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vua MONTE RQSB N.7? MILANO Vffl CflftLó 0 LBERT6 N. % 4 LA STAMPA SPORTIVA 4 Il 3° annivarsario del Fortior Italiano Il Secondo Giro Ciclistico d'Italia A giorni ricorre il terzo anniversario del Fortior Podistico Alpinistico Italiano, la forte associazione turistica che conta ben settemila soci appartenenti Il Giro d'Italia e il pubblico fisicamente, fa correre la fantasia appiccicandola a trecento sodalizi sportivi di ogni parte della alla macchina di un valoroso campione e con essa penisola. » gira l'Italia. E non v'è pericolo di sentirlo gridare La grande data sarà sportivamente festeggiata Istantanee. com'ho sentito io qualcuno: dalle Società aderenti con una marcia ufficiale Uno squillo di telefono: — Questa corsa è nna gran rottura di gomme ! anniversaria podistica ed alpinistica, per la quale — Pronti... Egli si pasce dei suoi giornali, e vede nella la presidenza ha stabilita speciale premiazione — Parlo con la Stampa Sportiva ì mente le agili macchinette, l'acciaio bianco sol- collettiva ed individuale. Le Società organizzatrici — Sì, ed io ? care l'infinità bianca di certe meravigliose strade, e concorrentia queste marcie, oltre ai detti premi, — Col signor Magroni... Senta: mi faccia la resteranno classificate per i premi annuali dei gentilezza di dirmi gli ultimi risultati del Giro Ministeri e Autorità, nonché per il secondo gran d'Italia. premio di S. M. il Ee consistente in una bella E le telefonate si ripetono, alla distanza di medaglia d'oro. pochi minuti, per tutto il mattino, per tutto il Le marcie del Fortior sono di cinquanta chilo- pomeriggio, per tutta la sera. metri da compiersi in nove ore; vi sono pure le Se continuerà di questo passo, che, trattandosi marcie di preparazione di km. 20 a 30 con altre di una corsa, è un passo molto svelto, la dire- premiazioni. zione della Stampa Sportiva dovrà adibire un Per le adesioni e richieste di Statuti le Società impiegato al simpatico servizio di soddisfare la e Comitati possono rivolgersi alla Direzione del curiosità del pubblico. Fortior a Genova, via San Donato, 7, p. p. Ma non potrebbero questi signori — direte voi — aspettare un pochino e leggere poi l'esito sul giornale o su una delle tre edizioni della Stampa quotidiana ? Ecco precisamente ciò che non è possibile per Ifcl mondo commercialo sportivo il signor Magroni e i suoi simili. Il verbo aspet- Quattro vittorie consecutive. — Mentre l'atten- tare è ignoto ad essi, quando si tratta di corse zione del mondo sportivo è rivolta al Giro d'Italia ciclistiche, mentre, per altri argomenti, è notis- ed alla lotta impegnatavi dai professionisti, la simo: al telofono, per esempio, quando voglion bicicletta Pizzorno di Alessandria continua, coi comunicare coi nostri uffici, aspettano intere suoi fedeli dilettanti, a mietere vittorie in ogni mezz'ore, che, pur rimanendo mezze, divengono corsa alla quale si presenta. Ancora domenica 22 proprio intere ! il dilettante Verde, su macchina Pizzorno, pun- Ma la pazienza — o ironia ! — è precisamente zonata, ha vinto nettamente a Torino la corsa la virtù più adoperata da coloro che sono impa- Coppa Industriali, km. 200, lasciandosi dietro un zienti. Non potete attendere l'uscita del giornale lotto di ottantaquattro concorrenti, fra i quali i con l'esito delle corse ? Ebbene... rassegnatevi migliori campioni dilettanti. ad attendere una comunicazione telefonica. C'è Gaietti, 1° classificato dopo tre tappe. E' il trionfo di Verde e più della Casa Pizzorno (Fot. Den Borre - Treviso). di Alessandria, che modestamente, senza colpi di gran cassa, ma tenacemente ha conquistato uno e sogna': sogna di pedalare, anche lui, come gli dei primissimi posti nell'industria dei cicli colla altri, con la maglia spessa un dito sul petto, il bontà del materiale, colla accuratezza della co- berrettino a visiera, i pantaloni corti e i pol- struzione, colla modicità dei prezzi. pacci bene in vista. E il risultato del sogno è Poche marche possono vantare un successo cosi un'esclamazione di rammarico: rapido, sincero e duraturo, che si affermerà sem- — Ah! Perchè non son nato ciclista anch'io? pre più nell'avvenire. Non pensa, poverino, che il perchè è così chiaro: perchè egli è nato... un'altra cosa! • • * La mia seconda istantanea è molto istruttiva. Due ragazzi sui dodici anni, paffutelli, grassot- telle garzoncelli fornai, discutono, fermi a un canto CON GOMME PoLflcit di via, con le rispettive ceste, d'onde sbucano grissini interminabili».. Naturalmente non discutono colle ceste, ma colle ceste in ispalla. L'argomento — non se ne parla nemmeno... ap- SENIOR punto perchè se ne parla sempre — è il Giro d'Italia. — Hai letto la corrispondenza di Corradino ? — Era emozionante. Hai mica quattro soldi da BONZI & MARCHI, Milano, Via 8. Nlcolao, 1. imprestarmi ?... Vorrei comprare altri quattro gior- nali da un soldo. Son privo di spiccioli... Ma quel Galletti, che forza! E la forza di quel Galletti è tale che alcuni panini volano dalla cesta al suolo, e dopo un'ora, questo ne è disseminato. Ma i nostri garzoni fornai Marche rerUelocipedi si consolano, perchè sanno che chi semina rac- Dortignac, vincitore della 2° tappa Udine-Bologna. coglie... gli scapaccioni del padrone. <1^: ed Automobili- (Fot. Den Borre - Treviso), 'fe^U^à HOECALCOMANIA EDI METALLO una legge di compenso per tutte le cose e per Due fattorini telegrafici in bicicletta. Il tele- tutte le corse. gramma, che hanno nella borsa, è il resoconto FTOJI G. DIDOfSe: E il compenso c' è anche per noi, giornalisti, delle gesta del Giro. Appena letto, spingono la loro I • Il Ma, MILANO - VAI VIGEVANO - 32 che dobbiamo correre al telefono per informare il signor Magroni, il quale, una volta informato, non spenderà più il soldo per comprare il gior- nale : e questo è il compenso. Ah, il telefono ! Da preferirsi sopra ogni altro prodotto: Ma chi è, dopo tutto, questo signor Magroni, I VELOCIPEDI e perchè gli si deve rispondere 1 — domanderà qualcuno. Pardon... m'ero dimenticato di presentarvelo: Magroni è un personaggio complesso, anfibio, di tutti i generi, di tutti i sessi, di tutte le età. „ Può essere il cameriere ohe vi serve il caffè Guido GATTI « O. quanto il dottore che vi tasta il polso, il facchino Mlhm» • Corso Lodi, 50 A • (Blpoito O.nmUloilv. che vi lustra le scarpe quanto l'amico che vi lustra per esser fatto cavaliere, la portinaia che vi consegna la corrispondenza quanto la serva che ve la apre, la ragazza che vi nega un bacio quanto quell'altra che ve ne concede due... Chiunque di costoro rappresenti, Magroni è preso dalla febbre indomàbile di saper il risul- tato del Giro d'Italia, e di saperlo subito, prima degli altri. Peccato che la pensin tutti come lui, e non vi resti quindi più nessuno che lo sappia dopo ! La curiosità del signor Magroni è per lo meno un fenomeno curioso. Eppure è spiegabile : poiché io penso che al corpo snello e leggero della bici- cletta in corsa sia attaccato, oltre al fanale, alla pompa e al ciclista, un pezzettino dell'anima va- gabonda di Magroni, che è un'anima di candore, in fondo. Ho detto in fondo, perchè generalmente si corre coi piedi. Del resto, come volete si faccia a star fermi coi tempi che corrono1? Ernesto Azzini, vincitore della 1* tappa Milano-Udine. militili alfa STAMPA SPORTIVA - Lira 5 all'ai» Così Magroni, quand'è costretto a non muoversi (Fot. Den Borre - Treviso), I LA STAMPA SPUTITI VA macchina a velocità prodigiosa. Mentre discorrono animatamente della gran corsa, infilano due para- carri e vanno a gambe all'aria. — Ahimè — grida uno di essi — è proprio vero che, quando si parla di ciclismo, bisogna andare adagio... — Altrimenti si va inesorabilmente in un fosso ! — soggiunge l'altro. Papillon. Le prime tre tappe. Teramo, 23 maggio. Dopo il terribile accidente che è tócato a me ed ai miei compagni di viaggio, quasi con gioia riprendo a scrivere di cose sportive e precisa- mente di questa corsa formidabile attraverso l'Italia, di uomini che paiono veramente procreati in modo strano e meravigliosamente diverso dal comune, tanta è la tenacia e la gagliardìa che ostentano in questa generosa fatica. Ho come la visione improvvisa di immense di- stese di verde, sulle quali un benefico genio ha disseminata la gioia di tanti colori per i nostri poveri occhi, doloranti pel sole, per la polvere e per l'aria resa tagliente dalla velocità ; biancheg- giano candidamente le case tranquille dei coloni Il pubblico all'arrivo della 1* tappa. - Il traguardo di Udine. (Fot. Brisighelli - Udine). che diedero alla nostra memoria il ricordo di un angolo rustico e pacifico : civettuolmente sorridono Questa scomparsa ci ritorna in mente la vi- le villette tutte chiuse, come le persiane fossero Quanti sono 1 Una ventina, forse. E dopo tanti sione delle maglie bianche, degli « individuali » grandi ciglia serrate d'una adolescente che sogni ; chilometri li contiamo di nuovo: sono ridotti a e più lungi il mare, il mare eternamente azzurro quindici, poi a dieci, poi a sette : la gamma cro- che, senza appoggio ed aiuto fraterno di compagni ci dà ancora, generoso, la suprema bellezza del matica delle maglie si fa più povera di variazioni. A'équipes, partono pel giro ciclistico, soli e solitari, suo interminabile azzurro, mentre il sole tutto Ed a ogni involontario esilio di qualche campione, fidando solo nella forza del loro animo e dei loro inonda di luce e tutto fa grande di un'aureola una parte di noi, della nostra anima vorrebbe garretti, e sognando la vittoria come una chimera di vittorioso rigoglio... seducente ma inafferrabile, a simigliaDza dei pel- Il ricordo di tanta lotta combattuta chilometro legrini che, con il loro bordone tagliato nella per chilometro scompare davanti alla grandezza siepe che circonda la loro casa natia, partoùo quasi epica della visione : si dimenticano le agognando sempre una mèta che loro sorrise nei lunghe, disperate corse in mezzo all'aperta cam- giorni senza sole e senza speranza. Quanti ne pagna sopita nell'immobile e grande stupore dei abbiamo lasciati lungo la strada ! e, per colmo meriggi; si dimentica la noia della polvere che d'ironia, al nostro sguardo la loro visione scom- tutto imbianca della sua pàtina insoffribile agli parve più presto perchè il bianco della maglia si occhi ed alle gole ; e la pioggia improvvisa e confuse più presto col bianco polveroso della sferzante con gioia selvaggia e macchina e volto strada. e gli improvvisi e temuti balzi di strada che ci Ed in queste tre prime tappe della pianura, inchiodano in mezzo a quell'eterno nastro bianco che da Milano ci condussero per Bergamo a Brescia, orlato di paracarri pericolosi, oltre i quali sta a Verona, a Vicenza, a Treviso, a Udine ; e poi l'invitante riposo di un prato mollissimo di ma- da Udine per Padova e Rovigo ci fecero toccare gnifica erba. Tutto si oblia, perchè la stessa ar- la dotta Bologna, dalla quale ci distaccammo per denza del sogno, che pare pervadere le anime di giungere, costeggiando l'Adriatico e toccando questi uomini plasmati del medesimo acciaio della Pesaro ed Ancona, e salire fino a Teramo; in loro macchina, tiene anche le nostre anime irri- queste tre prime tappe le file si sono di molto gidite nel cronismo sportivo e le accende e le fa assottigliate. Di 120 concorrenti soltanto una strepitare per un piccolo accidente, per un pedale quarantina restano ora in gara: questa diminu- contorto, per un palmer bucato e reso inservibile, zione operarono le impreparazioni, le guignes, le per una caduta, per un'improvvisa debolezza... squalifiche, i disinganni e le disillusioni. Certo : Ed il nome del corridore non si ricorda più, non la corsa è dura, e se il corridore non è di prima si ricorda più la sua nazionalità, si isteriliscono classe deve rassegnarsi dapprima a giungere in i campanilismi regionali ; poi che qui solamente coda ai più valorosi e poi ad abbandonare la si può gustare la gioia dell'eterna combattività corsa definitivamente. umana sopra ogni elemento, il trionfo vittorioso Bisogna essere temprati a questo insolito tour di ogni energia sportiva. eie force che si chiama giro ciclistico d'Italia e Quando, dopo molti chilometri, il piccolo gruppo Arrivo del gruppo di testa al rifornimento dì Treviso. certe volte la buona volontà non basta: e pos- di testa si è definitivamente costituito, ed i mi- (Fot. Den Borre - Treviso). sono provarlo Bordin, Borgarello, Micheletto, gliori sono ruota a ruota e gareggiano di astuzia Brambilla e con loro tutti gli altri che si presta- e di audacia ed ogni colpo di pedale è calcolato restare per confortarlo; ma l'altra parte, la più rono con tutte le loro migliori energie al difficile ed ogni improvvisa debolezza altrui è sfruttata, combattiva, ci comanda di seguire i fortunati cimento. L'ambizione di trovarsi al gruppo di allora tutti i nostri timori e tutte le nostre spe- fortissimi e di gioire tutta la gioia che ci dà questo testa e la disillusione provata nel vederlo fuggire ranze si accentrano lì, in quell'esiguo avvicen- con la compattezza dei suoi fortunati creatori, darsi di maglie variopinte e di numeri, e la nostra involontario egoismo. La piccola maglia rossa o verde o arancione, causano queste defezioni di elementi migliori e bocca è muta e il nostro animo è sospeso in quel tolgono alla gara la raffinatezza di lotta sportiva silenzio di ogni cosa d'intorno, rotto soltanto da scompare a poco a poco, si fa piccola piccola nella fra speranze future del ciclismo e realtà - un improvviso scroscio di campane di qualche distanza; un piccolo punto vivo sul bianco della fiche... pieve nel verde, dallo strido di rondine garrente, strada ; poi una nuvola di polvere l'avvolge... ; la e cullato sempre dal rombo del motore dell'au- vediamo ancora affacciarsi fra vortice e vortice e Ma chi si accontenta, arriva quando e come la tomobile. poi scomparire definitivamente... fortuna vuole, in tempo massimo e fa tutto il giro

Il passaggio per Verona. La partenza dopo il controllo a firma. Qanna, dopo la sosta al rifornimento nel campo (Fot. Fagiuoh - Verona. della Fiera, riparte guidando il gruppo di testa• In corso Oastelvecchio. CONSULTATE il CATALOGO Me AUTOMOBILI

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P^a lo lorica. Velocipedi UMBERT© PIZZ0RN© - Piazza Yitt. Eman. - Alessandria Rappresentanti per Torino: Signori Menaldo & Guerrini - Via Mongineiro, 8 (Barr, di S. Paolo). LA 81AM.PA 8P0X11VA 7 d'Italia a fianco dei grandi campioni, ricevendo alla partenza parte degli applansi entusiastici della folla e all'arrivo di notte, al baio, le schiette e cordiali risa dello scarso pubblico che assiste agli ultimi arrivi... E di questa piccola gioia usu- fruisce e gode Provinciali... Come si fa, scrivendo del giro, non parlare di questo allegrissimo tipo di corridore? Ormai è diventato l'istituzione per eccellenza, con l'incarico di far ridere benigna- mente il colto e l'inclita; è la piccola lanterna rossa che il capotreno dispone in coda al con- voglio lunghissimo, condannato per sempre a vedersi fuggire dinanzi le ruote dei vagoni, senza invidiare per questo i due grandi occhi di fuoco della locomotiva..- Oggi, con queste tre tappe, l'Italia sportiva saluta una vittoria italiana ; am- mira il leonino coraggio di Petit-Breton ; ed aspetta di entusiasmarsi serenamente per le vit- torie di ogni singola tappa. E noi, poveri uomini tutto cervello e niente muscoli, seguiamo e commentiamo e plaudiamo questo superbo trionfo della forza umana con una invidia piccola, ma gelosamente nascosta, che nessuno mai potrà definire. Corradino Corradini. 11 bilancio di tre tappe.

Dopo ia I tappa Milano-Udine.

I corridori partiti da Milano furono 101. Ecco Varrivo a Padova del gruppo di lesta. (Fot. oav. Fiorentini - Padova). i punti attribuiti ad ogni singolo corridore dopo la prima tappa: Azzini E., punti 1 — Gaietti, punti 2 — Me- Massironi, Raimondo, Osnaghi, Maderna, Belia, nager, 3 + 1=4 — Bordin, 4 — Corlaita, 5 — Rotondi, Marchese, Rognoni, Sonetti, Galoppini, k Corsa per la " Coppa Industriali, Danesi, 6 — Petit Breton, 7 + 1 = 8 — Chiodi, 8 Rho, Scarpetta, Rotta, Nasi, Magni, Galbai, Secchi, patrocinata dalla " Stampa Sportiva „ — Pavesi, 8 — Chironi, 8 — Albini, 8 + 1=9 Terraneo, Ghezzi, Durante, Zavatti, Brambilla, — Cittera, 8 + 1 = 9 — Pesce, 8 — Borgarello, 8 Cocchi, Dusio, Perna, Cuniolo, Beni, Dittem- — LignoD, 8 — Azzini L., 16 — Micheletto, 17 — brandt, Ritter, Gaioni, Centemeri, Roscio, Tra- Prima della partenza. Zanzottera, 18 + 1 = 19. selli, Turconi, Cislaghi. Seguono con punti 20: Beni, Zavatti, Sala,Ganna, Seguono con punti 43, perchè sono stati pena- Il cielo, dopo tante perturbazioni atmosferiche, Bruschera, Aymo, Cuniolo, Canepari, Garavaglia, lizzati: Buzzi e Gandolfi. Da ultimo, con punti 48, promette di non farci il broncio per tutta la gior- Santhià, Dilda, Marchese, Belia, Sonetti, Secchi, Fiore. nata: appena qualche nuvola, leggermente dorata Rossignidi, Brambilla, Perna, Galoppini, Osnaghi, dal sole nascente, si delinea agli orli dell'oriz- Massironi, Sivocci, Gamberini, Cocchi, Celli, Zuf- Dopo la III tappa Bologna-Teramo. zonte limpidissimo. fardi, Dusio, Galbai. Magni, Maverna, Rho, Mari, Ecco la classifica generale dei concorrenti al Fin dalle ore 6, in fondo all'estremo sbocco di Rognoni, Rotondi, Roscio, Turconi, Rotta, Zanella, Giro d'Italia dopo la 3* tappa: via Villafranca incominciano ad adunarsi i corri- Mainardi, Vasi, Teraneo, Gislaghi, Mariano, Gan- 1. Gaietti, con punti 5 — 2. Petit Breton, con dori concorrenti. L'infaticabile signor Lunardini, dolfo, Centemeri, Baruffaldi, Ritter, Ghezzi, Pro- 15 — 3. Menager, con 17 — 4. Albini, con 22 — 5. presidente dell' U. 8. T., dà le ultime disposizioni vinciali, Boldini, Stevani, Lampaggi, Traselli, Be- Azzini E., con 24 — 6. Pavesi, con 24 — 7. Cor- per la corsa, mentre arriva un'automobile Fides, dano e Ditterbrandt. laita, con 27 — 8. Ganna e Danesi, con 28 — 9. che dovrà accompagnare gli ispettori di corsa ed Partono sui judice: Rapelli, Bruzzi, Raimondo, Dortignacq, con 32 — 10. Ghironi, con 32 — 11. i corrispondenti dei giornali lungo il percorso. Durante, Gaioni e Beretta. Sala, con 45 — 12. Gaioni, con 49 — 13. Bru- Alle 6,20 il solertissimo signor Alfredo Cocchi, Contesini, 20+1 = 21— Dortignacq, 20+1=21 schera, con 51 — 14. Sonetti e Rossignoli, con 53 della Stampa Sportiva, coadiuvato dal sig. Miglio, — Brocco, 20 + 1 = 21 — Goi, 19 + 10 = 29. — 15. Canepari, con 54 — 16. Perna, con 56 — incomincia a far firmare i corridori sul foglio di 17. Goi, con 57 — 18. Sivocci, con 58 — 19. Rho, partenza ed a verificare le loro licenze. L'impa- Dopo la II tappa Udine-Bologna. con 59. zienza di partire produce un po' di ressa intorno al tavolino: vedo che i migliori non mancano alla Ecco la classifica ufficiale dopo la 2a tappa: Qnanto ai guadagni dei corridori fino a tutta la firma. Le operazioni procedono regolarmente, 1. Gaietti, con punti 4 — 2. Menager, con 8 — 3» tappa ecco le cifre esatte: mentre la folla va rapidamente aumentando. 3. Petit Breton, con 11 — 4. Ernesto Azzini, con Gaietti, L. 700 — Dortignacq, L. 300 — Az- 12 — 5. Danesi, con 15 — 6. Albini, con 17 — zini E., L. 300 — Petit Breton, L. 275 — Ganna, L'équipe della Ooerike giunge in questo mo- 7. Corlaita, con 19 — 8. Azzini Luigi e Pavesi, con L. 275 — Menager, L. 225 — Albini, L. 130 — mento; è composta di Fassi, Alberti, Lazzaroni. 21 — 10. Dortignacq, con 22 — 11. Chiodi con 23 Pavesi, L. 125 — Bordin, L. 100 — Corlaita, L. 80 Sono quasi le 7, e poiché le operazioni di con- — 12 Ganna, Ghironi, Pesce e Borgarello, con 26 — Azzini L., 80 — Danesi, L. 75 — Ghironi, L. 75 trollo e firma procedono a rilento, il signor Mac- — 16. Brocco, con 28 — 17. Micheletto, con 29 - — Sala, L. 50. cagno, della Stampa Sportiva, porge il suo vali- 18. Contesini, con 31 — 19. Rossignoli, con 36 — dissimo aiuto ai verificatori, appiana alcune di- 20. Cittera, Zanzottera, Bruschera, con 37. vergenze sorte per squalifiche inflitte ad alcuni Seguono con punti 38 i seguenti : Canepari, Goi, corridori dal commissario regionale dell'U. V. I., Garavaglia, Sivocci, Sala, Dilda, Gamberini, Celli, L'abbonamento alla " Slampa Sportiva., costa sola L. 5 signor Florio, tra i quali Montecucco, Maino e

Al rifornirliento di Padova, (Fot. A. Zaccaria - Padova).

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Bosco, per aver corso a Bra in una gara non ap- Da Carmagnola a Guneo. provata dall'U. V. I. A bordo delia Fides prendono posto: Maccagno, Subito, mentre il gruppo si mantiene compatto della Stampa Sportiva; l'avv. Nicola, della Gaz- e non dà accenno a distacchi, spingiamo l'auto- zetta del Popolo; l'avv. Papi, della Tribuna Sport ; mobile a tutta velocità verso il bivio di Caval- il signor Torchio, del Comitato regionale ; il ca- lermaggiore, mentre le strade si mantengono ot- valiere Zoppis, della Stampa Sportiva; il signor time. Ma a Carmagnola una panne di gomma Yaudagnotti ed il sottoscritto. improvvisa ci obbliga ad attendere il passaggio A bordo di una De Dion Bouton, gentilmente dei corridori e così assistiamo alle 8,40 all'arrivo concessa e pilotata dal noto sportsman- cay. dottor di Marengo, Durando, Rocco, Cellerino, mentre Gallina, prendono posto: il signor Lunardini; Valerio è costretto a fermarsi per foratura di l'avv. Ambrosini, del Secolo; Della Guardia, della palmer; Venturini in tutta corsa ci grida che Lettura Sportiva, ed il signor Piero Quaranta. prima di Carmagnola quasi tutti hanno forato, Alle 7,15 il controllo a firma è chiuso. Risultano ed è appena scomparso che lo inseguono Rivo, non avere firmato: Bosco Natale, Buscaglione Corino, Fasano, Banna, Casalegno, Vitale, Busso, Angelo, Bertolotti Giovanni, Zanotto Raineri, e passano in gruppo serrato le maglie rosse della Ghiotti Carlo, Maina Pietro, Montecucco Alfredo, Leumann, mentre noi stessi disimpegniamo il ser- Chiarbonelli Vincenzo, Forneris Vincenzo. vizio di segnalazioni. Ci avviamo alla Barriera di Stupinigi per la Ripartiamo mentre arriva Cossetta, ed infiliamo strada di Circonvallazione, in mezzo all'allegra la strada di Racconigi, piana e regalmente ampia falange dei corridori. Alla Barriera una gran folla e livellata; Zavattaro ci avverte che ha forato ci attende: i corridori si allineano secondo l'or- due gomme e perciò si trova così lontano dal dine d'iscrizione, mentre il tempo improvvisa- gruppo di testa. Il cielo è velato da nubi grigiastre mente si oscura, grave di minaccio temporalesche. che dànno una strana tinta indefinita alle distese Mettono una gaia nota di colore le maglie aran- di grano che mareggiano ai lati della strada sotto cione delVéquipe del P. S. Leumann. Alle ore 7,48 i soffi di un vento fresco ed odorante di maggengo. lo starter, signor Miglio, dà il « via » e i corridori Prima del parco di Racconigi Prato fa una partono in mezzo ad altissimi clamori. rovinosa caduta e si ferisce ad entrambe le gi- nocchia: ce le addita domandando nn posto, ma poiché Pesta fraternamente lo aiuta e dice che pensa lui a soccorrerlo, filiamo in piena velocità SEGUENDO LA CORSA. verso Cavallermaggiore, sul rettilineo magnifico La nostra Fides (Brevetti Enrico) infila, dopo che lo unisce con Racconigi, dopo aver constatato che il nugolo dei corridori è passato mettendo la l'ottimo servizio della forza pubblica con bandiere gaiezza delle maglie policrome sul verde degli agli svolti. alberi, il largo vialone di Stupinigi e li insegue. E' mezzogiorno : i corridori riattaccano Un velo- Fino allo svolto sulla strada di Moncalieri non si cissimo passo. Decisamente siamo in una fase trovano ancora les lanternes rouges del treno lun- risolutiva: i migliori tentano prima della Rocca ghissimo dei corridori; ma la strada, tutta cunette Cavour di distanziare i più deboli con un tour de e ghiaiosa, fa poco dopo la sua vittima con Dal- force-, tutto il gruppo è avvolto da un leggiero masso, che troviamo appiedato intento a cambiare nugolo di polvere e corre, corre disperatamente... un palmer; più oltre Cavallero e Marchisio mar- ciano di conserva, precedendo di poco Cattabiani, Verso la vittoria. il quale, avendo egli pure forato un pneumatico, è Il colpo riesce magnificamente : dopo Rocca costretto a fermarsi ; ma poi a Moncalieri riprende Cavour la schiera s'è fatta esile nella sua piccola il gruppo di retroguardia. La strada si mantiene fila indiana di otto corridori, guidata da Allasia ottima e priva di polvere ; prima di La Loggia e da Durando, e segniti a ruota da Verde, Al- incontriamo Zavattaro ed allo sbocco del paese berti, Fassi, Miola, Giardino, Gremo e Torricelli ; Banna. Lo precede un primo nucleo di corridori, i quali due ultimi cadono entrambi. Durando composto di Colombo, Valfrè, Nicelli, Costa. Dopo Verde Emesto, dell' U. S. Castellazzese, 1" arrivato nella chiede ai colleghi Alberti e Fassi che lo sostitui- di aver ancora incontrati isolatamente Preti, Co- corsa per la Coppa Industriali, organizzata dalla Stampa scano nel tenere la testa e battere il passo al rino e Torchio, mentre a poca distanza Cerro e Sportiva ("bicicletta Pizzorno). (Fot. cav. Zoppis). plotone; ma la cortesia dei due suddetti non sa Micheletta fanno una caduta senza gravi conse- questa fraternità... guenze, e poi in un piccolo gruppo Venturi, Rivo, Il gruppo di testa deve essere vicino e molto E la corsa continua ininterrottamente ed immu- Rossaro, Rimola e Ronco, giudichiamo, non avendo numeroso: ce ne fa esperti il signor Trincheri, tatamente: il gruppo firma a Pinerolo alle 12,45 ancora incontrato il gruppo di testa, che la corsa presidente deWAstrapè, che segue ia corsa in e riparte: mentre noi abbiamo appena il tempo si è subito ben selezionata nei primi chilometri. motocicletta. Ed infatti compare sul bianco della di constatare l'ottimo servizio di segnalazione Oltrepassiamo ancora prima di Carignano, Ara, strada, in un nuvolo di polvere, la più avanzata sotto la direzione del presidente del Veloce- Club, Mussinetti, Caudera, Bonfante, Valerio, Casetta, schiera di corridori composta di una trentina di avv. Brignone, validamente aiutato dai soci Gioda, Bresso e poi entrati in Carignano, mentre la So- giovani, i quali battono un passo abbastanza ve- Facta, Chabert, Francia, Fraira, Vignetto, Bosio, cietà Oiclo-Sportiva, diretta dal sig. Chiattone, fa loce. Noto fra di essi Fassi, Cellerino, Marzano, Caimandone, Testa, Bertone, Pittavino e di sa- un ottimo servizio di segnalazioni con bandiere, Fracellini, Foglizzo, Pasquero, Cravotto, Rocco, lutare il signor Sciolli dell' Unione S. T. apposita- avvistiamo Molino, Balzola, Micheletta, Bozzola, Pratesi, Bazzano, Grasso, Sandri, Arato, Giardino, mente inviato dalla Giurìa di Torino. Borio, Ponchietto. Fuori di Carignano, mentre ci e molti altri. Tengono e si alternano alla testa Ed alle 9,20, oltrepassato il passaggio a livello, insegue per l'aria grigia un suono di campane, Marengo, Barone e Durando, il quale mi pare in giungiamo a Cavallermaggiore in tempo per rico- incontriamo ancora Defilippi, Miola, Garino. ottima forma. minciare di nuovo di segnare l'eterna sfilata dei

Pratesi O., della Victorius, di Livorno Toscana, La Corsa per la Coppa Industriali-. La partenza. 6° arrivato nella Coppa Industriali. (Fot. cav. Zoppis - Torino).

--NOVITÀ INTERESSANTI f (Domandate IL RAPPRESENTA NZfl = IN • ò-i 9tÒ Torino Q.(^PEIJW=viaNIZZAG7 9 LA STAMPA SPORTIVA

numeri dei concorrenti a questa corsa, nella quale finora nessuno s'è rivelato. A Cavallermaggiore il servizio di segnalazioni è ottimamente disimpe- gnato da ciclisti sotto la direzione dell'avvocato Giovenale Gamna del Touring. Abbiamo viva impazienza di conoscere chi si mantiene nel gruppo di testa; e perciò infiliamo l'Arco di Savigliano e attacchiamo le prime salite ai piedi delle quali troviamo un primo nucleo guidato da Ponchietto, e più in là, comodamente seduti sulle prode del fosso stradale, Martinetto, Mola e Rossaro che mangiano allegramente. Il gruppo di testa a Guneo. Ed è a Levaldigi che incontriamo il gruppo di testa composto di una trentina di individui: Du- rando è passato in quarta posizione e non pare per nulla affaticato. A Cuneo il servizio è magnificamente organiz- zato dalla Società La Boia, con a presidente l'avv. Berardengo e coadiutori i signori rag. Au- difredi, Celioni, Audisio, Bruna e Calieri, espres- samente inviato dal Comitato torinese. La De-Dion Bouton, giunta alle 10,25, porta la notizia che Vaccaro ha raggiunto il gruppo. Alle 10,30 pas- sano e firmano al controllo di Cuneo: Durando, Borio, che ha rotto un palmer poco prima, Allasia, Garda, Sandri, Ronco, Defilippi, Vaccaro e nello spazio di 12 minuti tutti i componenti il nume- roso gruppo di testa, già cpsì minimamente fra- zionato. Proseguiamo per Busca, ove finalmente il gruppo si scinde in due parti, composte di dieci corridori ciascuno. Alberti tenta parecchie foghe, ma non Varrivo della corsa per la Coppa Industriali alla Barriera di S. Paolo (Torino). riesce a sostenere l'andatura, così che di nuovo (Fot. cav. Zoppis - Torino) i due gruppi si riannodano. Prima di Costigliole Marenco cade e così pure traguardo, trovando una strada sgombra mercè La classifica. Ronco e Goitre, ma senza conseguenze, mentre l'ottimo servizio diretto in modo esemplare dallo Ecco la classifica ufficiale degli arrivi: Verde tenta una fuga che riesce inutile. Sport Olub di Rivoli capitanato dal suo presidente 1. Verde Enrico, dell'U. S. Castellazzese; Alle 11,20 tocchiamo Verzuolo: il gruppo passa dott. Appiotti. senza incidente in mezzo ad una mandra sotto il L'arrivo. 2. Allasia Domenico, del « Club-Sport Leu- colle della Marta e giunge con venti concorrenti La guigne feroce di Durando. mann»; alle 11,35 a Saluzzo, sempre capitanato da Durando, 3. Torricelli Leo, della « Giovane Torino »; Una folla enorme; un mare di persone alla Bar- Verde, Allasia, Alberti, Passi, Borio, alternantisi 4. Fassi, del «Velo-Club Gallarate »; riera San Paolo; ed in quel confuso agitarsi di alla testa. 5. Alberti, dell'Andace-CIub Gallarate»; appassionati amatori dello sport mettono una Saluzzo ha superato ogni previsione con il ser- 6. Pratesi Ottavio, della S. S. Victorius»; schietta e vivace nota di colore le signore accorse vizio di segnalazione rifornimento e controllo vo- 7. Miola Giovanni, del « C. S. Leumann » ; in folla anche loro, e coronanti fingl i estremi lante. V Unione Ginnico-Sportiva con a capo Felice 8. Paride Emilio, libero; balconi prospicienti l'arrivo. Un palco ospita la Costa ha prestato uno di quei servizi meravigliosi 9. Borio Camillo, della « La Torino »; I musica e le signore dei membri del Comitato : funge * e precisi al tempo stesso per i vari passaggi lungo 10. Arato Ettore, del «U. S. T.»; da giudice di arrivo il signor Cigolini. Ad ogni mo- la città. 11. Pasquero A. (U. S. T.); 12. Ronco N. (U. Ri- mento grida confuse ed altissimi clamori turbano Oltrepassato appena Saluzzo, Giardino stra- varolo); 13. Cellerino Giuseppe (S. C. Alessandria); la quiete primaverile dell'aria: corrono voci di- mazza al suolo colpito da crampo; poco dopo 14. Gremo Angusto (Aquilas); 15. Goitre Luigi (U. sparatissime... disgraziatamente anche Borio fora un palmer ed S. T.); 16. De Filippi Giacomo (U. S. Giorgese); è costretto a staccarsi dal gruppo di testa... Ad nn tratto, alle ore 15, uno squillo di tromba, 17. Lazzaroni A. (Audace Gallarate); 18. Garino Pratesi intanto con energia indomabile rag- poi un urlo continuo e crescente, uno scoppio di M. (La Rola); 19. Barone Gino (C. S. Audace); giunge il gruppo dopo essere stato distanziato di battimani, uno sventolìo di fazzoletti, ed arrivano 20. Fenoglio D. (Leumann); 21. Mola Angelo molto... i vincitori. (Astrapè); 22. Rossaro M. (Astrapè); 23. Sandri Passiamo a Piossasco alle 13,35 e ci fermiamo Allasia è in testa; ma Verde lo stringe a ruota, Giov. (U. S. T.); 24. Balzola F. (La Po); 25. Mar- per una nuova panne di pneumatici mentre ci lo rimonta e lo sorpassa di mezza macchina, pro- zorana (M. C. Leumann); 26. Baina Giuseppe (C. saluta l'egregio console del Touring sig. Fenoglio; prio sul nastro di traguardo... S. Audace); 27. Giardino G. (Aquilas); 28. Garda riprendiamo la gloriosa avanguardia verso Trana, Subito la folla lo attornia, e grida il suo nome. E. (Atalanta); 29. Giardino G. (Aquilas); 30. Vitale ove il sindaco sig. Foresto aveva tutto disposto Ma un altro nome BÌ fa anche: E Durando? Le Giuseppe (Atalanta) ; 31. Branca Carlo (S. Pedale); per il servizio segnalazioni, mentre Verde nelle notizie lo davano, fino a pochi minati, ancora 32. Bresso A. (U. S.T.); 33. Foglizzo G. (Giovane discese che paiono attingere con le loro curve vincitore... Torino); 34. Acossato E. (Atalanta); 35. Marengo slanciate l'azzurro dei laghi, tenta alcune infrut- Il povero Durando giunge poco dopo e getta la V. (Audace); 36. Rivo E. (U. S. T.); 37. Fracellini * tuose volate. E via via verso Avigliana, ove alle 14 macchina rabbiosamente a terra; nell'ultima curva A. (libero); 38. Cavallero G. (U. S. T.); 39. Tor- il sig. Durando, coadiuvato dal sig. Chiesa e dal un incidente tronca il suo sogno di vittoria sicura. chio S. (S. Pedale); 40. Marzano A. (Audace); sig. Bertolino espressamente inviato, procede al Egli quasi piange di disperazione, ed i conforti 41. Mussinetti P. (C. S. Audace); 42. Trivelli En- controllo dell'esigao grappo. Poi Durando, Verde, della folla sono vani pel dolore giustificato di quel rico (Leumann); 43. Colombo Luigi (Atalanta); Allasia, Alberti, Fassi e compagnia riprendono la corridore, che dal destino fa illuso e sacrificato 44. Corino Paolo (C. S. Pedale). corsa seguiti da Bazzano e da Pratesi, giungono all'ultimo, quando la generosa fatica era già stata a Rivoli, e si precipitano sulle discese verso il compiuta. Giovanni Croce.

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flUtOmOblTfst! ! Risiete per-avere • » i» * vos/re macchine Qf CÌTStT - i Pneumatici a ©orda THE PALMER CORP TVRIC TORINO Via Pietro Miooa, O. 10 LA STAMPA SPORTIVA IL CONCORSO INTERNAZIONALE AREONAUTICO J3I TORINO

wieder der Sport der Menschheit und der Nàch- L'importanza del Concorso. stenliebe zu Diensten. Wir sprechen Alien unseren tiefgefiihlten Dank Quest'anno ha carattere internazionale ed è an- aus, in der Hoffnung das es gelingen mòge den cora indetto dalla Sezione Torinese della Società verehrten Gàsten den Aufenthalt in unserer Stadt Areonautica Italiana, una fra le più fiorenti se- zu einem angenehmen zu gestalien. zioni che ha il vanto di annoverare nel suo seno Und nun hoch in die Liiftel und Alien Gliick la maggior parte dei nostri valenti piloti. aufil ______Essi, sotto la direzione di un duce ideale che ri- Erminio Donner Fiori sponde al nome del cav. magg. Filippo Annibali, il più giova' e concorrente. si preparano ai più grandi cimenti dell'aria. I concorrenti. Òggi che il grande progresso ci fa ammirare Sono 18, dei quali 6 tedeschi e 12 italiani. — nell'areoplano e nel dirigibile i due nuovi mezzi Essi sono: Cenno biografico sui piloti in gara. per navigare nell'atmosfera, questi giovani e arditi 1. Pallone Stuttgard, me. 1600, pilota Dierlamm. piloti sembrano restare fautori dell'areostato, del 2. » Moenus, me. 900, pilota dott. Hùtz. Alfred Dierlamm. — Fece 38 ascensioni di cui pallone sferico, dell'ascensione cosidetta libera. 3. » Hansea, me. 900, pilota refér Land- una durò 35 ore. Altre fra le notevoli è quella in Essi amano lanciarsi per i liberi spazi del cielo, mann. cui andò a discendere in Francia, dove con altri a loro sorride sempre il vagabondaggio aereo in tre compagni di viaggio fu messo in prigione in alto ed il viaggio tra le nubi. una fortezza. Oon l'areostato essi sono detentori del record in Prese parte a 8 concorsi, di cui 5 internazionali, altezza. guadagnando 2 primi premi, 3 secondi e 2 altri La Sezione di Torino, che l'anno scorso ci orga- di minor importanza. Da 2 anni fondò la Società nizzò con grande successo la gara areonautica con Areonautica Wurtembergbese la quale conta 750 palloni sferici con discesa a punto fisso, ha vo- soc;, ed ora è dietro a fondare un Aereo Club Wur- luto quest' anno mutare forma al suo programma. tembergbese. Nel volo lo sport, nel volo la caccia, ecco la ca- Pilota il pallone Stuttgard di 1600 me. ratteristica dell'odierno concorso, che, reso impor- Dottor Hugo Hùtz. — Dottore in filologia, te- tante per la munificenza dei premi, ha richiamato tente di complemento nel reggimento ussari in gara gli arditi areonauti di Francoforte, Co- Umberto Re d'Italia. Venne nominato pilota nel- lonia, Stuttgard e Trieste. l'aprile 1909 e fa parte della Società Areonautica La beneficenza non va disgiunta in questa no- di Francoforte. vella organizzazione sportiva, ed il primo concorso Prese parte alla gara di maggio a Londra e in internazionale che si tiene a Torino, promosso, quella di ottobre 1909 a Zurigo in occasione della come abbiamo più sopra accennato, dalla Sezione Gordon-Bennett. Guadagnò parecchi premi in con- Areonautica Torinese in unione all'Associazione corsi areonautici di Francoforte e conta già 18 della Stampa Subalpina, avrà, fra i suoi diversi ascensioni. scopi, anche quello della beneficenza a favore della Pilota il pallone Moenus di 900 me. benemerita Croce Eossa. Fritz Bolf Landmann, referendario al Tribunale Nel giardino reale, gentilmente concesso, 18 pal- di Francoforte sul Meno. loni di piccola e grande cubatura si eleveranno E' uno dei piloti della Società Areonautica di quasi contemporaneamente per librarsi nell'aria Francoforte più giovani, non contando che 26 alla rincorsa di un altro areostato battezzato La anni. Fece già 60 ascensioni libere e alla gara Volpe. odierna pilota il pallone Hansea di 900 me. Ad un certo punto La Volpe prenderà terra, e Paul Merzbacli, di Francoforte sul Meno. — Fa chi avrà fra i concorrenti il merito di avvicinarla parte da 6 anni della Società Areonautica di Fran- di più sarà proclamato il vincitore della gara. coforte. In questo tempo fece più di 50 ascen- Mai altro concorso areonautico italiano raccolse sioni. Tra le più rimarchevoli vi è quella della uomini così arditi come quelli che ci vengono da Gordon-Bennett insieme al dott. Kempken, gua- Trieste e dalla Germania, dalla Brigata specialisti dagnando il 2» premio. L'anno scorso vinse VAerial di Eoma e dalla Sezione di Milano. Derby di Londra. Altri premi vinse durante l'e- A loro si uniranno i nostri più forti : Piacenza, sposizione Ila nel-1909. E' pure notevole la gita Bellia, Bolla, Vaccarino, Durando, Sehiesari, Ago- che egli effettuò in Boemia e quella recente fatta stoni. il 13 maggio, salendo fino a 8000 m. per eseguire Gli uni e gli altri, 18 piloti di primo ordine, Il cav. mlagg. Annibali, benemerito Presidente della misure meteorologiche ed elettriche, col dottor Società areonautica italiana « Sezione di Torino ». 18 uomini arditi, previdenti, forti. Linke, per le osservazioni sulla cometa di llalley. A voi tutti, ospiti della nostra Torino, giunga In 4 ore coprì una distanza di 320 km. e discese gradito il saluto della Stampa Sportiva, ed esso 4. Pallone Hessen, me. 1600, pilota Merzbach. soltanto a causa della vicinanza dello Zuider-See riesca a voi augurio di completo successo nel grande 5. Overstols, me. 1437, pilota Gruneberg. (Olanda). cimento. 6. Tergeste, me. 480, pilota Pollack. Friedr. Griineberg, di Colonia, industriale. —• 7. N. 26, me. 900, pilota cap. Signorini. Ha fatto 21 ascensioni, e l'ultima nella notte dal Il saluto agli ospiti stranieri. 8. Fides V, me. 1200, pilota tenente Pa- 18 al 19 corrente mese, in occasione della cometa. stine. E' notevole la sua eccezionale corsa fatta il 9 feb- Oirro, me. 1600, pilota Canovetti. Fin « Willlcommen » braio 1909 da Saint Moritz a Milano, Venezia e Condor II, me. 900, pilota Usuelli. den auslàndischen Gàsten. 10. » Ungheria. E' uno dei migliori campioni della So- 11. » Niobide, me. 900, pilota Borsalino. Mit freudiger Danlcbarkeit entbieten wir heute cietà Areonautica di Colonia. Partirà sul pallone 12. » Benadir, me. 500, pilota Longhi. Overstols, di 1437 me. den auslàndischen Gàsten den Willkommengruss! 13. » Novara, me. 1200, pilota Prato-Pre- Sie sind unserem Bufe in unsere alte, geliebte, Otto Pollack. — Pilota assai noto, fa parte della vide. Società Areonautica di Trieste. Prese parte a subalpine Eauptstadt gefolgt, von den blauen Hfern Albatros, me. 2200, pilota Piacenza. 14. » molti concorsi ed in questa occasione piloterà il der Adria sowohl, aìs auch von Nord und Siid Pegaso, me. 1200, pilota Bellia. 15. » suo Tergeste che ha una cubatura di 480 me. Deutschland, um uns durch ihre sportliche Betei- 16. » Korakoram, me. 800, pilota Vaccarino. ligung bei einem Wohltdtigkeitswer'ke zu helfen, Torino, me. 1200, piloti Agostoni e Cav. capitano Tito Signorini. — Conosciutissimo 17. » e valente areonauta, appartiene alla Brigata spe- das ein allgemeines, und menschenfreudliehes ge- Sehiesari. nannt zn icerden verdient. cialisti di Roma e si è sempre distinto per le sue 38. » Verdi, me. 1200, pilota Erminio Don- coraggiose ed audaci ascensioni che raggiungono Zum Besten des Bothen Kreuzes wurde das heu- ner-Flori. tige Fest veranstaltet, und ist auch dieses Mal a tutt'oggi il numero di settanta. Ufficiale distin-

Avv. Mario Vaccarino. Gap. Umberto Agostini. Gap. Signorini. Edgardo Bellia. Tenente Giovanni Pastine.

cicliìti! I1R7IRTR1 IPi^ril SQm R,e6N6Se,UTE:

LE INCOMPARABILI |R R| | 8 B I LE BICICLETTE R Rj RJ \M JLi W R- PRIME'DEL MQND6 11 LA STAMPA SPORTIVA rissimo e propagandista entusiasta dell'areonau- Prjninio Donner-Plori. — E' il più giovane pi- risultati, del metodo francese di atterraggio con tica è un elemento preziosissimo ed uno fra i mi- lota italiano, contando soli 23 anni. Convertito scarico di zavorra a quote fisse. Tutti ricor- gliori campioni. all'areonautica già da due anni, ha in cosi breve dano l'emozionante avventura accadutagli nella Pilota il n. 26 della Brigata specialisti genio. tempo già eseguito oltre 50 ascensioni libere, gara di Torino dello scorso anno, durante la di- Tenente Pastine Giovanni. — Anche lui distinto conquistando in alcune di esse ammirevoli per- scesa col pallone Pegaso, scampando da grave ufficiale della Brigata specialisti genio, fece nu- formances. Fedele seguace dell'Usuelli, ha contri- pericolo unicamente per il suo sangue freddo. merose e riuscitissime ascensioni. buito notevolmente alla diffusione dell'areonau- La Sezione Torinese ha in questo simpatico campione dell'areonautiea italiana uno dei suoi Come il capitano Signorini, col quale divide gli tiea, eseguendo ascensioni in parecchie città del migliori rappresentanti, che riunisce, a grande entusiasmi, è attivo propagandista ed è una delle Piemonte e della Lombardia. Importante è il suo arditezza, prudenza e un meraviglioso sangue colonne della sezione romana della S. A. I. viaggio aereo fatto il 15 settembre 1907, attra- freddo. Pilota il pallone Fides V della Brigata specia- verso il Belgio e la Francia, da Bruxelles alle Bona rag. Alessandro, console della Repubblica listi. falde dei Pirenei, raggiùngendo la quota di 7300 del Panama. — Infaticabile viaggiatore, ha già Ing. Cosimo Canovetti della Società Areoautica metri. Tutti ricordano anche l'avventura tocca- compiuto paiecchie volte il giro delle Americhe, Italiana, sezione di Milano. Piloterà il pallone tagli a Loano nel 1" gennaio dell'anno scorso, ed è presentemente nuovamente in viaggio Cirro di 1600 me. — Notissimo areonauta, all'Argentina. ha per questo sport una passione vivissima Citiamo il suo nome perchè, sebbene lon- e ne fanno fede le numerose sue ascensioni, tano, è una delle colonne della Sezione To- tutte coronate da magnifico successo. rinese della S. A. I. Fu il primo allievo del Celestino Usuelli. — E' il campione del- tenente Mina, dal quale la sua natura ardita l'areonautica italiana. Prima di dedicarsi alla ed amante delle avventare ha acquistato fa- areonautica ha eseguito viaggi in India, in cilmente l'entusiasmo per l'areonautica. Ha Cina, nel Giappone, in America, ed è celebre compiuto molte belle ascensioni, special- la sua ascensione sul Cimborazo. Dedicatosi mente da Milano, durante l'ultima Esposi- all'areonautica dal 1905, si appassionò tal- zione, ed è tra i piloti più audaci. Molto mente a questo sport così affascinante, che conosciuto a Torino, dove conta parecchi in breve si portò alla testa degli areonauti amici, vi ha esplicato un'attiva propaganda italiani. Conta ormai più di 100 ascensioni, a favore dell'areonautiea, riuscendo a con- di cui le più importanti sono: quella del vincere ed a portare seco in pallone i più 2 giugno 1906, in cui discese nell'Adriatico restii. e fu salvato per miracolo, mentre i suoi Mario Durando. — Ricevette il battesimo compagni vi lasciarono la vita; quella dell'll dell'aria nel 1904, partendo nel pallone fran- novembre 1906, in cui attraversò in 4 orò le cese del Laurent. Appassionato cultore del- Alpi, andando da Milano ad Aix-les-Bains, l'areonautiea, fu tra i primi soci fondatori scavalcando il Monte Bianco. In un'altra della Sezione Torinese, di cui è tuttora uno ascensione scavalcò il Bernina, andando da degli elementi più attivi. Eseguì molte ascen- Milano nel Tirolo. Ha preso parte alla sioni a Milano durante l'Esposizione del 1906. Gordon Bennett aeronautica del 1908 riu- scendo classificato 7° fra i concorrenti per Fu uno dei primi allievi del tenente Mina, il suo viaggio da Berlino alle Coste del ed in qualità di pilota condusse diverse Mare del Nord. Nel 1° gennaio dello scorso notevoli ascensioni, distinguendosi per l'ar- anno ha di nuovo scavalcato le Alpi andando ditezza e la felicità di guida. da Milano a Cannes. Prossimamente lo ve- Eseguì già una partenza dal Giardino Reale dremo guidare il suo dirigibile che venne col pallone Principessa Laetiiia nel giugno costruito nelle officine dell'ing. Miller di del 1907. Di grande tenacia ed intrapren- Torino. Una così brillante carriera areo- denza, promette di essere sempre prezioso nautica promette all'Usnelli ulteriori trionfi, per l'areonautica italiana. che non manche; à di conquistare. Tenente Luigi Mina. — Conta tra più ferventi volgarizzatori dell'areonautiea ed Mario Borsalino. — Il giorno in cui l'areo- all'attiva sua opera si deve in gran parte nautica italiana vide per la prima volta tra la fondazione della Sezione Torinese della le sue file Mario Borsalino, fu certo un giorno Società Areonautica italiana. fortunato per lei, perchè acquistò un amatore Uscito nel 1900 dalla Scnola d'applicazione appassionato e convinto, che doveva presto d'artiglieria e genio, prestò servizio nel 1903 contribuire nel modo più attivo alla propa- e 1904 nella Brigata specialisti, e fa parte ganda ed allo sviluppo di questo nuovo ora del brillante nucleo di areostieri mili- sport così affascinante e disconosciuto. Egli tari che si sono creati alla scuola del mag- conta numerosissime ascensioni, tra cui le giore Moris in quella brigata. principali sono : Prese a Roma la laurea in matematiche e a) La traversata del gruppo del Bernina venne a Torino professore aggiunto alla e dell'Ortler da Milano a Bolzano (Tirolo), il Scuoia d'applicazione d'artiglieria e genio, 30 giugno 1907 (altezza raggiunta 6800 m.), in seguito passò come allievo alla Scuola 19 ore di navigazione. di guerra, di cui ora sta per prendere il di- b) Il viaggio da Bruxelles a Agen (Lot ploma. Conta tra i primi soci fondatori et Garonne, Francia), km. 811 (15 settembre della Società Areonautica Italiana, allorché 1907), altezza raggiunta 7000 m. (Concorso di Il pallone Hansea pilotato da R. Landmann. si costituì a Roma nel 1904, e fu per due distanza internazionale),22 ore di navigazione. anni presidente della Sezione Torinese. e) L'ascensione in altezza a 7600 m. da Ha nel suo attivo molte ascensioni, tra cui la dove, sorpreso da una terribile bufera, dovette Torino ad Imola, il 5 luglio 3908. sua recente traversata delle Alpi, e quella di al- prendere terra in condizioni disastrose, rimanendo d) Il viaggio da Berlino a Lanstead (Foci del tezza, battendo il record d'altezza, raggiungendo gravemente feriti alcuni passeggeri. Weser) nel Concorso internazionale per la Coppa i 9200 metri, fatte ambedue col Piacenza. Gordon Bennett, l'H-12 ottobre 1908, 32 ore di Prato Previde. — Ha al suo attivo numerose navigazione. ascensioni ed ha riportato dei successi anche in Ultimamente tenne un riuscito corso di confe- renze sull'areonautica nel R. Politecnico, davanti E' detentore di diverse Coppe, tra cui quelle di gare importanti. Doveva nella presente gara pi- ad affollatissimo uditorio, dimostrando di unite Verona e di Asti. lotare il suo pallone Novara, di 1200 ine., quando alla pratica una non comune conoscenza teorica Longhi Cesare. — Appassionato all'areonautica, una grave sciagura domestica lo ha crudelmente dell'areonautiea. è uno dei più attivi soci della Sezione milanese, colpito colia morte del padre. alla quale appartiene già da due anni. Pilota Rolla rag. Pietro Felice, vice-console della Re- Guido Piacenza di Pollone. — La sua carriera esperto ed audace, tra i primi allievi dell'Usuelli pubblica di Panama. — E' uno dei primissimi areonautica è brillante. Il suo carnet è già ricco e del Frassinetti, conta ora nel suo attivo nume- fondatori della Sezione Torinese e venne nomi- di ascensioni, tra le quali alcune notevoli, tre rose ascensioni, tra le quali parecchie notevoli nato pilota della S. A. I. fin dal 2 settembre 1906. notturne, una da Torino a Recco, scavalcando eseguite da diverse città d'Italia. E' proprietario Ha al suo attivo numerose ed ardite ascensioni, l'Appennino e la sua nota traversata delle Alpi, del pallone Scimeli. Propagandista attivo e con- specialmente da Milano, durante l'ultima Espo- da lui eseguita il 4 aprile delio scorso anno in vinto, reppresenta un ottimo elemento della Se- sizione, di cui alcune notturne riuscitissime ed a compagnia del tenente Mina. Recentemente ha zione milanese e dell'areonautiea italiana. quote assai elevate. E' propugnatore, con ottimi vinto la^ coppa della Gara areonautica di Asti.

Ing. Roberto Prato Previde. Mario Durando. Mario Borsellino. Tenente Mario Schiesari. Ing. Canovetti.

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Nel 1909, unitamente al tenente Mina, battè il 2. Effimoff, con apparecchio Barman : due record dell'altezza toccando i 9200 metri. giri, 4 km., in 4'2" 1/5. Contemporaneamente industriale e sportsman, 3. Paulhan, con apparecchio Farman: due è veramente il tipo dell'uomo moderno che sa giri, 4 km., in 4' 3" 2/5. ritemprare i forti pensieri che procurano gli affari, Premio totalizzazione a distanza. dedicando i momenti di quiete al più emozionante Effimoff. Una partenza valida : atterra dopo degli sports, pel quale ha ora una vera passione. In unione al sig. Edgardo BeiKa è proprietario un giro. di due palloni: Àlbatros e Pegaso. Kuller, un giro, 2 km. Vento di 15 metri Edgardo Bellia. — Comproprietario con Guido a raffiche. Piacenza dei palloni Pegaso e Albatros è uno dei Premio di altezza. migliori piloti e conta anche lui numerose ascen- 1. Paulhan, 176 metri. — 2. Chaxez, 146 sioni. Anche egli, come il suo amico Piacenza, è metri. 3. Effimoff, 56 metri. industriale e coltiva con entusiasmo questo emo- zionante sport pel quale ha una vera passione. Premio dello slancio. Ecco le principali ascensioni compiute dal Bellia: Paul Merzbach. Alfred Dierlmann. Il premio dello slancio è vinto da Paulhan Partecipò col socio Piacenza alla Gordon-Bennett che nel secondo tentativo riesce a superare 1909, ove partiti da Zurigo scesero a Ròcknitz il filo a 23 metri. (Boemia). Col pallone Albatros fece viaggi note- 2° Premio del Ministero della guerra. 3° Coppa della Città di Torino. 4° Medaglia d'oro della Sezione di Torino della Società Areonautica Italiana. 5" Medaglia d'oro concessa dalla Società « Pro Torino ». 6" Medaglia d'oro della Stampa Sportiva, da assegnarsi al più giovane dei piloti concorrenti. Il Comitato promotore del Concorso è così composto : Annibali maggiore cav. Filippo, Presidente — Rolla rag. Pietro Felice, Segretario — Bellia Edgardo — Beria cav. Giacomo — Castagneris cap. Guido — Durando Mario — Ferrerò di Ven- timiglia marchese Alfonso — Galli della Mantica conte Carlo — Garino avv. Arturo — Gropello conte Giulio — Martiny ing. Gian Luigi — Te- nente Mina dott. Luigi — Moris avv. Renato — Piacenza Guido — Sehiesari tenente Mario — Usuelli Celestino — Vaccarino avv. Mario — Verona cav. Gustavo — Ing. Margary — Cini Rosano — Boetti cav. Carlo — Avv. Vittorio Lettel — Moggi Ercole — Egidio Candiani — Bnraggi avv. Giuseppe — Umberto cap. Agostoni. Pietro Felice Rolla. Comitato Esecutivo: Guido Piacenza. Annibali maggiore cav. Filippo, Presidente — voli: da Francoforte a Kiel. Da Torino a Porto- Beria cav. Giacomo — Boetti cav. Carlo — Can- fino con discesa in mare, ecc. diani Egidio — Verona cav. Gustavo, membri. La seconda gara boGciofila Avv. Mario Vaccarino. — E' proprietario del pallone Karakoram, ed è uno dei più giovani piloti della Sezione torinese. Appassionatissimo per la "Coppa Curio„ dell'areonautica, promette di diventare presto un Organizzata dal nostro giornale. ottimo campione e lo vedremo presto cimentarsi Il circuito aereo di Verona nelle più importanti gare italiane ed estere. Dicono che la statistica sia una scienza arida e senza poesia; pure, talvolta, anche la nuda esposi- 08! Tenente Mario Sehiesari. — Uscito nel 1902 dalla l_e prime classifiche zione delle cifre può dare qualche serena gioia di Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio, prestò risultati, ai quali nessuno credeva di giungere... Ed servizio all'8° artiglieria da campagna, lasciando Primo giorno 22 maggio: è con vera compiacenza che noi, a lavoro finito, Premio quotidiano di velocità; 2 giri, 4 km. 1. Lire 1000, Duray, 3' 31" 3/5. 2. Paulhan, in 3' 35" 3/5. 3. Effimoff, in 3' 40". 4. Cattaneo, in 3'54" 3/5. Premio quotidiano totalizzazione della distanza. 1. Lire 2000, Paulhan, 44 giri, 88 km. 2. Lire 1000, Effimoff, 16 giri, 32 km. 3. Lire 500, Chavez, 11 giri, 22 km. 4. Duray, 8 giri, 16 km. Premio passeggeri. 1. Paulhan, 22 giri, 44 km. 2. Duray, 2 giri, 4 km. 3. Chavez, 1 giro, 2 km. Premio quotidiano di altezza. 1. Lire 1500, Paulhan, metri 365. 2. Lire 500, Effimoff, 310 metri. 3. Chavez, 146 metri. 4. Cattaneo, 68 metri.

Friedrich Orueneberg. Secondo giorno 23 maggio. Cesare Longhi. Premio di velocità. di poi l'esercito per frequentare il corso di elet- guardiamo alle eloquenti cifre che segnano il nu- trotecnica Galileo Ferraris, e darsi quindi all'in- 1. Kuller, con apparecchio Antoinette: 2 giri, mero degli iscritti al II Torneo bocciofilo per la,, dustria, nella quale si occupa anche della ricerca 4 km., in 3' 47". Coppa Burlo. di interessanti novità. Partecipano ad esso venticinque delle nostre migliori e fiorenti società, con ottantadue coppie, Partito una prima, volta in pallone in gita di ossia 164 giuocatori ; risultato più brillante non piacere, si entusiasmò subito al nuovo sport, così poteva ottenere la nostra organizzazione, come da poter essere nominato pilota recentemente, ed tutte le altre nostre organizzazioni nei campi in meno di due anni. sportivi più disparati : dal ciclismo all'automo- Col capitano Agostoni partirà col pallone della bilismo, dal podismo all'atletismo... S. A. I. T. La lotta fra i campioni delle diverse società Capitano Agostoni. — Il fortunato sorteggiato sarà oltremodo interessante, perchè fra gli iscritti per pilotare il pallone Torino della Sezione tori- vi sono diverse celebrità nella messa a punto, nella ràffa e nella cosidetta bocciata. nese. Pur essendo alla sua 6" ascensione, dà affi- Ecco pertanto il lungo elenco degli iscritti e damento di diventare uno dei migliori, conoscendo delle società alle quali appartengono. I lettori la manovra perfettamente e racchiudendo in sè potranno così veramente apprezzare l'importanza ottime doti. che acquista questo II Torneo bocciofilo per la Coppa Durio e fermare la loro attenzione sui Premi ed organizzatori. nomi che si metteranno probabilmente a capo- I premi per il Concorso restano così stabiliti: lista. 1° Premio Reale e L. 2000 concesse dall'Asso- Società Bocciofila di Cuorgnè (3 coppie), si--», ciazione della Stampa Subalpina. Otto Pollack. Ugo Hiitz. gnori: Ravicchio Battista con Ravicchio Bene- eieLi per TORINO gomme Ditta PASCHETTA 8, Via Lagrange, 8 13 LA STAMPA SPORTIVA detto, Cortes^ Paolo con Cuminato Giacomo, Cagnone Ottavio con "Ghiglieri Antonio, Circolo Impiegati di Borgata Leumann (3 coppie), signori : Miglino Mario con Piovano Luigi, Nardi Giovanni con Apolle Pietro, Viale Angelo con Gior- danetti Cornelio. Sport Club di Borgata Leumann (8 coppie), signori: Frassati Eugenio con G. Bocchetto, Maina Pietro con Maina Tommaso, Zorzoli Ernesto con Zorzoli Luigi. Società Bocciofila di Riva di Chieri (4 coppie), signori: Vastapane Angelo con Vastapane Giuseppe, Masera Antonio con Boria Ettore, Gilardi Pierino con Vol- zano Giuseppe, Olivero Severino con Cigliano Giu- seppe. Società Sportiva di Chieri (1 coppia), signori: Fer- rerò Livio con Romeo Carlo. Società ciclistica « La Torino » (2 coppie), signori : Protto Tito con Protto Cesare, Bertolino Luigi con Peyla Enrico. Circolo Industria di Turino (6 coppie). Sono i deten- tori della Coppa Durio i signori : Longo Ermanno con Ravelli Battista, Ravelli Luigi con Musy Mario, Ardirizzo Aless. con Balbo Emanuele, Pezzana G. B. con D. Camandona, Viretti Carlo con Ferrerò Ce- sare, Milani Guglielmo con G. B. Garrone. Circolo Commercianti di Ctiriè (3 coppie), signori : Donalisio Giacinto con G. Montanarini, Drappero Giovanni con Olivetti Carlo, Arizio Angelo con Pi- sani Edoardo. Società « La Concordia » di Torino (1 coppia), si- gnori : Gravoglio Antonio con Gamba Giovanni. Unione Sportiva di Ctiriè (3 coppie), signori: Bottino Giuseppe con Peris Placido, Massa Luigi con Man- cinelli Umberto, Ferrato Domenico con Fiorio Bat- tista. 11 torneo bocciofilo di Genova. - Le squadre che vinsero il 1" ed il 2" premio. (Fot. L. Guarneri - Genova). Società « La Filoboccia » di Torino (3 coppie), si-

Unione Bocciofila di Asti (3 coppie), signori : Villata A. con Bianino Domenico, Mana Mutisio con Bal- loira Francesco, Bosco Massimo con Schiappacasse U. Club Alpino di Torino (3 coppie), signori: rag. Fava Annibale con rag. Goss Giulio, Ferrerò Alfonso con Fava Albino, Fava Lodovico con Viviani Amedeo. Società La Piemonte di Torino (3 coppie), signori: Cartello Battista con Ferrerò Felice, Saroglia Gio- vanni con Pertona Rodolfo, Demo Paolo con Lovera Luigi. Club Sport Audace di Torino (2 coppie), signori: Pacaud Annibale con Rossi Eugenio, Spinoglio Ed- gardo con Spinoglio Umberto. Club Sportivo Aquilas di Torino (3 coppie), signori: Brosio Marino con Rubatto Giuseppe, Filippo Nicola con Bazzani Alfredo, Colli Pietro con Garino Michele. Sporting Club di Torino (4 coppie), signori : Castello Giuseppe con Berrà Guido, Rosso Carlo con Frassini Maurizio, Filippa Angelo con Gilardi Vittorio, Gi- lardi Alfonso con Panelli Francesco. Totale: 82 coppie, pari a 164 giuocatori; Società diverse in gara 25.

Il Giro Ciclistico d'Italia

La IV tappa Teramo-Napoli.

Al momento di andare in macchina va a termi- nare la IV tappa del Giro d'Italia Teramo-Na- poli, lem. 319, in cui arrivano: 1. Albini, 2. Brocco, Il torneo bocciofilo di Genova. — La squadra 3" premiata. (Fot. L. Guarneri - Genova). 3. Dortignac, 4. Gaietti.

griori: Basso Angelo con Granotti Cesare, Boggio Alfredo con Rosina Giuseppe, Febbraro Carlo con Ghirlanzoni Carlo. • Unione Sportiva di Torino (2 coppie), signori : Ricossa Ferdinando con Casella Carlo, Casella Guglielmo con Avrao Umberto. . . Club Ciclistico * Tiobur » (8 coppie), signori: Garetto Lorenzo con Savio Antonio, Garetto Carlo con Tro- cano Virginio, Brosio Lorenzo con Pasaaleva Gia- como, Brosio Giuseppe con Bava Giovanni, Regis Michele con Tosco Giovanni, Rubietti Enrico con Accorsini Paolo, Brunero Domenico con Virano Do- menico, Savio Giuseppe con Molineri Valente. Baraonda Club di Torino (5 coppie), signori : Cotono Mario con Cottino Alberto, Perucca Giuseppe con Al- benga Siro, Losa Giacinto con Costantino Angelo, Serra Cesare con Brossa Antonio, Arduino Giovanni con Guerra Francesco. Società Bocciofila La Rivolese di Rivoli (2 coppie), si- gnori : Tenivella Pietro con Vigon Carlo, Morra Carlo con Vieto Giacomo. . . IT. P. I. Atalanta di Torino (2 coppie), signori: Bu- scagliene Mario con Giorda Augusto, Olivero Pietro con Cagno Celestino. . . Sport Club di Rivoli (9 coppie), signori: Neirotti Ferdinando con Tmivella Giovanni, prof. Nerva con Mazzetti Giovanni, Morra Michele con Bazzi Andrea, G. Pramaggiore con Vezzotti Paolo, Regale Agostino con Ravera Felice, Prandelo Angelo con Olivero Jt ìetro, Martarano P. con Crosazzo Angelo, Ampressio Angelo con Piattino Giovanni, Spra Edoardo con Argenta Giovanni. . Società la Crimea di Torino (2 coppie), signori: Mon- tesi Giovanni con Ferrerò Adolfo, Demo Martino con Fino Giovanni. . . rr*t La seconda traversata notturna di Napoli (km. 7). — Da sinistia: B.[Strino, 4" arrivato; DeliGaudio, dell Au- Società Bocciofila di Chieri (2 coppie), signori: Cot- Bfdace, 2° arrivato; Arturo Reggio, della E. Nave <"Regina Margherita », 1° armato in 10' 40" ; Tartaglione, dt, tino Vincenzo con Mottura Francesco, Bagnasacco i(l!j Club Italia, 3° arr. ; Mastroianni, 6" arr. ; Eorrelli, 7° arr. L. (Fot- T. Bozza - Napoli). Secondo con Elia Giovanni. PNEUM/qTICI 14 LA STAMPA SPORTIVA

ad altezze straordinarie, ed a percorrere distanze indefinite in nn tempo gradatamente sempre minore ! Paolo Perry.

Il precursore dell'areoplano. Dire come e quando l'idea di camminare, di nuotare e di volare si sia manifestata nell'uomo, sarebbe un'ipotesi alquanto azzardata; sappiamo però che lo scopo del moto è la conoscenza del- l'ignoto. L'uomo cammina per esplorare le regioni della terra, nuota per esplorare quelle dell'acqua e vola per esplorare quelle dell'aria. Il camminare, il nuotare ed il volare, nel senso che noi intendiamo, non richiedono l'aiuto della forza umana, ma di quella meccanica. L'uomo, nobilitato di una intelligenza superiore a quella di altri esseri a lui conosciuti, ed incoraggiato dal progresso che seppe, con perseveranza as- sidua, ottenere collo studio delle scienze esatte, è riuscito a farsi trasportare comodamente nelle varie regioni della terra e dei mari, ove non po- teva trasportarsi col solo ausilio delle proprie forze. Chi avrebbe mai creduto che gli esperimenti di Fulton ci avrebbero fornito l'odierno piroscafo a bordo del quale, in pochi giorni, attraversiamo Molon, suWareplano, pronto a partire. (Fot. Argus Photo-Reportage). oceani "! Chi avrebbe mai creduto che gli esperimenti di Stephenson ci avrebbero fornito l'odierno wagon- anche il vuoto al disotto delle sue ali, in tutto lo salon ohe, in poche ore, ci trasporterebbe attra- Della locomozione aerea spazio percorso dalle ali stesse, per portarsi, dalla verso estesissimi territori ? posizione orizzontale a quella verticale. L'aria, Chi avrebbe mai creduto che la scoperta di Perchè e come volano gli uccelli. che come tutti sappiamo, aborre il vuoto, corre Archimede, cioè « che un corpo solido immerso a rioccupare il posto lasciato vuoto dal movimento, in un fluido qualunque viene spinto dal basso Per potersi dirigere nell'aria è necessario avere e così l'uccello ha fatto nascere due un punto di appoggio. correnti di aria, dal basso in alto, Dunque, tanto all'uccello, come a qualunque al disotto delle sue ali stesse. altro che voglia solcare gli spazi aerei, in qual- Ad un tratto l'uccello fa atto di siasi direzione ed a qualunque altezza, è indispen- spingere nuovamente le ali in basso; sabile questo punto di appoggio. Quanto più un ma questo movimento gli viene im- soggetto, che viene librato in aria, sarà specifica- pedito dalle due correnti di aria che, mente pesante, tanto maggiore sarà il suo punto come ho detto sopra, esso ha provo- di appoggio. Ed ecco perchè e come volano gli cato dai basso in aito. Allora che uccelli. Quanto più essi sono pesanti ad ali chiuse, cosa fa l'uccello? si appoggia con tanto maggiore sarà la resistenza che essi potranno forza, con tutto il piano inferiore opporre alle correnti aeree, quando, ad ali spie- delle ali, a queste due correnti, e gate, si lanciano in una qualsiasi direzione. solleva il suo corpo. Veniamo all'atto pratico. Prendiamo ad esempio Lo stesso come avviene a noi, il piccione. quando, in una sala di ginnastica, Esso è in terra e vuole lanciarsi nell'aria. La appoggiate le mani sopra le paral- prima cosa che fa è questa: distende, con forza lele, facciamo forza con le braccia e velocità, le sue ali lateralmente ed orizzontal- e solleviamo il nostro corpo, fino a mente, ed appena le ali sono interamente distese, le che le braccia siano tese. volge, con impeto, in alto, in modo che esse vanno Ripetendo Io stesso movimento, quasi a toccarsi. Con questo movimento l'uccello l'uccello si allontana rapidamente ha scacciato l'aria sopra di sè non solo, ma ha fatto dalla terra, sempre in direzione ver- ticale. Se, oltre innalzarsi, vuole anche avanzarsi, allora, invece di battere le ali dall'alto in basso e viceversa, in senso verticale, le muove un poco obliquamente in dietro; così le cor- renti d'aria che esso sviluppa, in- vece di essere in direzione verticale, si formano alquanto oblique in modo che fanno con la terra un angolo più o meno ottuso. Allora egli, oltre che innalzarsi, si avanza. Noi abbiamo, tante volte, osser- vato i ragazzi quando ginocano a rincorrersi. Uno scappa e due altri lo inse- guono. Il primo aumenta o dimi- nuisce la velocità ; si arresta, si volge improvvisamente a destra o Circuito aereo di a sinistra ; ad un tratto eseguisce un semicerchio e torna indietro. Lo stesso per- all'alto con forza uguale al peso del volume corso, colia stessa velocità e direzione e colle stesse dislocato », ci avrebbe condotto alla vigilia della interruzioni del primo, lo coprono i due ragazzi navigazione aerea con una velocità molto supe- che lo inseguono, stando sempre sulle orme di lui. riore a quella ottenuta dal vapore ? Questo è, nò più nò meno, che il giuoco che Verso il principio del secolo xvi, sotto il regno fa il più agile degli uccelli : la rondine. La ron- di Giacomo IV, di Scozia, un italiano audace ed dine rappresenta il ragazzo che fugge; le due intelligente pretendeva avere scoperto il modo di correnti di aria provocate dal battito, più o meno trasformare in oro gli altri metalli. rapido, più o meno obliquo delle sue ali, rap- Il re avendo inteso parlare di questo prodigio, presentano i ragazzi che inseguono. Colia diffe- lo fece chiamare a sè e gii offrì di installare un renza che queste due correnti aeree, oltre che laboratorio nell'abbazia di Tungland, colla spe- inseguire la rondine, la spingono e la sostengono ranza di veder presto aumentate le ricchezze nell'aria, colla velocità e forza da essa volute. quasi esaurite del suo tesoro, ma il risultato fu L'aquila, l'uccello il più pesante di tutti, si libra negativo. ad altezze ove il passero, più leggero, non può Il re, rimasto deluse, rimproverò il suo ospite; arrivare. Ciò conferma sempre più quanto sopra però questi trovò mezzo di convincere Sua Maestà abbiamo dimostrato, cioè: che quanto maggiore del suo profondo sapere, assicurandolo che la sua Il Circuito di Verona. è il peso specifico di nn corpo che noi lanciamo scienza gli avrebbe permesso perfino di volare in A sinistra: Quintarelli, segretario del Comitato. — A in aria, tanto maggiore è il suo punto d'appoggio, Francia. destra: l'aviatore Cattaneo e il prof. Iachia, diret- e naturalmente maggiore, come sempre sopra ab- Preso su parola, il re ordinò si costruissero tore della Scuola d'Aviazione di Milano, biamo detto, la resistenza che egli potrà opporre due ali secondo le istruzioni del suo protetto, (Fot. Argus Photo Reportage). alle correnti aeree e quindi la facilità di elevarsi affinchè questi potesse, in un giorno da fissarsi,

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volare dall'alto del Castello di Stirling; ma ap- pena l'infelice si slanciò nello spazio, precipitò Bulla piazza e si fratturò una coscia. Un secolo più tardi il prof. Fleyer diede una conferenza sull'arte di volare, contentandosi di elucidarne solamente la parte tecnica. Un frate, che si trovava presente, convinto della possibilità di volare, decise di mettere in pratica la teoria del professore, e, dopo aver costruito un meccanismo per eifettuare il suo desiderio, in presenza di una popolazione entu- siasta, dall'alto di una torre si affidò al destino. Il povero frate, precipitando, ebbe fratturate le gambe, e, fra atroci spasimi cessò la sua vita. Nel 1670, il celebre matematico Borelli, pub- blicò un suo lavoro: De Motu Animalium, col quale dimostrava l'impossibilità di sollevarsi o di rimaner sospesi in aria per mezzo di un mec- canismo messo in moto unicamente da forze umane. Questo lavoro convinse molti appassionati del- l'arte, i quali, abbandonando la teoria delle ali, studiarono il modo di eifettuare quella di Ar- chimede. Nello stesso anno, Francesco Lana, gesuita, pubblicò il suo: Prodromo dell'Arte Maestra, ba- sandone i suoi calcoli unicamente sulle scoperte di Galileo e di Torricelli, senza riferirsi a più importanti la vori sulla pneumatica, pubblicati durante i 30 anni che seguirono quelli dei due scienziati italiani, e particolarmente sulle inven- • zioni di Otto Guericke. L'areostato del Lana, di forma sferica, era di ottone sottile, e misurava 25 piedi di diametro. Circuito di Verona. — Le segnalazioni. (Fot. Argus Photo-Reportage). Per quanto la t'orma dell'areostato fosse mate- rialmente sferica, la sua forma morale sembra fiei, che si partecipavano a vicenda. diosi spettacoli che l'occhio abbia mai goduto. La loro idea era quella di sollevarsi L'areostato venne trasportato dal vento, indi fino alle nuvole mediante una nu- rimase sospeso per dieci minuti, poi cadde len- • . vola artificiale composta di vapore tamente in un campo a un miglio e mezzo di leggero, la quale, chiusa ermetica- distanza dal luogo di ascensione. mente in un sacco sottile di grande Un imperfetto resoconto di questo imponente dimensione, si sarebbe so'levata alle spettacolo venne, di fretta, trasmesso a Parigi, e più alte regioni. da quella capitale la nuova si sparse in un ba- Fra le sostanze iiuidiche, i Mont- leno in tutte le principali città d'Europa. golfier scelsero il gas idrogeno es- Come accade di tutte le scoperte scientifiche, sendo questo più leggero dell'aria, lo scienziato accademico gridava: Impossibile !, lo e che introdotto in sacchi di carta scienziato da caffè: O'est une blague, ed il vulgo: e di seta sottile provocò l'ascen- Ce n'est gue l'oeuvre du diable. sione, come si era previsto ; ma A. 0. Munro. dopo pochi secondi i sacchi gonfi, per causa del rapido liberarsi del fluido attraverso le fessure ed i CORRISPONDENZA pori, caddero inerti al suolo. La fa- cilità colla quale ogni sostanza in- Verona. Galletti. — Troppo scure. Peccato. Rin- compatta di tessuto permette al gas grazi Fagiuoli per il giro d'Italia. Roma. Collari. — Sta bene. Ci conto. V. G. di liberarsi è dovuta alla sua estre- Bergamo. Cicogna. — Pazienza. Obbligati ugual- ma fluidità e all'attrazione che esso mente della cortese comunicazione. ha per l'aria atmosferica. Nel tempo di cui parliamo l'applicazione della vernice per impedire lo scappare del gas non era ancora in uso. Le scoraggianti difficoltà incon- trate dai fratelli Montgolfier deci- sero questi di sospendere i loro esperimenti areostatici; ma nel no- vembre del 1782 Giuseppe, trovan- 1/ • dosi in Avignone, ed avendo pro- V. . - curato un sacco di forma paralleie- ...... ; ...... , : pipeda con uu cerchio all'apertura inferiore, e di una capacità di 45 piedi cubi, fece accendere, sotto l'o- Y : rificio del sacco, della carta, ed os- . i ^^^^^^ servò che questo si gonfiò immedia- tamente, si sollevò all'altezza di 75 piedi e rimase sospeso fino a che I voli di Chavez. si fosse raffreddato. Al suo ritorno ad Annonay, Giu- essere stata quella di un gran fiasco, perchè i seppe comunicò il risultato ottenuto dal fratello, e più celebri scienziati dell'epoca, come il Hooke, fu deciso di riprendere gii esperimenti su alta il Leibnitz, lo Sturminius e lo stesso Borelli, dopo scala. d'aver letto il Prodromo, non si astennero di con- La prima ascensione ebbe luogo il 5 giugno dannarlo, provando matematicamente come il 1783 ad Annonay, in presenza di un gran con- progetto del gesuita fosse assolutamente impra- corso di invitati e di spettatori. Il pallone era ticabile. fatto di varii pezzi di lino strettamente abbot- Un'osservazione che per quanto fuor di luogo, tonati; due nomini accesero il fuoco sotto il pal- crediamo interessante: la maggior parte di coloro lone, che alimentavano con piccoli manipoli di che ambirono di volare erano frati, preti e gesuiti; paglia sminuzzata. perchè? Forse perchè il clero, cullandosi in un L'areostato, sospeso da corde, andava gonfian- ambiente mistico, credeva facile imitare la leg- dosi gradualmente assumendo una forma estetica, genda col cercare di penetrare le regioni celesti ed in cinque minuti era completamente teso; la prima che ia sua spoglia mortale fosse traspor- sua forza era tale che otto uomini potevano fre- tata nelle regioni sotterranee ! narlo con difficoltà. Appena fu dato il segnale di L'invenzione del pallone è dovuta esclusiva- partenza colla parola lachez ! le corde vennero mente a Stefano e a Giuseppe Montgolfier. Ste- abbandonate ed il pallone ascese istantaneamente fano si era dedicato allo studio delle matema- ad una certa altezza, dopo di che la sua velocità tiche, Giuseppe a quello della chimica e delia continuò uniforme sollevandolo ad un'altezza di filosofia naturale. Associati nel commercio del più che nn miglio. La nuvola artificiale dilegnan- Il Circuito di Verona. padre, rinomato fabbricante di carta a Annonay, dosi gradualmente dallo sguardo della popola- Oli aviatori Clément (a sinistra) e Efimoff (a destra). erano anche associati nei loro progetti seienti- zione acclamante, presentava uno dei più gran- (Fot. Argus Photo-Reportage),

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Il Circuito Aereo di Verona

(Impressioni a volo d'uccello). I concorrenti. Il Circuito di Verona si è inaugurato domenica 22. Gli aviatori presenti, come è noto, sono 8, ma i tipi di macchina non sono che 3. Farman trionfa con 4 apparecchi, pilotati da Paulhan, Effimoff, Chavez e Duray. Segue il tipo Blériot, con 3 apparecchi e 2 campioni, Molon, Cattaneo, e chiude Antoinette, con Kuller. Ma i quattro Farmans non sono identici, anzi, sono tutti differenti, e segnano le quattro tappe attraverso cui è passata la macchina francese per giungere al ti po che ha vinto la Londra-Manchester. Duray, il biondo compagno di Rougier, possiede il primo tipo Farman, quello che si rivelò a Reims. Paulhan, naturalmente, pilota il tipo ultimo, quello della grande vittoria del Daily Mail. Tra i due Blériot vi sono due macchine interessanti, quella di Cattaneo, una libellula, minima di proporzioni, leg- gerissima, che porta un motore Gnome, di forza ter- ribile ; e la seconda macchina di Molon, che è ani- mata da un Anzani 5 cilindri, una novità in cui i tecnici hanno grande fede. Il premio della velocità. — Vola Paulhan. E' il volo più atteso. Un lungo applauso dà il ben- venuto all'eroe massimo dell'aviazione, ed il volatore di gran razza si rivela immediatamente. Gli altri volano piuttosto bassi. Paulhan si erge subito alla conquista di una grande altezza. Per noi che osser- viamo dall'alto, il suo volo non si profila più sulla terra, ma sul cielo. Quando passa davanti alle tri- bune, la folla, che è andata aumentando, manda un saluto clamoroso. Egli rimane insensibile, sorreg- gendo nella destra la leva del timone, afferrato con Circuito di Verona — Gli hangars. (Fot. fr.lli Fantato - Verona). la sinistra all'asta di sostegno, sporgendo indietro i gomiti come se lavorasse ad un apparecchio di gin- nastica. bligatorii, scosso di quando in quando da lunghi arrovesciando il biplano sulla coda, per spingerlo Ecco la volta del quarto pilota Farman di Chavez ; fremiti ondati, ed atterra, con bella facilità, da- più violentemente alla conquista di una vetta più ottimo volatore, anche egli calmo, sicuro, che prova vanti al suo hangar. alta; e dopo lo slavo parte Duray, e dopo Duray le ali ed il motore a questo nuovo ambiente senza parte Chavez. sollevarsi molto dal snolo, ma che rivela la sua abi- Il volo di altezza. — L'audacia di Effimoff. Paulhan, dalla sua altezza tremenda, vide l'as- lità grande nelle svoltate, che fa con una disinvol- salto, e salì ancora, uscì dall'areodromo, veleggiò tura da grande signore. Questo volo dimostra l'ec- Al premio di velocità è seguito quello di al- cellenza del tipo Farman, che è un sorprendente tezza. verso Brescia, ritornò verso Verona, varcò l'Adige, navigatore dell'aria, ma poiché si diventa presto blasés Effimoff scattò prima fuggendo a nord, piegando si ridusse ad una sottile lineatura azzurra, quasi in fatto di aviazione, si desidererebbe un poco di va- ad ovest, ripiegando ad est, pigliando nel breve impercettibile, nell'azzurro del vespero, onde rietà nei tipi e un poco meno di uniformità nelle viaggio un immenso spessore di aria, sollevan- nessun suono di vita giungeva più. macchine vittoriose. Quei profili di pesce dalla coda dosi ad un'altezza che dava le vertigini, portan- Intanto, gli altri tre areoplani correvano, si mozzata perpetuamente volanti con una sicurezza incrollabile, ci fanno desiderare qualche altra linea dosi a piombo sopra le nostre teste. Tutti si alzavano, si sormontavano, senza posa, in una diversa, una libellula di Blériot od anche il grosso aspettano che lo slavo continui in questa folla romba che si approssimava, ci sfuggiva, in una scatolone di Voisin. spirale, ma Effimoff è venuto a Verona per farci vicenda perenne, che non si rassomigliava mai. rabbrividire : al punto supremo che ha raggiunto Un treno passò e lanciò il suo fischio ai nuovi Il magnifico volo di Gattaneo. sulle nostre teste inchioda il motore. viandanti dell'aria. Tutto l'orizzonte era ingombro Cattaneo, il solo connazionale che prenda parte Quella cessazione subitanea del rombo, che ci del ricamo terminato dei voli. Si dimenticava che a questa gara, parte nel suo Blériot, assoluta- sovrasta, ci atterrisce come se il cuore dell'areo- era una gara, che tutti i biplani erano partiti dal mente inverosimile, tanto esso è piccolo. Quando plano si fosse arrestato ed il povero Effimoff prato, si pensava ad un anno duemila, ed al cielo passa davanti, noi gli inviamo, con un grande fosse rimasto preda della bruta forza di gravità. solcato in tutte le direzioni dalle nuove dotte, grido, il nostro augurio. Egli solleva la sinistra Ed infatti il biplano scende come un falco, quasi volta ciascuna alla sua fortuna. Effimoff, Duray, dalla cassetta oblunga, in cui è iscatolato, e la verticalmente sulle nostre teste. A cinquanta Chavez, compresero che i loro sforzi erano vani, scuote in alto, in cenno di saluto, e corre via, metri Effimoff ristabilisce il contatto : il biplano che non avrebbero raggiunto mai Paulhan, per- con un lento oscillare longitudinale, che corre la accentua la sua diagonale, ed in tre minuti è sul duto fra le nubi più alte, e calarono, un dopo macchina dall'elica alla coda, ma con una sicu- prato. l'altro. rezza confidente, di cui nessuno degli aviatori Il miracolo di Pauihan. Quando Paulhan vide sgombro il cielo sotto- italiani a Brescia aveva dato esempio. Paulhan vincerà; ma Effimoff non vuole la- posto, si decise ad abbandonare il suo nido ver- Compie brillantemente i due giri di pistaioli- sciargli la vittoria indisturbata. Parte anche lui, tiginoso. Rivolse il timone di profondità, frenò il motore e con un volo piane, che fece fremere, in trenta secondi atterrò davanti al suo hangar. Un uragano di acclamazioni lo ricevette: egli vinse il premio dell'altezza, il premio con passeg- geri, il premio di totalizzazione della distanza della giornata, e si piazzò meravigliosamente per il grande premio di totalizzazione generale. Vinse, cioè, tutti i premi disponibili, meno quello di velocità.

CORRISPONDENZA

Cuneo. Garelli. — Sta bene. Aquila. Durantini. — Grazie. Castel di Sangro. Fiorio. — Grazie. Biella. D. Guabello. — Riconoscenti. Venapro. Console Touring. — Grazie ogni premu- rosa risposta. Ferrara. Cristiani. — Sta bene. Speriamo meglio in altra occasione. Napoli. Bozza. — Idem. Bimini. Barillari. — Idem. Arezzo. Capacci. — Idem. Padova. A. Nelli. — Idem. Massa. Console Touring. — Veramente obbligati di tanta premura. Napoli. Bozza. — Per ora ci dobbiamo occupare del circuito di Verona e per ciò non abbiamo spazio per altri voli. Foligno. Pasquini. — Ci spiace. Per i programmi ci manca lo spazio. Brescia. G. G. — Grazie. Non interessa. Gattinara. Sodano A. — Non può essere pubblicato in questo momento. Milano. Fumagalli. — Va bene tutto. Perugia. Madruzza. — Grazie. Attendiamo.

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La quinta Targa Florio

La «Peugeot» vince la Coppa delle vetturette. La Targa Florio, l'unico grande premio auto- mobilistico che sopravisse alla scomparsa di tutti gli altri, ha compiuto ancora una volta valida- mente il suo ufficio, quello di mettere in mostra un nuovo valore umano e meccanico e di rime- ritarlo con gli allori del trionfo. Lunedì mattina il cielo era grigio. Spirava un violentissimo vento sciroccale. Poca gente sui treni da Palermo e alle tribune. La partenza vien data dalla stazione di Cerda, ove è posto il traguardo, alle 8,50. Parte prima la vettura Sigma (che cosa è?) guidata da De Pro- speris. Seguono poi a 10 minuti di intervallo la Fiat con Craviolo; la Peugeot con Giuppone; la Spa con De-Seta, figlio del prefetto, che ha as- sunto per l'occasione il pseudonimo di Niki; la Lancia con Olsen; Franco con Cariolato; Peugeot con Boillot; Peugeot con Gonx. All'ultima ora Giaconia s'è ritirato. La Berliet di Wagner e la Seat con Sandonnino sembra che non si siano mai isoritte. Mentre si attende il compimento del primo giro si fanno disparate previsioni sull'esito della corsa. Intanto giungono notizie di Craviolo il quale dev'essere rimasto in panne presso Caltavuturo ; Cariolato su'vettura Franco, vincitore della Targa Florio. (Fot. Lo Cascio - Palermo). desta però apprensione il fatto che i telegrammi fatti dal campo sono rimasti senza risposta. Il polvere. Anche la pioggia comincia a cadere, Egregiamente preparata dal direttore della festa cav. Florio telegrafò a Caltavuturo perchè si sicché tutti cercano di ripararsi alla meglio. Alle prof. Vittorio Quaglia, unitamente al presidente mandino uomini alla ricerca di Craviolo. 2,20 si ode la solita cannonata che annunzia l'av- dello Sport Pedestre Genova signor G. B. Ilota, coadiuvato dai professori cav. Bruttini Amedeo, Presso Castellana ha avuto pure una panne vicinarsi di una vettura : è Giuppone che sorpassa Butta Mario, Marchisio Teotimo, Kavano Carlo Olsen, il quale perciò ha perduto molto terreno. il traguardo tra gli applausi dei presenti. Felice, Carlo Tassi, maestro Fioranti Luigi, in Alle ore 11,37 si ode il colpo di cannone che Egli ha coperto i due giri del circuito di com- totale vi parteciparono millecento studenti e annuncia l'arrivo della prima vettura; dopo pochi plessivi 300 chilometri in ore 5,25. Alle ore 2 55 alunni d'ogni parte della Liguria. minuti difatti passa come una freccia Giuppone, giunge Boillot in un tempo ancora migliore, giacché che, partito terzo, arriva primo compiendo il impiega a coprire i due giri ore 5,20. Alle 3,21 A Genova la marcia collettiva delle squadre primo giro in ore 2,42. Egli non si ferma alla giunge Goux, impiegando ore 5,31. ebbe mèta i pittoreschi Piani di Sant'Eusebio, stazione di rifornimento e si inoltra subito verso Si apprende che Olsen si è fermato presso Ca- signorilmente ospitate dal proprietario signor Cerda per il secondo giro. Alle 12,15 tuona un talvuturo, cosicché ormai è assicurata la vittoria Giacomo Gesino. altro colpo di cannone : è Boillot che partito ul- di Cariolato nella Targa Florio. Prestò lodevole servizio la fanfara della Mo- timo, arriva secondo facendo il giro in ore 2,39; Cariolato giunge alle ore 3,45, coprendo i due derna Genova diretta dal maestro Boschetti. in questo modo Boillot supera il record di Sizaire, giri in ore 6,20. Ecco quindi la classifica defini- Ecco la premiazione : che su vetturetta Sizaire-Naudin compì il giro tiva: Cariolato, con macchina Franco, vince la Marcia collettiva km. 20. — 1. E. Scuola tecnica due anni addietro in ore 2,58. Il terzo arrivato Targa Florio; Boillot, con vetturetta Lion-Peugeot, G. B. Bagliano, Genova, grande medaglia argento, è Cariolato che compie il giro in ore 2,59. vince la Coppa delle vetturette, nonché quella dono di S. E. il Ministro dell'agricoltura, indu- Quarto giunge Goux, il quale impiega ore 2,43. dello Sport Club. stria e commercio ; 2. B. Scuola tecnica Ugolina Quinto De Prosperis, che impiega ore 3 e 2 mi- Giuppone, secondo, vince il premio dello Sport Vivald', Genova, grande medaglia bronzo, dono di nuti. Dopo di lui giunge Olsen, che compie il giro Club di L. 800; Goux, terzo, il premio dello Sport S. E. il Ministro della pubblica istruzione; 3. Isti- in ore 3,28. De Seta è rimasto in panne presso Club di L. 500. tuto Orfanotrofio maschile, Genova, grande me- Castelbnono ; Craviolo si è fermato presso Calta- La marcia delle tre vetturette Peugeot è stata daglia bronzo, dono di S. E. ii Ministro della vuturo essendosi rotto un asse della vettura in davvero ammirabile. guerra; 4. Sezione ginnastica Albergo dei poveri, uno svolto mal preso, fortunatamente senza danno grande medaglia vermeil, dono del Prefetto sena- alle persone. tore Garroni; 5. Istituto Artigianelli, Genova, grande medaglia argento, dono del Municipio di Dall'esame del primo giro i migliori tempi sono Genova ; 6. B. Scuola tecnica, Spezia, grande me- quelli delle tre vetturette Peugeot. Dietro a queste L'annuale festa sportiva delle Scuole secondarie daglia e diploma d'onore; 7. K. Scuola tecnica è Cariolato, che lascia molto indietro Olsen e Usodimare, Genova, grande medaglia e diploma De Prosperis, che sono rimasti soli a contendergli d'onore ; 8. E. Scuola Magistrale, Genova, diploma la vittoria. La chiusura della festa sportiva delle scuole d'onore ; 9. E. Scuola tecnica G. Mameli, Genova, Mentre si attende il compimento del secondo diploma d'onore: 10. B. Scuola tecnica Nino giro densi nuvoloni si accumulano sopra le tri- secondarie organizzata dallo Sport Pedestre Ge- nova si è effettuata domenica scorsa ed è riuscita Bixio, diploma d'onore; 11. E. Istituto tecnico e bune. Il vento, già forte, diventa impetuoso, mi- nautico, Genova, diploma d'onore. nacciando e sconquassando le tribune e proiet- veramente una festa dello sport pratico eminen- tando in faccia al pubblico nembi di terra e di temente educativo. Gare di salto. — Premio unico d'onore di S. E. il Ministro dell'agricoltura industria e com- mercio all'Istituto Artigianelli, per aver conse- guito il maggior numero di punti. Seguono nella classifica: 2. R. Scuola tecnica U. Vivaldi, diploma d'onore; • 3. R. Scuola tecnica G. B. Baliano, diploma d'onore. Premi maggior numero di classificati : 1. Istituto Orfanotrofio, grande medaglia bronzo di S. E. il Ministro dell'agricoltura, industria e commercio: 2. B. Scuola tecnica U. Vivaldi, grande medaglia bronzo di S. E. il Ministro della pubblica istruzione ; 3. B. Scuola tecnica G. B. Ba- liano, grande medaglia argento del Municipio di Genova; 4. R. Scuola tecnica, Spezia, grande me- daglia bronzo del Municipio di Genova ; 5. Sezione ginnastica, Albergo dei poveri, diploma. Gara di corsa veloce. — LE. Scuola tecnica G. B. Baliano, Genova, grande medaglia vermeil; 2. E. Scuola tecnica Ugolino Vivaldi, grande me- daglia argento; 3. B. Scuola tecnica A. Usodi- mare, grande medaglia bronzo.

CORRISPONDENZA. Lucca. Lancinoci. — Troppo scure. Se non sono chiare le fotografie, dobbiamo rinunciare alla ripro- duzione, poiché, data la grande tiratura, occorrono elichés buoni, Teniamo in sospeso. Fateci avere gli ingrandimenti delle stesse fotografìe. Cuneo. Ghiglione. — Come vedete, la corsa per la Coppa Industriali venne seguita dal nostro fotografo Boillot, su Peugeot, primo classificato nella corsa per la Coppa di vetturette. cav. Zoppis. L'altra è irriproducibile. Grazie in ogni (Fot. Lo Cascio - Palermo). modo. VELOCIPEDI DI MARCA MONDIALE Massima Eleganza, Leggerezza e Solidità , SEIDEL & N AUM ANN - DRESDA Deposltg va. Italia.: EIXZCIXJIQ SECONDO - VEBONA. aj JS. u i n jar A a JT u LI x J VA

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sfrenato ed il divertimento eccitante diveniva un convenienti non ne avvengono più, nò gli animi bisogno, quando la plebe affamata e sitibonda di si accendono tanto da venire a combattimenti. divertimento non invocava che panern et circenses, • anche la corsa decadde e fu data a ludibrio ai * * sozzi imperatori, che di quel nobile esercizio Caduta la grandezza dell'Impero romano, caddero fecero un trivio, e del circo una suburra. Perciò, pure i giuochi del circo e le corse. I barbari che così com'era nata la corsa decadde, passata da invasero successivamente l'Italia avevano da pen- prima per la semplicità greca e romana, poi tra- sare a ben altro ; nò il medio-evo coi suoi cava- volta nel lezzo del lusso e del fasto, e da ultimo, lieri e i suoi tornei poteva dar sviluppo ad un nel medio evo, gettata in non cale, sprezzata- passatempo come quello delle corse. Furono le quindi del tutto trascurate, e ragione potentissima * * fu anche il nuovo indirizzo dato all'allevamento Varie erano le corse di cavalli a Roma, aggio- del cavallo, richiedendosi animali non più svelti, gati a due ed a quattro ai carri del circo, che ma robusti, tarchiati, per sopportare l'immane perciò appunto si chiamavano bighe e quadriglie. peso delle armature onde erano coperti essi stessi I cocchieri o agitatori di cavalli erano divisi in ed i cavalieri. quattro compagnie, ciascuna delle quali era di- Era passato il tempo, glorioso e terribile, du- stinta da differenti colori che rappresentavano le rante il quale Roma comandava al mondo intero, quattro stagioni dell'anno. La verde rappresentava e i suoi corrieri volavano sulle strade maestre, la primavera, la rossa l'estate, l'azzurro l'autunno, portando gli ordini alle più lontane regioni; nel la bianca l'inverno. medio evo ogni castello era una piccola Roma, ed Molto stimati erano gli auriga, e il vincitore ogni cavallo che non avesse del colossale era un veniva incoronato con una ghirlanda verde, in- ronzino. Ma col finire dei medio evo, con l'inven- trecciata di fiori. zione delle armi da fuoco, le armature andarono Sul decadere della repubblica, anche i patrizi scomparendo, la celerità acquistò nuovamente romani scendevano nel circo a gareggiare nelle tutto il suo valore, tutta la sua importanza. E corse delle bighe e quadrighe, tanto era divenuto pel nuovo bisogno sentito delia velocità, ritornò importante quest'ufficio. il gusto per le corse, contemporaneamente alla L'auriga stava nel cocchio con le redini avvolte comparsa del cavallo puro sangue, più che due intorno al corpo, per cui poteva slanciarsi intera- secoli addietro. mente contro i cavalli ; ma correva il rischio di essere rovesciato dal coechio e trascinato dai ea- Il passatempo doveva poi divenire un'istitu- valli furiosi, fino ad essere fatto a brandelli, come zione: ce ne diede l'esempio l'Inghilterra. capitò appunto ad Ippolito, che finì la vita in Due birrai che tornavano a cavallo dal mercato, così miserando modo. fecero la scommessa chi primo sarebbe giunto alla Pollano Michele, vincitore della corsa città, e ii vinto volle ed ottenne la rivincita, dello Sporting Club di Tenaria Reale. Però a prevenire tanto infortunio, l'auriga si muniva sempre di un coltello o di nna specie di dandosi la posta per l'anno successivo. E frat- falcetto assicurato al giustacuore, per poter subi- tanto, ciascuno studiò a migliorare le condizioni tamente tagliare le guide in caso di pericolo. del proprio cavallo; il fatto fu risaputo: gli La corsa ciclistica dello Sporting Club Nel circo, quando tutto era pronto per la corsa, estranei s'interessarono della cosa, si fecero delle veniva dato il segnale con uno squillo di tromba scommesse e cominciò in tal modo lo studio dei di Venaria Reale. dalla persona che presiedeva i giuochi : Nerone miglioramenti dei prodotti equini. mise in uso il segno della salvietta, per cui i Anche presso di noi si studiò: si provò, ma Organizzata dallo Sporting Club di Venaria Beale, giuochi Circensi furono anche chiamati i giuochi l'onore di raggiungere la perfezione era riservato si è disputata, domenica, una corsa ciclistica sul della salvietta : la prima volta fu introdotta perchè ai tempi presenti. percorso Venaria-San Maurizio-Cuorgnè e ritorno. * mentre Nerone sedeva a mensa nel circo e gli * • Essa riunì numerosi concorrenti e riuscì interes- spettatori aspettavano impazienti il segnale per Bisogna dire ad onore dell'Italia che un gran santissima e senza incidenti di sorta. La Giurìa l'apertura, l'imperatore gittò nel circo la salvietta miglioramento si è avuto nei cavalli puro sangue. dello Sporting Club, composta del suo presidente, come assenso a dar principio ai giuochi. La corsa Non è molto che i principali premi delle corse Re Umberto, e dei sigg. fratelli Accossato, Lam- si compiva eseguendo sette giri intorno alla spina, nazionali eran vinti da cavalli stranieri; da Londra, j berti, Negro, Pasquali, seguì in automobile la corsa. Il traguardo di Cuorgnè, il premio venne vinto dal corridore Pollano Michele. Nel ritorno si verificarono i primi distacchi ; infatti, per guasti di macchina, dovettero riti- rarsi i corridori Reviglio, Demo e Ruba ; poscia un acquazzone venne a turbare l'andamento della corsa. Al traguardo di arrivo di Venaria Beale assi- steva una folla enorme e buon numero di sports- mans, giunti anche da Torino, e fra questi i si- gnori Piana, avv. Rolando, Bosso, Martinolo, Bog- gero, e le notabilità di Venaria. Dopo una breve attesa, accolto da applauso fragoroso, passa primo il traguardo, Pollano Mi- chele, 2. Gandini, 3. Fasano Giuseppe, 4. Castel- laro Felice, 5. Fiori Gustavo. Seguirono altri nel tempo massimo.

L'origine delle corse e i cavalli puro sangue.

Quando sia venuto in uso nell'umana società la gara della corsa, non è tanto facile definire. Le istorie più antiche ci parlano di corse, e di esse ce ne mostrano diverse specie, cominciando da quelle a un sol cavallo fino a quelle a sei e ad otto. Le prime origini le troviamo specialmente in Grecia, nei giuochi che in paese venivano fatti ad intervalli determinati, da principio non tanto per lo scopo al quale avrebbero dovuto realmente Il cavallo aralo. essere dirette le corse, quanto per riunire tutte « le greche città e stringerle in quel vincolo di unità morale che doveva formare della Grecia, toccandola dalla sinistra; di consueto in un giorno da Parigi concorrevano annualmente nelle città per un buon tratto di tempo, un paese forte e facevansi venticinque corse, l'ultima delle quali italiane cavalli puro sangue, i quali facevano poi rispettato. Divenuta poi la corsa divertimento di si chiamava eraria, perchè veniva generalmente ritorno ai loro paesi col premio vinto in Italia. lusso, la vediamo praticata dai più ricchi ateniesi fatta col denaro raccolto fra il popolo. Oggi invece i cavalli puro sangue, italiani, rie- ed assistiamo alla scena ippica di Alcibiade, che L'entusiasmo che queste corse suscitavano toc- scono vincitori anche all'estero e gli sportsmen scende nudo nello stadio a guidare con una sola cava ben di frequente il fanatismo, sicché i ro- forestieri restano sorpresi del progresso verifi- mano otto coppie di corridori eccellenti. mani spettatori si porgevano di mano in mano le catosi in pochi anni nel nostro turf. A Roma, quando l'animo, interamente rivolto al liste dei eavalli coi rispettivi loro nomi e II nostro puro sangue, in genere, è pieno di desiderio della propria grandezza, spingeva i cit- colori, e quelli dei cocchieri, facendosi grosse vitalità, leggerezza, energia; ha forme robuste ed tadini della repubblica a cercare nello sviluppo scommesse per ogni corsa. Molte volte poi queste eleganti e può affrontare le più grandi prove di delle forze fisiche il primo e più necessario ele- scommesse eccitavano cotanto gli animi, che le fatica, di resistenza e di velocità anche in terreni mento, ed obliato qualunque frivolo piacere, ogni dispute tra gli scommettitori si facevano clamo- rotti da ostacoli, oppure attraversati da correnti divertimento convergeva a quello scopo, le corse rose e prorompevano anche in aperta violenza e fluviali. Il costo di un cavallo puro sangue non furono privilegiate, ed i vincitori di esse moltis- sanguinose contese : in una di queste contese, ha limiti; basta dire che cavalli mediocri si pa- simo stimati. Poscia, quando l'oro dei barbari appunto, Giustiniano quasi perdeva l'impero. gano dalle otto alle novemila lire. venne ad impinguare l'erario romano, ed il lusso Quel che è certo, si è che oggidì, di questi in-

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S. Siro - Premio " Lombardia „

In qneato periodo le giornate di corse a S. Siro (attesoché coincidono con ia stagione che si svolge simultaneamente a Torino, ove appunto oggi si corre il « Principe Amedeo ») vengono ad essere sminuite alquanto d'interesse e di valore. Ciò non toglie che anche oggi nn grande pubblico ed una numerosa folla spaziassero per gli ampi recinti chiamativi in ispecie dall'importanza del « Premio Lombardia » (m. 2400, L. 20.000). Questa corsa, ch'è l'handicap più dotato che esista, e che si corre da anni molti, ha sempre avuto la virtù di suscitare uno speciale interesse. Essa risultò sempre ricca d'inscrizioni perchè anche il cavallo modesto, protetto com'è dalla scala dei peBi, ha potuto ognora crearsi una chance. E anche quest'anno malgrado i forfeits dell'ul- timo giorno che tolsero alla competizione, assieme a qualche altro, l'ottimo Desgold (59), ebbimo otto partenti. Frou-Frou del comm. Modigliani, la quale l'anno scorso con kg. 46 ottenne piena vit- toria nello stesso premio, ha trovato in oggi molto più severo l'handicapper. Essa partì hop- loeight con 58. Venivano poi in ordine West End (52), Hotti (49 '/2), Alecto II (48), Pampalù (47 '/2), Pizzardone (43), Urta (42), Hamhautota (40). Ora considerati a uno a uno attentamente nelle loro performances passate e nei loro pesi attuali, S, A. R. la Principessa Laetitia assiste allo svolgimento della corsa < Premio Principe Amedeo >. fatti i debiti confronti e selezioni, a chi accor- (Fot. Ten. Dottor Carpano - Torino). dare la maggior fiducia, in chi credere maggior- mente ? Frou-Frou ch'è cavalla favorevolmente care Pampalù, soggetto di gran cuore, sollecito forse più fortunato della propria scuderia, l'umile nota saprà portarsi con disinvoltura per 2400 m. nel dar tutto sè stesso nei momenti di necessità ? sostegno di essa, partiva con 43 kg. e passava un peso sì gravoso? Forse in altri momenti sì, E Urta ancora, in grogresso di condizione e per inosservato 1 Cosa da non si dire, e bene egli fece quando aveva potuto giungere ad una condizione di più favorita dalle condizioni di peso? Tutti, oggi a trarne aspra vendetta. di forza ben maggiore : ora non era davvero rac- assolutamente tutti dunque questi cavalli pote- Ebbene, a parte questo, il secondo chi fu 1 Mio comandabile. West End ? Certo il castrone del vano contendersi con tenacia sin all'ultimo la Dio ! anche qui abbiamo noi un pochino la colpa conte Bastogi, uno degli attori, non dirò princi- palma, con molte probabilità ciascuno di far sua se giunse Alecto li; il cavallo aveva requisiti per pali, ma certamente non disprezzabili, del recente la corsa definitivamente. arrivare e giunse precedendo Pampalù, e noi non « Commercio », aveva sulla diminuita attuale di- E allora? E allora lo sapete; il risultato fu un ci commovemmo precedentemente al suono del stanza una grande probabilità di successo. E Hotti altro, fu che nessuno di questi in realtà vinse. suo nome. Ma errare humanum est ed io spero allora ? Sì anche Hotti, dato il suo peso favore- Stupore!?... Niente da stupirsi; chi si stupisce che l'opportunità fra poco ci sarà porta per farne vole, appariva molto bene in corsa. Il cavallo che mostra di non conoscere le sorprese del turf. Noi pubblica ammenda. In altra circostanza consimile dalla riunione di Roma, ove in una corsa sui abbiamo semplicemente omesso di guardare in dunque giunga il nostro plebiscito devoto a Piz- 2000 m. cedeva di poco a Qigino rendendogli faccia Pizzardone del sig. Bruno Lido Guastalla, zardone; gl'innalzeremo un regno nel nostro cuore 2 kg., era venuto man mano migliorando sino a il cavallo appunto che oggi trionfò non visto. ed egli non mancherà certo di mostrarci la sua dar a vedere di esser prossimo molto ad una Certo che fu una non mai abbastanza deplorata riconoscenza. Un attestato primo sarà quello di bella vittoria, poteva oggi scrivere il suo nome dimenticanza, giacché ad un occhio appena appena arrivar... ultimo. E voi allora mostrerete ancora accanto ai vincitori del « Lombardia ». avveduto il suo peso minimo doveva subito ri- di stupirvi ? Però altri cavalli potevano contemporaneamente saltare. Che diamine ! un 5 anni, un fratello pieno Milano, dopo la corsa. vantare giuste pretese. Come si poteva dimenti- di Pampalù, il cavallo degli handicaps, il cavallo Bruno Braga.

^Galibert, di Da Zara ( Blackburn), vincitore del « Premio Sangone ». Angelica Kauffmann,1rdi F. Testo (Orsini), vincitrice del « Premio Rivoli>. (Fot. cav. Zoppis - Torino). (Fot. cav. Zoppis - Torino),

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"Sambar,, vince il premio "Principe Amedeo,,

Domenica 22 si è disputato all'Ippodromo di Mirafiori il .Premio Principe Amedeo», la prova classica della riunione torinese. Al successo della giornata tutto corrispose, il tempo, il pubblico, la pista. Il pesage, il prato, le tribune, presentavano un colpo d' occhio magnifico, specie verso le ore 16, cioè, dopo la prima corsa. Così la bellezza di un cielo tranquillo e sereno ieri ha lasciato al più bel sole di primavera lo sfolgorio di mille raggi d'oro nella gioconda riu- nione che all'Ippodromo di Mirafiori ebbe il suo svolgimento. La nostra più importante giornata di corse non oteva essere coronata da un migliore successo: sall e 14 i treni tranviarii hanno trasportato una fiumana di gente, che, pigiata, accalcata, ha vo- luto per tempo accaparrarsi un posticino. Alle 15,80, quando si inizia la prima corsa, il prato ed il pesage sono di già affollatissimi. L'inte- resse però va man mano crescendo come più si avvicina la classica prova. Alle 14,80 arriva S. A. R. il Duca d'Aosta, ac- compagnato dal suo aiutante di campo, e poco dopo la principessa Lsetitia, accompagnata dal conte Fossati e dalla contessa Di Castelnuovo. L'aspetto del pesage è imponente. Tutto ciò che Torino conta per nobiltà e per censo, s'è dato ieri convegno nella forma più squisista di eleganza e Varrivo della eorsa del « Premio Principe Amedeo all'If podrimo di Mirafiori 22 maggio. di buon gusto. Numerosissimi gli sportsmen venuti (Fot. cav. Zoppis - Torino)

La fase della corsa non muta l'ordine per circa 1000 metri; di fronte alle tribune Etoile de Feu avanza CORRISPONDENZA e raggiunge il gruppo di testa ; all'entrata del retti- lineo Sambar ha il comando, stretto da Etoile de Feu, Fano. Castellani. — Obbligatissimi. Si ricordi sempre che tenta avvicinare il cavallo di Sir Rholand. Ma di noi. deve cedere, e così Sambar taglia primo il traguardo, Grottamare. P. Saldi. — Troppo scure. con un vantaggio di una lunghezza e mezza ; secondo Castelfranco Veneto. Casadei. — Ne approfittiamo è Etoile de Feu, terzo viene Galantìe, ad una lun- volontieri. ghezza ; quarto Lady Elène a quattro lunghezze. Genova. Rari Nantes. — Per i programmi il nostro giornale non ha spazio. Quindi abbiamo : Genova. Cristoffanini. — Grazie. Già provvisti. Premio Principe Amedeo — L. 20.000 per puledri interi Napoli. Pascal. — La fotografia è irriproducibile. e puledre di ogni paese, nati nel 1907. Distanza metri Ferrara. Cristani. — Grazie. Le fotografie del Con- 2200 circa. corso ginnastico sono troppo scure per la riprodu- 1. Sambar (56), montato da Blackburg, di Sir Rholand ; zione. 2. Etoile de Feu (54), montato da Benzon, di Razza Roma. Meneghini. — Le fotografie inviateci sono Besnate; troppo scnre. 8. Galantìe (54), montato da Rigby, Scuderia Pin- Volterra. Benso Bensi. — Abbiamo invano tentato ciana ; la riproduzione della fotografia con l'arrivo di Pra- 4. Lady Elène (52), montata da Turner, della Razza tesi e Marzocchini. Gerbido. Imola. A. Tozzoli. — Ci dia il suo indirizzo. Seguono Wandern (52), montato da Emery, di Modi- Treviso. A.Y. Den Bone. — Grazie. Ne approfittiamo. gliani, e Saturno (56), montato da Woodcock, della Verona. Cavallaro. — Già impegnati per il resto. razza Besnate. Le istantanee inviate sono troppo scure. Tempo 2' 38' Padova. Zaccaria. — Grazie infinite del gentile invio Voghera. Magistrelli. — Non è più ad Ancona? Ci- Totalizzatore: Pesage 13, 8, 10; prato 14, 7, 9. scriva. Il vincitore è applauditissimo. Il proprietario è Spezia. Prof. Corio. — Grazie mille. complimentato da S. A. R. il Duca d'Aosta. Bologna. Nobili. — Grazie e saluti a tutti. Alessandria. Casabassa. — Obbligati, zs

S. A. R. il Duca d'Aosta assiste allo svolgimento della corsa « Premio Principe Amedeo ». (Fot, cav. Zoppis - Torino). S * di fuori e specialmente da Milano; infinite le toi- lettes smaglianti in una molteplicità di colori e di forme. Il giuoco al totalizzatore è animatissimo ovunque. Al bockmaker le puntate sono numerosissime. Sono presenti nel pesage tutte le Autorità politiche e cittadine, e moltissimi e noti sportsmen giunti di fuori. Notati il conte Scheibler, Federico Tesio, il conte Canevaro, i fratelli Bocconi, Guastalla. Vi è pure il noto fantino Spencer, assieme a parec- chi trainers. Lo Spencer è giunto anche egli da Milano, appositamente, per assistere alla disputa del « Premio Principe Amedeo ». Sono le ore 17,30: il tempo si è rimesso completa- mente al bello; il pesage elegantissimo, il prato, che accoglie una folla veramente numerosa, sono animati. Il pubblico attende con ansia la disputa del » Premio Principe Amedeo ». Dei sette iscritti si ritira Mozundar di Sir Rholand. Alle ore 17,35 i cavalli entrano in pista, e subito è data la partenza, senza inconvenienti : i concorrenti sz lasciano il traguardo al primo tentativo. Subito Sam- bar, di Sir Rholand, prende il comando, seguito da Wandern; poi vengono i due cavalii di Razza Besnate Sambar, di Sir Rholand (Blackburn), vincitore del « Premio Principe Amedeo ». Saturno ed Etoile de Feu ed ultima Lady Elène. (Fot. cav. Zoppis - Torino).

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