C. Curti Gialdino – Lineamenti Di Diritto Diplomatico E Consolare

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C. Curti Gialdino – Lineamenti Di Diritto Diplomatico E Consolare CARLO CURTI GIALDINO LINEAMENTI DI DIRITTO DIPLOMATICO E CONSOLARE Terza edizione G. GIAPPICHELLI EDITORE – TORINO LINEAMENTI DI DIRITTO DIPLOMATICO E CONSOLARE CARLO CURTI GIALDINO LINEAMENTI DI DIRITTO DIPLOMATICO E CONSOLARE Terza edizione G. GIAPPICHELLI EDITORE – TORINO © Copyright 2015 - G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO VIA PO, 21 - TEL. 011-81.53.111 - FAX 011-81.25.100 http://www.giappichelli.it ISBN/EAN 978-88-348-5932-2 Pubblicato nel mese di marzo 2015 presso la G. Giappichelli Editore – Torino INDICE pag. Premessa alla terza edizione XXI Premessa alla seconda edizione XXIII Premessa alla prima edizione XXVII Abbreviazioni ed acronimi XXIX PARTE PRIMA PROFILI DEFINITORI ED EVOLUZIONE STORICA DELLE MISSIONI DIPLOMATICHE E DELLE ISTITUZIONI CONSOLARI CAPITOLO I IL DIRITTO DIPLOMATICO-CONSOLARE NEL QUADRO DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE 1. Nozione di diritto diplomatico e di diritto consolare. Relazioni diplo- matiche e relazioni consolari 3 2. Diritto diplomatico-consolare e diritto internazionale. Il diritto diplo- matico non è un sistema autosufficiente 5 3. Diritto diplomatico, varie forme di diplomazia, politica estera e politica internazionale 10 4. Diritto diplomatico-consolare e discipline affini 12 CAPITOLO II ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLA DIPLOMAZIA E DEL DIRITTO DIPLOMATICO 1. L’Età antica 14 VI Indice pag. 2. La Grecia e Roma. Bisanzio e l’Islam 16 3. Il Medio Evo e la diplomazia della Chiesa 17 4. Verso la diplomazia permanente del Quattrocento italiano 19 5. L’Età moderna e l’inizio dello studio della diplomazia sotto gli aspetti giuridici e politologici 21 6. La nascita dei Dicasteri diplomatici 22 7. L’Atto finale di Vienna del 1815 ed il Protocollo di Aquisgrana del 1818 23 8. La diplomazia moderna e contemporanea 24 9. Diplomazia assembleare, diplomazia di conferenza, Summit Diplomacy 25 10. Diplomazia della distensione, paradiplomazia e diplomazia tra attori non statali 26 11. Diplomazia digitale 27 12. La “controrivoluzione” della diplomazia sulla scena internazionale all’ini- zio del terzo millennio 29 CAPITOLO III ORIGINE ED EVOLUZIONE DELL’ISTITUZIONE CONSOLARE 1. L’Età antica 33 2. La Grecia e Roma 34 3. Il Medio Evo 35 4. La nascita dell’istituzione consolare 36 5. L’Età moderna 37 5.1. Persistenza del regime delle capitolazioni 38 6. L’istituzione consolare contemporanea 39 PARTE SECONDA IL DIRITTO DIPLOMATICO CAPITOLO IV LE FONTI DEL DIRITTO DIPLOMATICO 1. Classificazione delle fonti del diritto diplomatico 43 2. Le norme consuetudinarie 44 3. Le norme pattizie e la codificazione del diritto diplomatico-consolare 45 3.1. La convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche 47 3.2. Altre convenzioni di codificazione del diritto diplomatico o rile- vanti per il diritto diplomatico-consolare 48 Indice VII pag. 4. Le fonti di terzo grado 50 5. La giurisprudenza 51 6. La dottrina 53 7. Le regole della morale o cortesia internazionale nelle relazioni diplo- matiche 53 8. Il ricorso all’analogia (legis) 55 9. Le norme del cerimoniale diplomatico 55 10. Le disposizioni di diritto interno che riguardano lo svolgimento delle relazioni diplomatiche e consolari 56 CAPITOLO V I PRESUPPOSTI GIURIDICI PER LO STABILIMENTO DELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE 1. I presupposti per lo stabilimento delle relazioni diplomatiche 59 2. Il possesso della personalità internazionale 59 2.1. Gli Stati 60 2.2. La Santa Sede 61 2.3. L’Ordine di Malta 63 2.4. Gli insorti 63 2.5. I movimenti di liberazione nazionale 64 2.6. I governi in esilio e i comitati nazionali all’estero 64 3. Il riconoscimento 65 4. Il mutuo consenso 68 4.1. Mutuo consenso e c.d. diritto di legazione 69 CAPITOLO VI LO STABILIMENTO E LE VICENDE DELLA MISSIONE DIPLOMATICA 1. Lo stabilimento della missione diplomatica. La sede della missione 71 2. La trasformazione del rango della missione 73 3. La sospensione della missione 73 4. L’affievolimento della missione 74 5. L’estinzione della missione. In particolare: la rottura delle relazioni di- plomatiche 75 6. La rappresentanza internazionale da parte di uno Stato nelle relazioni diplomatiche di altri Stati 79 VIII Indice pag. CAPITOLO VII LE PROCEDURE DI ACCREDITAMENTO DEI MEMBRI DELLA MISSIONE DIPLOMATICA E LA CESSAZIONE DELLE FUNZIONI DELL’AGENTE DIPLOMATICO 1. L’accreditamento dei membri della missione diplomatica 83 1.1. La scelta del personale. La nazionalità 83 1.2. La dimensione dell’organico della missione 84 2. La nomina e l’accreditamento del capo missione 85 2.1. Classi del personale diplomatico e nomina del capo missione 85 2.2. Le disposizioni italiane in materia di accreditamento dei rap- presentanti diplomatici 86 2.3. Il preventivo gradimento 88 2.4. Le lettere credenziali. Presentazione delle copie d’uso al Ministe- ro degli Affari esteri e solenne presentazione dell’originale al Ca- po dello Stato 91 3. Segue: la notifica dell’incaricato d’affari ad interim 95 4. Segue: la notifica del personale diplomatico della missione. Gli addetti per la difesa 96 4.1. La lista diplomatica ed i certificati diplomatici 98 5. Segue: il personale amministrativo e tecnico. Il personale di servizio. I domestici privati 99 6. I familiari del personale della missione 99 7. Forme particolari di accreditamento 100 7.1. Rinnovato accreditamento 100 7.2. Accreditamento successivo 102 7.3. Accreditamento speciale 102 7.4. Duplice o plurimo accreditamento 103 7.4.1. Accreditamento multiplo 103 7.4.2. Accreditamento congiunto 106 7.5. Co-localizzazione della missione diplomatica 107 7.6. Riaccreditamento 108 8. La cessazione delle funzioni dell’agente diplomatico 109 8.1. Cessazione per decisione dello Stato accreditante 109 8.2. Cessazione per decisione dello Stato accreditatario 110 8.3. Cessazione per decisione personale dell’agente diplomatico 112 8.4. Cessazione per fatti giuridici 112 Indice IX pag. CAPITOLO VIII LE PRECEDENZE DIPLOMATICHE ED IL CORPO DIPLOMATICO 1. Le precedenze diplomatiche 115 2. Il Corpo diplomatico 118 CAPITOLO IX LE FUNZIONI DIPLOMATICHE ED I LORO LIMITI 1. La tipologia delle funzioni diplomatiche 121 2. La funzione di rappresentanza 122 2.1. Le istruzioni diplomatiche. Il passo diplomatico. Le note verbali 124 3. La funzione di negoziazione 125 4. La funzione di osservazione ed informazione 126 4.1. Il rapporto diplomatico 127 5. La funzione di protezione degli interessi dello Stato accreditante e dei suoi cittadini. La protezione diplomatica 128 6. La funzione di promozione di relazioni amichevoli e di sviluppo dei rap- porti economici, culturali e scientifici 130 7. L’esercizio di funzioni consolari da parte della missione diplomatica 130 8. I limiti all’esercizio delle funzioni diplomatiche 132 8.1. L’obbligo di rispettare le leggi ed i regolamenti dello Stato accre- ditatario 133 8.1.1. La violazione del codice della strada 134 8.1.2. Il dovere di conformarsi alla legislazione lavoristica rispet- to ai domestici privati 134 8.2. L’obbligo di non interferire negli affari interni dello Stato ac- creditatario 135 8.3. Il dovere di intrattenere i rapporti ufficiali con lo Stato accredita- tario per il tramite del Ministero degli Affari esteri ed i suoi tem- peramenti 140 8.3.1. La lingua diplomatica 141 8.4. La regola dell’esercizio esclusivo della funzione diplomatica e la portata del divieto di attività professionali o commerciali 141 8.5. Il divieto di impiego di mezzi illeciti nello svolgimento della fun- zione d’informazione 142 8.6. Il divieto di utilizzare i locali della missione in modo incompati- bile con le funzioni 142 X Indice pag. CAPITOLO X L’ORGANIZZAZIONE DELLA MISSIONE DIPLOMATICA PERMANENTE 1. Definizione di missione diplomatica permanente 145 2. Classi, rango e denominazione delle missioni diplomatiche permanenti 146 3. Le missioni “paradiplomatiche” 147 4. L’organizzazione-tipo della missione diplomatica 148 4.1. Il capo della missione 149 4.2. La cancelleria diplomatica o sezione politica 150 4.3. La sezione economica e commerciale 151 4.4. La sezione culturale 152 4.5. L’ufficio dell’addetto per la difesa 152 4.6. L’unità di intelligence 153 4.7. L’ufficio stampa e informazioni 153 4.8. La sezione consolare o cancelleria consolare 154 4.9. La sezione degli affari amministrativi 154 4.10. Altri uffici 154 CAPITOLO XI LE MISSIONI SPECIALI 1. Le missioni speciali nell’evoluzione del diritto diplomatico 155 2. La disciplina delle missioni speciali 156 3. Definizione di missione speciale 158 4. Lo statuto della missione speciale 158 5. La collaborazione tra missione permanente e missione speciale: le visite di Stato 160 6. I c.d. funeral summits 162 CAPITOLO XII LA DIPLOMAZIA NELLE CONFERENZE INTERNAZIONALI 1. La nozione di diplomazia nelle conferenze internazionali. Brevi cenni storici all’evoluzione dell’istituto 165 2. La disciplina delle conferenze internazionali 167 3. Le caratteristiche della diplomazia delle conferenze internazionali 168 4. La convocazione della conferenza 168 5. L’apertura della conferenza e l’adozione delle misure di organizzazione interna 171 Indice XI pag. 6. Lo svolgimento della conferenza ed il metodo delle votazioni 173 7. La conclusione della conferenza 174 CAPITOLO XIII LE RELAZIONI DIPLOMATICHE DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 1. Caratteri differenziali rispetto alle relazioni diplomatiche degli Stati 176 2. La disciplina delle relazioni diplomatiche delle organizzazioni interna- zionali 177 2.1. La capacità (passiva) delle organizzazioni internazionali di riceve- re missioni permanenti. Le missioni permanenti degli Stati mem- bri presso le organizzazioni internazionali 178 2.1.1. Le funzioni delle missioni permanenti degli Stati membri 180 2.1.2. L’istituzione di una missione permanente 181 2.1.3. Nomina ed accreditamento presso l’organizzazione 181 2.1.4. Notifica del personale della missione allo Stato ospite. Ri- chiesta di richiamo da parte dello Stato ospite 183 2.1.5. Il requisito della cittadinanza dei membri della rappre- sentanza 187 2.1.6. La dimensione della missione 187 2.1.7. Le precedenze tra missioni permanenti 188 2.1.8.
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