Il Musicista Newyorkese, Con Un Passato Ai Tamburi Di Band Come Captain Beefheart E Red Hot Chili Peppers, È Oggi Un Apprezzato Compositore Cinematografico
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ROGER CORMAN ELISA MONTESSORI ENOGASTROROCK CLIFF MARTINEZ INTERVISTA TOMMIE SMITH ALLE OLIMPIADI DEL ’68 SABATO 12 OTTOBRE 2013 ANNO 16 N.40 I COLORI GLI ARTISTI NA NEL SEGNO LA PIÙ IN MAI MOSTRA GRANDE DI ITALIA REALIZZATA CUBA GRAFICA È A FINO A PORDENONE LA GENNAIO: DELLA STORIA RIVOLUZIONE E DEL DEL DA SOCIALI, CINEMA, DELLE CHE, CAMPAGNE RACCONTATE I A DI DELLAATTRAVERSO MANIFESTI MANCANZA DISPETTO CARTA E D DI CUBA Sostenete l'uploader ... abbonatevi dal mio Referal - http://ul.to/ref/3106463 ALIAS (2) 12 OTTOBRE 2013 L’ARTE DEL MANIFESTO CUBANO DAL 1959 A pag 2: «Carmen» di Antonio Reboiro REPÚBLICA (1977), «Besos robados» di René Azcuy Cardenas (1970), al centro Hasta la Y REVOLUCIÓN victoria siempre» di Antonio Perez Gonzalez ’Niko’ (1968), sotto «El monstruo del castillo de Blackwood» di Eduardo Muñoz (1973 ), a pag 3: «Nos amamos tanto» di ’Niko’ (1977), «Sao Paulo, sociedad anonima» di Raul Oliva (1968), «Venganza de sangre» di Aldo Amador (1968) I manifesti rivoluzionari di LUCIANO DEL SETTE laboratori di serigrafia o di stampa custode del cartel. Decidendo poi PORDENONE in offset, che imponevano il di condividere questo patrimonio, cambio delle cromie di un cartel; il occasione più unica che rara, con il ●●● La storia del manifesto clima tropicale, nemico pubblico italiano. Lui, l’esploratore cubano, il ‘cartel’, è fatta di tre dell’asciugatura e a volte talmente e il custode, Luigino Bardellotto da acronimi e di una manciata di spietato da condannare i tecnici a San Donà di Piave, rappresentante lettere. DOR sta per Departamento ricominciare daccapo. Ma Félix, di piante ornamentali, ¡Mira Cuba! quella volta avevo deciso di de Orientación Revolucionaria, Raúl, Niko, Eduardo, Olivio, l’ha costruita con la forza di una portarmi a casa un souvenir ICAIC per Instituto Cubano de Arte Antonio, Alfredo e i tanti altri, collezione che ha pochissimi diverso, in sintonia con le mie idee. e Industria Cinematográficos, lontani per distanza fisica e paragoni per qualità e quantità di Andai sul classico: un cartel del OSPAAAL per Organización de mentale dagli atelier di Parigi e pezzi in Europa e nel mondo; ha Che. In un viaggio successivo Solidaridad de los Pueblos de Asia, New York, affrontavano tutto cercato l’isola fuori dai villaggi acquistai altri pezzi, una decina. África y America Latina. Tre questo e altro ancora senza isterie turistici e dalle memorie purtroppo All’Avana c’era una galleria d’arte, acronimi e una manciata di lettere da star della matita o del pennello. omologate della Bodeguita del oggi chiusa, La casona, sulla Plaça come altrettante bussole, per L’ingresso a ¡Mira Cuba! ha Medio e del Floridita, dell’Hotel Vieja. Il proprietario rimase orientarsi lungo il percorso di ¡Mira bisogno di un’ultima premessa, Nacional e di Ernest Hemigway. sorpreso dalla particolarità delle Cuba!, negli Spazi Espositivi Via anzi di un riconoscimento, a chi, in L’ha cercata e scoperta dentro mie scelte, e mi propose di Bertossi, a Pordenone: oltre 200 tra quindici anni di viaggi dentro una libreria nel centro dell’Avana, approfondire il percorso che avevo carteles e bozzetti originali l’isola, si è fatto esploratore e in Calle Obispo «Era il 2005, e iniziato in modo quasi provenienti dalla collezione di involontario. Così, anno dopo Luigino Bardellotto, curatore della anno, ho conosciuto coloro che mostra insieme a Simona Biolcati A dispetto della mancanza avevano realizzato quelle e tante Rinaldi e Ivo Boscariol. altre opere, le istituzioni che li I barbudos di Fidel entrarono avevano radunati, la storia all’Avana la notte del capodanno di carta e l’assenza personale degli artisti. Il primo, cui 1959. La Revolución, quella mi lega tuttora un’amicizia combattuta con le armi e pagata di alcuni colori, i manifesti profonda, è stato Olivio Martinez con il sangue, era arrivata al (vedi l’intervista in queste pagine, termine del suo cammino. Ora si ndr) che ha disegnato, tra gli altri, i rendeva necessario avviare un’altra cubani sono ricchi di storia carteles per la Zafra, la campagna Revolución, pacifica ma altrettanto di taglio di dieci milioni di canne difficile, per garantire al popolo la da zucchero agli inizi degli anni casa, il lavoro, l’assistenza sanitaria, ’70». Viene da chiedere a Gigi se la il cibo, l’istruzione. Il primo riscoperta di nomi celebri della gennaio del ’59, l’Avana e l’isola grafica cubana sia paragonabile a vennero tappezzate con un cartel quella di Ray Cooder e Wim che festeggiava la vittoria. E forse fu Wenders per i musicisti di Buena proprio quel cartel a indicare come Vista Social Club: «In qualche si poteva, d’ora in poi, comunicare misura c’è somiglianza. Ma penso alla collettività i progetti da che sia una vicenda molto diversa. costruire, i passi da compiere, le Alcuni artisti continuano a lavorare fatiche e gli sforzi da sostenere, le e a credere in Cuba, altri ne sono necessità cui rispondere tutti rimasti delusi, altri ancora hanno insieme. scelto Miami o il mondo Il significato di ¡Mira Cuba! lo si occidentale. La storia del cartel e comprende soltanto a patto di dei suoi protagonisti è sempre e portoghese in Angola e Cile e avere ben chiara una cosa: nessuna comunque una storia politica. E io dell’apartheid in Sud Africa; ma delle opere esposte è nata come la guardo con il massimo rispetto. anche preziosa opportunità offerta fine a se stessa e da una creatività Olivio Martinez, ad esempio, è un alle nuove generazioni per chiusa nel suo guscio. Il capitolo personaggio puro e intransigente, rimediare alle eterne carenze dei introduttivo del catalogo della dall’alto del suo percorso e dei libri scolastici, usufruendo di una mostra, firmato dai tre curatori, settantadue anni di età. Un uomo e narrazione affidata alla potenza ben lo evidenzia «Non si tratta di un artista che ha parole dure nei visiva e alla scarna cronaca di titoli una scuola col proprio segno confronti di chi se n’è andato e date. I carteles della sezione dell’ distintivo, bensì di singoli individui altrove, rinnegando gli ideali in OSPAAAL, organismo nato nel dotati di estro e capacità che, ed è nome di una vita indubbiamente 1966, regalano agli occhi il Che questo il fatto eccezionale, si più comoda». secondo Olivio Martinez, Rafael trovano a lavorare a stretto Due sezioni dedicate all’ ICAIC e Enriquez Vega, Helena Serrano, contatto quasi all’OSPAAAL; uno spazio che Alfredo Rostgaard; il sogghigno di contemporaneamente, nelle stesse racconta i lavori di Antonio un Nixon con la calotta cranica che condizioni, per una stessa causa». Reboiro, accanto ad un altro contiene la foto di una strage in un Altra indispensabile chiave di imperniato sulla nuova grafica che villaggio vietnamita, immortalato accesso è la consapevolezza della si cimenta con il computer; le da Luis Balaguer; ancora Rostgaard fatica e delle difficoltà nascoste pareti di un corridoio su cui con il suo Cristo guerrillero, dietro i segni e le cromie, la forza e campeggiano i dieci bozzetti di aureola intorno alla testa e fucile in l’inventiva dei messaggi. Nelle Olivio per il raggiungimento degli spalla; le immagini del Che a minuscole stanze del DOR, dell’ obbiettivi della Zafra. La mostra è cavallo tra le montagne della Sierra, ICAIC, dell’OSPAAAL, Félix Beltran, questo, nel suo ordine espositivo. solo o accanto a Carillo, ispirate Raúl Martinez, ‘Niko’ Antonio Un ordine che si è portati a violare alle tinte forti della Pop Art e conici dei contadini del Vietnam Pérez Gonzalez, Eduardo Muñoz quasi subito, catturati dalla bellezza firmate da René Mederos; il grido visti dall’alto, capolavoro grafico di Bach, Olivio Martinez, Antonio delle immagini, richiami, per chi li di un uomo nel cartel di Antonio Ernesto Padrón Blanco; la Reboiro, Alfredo Rostgaard e ha vissuti, ai tempi dei cortei di Fernández Morino per la giornata crocifissione sul simbolo del decine di altri nomi disegnavano solidarietà con la guerra di di solidarietà con il Sud Africa; la dollaro, soggetto di Rafael Enriquèz avendo sovente ‘contro’ la liberazione in Vietnam e in rivolta del Mozambico, fissata da Vega, per denunciare il Fondo mancanza di carta su cui dar vita Cambogia e con le lotte per Enrique Martinez Blanco mettendo Monetario Internazionale che alle idee; l’assenza improvvisa e l’indipendenza in Mozambico, di l’impugnatura di un mitra sotto la rende schiavo il Terzo Mondo. prolungata di alcuni colori nei denuncia della dittatura scritta Mozambique; i cappelli Notevole il filone delle campagne sociali avviate dal DOR per il risparmio energetico e l’assistenza sanitaria: ad esempio il cartel di Félix Beltran dove la parola «Clik», in giallo su fondo blu, esorta a non sprecare luce; il rubinetto dell’acqua rivolto verso l’alto, con la scritta ‘Ahorrala’, ‘risparmiala’, di Faustino Pérez Organero; il muso colorato di una motocicletta, mezzo di spostamento in uso alla MIRA CUBA! Brigada Sanitaria, frutto della mano di Daysi Garcia. L’ ICAIC vide la luce il 24 marzo Sostenete l'uploader ... abbonatevi dal mio Referal - http://ul.to/ref/3106463 ALIAS 12 OTTOBRE 2013 (3) LA MOSTRA esprimono le indicazioni e le celebrazioni politiche, le realizzazioni sociali, dalla riforma sanitaria a quella agraria, alle ●●● «¡Mira Cuba!, L’arte del manifesto cubano dal 1959», è la campagne per l’educazione estesa a tutti. E la comunicazione più importante mostra grafica cubana allestita in Italia. Si tiene a culturale con un particolare interesse per il cinema. Tra gli artisti Pordenone, a cura di Luigino Bardellotto, Simona Biolcati esposti: Félix Beltran, Raúl Martinez, ‘Niko’ Antonio Pérez Rinaldi, Ivo Boscariol, promossa dal comune di Pordenone, Gonzalez, Eduardo Muñoz Bach, Olivio Martinez intervistato in assessorato alla Cultura con la collaborazione dell'associazione queste pagine, Antonio Reboiro, Alfredo Rostgaard Orari: In Movimento, negli Spazi Espositivi di Via Bertossi fino al 12 martedì-sabato 15.30 - 19.30, domenica 10 - 13.00, 15.30-19.30.