Il Fondo Bemporad Dell'archivio Storico Giunti Editore

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Il Fondo Bemporad Dell'archivio Storico Giunti Editore Il fondo Bemporad dell’Archivio storico Giunti Editore L'Archivio storico dell’editore Giunti conserva la documentazione prodotta dalle case editrici che sono confluite nell' attuale gruppo editoriale nel corso del Novecento. Si tratta di carte che testimoniano l’intensa attività svolta da storiche case editrici fiorentine a partire dalla prima metà dell’ Ottocento; il nucleo dell’Archivio è costituito, infatti, dagli archivi della Barbèra e dalla Bemporad, due aziende editoriali accomu- nate da una medesima matrice risorgimentale che raggiunsero una posizione di primo piano nel panorama dell’editoria nazionale. Tale documentazione è conservata in due distinti fondi, dichiarati di notevole interesse storico con provvedimento n.353 del 21.5.1981. Il fondo Bemporad documenta l’attività dell’omonima casa editrice, nata come Libreria editrice nel 1889 e poi divenuta Società anonima nel 1906. Cessionaria della Libreria editrice Paggi operante fin dal 1841, la Bemporad ne seguì gli indirizzi edito- riali, privilegiando inizialmente la produzione di testi per la gioventù e per la scuola. Sotto l’abile guida di Enrico Bemporad (1868-1944), l’azienda si affermò rapidamente come una delle più dinamiche case editrici italiane, pubblicando le opere di Collodi, Vamba, Salgari, Artusi e le traduzioni dei capolavori di Andersen, Grimm, Alcott. All’indomani della prima guerra mondiale, la casa editrice intraprese iniziative edito- riali di grande prestigio, come l'edizione critica della Vita nova di Dante curata da Mi- chele Barbi, l'Opera omnia di Pirandello e di Verga. Il catalogo della Bemporad si arric- chì, inoltre, di nuove collane di narrativa e di saggistica, annoverando tra i suoi autori scrittori come Guido da Verona, Tèrésah, Govoni, Panzini, e avvalendosi della consu- lenza di numerosi studiosi e letterati. In seguito alle leggi razziali promulgate dal re- gime fascista nel 1938, la casa editrice dovette modificare la ragione sociale in «Mar- zocco». Dopo la Liberazione, riassunse il nome di «Marzocco già Bemporad» per evi- denziare il legame con il passato; sotto l’energica guida di Renato Giunti, prima diret- tore amministrativo e poi, dal 1947, amministratore delegato della società, la casa editrice riconquistò rapidamente una posizione di primo piano nei settori dell’ editoria scolastica e di quella per la gioventù. Nel 1956, Renato Giunti ne rilevò la proprietà dalla famiglia Orzalesi, e nel giro di pochi anni dette vita al Consorzio editoriale Giun- ti, formato dalle case editrici Bemporad Marzocco, Barbèra, Ofiria, Editrice Universita- ria, tutte guidate dal nuovo editore. Una breve descrizione del Fondo era stato redatto da Elisabetta Insabato nel volume Archivi di imprese industriali in Toscana , edito nel 1982 . Di tale documenta- zione è stato adesso redatto l’allegato inventario analitico, grazie al contributo con- cesso dal Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi del D.M. 30 luglio 1997. La documentazione è costituita dalle scritture sociali e amministrative dell’azienda e dalla corrispondenza dell’Ufficio Segreteria dell’editore Enrico Bempo- rad; essa è conservata in 180 raccoglitori, numerate progressivamente, e copre l’arco cronologico dalla fine dell’Ottocento fino alla fine degli anni cinquanta del Novecento. Le carte sciolte furono raccolte e ordinate al momento della loro produzione in fascicoli intestati nominativamente, secondo le specifiche esigenze del lavoro editoriale. I vari fascicoli furono suddivisi in ‘serie’ aventi i seguenti titoli: - Corrispondenza con autori (1898 fascicoli nominativi ordinati alfabeticamente). - Corrispondenza con collaboratori (162 fascicoli). - Corrispondenza con personalità della politica e della cultura (56 fascicoli). - Corrispondenza di segreteria (64 fascicoli). - Corrispondenza Famiglia Bemporad (5 fascicoli). - Corrispondenza con case editrici italiane (97 fascicoli). - Corrispondenza con case editrici straniere (157 fascicoli). - Corrispondenza con Enti (70 fascicoli). - Corrispondenza di segreteria ordinaria (498 fascicoli suddivisi per lettera). - Libri sociali (3 pezzi) La schedatura dei documenti ha seguito tale ordinamento. Il numero complessivo di unità è di 3010. In appendice all’inventario, è stato compilato anche l’indice dei fa- scicoli., che riporta l’intestazione dei medesimi e il loro numero progressivo all’interno delle buste che li raccolgono. L’inventariazione dei documenti è stata effettuata utilizzando una scheda di rile- vazione dei dati su supporto informatico predisposta in accordo con la Sovrintendenza archivistica per la Toscana e utilizzando il software FileMaker Pro . L’unità archivistica di riferimento è stata individuata nei singoli fascicoli che compongono le serie. La scheda di memorizzazione dei dati è suddivisa in varie voci e paragrafi. Nella parte iniziale della scheda sono indicati il fondo di appartenenza del fascicolo, la serie e il soggetto produttore. Quindi si definisce l’unità archivistica e si riportano la segna- tura, l’intitolazione e gli estremi cronologici originari. Successivamente sono specifi- cate la consistenza delle carte, la tipologia dei documenti conservati – secondo un elenco di termini predefinito - e si fornisce un breve regesto degli argomenti trattati nelle carte. Infine, sono stati segnalati i libri citati nelle lettere ed editi dalla casa edi- trice allo scopo di mettere in relazione i documenti con i volumi conservati nella Bi- blioteca storica dell’Archivio. Il lavoro è stato svolto da Antonella Gradi, con la collaborazione di Bruno Sbigoli e del sottoscritto, sotto la supervisione di Renato Delfiol, nel corso degli anni 2001 e 2002. Aldo Cecconi Archivio storico Giunti Editore Inventario Fondo Bemporad, Archivio storico Giunti Editore, Firenze Inventario del Fondo Bemporad conservato nell’Archivio storico di Giunti Editore, Firenze Corrispondenza con autori 1.1. Abba Giuseppe Cesare (28 aprile 1902-10 aprile 1910). 21 carte/ Giuseppe Cesare Abba scrive all’editore in merito ai loro accordi editoriali relativi alla pubblicazione di un libro sulla spedizione dei Mille e alla sua riedizione. Enrico Bemporad in una lettera (su carta intestata alla casa editrice Nicola Zanichelli, di cui è consigliere delegato) chiede all’autore di ridurre le proprie percentuali sulle vendite per un affare con il comune di Milano. 1.2.1. Abba Giuseppe Cesare eredi (20 dicembre 1910-19 novembre 1959). 221 carte/ La corrispondenza riguarda i rapporti economici tra l’editore e gli eredi di Giuseppe Cesare Abba, la moglie Teresita Rizzatti e i figli (Nella, Arrigo, Elisa, Francesco, Mario). C’è una proposta, non accettata, di Francesco Abba all’editore per la pubblicazione di un suo manuale d’igiene. 1.2.2. Abba Giuseppe Cesare eredi (2 gennaio 1925-30 gennaio 1967). 266 carte/ Gli eredi dell’autore tutelano i loro diritti sulle opere di Giuseppe Cesare Abba e si accordano con l’editore per le frequenti ristampe che vengono fatte del libro sulla spedizione dei Mille. 1.3. Abrami Giorgio (23 luglio 1942-29 luglio 1943). 8 carte/ Si tratta di due contratti stipulati tra l’autore e l’editore per un testo scolastico di geografia. 1.4. A(b)bruzzese Antonio (16 maggio 1925-18 marzo 1927). 15 carte/ La corrispondenza tra l’editore e l’autore riguarda i loro rapporti editoriali ed economici. 1.5. Accolti Egg Matilde (23 aprile 1928-19 aprile 1932). 9 carte/ Nelle lettere ci sono gli accordi tra l’autrice e l’editore relativi alla pubblicazione di un testo per la scuola. 1.6. Acerbo Giacomo (26 novembre 1925-23 dicembre 1934). 119 carte/ Si tratta di un carteggio che riguarda i rapporti editoriali tra Enrico Bemporad e l’On. Acerbo. E’ presente anche una raccomandazione dell’On. Acerbo per un testo del prof. Carlo Costamagna da pubblicare presso la casa editrice fiorentina. 1.7. Adami Luigi (5 febbraio 1924-24 maggio 1961). 123 carte/ Si tratta degli accordi editoriali ed economici tra autore e editore. Ci sono anche chiarimenti tra le due parti riguardo alla correzione di alcuni testi scolastici dell’Adami. L’editore manifesta in alcune lettere la sua preoccupazione per l’introduzione del libro unico di Stato. 1.8. Adriano Adolfo (8 aprile 1909-14 marzo 1910). 7 carte/ Le lettere riguardano i rapporti economici tra l’editore e l’autore per l’edizione di alcuni testi scolastici. 1.9. Agamben Maria Anna (14 gennaio 1925-14 aprile 1928). 47 carte/ Il carteggio riguarda gli accordi editoriali ed economici tra l’editore e l’autrice per due testi, ma nessuno di questi è presente in archivio. 1.10. Ageno Federico (17 aprile 1911-5 febbraio 1915). 26 carte/ E’ presente solo una lettera di Federico Ageno all’editore nella quale fa il resoconto dei soldi che ancora deve avere per le sue traduzioni. 1.11. Aglianò Sebastiano (26 febbraio 1940-27 luglio 1967). 73 carte/ La corrispondenza tra l’autore e l’editore riguarda i loro accordi editoriali ed economici per l’edizione di un’antologia foscoliana. 1.12. Agnello Giuseppe (13 luglio 1939-13 gennaio 1940). 19 carte/ La corrispondenza è tra Renato Giunti e l’autore e riguarda la pubblicazione di una monografia sul castello di Prato. 1.13. Agnoletti Fernando (11 ottobre 1921-6 luglio 1929). 17 carte/ Nelle lettere ci sono solleciti di pagamento all’editore da parte dell’Agnoletti per il suo lavoro ad un compendio di letteratura italiana (in una lettera però l’editore si riserva di pubblicare il testo quando gli sarà possibile). 1.14. Agostini Emilio (14 luglio 1919-10 novembre 1930). 67 carte/ Le lettere riguardano gli accordi, sia editoriali che economici, per l’edizione e poi la ristampa del testo dell’Agostini Racconti d’infanzia . 1 Inventario Fondo Bemporad, Archivio storico Giunti Editore, Firenze 2.1. Agresti Giuliano (16 novembre1950-21 luglio 1955). 17 carte/ Il fascicolo contiene il contratto tra l’autore e l’editore per un testo di religione, le bozze per il frontespizio e alcune ricevute di pagamento. 2.2. Aimonetto Lydia (5 dicembre1948-16 dicembre 1958). 36 carte/ Le lettere di Lydia Aimonetto all’editore riguardano la pubblicazione di alcuni suoi libri per ragazzi e la proposta di alcune bozze di suo fratello, Italo Aimonetto.
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