Guida Turistica Di Piedimonte Matese
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Città di PIEDIMONTE MATESE Studi, ricerche e redazione testi a cura di IOLANDA D’ANGELO e FABIO BRANDI Traduzione in lingua inglese curata da Annamaria Passarelli. Traduzione in lingua tedesca curata da Rossella Landolfi. Le cartine sono state curate da Melania Zappa Tutte le foto inserite nella guida sono di Effatà soc. coop. e dell’Archivio della Famiglia Palumbo. Le foto in copertina della Biblioteca Diocesana e della Statua di San Marcellino in processione sono di Donato Mellucci. Testo e grafica Effatà Società Cooperativa www.coop-effata.it [email protected] ISBN 978-88-980-7409-9 indice Presentazione 5 Introduzione 7 1. Passeggiando con Ludovico Paterno nell’antica Piedimonte 19 2. Sulle tracce di Gianfrancesco Trutta nel cuore di Vallata 59 3. Fede tra Arte e Natura 95 Nelle storie la Storia 121 La Cooperativa Effatà ringrazia il Sindaco della Città di Piedimonte Matese, avv. Vincenzo Cappello, per l’opportunità concessa e l’Assessore all’Urbanistica, dott. Attilio Costarella, per la disponibilità dimostrata e la preziosa collaborazione nella realizzazione della presente Guida. Città di PIEDIMONTE MATESE Sono passati ben 26 anni dalla Rivive, infatti, in questa guida, attra- prima pubblicazione di una “guida verso percorsi connotati dal simboli- turistica” (Piedimonte Matese – Im- smo proprio dei colori, quella storia magini) realizzata dall’Ammini- di Piedimonte che affonda le sue strazione all’epoca in carica (1989), radici nell’età preistorica con i resti aprendo idealmente le porte della cit- maestosi delle mura ciclopiche del tà a quanti hanno sempre avuto il de- Cila, si espande nell’età medioevale siderio di scoprire il volto millenario con la testimonianza dei bastioni che della nostra Piedimonte, attraverso la sovrastano il colle di Castello, assu- conoscenza, soprattutto per immagi- me il ruolo di sicuro riferimento per ni, dei suoi monumenti artistici più tutto l’alto casertano nell’età moder- significativi, le Chiese, le Fontane, i na e contemporanea, contrassegnata Palazzi. Oggi, quasi in continuità con dall’isolata torre campanaria elevata quel primo progetto, del quale se ne nella parte prospiciente del Monte e tradizioni, nonché all’intero civico conserva memoria nella Biblioteca Muto nell’anno 1700, le note della consesso per aver sempre testimo- Comunale, si consegna un nuovo e cui campana riecheggiano, ieri come niato leale interesse e giusta tensione diversamente articolato approccio al oggi, per tutta la vallata alifana. morale per la crescita sociale ed uma- patrimonio architettonico e cultura- Un grazie sincero, dunque, per na della comunità cittadina. le, nonché alla storia civile ed umana l’ottimo lavoro svolto, alla Coopera- A quanti verranno alla scoperta della nostra bella Città. tiva Effatà, composta da validissimi della nostra Città, pertanto, insieme La pubblicazione, particolarmen- giovani che hanno impiegato non a questa guida, diamo entusiasti il te chiara ed immediata, oltre che poche energie e professionalità per nostro più caloroso benvenuto. Ai gradevole ed interessante, è parte mettere insieme, con sapiente acu- nostri concittadini l’invito ad appro- integrante del più ampio ed ambi- me, immagini e contenuti. Altret- fondire sempre più la conoscenza del to progetto culturale che l’Ammi- tanto grazie al GAL, Consorzio Alto proprio territorio, per acquisire mag- nistrazione, nel suo insieme ed in Casertano, per il generoso contributo giore consapevolezza di vivere in un condivisione di intenti, ha da tempo finanziario assegnato nell’ambito del- angolo di terra veramente stupendo e pianificato per condurre, sia i propri la Programmazione dello Sviluppo ricco di sorprendenti esclusività. cittadini che i sempre graditi ospiti, Rurale e nel rispetto degli obiettivi alla scoperta delle considerevoli ric- individuati dalla Regione Campania Dalla Residenza Municipale chezze custodite in uno “spazio” che, per il periodo 2007-2013. Grazie, infi- 4 ottobre 2015 sebbene in continua trasformazio- ne, ai componenti dell’Esecutivo per Avv. Vincenzo Cappello ne, riesce a mantenere inalterate nel la costante attenzione nel difendere il Sindaco tempo le testimonianze del passato. nostro patrimonio di storia, di cultura Piedimonte Matese Guida Turistica Natura non creò più verdi poggi né valli più fiorite e colli allegri (L. Paterno 1568) «Acquistò celebrità … per i suoi squisiti vini bianchi, e ros- si, ai quali i Napolitani danno il nome di “Pallarelli” (Castellano 1837). «È feracissimo in granaglie di ogni specie...ortaggi, in gran copia per la abbondanza delle acque che lo irrigano... Ot- timi poi sono i vini; rarissimo è il così detto pellagrello di Piedimonte, e squisitissimo il sapore...Piedimonte è una delle città più manifatturiere del Regno. Vi sono fabbriche di varie specie, che impiegano una grande quantità di ope- raj. Dai suoi lanificii esce principalmente quel panno che dicono pelonicino... Notevoli assai più de’ lavori di lino e di lana sono quelli di cotone». (Dizionario corografico del Reame di Napoli 1852). 7 ] La città di Piedimonte Matese suo storico più noto, Dante Mar- Piedimonte Matese è il centro (un tempo Piedimonte d’Alife) rocco, l’antico abitato detto ad più popoloso dell’Alto Casertano in provincia di Caserta, è posta a pede de monte e poi pedemonte - dai rilevamenti ISTAT del 2011 Nord di Napoli, nella zona interna nacque proprio per essere la con- risultano 11.376 abitanti - vero ca- della Campania. fluenza fra pianura e montagna, poluogo di comprensorio in cui Per la sua peculiare posizione fra l’economia della pianura del gravitano i residenti dei comuni geografica rappresenta la Porta Volturno e quella della montagna vicini. Questo ruolo centrale, svi- naturale del Matese, massiccio del Matese: «una funzione di sosta luppatosi nel corso dei secoli, è il che è parte dell’Appenino San- e scambio» che l’ha da sempre ca- nucleo intorno cui ruota il diplo- nita. Come sempre ricordato dal ratterizzata. ma emanato da Carlo VI, Impera- Piedimonte Matese Guida Turistica tore del Sacro Romano Impero e di Sottoprefettura. Trutta autore delle Dissertazione Re di Napoli, che il 23 Dicembre Il Decreto del 17 Luglio 1929, a Allifane, fecemi assaggiare un vino 1730 eleva Piedimonte alla digni- firma di Mussolini, per la conces- di quei luoghi da non cedere af- tà di Città, per interessamento di sione di un emblema civico, non fatto a’ più decantati del mondo». Nicola Gaetani. È, questo privile- teneva conto della prerogativa di Non a caso costituiva uno dei vini gio, un «segno indicatore dell’im- Città. È stato solo con Decreto favoriti dai Borbone tanto che ve- portanza economica raggiunta del Presidente della Repubblica niva offerto come regalo di pregio nel ‘700» (D. Marrocco). È scritto, Ciampi, del 28 novembre 2003, ad ai propri ospiti ed era incluso nel- infatti, che a Piedimonte c’erano essere riconosciuto a Piedimon- le carte dei vini per le occasioni otto monasteri (due dell’ordine di te il secondo privilegio di Città, importanti, insieme ai più rinoma- San Celestino e sei di istituti men- unitamente alla sostituzione dello ti vini di origine francese. Per otti- dicanti), due monasteri di vergini stemma civico errato, ed al titolo mizzarne la produzione i Borbone benedettine, un Conservatorio di concessione del gonfalone co- l’avevano fatto inserire nella Vigna per fanciulle povere, due ospedali munale, che non possedeva. del Ventaglio, nel territorio com- (uno per poveri e pellegrini e uno Nel corso dei secoli, la dimen- preso tra il monte San Silvestro e per i residenti e per i forestieri), sione economica di Piedimonte il Belvedere di San Leucio, in cui un Seminario, due Monti di Pietà, è stata contraddistinta sia dalla ogni filare a raggio era di un viti- due Sindaci-Giudici, quattro fiere sua funzione di snodo evocata dal gno diverso: due filari erano riser- annuali, un Tribunale con quattro Marrocco sia da una vivacità ma- vati al Piedimonte rosso e al Pie- consoli che si interessavano degli nifatturiera sia dalle produzioni dimonte bianco. Addirittura nel operai impegnati nella lavorazione agroalimentari. Nel Dizionario co- 1775 fecero pubblicare un divieto della lana, fabbrica di carta, la re- rografico del Reame di Napoli del di accesso a chiunque anche nei sidenza del Vescovo della Diocesi 1852 e nello Specchio geografico- vitigni di Monticello al fine di evi- di Alife, una Camera riservata etc. storico-politico di tutte le nazioni tare che si potessero danneggia- Ascesa, quindi, al rango di prin- del globo, di Pietro Castellano del re «[…] pena di ducati cinquanta cipato e ottenuto il titolo di Città, 1837, da cui sono state estrapola- per ciascheduno controveniente Piedimonte sanciva la sua centra- te le ultime due citazioni usate in tante volte quante contraveniran- lità in questa porzione del territo- apertura, alla voce “Piedimonte” no al presente banno applicandi rio campano, cui corrispondevano si celebra il PALLAGRELLO. Ne a beneficio del Regio Fisco»; così competenze di ordine ammini- parla il Giustiniani nel Dizionario si legge nella lapide apposta, oggi, strativo. Ripercorrendo, infatti, le geografico-ragionato del regno di al mulino in via Matese, manifesto fasi salenti della sua storia, specifi- Napoli (1804) scrivendo «[...] seb- permanente del volere del Re. catamente per ciò che riguarda gli ben dappertutto riesca ottima, Piedimonte si apre al territorio aspetti giurisdizionali, va ricordato pure in taluni luoghi vi si fa del per i tanti servizi che offre. È sede che nel 1816 divenne Capoluo- vino, ch’è difficile ritrovarlo altro- di uffici pubblici, scuole; numero- go di Distretto e nel 1841 sottin- ve. In Napoli i negozianti impat- si i professionisti. tendenza borbonica. Con l’Unità tano francamente a’ compratori Le SCUOLE presenti a Piedi- d’Italia perse le prerogative di un il Pellagrello di Piedimonte, [...]. monte Matese sono : tempo ma continuò ad essere sede Quel buon vecchio del canonico Scuola materna (dell’infanzia): 9 ] Istituto Comprensivo D.D. 1 Pie- istituzione scolastica: ISISS “G. minciò a sgretolarsi quando tra il dimonte Matese ubicato in Largo Caso” in Via V.