edizione promossa da: REGIONE LAZIO Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport ° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA ° FESTIVAL PONTINO di MUSICA

ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE Campus Internazionale di Musica CONSULENTI ARTISTICI DEL CAMPUS Gabriele BonomoBruno Canino Michele dall’Ongaro Franco Petracchi Roberto Prosseda Alessandro Solbiati Fabrizio Von Arx COORDINATORE ARTISTICO Riccardo Cerocchi EDIZIONE PROMOSSA DA Regione Lazio Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport CONTRIBUTO E PATROCINIO Regione Lazio Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo Provincia di Latina Comuni di Latina Sermoneta Priverno Fondi Lenola e Sperlonga Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Latina Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina Fondazioni “Roffredo Caetani” e “Camillo Caetani” COLLABORAZIONE RAI Radio Istituto di Studi Musicali “Goffredo Petrassi” di Latina Edizioni Suvini ZerboniSugarMusic SpA Museo Archeologico di Priverno Pro Loco di Sermoneta e di Fondi Abbazia e Borgo di Fossanova Settimane Culturali di Sperlonga SOSTEGNO SISAL Bristol Myers Squibb Banca Popolare di Fondi SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Maria Teresa Censi Elisa Cerocchi Tiziana Cherubini Alfredo Romano AMMINISTRAZIONE Nicola Astarita Paola Sighinolfi UFFICIO STAMPA Sara Ciccarelli Luca Pellegrini ACCORDATURA PIANOFORTI E ASSISTENZA TECNICA Mauro Buccitti Abbazia di Fossanova Chiostro

PROGRAMMA GENERALE

CONCERTI nell’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA di ROMA nel CASTELLO CAETANI di SERMONETA nell’ABBAZIA DI FOSSANOVA nell’AREA ARCHEOLOGICA e nella città di PRIVERNO FONDI LENOLA E SPERLONGA INCONTRI DI STUDIO DI MUSICA CONTEMPORANEA nei GIARDINI DI NINFA e nel CASTELLO CAETANI DI SERMONETA CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE A SERMONETA

TESTIMONIANZE INCONTRI DI STUDIO PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE DOCENTI DEI CORSI DEGLI ANNI PASSATI

“Una delle manifestazioni musicali più importanti del nostro territorio il Festival Pontino curato dal Campus di Latina e giunto alla sua qua rantatreesima edizione assume quest’anno un significato particolare inserendosi nel grande progetto di valorizzazione dei siti storico archeologici del Lazio avviato con un accordo di programma tra la Regione e il Ministero dei Beni Culturali Anche le attività di spettacolo daranno dunque ancora una volta un contributo fondamentale alla scoperta e alla riscoperta di luoghi d’ec cellenza offrendo sempre nuove chiavi di lettura ad un pubblico in crescita costante L’area che comprende località di straordinaria bellezza ed interesse dall’Abbazia di Fossanova al Castello Caetani di Sermoneta ai Giardini di Ninfa fino al litorale farà da scenario ad una stagione concertistica di alto livello accompagnata da incontri di studio e altri momenti di approfondimento dedicati ad artisti contemporanei Il concerto inaugurale che si terrà a Roma nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica sottolinea inoltre il valore di rilie vo nazionale che il Festival Pontino è andato assumendo negli anni e il suo ruolo di protagonista della vita culturale regionale La manifestazione è una delle tappe di un più ampio percorso di frui zione e valorizzazione che quest’anno coinvolge anche l’area archeo logica etrusca di Vulci e i siti patrimonio Unesco di Tivoli nella pro spettiva di arricchirsi ulteriormente nel prossimo futuro”

Giulia Rodano Assessore regionale alla Cultura Spettacolo e Sport Robert Schumann compose due quartetti per pianoforte l'Andante cantabile in Si bemolle maggiore una delle e archi: il primo in Do minore è un' giovanile del pagine più ispirate di Schumann concepita come una scritta da un compositore non ancora ventenne il Romanza senza parole con cinque variazioni e un inter secondo in Mi bemolle maggiore fu abbozzato nell'otto mezzo dal tono meditativo (in Sol bemolle maggiore) il bre del ed eseguito pubblicamente per la prima Quartetto si conclude con un movimento Vivace dalla volta l' dicembre Dedicato al conte Mathieu forma libera e originalissima basata su un motivo Wielhorsky mecenate russo e violoncellista dilettante molto simile al primo tema del primo movimento e su è un'opera dal carattere radioso grazie soprattutto alla una seconda idea dall'ampio respiro lirico in Do minore rilevanza data alla parte pianistica che compensa una esposta dal violoncello scrittura degli archi spesso compressa nel registro Se in questo genere cameristico l'organico è costituito grave Il primo movimento si apre con una introduzione da pianoforte violino viola e violoncello un quintetto (Sostenuto assai) che espone un materiale semplice e per pianoforte e archi prevede normalmente l'aggiunta austero utilizzato anche per marcare delle cesure di un secondo violino Non è così però nel celebre nell'Allegro ma non troppo che è invece dominato da Quintetto in la maggiore «La Trota» composto da un asimmetrico tema principale esposto dal pianoforte Schubert tra l'estate del e l'autunno del su e da un secondo motivo in Sol minore (che però è esclu richiesta di Sylvester Paumgartner che era un buon vio so dallo sviluppo) basato sul corale Wer nun den lieben loncellista dilettante (a casa di Paumgartner avvenne la Gott e trasformato in una struttura canonica A questo prima esecuzione privata alla fine del ): per affidare motivo si ricollega anche il tema principale dello una parte melodica al violoncello ma senza rinunciare Scherzo movimento dal carattere fiabesco molto men al rinforzo dell’armonia Schubert decise di introdurre il delssohniano interrotto da due trii contrastanti Dopo contrabbasso ottenendo così una dimensione timbrica insolita accentuata dal frequente impiego melodico del pianoforte che si fonde con le trame dei quattro archi (quindi violino viola violoncello e contrabbasso) Nei cinque movimenti emerge la ricerca di un'espressione 2244 ggiugnoiugno libera il piacere tutto schubertiano del suonare insieme Il titolo «La trota» deriva dalle variazioni del quarto DOMENICA ore movimento (Andantino) basate sul tema del Lied Die Roma Auditorium Parco della Musica Forelle che mostrano una grande inventiva un'ampia gamma di espressioni ottenuta ricorrendo anche a pas saggi di agilità soprattutto nel violino e nel pianoforte MARIANA SIRBU violino Precedono questo movimento un guizzante Allegro BRUNO GIURANNA viola vivace con un primo tema calmo e meditativo esposto da violino e violoncello e un secondo tema dal caratte ROCCO FILIPPINI violoncello re danzante; un Andante bipartito in fa maggiore FRANCO PETRACCHI contrabbasso molto modulante; uno Scherzo breve fugace carico di BRUNO CANINO pianoforte energia Il quintetto si chiude con un Allegro giusto ROBERT SCHUMANN ( ) basato su due temi distinti su ritmi incalzanti su ele Quartetto con pianoforte in mi bem magg op menti ungheresi che trasformano questo finale in una Sostenuto assai Allegro ma non troppo vera e propria esplosione di gioia Scherzo: Molto vivace Gianluigi Mattietti Andante cantabile Finale: Vivace

FRANZ SCHUBERT ( ) Quintetto in la magg op “La Trota” Allegro vivace Andante Scherzo: Presto Andantino Allegro giusto ARIANA SIRBU nata a Iasi in Romania ha compiuto i suoi studi all’Accademia di Musica di MBucarest nella classe di violino di Stefan Gheorghiu Ha iniziato giovanissima la carriera con certistica ottenendo numerosi premi internazionali ed ha suonato come solista nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo Nel è stata tra i fondatori del Quartetto Academica Nel entra a far parte del Trio di Milano con il pianista Bruno Canino ed il violoncellista Rocco Filippini con il quale ha partecipato a numerose tournées in Europa USA Canada e Australia Nel Mariana Sirbu è divenuta il leader del gruppo I Musici Dal è anche membro fondatore e primo violino del Quartetto Stradivari Ha inciso per la Philips Dynamic Schwann Harmonia Mundi UNICEF e Decca Ha insegnato all’Accademia di Musica di Bucarest alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo all’Accademia Europea di Musica di ErbaComo e ai Corsi di Perfezionamento di Sermoneta Attualmente è docente alla Scuola di Musica di Fiesole e all’University of Limerick in Irlanda Mariana Sirbu suona un violino A Stradivari del sopran nominato “Conte de Fontana”

RUNO GIURANNA nato a Milano ha compiuto gli studi musicali a Roma Tra i fondatori del Bcomplesso I Musici e particolarmente attivo come membro del Trio Italiano d'Archi ha iniziato la carriera solistica presentando in prima esecuzione assoluta con la direzione di Herbert von Karajan la Musica da Concerto per viola e orchestra d'archi composta per lui da Giorgio Federico Ghedini Da allora ha suonato con prestigiose orchestre diretto da Claudio Abbado Sir John Barbirolli Sergiu Celibidache Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti E’ docente ai Corsi di perfeziona mento di Sermoneta e presso la Fondazione Stauffer di Cremona La sua discografia comprende la Sinfonia Concertante di Mozart l'integrale dei Concerti per Viola d'amore di Vivaldi ed i Quartetti con pianoforte di Mozart prodotti dalla Philips Nel l'incisione dei Trii di Beethoven realizzata con la violinista AnneSophie Mutter ed il violoncellista Mstislav Rostropovich per la Deutsche Grammophon ha ottenuto una Grammy Award Nomination

OCCO FILIPPINI nato a Lugano (Svizzera) ha studiato violoncello con Pierre Fournier e ha Riniziato la carriera concertistica vincendo nel il Concorso Internazionale di Ginevra Come solista con orchestre o in recital e come fondatore del Trio di Milano in collaborazione con molti celebri solisti del più ricco repertorio di musica da camera ha svolto intensa e varia atti vità nei più prestigiosi centri musicali e festival internazionali Insegna violoncello al Conservatorio di Milano E’ membro fondatore del Quartetto Accardo e membro della facoltà all’Accademia Internazionale della European Mozart Foundation di Praga RANCO PETRACCHI noto da diversi decenni in tutto il mondo come uno dei più straordinari con Ftrabbassisti del nostro tempo si è diplomato al Conservatorio di S Cecilia di Roma con Battistelli dedicandosi poi allo studio della composizione e a quello della direzione d’orchestra con Franco Ferrara Ha tenuto concerti in tutte le sale più importanti del mondo e la critica lo considera non solo uno dei massimi concertisti del nostro tempo ma anche caposcuola del suo strumento Docente presso l'Accademia Chigiana di Siena titolare della cattedra di virtuosismo al Conservatorio di Ginevra è con Accardo Giuranna e Filippini uno dei fondatori dei Corsi "Stauffer" di Cremona Ha tenuto seminari e master classes in tutto il mondo: famoso il suo stage estivo di Sermoneta dove ricopre l’incarico di direttore artistico Svolge con successo un'intensa attività di direttore d'orche stra: ha diretto in Giappone Danimarca Polonia Bulgaria Svezia Inghilterra Svezia Svizzera e in Italia all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma all’Accademia Filarmonica Romana al Festival "Rossini" di Pesaro al S Carlo di Napoli alla RAI di Torino Ha vinto un Premio Italia per la parte musicale del lavoro radiofonico "Un contrabbasso in cerca d'amore" ed è autore di numerose revisioni e rielaborazioni Si dedica anche ad un intensa attività concertistica con i più prestigiosi nomi del concertismo mondiale Suona in duo con Filippini ed in trio con Stefanato – Barton Ha inciso per la Philips Columbia Dinamyc ASV NHK Sony

RUNO CANINO nato a Napoli ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di BMilano dove poi ha insegnato per ventiquattro anni; per dieci anni ha tenuto il corso di pia noforte e musica da camera al Conservatorio di Berna Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei in America Australia Giappone Cina Dalla fine degli anni Cinquanta suona in duo pianistico con Antonio Ballista e da più di trenta anni fa parte del Trio di Milano Collabora con illustri strumentisti come Accardo Ughi Amoyal Perlman E’ stato per alcuni anni direttore artistico della società Giovine Orchestra Genovese e in seguito della stagione autunnale del Campus Internazionale di Musica di Latina E’ stato dal al direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia Si è dedicato in modo particolare alla musica contempora nea lavorando fra gli altri con Pierre Boulez Luciano Berio Karlheinz Stockhausen György Ligeti Bruno Maderna Luigi Nono Sylvano Bussotti di cui spesso ha eseguito opere in prima mondiale Ha suonato sotto la direzione di Abbado Muti Chailly Sawallisch Berio Boulez con orchestre come La Filarmonica della Scala Santa Cecilia Berliner Philarmoniker New York Philarmonia Philadelphia Orchestra Orchestre Nationale de France Tra le sue numerose incisioni ricordiamo le Variazioni Goldberg di Bach l'integrale pianistica di A Casella e quella di C Debussy le Sonate per violino e pia noforte di R Schumann Ha tenuto masterclasses per pianoforte solista e musica da camera in Italia Germania Giappone Spagna e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti da più di venticinque anni Il suo libro "Vademecum del pianista da camera" è edito da Passigli ° Festival Pontino di Musica Giardini di Ninfa: “Suoni dal Mito” Incontri Internazionali di Musica Contemporanea (da s a d Mario Messinis Roberto Calasso Mario Bortolotto Paolo Castaldi Michele dall’Ongaro Luis de Pablo) INCONTRI DI STUDIO DI MUSICA CONTEMPORANEA nei GIARDINI DI NINFA e nel CASTELLO CAETANI DI SERMONETA RICORDO DI LELIA CAETANI in collaborazione con le Fondazioni Roffredo Caetani e Camillo Caetani

Il Festival Pontino di Musica in questa a edizione intende ricordare Lelia Caetani ultima erede di una antica famiglia e la sua figura di donna dotata di valen ze diverse che malgrado la sua riservatezza la rendo no storicamente importante e culturalmente stimabi le Lelia Caetani infatti non è solamente una “giardi niera” come spesso si legge e si sente dire dai compe tenti del settore né solo una pittrice come testimo niano i suoi numerosi dipinti esposti in gallerie e mostre di Parigi di Londra di New York di Roma e recentemente di Latina Ella a mio parere è di più E’ anche Colei che per destino e per doti ereditate dai suoi avi ha costituito un ponte quasi un’osmosi tra la società dei Signori del passato e quella dei Cittadini di oggi tra la cultura aristocratica di pochi e quella democratica di massa La sua statura morale ed intellettuale formatasi negli ambienti letterari della madre (a Parigi Commerce e a Roma Botteghe Oscure) e quelli musicali del padre Roffredo compositore della scuola romana alimentati dalle numerose frequentazioni di illustri personaggi della cultura dell’epoca in simbiosi con quella altret tanto elevata del marito Hubert Howard le consentì di progettare con razionalità ed intelligenza il futuro se non della propria famiglia che si estingueva della nuova società a cui seppur diversa dalla sua d’origine si sentiva di appartenere Era consapevole della evoluzione in corso e non la con divideva ma volle parteciparla insieme a Hubert con amore a sostegno della cultura e a difesa dell’ambien te e della natura Per questo obiettivo negli ultimi anni della sua vita con costante ferma determinazio ne si è dati gli strumenti operativi necessari a tali fina lità: il Giardino di Ninfa il Festival di musica da camera e la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta Prima si impegnò per il completamento del giardino di Ninfa che era stato avviato con geniale intuizione dallo zio Gelasio e portato avanti dalla nonna Ada Wilbraham e dalla mamma Marguerite Chapin Lo ha arricchito di particolari attenzioni privilegiando sem Lelia Caetani ritratta da Balthus () pre il rapporto tra le varie parti di esso tra la vegeta zione alta degli alberi e quella bassa dei manti erbosi e ha il privilegio di essere inaugurato a Roma dei fiori posizionati a seconda dei loro tempi di fioritu nell’Auditorium Parco della Musica con il concerto che ra; tra le acque correnti del fiume e quelle sonore dei sarà tenuto simbolicamente nella Sala Petrassi il ruscelli; tra la vegetazione vivente e i resti morti della grande compositore che fu per lungo tempo presiden città medioevale tra il presente e il passato In ciò te del Festival da alcuni dei prestigiosi docenti “stori risiede la sua particolarità la sua bellezza il suo fasci ci” dei Corsi di Sermoneta il giorno giugno no: nei giusti rapporti tra le parti che lo compongono Nel scomparsa Donna Lelia si attivò dopo una negli accordi cromatici che verificava anche nei suoi lunga preparazione la Fondazione Roffredo Caetani E’ dipinti e nelle armonie che ne conseguono come è il più importante e riassuntivo degli strumenti operativi nelle opere d’arte seppur qui l’opera sia vivente e che Lelia ha lasciato per raggiungere il suo obiettivo: richiami alla mente analogie con l’auspicabile convi per trasferire cioè il bagaglio morale culturale e mate venza civile tra gli uomini riale della sua famiglia verso il futuro e perpetuare il Nel istituì il Festival di musica da camera di nome del Casato secondo le linee guida dello Statuto Sermoneta insieme all’Accademia Musicale Roffredo di fondazione Caetani in memoria del padre con l’apporto del marito La giornata di studio riservata a Lelia Caetani che si Hubert competente e appassionato musicofilo Il svolgerà a Ninfa il giugno coordinata da Leonetta Festival che ebbe vita duratura non partiva timida Bentivoglio vuole quindi soffermarsi sui vari aspetti mente dal “basso” I più grandi concertisti dell’epoca della figura e della personalità di Lelia non disgiunta alcuni dei quali ora mitizzati dettero il loro contributo da quella di Hubert per ricavarne una immagine più artistico a Sermoneta ai vicini paesi della collina e a completa e veritiera comprensiva anche del grande quelli giovani della pianura Dell’alto valore di essi non contributo dato allo sviluppo della cultura musicale A si ebbe consapevolezza immediata stante l’ancora tal fine sono stati invitati a dare un contributo quali modesto livello dell’attenzione musicale nel territorio privilegiati testimoni coloro che le sono stati più vicini pontino Tuttavia coloro che più li frequentarono e e quanti altri si sono avvicinati a lei e al Casato in tra loro chi scrive ricevettero un alimento una sugge tempi successivi Tra i primi ovviamente Giacomo stione tale da essere indotti a costituire nel una Antonelli e Lauro Marchetti tra gli altri Pier Giacomo Associazione che chiamarono Campus Internazionale Sottoriva storico e consigliere della Fondazione di Musica Quando il Festival di musica da camera di Roffredo Marella Caracciolo che ha in corso appas Sermoneta entrò in crisi esistenziale per ragioni varie sionati studi sui Caetani delle ultime generazioni e nel il neonato Campus si interessò ad esso e lo Roberto Prosseda pianista e musicologo che in giro mantenne in vita con il nome che tuttora conserva di per il mondo in questi ultimi tempi sta portando “Festival Pontino di Musica” Lelia Caetani e Hubert insieme a musiche inedite di Mendelssohn da lui sco Howard si iscrissero al Campus e una lettera amabile perte composizioni pianistiche di Roffredo Caetani accompagnò la quota sociale Successivamente il conservate dalla Fondazione Camillo Caetani in Via Pontino si ampliò Aumentò il numero dei concerti si delle Botteghe Oscure a Roma rimodellarono i Corsi di alto perfezionamento si apri Potrebbe essere questo l’inizio di un filone di ricerca rono gli interessi alla musicologia con convegni incon integrata su una bella realtà ancora poco conosciuta tri di studio concorsi internazionali e alla musica con da cui far scaturire con opportuni approfondimenti temporanea rimanendo sempre alta la qualità delle ini nuovi elementi conoscitivi e nuove valutazioni merite ziative In questo su proposta dell’Assessore alla voli di una accurata storicizzazione Cultura della Regione Lazio Giulia Rodano il Pontino Riccardo Cerocchi RICORDO DI LELIA CAETANI Giovedì giugno Giardini di Ninfa ore Saluto dei Presidenti delle Fondazioni “Roffredo Caetani” e “Camillo Caetani” Apertura dei lavori Coordina Leonetta Bentivoglio Intervengono: Giacomo Antonelli Marella Caracciolo Riccardo Cerocchi Rosetta Loi Renato Mammucari Lauro Marchetti Azzurra Piattella Roberto Prosseda Pier Giacomo Sottoriva Presentazione del volume Lelia Caetani Hubert Howard In memoria (Fondazioni Camillo Caetani e Roffredo Caetani )

Sermoneta Castello Caetani dal “Libro degli Ospiti” del Giardino di Ninfa ore Proiezione video Kirkìas Realizzato nell’ambito di “Suoni dal mito”: Incontro internazionale di musica contemporanea del ° Festival Pontino Musiche di Alessandro Solbiati Michele Tadini Matteo Franceschini su testi di Rodolfo Carelli Francesco Tadini Andrea Franceschini ore Concerto Il pianoforte oggi (vedi pagine seguenti)

I luoghi del Festival - Giardini di Ninfa Fu Gelasio Caetani, intorno al 1920, a dare il via ad un’operazione di recupero precorritrice dei tempi, con un organico programma di studio, scavo e restauro delle rovine di Ninfa, che ha portato alla creazione di un giardino considerato tra i più belli al mondo. Insieme a sua madre, l’inglese Ada Wilbraham, prima ‘giardiniera di Ninfa’, inizia la piantagione dei grandi alberi che vediamo oggi, stimolata da quel fascino particolare e misterioso che le rovine del posto esercitavano. E’ universalmente riconosciuta la genialità insita nell’operazione di creazione del giardino di Ninfa: la capacità di vedere le potenzialità del sito pervaso, ancora all’inizio del secolo, dal generale senso dell’abbandono, con i suoi ruderi e monumenti ricoperti da una fitta coltre di vegetazione infestante, affasci- na ancora oggi. Foto di Franco Maria Ricci

Dopo secoli di abbandono a Ninfa ritornò la vita nelle forme del giardino impostato secondo uno stile tipicamente anglosassone. La creazione del giardino fu guidata soprattutto da sensibilità e sentimento ed ebbe un indirizzo libero, spontaneo, informale, senza una geometria stabilita dove i sentieri si svilupparono sinuosi. L’opera continuò con Marguerite Chapin, nuora di Ada, americana, dedita anche lei all’arricchimento del giardino con nuove pian- tagioni. Marguerite, aprì inoltre il giardino all’importante circolo di letterati ed artisti riuniti attorno alle riviste da lei fondate, come sede ideale per ispirarsi. La vera artefice del giardino rimane comunque Lelia Caetani, figlia di Marguerite. Ninfa con lei assunse quelle caratteristiche di giardino romantico che conosciamo oggi. In questo processo influirono senz’altro le sue naturali inclinazioni artistiche, che la portavano come pittrice a scegliere le piante considerandole nel paesaggio come in un grande quadro, con accenti di naturalismo e spontaneità, tenendo conto dei cambiamenti stagionali. Alla morte di Lelia, nel 1977, la cura del Giardino è affidata alla Fondazione Roffredo Caetani. L’attenta gestione del Giardino, per cui Ninfa è famosa, è tutt’oggi ispirata dal caratteristico aspetto di spontaneità, in modo che al visitatore sembri che l’intervento del- l’uomo sia limitato. Si tratta naturalmente di una gestione non facile, complessa, in cui tutto è sapientemente curato in nome dell’ar- monia della vegetazione con le rovine, l’accostamento dei colori con pietre e acqua, gli scorci e le vedute, nel massimo rispetto degli equilibri ecologici dell’ecosistema. (fonte www.fondazionecaetani.org) OBERTO PROSSEDA ha recentemente guadagnato una notorietà internazionale in seguito Ralle due incisioni Decca dedicate a musiche inedite di Mendelssohn unanimemente elogia te dalle più autorevoli riviste specializzate (American Record Guide Fanfare Diapason Fono Forum Amadeus) Ha suonato come solista con la Filarmonica della Scala la Mozarteum Orchester di Salisburgo l’Orchestra Santa Cecilia di Roma i Berliner Symphoniker In Italia ha tenuto concerti per il Teatro alla Scala l'Orchestra Verdi e Serate Musicali di Milano l'Accademia Filarmonica Romana il Teatro la Fenice di Venezia il Maggio Musicale Fiorentino e gli Amici della Musica di Firenze l’Unione Musicale di Torino il Teatro Comunale di Bologna il Festival Pontino il Festival Pianistico di Bergamo e Brescia la Biennale di Venezia Nato a Latina nel ha intrapreso gli studi di pianoforte con Anna Maria Martinelli e Sergio Cafaro Alla sua formazione hanno contribuito Alexander Lonquich Boris Petrushansky Franco Scala Dmitri Bashkirov Leon Fleisher Charles Rosen Karl Ulrich Schnabel Fou Ts'ong docenti con cui ha studiato presso l'Accademia Pianistica di Imola l'International Piano Foundation e ai Corsi Internazionali di Sermoneta Si è affermato in vari concorsi internazionali ("Micheli" di Milano "Casagrande" di Terni "Schubert" di Dortmund "Mozart" di Salisburgo) Oltre a Mendelssohn ha inciso tutte le opere pianistiche di Petrassi e Dallapiccola e per la Decca un album chopiniano di imminente uscita I suoi prossimi impegni prevedono concerti come soli sta nella stagione sinfonica dell’Orchestra di Santa Cecilia della Liverpool Philharmonic e della Gewandhaus Orchester diretta di Riccardo Chailly (wwwrobertoprossedacom) 2828giugnogiugno GIOVEDÌ ore Sermoneta Castello Caetani

ROBERTO PROSSEDA pianoforte

ROFFREDO CAETANI ( ) Impromptu op n in si bem magg

FRANZ PETER SCHUBERT ( ) impromptu op n in do min Allegro moderato n in mi bem magg Allegro n in sol bem magg Andante n in la bem magg Allegretto

ROFFREDO CAETANI Variazioni op su un Preludio di Chopin

FRYDERYK CHOPIN ( ) Notturni op n in si magg n in mi magg

ROFFREDO CAETANI Ballata op in fa diesis magg

FRYDERYK CHOPIN Ballata n op in fa min

Roffredo Caetani Roffredo Caetani ( ) è uno dei più interessanti compositori italiani vissuti a cavallo del ma la sua fama non è anco ra adeguata all’elevata statura artistica che lo contraddistingue La sua origine aristocratica gli consentì di avere contatti fin da bambino con eminenti personalità della cultura del tempo: fu battezzato da Franz Liszt che fu anche ospite dei Caetani presso i giardini di Ninfa residenza estiva della famiglia Lì è tuttora conservato il pianoforte di Roffredo un Bechstein appartenuto allo stesso Liszt che glielo lasciò in dono per il battesimo Fu proprio Liszt ad affidare il suo figlioccio alle lezioni di Sgambati cosicché il giovane compositore ebbe modo di formarsi una personalità poliedrica e forte come emerge dalla sua produzione musicale peraltro non molto estesa Roffredo infatti non componeva a scopo di lucro e non si preoccupò particolarmente della promozio ne e diffusione della sua musica Ci ha lasciato due opere liriche (“Hypathia” e “La Città del Sole”) vari brani pianistici (tra cui l’im ponente Sonata op quattro Impromptus una Ballade e le Variazioni op ) brani cameristici e sinfonici

L’accostamento di tre dei suoi lavori pianistici più rappresentativi con celebri brani di Schubert e Chopin consentirà di cogliere le peculiarità dello stile di Caetani e al contempo di percepirne il legame con la grande tradizione musicale del Romanticismo europeo Sono elementi comuni a Schubert e Caetani una concezione fatalistica della narrazione musicale e la ricerca di atmo sfere cupe e sonorità sfumate Affine a Chopin e in particolare al tardo stile chopiniano dei brani presenti in questo program ma è invece la tendenza verso una rigorosa polifonia con la predilezione di ardite armonie cromatiche

L’Impromptu in si bemolle maggiore è il secondo dei quattro Impromptus che Roffredo pubblicò come op (insieme alla Ballata e alla Toccata) per le edizioni Schott di Magonza Si tratta di un brano di carattere leggero ma solo apparentemente spensierato che sotto una fine scrittura contrappuntistica arricchita dal cromatismo delle armonie cela più complesse inquie tudini

Non è un caso del resto che Caetani abbia scelto il titolo Impromptu con un evidente richiamo ai celebri omonimi capolavori di Franz Schubert Le sue sonorità infatti trovano un affascinante antecedente nel mondo poetico schubertiano in particolare negli Impromptus op Essi come le altre composizioni che Schubert compose nel suo ultimo anno di vita costituisco no un vero e proprio testamento artistico contenendo tutti gli elementi peculiari del mondo poetico dell’Autore: la nostalgia l’accettazione del fato l’introspezione negli abissi della coscienza l’assenza di una esplicita volontà di coesione logica e musica le Le frasi schubertiane sono infatti caratterizzate – e qui sta il loro inimitabile fascino – da una tendenza a compiacersi della reiterazione dei motivi e di una particolare “calma” nello svolgimento dell’azione musicale che consente all’interprete e all’a scoltatore di assaporare anche le sfaccettature più recondite delle armonie e delle linee melodiche L'Impromptu op n è il più lungo e complesso e presenta un canto nostalgico e lontano che viene poi sviluppato in molti modi diversi dando vita ad un viaggio nei luoghi emotivi della psicologia umana Dopo un lungo peregrinare tra momenti bui e luminosi dolorosi e spensierati il canto ricompare nella sua forma più semplice e nuda accompagnato solo da alcuni sol come rintocchi di campane e infine modula inaspettatamente nel tono maggiore: una speranza una luce che rende magica la con clusione del brano L'Impromptu op n ha invece un carattere più leggero e brillante Ci sono due temi contrastanti: il primo in mi bemolle maggiore è una veloce discesa melodica non priva di cantabilità; il secondo in si minore tonalità lontanissima è più ritmato e drammatico quasi una danza macabra Esso si ripresenta anche nella coda e chiude in modo del tutto inaspettato e tragico un brano che era cominciato in un'atmosfera apparentemente serena L'Impromptu op n presenta una morbida e piana linea melodica sostenuta da un tessuto armonico di terzine arpeggiate Ricco di sfumature emotive ed ombreggiature di colore questa è tra le più toccanti composizioni di Schubert che esprime una pudica ma sconfinata tristezza pur nell’apparente serenità della tonalità di sol bemolle maggiore L'Impromptu op n è in forma ABA Inizia con un arabesco discendente che viene ripetuto molte volte sempre con sfuma ture emotive diverse Dopo un’intensificazione dinamica appare un doloroso e accorato tema in modo minore che caratterizza tutta la parte centrale Infine ritorna l'arabesco iniziale il quale dopo raffinate modulazioni ed intensificazioni porta ad una conclusione gioiosa e festante

Nelle Variazioni op sul preludio in do minore di Chopin Caetani riesce a sfruttare le conquiste della tecnica pianistica di Liszt specie nelle variazioni contrappuntistiche in cui le potenzialità dinamiche del pianoforte vengono maggiormente valoriz zate Il pregio maggiore di questa rara composizione sta tuttavia nella profondità dei contenuti emozionali che prendendo spunto dalla poesia del preludio chopiniano ne sviluppano la varietà degli stati d’animo con risultati di altissima levatura artisti ca soprattutto nei momenti più intimi

Nelle opere mature di Chopin il concetto di contrappunto non è più limitato ad un’intellettuale sovrapposizione di linee: poiché ogni voce possiede una propria individualità la polifonia diventa una commistione di situazioni emotive diverse che coesisten do danno vita a risultati di grande intensità Ne è un pregevole esempio il Nocturne op n con la sua scrittura a quattro voci ognuna delle quali peraltro si libra indi pendentemente nello spazio armonico creando un clima di magica sospensione La prima frase del Nocturne op n citando una metafora di Fou Ts’Ong è un albero che partendo dal tronco (ossia l’inci pit della prima battuta) si espande nei suoi molteplici rami secondo un armonico disegno vario ed unitario al contempo La parte centrale è molto più concitata quasi ansimante e conduce al ritorno del tema iniziale Dopo una prima ripresa in mi mag giore questo subisce uno sbalzo armonico di un tono scendendo o meglio sublimandosi alla più velata e irreale tonalità di re maggiore in un’aura trasognata di grande bellezza

La Ballade op è forse il brano pianistico di Caetani più moderno in virtù dell’inusuale trattamento armonico e dell’ossessiva insistenza sul pedale di tonica di Fa diesis minore Il risultato è una musica di affascinante cupezza che esprime un inquieto pes simismo non più ancorato ad esperienze concrete bensì sublimato ad un superiore livello di astrazione

Basterebbe già quell’inizio sospeso (ingannevolmente in do maggiore) per considerare la Ballade op un vero capolavoro: dieci sol ripetuti costituiscono la prima voce che entra quasi in punta di piedi come provenendo da un mondo irreale e lontano e crescendo gradualmente In coincidenza con il quarto sol fa il suo ingresso una seconda voce nel registro tenorile che contra riamente all’altra dopo un esordio relativamente forte tende a diminuire Si tratta di uno dei punti più complessi per l’interpre te che deve cercare di mantenere questa dicotomia non solo dinamica ma soprattutto emozionale pur senza perdere di vista il fragile equilibrio del fraseggio complessivo Ma tutto l’episodio iniziale poi arricchito dalle entrate di altre voci non è altro che un preambolo che introduce il tema principale in fa minore Esso presenta una strana cantabilità quasi claustrofoba: come se tentasse di espandersi senza riuscirci essendo così costretto a ripiegare su se stesso Il suddetto tema alternato all’episodio seguente dal carattere più sereno e sognante subirà numerose elaborazioni che peraltro accentueranno il senso di sofferenza e tormento La liberazione sarà soltanto sognata o immaginata nei magici momenti di sospensione come i cinque accordi che precedono la coda Quest’ultima apoteosi del dramma incombente fin dall'inizio del brano pone una fine drastica definitiva senza appello

Roberto Prosseda Il giorno che ebbi la fortuna di conoscere Mario Bortolotto è ormai lontano ma lo ricordo bene e soprattutto con piacere per il prezioso contributo che Egli ha offerto nell’arco di trent’anni alla program mazione del Festival Pontino in particolare agli Incontri di studio sulla musica contemporaneainizial mente presieduti da Goffredo Petrassi Rifletto su come sia trascorso tanto tempo senza che apparissero segni d’invecchiamento delle idee d’inde bolimento dell’entusiasmo Né tanto meno il verifi carsi di una stanchezza professionale – data la ripetiti vità del tema – che comunque non poteva esserci Al contrario ogni anno si rinnovava una divertita e gio vanile voglia di fare associata a un’esigenza di qua lità che stimolava la ricerca e l’informazione nel mondo della Nuova Musica specie tra compositori e interpreti Sempre al di fuori delle convenzioni e della conve nienze le scelte non erano condizionate da compro messi od opportunismi ma libere e senza remore Di questo il Pontino si è grandemente avvalso e anche per tale contributo è cresciuto di statura È divenuto una specie di piccolo gradito habitat nel quale i musicisti pare ambiscano cimentarsi e incon trarsi Qui risiede la fortuna di quell’incontro e di quella conoscenza: l’aver potuto contare senza formalismi e con poche parole su una autentica forza intellettuale non per tutti disponibile ma benevola con noi La riconoscenza del Campus e mia è grande e per esprimerla in maniera adeguata in questa a edizio ne del Festival Pontino che coincide con l’ottantesi mo compleanno del Maestro ho condiviso con Michele dall’Ongaro l’idea di riservarle due giornate all’interno dell’Incontro di studio: due giornate che Jacopo Pellegrini e Guido Zaccagnini hanno progetta to intitolandole Widmung Riccardo Cerocchi WIDMUNG Incontro di Studio su Mario Bortolotto e la cultura musicale italiana

Widmung come omaggio: a uno studioso dei nostri maggiori Mario Bortolotto che sta per toccare la soglia degli ottanta anni e che da quasi trent'anni è stretto amico e consigliere ascoltatissimo per la Nuova Musica del "Festival Pontino" Omaggio all’in telligenza lampeggiante alla cultura sterminata all’e strosità guizzante alla curiosità che non conosce ostacoli del saggista originale e finissimo Widmung come iscrizione: più ideale che concreta quella dei partecipanti al convegno e alla tavola rotonda alla schiera degli estimatori di Bortolotto Scrittori compositori esperti di fama internazionale appartenenti alle più varie discipline umanistiche (musica arti visive storia letteraria filologia filoso fia) danno conto nel guardare da prospettive diverse all’opera del festeggiato della quantità di suggestioni ch’essa offre Widmung come dedizione: alla ricerca approfondita libera da pregiudizi o principi d’autorità condotta a partire dalla fine degli anni Cinquanta da Bortolotto esempio di onestà intellettuale e coraggio nel soste nere posizioni scomode: non di rado poi generalmen te condivise Widmung come dedica: un incontro di studio e una tavola rotonda non esclusivamente concernenti inda gini e riflessioni sulle molteplici attività svolte da Bortolotto nell'ambito musicale ma anche il ruolo che esse hanno rivestito nella vita musicale italiana (e non solo) degli ultimi decenni: testimoni di un signifi cativo sviluppo negli studi musicologici e di una signi ficativa rivalutazione in ambito critico dell’approccio ermeneutico del giudizio di valore

I curatori Jacopo Pellegrini Guido Zaccagnini WIDMUNG Incontro di Studio su Mario Bortolotto e la cultura musicale italiana

Venerdì giugno Giardini di Ninfa ore I SESSIONE Presiede Guido Zaccagnini Relazionano Mario Messinis (Venezia) Introduzione Giorgio Pestelli (Torino) Bortolotto tra storiografia ed ermeneutica musicale Andrea Estero (Milano) Bortolotto e l’Analisi Fiamma Nicolodi (Firenze) Sulla strada della modernità: la Generazione dell’ Dallapiccola Petrassi e Bortolotto Guido Salvetti (Milano) Bortolotto e la Nuova Musica Serena Vitale (Milano) «A Est! a Est!» Mario Bortolotto esploratore della cultura russa Ennio Speranza (Roma/Venezia) Mario Bortolotto organizzatore musicale ore Sermoneta Castello Caetani Concerto Il pianoforte oggi (vedi pagine seguenti)

Sabato giugno Giardini di Ninfa ore II SESSIONE Presiede Mario Messinis Relazionano Alberto Caprioli (Bologna) L’anima del lied Quirino Principe (Milano / Roma) Wagner e Bortolotto Stefano Catucci (Camerino) Essere a tempo Franco Serpa (Roma) Aimezvous Strauss? Emilio Sala (Milano) La musica francese ‘moderna’ secondo Mario Bortolotto Marco Beghelli (Bologna) Una passione a margine: l’opera italiana Jacopo Pellegrini (Venezia) Non son cattivo ‘critico’ ore TAVOLA ROTONDA E PRESENTAZIONE DEI VOLUMI Vivere Senza Paura Scritti per Mario Bortolotto (EDT ) Mario Bortolotto La serpe in seno (Adelphi ) Coordina Paolo Donati Intervengono Alberto Arbasino Roberto Calasso Aldo Nicastro Anna Ottani Cavina Giorgio Pestelli Daniele Spini Francesco Zambon ore Sermoneta Castello Caetani Concerto Il pianoforte oggi (vedi pagine seguenti)

LESSANDRA MARIA AMMARA giovane pianista ha attirato su di sé l’attenzione del mondo Amusicale in seguito alle sue brillanti affermazioni in alcuni importanti concorsi internazionali ("G B Viotti" di Vercelli "J Iturbi" di Valencia "Van Cliburn" di Fort Worth) Nel è stata una dei “Laureates” al Concorso “Esther Honens” a Calgary Grazie a questo risultato ha ulterior mente intensificato la propria attività concertistica debuttando in tutta Europa (Musikhalle di Amburgo Salle Cortot di Parigi Concertgebouw di Amsterdam Società Chopin di Varsavia Teatru Manoel Malta) e in Cina Hong Kong Stati Uniti Canada Sud Africa Brasile sia come solista che con Orchestra (Orchestra Sinfonica della Rai Orquesta Ciudad de Cordoba Calgary Philharmonic Orchestra Cape Town Philharmonic Neue Philharmonie Westfalen) La critica la definisce anche una sensibile interprete del repertorio cameristico Ha collaborato con interpreti di rilievo come Rocco Filippini Anto Kuerti Alban Gerhardt il Quartetto Takacs il Quartetto Sine Nomine Ha inciso per l'etichetta canadese Arktos musiche di Debussy Skrijabin e Chopin Ha inoltre registra to le Polacche di Chopin nell’ambito dell’integrale chopiniana per la Brilliant Classics Ha studiato al Conservatorio “L Cherubini” di Firenze con Roberto Caglieri ed all’Accademia Pianistica di Imola Si è poi perfezionata presso l’International Piano Foundation ai Corsi di Sermoneta e alla Scuola di Musica di Fiesole con alcuni tra i più grandi musicisti di oggi tra cui Paul Radura Skoda Dimitri Bashkirov Leon Fleisher Karl Ulrich Schnabel William Naboré Maria Tipo e Fou Ts'Ong

ABRIZIO OTTAVIUCCI si è brillantemente diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di FPesaro sotto la guida di PMariotti; ha inoltre studiato Composizione e Musica Elettronica Ha tenuto concerti nelle più importanti città italiane e tedesche e tournées negli Stati Uniti Canada Inghilterra Canarie India E’ stato più volte invitato a prestigiosi festival e rassegne come Nuova Musica Macerata “Traiettorie” Parma Accademia S Cecilia Nuova Consonanza Roma Evento Suono Pesaro Amici della Musica Palermo Centro d’Arte Padova S Maternus Koln Tonhalle Dussendorf etc Di particolare importanza la sua attività nella musica contemporanea nella quale ha collaborato con partners di grande prestigio quali R De Saram S Scodanibbio M Caroli M Zurria F Dillon A Campagnari T Bouman M Stockhausen con il quale collabora intensa mente dal anche nei repertori tradizionali Ha eseguito prime assolute dei compositori S Scodanibbio T Tesei F Mencherini Ha studiato l’opera pianistica con G Scelsi Attivo anche sul piano della sperimentazione ha tenuto concerti con G Peacock R Schulkoswky P Giaro M Naussef C Bauer Ha registrato per la ECM Monaco CMP Koln AMIATA Firenze SPLASH Milano WISTERIA Amsterdam AKTIVARUM Koln e per le radiotelevisioni italiana tedesca inglese americana Vive ad Assisi dove dirige il progetto “laboratorio di musica intuitiva”

MANUELA PIEMONTI diplomatasi a pieni voti nel presso il Conservatorio di Milano Esotto la guida di Anita Porrini e Alberto Mozzati ha vinto vari Concorsi nazionali ed interna zionali ("Vittorio Gui" di Firenze Premio Città di Torino Premio Atkinsons di Saturnia) ed è risul tata finalista alla Melbourne Chamber Music Competition Pianista del Trio Matisse fin dalla sua fondazione si è esibita nelle più importanti stagioni e sale italiane (Unione Musicale di Torino Società dei Concerti di Milano Biennale di Venezia Accademia Filarmonica di Roma Teatro San Carlo di Napoli Salone dei Cinquecento di Firenze Sala Bossi di Bologna etc) Ha effettuato tournées in Germania Spagna Portogallo e Israele registrando per varie radio europee ed ese guendo in prima assoluta opere di compositori quali Luis de Pablo e Mauricio Kagel Ha inciso per la Casa Ermitage e per la rivista Amadeus E' docente di musica da camera presso il Conservatorio "GVerdi" di Milano FÊTE per pianoforte Il Festival Pontino è un po’ il “Festival del mio cuore” poiché fu la mia prima occasione importante nel lontano quand’ero ancora studente e non ancora ventiquattrenne Quell’anno conobbi lì Mario Bortolotto che confesso mi incusse non poca 2929giugnogiugno soggezione sia perché avevo studiato i suoi libri sia per la sua straordinaria cultura e anche per quel modo di dare opinioni e VENERDÌ ore giudizi senza fronzoli che terrorizzava un po’ gli esordienti Sermoneta Castello Caetani come me Anno dopo anno festival dopo festival (Pontino sì ma anche Biennale di Venezia Venezia Opera prima ecc) il terrore è passato e si è tramutato in una simpatia sempre rispettosa ma certo molto amichevole Sono quindi particolar ALESSANDRA MARIA AMMARA pianoforte mente felice di dedicare ai suoi anni questo mio pezzo per FABRIZIO OTTAVIUCCI pianoforte pianoforte spumeggiante e festoso come si addice all’occasio ne E sono felice anche del fatto che a suonarlo sia mia moglie EMANUELA PIEMONTI pianoforte Emanuela Piemonti che tante conversazioni attorno alla pittu ROBERTO PROSSEDA pianoforte ra più ancora che sulla musica ha sostenuto con Mario Alessandro Solbiati ALESSANDRO SOLBIATI () * VARIAZIONI per pianoforte Fête per pianoforte solo () ’” Questo pezzo è dedicato a Mario Bortolotto cui mi lega una (E Piemonti) lunga ed affettuosa amicizia per il suo ottantesimo compleanno IVAN VANDOR () Si tratta di variazioni per pianoforte basate su di un tema for * mato da una serie di note che apre e chiude la composizione Variazioni per pianoforte () ’ Ivan Vandor (F Ottaviucci) STUDIO SULLA MONOTONIA per pianoforte ALDO CLEMENTI () Si tratta di un complesso contrappunto in cui le quattro parti Studio (sulla monotonia) per pianoforte () ’ ripropongono costantemente un disegno di due sole note Il (R Prosseda) brano è in forma AB dove la parte B è un “Double” (come eco) costituito dalla ripetizione totale della parte A ma con alcune * Madrigale per due pianoforti () ’ modifiche intervallari alla cellula semitonale un diverso sfasa (R Prosseda A Ammara) mento delle voci e velocità e dinamiche ridotte La tessitura della parte A è anche leggibile come un canone inverso considerando GILBERTO CAPPELLI () le tre voci superiori come dux e le tre inferiori come comes * Frammento per pianoforte () ’ (F Ottaviucci)

MADRIGALE per due pianoforte ALBERTO CAPRIOLI () Il pezzo è un regalo per Mario Bortolotto (per la seconda volta * Senza tempo per pianoforte () ’ sulle note A B) Aldo Clementi (F Ottaviucci)

FRAMMENTO per pianoforte MICHELE DALL’ONGARO () In tutto l’arco della composizione vi è una contrapposizione vio * Ton sur ton per due pianoforti () ’ lenta fra contrappunti di diversa natura (omoritmici polifonici (R Prosseda A Ammara) etc) Però la cosa più importante che ho cercato di fare in questa composizione è una indagine e uno scavo profondo sul suono Ho voluto scrivere e dedicare questo pezzo a Mario Bortolotto per testimoniargli il mio affetto e la mia profonda stima Gilberto Cappelli *Prima esecuzione assoluta SENZA TEMPO per pianoforte solo TON SUR TON per due pianoforti La musique donne l’idée de l’espace Tous les arts plus ou Il titolo reversibile spiega da solo un po’ di cose Per esem moins; puisqu’ils sont nombre et que le nombre est une tra pio che il pezzo è nato da una commissione di Mario duction de l’espace Bortolotto per questa edizione del Festival Pontino e si è Ch Baudelaire trasformato in un omaggio al committente per il suo com Dalla prefazione alla partitura:«Il brano va pensato come una grande Cadenza Le durate sono da interpretarsi libera pleanno Oppure che inizia con un canone ritmico (sfregia mente avendo cura di dare il massimo rilievo ai fraseggi to da rapide figure man mano prevalenti) che tornando alla armonici melodici e di registro: durate libere per uno spazio fine (in un campo armonico più compresso) chiude la parti musicale libero rinnovato ogni volta dall’interpretecompo tura E anche che l’idea di un pianoforte sovrapposto ad un sitore» altro (una matrioska in bianco e nero) domina timbrica La dedica a Mario Bortolotto è legata al ruolo che assume mente l’impostazione dell’opera Rimarrebbe da accennare nel brano la memoria: quella più remota della storia che (e qui il titolo non aiuta) al tachipsichico virtuosismo fin entra in dialogo con quella del passato prossimo delle riso troppo esplicitamente richiesto agli interpreti E anche qua nanze incrociate talvolta opposte dei “tenuti” del I e del III segnalerei un’occulta influenza del festeggiato (o meglio: Pedale concorrendo a ricreare di volta in volta evocati dal del suo carattere) Insomma: mancano solo le candeline ma l’interprete nuovi spazi musicali nei tempi e nella mente dell’ascoltatorepartecipe non si esclude che una seconda versione possa comprendere Alberto Caprioli pianoforti adeguatamente preparati

Buffo: più gente tipo Boulez Stockhausen Clementi e Bortolotto compie gli anni e più appare radicalmente giovane mentre ridicol mente preistorici si dimostrano molti tromboni di recentissima leva Michele dall’Ongaro LESSANDRO SOLBIATI nato a Busto Arsizio nel si è VAN VANDOR nasce a Pécs in Ungheria il ottobre Si Adiplomato presso il Conservatorio di Milano in pianoforte Itrasferisce in Italia nel ed inizia lo studio del violino e (con Eli Perrotta) e in composizione (con Sandro Gorli) due anni più tardi quello del pianoforte e della composizione Contemporaneamente ha studiato per quattro anni () Dai sedici ai vent’anni è uno dei più stimati sassofonisti di jazz con Franco Donatoni all'Accademia Chigiana di Siena Ha vinto in Italia Riprende quindi lo studio della composizione dappri oltre a vari concorsi nazionali il Concorso Internazionale di ma con Guido Turchi e successivamente al Conservatorio di Torino nel e il RAIPaganini di Roma nel Ha ricevuto Santa Cecilia a Roma con Goffredo Petrassi Diplomatosi nel commissioni dal Teatro alla Scala dalla RAI dal si reca a Parigi dove studia con Max Ministero della Cultura francese da Radio France Deutsch l’allievo di Schönberg Ritornato a dall'Università di Parigi dal Mozarteum dal Roma segue il corso di perfezionamento di South Bank di Londra dalla Fondazione Petrassi all’Accademia di Santa Cecilia dove si Gulbenkian di Lisbona dalla Biennale di Venezia diploma nel Lo stesso anno vince il ° dal Festival Milano Musica dal Teatro Comunale Premio (sezione musica da camera) del Concorso di Bologna dalla Basilica di San Petronio per il VII Internazionale di Composizione della Società Centenario della fondazione dall'Orchestra Italiana di Musica Contemporanea con Sinfonica "G Verdi" di Milano; i suoi lavori sono Quartettoper archi Due anni dopo allo stesso stati eseguiti nei più importanti festival (Lille concorso viene segnalata la sua composizione Avignon Huddersfield Présences Pontino Wien Canti Sacri (° premio Ligeti ° premio Kagel) Modern Metz Strasbourg Biennale di Venezia Intanto l’anno precedente i Motiper orchestra Montepulciano Holland Festival Zagabria ottenevano il ° Premio (il ° Premio non asse Lisbona Stoccolma IRCAM S Cecilia in Roma gnato) al Concorso Internazionale dell’AIDEM Boston RAI di Roma Milano Torino e Napoli (Associazione Italiana per l’Educazione Maggio Musicale Fiorentino Settembre Musica Musicale) E’ quindi membro dei gruppi d’im Unione Musicale) e sono stati registrati e tra provvisazione “Nuova Consonanza” e “Musica smessi da molte radio europee ed americane Tra Elettronica Viva” Con quest’ultimo effettua le incisioni discografiche si segnalano l'Oratorio numerose tournées e registrazioni in Europa Nel nel deserto (CD ADDA Ensemble EM) dopo essersi trasferito negli Stati Uniti Quartetto con Lied (Quartetto Borciani vince il Premio Taormina con Dance Music per Stradivarius) e un CD monografico dell'Ensemble orchestra Nel si laurea in Etnomusicologia Alternance di Parigi (Stradivarius ) Per la all’Università di California di Los Angeles (UCLA) RAI ha prodotto due "radiofilm" entrambi basati ed intraprende una ricerca sulla musica del su racconti di Paola Capriolo Frammenti da "Il Buddismo tibetano presso le comunità monasti gigante" () e La colomba azzurra () La che rifugiate nel Nepal e nell’India del Nord collaborazione con la Capriolo continua nel ricerca i cui risultati verranno condensati nel suo con la produzione di Con i miei mille occhi ispira libro La Musique du Bouddhisme tibétain to all'omonimo racconto lungo pubblicato da (Buchet/Chastel Paris tradotto in tedesco Bompiani (libro con CD allegato) Dal è per Heinrichshofen Verlag due anni dopo) Dal docente di Fuga e Composizione presso il al è vicedirettore prima poi direttore Conservatorio "G Verdi" di Milano dopo aver dell’International Institute for Comparative insegnato al Conservatorio di Bologna dal al Music Studies di Berlino (Ovest) Nel rientra anno nel quale ha iniziato una collaborazione con la in Italia per insegnare composizione al Conservatorio di Musica Sezione Musica Contemporanea dell'Accademia Internazionale di Bologna e poi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma Ha della Musica (Fondazione Scuole Civiche di Milano) Ha inse scritto numerosi articoli è stato vicepresidente della Società gnato al Centre Acanthes di Avignone nell'estate del e di Italiana di Etnomusicologia Visiting Professor alla University Metz nel ; ha tenuto masterclass ai Conservatori Superiori of Michigan Ann Arbor e le sue composizioni sono state e di Parigi ( e ) di Lione () e di Città del Messico sono eseguite in numerosi festival stagioni concertistiche e () Pubblica per la Casa Editrice Suvini Zerboni trasmesse sulle stazioni radio nazionali ed internazionali È cit SugarMusic Spa di Milano tadino italiano e vive a Roma LDO CLEMENTI (Catania ) inizia a tredici anni lo ILBERTO CAPPELLI nato a Predappio Alta (Forlì) nel Astudio del pianoforte diplomandosi nel sotto la Gha frequentato il Conservatorio di Bologna diplomandosi guida di Giovanna Ferro un'allieva di Alfredo Casella; nel in pianoforte direzione d’orchestra musica corale e composi ' segue a Siena il corso di perfezionamento pianistico zione sotto la guida tra gli altri di G Manzoni A Clementi T tenuto da Pietro Scarpini Gotti e G Noferini Altrettanto importanti per la sua formazio A sedici anni comincia a studiare composizione nella sua ne sono stati i contatti avuti con Sciarrino e Nono città e la continua poi con Alfredo Sangiorgi (allievo di Attualmente insegna Composizione presso il Conservatorio B Schoenberg a Vienna nel ) che lo mette Maderna di Cesena Tra le sue opere ricordiamo per la prima volta a contatto con la tecnica “Due pezzi per violino solo” () eseguiti per la dodecafonica (Catania Bolzano ) Dal prima volta a Venezia Teatro La Fenice dal violi al studia a Roma con Goffredo nista Enzo Porta; “Quartetto per Archi” () Petrassi sotto la cui guida si diploma presentato nello stesso anno alla Biennale di Dal al frequenta i corsi di Darmstadt Venezia dal Quartetto Arditti; “Andando nel sole dove vengono eseguiti Tre Studi per orchestra che abbaglia” () per orchestra eseguito a da camera () Composizione n per Palermo dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di pianoforte () e Triplum () Per una Milano diretta da Giampiero Taverna; “Isole decisiva svolta musicale fu importante la inquiete” () per gruppo da camera presenta conoscenza di Bruno Maderna () che gli to a Bologna dall’Ensemble MusicaRealtà diretta aprì orizzonti affatto sconosciuti e fondamen da Dario Endrigo; “Memoria” per chitarra sola tale l'aver frequentato lo Studio di Fonologia () eseguita in prima assoluta dal chitarrista di Milano (): qui realizza Collage Piero Bonaguri alla Biennale di Venezia; “A () Collage (Dies irae) () e Collage Corde” () per pianoforte eseguito a (Jesu meine Freude) () La prima esecu Edimburgo dal pianista Nicola Hodges; “E come zione di una sua composizione si tenne a il vento” () per orchestra eseguito a Bologna Vienna nel (Poesia di Rilke soprano sotto la direzione di Alberto Caprioli; “Veni Lydia Stix pianista Erik Werba) Terminati gli Sanctu Spiritus () per coro ottoni e percus studi di composizione la prima esecuzione sioni eseguito a Forlì; “Blu Oltremare” () importante di una sua opera avvenne nel per gruppo da camera eseguito a Bologna sotto alla Radio di Amburgo per il ciclo "Das neue la direzione di Francesco La Licata; “Suoni” Werk" (Cantata su un frammento di Calderon () per banda eseguito a Bologna dalla Banda de la Barca ) dell’Aeronautica Militare Italiana diretta da Nel vinse il secondo premio SIMC con Patrizio Esposito grazie al quale nel giugno Episodi () e nel il primo premio dello ha vinto il Premio Abbiati; “Per Due Voci” () stesso concorso con Sette scene () Nel per flauto e violino eseguito a Milano da Anna realizza a Roma uno spettacolo su mate Maria Morini e Enzo Porta; “Il Giardino della spe riali visivi di Achille Perilli (Collage Accademia ranza” () per quartetto d’archi eseguito a Filarmonica Romana) Nel è stata esegui Bologna dal gruppo “Fontana Mix” Nel giugno ta alle "Orestiadi" di Gibellina l'opera Interludi ha partecipato al Festival Pontino a Latina Musica per il Mito di Eco e Narciso alla quale è con il pezzo da camera dedicato a Goffredo stato assegnato il Premio Abbiati Il Petrassi “La Montagna di Cézanne” e nell’agosto Teatro alla Scala gli ha commissionato una nuova opera il pianista Enrico Belli ha eseguito in prima assoluta il Carillon pezzo “Frammento Blu” in occasione del festival pianistico Per Dal al è stato docente di "Teoria musicale" presso Pianosolo di Amandola (AP) Nel gennaio a Bologna è il DAMS di Bologna; è sovente invitato a tenere seminari e stato eseguito “Cerco un paese innocente” per attrice e chitarra corsi di composizione e nel febbraio “Per Fausto” per violino solo Nel marzo a Torino c’è stata la prima esecuzione del pezzo per orchestra da camera Frammento per Laura eseguito dall’Orchestra Nazionale della Rai LBERTO CAPRIOLI compositore e direttore d’orchestra Anato a Bologna nel ha compiuto gli studi musicali a Parma Vienna e Salisburgo e quelli letterari all’Università di Bologna Per la sua attività compositiva fondamentali sono stati gli incontri con Camillo Togni e Karlheinz Stockhausen poi con Boguslaw Schaeffer e Franco Donatoni che lo hanno invitato a tenere Seminari sulla sua musica al Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia Chigiana di Siena in seguito con John Cage e Heinz Klaus Metzger con i quali ha collaborato all’ultima esecuzione italiana di Musik Walk Dopo la pubblicazione nel in Germania di un primo compact disc dedica to alla sua musica da camera ha ricevuto ritratti di compositore a Salisburgo Innsbruck

e Monaco di Baviera e commissioni dai mag © Foto Primo Gnani Bologna giori festival europei tra cui Wien Modern ICHELE DALL’ONGARO (Roma ) ha Autunno di Varsavia Europäisches Musikfest studiato al Conservatorio Santa Cecilia di Stoccarda Centre Iannis Xenakis di Parigi M di Roma Successivamente si è perfezionato in con registrazioni radiofoniche in Europa Composizione con Aldo Clementi Nel è Giappone e Stati Uniti La carriera direttoriale tra i fondatori dell’ensemble Spettro Sonoro iniziata ancora studente con il debutto alla dedito alla promozione e l’esecuzione della Deutsche Staatsoper di Berlino e alla Radio dii nuova musica collaborando come interprete Vienna nel e quello italiano alla guida dei alla realizzazione di prime assolute e italiane di Dresdner Philharmoniker nel si è indiriz autori come Cage Stockhausen Evangelisti zata sempre maggiormente verso il repertorio Clementi Scelsi fino ai più giovani Sempre con romantico e contemporaneo presentando Spettro Sonoro è tra gli interpreti della prima opere anche in prima esecuzione di Maderna esecuzione integrale dell’opera musicale di F Castiglioni Togni Clementi Bussotti Nietzsche Dal collabora per alcuni anni Sciarrino Guarnieri Cappelli Incardona e di come pianista con l’Orchestra Sinfonica della numerosi compositori delle più giovani genera RAI di Roma Le sue composizioni presentate zioni Oltre a collaborare da oltre un decennio in Italia e all’estero sono state eseguite e pro con l’Österreichisches Ensemble für Neue grammate nelle principali istituzioni Musik di Salisburgo è stato ospite di istituzioni Attualmente pubblica per le Edizioni Suvini quali Settembre Musica Wiener Festwochen Zerboni di Milano Ha collaborato con Gianni Milano Musica Süddeutscher Rundfunk Rodari Vittorio Sermonti Luca Ronconi Teatro La Fenice Fondazione Arturo Claudio e Daniele Abbado Stefano Benni Toscanini Kammerensemble Neue Musik Michele Serra Alessandro Baricco Dal al Berlin Rossini Opera Festival Ha tenuto semi è stato consulente musicale del nari e conferenze in varie università europee e RomaEuropa Festival Dal al è stato nordamericane presidente di Nuova Consonanza Dal febbraio al marzo è stato Curatore delle Attività Permanenti del Settore Musica della Biennale di Venezia Fa parte del Direttivo del Centro Tempo Reale fondato da Luciano Berio e di quello dell’Accademia Filarmonica Romana Dal è responsabile della programmazione musicale di Radio MANUELE ARCIULI si è imposto all'attenzione del pubblico e della critica per le sue interpre Etazioni del classicismo viennese del novecento storico e della musica contemporanea specie americana Suona regolarmente per prestigiose istituzioni tra cui il Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo Settembre Musica di Torino La Biennale di Venezia il Miller Theater di New York le Berliner Festwochen il Teatro San Carlo di Napoli La Fenice di Venezia l’Arena di Verona il Carlo Felice di Genova l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI le Orchestre "Verdi" e "Pomeriggi Musicali" di Milano l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo l’Orcquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro il Festival Milano Musica/Teatro alla Scala il Festival Pianistico di Miami l'Orchestra e il Coro della Svizzera Italiana e molte altre ancora collaborando con musicisti e direttori di fama internazionale Ha inciso numerosi cd per Chandos Bridge VAI e Stradivarius tra i quali l'integrale pianistica di Berg e Webern un' antologia di musica americana e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondialeL'album dedicato a George Crumb inciso per Bridge ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards Ha vinto il premio della critica italiana con il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski eletto miglior disco italiano del Molto apprezzato per la profondità e l'originalità del suo approc cio interpretativo si è guadagnato la fiducia di molti compositori americani e italiani: in questo senso ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle 'Round Midnight Variations un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel da fra i maggiori autori statunitensi che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni; e Eine Kleine Mitternachtmusik una vasta opera pianistica dedicatagli da George Crumb che segna il ritorno alla composizione del grande musicista americano dopo parecchi anni La letteratura per pianoforte e orchestra si arricchisce di numerose opere espressamente scritte per Emanuele Arciuli tra cui segnaliamo i lavori di Michael Nyman Michele dall’Ongaro Filippo Del Corno Lorenzo Ferrero e il musicista nativo americano (cheerokee) Louis W Ballard il cui Indiana Concerto sarà eseguito da Arciuli nel gennaio con la Indianapolis Symphony Orchestra (dir MVenzago) Oltre alle frequenti collaborazioni con riviste prestigiose (Piano Time e attualmente Il Giornale della Musica) Arciuli ha appena pubblicato il volume “Rifugio Intermedio il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti” per il Teatro di Monfalcone e sta lavorando ad un nuovo ampio saggio sul pianoforte americano Nel ha curato le stagio ni cameristiche della Fondazione Lirico Sinfonica “Petruzzelli e Teatri di Bari” Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci ampie monografie sugli interpreti italiani di oggi su RaiRadioTre E' titolare della cattedra di pianoforte principale e del Corso di pianoforte contemporaneo per i bien ni postdiploma al Conservatorio di Bari dal è frequentemente Guest Faculty (professore ospite) al College Conservatory of Music della Università di Cincinnati ed in altre università ame ricane 3030giugnogiugno SABATO ore Sermoneta Castello Caetani

EMANUELE ARCIULI pianoforte

CAMILLO TOGNI ( ) Quinto Capriccio per pianoforte () ’

¡Oh! per pianoforte YEHUDI WYNER () ¡Oh! per pianoforte è stato scritto per festeggiare gli ottanta New Fantasies () ’ giovanili verdi anni di Mario Bortolotto L’amicizia con Mario – Addio addio Roma più che quarantennale – è stata per me di un’importanza che non Delirium Breve sarei in grado di misurare A parte la sua cultura/sapienza irrag From the Flow giungibile il suo giudizio infallibile la sua critica acuta e quando necessario severa il suo tratto è stato uno di quei regali di cui raramente la vita ci fa dono ¡Oh!è un piccolo segno di ricono FREDERIC RZEWSKI () scenza o meglio un modo di partecipare a un omaggio al quale da “Four Pieces”: nn e () ’ non avrei voluto mancare Prego Mario di perdonarmi la mode stia del contributo in virtù delle molte opere che in questi qua rant’anni gli ho dedicato LUIS DE PABLO () Luis de Pablo * ¡Oh! per pianoforte () ’

DUE STUDI per pianoforte GIANCARLO SIMONACCI () Nel nasce “Ostinato” per pianoforte tre accordi dai quali sca * “Due Studi” per pianoforte () ’ turisce un “severo” corale a voci che converge in un fluire isocro I Notturno no e immutabile (ostinato appunto!) di quartine affidate alla II Toccata mano sinistra alle quali si contrappone una linea melodica aspra e singhiozzante “cantata” dalla mano destra I “Due Studi” del dedicati a Emanuele Arciuli sono una inda JOHN ADAMS () gine ulteriore un altro studio dello stesso materiale accordale di Phrygian Gates () ’ “Ostinato” Le indicazioni “Notturno” per il primo studio e “Toccata” per il secondo studio intendono solo suggerire lo spirito il carattere la psicologia dei brani Volendo esplicitare il contenuto evocativo dei due titoli si potreb be ravvisare nel “Notturno” una sottile tendenza alla introspezione ascetica come nella “Toccata” quasi settecentesca negli intenti l’e sasperazione narcisistica del virtuosismo strumentale Giancarlo Simonacci * Prima esecuzione assoluta Nal Giuseppina La FaceBianconi docente all’Università di Bologna (DAMS) commissionò a Camillo Togni e ad altri autori un’appendice al celebre ciclo ottocentesco Hexameron variazioni su “Suoni la tromba e intrepido” da Puritani di Bellini composte fra gli altri da Czerny Chopin Liszt e Thalberg Togni egli stesso eccellente pianista assai legato al repertorio romantico (anche grazie alla frequentazione di Arturo Benedetti Michelangeli) accettò di buon grado Il risultato è una breve pagina densa con accensioni virtuosistiche improvvise molto ben scritta per pianoforte e nella quale il tema di Bellini è totalmente interiorizzato Di un certo interesse è il procedimento mediante il quale Togni ricava dal tema belliniano una serie dodecafonica Chi abbia dimestichezza coi calembour non potrà non appassionarsene anche perché qui – come spesso accade nei giochi di parole – occorrono alcune “licenze” per dare coerenza al tutto Per cui ad esempio Togni ricorre ad una versione “altra” della seconda cellula dell’inciso (trepido) con un si che manca nell’originale ma che gli serve per completare la serie dodecafonica ottenuta mediante l’inversione di ciascun gruppo di tre note trasposte alla quinta diminuita (tritono diabulus in musica come scrive egli stesso) In una dettagliatissima analisi Togni illustra con dovizia da entomologo ogni dettaglio formale e strutturale del Capriccio dal numero di totali cromatici impiegati sino alle minime financo irrilevanti scelte dinamiche ritmiche contrappuntistiche etc Togni conclude con tono vagamente notarile che “il materiale che risulta impiegando la sola trasposizione di è sufficiente per la costituzione di un pezzo della durata di minuti” Yehudi Wyner canadese residente a Boston e recente Pulitzer Prize grazie al concerto per pianoforte Chiavi in Mano è un eccellente pianista egli stesso Ha composto una lunga serie di Fantasies tra cui le prime tre (Three Short Fantasies) di astra zione postespressionista costituiscono un polittico di serrata concisione Molto eseguite ed apprezzate negli Stati Uniti David Burge le ha definite “brief but virile” Le successive due raccolte (New Fantasies) appaiono meno unitarie sul piano strutturale dunque non richiedono che ne venga eseguita l’intera successione Contengono momenti di superba scrittura di volta in volta ammicante al jazz alla musica antica al pianismo ottocentesco La prima raccolta (da cui sono tratte le tre eseguite stasera) insiste sul medesimo materiale accordale Delle tre brevi pagine la prima è una melanconica processione la seconda una pagina di rapinosa astrazione che rimanda persino allo Schoenberg espressionista la terza una frenetica pièce de virtuosité che pare ispirarsi allo swing di Art Tatum Figura autorevole della scena musicale statunitense Wyner non mai perso nella sua musica come nel tratto umano una cordialità di toni ed un calore comunicativo preziosi forse rinvigoriti dalla sua frequente presenza nell’amatissima Italia (e molti titoli delle sue opere sono infatti in italiano) I Four Pieces di Frederic Rzewski risalgono al ' Si tratta di una sorta di sonata in quattro movimenti camuffata da polittico alla maniera degli Improvvisi op di Schubert; una sonata i cui singoli movimenti possono dunque essere eseguiti anche come composizioni a sé Il pezzo n è una sorta di Adagio che utilizza intervalli eccedenti e diminuiti con un effetto vagamen te esotico ma si tratta sempre del tema esposto all'inizio del primo pezzo per quanto ingegnosamente modificato L'episodio centrale è quasi romantico ma qui anche pieno di vis "rivoluzionaria" tanto da trasformarsi in un canto di protesta politica siamo negli stessi anni del suo capolavoro People United Si tratta di un momento di struggente cantabilità Ma il terzo brano è molto di più e nella sezione successiva che potremmo definire una sorta di sintesi fra Ives e Bartòk presenta una rilevante complessità pianistica e concettuale David Burge scrive che sarebbe quasi necessaria una terza mano per eseguire corretta mente questi passaggi di impervio magmatico contrappunto Il brano n conclude degnamente questo ciclo E' caratterizzato (un po' alla maniera di Winnsboro cotton mill blues ma in modo ancor più radicale) da una pulsazione ritmica implacabile ossessiva che percorre l'intera estensione del pianoforte in maniera vertiginosa con momenti di grande violenza percussiva ed altri di maggiore lievità risolvendosi in un irresistibile "toccata" piena di verve che svanisce com'era nata Il graduale accaval larsi e succedersi delle frequenze e degli accordi produce un effetto timbrico nuovo e sorprendente tanto che si potrebbe pen sare piuttosto ad un sintetizzatore o alla compresenza di un live electronic che interagisce con il pianoforte Nel finale con il canto liberatorio che si spegne gradualmente ridotto al silenzio da una serie di "colpi" sempre più violenti ed implacabili emer ge pienamente il senso di tragica poesia dell'opera Phrygian Gates di John Adams è un'opera estrema quasi utopistica nella quale un giovane Adams appena trentenne realizza un affresco di inusitata vastità riuscendo a coniugare scienza e spirito libertà e rigore creando spazi di "interpretabilità" che apparentemente la scrittura sembra negare e lo fa rifuggendo da qualunque compromesso grazie ad un virtuosismo pianistico stupefacente Ma partiamo dal titolo: Phrygian Gates tradotto letteralmente significa più o meno Cancelli Frigi Frigi si riferisce ad uno dei due modi (lidio e appunto frigio) adottati da Adams nella sua composizione Cancelli gates rinvia al concetto di gate nella musica elettronica: in pratica il gate è un circuito e ogni gate comporta una trasformazione brusca o meno brusca ma comun que non graduale o preparata Tutto accade ex abrupto e infatti in questo brano i cambiamenti di atmosfera di velocità di carattere di organizzazione modale etc avvengono senza mai un rallentando un accelerando un'esitazione; talvolta il pianista ha da immedesimarsi in un circuito integrato! Ma come ho già detto proprio in questo rigore risiede uno dei motivi di fascino dell'opera Nella quale ci sono spazi per quanto interstiziali di interpretabilità non c'è affatto una spersonalizzazione del piani sta i parametri su cui può intervenire sono molteplici l'accesso ad ognuno di questi è strettissimo e talvolta invisibile ma poi una volta entratoci lo spazio si rivela confortevole Sul piano formale Phrygian Gates è diviso in quattro sezioni: la prima si estende per battute presenta una pulsazione rit mica implacabile (mai una pausa) di crome a circa / p La seconda più veloce (circa / p) si estende per battute (fino a ) La terza lenta è l'unica con un titolo (sistema di pesi e misure) e si riferisce alla precisione computeristica della figurazio ne accordale quasi sempre non coincidente con il tactus cioè con l'impulso forte della battuta La scrittura è assai raffinata e usa un do basso e il mi acuto ossessivamente come risonanze echi quasi a creare un ambiente sonoro virtuale L'ultima parte dell'opera è un tour de force pezzo di bravura e di resistenza e contiene un episodio perfettamente palindromo di oltre cin quanta battute prima della coda vera e propria Le quattro sezioni per quanto riconoscibili all'ascolto si susseguono senza soluzione di continuità per cui assieme a certo lavori monstre di Feldman Charlemagne Palestine e la Monte Young direi che Phrygian Gates è tra le opere pianistiche più lunghe una composizione in cui per minuti non si staccano mai le mani dal pianoforte Emanuele Arciuli UIS DE PABLO nasce a Bilbao (Spagna Paese Basco) il L gennaio Inizia gli studi musicali a partire dai anni di età a Fuenterrabía Li prosegue privatamente a Madrid con Max Deutsch a Parigi e nei corsi di Darmstadt Fonda a Madrid "Tiempo y Música" e "Alea" () gruppi che hanno dato modo al pubblico spagnolo di cono scere la musica contemporanea e diverse culture musicali non occidentali Fonda anche il primo labora torio elettroacustico spagnolo E' stato docen te al Conservatorio di Madrid presso le Università di Buffalo Ottawa Montreal; ha tenuto corsi in Francia Italia Belgio USA Giappone Argentina Messico; Direttore di "Encuentros" (Pamplona) Biennale Musicale (Madrid) Festival di Lille; Laurea "honoris causa" presso l'Università Complutense (Madrid) Accademico di belle arti (Madrid Granada Belgio) Ha conseguito numerosi premi spagnoli e internazionali (Premio Guerrero Medaglia d'Oro del Re di Spagna per le Belle Arti Medaglia d'Oro del Círculo de Bellas Artes di Madrid "Officier des Arts et des Lettres" su nomina del Ministero della Cultura francese Premio della Fondation Prince Pierre di Monaco Premio Honegger) La sua produ zione musicale comprende oltre cento titoli: quattro opere tre quartetti per archi vari con certi solistici (tre concerti per pianoforte altri concerti per violino violoncello chitarra flau to clarinetto sax) molta musica da camera orchestrale e vocale Nel Claude Rostand IANCARLO SIMONACCI compositore e pia ha scritto di lui nel "Dizionario della Musica Gnista è nato a Roma dove ha compiuto gli Contemporanea" (Ed Larousse): «Luis de studi musicali presso il Conservatorio Santa Pablo è oggi non soltanto la personalità domi Cecilia Si è perfezionato con Aldo Clementi per nante della scuola spagnola nonché uno dei la composizione e con Carlo Zecchi per il pia primi compositori ad avere percorso la strada noforte al Mozarteum di Salisburgo Svolge per farla uscire dal suo stretto nazionalismo e attività come solista stabilmente in duo con la conferirle un'intonazione universale ma pianita Gabriella Morelli e quale collaboratore anche una delle personalità più prominenti di vari strumentisti e cantanti Come autore ed dell'attuale panorama musicale internazionale interprete è presente nei più importanti festi grazie all'impulso che egli ha saputo conferire alle tecniche val ed istituzioni concertistiche internazionali Le sue com innovative e alle soluzioni personali e originali che ha trova posizioni sono pubblicate da BMG Ricordi Edipan to per esprimere un temperamento inventivo e poetico Rugginenti e Accord for Music Ha registrato per la Radio e eccezionale Perché in tutta questa ricerca è l'uomo a resta la Televisione Italiana la Discoteca di Stato Italiana la re sempre dietro alla propria musica: è una presenza che gli Radio Vaticana e la ORF (Austria) Ha inciso per la CRI è naturale e alla quale lui tiene» Edipan Fonotipia RCA Domanimusica Mr Classic Irtem AFM Atopos Twilighmusic Di rilievo l’integrale per pia noforte preparato di J Cage per la Brilliant Classics CICLO TRADIZIONALE DEI CONCERTI nel CASTELLO CAETANI DI SERMONETA nell’ ABBAZIA DI FOSSANOVA nell’AREA ARCHEOLOGICA e nella città di PRIVERNO FONDI LENOLA E SPERLONGA TEFANO BOLLANI comincia a studiare pianoforte all’età di sei anni Esordisce professionalmente Sa quindici anni Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel e una breve espe rienza come turnista nel mondo della musica pop (con Raf e Jovanotti fra gli altri) si afferma nel jazz collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano Paul Motian Gato Barbieri Pat Metheny Michel Portal Phil Woods Lee Konitz Han Bennink Miroslav Vitous) sui palchi piú pre stigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal dalla Town Hall di New York alla Scala di Milano) Fra le tappe della sua carriera fondamentale è la collaborazione iniziata nel e da allo ra mai interrotta con il suo mentore Enrico Rava al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben dodici dischi; il più recente Tati ECM è stato nominato disco dell'anno per l'Acadèmie du Jazz francese Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata Musica Jazz lo proclama miglior nuovo talento del ; mentre guida il proprio gruppo L'Orchestra del Titanic si lancia nella realizzazione di un ambizioso discospettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni '' (Abbassa la tua radio con Peppe Servillo Irene Grandi Marco Parente Elio delle storie tese e tanti altri cantanti e musicisti) Nel a Napoli riceve il Premio Carosone; l’anno suc cessivo la rivista giapponese “Swing Journal” gli conferisce il premio New Star Award riservato ai talenti emergenti stranieri per la prima volta assegnato a un musicista non americano Per la label giapponese Venus Records pubblica quattro dischi alla testa del suo abituale trio con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla batteria Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come La gnosi delle fanfole nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (); Cantata dei pastori immobili oratorio musicale per quattro voci narratore e pianoforte realizzato su testi di David Riondino (); il disco di canzoni scandi nave Gleda (Stunt Records ) realizzato in Danimarca in compagnia di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu ha realizzato dischi: un omaggio allo scrittore Raymond Queneau registrato in trio con Scott Colley e Clarence Penn (Les fleures bleues ) un disco in completa solitudine (Smat smat segnalato dalla rivista ingle se “Mojo” come uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno) un disco per trio jazz e orchestra sinfoni ca con Paolo Silvestri ad arrangiare e dirigere l'Orchestra Regionale Toscana (Concertone ) un doppio album (I visionari ) col suo nuovo quintetto più Mark Feldman Paolo Fresu e Petra Magoni come ospiti Ha collaborato con numerosi artisti in ambito teatrale dalla Banda Osiris fino a Marco Baliani Giorgio Gallione e il Teatro dell’Archivolto Ivano Marescotti Maurizio Crozza e Lella Costa Nel partecipa al programma televisivo di RaiUno Meno siamo meglio stiamo con Renzo Arbore È ideatore e conduttore insieme a David Riondino della trasmissione musicale Dottor Djembè andata in onda su Radiotre nella stagione / Nel per la rivista Musica Jazz è il musicista italiano dell'anno; e il disco dell'anno è il suo Piano solo uscito per la ECM Nello stesso anno l'editore Baldini e Castoldi Dalai ha dato alle stampe il suo romanzo La sindrome di Brontolo Stefano Bollani piano solo Bollani nell’ECM: un assaggio di ciò lo si è avuto tramite il suo contributo alle produzioni di Enrico Rava “Easy Living” e “Tati” ma qui la sua immaginazione spazia luglioluglio assai più largamente Bollani suona un rag di Scott 77 Joplin improvvisa liberamente suona tango come se SABATO ore fossimo all’inizio del secolo scorso suona standards Sermoneta Castello Caetani suona composizioni proprie omaggia un collega italia no Antonio Zambrini aprendo il disco con il suo Antonia Interpreta Don’t Talk dei Beach Boys e canzoni rese celebri da Louis Armstrong e Nat King Cole STEFANO BOLLANI pianoforte Improvvisa su un tema tratto dal primo concerto per Stefano Bollani piano solo pianoforte di Prokofiev E infine compie questo turbi noso viaggio attraverso i generi secondo logica e neces sità espressiva Manfred Eicher ha detto di lui: “Raramente ho incontrato un musicista un improvvisa tore che avesse un così sviluppato senso della struttura e della forma” USANNA TAMARO nasce a Trieste nel Conseguito il diploma magistrale si trasferisce a Roma per frequentare i corsi del Centro SSperimentale di Cinematografia dove si diploma in regia e comincia a lavorare dapprima come assistente di Salvatore Samperi poi girando alcuni documentari per la televisione Nel durante un soggiorno di un mese in un piccolo paese al confine tra Austria e Ungheria scrive di getto il suo primo libro Illmitz che suscita l’interesse di Claudio Magris il quale lo invia a diversi editori senza alcun suc cesso Negli anni seguenti scrive diversi altri romanzi e racconti tutti regolarmente rifiutati Nel riesce infine a pubblicare grazie all’en tusiasmo di Cesare De Michelis della Marsilio La testa fra le nuvole che vince il premio Elsa Morante Opera Prima La sua vocazione lettera ria si precisa nella raccolta di racconti Per voce sola () Segue nel il libro per ragazzi Cuore di ciccia e due anni dopo il bestseller Va’ dove ti porta il cuore pubblicato da Baldini e Castoldi e divenuto nel tempo con due milioni e mezzo di copie nel solo primo anno e quattordici milioni di copie vendute fino a oggi nel mondo il libro italiano di maggior successo del secolo Va dove ti porta il cuore è stato portato sul grande schermo da Cristina Comencini nel Nel Rizzoli inaugura una collana dedicata ai suoi libri in cui vengono ripubblicati Per voce sola Va’ dove ti porta il cuore e Cara Mathilda nonché il piccolo Verso casa in cui l’autrice parla di sé del rapporto con la scrittura e dei suoi libri Del è Più fuoco più vento seguito l’anno successivo dai racconti di Fuori incentrati sulla difficile realtà degli extracomunitari Nel Rizzoli pubblica la raccolta di saggi Ogni parola è un seme e ripropone in cofanetto il trittico di racconti Rispondimi () Ascolta la mia voce è invece l’emozionante ritorno al romanzo di Susanna Tamaro che in queste pagine riporta di nuovo a casa la ragazza ribelle di Va dove ti porta il cuore Lontana dall’ambiente letterario e dalle frequen tazioni mondane Susanna Tamaro vive attualmente in campagna a Orvieto circondata dai suoi amatissimi animali Oltre alla scrittura alla passione per le arti marziali e alla cura della sua fattoria si dedica a diversi progetti umanitari di sostegno e sviluppo per le categorie più deboli attraverso la Fondazione Tamaro creata nel e finanziata con i diritti dei suoi libri

ERGIO DELMASTRO dopo avere iniziato in tenera età la pratica del pianoforte ha studiato clarinetto al SConservatorio di Torino diplomandosi con il massimo dei voti sotto la guida di Peppino Mariani Presso lo stesso Istituto ha poi studiato canto con Elio Battaglia e privatamente armonia e contrappunto con Ettore Dabbene Ha fatto parte in qualità di primo clarinetto di svariate orchestre fra cui: RAI Teatro Regio di Torino Pomeriggi Musicali di Milano Orchestra di Padova e del Veneto i Solisti Veneti Ha inoltre collaborato con artisti di fama internazionale fra i quali: Yuri Bashmet Antonio Ballista Diego Fasolis Francoix Leleux e con prestigiose formazioni cameristiche fra cui: I Solisti di Mosca il Trio Matisse il Divertimento Ensemble i Quartetti Zagreb Prajak e il Quartetto di Torino Fa parte attualmente del Gruppo Musica Insieme di Cremona dei Fiati di Parma e dell’Ottetto Classico Italiano Ha tenuto concerti nelle principali città europee negli Stati Uniti in Giappone e nel Medio Oriente e ha inciso per le case disco grafiche BMG Ricordi Nuova Era Stradivarius e MGA di Parigi E’ stato più volte membro della giuria in concorsi internazionali ed attualmente è docente di clarinetto al conservatorio di Milano

L TRIO MATISSE è composto dalla pianista Emanuela Piemonti docente di musica da camera presso il IConservatorio di Milano dal violinista Paolo Ghidoni spalla dell’Orchestra “I virtuosi italiani” e docente di musica da camera presso il Conservatorio di Mantova e dal violoncellista Pietro Bosna Formatosi alla Scuola di Fiesole il trio Matisse si è avvalso del prezioso insegnamento del Trio di Trieste ed ha approfondi to il repertorio classico sotto la guida di maestri come Norbert Brainin Valentin Berlinskij e György Kurtag Pur riservando grande attenzione alla musica del diciannovesimo secolo il Trio ha sempre mostrato vivo interesse per la produzione moderna e contemporanea affrontando non soltanto i più noti capolavori di Ravel Ives Villa Lobos e Ghedini ma anche i lavori di compositori viventi come Salvatore Sciarrino Luis De Pablo e Alessandro Solbiati Numerosi i premi vinti sin dalla fondazione uno tra tutti il presti gioso premio Vittorio Gui di Firenze Invitato dalle più importanti società di concerti italiane quali l’Unione Musicale di Torino la Società dei Concerti di Milano l’Estate Fiesolana l’Accademia Filarmonica di Roma la GOG di Genova Ravello Festival Bologna Festival il Trio Matisse ha registrato per le radio australiana israeliana spagnola portoghese ed italiana Ha inciso per l’etichetta Aura e per la rivista Amadeus Fatto prigioniero durante la seconda Guerra Mondiale Olivier Messiaen compose il Quartetto per la fine dei tempi nel campo di Görlitz in Slesia (l'attuale Zgorzelec in Polonia) Approfittò della presenza di tre musicisti tra i compagni di pri gionia il clarinettista Henri Akoka il violinista Jean le 88 luglioluglio Boulaire e il violoncellista Étienne Pasquier per scrivere prima un breve trio (che corrisponde all'Intermède) poi un vasto DOMENICA ore affresco in otto movimenti con l'aggiunta del pianoforte (che Priverno Abbazia di Fossanova suonò lui stesso) Il pezzo fu eseguito il gennaio allo Stalag VIIIA di Görlitz in condizioni di fortuna perché il campo era sepolto dalla neve e gli strumenti erano in pessime condizioni Questo capolavoro della musica da camera del SUSANNA TAMARO voce recitante Novecento tra l'altro uno dei pochi lavori cameristici scritti SERGIO DELMASTRO clarinetto da Messiaen nacque quindi per una serie di circostanze fortui te L'ispirazione venne da un passo dell’Apocalisse di San TRIO MATISSE Giovanni come afferma lo stesso compositore nella prefazio Paolo Ghidoni violino ne («Vidi poi un altro angelo possente discendere dal cielo Pietro Bosna violoncello avvolto in una nube la fronte cinta di un arcobaleno []») pianoforte che è anche una visione ricca di simboli e di suggestioni musi Emanuela Piemonti cali: Messiaen sperimentò una serie di soluzioni compositive OLIVIER MESSIAEN ( ) nuove ritmi con un valore aggiunto non retrogradabili fuori Quatuor pour la fin du temps per clarinetto violino misura modi a trasposizione limitata sfruttò tutte le risorse violoncello e pianoforte del clarinetto del violino e del violoncello (a scapito del pia Liturgie de cristal noforte utilizzato soprattutto in funzione di accompagna Vocalise pour l’Ange qui annonce la fin du temps mento) ma soprattutto riuscì a trasformare le armonie in Abîme des oiseaux vivide pennellate di colore a descrivere con un vocabolario di Intermède suoni la sua visione della fine del tempi la dimensione dell’e Louange à l’Eternité de Jésus ternità Il primo movimento (Liturgia di cristallo) corrisponde Danse de la fureur pour les sept trompettes al risveglio degli uccelli e contrappone il canto morbido del Fouillis d’arcsenciel pour l’Ange qui annonce la fin du temps violino e del clarinetto («un merlo o un usignolo solista Louange à l’Immortalité de Jésus improvvisa circondato da un pulviscolo sonoro») agli armonici del violoncello e alla struttura isoritmica degli accordi del pia L’esecuzione è intercalata dalla lettura del testo inedito di noforte Il Vocalizzo per l’Angelo che annuncia la fine dei Susanna Tamaro: Il perpetuo inesausto movimento tempi ha il suo cuore in una lunga melopea «impalpabile e lontana» del violino e del violoncello all'unisono (e con sordi na) accompagnata dalle «dolci cascate di accordi bluarancio» del pianoforte Dopo l'assolo del clarinetto (Abisso degli uccel li) che sfrutta l'effetto di trasformazione timbrica del suono be dell'apocalisse Il settimo movimento (Vortice di arcobale nei lunghi crescendo su una nota tenuta e l'Intermezzo che è ni) è il più elaborato di tutto il quartetto con sezioni basate anche il pezzo più leggero come uno scherzo basato su ele su diverse combinazioni strumentali e sulla variazione di due menti melodici piuttosto tradizionali nel quinto movimento temi il primo melodico e sognante il secondo ritmico deri (Lode all’eternità di Gesù) si dispiega una vasta melodia del vato dal secondo movimento Il Quartetto si conclude con la violoncello («infinitamente lenta estatica») dilatata più che Lode all’immortalità di Gesù un lento assolo del violino sviluppata ma capace di accumulare una grande tensione tenero e estatico come quello del violoncello nel quinto prima di perdersi in un pianissimo impercettibile La Danza del movimento furore è una pagina monolitica uno studio ritmico su una melodia all'unisono spigolosa e martellata che imita le trom Gianluigi Mattietti Il perpetuo inesausto movimento E’ un testo che ho scritto alla fine del millennio scorso riflettendo sulla delusione che potrebbe provare Dio nei nostri confronti Ho immaginato che Dio in procinto di togliere il suo sguardo dal mondo ci ricordasse il patto dell’Alleanza tradito Susanna Tamaro

Fin dal principio lo fa sempre con implacabile precisione ero racchiusa nella densità della materia perché io sono l’energia follia estrema il perpetuo inesausto movimento o estrema saggezza Mi sono espansa Il mio sogno è il sogno di una forza amorosa come si espande un sogno Vi ho attesi e immaginati al termine della notte come un amante attende l’amato Nessuno sguardo era presente e irrequieto si aggira per la stanza allora e accende candele così come nessuno più sarà con me e sparge profumi nel momento in cui e canta il moto invertirà il suo corso: perché la gioia dell’attesa Tornerà nel seme è troppo grande la pianta per restare dalla sua morte prigioniera del silenzio altri semi ne usciranno e anche il seme si inaridirà Tra impalpabilità e concretezza Colmerò il vuoto tra gli atomi ho scelto la concretezza inghiottirò ogni cosa Si può sognare e innamorarsi del proprio sogno Per voi il mio sogno sarà concluso Così è stato per me mentre io ne comincerò Ho creato la geometria un altro per manifestare le forme perché io sono l’energia il ritmo per dar forma al cosmo il perpetuo inesausto movimento Ho creato la musica e la sua sospensione Tanti sono i miei nomi la mia manifestazione è una sola: Sono la vita e il suo ritorno luce L’angelo della morte La luce e non altro – vi ha rivelato arriva con il fuoco la diversità del mondo o nel silenzio le forme degli alberi a volte usa la falce le tinte dei fiori Fin dall’inizio lo sguardo del neonato la partitura era questa: e quello del morente nascere la vostra stella e tornare al grembo che ogni giorno sorge quiete nel primo sguardo accarezza il mondo distacco e rassegnazione e poi tramonta nell’ultimo perché ciò che si muove Poi è nata la tentazione per mio dono di restare aggrapparsi con unghie e artigli né sentimento alla vita Di piogge di fuoco per sempre ne ho mandate abbastanza Se le stelle e i monti Ad uno ad uno e i grandi alberi ho richiamato i miei angeli vivono così a lungo La vita ve la date da soli perché i nostri giorni sono cosi pochi? la stessa cosa fate Ma il vostro sempre con la morte non è neanche un soffio del mio respiro Dorme triste l’angelo del ritorno Ciò che vi inebria è credervi potenti la musica è finita Decidere la vita chi nasce inspira Decido per te i tuoi giorni chi muore espira in nome del mio sapere il libro è in mano vostra in nome della mia pietà non è una sinfonia che sale ti impongo di andartene ma uno stridio perché anche se non mi chiamo Ho atteso l’amato il Signore e l’amato è venuto comunque adesso il mio volto ha mangiato alla mia tavola è quello del tuo destino e ha bevuto Chi aveva preparato quel pane? Ho profuso bellezza intorno a voi chi aveva servito quel vino? Doveva essere questo il segno Tutto ciò che era dono Stupore e gratitudine l’avete creduto possesso a suggellare il vostri passi vi ci siete aggrappati Volano nei grandi spazi i rapaci come una formica con le ali tese con maestosa calma s’aggrappa ad un fuscello il loro sguardo abbraccia l’orizzonte Ciò che a loro sta a cuore in mare aperto è il movimento: Ma altro doveva essere mettono a fuoco una sola cosa il timore lepre fagiano o passero La festa è finita ad una ad una e vi piombano sopra soffio sulle candele e in punta dei piedi E il vostro sguardo? mi allontano dalla stanza L’ho voluto così meno perfetto curioso e aperto da ogni lato Tra i nomi del caso Eppure questo vi ha stancato c’era anche questo: nella bellezza che vi circonda follia amorosa invece del tremendo che si volge in distruzione avete immaginato Tra sapere e sapienza la docilità del mondo c’è un abisso Cessato lo stupore Vi siete mai chiesti: è salita la noia chi accende le stelle? Le carte ormai le abbiamo in mano E chi le spegne? perché non cambiare le regole del gioco? Non ho più ira per voi Susanna Tamaro I luoghi del Festival - Lenola Importante centro agricolo che si affaccia sulla piana di Fondi. Il nucleo urbano medievale occupa la parte più alta della collina (425m) con un sistema difensivo formato da una cinta di mura, secondo il tradizionale schema avvol- gente: le abitazioni sono addossate l’una all’altra, i vicoletti e le gradinate salgono verso il luogo dell’ultima difesa, dove sorgeva il Palazzo Baronale. Tra le interessanti testimo- nianze del medioevo, le chiese di San Giovanni evangelista, di Santa Maria Maggiore, di Santa Croce, delle Benigne Grazie e della Madonna del Colle che reca sulla facciata una curiosità: due piccoli cipressi ormai lì da decenni. Molto sentite sono le festività in onore della Madonna del Colle e di San Rocco. (fonte Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina)) 1111 luglioluglio MERCOLEDÌ ore Lenola Piazza Duomo

“GIOVANI ARTISTI DAL MONDO” UIGI PIOVANO ha iniziato lo studio della musica a cinque anni col padre Antonio compositore Le pianista Si è diplomato in violoncello a anni sotto la guida di Radu Aldulescu col massimo dei voti e la lode Borsista della "International Menuhin Music Academy" di Gstaad è stato mem bro della "Camerata Lysy" con la quale si è esibito anche come solista sotto la direzione di Yehudi Menuhin Si è diplomato in violoncello e musica da camera al Conservatorio Europeo di Parigi Premiato in diversi concorsi internazionali (Trapani Illzach) è stato membro del "Quartetto Michelangelo" e del complesso barocco "Concerto italiano" con i quali è stato ospite delle mag giori stagioni concertistiche italiane ed effettuato numerose tournées Ha inciso per Emi Nuova Era Opus Suona in duo con la pianista Luisa Prayer con la quale ha inciso le due Sonate di Brahms (Vermeer ) e un CD interamente dedicato a SaintSaens (Eloquentia ) Ha tenuto concerti di musica da camera con Wolfgang Sawallisch Antonio Pappano MyungWhun Chung Alexander Lonquich Dmitry Sitkovetsky Michel Dalberto Katia e Marielle Labeque E’ regolarmente ospite del Festival di Newport (USA) e del Tuscania Sun Festival di Cortona E' Primo Violoncello Solista dell'Orchestra Sinfonica dell'Accademia Nazionale di S Cecilia e dal Primo Violoncello Solista ospite della Tokyo Philarmonic Orchestra con la quale si esibirà come solista sotto la direzione di MyungWhun Chung in settembre E’ Direttore musicale dell’Orchestra da Camera della Campania con la quale registrerà con l’etichetta Naxos i concerti per pianoforte e orchestra di Paisiello con Francesco Nicolosi ed effettuerà una tournées in Giappone in ottobre Suona un violoncello Matteo Goffriller del

UISA PRAYER nata a Roma è stata allieva di Annamaria e Sergio Cafaro Si è diplomata al LConservatorio di S Cecilia nel e al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Gilbert Schuchter nel Ha seguito i corsi di musica da camera tenuti da Riccardo Brengola all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia Nazionale di SCecilia Premiata in diversi concorsi pianistici e di musica da camera si è perfezionata con Bruno Canino Paul Badura Skoda Rudolph Buchbinder Valentin Berlinsky e alla Fondazione Kempff con Gerhard Oppitz Come solista e camerista ha tenuto concerti in Italia (dove ha registrato anche per la radio e la televisione) Austria Germania Francia Lussemburgo Bulgaria Giappone Cina Taiwan Stati Uniti Ha parte cipato al Moon Beach Okinawa Music Festival (Giappone) ai festival di Sermoneta Portogruaro Kerkrade (Olanda) Newport (USA) E' stata dal al componente del "Trio Clara Schumann" col quale ha effettuato molte tournées internazionali Ha inciso per le case discogra fiche RCA Mediaphon Musikstrasse Linfair Con il violoncellista Luigi Piovano forma da alcuni anni un duo stabile che ha al suo attivo una importante attività internazionale concertistica e discografica E’ docente di musica da camera al Conservatorio "Alfredo Casella" dell'Aquila Nell’estate del mentre componeva il Quintetto per archi op Brahms iniziò a lavorare anche ad una sonata per violoncello e pia noforte che rimase per qualche tempo allo stadio di abbozzo Il pro getto fu ripreso tre anni dopo e completato nel giro di pochi mesi con dedica all’amico violoncellista Joseph Gänsbacher Nata in un 12 luglioluglio periodo in cui il linguaggio brahmsiano tendeva a svincolarsi dall’e 12 sempio di Schumann la Sonata in mi minore in tre movimenti (il progetto originale ne prevedeva quattro come consuetudine: GIOVEDÌ ore l’Adagio fu forse trasferito nella seconda Sonata) individua uno stile Sperlonga Auditorium personale che recupera anche modelli del passato che affranca il pianoforte dal suo ruolo di accompagnamento e limita il risalto della parte del violoncello All'espressione desolata che domina nel primo movimento si contrappongono sia il carattere leggero e stac LUIGI PIOVANO violoncello cato del breve Allegretto quasi Menuetto in la minore sia il conclu UISA RAYER pianoforte sivo Allegro in stile fugato che è un vero e proprio omaggio a Bach L P a cominciare dal tema tratto dal Contrapunctus XIII dell'Arte della JOHANNES BRAHMS ( ) Fuga Al violoncello dedicò diverse composizioni anche Camille SaintSaëns uno dei protagonisti della rinascita della musica da Sonata in mi min op per violoncello e pianoforte camera in Francia Nel compose la Romanza in fa maggiore Allegro non troppo op inizialmente pensata come un brano per corno e orchestra Allegretto quasi Minuetto pezzo dall'intonazione malinconica con la sua estesa melodia che si Allegro dipana sugli accordi del pianoforte e che si increspa solo nella sezio ne centrale Al violoncello è destinato anche il pezzo più celebre del Carnaval des Animaux «grande fantasia zoologica» per piccola CAMILLE SAINTSAËNS ( ) orchestra scritta nel per festeggiare con gli amici il martedì Le Cygne dal Carnevale degli Animali grasso nella casa del violoncellista Charles Lebouc Suite piena di humour ma anche "scottante" perché tutti gli animali rappresentati Romanza in fa magg op erano caricature di personaggi dell'ambiente musicale parigino (tanto che SaintSaëns decise di non pubblicarla) Anche il Cigno SERGEJ RACHMANINOV ( ) penultimo dei pezzi era una feroce parodia del melodizzare lezio Vocalise op n so e sentimentalistico ma riscosse un tale successo che divenne subito una pagina popolarissima adottata anche nel dal coreo grafo Michel Fokine per un assolo della ballerina Anna Pavlova ASTOR PIAZZOLLA ( ) Altra melodia celebre e struggente è il Vocalise di Sergej Le Gran Tango per violoncello e pianoforte Rachmaninov Anche in questo caso si tratta di una pagina estratta (dedicato a Mstislav Rostropovich) da un ciclo più ampio e poi sottoposta a un'infinità di arrangiamenti (una versione orchestrale fu realizzata dallo stesso Rachmaninov): era l'ultimo pezzo (senza testo e dedicato alla cantante Antonina Nejdanova) di una raccolta di Romanze per canto e pianoforte del pezzo così melodico da sembrare una sfida alla musica moderna ma in realtà modellato nella sua struttura sullo stile melodico di Bach Oggetto di numerose trascrizioni è stato anche Le Grand Tango di Astor Piazzolla composto nel su richiesta di Mstislav Rostropovich che lo eseguì la prima volta nel a New Orleans Esempio della perfetta fusione tra stile porteño e classico con tutte le caratteristiche melodiche armoniche e ritmiche del tango ma inserite nella struttura di una forma sonata con una mar con il sostegno di: cata differenziazione di caratteri espressivi e con un'ampia sezione di sviluppo chiara eredità degli studi in Francia con Nadia Boulanger che Piazzolla considerò la «sua seconda madre» Gianluigi Mattietti EDERICO MONDELCI diplomato con lode in sassofono al Conservatorio di Pesaro ha studiato Fcanto composizione e direzione d’orchestra diplomandosi poi al Conservatorio Superiore di Bordeaux Ha suonato come solista in tutto il mondo con le più importanti orchestre tra le quali la Filarmonica della Scala con Ozawa Al Festival Mondiale del Sassofono ha rappresentato l’Italia in Germania Giappone Stati Uniti Spagna e Italia; dalla sua esibizione al Festival di San Pietroburgo collabora con la Chamber Orchestra con cui ha registrato i Tanghi di Piazzolla Profondamente interessato alla musica contemporanea ha eseguito in prima a Manchester Cyberbird per sassofono pianoforte e orchestra di Yoshimatsu con la BBC Philarmonic Orchestra diretta da Brabbins e i due concerti per sassofono e orchestra premiati al Concorso Internazionale di Composizione del Agosto di Bologna con la Toscanini di Parma Ha inciso vari CD che comprendo no tra l’altro l’opera completa per sassofono e pianoforte di Koechlin Mondelci affianca a quella di solista un’importante attività di direttore d’orchestra con un repertorio che va dalla musica sinfonica classica e romantica alla lirica alla letteratura del Novecento Ha in attivo collaborazioni tra l’altro con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania l’Orchestra Haydn di Bolzano l'Orchestra Giovanile del Teatro Marinsky di San Pietroburgo l’Orchestra Sinfonica di San Remo l’Orchestra Sinfonica del Lazio alla guida della quale è stato al nuovo Auditorium di Roma Ha diretto produzioni operistiche di autori italiani del Settecento in festival internazionali come il St Petersburg Music Festival Tra i prossimi impegni figurano l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo la New Zealand Symphonic Orchestra tours in Germania Francia USA

AOLO BIONDI a dodici anni ha suonato con l’orchestra sotto la direzione di G Taverna R Abbado Pe R Chailly Subito dopo ha vinto il primo premio assoluto nei Concorsi di Osimo e La Spezia ha tenuto i suoi primi concerti in Italia facendosi apprezzare ovunque per la spiccata sensibilità musicale riconosciuta anche da pianisti di fama internazionale A sedici anni è stato l’unico finalista italiano al Concorso Internazionale di Senigallia e dopo aver conseguito la maturità classica si è diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano Ha tenuto recital solistici per importanti società concertistiche Italiane riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica Dal ha iniziato a dedi carsi con passione alla musica da camera specializzandosi nel repertorio per duo soprattutto quello con sassofono violoncello e flauto vincendo Concorsi nazionali ed internazionali e tenendo concerti con strumentisti di fama internazionale per le più importanti associazioni concertistiche italiane quali l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma La Filarmonica Laudamo di Messina gli Amici della Musica di Palermo gli Amici della Musica di Ancona gli Amici della Musica di Vicenza la Lipizer di Gorizia l’Emilia Romagna festival l’Ente Concerti di Pesaro Interprete versatile il suo vasto repertorio comprende anche brani dell’opera lirica brani jazz e avendo studiato composizione propri arrangia menti Dal è docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Musica di Pesaro Sassofonista e compositore americano nato nel Massachusetts nel allievo di Lennie Tristano trasferitosi nel in Francia dove ha coltivato il jazz d'avanguardia Philip Wells Woods è ritornato negli Stati Uniti nel conquistandosi la fama di uno dei più raffinati altosassofonisti del jazz contempo luglioluglio raneo Del suo linguaggio musicale influenzato a Charlie Parker 1313 (di cui ha anche sposato la vedova) è un piccolo saggio la Sonata per Sassofono contralto e pianoforte brillante lavoro del VENERDÌ ore in quattro movimenti caratterizzato da venature hard Fondi Cortile della Giudea bop da continui cambiamenti di tempo e di tonalità da frequen ti zone aleatorie lasciate all'improvvisazione Dal mondo del jazz viene anche Julian Joseph pianista e compositore inglese nato nel cresciuto musicalmente a Boston dove è entrato in FEDERICO MONDELCI sassofoni contatto con Winton Marsalis e Bob McFerrin poi a Londra dove ha collaborato anche con Viktoria Mullova e Evelyn PAOLO BIONDI pianoforte Glennie Per Federico Mondelci ha composto The Road of Kharma esempio del suo stile che combina elementi classici con PHIL WOODS () gli sviluppi più avanzati del jazz Dedicata a Mondelci è anche Gate di Graham Fitkin compositore inglese nato nel allie Sonata per sassofono contralto e pianoforte vo di Louis Andriessen al Conservatorio dell'Aia molto attivo Allegro nella musica per gli spettacoli di danza e nel repertorio destina Slowly to agli ensembles di pianoforti e al sax: lo testimoniano numero Moderato se composizioni come Hurl Ironic Turning Game Show per sax Freely e orchestra Watching e Gate per sax e pianoforte esemplare quest'ultima (del ) del suo linguaggio semiminimalista JULIAN JOSEPH () caratterizzato da una forte propulsione ritmica da un'estrema chiarezza della scrittura anche spigolosa meccanica e reitera The Road of Kharma tiva fatta di blocchi armonici contrapposti che rimanda a Stravinskij e ad Andriessen Al risale anche Four Pictures GRAHAM FITKIN () from New York di Roberto Molinelli grande lavoro per sax e Gate per sassofono soprano e pianoforte orchestra (poi trascritto per sax e pianoforte e per altri organi ci) ancora dedicato a Mondelci Nei quattro movimenti il qua rantaquattrenne compositore marchigiano ha voluto descrivere FEDERICO MONDELCI () alcune atmosfere di New York: lo spettacolo del sorgere del sole Conductus tra i grattacieli di Manhattan in Dreamy dawn la musica di Piazzolla in Tango Club una jazz ballad in Sentimental evening le atmosfere del musical in Broadway night Da una suite scritta ROBERT MOLINELLI () per uno spettacolo di danza deriva invece Conductus di Federico Four Pictures from New York Mondelci lavoro del articolato in due parti: la prima per Dreamy dawn sax tenore basata su libere improvvisazioni intorno a una scala Tango Club modale la seconda concepita invece per essere eseguita contem Sentimental evening poraneamente dal sax soprano e dal sax contralto per esplorare Broadway night tutte le interferenze armoniche tra i due strumenti Come inter prete Mondelci è sempre stato molto attento al repertorio "colto" del sax nel Novecento e ha dedicato cd monografici a ASTOR PIAZZOLLA ( ) Koechlin a Giacinto Scelsi ai Tanghi di Piazzolla E Piazzolla non Oblivion poteva mancare in questo concerto con due pezzi notissimi: il Libertango virtuosistico Libertango del giocato su sottili variazioni di una cellula tematica e su un incalzante crescendo sostenuto da una semplice e geniale linea melodica; e lo struggente Oblivion che incarna l'anima triste e malinconica del tango composto nel con il sostegno di: per il film Enrico IV di Marco Bellocchio e usato anche da Marco Tullio Giordana nel film La meglio gioventù Gianluigi Mattietti LISSÒ VIRSALADZE è cresciuta a Tiblisi Ha iniziato a studiare piano con la nonna la professo Eressa Anastasia Virsaladze Dopo aver frequentato il conservatorio ha lasciato la città natale e si è trasferita a Mosca dove ha proseguito gli studi con Heinrich Neuhaus e Yakov Zak A vent’anni si è aggiudicata il terzo premio nel famoso Concorso Tchaikovsky Elissò Virsaladze insegna regolarmente al Conservatorio di Mosca e alla München Musikhochschule A ventiquat tro anni ha vinto il primo premio al Concorso Schumann di Zwickau in occasione del quale è stata annoverata dalla stampa internazionale tra i grandi interpreti contemporanei di Schumann Elissò Virsaladze si esibisce regolarmente in Europa Con il repertorio di musica da camera e con orche stre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal Philharmonia ha effettuato tournée nel Nord America in Giappone e in Europa Si è esibita con le più prestigiose orchestre collaborando con i più importanti direttori d’orchestra Ha inciso per Live Classics

I luoghi del Festival - Sermoneta e il Castello Caetani Il Castello Caetani si erge maestoso sul paese di Sermoneta dominando l'intera Pianura Pontina. Costruito agli inizi del 1200 dagli Annibaldi, si arricchì nel tempo di opere di difesa che dovevano renderlo quasi inespugnabile. Conobbe assalti e guerre, ospiti famosi (Federico III nel 1452, Carlo V nel 1536, Lucrezia Borgia che ne fu "padrona" quando Papa Alessandro VI Borgia espropriò i Caetani) e momenti di pace festosa. Il castello è certamente uno dei monumenti tra i più integri dell'antica architettura medievale del Lazio e dell'Italia. Alla Fondazione Roffredo Caetani è affidata la sua custodia e conservazione. Della rocca del XII sec., costruita dagli Annibaldi, rimangono solamente il Maschio e la controtorre detta Maschietto che dominano una corte quadrangolare (Piazza D'Armi). Il resto fu demolito dagli stessi Caetani quando ricostruirono la Sala dei Baroni (modificata nel XV secolo dai Borgia) e il contiguo edificio detto "Casa delle Camere Pinte". Sul finire del 1400 fu costruita la Casa del Cardinale Valentino Borgia. Sempre i Borgia completarono il complesso edilizio con opere di fortificazione comprendenti anche la "Cittadella" su disegno di Antonio da Sangallo. All'esterno di questi edifici una poderosa cinta muraria, ancora nella sua veste originaria, li avvolge e li protegge. Nel recente passato, durante la battaglia di Anzio del 1944, il Castello è stato abitato ancora dai Caetani e dai loro coloni fuggiti dalla Pianura Pontina. Successivamente ha ospitato giovani interessati a problemi sociali e ragazzi dei paese bisognosi di educazione e di studio. Il Castello si presenta oggi, nonostante i secoli trascorsi, integrato con il paese che lo circonda. Attualmente, e già da più di un quarto di secolo, il castello diviene luogo di incontri culturali ed è abitato per un lungo periodo dell'anno da artisti e studiosi di varie discipli- ne. In primavera ci sono i restauratori dei dipinti murali dei corsi organizzati dall'ICCROM (Centro Internazionale degli Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali). Il lavoro dei corsisti sugli affreschi all'interno della "Casa della Camera dei Pinti" o sui graffiti delle prigioni e della facciata dell'edificio Vecchia Cucina - Casa Camere Pinte, rappresenta il movimento applicativo e con- clusivo del corso teorico che si svolge per tutto l'anno a Roma. In estate il Castello diviene sede naturale del Festival Pontino di Musica e centro di studi musicali di interpretazione e perfezionamento strumentale organizzati dal Campus Internazionale di Musica. Oltre al Festival Pontino si svolgono saltuariamente stages di architettura, urbanistica, sociologia, ecologia, mostre, congressi e altre attività che si protraggono per tutto l'inverno, quando il Castello è oggetto prevalentemente di visite da parte di turisti e alunni delle scuole. (fonte www.comune.sermoneta.latina.it) Composti nel quando Schumann aveva anni Papillons sono dodici miniature precedute da una Introduzione (Moderato) ispirate al romanzo Flegeljahre di Jean Paul Richter Romanzo che parla di «un ballo mascherato irreale e pieno di sorprese e di illusioni» con due per sonaggi Walt e Wult che prefigurano Florestano e Eusebio Lo stret 14 luglioluglio tissimo legame con questa fonte letteraria è testimoniato dal mano 14 scritto musicale nel quale Schumann annotò anche i numeri dei capi toli e frasi tratte dal romanzo (nell'ultima pagina ad esempio si legge SABATO ore «I rumori della notte di carnevale si spengono l'orologio della torre Sermoneta Castello Caetani suona le sei») E nella musica si coglie tutta l'atmosfera di festa e di In ricordo di Tonino D’Erme danza che avvolge la vicenda La stessa atmosfera ritorna quattro anni dopo nel celeberrimo Carnaval op (nel quale viene anche citato un tema di Papillons): una sere di vivide scene musicali che compren ELISSÒ VIRSALADZE pianoforte dono ovviamente il valzer un ritratto della sua fidanzata Ernestine ROBERT SCHUMANN ( ) von Fricken (in Estrella) uno della sedicenne Clara (in Chiarina) un autoritratto che mostra la doppia natura del compositore da un lato il Papillons op giovane appassionato e estroverso (Florestano) dall'altro il poeta Carnaval op (Scènes mignonnes sur quatre notes) introverso e sensibile (Eusebio) un omaggio alla commedia dell'arte (Pierrot Arlequin Pantalon et Colombine) una marcia che evoca l'i Preambule Quasi Maestoso deale battaglia di Schumann (e della sua immaginaria Lega di David) Pierrot Moderato contro i filistei dei simboli enigmatici come la silenziosa Sphinx o l'a Arlequin Vivo crostico ASCH (che è insieme il luogo di nascita di Ernestine e la cellu Valse Noble Un Poco Maestoso la musicale tratta dal nome di Schumann: la mi bemolle do si) Al Eusebius Adagio genere della miniatura della pièce de caractère appartengono anche i Florestan Passionato Sei momenti musicali di Schubert delicati bozzetti profondamente Coquette Vivo poetici privi però non solo di un idea programmatica ma anche di un Réplique L’Istesso Tempo (Sphinxes) carattere unitario poiché composti in periodi diversi tra il e il Papillons Prestissimo Il primo (Moderato) che si apre con una melodia esposta paralle ASCH SCHA (Lettres dansantes) lamente dalle due mani ha la grazia di un minuetto con un episodio Chiarina Passionato centrale misterioso e sognante L'Andantino costruito come un rondò Chopin Agitato su un ritmo di barcarola in / è dominato da un canto pieno di Estrella Con Affetto pathos che sfocia in un finale delicatissimo Il terzo momento musica le il più celebre è un breve Allegro moderato in fa minore dal caratte Resonnaissance Animato re ballabile pieno di mordenti vicino allo spirito della musica unghere Pantalon et Colombine Presto se (anche se era già stato pubblicato nel con il titolo Air russe) Il Valse Allemande Molto Vivace Moderato è invece il pezzo più sviluppato della serie quasi un moto Paganini Intermezzo Presto perpetuo dal carattere bachiano con una parte centrale che suona Aveu Passionato come una delicata berceuse L'Allegro vivace è una specie di scherzo Promenade Comodo basato su un ritmo ostinato audaci modulazioni contrasti dinamici Pause Vivo che creano un'atmosfera demoniaca Il ciclo si conclude con un delizio Marche des Davidsbündler contre Les Philistins so Allegretto (anche questo già pubblicato con il titolo Plaints d'un troubadour) pervaso da un grande lirismo ma con un trio dal caratte re corale La Rhapsodie espagnole (folies d'Espagne et jota aragonesa) FRANZ SCHUBERT ( ) di Liszt rappresenta una breve incursione nel folklore spagnolo da Moments musicaux op parte di un compositore che aveva coltivato per tutta la vita l'interesse Moderato Andantino Allegro moderato Moderato per quello ungherese Composta nel e pubblicata nel è un Allegro vivace Allegretto pezzo brillante e descrittivo dove i caratteri spagnoli sono mere allu sioni e la scrittura pianistica sfoggia un tale virtuosismo che la FRANZ LISZT ( ) Rhapsodie espagnole superò in popolarità le Rapsodie ungheresi Rhapsodie espagnole Gianluigi Mattietti 'ORCHESTRA DA CAMERA DELLA FILARMONICA DI RAZGRAD attiva dal per volontà del Ministero dei Beni Culturali di LSofia è diventata orchestra stabile nel E’ costituita dalle prime parti dell’orchestra Filarmonica di Razgard ed è cono sciuta per la vastità del suo repertorio dai grandi classici fino alle opere dei più importanti compositori viventi Hanno collabo rato con l’orchestra i più importanti solisti e direttori bulgari e nell’ultimo decennio l’orchestra ha ospitato solisti di fama inter nazionale L'Orchestra si è esibita con grande successo in diversi paesi europei: Germania Italia Svezia Grecia Turchia e vari paesi dell’est Nel repertorio dell'Orchestra resteranno indimenticabili le esecuzioni di musica sacra come lo Stabat Mater di Pergolesi di Rossini ed i pomeriggi musicali presso la Filarmonica con le esecuzioni di quasi tutte le sinfonie di Mozart della Quinta e della Nona Sinfonia di Shostakovich i Requiem di Verdi e Mozart la Nona Sinfonia di Beethoven e diverse altre L’orchestra da Camera di Razgrad ha partecipato come orchestra ospite al Festival Internazionale di “Klaipen” in Taiwan per le celebrazioni del ° di Mozart eseguendo sinfonie e arie d’opera di Mozart Ha partecipato come orchestra di supporto per vari masterclass e corsi di perfezionamento per pianoforte e orchestra in Svezia Taiwan Kazakistan

ASSIMO LAMBERTINI nel è stato nominato direttore musicale della Latvian Philarmonic Chamber Orchestra di Me dal è stato nominato direttore musicale dell’Alpen Adria Kammerphilarmonie (Austria) Dal è direttore ospi te regolare della Mikkeli City Orchestra (Finlandia) e dal dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari Vincitore di numerosi premi tra cui il primo premio assoluto nel Concorso “Città di Genova” nell’Ottobre gli viene assegnato il presti gioso premio internazionale “Beato Angelico per l’Europa” per l’importante e qualificata opera di divulgazione e valorizzazione della cultura lettone e baltica in Italia ed Europa Ha diretto concerti e opere tra l'altro presso: Teatro Regio di Parma Teatro Dal Verme e Conservatorio di Milano Aula Magna della Sapienza a Roma Ravenna Festival Festival Pontino Bologna Festival Festival Umberto Giordano Itinera Festival Teatro Chiabrera di Savona Teatro Municipale di Piacenza Teatro V Emanuele di Messina Teatro Giordano di Foggia Teatro Piccinni di Bari Filarmonica di Trento Filarmonica di Rovereto; ed in molte località in Austria Germania Scandinavia Paesi Baltici Repubblica Ceca Bulgaria Usa e altri Paesi Ha collaborato con solisti quali M Maisky I Grubert A Bornkamp F Cossotto G Di Stefano K Ricciarelli R Bahrami M Fornaciari L Vignali A Ruggiero R Casale G La Licata G Tomassi R Prosseda E Pompili e molti altri Ha registrato per la RAI ed Enti radiotelevisivi di diverse nazioni; ha inciso per Edipan e Materiali Sonori Attualmente incide per Art in Concert di New York

ANYA KIROVA soprano nata in Bulgaria perfeziona l’aspetto musicale e vocale con i Maestri TKaterina Vichenko e Irina Blasevich Vince numerosi concorsi tra i quali il Concorso Lirico Internazionale di Mosca nel il Concorso Nazionale "Enescu" di Bucarest Primo Palcoscenico di Lubliana nel e Ha debuttato nel in Traviata al Teatro Lirico di Sofia interpre tando successivamente numerosi ruoli quali : Rosina (Barbiere di Siviglia) Dorabella (Così fan tutte) (Serva Padrona) Mimì (La Boheme) Violetta (La Traviata) Ha cantato al Teatro Lirico di Mosca Teatro Comunale di Minsk Manoel della Valletta (Malta) Isabel de La Catolica di Granada (Spagna) Numerose inoltre sono state le registrazioni eseguite in duo voce e pianoforte con il pianista Artur Plashevich l’ultima delle quali è stata commissionata dal dipartimento Cultura e attività Culturali del Comune di Sofia per il ° anniversario di Mozart Tra le registrazioni incise da Tanya Kirova si ricorda il Requiem di Verdi per soli coro e orchestra in occa sione della stage delle vittime di Velicutarnov Dal è solista presso il Teatro Opera e balletto di Poltava Jacob Gershowitz nato da una coppia di ebrei russi immigrati negli Stati Uniti trascorse l'infanzia nei quartieri più popolari di New York ascoltando vecchie canzoni ragtime blues e imparando a suonare il pianoforte a orecchio Quando cominciò a lavorare come pianista e compositore cambiò nome in George Gershwin secondo una pratica luglioluglio diffusa a quei tempi tra gli immigrati che si inserivano nel mondo 1515 dello spettacolo Dalla sua prima pubblicazione nel quando aveva appena anni fino alla sua morte prematura nel DOMENICA ore Gershwin compose più di songs che gli assicurarono una fama Priverno Piazza del Comune mondiale che entrarono nel repertorio di grandi cantanti (come Ella Fitzgerald e Billie Holiday) che furono apprezzati per l'immediatezza dell'espressione melodica e per la raffinata scrittura armonica Formò una coppia stabile con il fratello Ira autore dei testi e insieme diedero RAZGRAD PHILHARMONIC alla luce numerose commedie musicali di successo a partire da Lady CHAMBER ORCHESTRA Be Good del che comprendeva la canzone The Man I Love; poi nel Oh Kay storia di contrabbandieri nell'epoca del MASSIMO LAMBERTINI direttore Proibizionismo con la canzone Someone to watch over me; Girl Crazy TANYA KIROVA soprano interpretato nel da Ginger Rogers e Ethel Merman che cantò I Got Rhythm; Of Thee I Sing del che vinse il Premio Pulitzer Nel ANDREW LLOYD WEBBER () George e Ira misero in scena l'opera Porgy and Bess (con il cele Cats fantasia sinfonica berrimo Summertime) sperimentando un'originale commistione tra la tradizione del song e del blues con la struttura del melodramma GEORGE GERSHWIN ( ) ottocentesco I songs costituiscono anche la base della produzione The Man I Love orchestrale "colta" di Gershwin genere che coltivò sulla spinta del successo ottenuto nel con Rhapsody in blue componendo poi il JOHN KANDER / FRED EBB Concerto in Fa Un americano a Parigi i Tre Preludi per pianoforte del New York New York : due movimenti veloci e ritmati pieni di ritmi sincopati che inquadrano un Andante con moto e poco rubato cullante come una AARON COPLAND ( ) ninna nanna Anche Aaron Copland veniva da una famiglia di ebrei Paisaje Mexicano Danza de Jalisco russi immigrati e anche lui si orientò verso un linguaggio che fondeva GEORGE GERSHWIN elementi del jazz e del folklore americano con le forme orchestrali di tradizione europea Ne sono un esempio HoeDown sezione finale I Got Rhythm del balletto Rodeo composto nel oltre che Paisaje Mexicano e Danza de Jalisco che fanno parte dei Latin American Sketches del GEORGE GERSHWIN delicati bozzetti dal carattere descrittivo e dall'orchestrazione Tre Preludi molto trasparente La tradizione del song prosperò grazie ad una serie Allegro ben ritmato e deciso Andante con moto e poco di celebri autori che seguirono le orme di Gershwin come Harold rubato Allegro ben ritmato e deciso Arlen che scrisse più di songs tra i quali lo struggente Over the Rainbow scritto nel per il film Il mago di Oz Strangers in the HAROLD ARLEN ( ) Night considerata la più celebre canzone d'amore di tutti i tempi è Over the Rainbow stata scritta e cantata nel da Frank Sinatra che ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia Sinatra contribuì anche alla fama di My FRANK SINATRA ( ) way canzone scritta da autori francesi nel (con il titolo Comme Strangers in the night d'habitude) e poi adattata da Paul Anka con un testo inglese che PAUL ANKA () parla di un uomo maturo che traccia un bilancio della sua vita cele brazione del mito americano del selfmade man divenuta così famosa My Way da contare più di diverse incisioni Altro hit che celebra il mondo AARON COPLAND americano è New York New York song di John Kander con le parole Hoe Down da Rodeo di Fred Ebb per l’omonimo film musicale di Martin Scorsese del interpretato da Liza Minnelli e Robert De Niro GEORGE GERSHWIN Gianluigi Mattietti Someone to watch over me Summertime

1818 luglioluglio MERCOLEDÌ ore Lenola Anfiteatro

“GIOVANI ARTISTI DAL MONDO” LORALEDA SACCHI è nata a Como e ha iniziato lo studio dell’arpa a anni presso il FConservatorio di Musica di Como dove si è diplomata con lode Si è perfezionata con Alice Giles (Frankfurt a/M) Alice Chalifoux (Salzedo School USA) e con Judy Loman (Toronto University Canada) Dal ad oggi ha vinto l'eccezionale numero di competizioni interna zionali sia come solista che in formazioni cameristiche (Concours UFAM GMI Premio Galbiati TIM Rovere d’oro F Schubert ecc) Nel è stata la musicista europea selezionata per la Sinfonia Toronto Concerto Competition esibendosi con l’omonima orchestra al CBC Glenn Gould Studio (Toronto Canada) Ha suonato in numerosi festival in Europa Nord America Medio Oriente e Asia e ha rappresentato le arpiste italiane al ° ° e ° European Harp Symposium Con l’Allegro Ensemble ha realizzato un CD commercializzato nelle edicole da Amadeus oltre a tenere concerti per Children Crisis Italy sotto il patronato di Sarah Ferguson Floraleda Sacchi ha tenuto concerti con l'arpa a pedali celtica ed elettrica ed il suo repertorio spazia dalla musica barocca al pop con una particolare attenzione alla musica del ’ A Lione (Salle Varèse) si è esibita anche sulle preziose arpe storiche della Victor Salvi Foundation Numerosi sono gli spettacoli musico teatrali da lei ideati: tra i più recenti “I racconti del mistero” prodotto dal Teatro Sociale di Como e “I ricordi di Qwfwq” prodotto dal Planetario di Milano Si è esibita su numerose radio e televisioni (RAI Mediaset RSI ORF Dutch Radio BBC Radio France etc) I compositori che le hanno dedi cato brani sono: Peter Machajdik Paolo Castaldi David Clarck Little Dimitri Nicolau Donato Russo Gianluca Cangemi Jean Chatillon Luis Berenguer Ha inciso per: Stradivarius Adnarim Multimedia CNI Aulia Nel è apparso il suo primo CD per l'etichetta Philips in duo con il flautista Claudio Ferrarini È Harp Professor presso la Royal School of Music di Milano Nel è stata docente ospite presso il biennio di perfezionamento del Conservatorio “Boito” di Parma e ha tenuto masterclass in Europa Stati Uniti e Canada Dal è promotore e direttore artistico del LakeComo Festival Parallelamente alla musica ha studiato lingue straniere e musicologia Nel ha realizzato un libro sull’arpista inglese Elias Parish Alvars (Odilia Publishing) che ha rice vuto ottime critiche sulla stampa internazionale e il premio Harpa Award (Praga ) Sempre in campo letterario i suoi scritti sono stati pubblicati dall’editore PulcinoElefante e i suoi articoli sono apparsi in tutto il mondo su testate giornalistiche specializzate Floraleda Sacchi dirige la collana di musica per arpa di Alfieri & Ranieri Publishing e delle edizioni Amadeus Arte

I luoghi del Festival - Sperlonga Caratteristico borgo marinaro, lungo la S.S. Flacca, arroccato su una propaggine dei monti Ausoni, il monte S. Magno, e lam- bito dal mare Tirreno. Due laghetti, costieri - di S. Puoto e Lungo - a Nord, separano il territorio da quello del vicino comune di Fondi. Sperlonga è una ridente cittadina balneare che non ha dimenticato la sua origine agricola e che ha degli elementi caratterizzanti molto singolari: il paese, con viuzze strette che si inerpicano sul colle, gli improvvisi squarci sul cielo e sul mare, gli archetti che fanno delle abitazioni, dai lindi colori mediterranei spruzzati a calce, un tutt'uno, aprendosi inaspetta- tamente su cortili o altre viuzze, o su improvvisi squarci di cielo e di mare. Le spiagge di sabbia lunghe circa 10 Km., hanno nomi tipici: ad est, delle "Bambole", "Capovento", "Bazzano", 1919 luglioluglio GIOVEDÌ ore Sperlonga Auditorium

FLORALEDA SACCHI arpa

LOU HARRISON ( ) Two Indian dances per arpa e sonagliere Jahla Avalokiteshvara

JOHN CAGE ( ) Two pieces for prepared harp A room In a Landscape

PHILIP GLASS () Metamorphosis Moderate Flowing Moderately fast

DAVID C LITTLE () Specifications Grotta di Tiberio Misterioso ma preciso Risoluto

ARVO PÄRT () Pari intervallo

"Angolo"; ad ovest, della "Canzatòra" e "Amyclae". Le rocce, GYöRGY LIGETI ( ) modellate dal vento e dalle grotte marine; le torri costiere di dife- Musica ricercata sa; la collina rigogliosa di flora mediterranea, di uliveti ed orti. Il Sostenuto porticciolo per pescatori e piccole barche da diporto completano l' Mesto rigido e cerimoniale ambiente, di cui è parte importante l'Antro di Tiberio, portato Tempo di Valse completamente alla luce alla fine degli anni '50. Comprende una grotta-ninfeo, un grande vivaio ittico, resti di una imponente villa PETER MACHAJDIK () imperiale. Sul luogo è sorto il Museo archeologico nazionale, che Nell’autunno del suo abbraccio insonne raccoglie le ricostruzioni di grandi gruppi statuari che rievocano il mito di Ulisse, rinvenuti nell'area. Anche quest'anno, per il MICHAEL NYMAN () decimo anno consecutivo, Sperlonga è stata insignita dell'ambito The Morrow Jack riconoscimento di Bandiera Blu d'Europa. (fonte www.aptlatinaturismo.it) “Minimal harp” è un programma che ripercorre varie tappe del “minimalismo” e include brani precursori o riconducibili a questa via artistica musicale e filosofica Di “arte minimale” si inizia a parlare all’inizio degli anni ‘ quando il filosofo inglese Richard Wollheim intitola un suo saggio “Minimal Art” per descrivere le opere di pittori e scultori come Frank Stella Robert Rauschenberg Sol LeWitt Dan Flavin Robert Morris e Donald Judd che univano il concetto di “modulare” (che in musica diviene pulsazione ritmica e ripetizione) e di “essenziale” (una breve e ben definita cellula musicale) due caratteristiche che penetrano il design l’arredamento e la moda anche oggi In ambito musicale i nomi che vennero subito associati a questo stile furono quelli di Philip Glass Steve Reich e Terry Riley Tutti partono dall’esperienza di Cage (inconscio precursore di questo stile già sul finire degli anni ‘ quasi come lo fu Satie nelle sue prime composizioni pianistiche) e come Cage stesso furono profondamente influenzati nel loro sviluppo compositi vo dalla filosofia indiana e zen dagli IChing dalla ritmica della musica africana ed indiana e dalla prima musica elettronica degli anni ‘ un mix che alimenterà non solo il Minimalismo in se ma anche la musica pop e il “new age” espandendo quindi questo genere oltre quella che viene definita la “musica colta” Una caratteristica della musica minimale è il ritmo percussivo e trascinante unito ad una struttura armonica statica L’unione di questi elementi può colorarsi di sfumature etniche (come nei due brani di Harrison) può introdurre sperimentazioni sonore (come nella composizione di Little) rifarsi ad una costruzione armonica tipica della musica pop (come nella musica di Glass e Nyman) basarsi su serie numeriche (come nei brani di Cage) veicolare sentimenti di spiritualità e ascetismo (come nelle com posizioni di Pärt e Machajdik) o di arcaica semplicità (come nella musica di Ligeti) LOU HARRISON (): Two Indian dances per arpa e sonagliere (Jahla Avalokiteshvara) Lou Harrison americano noto sopratutto per il suo lavoro sui micro toni sul temperamento e per il concerto per pianoforte scritto per Keith Jarrett è stato il compositore sicuramente più influenzato dalla musica orientale (ha composto anche molte opere per strumenti etnici balinesi) Questi brani per arpa fanno parte di una collezione più ampia dedicata a questo strumento e composta nel Jahla è una danza indiana rapida e festosa caratterizzata dal costante ritorno alla nota base della scala (o meglio al Raga indiano) mentre Avalokiteshvara (cioè “la molto dolce”) è una danza più lenta e sommessa In entrambi i casi l’arpista improvvisa il ritmo delle sonagliere sia con i movimenti stessi dell’esecuzione (sonagliera sul braccio sinistro) sia con ritmiche indicate dal compositore stesso (sonagliera sul piede destro) Non possono esistere ovviamente due esecuzioni uguali di questi brani JOHN CAGE (): Two pieces for prepared harp (A room In a Landscape) Famoso per la sua conoscenza dei funghi (che lo fece diventare campione a “Lascia o raddoppia” di Mike Bongiorno) le sue performance o happening musicali (lo Steinway gran coda scaraventato nel Grand Canyon che distruggendosi crea incredibili effetti sonori) e il provocatorio ’’’ (un brano musicale fatto di silenzio in cui divengono musica gli eventi sonori che si verifi cano in quel lasso di tempo) John Cage resta una delle figure chiave del ‘ Per il suo aspetto provocatorio la sua musica può essere spesso osteggiata o superficialmente contestata ma in realtà è stata riferimento e ispirazione come i suoi scritti per tutti i principali (e più conservatori) compositori del ‘ I due brani per arpa “A room” () e “In a landscape” () fanno parte della sua prima produzione e sono costruite su combinazioni numeriche: “A room” sui numeri pari ( e ) “In a landscape” sui numeri dispari ( oppure x ) Il primo brano si agita nello spazio angusto della “stanza” delimitata da sordine di carta tra le corde dell’arpa il secondo si espande senza fine in ogni possibile registro come un ampio paesaggio PHILIP GLASS (): Metamorphosis (Moderate Flowing Moderately fast) Scritte nel dal celebre Philip Glass le Metamorphosis sono una delle composizioni più famose e registrate di quest’autore che le ha concepite come pezzi da concerto e come performance per pianoforte e danza Le Metamorphosis sono : nelle prime vengono introdotti vari elementi che si mischiamo nella Metamorphosis n e ritornano all’origine nella Metamorphosis n (che è uguale alla prima) Eseguite sull’arpa da Floraleda Sacchi su indicazione del compositore stesso le Metamorphosis diven gono brani di grande resistenza e virtuosismo integrandosi perfettamente con lo strumento DAVID C LITTLE (): Specifications (Misterioso ma preciso; Risoluto) (dedicato a F Sacchi) Scritto per Floraleda Sacchi nel ed eseguito da lei in prima mondiale nell’agosto del ad Amsterdam Specifications è opera del compositore americano David Clark Little che definisce la sua musica un mix di matematica frattale e caos Dopo essersi laureato in chimica clavicembalo (con Gustav Leonhardt) e composizione David ha infatti creato il suo stile essenziale fatto di sperimentazioni sonore e ritmo incalzante Specifications comprende movimenti che possono essere eseguiti anche singolarmente Il secondo “Misterioso ma Preciso” enfatizza tecniche speciali sull’arpa alternando sezioni ritmico/percussive ad altre con suoni fluidi Il terzo movimento “Ripresa Risoluto” è una come una danza veloce con spettacolari salti verso il regi stro acuto Il titolo del pezzo si riferisce alla notazione specifica di cui si ha bisogno quando si vuole scrivere un brano per arpa con un idioma moderno ARVO PÄRT (): Pari intervallo Per il compositore estone Arvo Pärt si è coniato il termine “minimalismo sacro” Sono molte infatti le sue opere dedicate ad argomenti religiosi: “La Sindone” “Stabat Mater” “Magnificat” ecc Partito dall’atonalismo si rese conto dei limiti di questo stile e influenzato dal canto gregoriano e la musica barocca intraprese quella che lui definisce una via di purificazione cioè l’eli minazione di tutto ciò che era superfluo nella sua musica Ormai noto al largo pubblico e oggetto di molte incisioni e pubblica zioni Arvo Pärt è apprezzato soprattutto per la trasparenza emotiva delle sue opere il cui aspetto scarno è imbevuto di sincera e sentita spiritualità “Pari intervallo” realizzato dal compositore in versioni (per quartetto di flauti per organo e per arpa) è stato scritto nel secondo la sua tipica tecnica che così descrive: “Lavoro con pochissimi elementi una voce due voci Costruisco con i materiali più primitivi con l’accordo perfetto con una specifica tonalità Tre note di un accordo sono come campane Ed è perciò che chiamo questo metodo compositivo tintinnabulazione” GYÖRGY LIGETI (): Musica ricercata (Sostenuto; Mesto rigido e cerimoniale; Tempo di Valse) György Ligeti non si può definire un compositore minimale sebbene alcuni movimenti della raccolta Musica Ricercata datata lascino intendere un percorso chiaramente riconducibile a questo stile Il brano che apre la raccolta “Sostenuto” usa solo la nota di partenza e riferimento per l’accordatura: il La tutti i La dello strumento; e il brano è l’incalzare del ritmo che trasfor ma il La in una massa sonora e un grido Ci può essere qualcosa di più minimale di questo? Allo stesso modo il secondo brano “Mesto rigido e cerimoniale” famoso al largo pubblico perché incluso nella colonna sonora di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick usa solo note (mi fa sol) distanziate rispettivamente dagli intervalli di mezzo tono e di tono L’alternarsi di queste due distanze è ciò che determina tutte scale musicali occidentali Solo il “Tempo di Valse” (poco vivace “à l’orgue de Barbarie”) introduce un nucleo musicale più complesso che però si ripete inceppandosi come un meccanismo prossimo a rompersi e nel valzer zoppicante affiora quella lacerante ironia che spesso contraddistingue le opere di questo compositore PETER MACHAJDIK (): Nell’autunno del suo abbraccio insonne (dedicato a F Sacchi) Allievo di Arvo Pärt Peter Machajdik slovacco si sta affermando sulla scena internazionale per le sue composizioni eseguite all’Opera di Berlino e in molti festival dedicati alla musica contemporanea “Nell’autunno del suo abbraccio insonne” è stato composto per e dedicato a Floraleda Sacchi nel Tra le varie fonti di ispirazione per questo brano prevalgono la polifonia e le armonie modali della musica antica in cui emergono linee melodiche tradizionali della musica dell’est Europa Come descrive lo stesso autore questo brano dimostra “come ciò che è essenziale e forse semplice può diventare un linguaggio musicale potente teso in questa composizione a un’atmosfera meditativa e contemplativa” MICHAEL NYMAN (): The Morrow Jack Noto al largo pubblico per le sue colonne sonore (tra cui spiccano quelle per i film di Peter Greenaway e “Lezioni di Piano”) Michal Nyman nonostante gli studi musicali compiuti iniziò la sua carriera come musicologo non come compositore I suoi primi scritti furono ovviamente dedicati alla musica di Cage e nel fu il primo ad applicare il termine “Minimalismo” alla musica tramutando in un genere quello che era un sentire diffuso Decidendo di dedicarsi alla composizione alla fine degli anni ‘ Nyman deve il suo successo principale al cinema e il suo tratto distintivo è stata per molti anni la sua musica per ensemble di fiati Dal si è dedicato ad un progetto che ripropone le sue passate composizioni messe a nudo nella chiave più minimale ed essenziale possibile: un pianoforte o un arpa solista in cui deve prevalere la melodia e la musica in se senza nessuna delle innumerevoli possibilità timbriche che può offrire un’orchestra “The Morrow” fa parte della colonna sonora del film fanta scientifico “Gattaca” del “Jack” è tratto invece dal film “Wonderland” del Floraleda Sacchi (© ) ICHELE DI TORO è un giovane musicista vero talento del pianoforte Nato nel ha Msempre frequentato diversi ambiti musicali eseguendo con la stessa passione il repertorio classico jazz e pop traendo maggiore ispirazione dalla musica afroamericana per creare un suo stile unico e trasversale Spinto dalla curiosità verso generi differenti e forte di una virtuosistica tecnica pianistica con la musica ha un rapporto giocoso che emerge nella libertà e freschezza con cui utilizza i vari linguaggi musicali: dal rigore ed eleganza della musica classica alla vigorosa e gioiosa sonorità dello stride piano da atmosfere più liriche e nitide melodie a fraseggi moderni e precisi ritmici ed eloquenti Il discorso musicale è sempre pronto a cogliere suggestioni esterne e interiori e nelle sue improvvisazioni emergono rimandi e citazioni che superano ogni limite di genere Una particolarità delle esecuzioni sono le introduzioni momenti musicali in cui il musici sta è chiamato a presentare se stesso ed il brano ai quali Michele attribuisce una notevole impor tanza e a cui riserva molta cura ed attenzione Originario di Sant'Eusanio del Sangro Michele di Toro si è diplomato con il massimo dei voti la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio LD’Annunzio di Pescara; si è perfezionato presso l’Ecole Normale de Music A Cortot di Parigi ottenendo il diploma di esecuzione rilasciatogli all’unanimità Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui il Concorso Internazionale per pianisti jazz Martial Solal tenutosi a Parigi; inoltre ha vinto il Premio per pianisti jazz F Gulda assegnato con una menzione speciale della giuria per la migliore esecuzione di un brano composto dallo stesso Gulda Suona in presti giosi teatri nazionali internazionali e jazz club e collabora con importanti associazioni concertisti che Ha partecipato a manifestazioni come Iseo Jazz Concerti del Tempietto (Teatro di Marcello Roma) è ospite regolare del Museo della Scienza di Milano della Settimana Mozartiana di Chieti e ha fatto parte della Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra Ha effettuato tournée in Galles e a Oxford Dal ogni anno riscuotono grande successo le sue esibizioni per piano solo ed in trio (con Massimo Manzi Lucio Terzano Yuri Goloubev e Marco Zanoli) presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano Nell'aprile è iniziata una collaborazione con Dado Moroni "Cutting Contest" una sfida musicale in cui i due pianisti si affrontano a colpi di note e di bravura Ha ricevuto gli apprezzamenti di Maurizio Pollini e Antonio Ballista e ha collaborato con Paolo Fresu Franco Cerri Enrico Intra Gianni Ferrio Barbara Casini Tiziana Ghiglioni Franco Ambrosetti Lino Patruno e Irio de Paula Una sua rivisitazione del brano L’importante è finire celebre successo di Mina è stata inclusa in un progetto discografico realizzato dalla Civica Jazz Band di Enrico Intra

I luoghi del Festival - Fondi La città di Fondi, famosa fin dall'antichità e molto importante per la sua posizione di confine tra la regione laziale e quella campana, è situata al vertice di una pianura circoscritta dai monti Ausoni ed Aurunci e da un lembo del mar Tirreno. Città limitrofa di Terracina, Monte San Biagio, Lenola, Campodimele, Sperlonga e Itri, conta trentaduemila abitanti e dista 120 km. da Roma, 111 da Napoli, 60 da Latina. Il territorio ha una estensione di circa 15.000 ettari, reso suggestivo dalla presenza di tre laghi: di Fondi, Lungo e San Puoto. Tra le strade che attraversano il territorio emergono l'Appia, che attraversa la città in tutta la sua ampiezza, e la Flacca, che costeggia il lito- rale in tutta la sua estensione. Il centro storico accoglie monumenti importanti quali il Castello di Fondi, il Palazzo Baronale, la Giudea e il quartiere ebraico. Al di fuori del centro storico si possono ammirare la Chiesa e il Chiostro di San Francesco e tratti di Appia Antica, che collegava Roma alla lontana Brindisi. Il lido di Fondi, lungo circa 13 km, offre spiaggie di sabbia fine e dorata. In alcuni tratti, risulta essere intatta la duna che caratterizza la costa. Numerosi gli esercizi alberghieri, tra i più grandi d'Italia, che richiamano l'attenzione di numerosi turisti. (fonte www.aptlatinaturismo.it) "THINK MOZART JAZZIN'" "Pur utilizzando un linguaggio inusuale ed a tratti sorprenden te Michele Di Toro confessa la sua devozione per Mozart ed altri autori di un passato meno remoto Le sue note hanno una tale forza evocativa da far sembrare 2020 luglioluglio impropria l'espressione "piano solo" Si ha infatti la sensazione che gli autori da lui citati siano riuniti attorno alla sua "tavola VENERDÌ ore armonica" invitati a conoscersi e ad assistere ad una esecuzio Fondi Cortile della Giudea ne ricca di intrecci eleganti ed efficaci di brani da loro compo sti Oltre che all'interno dei singoli temi l'improvvisazione corre sui collegamenti tra i vari autori generando continuamente MICHELE DI TORO pianoforte curiosità e sorpresa per chi ha il piacere di ascoltare questo concerto "live" Think Mozart Jazzin Libere interpretazioni in stile jazzistico Pietro Marincola WOLFGANG AMADEUS MOZART ( ) Adagio für Glasharmonika KV

Sonata n in do magg KV

Adagio in do magg K

Ave verum corpus K ICHARD STOLTZMAN nato nel si è laureato all’Ohio State University con una doppia Rspecializzazione in musica e matematica Si è perfezionato all’University of Yale mentre seguiva le lezioni di Keith Wilson In seguito ha conseguito il dottorato con Kalmen Opperman alla Columbia University Fondatore del celebre Ensemble Tashi Stoltzman si è guadagnato fama internazionale per il suo modo realmente unico di suonare il clarinetto E’ stato il primo nella sto ria della Hollywood Bowl e della Carnegie Hall ad eseguire un recital per clarinetto Nel ha vinto il Premio “Avery Fisher” assegnato per la prima volta ad uno strumento a fiato Stoltzman si è esibito come solista in grandi orchestre e con famosi direttori come Levine Chailly Dohnànyi Aschenbach Il talento che esprime sia come musicista classico che di jazz è stato sempre apprez zato durante le sue tournées Stoltzman ha al suo attivo più di trenta incisioni comprese le due vincitrici del premio Grammy

INDA DI CARLO si è diplomata in pianoforte nel presso il Conservatorio F Morlacchi di Perugia con il massimo dei voti Le la lode sotto la guida di Salvatorella Coggi Nel ha brillantemente conseguito il diploma in clavicembalo con Annalisa Martella Dal svolge attività concertistica in varie formazioni da camera come solista e in formazioni orchestrali sia in Italia che all'estero (Brasile Giappone Germania Tunisia Spagna Francia Svizzera e recentemente in Polonia con il Quintetto Bottesini) Ha collaborato tra gli altri con Pavel Berman Ciro Scarponi Alessandro Carbonare con il Quartetto Bernini il Quartetto di Cremona il Quartetto Fonè il mezzosoprano Marina Comparato Ha effettuato registrazioni per la Sagra Musicale Umbra e la Casa discografica Camerata Tokyo Dal presso il Campus Internazionale di Musica di Sermoneta (LT) è assi stente del M Richard Stoltzman con il quale si è esibita in recital nell’ambito del Festival Pontino (in trio con Bruno Giuranna) (con il Quartetto Fonè) e nel a Monastier per l’Associazione musicale Euterpe E’ continuista dell’Orchestra da Camera “I Solisti di Perugia” di cui è socio fondatore E’ maestro collaboratore al pianoforte presso la classe di canto del Conservatorio U Giordano di Rodi Garganico (Foggia)

NGELO E FRANCESCO PEPICELLI hanno studiato con il Trio di Trieste alla Scuola di Duino con Jones De Rosa e Baldovino Aalla Scuola di Musica di Fiesole con Filippini all’Accademia Stauffer e inoltre con Canino Palm e Geringas Il Duo Pepicelli ha ottenuto premi in numerosi concorsi di musica da camera nazionali e internazionali ed ha un’intensa attività concertistica che ha portato i due musicisti a suonare in duo o da soli per molte delle maggiori associazioni concertistiche italiane e in Francia Germania Giappone Spagna Austria Danimarca Belgio Repubblica Ceca Croazia Portogallo Polonia Stati Uniti Il Duo Pepicelli ha inciso l’opera completa per violoncello e pianoforte di Casella e Martucci (Dynamic) composizioni di Busoni Petrassi Cilea Margola e Nielsen (Bongiovanni); inoltre insieme al violinista Marco Rizzi e all’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Marcello Panni ha registrato il Triplo Concerto il Concerto per violoncello e il Concerto per pianoforte e archi di Casella (Dynamic) Nel è stato pubblicato il cd "encore!" per la Casa Velut Luna con i bis del duo in occasione dei suoi anni di attività Nell’estate Naxos ha pubblicato un CD dedicato all’opera omnia per violoncello e pianoforte di Ferruccio Busoni e Ottorino Respighi E’ in continua espansione la collaborazione con compositori che hanno scritto e dedicato opere al Duo: Boccadoro Campogrande De Rossi Re Festa Mosca Rastelli Serafini e Straffelini Nel il Duo ha costi tuito insieme al violinista Mauro Loguercio il Trio Modigliani con il quale terrà prossimamente una tournée in Brasile e suonerà a Milano per la Società dei Concerti a Pisa per la Scuola Normale nonché in varie sedi il Triplo Concerto di Beethoven con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese Esempio della prima maniera beethoveniana il Trio op del è un omaggio al «Trio dei birilli» di Mozart Composto originaria mente per clarinetto violoncello e pianoforte (poi il violino sosti tuì il clarinetto) è articolato in tre movimenti senza lo scherzo con un virtuosistico Allegro con brio seguito da un Adagio con luglioluglio espressione dominato da un motivo pieno di pathos del violoncel 2121 lo e da un un Tema con variazioni (Allegretto) basato sull'aria «Pria ch'io l'impegno» tratta dall'opera L'Amor marinaro di Joseph SABATO ore Weigl Per lo stesso organico è il Trio op di Zemlinsky anche in Sermoneta Castello Caetani questo caso un'opera giovanile composta nel : e se il trio di Beethoven nasceva come un omaggio a Mozart quello di Zemlisnky mostra il suo debito nei confronti di Brahms che aveva preso il giovane compositore viennese sotto la sua protezione RICHARD STOLTZMAN clarinetto Stilisticamente simile al brahmsiano Trio op il lavoro di Zemlisnky mostra la stessa ricchezza armonica e una perfetta sin FRANCESCO PEPICELLI violoncello tesi tra intensità espressiva e senso dell'equilibrio formale soprat pianoforte tutto nel primo movimento giocato sulla sottile ambiguità tra ANGELO PEPICELLI ritmo binario e ternario Composizione giovanile è ancora la LINDA DI CARLO pianoforte Sonata per violoncello e pianoforte op che Francesco Cilea compose nel quando aveva appena anni e ancora fre LUDWIG VAN BEETHOVEN ( ) quentava il Conservatorio di S Pietro a Majella di Napoli Questa Trio n in si bem magg op per clarinetto violoncello Sonata come altre composizioni cameristiche e orchestrali di quel e pianoforte periodo sembra in sintonia con le più avanzate esperienze della Allegro con brio musica strumentale europea anche se le espansioni liriche del movimento centrale («Alla Romanza») sembrano preannunciare il Adagio con espressione destino operistico di Cilea che solo un anno dopo comporrà la sua Tema con variazioni prima opera Gina Le due sonate per clarinetto e pianoforte che completano il programma scritte da due compositori quasi coeta FRANCESCO CILEA ( ) nei provengono da continenti musicali lontani da quello europeo Sonata in re magg op per violoncello e pianoforte Songs of the Sea and Sky di Peter Sculthorpe evoca il mondo Allegro moderato sonoro delle isole dello stretto di Torres che separa la Guinea Largo doloroso “Alla Romanza” dall'Australia Sculthorpe nato in Tasmania nel compositore Allegro animato precoce e fecondo formatosi all'Univesrità di Melbourne e poi a Oxford ha composto Songs of the Sea and Sky nel su com PETER SCULTHORPE () missione della Yale University È una suite in sette movimenti (successivamente trascritta per diversi organici anche per digeri Songs of Sea and Sky per clarinetto e pianoforte du e orchestra d'archi) basata su un canto tradizionale dell'isola di Prelude Saibai Interlude Mission Hymn Saibai (intonato nel secondo movimento e poi variato in Mission Dance Song Lament Postlude Hymn e nello struggente Lament) e su un vigoroso e ritmico Dance Song La Sonatina per clarinetto e pianoforte di Clare Fischer testimonia invece lo stile eclettico del compositore (in cui CLARE FISHER () si fondono influenze del jazz con la musica brasiliana il boogie Sonatina per clarinetto e pianoforte woogie ma anche con Stravinskij e Berg) ma all'interno di una Energetic struttura di impianto neoclassico Nato nel nel Michigan Slowly and freely Fisher aveva composto nel un pezzo per clarinetto e orche Metrically steady with a lilt stra (su temi di Duke Ellington e di Billy Strayhorn) richiestogli da Richard Stoltzman che dieci anni dopo gli commissionò anche ALEXANDER VON ZEMLINSKY ( ) questa Sonatina in tre movimenti ondeggianti tra stili diversi tra Trio in re min op per clarinetto violoncello e pianoforte le energiche pulsazioni del primo movimento che richiamano Shostakovich il fragile equilibrio di ballata e aria del secondo gli Allegro ma non troppo intrecci contrappuntistici del terzo Andante Gianluigi Mattietti Allegro I luoghi del Festival - Il borgo e l’Abbazia di Fossanova Il sito dove sorge oggi Fossanova, a 5 km da Priverno, grazie alla sua posizione a ridosso della principale rete viaria del territorio (la via pedemontana e la via lungo l’Amaseno), ha rivestito un ruolo privilegiato nella storia degli stanziamenti locali; non a caso è stato abitato, e quasi senza soluzione di continuità, dall’età romana sino ai giorni d’oggi. Il toponimo fossa nova, da mettere forse in relazione con sistemazioni idrauliche connesse al fiume Amaseno, è documentato per la prima volta nel secolo XI a proposito della presenza di un monastero benedettino; monastero che Innocenzo II, intorno al 1134, con- cesse ai monaci dell’Ordine Cistercense. Da questo momento prese il via la costruzione del complesso abbaziale che verrà realizzato, pur riutilizzando molte delle preesistenti strutture romane e benedettine e adattandosi alla particolare morfologia del luogo, nel pieno rispetto della tradizione architettonica cistercense. La Chiesa abbaziale, dedicata a S. Maria, fu consacrata da Innocenzo III nel 1208. L’intera struttura monastica con tutti i suoi edifici, caratterizzati da una sobria ma aulica eleganza impreziosita da un raffinato apparato scultoreo, può essere riscoperta in ogni angolo del Borgo: il nucleo principale è costituito dalla Chiesa con il Chiostro su cui ruotano il Refettorio, la Sala capitolare, l’Infermeria dei monaci e la casa dell’Abate, dove morì S. Tommaso d’Aquino nel 1274. Subito fuori si stagliano l’Infermeria dei conversi (oggi sala per attività culturali e concerti), la Foresteria (sede del Museo medioevale) e i resti di quello che fu l’Ospizio per i pellegrini. (fonte Comune di Priverno) Mozart non amava il flauto Per questo sono poche le composizio ni destinate a questo strumento nel suo catalogo tutte scritte su commissione e in un ristretto arco di tempo tra il e il I Quartetti per flauto e archi e i due concerti per flauto nacquero infatti su richiesta di un gentiluomo olandese Ferdinand De Jean luglioluglio che aveva offerto a Mozart per questo lavoro fiorini e tutti 2222 hanno un carattere un po' leggero e brillante tipico all'epoca dei generi musicali che mescolavano archi e fiati Nel Quartetto in re DOMENICA ore maggiore K l'Allegro iniziale è una concisa forma sonata con Priverno Abbazia di Fossanova una certa varietà di motivi nell'esposizione un esteso sviluppo quasi tutto in tonalità minore e uno stile espressivo che rimanda alla scuola di Mannheim Brevissimo l'Adagio centrale in si mino re è dominato dal canto malinconico del flauto come una roman MARIANA SIRBU violino za accompagnata dal pizzicato degli archi che sfocia direttamente viola in un Rondò finale pieno di brio Dietro commissione nacque ALFONSO GHEDIN anche due anni dopo il Divertimento per quartetto d'archi e due MIHAI DANCILA violoncello corni K : «Musica dei Robinig» la definì Mozart perché fu pro babilmente scritta per celebrare la laurea di Sigmund Robinig PETERLUKAS GRAF flauto rampollo di una ricca famiglia salisburghese che commerciava il ferro e possedeva un laboratorio per la produzione dell'arsenico RICHARD STOLTZMAN clarinetto Dei sei movimenti quelli estremi (Allegro) conservano il carattere di serenata mentre i caratteri espressivi si concentrano nei movi URSULA HOLLIGER arpa menti centrali (dove la parte del violino primo sfoggia spesso una scrittura virtuosistica): ad esempio nell'Andante che è quasi una WOLFGANG AMADEUS MOZART ( ) musica funebre in forma di variazioni su un tema in re minore o Divertimento in re magg K per flauto e archi nei due Minuetti il primo dalla grazia francese il secondo dal (arr PeterLukas Graf) carattere cupo e con due trii in tonalità minore Alle forme anti Allegro che in particolare alla sonata barocca e allo stile di Couperin Andante rimandano le tre Sonate composte da Debussy nella sua ultima Menuetto fase creativa tra il e il Nella Sonata per flauto viola e Adagio arpa gli strumenti sono trattati in maniera quasi orchestrale con Menuetto raffinate combinazioni timbriche e una costruzione discontinua Rondo Allegro fatta di complessi incastri tematici e concepita come una progres siva accelerazione dal primo movimento (Lento dolce rubato) che dà l'impronta "pastorale" a tutta la Sonata attraverso l'Interludio CLAUDE DEBUSSY ( ) centrale che si dipana come un languido minuetto fino all'Allegro Sonata per flauto viola e arpa conclusivo (Moderato ma risoluto) che esplode in una gioia dioni Pastorale siaca ma anche con un richiamo alla Pastorale iniziale A differen Interlude za di Debussy che considerava questa sua Sonata «di una bellezza Final quasi imbarazzante» Ravel non diede mai grande importanza all’Introduzione e Allegro per arpa flauto clarinetto e quartetto WOLFGANG AMADEUS MOZART d'archi: scrisse questo pezzo nel in una sola settimana (ma di duro lavoro) su richiesta del costruttore d'arpe Érard non lo inserì Quartetto in re magg K per flauto e archi mai nel suo catalogo non ne fece menzione nella sua autobiogra Allegro fia Ma in questo raffinato divertissement di grande seduzione Adagio timbrica Ravel riuscì a sfruttare tutte le risorse dell'arpa che Rondeau nell'Introduzione ha una funzione di accompagnamento ma poi acquista nell'Allegro un deciso ruolo solistico con una lunga MAURICE RAVEL ( ) cadenza che dimostrava come l'abile uso dei pedali permettesse di Introduzione e Allegro per arpa flauto clarinetto eseguire anche una musica molto cromatica e modulante e quartetto d’archi Gianluigi Mattietti LFONSO GHEDIN nato a Treviso ha compiuto gli studi musicali a Venezia per il violino ed a ANapoli per la viola Appena diplomato è stato invitato a collaborare con il celebre “Quintetto Chigiano” ed in seguito è stato Viola Solista de “I Musici” “I Virtuosi di Roma” e “I Solisti Italiani” con i quali si è esibito anche con la viola d’amore E’ stato invitato ripetutamente da importanti festival di musica da camera come quelli d' Atene Rio de Janeiro Napoli ecc suonando con musi cisti di fama internazionale come Accardo Asciolla Brunello Campanella CaninoCarmignola Filippini Geringas Giuranna Meunier Pay Petracchi Quarta Schiff Wiley ecc Ha eseguito spesso la Sinfonia Concertante di Mozart suonando tra gli altri con Felix Ayo Mariana Sirbu e Uto Ughi E’ stato Prima Viola solista giovanissimo al Teatro “Carlo Felice” di Genova e in seguito all' Orchestra Sinfonica della Rai di Roma e per venti anni all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Con quest’ultima ha eseguito in prima assoluta il “Concerto per Viola e Orchestra” di Giorgio Cambissa Dal fa parte del “Quartetto Beethoven di Roma” composto insieme a Felix Ayo Mihai Dancila e Carlo Bruno con cui effettua ripetutamente tournée in tutta Europa compresi i Paesi dell’Est in Canada USA Sud America Nuova Zelanda ed Australia suonando per le più prestigiose istituzioni musicali come il Teatro alla Scala di Milano il Lincoln Center di New York L’Opera House di Sidney la Filarmonica di San Pietroburgo il Konzerthaus di Wienna la Filarmonica di Berlino il Teatro Colon di Buenos Aires Tra le incisioni effettuate per Philips EMI Ricordi Dynamic Denon Unicef ricorda i Quartetti per archi di Paganini con Salvatore Accardo ed i Quartetti di Beethoven Brahms Fauré Schumann con il Quartetto Beethoven Con quest’ul timo ha vinto il Premio Abbiati della Critica italiana e nel e nel quello della Critica Argentina Dopo essere stato titolare della Cattedra di Viola nei Conservatori di Parma e S Cecilia di Roma alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo ed all’Accademia della Scala di Milano continua l’attività didattica tenendo corsi di perfezionamento e Master Classes Attualmente insegna nella “Scuola di musica di Fiesole”

IHAI DANCILA nato a Cluj in Romania ha iniziato i suoi studi al Liceo di Musica della sua Mcittà proseguendoli poi all'Accademia di Musica di Bucarest dove si è laureato Ha studiato il Violoncello con JSzekely GIarosevitch e JBonis Ha iniziato al carriera concertistica già duran te gli studi; ha suonato come solista in vari paesi d’Europa in Sud America Australia e Giappone Nel è stato uno dei fondatori del “Quartetto Academica” con il quale ha vinto primi premi ai Concorsi Internazionali di Liegi Monaco Ginevra e Belgrado ed ha effettuato numerose tournée attraverso l’Europa USA Canada ed Oriente Ospite regolare di alcuni dei più importanti Festival Musicali Internazionali ha collaborato con artisti come: Accardo Giuranna Stolzman Kavakos Campanella Pay Pressler Filippini Petracchi Quartetto Orlando Romero Canino Quartetto Bartok Dal Mihai Dancila é il violoncellista del “Quartetto Beethoven” di Roma con il quale effettua ripetute tournée in Europa USA Canada Sud America ed Australia Con questo comples so ha inciso la serie completa dei quartetti con pianoforte di Brahms Fauré e Schumann Nel insieme alle violiniste Mariana Sirbu Cristina Dancila e al violista Massimo Paris fondó il Quartetto Stradivari di cui è violoncellista Sin dal suo debuto il Quartetto Stradivari ha riscontra to un caloroso successo di pubblico e di critica ed è stato invitato ad esibirsi per numerose Società di Concerti e Festivals Internazionali in vari paesi europei Ha inciso per RadioTelevisioni in varie parti del mondo e per le case discografiche Decca Dynamic SchwannHarmonia Mundi DENON e per l’UNICEF Svolge da sempre attività didattica: ha insegnato all'Accademia di Musica di Bucarest alla Royal Irish Academy of Music di Dublino alla University of Limerick e tiene fre quentemente Corsi di Perfezionamento sia in Italia che in altri paesi dell'Europa in Giappone Cina e recentemente in Argentina ETERLUKAS GRAF è nato a Zurigo nel città nella quale ricevette la sua prima educazione Pmusicale Prima del diploma André Jaunet – il grande didatta con cui studiava a Zurigo – gli con sigliò di continuare gli studi al Conservatoire National de Paris con Marcel Moyse Nel ottenne il Premier Prix in flauto nella classe di Roger Cortet e l’anno successivo il diploma in direzione d’or chestra con Eugène Bigot Nel divenne primo flauto solista della Winterthur Symphonie Orchester restandovi fino al Dal fu chiamato regolarmente nell’Orchestra del Festival Internazionale di Musica di Lucerna in qualità di primo flauto Nel vinse il primo premio al Concorso Internazionale di Musica di Monaco di Baviera della ARD e nel il Bablock Prize della H Cohan International Music Award di Londra Con la registrazione del Concerto di Jacques Ibert per flauto ed orchestra registrato all’età di anni si guadagnò immediatamente una reputazione artistica internazionale iniziando tre appassionate attività: una cameristica una concertistica ed una prettamente direttoriale Da allora ha realizzato in tutto il mondo concerti e tournée una ricca e pluripremiata discografia registrazioni radiofoniche e televisive Dal al è stato direttore stabile al Teatro d’Opera di Lucerna È stato docente in numerosissime masterclass: Amsterdam Biella Monaco di Baviera Imola Mainz Quebec Ramsgate Saarbrücken Sendai Salisburgo St Prex Sermoneta Sion Stoccarda Tokyo Vienna; dal al è stato professore nell’Accademia di Musica di Basilea Molti sono i compositori che gli hanno dedicato opere per flauto: tra gli altri Salm Bärtschi Bovey Fassbind Gasser Holliger Prinz Yamada Zimmermann È autore di tre importanti testi didattici pubblicati dalla casa editrice tedesca Schott (Checkup Interpretation e The singing flute) che nel loro insieme costituiscono uno dei più moderni metodi di studio per il flauto; di numerose revisioni ed arrangiamenti per flauto (pubblicati soprattutto dall’editore Zimmermann di Francoforte) ed è frequentemente invitato nelle giurie di importanti concorsi internazionali

RSULA HOLLIGER Molte delle sue interpretazioni sono considerate delle autentiche pietre Umiliari Ha realizzato importanti incisioni del repertorio classico in particolare brani del compo sitore del XVIII secolo Louis Spohr tra i quali citiamo la splendida registrazione della seconda con certante per arpa violino e orchestra eseguita con la English Chamber Orchestra diretta da Heinz Holliger Si distinguono le sue interpretazioni del Concerto per arpa di Händel con Trevor Pinnock e del Concerto per flauto e arpa di Mozart Interprete appassionata di musica contemporanea il suo virtuosismo ed il suo talento sono stati riconosciuti da numerosi compositori quali Elliott Carter Hans Werner Henze Heinz Holliger Witold Lutoslawski Ernst Krenek Frank Martin Toru Takemitsu e Isang Yun che le hanno dedicato alcune delle loro opere Nell’agosto del al Festival di Lucerna Ursula Holliger ha eseguito la prima del “ Orpheus Elegies” per oboe arpa e tenore leggero di Harrison Birtwistle Nel marzo ha presentato la prima europea di “Mosaic” di Elliott Carter recensita dal Neue Zurcher Zeitung come “un concerto per arpa eseguito con gran de maestria da Ursula Holliger” Ursula Holliger ha suonato in ogni parte del mondo come solista con ensemble e con le più famose orchestre del mondo e i loro direttori Per molti anni è stata ospite dei festival di Ittingen Lucerna e Sermoneta e ha inciso per le più famose case discografiche (Philips Deutsche Grammophon Archiv Claves Novalis ECM Orfeo Pan Classics MMG Camerata Accord Vox e Jecklin) Ursula Holliger suona sia l’arpa classica che l’arpa barocca che ha studiato alla “Musik Akademie der Stadt” di Basilea e al “Conservatoire Royal de Musique” di Bruxelles con Mireille Flour (allieva di M Tournier) Ha insegnato per molti anni alla “Musikhochschule” di Friburgo e alla “MusikAkademie” della sua città natale Basilea dove risiede Sin da giovane Ursula Holliger ha tenuto concerti di beneficenza in chiese e ospedali e prosegue attivamente il suo impe gno in alcune strutture in Svizzera e Germania Ha una profonda ammirazione per Albert Schweitzer ed è membro fondatore di un’organizzazione che intende proseguire l’opera del filantropo I luoghi del Festival - L’area archeologica Privernum L'area archeologica, aperta al pubblico dal 1996, abbraccia una superficie di ca. 20 ettari ed è il risultato di un progetto comunale finalizzato al recupero dei resti monumentali della colonia romana di Privernum. Lavori ancora in corso stanno completando gli interventi di scavo e di restauro e, insieme, la realizzazione di tutte quelle infrastrutture necessarie ad una corretta fruizione: il par- cheggio, il centro visitatori con punto di ristoro e i percorsi di visita. La storia di Privernum, antica città dei Volsci, poi municipio romano e successivamente colonia di cittadini di Roma, si articola e si diversifica attraverso più forme di insediamento caratterizzate ognuna da proprie strutture politico-amministrative e da scelte locazionali che si adeguavano, di volta in volta, a rispondere alle esi- genze strategiche ed economiche dei vari momenti storici. La colonia romana, di cui si stanno rimettendo in luce le testimonianze archeologiche, fu fondata sul finire del secondo secolo a.C. in un sito di pianura, chiamato oggi Mezzagosto, posto all'interno della fertile vallata del fiume Amaseno e racchiuso fra le propaggini dei Monti Lepini e Ausoni; un luogo che si caratterizza come nodo naturale di un sistema viario che collega la valle del Sacco con la costa tirrenica e il porto di Terracina. La fertilità del territorio, insieme alla presenza di un tessuto viario di grande traffico, fu la ragio- ne di un benessere economico e di un lusso cittadino ben denunciati dai resti architettonici e decorativi delle domus e degli edifici pub- blici della città antica. Il sito di pianura fu abitato, senza soluzione di continuità, fino all'alto medioevo, quando la città, con il nome Piperno, fu trasferita sul colle che ancora oggi ospita Priverno. Il settore maggiormente indagato della città, limitato da un tratto delle mura urbiche, corrisponde alla sua area centrale e conserva testimonianze che segnano la storia edilizia della colonia dal momento della sua fondazione fino all'abbandono, avvenuto nel corso del dodicesimo secolo d.C. (fonte www.musarchpriverno.it) IL DANTE CANTATO Fino ad alcuni anni fa molte feste popolari che si celebravano lungo la Dorsale Appenninica erano segnate dalla presenza della poesia cantata Numerosi poetipastori si alternavano fra loro luglioluglio nell’ improvvisare versi sul metro dell’endecasillabo dando così 2727 vita a delle vere e proprie gare costruite su contrasti poetici come ad esempio su l’acqua e il fuoco l’estate e l’inverno VENERDÌ ore Priverno Area Archeologica Accanto a questi momenti di improvvisazione tipici della “sin golar tenzone” in ottava rima i poetipastori amavano cantare passi estratti dalla Divina Commedia insieme alle grandi gesta dei Paladini di Francia proponendo passi dall’Orlando Furioso e AMBROGIO SPARAGNA voce e organetto dalla Gerusalemme Liberata ANNARITA COLAIANNI voce Molti di questi poetipopolari avevano avuto uno scarso livello IOVANNI INDO ERRETTI voce di scolarizzazione ciò nonostante erano in grado di cantare a G L F memoria centinaia di versi di poesia La musica favoriva l’ap LUCILLA GALEAZZI voce prendimento di testi difficili e dava i tempi alla poesia facendola FRANCESCO DI GIACOMO voce diventare un’esperienza condivisa anche da chi non possedeva PIETRO DE ACUTIS voce e ciaramelle l’esercizio della lettura Lo spettacolo “Il Dante Cantato” ripropone questa antica moda DONATO DE ACUTIS voce lità di partecipare all’esercizio della poesia MARCO TOMASSI zampogna gigante Di fronte ad un tavolo con dei bicchieri di vino si affrontano una ERASMO TREGLIA ghironda e fiati serie di cantori dando vita ad una tipica gara poetica GIULIANA DE DONNO arpa Accompagnati da un originale gruppo strumentale alcuni canto ri eseguono alcune selezioni di versi tratti dalla Divina RICCARDO LAGANÀ tamburello Commedia cantandoli su impianti melodici popolari “Il Dante Cantato” Le storie di Paola e Francesca così come quelle di Ulisse e del I versi e le musiche del sommo poeta Conte Ugolino e di altri personaggi danteschi vengono così can opera originale di Ambrogio Sparagna tate intramezzate da parti strumentali secondo i modi antichi dei pastori che tradizionalmente costruivano con l’ausilio delle zampogne impianti melodici specifici per sostenere lo svolgi mento iterato della terzina di endecasillabi con cui è costruito il poema dantesco Ogni poetacantore che partecipa allo spettacolo interpreta diversi canti Ogni canto impiega una melodia tipica che è riferi bile a quelle aree della Penisola in cui permane ancora in uso il modo della poesia cantata Diversi i poeticantori che animano il Progetto Alcuni di loro come Pietro De Acutis di Bacugno (Rieti) sono poeti improvvisatori tradizionali altri come Giovanni Lindo Ferretti Francesco Di Giacomo Lucilla Galeazzi Anna Rita Colaianni sono cantanti di grandi capacità espressive e sono accompagnati da un gruppo composto da alcuni strumenti popolari come: organetto zampogna ghironda chitarra mandola e tamburello etc MBROGIO SPARAGNA figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT) studia AEtnomusicologia all'Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose cam pagne di rilevamento sulla musica popolare italiana Nel dà vita alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma dove nel fonda la Bosio Big Band un'originale orchestra d'organetti con cui nel mette in scena Trillillì Storie di magici organetti ed altre meraviglie un'opera " folk" che utilizza la favola come espediente narra tivo Nel scrive l'opera Giofà il servo del Re e nel la cantata Voci all'aria per Radio Tre Rai Nel pubblica l'album Invito e compone La via dei Romei L'opera che ha fra i suoi prota gonisti Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie viene accolta con ampi consensi al Grand Prix Italia ' Per il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi compone la cantata Un canto s'udia pe' li sentieri trasmessa in diretta Rai per le celebrazioni leopardiane Nel compone per l'Accademia della Canzone di San Remo le musiche per Sono tutti più bravi di me un musical diretto da Emanuela Giordano e mette in scena per il Festival Musicorum Tempora di Villa Adriana La serva padrona di Pergolesi che ha fra gli interpreti Lello Arena nel ruolo di Vespone Per il Giubileo compone una Messa popolare per soli coro assemblea orchestra d'archi e stru menti popolari che viene presentata a Ravenna e a Roma nella Chiesa di S Ignazio Pubblica l'al bum L'avvenuta profezia Viaggio nelle Pastorali e nei repertori del Natale Nell'Aprile del ospite con la Bosio Big Band dei Concerti di Radio Tre dalla Sala Paolina del Quirinale e pubblica l'album Vorrei Ballare A dicembre mette in scena Voi ch'amate una sacra rappresentazione per attori soli coro e orchestra di strumenti popolari Nell'estate del compone con Giovanni Lindo Ferretti Attaranta Tradizione/Tradimento e nella primavera del su commissione della Regione Basilicata Passaggio alla città un'originale cantata su testi di Rocco Scotellaro Nell'inverno del compone con Lindo Ferretti l'oratorio sacro Litania che viene presentato in diretta radiofonica dalla Cappella Paolina del Quirinale e successivamente pubblicato dalla Eidel Contemporaneamente pubblica il suo decimo album dal titolo Ambrogio Sparagna dove riveste un inedito ruolo di cantastorie Dal è Maestro concertatore del Festival la Notte della Taranta dove per l’occasione fonda una grande orchestra di sessanta elementi composta da stru menti popolari con cui dà vita per tre anni di seguito // a spettacoli straordinari a cui partecipano in qualità di ospiti anche Franco Battiato Francesco De Gregori Lucio Dalla Gianna Nannini Carmen Consoli Piero Pelù Francesco Di Giacomo Giovanni Lindo Ferretti e tanti altri Con l'Orchestra popolare della Notte della Taranta realizza alcuni grandi concerti in Italia e all'estero in particolare in Cina nel Ha inoltre al suo attivo un'intensa attività con certistica internazionale realizzata periodicamente in numerosi paesi europei ed extraeuropei un'ampia esperienza di didatta e la pubblicazione di numerosi saggi sulla musica popolare italiana IOVANNI LINDO FERRETTI La mia vita pubblica tra musica e comunicazione comincia a GReggio Emilia nel con la pubblicazione di Ortodossia giri vinile rosso Un gruppo: CCCP fedeli alla linea sciolto dopo i concerti di Mosca e Leningrado durante la presentazione di Epica Etica Etnica Pathos Continua nel con la comparsa sull’Appennino Reggiano di Dischi del Mulo etichetta discografica indipendente e la produzione di Ustmamò cui seguirà Disciplinatha Afa Estasia Radiodervish Wolfango Ricomincia in prima persona a Prato al Pecci settembre con Maciste contro tutti la nascita di CSI /Consorzio Suonatori Indipendenti che si intreccerà con CPI / Consorzio Produttori Indipendenti fino al viaggio in Mongolia il conseguente TRE / Tabula Rasa Elettrificata e il “mimporta’nasega tour” culminato in due concerti a Mostar estate Prosegue “a solo” con CODEX Berlino per concluder si Firenze con “noi non ci saremo” di nome e di fatto A lato intorno ai dischi di cui sono il cantante almeno due decine i concerti almeno due centinaia e almeno altrettanti cui ho garan tito produzione e/o assistenza lavoro e piacere molte e molte altre cose che mi hanno consentito di tollerare la qualifica di cantante meritata ma non apprezzata Se mi capita di parlarne cosa che evito con i vecchi che mi hanno visto crescere mi vergogno Per mia fortuna ci sono molte novità in questi ultimi anni

UCILLA GALEAZZI si avvicina alla musica popolare ai tempi dell’Università e con l’incontro Ldell’antropologo umbro Valentino Paparelli e di Sandro Portelli Nel ’ entra nel nascente Quartetto Vocale di Giovanna Marini con la quale collabora a numerosi spettacoli e dischi fino al Nel crea in Francia un suo spettacolo dedicato alle canzoni italiane degli anni sessanta: "Un sogno così " con OCalò e TGubitsch E via via collabora con Roberto De Simone Ambrogio Sparagna Nel è tra i vincitori del Festival di Recanati con la canzone "Il canto magico delle sirene" Incontra anche la musica contemporanea ed il jazz già collaborando negli anni ‘ con i musicisti dell’ARFI di Lyon con gli spettacoli "Quelque chose du Sud” e " Il salto " poi con il trom bonista G Schiaffini nella sua operina ”Tautovox” con il bassista PDamiani con il chitarrista C Barthelemy nello spettacolo "La gomme” con il tubista M Godard ed il sassofonista M Riesler il violoncellista V Courtois e il trombettista P Minafra con B Tommaso e G Trovesi nello spetta colo ”Giubileo” Nel canta l’opera “Folk Songs” di Luciano Berio ed ancora canta nell’opera di Sergio Rendine “Passio et Resurrexio” (tra i solisti MRosaria Omaggio e Mariano Rigillo voci recitanti; Enzo Gragnaniello Lucilla Galeazzi Nando Citarella (cantanti) Nel altri importan ti appuntamenti: Festival “Banlieu Blues” di Parigi Museo d’arte contemporanea di Roma “Fete de la Musique” a Parigi al Festival Folk di Dranuter (il più importante del Nord Europa) al Festival di Pina Bauch a Wuppertal (Germania) e a Perpignan In questi anni inoltre partecipa come voce solista alle colonne sonore di diversi films SALZBURG CHAMBER SOLOISTS si sono costituiti nel grazie all´impegno di Lavard SkouLarsen che ha riunito i migliori allievi del IMozarteum con musicisti giá affermati in campo internazionale Il suono del complesso riflette l’atmosfera di quella Salisburgo che ha rappre sentato il punto d´incontro della cultura mittleuropea grandemente influenzata da personalitá carismatiche quali Bruno Walter Bernhard Paumgartner Sandor Végh o Nicolaus Harnoncourt Il repertorio dell´orchestra spazia dal barocco al repertorio classico fino ad opere di composi tori d´avanguardia e jazz Il timbro musicale e la perfezione delle esecuzioni hanno ben presto caratterizzato le rappresentazioni del complesso che ha giá riscosso notevoli consensi di pubblico e di critica Nel l’orchestra ha effettuato la prima tournée negli Stati Uniti e Canada a cui sono immediatamente seguiti numerosi inviti per esibirsi in sale e teatri di rinomanza internazionale con artisti di chiara fama Nel l´orche stra ha ottenuto un grande successo con una tournée in Sud America L´orchestra è stata quindi invitata a prendere parte a prestigiosi festival europei quali il Festival di Chiavari il Festival delle Nazioni a Citta di Castello la Folle Journe di Nantes le Würzburger e Heidelberger Mozartwochen i Salzburger Kulturtage il Turku MusicFestival in Finlandia il Festival di Baalbeck nel Libano Les Arcs Deauville Besancon e Ile de France in Francia e si è esibita in prestigiose sale come la "Philharmonie" di Berlino la "Alte Oper" di Francoforte la "Tonhalle" di Zurigo la "Victoria Hall" di Ginevra la "Grosser Saal des Mozarteums" a Salisburgo la "Champs d´Elysee" e il "Carousel du Louvre" di Parigi la "Concertgebouw" di Amsterdam la "Koningin Elizabethzaal " di Antwerpen il "Teatro Colon" a Buenos Aires il "Teatro Municipal" di Rio de Janeiro la "Bunka Gaikan" di Tokyo AVARD SKOULARSEN nato a Porto Alegre (Brasile) ha iniziato lo studio del violino con il padre Gunnar all’etá di cinque anni perfezionando Lsi poi con Ernst Moravec a Vienna Ha proseguito quindi gli studi musicali con il professore Helmut Zehetmair presso l’Accademia del Mozarteum di Salisburgo dal al anno in cui ha ottenuto il diploma con menzione La sua formazione musicale è stata influenzata note volmente da alcune personalitá del mondo musicale quali Sandor Végh con cui ha studiato violino e seguito corsi di musica da camera come Henryk Szeryng e Nathan Milstein Lavard SkouLarsen ha ricevuto per ben due volte il Premio Christa Richter Steiner dall´Associazione Amici dell´Accademia del Mozarteum e nel ha vinto una borsa di studio donata da Henryk Szeryng È risultato inoltre vincitore di numerosi premi internazionali quali "Jugend Musiziert"(Austria) "Concertino Praga" Festival dei Giovani Solisti (Bordeaux) Concorso "Eldorado" (San Paulo del Brasile) ed insieme al Salzburg Piano Trio il Concorso Sergio Lorenzi di Trieste Durante la sua intensa attivitá internazionale ha collaborato come solista e direttore di orchestra con prestigiosi complessi come la Europea Union Chamber Orchestra Nuova Sinfonietta Amsterdam Orchestra Internazionale di Italia Folkwang Kammerorchester Essen Kammerakademie Neuss Orchestre de Chambre de Geneve Mozarteum Orchester Salzburg Orchestra Sinfonica di Porto Alegre Dal è professore di violino e pratica orchestrale presso l´Accademia del Mozarteum di Salisburgo Ha effetuato numerose registrazioni come solista e direttore sotto le etichette Dino Classics Denon Stradivarius Movieplay Marco Polo CPO Coviello Classics Prima registrazione mondiale delle sonate per violino e pianoforte di Camargo Guarnieri con pianista Alexander Müllenbach ABRIZIO VON ARX nato a Napoli ha intrapreso lo studio del violino all'età di cinque anni sotto la guida di FGiovanni Leone e a soli dieci anni è risultato vincitore al concorso di Vittorio Veneto ed in vari concorsi nazionali per giovani talenti Diplomatosi nella città natale al Conservatorio di S Pietro a Majella ha intrapreso studi di perfezionamento con Corrado Romano ai corsi di Sermoneta e a Ginevra ottenendo il diploma di Virtuosité (° classificato); ha inoltre conseguito il Performer Diploma negli USA con Franco Gulli e Nelli Skolnikova presso la prestigiosa School of Music dell'Indiana University a Bloomington e ha completato gli studi a Berlino con Ruggiero Ricci e a Cremona con Salvatore Accardo Il debutto a sedici anni con l'orchestra della Rai di Napoli lo proietta verso un'intensa attività concertistica a livello nazionale ed internazionale; è ospi te fisso nelle principali stagioni concertistiche italiane e d'Oltralpe come Serate Musicali di Milano Associazione Scarlatti di Napoli Festival Pontino Stagione Cameristica della Radio della Suisse Romande Cité de la Musique di Parigi Tonhalle di Zurigo Oriental Arts Center di Shanghai Ravenna Festival Philharmonie di Berlino Ha suonato come solista con prestigiose orchestre quali l'Orchestra da Camera di Praga Orchestra di Padova e del Veneto I Solisti di Mosca Japan Royal Chamber Orchestra Wiener Kammerorchester Symphonisches Orchester di Zurigo ed è stato diretto da arti sti del calibro di Franco Petracchi Alexander Vedernikov Shunsaku Tsutsumi Yuri Bashmet e Peter Maag Ha al suo attivo tournées negli Stati Uniti Francia Germania Belgio Il debutto discografico per l'etichetta Nuova Era di Torino con la registrazione del l'integrale delle composizioni per violino e piano di Sergej Prokoviev ha ricevuto le mas sime lodi della critica specializzata Nell'ambito della musica da camera è da sot tolineare il successo dell'ormai pluriennale e consolidata collaborazione con Bruno Canino con il quale ha registrato per la Dynamic le sonate di Schumann Nel percorso creativo di Haydn c'è una svolta che coincide con la cosiddetta fase "Sturm und Drang" A partire dal le sue sinfo nie ad esempio mostrano dei caratteri nuovi: nell'articolazione della struttura interna che fa ricorso anche a procedimenti contrap puntistici nella più marcata caratterizzazione drammatica e espres 28 luglioluglio siva che suggerisce una interessante osmosi con il teatro d'opera 28 nel frequente ricorso alle tonalità minori nella disinvolta scrittura SABATO ore orchestrale che permette ad Haydn di giocare su estremi di densità Sermoneta Castello Caetani e di rarefazione e di sfruttare il silenzio come efficace strumento di retorica musicale Tratti evidenti anche nella Sinfonia in do minore n composta nel nonostante alcuni residui arcaici e l'esiguità degli sviluppi tematici: si osservino il gioco di contrasti tra minore e SALZBURG CHAMBER SOLOISTS maggiore i gesti operistici la concitazione ritmica del primo movi mento; le fratture del discorso musicale che caratterizzano LAVARD SKOULARSEN direttore l'Andante; il contegno enigmatico del Minuetto; l'efficace uso dei silenzi nel Presto finale dove gli elementi tematici appaiono come FABRIZIO VON ARX violino sospesi nella diafana texture orchestrale Negli stessi anni il giovane WOLFGANG AMADEUS MOZART ( ) Mozart compiva i suoi tre viaggi in Italia che si rivelarono fonda mentali per la sua formazione E trovò il tempo di comporre nume Sinfonia n in sol magg KV rose sinfonie nelle quali i modelli haydniani apparivano spesso ibri Allegro dati da melodie ariose e elementi dell'opera italiana La Sinfonia K Andante fu composta nel (Mozart aveva anni) di ritorno dal suo Menuetto e trio viaggio a Milano: tra le particolarità è da notare l'ambiguità metrica Presto nel passaggio tra il primo e il secondo tema dell'Allegro la scrittura concertante per due corni e oboe nell'Andante l'effetto d'eco creato Concerto n in sol magg KV per violino e orchestra dal contrasto tra forte e piano nel Menuetto la contrapposizione Allegro nel finale tra un netto gesto accordale e i disegni rapidissimi e quasi Adagio sussurrati degli archi L'esperienza dei viaggi in Italia lasciò una trac Rondò cia anche nei cinque concerti per violino e orchestra tutti composti nel Mozart si ricollega ai modelli stilistici dell'epoca e alla tradi PABLO DE SARASATE ( ) zione violinistica italiana di derivazione barocca (cioè i concerti di Introduzione e Tarantella op per violino e orchestra Tartini e Nardini) con la quale era venuto in contatto sia attraverso l'insegnamento del padre Leopold uno dei più apprezzati violinisti del suo tempo sia durante i viaggi in Italia La raffinatezza del Concerto K si coglie nel complesso gioco di contrasti stilistici (il FRANZ JOSEPH HAYDN ( ) primo tema dell'Allegro riprende il ritornello orchestrale dell'aria di Sinfonia in do min n Aminta dall'opera Il re pastore) nella ricchezza delle modulazioni Allegro assai con brio nella sottile diversificazione dei ruoli degli strumenti (nell'Adagio gli Andante archi suonano con sordina e i flauti prendono il posto degli oboi) Minuetto e Trio: Allegretto nel ricorso a strutture asimmetriche e soluzioni capricciose (come i Finale: Presto repentini cambi di metro di tempo e di tonalità che caratterizzano il Rondò) in una scrittura nella quale predomina la dimensione sinfo nica rispetto al virtuosismo del solista Tutto volto invece all'esibi zione della tecnica violinistica è Introduzione e Tarantella di Sarasate pezzo da salotto composto nel poi rielaborato in una versione per violino e orchestra che conquistò una vasta popolarità: l'introduzione (Moderato) con la sua melodia ondeggiante sembra con il sostegno di: un esercizio di riscaldamento prima della rutilante Tarantella (Allegro vivace) in / Gianluigi Mattietti ERGIO AZZOLINI nato a Bolzano nel ha studiato al Conservatorio Claudio Monteverdi con Romano Santi; in seguito e fino Sal con Klaus Thunemann alla Staatlichen Hochschule für Musik Hannover In questo periodo è stato anche fagotto solista nella European Community Youth Orchestra Ha vinto numerosi concorsi tra gli altri il concorso CM von Weber il concorso Primavera di Praga e il concorso della ARD (Germania) Ha riscosso anche molto successo con il Quintetto Ma’alot del quale ha fatto parte per anni Accanto all’attività solistica con il fagotto moderno da qualche anno Sergio Azzolini si interessa molto di musica antica e strumenti antichi In veste di fagotto barocco è membro dell’Ensemble Baroque de Limoges sotto la guida di Christophe Coin ed è solista dei Sonatori de la Gioiosa Marca e La Stravaganza Köln Inoltre è membro permanente dell’ensemble di musica da camera Epoca Barocca e Parnassi Musici Dalla stagione / fino a tutta la stagione del / Sergio Azzolini è stato Direttore arti stico della Kammerakademie Potsdam Suo l’allestimento di grande successo di due opere al teatro dell’Opera di Potsdam: La fida Ninfa di Antonio Vivaldi e Le nozze di Dorina di Baldassare Galuppi Conclusa l’attività di docente presso la Staatliche Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda dal Sergio Azzolini è docente per fagotto e musica da camera presso la Hochschule für Musik di Basilea Lo strumento che suonerà questa sera è uno dei pochi strumenti della fine del XVIII secolo che ci è pervenuto senza gravi danni Si tratta di un fagotto costruito dal sig Kies rinomato liutaio boemo attivo tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX Questo strumento è stato ritrovato in un castello di un paese vicino a Brünn (Repubblica Ceca) e suonerà per una delle prime volte nel nostro secolo La grande differenza che distingue questo strumento dalle copie dei fagotti storici è il suono La caratteristica della sua voce è la dolcezza e la capacità di mischiarsi agli altri strumenti La sonorità risultante dalla mistura del suono degli archi e quello del fagotto è più omogenea e delicata e rispecchia esattamente la sensibilità delle opere dei compositori boemi

ARBARA MARIA WILLI ha studiato a Freiburg Strasburgo (con Aline Zylberajch) e Salisburgo (cembalo con Kenneth Gilbert ed Besecuzione storica con Nikolaus Harnoncourt) Nel ha concluso summa cum laude il corso di studi musicali presso il Mozarteum di Salisburgo Nello stesso anno ha vinto in Belgio il Prix d’encouragementspecial mention Con l’aiuto del centro studi accademici internazionali DAAD ha creato una classe di cembalo all’accademia Janácek di Brno dove oggi insegna Nella veste di cem balista ed esecutrice al Hammerklavier lavora con solisti come Martina Janková Roman Janál Jana Bousková Annegret Siedel Erich Höbarth Eric Hoeprich Jos van Immerseel e Jirí Bárta Nel registra Lieder di compositori cechi su testi tedeschi ed italiani Per questa registrazione è stato usato per la prima volta un pianoforte Hamm del di Franz Joseph Baumeister Nel Barbara Maria Willi è stata membro della giuria del concorso internazionale per cembalo nell’ambito del Festival Primavera di Praga Insieme alla Central European Music Agency (CEMA) ha creato una serie di concerti di musica antica ed è anche drammaturga del famoso festival ceco CONCENTUS MORAVIAE

ANA SEMERÁDOVÁ ha studiato flauto traverso con Jan Riedlbauch al Conservatorio di Praga diven Jtando poi membro fondatore del Quintetto di Fiati del Conservatorio di Praga con il quale ha effet tuato tournée negli Stati Uniti ed in Europa Ha studiato Teoria della musica e Prassi dell’esecuzione storica presso la facoltà di Musicologia dell’Università di Praga Ha studiato flauto traverso barocco con Wilbert Hazelzet al Real Conservatorio dell’Aja Nel marzo del ha vinto il ° Premio al concorso internazionale Telemann per strumenti storici a Magdeburgo Jana Semerádová è direttrice artistica dell‘Ensembles Collegium Marianum con il quale esegue regolarmente progetti musicali e di danza

APELLA APOLLINIS è un ensemble di musica da camera antica fon Cdato da Barbara Maria Willi nel Nell’ambito di vari festival ed in formazioni di trio o di ensemble di musica da camera Capella Apollinis ha eseguito numerose nuove opere ritrovate di autori cechi di musica barocca o classica Tra i festival a cui ha partecipato figurano: Firenze Utrecht Cracovia L’ensemble lavora con alcuni artisti di chiara fama tra cui Sergio Azzolini Roman Janál Martina Janková Annegret Siedl Capella Apollinis è anche membro fondatore della nuova orche stra Visegrad Baroque Orchestra composto da eccellenti musicisti esperti in musica barocca provenienti da Ungheria Polonia Slovacchia Repubblica ceca Il concerto di Vivaldi intitolato «La Notte» fa parte dei sei «Concerti a flauto traverso» op pubblicati nel dall'editore Le Cène di Amsterdam in un periodo in cui il flauto traverso anda va molto di moda nell'Europa del Nord e stava soppiantando il flauto dritto In questa raccolta che contiene anche i celebri con luglioluglio certi «La tempesta di mare» e «Il gardellino» ma che si basa su rie 2929 laborazioni di lavori precedenti (a parte il Concerto n) il Concerto in sol minore (n) appare stranamente articolato come DOMENICA una suite in sei movimenti dal carattere descrittivo: un Largo Priverno Abbazia di Fossanova introduttivo che assomiglia ad un'ouverture alla francese un Presto intitolato «I fantasmi» basato su un turbinio di scale imita zioni e ritmi sincopati un Largo intitolato «Il sonno» dove le armo nie dissonanti e gli archi con sordina creano un'atmosfera sospesa e ore Sala Capitolare misteriosa Lo stile di Vivaldi esercitò una forte influenza sui con Incontro di studio preparatorio al convegno di musica sacra certi del boemo Antonín Jiránek che fu probabilmente in contatto dell’anno Presiede Bruno Cagli con il conte Wenzel von Morzin dedicatario del Cimento ore Antica Infermeria dell’Armonia e dell’Inventione e anche di un concerto per fagotto fagotto classico di Vivaldi Le notizie sulla vita di Jiránek sono lacunose: nacque nel SERGIO AZZOLINI studiò a Praga si trasferì a Varsavia come primo violino nella BARBARA MARIA WILLI clavicembalo cappella reale poi lavorò nella cappella di Dresda dove morì nel flauto traversiere classico Dei due concerti per fagotto conservati manoscritti alla JANA SEMERÁDOVÁ Hessische Bibliothek di Darmstadt quello in sol minore è il più AI IKEDA fagotto classico vivaldiano con un Adagio che si collega a una incalzante fuga nel primo movimento un tempo centrale per solo fagotto e continuo CAPELLA APOLLINIS ricco di modulazioni un finale dall'incedere danzante come un Adéla Stajnochrová Eleonora Machová violino minuetto Nel Concerto in fa maggiore invece solo l'Adagio centra Lydie Cillerová viola Marek Stryncl violoncello le basato su un ampio cantabile del fagotto appare legato al modello di Vivaldi; i movimenti estremi si mostrano invece più vici ANTONIO VIVALDI ( ) ni al gusto di Mannheim importante centro per lo sviluppo del Concerto “La notte” in sol min per flauto fagotto e orchestra sinfonismo classico In quella città era nato Carl Philipp Stamitz Largo Presto (I fantasmi) Largo Presto anch'egli di origine boema figlio del celebre Johann Stamitz noto Largo (Il sonno) Allegro proprio come il fondatore della Scuola di Mannheim Nel Carl Philipp si trasferì a Parigi dove iniziò la sua carriera di compositore ANTONÍN JIRÁNEK (ca ) e virtuoso del violino contribuendo alla diffusione del genere della Concerto in sol min per fagotto e archi sinfonia concertante Ne scrisse (ma ce ne sono arrivate solo Adagio Allegro Adagio Vivace ) poche delle quali hanno dei fiati come strumenti concertanti: tra queste la Sinfonia concertante in do maggiore (per flauto e JIRÍ ANTONÍN BENDA ( ) fagotto) caratterizzata da una struttura a ritornello nel primo Concerto in re magg per fortepiano movimento e da un finale ricco di invenzioni Questa Sinfonia con Allegro Andante ma moderato Allegro certante fu eseguita a Versailles come si evince dal titolo da due interpreti (Bezzozi e Jadin) che erano così famosi da essere men zionati nel frontespizio dell'edizione a stampa Dalla nativa Boemia ANTONÍN JIRÁNEK anche Jirí Antonín Benda cercò fortuna altrove prima a Berlino su Concerto in fa magg per fagotto e archi invito di Federico II di Prussia poi a Potsdam su invito del fratello Allegro non molto Adagio Allegro maggiore Frantisek quindi come maestro di cappella presso il Duca di Gotha Famoso per le opere teatrali e per i melologhi che CARL PHILIPP STAMITZ ( ) influenzarono il giovane Mozart Benda compose nove concerti per Sinfonia concertante in do magg per flauto fagotto ed orchestra clavicembalo e archi: quello in re maggiore (manoscritto alla Allegro non molto Adagio Allegro Sächsische Landesbibliothek di Dresda) presenta alcuni segni dina mici nella parte del solista che fanno pensare a una probabile desti nazione al fortepiano Concerto realizzato in collaborazione con Gianluigi Mattietti Czech Dreams Castello Caetani di Sermoneta Angolo di studio CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE DI SERMONETA Corsi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale nel Castello Caetani di Sermoneta DIRETTORE: FRANCO PETRACCHI composizione ALESSANDRO SOLBIATI giugno luglio luglio ore Sermoneta Castello Caetani Lezioneconcerto NUOVE MUSICHE A SERMONETA Esecuzione dei brani composti dagli allievi durante il Corso di composizione Annamaria Morini flauto Francesco Dillon violoncello Roberto Prosseda pianoforte

viola BRUNO GIURANNA luglio luglio

violoncello ROCCO FILIPPINI luglio luglio

pianoforte ELISSÒ VIRSALADZE luglio luglio

contrabbasso FRANCO PETRACCHI luglio luglio

tecnica del contrabbasso MIRELA VEDEVA luglio luglio

violino MARIANA SIRBU luglio luglio

flauto PETERLUKAS GRAF luglio luglio

arpa URSULA HOLLIGER luglio luglio

clarinetto RICHARD STOLTZMAN luglio luglio

fagotto SERGIO AZZOLINI luglio luglio TESTIMONIANZE DOCENTI DEI CORSI PASSATI INCONTRI DI STUDIO E CONVEGNI PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE DOCENTI DEI CORSI DEGLI ANNI PASSATI PIANOFORTE Dmitri Bashkirov Carlo Bruno Sergio Cafaro Michele Campanella Bruno Canino ARPA Aldo Ciccolini Ursula Holliger dal al Philippe Entremont Alexander Lonquich CANTO Nikita Magaloff Mascia Predit Bruno Mezzena Boris Petrushanskij dal al CLARINETTO Charles Rosen Antony Pay dal al Fou Ts’ong Ciro Scarponi Elissò Virsaladze Richard Stoltzman dal al Vincenzo Vitale

COMPOSIZIONE VIOLA Goffredo Petrassi Dino Asciolla Salvatore Sciarrino Bruno Giuranna dal ‘ al ‘ Arrigo Pelliccia CONTRABBASSO Peter Schidlof Gary Karr Christoph Schiller Franco Petracchi dal al Reiner Schmidt JeanMarc Rollez Walter Trampler Mirela Vedeva dal al (tecnica del contrabbasso) VIOLINO FAGOTTO Pierre Amoyal Sergio Azzolini Cesare Ferraresi Alberto Lysy FLAUTO Yehudi Menuhin PierreYves Artaud Corrado Romano dal al Roberto Fabbriciani Mariana Sirbu PeterLukas Graf dal al Gottfried Schneider Gerardo Levy Vladimir Spivakov Joseph Szigeti MUSICA DA CAMERA Sandor Vegh Bruno Canino JeanPierre Wallez Cesare Ferraresi Rocco Filippini e dal al VIOLONCELLO Bruno Giuranna Gaspar Cassadò London Gabrieli Quartet Rocco Filippini e dal al Alberto Lysy dal al Johannes Goritzky Jehudi Menuhin Ivan Monighetti Quartetto Borodin Andrè Navarra Sandor Vegh Franco Maggio Ormezowski INCONTRI DI STUDIO e CONVEGNI ORGANIZZATI DAL

Colloquio di Goffredo Petrassi con Fedele Incontri internazionali di musica contemporanea D’Amico: Petrassi e Salviucci Donne compositrici: una nuova realtà musicale Ritratto di Aldo Clementi Tavola rotonda: La musica nuova Incontri internazionali di musica contemporanea Incontro con i musicisti polacchi “luCiAnoBErio” Stato attuale del linguaggio musicale Tavola rotonda: Roffredo Caetani Musicista Incontro con i musicisti francesi Incontro di studio: San Tommaso d’Aquino Stato attuale del linguaggio musicale e il ruolo dell’estetica nella cultura Incontro con i musicisti sovietici Incontri internazionali di musica contemporanea I generi musicali e il loro pubblico “LEM” Incontro con i musicisti spagnoli Colloquio di Raffaele Pozzi con Fausto Razzi: Sono ancora individuabili i caratteri nazionali della “Parole/suoni/gesto/visività” musica di oggi? Tavola rotonda: Il Compositore e il rock La musica d’oggi tra valore estetico e mercato Incontro con i musicisti statunitensi Convergenze e divergenze nelle esperienze Conferenza: “Vortex Temporum IIII: un’autoanalisi” artistiche contemporanee di Gérard Grisey Colloquio di Enzo Restagno con Franco Donatoni: Convegno: Committenza e composizione “Sette volte dieci” Incontro con i musicisti giapponesi Convegno di studi: “Gino Contilli ()” La musica e il suo spazio Il compositore parla di sé Incontri internazionali di musica contemporanea Incontro con i musicisti ungheresi “” Prospettive italiane e ungheresi Tavola rotonda: “Elliott Carter: un ritratto a tre voci” La musica in Italia tra pubblico e privato Tavola rotonda: “Incontro con Heinz Holliger” Incontro con i musicisti tedeschi Tavola rotonda: “L’Europa in Italia: idee e progetti per La musica in Germania dopo Darmstadt la promozione della musica contemporanea” L’editoria musicale in Italia Incontri internazionali di musica contemporanea Incontro di Studio: Quale passato ha la musica oggi? Le dialogue du son et de l’image I Ad Elliott Carter per i suoi anni Tavola rotonda: “Suono e immagine: riflessioni Incontro con i musicisti sovietici ricerche tendenze” La musica in Unione Sovietica Tavola rotonda: “La musica come centro e presenza Seminario di studi: Il libro musicale in Italia Incontro con Robert Cahen” Incontro di studio: Dove va la musica d’oggi? Tavola rotonda: “Musica immagini figuralità” Incontri internazionali di musica contemporanea Incontri internazionali di musica contemporanea Aspetti della musica contemporanea inglese: cinque ritratti Le dialogue du son et de l’image II Verso il Duemila: la musica d’oggi tra produzione Tavola rotonda: “Dalla Spagna all’Europa: profilo di diffusione e documentazione Luis de Pablo” Incontri internazionali di musica contemporanea Tavola rotonda: “Funzione e identità del compositore oggi” Ritratto di Witold Lutoslawski “Il Secolo di Petrassi” Les liaisons dangereuses: musica parola poesia Incontri internazionali di musica contemporanea: Incontri internazionali di musica contemporanea Aldo Clementi e Luis de Pablo Dai boschi di Sermoneta al Monte Circeo anni di Festival Pontino Incontri internazionali di musica contemporanea: Per Petrassi: ricordi e testimonianze Suoni dal Mito PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE ESEGUITE DAL

ACILU A Gonzales BONATO Giovanni PIANO AUTOFORMAS per pianoforte ARPSODIA per arpa sola

ALANDIA Edgar BOSCO Gilberto ROCIO per violino violoncello e pianoforte A DUE D’IMPROVVISO per chitarra e clavicembalo Y SIGUE LA ESCONDIDA SENDA PICCOLA SERENATA PER DUE per violoncello BRIZZI Aldo e pianoforte DE LA TRASMUTATIONE DE METALLI I per sassofono

ALBIN Corrado BUSSOTTI Sylvano QUINTETTO per archi LE PIETRE DI VENEZIA per pianoforte LE LÉTHÉ per flauto violoncello e soprano FOGLIO D’ALBUM PER PETRASSI (al pianoforte: versione ) AGOSTO (quartetto d’archi da Sypario ) AMBROSINI Claudio IMPROVVISO (NOCHE OSCURA) CALLIGARIS Sergio SONATA OP per clarinetto e pianoforte ANDRIESSEN/VAN DER AA THE NEW MATH per cantante jazz e ensemble su film CAPPELLI Gilberto di Peter Greenaway LA MONTAGNA DI CÉZANNE

ANZAGHI Davide CAPRIOLI Alberto SEGNI E SUONI per pianoforte STELLE ASSENTI

ARATA Paolo CARDI Mauro LE TEMPS D’UN SOUPIR NUAGES per clarinetto e sei strumenti ARCÀ Paolo FIL ROUGE per trio d’archi e pianoforte FLASH per chitarra CHAT per clarinetto basso e violoncello FLUMEN per chitarra SOUFFLE TRIO NOTTURNO per clarinetto violoncello e pianoforte CARTER Elliott ARMENTEROS Eduardo RICONOSCENZA PER GOFFREDO PETRASSI per violino CUATRO ESCULTURAS DE VENANCIO BLANCO per TRILOGY: BARIOLAGE INNER SONG IMMER NEU quartetto d’archi GRA per clarinetto per pianoforte BACCILE Walter E POI ? per viola violoncello flauto oboe percussione TEMPO E TEMPI per soprano violino corno inglese e pianoforte e voce recitante clarinetto basso UNA COLOMBA per voce e clarientto BARATELLO Marino NOTTURNO per clarinetto solo CASTAGNOLI Giulio PRÉLUDE DUE MOTI D’ACQUA per due pianoforti FOLK GUITAR per chitarra sola CASTALDI Paolo BARCE Ramon SIMILE C KAMPA per pianoforte violino e violoncello SONATA SCARLATTI HUIT PRÉLUDES AUX “SIRÈNES” BATTISTELLI Giorgio SECRET per flauto e clarinetto CASTIGLIONI Niccolò DOPPIO CORO per strumenti a fiato BERIO Luciano DUETTI per violino e flauto (/) CERCHIO Bruno (versione a cura di AMorini ed EPorta dei Duetti per due CANTI DELLA TRISTEZZA ALATA per soprano e violini autorizzata dall’Autore) strumenti su versi di Gian Piero Bona CIMA Giovanni UN DIA TAN SOLO per flauto e clarinetto “FAIR PLAY FOR PAY” per clarinetto CIRCE DE ESPAÑA per mezzosoprano e sei strumenti

CLEMENTI Aldo DE ROSSI RE Fabrizio STUDI per violino tromba e pianoforte MARE OBSCURITATUM per trombe corni e tromboni DE STEFANI Mirco FANTASIA SU Giorgio MoEnCH per violino IRRTUM per soprano flauto e percussioni NUM KOMM DER HEIDEN HEILAND “CANONI” per tre trombe e due tromboni DI BARI Marco FANTASIA per quattro chitarre SEI STUDI SUL NATURALISMO INTERGRALE per TRIBUTE per quartetto d’archi pianoforte per strumenti PRIMA SONATA per pianoforte VOCALIZZO per voce e strumenti STUDIO SULLE TRASPARENZE TIMBRICHE luCIAnoBErio per violino e flauto per chitarra ETWAS per per flauto oboe clarinetto violino viola STUDIO SULLA DINAMICA DELLE ANSIE GHIACCIATE e violoncello per pianoforte DEDICA per clarinetto violoncello e pianoforte DINESCU Violeta QUATTRO FOGLI per flauto clarinetto pianoforte violino KATA viola e violoncello per sette strumenti e voce DITTRICH P Heinz VERTIGO per ensemble KLAVIERMUSIK nr II per pianoforte

COLOMBO TACCANI Giorgio DONATONI Franco IL PIANTO DI GIUTURNA per voce e sei strumenti LEM primo dei due pezzi per contrabbasso CORREGGIA Paolo SERENATA II per strumenti EPHEMERAL per chitarra strumenti e nastro magnetico TRIPLUM per flauto oboe e clarinetto in si bem “CEROCCHI ” per clarinetto violoncello e pianoforte DALL’ONGARO Michele SETU per violino viola contrabbasso flauto clarinetto EINAUDI Ludovico e chitarra AI MARGINI DELL’ARIA per quintetto di fiati ELOGIO PER UN’OMBRA Pétér EÖTVÖS Zoltán JENEY Zoltán KOCSIS L’OMBRA DI TIRESIA per sei strumenti László SARY László VIDOVSZKY DAMIANI Giovanni HOMMAGE A KURTÁG per quattro pianoforti PERCHÈ FIBONACCI? SU GoFFrEDo ESPAJ Andrej D’AMICO Matteo MELODIA UNGHERESE DRILLS per violino violoncello flauto clarinetto e FANTICINI Fabrizio pianoforte CANTO DI LAURA per flauto in do ARLECCHINATA SECONDA per violoncello e soprano su testi di B Cagli FEDELE Ivan IN TRE per clarinetto violoncello e pianoforte ETUDES BOREALES NUNC ET NOTTURNO

DEL PUERTO David FRANCESCHINI Armando VELADURA per clarinetto pianoforte e vibrafono ORGANA (per strumenti)

DENHOFF Michael FRANCESCHINI Matteo MITTEN INS METAPHERNGESTÖBER per pianoforte EIMì per soprano percussioni ed elettronica DE PABLO Luis GALDI Enzo DOS EPIGRAMAS DE MARCIAL per due soprani RICERCARE per pianoforte e quartetto d’archi SCHERZO per violino solo PARAÍSO Y TRES DANZAS MACABRAS GARUTI Mario NADERÍA per pianoforte QUARTETTO N GENTILE Ada LAGANÀ Ruggero MISTY per flauto e corno SONATINA per flauto e pianoforte COME DAL NULLA per clarinetto DAI SETTE STUDI per violoncello solo n RAREFATTE AGGREGAZIONI per quartetto di chitarre ZAPPING per flauto clarinetto violino e viola LANDUZZI Cristina A GIFT FOR YOU per clarinetto ELEGIA NOTTURNA LOMBARDI Daniele GENTILUCCI Armando OH VOCE CHE MI SFUGGI per flauto solo AETHER ARDUUS per violoncello e pianoforte METAFORE DEL TEMPO per pianoforte MINOTAURUS per pianoforte preparato amplificato danzatore e videoclip GIULIANO Giuseppe VIKRTIS LUGO Claudio DER EINSAMKEITEN TIEFSTE SHAUEND BALLET RHAPSODY per pianoforte e altri strumenti PASSIONE SECONDO LUCA per violoncello ed MAESTRI Fabio elaborazione elettronica STUDIO PER I “NOTTURNI” per flauto basso GRISEY Gerard MAGGI Dario ANUBIS ET NOUT per clarinetto basso IRRLICHT per nove strumenti ACCORDS PERDUS per due corni BRENNEND per pianoforte solo GUARNIERI Adriano MANCA Gabriele DA “PIERROT PIERROT!” per flauto solo CANZONI DEI TRE NOTTURNI per violino HALFFTER Cristobal e violoncello DIALOGO per violino e viola MANCA Gabriele / VACCA Roberta / PACHINI Paolo HOCH Francesco VISIONI TRE RAPPRESENTAZIONI DEL DESIDERIO per SPURLOS per strumenti a fiato video due voci recitanti e pianoforte

HOLLIGER Heinz MANN Robert PER URSULA per arpa CORN TREMA per violino MANNUCCI Andrea PER MARIA TERESA SESTETTO D’ARCHI INCARDONA Federico MANZONI Giacomo SOAVE SIA IL VENTO sestetto EPIGRAMMI per baritono clarinetto basso e strumenti SED NEC LINGUA LOQUI MTRC per clarinetto violoncello e pianoforte KNAPIK Eugeniusz VIDEOMUSIC per ensemble SONATA per flauto solo MARTINO Donald KOENIG G Michael CANZONE E TARANTELLA SUL NOME PETRASSI per SEGMENTE per flauto clarinetto basso e violoncello violoncello e clarinetto STREICHQUARTETT MELCHIORRE Alessandro KONDO Jo LONTANANDO per quartetto d’archi BONJIN per soprano contrabbasso e flauto MIRIGLIANO Rosario BIRTHDAY HOCKET per flauto clarinetto pianoforte IMPROMPTU per flauto in sol e chitarra violino e violoncello MONNET Marc KURTÁG György FANTASIA DOLOROSA per violino SAMUEL BECKETT: WHAT IS THE WORD op per voce e pianoforte MORRICONE Ennio EIN AUGENBLICK LANG vers per oboe solo RIVERBERI (per i cento anni della nascita di Goffredo OMAGGIO A E CARTER vers per corno inglese Petrassi) MOSCA Luca POSSIO Gianni SONATA per pianoforte VARIANTI A DIARIO per flauto clarinetto oboe fagotto e CADAQUES per due pianoforti pianoforte RITRATTO (SU UNA SERIE DI PETRASSI) POUSSEUR Henry IN THE GARDEN AT NINFA per soprano e sei strumenti LITANIE DU MIEL MATINAL per strumento melodico NONO Luigi acuto DUETTO “IO FRAMMENTO DAL “PROMETEO” per L’ANTRE DE LA NYMPHE per voce femminile e strumenti flauto e clarinetto PRIORI Massimo NOVA Riccardo SONATINA STUDIO per pianoforte solista e strumenti PTASZYMSKA Marta OLIVERO Betty UN GRAND SOMMEIL NOIR per soprano flauto e arpa CHICHI BUNICHI per voce femminile e strumenti RAZZI Fausto MORENICA SOS per voce femminile e strumenti LARGHETTO per clarinetto e quartetto d’archi SMORFIE per tre voci flaauto violino pianoforte e nastro OPPO Franco magnetico (da E Sanguineti) ALCUNE VERITÀ INDIMOSTRABILI STUDIO PER “INSOGNO” per voce e nastro magnetico PALLASZ Edward PER SETTE TWO REMINISCENCES FROM CHILDHOOD per RENNA Enrico clarinetto basso e marimba ABWECHSELN per clarinetto solo PANNI Marcello FERMENTUM per flauto oboe e clarinetto TWO HAIKUS per voce e quattro strumenti TIEF per clarinetto e contrabbasso LAUDATE DOMINUM mottetto a tre voci pari sul Salmo RENOSTO Paolo ADAGIO per pianoforte PASQUOTTI Corrado BALLATA per pianoforte a quattro mani GRAFFITI per oboe solo RIJNVOSN Richard PENNISI Francesco PIECE OF CAKE per ensemble PROMENADE per pianoforte ACANTHIS per flauto e pianoforte SBORDONI Alessandro CANZONE DA SONARE per pianoforte DEDALUS per violino viola violoncello e contrabbasso THE GARDEN (versione con pianoforte) per soprano e SCHNEBEL Dieter pianoforte CIRCE per arpa NOTTURNINO E ALBA per quattro chitarre TRE PEZZI per clarinetto viola e pianoforte SCIARRINO Salvatore ECHI PER ALDO per pianoforte a quattro mani LET ME DIE BEFORE I WAKE ETUDERHAPSODIE per flauto clarinetto e pianoforte CANZONA DI RINGRAZIAMENTO COME VENGONO FELICITAZIONE IN TEMPO DI SICILIANA per clarinetto PRODOTTI GLI INCANTESIMI? per flauto violoncello e pianoforte SCOGNA Flavio Emilio CAPRICCIO CON PASTORALE per flauto clarinetto LA MAR per marimba pianoforte violino viola e violoncello SECO Manuel PETRASSI Goffredo TRIO N per clarinetto violoncello e pianoforte FANFARE PER TRE TROMBE IN DO TRE CORI CON LA PICCOLA ORCHESTRA SOCCIO Giuseppe ROMANZETTA per flauto e pianoforte SPIRALI: DI UNA CHIARA FONTE per flauto solo INNO per ottoni SPIRALI III per chitarra sola FRAMMENTO per orchestra PULSAR SONGS per chitarra sola PULSAR SONGS IV: MEDITERRANEO per voce PISATI Maurizio pianoforte e ensemble popHACK PULSAR SONGS V: RIVERRUN per voce e ensemble PULSAR SONGS VII per ensemble VANDOR Ivan ANCORA SPRING per pianoforte TEN NOTES ON FOUR INTERVALS per flauto e clarinetto SCHWEBENDE STERNE per voce femminile flauto SOLBIATI Alessandro violoncello e pianoforte E LA FLORS per arpa celesta clavicembalo e vibrafono HAPPY BIRTHDAY TO YOU per clarinetto violoncello LIKE AS THE WAVES per pianoforte a quattro mani e pianoforte D’OMBRA IN DUE MOVIMENTI per violoncello ASSEMBLAGE TRE PEZZI per chitarra POEM per percussioni (II VERSIONE) ZIMMERMAN R Heendn PICCOLO CONCERTO per chitarra e nove strumenti OTTO GHIRIBIZZI per clarinetto e pianoforte DUE DIALOGHI per voce recitante clarinetto violoncello e ZIMMERMANN Walter percussioni LIED IM WÜSTENVOGELTON per flauto basso TRE PEZZI per strumenti e pianoforte AM FUSS DES GEBIRGS per flauto clarinetto e pianoforte PICCOLO TRIO per clarinetto violoncello e pianoforte INNO video WEG NESOS DUE MOVIMENTI per soprano percussioni e mezzo elettroacustico STACHOWSKI Marek MADRIGALI DELL’ESTATE per violino viola violoncello e soprano

SZÖLLÖSY András SUONI DI TROMBA per trombe e pianoforte

TADINI Michele TEATRO II per ensemble COME SEGUENDO UN CANTO per voce percussione ed elettronica

TESEI Tonino CANONE COME MITO

TESTONI Gianpaolo SERENATA per flauto

TOGNI Camillo PER MAILA per flauto e pianoforte DER DOPPELGÄNGER per quartetto di chitarre

TOSI Giorgio DUE NOTTURNI per pianoforte solo IMPROVVISO per pianoforte

TUTINO Marco TRIO CANTATO per violino viola violoncello

UGOLETTI Paolo FANTASIA SONATA per pianoforte DUE TOCCATE BRILLANTI per pianoforte Vacchi Fabio CAPRICCIO SOPRA “ LA STATION THERMALE” per pianoforti ° Festival Pontino di Musica San Felice Circeo Parco Hotel Maga Circe “Suoni dal Mito” Incontri Internazionali di Musica Contemporanea: Kirkìas CAMPUS INTERNAZIONALE DI MUSICA Via Varsavia LATINA Segreteria di Latina Tel Fax Segreteria di Sermoneta Tel e Fax (durante i corsi) http://wwwcampusmusicait Email: campusmusica@panserviceit partners:

BIGLIETTI Concerto del giugno: intero € ridotto € Concerti del e giugno: unico € Concerti a Sermoneta e Priverno: intero € ridotto € (la riduzione è valida per giovani fino a anni studenti del Conservatorio e dell’Università Pontina persone con più di anni di età) Concerto del luglio: unico € Dalle ore sono previste visite guidate intrattenimento per bambini simulazioni di scavi nell’area archeologica (ingresso gratuito per i bambini) Saranno presenti stands per degustazioni gastronomiche (a pagamento)