Relazione Ottobre 2014
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Autorità di Bacino della Basilicata Aggiornamento PAI – Fasce Fluviali e Mappe della Pericolosità e Mappe del Rischio Idraulico Ottobre 2014 NOTA ESPLICATIVA Ottobre 2014 Piano Stralcio per la Difesa dal rischio Idrogeologico – Fasce Fluviali E Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (Direttiva 2007/60/CE, D.Lgs. 49/2010, D.Lgs. 219/2010) Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale INDICE 1 PREMESSA pag. 1 2 RETICOLO IDROGRAFICO OGGETTO DELL’AGGIORNAMENTO DEL PAI – FASCE FLUVIALI E DELLE MAPPE DELLA PERICOLOSITA’ E DEL pag. 1 - 3 RISCHIO DI ALLUVIONI 3 MODALITA’ DI DEFINIZIONE DELLE AREE INONDABILI pag. 4 3.1 Fasce fluviali del Torrente Gallitello pag. 5 - 6 3.2 Fasce fluviali del Torrente Fiumicello/Gravina di Matera e Vallone Cassoni, dei Torrenti Lognone Tondo e Gravinella pag. 6 - 14 4 MAPPE DELLA PERICOLOSITA’ DA ALLUVIONI pag. 14 - 26 5 VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI ESPOSTI pag. 27 - 29 6 MAPPE DEL RISCHIO IDRAULICO pag. 29 - 35 Autorità di Bacino della Basilicata 1. PREMESSA La presente relazione illustra i criteri per la redazione delle mappe della fasce fluviali inondabili per piene con tempi di ritorno pari a 30, 200 e 500 anni di alcuni corsi d’acqua affluenti dei fiumi Basento e Bradano, e di torrenti e valloni tributari dei corsi d’acqua analizzati (Torrente Basentello per il Bacino Basento; Torrente Lognone Tondo ed il tributario Torrente Gravinella; Torrente Fiumicello ed il Tributario Vallone Cassoni per il Bacino Bradano), ai fini dell’aggiornamento del Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico – Fasce Fluviali e dell’implementazione delle Mappe della Pericolosità e del Rischio di Alluvioni di cui al D.Lgs 49/2010 (art.6) e Direttiva 2007/60/CE. L’elaborazione delle suddette mappe costituisce, inoltre, adempimento anche a quanto previsto dall’art. 2 della L.365/2000 in materia di polizia idraulica in quanto individua le condizioni di pericolosità e rischio di alluvioni in territori colpiti da recenti eventi alluvionali (eventi alluvionali dell’ottobre 2013 e dell’anno 2011) che hanno causato danni ingenti e perdita di vite umane nell’area del Torrente Lognone Tondo-Gravinella e del Torrente Fiumicello-Vallone Cassoni. Per gli stessi corsi d’acqua sono state inoltre predisposte le mappe della pericolosità idraulica e del rischio di alluvioni ai sensi dell’art.6 del D.L:gs. 49/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE, in linea con gli indirizzi operativi predisposti a livello nazionale e di Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale (DAM), rispettivamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno d’intesa con le altre Autorità di Bacino del Distretto 1, che definiscono criteri omogenei, a scala nazionale e di distretto, per la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio idraulico. A corredo delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni è stata prodotta anche la mappa del danno potenziale per i beni esposti alle alluvioni, in linea con quanto previsto dal Documento di indirizzi a scala di Distretto. 2. IL RETICOLO IDROGRAFICO OGGETTO DELL’AGGIORNAMENTO DEL PAI- FASCE FLUVIALI E DELLE MAPPE DELLA PERICOLOSITÀ E DEL RICHIO DI ALLUVIONI I corsi d’acqua oggetto dell’aggiornamento del PAI- Fasce Fluviali e delle Mappe della Pericolosità e del Rischio di Alluvione dell’AdB Basilicata sono i seguenti (Fig.1): BACINO BASENTO • Torrente Gallitello (tributario Fiume Basento) BACINO BRADANO • Torrente Lognone Tondo (tributario Fiume Bradano) • Torrente Gravinella (tributario Torrente Lognone Tondo) 1 consultabile al sito internet Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con le Autorità di Bacino nazionali, l’ISPRA e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile - “Indirizzi Operativi per l’attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio idraulico – Documento Conclusivo del Tavolo Tecnico Stato Regioni” (Gennaio 2013) Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno, di concerto con le Autorità di Bacino interregionali e regionali del DAM - “Relazione programma di lavoro per la redazione delle mappe di pericolosità e rischio del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni – scadenza giugno 2013” (Aprile 2013). 1 Aggiornamento PAI – Fasce Fluviali Aggiornamento Mappe della Pericolosità e Rischio di Alluvioni – art.6 D.L.gs. 49/2010 ottobre 2014 Autorità di Bacino della Basilicata • Torrente Fiumicello/Gravina di Matera (tributario Fiume Bradano) • Vallone Cassoni (tributario Torrente Fiumicello/Gravina di Matera). Bacino Bradano T.Basentello V.Cassoni T.Fiumicello/Gravina di Matera F. Bradano T. Gallitello T. Gravinella T. Lognone Tondo F. Basento Bacino Basento Invasi Bacini idrografici Corsi d’acqua oggetto dell’aggiornamento Reticolo idrografico principale dell’aggiornamento Fig. 1 Corsi d’acqua in aggiornamento per i Bacini dei fiumi Bradano e Basento. Le fasce fluviali oggetto dell’aggiornamento del PAI-Fasce Fluviali e delle Mappe della Pericolosità idraulica e del Rischio di Alluvioni interessano i territori della Regione Basilicata e della Regione Puglia ed i seguenti territori comunali (Fig.2): REGIONE BASILICATA • Comune di Matera • Comune di Montescaglioso 2 Aggiornamento PAI – Fasce Fluviali Aggiornamento Mappe della Pericolosità e Rischio di Alluvioni – art.6 D.L.gs. 49/2010 ottobre 2014 Autorità di Bacino della Basilicata • Comune di Potenza REGIONE PUGLIA • Comune di Ginosa • Comune di Altamura • Comune di Laterza ALTAMURA BACINO BRADANO MATERA POTENZA LATERZA BACINO BASENTO MONTESCAGLIOSO GINOSA Corsi d’acqua oggetto dell’aggiornamento Reticolo idrografico principale dell’aggiornamento Invasi Bacini idrografici. Comuni interessati dall’aggiornamento Limite AdB Basilicata Fig.2 – Territori comunali interessati dall’aggiornamento del PAI - Fasce Fluviali 3 Aggiornamento PAI – Fasce Fluviali Aggiornamento Mappe della Pericolosità e Rischio di Alluvioni – art.6 D.L.gs. 49/2010 ottobre 2014 Autorità di Bacino della Basilicata 3. MODALITA’ DI DEFINIZIONE DELLE AREE INONDABILI La definizione delle aree inondabili e di pericolosità idraulica delle aste oggetto dell’aggiornamento PAI-Fasce Fluviali è stata effettuata in linea con le metodologie utilizzate per la redazione del vigente PAI e con quanto previsto dai seguenti documenti di indirizzo per la redazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PRGA) del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale (DAM): • “Indirizzi Operativi per l’attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio idraulico – Documento Conclusivo del Tavolo Tecnico Stato Regioni” (Gennaio 2013) - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con le Autorità di Bacino nazionali, l’ISPRA e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile; • “Relazione programma di lavoro per la redazione delle mappe di pericolosità e rischio del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni – scadenza giugno 2013” (Aprile 2013), redatto dall’Autorità di Bacin o Liri-Garigliano e Volturno in collaborazione con le Autorità di Bacino operanti nel DAM; • “Documento di orientamento per la redazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni – Distretto Idrografico Appennino Meridionale” Relazione ed Allegati (settembre 2014) – Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno. I documenti di indirizzo a scala di Distretto Idrografico sopra citati evidenziano che le attività di implementazione delle mappe delle aree inondabili e di pericolosità da alluvione è riconducibile a tre livelli: • Livello minimo : acquisizione delle conoscenze disponibili già in linea con i contenuti della Direttiva 2007/60/CE, o acquisite mediante analisi speditive con l’utilizzo di metodi storico- inventariali e geomorfologici; • Livello medio : revisione e aggiornamento delle conoscenze disponibili, anche attraverso la realizzazione di nuove analisi ed elaborazioni (ad es. mediante analisi idrologico-idrauliche di tipo speditivo, analisi geomorfologiche speditive basate su conoscenze aggiornate e con medio grado di attendibilità); • Livello massimo : acquisizione di nuove conoscenze e sviluppo di nuove analisi, con particolare riguardo a quei temi che richiedono la messa punto di metodologie complesse e/o innovative , quali, ad esempio, gli effetti dei cambiamenti climatici, gli scenari di rischio residuale, ecc.. In particolare il Documento di orientamento per la redazione PGRA precisa che il livello massimo potrà essere previsto soltanto nelle fasi di aggiornamento sessennale del PGRA (successivo al 2015) e che per la prossima scadenza del 2015 per la redazione del Piano, è sufficiente il livello minimo già rispondente alle richieste del D.lgs. 49/2010. Con riferimento ai documenti sopra citati la definizione delle aree inondabili e delle mappe di pericolosità idraulica dei torrenti oggetto dell’aggiornamento è stata effettuata sulla scorta sia di analisi idrologico-idrauliche che geomorfologiche. Per i corsi d’acqua oggetto dell’aggiornamento del PAI si illustrano di seguito le modalità di individuazione delle fasce inondabili (art. 7 delle Norme di Attuazione del PAI): • fasce di territorio ad alta frequenza di inondazione, corrispondenti a piene con tempi di ritorno fino a 30 anni, corrispondenti alle parti di territorio,