A Cura Della Comunità Di Sant'egidio
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Come Rimanere a Casa Propria da Anziani a cura della Comunità di Sant’Egidio ROMA 2016 • Comunità di Sant’Egidio Piazza di S. Egidio, 3a - 00153 Roma Comunità di Sant’EgidioComunità Come Rimanere a Casa Propria da Anziani Comunità di Sant’EgidioComunità 4 Comunità di Sant’Egidio Introduzione ivere a lungo è la speranza di ognuno di noi. E non è più un sogno, ma è possibile. Come? Se potessimo scegliere tutti VV vorremmo passare gli anni della vecchiaia in mezzo alle per- sone che conosciamo e nei luoghi e nella casa che amiamo. Tante ntroduzione ntroduzione volte non è così. Andare in un istituto può essere una necessità, ma I esistono immense possibilità, quasi sempre sconosciute, per poter rimanere a casa propria da anziani, anche quando si ha un po’ più di bisogno e non ce la si fa da soli. Questa guida, COME rimanere a casa propria da anziani, esce nella quarta edizione romana in formato digitale: è un regalo che la Co- munità di Sant’Egidio offre a tutti gli anziani romani, alle loro fami- glie, a chi intende umanizzare la vita della città di Roma a partire da chi ha più anni. È una bussola piena di notizie aggiornate per usare la città da casa propria, per trovare gli aiuti che sembrano impossibili e che invece sono a portata di mano. Ci si può curare a casa, si può essere aiutati a spostarsi in città, è possibile creare una rete di sostegno per restare dove si è sempre vissuti anche quando la salute non è più la stessa. Siamo convinti che Roma, diventando più vivibile per chi è anziano diventi più vivibile per tutti. La migliore introduzione a questa guida crediamo siano le parole della “Lettera di Maria: una firma per non andare in istituto da an- ziani e rimanere a casa propria”. Questa lettera aperta, promossa da una campagna della Comunità di Sant’Egidio fin dagli anni ’90, è stata sottoscritta da migliaia di anziani in tante parti del mondo ed è diventata la voce di tanti che attraverso queste parole hanno trovato il coraggio di esprimere e far valere la loro volontà. La lettera ha anche avuto il merito di diffondere un movimento di opinione favorevole al potenziamento dei servizi domiciliari come alternativa all’istituzionalizzazione. Ecco il testo della lettera: Comunità di Sant’EgidioComunità 5 o quasi settantacinque anni, vivo da sola a casa mia, la aria stessa in cui stavo con mio marito, quella che hanno lasciato M HH i miei due figli quando si sono sposati. Sono sempre stata fiera della mia autonomia, ma da un po’ non è più come prima, soprattutto quando penso al mio futuro. Sono an- cora autosufficiente, ma fino a quando? Tra me e me m’accorgo che ettera di ettera i gesti diventano giorno per giorno un po’ meno disinvolti, anche L se mi dicono ancora: “Fossi io come lei alla sua età...”. Uscire per la spesa e tenere la casa mi fa una fatica crescente. E allora penso: “Quale sarà il mio futuro?”. Quando ero giovane la risposta era semplice: con tua figlia, col genero, con i nipoti, ma adesso come si fa, con le case piccole e le famiglie in cui lavorano tutti? Allora anche adesso la risposta è semplice: l’istituto. È martellante, lo dicono tutti, però tutti sanno anche, e non lo di- cono, che nessuno vorrebbe lasciare la sua casa per andare a vivere in un istituto. Non posso credere davvero che sia meglio un comodino, uno spazio angusto, una vita tutta anonima alla propria casa, dove ogni oggetto, un quadro, una fotografia, ricordano e riempiono anche una giornata senza tante novità. Però non credo proprio che sia un istituto la ri- sposta a chi sta un po’ male e, soprattutto, sta solo. C’è chi dice che in istituto “hai tutto senza pesare su nessuno”. Ma non è vero. Non si ha tutto e non è l’unico modo per non dare fastidi ai propri cari. Un’alternativa ci sarebbe: poter stare a casa con un po’ di assistenza e, quando si sta peggio o ci si ammala, poter essere aiutati a casa per quel tempo che serve. Questo servizio già esiste, ma più sulla carta che in realtà. Ogni am- ministrazione dovrebbe garantire l’assistenza. Siamo in tanti, infatti, che potremmo rimanere a casa anche soltanto con un piccolo aiuto (un servizio, piccole spese, pagamenti di bollette, un po’ di pulizie, eccetera), o con l’assistenza sanitaria a domicilio (il fisioterapista, il medico, l’infermiera), come previsto dalla legge italiana. E non è vero che tutto questo costa troppo. Questi servizi costano tre o quattro volte meno di un mio eventuale ricovero in una lungode- Comunità di Sant’EgidioComunità genza o in un istituto. All’estero mi dicono che è diverso. Qui da noi, 6 invece, succede che finisci in un istituto e che nemmeno l’hai deciso tu. Non capisco perchè si rispettano le volontà di un testamento e in- aria vece non si viene ascoltati da vivi se non si vuole andare in istituto. M Quello che desidero per il mio futuro è la libertà di poter scegliere se vivere gli ultimi anni della mia vita a casa o in istituto. Per questo, anche se non più giovane, voglio ancora far sentire la mia voce e dire che in istituto non voglio andare e che non lo auguro di ettera a nessuno. L Aiutate me e tutti gli anziani a restare a casa e a morire fra le proprie cose. Forse vivrò di più, sicuramente vivrò meglio. Maria Intervista ad Andrea Camilleri Via via che si invecchia, gli af- stretto ad andare in una istitu- fetti, lentamente, spariscono zione ha, subisce, patisce oltre per varie ragioni della vita ai disagi propri della vecchiaia, stessa; sentire, sapere, che ci dell’anzianità, viene a subire sono delle persone in fondo un disagio maggiore che è estranee da quello che è stato quello del cambiamento radi- il tuo ambiente familiare, che cale delle abitudini di vita che si occupano di te e dei tuoi bi- ciascuno di noi ha. sogni e delle tue necessità, Lei (Maria ndr) accenna ai suoi credo che questo sia per loro, oggetti e ai suoi mobili, ma per me che sono anziano, un cosa sono questi oggetti, questi fatto fondamentale. mobili? Sono la memoria, cioè Mi è capitato di leggere questa a dire la casa nella quale l’an- straordinaria lettera di Maria. ziano vive è la sua memoria. Di professione faccio lo scrit- Mettendo in un istituto gli fac- tore perciò se dico che mi è ciamo perdere la memoria e la parsa straordinaria è a ragion memoria è la radice della vita, è veduta, perché è di una tale la radice dell’esistenza. Muoio semplicità che arriva diretta- meglio in casa mia, certo che mente al cuore, al nucleo del perché muori circondato dalla problema: l’anziano che è co- tua vita, dalla tua memoria. di Sant’EgidioComunità 7 refazione refazione P uesta guida vuole rispondere alle esigenze di aiuto delle tante “Marie” che nella nostra città cercano sostegno, ser- QQ vizi, compagnia per poter continuare a vivere nel loro am- biente, anche se l’età avanza ed è più difficile da soli far fronte ai problemi di gestione della vita quotidiana. Gli anziani desiderano vivere a casa loro e far rimanere gli anziani nelle loro case è possibile. “Come restare da anziani a casa propria” è allora un bastone su cui appoggiarsi per conoscere le opportunità che Roma offre ai suoi anziani. È anche l’espressione di una proposta umana e culturale per restituire senso alla grande chance degli anni in più e di una vita che si allunga. Questa guida è il frutto anche dell’impegno di tanti anziani che hanno messo a disposizione volontariamente le loro conoscenze e il loro tempo, contribuendo in modo sostanziale al lavoro della redazione. Ma ecco come orientarsi nello sfogliare le varie sezioni. Per facilitarne la consultazione, all’inizio l’indice Trovo tutto dalla A alla Z consente di rintracciare i vari i servizi e le informazioni ricer- cate anche attraverso le denominazioni d’uso corrente. La guida è organizzata come una rubrica divisa in vari capitoli tema- tici. In ogni capitolo gli argomenti sono elencati per ordine alfabetico e presentati in schede informative sintetiche sui servizi sociali, sa- nitari, culturali ed associativi, presenti attualmente nella nostra città. È stato fatto un grande sforzo di verifica delle informazioni, aggior- nate a marzo 2016. Comunità di Sant’EgidioComunità 8 refazione refazione Del resto il materiale che compone la guida è per sua natura molto P esposto al cambiamento. Ci sono norme e servizi che si evolvono, alcuni per loro natura temporanei che si esauriscono così come ov- viamente la logistica e i riferimenti topografici possono essere sog- getti a mutamenti. Roma è stata al centro di grandi cambiamenti ed ha subito vicende a tutti note. L’accorpamento dei Municipi e recentemente delle Aziende Sanitarie Locali ha portato e continuerà a ingenerare ulteriori modifiche nelle sedi e articolazioni dei servizi. Così, mentre ci scusiamo anticipata- mente di eventuali inesattezze, ci impegniamo ad aggiornare ed in- tegrare di tempo in tempo le informazioni fornite, modificando il testo pubblicato on line. A questo fine ci saranno utili e graditi tutti i consigli e le indicazioni in merito, le integrazioni, le segnalazioni di nuovi servizi utili agli anziani per rimanere a casa propria: per questo è gradito l’apporto di ogni let- tore, operatori sociali e sanitari, anziani e loro familiari, che potranno scrivere all’indirizzo e-mail: [email protected] o tele- fonare al Tel.