V Ini Di Toscana. Guida Completa Alle Doc E Docg
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copertavino:copertavino 13-01-2009 10:08 Pagina 1 Il vino è un composto di umore e di luce. (Galileo Galilei) Vini di Toscana. Guida completa alle Doc e Docg. Storia, territorio, caratteristiche e abbinamenti gastronomici. Vini di Toscana. Guida completa alle Doc e Docg Vini di Toscana. CM 89564M art. 1.67-08 Vini di Toscana Guida completa alle Doc e Docg Progettazione editoriale: Giunti Progetti Educativi e Toscana Promozione Vini di Toscana – Agenzia di promozione economica della Toscana Responsabile editoriale: M. Cristina Zannoner Coordinamento editoriale: Morgana Clinto Coordinamento per la comunicazione: Toscana Promozione Testi a cura della Direzione Generale dello Sviluppo Economico su originali di Emanuele Pellucci Aggiornamento per l’edizione 2007: Corrado Benzio Redazione e ricerca iconografica: Fabio Leocata Progetto grafico, copertina e impaginazione: Studio Fridom Segreteria di redazione: Margherita Romagnoli Ufficio tecnico: Elena Orsini Per informazioni: Direzione Generale dello Sviluppo Economico Settore Produzioni Agricole Vegetali via di Novoli, 26 – 50127 Firenze tel. 055.4383078 – fax 055.4383150 [email protected] www.regione.toscana.it Toscana Promozione Agenzia di promozione economica della Toscana Villa Fabbricotti via Vittorio Emanuele II, 62 – 50134 Firenze tel. 055.462801 – fax 055.4628033 [email protected] www.toscanapromozione.it Guida completa alle Doc e Docg www.giunti.it © 2007 Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze © 2007 Toscana Promozione, Firenze Seconda edizione: marzo 2008 Ristampa Anno 6 5 4 3 2 1 0 2011 2010 2009 2008 Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato INDICE MONTEREGIO DI MASSA MARITTIMA 94 MONTESCUDAIO 97 PRESENTAZIONE 7 MOSCADELLO DI MONTALCINO 100 ILVINO, UN SIMBOLO DELLA TOSCANA 9 ORCIA 103 PARRINA 106 VINI DOCG 21 PIETRAVIVA 109 BRUNELLO DI MONTALCINO 22 POMINO 112 CARMIGNANO 25 ROSSO DI MONTALCINO 115 CHIANTI E CHIANTI CLASSICO 28 ROSSO DI MONTEPULCIANO 118 MORELLINO DI SCANSANO 34 SAN GIMIGNANO 121 VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 37 SANT’ANTIMO 124 VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 40 SOVANA 127 TERRATICO DI BIBBONA 130 VINI DOC 45 TERRE DI CASOLE 133 ANSONICA COSTA DELL’ARGENTARIO 46 VAL D’ARBIA 136 BARCO REALE DI CARMIGNANO 49 VALDICHIANA 139 BIANCO DELLA VALDINIEVOLE 52 VAL DI CORNIA 142 BIANCO DELL’EMPOLESE 55 VIN SANTO DEL CHIANTI 145 BIANCO DI PITIGLIANO 58 VIN SANTO DEL CHIANTI CLASSICO 148 BIANCO PISANO DI SAN TORPÈ 61 VIN SANTO DI MONTEPULCIANO 151 BOLGHERI E SOTTOZONA SASSICAIA 64 CANDIA DEI COLLI APUANI 67 I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE VIGENTI 154 CAPALBIO 70 LE STRADE DEL VINO E DEI SAPORI 158 COLLI DELL’ETRURIA CENTRALE 73 REFERENZE FOTOGRAFICHE 162 COLLI DI LUNI 76 COLLINE LUCCHESI 79 CORTONA 82 ELBA 85 MONTECARLO 88 MONTECUCCO 91 4 5 Presentazione Qual è il modo migliore per far sentire a un potenzia- le ospite straniero il sapore della nostra terra? Fargli assaggiare uno dei tanti, straordinari vini di Toscana. Niente, infatti, come il vino, ci assomiglia. Il vino rappresenta la nostra terra con molta più efficacia di qualsiasi immagine; riesce infatti a contenere tutti i caratteri della toscanità: l’ade- renza alla storia e alle tradizioni come la capacità di investire con lungimi- ranza e intuito nel futuro, la passione per le radici locali come lo slancio verso orizzonti più globali. E questo accade per ognuno dei tanti vini di Toscana: nella terra dei campani- li, infatti, anche se il vino ha mille volti, uno diverso dall’altro, ciascuno di questi, misteriosamente, ci fa entrare in contatto col cuore pulsante della nostra terra. Per questo conoscere i nostri vini è come entrare nelle viscere della Toscana e della sua gente. Se poi, come in questo caso, si inda- ga a fondo nel mondo delle tipicità, delle denominazioni di ori- gine, si compie un passo ancor più in profondità, che ci porta in un autentico e quasi inestricabile labirinto di emozioni e di qualità: un labirinto dal quale si può uscire, ovviamente, ma sempre con un senso di nostalgia e un richiamo irresistibile a tornarvi. Auguro ai lettori di questa guida un felice viaggio in questa Toscana dai mille sapori: nel compierlo vi renderete conto di quanta ricchezza la natura abbia elargito a questi ter- ritori, ma anche di quanta creatività sia stata messa in campo da chi vi ha operato e vi opera, alla ricerca di sapori sempre antichi eppure sempre nuovi. Regione Toscana 7 IL FRUTTO DELLA VITE ILVINO, UN SIMBOLO DELLA TOSCANA Il frutto della vite rutto della vite e del nostro lavoro. Questo è il vino: frutto di una pianta vecchia come il mondo e della fatica, anche quella eter- Fna, dell’uomo. Il vino è simbolo religioso, è cibo per la mente, è un bene prezioso. Tan- to che un tempo era definito “benzina dei poveri”. E oggi è un meravi- glioso ambasciatore della terra toscana. Si dice che negli ultimi anni l’export del vino italiano abbia superato quel- lo della moda. Il vino come nuovo campione del made in Italy. E la To- scana, terra di vino, dalle zone più a nord che baciano la Liguria fino ai confini con il Lazio, svolge un ruolo fondamentale. I dati ufficiali parla- no di quasi 63.000 ettari coltivati a vite; oltre la metà sono DOC o DOCG. 9 IL FRUTTO DELLA VITE LA LUNGA STORIA DI UN GRANDE VINO Una superficie che produce toscano che ha dato vita a ogni anno circa 3 milioni e una ricca gamma di vini di 300mila chili di uva con una qualità per i quali è stato media di circa 65 quintali a et- coniato il termine “Super - taro. Il vino prodotto a ogni an- tuscans”. Essi sono stati così nata ammonta in media a 2 designati, in termini prima milioni e 300mila ettolitri. giornalistici e poi commer- La Toscana è una potenza ciali, per indicare vini pro- non tanto per la quantità, dotti in Toscana di elevato quanto per la qualità del pregio e qualità, tuttavia non vino prodotto. È la regione legati al preciso disciplinare dove tutti gli amanti del di produzione di un vino a vino vorrebbero andare denominazione di origine. Si almeno una volta nella tratta di vini assai diversi vita. Lo ribadisce ogni sotto il profilo della compo- anno una “bibbia enologi- sizione varietale, ottenuti ca” degli Stati Uniti al ter- con appropriate tecniche mine di un referendum fra enologiche, spesso legati a i propri lettori. Prima meta marchi aziendali. ideale è la Toscana, seguita da Borgogna e California. La lunga storia di un grande vino La potenza, la qualità, ma Oggi il vino è prodotto in tut- soprattutto l’originalità Il dio Dioniso e, accan- to il mondo. Questo non signi- della Toscana (nel vino si usa il termine to, amorini in una serie fica, però, che un grande vino “tipicità”) sono dimostrate anche dal di affreschi pompeiani. si possa produrre ovunque o numero delle sue DOC (denominazione In apertura, il Bacco di facilmente. d’origine controllata) e DOCG (denomi- Caravaggio conserva- Cosa qualifica allora un nazione d’origine controllata e garanti- to agli Uffizi e una pit- grande vino? Da cosa tura etrusca raffigu- ta). Queste ad oggi sono 6 (ultima arri- dedurre il suo appeal? È rante un banchetto. vata è il Morellino di Scansano), le meno difficile del previsto prime ben 36 grazie all’ultima ricono- spiegarlo. Oltre la bontà, sciuta per legge, il Terre di Casole. Poi ci sono le sottozone (pen- forse la rarità, chi acquista o siamo solo al Chianti). Insomma, la Toscana non sembra conosce- stappa una bottiglia di vino re, di fatto, vigneti anonimi. Uno scenario importante, soprat- chiede a quel vino (persino tutto oggi che il mercato si arricchisce di nuovi vini e nuovi partendo dalla sua etichet- orientamenti. Da non dimenticare che accanto ai tanti vini a ta) che abbia una storia, che denominazione di origine si è sviluppato quel fenomeno tutto racconti un territorio, che 10 11 LA LUNGA STORIA DI UN GRANDE VINO IL LAVORO E LA PASSIONE viva di luce propria oltre le sensazioni che può dare al palato e al cer- lita. C’è tutto questo nella bottiglia che potete assaggiare a vello. Questo è un aspetto che ha avuto presente, da sempre, chi non Sidney o a Kuala Lumpur. C’è una way of life, uno stile di vita ha mai voluto lasciare la propria DOC o DOCG. E chi ha voluto che il che è vita rilassata, riflessione, ri-conoscenza che l’arte può suo grande vino diventasse una DOC. Proprio perché quella parolina, essere un bene diffuso. ormai sinonimo di qualità, sa parlare a qualunque appassionato in tutto il mondo. Il lavoro e la passione Il vino della Toscana, qualsiasi vino a DOC o DOCG, sa raccontare una Dall’età degli Etruschi a oggi, passando per il Rinascimento e tutte sua storia, quella del suo territorio. Per questo motivo proponiamo le epoche in cui la Toscana ha espresso la propria grandezza, i vini questa guida, piccola mappa di un territorio che va dai vigneti ai hanno sempre avuto un ruolo importante. Sia che si parli di classi piedi delle Alpi Apuane fino alle viti che crescono all’ombra dei vul- alte che di servi della gleba. cani spenti delle isole dell’Arci pelago toscano. Il vino, da sempre, è un importante complemento a una dieta pove- L’immagine delle nostre DOC e DOCG è quella di fattorie con la piccio- ra di tutto, ma soprattutto di proteine e grassi animali. Così studi sto- naia, o di ville dallo stile rinascimentale. È il produttore che vi rice- rici ricordano che nel Medioevo il consumo minimo giornaliero era ve e vi illustra la bellezza di quel luogo. E magari una cappella dove di un litro di vino, ma quei 100 centilitri potevano raddoppiare e trovare una Madonna rinascimentale di un artista poco conosciuto arrivare fino a 4 litri al giorno per le classi più alte.