n.2gennaio09 del Rivista a cura dello studio Tram19 M NTALBANO realizzata grazie al il giornale contributo della Fondazione O Banche di Pistoia e Vignole

Redazione: Francesca Batacchioli Il comprensorio dei Comuni del Montalbano: , Carmignano, , David Marini Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, , , Serravalle Pistoiese, Vinci Alessandra Tibaldi Stella Tonti Il giornale del Montalbano: quadrimestrale di informazione e cultura on-line scaricabile gratuitamente dal sito del Montalbano www.montalbano.toscana.it oppure inviato gratuitamente su richiesta ai siti dei Comuni del Montalbano o all’indirizzo Graphic design: [email protected] Marco Agnisetta

Editoriale Ma attenzione… avventurarsi verso la qualità complessiva, l’innovazione nuovi percorsi di sviluppo fondati sulle deve coniugarsi con la comunicazio- M N Il Montalbano, qualità del territorio richiede comun- ne e valorizzazione economica intor- O que un forte impegno per l’innovazio- no a questo nucleo identitario rinno- distretto rurale ne: “i piccoli territori hanno bisogno di vato occorre impegnarsi per comuni- TAL trovare la specializzazione giusta per care significati complessi che ci diffe- al centro generare qualità vendibili che non sono renzino rispetto ad altri territori. BA quelle ereditate (senza costo, e senza in- Coniugare tradizione e innovazione, della Toscana venzione) dalla tradizione: e allora il legare prodotti, arte e letteratura, av- NO marketing territoriale diventa strategi- venturarsi per nuove non facili strade di Giuliano Calvetti co, dovendo prendere a oggetto non le sulle quali altri hanno seguito: è sindaco di Monsummano Terme qualità da vendere, ma quelle da gene- l’esempio di Cioccolosità che Mon- rare in vista di un migliore posiziona- summano Terme organizza per la IX mento competitivo… bisogna... creare la edizione, vetrina eccezionale dei pro- n numero del Giornale del propria differenza, renderla visibile al- dotti tradizionali del territorio in con- Nella foto: Montalbano dedicato ai gia- l’esterno, e valorizzarla nelle filiere.... La tinuo affinamento qualitativo e di im- Artimino, Villa medicea cimenti enogastromici del difficoltà non sta tanto nel trovare qua- magine per un pubblico che travalica La Ferdinanda o dei cento territorio? Certo che sì: ormai lità riconoscibili e vendibili, quanto nel il confine regionale,messaggio impor- camini U fare evolvere il sistema territoriale in il turismo enogastronomico si è affer- tante lanciato nella rete, luogo depu- mato come una forma di turismo fon- modo che abbandoni certe caratteristi- tato per la diffusione dell’informazio- data sulla cultura materiale, tematica, che e ne assuma altre, scegliendo all’in- ne e l’affermazione dell’immagine. integrata e sostenibile: quello che è il terno delle culture e delle tradizioni che In questa prospettiva è stata dedicata genius loci si assapora nel piatto e si in- lo hanno prodotto in passato” (Enzo ai prodotti una sezione del progetto daga nella visita del territorio e delle Rullani Il marketing territoriale in aiuto presentato per la candidatura del aziende produttrici: una forma di turi- dei piccoli comuni e delle PMI). Montalbano – le Colline di Leonardo – smo che può diventare una vera risor- Occorre generare nuovi significati per quale sito UNESCO patrimonio del- sa per l’economia attraverso la risco- intercettare le nuove domande del l’umanità, in questa prospettiva va il perta sensoriale del territorio e dello turista e non solo, sempre più specifi- lavoro per il riconoscimento del Mon- spazio geografico. che e sempre più attente al tema del- talbano quale distretto rurale. vinci larciano quarrata carmignano cerreto guidi cerreto lamporecchio capraia e limite poggio a caianopoggio SERRAVALLE PISTOIESE monsummano terme monsummano

1 A Capraia e Limite molte signore anco- ra hanno nelle orecchie i vecchi suoni Non di solo vino... CA di un tempo. Gli zoccoli dei cavalli sul selciato delle strade paesane, lo scia- non di solo olio... PRA bordare delle acque dell’Arno. Ricorda- Due ricette della tradizione da provare a casa no i gesti quotidiani di una volta: IA e “Quando si facevano i dolci, per le fe- vostra o in uno dei ristoranti e degli agriturismi ste, s’andava tutte dal fornaio (ce n’era di Capraia e Limite, dove si mangia bene LIM uno che si chiamava Pilade...) perché ci e si spende poco... faceva cuocere nel suo forno i biscotti. ITE Ci s’andava anche per i fagioli e i ceci. Lui lo sapeva e ci faceva usare il calore del forno, quando la temperatura or- mai era troppo bassa per cuocere il pa- ne,ma perfetta per l’altre cose. Il forna- io lasciava la porta aperta del retrobot- to, con aggiunta di sale, pepe, pepe- tega e così ci andavan tutte; me mi ci roncino. Cospargete con il vino rosso e mandava spesso la mamma”. cuocete ancora a fuoco lento, fino a ot- A proposito del rumore dell’acqua cor- tenere l’evaporazione del liquido. Uni- rente del fiume, molte famiglie aveva- te adesso al tutto la passata di pelati e no un piccolo campetto proprio lungo cuocete lentamente per circa un’altra la riva dell’Arno (“una terra fertilissi- ora. Adesso separate i pezzetti di nana ma, limacciosa”) e ci coltivavano i po- dal sugo, disossateli, batteteli e uniteli modori. Poi con i pomodori (“i pelati”) nuovamente alla salsa. Fate cuocere ci facevano la base del sugo per la Pa- ancora per circa un’ora. A cottura ulti- stasciutta e nana, tradizionale di que- mata aggiungete il brodo vegetale. Il ste zone. La passata, spesso, veniva di- sugo adesso è pronto per condire le rettamente cotta nel campetto lungo pappardelle, oppure per preparare an- il fiume. Le donne accendevano il fuo- che una sorta di lasagne a base, ap- co e cuocevano lentamente i pomodo- punto, di nana muta. te un etto di burro e unitelo alle uova, ri pelati in grossi paioli di rame dal Sempre le solite signore mi hanno poi aggiungete la farina a spolvero fondo rotondeggiante. Erano gli stessi confidato anche un “segreto” per pre- (250 grammi circa), sempre lavorando pentoloni che si usavano per la bollitu- parare un sugo più ghiotto. Insieme al il tutto.Unite al composto anche due o ra con la cenere del bucato. I bambini “battuto”, o soffritto che dir si voglia, tre cucchiai di latte in cui dovrete di- aspettavano che si compissero queste c’è chi mette anche due fette di “rega- sciogliere, insieme al lievito, anche un operazioni, giocando oppure “si stava tino”,come si dice da queste parti,a ro- pizzico di sale. Un piccolo segreto det- seduti sulle seggioline impagliate”. solare. E c’è ancora chi il “regatino” se tato dalla saggezza culinaria popolare: È da queste “antiche” suggestioni che lo prepara in casa, come una volta, fa- grattugiate un po’ di buccia di limone ci viene la voglia di proporre una sorta cendolo con la carne secca salata, stru- (molto aromatica) e mettetela nel lat- di menù per un pasto completo all’in- sciata con aglio, pepe e molto sale e te- te, insieme a lievito e sale. Continuate segna delle vecchie usanze di Capraia nuta venti giorni a riposare e poi “ri- a lavorare l’impasto con cura. Quando e Limite: un primo, la Pastasciutta e strusciata”col sale e lavata con l’aceto. avrete ottenuto un amalgama molto nana e un dolce, il Bronchè. Dopo un primo del genere, un piatto uniforme aggiungetevi l’uvetta, (sco- Per chi volesse cimentarsi, gli ingre- bello e ricco, completo, direi che si po- lata attenzione! ma ben impregnata dienti della Pastasciutta e nana sono: trebbe bere un buon bicchiere di rosso degli umori della “bagna”). Spolverate nana muta, quella germaniata, dal del Montalbano e passare diretta- ancora con un po’ di farina e versate piumaggio verde-blu (“non quelle mente al dolce. Un dolce speciale, il l’impasto in una tortiera (tradizional- bianche e grasse e che sembran ci- Bronchè, caratteristico di Capraia e Li- mente di forma rettangolare), imbur- gni”); passata di pomodori pelati; mite. Gli ingredienti necessari sono: rata e infarinata. Il forno deve esser re- aglio, carote e cipolle, un po’ di sedano uova, farina bianca tipo 00, burro, uva golato sui 170-180 gradi circa. Rag- (“il prezzemolo no”); il famoso vino passa, zucchero, lievito, latte, un pizzi- giunto il tipico colore dorato,il Bronchè rosso della zona; brodo vegetale; un co di sale e la “bagna”(composto di va- è pronto per essere servito, accompa- pizzico di peperoncino con aggiunta ri liquori, che varia a seconda del gusto gnato da un buon bicchierino di vin- Con il contributo di di sale, pepe e olio extravergine d’oliva personale). santo locale. Oggi purtroppo questo del Montalbano; pappardelle. Come si cucina un Bronchè per cinque dolce tradizionale sta quasi scompa- Per la preparazione: fate a pezzetti la o sei persone? Preparate l’uva passa rendo. È rimasto il signor Umberto Ra- nana muta, accuratamente pulita e mettendola a bagno nel liquore per mazzotti, vecchio pasticcere limitese, a scottata sulla fiamma. Preparate un circa un’ora. In una zuppiera sbattete prepararlo ormai quasi solo per la fa- soffritto con le verdure tritate. Rosola- tre o quattro uova e amalgamatele a miglia o su ordinazione. Buon appeti- te i pezzetti di nana insieme al soffrit- circa 250 grammi di zucchero. Scioglie- to, comunque! www.. Ufficio Turistico Intercomunale Ufficio Turistico Comunale capraia-e-limite.fi.it via della Torre, 11 piazza 8 marzo 1944, 9 Vinci Limite sull’Arno tel. 0571 56 80 12 tel. 0571 97 81 35 tel. 0571 97 81 36 tel. 0571 97 81 22

2 il giornale del MONTALBANO Così Francesco Redi nel ’600 consacra- va in versi uno dei vini più antichi Il Museo della Vite e del Vino, Car d’Italia, con un percorso storico che parte da molto lontano. Antichi reper- omaggio a una produzione mi ti dimostrano che il vino di queste ter- re veniva apprezzato già dagli Etruschi di antico prestigio gn e dai Romani. Ma è nel 1716 che il Car- “Se giara io prendo in mano di brillante mignano afferma il suo prestigio con an l’emissione,da parte del Granduca Co- Carmignano, così grato in sen mi piove simo III de’ Medici, del Bando Sopra la che d’ambrosia e nettar non invidio Giove”. o Dichiarazione de’ Confini delle quattro Regioni , Pomino, Carmignano, e Val d’Arno di Sopra (ancora oggi con- servato nel Museo della Vite e del Vi- no), con il quale veniva riconosciuta al vino di Carmignano una sorta di anti- chi viticoltori locali. Se è vero, come cipazione del concetto di Denomina- disse Renault, che “il vino è la parte in- zione di Origine Controllata e Garanti- tellettuale del pranzo”, non c’è da stu- ta. La moderna Docg gli viene ricono- pirsi che Carmignano abbia voluto de- sciuta nel 1990, quindici anni più tardi dicare al proprio nobile vino un intero dall’assegnazione della Doc. La zona di museo. Un progetto nato nel 1992 gra- produzione è rimasta la stessa dai zie alla Pro Loco di Carmignano e che tempi del famoso bando mediceo, ha portato alla realizzazione dell’isti- mentre la superficie vitata ha rag- tuzione museale nel 1999 nei sotter- giunto,negli ultimi anni,i 150 ettari. La ranei del Palazzo Comunale, nei locali ricca produzione di vini carmignanesi delle cantine Niccoli. Il Museo della Vi- annovera fra i suoi vitigni , te e del Vino, oltre a documentare le Canaiolo nero, Canaiolo bianco, Treb- varie tecniche di produzione vinicola, biano toscano, Malvasia del Chianti e accoglie in sé l’intera storia di un vino Cabernet. La pregevolezza e l’interna- che è indissolubilmente legata alla zionalità di questo vino è data, oltre storia e alla cultura di coloro che abi- che dall’ormai consolidato successo tavano e abitano questo fiorente co- estero, anche dalla presenza dei viti- mune. Il percorso museale si snoda fra gni Cabernet, importati dalla Francia passato e presente attraverso diverse già nel ’600 per volere della regina di sale. Da quella dedicata alla produzio- Esiodo e Leonardo da Vinci. Oltre al vi- Francia Caterina de’ Medici e ancora ne vinicola locale,che accoglie oltre ot- no, protagonista indiscusso dell’intero oggi chiamati “uva Francesca” dai vec- tocento bottiglie provenienti dalla col- percorso museale, sono presenti im- lezione privata dell’etnologo svizzero magini relative ad altri rinomati pro- Federigo Melis, alla sala successiva do- dotti carmignanesi, come i fichi secchi ve viene documentata la storia del e gli olivi che producono un olio di al- Carmignano e quella delle persone tissima qualità. Il museo costituisce che lo hanno reso un grande vino.Tro- un esempio di vera innovazione co- viamo esposti i luoghi d’interesse cul- municativa, in cui la multimedialità turale del comune, le testimonianze diventa un mezzo di divulgazione cul- medicee ed i sui incantevoli paesaggi. turale. Nel dicembre 2007 è stato alle- Altre sale accolgono la storia del gran- stito nel museo un angolo apposito de Barco Reale, antico parco di caccia per la degustazione dei vini di Carmi- mediceo che delimitava il territorio di gnano, il cosiddetto Corner, ed è produzione del Carmignano. Le foto stata acquistata una apposita mac- scattate dall’etnologo Paul Scheuer- china per degustazioni che permette meier raccontano di un’antica cultura di mantenere in ottime condizioni, contadina, i costumi del luogo e gli (sotto azoto) e per diverso tempo le utensili. In esposizione anche nume- bottiglie aperte del vino degustato, Con il contributo di rosi attrezzi dalle forme strane e dai una biblioteca virtuale è visitabile e nomi spesso altrettanto insoliti, appe- fruibile nella quarta sala,e ancora una si alle pareti troviamo alcuni attrezzi serie di diapositive vengono proietta- ritratti nelle foto stesse. Altre immagi- te ininterrottamente nell’ultima. Tutti ni in mostra sono quelle di Vittorio i luoghi, i volti e le storie di un vino di- Cintolesi, ognuna accompagnata da venuto ambasciatore di Carmignano poesie di grandi autori come Catone, nel mondo. www.comune. Pro Loco Ufficio Turismo carmignano.po.it Piazza Vittorio Emanuele II, 1 e Promozione del territorio Carmignano Piazza Matteotti, 1 tel. 055 87 12 468 Carmignano tel. 055 87 50 252 tel. 055 87 50 250

3 il giornale del MONTALBANO Tre americani a Cerreto Guidi Cer La medicea cittadina toscana e gli Stati Uniti a confronto: tra l’architettura del passato e re quella del futuro i vini famosi e la buona tavola to della migliore tradizione cerretese. gui di

Cerretesi, soprattutto per quanto ri- sonaggi che scrivono famose guide in guarda il vitto, decidano di ritornare a cui sempre e soltanto si “pubblicizza- Cerreto. I tre studenti - Matt (Matthew no”i siti più famosi e ovvi, ma che non Flynn), Dan (Daniel Boyle) e Nick (Ni- contemplano nemmeno lontana- cholas Griffin) - pranzano un paio di mente la possibilità di informare il volte nei ristoranti della cittadina e se probabile visitatore sulle mille oppor- ne tornano entusiasti a Firenze, aven- tunità che alcune zone della Toscana Tutto ha inizio un fine settimana del do mangiato cose genuine, preparate e, nella fattispecie, il Montalbano, settembre 2008, quando il Comune di secondo le antiche tradizioni culinarie possono offrire. In tutta questa storia Cerreto Guidi decide di sostenere il toscane e avendo, soprattutto, speso di intrigante c’è il fatto che Cerreto, progetto Fasten Belts (Allacciate le cin- “il giusto”. Hanno gustato piatti carat- pur conservando il proprio passato ture) di Franco Pisani, architetto e pro- teristici della zona come la panzanella storico più illustre e famoso è anche fessore incaricato di The Institute at di zuppa di pane, il risotto alla tinca, il aperta al futuro, sia nel senso del- Palazzo Rucellai, prestigiosa scuola coniglio fritto e il papero in umido. A l’espansione del territorio cittadino universitaria americana di Firenze. Il questo proposito, ogni anno in luglio, che nel senso di una volontà di rivol- progetto consiste nella realizzazione a Cerreto, si tiene la tradizionale Sagra gesi a un bacino turistico più ampio. di alcuni studi di fattibilità per la ri- del papero. Hanno assaggiato la qualificazione urbana della fascia schiacciata di Pasqua e molte altre esterna della cittadina di Cerreto. Al “leccornie” . Inoltre hanno degustato progetto partecipano circa una venti- due tra i più famosi vini prodotti nella na di studenti della Roger Williams zona: il Bianco dell’Empolese Doc e il University e della Arizona State Uni- , nelle sue varianti amabile e versity. In ottobre c’è una seconda visi- secca. Sempre in luglio, a Cerreto Gui- ta “di controllo” a Cerreto da parte de- di si tiene La Mostra del vino Chianti. gli studenti e del loro professore, che “I tre americani” a Cerreto non hanno incontrano il Sindaco e assessore al- soltanto “mangiato e bevuto”, hanno l’urbanistica Carlo Tempesti e alcuni potuto anche apprezzare le molte membri dell’ufficio tecnico, tra cui il particolarità paesaggistiche e artisti- gentile e disponibilissimo Juri Gelli, di- che di questa cittadina ricchissima di rigente dell’area tecnica. Verso la fine prestigiose testimonianze di un glo- di novembre, presso i locali della Mise- rioso passato medievale e rinasci- Il progetto Fasten Belts fortemente ricordia, c’è la presentazione finale dei mentale. La vicenda è stata partico- voluto e sostenuto da Franco Pisani lavori svolti dagli studenti-architetti larmente interessante perché c’è una di The Institute at Palazzo Rucellai e americani. Accade dunque che questo amministrazione comunale che cerca dall’amministrazione comunale cer- gruppo di americani si sia ritrovato a di “ampliare” e migliorare il territorio retese mi sembra si una buona me- interagire con un contesto urbano, so- con studi di fattibilità volti al recupe- tafora della volontà di Cerreto Guidi ciale e culturale, assolutamente non ro delle fasce più esterne del com- di proiettarsi e vivere nel futuro, un velato,filtrato si direbbe,dalle mille lu- prensorio cittadino; e questa opera di futuro prossimo. Con il contributo di singhe offerte da una città d’arte co- ampliamento ha coinciso con una Per concludere un suggerimento agli me Firenze, luogo di residenza e di sorta di allargamento della conoscen- interessati: una guida ben fatta e studi degli studenti-architetti per tut- za di Cerreto Guidi a studenti stranie- piuttosto documentata sul compren- ta la durata della loro esperienza in ri che, in precedenza, mai avevano sorio del Montalbano: Il Montalbano, Italia. Accade anche che tre di questi sentito parlare della cittadina tosca- Tamborrino-Di Colboni, Diple Edizioni studenti, che hanno particolarmente na. Come spesso accade, i flussi turi- 2004, in cui però non si parla del co- apprezzato il trattamento ricevuto dai stici sono regolati da pochissimi per- mune di Poggio a Caiano. www.comune. Pro Loco cerreto-guidi.fi.it via Santi Saccenti, 57 Cerreto Guidi tel. 0571 55 671

4 il giornale del MONTALBANO Il brigidino, questo “trastullo speciale”, come lo definì Artusi nel suo La scien- Il nobile berlingozzo e il beato la za in cucina e l’arte di mangiar bene (1891), questo piccolo dolce croccante, brigidino di Lamporecchio mpo dalla forma di cialda arricciate, dal co- Le antiche ricette dolciarie tradizionali lore color giallo-arancio e dall’origina- re le fragranza d’anice, è davvero l’em- tra storia e leggenda. blema della tradizione dolciaria che cch contraddistingue Lamporecchio. Sulle origini del suo nome possiamo dire io che quasi certamente deriva dalle “brigidine”, le monache di un conven- to locale, devote di Santa Brigida, la Santa svedese pellegrina del XIV seco- lo. Sembra che il brigidino sia nato verso la metà del XVI secolo da un er- la lirica dedicata alla Nencia da Bar- rore di alcune monache che, avendo berino. Rispetto alla ricetta tradizio- fatto confusione col preparato delle nale fiorentina, il berlingozzo di Lam- ostie per le Comunioni, pensarono di porecchio presenta la particolarità di ingentilirlo aggiungendovi dei chic- essere preparato con un impasto si- chi di anice. Questi dolcetti, che sino mile a quello del brigidino, senza lie- agli anni ’40 venivano fatti schiac- vito, arricchito con semi di anice pe- ciando la pasta di zucchero, farina, stati. Oggi questo prodotto semplice uova e semi di anice fra apposite la- e genuino viene consumato inzup- stre rotonde di ferro arroventate, oggi pato nel caffellatte, o come dessert sono cotti sulle stampe calde con resi- abbinato ad un buon bicchiere di stenze a elettricità, utilizzando, in so- Vinsanto. Questi tradizionali dolci di stituzione dei chicchi, essenza liquida Lamporecchio possono essere degu- d’anice. Ormai divenuti famosi in tut- stati nelle due storiche e raffinate ta la Toscana, i brigidini fanno bella pasticcerie di Lamporecchio che ne mostra di sé sui banchetti degli am- conservano i sapori e i profumi delle bulanti a fianco di croccanti, zucchero ricette originali, ovvero la Pasticceria filato, chicchi e frutta secca, durante Sandro vero posta in angolo sulla fiere, manifestazioni e sagre, solita- piazza centrale e la Pasticceria Carli, mente preparati all’istante e confe- che gli affezionati frequentatori sono zionati in un tipico sacchetto traspa- soliti chiamare Da Pioppino, a pochi rente dalla forma stretta e allungata, passi dal Municipio.

A fianco: Chiesa di Santa Brigida, Lamporecchio come prescritto nel manuale dell’as- sociazione del Brigidino DOC, che rac- coglie tutti i produttori del brigidino di Lamporecchio. Molto apprezzate nella zona del Montalbano, ormai sul- le tavole toscane si trovano anche le varianti del brigidino con glassa di fragola o con colate di fine cioccolato fondente. Non mistiche ma nobili ori- gini medicee ha invece il “Berlingoz- zo”, dalla definizione del Vocabolario della Crusca, l’ambrato ciambellone Con il contributo di vanigliato, creato nel ’400 per onora- re l’antica festa del ventre e servito a corte come antipasto nei banchetti ufficiali. – “E ’n tutto dí non t’ò dato di cozzo, ch’i’ ti vorrei donare un berlin- gozzo!” – così Lorenzo il Magnifico ce- lebrava questo tradizionale dolce nel- www.comune. Sede Comunale centrale lamporecchio.pt.it piazza Berni, 2 Lamporecchio tel. 0573 80 30 64

5 il giornale del MONTALBANO Sono passati diversi anni e qualche migliaio di bottiglie in giro nei mer- Le uve del Montalbano lar cati più lontani, prima che la produ- I vini della Cooperativa Chianti Montalbano zione del Chianti Montalbano si im- di Larciano a spasso sui mercati nazionali ed esteri. ci ponesse entro confini nazionali con- vincendo palati forti e palati fini. Poi a è storia delle ultime “ottime annate” la conquista della cosiddetta fascia no media, con prezzi accessibili per tut- te le tasche e qualità decisamente competitiva in raffronto a ciò che è immesso dalle aziende “made in Ita- ly”. Questa è il breve il curriculum di presentazione della Cooperativa Vini- cola Chianti Montalbano di Larciano, ovvero della principale azienda in cui nasce il vino tipico dei floridi vigneti ricamati sulle colline del Montalba- no, in particolare sul territorio dei Co- muni di Vinci, Larciano e Lamporec- chio. Forte di una produzione che su- pera i 22mila quintali di uve l’anno provenienti dalle province di Pistoia e Firenze, la Cooperativa Chianti Mon- talbano etichetta ben sei varietà di vino rosso, tra le quali spiccano il Ros- so Toscano Igt e il Chianti Montalba- no, in versione DOCG e Riserva, inse- parabili compagni della cucina to- scana di qualità. La Cooperativa, che conta tutt’oggi 250 soci produttori, ha sdoganato i rossi e i bianchi Chianti Montalbano dalle tavole to-

scane a base di arrosti e pastasciutte È un piacevole e curioso spettacolo Ai lettori esperti e appassionati, ma celebrative, per regalare loro un fu- affacciarsi, nelle mattine di sabato, anche solo interessati ad assaporare turo certamente più glamour. Un alle porte della “cantina”, come viene questo “stellato figlio della terra”, per brivido di piacere enologico corre sui chiamata affettuosamente, quando dirlo alla Neruda, segnaliamo la Festa palati quando il calice del morbido e i numerosi clienti stanno in fila, da- di Bacco, che si terrà presso la cantina seduttivo DOC Bianco della Valdinie- migiana alla mano, per essere serviti il prossimo giugno e la Sagra del vole comincia lentamente a svuotar- dei richiestissimi vini sfusi da tavola, Bombolone, che si tiene annualmente si, soprattutto se gustato in abbina- di gradazione variabile tra l’11,5 gradi tra la fine del mese di maggio e gli Con il contributo di mento con i sapori delicati del pesce del rosato ai 13,0 gradi del rosso bar- inizi di giugno alla Colonna di Larcia- e dei frutti di mare. ricato, ottimi per essere gustati con no, manifestazione di successo che Dalle vinacce del Montalbano si di- zuppe e carni padellate. prevede l’allestimento di stand eno- stilla anche un’ottima grappa dal co- Da molti anni inoltre, i vini e la grap- gastronomici per la degustazioni di lore cristallino e dal profumo inten- pa della Cooperativa Vinicola Chianti pietanze locali tipiche e dell’ottimo vi- so e aromatico, perfetto digestivo al- Montalbano vengono commercializ- no Chianti prodotto con uve autocto- la fine di un pasto importante. zati anche all’estero. ne delle colline del Montalbano. www.comune.larciano.pt.it Sede Comunale centrale piazza Vittorio Veneto, 15 Larciano tel. 0573 85 811

6 il giornale del MONTALBANO A fine gennaio, e per l’esattezza il 30 e il 31 e il 1° febbraio – un venerdì, un sa- A Monsummano tutto l’anno... MOn bato e una domenica – riparte “dolce- mente” la tre giorni del festival del cioccolato e non solo! sum cioccolato. A partire da questa edizio- Nella cittadina termale della Toscana ne 2009 Cioccolosità avrà una caden- ma za biennale, confermandosi come una il 30, il 31 gennaio ed il primo febbraio ritorna delle più importanti manifestazioni Cioccolosità, la prestigiosa kermesse no nazionali incentrate sulla produzione dei maestri artigiani del cioccolato. e degustazione del cioccolato d’auto- All’insegna della biodiversità, ospiti nazionali ter re. Gli organizzatori, Comune e Con- e internazionali, produttori di caffè, dotta Slow Food Valdinievole, insieme me a Slow Food Toscana,ci tengono a sot- vini e cioccolato per la delizia di ogni palato. tolineare che la parola d’ordine que- st’anno è “biodiversità”.Saranno infat- ti presenti alcuni presidi internazio- fama internazionale. Il visitatore sarà nali di Slow Food e un rappresentante l’unico vincitore di questa tenzone, del presidio Slow Food del cacao del gustandosi ad un tempo con gli occhi Messico. Biodiversità nel senso di dife- i capolavori del Mac,n e con il gusto e sa delle peculiarità e della specificità l’olfatto le prelibatezze al cioccolato. dei piccoli produttori e dei loro pro- Il Museo della Città e del Territorio, ubi- dotti, puri e preziosi proprio perché cato nella splendida Osteria del Pelle- ancora creati secondo regole rigorosa- grino, offrirà invece l’interessante ini- mente artigianali, con una particolare ziativa Nero Amaro Speziato... cioccola- attenzione alla storia del cioccolato ed to, viaggio guidato nel mondo delle alle storie dei produttori che a tutt’og- spezie, dei fiori e dei vegetali in genere gi ne difendono le origini e la purezza. che vengono usati per infondere aro- Tutela della biodiversità, che significa mi particolari e preziosi alla cioccola- anche rispetto della differenza e so- ta. Fra degustazioni che promettono stegno alle “cose piccole” e particolari di essere davvero speciali, come ogni com’è l’arte sempre, e come lo è anche volta, i visitatori potranno anche frui- quella del cioccolato. Il tutto in netto re di una interessante e varia mostra contrasto con le normative europee di spezie e di cioccolato artistico: vere proprio in risposta alle quali Cioccolo- e proprie dolci opere dell’arte e dell’in- sito ed esaltato quando si sposa ai sità mosse il suoi primi passi nel gegno dei maestri cioccolatieri. prodotti dei Presidi Slow Food. Osteria del Pellegrino, Museo della Città 2000. Il Parlamento Europeo ha infatti Nella Fattoria Medicea si potranno Molti altri sono gli venti, tra cui la pre- e del Territorio reso perfettamente legale la produ- apprezzare altre esposizioni e degu- sentazione del libro Il cioccolato della zione e la commercializzazione di stazioni, ma sarà possibile anche fare collana Per mangiarti meglio di Slow cioccolata nella cui composizione en- acquisti. In mostra non solo cioccola- Food Editore, scritto a quattro mani trino materie grasse vegetali che nul- to, ma anche famosi vini e pregiati di- da Sara Marconi e Francesco Mele. la hanno a che fare con il burro di ca- stillati presentati dall’Enoteca Italia- Ma ancora musica, divertimento e ce- cao vero e proprio. Perfino gli OGM na: vere e proprie specialità, promet- ne complete al cioccolato, che si ter- (organismi geneticamente modifica- tono gli organizzatori. Anche il caffè ranno al ristorante della celeberrima ti) possono oggi essere utilizzati per la la farà da padrone. Torrefazioni arti- Grotta Giusti nell’ambito del tradizio- produzione del cioccolato.Tutela della giane e punti enoteca, i maestri cioc- nale appuntamento Il cioccolatiere in biodiversità allora, dicevamo, è la pa- colatieri: tutti insieme per difendere e cucina e anche, come in ogni festival rola d’ordine, che diventa tutela di noi diffondere la cultura “del bere e del che si rispetti, una gara di bravura a tutti e delle nostre reciproche diffe- mangiare” bene e con misura. Sarà chi prepara il cocktail più buono a ba- renze, nell’ottica del confronto e del ri- possibile anche, per adulti, ragazzi e se di cioccolato, sempre a Grotta Giu- spetto, ovviamente. bambini, prendere parte a invitanti sti. Si tratta de Il drink degli dei,VI pre- Tutti i luoghi topici della cittadina ter- percorsi formativi, nell’ambito dei mio Grotta Giusti, che ogni volta regi- male toscana saranno variamente e quali tutti e cinque i sensi verranno stra la presenza di famosi barman in diversamente interessati dal “dolce stimolati e, per così dire, beneficati ed lizza per la creazione della migliore Con il contributo di evento” che celebra il cioccolato puro. educati dagli insegnamenti di raffi- bevanda al cioccolato. Il Museo di arte contemporanea pres- nati esperti del settore. Ad esempio, Insomma ce n’è per tutti i gusti e so villa Renatico Martini vedrà “con- nei “Laboratori del gusto” gli adulti Monsummano val bene una visita, trapporsi”due diversi tipi di arte: alcu- potranno cimentarsi con la scoperta sempre e comunque, e soprattutto ni tra i più importanti pittori e scultori di sapori insoliti, di singolari combi- durante questa importante e stimo- del Novecento “si confronteranno”con nazioni, e apprendere come il ciocco- lante manifestazione “non solo” al alcuni tra i più famosi cioccolatieri di lato di qualità possa essere imprezio- cioccolato. www.comune. Ufficio Cultura e turismo monsummano-terme.pt.it Palazzo Comunale piazza IV Novembre, 75 H Monsummano Terme tel. 0572 95 92 28

7 il giornale del MONTALBANO A poche centinaia di metri dalla me- ravigliosa Villa Medicea di Poggio a Un paradiso per le api; POG Caiano si estende, su un appezza- mento di terreno di circa due ettari, l’ambiente, le attività, i prodotti GIO l’Oasi Apistica Le Buche, nata nel Un progetto teso alla valorizzazione 2001 dall’incontro fra la sezione di aC dell’Associazione Regionale delle risorse naturali e agroalimentari; Produttori Apistici della Toscana, apicoltura, frutticoltura, ma anche importanti AIA l’Istituto Agronomico per l’Oltremare attività didattiche volte alla salvaguardia di quei e, dal 2002, dell’IPSAA Barone Carlo ritmi ed equilibri naturali che ancora oggi NO de Franceschi di Pistoia. ci permettono di godere dei doni della nostra terra. Le due principali linee d’intervento del centro sono l’apicoltura e l’agri- L’Oasi Apistica Le Buche ci porta alla scoperta coltura, due attività strettamente le- del magico mondo delle api fra mieli, fiori e frutti. gate fra loro proprio perché, mentre le api traggono il loro nutrimento dalle piante, queste ultime si avval- gono di loro per il mantenimento e la propagazione della specie. Attual- mente sono presenti circa diciotto alveari, due dei quali posti in arnie da osservazione dotate di un riparo con finestra in plexiglass, così da permettere a scolaresche o altri gruppi in visita di osservare da vici- no e in tutta sicurezza la vita della famiglia all’interno dell’arnia. Un’interessante iniziativa di comu- nicazione e formazione si viene a creare grazie alla presenza di pan- nelli illustrativi con informazioni su prodotti, vita e biologia delle api e di altri insetti pronubi, alla possibilità di visitare le attrezzature per l’api- coltura costruite nel corso del XX se- colo che ci mostrano la storia e l’evo- luzione di questa attività, e alla di- sponibilità di una sala dove si posso- no tenere incontri di approfondi- mento dei temi emersi in seguito al- todi di tipo biologico, persegue il non è andato perso nel tempo, o eli- la visita all’Oasi. principio generale di un profondo ri- minato dall’interesse invasivo del Di particolare pregio sono i diversi spetto della natura e dei suoi cicli. nuovo e dell’economicamente appe- mieli prodotti all’interno dell’Oasi. Una sapiente gestione del frutteto tibile. Tutto è volto alla produzione Cibo degli Dei e nettare del cielo, che rappresenta un importante contri- di frutta più saporita e genuina, sa- nonostante la posizione stanziale, si buto per la propagazione e lo svilup- na e senza pericolosi residui di pro- presenta nel corso della stagione po di molte piante di interesse agra- dotti di sintesi. Per la gioia di coloro con caratteristiche di colore, profu- rio e di piante spontanee. Con l’aiuto che visiteranno l’Oasi da fine giugno mo e sapore sempre diversi proprio di un vivaio specializzato e di alcuni si producono susine, da agosto in perché sintesi delle innumerevoli studenti di Agraria è stata impianta- avanti pere e mele e ancora fichi, ci- fioriture che si succedono da marzo ta una trentina di alberi da frutto in liegie e pesche. Biomonitoraggio ad agosto. Forse anche la grande va- vecchie varietà, attivando una ricer- ambientale e tutela della biodiversi- rietà di fiori presente nel parco della ca sul territorio di quelle piante anti- tà, per un’iniziativa che non è solo vicina Villa ha fatto sì che il millefiori che ancora presenti. Piante annove- produzione di alta qualità ma anche Con il contributo di dell’Oasi sia stato giudicato il mi- rate nei preziosi cataloghi dipinti di impegno morale verso il manteni- gliore della Toscana. La raccolta di frutta e fiori da artisti medicei come mento del fondamentale equilibrio propoli, inoltre, permette la prepara- Bimbi e Campi, importanti testimo- ecologico. I diversi mieli e frutti tor- zione di una soluzione alcolica mol- nianze di un patrimonio di varietà nano a essere, all’interno dell’Oasi,il to utile nella cura dei disturbi del ca- agricole in gran parte scomparso. risultato della convivenza armonio- vo orale e dell’apparato digerente. La Obiettivo dell’Oasi è costituire una sa e del reciproco adattamento fra frutticoltura, praticata secondo me- collezione che salvi quanto ancora l’uomo e l’ambiente. www.comune. Ufficio informazioni turistiche poggio-a-caiano.po.it tel. 055 87 98 779

8 il giornale del MONTALBANO Manifestazioni di gusto qu per grandi e piccini a Olio, formaggio, miele e cioccolata rr sono i prìncipi dei laboratori del gusto quarratini. ata

Nella parte settentrionale del parco naturale del Montalbano, ricco di pie- vi e castelli contornati da ulivi secola- ri, che si stagliano sui pendii di dolci colline, è situata Quarrata, cittadina rinomata per i suoi mobilifici, ma an- che per la ricchezza di prodotti eno- gastronomici di eccellente qualità. La denominazione di origine control- lata Toscano con la menzione geo- grafica aggiuntiva Montalbano è ri- servata all’olio extravergine di oliva ottenuto da una composizione di di- verse varietà di olivi, che portano i nomi di Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Rossellino e Piangente. L’ottima qualità dell’Olio Extravergi- ne di Oliva Toscano IGP, di colore va- riante dal verde al giallo oro e dal sa- pore fruttato con percezione di pic- cante, è dovuta, oltre alla favorevole condizione del territorio, anche al- l’accurata lavorazione incentrata sul mantenimento dei tradizionali pro- care il Cioccolatino all’Olio di Oliva e cessi produttivi, operata dai frantoi la Crema Spalmabile al Miele del cioc- quarratini, tra i quali spiccano il colatiere Sergio Signorini. Data la Frantoio Leonardo e Frantoio PAM grande varietà di prodotti di valore, (Produttori Agricoli Montalbano) che negli ultimi anni Quarrata è divenu- ha addirittura una linea dedicata alle ta un cantiere/laboratorio di tante produzioni biologiche. Lungo il tratto iniziative enogastronomiche, tra cui di “strada dell’olio e del vino” che at- ricordare sicuramente la Sagra dei traversa i territorio di Quarrata, il tu- prodotti tipici del Montalbano di rista enogastronomico potrà soffer- Montemagno e soprattutto Perbacco marsi presso le piccole e medie & Co, tra la fine di settembre e gli ini- aziende agricole e agrituristiche, con zi di ottobre, manifestazione giunta i loro grandi allevamenti ovini, il cui alla 7ª edizione che quest’anno ha vi- latte viene trasformato da abili mani sto l’esordio di un entusiasmante in fantastiche Ricotte di pecora e in Caccia al tesoro enogastronomica e pregiato Pecorino al latte crudo (per il un progetto rivolto ai più piccini quale è stato creato anche un Presi- (giunto alla sua 3ª edizione) che por- dio Slow Food), da degustare in abbi- ta di il nome di Cenare come giocare. namento al vino Chianti Montalbano L’iniziativa ricorre nel mesi di ottobre attenta ai prodotti e piatti tipici del- Con il contributo di DOCG e alle ottime varietà di miele e novembre presso l’Oasi Agrituristi- la tradizione, deliziose ricette con er- di acacia e castagno, vanto degli api- ca Baugiano, “Il parco rurale per be selvatiche, fantasiosi abbinamen- coltori della zona. Nella rosa di eccel- bambini nel Montalbano”, situata ti, piatti medievali e risorgimentali, lenze di Quarrata vanno altresì ricor- nella frazione di Buriano. “Proponia- con un occhio rivolto ai principi fon- dati i cioccolatieri tra cui Massimilia- mo ai bambini nostri ospiti – sostie- damentali dell’educazione alimen- no e Riccardo Lunardi con il pregiato ne Luca Benicchi, titolare di Baugia- tare dell’infanzia e alla prevenzione marchio La Molina e come dimenti- no, insieme a Stefania – una cucina del rischio obesità”. www.comune. Comune di Quarrata Villa Medicea La Magia Per informazioni e prenotazioni quarrata.pt.it via Vittorio Veneto, 2 via Vecchia Fiorentina tel. 0573 77 10 I Tronco, n. 63 Assessorato alla Cultura 51039 Quarrata del Comune di Quarrata tel. 0573 774500 www.villalamagia.it tel. 0573 771213 [email protected] tel. 0573 771220

9 il giornale del MONTALBANO Serravalle Pistoiese e il vino rappre- sentano da sempre un binomio in- Fra personalità eccellenti ser dissolubile, fatto di cultura e tradizio- ne. Quella della viticoltura è una pra- e tradizioni agricole centenarie ra tica antica; già nel duecento, infatti, il Un paese che onora le tradizioni della propria Chianti Montalbano era conosciuto e vall apprezzato per le sue qualità uniche. terra annoverando come illustre cittadino Non c’è da stupirsi, dunque, che pro- Egidio Pollacci, il primo scienziato di una epis prio in questi luoghi sia nato, nel enologia italiana moderna, ma anche vantando 1831, il Egidio Pollacci, professore uni- una passione per la terra e per la buona tavola toi versitario di grande prestigio, appas- che fin dall’antichità ha portato alla produzione sionato ricercatore e autore di im- ese portanti pubblicazioni scientifiche di un olio d’oliva di altissima qualità. fra le quali il testo “La teoria e la pra- tica della viticoltura e della enologia” (1883), volume ricercato e stimato, da conoscenze disperse di enologi italia- considerarsi una vera e propria opera ni, le confronta con le esperienze classica in materia di enologia e viti- straniere e da loro sistematicità, ar- coltura. Un lavoro sia teorico che pra- ricchendo via via il tutto di spunti tico, che spazia dalla storia della viti- originali. Studia, ad esempio, la ma- coltura e della vinificazione alla clas- turazione delle uve che procedere sificazione dei vini in tre grandi classi dalla periferia al centro dell’acino e principali: da pasto, di lusso e da ta- che continua anche dopo la raccolta, glio. E ancora una particolareggiata e mette a punto metodi per la valu- esposizione dei diversi terreni e cli- tazione pratica del grado di matura- mi, l’impianto dei vigneti e le diverse zione. Con questo trattato Pollacci, malattie della vite. A tutto questo si oltre a regalare un’opera preziosa al aggiungono importanti approfondi- suo paese d’origine e a tutta l’Italia menti sui processi di vendemmia, amante del vino, è riuscito per primo svinatura e invecchiamento, fino ad a conferire indirizzo e dignità all’eno- arrivare ai vari tipi di recipienti, tappi logia. È dunque un illustre cittadino prodotto in queste zone, che con l’ac- e cavatappi da usarsi secondo il vino di Casalguidi, frazione del comune di quisizione del marchio IGP suggella il scelto. Raccoglie, inoltre, numerose Serravalle, colui che ha posto le basi suo grande pregio. A determinare il dell’enologia gusto particolarmente armonioso e italiana moder- l’aroma fruttato misto a note di na. Alla tradi- amaro e piccante sono, oltre al clima zionale coltura e al terreno, le varietà e la modalità di della vite si af- coltivazione degli olivi, la raccolta dei fianca quella frutti, il giusto grado di maturazione non meno im- e la loro sapiente lavorazione. È pro- portante del- prio grazie all’antico e particolare l’olio d’oliva che metodo di spremitura a freddo, prati- trova a Serra- cato da numerose aziende agricole valle condizioni spesso a conduzione familiare, che ambientali e l’olio d’oliva mantiene tutto il suo sa- climatiche pore, colore e valore nutritivo. L’olio ideali. L’incan- così prodotto presenta un carattere tevole panora- deciso ma equilibrato, che lo rende ma di colline un condimento ideale per ricette tra- coltivate ad oli- dizionali quanto per quelle più inno- vo che circonda vative. Sono l’olio e il vino le ricchezze il comune, te- di Serravalle, prodotti che rappresen- stimonia quan- tano non solo un inestimabile patri- Con il contributo di to questa coltu- monio materiale, ma che racchiudo- ra sia radicata no in sé la storia e le storie degli abi- sul territorio. tanti di queste terre, dove da secoli Una menzione uomini e donne vivono e lavoro con- degna di nota tribuendo a rendere rinomate in Ita- va dunque al- lia e nel mondo le prelibatezze di l’olio d’oliva questo territorio. www.comune. Ufficio Informazioni Turistiche serravalle-pistoiese.pt.it via Castruccio Castracani Serravalle Pistoiese tel. 0573 91 73 08

10 il giornale del MONTALBANO Il “Patto” sottoscritto dai sindaci dei Comuni di Capraia e Limite, Carmi- Messer Chianti vi gnano, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, ospite d’onore a Vinci n Quarrata, Serravalle e Vinci, che ha “Messer Chianti 2008”, il concorso enologico dato vita al progetto Strada dell’Olio ci e del Vino del Montalbano - Le Colline che si svolge nella terra di Leonardo prosegue di Leonardo, persegue il proprio nel suo percorso di valorizzazione dei vini obiettivo per lo sviluppo del territo- e delle aziende, di questa terra granducale. rio del Montalbano realizzando Vinci promuove l’eccellenza dei prodotti frutto eventi e iniziative volti a creare una di tradizioni e culture antiche, ospitando rete di supporto alle aziende, di col- legare i punti di forza turistici e cul- importanti iniziative con lo scopo di tutelare turali, promuovendo insieme il terri- e far conoscere le ricchezze del Montalbano. torio, i suoi operatori e i loro prodot- ti. Proprio a Vinci, antica terra di ec- Daniella Fucini di Vinci. I primi tre vi- cellenze enologiche, si svolge dal ni per ogni categoria, selezionati 2005 un concorso di cui il Chianti è dalla giuria tecnica, vengono sotto- protagonista assoluto. Con Messer posti alla degustazione popolare in Chianti 2008 l’iniziativa si è allarga- occasione della Festa del vino novello ta da Vinci a tutto il territorio e ai vi- e olio nuovo - Sapori e colori del Mon- ticoltori dell’intero Montalbano. Un talbano che ogni anno, in novembre, concorso enologico che si propone di si svolge nella cornice della splendi- valorizzare i vini DOCG dei Comuni da Vinci. In questa occasione, oltre aderenti alla suddetta Strada, sensi- alla premiazione ufficiale di Messer bilizzando i produttori, attraverso un Chianti, il vino più apprezzato dal confronto, a migliorarsi, ma anche pubblico riceve una menzione spe- educando il pubblico ai prodotti di ciale. Le aziende produttrici hanno questi territori, invitandolo ad assa- anche la possibilità di partecipare a porare i vini in maniera attenta, fino “Genio in bottiglia… assaggi dal a riconoscerne il pregio e la tipicità. Montalbano”, una mostra-mercato Il regolamento prevede una degu- che mira a promuovere il vino, l’olio, stazione bendata da parte di una ma anche altri prodotti tipici del ter- giuria tecnica composta da famosi ritorio, creando nuove opportunità banco di degustazione ed esposizio- enologi, giornalisti e personalità del di crescita per le aziende, che pro- ne i propri prodotti. Ospitando que- mondo del vino, chiamati a mettere muovono direttamente dal proprio ste iniziative fra lo specialistico e il in luce pregi, difetti e peculiarità dei ludico, fra l’eccellenza diversi vini arrivando a decretare un e il tenore popolare, vincitore per ogni denominazione. Il Vinci diviene, oltre che concorso è aperto a produttori e as- lo scrigno di un ricco sociazioni di produttori, imbottiglia- patrimonio enoga- tori, aziende agricole, consorzi aventi stronomico e cultura- sede e produzioni nei Comuni facen- le, degno rappresen- ti parte della Strada dell’Olio e del Vi- tante di territori in cui no del Montalbano. L’edizione 2008, la produzione di altis- in occasione della quale sono stati sima qualità si coniu- messi a confronto ben trentanove ga con il profondo ri- campioni, ha visto primo assoluto spetto della tradizio- per la categoria Chianti Montalbano ne e della tipicità, cre- il vino presentato dall’Azienda Agri- ando prodotti ricono- cola Giuliano Tiberi di Serravalle Pi- scibili per il loro in- stoiese. Per la categoria Chianti ben confondibile legame tre ex aequo: Tenuta Buccianella di con il territorio d’ori- Con il contributo di Michele Baronti di Vinci, Poggio Ar- gine. Dalla terra del gentale ancora di Vinci e azienda Vi- Genio, dove, come tivinicola Giorni di Cerreto Guidi, e scrisse lo stesso “Il vi- questa volta siamo sempre in pro- no è bono, e l’acqua vincia di Firenze. Infine, per la deno- avanza in tavola”, il minazione Chianti Riserva, primo as- Montalbano presenta soluto per il vino dell’azienda Villa e offre i suoi tesori. www.comune.vinci.fi.it Ufficio Turistico Intercomunale via della Torre, 11 Vinci tel. 0571 56 80 12

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