CAGIVA WMX CROSS 125 Nella spettacolare cornice brasiliana di Belo Horizonte, e la Cagiva vincono il titolo mondiale Cross del 1985.

Viva Cagiva! Nel 1985 la Casa varesina vince il Mondiale Cross 125 con il finlandese Pekka Vehkonen, interrompendo l’egemonia nella ottavo di litro che durava da dieci anni. Le tappe di avvicinamento al successo, il bis nel 1986 con l’olandese Dave Strijbos e l’abbandono improvviso del Cross alla fine del 1988 nel racconto del progettista delle moto iridate, l’ingegner Jan Witteveen di Gualtiero Repossi, foto Archivio Motociclismo e Archivio Jan Witteveen

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che nel 1994, l’ultima stagione che ha visto la Mamola in Belgio nel 1988, bisogna attendere partecipazione della Cagiva al Mondiale della otto anni e per la prima vittoria, con Eddie mezzo litro, quando l’americano John Kocinski Lawson in Ungheria nel 1992, quasi dodici - l’a- La prima uscita della ha chiuso in terza posizione con la splendida scesa nel fuoristrada è rapida ed entusiasmante. WMX 125 Cross (in C594 il Campionato vinto da Michael Doohan La Cagiva si affaccia sulla scena del Mondiale basso) è a Montevarchi, nella prova inaugurale del in sella alla Honda NSR. Cross nel 1979 con Renato Zocchi - Campione Campionato italiano 1979 Diverso invece il discorso per il Cross, dove a italiano Cadetti 125 due anni prima con l’Aspes disputata l’11 marzo sul metà degli anni Ottanta il Team Cagiva è stato - chiamato a guidare una monocilindrica a due circuito Miravalle con Renato Zocchi. Come si il riferimento della classe 125, vincendo due tempi di 125 cc raffreddata ad acqua, frutto può notare dalla foto, la Mondiali piloti (nel biennio 1985-1986) con il di un nuovo progetto al quale ha lavorato il WMX è poco più di un finlandese Pekka Vehkonen e l’olandese Da- tecnico tedesco Peter Dürr, uno dei migliori prototipo, il cui motore è stato sviluppato sulla ve Strijbos e tre titoli Costruttori consecutivi specialisti nella preparazione dei motori a due base di un precedente (1985-1986-1987), ma perdendone per un soffio tempi, già in forze all’Aermacchi ai tempi della Il raffreddamento a monocilindrico raffreddato altri due nel 1987 e 1988 con Strijbos e uno nel Aletta 125 negli anni Sessanta. liquido viene introdotto ad aria. Il radiatore nella seconda metà degli dell’acqua è montato 1984 con Corrado Maddii. Sulla scena iridata del 1979 la moto da battere anni Settanta per dietro la tabella A differenza di quanto accaduto nel Mondiale è la Suzuki RM, che domina la 125 da quando contrastare il calo di portanumero ed è fissato GP - dove per vedere il primo podio, con Randy si è disputata la prima edizione del Mondiale potenza e prestazioni alle piastre di sterzo e agli alla distanza che affligge steli della forcella, mentre i motori raffreddati ad la pompa dell’acqua - aria nel corso delle esterna al basamento - manche di un GP (che viene azionata dall’albero all’epoca duravano 40 motore. Gli ammortizzatori minuti più due giri) e sono gli americani Fox ad scongiurare così aria. Zocchi, Campione pericolosi grippaggi. italiano Cadetti 125 nel Nonostante il peso 1976 con l’Aspes e al maggiore di un motore debutto fra i Seniores, a raffreddato a liquido e Montevarchi conquista un l’assorbimento di quarto ed un terzo posto potenza dovuto alla di manche. presenza della pompa Nel 1979 la nuova Cagiva dell’acqua. Il motore è fa anche il suo esordio ovviamente la parte della iridato, sempre con nuova Cagiva da Cross a Zocchi che vediamo in ricevere le maggiori azione sulla pista attenzioni, ma anche la sabbiosa di Mill, il 15 l Nel 2018 il marchio Cagiva ha compiuto fabbrica di minuterie metalliche di famiglia. ciclistica viene maggio in occasione del continuamente GP d’Olanda, terza prova quarant’anni. Era infatti l’autunno del 1978 I fratelli Castiglioni erano dei grandi appas- aggiornata. In occasione del Mondiale di quando Claudio e Gianfranco Castiglioni rile- sionati di motociclismo, ma soprattutto ama- della gara di Esanatoglia quell’anno. La settimana varono dalla AMF Harley-Davidson gli stabi- vano le corse in modo viscerale. Nell’anno nel 1979 sono provati dopo sul tracciato a lui degli ammortizzatori più familiare di limenti ex Aermacchi alla Schiranna sulle rive del loro debutto nell’industria motociclistica posteriori Corte & Cosso, Esanatoglia, durante il GP del lago di Varese, riprendendo la produzione avevano anche fatto correre Marco Lucchi- in sostituzione dei Fox. d’Italia, conquista i primi di motociclette H-D, interrotta da alcuni mesi, nelli nel Mondiale 500, in sella a una Suzuki Zocchi e la Cagiva sono punti iridati, grazie ad un fra i pochi ad utilizzare settimo e ad un sesto utilizzando però il nome Cagiva - acronimo di 500 rilevata dal fallimento del Team Life di quell’anno pneumatici posto di manche. Castiglioni Giovanni Varese - lo stesso della cui erano stati uno degli sponsor nell’ultimo Metzeler. anno di attività. Ma con la Cagiva Claudio e Gianfranco alzano prepotentemente l’asticella, proponendosi non soltanto come nuova forza del motociclismo nazionale - “Cagiva. La moto italiana” è il loro primo e fortunato slogan - ma anche come inedito riferimento sportivo grazie all’eredità del Reparto corse Harley-Davidson, vincitore con Walter Willa negli anni Settanta di quattro titoli iridati tra 250 e 350. Il legame fra la Casa varesina e le competizioni è quindi fortissimo fin dalla nascita e vedrà impegnati i vulcanici fratelli su più fronti: Ve- locità, Cross e, in un secondo tempo, anche Parigi-Dakar e altri raid africani. Conquistare il titolo iridato della classe 500 è il loro sogno nel cassetto. Inseguito con tenacia, ma purtrop- po mai raggiunto, né tantomeno sfiorato. Nean-

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e che schiera il Campione del mondo in carica Caratteristiche tecniche (1979) Akira Watanabe assieme ad . Zocchi e la Cagiva fanno parte di una nutrita Motore: monocilindrico a due tempi raffreddato a liquido. Testa Telaio: monotrave sdoppiato in tubi d’acciaio al cromo-molibdeno. e cilindro alettati in lega leggera. Cilindro cromato e carter mo- Sospensioni: anteriore forcella Ceriani a perno avanzato o Cor- pattuglia tricolore che in quella stagione par- tore in magnesio. Alesaggio per corsa 56x50,6 mm. Cilindrata te & Cosso, escursione ruota 250 mm; posteriore forcellone tecipa timidamente al Mondiale disputando 124,63 cc. Potenza max (alla ruota) 26 CV a 10.800 giri. oscillante con due ammortizzatori Koni regolabili nel precarico qualche GP - Perfini e Nani (Gilera), Maddii Accensione: elettronica Dansi o Hitachi. molla (escursione 320 mm) o Fox a gas (escursione 310 mm). (Aprilia), Rinaldi (TGM), Bessone (Beta), An- Alimentazione: carburatore Dell’Orto PHSB 34 HS o PHSB 36 Freni: anteriore e posteriore a tamburo a camma semplice con dreani, Magarotto, Picco e Curradi (Simonini), HS da 36 mm. piatto e leveraggi in lega leggera. Frizione: multidisco in bagno d’olio. Ruote: a raggi con cerchi in lega leggera, anteriore 1.60- 21”, Rustignoli (Ancillotti) - suscitando un grande Trasmissione: primaria ad ingranaggi a denti dritti, finale a ca- posteriore 2.15-18”. interesse fra gli addetti ai lavori perché è l’uni- tena. Dimensioni (in mm) e peso: ca, assieme alla Yamaha YZ ufficiale di Gaston Cambio: a sei rapporti ad innesti frontali. nd, peso a vuoto 83,5 kg. Rahier, a vantare il raffreddamento a liquido.

Renato Zocchi in volo con la po aver chiuso l’Italiano in seconda posizione Nella pagina precedente: WMX 125 nell’ultima prova di fra il 1980 e il 1981 si Campionato italiano del 1979, alle spalle di Nani con la Gilera, dichiara in lavora per sistemare il disputata il 14 ottobre sul un’intervista: “È vero, ho vinto le ultime cinque radiatore dell’impianto di crossodromo di Prati di manche che ho disputato e sono contento, ma raffreddamento in Stroncone, in provincia di Terni, posizione meno precaria. dove si aggiudica entrambe le se penso alle disavventure di inizio stagione e La soluzione più razionale manche. Un mese prima a al fatto che sono finito ugualmente secondo in è quella di utilizzare due Laveno Mombello (VA), nella classifica, ebbene mi prende il rimpianto e la piccoli radiatori montati ai quarta prova dell’Italiano, lati della moto e coperti Zocchi (che qui a sinistra paura di aver sprecato una grossa occasione.” da fianchetti che fanno vediamo in un bel primo piano), Nel timore di essere tradito nuovamente dalla anche da deflettori aveva vinto per la prima volta moto, Zocchi per il 1980 firma con l’Aprilia dell’aria. Notare il piccolo con la Cagiva, suscitando termometro per verificare l’interesse della stampa: lasciando la WMX 125 ad Alberto Dotti e a la temperatura dell’acqua, “Galoppata vincente di Zocchi Mauro Miele. La stagione è complicata per tut- che spunta da dietro il - scrive Motociclismo - che ti: Dotti dopo la prima prova di Campionato deflettore destro. Sopra, tante successo nel fuoristrada. Lejeune invece conduce dal primo all’ultimo confronto fra cilindri: a giro, allungando italiano a Polcanto, dove colleziona un ritiro ed termina il Mondiale, vinto da Everts (Suzuki) sinistra quello raffreddato progressivamente il vantaggio e un settimo posto, abbandona la squadra e passa ad aria, a destra quello ad davanti al compagno di squadra Geboers e a facendo corsa a sè.” alla Fantic Motor. Dolce invece, dopo il GP acqua nella versione del Rinaldi (Gilera), in decima posizione grazie d’Austria dove raccoglie il suo miglior risultato 1980, con le alette di a diversi piazzamenti nella “top ten” e come raffreddamento meno Una soluzione tecnica che nel giro di pochi stagionale con un settimo posto nella seconda estese che in precedenza. miglior risultato il quarto posto della prima mesi verrà adottata anche da quasi tutte le altre manche (“congelato” però dalla FIM assieme al Sotto, la prima versione manche nell’ultimo GP in calendario, quello Case impegnate nel Mondiale, ma che all’inizio resto della classifica perché diverse moto risul- della WMX destinata ai di Spagna a Mongay-Lerida, una pista eviden- piloti privati equipaggiata della stagione colloca la monocilindrica vare- tano sottopeso alle verifiche post-gara e i team con il motore raffreddato temente congeniale alla Cagiva visto l’exploit sina all’avanguardia della tecnica. fanno ricorso alla squalifica) soffre per il re- ad acqua è quella del di Zocchi l’anno precedente. L’esordio della moto, battezzata WMX, è sor- sto del Campionato a causa dei postumi di una 1981, derivata dalla moto Che il primo podio iridato sia ormai solo una con cui nel 1980 hanno prendente: Zocchi è quarto e terzo nella prima caduta rimediata durante le prove di quel GP. corso Dotti, Miele e questione di tempo lo pensano i tecnici, ma gara dell’Italiano, disputata a marzo a Monte- Il miglior piazzamento della Cagiva nel Mon- Zocchi. lo dimostra anche l’andamento del 1982, una varchi. Poi il cammino è costellato dai ritiri, diale 125 del 1980 - vinto da Everts davanti al come è giusto che sia per un progetto nato da sorprendente Michele Rinaldi con la TGM - poco e con un budget limitato a disposizione. resta così il nono posto al GP di Spagna, corso A Giavera del Montello nel mese di marzo, se- il 17 agosto a Mongay-Lerida, conquistato dal conda prova del Campionato nazionale, Zocchi “figliol prodigo” Zocchi, tornato al’ovile dopo si ferma in entrambe le manche per la rottura una deludente esperienza con l’Aprilia. del radiatore, mentre a Fermo (terzo appun- Va decisamente meglio il 1981, affrontato con tamento dell’Italiano) e a Tržic in Jugoslavia una nuova moto dotata di telaio a sospensio- (settimo GP del Mondiale) è il cambio ad al- ne posteriore monoammortizzatore e motore zare bandiera bianca. rivisto, affidata a un’inedita coppia di piloti: Ma da metà stagione in avanti la WMX non l’ex gilerista Franco Perfini per il Campionato perde più un colpo. Arrivano così i primi punti italiano ed il giovane belga Alain Lejeune nel iridati e le vittorie nel Campionato italiano al Mondiale. punto che, dopo il GP d’Olanda disputato a Perfini vince in un mare di fango la prova Mill, i giornalisti scrivono: “Zocchi e la Ca- inaugurale dell’Italiano - disputata a marzo al giva sono la rivelazione di questo Campiona- Malandrone di Livorno - e alla fine dell’anno si to del Mondo 1979. Combattivo e tenace lui, aggiudica l’ultimo titolo tricolore della carriera, competitiva ed efficiente la moto”. precedendo Maddii (Aprilia) e Magarotto (Gi- Grande è però il rammarico di Zocchi che, do- lera) e regalando alla Cagiva il primo impor-

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Claudio Castiglioni e l’ex classifica. Dopo aver conquistato per tre volte da Geboers con la Suzuki davanti ai gileristi crossista Canzio Tosi presentano i piloti Cagiva il quarto posto di manche (in Belgio, in Ger- Maddii e Rinaldi, in ottava posizione. per il 1981: Virginio mania Federale e Finlandia), Khudiakov sfio- Le soddisfazioni raccolte nel fuoristrada mi- Ferrari, impegnato nel ra finalmente il colpaccio nell’ultima gara di tigano in parte la delusione dei fratelli Casti- Mondiale 500 (anche se la moto è in realtà una Campionato, disputata il giorno di Ferragosto, glioni per i risultati pressoché inesistenti nella vecchia Yamaha TZ 750 manco a dirlo, in Spagna. classe 500 del Mondiale Velocità. La quattro D del 1977 a telaio Nico Sotto a destra, la nuova Dopo aver terminato in ottava posizione la cilindri da GP e la ottavo di litro da Cross con- Bakker, verniciata con i versione della WMX con colori Cagiva e la tabella cui Perfini vince la prima prima manche, Jiri nella seconda lotta per il dividono il Reparto corse, unico per entrambe portanumero gialla della prova di Campionato secondo posto con Harry Everts, perdendo il le discipline. Ma a differenza del Mondiale classe 500...) e Franco italiano 1981, disputata al duello con il Campione del mondo uscente Cross, in quello della 500 GP - dove la Cagiva Perfini, iscritto al Malandrone di Livorno. Campionato italiano Cross Oltre ad avere la per meno di due secondi e solo nel finale, ma ha debuttato con Virginio Ferrari nel 1980 al 125. All’appello manca il sospensione posteriore riuscendo a salire sul gradino più basso del Nürburgring - il bilancio è di un misero punto, belga Alain Lejeune, monoammortizzatore, la podio. Un risultato importantissimo, arrivato quello conquistato dal sudafricano Jon Ekerold schierato nel Mondiale moto è equipaggiata con Cross 125. Perfini - nella un nuovo motore, più per la Cagiva a quattro anni dal debutto sulla proprio nel 1982, al GP della Germania Fede- foto in sella alla WMX potente e meglio gestibile scena iridata. Con i sessanta punti conquistati rale disputato ad Hockenheim. 125 ad acqua del 1980 - del precedente, dotato di Khudiakov termina il Mondiale del 1982, vinto Galvanizzata dai risultati della stagione appena approda alla Cagiva dopo accensione elettronica aver vinto con la Gilera il Nippodenso ad anticipo titolo italiano della ottavo variabile, campana frizione di litro. Con la Casa di e biella al nickel Schiranna si riconferma cromo-molibdeno e campione italiano, ma poi carburatore Dell’Orto da è costretto ad 34 mm. Il telaio è in abbandonare l’attività nel acciaio al cromo- 1982, “consumato” da molibdeno, mentre il una carriera precoce (il forcellone è in lega suo primo titolo, quello leggera. Sotto, la WMX stagione dove prosegue la scalata alle zone alte il suo fisico presenta improvvisamente il conto Cadetti 250, lo conquista 125 con freno anteriore nel 1973 a soli 16 anni) e a disco e pinza Brembo, della classifica, mentre le luci della ribalta sono per una carriera troppo intensa, costringendo- sempre ai massimi livelli. fotografata nel 1982 tutte per lo scontro al vertice del Mondiale fra lo a fermarsi. Nell’Italiano viene sostituito da Perfini era un pilota delle assieme alla 500 GP di la Gilera e la Suzuki. La Casa di Schiranna Alberto Barozzi, che con una serie di buoni Fiamme Oro, il Gruppo Jon Ekerold e i meccanici Sportivo della Polizia, per del Reparto corse: da nel 1982 conferma Perfini per il Campiona- piazzamenti termina il Campionato in quinta questo nella foto compare destra, Franco Brusco, Cilindro con canna trattata al to italiano, affidando nel Mondiale l’ultima posizione. Nel Mondiale invece la Cagiva paga anche Tosi, che all’epoca Fiorenzo Fanali, Edoardo nickel-silicio, pistone e lamelle del evoluzione della WMX 125 al veterano russo l’irruenza del pilota sovietico, capace di gare allenava i piloti delle Castelli, Gilberto Milani, motore 1981, accreditato di 29 Fiamme Oro, facendogli Massimo Castelli, Albino CV a 11.000 giri e coppia di 1,9 Jiri Khudiakov, mentre Lejeune è passato alla generose, ma privo della costanza necessaria anche da meccanico e Fabris, Alberti ed Ezio kgm a 10.000 giri. Arco di utilizzo: Honda. Perfini disputa solo le prime gare, poi per installarsi stabilmente nelle zone alte della factotum sui campi gara. Mascheroni. fra i 7.500 e gli 11.000 giri.

Qui a fianco, il meccanico Edoardo Castelli al lavoro sulla moto di Perfini all’inizio della stagione 1981. Quell’anno la Cagiva realizza la sua prima sospensione posteriore con monoammortizzatore (Corte & Cosso con serbatoio separato) replicando il sistema Uni-Trak presentato l’anno prima dalla Kawasaki. Il leveraggio è progressivo, infulcrato nella parte superiore del telaio, con due lunghe biellette a collegarlo al forcellone. A destra, Fiorenzo Fanali, già in forze al Reparto corse MV Agusta negli ultimi anni della partecipazione al Mondiale GP, è diventato poi uno dei meccanici Cagiva nei primi anni Ottanta, dando il suo contributo allo sviluppo delle moto da fuoristrada.

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Sopra, Peter Dürr, il conclusa la Cagiva decide di aumentare l’im- aprile sulla pista di Lombardore, il quadro è ancora davanti a Rinaldi - che ha dedicato al fuoristrada: Jan Witteveen. Nel 1983 le Cagiva da tecnico tedesco che ha pegno nel fuoristrada. Oltretutto, le versioni sconsolante “Modesti i risultati ottenuti dalla lasciato la Gilera per firmare con la Suzuki - e Artefice dei successi Gilera nel Mondiale Cross Cross si tingono di rosso, seguito lo sviluppo delle livrea adottata anche Cagiva da Cross fino al “clienti” della WMX, in vendita ai privati, si Cagiva - scrive Motociclismo - che sinora ha a Maddii, mentre Lejeune e la Cagiva termina- 125 e Direttore tecnico del Reparto corse della sulle WMX di serie per i 1983, quando alla iniziano a vedere anche nel Mondiale, a riprova soltanto i due punticini conquistati in Olanda no la stagione in decima posizione, ripetendo Casa di Arcore dal gennaio 1978, Witteveen privati. Queste ultime direzione tecnica arriva della competività della moto. dall’americano Mike Brown, che non dispone il risultato del 1981. Barozzi è invece ottavo ha deciso infatti di abbracciare la causa della adottano ancora il freno l’ingegner Jan Witteveen, anteriore a tamburo proveniente dalla Gilera. Per il 1983 Khudiakov viene dirottato su una nemmeno di una moto ufficiale, quelle sono nell’Italiano. Cagiva a metà della stagione 1983. quando le moto ufficiali Curiosamente, è proprio nuova 500 Cross, mentre la 125 viene affidata affidate solo a Barozzi e Lejeune, ma solo di “La Cagiva si è impegnata ufficialmente in “Il primo contatto - ricorda oggi l’ingegnere di Perfini, Barozzi e alla Casa di Arcore che ancora a Barozzi ed al rientrante Lejeune, redu- un mezzo di serie particolarmente assistito.” 125 e nella 500 e, pur senza ottenere grossi olandese - è avvenuto in occasione del GP Khudiakov fin dal 1982 finisce Dürr una volta montano un impianto lasciata la Cagiva. In alto ce da un’annata deludente con la Honda. Prima La situazione migliora solo a partire dal GP di risultati, nella seconda parte della stagione ha delle Nazioni a Monza nell’aprile del 1983. frenante a disco della a destra, Fiorenzo Fanali dell’inizio del Campionato della ottavo di litro Spagna, disputato il 26 giugno sulla pista amica posto le basi per un promettente futuro” scrive Loro avevano bisogno di un tecnico per diri- Brembo. Altra differenza ed Alberto Barozzi con la le aspettative sono altissime, ma le cose non di Mongay-Lerida, dove il belga va a punti per Motociclismo alla fine dell’anno tracciando un gere il piccolo Reparto corse che si dedicava fra i motori ufficiali e WMX 125 del 1982. quelli di serie è nel Ingaggiato a stagione vanno affatto per il verso giusto. Nel Mondiale la prima volta in entrambe le manche (è ottavo bilancio del Mondiale appena concluso, senza al fuoristrada, mentre io ero ormai stanco basamento motore: il iniziata in sostituzione di Barozzi e Lejeune arrancano ai margini della nella prima e settimo nella seconda). spiegare però chi ha cambiato l’approccio alle della situazione venutasi a creare in Gilera pignone della Perfini, il neo senior zona punti e dopo il GP d’Italia disputato ad Il titolo mondiale della 125 nel 1983 lo vince corse e il metodo di lavoro del Reparto corse e mi stavo guardando in giro. Alla fine del trasmissione finale esce Barozzi (Campione a destra sulle moto Cadetti nel 1980 e ufficiali, mentre sulle Juniores nel 1981 con la WMX di serie è a TGM 125) chiude il sinistra. Qui sopra, il Campionato italiano della pilota sovietico Jiri ottavo di litro - vinto da Khudiakov ha corso per Maddii con la Gilera - in la Cagiva nel biennio quinta posizione. Poche le 1982-1983, ma solo sue uscite nel Mondiale, nella prima stagione ha con un decimo posto nel guidato l’ottavo di litro. GP di Germania, disputato Classe 1955, nato a l’11 luglio a Eschbach, Kamerowo in Siberia, il come migliore risultato. pilota sovietico ha Confermato anche per la debuttato nel Mondiale stagione 1983 assieme al con una CZ 250 nel rientrante belga Alain lontano 1973 e da Lejeune, Barozzi ha chiuso alcune stagioni era una in ottava posizione il presenza stabile del Campionato italiano 125 Mondiale 125, dove si di quell’anno. Ritiratosi era messo in luce dall’attività sportiva, soprattutto per la sua Barozzi ha lavorato per irruenza sempre in sella vent’anni nel racing alle cecoslovacche CZ. Yamaha ricoprendo diversi A sinistra, il motore P ruoli e oggi è Direttore 125 debutta nel 1984 e sportivo del progetto bLU rappresenta un deciso cRU Yamaha riservato ai passo in avanti della giovani piloti della Casa varesina in termini velocità e dell’off-road. di competitività rispetto A fianco, la WMX 125 in alla precedente unità. vendita ai privati nel 1982, ancora con la sospensione posteriore a due ammortizzatori.

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Il prototipo della prima “Niente novità clamorose Cagiva del nuovo corso per due motivi. - dichiara inaugurato da Witteveen, Witteveen alla usata da Corrado Maddii presentazione della moto nei primi mesi del 1984. - Primo non voglio Si tratta di una 190 cc, rischiare, dato il poco con motore derivato dal tempo a disposizione nuovo P 125 ma privo di prima dell’inizio della valvola allo scarico, che stagione 1984; secondo avrebbe dovuto correre perchè le moto uffciali del nella 250, il cui progetto 1984 dovranno entrare in è stato poi accantonato produzione nel 1985. La moto adotta un inedito Intanto, mentre mi occupo telaio monoculla chiusa in della 125, sta nascendo tubi d’acciaio al anche una 250, che sarà cromo-molibdeno ripreso veramente tutta nuova e poi sulla 125, con i tubi spero di far debuttare a sdoppiati molto in basso, metà stagione in corrispondenza del nell’Italiano.” Il freno a basamento motore. Un disco anteriore Brembo solo trave superiore di da 230 mm è flottante, generoso diametro la pinza è a doppio collega la zona del pistoncino, la forcella cannotto di sterzo a perno avanzato è una all’attacco del Marzocchi monomolla monoammortizzatore. con steli da 42 mm. Il Quest’ultimo ha il carburatore è il Dell’Orto leveraggio rivisto. PHBE da 34 mm utilizzato anche l’anno prima.

Funziona sempre così: quando ci sono pochi cellone ed il pignone della trasmissione finale, risultati, nessuno viene a cercarti, quando in- che nel 1983 era elevatissimo. Il resto della vece si vince, allora tutti ti stanno addosso ed stagione l’ho passato cercando di capire il li- è in quel momento che aumenta la pressione. mite della moto, per valutare eventuali margini Lasciare la Gilera per la Cagiva ha rappre- di sviluppo e mettere a punto la versione del sentato il naturale proseguimento del mio per- 1984.” corso tecnico nel fuoristrada ed è stato facile In pratica, Witteveen nei suoi primi mesi in raggiungere un accordo con i Castiglioni. Cagiva adotta lo stesso metodo di lavoro spe- A Schiranna ho trovato tecnici e meccanici rimentato ad Arcore nel 1978, quando da una molto bravi, con una grande cultura dei mo- parte aveva cercato di migliorare le vecchie tori a due tempi ad alte prestazioni. Mancava 125 ELMECA raffreddate ad aria e dall’altra però un programma dedicato esclusivamente si era dedicato alla progettazione di una nuova al fuoristrada, perché la priorità per la Cagiva famiglia di motori rafreddati ad acqua e con era il Mondiale Velocità. Le moto ufficiali che l’ammissione a disco rotante, con cui la Gilera usavano Lejeune e Barozzi di ufficiale aveva- sfiorerà il titolo mondiale. no ben poco. Erano costruite all’insegna della Poi, prosegue l’ingegnere olandese nel suo rac- semplicità ed erano quasi identiche a quelle in conto, “Ho messo subito in cantiere il nuovo vendita ai piloti privati. Non utilizzavano ma- motore, più compatto e razionale, che noi del teriali pregiati o componentistica giapponese, Reparto corse chiamavamo P 125 - dove la Corrado Maddi e Pekka 1982 avevo chiesto di non andare più ai GP come facevano in quegli anni le Case europee lettera P stava ad indicare la parola piccolo - motore a lamelle invece è più economico e fa- L’8 aprile 1984 la Vehkonen sono i due piloti per dedicarmi esclusivamente allo sviluppo impegnate nel Cross. per distinguerlo dal precedente. cile da sistemare: non dimentichiamoci infatti versione definitiva della Cagiva nel Mondiale WMX 125 fa il suo 1984. L’italiano approda delle moto restando ad Arcore, ma i risultati Inoltre, era evidente lo squilibrio fra le risorse Aveva la valvola allo scarico, il cambio a sei che le moto clienti, derivate da quelle ufficiali debutto iridato al GP alla Casa di Schiranna erano subito peggiorati. I piloti telefonavano a del Reparto corse e gli impegni da seguire: marce e l’ammissione regolata da un pacco e in vendita l’anno seguente, spesso finivano d’Italia, disputato sul dopo aver lasciato la me per avere consigli se c’erano dei problemi c’erano la WMX 125 con motore raffreddato a lamellare. Ho preferito utilizzare questa solu- nelle mani di tecnici e piloti poco esperti nella crossodromo Mire di San Gilera, dove aveva già Pietro Felletto, vicino lavorato con Witteveen. in pista e non si rivolgevano ai tecnici che li liquido e monoammortizzatore posteriore che zione anziché il disco rotante per affrancarmi messa a punto. a Vittorio Veneto. Maddi Vehkonen invece, firma accompagnavano in gara. usavano Lejeune e Barozzi, una 250 che in da quanto avevo già fatto in Gilera, ma soprat- Il motore 1983 aveva già quasi 32 CV, ma pos- (sopra la sua moto) con la Cagiva dopo essere Così mi sono ritrovato a fare di nuovo en- realtà era una 190 cc ottenuta maggiorando la tutto per una questione di semplicità e conte- sedeva un arco di utilizzo molto limitato. La è costretto al ritiro in stato appiedato dalla entrambe le manche per Yamaha con la quale trambe le cose con molto più stress, perché in 125 che correva nell’Italiano, ed infine anche nimento dei costi. Un motore a disco rotante potenza era tutta in alto, mentre era vuoto e caduta. Vehkonen invece correva da due stagioni quegli anni il problema in Gilera era diventato una 500 con la quale correva, ma senza troppa è più difficile da gestire, perché per rendere privo di tiro ai bassi regimi, quindi non faci- è terzo nella seconda (quindicesimo al debutto ‘politico’. Dopo i primi successi nel Mondiale convinzione, il russo Khudiakov. al meglio ha bisogno di un’accensione elet- le da gestire. Il suo carattere derivava prin- manche. nel 1982 e quarto nel 1983), che nel 1984 non si lavorava più come prima e c’era troppa Ho dato la priorità alla 125 perché era il tronica efficace che garantisca sempre valori cipalmente dalle misure di alesaggio e corsa decide di ritirarsi gente, specie nei quadri dirigenziali, che im- progetto più fresco e competitivo, ma c’erano di anticipo precisi e questo componente sul utilizzate (56x50,6 mm), riprese dal quattro temporaneamente dal provvisamente voleva dare la sua opinione ri- moltissime cose da rivedere. Il primo obiettivo mercato era impossibile da trovare, a meno di cilindri 500 da GP, che a sua volta ‘copiava’ Mondiale Cross. guardo l’attività sportiva e decidere cosa fare. è stato ridurre la distanza fra il perno del for- non volersi rivolgere a fornitori giapponesi. Un quelle delle moto clienti giapponesi della clas-

112 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 113 CAGIVA WMX CROSS 125 Corrado Maddii - qui in azione in un GP del 1985 - ha corso con la Cagiva nel Mondiale 1984: la sfortuna di Maddii Cross per due stagioni, sfiorando il titolo iridato nel 1984 e chiudendo in terza Pilota italiano, su moto italiana, equipaggia- “La tua volontà, la tua professionalità, hanno contribuito a portare per la prima volta una Casa posizione il Campionato dell’anno seguente ta con pneumatici italiani. Se Corrado Mad- vinto dal compagno di squadra Vehkonen, dii e la Cagiva - assieme alla Pirelli - avesse- italiana al successo nel Campionato del mondo. Nessuno più di te merita elogi e ringraziamenti da ma restando in lizza per la vittoria finale ro vinto il Campionato del mondo nel 1984 parte di tutti. Claudio e Gianfranco Castiglioni.” fino all’ultimo GP nonostante una stagione sarebbero entrati nella storia del Cross. Non Il telegramma dei titolari della Cagiva a Maddi al sofferta per i postumi dei precedenti solo per aver interrotto l’egemonia Suzuki termine del Mondiale 1984, incorniciato con una infortuni. Maddii, a cui va il merito di aver che nella 125 durava da una decina d’anni, foto del pilota toscano. portato per la prima volta alla vittoria la ma soprattutto per un successo interamen- Cagiva in un GP (San Marino 1984 sul circuito della Baldasserona), a differenza te tricolore che purtroppo non è arrivato. La stagione in sintesi dell’irruento finlandese preferiva guidare Perché a vincere il titolo è stato Michele • 4 aprile, GP Italia 1ª manche: Van der Ven una moto meno potente e scorbutica Rinaldi - ex compagno di Maddii alla Gilera (KTM), Rinaldi (Suzuki), Contini (Kawasaki). nell’erogazione e con una seduta più alta. - primo pilota italiano a laurearsi Campione 2ª manche: Van der Ven (KTM), Andreani (Apri- del mondo di Cross, ma in sella ad una Su- lia), Vehkonen (Cagiva). zuki. Sebbene la Casa di Hamamatsu si sia • 15 aprile, GP Olanda 1ª manche: Van der ormai ritirata dalla ottavo di litro, Rinaldi nel Ven (KTM), Strijbos (Honda), Maddii (Cagiva). 1984 parte con i favori del pronostico assie- 2ª manche: Strijbos (Honda), Van den Berk me all’olandese Van der Ven (KTM), ma si (Yamaha), Vehkonen (Cagiva). infortuna alla spalla nella prova inaugurale, • 29 aprile, GP Belgio 1ª manche: Van der Ven quella d’Italia a Vittorio Veneto, ed è costretto a saltare quattro GP. (KTM), Maddii (Cagiva) Strijbos (Honda). 2ª manche: Van der Ad approfittarne è proprio Van der Ven, che vince sette delle prime Ven (KTM), Strijbos (Honda), Maddii (Cagiva). dieci manche del Campionato, presentandosi al giro di boa, il GP • 6 maggio, GP Austria 1ª manche: Van der Ven (KTM), Andreani di Svizzera, con un vantaggio abissale sugli inseguitori, che sono (Aprilia), Lejeune (Suzuki). 2ª manche: Andreani (Aprilia), Maddii il sorprendente olandese Dave Strijbos (Honda) e lo stupefacente (Cagiva) Vehkonen (Cagiva). Maddii con la Cagiva, alla quale la cura dell’ingegner Witteveen ha • 20 maggio, GP Germania 1ª manche: Van der Ven (KTM), messo le ali. Quando anche Van der Ven è costretto ad uno stop Maddii (Cagiva), Rinaldi (Suzuki). 2ª manche: Rinaldi (Suzuki), per un infortunio alla mano, ecco che Maddi, fino a quel momento Van der Ven (KTM), Andreani (Aprilia). andato sempre a punti (e a podio in almeno una manche di ogni GP • 3 giugno, GP Svizzera 1ª manche: Rinaldi (Suzuki), Lejeune disputato) vince il GP di San Marino con una splendida doppietta (Suzuki), Maddii (Cagiva). 2ª manche: Nannini (KTM), Contini e prende il comando della classifica. (Kawasaki), Rinaldi (Suzuki). Gli adetti ai lavori osservano che rispetto alle stagioni precedenti, • 16 giugno, GP San Marino 1ª manche: Maddii (Cagiva), An- quando correva per l’Aprilia e la Gilera, il Maddii del 1984 con la dreani (Aprilia), Rinaldi (Suzuki). 2ª manche: Maddii (Cagiva), Cagiva ha più grinta e determinazione ed è meno “ragioniere” in Rinaldi (Suzuki), Andreani (Aprilia). gara. Fortissimo sui terreni duri, riesce a tenere il passo dei migliori • 8 luglio, GP Francia 1ª manche: Rinaldi (Suzuki), Maddii (Ca- anche sui tracciati sabbiosi, da sempre spina nel fianco dei piloti giva), Lacher (Suzuki). 2ª manche: Rinaldi (Suzuki), Maddii (Ca- italiani. Corrado commette un solo errore in tutta la stagione, ma giva), Van der Ven (KTM). purtroppo lo paga carissimo. All’ultimo GP in calendario, quello del • 15 luglio, GP Spagna 1ª manche: Rinaldi (Suzuki), Lejeune Lussemburgo, si presenta con trenta punti di vantaggio su Rinaldi (Suzuki), Hunt (Cagiva). 2ª manche: Rinaldi (Suzuki), Maddii che, ripresosi dall’infortunio, ha rimontato posizioni su posizioni (Cagiva), Lejeune (Suzuki). tornando in lizza per il titolo. • 29 luglio, GP Svezia 1ª manche: Nilsson (Suzuki), Rinaldi (Su- Negli ultimi minuti delle prove ufficiali ad Ettelbruck, Maddii par- zuki), Van den Berk (Yamaha). 2ª manche: Van der Ven (KTM), te per migliorare il suo tempo, ma per un’incomprensione viene Maddii (Cagiva), Lacher (Suzuki). centrato in curva da Michele Fanton, che gli frattura una gamba • 5 agosto, GP Finlandia 1ª manche: Rinaldi (Suzuki), Maddii impedendogli di disputare la gara. Rinaldi si trova servita così su (Cagiva), Nannini (KTM). 2ª manche: Rinaldi (Suzuki), Nilsson un piatto d’argento l’occasione di aggiudicarsi il titolo e la sfrutta (Suzuki), Hansen (Honda). in pieno, vincendo una manche e piazzandosi quarto nell’ultima • 12 agosto, GP Lussemburgo 1ª manche: Rinaldi (Suzuki), Fan- e decisiva frazione. Corrado Maddii, staccato di soli tre punti in ton (Aprilia), Van der Ven (KTM). 2ª manche: Lejeune (Suzuki), classifica da Rinaldi, è vicecampione del mondo. Lacher (Suzuki), Fanton (Aprilia).

Nel Mondiale del 1984, se regina dei primi anni Ottanta: Suzuki RG di guida si adattava perfettamente alla nostra Maddii è secondo mentre Vehkonen - vittima di un e Yamaha TZ. moto. Pekka invece era giovane e veloce, non infortunio - è solo Il P 125 mantiene le stesse misure di alesag- dava indicazioni tecniche di rilievo, ma era quindicesimo. Scorrendo gio per corsa, ma è più potente (circa 35 CV, facile da gestire. Era il pilota ideale con cui la classifica iridata si trova però un altro pilota diventati 37 l’anno seguente) ed è decisamente puntare ad un risultato di prestigio se azzecca- Cagiva nella top ten: si più utilizzabile del precedente grazie soprattut- va la giornata giusta. Peccato che si sia fatto tratta dell’inglese Paul to all’utilizzo della valvola allo scarico. male subito, rompendosi una gamba in una Hunt, che corre con una WMX schierata Con la moto del 1984 hanno corso Corrado gara di Campionato finlandese, perdendo buo- dall’importatore UK, ma Maddii e Pekka Vehkonen. Corrado aveva na parte della stagione. Allora ci siamo foca- seguita con un occhio di già lavorato con me in Gilera e l’ho voluto in lizzati solo su Maddi, che ha perso il titolo per riguardo dalla Casa. Hunt termina il Campionato in Cagiva perché conoscevo le sue doti di collau- sfortuna venendo investito da Michele Fanton nona posizione con miglior datore e ne apprezzavo la bravura nella messa nelle prove dell’ultimo GP in Lussemburgo, risultato un terzo posto a punto. Era un pilota pregiato, indispensabile quando era in testa al Mondiale con trenta nella prima manche al GP di Spagna. al lavoro che stavamo affrontando e il cui stile punti di vantaggio su Rinaldi, ma tecnicamente

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La WMX 125 di Vehkonen senza sovrastrutture evidenzia il telaio in acciaio al cromo molibdeno, con il tubo di irrigidimento che unisce la zona di attacco del mono all’elemento scatolato al di sotto del cannotto di sterzo. Il monoammortizzatore Öhlins con serbatoio separato è regolabile in compressione, estensione e nel precarico molla. La forcella Marzocchi a perno avanzato da 42 mm ha gli steli che lavorano in una doppia guida per avere più scorrevolezza. Il disco anteriore ha un diametro di 240 mm (prima da 230): era in alluminio per gare su fondo asciutto, in ghisa per fondi fangosi e bagnati.

Nato il 27 maggio 1964 ad Helisinki, Pekka Vehkonen ha iniziato ad andare in moto a 7 anni e ha disputato le sue prime gare in Finlandia nel 1977. Due anni dopo è Campione nazionale di Minicross. Il debutto iridato avviene nel 1982 con una Yamaha privata. Promosso pilota ufficiale l’anno seguente, vince il suo primo GP e termina quarto nel Mondiale. Pilota irruento, generoso e spettacolare, prima di vincere il titolo nel 1985 è stato costretto ad una lunghisisma sosta per i postumi di un incidente di cui è stato vittima nel 1983.

Il forcellone in lega leggera ha sezione rettangolare Il telaietto reggisella si può asportare nel biennio 1984-1985 eravamo già superiori noammortizzatore Öhlins, Vehkonen invece modificato in alcuni particolari rispetto a quello del 1984 per velocemente per lavorare sull’air-box, qui alla concorrenza. Il nostro motore era più po- ha corso qualche GP usando esclusivamente migliorare lo smontaggio del leveraggio del mono. Il freno a privo di coperchio (il filtro è avvolto da tente di quello della Suzuki di Rinaldi, mentre materiale della Öhlins. Il 1984 doveva essere tamburo posteriore è laterale, ha un diametro di 130 mm e uno strato di amianto per far aspirare aria la pista frenante in acciaio è avvitata al mozzo in magnesio. più fresca) e sul mono posteriore, dato soffrivamo con la ciclistica, specie sui terreni una stagione di rodaggio, invece abbiamo ‘ri- Identico materiale anche per il mozzo anteriore. Notare la che è fissato solo da tre viti. A sinistra, i sabbiosi. Sulla moto di Maddii utilizzavamo schiato’ di vincere il Mondiale al primo colpo. lunga asta di reazione del freno posteriore. L’inclinazione del due radiatori in lega leggera sono fissati una forcella Marzocchi abbinata ad un mo- Questo ci ha dato una maggior consapevolezza cannotto di sterzo è di 28°, l’avancorsa di 117 mm. ai lati del trave centrale del telaio.

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I particolari del motore (1985) Il cilindro in lega leggera ha la La valvola parzializzatrice è a canna trattata al Nickasil, la ghigliottina, è fissata al cilindro lega di nichel e silicio che riduce ed è azionata da un’asta di gli attriti fra le parti in rinvio. La valvola parzializzatrice movimento e quindi l’usura, della luce di scarico ed il suo consentendo di aumentare il dispositivo di comando erano regime di rotazione del motore. stati battezzati CTS, acronimo di Dodici le luci presenti, con Cagiva Torque increase System. cinque travasi. Quattro di questi sono laterali, mentre il quinto è in prossimità del condotto di La frizione multidisco in bagno d’olio aspirazione. I travasi sono ha quattro dischi conduttori e tre condotti. Il cestello collegati al condotto di Il dispositivo centrifugo di comando aspirazione, facendo così affluire portadischi in lega leggera è fissato dell’alberino è costituito da un secondo i gas freschi nel carter pompa albero collocato nel carter motore, che durante l’ammissione. La tenuta all’ingranaggio della trasmissione primaria. ha fissato ad una delle sue estremità durante il travaso viene invece l’ingranaggio con cui viene azionato assicurato dalle lamelle. Sullo Nel 1985 vengono utilizzati dischi condotti dalla campana frizione e all’altra un Il pistone stampato in lega leggera era prodotto scarico viene fissata tramite piattello con quattro sfere. Queste dall’azienda tedesca Mahle. Ha un solo segmento di quattro viti la valvola in acciaio speciale per avere massima ultime, per effetto della forza centrifuga, tenuta e presenta il cielo emisferico. Il foro visibile parzializzatrice, che scorre nella fanno spostare assialmente il piattello sul mantello serve per migliorarne la lubrificazione. gola ricavata nel cilindro. resistenza e indeformabilità, anziché in alluminio come l’anno precedente. sull’albero, azionando l’alberino di Il pacco lamellare, sviluppato direttamente dal comando della valvola. Reparto corse Cagiva, ha i petali in materiale vetroso.

Jan Witteveen e gli uomini del Reparto corse impegnati nel fuoristrada con la moto di Vehkonen. Da sinistra: Edoardo Castelli, Dario Tremea, Massimo Castelli, Franco Brusco, Kari Silvast, Ruggero Bianchi, Paolo Lucchina e Pierantonio Speroni. Mancano all’appello Massimiliano Cremonesi, Maurizio Mascheroni e Mauro Noccioli. Una delle mosse vincenti per conquistare il titolo era stata separare nel Reparto corse gli uomini impegnati nel Cross da quelli dedicati alla Velocità. “La vittoria di un Mondiale - ricordava Claudio Castiglioni in un’intervista - conferisce all’azienda un grande prestigio. Anche se molti pensano sia più facile Grazie i mondiali vinti con vincere un Mondiale Cross la Cagiva nella 125 a che uno di Velocità, la cosa è metà degli anni Ottanta, assolutamente falsa, infatti Jan Witteveen completa finora, in Italia, non lo aveva un percorso tecnico e mai vinto nessuno. In ogni professionale iniziato nel caso non basta vincere per gennaio 1978, quando avere una buona immagine, aveva assunto la direzione occorre anche lavorare bene tecnica del Reparto corse e fare prodotti di qualità. Gilera, abbandonandolo Partecipare al Mondiale poi per passare in Cagiva delle nostre forze, permettendoci di affrontare la sua preparazione ne ha risentito parecchio. ufficiale per il Campionato italiano e per le ga- minato il Campionato fino al GP di Germania costa moltissimo, non si può nel 1983. Per la Casa di dire che il titolo si ripaghi da Arcore Witteveen ha la stagione seguente con maggiore entusiasmo Nel 1985 il nostro pilota di punta è diventato re del Mondiale a cui ha partecipato - come la - vinto davanti a Pekka - dove, contravvenendo solo. Bisogna scindere le “firmato” i progetti delle e convinzione. Peccato che Corrado non fosse così Vehkonen, mentre noi abbiamo iniziato doppia trasferta in Sudamerica di fine stagione al regolamento che lo vietava espressamente, cose: da un lato si fanno le 125 e 250 Cross al meglio della forma, perché nel dicembre del a seguire con un occhio di riguardo anche dove ci siamo giocati il il titolo - dandoci una Dave e la sua squadra hanno sostituito la moto moto e si vendono, dall’altro monocilindriche e della si corre. Noi dai GP abbiamo B125 Cross bicilindrica, 1984, dopo quattro mesi di stop per l’incidente Massimo Contini, che correva per il conces- mano per lo sviluppo. durante le prove ufficiali e io, al termine del un ritorno tecnologico che senza però mai vincere un con Fanton, si è fratturato nuovamente la stes- sionario Giunta di Cormano ed era in forze Il nostro rivale più pericoloso quell’anno è GP, ho presentato reclamo alla FIM per farlo porta grandi vantaggi titolo iridato. sa gamba cadendo al Motor Show di Bologna e alle Fiamme Oro, ma riceveva del materiale stato Dave Strijbos con la Honda CR. Ha do- squalificare. all’azienda.”

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La notizia del verdetto a nostro favore e la Massimo Contini, a conseguente estromissione di Strijbos dalla destra, disputa la sua classifica è arrivata alla vigilia della trasfer- prima stagione con la Cagiva nel 1985, ta per il Sud America, che noi della Cagiva schierato dal team Giunta avevamo preparato meticolosamente, a dif- di Cormano. L’anno ferenza dei nostri avversari. seguente, dopo l’abbandono di Maddii - Prima di partire avevamo messo a punto le passato in 500 - è Contini nostre moto in quota tenendo presente che a sviluppare il nuovo in Argentina si sarebbe corso su una pista a materiale della 125, assumendo il ruolo che 1.200 metri d’altezza. Inoltre, appoggiando- era stato del pilota ci alla Zanella ed all’Agrale (all’epoca con- toscano, ma correndo sociate Cagiva), avevamo spedito la stessa sempre per il Giunta. Nel 1986 firma per la Cagiva benzina che utilizzavamo in Europa grazie anche Dave Strijbos, che al gran lavoro di Carlo Pernat, che era riu- era stato il rivale di scito a sbrigare le pratiche doganali in tempi Vehkonen nel Mondiale del 1985. Il giovane pilota brevissimi, facendoci avere la benzina giusto olandese, sotto in in tempo per le prove del GP in Argentina. compagnia dell’ingegner Siamo stati previdenti, perchè una volta ar- Witteveen, a dispetto dell’età (19 anni) è già rivati sul posto le nostre WMX non hanno alla sua terza stagione perso un colpo, mentre la CR di Strijbos era iridata e con la Cagiva si in affanno. Vehkonen si è aggiudicato il titolo aggiudica il titolo iridato. Nel 1986 Stijbos cade in a Belo Horizonte, in Brasile, davanti a 60.000 una prova di Campionato spettatori, regalando alla Cagiva anche quel- olandese disputata a lo Costruttori, mentre Corrado ha terminato maggio, lesionandosi un nervo della spalla destra. il campionato al terzo posto. È stata un’espe- In quel momento è in rienza fantastica, perché per la prima volta testa alla classifica iridata nella storia del Mondiale Cross 125 ha vinto e decide di non operarsi tenendo nascosta agli una Casa europea, interrompendo il dominio avversari la gravità della Suzuki che durava da una decina d’anni. dell’infortunio.

Maddi invece nel 1985 ha vinto il Campionato italiano della ottavo di litro, ma poi ha deciso di lasciare la Cagiva, forse ritenendo poco interessante la mia proposta di sviluppare una 250 che avevo in mente, derivata dalla 125 ma a corsa molto corta e con il cambio a cinque marce anziché a sei. Nato l’8 novembre 1967 a Venlo - nel Limburgo olandese, ai confini con la Germania - Dave Franciscus Maria Strijbos è Così per il 1986 al suo posto abbiamo in- stato un talento precoce del Cross. Al Mondiale è approdato gaggiato proprio Strijbos, affiancandolo a nel 1984 in sella ad una Honda CR125 gestita dal team Vehkonen, mentre a Contini è stato affidato olandese Venko-Honda, vincendo il suo primo GP - quello d’Olanda disputato il 15 aprile - quando non ha ancora il lavoro di sviluppo che era stato di Corra- compiuto 17 anni. Sesto alla fine del Mondiale 1984 e do, pur appoggiandosi sempre alla squadra Campione del mondo nel 1986, Strijbos è stato di Giunta. vicecampione del mondo quattro volte (1985-1987-1988- 1992) e nel 1993 ha chiuso il Mondiale al terzo posto. In La moto non ha subito grandi modifiche ri- carriera ha vinto 27 GP. Pilota aggressivo ed irruento, spesso segue a pag. 124 vittima di cadute. Si è ritirato alla fine del 1994.

120 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 121 CAGIVA WMX CROSS 125 1985-1986: i titoli iridati di Vehkonen e Strijbos

1985 trova a 1.200 metri sul livello del mare perché in Argentina la 1986 ghiozzo probabilmente per la Con il passaggio del Campione del mondo in carica Michele Rinaldi pista di Salta è alla medesima quota; spedisce poi in Sudamerica Dopo aver ingaggiato Strijbos al benzina locale di scarsa qua- (Suzuki) alla 250, i favori del pronostico sono per Corrado Maddii, la benzina usata nei GP europei per evitare brutte sorprese con il posto di Maddii, la Cagiva parte lità. In Brasile invece si impo- ripresosi dal doppio infortunio dell’anno precedente e pronto a carburante locale e si porta al seguito anche Contini, pilota Cagiva ancora con i favori del pronosti- ne l’americano Micky Dymond portare la Cagiva sul tetto del mondo. A rendergli la vita difficile il ma in forze al team Giunta, per dare manforte a Vehkonen e Maddii. co grazie al suo “tridente” di con la Honda, Strijbos è due compagno di squadra Pekka Vehkonen, anche lui reduce da un brut- In Argentina il 18 agosto il Circus viene accolto dal freddo dell’in- fuoriclasse che, oltre al giovane volte secondo davanti all’altro to infortunio, assieme ai tre olandesi Dave Strijbos (Honda), John verno australe e dalla pioggia, che segna la pista. Gli uomini del olandese, comprende anche i pilota statunitense Smith, oc- Van den Berk (Yamaha) e Kees Van der Ven (KTM), con i due belgi Team Venko faticano a mettere a punto la Honda di Strijbos che confermatissimi Vehkonen e casionalmente in sella ad una Alain Lejeune (Suzuki) e (KTM) a fare da outisder. Le nella prima manche arriva quarto dietro ai tre piloti Cagiva, vittima Contini. L’unico a tener testa Cagiva, e Van den Berk è co- ostilità si aprono il 14 aprile sulla sabbia olandese dove si impone di una doppia foratura! La sfortuna perseguita l’olandese anche all’armata Cagiva è John Van stretto per due volte al ritiro. in entrambe le manche Strijbos, davanti a Martens e Vehkonen nella seconda manche: Strijbos, autore dell’holeshot in partenza e den Berk con la Yamaha, in un Dave Strijbos e la Cagiva sono nella prima e ancora a Vehkonen e Van den Berk nella seconda. in testa fino a pochi giri dal termine, rallenta vistosamente con la Campionato segnato dai tanti Campioni del mondo, mentre Una settimana dopo in Italia è Maddii a centrare una doppietta gomma posteriore a terra, lasciando strada a Vehkonen, Maddi e al infortuni subiti dai pretendenti Contini termina il Mondiale precedendo prima Strijbos e Vehkonen e poi ancora Vehkonen finlandese Kouki (Suzuki). Quando una settimana dopo l’Argentina, al titolo (Strijbos ad una spalla, al terzo posto, precedendo e Van der Ven. Quando Strijbos vince ancora in Belgio entrambe a Belo Horizonte in Brasile, si disputa il round decisivo per il titolo, Vehkonen ad una ginocchio e Vehkonen che ha i suoi stessi le manche e nei successivi due GP contiene i danni quando a Vehkonen guida la classifica con nove punti di vantaggio su Strijbos. ad una clavicola, Contini a una punti, ma rispetto all’italiano vincere (in Francia e Jugoslavia) sono Lejeune, Andreani (Aprilia), I due vincono una manche a testa e chiudono in seconda posizione gamba, mentre Van den Berk è ha vinto meno manche. Martens e Maddii, la sfida si delinea fra il giovanissimo olandese, quella vinta dall’avversario, così il finlandese della Cagiva si ag- vittima di un’infezione) e dall’in- 17 anni, gestito dal Team Venko-Honda ed il veterano italiano, giudica il Mondiale. I festeggiamenti sono però rinviati di qualche vasione dei piloti finlandesi: La stagione in sintesi classe 1957. Invece, a rimescolare le carte ci pensa Vehkonen, giorno perché Gerrit Wolsink, Team manager del team Venko-Honda, Kouki, Pantilla e Ismo Vehkonen • 6 aprile, GP Francia, Ca- che vince in Cecoslovacchia il 16 giugno inaugurando una striscia sporge reclamo contro la Cagiva rea, a suo dire, di aver utilizzato - cugino di Pekka - forti, deter- stelnau de Levis 1ª manche: favorevole di risultati che coincide con il calo dello sfidante olan- carburante irregolare. Solo al rientro in Europa Pekka Vehkonen e minati e competitivi. Vehkonen (Cagiva), Pantilla dese. Mentre qualche battuta a vuoto di Maddii nella fase calda la Cagiva hanno la certezza di aver vinto il titolo iridato. Il Mondiale inizia nel fango fran- (KTM), Lacher (KTM). 2ª della stagione, fiaccato da problemi fisici conseguenti all’infortunio cese di Castelnau de Levis, con manche: Vehkonen (Cagi- dell’anno precedente, lo fanno scivolare in terza posizione. Nel GP La stagione in sintesi una doppietta del Campione in va), Pantilla (KTM). Kouki • 14 aprile, GP Olanda, Brest 1ª manche: Strijbos carica, alla quale replica imme- (Yamaha). (Honda), Martens (KTM), Vehkonen (Cagiva). 2ª man- diatamente Strijbos, vincendo • 13 aprile, GP Olanda, Mill che: Strijbos (Honda), Vehkonen (Cagiva), Van der Ven una settimana dopo sulla sab- 1ª manche: Strijbos (Cagi- (KTM). bia amica della pista olandese va), Van den Berk (Yamaha), • 21 aprile, GP Italia, Faenza 1ª manche: Maddii (Cagi- di Mill, dove Vehkonen cade in Vehkonen (Cagiva). 2ª man- va), Strijbos (Honda), Vehkonen (Cagiva). 2ª manche: prova infortunandosi. Passa an- che: Strijbos (Cagiva), Van Maddii (Cagiva), Vehkonen (Cagiva), Van der Ven (KTM). cora una settimana ed al GP den Berk (Yamaha), Vehko- • 28 aprile, GP Belgio, Angreau 1ª manche: Strijbos d’Italia trionfa Massimo Contini Il “Dream Team” Cagiva nel 1986: Pekka Vehkonen precede Dave nen (Cagiva). (Honda), Van Gijsegem (Honda), Van den Berk (Yama- grazie a due vittorie di manche. Strijbos in quella che sarà un’annata trionfale per la Casa varesina, • 20 aprile, GP Italia, Grot- ha). 2ª manche: Strijbos (Honda), Van den Berk (Yama- Solo il 4 maggio in Belgio, Van culminata con la conquista del titolo mondiale Piloti e Costruttori. tazzolina 1ª manche: Contini ha), Maddii (Cagiva). den Berk interrompe il dominio (Cagiva), Strijbos (Cagiva), • 2 giugno, GP Francia, Lavaur 1ª manche: Lejeune Cagiva vincendo una manche ed abbandonando l’altra per una Manzo (KTM). 2ª manche: Contini (Cagiva), Strijbos (Cagiva), (Suzuki), Maddii (Cagiva), Van den Berk (Yamaha). 2ª foratura mentre si trova al comando. A Lerida Mongay, in Spagna, Van den Berk ( Yamaha). manche: Andreani (Aprilia), Strijbos (Honda) Maddii nel mese di giugno, Strijbos si presenta in testa al Campionato, ma • 4 maggio, GP Belgio, Genk 1ª manche: Van den Berk (Yama- (Cagiva). con la spalla destra infortunata per una caduta in allenamento e ha), Strijbos (Cagiva), Vehkonen (Cagiva). 2ª manche: Strijbos • 9 giugno, GP Yugoslavia, Tržic 1ª manche: Martens deve lasciare spazio a Vehkonen - vincitore di una manche e nuovo (Cagiva), Contini (Cagiva), Pantilla (KTM). (KTM), Maddii (Cagiva), Strijbos (Honda). 2ª manche: leader della classifica - e a Van den Berk. • 1 giugno, GP Spagna, Lerida Mongay 1ª manche: Vehkonen Maddii (Cagiva), Strjibos (Honda), Vehkonen (Cagiva). Al GP seguente invece, quello di Cecoslovacchia a Dalecin, vincono (Cagiva), Contini (Cagiva), Van den Berk (Yamaha). 2ª manche: • 16 giugno, GP Cecoslovacchia, Dalecin 1ª manche: una manche a testa Strijbos e Contini ed i piloti della Cagiva vanno Van den Berk (Yamaha), Contini (Cagiva), Vehkonen (Cagiva). Vehkonen (Cagiva), Van der Ven (KTM), Van den Berk ad occupare le prime tre posizioni nel Mondiale. In Irlanda a fine • 15 giugno, GP Cecoslovacchia, Dalecin 1ª manche: Strijbos Pekka Vehkonen e Michele Rinaldi sul podio del GP d’Argentina 1984, (Yamaha). 2ª manche: Vehkonen (Cagiva), Kovar (Ka- giugno anche Contini raggiunge i compagni di squadra in infermeria, (Cagiva), Contini (Cagiva), Barozzi (Benelli). 2ª manche: Contini disputato sullo sperduto tracciato di Salta, situato a 1.200 metri d’altezza, wasaki), Kouki (Suzuki) procurandosi una distorsione del ginocchio, mentre i finlandesi si (Cagiva), Strijbos (Cagiva), Vehkonen Ismo (Honda). ai piedi delle Ande e nel nord del Paese, al confine con Cile e Bolivia. • 30 giugno, GP San Marino, Baldasserona 1ª man- aggiudicano il GP con una vittoria di Vehkonen e una di Kouki, che • 28 giugno, GP Irlanda, Killichy 1ª manche: Vehkonen (Cagiva), che: Manzo (TM), Kouki (Suzuki), Maddii (Cagiva). 2ª corre con una Yamaha. Van den Berk (Yamaha), Moore (Suzuki). 2ª manche: Kouki (Ya- di San Marino, disputato il 30 giugno si impongono Manzo (TM) manche: Andreani (Aprilia), Vehkonen (Cagiva), Maddii (Cagiva). Al successivo GP, a Vrigastad in Svezia, Vehkonen cade in prova maha) Strijbos (Cagiva), Contini (Cagiva). ed Andreani, mentre Vehkonen è una volta secondo e Maddi due • 7 luglio, GP Germania Federale, Eschbach 1ª manche: Vehkonen ed è costretto a saltare la gara e a rinunciare alle sue ambizioni • 27 luglio, GP Svezia, Vrigstad 1ª manche: Van den Berk (Yama- volte terzo. La svolta del Campionato avviene il 7 luglio al GP di (Cagiva), Van der Ven (KTM), Kouki (Suzuki). 2ª manche: Van der iridate, consentendo a Van den Berk - autore di una doppietta - ha), Pantilla (KTM), Moore (Suzuki). 2ª manche: Van den Berk Germania: Strijbos vince le due manche, ma il Direttore sportivo Ven (KTM), Martens (KTM), Van den Berk (Yamaha). di insinuarsi al secondo posto nel Mondiale. La classifica però (Yamaha), Strijbos (Cagiva), Pantilla (KTM). della Cagiva, l’ingegner Witteveen, si accorge che l’olandese ha • 14 luglio, GP Finlandia, Pujo 1ª manche: Strijbos (Honda), resta sempre molto corta e basta una giornata storta per veder • 3 agosto, GP Germania Federale, Laubus Esbach 1ª manche: usato durante le prove ufficiali una moto non punzonata (operazione Vehkonen (Cagiva), Van der Ven (KTM). 2ª manche: Strijbos rimescolare le carte. È quello che accade fra i GP di Germania ad Contini (Cagiva), Lacher (KTM), Strijbos (Cagiva). 2ª manche: vietata dal regolamento) e fa reclamo alla Federazione Motocicli- (Honda), Van den Berk (Yamaha), Van der Ven (KTM). Esbach (doppietta di Contini) e Finlandia a Puijo (doppietta di Van Contini (Cagiva), Puzar (KTM), Moore (Suzuki). stica Internazionale. La squalifica definitiva di Strijbos arriva alla • 28 luglio, GP Portogallo, Agueda 1ª manche: Vehkonen (Cagiva), den Berk) dopo i quali anche Contini è matematicamente fuori dai • 10 agosto, GP Finlandia, Puijo 1ª manche: Van den Berk (Yama- vigilia della doppia trasferta sudamericana in Argentina e Brasile - in Strijbos (Honda), Maddii (Cagiva). 2ª manche: Strijbos (Honda), giochi per il Mondiale che diventa un affare fra olandesi: Strijbos ha), Strijbos (Cagiva) , Pantilla (KTM). 2ª manche: Van den Berk programma dopo i GP di Finlandia e Portogallo nei quali Strijbos Vehkonen (Cagiva), Van der Ven (KTM). contro Van den Berk. Come l’anno prima il campionato si decide (Yamaha), Strijbos (Cagiva), Vehkonen Ismo (Honda). vince tre manche, piazzandosi secondo nella quarta, mentre il suo • 18 agosto, GP Argentina, Salta 1ª manche: Vehkonen (Cagiva), con la doppia trasferta sudamericana di Argentina e Brasile, sulla • 24 agosto, GP Argentina, Salta 1ª manche: Strijbos (Cagiva), rivale finlandese ne vince una, conquistando anche due secondi Maddii (Cagiva), Contini (Cagiva). 2ª manche: Vehkonen (Cagiva), quale incombe l’incognita del tracciato brasiliano perché quello di Van den Berk (Yamaha), Vehkonen Ismo (Honda). 2ª manche: e un quarto posto - che chiude il Mondiale nel mese di agosto e Maddii (Cagiva), Kouki (Suzuki). Belo Horizonte è stato sostituito all’ultimo momento con Campos Strijbos (Cagiva), Contini (Cagiva), Van den Berk (Yamaha). vede Strijbos slittare al secondo posto in Campionato. • 25 agosto, GP Brasile, Belo Horizonte 1ª manche: Strijbos (Hon- de Jordao che nessuno conosce. • 31 agosto, GP Brasile, Campos de Jordao 1ª manche: Dymond La Cagiva si prepara scrupolosamente, facendo la carburazione da), Vehkonen (Cagiva), Kouki (Suzuki). 2ª manche: Vehkonen A Salta vince entrambe le manche Strijbos che mette così una seria (Honda), Strijbos (Cagiva), Smith (Cagiva). 2ª manche: Dymond delle moto sul crossodromo di Prunetta, vicino a Pistoia, che si (Cagiva), Strijbos (Honda), Van den Berk (Yamaha) ipoteca sul titolo, mentre la moto di Van den Berk funziona a sin- (Honda), Strijbos (Cagiva), Smith (Cagiva).

122 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 123 CAGIVA WMX CROSS 125

Nel 1986 ognuno dei tre piloti Cagiva utilizza una soluzione tecnica personalizzata per le sospensioni: Marzocchi Il confronto fra la WMX per Contini, WP per 125 usata da Massimo Strijbos (con forcella a Contini nel Mondiale del steli rovesciati) ed Öhlins 1987 - a lato - e, nella per Vehkonen. Nel 1987 pagina seguente, la moto invece si utilizza solo vincitrice del secondo materiale WP perché titolo con Strijbos nel l’azienda olandese si è 1986, mette in evidenza assicurata la fornitura di le piccole modifiche primo equipaggiamento introdotte anno per per le Cagiva WMX 125 in anno. Il motore del 1986 vendita ai privati. Il freno ha circa 34-35 CV (due a disco anteriore da 240 in meno rispetto all’anno mm, introdotto nel 1985 precedente). Stessi in sostituzione del valori registrati nel precedente da 230 mm, 1987, ma migliora resta immutato fino alla l’erogazione e l’arco di fine della carriera della utilizzo del motore. Per WMX. A partire dal 1987 variare le dimensioni però il disco è forato con dell’air-box sono studiati asole tangenziali (vedi nuovi leveraggi e relativi foto della moto di Contini punti di attacco sul nella pagina precedente) forcellone (nella foto a per limitare le destra il forcellone del deformazioni a caldo, 1986, mentre la moto di aumentare la resistenza Strijbos nella pagina segue da pag. 120 Vehkonen e Marzocchi per Contini. Il che raccogliere una grandisisma quantità di dati. al surriscaldamento e seguente monta ancora spetto all’anno precedente. Il motore ha perso significava, oltre ad avere set-up completa- Senza dubbio nel 1986 eravamo il team più favorire l’eliminazione del il forcellone del 1985) fango. Sotto, GP d’Italia per limitare lo un paio di CV (ne aveva circa 34/35), ma ha mente diversi, anche gestire tipologie di la- forte, competitivo in ogni situazione e con la 1987: Bayle (Honda n° spostamento del incrementato la coppia e migliorato il range voro differenti per la taratura delle forcelle moto più equilibrata del lotto. Siamo stati an- 54) precede Strijbos, monoammortizzatore. di utilizzo. Ho condotto studi sulla fluidodi- (tradizionale quella dell’azienda italiana, ro- che bravi a gestire al meglio due top rider co- Tragter (Honda n° 17), Questa modifica, però, Lejeune (Suzuki n° 55) all’inizio della stagione namica, ho lavorato anche sulle dimensioni vesciata invece quelle degli altri fornitori) e me Vehkonen e Strijbos nella stessa squadra. e Moore (Honda n° 88). 1987 aveva messo in dell’air-box e ho utilizzato carburatori prov- crisi l’idraulica del mono, visti di Power-Jet, bielle più lunghe e pistoni costringendo i tecnici delle sospensioni ad un più corti, mantenendo comunque gli stessi lavoo straordinario per valori di alesaggio per corsa precedenti. risolvere il problema. Un grosso lavoro è stato fatto anche a livello Come si può notare dalle foto, cambia di sospensioni, con il leveraggio del monoam- leggermente la forma del mortizzatore che è stato modificato, renden- telaio e la piega dei tubi dolo più simile al Pro-Link della Honda. Inol- del telaietto reggisella in corrispondenza dei suoi tre, ognuno dei nostri piloti aveva un diverso punti d’attacco al telaio. partner tecnico: WP per Strijbos, Öhlins per

Caratteristiche tecniche (1985) Motore: monocilindrico a 2 tem- 600 grammi di olio per motore deno con telaietto reggisella e da 240 mm con pinza Brembo a pi raffreddato a liquido. Testa e e organi di trasmissione. supporto air-box imbullonato. doppio pistoncino; posteriore a cilindro in lega leggera, cinque Alimentazione: carburatore Inclinazione cannotto di sterzo tamburo a camma semplice da travasi e pistone emisferico. Ale- Dell’Orto PHSB 36 HS da 36 28°, avancorsa 117 mm. 130 mm, con piatto e leveraggi saggio per corsa 56x50,6 mm. mm. Capacità serbatoio carbu- Sospensioni: anteriore forcella in lega leggera. Cilindrata 124,63 cc. Ammissio- rante 7 litri. Marzocchi M1 a perno avanzato, Ruote e pneumatici: a raggi con ne regolata da lamelle e valvola Frizione: multidisco in bagno d’o- con steli da 42 mm e foderi in cerchi in lega leggera Takasago, parzializzatrice della luce di sca- lio con quattro dischi conduttori alluminio, escursione ruota 285 anteriore 1.60- 21”, posteriore rico con sistema C.T.S. (Cagiva e tre dischi condotti. mm; posteriore forcellone oscil- 2.15-18”. Pneumatici: anteriore Torque increase System). Rap- Trasmissione: primaria ad in- lante con monoammortizzatore Pirelli MT 16 3.00-21”, posterio- porto di compressione 14:1. granaggi a denti dritti, finale a Öhlins regolabile in compres- re Pirelli MT 32, 4.25-18”. Potenza max (alla ruota) 37 CV catena. sione e in estensione e siste- Dimensioni (in mm) e peso: a 10.500 giri. Cambio: a sei rapporti ad innesti ma ammorizzante progressivo lunghezza max 2.145, larghez- Accensione: elettronica Moto- frontali. con sistema Cagiva Soft Damp. za al manubrio 830, altezza max plat ad anticipo variabile. Telaio: monotrave sdoppiato in Escursione ruota 320 mm. 1.215, interasse 1.442, luce a Lubrificazione: miscela all’1%. tubi d’acciaio al cromo-molib- Freni: anteriore a disco flottante terra 355. Peso nd.

124 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 125 CAGIVA WMX CROSS 125

Dave Strijbos in azione nel fango di Castiglione del Lago, dove il 4 aprile 1988 prende il via il Mondiale con il GP d’Italia. Per meglio concentrarsi sulla 125, la Cagiva nel 1988 rinuncia all’impegno ufficiale nella 250, lasciando in gestione la quarto di litro ai team che seguono Vehkonen, Van Doorn e Nillson. Strijbos conclude la gara con un quarto ed un secondo posto di manche, ma ad impressionare è la prestazione di Jean Michel Bayle, autore di una doppietta. Premonitore il giudizio di Witteveen al termine del GP: “Oggi il fango ha in parte modificato i valori in campo, però il vincitore è stato quello giusto. In questo Mondiale Bayle sarà per noi il maggiore avversario.”

Al termine della gara di Dalecin, in Ceco- avendo totalizzato lo stesso numero di punti, Strijbos e Contini, in di cilindrata - e allo specialista olandese Van la testa e già nel 1987 ha iniziato a soffrire azione durante la stagione slovacchia, a metà del Campionato, i nostri in virtù del maggior numero di manche vinte 1987. Partita con i favori Doorn. Invece non abbiamo vinto nulla se di misteriosi problemi fisici che lui negava piloti occupavano addirittura le prime tre po- dal pilota italiano. del pronostico, quell’anno non i titoli Costruttori, perché quelli piloti di avere. Diceva di non aver più forza nelle sizioni della classifica, con Strijbos primo, La nostra supremazia tecnica è proseguita la Cagiva è beffata da sono andati a Van den Berk con la Yamaha braccia e di faticare a terminare le manche, e dalla seguito ad un punto da Vehkonen e a cinque anche nel 1987, una stagione dove potevamo Yamaha. Strijbos è (nella 125) e a Geboers con la Honda (al suo ma non faceva nulla per curarsi. da Contini. L’unico avversario consistente era vincere tranquillamente due titoli mondiali secondo mentre Contini debutto nella quarto di litro) in 250. Nel 1988 è arrivato comunque a giocarsi il l’olandese John Van den Berk con la Yamaha, piloti: quello della 125 ma soprattutto quello termina al quinto posto, Durante la pausa invernale il lavoro di svi- Mondiale all’ultimo GP con Bayle. Gli sa- preceduto anche da Bayle che infatti ha terminato la stagione al secon- della 250, dove abbiamo fatto debuttare la e Maddii con le Honda. luppo della 125 aveva interessato il motore, rebbe bastato arrivare due volte secondo alle do posto dietro a Strijbos e davanti a Contini moto sviluppata l’anno prima da Massimo Massimo Contini, classe molto più reattivo e gestibile nell’apertura del spalle del pilota francese per vincere. Inve- e Vekhonen, classificati in quest’ordine pur Manzo, affidandola a Vehkonen - promosso 1955, nato a Cittiglio comando del gas, e la ciclistica. segue a pag. 131 (VA), ha vinto il Campionato Cadetti nel Per poter utilizzare un air-box di maggiori 1977 con una Villa ed è dimensioni abbiamo modificato il leveraggio Foto ufficiale per Dave entrato a far parte del del monoammortizzatore sul forcellone. Ma Strijbos e Massimo Gruppo Sportivo Fiamme Contini, che disputano il Oro nel 1980. Ha facendo questo l’idraulica dell’ammortizzato- Mondiale Cross 125 del debuttato nel Mondiale re ha iniziato a funzionare male. Procedendo 1988, l’ultimo affrontato nel 1983 con l’Aprilia e per tentativi siamo però riusciti a risolvere dalla Casa varesina in prima di approdare alla forma ufficiale. Dopo il Cagiva, con una Kawasaki il problema nel corso della stagione, tanto è ritiro - avvenuto al (gestita dal team Cinti) vero che la situazione è migliorata. termine della stagione in ha chiuso il Mondiale del Grazie ai risultati di Strijbos e Contini, ri- cui Strijbos perde il 1984 in nona posizione Mondiale, andato a (e un piazzamento sul spettivamente secondo e quinto in Campio- Bayle, nell’ultima podio). A lato, GP d’Italia nato alle spalle di Van den Berk (Yamaha), manche dell’ultimo GP - 1987 ad Arco (TN): al via siamo comunque riusciti almeno a portare a Contini continuerà della seconda manche ancora a correre per altri Strijbos precede Brondi casa il titolo Costruttori. Impresa che invece due anni con la Cagiva, (Yamaha n° 92), Manzo abbiamo fallito nel 1988, l’ultima stagione gestendo privatamente (KTM n° 95), Lejeune che ha visto l’impegno ufficiale della Cagiva le vecchie WMX. (Suzuki n° 55). Nel gruppo si riconoscono anche nel Cross e dove Strijbos ha gettato al vento Maddii (Honda n° 94) un Mondiale che aveva già in tasca. e Bayle (Honda n° 54). A mio avviso Dave dopo il titolo del 1986 in- consciamente si è sentito appagato. Lui aveva alle spalle una situazione familiare difficile e il Cross era lo strumento con cui voleva ri- scattarsi. Ottenuto ciò che sognava si è rilas- sato. Spesso Dave sembrava non esserci con

126 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 127 CAGIVA WMX CROSS 125 1987-1988: il doppio crollo di Strijbos

(Cagiva), Van den Berk (Yamaha), La- Basti pensare che il primo ad interrompere il loro dominio vin- 1987 cher (Honda). cendo una manche è Maddii, in Cecoslovacchia, quando si Passato in 250 Vehkonen, la Cagiva si • 10 maggio, GP Italia, Arco di Tren- sono già disputati sette dei dodici GP in calendario. E dopo di appresta a difendere il suo primato con to 1ª manche: Contini (Cagiva), Van lui solamente Tratger nella prima manche del GP di Finlandia a i soli Dave Strijbos e Massimo Contini. den Berk (Yamaha), Moore (Honda). Kuopio ripeterà l’impresa. Ad impensierire la squadra italiana ci so- 2ª manche: Strijbos (Cagiva), Contini I colpi di scena si susseguono ad ogni GP, ma quando ne manca- no il solito John Van der Berk (Yamaha) (Cagiva), Van den Berk (Yamaha). no tre alla fine del Campionato, Strijbos inizia purtroppo a dare ed una nutrita pattuglia di piloti Honda • 17 maggio, GP Cecoslovacchia, Ho- segni di cedimento proprio dopo essere riuscito ad accumulare che comprende il francese Jean Michel lice 1ª manche: Strijbos (Cagiva), Van quel minimo vantaggio sul rivale che gli avrebbe garantito una Bayle, il redivivo Corrado Madddii (tor- den Berk (Yamaha), Lacher (Honda). 2ª certa sicurezza. Nel GP di Francia a Treforet, disputato con piog- nato in 125 dopo una stagione passata manche: Van den Berk (Yamaha), Kovar gia e fango, Bayle vince entrambe le manche. Strijbos invece è a soffrire nella 500), l’olandese Pedro (Kawasaki), Bayle (Honda). terzo nella prima solo perché Contini lo lascia passare, mentre Tragter e l’americano Bob Moore. • 24 maggio, GP Bulgaria, Samokov nella seconda crolla definitivamente arrivando sedicesimo. La prima parte della stagione del Cam- 1ª manche: Van den Berk (Yamaha), Dopo aver ristabilito le distanze in Finlandia con un primo ed pione del mondo in carica e della Cagi- Strijbos (Cagiva), Maddii (Honda). 2ª un terzo posto, il pilota della Cagiva si presenta all’ultimo GP, va è travolgente. Strijbos vince cinque manche: Strijbos (Cagiva), Van den in Svizzera, con un vantaggio di sette punti da gestire. Anche manche su sei e cede il passo al suo Berk (Yamaha), Lacher Honda). se Bayle vincesse tutte e due le manche, a Strijbos basterebbe compagno di squadra solo nella prima • 28 giugno, GP Francia, Arbis 1ª man- arrivare secondo per diventare Campione de mondo. Invece va frazione del GP d’Italia ad Arco di Trento, che: Bayle (Honda), Moore (Honda), in tilt e cade subito dopo il via, terminando quarto la manche mentre Van den Berk è vittima della sua Strijbos (Cagiva). 2ª manche: Strijbos vinta da Bayle. Nell’ultima e decisiva prova si impone ancora irruenza e non sempre è assecondato (Cagiva), Maddii (Honda), Bayle (Hon- il pilota francese e a quel punto a Strijbos il secondo posto dalla moto. da). non basta più. Il pilota della Yamaha è comunque bravo • 4 luglio, GP Irlanda, Killinchy 1ª man- Gianni Prandi nel libro “World Cross. MX88 Annual” sintetiz- a limitare i danni e a seguire in classifi- che: Van den Berk (Yamaha), Bayle za efficacemente quanto accaduto nel suo personale bilancio ca come un’ombra il suo connazionale. (Honda), Strijbos (Cagiva). 2ª manche: della stagione: “Dave Strijbos è stato ancora una volta secondo, Dopo aver vinto anche la prima manche Van den Berk (Yamaha), Strijbos (Ca- nonostante abbia vinto undici manche contro le dieci del rivale. del GP di Cecoslovacchia ad Holice, nella Primo piano di un sorridente Dave Strijbos giva), Bayle (Honda). Il suo sorriso è sempre il solito, ma non riesce a cancellare la Due immagini spettacolari di Strijbos e della Cagiva WMX 125 seconda Strijbos cade e non va a punti all’inizio della stagione iridata 1987, disputata • 12 luglio, GP Svizzera, Rothenthurm delusione. Dave aveva in mano tutti gli assi per vincere, ma li scattate nel corso del Mondiale 1988, l’ultimo che ha visto in azione mentre Van den Berk, primo al traguardo, con l’ultima evoluzione della WMX 125. 1ª manche: Strijbos (Cagiva), Contini ha giocati male e ha perso anche quest’anno un titolo già suo. il binomio formato dal pilota olandese e la Casa italiana. passa in testa al Mondiale. (Cagiva), Lacher (Honda). 2ª manche: A tradirlo è stata l’ultima prova: lui era in testa e l’esperienza Da quel momento i ruoli fra i due piloti sembrano invertirsi. Strijbos (Cagiva), Van den Berk (Yamaha), Bayle (Honda). doveva salvarlo. I nervi invece lo hanno beffato. Strijbos è crollato (Cagiva), Bayle (Honda), Tratger (Honda). 2ª manche: Bayle Van den Berk guida da “ragioniere” preferendo andare sempre • 26 luglio, GP Finlandia, Pujo 1ª manche: Bayle (Honda), Van e il sogno è svanito.” (Honda), Strijbos (Cagiva), Bervoets (Yamaha). a punti. Strijbos invece è sempre al limite, guida in maniera den Berk (Yamaha), Contini (Cagiva). 2ª manche: Van den • 17 aprile, GP Olanda, Mill 1ª manche: Strijbos (Cagiva), aggressiva e cade più di frequente. Il pilota della Cagiva riesce Berk (Yamaha), Contini (Cagiva), Pantilla (KTM). La stagione in sintesi Bayle (Honda), Jobé (Honda). 2ª manche: Strijbos (Cagiva), comunque a riguadagnare la testa del Campionato dopo il GP di • 2 agosto, GP Germania, Blieskastel 1ª manche: Bayle (Hon- • 4 aprile, GP Italia, Gioiella 1ª manche: Tratger (Honda), Bayle (Honda). Francia, salvo poi riperderla al GP successivo dove la Yamaha da), Van den Berk (Yamaha), Moore (Honda). 2ª manche: Mad- Bayle (Honda), Moore (KTM), Kou- • 1 maggio, GP Austria, Schwanenstadt 1ª manche: Bayle affida a Van den Berk una nuova moto, con cui l’olandese centra dii (Honda), Tratger (Honda), Bayle (Honda). ki (Yamaha). 2ª manche: Bayle (Honda), Strijbos (Cagiva), Contini (Cagiva). 2ª manche: subito una doppietta. I due si alternano in vetta al Mondiale • 16 agosto, GP USA, Steel City 1ª manche: Dymond (Honda), (Honda), Strijbos (Cagi- Strijbos (Cagiva), Bayle (Honda), Kouki (Yamaha). fino al tracollo del GP di Finlandia a Puijo, dove la Cagiva di Kehoe (Suzuki), Strijbos (Cagiva). 2ª manche: Kehoe (Suzuki), va), Puzar (KTM). • 8 maggio, GP Spagna, Moron 1ª manche: Bayle (Honda), Strijbos si rompe due volte, mentre Van den Berk con un primo Bayle (Honda), Warren (Kawasaki). • 10 aprile, GP Belgio, Strijbos (Cagiva), Healey (Cagiva). 2ª manche: Bayle (Honda), ed un secondo posto allunga in classifica. Al GP di Germania • 30 agosto, GP Austria, Schwanenstadt 1ª manche: Bayle Genk 1ª manche: Strijbos Strijbos (Cagiva), Healey (Cagiva). succede di tutto: in un mare di fango Van den Berk rompe il (Honda), Strijbos (Cagiva), Van den Berk (Yamaha). 2ª man- • 15 maggio, GP Portogallo, Agueda 1ª manche: Strijbos (Cagi- freno posteriore nella prima manche e cade nella seconda, che: Contini (Cagiva), Bayle (Honda), Tratger (Honda). va), Bayle (Honda), Tratger (Honda). 2ª manche: non disputata. ma è comunque secondo e quarto. Strijbos non ne approfitta • 29 maggio, GP Cecoslovacchia, Bystrica 1ª manche: Maddii e resta lontano dal podio. 1988 (Honda), Strijbos (Cagiva), Panttila (KTM). 2ª manche: Strijbos A due gare dal termine il divario fra il pilota della Yamaha e Rispetto alle stagioni precedenti la classe 125 sembra aver (Cagiva), Maddii (Honda), Bayle (Honda). quello della Cagiva è così di 31 punti. I tifosi della Cagiva in- perso un po’ di mordente e sulla carta il binomio Strijbos-Cagiva • 12 giugno, GP Germania, Beuern 1ª manche: Strijbos ziano a “gufare” Van den Berk, memori di quanto è avvenuto a dovrebbe avere vita facile nella caccia all’iride. Dopo aver vinto (Cagiva), Bayle (Honda), Puzar (KTM). 2ª manche: Maddii nel 1984, ma senza alcun risultato... il Mondiale, Van den Berk è passato in 250 e la Yamaha per il Strijbos (Cagiva), Bayle (Honda), Contini (Cagiva). Al GP degli USA la presenza di Van den Berk è in forse fino 1988 ha perso così il suo pilota di punta nella ottavo di litro. • 25 giugno, GP Irlanda, Killinchy 1ª manche: Strijbos (Ca- all’ultimo perché John è debilitato da un’intossicazione alimen- La Cagiva invece ripropone l’accoppiata Strijbos e Contini (ai giva), Bayle (Honda) Puzar (KTM). 2ª manche: Strijbos tare. Riesce comunque a terminare la prima manche in sesta quali viene affiancato anche l’irruento americano Mike Healey, (Cagiva), Bayle (Honda), Tratger (Honda). posizione, mentre Strijbos terzo e sesto, gli “rosicchia” solo che dal GP di Spagna dispone di una moto ufficiale) che devono • 3 luglio, GP Francia, Treforet 1ª man- nove punti. L’epilogo della stagione, al GP d’Austria, quando al misurarsi con pochi avversari temibili: Bayle e Tragter con la che: Bayle (Honda), Tratger (Honda), pilota della Yamaha basta controllare Strijbos in entrambe le Honda, l’intramontabile Maddii (anche lui sulla Honda), Puzar Strijbos (Cagiva). 2ª manche: Bay- manche per conquistare il titolo mondiale. e Moore in sella alle acerbe KTM. le (Honda), Puzar (KTM), Contini Per la Yamaha si tratta del primo successo nella ottavo di litro. Fin dalla prova inaugurale in Italia, a Castiglione del Lago il 4 (Cagiva). Nel team Cagiva invece è forte la convinzione di aver perso una aprile 1988, Bayle si propone nel ruolo di anti-Strijbos, vincen- • 14 agosto, GP Finlandia, Kuo- grande occasione. do le due manche su un terreno segnato dal fango. Quando, pio 1ª manche: Tratger (Honda), dopo essersi spartiti equamente le manche al successivo GP Bayle (Honda), Strijbos (Cagiva). 2ª La stagione in sintesi del Belgio, il giovane pilota francese limita i danni sulla sabbia manche: Strijbos (Cagiva), Healey (Cagiva), • 5 aprile, GP Olanda, Valkenswaard 1ª manche: Strijbos (Ca- di Mill in Olanda - dove vince due volte Strijbos, ma Bayle è Bayle (Honda). giva), Van der Berk (Yamaha), Tratger (Honda). 2ª manche: secondo e terzo di manche - l’olandese capisce che non avrà • 28 agosto, GP Svizzera, Ginevra 1ª manche: Strijbos (Cagiva), Tratger (Honda), Van den Berk (Honda). assolutamente vita facile. Bayle (Honda), Puzar (KTM), Moore (KTM). 2ª • 3 maggio, GP Belgio, Nismes 1ª manche: Strijbos (Cagiva) I due sfidanti danno vita ad un entusiasmante testa a testa manche: Bayle (Honda), Strijbos (Cagiva), Moore Lacher (Honda), Van den Berk (Yamaha). 2ª manche: Strijbos che non lascia spazio agli avversari. (KTM).

128 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 MotoCiclismo d’Epoca 2-2019 129 CAGIVA WMX CROSS 125

La WMX 125 del 1988 utilizza lo stesso telaio dell’anno precedente, ma Altra differenza fra le per migliorare la moto di Strijbos e maneggevolezza e la Contini e la versione di precisione di guida è serie è l’adozione di un stata modificata la freno a disco posteriore distribuzione dei pesi. Il forato da 240 mm (in forcellone è stato luogo del tamburo della allungato ed è stata WMX) servito da una nuovamente modificata la pinza Brembo a doppio progressività del pistoncino. Come negli monoammortizzatore anni precedenti i due utilizzando nuovi piloti hanno fornitori leveraggi. Migliorata differenti per quano l’erogazione del riguarda le sospensioni: monocilindrico - al quale è Strijbos corre con le WP, stato completamente mentre il pilota italiano rivisto il gruppo termico si affida alla Marzocchi. (modificando il profilo La Cagiva nel 1988 corre delle luci di ammissione e con pneumatici Pirelli, scarico), assieme ai utilizzando in esclusiva carter - che nella versione una gomma posteriore 1988 è accreditato di estremamente ribassata circa 33 CV. La valvola che, mantenendo lo parzializzatrice allo stesso diametro di scarico del sistema CTS è rotolamento, pesa il 20% identica a quella montata in meno rispetto ad un sulla WMX di serie. pneumatico tradizionale. segue da pag. 127 ce quel giorno a Ginevra, Dave è andato in tilt: ha corso male, è caduto e nella manche decisiva è stato inconsistente. Quella è stata l’ultima occasione per la Cagiva di vincere un Mondiale Cross, ma anche per me. Alla fine del 1988, l’attività sportiva nel Cross è stata momentaneamente sospesa per dare la precedenza al programma di valorizzazione del marchio Husqvarna, acquisito dalla Ca- giva a metà degli anni Ottanta. Io non condividevo la decisione di abbando- nare le competizioni nel fuoristrada, perché a quei tempi il mercato delle moto da Cross in Italia era importante e coinvolgeva nume- rose aziende. Era impossibile fare dei buoni prodotti senza sviluppare attraverso le corse Massimo Contini, ormai calato nel ruolo di Dopo il ritiro della Cagiva, Caratteristiche tecniche (1988) Dave Strijbos nel 1989 nuove soluzioni da trasferire poi alla produ- pilota collaudatore, con una versione aggior- firma per la Suzuki e Motore: monocilindrico a 2 600 grammi di olio per motore supporto air-box imbullonato. tante da 240 mm con pinza zione di serie. E il marchio Cagiva, grazie ai nata della WMX dell’anno prima, che rimane continua la sua vana tempi raffreddato a liquido. e organi di trasmissione. Inclinazione cannotto di sterzo Brembo a doppio pistoncino; titoli mondiali appena conquistati, era cono- l’unica moto nello schieramento dell’ottavo di rincorsa al secondo titolo Testa e cilindro in lega leg- Alimentazione: carburatore 28°, avancorsa 117 mm. posteriore a disco da 240 mm sciuto fra i giovani. litro ad avere ancora l’ammissione diretta nel iridato nella 125. La Casa gera, cinque travasi e pisto- Dell’Orto PHSB 37 HS da Sospensioni: anteriore for- con pinza a singolo pistoncino. di Schiranna in questa Ma è stata una decisione dei fratelli Casti- cilindro, anziché nel carter, come richiedono categoria segue nel 1989 37mm. Capacità serbatoio cella a steli rovesciati White Ruote e pneumatici: a raggi ne emisferico. Alesaggio per glioni, che non poteva essere contestata, così le moderne tendenze. il solo Massimo Contini, corsa 56x50,6 mm. Cilindrata carburante7 litri. Power con steli da 40 mm, con cerchi in lega leggera Ta- in qualità di pilota- 124,63 cc. Ammissione rego- Frizione: multidisco in bagno escursione 285 mm. Poste- kasago, anteriore 1.60-21”, ho chiesto di passare ai GP perché l’ambiente Quando la Cagiva tornerà a calcare le piste da collaudatore, che utilizza lata da lamelle e valvola par- d’olio con quattro dischi con- riore forcellone oscillante con posteriore 1.85-18”. Pneu- delle competizioni è sempre piuttosto stimo- Cross lo farà poi con il nome ed il marchio le moto dell’anno zializzatrice della luce di scari- duttori e tre dischi condotti. singolo ammortizzatore White matici: anteriore 90/90-21”, lante per un ingegnere. Il gruppo di tecnici Husqvarna sul serbatoio. precedente con qualche co con sistema C.T.S. (Cagiva Trasmissione: primaria ad in- Power regolabile nel preca- posteriore 110/100-18”. che si occupavano della Cagiva 500 era però Per poter vedere di nuovo sul gradino più al- aggiornamento per Torque increase System). Rap- granaggi a denti dritti, finale rico, in compressione su 11 Dimensioni (in mm) e peso: proseguire lo sviluppo porto di compressione 15:1. a catena. posizioni e in estensione su lunghezza max 2.145, lar- già al completo e non c’era posto per me. Do- to del podio nel Mondiale Cross una moto della WMX 125 di serie. Potenza max (all’albero) 33 CV Cambio: a sei rapporti ad in- 7, con sistema ammorizzante ghezza max al manubrio 830, po pochi giorni è arrivata l’offerta dell’Apri- varesina, ovviamente a nome Husqvarna, si Immutata la potenza (33 CV a 12.000 giri), a 12.000 giri. nesti frontali. progressivo a sistema Cagiva altezza max 1.215, interasse lia, che ho subito accettato.” dovrà però attendere il 1998, quando Alessio cambiano il carburatore Accensione: elettronica Mo- Telaio: monotrave sdoppiato in Soft Damp. Escursione ruota 1.442, altezza sella 925, lu- Con il passaggio di Jan Witteveen alla Casa di Chiodi si aggiudicherà il titolo della ottavo di (da 36 mm, più piccolo di topolat ad anticipo variabile. tubi d’acciaio al cromo-molib- 320 mm. ce a terra 355. Peso a vuoto Noale e lo stop imposto al Reparto corse, nel litro davanti a David Vuillemin (Yamaha) e quello di serie) e le Lubrificazione: miscela al 2%. deno con telaietto reggisella e Freni: anteriore a disco flot- 88 kg. Mondiale del 1989 la Cagiva fa correre ancora ad Alex Puzar (TM). sospensioni (Marzocchi).

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