I Quaderni Del Castello
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Gruppo Amici della Storia Locale “Giuseppe Gerosa Brichetto” I QUADERNI DEL CASTELLO NUMERO 3 CONFERENZE AL CASTELLO DI PESCHIERA BORROMEO MAGGIO 2012 PRESENTAZIONE Ed eccoci al terzo appuntamento, con i Quaderni del Castello. In quanto tale, che questo numero 3 della Rivista sia “perfetto”, non osiamo crederlo, in ogni caso il giudizio complessivo spetta ai lettori, che ci auguriamo benevoli. Di certo, noi ce l’abbiamo messa tutta, per confezionarlo meglio che possiamo. Riguardo ai contenuti, la valutazione spetta appunto a chi legge; sulle caratteristiche tecniche, crediamo però non possano esserci dubbi, il progresso si vede subito: difatti, se fino all’anno scorso la pubblicazione veniva prodotta “in casa”, utilizzando personal computer e stampanti casalinghe, le presenti pagine sortiscono da una tipografia in piena regola, mentre per la fase di pre-stampa ci siamo avvalsi della competenza e della preziosa collaborazione dell’amico Roberto Casetta, che generosamente ha preparato il tutto, cosa di cui lo ringraziamo di cuore. Siamo grati altresì ai Conti Franco e Filippo Borromeo, che ci onorano del loro sostegno e con squisita cortesia ci ospitano una volta ancora nella splendida cornice del Castello di Peschiera Borromeo, per la presentazione in anteprima della pubblicazione, sotto forma di conferenze dei singoli Autori, i quali anticipano i testi di seguito riportati integralmente. Tra il Gruppo Amici della Storia Locale e la Famiglia Borromeo si è da tempo stabilita una virtuosa “corrispondenza d’amorosi sensi” che ha reso possibile, oltre che questa Rivista, l’organizzazione di memorabili giornate di visite al Castello, soddisfacendo la sete di bellezza di centinaia e centinaia di persone del Circondario, le quali hanno potuto così ammirare da vicino i tesori d’arte e di storia custoditi nella nobile dimora. Mille “grazie!” rivolgiamo inoltre alla Pro Loco di Peschiera Borromeo e alla Cooperativa Edificatrice Lavoratori di Peschiera Borromeo: con encomiabile sensibilità, entrambe contribuiscono dal punto di vista finanziario all’uscita di questo numero; la prima, esercitando non solo il ruolo istituzionale che ad essa compete, di sostegno alle iniziative che valorizzano il territorio, di “amor patrio” per le “piccole patrie” locali; ma di più, condividendo il nostro progetto di dare voce e parola, anche scritta, a chi crede fermamente che la Cultura, nel nostro caso quella storiografica, costituisca un bene fondamentale per tutta la società; dal canto suo la Coop Edificatrice, che quest’anno festeggia il 60° compleanno, fin dalla nascita e fin nel proprio statuto dimostra una particolare attenzione per la diffusione del sapere variamente inteso, teso a far crescere il livello socio-culturale dei soci e dei nostri Comuni: cioè Cultura, come fattore di crescita sociale. Questo numero dei Quaderni non è più a carattere monografico, come è avvenuto nella precedente occasione, allorché il tema unico verteva su San Carlo Borromeo, nostro devoto omaggio all’allora appena trascorso Quarto Centenario della sua Canonizzazione, ed elezione del Santo a Patrono della città di Peschiera. Stavolta si trattano argomenti diversi, tutti uniti però dal filo rosso della storia locale, quella che copre gli ambiti geografici di pertinenza del GASL. Nondimeno il Santo, insieme al suo grande cugino Cardinal Federico Borromeo, entrambi proprietari in successione del Castello che oggi sentiamo anche… un po’ nostro, occupano uno spazio adeguato pure in questa circostanza: chi coltiva la passione per le antiche vicende nostrane, ha un debito di riconoscenza incommensurabile verso i due Arcivescovi Borromeo, per averci essi lasciato testimonianze e documenti di primario interesse per lo studio del territorio; per esempio, senza gli Atti delle Visite Pastorali da loro tenacemente volute, la storia dei nostri luoghi sarebbe deficitaria, incompleta. E allora: per quanto concerne San Carlo - specialmente per i motivi suddetti, quasi un “nume tutelare” per noi del GASL -, giusto un anno fa al Castello facemmo la gradita conoscenza di Giancarlo Mascher, il più importante collezionista, in assoluto, di medaglie “carliane”; è nata quindi non solo l’idea di parlare e scrivere della sua preziosa inedita collezione (un saggio significativo), ma addirittura di esporre in mostra, in coincidenza con la presentazione del terzo Quaderno, l’intero corpus medaglistico-borromaico di Mascher: un regalo, quest’ultimo, oggi riservato ai soci e agli amici del GASL, un’esposizione degna di un museo metropolitano. Ottima consuetudine che si ripete, quella che vede i Quaderni del Castello non soltanto in formato cartaceo: è stata appena resa disponibile on line, sul blog della nostra Associazione, la versione in formato digitale, che chiunque, ovunque si trovi, può leggere e stampare, digitando http://gasl.wordpress.com. Riprendendo parole già usate in occasione dei numeri precedenti, torniamo a ribadire che apprezzeremo moltissimo i lettori “tradizionali” e i moderni utenti del web che divulgheranno i nostri Quaderni, così come saremo ben contenti di ricevere materiali e testi inediti che ci riserviamo di pubblicare nelle edizioni future. L’indirizzo a cui rivolgersi è il seguente: [email protected]. Come sempre, buona lettura a tutti, in attesa del prossimo appuntamento, il quarto della serie. Gruppo Amici della Storia locale “Giuseppe Gerosa Brichetto” 1 IL GASL Il GASL nasce nel 1997 per volontà di un gruppo di persone legate tra loro da vincoli di amicizia e collaborazione, cultori a vario titolo della storia locale, con lo scopo di approfondire storia, tradizioni, arte dei centri minori compresi tra Milano, Lodi e Pavia; chi più, chi meno, tutte avevano avuto in Gerosa Brichetto (insigne storico del territorio, mancato un anno prima) il proprio Maestro e ispiratore: a Lui decidono quindi di intitolare questa neonata libera associazione. Per scelta, l’apparato formale e burocratico è ridotto all’osso: non esistono statuti, registri contabili, tessere di iscrizione; non si paga nulla per far parte del sodalizio; non ci sono né dirigenti né subalterni gregari, ma si è tutti “eguali”. È sufficiente comunicare il proprio nominativo, amare la storia e in ispecie quella locale, e si diventa socio del GASL. Le riunioni sono periodiche e itineranti: ci si ritrova (contattati preferibilmente via e.mail), in genere una volta al mese, presso biblioteche o spazi pubblici messi gentilmente a disposizione dai Comuni che ci vedono presenti, ovvero in abitazioni private, di noi soci. Diverse volte l’occasione dei meeting è offerta dalla presentazione di libri o manifestazioni culturali, a cui interveniamo. Quaderni del Castello, n. 1: Sergio Leondi, “La Fabbrica di Linate (1834-1845). Il primo esperimento in Italia di filatura meccanica della lana”; Giuseppe Pettinari, “La cascina, un microcosmo autosufficiente”. Quaderni del Castello, n. 2: Luigi Bardelli, Giovanni Canzi, Doretta Vignoli, “San Carlo e Melegnano”; Sergio Leondi, “La fortuna di un libro e i crucci del suo Autore. Giovanni Pietro Giussano biografo di San Carlo Borromeo”; Giuseppe Pettinari, “L’attentato a San Carlo Borromeo. Gli Umiliati e il Vescovo di Lodi Antonio Scarampo”; Ernesto Prandi, “Il melegnanese Carlo Bascapè e la ‘Vita’ di San Carlo”; Egidio Tornielli, “I reliquiari a busto di San Carlo nel Lodigiano: inventario analitico”. Quaderni del Castello, n. 3: Lara Maria Rosa Barbieri, “La decorazione plastica della chiesa di San Carlo al Corso e La pia Madre nel venerdì santo, una storia dimenticata”, pag. 3; Luigi Bardelli, “Scambi epistolari tra Giangiacomo Medici e Pietro Aretino”, pag. 8; Emanuele Dolcini, “Poeta e Vescovo: il Venerabile Carlo Bascapè”, pag. 18; Marco Gerosa, “Cenni su una chiesa scomparsa dell’Alto Lodigiano: San Pietro de Roxetello” pag. 23; Sergio Leondi, “«Dalla Peschiera… mando i biscottini». L’Arcivescovo Federico Borromeo al Castello e dintorni”, pag. 25; Sergio Leondi, “San Carlo Borromeo: saggio di medaglie dalla Collezione di Giancarlo Mascher”, pag. 28; Giuseppe Pettinari, “Sulle tracce di un’antica strada romana. La Laus Pompeia - Mediolanum nel tratto scomparso da Lodi Vecchio a Sordio”, pag. 42. In copertina: Il Castello di Peschiera Borromeo, acquerello di Giannino Grossi, 1933. © Copyrght 2012 by : the Authors Impaginazione di Roberto Casetta Stampato nel mese di aprile 2012 da Wip Copy, Peschiera Borromeo 2 LARA MARIA ROSA BARBIERI LA DECORAZIONE PLASTICA DELLA CHIESA DI SAN CARLO AL CORSO E LA PIA MADRE NEL VENERDI’ SANTO, UNA STORIA DIMENTICATA Nell’ambito di un ampio progetto di riassetto urbano, nella seduta del Consiglio Comunale del 19 dicembre 1816, veniva discussa la proposta di aprire il rettifilo che avrebbe messo in comunicazione il cuore della città, la nascente piazza del Duomo, con il sestiere di porta Orientale e la direttrice verso Venezia, il Brennero e l’Austria, ampliando il tracciato della Corsia dei Servi (odierno Corso Vittorio Emanuele II), antica strada milanese di manzoniana memoria. Nella successiva seduta del 31 gennaio 1817 l’idea si fece più concreta: furono, infatti, presentati diversi progetti. Il primo, elaborato dalla Commissione di Ornato, prevedeva l’arretramento della linea dei fabbricati su entrambi i lati della strada, mentre il secondo, firmato dall’ingegnere Carlo Parea (Milano, 1771 – 1834), Ispettore Generale presso la Direzione delle Acque e Strade, interessava soltanto il lato meridionale del tracciato, con un conseguente maggiore arretramento degli edifici. Un terzo progetto, invece, ricalcava in buona sostanza