Grande Escursione Appenninica

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Grande Escursione Appenninica torie differenti, ma uno spirito comune: riunire in un uni- co itinerario i monti delle Alpi e dell’Appennino che per S 2600 chilometri circa attraversano la nostra Penisola fino alle Madonie in Sicilia. Camminare per tanti di noi è un eser- cizio outdoor piacevole, sano, il modo ideale per godere la na- tura, bisogna essere però seriamente motivati e allenati per af- frontare itinerari a lunga percorrenza che seppure agevoli e se- gnalati richiedono tanti giorni di marcia. L’impresa non è semplice per i trekker, ma punto nodale su cui concentrarsi in futuro, anche per chi questi lunghi tratti deve realiz- senza dimenticare l’assoluta importanza di dalle zarli preoccupandosi della rete sentieristica una ricettività che copra tutte le tappe (pro- preesistente, della segnaletica e della necessa- blema presente su buona parte del tracciato ria ricettività lungo il percorso. Non è un della AVML, che costringe gli escursionisti a Alpi caso che i progetti mirati ad unire le Alpi fare tappe “ad anello”, tornando a valle per Orientali alla punta estrema dell’Aspromon- cercare un luogo per il pernottamento e risa- te, camminando, siano nati in seguito ad lendo sull’Alta Via il giorno dopo). Il ruolo anni di duro lavoro di monitoraggio e map- degli appassionati di trekking dovrà essere patura, e dalla collaborazione tra diverse real- invece quello di mantenere vivi questi trac- all’ tà (enti locali, club alpino, comunità monta- ciati, non soltanto percorrendoli, ma anche ne, associazioni e così via). Questo sforzo ha diffondendo la loro conoscenza, promuo- ppenni no premiato però l’ambizione dei propositi ini- vendoli con un “passaparola” o tramite i Appenni no ziali, offrendo agli escursionisti opportunità forum specializzati: emblematico il caso del- nuove per le loro avventure outdoor. I gran- la GEA che, come ha sottolineato uno dei di sentieri che si sviluppano lungo l’arco alpi- suoi creatori, Gianfranco Bracci, ha subito no e quello appenninico hanno avuto vite per una decina di anni un progressivo stato separate e indipendenti l’una dall’altra: se da di abbandono, fino a quando nel 2006 l’a- E un lato la Via Alpina è un grande progetto zione congiunta degli enti locali e dei club internazionale di promozione turistica, nato alpini ha recuperato e promosso il suo itine- L dalla cooperazione di tutte le nazioni che si rario, unitamente all’attività di alcuni appas- affacciano sulla catena alpina, dall’altro la sionati, tra cui il toscano Graziano Viviani, Grande Traversata delle Alpi (GTA), l’Alta che ha percorso la GEA per la sua interezza A Via dei Monti Liguri (AVML) e la Grande nel 2009, raccontando il suo viaggio su un Escursione Appenninica (GEA), nascono su blog che ha riscosso un notevole successo di I iniziativa delle Regioni e degli enti locali. pubblico. Altra importante attrattiva per gli Ciononostante questi lunghi sentieri sono escursionisti può essere data dalla presenza di accomunati da un aspetto fondamentale: numerosi Parchi nazionali e regionali disse- C l’essere accessibili a tutti e non ai soli escur- minati lungo il percorso: passione per la sionisti esperti, lungo l’intero tracciato. L’u- montagna significa anche amore per la natu- nione di GTA, GEA e AVML, insieme agli ra, e l’opportunità di incontrare, protette e E altri sentieri a lunga percorrenza, sparsi sul indisturbate nel proprio ambiente naturale, territorio della penisola, ha dato origine specie rare come il lupo e il gatto selvatico, o all’ambizioso progetto del Sentiero Italia, che di particolare bellezza come l’aquila reale, è TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI E. ANDRIGHETTI, E. BOTTINO, M. DALLA PALMA, J. CANTINI, V. MUSUMECI, P purtroppo con gli anni non è riuscito a svi- sicuramente uno stimolo in più per chiun- D. ERBETTA, M. CARRETTA, C. TROVA, M. DEL TORCHIO, E. MONTORSI, P. PUCCI, COMUNITÀ MONTANA VALLI PO lupparsi concretamente, se non per brevi que, ora che vincoli di tutela particolarmen- BRONDA E INFERNOTTO E DOLOMITI TURISMO tratti. I problemi pratici legati alla creazione te rigidi sembrano aver rasserenato il futuro S e alla manutenzione di questi tracciati sono il di alcune specie a rischio. La filosofia che c’è dietro a questi progetti L’ I TALIA È UNA TERRA DI GRANDI MONTAGNE CHE SI MUOVONO ININTERROTTAMENTE prevede, infine, non soltanto un’immersione nelle bellezze naturali delle montagne, ma DA EST AD OVEST, DA NORD A SUD, CREANDO UNA LINEA CONTINUA DI PANORAMI anche un contatto diretto con le persone che INDIMENTICABILI LUNGO TUTTA LA PENISOLA le abitano: dai centri rurali e dai piccoli bor- . ghi disseminati lungo questi itinerari si pos- QUATTRO GRANDI SENTIERI – LA VIA ALPINA, LA GRANDE TRAVERSATA DELLE sono osservare da vicino le loro tradizioni e la loro cultura, quando questa si è sviluppata in ALPI, L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI E LA GRANDE ESCURSIONE APPENNINICA – armonia con la natura, utilizzando le risorse PERMETTONO DI ENTRARE IN STRETTO CONTATTO CON LA LORO e non sfruttandole, facendo parte dell’am- biente e non cercando di dominarlo. Ancora IMMORTALE BELLEZZA una volta, la montagna è maestra di vita. TREKKING • marzo 2012 • 43 ôItinerari sicurezza sui sentieri con e 1a tappa della Via Alpina Tappa B17 della Via Alpina – del Campanile di Val Montanaia. Risaliti i ripidi Tappa B26 della Via Alpina – r a Itinerario rosso: Autostrada A4, uscita Trieste, segue SS202 in direzione Muggia Regione Friuli e Veneto ghiaioni fino a raggiungere la Forcella Montanaia (m Regione Alto Adige v i 1a tappa della Grande Traversata delle Alpi 2333), si scende nel Cadin d’Arade, alla confluenza r Dal Rifugio Bolzano r Viozene: Autostrada A6 casello di Ceva, segue SS28 in direzione Ormea. Dal Rifugio Pordenone con la Valle Pra di Toro. Qui si incontra il sentiero nr. a 1a tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri al Rifugio Padova 342 che conduce al Rifugio Padova (m 1287), dove a Bolzano e termina la tappa. Dal Rifugio Padova una comoda m Ventimiglia: Autostrada A10 uscita Ventimiglia. Località di partenza carrareccia conduce a Vallesella, frazione di Domeg- Località di partenza o 1a tappa della Grande Escursione Appenninica Rifugio Bolzano (m 2450) C Rifugio Pordenone (m 1250) ge di Cadore, dopo aver attraversato, nei pressi di un Bocca Trabaria: Da Sud: A1 uscita Monte San Savino, segue SS73 bis / Bocca Località di arrivo campeggio, il ponte sul lago di Centro Cadore (for- Località di arrivo Trabaria. Da Nord: A1 uscita Arezzo, segue SP21 e SS73 bis / Bocca Trabaria Rifugio Padova (m 1300) mato da uno sbarramento sul fiume Piave). Da Do- Bolzano (m 266) Difficoltà megge si può raggiungere, in autobus, il paese di Ca- Difficoltà Via Alpina fino alle Alpi Marittime; il Verde, il più breve di E lalzo e da qui, in treno, si arriva a Belluno. Come ar- E tutti, dal Rätikon fino alle Alpi Bernesi, dal rivare. A27, uscita Belluno, segue SP251 direzione Dislivello Dislivello Liechtenstein alla Svizzera; il Giallo parte dalle Cimolais. Da Cimolais si risale l’omonima valle con Località di partenza e arrivo ñ543 ò2727 metri ñ1165 ò1127 metri la carrozzabile (non sempre transitabile facilmente) Itinerario Rosso: Alpi Giulie – Alpi Giulie e arriva all’Algovia, lungo i territori di Tempo di percorrenza Italia, Austria e Germania; infine il Viola dalle Tempo di percorrenza costeggiando il torrente Cimoliana. Dopo 13 chilo- Alpi Liguri 4 - 5 ore Alpi Giulie termina anch’esso all’Algovia, toccan- 4 - 5 ore metri si raggiunge il Pian Meluzzo; al bivio per la Val Itinerario Blu: Alpi Pennine – do Slovenia, Austria e Germania. Il nome Via Al- Punti di appoggio Meluzzo (cartello di divieto), si prosegue a sinistra e Punti di appoggio Alpi Marittime pina è in realtà ingannevole, dato che – diversa- Rifugio Padova (m 1300) / Domegge si posteggia. Dopo alcuni tornanti si incontra il sen- Rifugio Monte Cavone (m 1737) Itinerario Verde: il Rätikon in Dal Passo Pordoi si prende il sentiero nr 601. Si sa- mente da come uno potrebbe immaginare – non di Cadore / 50 posti letto / custodito tiero e in 10 minuti si raggiunge il Rifugio. Monte Cavone / Fiè, Tires / 14 posti Liechtenstein – Alpi Bernesi le sulla sinistra sino al Rifugio Fredarola, e si segue è in lingua italiana, ma in latino. La scelta ricad- / CAI / Apertura da maggio a ottobre letto / Custodito / Privato / Apertura in Svizzera il Viel dal Pan (sentiero nr 601) tagliando il versan- de su questo nome per una ragione di natura sto- Tel. 0435.72488 – 685069 Tappa B22 della Via Alpina – da maggio a ottobre Itinerario Giallo: Alpi Giulie in Italia – rica, ovvero perché tutti i paesi firmatari dell’ac- te sud del Sasso del Cappello. Raggiunto il Rifugio Cell. 338.4763400 Regione Trentino Viel dal Pan si prosegue lungo l’evidente tracciato Tel. 0471.642058 Algovia in Germania cordo erano stati nel corso dei secoli sotto il do- Rifugio Bolzano (m 2457) / Sciliar minio dell’Impero Romano. L’idea originaria di Per informazioni che fronteggia la Marmolada. Al bivio, si prosegue Itinerario Viola: Alpi Giulie in Dal Passo Pordoi (Schlern) / 120 posti letto / un itinerario escursionistico che coinvolgesse tut- Provincia di Belluno, settore a destra, scendendo verso la diga di Fedaia. Rag- Slovenia – Algovia in Germania Custodito / CAI / Apertura ti i paesi alpini è nata da un’associazione francese, Turismo, Agriturismo e Attività al Rifugio Contrin giunto il Rifugio Castiglioni, si imbocca il sentiero Tempo totale di percorrenza la Grande Traversée des Alpes. Le singole tappe Produttive – Belluno (segnavia nr 605) che passa sotto il muraglione del- da giugno a ottobre Itinerario Rosso: 161 giorni Località di partenza non presentano mai grandi difficoltà e sono ge- Tel. 0437.940084 la diga. Dalla Capanna Col Ciampié inizia la mu- Tel. 0471.612024 - 724094 Itinerario Blu: 61 giorni neralmente accessibili a tutti, evitando tratti di Passo Pordoi (m 2239) lattiera che conduce all’albergo Villetta Maria.
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