L'ordine Camaldolese Dal Medioevo All'età Contemporanea Nelle Fonti
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PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO QUADERNI DELLA RASSEGNA DEGLI ARCHIVI DI STATO 111 L’Ordine camaldolese dal Medioevo all’Età contemporanea nelle fonti degli Archivi di Stato italiani Atti della giornata di studio in occasione del millenario di Camaldoli (1012-2012) Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 30 maggio 2014 a cura di GIUSEPPE M. CROCE MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE GENERALE ARCHIVI 2016 DIREZIONE GENERALE ARCHIVI SERVIZIO II – PATRIMONIO ARCHIVISTICO Direttore generale Archivi: Gino Famiglietti Direttore del Servizio II – Patrimonio archivistico: Micaela Procaccia Cura redazionale: Antonella Mulè © 2016 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale archivi ISBN 978-88-7125-345-9 Stabilimento Tipografico « Pliniana » - Viale F. Nardi, 12 - 06016 Selci-Lama (PG) - 2016 CONVEGNO: L’ORDINE CAMALDOLESE DAL MEDIOEVO ALL’ETÀ CONTEMPORANEA NELLE FONTI DEGLI ARCHIVI DI STATO ITALIANI Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 30 maggio 2014 PROGRAMMA ore 9,30 Saluti della Presidenza dell’Accademia dei Lincei Presiede e introduce: Giuseppe M. Croce (Archivio Segreto Vaticano) Paolo Cozzo (Università di Torino) I fondi camaldolesi negli archivi pubblici di Piemonte e Lombardia Massimo Scandola (Università di Siena) Documenti e fonti per la storia camaldolese negli Archivi di Stato veneti Claudia Foschini (Biblioteca Classense di Ravenna) Abbazia di S. Apollinare in Classe. Un archivio da ricomporre: il fondo archivistico all’Archivio di Stato di Ravenna e i documenti conservati alla Biblioteca Classense e all’Archivio storico comunale di Ravenna Enrico Angiolini (Archivio di Stato di Modena) L’Abbazia della Vangadizza fra gli Archivi di Stato di Modena e Rovigo e le carte camaldolesi nell’Archivio di Stato di Bologna PAUSA/BUFFET ore 15,00 Presiede: Diana Toccafondi (Sovrintendenza archivistica per la Toscana) Andrea Cicerchia (Università di Urbino) I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato delle Marche. Analisi documentaria e percorsi di ricerca VI Programma Marina Laguzzi – Benedetta Rivalta (Archivio di Stato di Firenze) I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato toscani Paola Monacchia (Archivio di Stato di Perugia) I fondi camaldolesi a Perugia e Gubbio Lucia Merolla (Istituto per il Catalogo Unico – Roma) Carte camaldolesi all’Archivio di Stato di Roma Conclusioni Cosimo Damiano Fonseca (Accademia nazionale dei Lincei) Programma VII SOMMARIO Introduzione, di GIUSEPPE M. CROCE IX Saluti, di COSIMO DAMIANO FONSECA XV PAOLO COZZO, Fonti camaldolesi in Piemonte e Lombardia: prime ricognizioni e spunti di riflessione 1 MASSIMO SCANDOLA, «Il desiderio lodevole di vivere alla memoria dei posteri». Documenti per la storia camaldolese negli Archivi di Stato veneti e prassi documentarie d’ambito monastico fra basso medioevo e Antico regime 17 CLAUDIA FOSCHINI, L’Abbazia di S. Apollinare in Classe. Un archivio da ricomporre: il fondo archivistico all’Archivio di Stato di Ravenna e i documenti conservati alla Biblioteca Classense e all’Archivio storico comunale di Ravenna 40 ENRICO ANGIOLINI, L’Abbazia della Vangadizza fra gli Archivi di Stato di Modena e di Rovigo e le carte camaldolesi nell’Archivio di Stato di Bologna 56 ANDREA CICERCHIA, I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato delle Marche e nell’archivio storico di Camaldoli. Analisi documentarie e percorsi di ricerca 72 MARINA LAGUZZI, I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato toscani 120 BENEDETTA RIVALTA, I documenti del Sacro Eremo di Camaldoli conservati nell’Archivio di Stato di Firenze 127 PAOLA MONAccHIA, Fonti camaldolesi a Perugia e Gubbio 178 COSIMO DAMIANO FONSECA, Conclusioni 210 Indice dei nomi di persona 213 Indice dei luoghi 227 Introduzione IX Lectori, praesertim Camaldulensi, salutem Con questo denso volume si conclude la serie delle pubblicazioni pro- mosse, a partire dal 2012, in occasione del Millenario della fondazione di Camaldoli. La scelta della data del 1012, quale terminus a quo del secolare cammino dell’Ordine camaldolese, non è, beninteso, che un omaggio reso ad una “elaborazione memoriale antica” 1, e si coniuga con evidenti ragioni pragmatiche. Essa non ha comunque nociuto all’intento puramente scientifico di varie iniziative scandite dal ricco calendario delle celebrazioni dell’evento 2. Attualmente diviso (definitivamente?) in due congregazioni autonome – quella nell’Ordine di S. Benedetto e l’altra di Monte Corona – il mondo camaldolese ha felicemente superato il rischio di una celebrazione puramente domestica e occasionale, destinata solo ai propri membri, e tutt’al più alla non vasta cerchia degli amici ed estimatori del loro piccolo istituto. Diver- samente tutto si sarebbe probabilmente risolto in una sorta di Com’eravamo, motivo di nostalgia per taluni, ovvero di ripulsa distratta o ironica per altri. Al contrario, malgrado l’esile consistenza numerica delle due Congregazioni, che poteva suscitare in qualcuno un comprensibile scetticismo, dovuto anche 1 Camaldoli e l’Ordine camaldolese dalle origini alla fine del XV secolo. Atti del I Convegno internazionale di studi in occasione del millenario di Camaldoli (1012-2012), Monastero di Camaldoli, 31 maggio – 2 giugno 2012, a cura di C. CABY e P. LICCIARDELLO, Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 2014 (Italia benedettina. Studi e documenti di storia monastica a cura del Centro storico benedettino italiano, 39), p. 1. 2 R. FORNACIARI, Storie che si intersecano lungo la strada. Cronaca di un Millenario di fondazione, in « Vita monastica », LVIII (2014), pp. 23-77; C. CABY, Camaldoli (1012-2012). Chronique des célébrations du millénaire de la fondation de Camaldoli, in « Revue Mabillon », nouvelle série, XXIII (t. 84) (2012), pp. 271-274. X Giuseppe M. Croce alla poca attenzione degli enti pubblici al progetto celebrativo 3, va dato atto ai Padri Camaldolesi, ed in particolare all’archivista don Ugo A. Fossa, di aver perseverato nel loro nobile disegno, con l’apporto determinante di ricercatori e studiosi italiani ed esteri. L’interesse dimostrato dal mondo scientifico verso la storia camaldolese fin dagli inizi del Novecento 4, si è così ancora una volta con- fermato nell’adesione sollecita e convinta dei tanti specialisti che, a Camaldoli, a Firenze, Ravenna, Venezia, Arezzo, Roma ed altrove, hanno offerto contri- buti originali ed innovativi alla conoscenza del monachesimo “romualdino” nelle sue varie espressioni. Il frutto di tale lavoro ha ulteriormente arricchito la storiografia monastica che, proprio sul mondo camaldolese, può ormai contare un’invidiabile serie di pubblicazioni. Non è questa la sede per passarle in rassegna tutte 5, ma è doveroso ricordare almeno quelle più direttamente legate alla ricorrenza millenaria, a cominciare dall’edizione dei Libri tres de moribus del priore Martino III, egregiamente curata da Pierluigi Licciardello (Firenze 2013) 6 e al volume degli Atti del I Convegno internazionale di studi, tenutosi a Camaldoli nel 2012 e pubblicato, a cura dello stesso Licciardello e di Cécile Caby, principale studiosa dell’Ordine, nella collana Italia benedettina (2014) 7. Ad esso ha fatto seguito la pubblicazione, ad appena un anno di distanza (2015) e nella stessa collana, degli Atti del II Convegno, dedicati all’Ordine camaldolese in età moderna e contemporanea, e curati da Giuseppe M. Croce e Ugo A. Fossa 8. A questi due ampi volumi bisogna aggiungere i cataloghi di tre mostre, alla Biblioteca Marciana di Venezia, alla Classense di Ravenna e alla Rilliana di Poppi (Arezzo), che hanno puntualmente illustrato il patrimonio artistico e 3 FORNACIARI, Storie che si intersecano ... cit., pp. 25-41, 43, 49; CABY, Camaldoli ... cit., pp. 272-274. 4 CABY - LICCIARDELLO, Camaldoli e l’ Ordine camaldolese ... cit., pp. 7-15. 5 U. FOSSA, Pubblicazioni del Millenario di Camaldoli, in « Vita monastica », LVIII (2014), pp. 113-115, dà conto di quanto era stato pubblicato fino a tutto dicembre del 2014. 6 Martino III priore di Camaldoli, Libri tres de moribus, edizione critica, traduzione e com- mento di P. LICCIARDELLO, Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo 2013 (Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia, 33, serie II, 14). Lo studioso aretino aveva edito nel 2004, nella stessa collana, la Consuetudo camaldulensis. Rodulphi Constitutiones Liber eremitice Regule. 7 Si veda la nota 1. 8 L’Ordine camaldolese in età moderna e contemporanea, secoli XVI-XX, Atti del II Convegno di studi in occasione del millenario di Camaldoli (1012-2012), Monastero di Camaldoli, 30 maggio-1 giugno 2013, a cura di G. M. CROCE e U. A. FOSSA, Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 2015 (Italia benedettina. Studi e documenti di storia monastica a cura del Centro storico benedettino italiano, 40). Introduzione XI documentario dei cenobi di San Michele in Isola e di San Romualdo, nonché i tesori bibliografici conservati un tempo al Sacro Eremo di Camaldoli 9. Consapevoli dell’importanza, per gli storici futuri, di strumenti di lavoro come repertori bibliografici e toponomastici, edizioni e guide di fonti d’archi- vio e di collezioni manoscritte, gli operai del cantiere camaldolese hanno altresì dato alla luce varie utilissime opere. Va anzitutto citata l’ormai indispensabile Clavis degli autori camaldolesi (secoli XI-XVI) 01 , curata da Elisabetta Guerrieri, ed impressa con la consueta eleganza grafica dalla “Pliniana” di Selci-Lama. Il volume offre una puntualissima rassegna degli scrittori dell’Ordine, con precisi riferimenti bio-bibliografici comprensivi dei manoscritti editi e inediti che ne trasmettono le opere.