 ✦ 4 ANTONIO DE PIETRO 1962 ✦ PROGETTO GRAFICO Un film al mese, online a partire da dicembre 2020 1 ✦ 4 ✦ 2 5 ✦ 2 FILIPPO DE PISIS 1896-1956 AGOSTINO DE ROMANIS 1947 GIANNI DESSÌ 1955 BRUNO DI BELLO 1938 Alessandro Naldi fino a settembre 2021. I film saranno visibili sul sito ✦ 1 PAOLA DI BELLO 1961 ✦ 1 4 ALBERTO DI FABIO 1966 ✦ 4 LOREDANA DI LILLO 1979 ✦ 3 MAURO DI SILVESTRE di Artribune e negli account social Facebook e Insta- 1968 ✦ 2 STEFANO DI STASIO 1948 ✦ 1 MARIA DOMPÉ 1959 ✦ 5 NINNI DONATO 1959 ✦ 1 3 4 PIERO DORAZIO STAMPA gram. Nei video si è puntato a far emergere i profili GALLO artigrafiche S.r.l. ✦ 4 ✦ 1 1927-2005 GIANNI DOVA 1925-1991 CHIARA DYNYS 1958 via Caduti sul Lavoro 18 - Vercelli di 10 autori, chiedendo loro come vivono il proprio rapporto con lo spazio dello studio. Indagine ancor ✦ F ✦ 3 STEFANIA FABRIZI 1958 ✦ 1 5 MARISA FACCHINETTI 1948 ✦ 1 DAVID FAGIOLI 1968 ✦ 4 ROBERTO FALCONIERI IN COPERTINA più interessante in un’epoca di restrizioni. ✦ 4 ✦ 2 ✦ 2 5 ✦ 4 1961 FLAVIO FAVELLI 1967 GIUSEPPE FEDELI 1946 TANO FESTA 1938-1988 EMANUELA FIORELLI Alberto Bevilacqua, Controsoffitto, fine anni '50 Vi è poi un’intensa programmazione di Instagram 1970 ✦ 0 2 GIOSETTA FIORONI 1932 ✦ 1 2 LORENZO FONDA 1947 ✦ 4 ATTILIO FORGIOLI 1933 ✦ 1 GIOVANNA FRA Palazzo della Farnesina, Roma Stories, sempre sul profilo di Artribune, che permette Photo Giorgio Benni 1967 ✦ 1 4 EDOARDO FRANCESCHINI 1928-2006 ✦ 1 NATO FRASCÀ 1931-2006 di avvicinarsi alla raccolta, con micro approfondimen- ✦ G ✦ 2 4 LICIA GALIZIA 1966 ✦ 2 OMAR GALLIANI 1954 ✦ 1 2 IUSEPPE GALLO 1954 ✦ 2 PAOLA GANDOLFI 1949 A DESTRA ti che partono dal Palazzo della Farnesina per arrivare Palazzo della Farnesina al dettaglio di alcune delle opere più rappresentative. ✦ 1 4 FERRUCCIO GARD 1940 ✦ 2 ALBERTO GARUTTI 1948 ✦ 0 1 MARCO GASTINI 1938 ✦ 1 EUGENIO GILIBERTI Photo Giorgio Benni Infine, lo speciale del nostro bimestrale Artri- 1954 ✦ 1 4 ALESSANDRA GIOVANNONI 1954 ✦ 4 SABINA GRASSO 1975 ✦ 1 EMILIO GRECO 1913-1995 ✦ 2 GINO bune Magazine che avete tra le mani. Un prodotto GREGORI 1906-1974 ✦ 1 GIORGIO GRIFFA 1936 ✦ 1 3 RENATO GUTTUSO 1911-1987 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 184/2011 del 17/6/ 2011 cartaceo che fa il punto sulla Collezione Farnesina, ✦ I ✦ 4 IACONESI & PERSICO 2006 ✦ 2 3 4 FRANCESCO IMPELLIZZERI 1958 ✦ 3 EMILIO ISGRÒ 1937 certo, ma che – attraverso questo osservatorio – ra- Chiuso in redazione il 18 dicembre 2020 giona sullo stato dell’arte italiana, coinvolgendo in ✦ J ✦ 5 MIMMO JODICE 1934 ✦ K ✦ 1 JANNIS KOUNELLIS 1936-2017 particolare tre esponenti del Comitato Scientifico ✦ L ✦ 1 GRAZIANO LEONARDELLI 1948 ✦ 1 3 LEONCILLO 1915-1968 ✦ 2 5 CARLO LEVI 1902-1975 ✦ 2 FELICE IN COLLABORAZIONE CON della Collezione: Gianfranco Maraniello, Anna Mat- LEVINI 1956 ✦ 5 LORIS LIBERATORI 1958 ✦ 1 MARCELLO LO GIUDICE 1957 ✦ 2 5 NINO LONGOBARDI 1953 ✦ 0 1 4 tirolo e Angela Tecce. Ministero degli Affari Esteri CARLO LORENZETTI 1934 ✦ 5 BRUNO LORINI 1957 e della Cooperazione Internazionale Farnesina e in concomitanza con Italia si distingue nel mondo per la sua tradizio- la sessione di apertura della XIII ne artistica, che ha avuto un’influenza senza COLLEZIONE Conferenza degli Ambasciatori e L' pari sullo sviluppo della cultura occidentale. Se delle Ambasciatrici d’Italia, alla è vero che questo prestigio è il frutto del ruo- presenza del Presidente della lo da protagonista del nostro Paese nella storia dell’arte FARNESINA: Repubblica, il 24 luglio 2019 sono antica, rinascimentale e barocca, è altrettanto vero che state presentate le acquisizioni di l’Italia resta ancora oggi fucina di una creatività artistica venti opere, realizzate da autori eccezionale, capace di travalicare i confini nazionali. ormai considerati classici del La Collezione Farnesina nasce nel 1999 proprio con l’in- IDENTITÀ E Novecento italiano (fra cui Franco tento di promuovere nel mondo l’arte italiana di oggi, i Angeli, Alberto Burri, Massimo suoi protagonisti, il loro talento, facendosi non solo pre- Campigli, Giuseppe Capogrossi, COOPERAZIONE Marino Marini, Mimmo Paladino, stigiosa raccolta della storia dell’arte contemporanea, Pino Pascali) e da artisti delle ma anche vetrina delle sue espressioni più significative, a cavallo tra arte, scienza e sperimentazione. MARCO ENRICO GIACOMELLI generazioni successive, impegnati a studiare in particolare i rap- Scopo ultimo della Collezione Farnesina è fare dell’arte porti tra estetica ed elettronica. contemporanea italiana uno strumento vitale di diplo- 500 artisti, 250 opere, 20 anni di attività. Sono i numeri È il caso della “scultura di dati” mazia culturale. Una diplomazia composta dai numerosi principali della Collezione Farnesina, un patrimonio di Oriana Persico e Salvatore progetti che si irradiano dal Ministero degli Affari Esteri Iaconesi, delle sperimentazioni e della Cooperazione Internazionale verso la rete diplo- italiano che per intima vocazione guarda al mondo. tra arte e scienza di Luca Pozzi, Ve ne raccontiamo genesi, obiettivi e futuro in queste matico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura, che ne della video-esperienza immersiva cura la promozione in tutti i continenti. di Carola Bonfili. pagine, insieme alle voci di chi l’ha fondata e di chi se All’estero, il pubblico internazionale ha modo di ammira- ne prende cura. Una tornata ancora più recente di acquisizioni ha visto l’ingresso re le opere della Collezione Farnesina, esposte negli Isti- in Collezione di diciotto opere di tuti Italiani di Cultura, ma anche presso le più accreditate noti artisti come Gastone Novelli, sedi museali di tutto il mondo. La stessa opportunità di Ettore Colla, Mattia Moreni, Paolo interagire con l’arte contemporanea si realizza nel Palaz- LA COLLEZIONE Scheggi, Bepi Romagnoni, Nanda zo della Farnesina, attraverso le numerose occasioni di Vigo e Remo Brindisi; quanto alle visita delle delegazioni straniere e delle aperture periodi- leve più giovani, al Palazzo della che a beneficio del pubblico italiano. Farnesina sono entrate le opere Questo numero speciale di Artribune, primo elemento a Collezione Farnesina modalità con la quale la Collezione di Sabrina Mezzaqui e Cuoghi di una collaborazione che trova spazio anche sui nuovi nasce nel 1999 grazie si è strutturata e costantemente si Corsello, nonché opere di grafi- media con contenuti digitali dedicati, si propone di rac- all’intuizione dell’allora modifica come un corpo vivo. Non ca della talentuosa illustratrice L contare al grande pubblico cos’è la Collezione Farnesi- Segretario Generale del si tratta infatti di ingrossare le fila Olimpia Zagnoli, del pittore e LA COLLEZIONE Ministero degli Affari Esteri e del- di una raccolta, non soltanto; ma illustratore Gianluigi Toccafondo na oggi e quale percorso ha scelto di intraprendere. Nel la Cooperazione Internazionale, di restituire anche in questo caso e del duo della generazione degli tentativo di restituire la complessità della nostra cultura, l’Ambasciatore Umberto Vattani, l’idea di un organismo in costante urban artist Sten and Lex. lavoriamo ogni giorno perché la Collezione diventi casa e al contributo del critico d’arte crescita e dunque aggiornamento, L'elenco degli artisti lo potrete non solo dei grandi maestri del Novecento, ma anche Maurizio Calvesi. con opere che fanno il loro ingres- scorrere nelle due pagine interne dei più dinamici e significativi linguaggi contemporanei. so, altre che fuoriescono, e nel della copertina di questo numero Ciò nella convinzione che l’arte contemporanea sia uno L’ARTE COME DIPLOMAZIA frattempo molte altre viaggiano al speciale di Artribune Magazine, strumento eccezionale per raccontare al pubblico inter- Sin da subito fu chiaro che di fuori del Palazzo della Farnesina ordinati secondo la data di nascita nazionale l’Italia di oggi: un Paese vivace, plurale, ricco di la creazione della Collezione a Roma, andando ad arricchire e con l’indicazione del piano del voci diverse, proiettato verso il futuro. Farnesina non rispondeva solo mostre negli Istituti Italiani di Cul- Palazzo della Farnesina dove sono a un’esigenza estetica, piuttosto tura sparsi per il mondo e rassegne allestite le loro opere – sempre costituiva una scommessa: ren- allestite in importanti istituzioni che, come si diceva, non siano dere l’arte contemporanea uno internazionali. temporaneamente esposte nelle strumento per la diplomazia sale di un museo o di un centro culturale italiana. Anche se il UNA COLLEZIONE DINAMICA culturale. La consistenza della termine “strumento” è ingeneroso Una tale dinamicità è resa raccolta è notevole: parliamo nei confronti dell’arte stessa; me- possibile dalla formula del di quasi 500 opere realizzate glio dire che l’arte contemporanea comodato d’uso gratuito, che da oltre 250 artisti, giunte al assume qui il ruolo di simbolo, permette di sviluppare costan- Palazzo della Farnesina grazie alla di testimonianza attiva e dinami- temente la Collezione attraverso generosità degli stessi artisti, dei ca della produzione creativa di l’acquisizione di opere dei grandi loro eredi, ma anche di istituzioni un Paese. La Farnesina diviene maestri dell’arte moderna e museali, gallerie e fondazioni. così non soltanto il palazzo degli contemporanea italiana del XX e A questo patrimonio si aggiun- ELISABETTA scambi funzionali della politica XXI secolo: da Arturo Martini a gono le opere di proprietà del estera italiana, ma anche lo spazio Mario Sironi, da Giò Pomodoro Ministero, tra cui i mosaici di abitato dai segni della cultura. a Jannis Kounellis, fino alle leve Luigi Montanarini, Toti Scialoja e BELLONI Se già questa prospettiva era più giovani. Sandro Chia e le sculture di Pietro ed è un motivo di estremo inte- In occasione dei vent’anni Consagra, Osvaldo Calò, Arnaldo SEGRETARIO GENERALE MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI resse, merita altresì attenzione la dalla costituzione della Collezione Pomodoro e Pietro Cascella. E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 4 5 rasmettere ai visitatori e al pubblico l’immagi- DALL’ITALIA AL MONDO ll’inizio del 1999 i primi capolavori del Nove- che hanno visto protagonista la E VICEVERSA cento invasero i monumentali atri e saloni del Collezione. E alla fruizione “fisica” ne di un’Italia contemporanea, all’avanguardia La Collezione vive lungo un A Ministero degli Esteri. L’arrivo delle opere, di delle opere si affiancherà presto T nel mondo dell’arte, è stato lo scopo dei pro- doppio binario spaziale, rispec- notevoli dimensioni, creò sorpresa e stupore. quella virtuale: ha infatti preso getti, nati già negli Anni Sessanta, volti ad arric- chiando fedelmente le attività Costrinse i diplomatici a rendersi conto che avrebbero avvio il progetto di digitalizzazio- chire di opere d’arte il Palazzo della Farnesina. del Ministero degli Affari Esteri e dovuto condividere il loro palazzo con degli sconosciuti. ne delle opere esposte al primo Nel 1999, tre decenni dopo, la creazione della Collezione della Cooperazione Internaziona- L’arte andava alla Farnesina, non il contrario. Le tele di e al secondo piano del Palazzo Farnesina ha inteso riprendere questo filo conduttore: le: da un lato, la “casa madre” del Burri, Novelli, Dorazio coprirono le pareti; le sculture di della Farnesina, da pubblicare sul soggetto attivo nel panorama dell’arte contemporanea Ministero stesso e dunque della Consagra, Paladino e Pistoletto occuparono posizioni portale Arts&Culture. italiana e strumento innovativo di proiezione dell’Italia Collezione è saldamente indivi- strategiche. Al soffitto dell’atrio d’onore apparve il neon nel mondo. duata nel Palazzo della Farnesina, NON SOLTANTO MOSTRE di Lucio Fontana. Sullo scalone presero posto le opere di La Collezione Farnesina accoglie oggi quasi cinquecento inteso come luogo deputato a pro- All’intensa attività espositiva, opere. Una realtà in costante dialogo con artisti di alto muovere la salvaguardia dell’inte- Depero, Marino e Basaldella. “Ci hanno rubato lo spazio”, temporaneamente rallentata resse nazionale, da cui si irradia si lasciò sfuggire un ambasciatore, costretto a modifica- a causa della pandemia di CO- profilo, istituzioni museali, gallerie, collezionisti, che si l’attività diplomatica; ma anche re il suo percorso attraverso gli androni. VID-19, si è da sempre affiancata inserisce perfettamente nel quadro dell’azione di pro- come edificio fisico dal grande -va Era nato il primo nucleo della Collezione Farnesina. Alle una proattività editoriale e ludica. mozione integrata dell’Italia. Un’azione strategica, svi- lore architettonico, come racconta opere da me selezionate se ne aggiunsero altre individua- Sul primo fronte, è da segna- luppata all’estero dalla nostra rete di oltre trecento fra diffusamente Valentina Silvestrini te con l’aiuto di Maurizio Calvesi. Furono momenti eroici: lare la lavorazione del catalogo Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Consolati e nelle pagine seguenti – non è un volevamo una collezione che desse un’immagine viva del delle opere esposte al secondo Istituti Italiani di Cultura, che valorizza ogni giorno agli caso che Maurizio Calvesi, primo Paese. Siamo stati dei precursori: il MAXXI e altri templi piano del Palazzo della Farnesina, occhi del pubblico internazionale l’eccellenza italiana in curatore scientifico della collezio- dell’arte contemporanea avrebbero visto la luce anni dopo. che racchiude, in maggior nu- tutti i campi: arti visive, cinema, spettacolo dal vivo, lette- ne, abbia curato insieme all’archi- La Collezione si apriva al mondo perché alla Farnesina mero, lavori di artisti degli Anni ratura, ma anche design, alta cucina, ricerca scientifica. tetto Paolo Portoghesi il catalogo Ottanta e Novanta. Ciò a comple- passano i rappresentanti di tutte le nazioni. I ministri Nell’ampio panorama di iniziative proposte dal Ministero Artisti Italiani del XX secolo alla mento del catalogo delle opere del degli Esteri durante questo difficile 2020, la Collezione Farnesina. degli esteri si fermavano sorpresi, oppure chiedevano di primo piano e per venire incontro Dall’altro lato, è insita nella di- visitare l’intero piano, come il Segretario di Stato ameri- al desiderio più volte manifestato Farnesina ha avuto un ruolo di primo piano. Da un lato, citura stessa del Ministero la sua cano Madeleine Albright. Il francese Hubert Vedrine volle dai visitatori della Collezione. abbiamo lavorato per ampliarla con acquisizioni di opere missione: si parla infatti di “Affari imitarci al Quai d’Orsay. Senza dimenticare la collana di grandi maestri del secondo Novecento e di esponenti LA COLLEZIONE Esteri e Cooperazione Interna- L’iniziativa avvenne a costo zero. Nessuna opera fu ac- I Quaderni della Collezione delle correnti contemporanee più recenti. Dall’altro, ab- zionale”, il che significa mettere quistata ma lasciata in comodato gratuito. Gli artisti Farnesina, serie di pubblicazioni biamo voluto avvicinarci a chi è più lontano, portando la sempre in rapporto la propria sanno che le loro opere sono destinate a far parte di una scientifiche sull’arte contempora- Collezione online e promuovendola con nuove iniziative visione, i propri interessi, la narrativa in divenire. nea avviata nel 2019 e a cadenza editoriali, ludiche e di comunicazione, come questa feli- propria identità con quelli altrui, Questa formula ci ha portato fortuna: la Collezione non è annuale, il cui secondo numero ha ce collaborazione con Artribune. in un’ottica globale e cooperativa un accumulo statico, ma una creazione continua. per tema l’arte e le nuove tec- È con questo spirito di apertura e condivisione con i cit- che impone anche alla politica di nologie, con una appendice che Insieme alla Collezione nacque il Premio New York, che offre tadini che ci impegniamo ogni giorno a rafforzare il dia- saper dialogare fra interlocutori censisce gli artisti italiani operan-

LA COLLEZIONE logo con le istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’e- profondamente diversi. Qui risie- agli artisti un soggiorno di sei mesi in quella città. Ne proposi ti all’estero che lavorano in quello de dunque la seconda direttrice l’istituzione al Direttore dell’Italian Academy. Ne fu entusia- specifico ambito disciplinare. stero, e fare, anche con la Collezione Farnesina, la nostra spaziale che viene percorsa in sta: da allora decine di giovani artisti lo hanno conseguito. Sul fronte ludico, con Luc- parte per promuovere l’Italia nel mondo in modo sempre entrambi i suoi sensi: innanzitut- Oggi alla Farnesina sono esposte quasi 500 opere che rac- ca Crea è stata messa a bando più incisivo. to verso il Palazzo e la Collezione contano il Paese attraverso i protagonisti delle sue espres- la realizzazione di un gioco da che esso custodisce, in maniera sioni artistiche. Sono visibili nelle sale di rappresentanza, ne- tavolo sulla Collezione Farnesina tale che sia visibile alle delegazio- gli spazi aperti, nei sette piani sui quali si sviluppa l’edificio: nell’ambito del concorso Gioco ni straniere in visita nel nostro il Palazzo offre un vero spettacolo della nuova arte italiana. inedito dell’anno di Lucca Comics Paese, e naturalmente ai cittadini Il pubblico può visitarlo tutto l’anno. Il concetto di un per- and Games, la celeberrima fiera in- italiani in occasione delle giornate corso è sempre lì, evidenziato da un floor plan. ternazionale dedicata alla cultura “a porte aperte”, a testimonianza pop, considerata la più importante Dopo pochi mesi apparve il primo catalogo. Avevo chie- della “vitalità e freschezza di una rassegna italiana del settore e tradizione dell’arte che in Italia è sto a Paolo Portoghesi di raccontare la storia del palazzo, tra le maggiori al mondo. Il tema ben lontana dall’essersi esaurita a Maurizio Calvesi di illustrare l’arte del Novecento. verterà sull’arte contemporanea con le glorie del passato, ma ha sa- In questi primi ventuno anni della sua vita, si sono molti- in Collezione. A maggio 2021 verrà puto straordinariamente rinnovar- plicati i saggi e i documentari sulla raccolta, ma anche le annunciato il vincitore durante si”, come scrisse Maurizio Calvesi. mostre all’estero: come è stato più volte rilevato, la Colle- il Salone del Libro di Torino e Allo stesso tempo, questa seconda zione Farnesina è diventata la più attraente ambasciatrice nell’ottobre del 2021 sarà lanciato il direttrice è letteralmente orien- dell’arte italiana nel mondo. gioco nell’ambito di Lucca Comics tata verso il mondo, grazie alla and Games. Come se non bastasse, capillare rete degli Istituti Italiani è stato realizzato per i più piccoli il di Cultura e alle tante occasioni progettoAlbum d’artista, un album ENZO di esposizione di alcune delle digitale che si compone di una opere della Collezione Farnesina UMBERTO selezione di opere in Collezione e in mostre di caratura internazio- della loro versione grafica in bian- ANGELONI nale, di cui vi raccontiamo nelle co e nero, nel classico formato del pagine finali di questo numero VATTANI colouring book. L’album sarà dispo- DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE speciale, con le mappe punteggia- nibile sul sito della Collezione per MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI te dalle tante occasioni espositive PRESIDENTE VIU – INTERNATIONAL UNIVERSITY essere scaricato gratuitamente. E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

6 7 avrebbe dovuto possedere riferi- dimensioni previste per la Casa volta promosso per selezionare il menti chiari alla “romana monu- Littoria potessero determinare progetto del nuovo edificio mini- mentalità” e alle “nobili tradizioni un’incrinatura dell’equilibrio tra steriale a ridosso delle Terme di della grande arte italiana”. natura e architettura raggiunto in Caracalla. loco. Un timore che non si estese Così, mentre procedeva ala- PRO E CONTRO a Mussolini, il quale diede avvio cremente la costruzione della IL PROGETTO VINCITORE all’enorme cantiere nell’area del parte strutturale dell’edificio, per A vincere il concorso fu il pro- poligono di tiro del Foro a lui inti- i tre architetti si aprì un triennio getto sviluppato dagli architetti tolato proprio nel 1937. scandito dall’urgenza di adattare il Enrico Del Debbio, Arnaldo Fo- Un’altra inaspettata decisione, piano alle nuove esigenze funzio- schini e Vittorio Morpurgo, sul che produsse inevitabili conse- nali e di rappresentanza. Tra i vari quale nell’ottobre 1937 si espres- guenze nel lavoro di Del Debbio, interventi che si resero necessari, sero favorevolmente il Segretario Foschini e Morpurgo, arrivò tre l’eliminazione della prevista torre del Partito Nazionale Fascista e anni dopo: nella Casa Littoria littoria, del sacrario dei martiri e, una commissione di esperti, di sua avrebbe fissato la propria sede il naturalmente, dei simboli monu- nomina, che includeva Gustavo Ministero degli Affari Esteri, già mentali del Partito. Giovannoni, Giovanni Muzio e ospitato nel Palazzo della Consul- Pietro Aschieri. ta e a Palazzo Chigi. Per effetto di LO STOP E LA RIPRESA Nell’aggiudicazione si rivelò si- tale variazione, venne annullato DEI LAVORI gnificativo l’appoggio diMarcello il concorso indetto nel 1939, a sua Con l’infiammarsi della Secon- Piacentini, che, pubblicandolo da Guerra Mondiale, su ciascuno sulla sua rivista Architettura, pre- dei cantieri delle “grandi opere” sentò l’edificio come “italianissimo Mentre procedeva la capitoline si abbatté la medesima veramente nella recisa orizzontali- sorte: tutto si fermò dal nord al sud tà, nella ripetizione logica del mo- costruzione dell’edificio, della città, ovvero anche lì dove sta- tivo prescelto. […] Sono i nostri bei i tre architetti dovettero va prendendo forma il quartiere di facciatoni romani che torniamo a adattare il piano alle nuove espansione verso il mare, promos- sentire: quelli del Palazzo Farnese, esigenze funzionali e di so contestualmente alla (mancata)

a vicenda architettonica del Palazzo Laterano, del Palazzo Esposizione Universale del 1942. IL PALAZZO della sede del Ministero Ruspoli e, fuori di Roma, del Palaz- rappresentanza. Una sospensione destinata a pro- PALAZZO DELLA L degli Affari Esteri e del- zo Pitti, dei Palazzi Reali di Napoli e trarsi fino agli Anni Cinquanta del la Cooperazione Inter- di Caserta, e di cento altri”. nazionale, in piazzale della Far- Di opposto tenore il commento nesina a Roma, si intreccia con la di Giuseppe Pagano dalle colon- NUOVA SCUOLA I ROMANA FARNESINA: complessa storia del Palazzo del ne di Casabella del febbraio 1938, P. CONSAGRA FONTANA ATRIO IL PALAZZO Littorio, l’edificio che avrebbe -do che oltre a esprimersi in termini ONENTALE SCULTURE SALA CONFERENZE vuto ospitare, nel cuore della Capi- di “convenzionale educazione sco- INTERNAZIONALI tale, tutti gli organismi del Partito lastica”, affermò che il progetto SALA LA STORIA MOSAICI Nazionale Fascista. vincitore “si è giovato soltanto di una certa semplicità schematica ATRIO D’ONORE RECEPTION GALLERIA VALENTINA SILVESTRINI [ caporedattrice architettura] UN CONCORSO IN DUE FASI ed esteriore e di quell’uso di ritmi VETRATA P. CASCELLA Risale al dicembre 1933 la pub- ripetuti, rimessi in circolazione dal PORTAANDIERA INGRESSO SALA FORMA 1 blicazione del bando del concorso razionalismo”. VISITATORI di primo grado per la costruzione INGRESSO del Palazzo. Furono oltre cento i DOPPIO CAMBIO IN CORSA FARNESINA PORTE APERTE SALONE D’ONORE progetti sottoposti all’attenzione Indipendentemente dalle di- A. POMODORO ARTE POVERA SFERA RANDE Edificio iconico del Foro Italico, il Palazzo della Farnesina della giuria e accesero il dibatti- vergenti reazioni, le variazioni SALA TRA LE DUE ha avuto una genesi tormentata: basti pensare che il to fra gli addetti del settore, sia apportate all’edificio si sarebbero ALDO MORO GUERRE ARTE CINETICA in relazione al sito individuato, rivelate numerose, e pressoché concorso per la sua realizzazione fu vinto nel 1937 e che nell’attuale via dei Fori imperiali costanti durante il lungo cantiere, il completamento risale soltanto al 1959. Ma i risultati e, dunque, a distanza ridotta dal anche per effetto di clamorose de- II I furono senza dubbio notevoli. Tutta la storia è raccontata Colosseo, sia in merito all’identità cisioni. in queste pagine. della nuova architettura e ai valori La prima, presa dallo stesso simbolici a essa associati. Duce dopo l’aggiudicazione, col- ANNI 80 E ’90 Solo quattro anni più tardi, in locò la costruzione della Casa Lit-

un clima politico e sociale mutato, toria fuori dal centro storico. La XXI il tema fu di nuovo affrontato. Uscì scelta ricadde nell’area del com- SECOLO infatti nell’aprile 1937 il concorso plesso all’epoca noto come Foro

di secondo grado per la Casa Litto- Mussolini, oggi Foro Italico, nella LA STORIA ria, nel quale a essere abbandonate zona nord della Capitale. Tale mo- DEL PALAZZO furono la precedente denomina- difica non incontrò il favore dei tre zione di “Palazzo” e l’area di inter- progettisti coinvolti, a partire da vento della prima fase. Vennero Del Debbio: autore di alcune strut- SPAZIO ZERO inoltre esplicitate le peculiarità ture già erette nel Foro, l’archi- in alto: Palazzo della Farnesina, Roma. Photo Giorgio Benni stilistiche del nuovo edificio, che tetto temeva che le considerevoli

8 9 Novecento, quando parallelamen- te al processo di ricostruzione del Paese si riprese il tema della sede ministeriale, non senza polemiche e divergenze. Nel dibattito attorno al destino dell’edificio, già in avanzato stato di realizzazione, entrarono rifles- sioni legate alla scomoda eredità che esso rappresentava, al pari di esempi coevi, in quanto memoria della controversa stagione poli- tica precedente. Nelle posizioni espresse a riguardo, a partire da quella di Bruno Zevi, emersero inoltre dubbi di natura economi- ca e valutazioni inerenti i riflessi politici e simbolici. Su decisione ministeriale, l’incarico per l’ulti- mazione fu affidata a Del Debbio, Foschini e Morpurgo, chiamati così a compiere lo sforzo conclu- sivo dopo un oltre un decennio di abbandono del cantiere.

Contraddistinto dalla

compatta facciata in IL PALAZZO travertino, lunga 169 metri

e alta 51, il Palazzo della Palazzo della Farnesina, Roma. Photo Giorgio Benni Farnesina si sviluppa su 9 piani. zionale indetta non diede gli esiti Si deve a Carlo Scarpa opere d’arte oggi considerate una attesi. Si devono dunque al proget- la proposta di un bacino componente imprescindibile della IL PALAZZO tista, autore anche della Facoltà di struttura: dai blocchi murari della Architettura a Valle Giulia per l’U- d’acqua come "basamento rampa d’accesso di Pietro Cascella LA FARNESINA FUORI E DENTRO niversità La Sapienza, scrivanie, specchiante" per la celebre ai gruppi scultorei sui fondali degli Per arrivare all’inaugurazione tavoli, poltrone, panche, applique sfera di Arnaldo Pomodoro. atri di Osvaldo Calò e Pietro Con- ufficiale della sede ministeriale, e lampadari, realizzati in vetro da sagra, quest’ultimo autore anche oggi pienamente inserita tra le ar- Venini e concepiti da Del Debbio del rivestimento della fontana nel chitetture capitoline iconiche del secondo un modulo elaborato da Coccia dell’Anticamera degli Am- Cortile d’Onore; dai mosaici di Lui- Novecento, occorre attendere il Carlo Scarpa. basciatori, Giorgio Quaroni dello gi Montanarini e Toti Scialoja agli 1959. Studio del Ministro e Amerigo Tot arazzi per i saloni del primo piano Contraddistinto dalla compat- L’ARTE ENTRA NEL MINISTERO della Sala della Vittoria. di Gastone Novelli, Sergio Selva e ta facciata in travertino, lunga 169 Fra le intuizioni direttamente Infine, in veste di direttore ar- Antonio Scordia, fino alla celeber- metri e alta 51, l’edificio noto an- riferibili all’architetto Del Debbio tistico del Palazzo della Farnesina, rima sfera di Arnaldo Pomodoro. che con l’appellativo di Farnesina, figura la scelta degli artisti ai quali Del Debbio seguì lo svolgimento Collocata nel piazzale antistan- a causa dei preesistenti possedi- affidare il programma di interven- di entrambi i concorsi pubblici, te l’ingresso, la Sfera Grande era menti della famiglia Farnese nel to negli ambienti di rappresentan- indetti nel 1965 e nel 1968 dal Mi - stata commissionata all’artista per suolo in cui sorge, si sviluppa su za al primo piano del monumen- nistero dei Lavori Pubblici, per la il padiglione italiano all’Expo 67 di nove piani, con una profondità di tale edificio. La selezione si rivelò realizzazione e l’acquisto di opere Montréal. Per il suo allestimento 132 metri. La sua compatta mole è particolarmente valida e, in un d’arte per la sede ministeriale. Tali fu chiamato nuovamente in causa ritmata da una corte centrale e da certo senso, potrebbe essere inter- fasi, che includevano anche l’otte- Del Debbio, che elaborò una solu- due minori laterali, disposte sim- pretata come una “anticipazione” nimento di mosaici e arazzi, oltre zione in grado di mitigare l’inizia- metricamente. Imponenti i nu- del rapporto d’elezione destinato a che di sculture e dipinti, possono le diffidenza di Pomodoro; si deve meri che qualificano la struttura: sorgere fra il Ministero stesso e il essere considerate l’ultimo grande inoltre a Carlo Scarpa la proposta pari a 720mila metri cubi è il volu- mondo dell’arte. atto del percorso di progettazione di un bacino d’acqua come “basa- me complessivo; 6.5 chilometri la Eterogenei i motivi decorativi del Palazzo, che ha attraversato mento specchiante” per l’opera. lunghezza dei suoi corridoi; 1.300 e le tecniche adottate dagli autori oltre un trentennio di storia na- Inaugurata il 4 maggio 1968, Sfera i vani interni. selezionati, ciascuno incaricato zionale. È tramite queste compe- Grande è anch’essa un emblema All’architetto Del Debbio venne di un’aula: Alberto Bevilacqua si tizioni che, con fortune alterne e della Farnesina, oltre che un mo- affidato l’incarico di disegnare gli occupò della Sala dei Mosaici, Pie- talvolta con confronti accesi nelle numento “agli italiani che onorano arredi, fissi e mobili, per la sede tro Cascella della Sala delle Con- commissioni di esperti, il Ministe- la patria nel mondo”, nelle parole

ministeriale, dato che la gara na- Benni Enrico Del Debbio, Cancellate , 1958-59, particolare. Photo Giorgio ferenze Internazionali, Francesco ro si è progressivamente dotato di di Pomodoro.

10 11 agli anni del primo Futurismo in poi, anche in concomitanza con ARTE ITALIANA D le vicende politiche coeve, quel- lo che si verifica con evidenza è che l’arte si rinchiude entro i confini na- E IDENTITÀ zionali e diminuiscono via via le abituali incursioni a Parigi che ancora nei primi ANGELA TECCE [ storica dell’arte e curatrice ] decenni del Novecento avevano allargato le esperienze di Giorgio de Chirico, di suo fratello Alberto Savinio, di Gino Severini, Mario Tozzi, Massimo Campigli, Renato Membro del Comitato Scientifico della Collezione Farnesina, Angela Tecce è stata Paresce e Filippo De Pisis, les Italiens de direttrice dei musei napoletani Diego Aragona Pignatelli Cortes e Castel Sant’Elmo, ha Paris. Sono artisti che continuano una diretto il Polo Museale della Calabria e la Fondazione Real Sito di Carditello ed è stata consuetudine dei loro predecessori, da Dirigente nella Direzione Arte e Architettura contemporanee e periferie urbane del Amedeo Modigliani ad Arturo Martini, e si incrociano nei medesimi anni o con lie- Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Insieme a lei abbiamo ripercorso oltre un vi scarti temporali con Fausto Pirandello, secolo di arte italiana, dal Futurismo a oggi. Osvaldo Licini, Giuseppe Capogrossi. Forte rimane il La specificità dell’arte italiana legame con la tra- dizione figurativa è riconoscibile piuttosto

italiana e con solu- FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ chiaramente nel corso dei zioni tutt’altro che secoli, ma poi tende ad marginali: alcuni di questi artisti, affievolirsi. Il momento in insieme ad altri cui inizia ad affermarsi uno come Mario Sironi "stile internazionale" si può o Ubaldo Oppi, ad identificare nella seconda metà esempio, avevano dato vita a Milano del Novecento, ovvero nell’epoca nel 1922 al gruppo successiva alle avanguardie Novecento, amplia- storiche – quindi, parlando tosi negli anni a ve- dell’Italia, dopo i fasti del nire. Tra le istanze ricorrenti non solo Futurismo? tra gli artisti ma anche nelle propo- ste degli architetti a loro vicini, da Giovanni Muzio a Gio Pon- ti, certamente c’era l’esigenza di un “ri- torno all’ordine”, nel senso di allontanarsi dalle esasperazioni delle avanguardie sto-

FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ FOCUS – ARTE ITALIANA riche, ma era anche sentita l’esigenza di raccordarsi alle forme e alle proporzioni classiche dell’arte italiana. Non sarà infat- ti un caso che la rivista romana Valori Pla- stici, pubblicata a Roma tra il 1918 e il 1921, che aveva contribuito alla definizione del- la Metafisica, annoverasse tra gli artisti de Chirico, Carlo Carrà, Giorgio Morandi. Il loro linguaggio è la testimonianza dell’ere- dità di un passato che appartiene al DNA di ogni città, regione, monumento, museo, chiesa e paesaggio del nostro Paese. A sug- gello di ciò val la pena ricordare che nel 1927 il giovane Roberto Longhi pubblica il fondamentale saggio su Piero della Fran- cesca, che è sì una lettura della peculiare modalità compositiva e costruttiva delle forme del pittore di Borgo San Sepolcro, ma trae inequivocabilmente spunto da quanto negli anni precedenti si era dibat- Enrico Prampolini, tuto nell’ambiente artistico più avveduto. Operazione aritmetica, 1953, tempera su cartone, Ritengo che a partire da allora, no- cm 49x64,5 nostante la presenza di altri movimenti

12 13 come l’Aeropittura e quelli delle scuole re- gionali, si verifichi una chiusura sempre maggiore entro asfittici confini, sia geo- grafici che soprattutto della circolazione e Il 5 febbraio, sulla Gazzetta dell'Emilia, viene del mercato. 1909 pubblicato il Manifesto del Futurismo di Molte opere che sono o sono state in Filippo Tommaso Marinetti. Collezione Farnesina testimoniano di que- sta storia della prima metà del XX secolo, dai Futuristi Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero a de Chirico Nasce a Roma la rivista Valori Plastici per giungere a Carlo Carrà, Mario Sironi, 1918 che coinvolge i “metafisici” Alberto Corrado Cagli, Massimo Campigli, Fausto Savinio, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà Pirandello, Scipione, Arturo Martini. e Giorgio Morandi. a marginalità cui si è fatto rife- rimento in precedenza si accen- Mario Sironi e Ubaldo Oppi, tuerà ulteriormente negli anni L 1922 insieme ad altri cinque artisti, difficili dell’ultimo periodo del L fondano a Milano il gruppo Fascismo, a maggior ragione in quelli di ' guerra e nel decennio immediatamente A Novecento. R seguente. T

Si potrebbe dire che, ad eccezione di E FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ

pochissimi nomi, tra cui spiccano quelli Roberto Longhi pubblica la D di Alberto Burri a Roma e Lucio Fontana 1927 monografia su Piero della E

a Milano, gli episodi pur rilevanti stenta- L Francesca.

no ad affermarsi fuori dal regionalismo X

che ancora imperava nelle Accademie e X

nelle Commissio- S

ni della Biennale E Dopo il Futurismo, il movimento Alberto Burri realizza il suo di Venezia e della C 1949 primo “sacco”. Lucio Quadriennale. – se così possiamo definirlo O Fontana inizia a “bucare” e Non che siano – italiano più riconosciuto L O “tagliare” le tele. mancate esperien-

all’estero è quello dell’Arte Mario Merz, Fibonacci, 1975, inchiostro su carta, cm 42x60 ze che si ponessero I

in assonanza con Povera. Quali sono stati i fattori N

quelle europee, I sociali, economici, artistici che T La Pop Art sbarca alla

A 1964 valga per tutti l’e- ne hanno decretato il successo? Biennale di Venezia ampio e complesso e che corrisponde a iniziativa – come ha dimostrato la mostra

sempio delle di- L un cambiamento della società diffuso, dei I sei anni di Marcello Rumma 1965-1970 al I

verse declinazio- A suoi bisogni, aspettative, prospettive. La MADRE di Napoli, a cura di Gabriele Guer-

ni dell’Informale, ma spesso – si pensi rivoluzione riguarda soprattutto quelle cio con Andrea Viliani e alla quale ha colla- I

agli schieramenti opposti di “realismo” e N Con la mostra curata da antenne sensibili che sono gli artisti, che borato anche chi scrive – esulava da tutto

“astrattismo” – l’ideologia aveva la meglio 1 Germano Celant alla finalmente riescono ad accedere a spazi questo con uno scarto ideologico e cultu- 0

FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ FOCUS – ARTE ITALIANA sui raggiungimenti concreti. 1967 Galleria La Bertesca di di espressione nel solco delle vaghe aspi- rale di ben più ampia portata.

Il vero handicap è stato a mio parere D razioni che pur avevano attraversato la Questo l’inizio! La questione dell’eco Genova di Genova, nasce

l’inesistenza di tre fattori determinanti: il A generazione precedente senza trovare op- di quel movimento nel corso degli anni,

sostegno del mercato, del collezionismo e T l'Arte Povera. portune possibilità. della sua fortuna critica e poi anche del

dell’intervento pubblico. Generalizzo cer- E Una serie di congiunture favorevoli suo successo di critica, di pubblico e an- tamente e dimentico prove luminose ma concorrono all’affermarsi del gruppo de- che di mercato in ambito internazionale purtroppo episodiche. Marcello Rumma promuove, gli artisti per la prima volta raccolti sotto si deve alla sagacia, perseveranza di Ce- Tra i protagonisti di questa generazio- 1968 negli antichi arsenali di Amalfi, la denominazione di Arte Povera da parte lant, certo, ma anche a galleristi della le- ne che si afferma nel secondo dopoguerra, la mostra Arte povera + azioni di un giovane geniale e avvertito critico, vatura ad esempio di Tucci Russo, che si la Collezione Farnesina annovera sia il re- povere. Germano Celant, presso la Galleria La schiera al fianco di questi artisti sin dalle alista Renato Guttuso che, tra quanti mi- Bertesca di Genova nel 1967. primissime battute. litavano nelle fila meno compatte dell’ar- E qui mi piace ricordare il ruolo trai- Piccola notazione in margine: in ogni te astratta, Carla Accardi, Piero Dorazio, La mostra Opere fatte ad Arte, curata nante del collezionismo, prima ancora caso anche l’Arte Povera attende fino Emilio Vedova. 1979 ad Acireale da Achille Bonito Oliva, che del mercato: il giovanissimo Marcello agli anni Ottanta per una sua diffusione Alla Biennale del 1964 sbarca in Ita- battezza la Transavanguardia. Rumma, salernitano, animatore di mostre internazionale e per la sua consacrazio- lia la Pop Art americana, che spazza via, importanti e al passo con i tempi, coglie la ne in America con l’esposizione Italian anche dal punto di vista mercantile, tutti novità e ha il coraggio di promuovere negli Metamorphosis 1943-1968 al Guggenheim i retaggi della tradizione ancora dura a antichi arsenali di Amalfi, nel 1968, Arte Museum di New York, del 1994, sempre morire e apre alla consapevolezza di lin- povera + azioni povere. Certo non era un curata da Celant. Mostra che seguiva A seguito del sisma che colpisce Campania e guaggi “altri” e fuori dai canoni. L’arte pop neofita: con la giovane moglie Lia aveva- le altre, sempre affidate a lui, al Centre amplia la domanda e il numero di possibili 1980 Basilicata, Lucio Amelio dà vita al progetto no visitato artisti, mostre e collezioni in Pompidou di Parigi (1981), alla Royal Aca- acquirenti, se vogliamo ridurre a un grado Terrae Motus. Italia e all’estero, era un editore raffina- demy of Arts di Londra (1989) e a Palazzo zero un fenomeno che invece è assai più to, studioso delle avanguardie, ma quella Grassi a Venezia (1989).

14 15 olte sono le ipotesi teoriche per una modalità espressiva che appartiene in un altro scultore, Marino Marini, ispirato collocare storicamente il gruppo quegli anni alla generalità di artisti euro- a una arcaica e archetipica figurazione. M di artisti della Transavanguar- pei coevi, basti pensare ai Neuen Wilden in Per quel che concerne le opere nume- dia, in particolare le motivazioni Germania. rose degli artisti delle generazioni seguen- legate alla crisi economica in atto in quel Il gallerista napoletano Lucio Ame- ti mi limito, per ovvie ragioni di brevità, a momento tra la fine degli anni Settanta e lio espone in quegli anni gli artisti della citare solo i nomi di Mario Schifano, Piero l’inizio degli anni Ottanta e la necessità di cosiddetta Transavanguardia, sempre a Manzoni, Jannis Kounellis, Mario Merz, nomi inediti e inedite sperimentazioni fi- cura di Bonito Oliva, aggiungendo ad essi Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Enrico gurative per soddisfare il mercato dell’ar- Ernesto Tatafiore e Nino Longobardi ma, Castellani, Agostino Bonalumi, Sandro te, sempre alla ricerca di novità. per mia esperienza diretta, non c’è una ce- Chia, Enzo Cucchi, Giuseppe Maraniello, Ritengo che la temperie culturale che sura, un passaggio di testimone tra i due Domenico Bianchi, Luigi Ontani, Sabrina aveva caratterizzato nel decennio prece- movimenti: gli esponenti dell’Arte Povera Mezzaqui, Flavio Favelli, Eugenio Giliber- dente l’Arte Pove- espongono in parallelo ai Clemente, Pa- ti. A dimostrazione che in una selezione ra (continuando a ladino, Cucchi. Segno evidente di un am- in progress che ha privilegiato sin dalla usare per conven- A seguito dell’Arte Povera, un pliamento delle tendenze sperimentali in prima ora, quando circa vent’anni fa con zione queste de- altro raggruppamento ha avuto atto nel mondo dell’arte contemporanea, l’Ambasciatore Umberto Vattani nacque il nominazioni per di una sempre maggiore complessità di progetto, la qualità delle scelte, il percor- movimenti di ar- una risonanza internazionale: declinazioni linguistiche ed espressive, di so espositivo travalica differenze stilisti- tisti che spesso ri- la Transavanguardia. Quali una loro immediata circolazione interna- che, affermando invece una continuità e fiutano un’apparte- erano le sue caratteristiche? zionale. una precisa cifra identitaria e ribadendo nenza di gruppo!) Come era cambiata la situazione A riprova di ciò vorrei citare l’iniziativa quanto prima affermato.

in Italia non era che proprio Lucio Amelio lancia a seguito Un ulteriore esempio è l’opera di Mi- FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ distante da coeve rispetto al contesto in cui era del terremoto del 1980 (cade quest’anno il chelangelo Pistoletto, L’etrusco, del 1976, proposizioni euro- nata l’Arte Povera? quarantennale di quell’evento catastrofi- nella quale lo specchio, elemento tipico pee. Cito per tutte co), gli artisti più importanti presenti sul- del modus operandi di questo artista, tra la mostra curata da la scena internazionale vengono chiamati i protagonisti dell’Arte Povera, riflette la Harald Szeeman When Attitudes Become a produrre un’opera che entrerà a far par- copia in bronzo dorato del famoso Arrin- Form alla Kunsthalle di Berna nel 1969, te della collezione Terrae Motus, ora nella gatore conservato al Museo Archeologico riproposta dallo stesso Celant alla Fonda- Reggia di Caserta per volere testamenta- di Firenze. zione Prada a Venezia. rio di Amelio stesso. O ancora possono valere, quali prove Allo stesso modo si può affermare che A riguardare oggi quella raccolta – che di quanto affermo, la fotografia di Mimmo la Transavanguardia, teorizzata da Achille spazia dall’America di Warhol e Basquiat Jodice Veduta di Napoli (1980), che parla Bonito Oliva, è si un movimento italiano, all’Europa di Joseph Beuys, da artisti che di un mondo sospeso e fuori dal tempo, ma il cosiddetto ritorno a una figurazione, erano appartenuti all’Arte Povera a quelli in cui la memoria sia pur peculiare per ciascuno degli arti- della Transavanguardia – è possibile una onostante quanto affermato Tra la fine del XX secolo e dell’antico e il pre- sti inizialmente protagonisti, da Sandro lettura di quegli anni non etichettabile in poc’anzi, e pur concordando sul- sente si fondono, o Sandro Chia, Storie questo inizio di XXI secolo, Chia a Enzo Cucchi, Francesco Clemente, italiane, 2000, particolare, schieramenti ma caratterizzata da una cre- N la sempre crescente globalizza- l’immagine dell’Ar- Nicola De Maria e Mimmo Paladino, era mosaico atività fluida e tutto sommato omogenea. zione delle ricerche artistiche, l’identificazione di specificità co di Costantino non ho mai smesso di rilevare e anche di nazionali, in campo artistico ma dalla serie Roma di propugnare una lettura dell’arte italiana non solo, sembra un’operazione Gabriele Basilico, connotata da una fortissima identità e del 2000, che co- specificità. complessa e forse impossibile. glie un legame im-

FOCUS – ARTE ITALIANA E IDENTITÀ FOCUS – ARTE ITALIANA L’essere al passo con i tempi non can- Possiamo considerarlo un dato prescindibile con cella per gli artisti italiani, siano essi i positivo, derivante da un effetto la storia. maestri o i giovanissimi, una peculiare virtuoso della globalizzazione, Valga infine, attitudine formale, memore di una appar- come omaggio a tenenza radicata. Potrei fare esempi innu- oppure ha ricadute un artista profon- merevoli di questa analisi critica, che non individualiste e omologanti damente “italiano” è una chiave di lettura ma si attua invece – o si tratta di una miscela di – nonostante il suo andando alla scoperta di segni, modalità, essere conosciu- materiali incredibilmente variegati che si questi e altri fattori? to internazional- possono rintracciare in una inquadratura, mente – da poco in una forma, nella stesura di un colore, scomparso, il ricordo del lavoro di Ettore nella memoria di uno spazio illusorio o Spalletti:Montagna/Appennino (1984), di- prospettico. mostrazione di fedeltà alla bellezza e alla Questo legame imprescindibile con luce del nostro paesaggio e alla tradizione la cultura figurativa italiana e la bellezza sei-settecentesca della veduta. del nostro paesaggio si rintraccia in mol- In un colloquio di molti anni fa, pro- te opere della Collezione Farnesina, sia prio l’artista mi parlava della luce del pa- quelle che appartengono al progetto de- esaggio abruzzese che poteva scorgere corativo del palazzo come i mosaici di Toti dal suo studio, che gli ricordava le forme, Scialoja, memori finanche nella tecnica di i volumi della prospettiva dell’arte del una tradizione compositiva “antica”, o in Michelangelo Pistoletto, Rinascimento italiano e l’oro delle tavo- L'Etrusco, 1976, specchio e quelle degli artisti già citati come Arturo bronzo, h. cm 185 (bronzo), le degli “antichi maestri”, da Cimabue a Martini o Mario Sironi, così come quella di cm 330x230 (specchio) Giotto a Masaccio.

16 17 e molte interpretazioni di “con- temporaneo” sono espressioni COSA SIGNIFICA L di altrettanti modi di estendere o fraintendere il perimetro di una questione che, almeno per quanto riguar- CONTEMPORANEO? da l’arte, può trovare senso solo nell’am- bito del “moderno”. Intendo dire che un GIANFRANCO MARANIELLO [ critico d’arte e museologo ] simile termine assume rilevanza esclusi- vamente nella prospettiva e nel presuppo- La Collezione Farnesina è costituita di opere d’arte moderna e contemporanea. sto di uno sviluppo, di un teleologismo o di Ma cosa si intende per contemporaneo? Ciò che è prodotto da una certa data in avanti? un progetto di corrispondenza alla storia da contrapporre al pregiudizio dogmatico Le opere degli ultimi venti-trent’anni? O ancora, è tutto contemporaneo, perché gli o idealistico di un’arte assoluta ed eterna. occhi che guardano sono i nostri? Ne abbiamo parlato con Gianfranco Maraniello, Il contemporaneo è un problema della membro del Comitato Scientifico della Collezione e già direttore dei musei MAMbo di modernità, ne rappresenta la fase in atto, Bologna e MART di Trento e Rovereto. la dinamica non ancora storicizzata del corso stesso della sua storia. Denominare, ad esempio, un museo “d’arte moderna e

contemporanea” non deve suggerire la FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? successione di due epoche storiche, ma è il riconoscimento degli scopi di un’istitu- zione dedita alla documentazione e messa in opera del carattere dinamico, contin- gente e attuale della modernità. Il contem- poraneo, pertanto, è proprio l’attuarsi del- la prospettiva del moderno. Cosa significa il termine Il moderno, ri- "contemporaneo"? dotto a quella che Le interpretazioni sono tante: efficacemente un critico come Ha- ciò che è vivente mentre lo rold Rosenberg ha siamo noi stessi, quel che battezzato “tradi- caratterizza il periodo in cui zione del nuovo”, viviamo, o anche qualsiasi è però divenuto facile bersaglio elemento presente nel nostro dei sostenitori di ambiente, visto però con i istanze escluse da nostri occhi – e, in quest’ultimo quella ideologia dello sviluppo delle senso, sarebbe contemporaneo arti in corrispon- anche un Caravaggio o una denza alla propria piramide egizia. condizione stori- ca. La democrazia e l’allargamento in

FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? scala globale dell’informazione vanificano ogni pensiero egemonico e quindi l’idea di un unico progredire nelle arti. Da qui il reclamare la pari dignità di espressioni ar- tistiche del tempo presente che vengono equivocamente proposte come “contem- poranee” perché simultanee al nostro es- sere al mondo. Il contemporaneo si svuota così di specifica intenzione culturale, non ha più progetto e si confonde con la gene- rica “attualità” o l’ancor più vago assunto di qualcosa che, pur accaduto in passato, continua ancor oggi a costituire valore. Ma non è Caravaggio a essere contempo- raneo. Contemporanei, eventualmente, Benedetto Pietromarchi, sono la possibilità di lettura della sua Noon clouds, 14 luglio 2015, opera, la forma-mostra che lo presenta o 2016, stampa inkjet su la riflessione che ne espliciti le ragioni di polpa di legno, radice e spunzonatura a secco, rilevanza nell’ambito della modernità. È il cm 70x100 “discorso-su-Caravaggio” che attua la pro-

18 19 pria sintassi contemporanea e, così facen- TELEOLOGISMO do e secondo un’espressione di Bergson, Teoria che considera la realtà come intrinsecamente finisce col retrocedere indebitamente il rivolta a un fine. Accomuna dottrine apparentemen- testimone. te assai distanti fra loro, ad esempio cristianesimo e Senza corrispondenza a uno specifico marxismo. problema del moderno, si è arrivati anche alla possibilità di dichiarare che tutto sia STORICISMO contemporaneo, perché ogni cosa si rive- Movimento filosofico che ha avuto differenti decli- lerebbe nel discorso presente, nella me- moria attuale, nella convivenza di eredità nazioni. Nella sua versione italiana, il cui capostipite e immaginazione. È una bella suggestione, è Benedetto Croce, sostiene che la realtà – e i suoi ma a ben riflettere un simile argomentare valori – sono determinati dalla storia. svuota di senso, anzi rovescia in un para- dosso, la propria stessa affermazione: se TRASCENDENTALE tutto fosse contemporaneo, nulla si qua- È il contrario di empirico. Secondo Immanuel Kant, lificherebbe propriamente come “con- è l’“a priori” di ogni esperienza, cioè il quadro entro temporaneo”. Non ci sarebbe altro tempo il quale l’esperienza stessa può avvenire. Nel caso o altra condizione immaginabile e non si dell'esperienza estetica, quella che avviene attraver-

darebbe alcuna differenza specifica per so i sensi, gli a priori sono il tempo e lo spazio. FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? motivare un simile termine e, dunque, po- trebbe parimenti dirsi che nulla sia con- STRUTTURALISMO temporaneo o, meglio, che il “contempo- Teoria che, a partire dalla linguistica, ha avuto grande raneo” sia “nulla”. diffusione nelle scienze sociali francesi nella secon- da metà del Novecento. Secondo lo strutturalismo, irei che qui si aprono almeno due ogni oggetto di studio è costituito da una struttura i questioni fondamentali. La pri- cui elementi hanno valore non in sé ma nella rete di ma si potrebbe formulare come D relazioni che stabiliscono fra di loro. una replica retorica alla tua do- manda: perché dovrebbe esserci un “alli- neamento”? In virtù di cosa dovremmo DECOSTRUZIONISMO far coincidere il moderno con delle speci- Sviluppato dal filosofo francese Jacques Derrida, il fiche date di inizio o dichiararne la chiu- decostruzionismo è una pratica filosofica che insiste sura come la diffusa e forse paradossale sulle contraddizioni a cui conduce ogni logica binaria

espressione “post-moderno” lascerebbe che preveda termini assoluti. GLOSSARIO intendere? Non è che anche il post-mo- derno rappresenta a sua volta una fase della modernità? Quel suo prefisso non è l’utopia, nella possibilità di trasformazio- di saperi e attività riconducibili a versanti on sono convinto della premes- già indizio di una condizione che continua ne dell’esistente. Il moderno, pertanto, si differenti e forse essi stessi forzatamente sa, ma sono disponibile ad ac- ad attuarsi, seppur in una dialettica nega- attua come prassi in una trama che lo sto- costituiti come “discipline”. N cogliere questa considerazione tiva, come produzione storica? rico può analizzare come tradizione. L’idea di uno sviluppo teleologico, la su Duchamp come Il punto è che Qui, però, emerge il secondo proble- rivelazione di uno scopo o comunque la postulato, ossia la modernità non è ma fondamentale. Pensare che esista prospettiva di coerenza nello sviluppo Dal punto di vista della storia come convenziona- un fatto storico, ma Spostiamoci dalla prospettiva una tradizione, una via della modernità, dialettico dei saperi diviene forma men- e della critica d’arte, c’è una le e indimostrato la coscienza di un filosofica a quella storica. un’unica traiettoria di riferimento appare tis, perpetuandosi, almeno in Italia, già certa concordanza nello principio basato rapporto al tempo Le varie discipline non una forma insostenibile e intollerabile di nella formazione culturale quale residuo stabilire l’inizio dell’epoca sulla concordanza

FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? che lo storico re- riduzionismo, una violenta ideologia che di neoidealismo gentiliano ancora ben che Duchamp sia, trospettivamente condividono la medesima presumerebbe di chiudere gli occhi per presente – e con non trascurabili ragioni contemporanea con l’opera di con una certa evi- ordina secondo il timeline: l’epoca moderna inizia eliminare ogni incedere sospettoso che, – nell’ordinamento scolastico e univer- Marcel Duchamp. Cosa incarna denza, tra gli arti- proprio metodo e finisce in date differenti invece, grazie a psicoanalisi, strutturali- sitario dei nostri corsi di studi. Ma non questo artista e in che modo dà sti più commentati classificatorio. Ila seconda che si parli di smo e decostruzionismo, abbiamo assimi- è ovvio o ineluttabile pensare allo studio inizio alla contemporaneità? e riferimento prin- senso del moderno lato come pratica necessaria per criticare dell’arte come “storia dell’arte”, come cipe di molte teorie non coincide con storia, filosofia, medicina, la presunzione di verità di ogni nostro di- magistralmente abbiamo appreso con sull’arte. Potrem- lo storicismo, ma architettura e via dicendo. chiarare. Se a ciò aggiungiamo l’attualità e l’Argan, alla filosofia come un susseguir- mo infatti speculare sul senso del contem- certamente lo sup- Quali sono le ragioni di questo l’enorme portata a livello planetario di ciò si di posizioni nel denominatore comune poraneo a partire dall’Impressionismo o porta nei modi di disallineamento? che forse semplicisticamente possiamo della voce narrante in una manualistica, dal Picasso di Les Demoiselles d’Avignon, e analisi e nell’idea intendere come pensiero della differenza seppure eccellente, come quella di Nicola tali pretesti ci porterebbero a dire cose di- fondamentale di con la dimensione etica e politica del sa- Abbagnano, e lo stesso può dirsi della let- verse in relazione all’arbitrario riferimen- uno sviluppo della Ragione o dello Spirito pere che critica il perdurare nelle istitu- teratura e di altre materie umanistiche. E to che retoricamente chiamiamo “inizio”, o delle manifestazioni del pensiero e della zioni di una specifica egemonia etnica e di forse non è un caso che ciò non sia per- ma che tale non è in modo assoluto. In al- creatività umana. Direi, anzi, che il moder- genere, diviene davvero difficile sostene- fettamente replicato per lo studio delle cune celebri pagine, un critico come Hal no può costituire il trascendentale stesso re la prospettiva di un corso storico delle discipline scientifiche. Foster ha chiarito che è la ricezione istitu- dello storicismo, una precondizione del cose. E se non c’è una storia, tanto meno Il disallineamento, pertanto, è fon- zionale che fonda come effetto retroattivo suo esercizio. Inoltre la modernità eccede sembra plausibile credere ingenuamente damentalmente un sintomo dei limiti di Pietro Ruffo, Atlas Riot's II, valori e gesti inaugurali, ma che, proprio 2013, inchiostro e intagli il dato storico, proiettando, ad esempio, in una storia di ogni singola disciplina e un’interpretazione storicista dei valori su carta intelata, cm tornando al “nostro”, Duchamp non ap- la propria intenzione sul mondo verso ancor meno nell’allineamento cronologico della modernità. 140x173x9 (con cornice) parve sulla scena come “Duchamp”.

20 21 HENRI BERGSON GIULIO CARLO ARGAN Filosofo del primo Novecento, Storico dell’arte e politico, è nel suo pensiero è centrale la stato Sindaco di Roma dal riflessione sul tempo e la durata. 1976 al 1979 ed è l’autore di Intendendo quest’ultima come una Storia dell’arte italiana “slancio vitale”, elabora una sulla quale si sono formate visione che si distanzia sia dal generazioni di studenti. determinismo dell’istinto sia dal finalismo della ragione, ponendo al centro l’intuizione.

HAROLD ROSENBERG NICOLA ABBAGNANO Critico d’arte statunitense Filosofo torinese, è l’autore marxista a cui si deve il termine di una Storia della filosofia Action , con il quale si che ha avuto e ha tuttora, nel indica la pittura di artisti come suo campo, una influenza

Jackson Pollock e Willem de paragonabile al manuale FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? Kooning. redatto da Argan.

GIOVANNI GENTILE HAL FOSTER Filosofo della storia e politico Critico d’arte statunitense, al estremamente influente in centro delle sue teorie figurano Italia, ha teorizzato la centralità i concetti di avanguardia e are un unico nome è faccen- assoluta del pensiero e quello freudiano di “azione da non solo ardua, ma proba- dello spirito; nella filosofia differita”, che lo conducono F bilmente non coerente con la confluirebbero dunque arte, a ipotizzare un’arte che prospettiva di un’arte che non religione e storia. ciclicamente rilegge la propria è frutto di un inspiegabile genio, ma che storia in maniera retroattiva si colloca all’in- per proiettarsi in avanti. terno di una dina- Abbiamo affrontato la mica fatta anche di contingenza e questione della asincronicità Ciò premesso, Duchamp risulta fun- di interpretazione. Anche il più comples- relazioni. Se esiste fra le varie discipline. C’è però zionale a ogni dibattito sul contempo- so significato della titolazione francese, una possibilità di da considerare anche uno raneo perché l’epica della sua impresa étant donnés, contribuisce alla riflessio- concepire qualco- sposta esplicitamente l’attenzione dal ne sul rapporto all’esistente, sul ruolo sa come arte con- sfasamento geografico. manufatto artistico al suo senso. La ruota dell’artista e, quindi, sul carattere proprio temporanea, lo si Nel caso dell’Italia, quando di bicicletta, lo scolabottiglie o l’orinato- dell’arte, ossia sulle sue “ragioni”. deve proprio alla inizia l’epoca contemporanea, io, al di là di ogni ulteriore investigazione Nel carattere esemplare di un simi- compartecipazio- in senso generale e in

FOCUS – COSA SIGNIFICA CONTEMPORANEO? critica o esoterica sul perché di tali scelte, le agire si determina la contemporaneità ne dialettica nella sull’organizzazione del modo di presenta- di Duchamp, ossia l’insuperata necessità decostruzione di particolare nelle arti visive? zione o sul valore di titoli come Fountain, dell’arte moderna di dare conto di se stes- forme cristalliz- Chi – ammesso che si possa consentono la possibilità di commento sa, di legittimarsi per non incorrere nel zate e nel creativo fare un nome – svolge un ruolo anche a prescindere dalla constatazione rischio di insensatezza, di impossibilità di perimetrarsi di un assimilabile a quello di Marcel dell’opera. Si può discutere del gesto e accettarsi come pura espressione, ma di territorio dinami- non del prodotto. Si riconosce facilmen- chiarire – come sosteneva Malevič – non co. Lo spazio aper- Duchamp? te l’arte come campo d’azione e non come solo il cosa, ma anche il perché della pro- to da Lucio Fonta- valutazione specialistica di un’esecuzio- pria pratica. Così anche il senso comune na, l’infinito catturato da Piero Manzoni, ne concretizzatasi in quadri o sculture. E può esprimersi nel diritto a chiederne con- la sublimazione della materia nelle com- nemmeno è trascurabile l’efficacia comu- to con la più irriflessiva ma fondamentale bustioni di Alberto Burri, l’agire poverista nicativa del modo di classificare questi og- domanda: è questa un’opera d’arte? E se e il disvelamento del portato concettuale getti, che assumono senso in relazione al non è “una pipa” quel che vedo e “leggo” nel o linguistico dell’opera sono momenti di contesto espositivo e non per qualità este- celebre dipinto di Magritte, ha senso il con- una costante tensione alla riconfigura- in alto: tiche proprie: ready-made. L’artista ope- tinuare a cercare corrispondenze al reale zione e alla possibilità di riconoscimento Piero Dorazio, Atrox, 1972, ra su un dato di realtà, sul già-fatto, sulla nelle opere? Quali sono i margini che l’ar- dell’arte come fenomeno che ha coscienza olio su tela, cm 145x245 disponibilità di oggetti industriali, ossia te, a partire dall’invenzione della cornice, di agire sul mondo, di crearlo senza limi- a destra: già culturalmente pregnanti o “disegnati” continua a tracciare per abitare un territo- tarsi a rappresentarlo. E proprio questo Marino Marini, Pomona, dall’uomo e mai su elementi della natura, rio che è nel mondo e, insieme, produce il continua probabilmente ad alimentare 1945, bronzo, riconfigurandone il valore e la possibilità singolare effetto di aprire ad altri mondi? un’inesaurita istanza della modernità. cm 162x66x55

22 23 ì, lo è. Molti artisti italiani, anche tra i più giovani, hanno spesso SULLA (GIOVANE) S scambi e opportunità all’estero, oltre al fatto che alcuni di loro vi- vono fuori dall’Italia. Proprio ora sono im- ARTE ITALIANA pegnata in una serie di giurie e continuo a vedere dai curricula quanti artisti abbia- ANNA MATTIROLO [ storica dell’arte ] no o hanno ancora importanti esperienze all’estero. Piuttosto è il sistema dei musei italia- Ha diretto il Museo MAXXI di Roma per dieci anni, sin dalla sua nascita nel 2005. ni che fa ancora fatica a lavorare in modo Attualmente è alle Scuderie del Quirinale, prestigiosa sede espositiva capitolina sistematico con artisti italiani. Per una se- in capo al MiBACT, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. rie di ragioni (spesso di natura economica) Con Anna Mattirolo abbiamo intessuto un dialogo per comprendere appieno l’impegno manca una programmazione determinata che metta in scena grandi mostre sui no- dell’Italia nei confronti dei propri artisti, siano essi giovani, mid career o storicizzati. stri artisti. Era una delle linee program- matiche che avevo impostato al MAXXI: ogni anno una mostra dedicata a un no- stro artista mid career in una importan-

te sala del museo, FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA Spesso si individuano un tempo congruo nella trinità composta da per approfondire Vanessa Beecroft, Maurizio il progetto, un cata- Cattelan e Rudolf Stingel logo approfondito da far circolare per gli ultimi rappresentanti il mondo. È anche di un’arte italiana che si fa lì, nei nostri mu- notare all’estero e che viene sei, che si aiuta un artista a crescere riconosciuta globalmente. e a presentarsi in È una semplificazione? modo professiona- le, dando opportu- nità ed esercitando a fondo il ruolo cura- toriale. Si può dire, di contro, che spesso ci sono istituzioni straniere pronte a soste- nere i propri artisti fuori dai propri con- fini e dunque nei nostri musei, agevolando così programmazioni che da noi spesso mancano di risorse economiche adeguate. Se allora il sistema è debole, tanto vale unire le forze. È pur vero che da noi a vol- te è difficile lavorare in sinergia con altri musei: molto dipende dalla loro stessa natura, che fa capo a enti diversi – stata-

FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA FOCUS – SULLA (GIOVANE) li, regionali, comunali o anche fondazio- ni – che trovano difficoltà a individuare modalità di collaborazione. Difficoltà che a volte dipende, però, anche dalla poca volontà di creare progetti comuni. Per la mia esperienza, ogni volta che ho potuto condividerne uno ho avuto risultati più che convincenti. Penso ad esempio all’a- pertura del MAXXI, che ha coinvolto sia la Galleria Nazionale che il Macro, oltre che tutto il sistema di gallerie della città. Insie- me e con una programmazione coerente e diversificata, Roma si è aperta al mondo (e il mondo è arrivato) e di questo se ne è gio- vato l’intero sistema italiano. Penso anche alle mostre condivise con altri musei: tra le altre, quelle dedicate a Ugo Mulas, a Et- tore Spalletti – quest’ultima suddivisa per Bianco-Valente, Landungs, temi e tipologie tra la GAM di Torino e il 2003, particolare, vutek ultra su frontlit, MADRE di Napoli –, a Michelangelo Pisto- cm 200x350 letto con il Philadelphia Museum of Art.

24 25 Ognuna di queste occasioni, nonostante le complessità di realizzazione, ha favorito non poco quegli artisti, soprattutto in -am bito internazionale. Non va poi dimenticato il buon numero di curatori italiani a dirigere istituzioni in- ternazionali di tutto rilievo: ognuno di loro, a quanto si vede, ha nella propria program- mazione una parte dedicata all’arte italiana.

nche qui c’è una buona dose di vittimismo. Questo è stato il A tema con il quale mi sono con- frontata per decenni. È stato il centro del mio lavoro fin dagli anni alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna: Parti- to Preso era un progetto dedicato esclusi- vamente alle giovani leve che riportavano il museo, dopo molti anni, a riaffacciarsi

sulla contemporaneità più stringente. FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA È stato così anche nel 2000 quando, con il primo Premio per la giovane arte italiana, il Centro nazionale per le arti contempo- ranee, il futuro MAXXI, batteva il primo colpo nelle vecchie officine di via Guido Reni appena consegnate e le opere dei 14 artisti vincitori sono state le prime pietre a costruire la futura collezione del museo. Oggi il premio ha compiuto dieci anni e decine di professionisti di tutto il mon- do hanno potuto osservare e giudicare la scena artistica italiana più giovane, e que- sto ha anche favorito successivi progetti internazionali per molti di loro. E, ad anche qui da noi. Il panorama si è allargato – a volte – dei musei con le gallerie. Fare Sarah Ciracì, Trebbiatori del cinema o di altre categorie creative, celesti, 2001, particolare, ogni modo, i premi Un altro elemento che sovente a dismisura e la scena artistica si è aperta scouting per un certo tipo di museo non è stampa fotografica, piuttosto sarebbe interessante – e perti- o le altre occasioni viene citato è la scarsa a mondi nuovi e c’è ancora molto da inve- sempre la funzione giusta: molto spesso cm 56x80 nente con il ruolo proprio del museo – im- per presentare gio- rappresentanza di "giovani" stigare. È perciò difficile oggi restringere il artisti troppo giovani non hanno esperien- maginare idee che coinvolgano quelle cate- vani artisti in Italia campo a un esclusivo scenario geografico. za sufficiente per confrontarsi con spazi gorie, ma per concepire progetti innovativi, sono parecchie. artisti italiani nelle nostre Sono perciò più che mai importanti le oc- impegnativi o per entrare in una collezione come approfondimenti per la propria pro- Credo che ai stesse istituzioni: si citano le casioni di incontro e di scambio tra artisti pubblica, sovente si rischia di “bruciarli”. grammazione, profondamente inerenti nostri artisti, so- rare mostre personali di rilievo di diverse provenienze, e confrontarsi sui Per questo il ruolo delle gallerie o degli spa- con la propria mission, per costruire un prattutto ai più gio- temi più urgenti e attuali che la nostra con- zi più sperimentali è importantissimo per percorso solido e una identità definita. vani, occorra dare nei musei più importanti del temporaneità ci impone. seguire e osservare un percorso creativo e Riguardo poi al tema Biennale di Vene-

FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA FOCUS – SULLA (GIOVANE) vere opportunità Paese, lo scarso numero di Ma c’è un’altra questione che ora sta per poter fare poi scelte giuste. Ma forse zia, la storia è davvero molto lunga: quan- per presentarsi, artisti del Belpaese nella mostra modificando il nostro sistema: eccezion uno degli aspetti più critici lo si ha quando do quel capitolo era anche in parte sotto la lavorarci a lungo, internazionale della Biennale fatta per alcuni musei – che si distinguono negli stessi musei si mescolano i ruoli tra mia responsabilità, abbiamo potuto avere seguirli con atten- per un lavoro capillare sul proprio territo- quelli di governance con quelli scientifici finalmente il Padiglione Italia e la scel- zione. Spesso si è di Venezia, il Padiglione Italia rio, in confronto continuo con le collettivi- e curatoriali. Certo è che i musei sono di- ta di Ida Giannelli come curatore fu più peccato di una cer- collocato in una posizione tà che lo costituiscono, o per quello inno- ventati macchine amministrative con un che positiva. Poi le cose non sono andate ta esterofilia e/o sconveniente nella rassegna vativo e dinamico, ad esempio in tempo di impegno gestionale impressionante e que- sempre al meglio, ma direi che il metodo approfittato, come lagunare... Sono impressioni pandemia –, stiamo assistendo a un con- sto provoca a volte una grande difficoltà di attraverso il quale si sta procedendo ora dicevo sopra, del tinuo fluidificarsi (confondersi) dei ruoli programmazione. In tempi di crisi si corre sia piuttosto efficace. Probabilmente oggi supporto di istitu- che rispondono al vero o sono degli attori principali del nostro settore: perciò il rischio di rincorrere il pubblico ci sono le condizioni per ritornare a parla- zioni straniere in frutto di vittimismo? artisti che diventano curatori, istituzioni con progetti apparentemente più attraenti, re di un nostro Padiglione più centrale: mi grado di sostenere, che fanno scouting invadendo lo spazio dei alla ricerca di consensi a 360° a scapito di piacerebbe, anche se non credo sia il tema soprattutto econo- galleristi. Stiamo inoltre perdendo una en- scelte critiche serie e culturalmente valide, dirimente e risolutivo dei nostri problemi. micamente, i loro artisti qui da noi. Non nesima generazione di studiosi, critici, sto- con programmazioni incalzanti, inseguen- Piuttosto mi piacerebbe che il Direttore posso dimenticare gli anni attivi in Italia del rici del contemporaneo attratti e allettati do le ultime novità con un turnover di arti- prescelto delle future edizioni avesse la British Council, quando ogni museo, galle- piuttosto che da una riflessione sul presen- sti a ritmo pressante. possibilità di prendere visione della scena ria, fondazione presentava la scena artisti- te – un esercizio impegnativo ma davvero Anche l’attualità che impone una visio- artistica italiana con studio visit e incon- ca britannica. In Italia non eravamo certo indispensabile e vantaggioso per tutti – ne allargata della creatività aperta a più di- tri nei nostri musei. Non sempre questo pronti a scelte di politica culturale di quel- dall’aspetto curatoriale del lavoro, che però scipline può essere una trappola insidiosa. è stato possibile, ma forse ora potrebbero Luca Pozzi, Detector n.1, la portata, ma è indubbio che molte cose 2015, installazione, dà maggiore visibilità. In questo scompiglio Non credo che il museo debba appropriarsi esserci nuove condizioni per riallacciare da allora sono cambiate in modo positivo cm 175x175x15 di parti c’è stata anche la sovrapposizione semplicemente dei ruoli propri del teatro, future relazioni.

26 27 a anni, ogni volta che si affron- ro, c’è stato un for- La straordinaria rete mondiale ta questo argomento si prende te impulso proprio degli Istituti Italiani di Cultura D ad esempio la Francia, eppure per la promozione non ho visto un esercito di arti- della nostra arte costituisce un potenziale sti francesi invadere la scena internazio- contemporanea enorme. Quali sono le attività nale. Piuttosto da noi le cose sono molto nel quadro degli ac- specificamente rivolte alle arti cambiate e le nostre istituzioni hanno cordi culturali bila- finalmente un ruolo più che significativo terali, negoziando visive e ai giovani artisti italiani rispetto a questo settore. con interlocutori che vengono svolte dagli IIC? Dal 2001 il MiBACT si è dotato di una istituzionali l’orga- Anche in questo caso, quali 1956-2019 Direzione Generale dedicata alla contem- nizzazione di mo- potrebbero essere le strategie poraneità: per la prima volta avevamo a stre o lo scambio di LE ULTIMISSIME disposizione il Piano per l’Arte contem- residenze all’estero migliori per aumentare la loro poranea per l’acquisto di opere e per la di artisti italiani. visibilità nei Paesi in cui gli ACQUISIZIONI DELLA gestione del patrimonio contemporaneo Più di recente l’a- stessi IIC hanno sede? COLLEZIONE FARNESINA nazionale. Così abbiamo dato avvio alla desione del Mini- collezione del MAXXI. stero alle Giornate Oggi, tanto per fare un esempio, con la del Contemporaneo dotazione del PAC è stata bandita, tra le al- ha arricchito il programma della manife- 1918 REMO BRINDISI

tre numerose iniziative, la nona edizione stazione con lo scopo di far conoscere e FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA dell’Italian Council, nato proprio per svi- proporre un’immagine che racconti il no- 1920 MATTIA MORENI luppare la promozione internazionale di stro Paese oggi. Gli Istituti di Cultura, dun- 1925 GASTONE NOVELLI artisti, curatori e critici italiani. Si tratta que, sono diventati sedi più sistematiche di finanziamenti che sostengono la par- di eventi, dibattiti, presentazioni, mostre 1930 BEPI ROMAGNONI tecipazione di artisti a manifestazioni in- incentrate sul tema della cultura artistica ternazionali, di residenze all’estero o per contemporanea, incluso l’intero “siste- 1936 NANDA VIGO la realizzazione di mostre monografiche ma” produttivo dell’arte contemporanea presso istituzioni culturali straniere. Per in Italia. Non solo artisti e opere, quindi, 1940 PAOLO SCHEGGI questo sono già stati investiti quasi 10 mi- ma anche produttori, curatori, allestito- lioni di euro in quattro anni e promossi 112 ri, direttori di musei, critici, riviste e libri Uomo in caduta 1956 tra artisti, curatori e critici. d’arte nel mondo a rappresentare il siste- In questi giorni sono in giuria per un ma dell’arte contemporanea in Italia. È un Marcia su Roma 1958-60 nuovo bando: Can- passo importante per raccontare il Paese tica 21, promosso di oggi e la sua creatività all’estero. Racconto 1961 dalla Direzione Il sostegno della giovane arte mossi dalla stessa Direzione: il Premio Come ho già detto sopra, va segnalata Generale per la è organizzato in maniera New York, il Premio Mosca – quest’ultimo anche la collaborazione per tutti i premi 1965-1964 CUOGHI CORSELLO Creatività Contem- differente a seconda del Paese rivolto ai curatori – o il Premio Città del realizzati in collaborazione con il Mi- poranea insieme Capo, insieme ad altre iniziative che met- BACT, a partire da quello ormai storico, 1964 SABRINA MEZZAQUI al Ministero degli di cui parliamo. Considerando tono in contatto i nostri artisti con curato- il Premio New York. Anche la Collezione Affari Esteri e del- l’esempio di uno Stato ri e direttori di residenze internazionali. Farnesina – con le sue 470 opere e il con- Tre Onfali 1964 la Cooperazione confinante come la Francia, Negli ultimi cinque anni la Direzione Ge- tinuo aggiornamento aperto alle nuove Cronotopo 1964 Internazionale per ad esempio, esiste una capillare nerale, con un budget di oltre 40 milioni generazioni – riveste un ruolo significa- il sostegno e la pro- di euro, ha dato avvio a premi e concorsi, tivo non solo offrendo a diplomatici, visi- mozione dell’arte rete di strutture pubbliche, curato progetti di ricerca, e soprattutto ha tatori o delegazioni straniere in visita al 1965 GIANLUIGI TOCCAFONDO

FOCUS – SULLA (GIOVANE) ARTE ITALIANA FOCUS – SULLA (GIOVANE) contemporanea i FRAC, che collezionano ed sostenuto produzioni artistiche e favorito Palazzo l’occasione di conoscere le pro- Senza titolo 1969 italiana nel mondo espongono opere prodotte la circuitazione internazionale di opere e fonde trasformazioni avvenute nel dopo- attraverso la rete artisti italiani. guerra, ma soprattutto facendo veicolare (Intersuperficie rossa) diplomatico-con- da giovani creativi, e anche le opere all’estero con progetti specifica- solare con un co- un sostegno economico non li Istituti Italiani di Cultura rap- mente adottati a seconda delle sedi che le 1982-1982 STEN & LEX finanziamento di indifferente. Qual è l’impegno presentano certamente uno dei accolgono. 1984 OLIMPIA ZAGNOLI 800mila euro. Sarà da parte delle istituzioni del G più potenti veicoli di promozio- Va dunque proseguita e sostenuta una una grande mostra ne che il nostro Paese può met- progettualità e una strategia condivisa d’arte diffusa, con nostro Paese nei confronti tere in campo come strumento di diplo- sulla promozione della cultura italiana Le due gemelline 2002 una sezione spe- dei giovani artisti italiani e mazia culturale. Il Ministero degli Esteri all’estero così come tutte le iniziative mes- Senza titolo II 2006 ciale dedicata ai cosa andrebbe migliorato e li definisce luoghi “di incontro e di dialo- se in campo stanno indicando. La collabo- settecento anni che go per intellettuali e artisti, per gli italiani razione con il MiBACT è importante per Paesaggio urbano 2017 ci separano dalla implementato? all’estero e per chiunque voglia coltivare un una reale sinergia che permetta di indi- morte di Dante Ali- rapporto con il nostro Paese”. È evidente viduare in modo sempre più sistematico Un romano a Marte, 2019 ghieri, poeta e visionario, che attraverso la che la cultura può essere un volano pre- e con una visione a medio-lungo termine sequenza della ballerina poesia ha rivoluzionato la storia dell’arte zioso per la promozione del “sistema Ita- progetti specifici, mirati alle diverse aree e della nostra lingua. 293 sono le candida- lia”, in termini di export “immateriale” geografiche. Puntare su questo partena- Poster per la metropolitana 2019 ture pervenute da tutta Italia, mentre 178 come rete di promozione internazionale riato, avvalendosi delle reciproche profes- di New York sono i musei e le collezioni pubbliche che Loredana Di Lillo, Lettera della nostra cultura. sionalità, significa aggiungere sempre più "T" (Tyrant), 2013, C-print Donna con gelato, 2019 hanno sostenuto le proposte degli artisti. su alluminio, cm 95,5x74 Negli ultimi anni, tra gli assi portanti della valore alla politica diplomatico-culturale Ma potrei citare anche altri premi pro- (con cornice) promozione integrata avviata dal Ministe- del nostro Paese. copertina per il New Yorker

28 29 MOSTRE ORGANIZZATE ALLA FARNESINA 2013 40/40/40 (Irish Office of Public Works)

PARTECIPAZIONI IN ITALIA DELLA COLLEZIONE FARNESINA

2014 – 2015 ROMA LA COLLEZIONE FARNESINA IN ITALIA Mario Sironi 1885-1961

ROMA La luce di Roma S O

2020 – 2021 2014 – 2015 MILANO Carla Accardi. Contesti Immagini Italiane Contemporanee (in occasione del Semestre di Presidenza) 2017 – 2018 2015 Mimmo Jodice. Mediterraneo 2018 (partnership con TORINO BAGHERIA il MART di Trento e Rovereto) Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria Guttuso: ritratti – autoritratti nel cinquantenario del ’68 LA COLLEZIONE FARNESINA IN ITALIA LA COLLEZIONE FARNESINA 2015 – 2016 VERONA Antonio Sanfilippo. Segno e immagine, dipinti 1951-1960 2017 – 2018 ROVERETO Realismo magico. L’incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta 2017 2017 MILANO ROMA La scoperta dell’America Da io a noi. La città senza confini

30 31 MOSTRE ORGANIZZATE ALL’ESTERO DALLA COLLEZIONE FARNESINA Mimmo Jodice – Mediterraneo TEL AVIV DAKAR AMMAN LISBONA ALGERI ISTANBUL PARIGI RABAT 2005 NUOVA DELHI 2018 Arte Italiana 1950-1970. Capolavori dalla Collezione Farnesina

2019 NUOVA DELHI CALCUTTA BELGRADO MUMBAI Segnali italiani dalla Collezione d’Arte 2006 Contemporanea alla Farnesina Arte contemporanea italiana. La Collezione Farnesina a cura di Angela Tecce 2015 SARAJEVO LA COLLEZIONE FARNESINA ALL'ESTERO BUDAPEST SIBIU 2017 Capolavori dalla Collezione Farnesina. BUCAREST 2020 Uno sguardo sull’ arte italiana dagli anni ZAGABRIA VARSAVIA Cinquanta ad oggi SARAJEVO a cura di Martina Corgnati BELGRADO 2007-2008 e Giovanni Iovane WASHINGTON Archeologia del futuro MÄNTTÄ 2014 – 2015 Viaggio nell’Arte italiana 1950-1980. PARTECIPAZIONI ALL’ESTERO DELLA COLLEZIONE FARNESINA Alle origini dell’Unione Europea. SANTIAGO DEL CILE 100 opere dalla Collezione Farnesina Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina BUENOS AIRES STOCCOLMA 2009 2014 a cura di Davide Lacagnina SAN PAOLO BERLINO LIMA SKOPJE CARACAS ROMA GUADALAJARA LENS CITTÀ DEL MESSICO Réalisme(s). LA COLLEZIONE FARNESINA ALL'ESTERO LA COLLEZIONE FARNESINA Italidea Symphonie des contraires a cura di Christophe Flubacher

2012 Il Palazzo della Farnesina e le sue collezioni a cura di Angelo Capasso, Renza Fornaroli e Nadia Salvatori 2013 TORUŃ TUNISI CITTÀ DEL MESSICO BUDAPEST RABAT A Roma. Opere dalla Collezione Farnesina 2013 – 2014 SALONICCO ALGERI a cura di Laura Cherubini ATENE LONDRA Artisti della Collezione Farnesina a cura di Laura Cherubini e Maria Rosa Sossai

32 33 ✦ M ✦ 4 DOMENICO ANTONIO MANCINI 1980 ✦ 2 LUIGI MAINOLFI 1948 ✦ 4 SERAFINO MAIORANO 1957 ✦ 1 4 GIANLUCA MALGERI 1974 ✦ 1 2 RENATO MAMBOR 1936-2014 ✦ 4 CRISTIANO MANGIONE 1972 ✦ 1 3 ELIO MARCHEGIANI 1929 ✦ 1 5 MARINO MARINI 1901-1980 ✦ 0 1 GINO MAROTTA 1935-2012 ✦ 1 ARTURO MARTINI 1889-1947 ✦ 1 NICOLA MARIA MARTINO 1946 ✦ 1 3 UMBERTO MASTROIANNI 1910-1998 ✦ 2 ELISEO MATTIACCI 1940 ✦ 1 LORENZO MAZZA 1952 ✦ 4 ANDREA MELLONI 1975 ✦ 5 PAOLO MEONI 1961 ✦ 1 MARIO MERZ 1925-2003 Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ✦ 2 VITTORIO 1946 ✦ 0 1 MIRKO 1910-1969 ✦ 4 CARLO MO 1923-2004 ✦ 1 MAURIZIO MOCHETTI 1940 Ministero degli Affari Esteri Comitato scientifico ✦ 2 4 5 GIUSEPPE MODICA 1953 ✦ 0 PINO MODICA 1952 ✦ 1 SANTE MONACHESI 1910-1991 ✦ 1 DAVIDE MONALDI e della Cooperazione Internazionale Collezione Farnesina 1983 ✦ 1 CARLO MONTARSOLO 1922-2005 ✦ 0 1 2 3 4 5 ELISA MONTESSORI 1931 ✦ 4 SILVIO MONTI 1938 ✦ 0 MARCELLO MORANDINI 1940 ✦ 4 MATTIA MORENI 1920-1999 ✦ 1 2 LUIGI MULAS DEBOIS 1966 ✦ 1 4 BRUNO Luigi Di Maio Gabriella Belli ✦ 2 Ministro degli Affari Esteri Direttrice dei Musei Civici di Venezia MUNARI 1907-1998 ZORAN MUŠIČ 1909-2005 e della Cooperazione Internazionale ✦ N ✦ 3 4 ADRIANO NARDI 1964 ✦ 4 CHRISTIAN NICCOLI 1976 ✦ 1 4 NORA NICOLETTI 1950 ✦ 4 DAVIDE NIDO Cristiana Collu 1966-2014 ✦ 4 MARIO NIGRO 1917-1992 ✦ 2 3 GIANFRANCO NOTARGIACOMO 1945 ✦ 1 GASTONE NOVELLI 1925- Elisabetta Belloni Direttrice della Galleria Nazionale Segretario Generale d’Arte Moderna e Contemporanea 1968 ✦ 1 4 NUNZIO 1954 ✦ O ✦ 1 LUIGI ONTANI 1943 ✦ 3 CIPRIANO EFISIO OPPO 1891-1962 Lorenzo Angeloni Fabio De Chirico Direttore Generale Direttore – Servizio I – Arte e Architettura ✦ P ✦ 1 2 MIMMO PALADINO 1948 ✦ 3 EDUARDO PALUMBO 1932 ✦ 5 LUCA PANCRAZZI 1961 ✦ 4 ALESSANDRO per la Promozione del Sistema Paese Contemporanea, Direzione Generale Arte PASSARO 1974 ✦ 1 LUCA MARIA PATELLA 1934 ✦ 4 ANGELA PELLICANÒ 1963 ✦ 1 ACHILLE PERILLI 1927 ✦ 1 GIANNI e Architettura Contemporanee e Periferie PIACENTINO 1945 ✦ 4 FEDERICO PIETRELLA 1973 ✦ 4 BENEDETTO PIETROMARCHI 1972 ✦ 4 GIUSEPPE PIETRONIRO Roberto Vellano Urbane, MIBACT Vice Direttore Generale 1968 ✦ 0 STEFANIA PIGNATELLI ARAGONA 1976 ✦ 2 ADRIANA PINCHERLE 1909-1996 ✦ 1 CRISTIANO PINTALDI 1970 Direttore Centrale per la Promozione Luigi Ficacci ✦ 1 ALFREDO PIRRI 1957 ✦ 2 5 MARCELLO PIRRO 1940-2008 ✦ 2 FRANCO PIRUCA 1937-2000 ✦ 1 VETTOR PISANI della Cultura e della Lingua Italiana Direttore dell’Istituto Superiore 1934-2011 ✦ 0 MICHELANGELO PISTOLETTO 1933 ✦ 2 PIERO PIZZI CANNELLA 1955 ✦ 0 FABRIZIO PLESSI 1940 per la Conservazione ed il Restauro ✦ 4 ✦ 1 4 ✦ 1 4 ✦ 0 Giuseppe Pastorelli MARCO POLONI 1962 ARNALDO POMODORO 1926 GIÒ POMODORO 1930-2002 CONCETTO Capo Ufficio VIII – Direzione Generale Gianfranco Maraniello POZZATI 1935-2017 ✦ 4 LUCA POZZI 1983 ✦ 3 ENRICO PRAMPOLINI 1894-1956 ✦ 4 LAURA PUGNO 1975 ✦ 1 4 per la Promozione del Sistema Paese Critico d’arte e museologo SALVATORE PULVIRENTI 1948 ✦ 4 SALVATORE PUPILLO 1956 ✦ 0 DANIELE PUPPI 197 ✦ 5 AGNESE PURGATORIO 1964 ✦ 1 PIERLUIGI PUSOLE 1963 Simon Carta Anna Mattirolo Vicario Ufficio VIII, Coordinatore Collezione Scuderie del Quirinale. Delegato alle attività di ✦ R ✦ 4 PAOLO RADI 1966 ✦ 0 1 2 3 OLIVIERO RAINALDI 1956 ✦ 2 5 PIERO RASPI 1926 ✦ 4 VIVIANA RAVAIOLI Farnesina – Direzione Generale per la ricerca progetti speciali, educazione 1963✦ 2 4 MAURO REGGIO 1971 ✦ 0 ASCANIO RENDA 1951 ✦ 1 2 ANGELO RINALDI 1942 ✦ 1 3 MIMMO ROTELLA Promozione del Sistema Paese 1918-2006 ✦ 4 NICOLA ROTIROTI 1973 ✦ 4 PIETRO RUFFO 1978 ✦ 2 QUIRINO RUGGERI 1883-1950 ✦ 3 ANNAMARIA Federica Pirani Federico Palmieri Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali RUSSO 1945 Ufficio VIII - Direzione Generale Responsabile Servizio Programmazione, ✦ S ✦ 5 MUSTAFA SABBAGH 1961 ✦ 1 PIERO SADUN 1919-1974 ✦ 1 REMO SALVADORI 1947 ✦ 2 3 GIUSEPPE per la Promozione del Sistema Paese coordinamento e attuazione delle attività ✦ 4 ✦ 1 ✦ 4 espositive SALVATORI 1955 ANDREA SALVINO 1969 ANTONIO SANFILIPPO 1923-1980 PIETRO SANGUINETI 1965 Redenta Maffettone ✦ 1 2 4 SANDRO SANNA 1950 ✦ 2 GIUSEPPE SANTOMASO 1907-1990 ✦ 2 3 RUGGERO SAVINIO 1934 ✦ 2 4 Capo Sezione Collezione Farnesina Angela Tecce BEATRICE SCACCIA 1978 ✦ 1 4 EMILIO SCANAVINO 1922-1986 ✦ 4 ALESSANDRO SCARABELLO 1979 ✦ 2 3 4 Ufficio VIII Storica dell’arte e curatrice TOTI SCIALOJA 1914-1998 ✦ 1 GIANCARLO SCIANNELLA 1943 ✦ 4 PAOLO SCIRPA 1934 ✦ 5 FRANCESCO SENA 1966 Serena Alessi, Riccardo Andreozzi, Referenze fotografiche ✦ 3 GINO SEVERINI 1883-1966 ✦ 4 MARTA SFORNI 1966 ✦ 1 2 TURI SIMETI 1929 ✦ 1 MARIO SIRONI 1885-1961 Francesco Di Lella, Stefano Questioli Giorgio Benni ✦ 4 FEDERICO SOLMI 1973 ✦ 4 JOLANDA SPAGNO 1967 ✦ 1 ETTORE SPALLETTI 1940-2019 Ufficio VIII – Sezione Collezione Farnesina Studio Garda Photo, Salò ✦ T ✦ 4 ALDO TAGLIAFERRO 1936-2009 ✦ 4 ENNIO TAMBURI 1939 ✦ 4 MATTEO TENARDI 1984 ✦ 2 SANDRA TENCONI 1937 ✦ 1 2 MARCO TIRELLI 1956 ✦ 4 LUCA TREVISANI 1979 ✦ 1 3 4 GIULIO TURCATO 1912- 1995 ✦ 1 TINO VAGLIERI 1929-2000 ✦ V ✦ 2 4 MAURIZIO VALENZI 1909-2009 ✦ 2 GLI ARTISTI GRAZIA VARISCO 1937 ✦ 0 EMILIO VEDOVA 1919- 2006 ✦ 4 VEDOVAMAZZEI 1990 ✦ 2 CLAUDIO DELLA VERNA 1937 ✦ 5 CESARE VIEL 1964 ✦ 3 NANDA VIGO 1936-2020 ✦ 4 DINO VIGNALI 1921 ✦ 4 ANTONELLO VIOLA 1966 ✦ 4 LUCA VITONE 1964 ✦ COLLEZIONE Si ringraziano i prestatori delle opere presenti nel testo 1 ANDREA VIZZINI 1949

Tutti i diritti delle opere e delle relative fotografie sono riservati e ne è vietata la riproduzione ✦ Z ✦ 1 GIANCARLO ZOMPÌ 1943 ✦ 1 GILBERTO e la stampa in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo ZORIO 1944 PIANO 0 1 2 3 4 5