Racconti Trails
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Costa Blanca Trails (Spagna) 16.11.2019 Soffia il vento ! Una piccola premessa: fino alla settimana prima il clima era piacevole e permetteva anche di sdraiarsi in spiaggia al sole in t-shirt. Ma il vortice di aria fredda che ha coinvolto l’Europa con nevicate a bassa quota, ha abbassato decisamente le temperature e ha portato un vento fastidioso. Un comunicato pregara parla di temperature sotto zero in quota con vento pungente. Non resta che correre ai ripari, con pantaloni lunghi, maglia termica e guanti. A mezzanotte si parte e ci si scalda subito, inizia la salita al Puig Campana, 1406 m di quota, in 5,3 km si guadagnano 1140 m di dislivello, con una seconda parte tecnica, dove a volte si scivola indietro. E’ stata una buona scelta quella di lasciare i bastoncini nello zaino, forse si perde un po’ di aderenza ma si usano le mani in diversi passaggi! La vista è a dir poco spettacolare, le luci delle città della costa e il mare fan da contraltare all’asprezza del terreno, alcuni forti temporali in lontananza aumentano i colori del paesaggio. Arrivi in cresta, il vento soffia e non hai tempo di rilassarti perché anche la discesa a tratti non è per nulla semplice, tanto meno con la luce della frontale. Si arriva al primo ristoro al 13 km, seguono poi 20 km dove si guadagnano altri 1100 m ma su un terreno in gran parte agevole, inizia a far chiaro e miei neuroni sono più contenti Al trentacinquesimo km inizia la salita alla Mallada del Llop (1360 m), un’altra salita impegnativa che ti fa guadagnare 1000 m di dislivello in 6 km, ma non è per niente banale anche il lungo saliscendi in quota, sia per il terreno a tratti, ma soprattutto per il vento, sono le nove del mattino, ma le folate sembrano tanti aghetti che si conficcano sul capoccione. Ma non finisce qui perché anche la prima parte di discesa è bella tosta, inutile prendere stupidi rischi, scendo in modalità freno a mano tirato, visto che l’obiettivo è solo ed esclusivamente la linea del traguardo. Il ristoro di Confrides al 58 km è animato, ho la mia sacca che mi aspetta (era possibile depositare la propria borsa in altri 2 punti), cambio calze e scarpe, metto pile nuove alla frontale, la signora mi offre dei “maccaroni” ma da buon italiano non mi fido, preferisco continuare con banane, cioccolata e frutta secca, intanto 4000 m di dislivello sono andati! Il prossimo obiettivo è Aitana (1558 m), la montagna più alta della regione di Alicante, dista 10 km e 1000 m+, strade sterrate e sentieri si alternano su pendenze accettabili. In alto la vista spazia veramente quasi all’infinito, il calcare la fa da padrone, il vento è fastidioso ma accettabile, peccato i ripetitori rovinino lo spettacolo. Si rimane in quota per 4 km per poi affrontare una lunga discesa con un tratto bello secco. Viene il momento del tramonto ed è un tramonto rosso fuoco che ti rimane dentro, è l’immagine che mi viene in mente per prima quando penso a questa gara! Poco dopo si scende al Barranc del Charquer, un sentiero roccioso si infila tra pareti di roccia in discesa, alzi lo sguardo, lo sposti a destra e a sinistra, uniche compagne le pareti di calcare, spettacolo! L’ultima parte è molto scorrevole tranne una bella salita, l’arrivo si avvicina ma Finestrat sembra sia scomparsa, non si vedono luci, ti preoccupi un po’, poi finalmente inizi a vedere qualche luce, l’ultima parte è in discesa su asfalto, questo ti permette di tagliare il traguardo nella Plaza de la Union Europea correndo in modo dignitoso! Muchisimas gracias Costa Blanca Trails! Trail Vallée de Joux (Svizzera) 13.10.2019 Sui Monti del Giura Svizzero La 90 km parte dal piccolo paese di L’Abbaye, a pochi metri dal lago,alle 3.15 del mattino, il percorso per i primi 3 km costeggia il Lac de Joux, per poi, poco dopo percorrere quasi tutto il perimetro del piccolo Lac Brenet. Segue una breve salita e relativa discesa, per poi iniziare la salita che porta ai circa 1400 m del Mont d’Or, siamo al 18 km con 850 m+, qui è territorio francese e lo sarà per i prossimi 8 km. Dopo una bella discesa segue un lungo tratto molto spettacolare che costeggia le Gorges de l’Orbe, peccato che stia diventando chiaro a fatica e non si possa apprezzare appieno dello spettacolo che si divide tra calcare e acque limpide.. Dal 39 km inizia la salita che porta al Dent du Vailon, inframezzata da tratti in falsopiano, con gli ultimi metri abbastanza impegnativi, a questo punto sono 54 i km e 2500 m+. Uno stop è d’obbligo per godersi un panorama che ti sorprende. Si affronta poi la Croix de Chatel e dopo una discesa a tratti con belle pendenze, si affronta la salita più lunga del percorso, quella che porta al Mont Tendre (73 km), 900m di dislivello, il cielo blu e i panorami sembrano alleggerire la fatica o forse è il fatto che il resto del percorso prevede una bella discesa prima su grandi pratoni e ampie viste e poi nel bosco, inframezzata solo da una breve salita, prima di tagliare il traguardo. Gara caratterizzata da una prima parte molto veloce, nei primi 39 km solo 1500 m di dislivello positivo. La salita più impegnativa si affronta dopo 67 km, quindi bisogna arrivarci non “bolliti”. Balisaggio e ristori perfetti, cancelli forse un po’ strettini nella seconda parte. Percorso in gran parte facile tecnicamente, solo brevi tratti sono impegnativi. Nei Giura può soffiare un bel vento, nella parte alta a volte ti può anche letteralmente spostare (come è successo in quest’occasione), bisogna quindi tenerne conto in caso di cattivo tempo nella scelta del materiale. Paesaggi diverse dalle nostre Alpi, ma assolutamente che valgono il viaggio. Nendaz Trail (Svizzera) 31.08.2019 Nel Cuore del Vallese Partenza dal centro di Haute Nendaz alle 5, frontali accese e si fa subito sul serio, percorrendo sentieri e strade forestali in 7,5 km si guadagnano oltre 1100 m di dislivello, con il tratto finale che porta al Dent du Nendaz bello impegnativo e le luci dell’alba che accompagno la salita. Dopo un tratto in cresta si affrontano 7 km di una bella discesa che porta a Siviez ( 14,5 km). Si scende ancora, per affrontare poi una salita in pineta di 700 m, segue un lungo traverso su sentiero di circa 5 km in leggera salita, che costeggia in quota la diga del Clauson dalla acque color turchese. Inizia ora la salita che porta ai 2982 m del Col de Prafleuri (600 m+), l’ambiente diventa quello di alta montagna, si costeggiano laghetti di origine glaciale, si ha di fronte quello che rimane del Ghiacciaio du Mont Fort e altri ghiacciai, si sale su tracce di sentiero in terreno pietroso. Al colle siamo a 32 km e ben 2800 m+ già “consumati”. La vista a quella quota è veramente spettacolare! Si scende e si passa alla bella Cabane de Prafleuri, poco dopo inizia un bel traverso in mezza costa che porta alla Cabane d’Essertze, da qui fino al 56 km si continua su saliscendi, per scendere poi su sterrata a Siviez al 61 km. Dopo una breve salita, inizia un bel sentiero di circa 4 km pianeggiante che segue i “bisses” e in alcuni tratti scavato nella roccia, molto ben curato, poi non resta che scendere a Haute Nendaz. In definitiva un percorso altamente spettacolare, con gran parte del tracciato sopra i 2000 m e alcuni tratti tecnici in salita. XTrail Courchevel (Francia) 04.08.2019 Il Dislivello non manca! Courchevel o Courch come l’abbreviano i francesi, è una stazione del comprensorio sciistico “Les Trois Vallées” in Savoia, con più di 600 km di piste, sede di prova di Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile, una delle mete sciistiche più rinomate particolarmente dall’elite russa. E’ raggiungibile dalla Val d’Aosta via La Thuile e Passo del Piccolo San Bernardo. E’ composta da vari villaggi a quote diverse, noi ci fermiamo a Le Praz, a circa 1300 m di quota, dove dominano i bellissimi trampolini di salto che hanno ospitato i Giochi Olimpici Invernali nel 1992. Salendo i tornanti che portano a Courchevel, non può non venire in mente Marco Pantani che attacca e stacca Armstrong in quel Tour del 2000, emozioni allo stato puro! Proprio di fronte ai trampolini a 200 m dal via, è possibile montare la tenda o parcheggiare il camper in un prato che viene messo a disposizione dall’organizzazione. Partenza della 54 km alle 4 del mattino con lampade frontali accese a fianco dei trampolini, subito una salita brutale iniziale per mettersi in moto. Con quasi 4000 m di dislivello è ben chiaro che la gara è bella tosta. In poco più di 10 km si guadagnano 1350 m di dislivello per buona parte in una bella pineta per poi affrontare delle belle pendenze per raggiungere i 2526 m del Rocher de la Loze, i colori dell’alba e le viste ampie riducono la fatica. Discesa e risalita ai 2680 m del Sommet de la Saulire, si son percorsi solo 16 km ma già 2000 m +. Al Col du Fruit si entra nel Parc Natonal de la Vanoise, il primo Parco Nazionale creato in Francia nel 1963. Una prima discesa su ghiaione poi su bel sentiero portano a fondo valle, siamo nel vallone di Meribel, il sentiero sale bello largo e dolce nella prima parte tra ampi pascoli, poi le pendenze cambiano e l’ultimo tratto si sale immersi in un caos di blocchi di roccia a volte instabili per raggiungere il Col du Rateau (2689 m), siamo a 28,5 km e 2850 m+.