VERSO LA META-MUSICA 2018 CONSERVATORIO DI MUSICA VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE GIUSEPPE MARTUCCI SALERNO DI MUSICA ELETTRONICA ED ELETTROACUSTICA Alta Formazione Artistica e Musicale DIPARTIMENTO DI NUOVE TECNOLOGIE del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno E LINGUAGGI MUSICALI Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali

Organizzazione Direttore M° Imma Batttista VERSO LA Presidente Avv. Aniello Cerrato Produzione Dott.ssa Maria Domenica Giordano Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali META-MUSICA del Conservatorio di Salerno Progetto e Coordinamento M° Silvia Lanzalone Waiting for Biennale... Docenti M° Rosella Clementi, Raffaele Grimaldi, Francesca Marchesiello, Julian Scordato Staff audio e tecnico Responsabili Fabio Carlino, Alessandro Vastola Assistenti Michele Di Brizzi, Alessio Gallo, Barbara Gallo, Gerardo Garippo, Gaia Olino, Fioravante De Nicola, Francesco Di Zenzo, Raffaele Gagliardi, Pasquale Lauro, Alessandro Limongi Rizzuti, Vincenzo Nanni, Emanuele De Vita, Antonello De Zelis, Marco Nappo, Gianmarco Russo, Nicola Russo, Andrea Vitolo VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA ELETTRONICA ED ELETTROACUSTICA Collaborazioni Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno “Carta Bianca” CRM - Centro Ricerche Musicali Concerti elettroacustici - Installazioni sonore d’arte Festival ArteScienza 2017 Seminari - Workshop - Laboratori

23-24-25-26 GIUGNO Conservatorio Giuseppe Martucci - Salerno INFO CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA ‘G. MARTUCCI’, Via S. De Renzi 62 84123 Salerno - Tel.: + 39 (0) 89 241086; + 39 (0) 89 237713 6 OTTOBRE 18 NOVEMBRE Email: [email protected] - Web: http://www.consalerno.it Palazzo Fruscione - Salerno BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA DI SALERNO “CARTA BIANCA” Palazzo Fruscione - 84123 Salerno 2018 ASSOCIAZIONE SALERNO IN ARTE Via SS. Martiri Salernitani, 66 - 84123 Salerno Web: https://www.biennaleartesalerno.com/ Email: [email protected] - [email protected]

Tel. +39 3356676408; +39 3388928758 GRAFICO EOLO *

l Conservatorio di Salerno propone, anche quest’anno, una manifestazione ricca di eventi inseriti nel contesto delle attività didattiche e di produzione Idel Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali. L’ottava edizione del Festival di Musica Elettronica ed Elettroacustica del Conservatorio di Salerno mantiene, come sempre, un respiro internazionale per la partecipazione di ospiti da importanti Istituzioni estere, come Mari Kimura, violinista, compositrice e ricercatrice nel settore dell’Interactive Computer Music e docente presso il Dipartimento di Musica dell’Università della California, Irvine, o personalità illustri di importanza storica, come il noto fisico napoletano Giuseppe Di Giugno, inventore del suono digitale in “tempo reale”. La divisione in due periodi, estate e autunno, consente di concentrare l’attenzione su due tipi di “arte elettroacustica”: a giugno i concerti, durante i quali verranno presentati brani di autori storici, come o Jean- Claude Risset, accanto a brani di giovani compositori, sia acusmatici che “live”, per solo computer, o per ensemble di computer, con il debutto di MLE - Martucci Laptop Ensemble; in ottobre le installazioni sonore, che vivono di una stretta connessione con l’ambiente architettonico, con il corpo vibrante degli strumenti musicali, con il pubblico. Il Festival di quest’anno vive quindi una duplice identità espressiva, ideale ed estetica, resa possibile anche grazie a due importanti collaborazioni, la consolidata sinergia con il CRM-Centro Ricerche Musicali di Roma e la fertile convergenza con la Biennale d’Arte Contemporanea “Carta Bianca” di Salerno. “Waiting for Biennale”, dunque… “Verso la Meta-Musica”!

Il Direttore del Conservatorio di Salerno M° Imma Battista

1 «Io credo che la musica oggi possa superare se stessa attraverso la ricerca nella categoria dell’atemporalità, che è stata atrofizzata e dominata dalla categoria temporale.» I. Xenakis, "Vers une métamusique", La Nef n°29, 1967. Reprinted in Musique. Architecture, 1971.

trutture logiche, algoritmiche, matematiche, o geometriche costituiscono il fondamento di un pensiero musicale che ha trovato nella Scoerenza tra macrostruttura e microstruttura il principale elemento di attenzione estetica, soprattutto nel contesto della computer music. Gli aspetti metodologici legati all’organizzazione della musica che tiene conto di categorie a-temporali sono oggi inevitabilmente al centro della ricerca estetica legata ad un nuovo genere di opere definite installazioni sonore, o installazioni d’arte elettroacustica. Le opere d’arte musicale installative vivono oggi la necessità compositiva che prevede l’organizzazione di forme musicali in grado di fare astrazione dal decorso temporale e di costruire senso sulla base di un libero fruire. Lo sviluppo della musica nel tempo è in questo caso gestito nell’ambito di una soggettività percettiva amplificata, rinnovata e possibilmente consapevole da parte di un pubblico attivamente coinvolto, indipendentemente dal grado di interattività che l’opera propone, la cui coerenza è senz’altro da ricercare nelle strutture e nei processi a-temporali del comporre. La “meta-musica”, che il Festival Internazionale di Musica Elettronica ed Elettroacustica del Conservatorio di Salerno propone alla sua ottava edizione, è una musica del futuro, in cui le rinnovate modalità d’ascolto coincidono con l’esigenza totalizzante di una convergenza percettiva di tutte le arti, un’ideale forse ambizioso, ma al quale ci si sta progressivamente avvicinando.

Il Coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali M° Silvia Lanzalone

2 • CONSERVATORIO “G. MARTUCCI” — SALERNO SABATO 23 GIUGNO 2018 — ore 18.00 - 20.00 — SALA CONCERTI POST-PRAE — Concerto inaugurale MARTUCCI SOUNDSCAPE 2018 — ORE 18.00 - 20.00 - Compressione — di Vincenzo Nanni - Alternanze — di Francesco Di Zenzo - Burnout — di Fioravante De Nicola - Promenade — di Raffaele Gagliardi MUSICA ACUSMATICA — ORE 18.00 Scuole di Musica Elettronica dei Conservatori di Perugia, Roma, Sassari - Ode alla Nostra Dimenticanza (2018) — di Edoardo Maria Bellucci - Lucus furrinae (2017) — di Federico Paganelli - Metamorfosi I (2018) — di Gian Carlo Grandi - Ora che tempo (2016) — di Alessia Damiani - Macello (2017) — di Nicola Cappelletti MUSICA ELETTROACUSTICA — ORE 18.40 - Post-prae-ludium n. 1 per Donau, per tuba in Fa e live electronics (1987 di Luigi Nono Tuba M° Alexandre Cerdà Belda — Live electronics Anacleto Vitolo - Il mio peggior nemico, per soprano e suoni elettronici (2018) di Cristian Biasin Soprano Roseta Rendina — Regia del suono Cristian Biasin MUSICA LIVE — ORE 19.20 - Studio 1 - Entropia, per ensemble di computer (2018) di MLE - Martucci Laptop Ensemble — Fabio Carlino, Michele Di Brizzi, Alessio Gallo, Barbara Gallo, Gaia Olino, Alessandro Vastola - Horror Vacui, per laptop (2018) — di Ludovico Marino - Obsidian, per laptop (2016-18) — di Anacleto Vitolo

3 • CONSERVATORIO “G. MARTUCCI” — SALERNO DOMENICA 24 GIUGNO 2018 — ore 16.00 - 18.00 — SALA CONCERTI ASCOLTO E CREAZIONE — Prove Aperte Laboratorio di improvvisazione elettroacustica con gli studenti del Master di Secondo Livello in Neuromusicologia Clinica e Nuovi Linguaggi Musicali di Silvia Lanzalone con la partecipazione di Progetto Soundscreen — di Antonio Russo Progetto MLE - Martucci Laptop Ensemble — Fabio Carlino, Michele Di Brizzi, Alessio Gallo, Barbara Gallo, Gaia Olino, Alessandro Vastola

Il laboratorio di improvvisazione elettroacustica ha l’intento di far conoscere le problematiche del comporre da un punto di vista esperienziale a studenti che per la prima volta si affacciano al mondo del suono elettronico. Gli aspetti teorici e tecnologici sono così esplorati tramite il “fare musica”, reso possibile attraverso l’uso del computer come strumento di produzione del suono tramite applicazioni musicali e controlli che consentono l’elaborazione del suono in tempo reale. La partecipazione di MLE - Martucci Laptop Ensemble e del progetto Soundscreen per laptop e smartphones consente il dialogo e il confronto, con differenti livelli di approfondimento, all’interno di uno spazio sonoro da esplorare e costruire insieme.

4 • CONSERVATORIO “G. MARTUCCI” — SALERNO LUNEDÌ 25 GIUGNO 2018 — ore 18.00 — SALA CONCERTI ELECTRONICS IN NATURE — Concerto per Violino Aumentato di Mari Kimura - Variants, per violino ed elaborazioni digitali (1994) di Jean-Claude Risset - Gemini “Tempo di Cadenza”, per violino solo (1993) di Mari Kimura - Canon Élastique, per violino e IRCAM augmented violin (2010) di Mari Kimura - Kaze (The Wind), per violino e sensore di movimento Mugic (2016) di Mari Kimura - Eigenspace, per violino e sensore di movimento (2011) di Mari Kimura - The Old Rose Reader, per violino e suoni elettronici (2004) di Frances White - Rossby Waving, per violino e sensore di movimento Mugic (2017) di Mari Kimura Violino, violino aumentato, sensori di movimento ed elettronica Mari Kimura Variants, di Jean-Claude Risset, utilizza echi digitali che costruiscono un tessuto contrappuntistico e armonico che estende le possibilità melodiche del violino. In Gemini viene utilizzata una particolare tecnica dell’archetto per eseguire suoni subarmonici al di sotto delle altezze fondamentali senza cambiare l'accordatura dello strumento. Canon Élastique è stato creato utilizzando il sensore per analizzare il movimento dell’archetto, così da interagire con esso e creare un canone “elastico”. Kaze (The Wind) utilizza le parole di un’autrice del Medioevo di nome Sei Shonagon, che scrisse la famosa frase “Il Vento è Tempesta”. Eigenspace è un lavoro audiovisuale interattivo realizzato in collaborazione con un artista giapponese di nome Tomoyuki Kato, subito dopo il disastro di Fukushima nel 2011, in cui l’espressione musicale è tratta dal sensore. Il brano The Old Rose Reader di Frances White presenta il suo amore per le rose antiche coltivate nel giardino dell'Imperatrice Josephine a Malmaison. Rossby Waving prende il nome da fenomeni atmosferici che provocano effetti climatici estremi, e in questo brano le arcate interrompono l'ostinato, come i disastri naturali creati dall'uomo.

5 • CONSERVATORIO “G. MARTUCCI” — SALERNO MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018 — ore 10.00 - 16.00 — SALA CONCERTI AUGMENTED — Workshop su Violino Aumentato e Ableton Live di Mari Kimura con il contributo di Federico Pepe, product specialist di Ableton Nella prima parte del workshop Mari Kimura descrive la musica, le tecniche e gli strumenti per il live electronics utilizzati nel concerto Electronics in Nature, per violino, violino aumentato e sensore di movimento Mugic, un sistema basato su Arduino sviluppato da Mari Kimura e dal media artist Liubo Borissov. Mugic analizza i movimenti e i gesti per estrarre le espressioni umane ed è stato sviluppato per essere applicato non solo al violino, o agli strumenti musicali, ma anche per essere applicato su qualsiasi oggetto che esegue movimenti legati al movimento espressivo. Nel gennaio del 2018 Mari Kimura ha cominciato una nuova versione del propotipo di Mugic al CALIT2 - California Institute for Telecommunications and Information Technology. http://www.calit2.net/ Nella seconda parte del workshop Federico Pepe, product specialist di Ableton, descrive il programma Ableton Live e le nuove funzionalità di Live 10, alla scoperta delle funzioni principali e delle novità introdotte nell’ultima versione. Nuovi dispositivi (Wavetable, Echo, Drum Buss e Pedal), un significativo miglioramento del flusso di lavoro con l’introduzione di nuove funzioni come Capture o il Multi-clip editing, unite a una più profonda integrazione con Max 4 Live, fornito ora in bundle con Ableton nella versione Suite, hanno reso questo programma, che già rappresentava un riferimento per la produzione di musica elettronica, ancora più completo e funzionale.

L’evento di Mari Kimura e Ableton Live è un’iniziativa del CRM – Centro Ricerche Musicali presentata in collaborazione con i Dipartimenti di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali dei Conservatori di Roma, Salerno e Sassari.

Mari Kimura

6 • PALAZZO FRUSCIONE — SALERNO 6 OTTOBRE 18 NOVEMBRE 2018 Martedì, Mercoledì, Giovedì — ore 17.00 - 21.00 Venerdì, Sabato, Domenica — ore 11.00 - 13.00 e 17.00 - 21.00 nell’ambito della III BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA DI SALERNO “CARTA BIANCA”

— ANTICHE TERME ARCHEOFONÌE Installazione sonora a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “G. Martucci” Il paesaggio sonoro nascosto nelle Antiche Terme di Palazzo Fruscione è testimonianza e insieme interpretazione di un tempo trascorso, carico di suoni antichi, che solo l’immaginazione può riportare in vita nel presente. L’installazione raccoglie sonorità forse di altri tempi e le diffonde in altri spazi, per evocare archetipi acustici e archeologie sonore.

— SALE ESPOSITIVE META-LIUTERIA — Installazione sonora a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “G. Martucci” Il corpo vibrante dello strumento, privato del proprio mezzo di eccitazione del suono, si concede a ulteriori esplorazioni, possibili tramite la liuteria elettroacustica. Particolari attuatori posti nelle zone di maggiore risonanza della cassa armonica, o del canneggio, restituiscono una nuova voce, capace di evocare le originarie sonorità e, allo stesso tempo, di raccontare la loro storia.

7 • PALAZZO FRUSCIONE — SALERNO VENERDÌ 19 OTTOBRE 2018 — ore 17.00 — SALA CONFERENZE MACCHINE PER CREARE MUSICA TRA NAPOLI E PARIGI Incontro con Giuseppe Di Giugno Presentazione a cura di Alberto Giordano Il lavoro del fisico Giuseppe Di Giugno, iniziato negli anni ’70 presso il Dipartimento di Fisica di Napoli e proseguito presso l’IRCAM di Parigi con la produzione del celebre Sistema 4X, ha dato vita a nuovi stimoli creativi e a nuove opere musicali aprendo la strada ad una nuova epoca della musica elettronica, che prosegue tutt’oggi con una vastissima produzione di musica “live”. Il suo lavoro, culminato con la fondazione di IRIS - Istituto di Ricerca per l’Industria e lo Spettacolo del gruppo Farfisa-Bontempi a Paliano (FR) nel 1988, è stato il punto di riferimento per la realizzazione degli strumenti digitali successivi, ed ha consentito di concentrare progressivamente l’attenzione dei musicisti e dei ricercatori verso la necessità di trovare modi sempre più adatti a “suonare” il calcolatore come strumento musicale.

NOTE - 23 GIUGNO - POST-PRAE

> MUSICA ACUSMATICA Martucci Soundscape — (2018) di Vincenzo Nanni, Francesco Di Zenzo, Fioravante De Nicola, Raffaele Gagliardi Compressione, Alternanze — Burnout e Promenade sono le 4 diverse modalità con cui 4 studenti al primo anno di studio h anno “ascoltato” il Conservatorio. La ripresa sonora, unica per tutti, effettuata da punti differenti dell’edificio, ma mai dall’interno di un’aula, evidenzia un “soundscape” di vitale e variegato, capace di restituire una singolare tavolozza timbrica, ricca di spunti. Ode alla Nostra Dimenticanza — acusmatico (2018) di Edoardo Maria Bellucci Derivante dal continuo ed incessante bombardamento mediatico al quale siamo apaticamente addestrati, troppo spesso la coscienza di taluni accadimenti è destinata a transitare passivamente in noi, lasciandoci una vaga e informe sensazione di ricordo che in breve tempo, comunque, dimenticheremo. Lucus furrinae — acusmatico (2017) di Federico Paganelli Realizzato per la Filarmonica Romana, questo paesaggio sonoro si sviluppa come un ambiente in divenire in cui vengono a sussistere rapporti tra i materiali sonori che trascendono l’unità spaziale e temporale, tesi alla ricerca della semplice descrizione di un luogo, ma che tendono a creare rapporti di unità semantica e identitaria di un luogo, in questo caso il Colle Gianicolo e il Rione di Trastevere di Roma.

8 Metamorfosi I — (2018) di Gian Carlo Grandi Il brano, scritto in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della statalizzazione del Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari, si sviluppa a partire da materiali acustici prodotti mediante strumenti musicali oggetto del corso di studi di un gruppo di studenti del Conservatorio Luigi Canepa quasi tutti frequentanti il corso di Semiografia della musica contemporanea, con l’intento di offrire loro un’occasione ulteriore per approfondire alcuni temi di carattere compositivo che stanno sullo sfondo anche delle nuove grafie. Ogni campione audio prodotto dagli studenti, spesso attingendo da alcune misure scelte casualmente fra i materiali dei loro studi strumentali del momento, subisce trasformazioni, a volte radicali, tramite l’uso dell’elettronica. Vi sono punti in cui sono i materiali acustici quasi intatti ad apparire come elaborazioni marcatamente elettroniche, come nel caso della tecnica whistle, sperimentata con la flautista Laura Pirino, presente nella prima parte del brano. Alcuni tratti della seconda parte del brano si basano, sul piano fonico ed espressivo, su “gesti” vocali contrapposti fra loro, vi sono elementi caratterizzati da una vocalità di tipo intimo che si alterna ad un’altra marcatamente lirica. Versione stereo - versione originale 7.1. Un vivo ringraziamento va a Walter Cianciusi per la preziosa collaborazione e a tutti gli studenti che hanno fornito i materiali acustici fondamentali del brano. Ora che tempo — (2016) di Alessia Damiani Questo brano è una ricerca tra le righe di una poesia. Materiali sonori di sintesi e suoni concreti si incontrano e si scontrano, creando un dialogo che fa da percorso per la voce dell’attore. La struttura del brano nasce dalla struttura del preesistente testo: due “ temi” caratterizzano l’intera composizione, prendendo il sopravvento rispettivamente nella prima e nella seconda strofa, essi si fondono infine in un finale che rivela l’intero significato delle parole. Macello — (2017) di Nicola Cappelletti Macello nasce da alcuni brani tratti dalla raccolta di poesie di Ivano Ferrari (Mantova, 1948), pubblicata con lo stesso titolo da Einaudi nel 2004. La composizione si sviluppa interamente dalla voce recitante: tutto il materiale sonoro proposto e frutto dell’elaborazione (in sintesi, elaborazione differita o tempo reale) della voce. La ricerca di una drammaturgia interna fa corrispondere alle tre “stanze” del testo tre “ambienti” acustici, legati da un filo conduttore narrativo che vede gli elementi sonori messi in campo costruirsi, negarsi, alternarsi, sommarsi, scontrarsi. L’iniziale ricerca di una vocalita definita, metaforica ricerca del senso dell’umano, sfocia invece nella dissoluzione della voce, parallelo alla dissoluzione dell’elemento di umanita. Il processo di costruzione e distruzione della voce nella sua intelligibilita, ha come contraltare l’emersione, dapprima evitata e poi inevitabile, di un ritmo risultante, anche se incostante e non coerente. In questo rapporto dialogico di tensione, le risonanze e le formanti della voce vengono poi utilizzati per l’allestimento di un contesto inarmonico di fondo, privo di ogni ipotesi di risoluzione tonale, per approdare a uno scenario finale in cui “la vita che ricomincia” e totalmente trasfigurata e lasciata alla deriva di sviluppi incontrollati e disumanizzati, senza piu traccia alcuna della materia di partenza. Voce Fabrizio Cruciani. Testo Liberamente tratto da Ivano Ferrari, Macello, Einaudi, 2004. > MUSICA ELETTROACUSTICA Post-prae-ludium n. 1 per Donau — per tuba in Fa e live electronics (1987) di Luigi Nono Post-Prae-Ludium per Donau, eseguito per la prima volta a Donaueschingen nel 1987, nasce dalla stretta collaborazione tra il compositore Luigi Nono e l’esecutore Giancarlo Schiaffini che è stato uno degli interpreti che ha collaborato con Luigi Nono e che ha interagito attivamente nel suo processo creativo, fornendo tecniche esecutive e soluzioni timbriche nuove. L’incontro con il live electronics presso l’Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung a Freiburg, ha modificato lo stesso lavoro compositivo di Nono, che si nota anche dallo stile grafico delle sue partiture. Dalle note che il compositore scrisse per la prima esecuzione assoluta del

9 brano, e che ora compaiono nella partitura, si può leggere: «Il percorso della composizione è fissato nei suoi dettagli; la creazione è invece pensata come un appunto per l’esecutore. Nuove possibilità di tecnica dell’esecuzione di una tuba a sei cilindri danno all’interprete la continua libertà di superare questi appunti e creare eventi sonori casuali. La trasformazione elettronica del suono è intessuta nella composizione in maniera differenziata. La tuba deve captare, elaborare e rispondere ai processi di espansione del suono. La notazione data, la nuova tecnica dell’esecuzione e l’elettronica dal vivo, insieme sostituiscono l’effetto di una mia interpretazione». Il mio peggior nemico — per soprano e suoni elettronici (2018) di Cristian Biasin Il brano ricerca l’attenzione profonda dell’ascoltatore attraverso l’uso di una struggente poesia di Klaus Kinsky, autore eccentrico e controverso del secolo scorso. Essa viene accompagnata da una mescolanza di suoni elettronici, elaborati attraverso vari processi di sintesi ed elaborazione del segnale tramite filtri digitali, volti a caratterizzare un ambiente dai toni cupi, tesi, e talvolta sofferenti, che vengono enfatizzati dalla versatilità narrativa del soprano e dalla sua interpretazione di particolari fonemi del testo. Il brano ha come tema chiave “la vita”, spesso risucchiata in un vortice di solitudine che non ci da risposte. > MUSICA LIVE Studio 1 - Entropia — per ensemble di computer (2018) di MLE - Martucci Laptop Ensemble Il brano è costruito sulla trasformazione continua di fasce sonore che si evolvono nel tempo per realizzare varianti timbriche. Le diverse emergenze di fenomeni imprevisti provocano condizioni di instabilità che tendono all’entropia. L’improvvisazione alterna momenti di calma apparente e improvvisi accadimenti pseudo-caotici, diversamente collocati nell’arco temporale dell’improvvisazione. Horror Vacui — live improvisation per laptop (2018) di Ludovico Marino Horror Vacui è una locuzione latina che significa letteralmente “terrore del vuoto”. Nell’arte definisce l'atto di riempire completamente l'intera superficie di un'opera con dei particolari finemente dettagliati, oppure la tendenza ad eliminare ogni spazio vuoto. La performance live si basa sulle manipolazioni di suoni pre-registrati derivati dalla chitarra elettrica ed acustica, portati all’estremo delle loro sonorità con l’utilizzo di delay, delay con feedback e cambiamenti di pitch. Il brano è rappresentato come un’ascesa verso il caos, con dei suoni molto intensi che tentano di annullare qualsiasi forma di vuoto o spazio esistenti nel tempo. Obsidian — live improvisation per laptop (2016-18) di Anacleto Vitolo Obsidian è un brano nato nel 2018, costruito a partire dal progetto e dai materiali sonori dell'omonima live performance su cui ho iniziato a lavorare nel 2016 e che tutt'ora rappresenta il sistema su cui sono basati parte dei brani concepiti negli ultimi 2 anni come quelli contenuti negli album “Gianluca Favaron | Anacleto Vitolo - Zolfo (13/Silentes - Manyfeetunder/concrete - 2016) , AVSA||PARALLELS (Manyfeetunder/concrete 2017), Vitolo | Buoninfante - Life Forms (Manyfeetunder/concrete, 2018). Il brano è diviso in 3 parti che rappresentano, nel complesso, il percorso che vede il brano passare da suoni di strumenti acustici (percussioni, grancassa, piatti sospesi, pianoforte preparato e contrabbasso) e suoni di field recording, a un paesaggio sonoro dove il suono digitale prende il sopravvento sul materiale acustico, parallelamente alla crescente densità del flusso sonoro. Il titolo prende spunto dall’ossidiana, un vetro vulcanico, di colore grigio e dall'aspetto vitreo, la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava, sempre ricca di ioni silicato, i quali non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso.

10 NOTE - 25 GIUGNO - ELECTRONICS IN NATURE

Variants — for violin and digital processing (1994) di Jean-Claude Risset Variants is a work of Jean-Claude Risset dedicated to Mari Kimura. The title refers to the transformations of violin sounds produced by digital processing, but also to certain variational processes within the violin part. For instance, the timing intervals of melodic groups, causing so- called stream segregation, are echoed as mere rhythms. Digital echoes and reverberation build up a contrapuntal and harmonic fabric which extends the violin melodies (Jean-Claude Risset). Gemini “Tempo di Cadenza” — for solo violin (1993) di Mari Kimura Gemini “Tempo di Cadenza” is written in a highly virtuosic manner; the solo violin plays predominantly on the G string and covers a range of four octaves. Throughout the movement, the violin leaps in and out of "subharmonics", the new bowing technique I have developed. This technique extends the range of the violin by a full octave below the open G, without changing the tuning. There is also another new subharmonics technique which I am formally introducing for the first time in this piece: Subharmonics 2nd and 3rds. This is a modified version of the technique described above, and it allows me to play 2nd and 3rd below the fundamental sounds. This piece was written in late 1993, shortly after the death of Mrs. Sumiko Matsue, the wife of the Japanese composer and my mentor Toshi Ichiyanagi. It is to her memory that this movement is dedicated. Canon Élastique — for violin and IRCAM augmented violin (2010) di Mari Kimura Canon Élastique was created as a Composer in Residence in Musical Research at IRCAM using “ring buffer”, a kind of a recorder that constantly records a certain amount of the “past” then “roles off”. I love “changing the past”; the computer analyzes the bowing motion, interacting with two buffers alternately, creating an ‘elastic’ canon. I enjoy very much the notion of “changing the past”. Kaze (The Wind) — for violin and motion sensor 'mugic' (2016) di Mari Kimura Kaze (The Wind) in Japanese suggests “unpredictable” or “unstoppable”, trend, or force. In this piece, I’m using texts from the 11th century Japanese female author Sei Shonagon who famously wrote, “Wind is Storm” (“Kaze-wa Arashi”), and other poems describing winds in medieval Japanese literature. Kaze is the first piece created with my original motion sensor “Mugic", commissioned by Harvestworks funded by NYSCA; Mugic project has been funded by itac.org, NYSCA, Governor Cuomo and the NY State Legislature, The Rockefeller Foundation’s NYC Cultural Innovation Fund and the National Endowment for the Arts. Eigenspace — for violin and motion sensor (2011) di Mari Kimura Eigenspace is a collaborative project with Japan's leading visual artist in new media, Tomoyuki Kato (Dentsu Tech). As Japanese, we were deeply touched by the Fukushima nuclear meltdown, one of the worst manmade catastrophe in the history of the human kind, which is not contained today contaminating the globe. Eigenspace is about our love and prayer for the humankind and our planet, and for the next generation. The title is also taken from "eigenvalue," a function used in analyzing the bowing movement by Nicolas Rasamimanana, which interacts in real time with Mr. Kato's software. The musical expression is extracted by Mugic motion sensor, and affect the real-time signal processing parameters. Eigenspace was commissioned by Harvestworks, and premiered at Roulette in Brooklyn, 2011. The Old Rose Reader — for violin and electronic sounds (2004) di Frances White The Old Rose Reader (2004) was inspired by my love of old garden roses. "Old roses" are either species roses that have been grown for many hundreds of years, or else hybrids that were developed mostly before 1900. Many of them are famous for having been grown in Empress Josephine's garden at Malmaison. I love them not only for their exceptional beauty and

11 fragrance, but also for their wonderful, romantic names. All of the names that appear in the text of The Old Rose Reader belong to actual roses, some of which I grow in my own garden. The Old Rose Reader was commissioned by, and is dedicated to, Mari Kimura. The text of The Old Rose Reader was written by my husband, James Pritchett, who also created the video part. The text was read by Mari's husband, Hervé Brönnimann. (Frances White) Rossby Waving — for violin and motion sensor 'mugic' (2017) di Mari Kimura The title was taken from “Rossby Wave”, a natural atmospheric phenomenon relating to rotation of the planet. When the Rossby Wave ‘breaks’, it could cause extreme climate conditions as El Niño/La Niña. The piece consists of a ‘flexible ostinato’, a somewhat regular ‘wave’ of violin sound that’s processed and flows. The motion sensor ‘Mugic’ detects and interprets the character of the bowing movements which affect ‘ostinato’ in its timbre and character. Some irregular and disruptive motive starts to affect the regular ostinato, sometimes mangling it. Eventually both the violin and ostinato flows freely, sometimes and sometimes not, affecting each other. Rossby Waving is dedicated to the memory of Jean-Claude Risset.

BIOGRAFIE

ALEXANDRE CERDÀ BELDA termina nel 1991 gli studi di Tuba presso il Conservatorio Superiore di Musica di Valencia, Spagna, e si trasferisce in Italia presso la Scuola di Musica di Fiesole dove segue il corso di Tuba e Tecnica degli Ottoni con il M° Roger Bobo e partecipa a numerosi corsi di perfezionamento con M. Culbertson, H. Philips, R. Tucci. Svolge un’intensa attività solistica e di musica da camera in Italia e all’estero, suonando con gruppi come “I Solisti” diretto dal M° G. Sinopoli, “I Virtuosi di Santa Cecilia” diretti dal M° N. Santi, “The David Short Ensemble”, “I Cameristi del San Carlo”. Ha collaborato e collabora con le Orchestre Sinfoniche della RAI di Milano, Roma e Torino, l’Orchestra “G. Verdi” di Milano, “A. Toscanini” di Parma, “Haydn” di Bolzano e con il Teatri Lirici di Cagliari, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, sotto la direzione di V. Delman, D. Oren, R. Muti, G. Sinopoli, L. Maazel, V. Gergiev. Già docente di Basso Tuba presso i Conservatori “G. Verdi” di Torino e “S. Giacomantonio” di Cosenza, attualmente è docente del Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno. Docente di Masterclass in Italia, Spagna, Svizzera, ha pubblicato il metodo didattico “La tecnica della Tuba - Flessibilità” e il brano Sueño, per Tuba e Pianoforte, presso edizioni “Santabarbara”. Attivo anche nel campo della musica Jazz e Popolare ha registrato numerosi CD e fatto parte di diverse BigBand, esibendosi a due edizioni di Umbria Jazz. Attualmente è membro di “Orchestra Jazz Phartenopea” di Pino Jodice e del "Giulio Martino Quartetto Acustico", con i quali nel 2016 ha registrato 2 CD live. Sempre nel 2016 ha conseguito il Diploma Accademico di Secondo Livello in Musica Jazz presso il Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli. Dal 2002 è docente di Tuba ed Euphonio e dirige l' Ensemble di Ottoni dei corsi estivi di Agullent (Spagna) e dal settembre 2016 è Direttore dell'Orchestra di Fiati del Maiori Music Festival (SA).

EDOARDO MARIA BELLUCCI (Roma, 1995) inizia la sua formazione musicale all’età di 10 anni con lo studio del Pianoforte, che porterà avanti fino al 2011, anno in cui comincerà le sue prime sperimentazioni con la Computer Music. Conseguito il diploma scientifico intraprende, presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, gli studi in Musica Elettronica sotto la guida dei Maestri Michelangelo Lupone e Nicola Bernardini. Dal 2016 è membro dello staff del Centro di Ricerche Musicali di Roma, ha lavorato come tecnico alle edizioni IX e X di EMUFest e come fonico in diversi teatri e palchi di Roma. Lavora come produttore di musica elettronica, sperimentale, classica e cinematografica.

CRISTIAN BIASIN (1991) originario di Caserta, è rapper-cantautore, compositore e paroliere italiano. Grazie al brano “Sparo Parole”, nel 2013, network nazionali come Radio KissKiss, e regionali come Radio Marte, lo scelgono come voce jingle dei programmi “Good Morning KissKiss” condotto da Antonio Gerardi e “Arrivano i Mostri”, con partecipazioni su Radio Capital, fino alla conduzione di “The Voice Of The Voiceless”, interamente dedicato al panorama rap, in onda settimanalmente su Radio Primarete. Si intensifica quindi la sua attività live, giungendo alle semifinali del Festival di Saint Vincent, Musicultura, e portando a casa diversi premi, tra cui il 3° posto al “Neapolis Music Contest”, “Personaggio dell’anno” di Radio CRC Targato Italia, Premio Franco Califano, e tanti altri. Nel marzo 2015, vede la luce “Fuori Tutto Vol.1”, distribuito da On The Set di Luca Venturi, un primo progetto discografico composto di 12 brani inediti, che intreccia la sua capacità espressiva, fatta di storie, poesie, racconti e riflessioni con il suo stile ricercato, che prende le distanze dalle etichette e sonorità a cui il rap e il cantautorato italiano ci hanno abituato negli ultimi anni. Nel 2015 inizia la lavorazione di "Fuori Tutto Vol.2", su etichetta Sparo Parole, da lui stesso fondata. Nello stesso anno inizia anche il suo percorso di studi in Musica Elettronica presso il Conservatorio "G.Martucci" di Salerno.

12 NICOLA CAPPELLETTI (1978), vive a Perugia, dove si laurea in Comunicazione. Dopo gli studi di Violino, intraprende l’attivita di musicista e compositore in ambito pop e rock, pubblicando diversi dischi e sostenendo un’intensa attivita concertistica in tutta Italia, parallelamente all’attivita lavorativa nel campo del design, della semiotica e della comunicazione. Dal 2015 studia Musica Elettronica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia con i Maestri Sabella e Benedetti. Prosegue la sua attivita compositiva e performativa, incentrata sull’uso del violino e live electronics. È parte del collettivo di ricerca elettroacustica A23.

FABIO CARLINO, nato a Torre del Greco, cresce a Torre Annunziata, dove frequenta il liceo scientifico I.S.I.S. Pitagora. È in quei anni che si avvicina alla chitarra elettrica, che studierà da autodidatta. Dopo il diploma decide di approfondire gli studi musicali, studiando solfeggio, teoria musicale, armonia, chitarra classica, per 3 anni al Liceo Musicale Diapason, a Scafati. Dal 2015 frequenta il conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”, dove studia Musica Elettronica.

ALESSIA DAMIANI nasce ad Assisi nel 1987. Nel 2011, dopo 15 anni di studi musicali presso diversi insegnanti privati (tra cui il Prof. Daniele Mencarelli) decide di intraprendere il percorso accademico, iscrivendosi al corso di Musica Elettronica e Nuove Tecnologie. Consegue il Diploma Accademico di I Livello, con 110/110, presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina, sotto la guida del M° Luigi Ceccarelli. Attualmente il suo percorso sta proseguendo presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia sotto la guida del M° Angelo Benedetti e M° Simone Pappalardo. La sua attività musicale si è svolta, e si svolge tutt’ora, a Latina, Roma, Perugia, Cuneo, Firenze, Rieti etc. Nel 2018 il suo brano “Ora che tempo” fa parte del programma del New York Electroacoustic Music Festival. Il suo interesse va dalla composizione per multimedia (performance, audio-video, improvvisazione per laptop orchestra…), alla composizione per strumento/i ed elettronica, fino all’acusmatica. É fondatrice e membro del progetto d’improvvisazione SynChromia, inoltre collabora ed ha collaborato con diversi artisti, tra cui Meno Infinito e Niki Lada. Nel corso degli anni ha avuto la possibilità di approfondire diversi aspetti della composizione strumentale e dell’analisi con Maestri del calibro di Fabio Cifariello Ciardi, Francesco Antonioni, Paolo Rotili e Marco Momi.

GIUSEPPE DI GIUGNO nasce a Bengasi (Libia) il 23 ottobre 1937, dove la famiglia si era trasferita per lavoro. Alla fine del 1939 ritorna in Sicilia e non rientra più a Bengasi a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si laurea in Fisica presso l'Università di Roma nel 1961. Dopo la laurea ottiene una borsa di studio dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati ed entra a far parte del gruppo di ricerca dell’Anello di Accumulazione per elettroni e positroni (antielettroni) conosciuto con l’acronimo di AdA. Nel 1963 vince un concorso di Assistente presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Napoli dove insegna "Struttura della Materia" sino al 1975. Tra il 1970 e il 1973 Di Giugno volge progressivamente il suo interesse principale all'Elettroacustica e all'Audio Digitale, fondando il “Centro di Elettroacustica” presso l'Istituto di Fisica di Napoli. Nel 1971 a Trumansburg (NY) incontra Robert Moog, famoso per i suoi sintetizzatori e dopo il ritorno a Napoli comincia a costruire un sistema ibrido dove, al posto della tastiera da pianoforte, era utilizzato un computer per controllare 8 sintetizzatori Voltage Control. Nel maggio dello stesso anno fonda, con il compositore Antonio De Santis, il gruppo AC.EL. - Acustica-Elettronica, in cui lavorerà fino al 1975. Alla fine del 1974 incontra , il quale gli propone di costruire una “macchina” per ottenere 1000 oscillatori e lo invita a lavorare al nascente IRCAM - Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique di Parigi diretto da . Il 15 Giugno del 1975 Di Giugno si trasferisce a Parigi dove realizza tra il 1979 e il 1980 diversi prototipi di processori digitali che, partendo dal sistema 4A costruito a Napoli con 256 oscillatori digitali, confluiscono nel sistema "4X". Il nuovo sistema 4X aveva portato la velocità di calcolo a un livello corrispondente a circa 200 personal computer dell'epoca, tanto che la società SOGITEC ne acquistò il brevetto per l’industrializzazione. Il 12 luglio 1983 fu nominato “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura francese. Nel 1988 ritorna in Italia e fonda l’IRIS - Istituto di Ricerca per l’Industria e lo Spettacolo a Paliano (FR) del gruppo Farfisa-Bontempi, dove lavora fino alla fine degli anni ‘90 realizzando vari processori, tra cui la stazione MARS - Musical Audio Research Station, il progetto più importante e apprezzato anche a livello internazionale, e lo spazializzatore SMART. Attualmente è Presidente Onorario del CEMAT - Centri Musicali Attrezzati.

MARI KIMURA is a violinist/composer and a leading figure in the field of interactive computer music. As a violinist, Mari is renowned for her mastery of subharmonics—the production of pitches that sound up to an octave below the violin’s lowest string—as well as for her dynamic performances as an improviser and her premieres of many notable compositions by today’s composers, including Luciano Berio and Salvatore Sciarrino, as well as a soloist with such major orchestras including the Tokyo Symphony and the Hamburg Symphony. She has received numerous awards and grants including a Guggenheim Fellowship, a Fromm Commission Award, a residency at IRCAM, and at the Rockefeller Brothers Fund. She is active in the development of a prototype motion sensor “Mugic” for interactive computer music performance, and she is the founding chair of Future Music Lab at the Atlantic Music Festival. Her latest solo album “Voyage Apollonian” (Innova Recordings) includes her recent works for violin and motion sensor “Mugic”. A graduate faculty at The Juilliard School since 1998, Mari was appointed last year as a Full Professor of Music at the “Integrated Composition, Improvisation, and Technology” program (ICIT) at the University of California, Irvine. www.marikimura.com

13 ALBERTO GIORDANO, è diplomato in Pianoforte, Didattica della Musica e Musica Elettronica. Si è specializzato nell'apprendimento della musica per i neonati (0 - 36 mesi) e per i bambini dai 3 ai 6 anni, divenendo insegnante associato presso l'A.I.G.A.M. - Associazione Italiana Gordon per l'Apprendimento Musicale di Roma. Ha seguito varie Masterclass tenute da: Curtis Roads, Tristan Murail, Alessandro Solbiati, John Chowning, Gianni Trovalusci, Roberto Doati, Denis Dufour. Ha al suo attivo numerose esperienze nel campo della didattica musicale e nella formazione dei docenti della scuola primaria e secondaria. Inoltre ha tenuto e tiene concerti in qualità di pianista solista, in formazioni cameristiche oltre che come direttore di coro e orchestra. È Pianista e Direttore dell'Ensemble "MusiCinema" (pf, v.no, cello, fisarmonica e clarinetto) di cui ha curato anche le elaborazioni delle musiche. Le sue opere elettroniche ed elettroacustiche sono state eseguite tra l’altro presso i Conservatori di Salerno e Latina, alla III Edizione del Festival “Suoni dal Castello” di Camerota, al Festival “Caleidofonie” di Raito (SA) dove ha anche curato la mostra multimediale su J. C. Risset, al Museo “Madre” di Napoli, al I Festival di Musica Elettroacustica “Libera la Musica” di Capua. Ultimamente ha composto le musiche di scena per lo spettacolo teatrale “Come uno Straniero: l’autismo per comunicare” e ha partecipato come relatore alla manifestazione “A Bit of [Hi]stosy” tenutasi presso il Museo Piemontese dell’Informatica di Torino. Le sue composizioni sono pubblicate dalle Edizioni Esarmonia e sono in distribuzione nazionale tramite ARES di Verona.

GIAN CARLO GRANDI ha studiato a Cagliari con Vittorio Montis e Franco Oppo, diplomandosi in Musica Corale e Direzione di Coro e in Composizione presso il Conservatorio “Pierluigi da Palestrina”, dove ha anche seguito il corso di Musica Elettronica tenuto da N. Bernardini e R. Doati. Ha frequentato i corsi di live electronics dell’Experimentalstudio der Henric-Strobel-Stiftung des Sudwestfunks, Freiburg i.B. tenuti da Andrè Richard e i Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt (Germania). Nel 1990 ha fondato il CERM (Centro Ricerche Musica e Sperimentazione Acustica) di cui è stato Presidente nel primo triennio di attività. La sua attività compositiva è prevalentemente orientata verso lo studio e l'applicazione delle nuove tecniche strumentali (Splitting), spesso integrate col mezzo elettroacustico, (Studio per strumenti a fiato e live electronics; Sembianze, opera finalista con menzione d'onore al II Concorso Internazionale di Composizione Elettronica "Pierre Schaeffer"). Lo studio di aspetti acustici della tradizione sarda del canto a Tenore ha trovato impiego in lavori per supporto digitale (Dae sas voches). La biografia, l'analisi del proprio lavoro di compositore e il brano Sembianze sono stati pubblicati sull'Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei. Parallelamente all’attività di composizione svolge quella di direttore di coro. Ha partecipato in qualità di compositore, relatore e direttore sia di formazioni corali che orchestrali, a numerose manifestazioni musicali. Svolge attività didattica in campo musicale dal 1987. In ambito didattico approfondisce i possibili apporti delle nuove tecnologie alla didattica con particolare riferimento alla realizzazione e sperimentazione di nuovi ausili. Presso il Conservatorio Statale di Musica ha insegnato le seguenti discipline: Musica Corale e Direzione di Coro; Teoria Solfeggio e Dettato Musicale; Acustica e Psicoacustica; Semiografia della musica contemporanea; Elementi di Acustica e Psicoacustica; Elementi di Composizione; Ear Training; Teoria e Lettura della Musica; Analisi Composizione e Formazione Auditiva; Ritmica della musica contemporanea. Insegna presso il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari materie inerenti al settore artistico disciplinare della Teoria, ritmica e percezione musicale.

LUDOVICO MARINO nasce il 15 Febbraio 1995 a Palestrina (RM). Inizia gli studi nel 2012 come chitarrista e poco dopo si interessa alla composizione e alla produzione musicale in stili dal classico Blues-Rock fino ad un mix di Soul, Emocore, Ambient ed Elettronica Sperimentale. Frequenta il Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno e in quegli anni fonda il suo primo gruppo inedito “Il discount critico”, band strumentale composta da chitarra, batteria elettronica, synth e voce, con cui pubblica 6 brani presenti su piattaforme digitali e vince il “premio della critica” del Contest Campano “Premio Califano 2015”. Un anno dopo si iscrive al corso di Musica Elettronica del Conservatorio di Salerno. Negli anni, grazie alla collaborazione con tante band, allo studio della musica, e all’incontro con il famoso chitarrista Tommy Emmanuel si dedica allo studio della chitarra acustica “fingerstyle”. Nel 2016 entra a far parte dell’Accademia “Centro Studi Fingerstyle” di Arezzo, arricchendo il percorso con ulteriori masterclass, e crea un gruppo acustico chiamato “Trambusto” dove sviluppa le tecniche di arrangiamento dei brani in chiave completamente acustica-fingerstyle. Nel 2017 intraprende un nuovo percorso musicale come chitarrista e compositore con il suo attuale gruppo, Yosh Whale, basato su brani inediti che oscillano tra sonorità Rock-Elettroniche, R’nB e Soul, con cui si esibisce in un tour italiano di vari Festival di musica indipendente, pubblica un Ep di 5 tracce e varie live session. Nel Marzo del 2018, sempre con Yosh Whale, vince il contest nazionale per band emergenti “sotto il cielo di Fred” (Premio Buscaglione) svoltosi a Torino all’ ”Hiroshima Mon Amour”, classificandosi 1° tra circa 405 artisti partecipanti; sempre a Torino vince il premio della famosa etichetta discografica indipendente “La Tempesta”. Contemporaneamente, ed attualmente, si dedica all’insegnamento musicale/chitarristico, allo studio e all’esplorazione di nuovi stili ed influenze musicali.

MLE - MARTUCCI LAPTOP ENSEMBLE è il gruppo di improvvisazione elettroacustica della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Salerno, formato e diretto da Silvia Lanzalone. Il gruppo si compone di studenti di Composizione Elettroacustica che, attraverso l’utilizzo di sistemi per il live electronics e dispositivi di controllo, affrontano una ricerca espressiva e compositiva che vede il computer come strumento di produzione e di elaborazione del suono musicale.

14 LUIGI NONO (1924-1990), di antica famiglia veneziana di artisti, si avvicina alla musica attraverso i genitori che suonano amatorialmente il repertorio classico e possiedono una discreta collezione di dischi. Dal 1943 al 1945 studia composizione con Gian Francesco Malipiero presso il Conservatorio di Venezia, approfondendo la polifonia vocale e la tradizione madrigalistica, oltre alla Scuola di Vienna, Igor Stravinskij e Béla Bartók. Nel 1946 conosce Bruno Maderna, il cui incontro si rivela decisivo per la sua maturazione musicale e nel 1947 conosce Luigi Dallapiccola, con il quale condivide la necessità di approfondire la musica della Scuola di Vienna. Nel 1948 Nono e Maderna partecipano al corso di Direzione d'Orchestra tenuto a Venezia da Hermann Scherchen, diventando poi collaboratori della casa editrice Ars Viva; su segnalazione di Scherchen, Nono viene accolto come studente agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt del 1950, dove, oltre a seguire i corsi di Edgard Varèse, dal 1957 vi insegna come docente e vengono eseguite per la prima volta molte delle sue composizioni. A Darmstadt entra in rapporto con i componenti della Scuola di Schönberg e nel 1955 sposa la figlia di Schönberg, Nuria. I Ferienkurse decretano la posizione assolutamente primaria di Nono che, insieme a Pierre Boulez e , diventa capostipite dell'avanguardia europea. Per la formazione del pensiero artistico di Nono sono anche fondamentali i contatti con importanti personalità del suo tempo: il pittore Emilio Vedova, uomini di teatro come Vsevolod Mejerchol'd, Erwin Piscator e Josef Svoboda, i filosofi Antonio Gramsci e Jean-Paul Sartre, i poeti Federico García Lorca, Pablo Neruda, Paul Éluard, Cesare Pavese e Giuseppe Ungaretti. Negli anni ‘60 comincia a lavorare nello Studio di Fonologia della Rai di Milano per la produzione di diversi lavori. In molte sue opere si delinea l'ideale di una musica d'avanguardia che coniuga l'esigenza di un progresso dei mezzi artistici con riferimenti a problematiche di attualità politica e storica. Il lavoro sul materiale vocale di cantanti e attori scelti per il loro particolare timbro e la loro gestualità, l'interazione tra voci dal vivo e voci registrate su nastro, l'impiego del microfono per amplificare aspetti del suono difficilmente percepibili altrimenti, la diffusione del suono in diversi punti dello spazio e l'impiego di testi. L'incontro con il filosofo Massimo Cacciari e il lavoro presso l'Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung a Freiburg segnano una nuova fase dell’opera di Nono, in cui il compositore affronta e utilizza le nuove tecniche per l’elaborazione del suono in tempo reale, che gli consentono di approfondire le ricerche sulla natura del suono, sul silenzio, sul valore strutturale dello spazio, e dove la giustapposizione di frammenti in pianissimo al limite dell’impercettibile si alterna a intense esplosioni sonore.

FEDERICO PAGANELLI, nato a Roma nel 1992 si diploma in Musica Elettronica presso il Conservatorio “Santa Cecilia” con i Maestri Nottoli, Bernardini e Lupone.

FEDERICO PEPE è un esperto di tecnologie musicali, docente e “creative coder”. La sua forte passione per la musica e la tecnologia l’ha portato, nella sua ricerca personale e artistica, a trovare tutti i possibili collegamenti tra queste due discipline. Nel 2012 ha ottenuto il Bachelor of Arts in Contemporary Popular Music alla Northumbria University di Newcastle Upon Tyne. Nel 2017 è docente a contratto dell’Università di Udine nella quale insegna “Linguaggi Visuali per Sistemi Complessi” per il Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell’Informazione. Dal 2016 collabora con l’Università di Roma Tor Vergata all’interno dei corsi di formazione del Master in Sonic Arts: la docenza prevede l’insegnamento del software Ableton Live nell’indirizzo di Electronic Music Production. Dal 2008 è responsabile del Dipartimento di Tecnologia del CSM College di Verona dove tiene numerosi corsi ed è Course Leader del Corso di Diploma Professionale BTEC Extended Diploma in Music Technology certificato da Pearson International. Nel 2017 ha fondato l’associazione senza scopo di lucro “Codice Inutile” la cui mission è diffondere il creative coding in Italia e, dal 2013, è membro del team e responsabile della gestione tecnica di TEDxVerona.

ROSITA RENDINA nasce a Capua il 18 Agosto del 1994. Comincia il suo percorso musicale come cantante pop e di musica popolare partecipando a diverse manifestazioni canore nazionali. Nel 2016 si iscrive al Conservatorio G.Martucci di Salerno cambiando rotta verso il canto lirico. Nel corso dei suoi studi partecipa a vari concorsi internazionali come il “Concorso Internazionale Città di San Severino”; “Concorso Jacopo Napoli”, e tanti altri.

JEAN CLAUDE RISSET nasce nel 1938 a Le Puy, France. Svolge sia studi musicali (pianoforte con Robert Trimaille e Huguette Goullon, composizione con Suzanne Demarquez e André Jolivet) che studi scientifici (Ecole Normale Supérieure di Parigi, Agrégation de physique 1961, Doctorat ès-Sciences con il Prof. P. Grivet nel 1967). Trascorre tre anni negli Stati Uniti dove incontra Edgard Varèse (1964-1965) e lavora con Max Mathews ai Bell Laboratories sulla sintesi digitale del suono, sulla percezione ed i paradossi sonori, partecipando anche allo sviluppo del programma Music V. Nel 1969 pubblica il suo catalogo di suoni sintetizzati al computer. Avvia progetti di sintesi digitale dei suoni a Orsay (1970- 1971), all’Università di Marseille-Luminy (1974), e presso l’IRCAM dove Pierre Boulez lo invita a dirigere il Dipartimento d’Informatica (1975-1979). Invitato in numerosi paesi ed istruzioni di ricerca scientifica e musicale come l’Università di Stanford, il Dartmouth College e il Medi Lab del MIT. Professore all’Università di AixMarseille (1979-85). Presidente della sezione “Arts” du Conseil Supérieur des Universités (1984-1985). “Directeur de recherche” al CNRS dal 1985 presso il Laboratoire d’Acoustique et de Mécanique a Marsiglia dove continua a lavorare nell’ambito della musica informatica in veste di “Directeur de recherche émérite”. Primo premio del Concorso di Pianoforte UFAM (1963). Premio del Groupement des Acousticiens del Langue française (1967). Premio del Dartmouth International Electronic Music Competition con Mutations I (1970). Primo Premio

15 all’unanimità di Musica Informatica al Concours International de Bourges con Songes (1980). Grand Prix SACEM de la promotion de la musique symphonique (1981). Golden NICA ad Ars Electronica (1987). Dottore Honoris Causa in Musica all’Università di Edimburgo. Grand Prix National de la Musique (1990). Medaglia d’oro del CNRS (1999). Jean Claude Risset è anche “Chevalier de la Légion d’Honneur” (1989), e “Commandeur des Arts et Lettres” (2006). Pubblica articoli scientifici e musicologici (Journal de Physique, Comptes Rendus de l’Académie des Sciences, Today, Science, Handbook of Perception, Journal of the Acoustical Society of America, Encyclopedia Universalis, Computer Music Journal, Interface, Musique en jeu, Analyse musicale, Critique, Esprit, Perspectives of New Music, Inharmoniques, MusikTexte...). Il suo catalogo è composto da 15 opere di musica elettronica su supporto, 19 opere strumentali, e 35 opere miste di cui 6 con elettronica dal vivo.

ANTONIO RUSSO, nasce a Capua, si diploma al liceo scientifico tecnologico e comincia gli studi di Musica Elettronica presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno. Dal 2011 studia Pianoforte presso l’Associazione Musicale Pianistica di Capua. Durante il suo percorso di studi in Conservatorio partecipa a numerose Masterclass e Seminari volti allo studio e all’approfondimento del linguaggio musicale elettroacustico e contemporaneo (A. Solbiati, D. Dufour, T. Murrail, J. Chowning, J. Dashow, M. Lupone, ecc…). Partecipa dal 2014 come compositore, esecutore, creatore di installazioni multimediali e tecnico ai Festival di Musica Elettronica organizzati al Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno e al Festival di Musica Elettroacustica e Contemporanea “Libera la Musica” di Capua. Partecipa con il brano “Ridefinizione” come compositore ed esecutore durante il Festival ”EMUfest 2016” presso il Conservatorio Statale di Musica “Santa Cecilia” di Roma. Partecipa dal 2015 in qualità di relatore a vari seminari, come “Steinberg Day” organizzato dall’Associazione PlayMusic in collaborazione con Steinberg ed il Conservatorio di Salerno, oppure “Percorso Elettronico”, una serie di conferenze - concerto svolte presso i licei musicali.

ANACLETO VITOLO A.K.A. AV-K / K.lust / Kletus.K parte dei collettivi X(i)NEON, Internos e Algebra del Bisogno, nasce il 2 Agosto 1985 a Battipaglia (SA). Inizia il suo percorso musicale nel 1998 come dj in ambito prevalentemente Hip Hop. Poco dopo comincia ad interessarsi alla produzione musicale, partendo da produzioni di stampo rap, ma gradualmente lo stile si allontana dai cliche dell’hip hop contaminandosi con l’elettronica, fino a giungere ad uno stile composto da un mix di elementi, quali Industrial, Trip Hop, Glitch, Ambient, Noise fino ad arrivare alle ultime produzioni che sconfinano anche verso l’elettronica Minimale e certa New Wave Sperimentale, frutto dei vari ascolti, di suggestioni assimilate e collaborazioni piu o meno estemporanee in piu di 10 anni di attivita. Nel 2008 partecipa alle selezioni per il Meitech 2008 - Meeting delle etichette indipendenti, sezione Musica elettronica - attestandosi come l’unico vincitore del Sud Italia . Partecipa al festival FLUSSI 2010 e 2014 calcando lo stesso palco che vede coinvolti maestri dell’elettronica contemporanea quali Murcof, Thomas Fehlmann, Mokira, Mount Kimbie, etc. Opening act per diversi artisti della scena italiana e internazionale come Vladislav Delay, Emanuele Errante, etc. Nel 2013 firma un contratto di pubblicazione con FatCat. rec. Nel 2015 prende parte al MiRA festival di Barcellona, a nome AV-K , condividendo lo stage con nomi del calibro di Andy Stott, Ben Frost, Richard Devine, Prefuse 73, Nosaj Thing e molti altri. Ha al suo attivo diverse collaborazioni e release.

FRANCES WHITE composes instrumental and electronic music. She is particularly known for her works combining live instruments and computer-generated electronic sound spaces. She studied composition at the University of Maryland, Brooklyn College, and Princeton University. She has received awards, honors, grants and commissions from organizations such as Prix Ars Electronica (Linz, Austria), the Institut International de Musique Electroacoustique de Bourges (France), the International Computer Music Association, Hungarian Radio, ASCAP, the Bang on a Can Festival, the Other Minds Festival, the New Jersey Symphony Orchestra, The Dale Warland Singers, the American Music Center, The Mary Flagler Cary Charitable Trust, and The Guggenheim Foundation. She has received resident artist fellowships from The MacDowell Colony and The Djerassi Resident Artists Program. In 2007, Mode Records released Centre Bridge, a CD devoted to her electroacoustic works. Ms. White’s music has also appeared on CD on the Wergo, Centaur, Nonsequitur, Harmonia Mundi, and Bridge labels. Ms. White’s music was featured as part of the soundtrack of Gus Van Sant’s award-winning films Elephant and Paranoid Park. Ms. White studies the shakuhachi (Japanese bamboo flute), and finds that the traditional music of this instrument informs and influences her work as a composer. Much of Ms. White’s music is inspired by her love of nature, and her electronic works frequently include natural sound recorded around where she lives, in central New Jersey. http://rosewhitemusic.com/

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VERSO LA META-MUSICA 2018 CONSERVATORIO DI MUSICA VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE GIUSEPPE MARTUCCI SALERNO DI MUSICA ELETTRONICA ED ELETTROACUSTICA Alta Formazione Artistica e Musicale DIPARTIMENTO DI NUOVE TECNOLOGIE del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno E LINGUAGGI MUSICALI Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali

Organizzazione Direttore M° Imma Batttista VERSO LA Presidente Avv. Aniello Cerrato Produzione Dott.ssa Maria Domenica Giordano Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali META-MUSICA del Conservatorio di Salerno Progetto e Coordinamento M° Silvia Lanzalone Waiting for Biennale... Docenti M° Rosella Clementi, Raffaele Grimaldi, Francesca Marchesiello, Julian Scordato Staff audio e tecnico Responsabili Fabio Carlino, Alessandro Vastola Assistenti Michele Di Brizzi, Alessio Gallo, Barbara Gallo, Gerardo Garippo, Gaia Olino, Fioravante De Nicola, Francesco Di Zenzo, Raffaele Gagliardi, Pasquale Lauro, Alessandro Limongi Rizzuti, Vincenzo Nanni, Emanuele De Vita, Antonello De Zelis, Marco Nappo, Gianmarco Russo, Nicola Russo, Andrea Vitolo VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA ELETTRONICA ED ELETTROACUSTICA Collaborazioni Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno “Carta Bianca” CRM - Centro Ricerche Musicali Concerti elettroacustici - Installazioni sonore d’arte Festival ArteScienza 2017 Seminari - Workshop - Laboratori

23-24-25-26 GIUGNO Conservatorio Giuseppe Martucci - Salerno INFO CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA ‘G. MARTUCCI’, Via S. De Renzi 62 84123 Salerno - Tel.: + 39 (0) 89 241086; + 39 (0) 89 237713 6 OTTOBRE 18 NOVEMBRE Email: [email protected] - Web: http://www.consalerno.it Palazzo Fruscione - Salerno BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA DI SALERNO “CARTA BIANCA” Palazzo Fruscione - 84123 Salerno 2018 ASSOCIAZIONE SALERNO IN ARTE Via SS. Martiri Salernitani, 66 - 84123 Salerno Web: https://www.biennaleartesalerno.com/ Email: [email protected] - [email protected]

Tel. +39 3356676408; +39 3388928758 GRAFICO EOLO *