Confartigianato Belluno apre una consultazione Zona franca per il Comelico Sappada Dite la Vostra ……. Confartigianato imprese Belluno ha aderito al progetto di zona franca per il Comelico e Sappada, che potrebbe risolvere una situazione oggettivamente difficile per l'area in questione “al di là della galleria”, valutando positivamente lo studio proposto da due imprenditrici locali. Certamente questo impegno non porta a tralasciare le altre necessità del territorio bellunese, che certamente dovranno trovare la necessaria attenzione dagli organi dello Stato. Si ritiene, però, improbabile che, come da informazione appresa, sia possibile comprendere in un’area franca tutto il territorio bellunese. La consultazione che Confartigianato Belluno propone, dunque, ha lo scopo di dare più forza alla propria azione e, peraltro, risulta anche una modalità democratica e moderna per fare Associazione. Al fine di una corretta valutazione del progetto e di una responsabile partecipazione alla consultazione, nel sito dell’Associazione è inserito il materiale informativo sul progetto, che si invita a consultare. Chi vorrà dire la Sua, potrà farlo inviando il proprio commento con una mail alla Segreteria dell’Associazione all’indirizzo:
[email protected] . Belluno, 30 settembre 2016 INFO: Segreteria Confartigianato imprese Belluno – tel. 0437 933201 Confartigianato imprese Belluno – 32100 Belluno, p.le Resistenza 8 – tel. 0437 933201 Capitolo 1 Brevi cenni sul territorio del Comelico Sappada I. Storia La storia del Comelico (valle ladina) Sappada (isola linguistica germanofona) è antica e tormentata. Per quanto riguarda il Comelico, pare che alcune località di confine settentrionale del Cadore (nell'attuale provincia di Belluno) fossero donate agli abati tirolesi di Scarniz (Diocesi di Frisinga e fondatori del monastero benedettino di San Candido Innichen, attuale provincia di Bolzano) dai duchi Tassilone II e Tassilone III di Baviera, intorno alla metà del 700.