Sono Passati Vent'anni Dalla Morte Di Assia Norris, Sanremo Ricorda L'attrice Italiana Di Origine Russa

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Sono Passati Vent'anni Dalla Morte Di Assia Norris, Sanremo Ricorda L'attrice Italiana Di Origine Russa 1 Sono passati vent’anni dalla morte di Assia Norris, Sanremo ricorda l’attrice italiana di origine russa di Redazione Riviera24.it – 29 Gennaio 2018 – 10:20 Sanremo. Sono passati vent’anni dalla scomparsa dell’attrice Assia Noris, attrice italiana di origine russa che morì il 27 gennaio 1998 presso l’ospedale civile della città dei fiori. Dal 1981 la famosa attrice infatti scelse proprio la città di Sanremo come dimora per passare gli ultimi anni della sua vita, un esistenza ricca di successi cinematografici accanto a grandi attori dell’epoca, da Amedeo Nazzari a Vittorio De Sica. Tra i suoi film più celebri ricordiamo “Darò un milione” di Mario Camerini (1936), “Il signor Max” (1937), “I grandi magazzini” (1939), “Dora Nelson” (1939) e “Una storia d’amore” (1942). La Noris conquistò il pubblico con la sua bellezza esotica e il suo stile di recitazione fine ed elegante, ingenuo e malizioso al tempo stesso, diventando una delle grandi dive del cinema italiano degli anni trenta e quaranta. Incarnò, agli occhi di una generazione di italiani, l’ideale di donna con la D maiuscola, descritta nelle canzoni dell’epoca e nelle pellicole del filone dei telefoni bianchi, di cui fu forse l’attrice più rappresentativa. Tra gli episodi più emblematici della sua vita, si può annoverare l’incontro con Hitler, descritto da Assia Noris come un “pupazzo di neve, con il naso, i baffi e gli occhi finti”, che le chiede di recitare per conto della UFA, ricevendo però una imbarazzata risposta negativa. Tra i suoi atti che creano sconcerto fra gli italiani, si ricorda l’apparizione, sconvolgente ed inusuale a quei tempi, in un costume a due pezzi, mentre alcuni suoi comportamenti, Riviera24 - 1 / 2 - 24.09.2021 2 ritenuti poco in linea con l'”etica di regime”, le costano non solo continui rimproveri da parte del Ministero della cultura popolare e del ministro Gaetano Polverelli, ma anche la deportazione in Germania. Riposa presso il cimitero di Valle Armea a Bussana. Riviera24 - 2 / 2 - 24.09.2021.
Recommended publications
  • Camerini, a Lezione Di Cinema Accomunate Da Un Fruito (La Castagna) E Da Una Partico­ Lare Architettura Rurale
    PAGINA 20 L'UNITÀ SPETTACOLI DOMENICA 20 OTTOBRE 1991 Comincia oggi su Raitre «Comperavamo» Da «Grandi magazzini» a «Il signor Max» un ciclo di dodici film dedicati al regista passando per «Gli uomini che mascalzoni! » che negli anni Trenta seppe rappresentare un viaggio nel mondo di un perfezionista i sentimenti dell'Italia più umile e onesta che riuscì a non assecondare il fascismo GIORNO DI FESTA (Raidue. 10.30). Come si trascorre la domenica nelle piccole città di provincia? Quali sono le tradizioni che continuano a sopravvivere? Tenta dì ri­ spondere il nuovo programma settimanale di Bruno Mo­ dugno e Luigi Costantini, che ogni domenica si sposta nell'Italia cosiddetta «minore». Oggi vi troverete contem­ poraneamente a Montcfiore Conca in provincia di Forlì e a Soriano al Cimino in provincia di Viterbo: due località Camerini, a lezione di cinema accomunate da un fruito (la castagna) e da una partico­ lare architettura rurale. TG L'UNA (Raiuno, 13). Quando Domenico Modugno A tutto Mario Camerini. Comincia oggi con Grandi che poteva dire, l'aveva detto cativi: Figaro e la sua gran gior­ compose la canzone Nel blu dipinto di blu, una casa di­ magazzini «Comperavamo», la rassegna che Raitre tutto prima. E sempre con quel nata. Come le foglie. Ma non e scografica si fece avanti e gli offri alcune decine di milio­ suo sorvegliato, ineguagliabile, una cosa seria. Mentre oltre a ni per i diritti. Modugno voleva trattare ma la madre gli dedica al regista. Dal Signor Max & T'amerò sempre, personalissimo stile. Giallo è presente un film an­ disse di lasciar perdere e di «portare a casa» qualche cen­ dodici film di un vero signore del cinema italiano Girato ancora muto nel che più trascurabile come Cen­ tinaio di migliaia di lire altrimenti non avrebbe visto un sotto il fascismo.
    [Show full text]
  • Presentazione
    Archivio del sito http://www.trio-lescano.it/ IL CINEMA ITALIANO DEL PERIODO 1930-1945 Presentazione di Virgilio Zanolla Questa che presentiamo è una raccolta d’immagini e documenti sul cinema italiano degli anni del Trio Lescano, estesa però all’intero periodo che va dall’avvento del sonoro (col film La canzone dell’amore di Gennaro Righelli, 1930) alla fine dell’ultimo anno di guerra, il 1945. Un periodo conosciuto generalmente col nome di ‘cinema dei telefoni bianchi’, anche se le commedie brillanti dove apparvero tali telefoni furono pochissime, e anche se, per ovvi motivi, questo filone si esaurì un paio d’anni prima della fine del conflitto, quantunque anche negli studi veneziani della Giudecca il cinema repubblichino abbia proposto qualche commedia sul genere. A proposito dell’avvento del sonoro, occorre anche precisare che vi furono film girati negli ultimi anni del muto che, con una sonorizzazione effettuata ‘a posteriori’, vennero riproposti in versione parlata. La nostra raccolta è articolata in modo da comprendere attrici e attori, registi e sceneggiatori, autori delle musiche; a integrazione del corredo fotografico, inoltre, vi sono sezioni dedicate a manifesti e locandine, copertine di riviste, caricature. Attrici e attori sono ordinati in settori secondo i rispettivi ruoli di competenza: la definizione Giovani intende tanto i divi, quanto quelli che in teatro si definiscono (o si definivano) “secondi amorosi”; altri settori riguardano gli Ex-divi e attori del muto , i Cantanti , le Soubrettes e ballerine , i Caratteristi d’ogni età , i Grandi interpreti : i ‘mostri sacri’ del nostro spettacolo d’allora, attori di solito non più giovani che furono colonne portanti del teatro e apparvero in genere in pochi film.
    [Show full text]
  • TENEREZZA E IRONIA. VITTORIO DE SICA, ATTORE E REGISTA Tenderly Ironic
    TENEREZZA E IRONIA. VITTORIO DE SICA, ATTORE E REGISTA Tenderly Ironic. Vittorio De Sica, Actor and Director Programma a cura di / Programme curated by Gian Luca Farinelli In collaborazione con / In collaboration with Michela Zegna 120 Vittorio De Sica rappresenta qualcosa di unico per la storia dello Vittorio De Sica is an utterly unique figure in the history of Italian spettacolo italiano, una rivoluzione e una ventata di modernità in performing arts, a revolutionary and modern breath of fresh air in un paese che non aveva nessun attore da contrapporre ai divi di a country that had never before boasted an actor on par with the Hollywood che, tra muto e inizi del sonoro, avevano schiantato famous Hollywood stars, who from the days of silent films and the il cinema nazionale. Arrivato al cinema dopo un’importante ga- earliest sound films, dominated our domestic cinemas. Moving into vetta teatrale, grazie ai successi del varietà e alla popolarità dei film after rising in the ranks in theater, thanks to his successes in suoi dischi, diviene il primo divo italiano moderno, comparabile variety shows and the popularity of his records, he became the first a Maurice Chevalier, a Gary Cooper, a Hans Albers. Ma è solo modern Italian superstar, comparable to Maurice Chevalier, Gary l’inizio di una carriera che non ha paragoni possibili, se non forse Cooper, and Hans Albers. But this was only the beginning of a career in quelle di Chaplin e di Welles. that ultimately had no equal, if not perhaps for Chaplin and Welles. “Sono nato e rinato alla vita artistica almeno cinque volte”, dice- “My artistic life has been born and reborn at least five times”, he va.
    [Show full text]
  • Ricordando Assia Noris
    Archivio del sito http://www.triolescano.it/ Antonio Mastrorocco Ricordando Assia Noris Il 26 Febbraio di 100 anni fa nasceva a Pietroburgo Anastasjia Noris von Gerzfeld, un nome altisonante e aristocratico dietro cui si nascondeva la conosciutissima Assia Noris Figlia di un ufficiale tedesco e di una ucraina, si era stabilita in Italia nel 1929, dopo un breve soggiorno in Francia, come studentessa del Lycee des Jeunes Filles di Nizza, avendo sposato in prime nozze Gaetano Assia. Dopo due brevi apparizioni, il regista Mario Bonnard la fa debuttare nel film Tre uomini in frack , di cui interpreta anche la versione francese. Insieme a Tito Schipa e ai fratelli De Filippo. Il suo è un esordio felice, perché riesce subito simpatica al pubblico per la sua bionda e fresca bellezza e per la spigliata e vivace recitazione, a cui il leggero accento esotico aggiunge attrattiva. La sua predilezione per i ruoli di ragazza ingenua le fa guadagnare, per almeno dieci anni, l’epiteto di “fidanzata d'Italia”. Il suo partner privilegiato è Vittorio De Sica, con cui gira 5 film: Darò un milione , Ma non e una cosa seria , L’uomo che sorride , Il signor Max , Grandi magazzini . Nel ’39 interpreta Batticuore , famoso in America, in quanto il suo partner, John Lodge, divenne in seguito ambasciatore. Il suo regista prediletto è Mario Camerini, che aveva sposato in terze nozze, in quanto il precedente matrimonio con Roberto Rossellini durò appena due giorni. Vengono poi film di successo come Una romantica avventura , Con le donne non si scherza , Luna di miele , Un colpo di pistola , Una storia d’amore .
    [Show full text]
  • Lobalsamo Teresa a 201306
    FROM VISUAL LEARNER TO VISUAL TEACHER AND BEYOND: Pedagogical Considerations on the Role of Children in Vittorio De Sica’s Neorealism by Teresa Lobalsamo A thesis submitted in conformity with the requirements for the degree of Doctor of Philosophy Department of Italian Studies University of Toronto © Copyright by Teresa Lobalsamo, 2013 From Visual Learner to Visual Teacher and Beyond: Pedagogical Considerations on the Role of Children in Vittorio De Sica’s Neorealism Teresa Lobalsamo Doctor of Philosophy Department of Italian Studies University of Toronto 2013 Abstract This dissertation will examine the role of children in Vittorio De Sica’s films I bambini ci guardano (1944), Sciuscià (1946), and Ladri di biciclette (1948). The strength of their function, as shall be outlined, lies in their expansive field of vision which allows them to take on great responsibilities. Those they come to affect, through what they see, are not limited to the characters with whom they come into contact. They become a source of identification for the neorealist spectator. Thus, the child will be shown as a symbol for the redefinition of what constitutes the male agency - a term which is already on unstable ground during the postwar years. What he lacks in virility and active potency, the child makes up for in insight and intuitiveness until those qualities elevate him to the heights of focal protagonist and moral compass. In support of this stance, the dissertation will employ the teachings of Gilles Deleuze in Cinema 1: The Movement Image and Cinema 2: The Time-Image, books which champion Neorealism for its ability to suspend the spectator’s need for decisive action to occur in film and for giving prominence to propelling reflection.
    [Show full text]
  • Gino Moliterno
    HISTORICAL DICTIONARY OF ITALIAN Cinema GINO MOLITERNO Historical Dictionaries of Literature and the Arts Jon Woronoff, Series Editor 1. Science Fiction Literature, by Brian Stableford, 2004. 2. Hong Kong Cinema, by Lisa Odham Stokes, 2007. 3. American Radio Soap Operas, by Jim Cox, 2005. 4. Japanese Traditional Theatre, by Samuel L. Leiter, 2006. 5. Fantasy Literature, by Brian Stableford, 2005. 6. Australian and New Zealand Cinema, by Albert Moran and Errol Vieth, 2006. 7. African-American Television, by Kathleen Fearn-Banks, 2006. 8. Lesbian Literature, by Meredith Miller, 2006. 9. Scandinavian Literature and Theater, by Jan Sjåvik, 2006. 10. British Radio, by Seán Street, 2006. 11. German Theater, by William Grange, 2006. 12. African American Cinema, by S. Torriano Berry and Venise Berry, 2006. 13. Sacred Music, by Joseph P. Swain, 2006. 14. Russian Theater, by Laurence Senelick, 2007. 15. French Cinema, by Dayna Oscherwitz and MaryEllen Higgins, 2007. 16. Postmodernist Literature and Theater, by Fran Mason, 2007. 17. Irish Cinema, by Roderick Flynn and Pat Brereton, 2007. 18. Australian Radio and Television, by Albert Moran and Chris Keat- ing, 2007. 19. Polish Cinema, by Marek Haltof, 2007. 20. Old Time Radio, by Robert C. Reinehr and Jon D. Swartz, 2008. 21. Renaissance Art, by Lilian H. Zirpolo, 2008. 22. Broadway Musical, by William A. Everett and Paul R. Laird, 2008. 23. American Theater: Modernism, by James Fisher and Felicia Hardi- son Londré, 2008. 24. German Cinema, by Robert C. Reimer and Carol J. Reimer, 2008. 25. Horror Cinema, by Peter Hutchings, 2008. 26. Westerns in Cinema, by Paul Varner, 2008.
    [Show full text]
  • Il Cinema È L'arma Più Forte
    “Il Cinema è l’Arma Più Forte” Attraverso il cinema del ventennio fascista di Martina Biscarini Prima del fascismo: ascesa poi declino poi grande ascesa poi lento declino. Il primo film a soggetto italiano la dice lunga su come si orienterà la futura produzione: si chiama La Presa di Roma, è del 1905, il regista è Filoteo Alberini ed è una pellicola capostipite del filone storico monumentale, che assieme al melodramma e al dramma realistico e alla commedia (che pure si diffonde dal ’05) costituiranno i generi in voga. Il cinema italiano “muove i primi passi pensando in grande e puntando, senza alcun complesso di inferiorità, al mercato internazionale ”1 . L’Italia è all’epoca un paese definibile come proto‐industriale, lo sviluppo economico non è omogeneo, la lingua parlata dagli italiani non è ancora una sola. Di conseguenza, il cinema italiano non nasce Roma‐centrico: uno dei massimi studiosi di storia del cinema italiano, Gian Piero Brunetta, nota con un certo stupore come nel 1907 è piuttosto Torino ad essere la capitale del cinema italiano2. Dal ’12 al ’15 sono gli anni migliori del cinema italiano delle origini. Lo stile italiano piace e viene esportato fin negli Stati Uniti, dove dive comici e i cosiddetti pepla a soggetto storico‐romano3 vanno a ruba, tipo Quo Vadis? di Enrico Guazzoni (1912), il primo kolossal della storia del cinema. L’Italia cinematografica chiama poi a raccolta le dive del teatro, come Eleonora Duse (con un solo titolo, Cenere, 1916) o soprattutto Francesca Bertini, resa famosa dal ruolo partenopeo di Assunta Spina (1915), e la spezina Lyda Borelli, la divina di Ma L’Amore Mio Non Muore! (Caserini, 1913), Rapsodia Satanica (1915, musicato da Mascagni) e successivamente di Malombra (1917 di Carmine Gallone).
    [Show full text]
  • Beyond Neorealism: Cinema, Biopolitics, and Fascism
    BEYOND NEOREALISM: CINEMA, BIOPOLITICS, AND FASCISM A Dissertation Presented to the Faculty of the Graduate School of Cornell University In Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy by Lorenzo Fabbri January 2014 © 2014 Lorenzo Fabbri BEYOND NEOREALISM: CINEMA, BIOPOLITICS, AND FASCISM Lorenzo Fabbri, Ph. D. Cornell University 2014 My dissertation “Beyond Neorealism. Cinema, Biopolitics, and Fascism,” stems from a dissatisfaction with “neorealism” as the category that undergirds all approaches to Italian cinema. I argue that aligning Italian national cinema with neorealism introduces a prescriptive outlook on film history, and reduces all Italian films either to anticipations, prolongations, or betrayals of neorealism. The limits of this approach are particularly evident in the existing scholarship on cinema under Fascism. In the wake of Bazin’s ethical opposition between “location” and “studio” films, cinematic realism during the regime has been retrospectively awarded a progressive thrust. I challenge this conclusion, and discuss Fascism’s investment in realism for the creation of a shared national identity in 1930s Italy. I also show that a critical visualization of Fascism’s identity politics is most often found in literary adaptations and genre films. My contribution to the study of Fascist culture starts from a cue by Philip Cannistraro: Italian liberalism and film industry underwent a simultaneous crisis in the 1910s. Accordingly, I analyze Pirandello’s 1916 Quaderni di Serafino Gubbio operatore as an indictment of both Giolitti’s Italy and its film culture. Underneath Pirandello’s exposure of the distraction industry, I detect the roadmap for the transformation of cinema into a means of socio-political reclamation.
    [Show full text]
  • La Verità Su La Dolce Vita
    Fuori Concorso – Non Fiction Gaia Gorrini e Arietta Cinematografica in associazione con Istituto Luce-Cinecittà e con Chianti Banca Credito Cooperativo presentano LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA Un film di Giuseppe Pedersoli Il racconto inedito della nascita, del disastro annunciato, e del mito del film italiano più famoso nel mondo Una produzione Arietta Cinematografica Srl in associazione con Istituto Luce – Cinecittà e con Chianti Banca Credito Cooperativo Prodotto da Gaia Gorrini Una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà Ufficio stampa Istituto Luce Cinecittà Marlon Pellegrini T.: +39 06 72286407 – M.: +39 334 9500619 – [email protected] LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA Regia di Giuseppe Pedersoli Soggetto Giuseppe Pedersoli Sceneggiatura Giuseppe Pedersoli e Giorgio Serafini Fotografia Maurizio Calvesi, Renato De Blasio, Giovanni Brescini Musicista Marco Marrone Montaggio Giuseppe Pedersoli Fonico Enrico Pellegrini CAST ARTISTICO Luigi Petrucci nel ruolo di Giuseppe Amato Mario Sesti critico/narratore Antonio Andreottola nel ruolo di Franco Magli Mauro Racanati nel ruolo di Alvaro Mancori Luca Dal Fabbro voce di Federico Fellini Ambrogio Colombo voce di Angelo Rizzoli Con interviste d’archivio a Federico Fellini, Marcello Mastroianni, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, Alvaro Mancori, Giuseppe Amato, Dino De Laurentiis e interviste originali a Giovanna Ralli, Sandra Milo, Maria Amato, Valeria Ciangottini Repertori Mediaset, Rai Teche, Archivio storico Luce, Repertorio Cristina D’Osualdo Una produzione Arietta Cinematografica Srl in associazione con Istituto Luce – Cinecittà, Chianti Banca Credito Cooperativo Prodotto da Gaia Gorrini Una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà Distribuzione internazionale Intramovies Italia 2020 Colore e b/n (riprese e repertorio) 83’ Crediti non contrattuali LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA LOGLINE Per la prima volta con documenti inediti e un’appassionata ricostruzione, il racconto della genesi, del disastro annunciato e del mito di uno dei film più celebri della storia del cinema.
    [Show full text]
  • Vittorio De Sica Du 18 Décembre 2019 Au 16 Janvier 2020
    VITTORIO DE SICA DU 18 DÉCEMBRE 2019 AU 16 JANVIER 2020 www.cinemas-du-grutli.ch 2019 - n° 151 Hier, aujourd’hui et demain, 1963 Vittorio De Sica (1901-1974) est sans doute l’un des un Ours d’or au festival de Berlin…), Vittorio De Sica a plus grands noms du cinéma italien. Dès le début des également marqué le XXe siècle en tant qu’acteur, chez années 30 et sa collaboration comme acteur avec le Max Ophüls dans Madame de, ou dans Pain amour et cinéaste Mario Camerini, Vittorio De Sica prend déjà fantaisie de Luigi Comencini. une place importante dans le cinéma de son pays. Au début des années 40, il passe lui même à la réalisation Pour ouvrir la rétrospective, le mercredi 18 décembre, et en 1944 devient, avec l’aide du scénariste Cesare nous recevons le Directeur de la Cinémathèque de Zavattini, l’un des pères du néo-réalisme. Il est l’auteur Bologne, Gian Luca Farinelli. Il animera un café-cinéma de quelques films importants qui ont marqué l’histoire organisé par l’Association des Amis du Grütli de 18h45 du cinéma mondial (Sciuscià, Le Voleur de Bicyclette, à 19h45. Il présentera également Sciuscià à 17h00 et Miracle à Milan, Umberto D, etc.), car ils ont été Le Voleur de Bicyclette à 20h30. Un apéritif offert capables de parler au grand public comme d’être par l’Institut italien de Zurich, aura lieu entre 19h45 et l’objets de débats au sein des ciné-clubs. Réalisateur 20h30. à la filmographie riche et variée, du cinéma social à la comédie italienne, et récompensée (quatre Oscars, Titre original Il signor Max MONSIEUR MAX Réalisation Mario Camerini Mario Camerini - Italie - 1937 - vost - 86’ - Noir et Blanc - Numérique Scénario Amleto Palermi Mario Camerini Mario Soldati Un marchand de journaux rêvant d’une vie meilleure se fait passer pour un riche Image Anchise Brizzi gentleman, Monsieur Max.
    [Show full text]
  • Italian Film
    ITALIAN FILM Marcia Landy University of Pittsburgh PUBLISHED BY THE PRESS SYNDICATE OF THE UNIVERSITY OF CAMBRIDGE The Pitt Building, Trumpington Street, Cambridge, United Kingdom CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS The Edinburgh Building, Cambridge CB2 2RU, UK http://www.cup.cam.ac.uk 40 West 20th Street, New York, NY 10011-4211, USA http://www.cup.org 10 Stamford Road, Oakleigh, Melbourne 3166, Australia Ruiz de Alarcón 13, 28014 Madrid, Spain © Cambridge University Press 2000 This book is in copyright. Subject to statutory exception and to the provisions of relevant collective licensing agreements, no reproduction of any part may take place without the written perrnission of Cambridge University Press. First published 2000 Printed in the United States of America Typeface ITC Garamond Book 10.25/13 pt. System QuarkXpress® [MG] A catalog record for this book is available from the British Library Library of Congress Cataloging in Publication Data Landy, Marcia, 1931– Italian film / Marcia Landy p. cm. – (National film traditions) Includes bibliographical references ISBN 0 521 64009 1 (hardbound) ISBN 0 521 64977 3 (paperback) 1. Motion pictures – Italy – History. I. Title. II. Series. PN1993.5.I88L38 2000 791.43´0945–dc21 99–35247 CIP ISBN 0 521 64009 1 hardback ISBN 0 521 64977 3 paperback Contents List of Illustrations page ix Preface xiii Acknowledgments xxiii Introduction 1 1 Early Italian Cinema Attractions 21 2 National History as Retrospective Illusion 48 3 Challenging the Folklore of Romance 72 4 Comedy and the Cinematic Machine 98 5 The
    [Show full text]
  • Paradoxical Representations of Women in LUCE News Broadcasts and “White Telephone” Films During the Fascist Ventennio
    Dickinson College Dickinson Scholar Student Honors Theses By Year Student Honors Theses Spring 5-17-2020 “To Be or Not to Be”: Paradoxical Representations of Women in LUCE News Broadcasts and “White Telephone” Films during the Fascist Ventennio Sophia Scorcia Dickinson College Follow this and additional works at: https://scholar.dickinson.edu/student_honors Part of the European History Commons, Film and Media Studies Commons, and the History of Gender Commons Recommended Citation Scorcia, Sophia, "“To Be or Not to Be”: Paradoxical Representations of Women in LUCE News Broadcasts and “White Telephone” Films during the Fascist Ventennio" (2020). Dickinson College Honors Theses. Paper 380. This Honors Thesis is brought to you for free and open access by Dickinson Scholar. It has been accepted for inclusion by an authorized administrator. For more information, please contact [email protected]. “To Be or Not to Be”: Paradoxical Representations of Women in LUCE News Broadcasts and “White Telephone” Films during the Fascist Ventennio by Sophia Scorcia Submitted in partial fulfillment of the Honors Requirements for the History Department Dickinson College Professor Karl Qualls, Supervisor Carlisle, Pennsylvania April, 2020 Contents Introduction…………………………………………………………………………………..3 Chapter I: LUCE and the White Telephone Film……………………………………………7 Chapter II: Historiography……………………………………………………………….....13 Chapter III: Women’s Role in Fascist Society……………………………………………..17 Chapter IV: Creating a Fascist Film Industry………………………………………………23 Chapter V: What’s
    [Show full text]