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anno VIII numero 73/74 aprile/maggio 2011 keepcool_2011_35x50_DEF.pdf 1 24/03/11 12.28

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Qualche anno fa a carnevale mi vestii da meglio di ogni articolo o libro sono capaci di Frank–n–Furter, lo scienziato bisex e travestito sintetizzare una rivoluzione e un cambio epocale. di Rocky horror picture show, il mitico film E pur non essendo un appassionato, potrei del 1975 pieno di musica, trasgressione e continuare a lungo elencando cose che ho visto travestimenti. Un’opera che esce mentre intorno e che mi hanno fatto capire molto della musica, incalza il glam, sintonizzata alle rivoluzioni della sua storia e di come siamo adesso. sessuali in corso, precorritrice di tempi e modi Un rapporto, quello tra rock e cinema, capace di che avrebbero animato gli anni a venire. raccontare il secolo scorso, di restituircelo oggi Potenza del cinema capace di congelare il senso con gli occhi dei suoi protagonisti, di travalicare del tempo e di renderlo immortale. la musica e farsi simbolo dei cambiamenti Non dimenticherò mai, ad esempio, uno di quei o semplicemente specchio della vitalità di mitici film con i cantanti famosi, genere lanciato quegli anni. Ed è per questo che abbiamo da Elvis, che arrivò anche in Italia con il nome di voluto dedicargli questo numero cercando di musicarello. Beh, in un film con Little Tony c’è esaminarne le varie forme e raccontarvi qualche lui che va a Londra in pieno periodo swinging, storia. L’argomento è vastissimo e pieno di tra le varie vicissitudini ad un certo punto finisce nel pieno di una festa psichedelica, e lì dove tutto sfaccettature e definizioni di genere, noi ve ne stava succedendo ti accorgi che l’Italia viveva regaliamo solo un’introduzione, un assaggio, una ancora nel suo mesozoico musicale. sorta di aperitivo per stuzzicare la vostra fame di Oppure basta vedere i film documentario su conoscenza musicale. Woodstock e Gimme Shelter sul concerto ad E poi ce n’è per tutti i gusti. Abbiamo le interviste Altamont dei Rolling Stones. In un anno, il ad artisti internazionali (Sara Lov) e di casa ‘69, una generazione, un movimento nasce e nostra (Mannarino, Paolo Benvegnù, Musica muore, l’amore celebrato da Woodstock viene Nuda) le recensioni di dischi, libri e gli eventi. spazzato via dalla violenza degli Hells Angels Buona lettura documentata in Gimme Shelter. Due pellicole Osvaldo Piliego

Editoriale 3

CoolClub.it

Via Vecchia Frigole 34 c/o Manifatture Knos 73100 Lecce Telefono: 0832303707 e-mail: [email protected] sito: www.coolclub.it Anno 8 Numero 73-74 aprile - maggio 2011 Iscritto al registro della stampa del tribunale di Lecce il 15.01.2004 al n.844

Direttore responsabile Osvaldo Piliego

Collettivo redazionale Cesare Liaci, Antonietta Rosato, Dario Goffredo, Pierpaolo Lala, Tobia D’Onofrio

Hanno collaborato a questo numero: Giancarlo Susanna, Lori Albanese, Alfonso Fanizza, Roberta Cesari, Lucio Lussi, Giuseppe Arnesano, Nino G. D’Attis, Pierpaolo Rizzo, Daniele Coluzzi, Marco Chiffi, Al Miglietta, Ofelia Colaci, Dino Amenduni, Laura Casciotti, Rossano Astremo.

In copertina: Leningrad Cowboys

Ringraziamo Manifatture Knos, Officine Cantelmo, Cooperativa Paz di Lecce, Laura Casciotti e le redazioni di Blackmailmag.com, Radio Popolare Salento, Controradio di Bari, Mondoradio di CINEMA ROCK Tricase (Le), Ciccio Riccio di Brindisi, L’impaziente di E il cinema diventò musica 6 Lecce, quiSalento, Lecceprima, The Beatles in the movies 10 Salento WebTv, Radiodelcapo, Musicaround.net, Quando la musica brucia lo schermo 12 Salentoconcerti.com, Radio Jesus Christ Superstar 16 Venere e Radio Peter Pan.

Progetto grafico musica erik chilly Sara Lov 18 Impaginazione Mannarino 20 dario Recensioni 27 Stampa Salto nell’indie - White Zoo 42 Martano Editrice - Lecce Libri Chiuso in redazione con il benestare del Professore Alessandro Bertante 44

Per inserzioni pubblicitarie e Dado Minervini 46 abbonamenti: Recensioni 48 [email protected] 3394313397 Cinema Teatro Arte Emilio Solfrizzi 56 Festival del Cinema Europeo 58

Eventi Calendario 60

sommario 5 6 E IL CINEMA DIVENTÒ MUSICA Intervista a Roberto Curti, autore di Rock-o-Rama

In questo nostro viaggio alla scoperta della lia- interessanti (alcuni nomi: Julien Temple, Alex ison amoureuse tra cinema, immagini e musica Cox, Amos Poe, Jim Jarmusch…) che nei loro non potevamo non parlare con Roberto Curti film, anche non strettamente musicali, intrec- giornalista che collabora con il dizionario Me- ceranno un rapporto strettissimo con la musica. reghetti, Blow Up e Nocturno Cinema. Ha pub- Con gli ’80 e il crescente business degli lp con le blicato diversi libri tra cui Rock-o-rama (Tuttle colonne sonore e la nascita di MTV assistiamo edizioni) volume che percorre le varie contami- a un uso del rock come mezzo di marketing po- nazioni tra rock e cinema. Una guida utile non tentissimo (penso ai videoclip con immagini del solo per capire e approfondire alcune delle pelli- film, es. il successo di The Breakfast Club anche cole più vivide nel nostro immaginario ma anche grazie al popolarissimo pezzo dei Simple Minds, per scoprirne di nuove e inedite. Don’t You), e come presenza abituale nei film al punto da sorreggere la narrazione o reinventar- In quanti modi e in quali forme il rock di- la. C’è poi il biopic, genere vecchio come il cine- venta film o interviene nell’universo cine- ma, che negli ultimi anni si è dedicato spesso a matografico? Quanti “generi” riconosci? icone rock (Darby Crash, Ian Curtis, la scena Per inquadrarli meglio, permettimi un breve di Manchester, Dylan, Lennon ecc.ecc.). E oltre (spero) excursus storico. Inizialmente il cine- a ciò, vi sono registi come Jarmusch, Jonathan ma si appropria del rock’n’roll come attrazione, Demme, lo stesso Martin Scorsese che si divido- utilizzata ancora ambiguamente in film degli no tra cinema narrativo e documentari rock, ar- anni ’50 come Il seme della violenza, dove Rock tisti che diventano registi di se stessi come Neil Around the Clock è la colonna sonora di una vi- Young o Prince, film d’animazione, documentari cenda di violenza giovanile. I primi divi del r’n’r celebrativi o commemorativi, finti documentari, come Elvis vanno a Hollywood e un po’ si am- addirittura ibridi come 9 songs di Winterbottom, morbidiscono. Ma la prima vera rivoluzione arri- che è in sostanza un film concerto intervallato da va con i film di Richard Lester sui Beatles, Tutti scene hard non simulate… Insomma, il rock al per uno e Aiuto!: è il cinema che si piega alle ico- cinema è ormai un universo nell’universo. ne pop e non viceversa. Un altro passo importan- te è il documentario, che poi diventerà film con- La musica è parte integrante di tutti i film certo. Ancora i Beatles protagonisti con lo sto- ma a volte è come se oltrepassasse un confi- rico documentario girato da Albert Maysles, poi ne diventando protagonista della pellicola tocca a Bob Dylan (Dont Look Back), ai Rolling e più potente forse delle immagini. Cosa ne Stones, l’evento Woodstock eccetera. I Settanta pensi? sono l’era delle opere rock, come Tommy, dei film Certo, penso ai brani di Morricone per Leone, o concerto un po’ pretenziosi come quelli dei Pink all’uso straordinario che Kubrick fa di composi- Floyd a Pompei e The Song Remains the Same, zioni classiche come il valzer di Strauss che ac- di ibridi folli come Il fantasma del palcoscenico compagna le evoluzioni delle astronavi in 2001. di De Palma, che è un misto tra horror e musical La musica dona alle immagini un che di tra- rock… Con il punk va tutto di nuovo all’aria, con scendente, fa sì che esse si imprimano a fondo pellicole permeate di spirito ribellista e anar- nella memoria, e talvolta le carica di ulteriori chico (Jubilee, il discusso The Great Rock’n’Roll significati. Non è un discorso che vale solo per Swindle, le pellicole legate alla no wave newyor- le colonne sonore di grandi compositori. Con un chese) tanto nei contenuti quanto nella forma. E regista in grado di valorizzarlo, anche un pez- col punk nasce una generazione di cineasti molto zo rock diventa quel qualcosa in più che rende

CINEMA ROCK 7 una buona scena un momento indimenticabile. coglie quell’attimo. È la fine di un’era, il mito del Tre esempi sparsi: Won’t Get Fooled Again degli peace & love si dissolve, e il cinema lo registra Who utilizzata da Spike Lee in S.O.S.-Summer implacabile. of Sam, Needle in the Hay di Elliott Smith nella scena del tentato suicidio di Luke Wilson nei Ci sono poi i film con le canzoni che vedono Tenenbaum di Wes Anderson e il drone degli rock o pop star improvvisarsi attori. Film Earth nell’ultimo film di Jarmusch The Limits in cui le storie sono la cornice in cui inseri- of Control. re i brani degli artisti come videoclip. Come nasce il fenomeno e come si sviluppa? A volte invece alcune rock star entrano nel Uno dei primissimi esempi è Gangster cerca cinema con dei piccoli cammei in cui maga- moglie (1956), una divertente commedia dove le ri suonano un brano. Quali ricordi come i esibizioni di Gene Vincent, Little Richard e altri più significativi? punteggiano la vicenda. Anche i film con Elvis Un cammeo che amo molto è quello di Joe (come Il delinquente del rock and roll) seguono Strummer, che in Ho affittato un killer di Aki uno schema simile, e la sequenza in cui il Re Kaurismaki suona Burning Lights in un bar, canta Jailhouse Rock è già un video clip ante accompagnandosi con la chitarra. È molto sim- litteram. Poi, come detto, arrivarono i Beatles… patica l’apparizione di Bruce Springsteen in Alta ma ci sono anche esempi bizzarri come Sadismo fedeltà, come spirito guida del protagonista John (1970) di Donald Cammell e Nicolas Roeg, che Cusack: peccato che nella versione italiana ab- è la storia di un gangster che si rifugia in casa biano doppiato il Boss. Una bestemmia! E poi c’è di una rockstar (Mick Jagger), dando vita a uno quel capolavoro di The Blues Brothers, che è un strano rapporto: un film sperimentale e ostico, fuoco di fila di apparizioni di grandi bluesmen e che contiene una sequenza allucinatoria in cui artisti soul… Mick Jagger canta Memo from Turner, che è un vero e proprio videoclip. E gli esempi potrebbero Il cinema diventa molto spesso documenta- continuare… rio che racconta il rock. Un modo per con- segnare alla storia figure, momenti, grandi A proposito di videoclip. Alcuni sono veri concerti. Quali sono i tuoi preferiti e per- e propri minifilm, altri vedono alla regia ché? nomi importanti, altri grandi attori… Amo molto Dont Look Back (1967) di Penneba- Qui entriamo in un altro universo, che comun- ker, che segue la tournee londinese di Dylan nel que è permeabile con il cinema. Registi celebri suo periodo di maggior fulgore. È un documenta- si sono misurati con i video (anche se non sem- rio non certo celebrativo, all’insegna del realismo pre con successo: penso a Dancing in the Dark di più assoluto: Dylan è scostante, antipatico, cir- Springsteen diretto da Brian De Palma, Fotoro- condato dal caos e da loschi figuri. Però Penneba- manza della Nannini, di Michelangelo Antonio- ker ne coglie la genialità: c’è una scena da brividi ni) e viceversa nomi importanti si sono fatti le in cui Dylan e Donovan strimpellano insieme in ossa con i video, da David Fincher a Mark Roma- una stanza d’albergo. Donovan, all’epoca famo- nek a Michel Gondry, che ha diretto alcuni dei sissimo in Uk, fa sentire a Dylan una delle sue più bei video di sempre… canzoni, Dylan lo ascolta, gli dice “bravo”. Poi prende la chitarra e suona un pezzo nuovo, It’s E poi ci sono i musical in cui oltre al can- All Over Now, Baby Blue. E negli occhi di Do- to e alla musica interviene la danza. Alcu- novan vedi la consapevolezza di essere di fronte ni hanno segnato il costume e la società in a un genio e al tempo stesso la coscienza della modo dirompente. Cosa ne pensi? propria mediocrità. Molto prima del rock, i musical hollywoodiani Un altro documentario eccezionale è Gimme erano fenomeni di costume e straordinari esempi Shelter, del 1970, che doveva essere una celebra- di invenzione formale (penso alle coreografie di zione dei Rolling Stones impegnati in un mega Busby Berkeley). In più, molti musical teatrali concerto ad Altamont, la loro risposta a Wood- sono stati portati sullo schermo: Jesus Christ Su- stock. Solo che l’organizzazione è un disastro, perstar, Hair, The Rocky Horror Picture Show... e come servizio d’ordine vengono ingaggiati gli quest’ultimo un vero fenomeno di culto, con le Hell’s Angels, che cercano la rissa col pubblico. E proiezioni nei cinema trasformate in happening alla terza canzone, mentre Jagger canta Under dove gli spettatori rifacevano quanto accadeva My Thumb, ci scappa il morto. Un tizio viene ac- sullo schermo. coltellato proprio davanti al palco, e la cinepresa

8 CINEMA ROCK Da dove nasce l’idea del tuo libro? World’s Greatest Sinner (1962), unica regia del Dall’amicizia con Stefano Isidoro Bianchi, diret- caratterista Timothy Carey, storia di un pre- tore del mensile “Blow Up – rock e altre conta- dicatore-rockstar adorato come un Messia, che minazioni” a cui collaboro, e a sua volta grande punta alla Casa Bianca; Orfeo 9 (1973) di Tito appassionato di cinema. Una volta deciso di Schipa jr., prima opera rock italiana (e non solo) scrivere Rock-o-rama abbiamo capito che l’idea con Loredana Berté e Renato Zero; Kiss Phan- poteva funzionare anche per una rubrica fissa toms (1978), il demenziale film con protagonisti su cinema e rock all’interno della rivista, intito- i Kiss; Superstar: The Karen Carpenter Story lata Blow Out, e caratterizzata da un approccio (1987) di Todd Haynes, la storia della cantan- un po’ anomalo. In quel preciso momento abbia- te pop morta per anoressia realizzata esclusi- mo capito che c’era anche parecchio materiale vamente con bambole di Barbie e Ken, un film per un libro. straordinario e sconvolgente; il giapponese Electric Dragon 80.000V (2001) di Sogo Ishii, la Oltre ad alcuni titoli celebri poni l’accento storia di un supereroe cyberpunk che si nutre di su pellicole quasi sconosciute. Ce ne citi elettricità suonando la chitarra elettrica. qualcuno e ci spieghi il perché della tua scelta? Mi segnali un titolo dagli anni 50 ad oggi? Mi divertiva l’idea di spiazzare e incuriosire il Scelgo un titolo inusuale. Il finlandese Lenin- lettore, e al tempo stesso avevo voglia di par- grad Cowboys Go America di Aki Kaurismaki, lare di film poco conosciuti eppure degni di in- la storia di un improbabile, scalcagnato gruppo teresse, e comunque significativi nell’ambito rock russo che, appunto, va in America a cerca- dell’analisi del rock in rapporto al cinema. E re fortuna. Divertentissimo e amarissimo, è un per fare tutto ciò, ho utilizzato una struttura a surreale zeppo di musica, e anche schede non più lunghe di due o tre pagine l’una, una visione disincantata del Sogno americano più agili e facili da leggere, con spazio all’aned- visto dall’esterno. dotica e ad annotazioni storiche e di costume. Un manuale da consultare con il sorriso sulle Quale futuro immagini per il rock nel ci- labbra piuttosto che una ponderosa trattazione nema? saggistica. Dovevano essere 100 titoli, ne abbia- Vorrei darti una risposta positiva, ma credo che mo lasciato uno in più. Come il macellaio che il cinema stesso sia in forte crisi di idee, alme- fa porzioni abbondanti e poi ti dice “Che faccio, no quello di largo consumo. Gli spunti più inte- lascio?”. Con un’avvertenza: non è un libro sui ressanti oggi vengono da progetti indipendenti “migliori” 101 film rock di ogni tempo. Tutt’al- come Stingray Sam (2009) di Cory McAbee, che tro. Ho voluto scrivere un libro che rispecchias- è un bizzarro serial musicale in sei puntate di se i miei gusti (per cui, ad esempio, no a Jesus dieci minuti l’una, pensato per essere visionato Christ Superstar, sì ai documentari sulla scena su schermi di ogni tipo. Nell’era di YouTube e punk di L.A.), evitando però di mettere assie- della fruizione del cinema a spizzichi e bocconi, me solo “bei” film ma lasciando spazio anche a magari in viaggio, su un dispositivo tascabile, prodotti magari brutti ma comunque interes- mi sembra un’idea geniale. santi per i motivi di cui sopra. Alcuni titoli: The Osvaldo Piliego THE BEATLES IN THE MOVIES

Quando diciamo che l’esperienza dei Beatles dovuto prender parte, ma forse in quel momento è ancor oggi valida e interessante da molti non si rendevano neppure conto che erano già punti di vista non è per partito preso o per arrivati (e che ci sarebbero rimasti per sempre) un’acritica adesione al loro “fan club” planetario. al “toppermost of the poppermost”, come diceva I Beatles hanno lasciato un segno in ogni sempre John. Nessuno avrebbe opposto un settore della comunicazione ed è chiaro che rifiuto alle loro richieste, ma neppure Epstein il cinema non poteva mancare e costituire aveva l’esatta percezione di quello che stava quindi un’eccezione. Quella dei film musicali succedendo e chiese, come si scoprì parecchi anni – perché di questo si trattò, almeno all’inizio – dopo, una cifra nettamente inferiore a quella che era inoltre per loro un’eredità un po’ scomoda, la United Artists era pronta a concedere senza un lascito degli anni ’50, e di Elvis Presley in battere ciglio. modo particolare. I quattro “boys”, che stavano attraversando l’incredibile tornado mediatico A HARD DAY’S NIGHT che la stampa inglese definì con un termine felice La travolgente sequenza dei titoli di testa di A “Beatlemania”, facevano gola a molti uomini Hard Day’s Night, affidati all’amico fotografo d’affari e accettarono di sottoscrivere la proposta Robert Freeman, con un’orda di fans scatenate di contratto che la United Artists aveva fatto a a caccia dei quattro “ragazzi” nella stazione Brian Epstein. Non posero condizioni che non londinese di Marylebone, rende perfettamente riguardassero la qualità dei film cui avrebbero quello che stava accadendo in Inghilterra (e

10 CINEMA ROCK negli USA) nei primi mesi del 1964 ed è anche il Beatles se la cavano anche con un soggetto e una biglietto da visita del regista americano Richard sceneggiatura non proprio brillantissimi. Quella Lester. L’idea di fondo dello sceneggiatore Alun che funziona alla grande è – come sempre – la Owen – nonostante l’apparente spontaneità delle musica, che diventa più sofisticata senza perdere battute e delle situazioni lo script era costruito con un filo di impatto e irruenza. grande abilità - era quella di costruire una fiction aderente alla realtà. Basta rivedere i documenti YELLOW SUBMARINE filmati durante le vere conferenze stampa o Brian Epstein diede il via al progetto di un i veri spostanenti dei Beatles e confrontarli cartoon di lunga durata convinto che potesse con A Hard Day’s Night per constatarne la servire a chiudere il contratto con la United riuscita. Girato in un bel bianco e nero nell’arco Artists. Non era così, ma non abbiamo certo lo di due mesi negli studi di Twickenham, nel spazio per ricostruire tutta la complessa vicenda Middlesex (per gli interni), e in varie location di Yellow Submarine. Ci basterà dire, senza tema intorno a Londra (per gli esterni), il film resta di smentite, che questo film è un capolavoro e che il migliore nella frenetica storia del quartetto. ha segnato una svolta storica nell’evoluzione dei Sorprende tuttora la freschezza noncurante dei cartoni animati. I Beatles non se ne occuparono “boys”: non erano attori professionisti, ma non molto, ma alla fine dovettero prendere atto della sembravano imbarazzati di fronte alle cineprese sua straordinaria bellezza. Si tratta di una fiaba e a una troupe che comprendeva veterani come – così come la canzone del sottomarino giallo Wilfrid Brambell (il pestifero nonno di Paul) o da cui prende spunto è un gioco per i più piccoli Victor Spinetti (il nevrotico regista tv). Della – ma anche di una mirabolante esplosione di musica è quasi inutile parlare: è semplicemente invenzioni grafiche e pittoriche. Onore al merito superlativa e comunica una gioia di vivere e di tutta la squadra dei realizzatori, a partire un’energia incontenibili. P.S. Il titolo – “La sera dal disegnatore di origine ceca Heinz Edelmann di una giornata difficile” – pare fosse farina del e dall’autore di quasi tutta la storia, il poeta di sacco di Ringo, anche se nel primo libro di John, Liverpool Roger McGough. La visione di Yellow pubblicato il 23 marzo del 1964, c’è un racconto, Submarine è ancora oggi uno dei modi migliori Sad Micheal, in cui il protagonista “quel giorno per entrare nel mondo dei Beatles e comprendere aveva avuto una sera di una giornata difficile”. la portata del loro lavoro. HELP! LET IT BE Visto il successo di Tutti per uno (questo il Nelle intenzioni di Paul tutto il progetto di Let titolo italiano del loro primo film), la macchina della United Artists si rimise in moto con un It Be avrebbe dovuto ridare slancio a un gruppo investimento molto più consistente: si passò che ai suoi occhi aveva perso forza e spontaneità. dai 500.000 dollari di A Hard Day’s Night al Il fatto che lui stesso abbia voluto rimettere milione e mezzo di Help!. La storia è più debole mano all’ tirando, fuori dal suo cilindro della “docufiction” di A Hard Day’s Night, ma un Let It Be Naked abbastanza discutibile, ci tutto sommato è abbastanza divertente. Grosso sembra emblematico di una frattura ormai modo come può esserlo una storia a fumetti, insanabile. Girato da Michael Lindsay-Hogg con con i “thugs” cattivi di salgariana memoria e un la tecnica del “cinema verità”, Let It Be contiene Ringo ancora più buffo, impacciato (e bravo). I anche la celeberrima performance dei Beatles Beatles sono sempre di corsa e sempre in fuga sul tetto della Apple. “Speriamo di aver superato – dall’Austria alle Barbados – ma in questa l’audizione”, dice John con il suo abituale sense bizzarra disavventura in technicolor in un of humour. Il film lascia un po’ di amaro in primo momento non capiscono neppure perché bocca, ma va comunque visto, sperando che Paul, rischiano di essere fatti fuori dai seguaci di Ringo e le vedove di John e George si decidano Kaili. Forse la sequenza più riuscita è quella finalmente a farlo uscire in DVD. della casa in cui i quattro vivono insieme. Sugli P.S. Rimandiamo a una “seconda puntata” scaffali di una libreria ci sono soltanto delle un’analisi di Magical Mystery Tour, realizzato copie di In His Own Write, il già citato libro di soprattutto da Paul per essere mandato in onda John! Un’altra curiosità riguarda lo stereotipo dalla televisione alla fine del 1967, dei proto- indiano, non grave ma comunque bizzarro per videoclip beatlesiani e del divertentissimo All una persona come George Harrison, che avrebbe You Need Is Cash dei Rutles, felice parodia della dato un contributo decisivo al dialogo tra India storia della band più amata del mondo. e Occidente anglosassone. Richard Lester e i Giancarlo Susanna

CINEMA ROCK 11 QUANDO LA MUSICA BRUCIA LO SCHERMO Control e i biopic che ci fanno sognare

Quando l’amore brucia l’anima, così recitava il Holiday interpretata da Diana Ross, dal Ray titolo italiano di Walk The Line, il film di James Charles col volto di Jamie Foxx al Jim Morrison Mangold del 2005 tratto dall’autobiografia del di Oliver Stone; a volerne tenere il conto non cantautore americano Johnny Cash. Una delle se ne esce, sono troppi, e di tutti ci sarebbe di solite italiche trovate per aiutare il pubblico che parlare. Solo nell’ultimo anno sono arrivate e spingerlo in sala, perché certamente in in sala (non in Italia, purtroppo) due pellicole pochissimi avrebbero riconosciuto il titolo della che ci fanno fremere d’attesa. Una è Serge celebre canzone di uno dei musicisti country Gainsbourg (vie héroïque), il film tratto da una più importanti di sempre. Quello su Cash graphic novel di Joann Sfar, e da lui diretto, per non è che uno dei tantissimi biopic che hanno il quale il protagonista Eric Elmosnino ha vinto popolato il grande schermo negli ultimi anni. A un Cesar come miglior attore. L’altra è Louis, il volersi addentrare in quel pianeta multistrato, silent movie a metà tra documentario e musical labirintico, con lo sguardo dell’appassionato, - diretto da Dan Pritzker e musicato da Wynton dell’eccentrico che consuma film e musica in Marsalis - sull’infanzia di Louis Armstrong a dosi da sociopatico ci si avventura in un viaggio . Un’esperienza che deve aver molto impavido e schizofrenico, senza logica temporale, appassionato il musicista e regista Pritzker, che tra film che documentano, romanzano, o ora sta lavorando a un film su Buddy Bolden, semplicemente s’ispirano alle incredibili vite passato alla storia come l’inventore del jazz. E poi di grandi personaggi della musica. Dal Charlie ci sono biopic già annunciati da qualche anno, ma Parker raccontato da Clint Eastwood alla Billie ancora in fase di preproduzione, come The Prince

12 CINEMA ROCK of Cool, il film su Chet Baker per il cui ruolo Due brani valgono tutto il film: quello in cui Josh Hertnett pare abbia scalzato Leonardo Di Blake, chitarra e voce, esegue Death to Birth, e Caprio; quello su Miles Davis, che avrà il volto di la jam elettrica in solitudine di That Day. Don Chadle e le musiche orchestrate da Herbie Da a Manchester, un salto all’indietro Hancock; e ancora quelli su Marvin Gaye, di quindici anni per raccontare un’altra storia, Janis Joplin, Freddy Mercury e John Lennon, quella del leader dei Joy Division Ian Curtis, alla cui realizzazione pare che Yoko Ono abbia nel film di Anton Corbijn Control. Il nome di dato il suo consenso nei mesi scorsi, convinta Corbijn è strettamente legato a celebri videoclip dall’entusiasmo di Brad Pitt, che interpreterà di Depeche Mode, Nirvana, U2; ma suo è anche il ruolo del cantante. Tra vecchi e nuovi, nella l’occhio dietro l’obbiettivo di scatti memorabili maggior parte dei casi i biopic raccontano storie come quello che ha immortalato Miles Davis in e vite piene di blues, in senso musicale, ma una stanza d’albergo di Montreal nell’85, con lo anche inteso come quell’inquietudine atavica, sguardo fisso, la pupilla dilatata e le mani sulla quella specie di tristezza, l’inestirpabile scheggia faccia; quello della copertina di The Joshua Tree piantata nel cranio o vicino al cuore. Il pensiero degli U2, e soprattutto quello che ritraeva i Joy puro della musica, o la sua degenerazione in Division di spalle nel tunnel della metropolitana loop. Il demone con cui hanno vissuto creature di Londra nel ‘79. Uno scatto in cui molti speciali che la musica ha reso immortali. Su hanno visto sintetizzata tutta la poetica del due di loro vale la pena soffermarsi un po’ più gruppo, e un bianco e nero che Corbijn ha a lungo, non tanto - o non solo - per il modo in voluto riportare anche sullo schermo. Alla band cui hanno influenzato il corso musicale della di Manchester e a Ian Curtis, morto suicida a storia, quanto per l’approccio con cui gli autori ventitré anni, il fotografo e regista olandese è ne hanno trasposto la vita sulla schermo. sempre stato legato da qualcosa che andava Su , leader dei Nirvana, hanno molto oltre la pura ammirazione. Quando, nel lavorato in molti, e adesso anche il regista 2006, ha cominciato a girare Control, Corbijn premio Oscar David Fincher si prepara a girare ha dichiarato di averlo fatto per chiudere quel un nuovo film sulla sua storia. Agli ultimi giorni cerchio apertosi trent’anni prima, quando della vita di Cobain si è ispirato anche Gus proprio la musica dei Joy Division gli fece Van Sant per chiudere, nel 2005, la trilogia decidere di lasciare l’Olanda per l’Inghilterra. della morte iniziata con Gerry e continuata con E forse è per quel legame così speciale che il Elephant. Nient’altro che un’ispirazione, perché regista è riuscito a cucire un film così delicato e a in Last Days l’associazione tra il protagonista descrivere in maniera così semplice i contorni di Blake e il frontman dei Nirvana sta tutta nella una personalità drammatica e romantica, senza somiglianza del soggetto con l’attore Michael cadere in esasperazioni, e senza alcun desiderio Pitt - capello biondo lungo e unto, abiti molli e di mitizzarla. Forse per questo ha messo sdruciti - e in quel senso di disorientamento e tanta attenzione nella scelta del protagonista, solitudine che precede un gesto folle come quello riuscendo a trovare un attore perfetto come Sam compiuto dal leader della band di Seattle nel Riley, così somigliante a Curtis da disorientare. ’94. Un film ossessivo, scarno, silenzioso, con E non solo per l’incredibile vicinanza dei pochissimi dialoghi perlopiù surreali e sconnessi; lineamenti del viso, ma per quella naturalezza un film in cui a parlare sono solo le immagini e la nel restituire i gesti, il modo di fumare, musica, ma dove non c’è nemmeno una nota dei stringersi nella giacca, tenere il microfono; per Nirvana. Attraverso un montaggio atemporale, il suo modo di riprodurre i balletti spastici con una ricerca maniacale della fissità, della cui Curtis metteva in scena sul palco l’epilessia ripetizione, e l’esaltazione del piano sequenza di cui soffriva. Ma, soprattutto, Riley (che ha di cui è maestro, Van Sant consegna la sua militato a lungo nella band 10,000 Things) ha personale visione delle ultime ore di un essere cantato con la sua voce i brani dei Joy Division disperato e fragile, senza indagarne l’emotività, che fanno parte della colonna sonora del film, riportando una dietro l’altra azioni meccaniche da Dead Souls a Transmission, da Digital a She e senza senso. Quello che viene fuori dal film è Lost Control. E lo ha fatto terribilmente bene. quasi sempre un insopportabile freddo, mitigato Tanto da farci sentire una volta di più che la da una colonna sonora bellissima, in gran parte musica di Ian, la sua insicurezza, il suo sguardo, eseguita da Micheal Pitt, che nella vita è anche ci mancano sempre. Molto. leader della band post-grunge Pagoda, e in Lori Albanese cui compaiono anche Venus in Furs dei Velvet Underground e A Pointless Ride degli Hermitt.

CINEMA ROCK 13 THE WALL Abbattete quel muro

L’importanza di un film cult come The Wall è Il film racconta la storia di Pink, interpretato da sicuramente da riscontrare nella sua essenza un allora sconosciuto Bob Geldof. Cresciuto senza propriamente musicale. Infatti, mai prima di al- un padre, scomparso durante la Seconda Guerra lora, musica e immaginazione, cartone animato e Mondiale, Pink viene tirato su dalla sola madre azione viva erano stati fusi tra loro in modo così che l’opprime con il solito amore edipico materno, magistrale. Nonostante la quasi totale assenza di ed educato da crudeli insegnanti che riversano dialoghi, The Wall non è un musical, ma è un ope- negli alunni tutta la loro frustrazione. In seguito, ra-rock di pregevole fattura, un capolavoro filmico Pink sposa la tranquilla amica d’infanzia e dive- partorito dal quel genio di Roger Waters e reso nuto adulto diventa una famosa rockstar. Sedotto possibile dalla regia di Alan Parker e dall’anima- dalla fama, il protagonista ha sempre più voglia zione geniale di Gerald Scarfe. di attenzione e applausi, un atteggiamento che lo Il film è la degna trasposizione cinematografica porterà a isolarsi da tutti anche dalla moglie che dell’omonimo disco, pubblicato nel 1979 dalla sto- finirà per tradirlo. rica band londinese dei Pink Floyd, un film che Il film inizia con la scena significativa di Pink se- trova ancora oggi un significativo riscontro socio- duto nella sua stanza d’albergo, fermo a fissare la politico all’interno delle società moderne, nono- tv, la visione di un vecchio film di guerra scatena stante siano trascorsi quasi trent’anni dal suo in lui i ricordi del passato, avvenimenti rappre- debutto cinematografico nelle sale inglesi. sentativi della sua vita che daranno il via al suo

14 CINEMA ROCK lento e inesorabile logorio mentale. Per il protagonista queste alienanti esperienze CARTOON passate rappresentano i “mattoni” essenziali per la costruzione finale di quel “muro” interiore di- fensivo attorno ai suoi sentimenti, innalzato per ANNI ’80 ripararsi da altre sofferenze. L’accostamento tra Dal Giappone arrivano sesso musica e immagini è un fattore essenziale che ri- troviamo nelle singole sequenze con sorprendente e rock and roll simbologia, infatti, le singole immagini avrebbero poco senso se non accostate a determinate can- zoni. Nella prima parte questo è molto evidente: l’essere cresciuto senza un padre (Another brick in the wall part. I), una madre morbosa (Mother), insegnati inappagati e crudeli (The happiest days of our lives e Another brick in the wall part II), la fama e le assillanti groupies (Empty spaces e Young lust) porteranno a quel fatidico ultimo “mattone” (Another brick in the wall part III) e alla sua completa estraneazione dal mondo (Goo- dbye cruel world). Il “muro” è finalmente costrui- to. Nella seconda parte, cambia tutto. Si scatena l’immaginifico vagabondare di Pink verso gli ul- teriori approdi della sua mente, delle sue paure e delle sue nevrosi, che lo porteranno ad immagi- nare di essere un neonazista che parla alla folla plagiata dal suo carisma. Man mano che le alluci- nazioni aumentano il distacco dalla realtà diven- ta sempre più profondo fino a svanire del tutto. Gli anni ottanta, così come gli anni novan- Alla fine, stanco di quest’allucinante situazione ta sono sempre stati considerati un periodo Pink si ribella. Il film termina con una sorta di quasi vuoto dal punto di vista prettamente processo giudiziario interiore, dove sfilano i te- culturale e sociale, perché compresi tra due fasce storiche che hanno segnato delle rivo- stimoni della sua vita passata, coloro che hanno luzioni nei costumi molto forti. Da una parte contribuito a costruire il “muro”. Sentenza finale: gli anni settanta contraddistinti dall’impe- demolire il “muro” prima che lo conduca al totale gno sociopolitico e da una forte lotta contro degrado mentale. The Wall è un film epocale che i dogmi, e dall’altra il secolo della tecnologia, ha fatto la storia del cinema, già all’epoca della dell’alienazione e degli avatar. E nel mezzo? sua uscita ottenne riscontri positivi sia di critica Appunto gli anni ottanta nel loro senso più sia di pubblico, ma venne tacciato di eccessiva esteso. Né carne né pesce? Forse no, quan- crudezza per la visione di alcune immagini. È un to meno possiamo con certezza affermare film dalle diverse sfaccettature e interpretabile che convenzionalmente indicano gli anni dei secondo diversi punti di vista. Nel risvolto visivo: cartoni animati. Quelli veri. Quelli sportivi, memorabili le figure create da Scarfe, su tutte il ma anche quelli derivanti dallo shojo man- processo di The trial. Nel risvolto autobiografico: ga, pensati per le ragazzine ma che non di- la morte in guerra del padre di Waters, i problemi spiacevano neanche ai ragazzini. Questi dell’educazione scolastica nel periodo delle rivolte nuovi cartoon sono fortemente connotati da studentesche, la madre iperprotettiva di Syd Bar- un’esplosione dei corpi e della sensualità che rett. Nel risvolto di osservazione e critica sociale: lentamente si riperderà negli anni ’90 quan- do tutti ritorneranno a fare i buoni e anziché l’incomunicabilità nei rapporti di coppia, la rock- combatterlo, il perbenismo lo imporranno. star onnipotente e i chiari ed evidenti riferimenti La dedizione e la compostezza di Mimì e la alla società inglese d’impronta thatchteriana. In- sua nazionale di pallavolo faranno spazio alle fine, il risvolto che rappresenta l’evoluzione della stravaganze di Jem e le Holograms, il cando- follia del protagonista, nel quale si intravede un re di Heidi, sarà esorcizzato da una Lycia che riferimento a Syd Barrett. nonostante le buone intenzioni non disdegna La crisi di Pink è un percorso simbolico, una sorta di disobbedire a M’arrabbio per inseguire di minaccia che incombe su ognuno di noi. Mirko ciuffo bicolore, ma pur sempre bello e Alfonso Fanizza maledetto. Ed è proprio accanto a queste fi-

15 JESUS CHRIST SUPERSTAR Passione rock

Non chiamatelo musical, Jesus Christ Superstar stono, o quasi, parti recitate ma c’è invece una è una rock opera. La differenza c’è e si vede, anzi sequenza di canzoni con una struttura dramma- si sente. La creatura della premiata ditta Andrew tica ben precisa, con personaggi, ambientazioni e Lloyd Webber & Tim Rice (rispettivamente com- così via. Da questo punto di vista il Rocky Horror positore delle musiche e autore dei testi) nasce Picture Show cos’è? Un musical, bravi. innanzitutto come long playing nel 1970 e solo Fatta questa doverosa precisazione, a più di qua- successivamente approda a teatro (1971) e al ci- ranta anni dalla sua prima uscita discografica, nema (1973) diventando fenomeno cult. molte polemiche, numerosi premi e innumerevoli È un’evoluzione del concept-album, una rock ope- rifacimenti, JCS non manca di conquistare anco- ra appunto, proprio come lo sono Hair, Evita, The ra oggi fan e appassionati in tutto il mondo. Il Wall e tutti i prodotti di questo tipo dove non esi- film, diretto da Norman Jewison, è considerato,

16 CINEMA ROCK insieme ad Hair il capostipite di un genere gure talvolta molto trasgressive, soprattutto che avrà lunga vita e un grandissimo succes- per il panorama dei cartoni italiani, che si so. JCS è il racconto in chiave hippie della delineano anche dei personaggi musicali. Il favola pop più famosa di tutti i tempi, gli ulti- processo di emancipazione è stato graduale, mi giorni di Cristo prima della crocifissione; i da una ancora molto sofisticata Creamy, che protagonisti ci sono quasi tutti: c’è Gesù (Ted chiedeva di essere amata teneramente, si è Neely) in tunica bianca e già hippie di suo, c’è arrivati alla già citata Jem icona animata di Giuda Iscariota (Carl Anderson) in pantalo- questi anni fatti di fiocchi e colori sgargianti. ni a zampa di elefante, c’è Maria Maddalena Con una notevole capigliatura e un sex appe- al che inevitabilmente ricorda Miss Rettore, (Yvonne Elliman) in casacchina sgargiante, e che nonostante i nefasti avvenimenti della cerchioni alle orecchie e collanine freak, c’è sua vita, riesce a sfondare nel mondo della Erode, Ponzio Pilato, Pietro (l’attore Paul musica, e soprattutto del rock, con canzoni Thomas che successivamente si darà al porno) molto meno banali del genere cartoon, grazie e naturalmente ci sono gli apostoli. ad un super potere che la trasforma in una Per la prima volta Cristo si fa uomo tra gli uo- star, alla grinta che si attribuisce esclusiva- mini anzi, rockstar, ma è un essere umano qua- mente a questo nuovo ruolo di donna “bella e si sconfitto che cede la parte del protagonista a stravagante”, supportato da una band per la Giuda, vera figura cardine dell’opera, traditore prima volta nella storia dei cartoni composta suo malgrado che nel finale, mentre la folla si da sole donne che tengono alta l’attenzione accinge a crocifiggere Gesù, gli chiede: “secon- del pubblico grazie ad abiti e make up, che do te Buddha sapeva il fatto suo? E Maometto nonostante siano più anni ottanta degli stessi muoveva la montagna o era tutta pubblicità? anni ottanta rivendicano molta più persona- Hai voluto morire in quel modo o è stato un er- lità delle tutine\pigiama in cui sono costretti rore? Sapevi che quella tua morte sarebbe stata gli sventurati alunni della scuola di Maria insuperabile?”, una sorta di intervista al Cristo de Filippi. Forse un’interpretazione troppo morente che lascia sulla terra una Maddalena forzata la mia, ma attenendosi al testo della perdutamente innamorata di lui. Nonostante sigla (tra l’altro è la sigla che in poco più di le prevedibili polemiche che accompagnarono un minuto riesce a raccogliere più rime in – in tutto il mondo l’uscita dell’opera, incredi- ante), l’eccesso del personaggio è quello che più traspare (Il mio nome è Jem sono una bilmente le canzoni di JCS (censurate in tutta cantante bella e stravagante e ballo il rock’n Italia) furono invece trasmesse da Radio Vati- roll, sono un tipo esuberante, etc… e il resto è cana; pare infatti che un indefinito monsignore storia). Così sul fronte maschile a tenere alta inviato dall’Osservatore Romano a Londra per la competizione troviamo i Bee Hive, con tut- assistere alla proiezione dell’opera presso i Pi- te le credenziali dei veri rocker: parrucconi newood Studios, fosse rimasto positivamente imbarazzanti (e non solo quella di Mirko, ma colpito dalla carica emotiva del film e lo avesse anche il lungo crine di Satomi, il tastie- riferito a Roma. Misteri della fede. rista), canzoni rock melodiche, l’uso molesto Riff memorabili (What’s the buzz?, Heaven del soprannome baby (che fa molto macho on their minds, Everything’s all right), inter- poco micio), evidente propensione all’alcol pretazioni straordinarie (Ted Neely e Carl post concerto, l’immancabile triangolo amo- Anderson sono candidati al Golden Globe nel roso, un passato turbolento che incrementa 1974) e una indimenticabile sound-track rock- l’alone di mistero, e le groupies. Perché anche progressive, ecco spiegato l’enorme successo se malcelate, con delle relazioni semistabili, di quest’opera. come quella di Satomi e Manuela, queste bra- JCS è quel genere di fenomeno che attrae veri ve ragazze benvestite non esitavano ad asse- e propri estimatori, fini conoscitori di aneddo- condare la vita sregolata del gruppo. Non a ti e curiosità, frequentatori assidui di forum caso Licia, tipica ragazza della porta accanto, a tema, insomma quel tipo di ammiratori che più volte ha sofferto d’amore per l’infedeltà rientrano piuttosto nella categoria del fan del longilineo frontman che si divideva tra donne e vino. Ma se nel bel mezzo di una per- “sfegatato”, quelli - per intenderci - che apro- formance, lui ti guarda e ti dice che “vorrebbe no una pagina facebook dedicata anche se essere tu e lui già sull’autostrada, freeway”, è ne esistono già migliaia e che, da Heaven On chiaro che ti passa la fantasia... E quasi quasi Their Minds a King Herod’s Song, conoscono nonostante il piglio della donna che non deve nei minimi particolari gli ultimi giorni di vita chiedere mai e disobbediente, a casa ci resti di Cristo. La loro catechista non avrebbe sa- a crescere fratellino e gatto. Ma cosa ci face- puto fare di meglio. vano guardare? Antonietta Rosato Roberta Cesari

17 MUSICA

18 SARA LOV Canzoni che amavamo e che ameremo di più

Molti la ricorderanno al fianco di Dustin’ O’Hal- pria musica è continuare a esplorare la propria loran nel sognante duo Devics, un’esperienza espressività e alla fine viene fuori la vera voce e musicale che ha segnato con una manciata di un po’ meno le influenze. album la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio. Da qualche anno i due hanno preso Tra i brani anche un omaggio all’Italia, ci strade differenti, la voce di Sara ha trovato un parli de La Bambola di Patty Pravo e del suo carattere e la sua musica un suono acusti- tuo rapporto con il nostro paese? co, delicato ed esotico. Dopo Seasoned Eyes were Certo. Il mio rapporto con questa canzone deve Beaming del 2009 arriva I already love you, un essere completamente diverso dal vostro. Non disco di cover, il modo più bello forse che ha una sono cresciuta ascoltando questa canzone oppu- cantante per raccontarsi. Abbiamo intervistato re Patty Pravo. L’ho ascoltata per la prima volta Sara in occasione del suo tour italiano. una decina di anni fa, quando vivevo in Italia e alcuni amici l’hanno suonata a una festa… poi Sono un amante delle cover, quindi mi sono avvicinato a questo album con la convin- mi hanno registrato una compilation. Me ne sono zione di vivere un’esperienza piacevole. subito innamorata. All’epoca non capivo le paro- Come hai scelto le canzoni di questo disco? le, quindi mi piaceva la sua profonda voce soul, Grazie. Avevo una lunga lista di canzoni che gli strumenti e gli arrangiamenti. Quando ho de- amavo in modo particolare e pensavo sarebbe ciso di fare un disco di cover volevo cantare un stato divertente rifarle. Io e il mio produttore pezzo in italiano. Ho vissuto in Italia per circa Zac Rae abbiamo deciso che dovevamo entrambi sei anni ed è un posto molto vicino al mio cuore. amare i brani. Ha controllato la lista e ha tira- La gente ha sempre apprezzato la mia musica, to fuori i pezzi che non gli piacevano o che non quindi volevo cantare in italiano. È stata la pri- riteneva di voler registrare. Alla fine ne sono ri- ma canzone che ho scelto. L’ho suonata a Zac e maste circa venti. A partire da questa selezione gli è piaciuta subito. Aveva un sacco di idee per i abbiamo poi scelto quelle che si adattavano me- suoni da utilizzare, con una bella cassa anni ’60 e glio alla mia voce e sembravano più interessanti tutto ciò che si sente nel risultato finale. da un punto di vista musicale. Cosa possono fare le canzoni? Come ci aiu- Scoprire gli ascolti di una persona è un po’ tano? Cosa è per te la musica? svelarne l’intimo, una dimensione domesti- Possono portarti via e farti vivere in un altro ca e personale. Cosa ne pensi? tempo in cui tutto il resto non importa. La musi- Sono completamente d’accordo. Credo che amia- ca mi fa emozionare e mi rende felice, non potrei mo certa musica perché in qualche modo sembra vivere senza le mie orecchie. che venga fuori da noi stessi e non dalla persona che l’ha scritta. La musica che amo è una mappa di chi sono. Hai appena concluso il tuo tour in Italia. Com’è stato? Al margine dei Devics hai trovato una Il tour che si è appena concluso era con Scott strada musicale fortemente caratterizzata Mercado, un musicista con cui avevo già suona- dalla tua particolarità vocale e da un certo to. Lui suona chitarra e piano, io suono la chi- minimalismo musicale. Come hai scoperto tarra e utilizziamo anche delle basi. Le canzoni la tua musica? sono prese dall’album vecchio e dal nuovo, circa Credo che il processo di scoperta non sia ancora metà e metà. terminato. Il miglior modo per trovare la pro- Osvaldo Piliego

MUSICA 19 MANNARINO La libertà che fa bene alla scrittura

Dopo due anni di concerti, Alessandro Mannarino Grazie! Delle canzoni del genere c’erano anche è tornato con il secondo album, Supersantos, una nel Bar della Rabbia, come Le cose perdute. In perla musicale sorprendente ed esplosiva. E le questo disco sono stato più libero e la libertà ha vendite lo confermano. Lo abbiamo intervistato e fatto molto bene alla scrittura. Bar della Rabbia abbiamo scoperto che, da buon erede di Trilussa, era il mio primo disco e ho cercato di metterci ce l’ha a morte con la mediocrità dei potenti. dentro tutte le cose che erano più forti e in gra- do di “arrivare” facilmente, ma ho scritto i testi Cosa è successo tra il Bar della Rabbia e Su- dell’album tra i 20 e i 29 anni. Supersantos, inve- persantos? ce, è stato scritto a 30 anni ed è inevitabile che i Ho fatto tanti concerti e poi sono stato impegnato pezzi siano più maturi. nella registrazione del nuovo album. Ho preferito fare un lavoro diverso rispetto al Bar della Rab- Almeno in due canzoni c’è il termine paura. bia, che era una specie di best of con pezzi orec- Cosa ti fa davvero paura? chiabili e diretti. La morte, anche quella da vivi, e l’assentarsi. Mi fanno paura quelle mattine in cui ti svegli e cam- In che modo sono nate le tracce di Super- mini come uno zombie e senti un vuoto dentro. E santos? Prima i testi o prima la musica? poi mi fa paura il cielo nero della sovrastruttura A volte prima i testi, a volte prima la musica, a che ci schiaccia e ci mette in fila, uccidendoci o volte insieme. In questo album ho fatto molta at- rendendoci meno vitali. tenzione ai testi e questo mi ha concesso tante opportunità. A volte può essere debilitante per i Hai scritto un pezzo che si chiama Sveglia- testi partire dalla melodia. tevi italiani, secondo te gli italiani si sono svegliati? Quello che ho notato ascoltando Supersantos Se prima eravamo in un sonno profondo adesso è una maggiore maturità rispetto al primo ci stiamo per svegliare. Durante il sonno i sensi album e una certa evoluzione della scrittura. vanno in stand by e non si sente alcun dolore. En-

20 MUSICA triamo in un sistema che ci impedisce di essere co e in Salento ci vengo ogni estate in vacanza. ricettivi o di farci del male. Adesso, invece, siamo Ma da qui ad affermare che si tratti di un posto in quel momento in cui il corpo si risveglia, co- che sento mio ce ne vuole. Forse l’unica città che mincia a muoversi e a sentire nuovamente il dolo- sento mia è la città che sogno a volte di notte, non re. Il torpore di qualche anno fa è solo un ricordo, so dove sia né come si chiami, ma c’è una luce anche perché viviamo una situazione ancora più bellissima. triste. In che modo vivi la capitale? In questo album quali generi hai mischiato? A testa bassa. Sono stato molto libero. Mi viene in mente l’im- magine del cuoco che cucina e annusa contem- Con paura? poraneamente vari odori e a intuito dice “queste Si, con paura. Ho un carattere in parte schivo, ma spezie vanno bene, ora aggiungo un po’ di olio, divento aperto e spontaneo con gli estranei, con e poi due pomodorini”. La preparazione dell’al- chi non mi conosce e non sa che faccio questo la- bum è stato un navigare a vista, non sono par- voro. Poi quando mi capita di essere fermato per tito dall’idea di mischiare vari generi. Sono stato strada, o mi sento guardato, mi intimidisco e ab- influenzato anche dagli ultimi ascolti che ho fat- basso la testa. La paura è quella dell’esposizione. to: suoni composti con la musette (la cornamusa francese), o la musica da balera francese e la ma- Qualcuno “si allarga”, vero? nouche. Intanto continuo ad ascoltare chitarre e Non è proprio questo il punto, cominciando an- ritmi boliviani. che dalla gente che mi vuole bene e da chi lavora con me, cominciano tutti a dirmi sempre di si o a Come mai nell’album ci sono due serenate? idealizzarmi. Una è lacrimosa e una è silenziosa. Sono due se- renate tristi e in realtà non sono nemmeno sere- E pensi che tutto questo sia poco sincero? nate. I titoli di solito vengono da soli, e poi met- Si, a volte si, ma anche una risata dopo una bat- terli è una cosa molto strana. Serenata lacrimosa tuta, sembra quasi che si debba ridere per for- è cantata sui gradini della chiesa ed è condivisa, za perché la battuta l’ho fatta io. Vorrei essere infatti c’è un coro. Serenata silenziosa, invece, è trattato come una persona normale da chi lavora cantata sottovoce in totale solitudine a casa. Le con me, da chi mi sta vicino, da chi conosco. Ecco ho chiamate nello stesso modo perché la differen- perché preferisco frequentare estranei e persone za tra questi due brani coglie un po’ l’anima del che non mi conoscono, perché secondo me si tende disco: l’intimità e la condivisione. Si passa dalla ad avere un determinato comportamento per con- sofferenza ad una ricerca del senso della propria vita, a volte intimo e a volte collettivo. venienza o per idealizzazione. Io sono una perso- na semplice, mi piace guardare le persone negli Come mai hai scelto proprio Scordia in pro- occhi, e mi piace essere guardato negli occhi per vincia di Catania per registrare Supersan- quello che sono nel profondo. Ci tengo alla mia tos? umanità e non mi va di impazzire e diventare un Perché c’è una buona sala di registrazione, e poi pallone gonfiato o un pavone. perché quasi tutti i musicisti con cui suono sono di Scordia (il batterista, il trombonista…), il con- Apprezzi qualcuno dei politici attuali? trabbassista, invece, è di Catania e Tony Canto, Nessuno. Nemmeno Vendola, perché non ha il co- il mio produttore, è di Messina. raggio di andare in fondo. Ad esempio, è possibile che oggi per candidarsi alla presidenza del Consi- A chi dedichi il tuo successo? glio con il centrosinistra sia indispensabile il voto Lo dedico a tutte le persone che mi hanno detto dei cattolici? Se Vendola si professa cattolico pur no. non essendolo, perché altrimenti la nonnina non lo vota, a me non piace. Credo di essere materia- Quanto ci avevi creduto? lista, comunista e laico. Secondo me il Vaticano Tantissimo, forse anche troppo, ma sin dall’inizio e la Chiesa sono delle ingerenze moleste e delle sono stato convinto di quello che facevo. metastasi nella politica, nell’informazione, nella Pubblica Amministrazione. È un potere sporco Oltre a Roma quale città senti tua? che va combattuto. Se un uomo politico di sini- Bella domanda. Qualche tempo fa sono stato a stra si assumerà la responsabilità di affermare Marrakech, ma non posso dire che si tratti della questi concetti avrà la mia stima. mia città ideale. Anche Lecce è un posto fantasti- Lucio Lussi MUSICA 21 Ph: Mauro Talamonti

PAOLO BENVEGNÙ Un capolavoro narrativo brillante

A quasi un mese dall’uscita del nuovo ed ipnoti- Circolo degli artisti l’Hermann Tour 2011 co album Hermann, I Paolo Benvegnù scalano la prosegue alla volta di altre città italiane. classifica dei dischi più venduti. Il nuovo proget- to artistico, pubblicato con la propria etichet- Il tuo ultimo lavoro prende il nome di Her- ta La Pioggia di Dischi/Venus, comprende mann, come è nata l’idea del tuo terzo LP? tredici brani che si avviluppano sull’eter- Hermann è un disco sull’umano. E l’idea era di no “mito” dell’uomo e “degli archetipi del musicare un disco di letteratura, come ad esem- pensiero occidentale”. Hermann è un capo- pio musicare L’Orlando furioso. Ovviamente ba- lavoro “narrativo” e poeticamente brillan- dando alle nostre intuizioni, usando il mito e gli te carico di sonorità sempre vive, oniriche archetipi del pensiero occidentale come partenza e magicamente affascinanti. per sviluppare prospettive diverse. Così abbia- Dopo la tappa romana goduta sul palco del mo scritto una sceneggiatura, come in un film,

22 MUSICA ne abbiamo colto gli aspetti che più ci interessa- Non è un’ascesa. Nemmeno un’involuzione. Per vano, ne abbiamo fatto una colonna sonora. effettuare questo, l’uomo dovrebbe poter com- prendere per poi Sentire. Ma non è così. Pro- In questo disco ti confronti con personaggi cede per avamposti. Poi dimentica. Io sorrido. del passato, del presente e del futuro dialo- ganti con personalità come Sartre, Ulisse, Come ti rapporti con la scrittura? Perseo e Narciso, che cosa ti ha colpito di Ne fruisco. La rispetto. La cerco con tutte le questi eterni personaggi? Forze. La manco e la ricerco. Come la Vita. In realtà, i racconti riguardanti l’umanità anti- ca o moderna, inventata o no che hai citato, mi Quali sono stati i frutti del live Dissolution? colpiscono esattamente come il taxista davanti Dissolution è un margine personale e collettivo alla stazione, il fruttivendolo, il falegname. I contro il Vuoto. È una piccola e mossa fotogra- problemi, una volta esaurita l’ansia da cibo, sono fia delle settimane precedenti. E non di frutti sempre gli stessi dalla notte dei tempi. Piccole si tratta. Ma di fiori. Glicini, per l’esattezza. diversità socio-politiche spazio-temporali, ma gli uomini sono sempre gli stessi. Ed io sono inte- Quest’anno l’Italia Wave si farà a Lecce, ressato a tutta l’umanità, me compreso. Il meno come vedi la realtà musicale pugliese? capibile. La realtà culturale pugliese è l’unica ricca di sorriso in Italia, attualmente. Per questo sono Nel brano Avanzate, Ascoltate metti in mu- felice che Italia Wave sia approdata da voi. Ma sica “le pazzie degli uomini”, secondo te davvero felice e convinto. Per quanto riguarda la esiste un rimedio? musica, conosco ovviamente le realtà più concla- Il rimedio alle pazzie è sempre lo stesso. Legge- mate che non hanno bisogno di commenti, visti i rezza, comprensione, Amore, Giustezza. Difficile risultati ottenuti. è arrivarci. Ma non impossibile. Puoi farci qualche nome? Il brano Andromeda Maria mi ha partico- Se mi devo sbilanciare, penso che La fame di Ca- larmente emozionato, cosa ti ha ispirato milla sia un progetto bellissimo che ha già scritto nella composizione? pagine importanti e dense e che Amerigo Verar- Il brano è sgorgato fluidamente dalla lettura di sia un Poeta di Bellezza. de Le mille e una notte. Sherazade è come An- dromeda, imprigionata al destino di narratrice Come è lo stato della musica Indie in Italia? per sopravvivenza, ma anche come Maria, che In Italia ci sono progetti musicali meravigliosi. attende nel Figlio il Padre, l’Assassino ed anche Molto meglio che nel mondo anglosassone. Ma se stessa. non ce ne rendiamo conto e ci facciamo coloniz- zare. Poi c’è l’intrattenimento. Bieco. Terribile. Quale è il messaggio dell’uomo raffigurato E abbiamo un leghista come Ministro della Cul- in copertina? tura. I Paolo Benvegnù hanno i loro occhi che sono Mauro Talamonti, Francesco Prosperi e lo staff Nel 2010 Mina nel cd Caramelle ha reinter- visuale di Capicoia. Abbiamo insieme e contem- pretato un tuo brano Io e te, che reazione poraneamente lavorato al disco. La copertina hai avuto? che hanno ideato è simmetrica alla musica. Pos- Stupore, ammirazione, incredulità. Ed una pro- siede diverse chiavi di lettura. Ed il gesto delle messa. Se dovessi un giorno riuscire ad andare mani adolescenti femminili che coprono o gioca- in Svizzera, Mina mi invita a pranzo e fa le pol- no con il viso di un uomo adulto è sintomo, a mio pette. parere, di un’eterna metempsicosi del Sentire, tramandata da Madre in figlio. È un messaggio Quale è l’eredita degli Scisma? potente, quanto ovvio, e per questo spesso col- L’eredità degli Scisma sono i Paolo Benvegnù. pevolmente dimenticato. La Saggezza è Figlia e Madre. Sempre. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Vivere. Contemplare. Essere. Sparire. Le tredici tracce del nuovo disco narrano Grazie per lo spazio donatoci, anche a nome dei la “storia dell’uomo”, quest’ultimo conti- miei compagni. Siate felici. nua la sua evoluzione oppure è in una fase Giuseppe Arnesano drammaticamente involutiva?

MUSICA 23 Lo scorso 17 Marzo dal palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è iniziato il tour eu- ropeo dell’equilibrato e vivace duo Musica Nuda composto da Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso). Petra e Ferruccio hanno presentato Complici il nuovo album pubblicato dall’etichetta Blue Note/Emi Music Italy. Il disco è una brillante opera di “ampio respiro” che met- te in risalto la bellezza di quell’incontaminata armonia ritmica ed espressiva alchemicamente estrinsecata da due acuti complici. Di seguito vi proponiamo le interviste ai componenti del duo.

PETRA MAGONI

Come nasce l’idea di Complici? Già negli album precedenti erano presenti brani inediti, nuovi, scritti da noi e da altri artisti e già da qualche anno pensavamo ad un intero disco con pochissime cover, adesso è il momento per farlo, con la giusta maturità artistica ed umana. Questa nuova sfida ha tirato fuori una bellissi- ma energia.

Qual è il significato della copertina del di- sco? L’idea è di Luca Quaia, cerca di rappresentare la nostra complicità percorrendo su e già le dune del contrabbasso! Lo sfasamento di dimensioni è MUSICA NUDA un gioco grafico per accentuare il senso di questa complicità e raccontare in una semplice posa chi Magoni e Spinetti “complici” di un grande disco sono Petra e Ferruccio. E poi non ne possiamo più di facce in copertina! breve frase del testo; li abbiamo girati quasi tutti Alcuni dei brani del disco portano la fir- in Spagna, fra la sera del 19 febbraio dopo il con- ma di autori come Pacifico, Max Casacci certo a Valladolid e la mattina del 20 all’aeroporto (Subsonica), Pasquale Ziccari Carlo Mar- di Madrid. Sono stati fatti in modo molto veloce, rale, Alessio Bonomo, Alfonso De Pietro, Al improvvisato, “jazz” da me e Ferruccio e dal no- Jarreau, Sylvie Lewis e Luigi Salerno, ci stro fonico (ed in questo caso anche molto di più) racconti come si è sviluppata questa corale Alessio Lotti che ha poi curato anche gli effetti ed collaborazione? i montaggi. Sicuramente mostrano il nostro “gio- Sono tutte persone con cui abbiamo un rappor- care” anche al di fuori della musica! to di amicizia, o quantomeno di conoscenza e senz’altro di stima. Non abbiamo la presunzione Pregi e difetti di Ferruccio. di saper fare tutto, amiamo molto collaborare È affidabile. Su tutto: dall’intonazione (che in con gli altri, cosi si cresce musicalmente ed uma- un contrabbassista non è una cosa scontata!) al namente e come in passato abbiamo collaborato tenere i contratti e i nostri archivi in perfetto con musicisti e cantanti adesso è stata la volta di ordine. Da quando è diventato papà ha anche coinvolgere autori e compositori! più energia di prima, perché si è finalmente reso conto che stare a casa con dei bambini piccoli è Sulla pagina ufficiale di Facebook avete più faticoso di stare in giro in tour! realizzato geniali “spot” sui singoli brani, che cosa rappresentano? Cosa “rimandi” a domani? Queste “pillole” volevano essere un conto alla ro- Mmm… quello che non riesco a fare oggi! (ad vescia dall’1 al 14 marzo (vigilia dell’uscita dell’al- esempio mettere ordine) bum), un brano al giorno da cui estrarre qualche

24 MUSICA tradurre gli accordi dal pianoforte al contrab- basso. Professionalità è nata perché due anni dopo aver acquistato casa (mutuo a venti anni) pensavo d’aver risolto tanti problemi ed invece incominciavano per via della poca professiona- lità di idraulici, muratori, antennisti. Poi con- frontandomi con Petra è stato facile chiudere il testo dato che la mancanza di professionalità regna sovrana nel nostro paese.

Carina l’idea di produrre anche il disco in vinile, come mai questa scelta “vintage”? L’avevamo già fatto con 55/21. È un altro modo per far capire come ci piace fare musica ispi- randoci a periodi in cui fare un disco era una cosa seria e per chi lo acquistava, il momento di aprirlo ed ascoltarlo era una sorta di rito. Oggi la musica è “uso e getta” e a noi non piace cosi.

Quali sono i punti di contatto e le evolu- zioni stilistiche tra il primo album Musica Nuda e Complici? Prima di tutto il contatto è che non a caso siamo tornati ad essere solo io e Petra su un cd. In passato spesso avevamo avuto ospiti strumen- tisti. Evoluzioni tante siamo cresciuti grazie a MUSICA NUDA otto anni di duro lavoro. Più di cento concerti ogni anno ci hanno fatto mettere a fuoco meglio Magoni e Spinetti “complici” di un grande disco quello che siamo oggi.

Cosa è cambiato dalla prima volta che FERRUCCIO SPINETTI avete affrontato Roxanne dei Police? Maggiore forza e consapevolezza dei nostri Il nuovo album contiene tre cover, Mirza mezzi e riconoscibilità del marchio Musica di Nino, Mon amour di H. Salvador e Feli- Nuda tra gli addetti ai lavori e nel pubblico. cità di Lucio Dalla perché la scelta è rica- Oramai esistiamo come gruppo cosi come i Dik duta proprio su questi brani? Dik o la PFM. Da cinque anni frequentiamo la Francia in ma- niera assidua, per questo motivo abbiamo deci- Che cosa ti ha lasciato l’esperienza vissuta so di fare un omaggio a due grandi artisti fran- con gli Avion Travel? cesi, come del resto era già successo in passato Tanto. Quindici anni indimenticabili. Con loro con Brel e Nougaro. Felicità invece, è un pezzo ho imparato a stare su un palco e soprattutto che suoniamo dal vivo da un po’ di tempo e ci anche l’approccio alla composizione e alla scrit- piaceva chiudere il cd con un pezzo che è per noi come una finestra aperta sul futuro. tura di una canzone.

Come è stata la fase della scrittura e com- Pregi e difetti di Petra. posizione “a quattro mani” durante la la- Energia, forza, testardaggine. Quest’ultima for- vorazione dei brani Cinema e Professiona- se a volte può essere anche un difetto. lità? Avevo scritto Cinema al pianoforte per gli Cosa “rimandi” a domani? Avion Travel ma all’epoca non siamo riusciti Curarmi da un’influenza. Ieri ho dovuto suona- a dargli una forma di canzone. Petra ha avuto re con trentanove di febbre. questa intuizione sul testo e cosi ho cercato di Giuseppe Arnesano MUSICA 25 26 PRIMAL SCREAM teramente curata da Gillespie poche concessioni all’odierno Screamadelica-20th e dal suo socio storico Andrew pop da classifica, tranne forse Anniversary Deluxe Edition Innes insieme a Kevin Shields Blackout, la splendida Desire, Sony (My Bloody Valentine) è pura o la conturbante Suzanne And gioia per le orecchie: “I was I, un numero da pelle d’oca blind, now I can see / You made che potrebbe essere la sigla di a believer, out of me…” Il viag- un immaginario film di James gio per il paese delle meraviglie Bond. In un album dove ogni comincia con Movin’ on up ed è sospiro o rintocco è calibrato davvero come tornare a vedere alla perfezione, Love Won’t Be dopo un lungo periodo di cecità. Leaving porta i titoli di coda Una pietra miliare scagliata in chiudendo il viaggio in una faccia a chi ieri sbavava per i sintesi magistrale dei diversi New Kids on the Block e oggi si moods. Altamente consigliato Nella mia personale lista dei fa le pugnette per i divi di poli- l’utilizzo del tasto repeat del dischi da isola deserta, Screa- stirolo di X Factor. lettore (tdo). madelica si incastra perfetta- Nino G.D’Attis mente tra Bitches Brew di Mi- les Davis e Metal Box dei P.I.L. ANNA CALVI EPS 1991 - 2002 È un album che quando uscì Anna Calvi per la prima volta, nel settem- Domino bre del 1991, cambiò radical- mente l’opinione di molti verso la band fondata da Bobby Gil- lespie all’indomani della breve militanza come batterista nei Jesus & Mary Chain. Il lavoro di un team di cervelli in stato di grazia coordinato dal pro- duttore-Dj Andrew Weatherall, all’epoca non ancora trentenne. Cinque ore, trentanove minuti Una squadra con una visione Fedele alla tradizione blues che e cinquantanove secondi di pa- della musica aperta a 360°: il nacque dal patto col diavolo di esaggio urbano contemporaneo rock’n’roll e i suoni della rave Robert Johnson, l’italo-inglese che diventano il tempo di un culture, i Velvet Underground Anna Calvi scrive un folgoran- lungo sogno di scenari alieni, in versione elettronica per la te esordio che pare esorcizzare silhouettes compresse dal mo- generazione che cominciava ad i demoni del suo inferno perso- vimento, immagini mosse con- apprezzare gli Orb e guardava nale. Nonostante i pertinenti tro la nitidezza teutonica dei a Manchester come alla terra paragoni con Patty Smith, padri (Kraftwerk, Tangerine promessa dello sballo acid hou- Siouxie, PJ Harvey o Beth Gib- Dream). Il marchio Autechre, se. A riascoltarlo oggi, si scopre bons, per una volta possiamo creato da Sean Booth e Rob che non è invecchiato per nien- tranquillamente sbilanciarci: Brown, rispolvera il catalogo te (ecco l’arcana alchimia delle è nata una star che ha classe degli EP in un cofanetto nero opere immortali: apparterran- da vendere. L’intensità dei che comincia cronologicamen- no sempre al presente e so- brani e la singolare personal- te con Cavity Job (finora mai prattutto al futuro!). L’edizione ità dell’autrice superano ogni pubblicato su cd) e arriva fino del ventesimo anniversario è citazione. La voce della Calvi e a Gantz Graf del 2002. Cinque doppia nella versione standard il suo twang di chitarra vibrano ore e passa di tensioni e in- (packaging in deluxe vinyl re- di sensuali movenze blues, co- crespature ombrose, di tempi plica, il Dixie Narco EP come noscono Edith Piaf, il fuoco del dispari che da soli fondano la bonus), quadrupla in quella per tango, incrociano i toni epici soundtrack di un film imma- feticisti impuniti (box rotondo dei western morriconiani con le ginario tutto intrighi, luci not- formato 12” con l’inedito Live atmosfere noir di Badalamenti turne, dialoghi asincroni che in L.A., un disco di remix, Dvd, (First We Kiss, The Devil). Si non coincidono con il labiale. doppio vinile, booklet di 50 pa- alternano sonorità spettrali Musica di macchine che cen- gine, t-shirt, cartoline, etc.). In- ad esplosioni spectoriane con trifugano in una alterazione/

MUSICA 27 dispersione di effetti le scorie lon Brando e Blue, il sugges- cite dal disco maturo che le del passato (synth-pop, hip- tivo duetto con Patty Smith). Cocorosie non hanno ancora hop, Clock DVA, Eno e Ligeti) Diciamo quindi che il lavoro inciso (Written On The Fore- per distillare partiture adatte aggiunge un pugno di canzoni head). Polly Jean strimpella al nuovo millennio. Gli Autech- nuove alla nutrita discografia l’autoharp e canta le sue evoca- re affrontano la materia musi- della band di Athens, senza tive storie in musica, senza mai cale così come dovrebbe essere preoccuparsi però di ricercare dimenticare come si incolla una più spesso affrontata: raddop- atmosfere inedite o di innovare melodia all’orecchio. The Glori- piamenti, decalcomanie alla uno stile che è ormai un mar- ous Land è un ipnotico viaggio Oscar Domìnguez, lame di ra- chio di fabbrica. Dopo una su una locomotiva dall’incedere soio che spaccano pupille (pas- brillante carriera trentennale, krauto (con la tromba che suo- sando attraverso l’orecchio), amiamo questa band al punto na l’adunata nordista), Hang- cupezze techno-industrial in da potergli perdonare qualche ing In The Wire non è troppo occasionale rapporto simbiotico uscita “minore”. Ed è per ques- distante dalla malinconia Yo con melodie abissali. L’arco di to che l’attesa per il prossimo La Tengo, mentre Colour of tempo preso in considerazione album è appena cominciata The Earth recupera tamburelli da questa raccolta della Warp (tdo). e cori da falò fricchettone, rical- è sicuramente il migliore nel- cando il mood di bands come la produzione del duo inglese: PJ HARVEY Akron Family e Bowerbirds. dopo verranno i momenti di Let England Shake Un’inedita PJ che ci sorprende calma piatta (in particolare Island con l’ennesimo grande disco. , uscito nel 2008) e Una vera fuoriclasse (tdo). bisognerà attendere Oversteps (2010) per ritrovare almeno in JAMES BLAKE parte lo stesso fervore creativo. James Blake Nino G. D’Attis Atlas/A&M

REM Warner

Dopo l’abrasività degli esordi, una serie di camaleontiche mutazioni e l’abisso introspet- tivo di White Chalk, PJ Harvey ritrova nuova luce e dedica un ciclo di canzoni al significato L’era post del dubstep è comin- di esser British. Non era facile ciata. Se il singolo Limit To immaginare in che direzione Your Love, la cover di Feist, avrebbe sterzato Polly, che ha era stata la sorpresa del 2010, Ogni volta che esce un album sempre arricchito il guardaro- James Blake, il primo LP, può dei Rem incrocio le dita aspet- ba con i colori della sua anima, essere facilmente definito uno tando una svolta epocale tipo spesso anticipando tendenze dei più importanti di questo Automatic For The People o musicali o spiazzando ogni 2011. In un solo anno e mezzo, magari Monster. Poi, invece, previsione. Stavolta si tratta James Blake, classe 1989, pro- è sempre la stessa storia: ti dei colori della campagna, veniente dalla zona South-East sembra di ascoltare un frul- di vecchi villaggi e campi di di Londra, ha attirato su di sé lato di brani già noti con le battaglia. Let England Shake l’attenzione del mondo. Merito strofe di questa vecchia can- parla di guerra, ma la narra- del suo modo tutto nuovo ed zone appiccicate al ritornello zione, spesso sorniona, procede intrigante di coniugare i suoni di quell’altra. Non fa eccezione con leggerezza e freschezza di duri della dubstep, corrente questo Collapse Into Now che modi. Le melodie rimandano musicale della sottocultura però non può essere liquidato alla tradizione folk, alcune inglese dub, dove il raggae in- in due righe, infarcito com’è di potrebbero ricordare Bjork contra l’elettronica e ormai di grandi canzoni (Uberlin, Dis- o Kate Bush (On Battleship moda in tutto il panorama mu- coverer, , Me Mar- Hill), altre sembrerebbero us- sicale (pare che anche il nuovo

28 MUSICA album di Britney Spears sia CAPAREZZA influenzato dalla dub) con uno Il sogno eretico strumento classico per eccel- Universal lenza, il pianoforte. Tutto dalla stanza di casa grazie ad un lap- top. Il risultato è un insieme di undici canzoni in cui il suono del pianoforte viene destruttu- rato e ricomposto in un nuovo sound. La ciliegina sulla torta è la sua voce a tratti soul che viene spezzata dal sound elec- tro, senza perdere di incisività, Lindesfarne è l’esempio più riuscito. Insomma quest’opera prima sembra mantenere tutte le aspettative che si avevano sul giovane talento. Con lui il dubstep sembra essere defini- In modo un po’ silenzioso e inaspettato, ma con nostra grande tivamente sdoganato per un gioia, Michele Salvemini, in arte Caparezza, torna dopo tre pubblico meno black. Post ap- anni con un nuovo album (e tornerà a Lecce il 23 aprile al punto. Palafiere), Il Sogno Eretico, composto da sedici tracce bril- Pierpaolo Rizzo lanti e pungenti. Il tema dell’eresia, presente da sempre nella produzione dell’artista, diventa ora centrale e viene SUBSONICA analizzato in tutte le sue manifestazioni: religiosa, politica, Eden culturale, musicale. Una carrellata di personaggi storici, da Emi Galileo a Giovanna d’Arco, ci guida, infatti, in un percorso di convinzioni e libertà negate, di impossibilità di espres- sione e progresso. I testi sorreggono come sempre l’intera struttura del disco, risultandone la vera forza trainante; un sapiente uso dell’ironia genera una satira intelligente e salva da luoghi comuni; gli arrangiamenti sono caratter- izzati da varie contaminazioni, passando dall’elettronica al rock al reggae. Tutto come sempre insomma, e il problema è proprio questo. Nonostante i pezzi scorrano in modo pi- acevole, tutto è un po’ troppo prevedibile, tutto è come nei precedenti album. Niente di nuovo viene aggiunto, nessuno Eden. Mica tanto. Tra i fan dei dei particolari e divertenti spunti di Le Dimensioni del mio Subsonica è già partito lo scon- caos viene ripreso, e la sensazione è un po’ quella di tornare tro. Chi suggerisce un ascolto indietro, a Verità Supposte, del 2003. Tra le tracce spiccano più attento, chi lo cestina au- comunque Chi se ne frega della musica, la medie-valeggi- tomaticamente, chi vuole tro- ante Sono il tuo sogno eretico, Cose che non capisco, forse la vargli una bellezza particolare, migliore, e Goodbye Malinconia, il singolo di lancio, con la chi arriva a piangere la fine di curiosa collaborazione di Tony Hadley degli Spandau Bal- una grande band. Eden è con- let. L’altra collaborazione è poi con Alborosie, nella più che troverso, è irrisolto, è ciò che, mai esplicita Legalize the premier. L’album insomma non dopo sei album, non ci aspetta- deluderà nessun vecchio fan dell’eretico rapper pugliese; c’è vamo dai Subsonica. L’eclissi, da dubitare però che ne porti di nuovi. del 2007, correva nella direzio- Daniele Coluzzi ne contraria: atmosfere cupe, testi intensi, melodie riuscite. Eden cerca invece la luce, la che si riascolta con piacere, e, Anticipato da diversi brani melodia pop e di buon gusto, attenzione, non perché sia più disponibili per il download ma fallisce. Cade giù negli in- pop degli altri. È che il pop va da Itunes, l’album ha, già dal feri, o più semplicemente nel fatto bene, è che pop non è si- primo singolo, l’omonimo Eden, dimenticatoio. Non è un album nonimo di vuoto e di anonimo. deluso tantissimi fan.

MUSICA 29 È un pezzo difficile, poiché è tante Sherry LeBlanc. Qui si come Neon Indian o Ariel Pink difficile trovargli la bellezza gioca con la drum-machine per (tdo). che, per fiducia, vorremmo tro- stendere un tappeto pulsante vargli. In realtà non è un gran su cui poggiano melodie dream- L’ALTRA pezzo. Se lo si ascolta più volte pop. Il basso sempre in primo Telepathic lo si apprezza un po’ di più, ma piano, la struttura minimale Aquarela Records la storia finisce lì. Non rimane, dei brani e le voci riverberate scivola via. La stessa cosa per ricordano un po’ i celebrati Istrice, il secondo singolo, con The XX, ma qui gli strumenti vuoti d’arrangiamento così hanno la meglio sulle parti sin- evidenti da somigliare ad una tetiche e le melodie pescano nei versione demo, o Prodotto in- Sixties più che negli Eighties. terno lurido, invettiva sociale I brani hanno un potenziale poco convincente. Apprezzabili “radiofonico” lievemente infe- grazie a qualche ascolto in riore rispetto alle hits dei su più, noiosi subito dopo. Buone citati inglesi. E in effetti ciò invece Il diluvio, più vicina ai che manca per rendere per- Il duo di Chicago formato da vecchi lavori, e Serpente. Il pez- fetto questo E.S.P. è proprio Lindsay Anderson e Joseph zo migliore, che vale davvero una manciata di singoli che lo Desler Costa ci regala una la pena ascoltare, è però Ben- rendano memorabile, magari buona raccolta di ballate che zina Ogoshi, scritta con l’aiuto un ritornello o due da portarsi alternano musica da camera, dei fan attraverso lo scambio dietro per giorni. Proprio per sonorità intimiste e arrangia- di mail e consigli. Come recita questo, mentre ascoltiamo con menti più complessi e barocchi. il pezzo stesso, i Subsonica piacere, attendiamo fiduciosi il Le canzoni sono segnate da at- “non sono riusciti a bissare prossimo giro di boa (tdo). mosfere vagamente psichedeli- Microchip Emozionale”. De- che e da un umore crepuscolare cisamente. In questo pezzo CASA DEL MIRTO che affonda le radici dentro l’ironia, benché riuscita, non 1979 gothic rock, synth-pop (Noth- aiuta; mettere le mani avanti Mashhh! ing Can Tear It Apart, When nemmeno. L’album riceve delle The Ship Sinks) e folk (This critiche, il gruppo lo sa, cerca Bruise, Telepathic), ma le me- di scherzarci su, ci riesce an- lodie e la doppia voce eviden- che. Ma il risultato finale è pur ziano un’anima profondamente sempre quello. Eden rispecchia pop. Tra gli ospiti dell’album, il problema della musica ita- membri di Telefon Tel Aviv e liana di oggi: avvicinarsi ad Bonnie Prince Billy (tdo). un sound più pop non significa scendere a compromessi, scen- ERLAND AND THE dere di qualità. Cercare una CARNIVAL certa orecchiabilità non signifi- Marco Ricci è un musicista di Nightingale ca automaticamente perdere Trento e la sua creatura Casa Full Time Hobby di intensità. Non è un discorso Del Mirto è già stata notata così facile, e chi se ne frega se dal prestigioso quotidiano in- si è meno o più commerciali. glese The Guardian che lo ha L’importante è realizzare qual- inserito tra i migliori dischi di cosa di bello, e questo album marzo. Tra momenti più dila- non è bello. È un Eden insi- tati e rarefatti (The Haste), curo, un Eden mal riuscito, che ballate acustiche (Pain in my scivola via molto, molto presto. hands), brani più aggressivi Daniele Coluzzi (I Know), evocative stratifica- zioni di suono (Life Is A Mess) LOVE INKS e tanto pop venato di psichede- Gli Erland and The Carnival E.S.P. lia, quest’album di chillwave non sono una band emergente. Hell Yes!/City Slang va giù fresco come un bicchier Dietro a questo progetto infatti Ottimo esordio per questo trio d’acqua conquistando un posto ci sono personaggi che vivono texano capitanato dalla can- di rilievo al fianco di artisti nel panorama musicale inglese

30 MUSICA da anni, primo fra tutti Simon RADIOHEAD Tong, cofondatore dei Verve The King Of Limbs e collaboratore di Blur e The XL Recordings Good, The Bad & The Queen. Il primo disco omonimo della band (datato 2010) era una ma- nipolazione in chiave moderna di classiche melodie folk inglesi e scozzesi, con un risultato fi- nale degno di ascolto. Questo secondo Nightingale invece, pur partendo da quelle stesse basi, si arricchisce di elettroni- ca elegante creando un perfetto mix tra folk tradizionale, atti- tudine brit e ricerca sonora. In- Il nuovo album dei Radiohead abbandona la fisicità oltre l’intero disco è stato reg- dell’ultimo lavoro In Rainbows, per rivisitare le sonorità di istrato nella stiva di una nave Kid A e Amnesiac (Codex) in una forma canzone circolare ancorata sul Tamigi. Roba da sempre più inconsistente. La prima metà dell’album esplora bucanieri del terzo millennio. una percussività frenetica basata su stratificazioni ritmico/ Marco Chiffi melodiche che fanno da tappeto alla voce di Yorke, qui più eterea che mai. La lezione è la stessa di Remain In Light THE VACCINES dei Talking Heads (e Brian Eno) rivisitata con sonorità con- What did you expect from temporanee. Niente di nuovo, dunque, in casa Radiohead, The Vaccines? a parte qualche percussione che aggiunge un sapore latino Columbia Records alla materia sonora (Bloom). Tom non canta motivi memo- rabili neanche quando il tono si fa pastorale in Give Up The Ghosts. Il singolo Lotus Flower è forse l’unica eccezione che ricalca il sound “pieno” di In Rainbows, mentre Separator riserva un’inattesa apertura melodica, ed è di nuovo luce. Il “pregio” del disco sembra essere la sua assoluta impalpabil- ità. Dura 37 minuti, necessita ascolti ripetuti, ma non resta impressa neanche una canzone. Come se fosse un album di musica ambient cantata, è destinato a risuonare come sot- tofondo, si presta ad ascolti distratti, è musica sfuggente. Se questo era l’intento di Yorke e soci, l’esperimento può La band nasce lo scorso anno dirsi riuscito, ma personalmente considero questo lavoro un a Londra da quattro poco più passo indietro nel percorso discografico di una grande band. che ventenni. Il chitarrista è Tobia D’Onofrio il fratello di uno dei The Hor- rors. I riferimenti ammiccano a Strokes ed Editors ma si svi- sul divano, i ritmi travolgono ple è un progetto con davvero luppano più sulla scia diretta e le melodie restano. Insomma, qualcosa di serio, vivo e fluente di Ramones e tutto quel garage se vi piace il genere, ne sen- alle spalle, uno sguardo inte- rock 50/60. Sembrano i fratelli tirete parlare presto e a lungo. riore e lento a cui è stato dato ubriachi dei Glasvegas. Con Marco Chiffi il nome di Baby kisser baby questi ingredienti un po’ di pre- killer, On Cloud nine e Missing giudizi ci sono, ammettiamolo, KIPPLE children day. Rievocare nomi di non verrebbe di scommettere The Magical tree & the valore indiscusso come Cocteau su un secondo o terzo disco dei land of plenty Twins non può che essere un Vaccines. Eppure ascoltando I Dischi del Minollo grande complimento, visto che quest’esordio non sembrano gli Uno di quei dischi che non im- poi il disco è così ricco di sfuma- ultimi arrivati. Pezzi come If porta sapere da dove viene e ture e di buone idee (Fisting, You Wanna, Norgaard o l’open come è stato fatto. Roba da feti- Ex-boyfriend) che non vale la track Wreckin’ Bar (Ra Ra Ra) cisti quella o che ha a che fare pena sprecare così tanto fiato non possono lasciarti seduto con altri mondi musicali. Kip- e ascoltare, ascoltare con cura.

MUSICA 31 Tra i nomi da tenere d’occhio MAFALDA ARNAUTH MASCARIMIRÌ per i mesi a venire, l’esordio dei Fadas Gitanistan Kipple è un disco bello e finito, Egea distribution Dilinò/Anima Mundi altro che demo. Complimenti e alla prossima. Al Miglietta

ROBERTO GIORDI Con il mio nome Odd Times Records/ Egea

È la tipica artista che per us- cire dai confini della sua terra Non sono un grande intenditore è ritornata all’origine di questa di musica popolare e di quella terra, alle radici, alle note ma- salentina in particolare. Cre- linconiche del fado, ai suoni do che molti gruppi e musicisti dolci che hanno l’odore del Por- abbiamo “cavalcato l’onda” sen- to. Lei nasce a Lisbona e comin- za apportare nulla di nuovo (e neanche di vecchio) allo studio, Con il mio nome non è solo il cia la sua carriera come can- alla riscoperta e alla ripropo- titolo del disco di esordio del tante quasi per caso. Ora il suo sizione della pizzica e della ta- “giramondo” Roberto Giordi, talento è apprezzato non solo in ranta. Premessa indispensabile ma è anche quello del primo Portogallo, ma anche in Euro- per apprezzare, invece, il lavoro brano che inaugura il raffinato pa. Questo nuovo album, com- svolto da Claudio Cavallo Gia- album. Il preludio alle succes- posto da dodici tracce, è dedi- gnotti e dai Mascarimirì. Oltre sive dieci tracce, si apre con cato alle donne, e all’universo dieci anni di carriera e di mu- un’incalzante e coinvolgente femminile. Affiancata da uno sica che amano definire punk “sonorità” jazz. Anche attra- straordinario cast di musicisti dub tarantolato. Cavallo è un verso una ritmica swing, che internazionali - Luís Guer- nomade, ha origini rom, e dalla ben sostiene la ferma voce di reiro (chitarra portoghese), sua Muro Leccese propone mu- questo introverso cantautore Luís Pontes e Ramón Maschio sica che parte dal Salento ma napoletano, approdiamo deli- (chitarra classica), Fernando viaggia lontano. La sua nuova catamente su romantici ed a Júdice (basso acustico), Pedro creatura è Gitanistan, che non è tratti malinconici fraseggi mu- Santos (fisarmonica), Daniel solo un cd ma un progetto molto sicali pop. Questo variopinto Salomé (fiati) e Davide Zacca- ampio che va avanti da un paio viaggio d’esordio, nel cuore ria (violoncello) - reinterpreta di anni e che ci consegna un af- della cultura musicale euro- in maniera personale canzoni, fascinante cammino tra le musi- pea e d’oltreoceano, continua e delle personalità femminili fa- che da danza del Mediterraneo Roberto colora i suoi brani con diste che l’hanno ispirata nel che hanno subito influenze Rom. altrettante sfumature latino- suo percorso. “In Fadas – spie- “Gitanistan è un disco “tradizio- americane; più frizzanti e cor- ga Mafalda – ho deciso di can- nale”, precisano i Mascarimirì, ali risultano, invece, le compo- tare alcune di quelle voci, don- “nel senso che noi diamo al ter- sizione ed i duetti con deliziose ne uniche, magiche, che in al- mine, capace, cioè, di parlare voci femminili cadenzate in cuni casi ho avuto il privilegio con gli strumenti tradizionali di un’allegra bossa nova. Il disco di conoscere e altre che non ho oggi, come il computer, i distor- contiene una “chicca”, ossia conosciuto, ma che sono state sori e le effettistiche, perché qui una calda e passionale reinter- allo stesso modo cruciali per la Tradizione è viva e ci permet- pretazione in lingua originale la mia crescita ed evoluzione te ogni giorno di assaporare i di un brano di Astor Piazzolla. come fadista”. Una creazione suoni e i colori di una terra forte Quella di Michelangelo Gior- per orecchie decisamente sen- ed unica come il Salento”. Di- dano in arte Roberto Giordi è sibili e viaggiatori dell’anima. ciassette brani tra pizzica, suo- una discreta e melodica “prova Roberta Cesari ni andalusi, strumenti occitani, del fuoco” sentimentalmente tammurriate, falmenco, fanfare vissuta e professionalmente balcaniche che vedono l’incontro musicata. tra i Mascarimirì e numerosi ar- Giuseppe Arnesano tisti come Nux Vomica, Dje Ba-

32 MUSICA leti “Gigi D Nissa” Spina, Manu ANGELO BRANDUARDI Theron, Arnaud Fromont dei Così è se vi pare “D’aqui Dub”, Sam Karpienia, Emi Jagdish Kinnoo, Anna Cinzia Villani e molti altri. Un disco da ascoltare per entrare in que- sto paese, Gitanistan, che vuole “più razze, più colori”. C’è un Salento che ha paura e fa la cac- cia al diverso, c’è un Salento che accoglie e si mescola, almeno in musica (pila).

PLAY ON TAPE A place to hide Rivolta records

Se gli chiedi quale musica preferisce ascoltare, ti risponderà quella americana, “perché quella occidentale e inglese è paranoica”. Il suo sogno nel cassetto? Dirigere la tetralogia di Wagner. I suoi fan dice che si chiamano Branduardians e La fiera dell’est l’ha reso immortale perché cantata negli asili, dove la gente neanche sa chi è Angelo Branduardi. In- somma noi abbiamo ben capito di chi si parla. Branduardi, in ordine con questo suo mondo diversamente ordinario, e con la genialità dei suoi capelli, torna a proporre un nuovo Da tempo non si sentiva, da queste parti, una band con l’at- lavoro. Così è se vi pare. Pirandelliano e sarcastico esprime titudine di un gruppo. Mi spie- il suo vo-ler remare contro ad un mondo che sa sempre ben go, mi riferisco a quella strana raccontare. E riesce a farlo in sole sei tracce, perché come lui sensazione che si ha quando si stesso dichiara: “Col passare del tempo sono diventato sem- ascolta un disco, sempre più pre più esigente con me stesso. Monto e smonto il giocattolo, rara, in cui sembra che tutti come i bambini finché non mi piace. Meno c’è, più c’è!”. In i musicisti si muovano nella pieno stile Branduardi, il cd costerà solo 9,99 perché il suo stessa direzione, siano immersi intento è quello di rendere accessibile la musica per avvici- nella stessa materia sonora. E narne sempre più gente. In pieno stile Branduardi non fa non è poco. Poi c’è la musica. una piega. Così è, se vi pare. I Play on tape sono la via di Roberta Cesari uscita dalla melma anni ‘90 in cui sembra essersi intrappola- to molto del nuovo rock. Sfac- LENULA Doors capace di scrivere canzo- ciatamente connotabili in un’ Lenula ni che già convincono. (O.P.) “onda nuova”, hanno il pregio Pelagonia Music di avere il suono del momento, La musica dei Lenula è impa- AA.VV. di suonare quello che in Europa stata di fumo e alcol, crepuscoli Quisalento Compilescion e nel mondo ragazzi della loro blues, progressioni lisergiche, Guitar età amano ascoltare. Mi riferi- cabaret decadente. La band di Nel panorama editoriale salenti- sco al sound di band come Whi- Villa Castelli ha un colore pia- no da dieci anni a questa parte te lies o Interpol senza perdere cevolmente retrò capace di con- c’è una certezza e si chiama qui- di vista una certa spinta alla ciliare tinte più forti e claustro- Salento, un mensile (quindicina- Placebo e l’eredità dei Joy Di- fobiche ad ariose aperture. A le nel periodo estivo) che si occu- vision. Tra le maglie dei sinth questo si accosta una tendenza pa di eventi (una specie di bibbia si sente una certa influenza verso un cantautorato insolito per i turisti) ma non solo. Nelle Kraut, e in alcune inflessioni contraddistinto da una voce sue rubriche il giornale presenta vocali l’amore per i Cure. matura che delinea il carattere e accoglie riti, sagre, percorsi tu- Osvaldo Piliego dell’intera band, un trio in stile ristici, personaggi da conoscere,

MUSICA 33 musica, cinema, arte. In molti sono (e siamo) passati da quelle VALENTINA GRAVILI colonne, palestra di giornalismo culturale e “territoriale”. In mol- ti in questi anni hanno deciso di allegare il proprio cd, libro, do- cumentario al giornale. Così per i dieci anni di vita del giornale, nato dall’esperienza e dalla fol- lia di Roberto Guido e Marcello Tarricone, quiSalento propone in allegato un cd con venti pez- zi che ospitano il meglio della produzione “etnica” di questi anni. Dai Kaus Meridionalis (con La quistione meridionale, pezzo scritto da Rina Duran- te per il Canzoniere Grecanico Salentino), ai Ghetonia, dagli Zoè ai Menamenamò passando per il reggae di Sud Sound Sy- Roma, una sorridente balena gonfiabile si aggira indisturbata stem e Treble, il balcan degli nelle rumorose acque di fontana di Trevi. Qualche giorno fa la Opa Cupa, il mediterraneo di giovane Valentina Gravili ha presentato il suo quarto album Bandadriatica e Mascarimirì, intitolato La Balena nel Tamigi. Sonorità affascinanti e com- l’elettronica degli Insintesi, sino posizioni “rockettare” sostengono ritmicamente la scrittura a giungere al cantastorie Mino fresca e contemporanea abilmente enfatizzata dalla fluida ed De Santis, solo per citarne al- accattivante voce della cantautrice brindisina. cuni. Per festeggiare i dieci anni quiSalento ha organizzato una Sei al tuo quarto lavoro discografico cosa ci raccontaLa festa per venerdì 15 aprile ai Balena nel Tamigi? Cantieri Koreja per discutere di La Balena racconta di bimbe brillanti che hanno rinunciato ai quello che è stato e di quello che propri sogni, di città spietate, di amori che lasciano il vuoto e di sarà (pila) necessità a cui l’amore da solo non può provvedere, come l’affit- to da pagare o l’inarrestabile esigenza di riconoscere la malafe- PELUCHERIA de che si nasconde dietro le cose che ogni giorno ci raccontano e HERNANDEZ ci propongono. Ma parla anche della fiducia nella gente, della Hamaresque follia che ti aiuta a sopravvivere e che ti fa vedere la bellezza Audiar/Radiocoop anche lì dove non c’è, delle piccole e magiche gioie quotidiane, delle grandi imprese che l’arte può compiere.

Titolo vagamente “surrealista” ci spieghi come nasce

affascinare ascoltatori e registi. EXPLOSION IN THE SKY Ed è così che la fantasia di un Take care, take care, take disegnatore come Mauro Mar- care chesi mette su una band per co- Tamporary Residence Ltd I Calibro 35 hanno sicuramente lonne sonore di film immagina- Ritornano gli Explosion In The riacceso i riflettori sulla musi- ri. Pelucheria Hernandez è un Sky con Take care, take care, take ca cinematica e strumentale gioco musicale fatto di rimandi care album che conserva lo stes- made in Italy e l’interesse nel dove le balere accennano al so spirito dei precedenti. I brani pubblico di indie chic del nuo- surf, giogioneggiano con assola- sono autentiche esplosioni in vo millennio. Una scuola che te ambientazioni mariachi per un’innata calma, passano dalla ha conquistato il mondo intero poi sorprendere con sferzate più solitaria e logorante malinconia e che ancora oggi continua ad post alla Morphine. Un gran di- alla violenza più totale, ognuno sco, buon divertimento. (O.P.) sembra un’attenta riflessione

34 MUSICA l’idea del nome? disco ha in se una vena psichedelica molto più Se bene quasi “onirico” in realtà una balena accentuata, anche grazie all’utilizzo di strumen- nel Tamigi è davvero esistita. Giunse nel 2006 ti insoliti come lo zither o il bouzouki. Nei testi nelle acque londinesi dopo aver perso il senso della Balena ho rivolto lo sguardo verso l’esterno, dell’orientamento. Così ho deciso di fare del po- mentre Alle ragazze era decisamente molto più vero cetaceo la metafora del senso di smarrimen- introspettivo. Ora non amo più molto quello scri- to che ci attanaglia in questo momento di crisi versi “addosso” economica e di valori, in cui i punti fermi tipici di una società sana, come la scuola, la cultura, Brindisina di origine ma romana di adozio- il lavoro o la stessa classe dirigente, vengono a ne, com’è il tuo rapporto con la città eterna? mancare. Si brancola nel buio e ci si sente persi, La capitale offre tante possibilità, specie per il appunto smarriti come una balena nel Tamigi. mio lavoro, ti sembra di avere tutto a portata di mano ma poi ti accorgi che il traffico ti blocca, gli A che punto è la tua “metamorfosi” artisti- spostamenti richiedono tempi esagerati, i rappor- ca? ti con la gente restano superficiali e soprattutto La metamorfosi non arriva mai a compimento, si mi manca il mio mare “come lui non c’è nessuno”! passa semplicemente da uno stadio all’altro, oggi sono una balena ma dentro di me è già in atto una L’iniziativa delle “balene nelle fontane nuova trasformazione. Anche rispondere alle tue italiane” ha coinvolto città come Roma, domande in questo momento mi sta cambiando. Milano, Torino e Lecce, ci dici com’è nata quest’idea e come è andata? In che modo vivi la scrittura durante la Sta andando molto bene. L’idea è di un gruppo di composizioni dei tuoi brani? ragazzi che dopo aver sentito il mio disco in ante- Il momento della composizione è sempre molto prima si è rivisto nella metafora della Balena nel stimolante, mi piace cimentarmi con la nostra Tamigi e mi ha proposto di creare un movimen- bella lingua che offre soluzioni sempre nuove, to che prende in prestito il titolo del mio album. con effetti inaspettati e originali. È per me fon- Nella pagina facebook raccogliamo i pensieri di damentale comporre musica e testo contempora- chi sente quel senso di smarrimento che abbiamo neamente. Odio il finto inglese, perché ti conduce definito “sindrome da balena nel Tamigi”. Il grup- verso melodie già trite e ritrite mentre mettere in po si sta espandendo, spesso esce dalla virtualità musica un testo già finito può dar vita a un “ef- di internet per prendere parte ad eventi come la fetto menestrello” piuttosto stantio e noioso. Solo manifestazione delle donne del 13 febbraio ed quando parole e musica viaggiano di pari passo operazioni “simboliche” come quella delle Balene riesco ad essere soddisfatta del mio lavoro. nelle fontane italiane, durante la quale misterio- se balene gonfiabili hanno perso la strada per il Cos’è cambiato dall’album Alle ragazze nul- mare e si sono ritrovate a sguazzare nella Fonta- la accade a caso a quest’ultimo? na di Trevi o in quella di Piazza Navona(potete In comune c’è ancora uno staff di lavoro già col- guardare il video su you tube). Il 26 Marzo le ba- laudato nel quale credo molto. Mi riferisco ad lene arriveranno a Milano, il 9 Aprile a Torino e Amerigo Verardi, Max Baldassarre e Silvio Tri- il 23 Aprile a Lecce. sciuzzi, i miei produttori artistici. Questo nuovo Giuseppe Arnesano

su un’opaca realtà. Last Known re e Human Qualities hanno un SEAHOUSE Surroundings e Trembling Han- più alto impatto emotivo in cui la T.e.d ds sfoggiano una più completa melodia sognante è interrotta da La casetta produzioni maturità. Ascoltando si fantasti- sprazzi di lucidità. Let Me Back Seahouse è un luogo, una casa ca su sensazioni intime, cullati In e Postcard from 1952 rinnova- fatta di musica dove amici vi- da un suono spontaneo che si no l’invito del titolo a prendersi vono da anni il loro personale ripete costante e, usando un loro cura di sensazioni fuori controllo viaggio alla ricerca di un lin- vecchio brano, sembra di trarre il che spesso emergono solo con la guaggio nuovo capace uscire “primo respiro dopo il coma”. La musica. dagli schemi in cui la musica è malinconia si insinua nella pla- Ofelia Colaci abituata. Forse anche a questo cida calma con chitarre distorte allude ironicamente il titolo di che sostituiscono un effluvio di questo nuovo T.e.d. (The emo- parole. Be Comfortable, Creatu- tional discount), un disco senza

MUSICA 35 36 tempo in cui caratteri musicali MARCO BARDOSCIA diversi riescono a condensare The Dreamer retaggi punk, psichedelia, tinte My Favorite Records dark, rimembranze progressi- ve, tutto in chiave strumenta- le. (O.P.)

JOGGER This Great Pressure Magical Properties

Succede, qualche volta, di far girare un disco e di doverlo ascoltare più volte prima di trovare la chiave per goderselo fino in fondo. E non perché sia difficile, ma perché l’iniziale Qui da noi nessuno se li è filati resistenza deve avere il tempo di cedere a ogni brano, così più di tanto, può succedere da poter cogliere il tassello nascosto che ne riveli il senso e la per carità. I Jogger spuntano bellezza. In The Dreamer, secondo disco da leader di Marco fuori pescati da Daedalus e la Bardoscia prodotto dalla My Favorite Records di Patrizio sua etichetta, arrivano da Los Romano, di quei tasselli ce ne sono parecchi. Intanto perché Angeles e hanno le carte giu- il contrabbassista salentino, ovvero il sognatore del titolo, ste per diventare un piccolo lo ha permeato di quella sensibilità aperta e curiosa di cui fenomeno nei mesi a venire. Il era carico anche Opening, il suo bell’esordio discografico del disco è del 2010, il titolo dà già 2007 su etichetta Jazz Engine. Poi perché ha confermato un’idea precisa di sé prima an- di possedere una vena compositiva ricca e matura che cora dell’ascolto, oltreché molto gli ha permesso di sviluppare il concept del sogno senza attuale: una valanga di spunti, lasciarsi intrappolare nelle atmosfere rarefatte che il suoni, influenze accorpati con tema evocherebbe, ma dando al tutto un respiro vario, con lo scopo preciso di dare ogni cambi di velocità e di registro, passando da melodie dolci volta un sapore diverso. Le e tranquillizzanti ad altre più inquiete e rabbiose, come voci di Amir (chitarre, violino) fosse lo stesso sogno che attraversa varie fasi nel corso di e Jonathan (laptop, controller) un’unica notte. Accompagnato da un organico di livello non sono mai banali (Napping (che comprende anche Luca Aquino, Giorgio Distante, Captain, In America), e il taglia Gianluca Ria e gli amici con cui lavora ormai da anni e che e cuci del duo ci regala canzoni con lui sono tra quei musicisti che stanno dando lustro e come Gorilla Meat e Champing visibilità al jazz pugliese), Bardoscia mette insieme sette at the bit, fino al singolo davvero brani originali, più un’improvvisazione collettiva con effetti geniale Nephicide: un viaggio al- elettronici e un’audace rivisitazione del celebre standard lucinato tra metal, Aphex Twin Stella by Starlight, realizzando cinquanta minuti di musica e Club 8, con tanto di video da ri- ben scritta e molto ben suonata, e dimostrando di essere un vedere per giorni. Dove li posiz- abile solista, ma anche un leader capace di valorizzare il iamo sullo scaffale? Non ho idea, talento dei suoi compagni. Così, in Reve au petit sablon e 31- i ragazzi dimostrano un gusto 12-2009, si fa notare il giovane e brillante pianista William fuori dal comune per fare un Greco; nelle fasi più malinconiche e inquiete di Chica y disco del genere, li aspettiamo nano e Jet spicca il suono lirico e irrequieto di Raffaele a braccia aperte anche in Italia. Casarano; e poi c’è la gioiosa esplosione di Hallelujah per Al Miglietta il mondo; ci sono i raffinati innesti della chitarra di Alberto Parmegiani, e il sempre ottimo sostegno ritmico di Fabio Accardi. Insomma, una seconda prova convincente, molto ben riuscita. Lori Albanese

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AVANTI POP Cinque brani di successo che piacciono anche a Coolclub

Radiohead - Lotus Flower Adele è l’unica Diva dei nostri tempi. Provate Qualcuno dirà: e che a cercare la sua esibizione ai Brit Awards 2011 c’azzeccano i Radiohe- per una controprova. Le pubblicità fanno la fila ad con la parola pop? per le sue canzoni, il suo nuovo album, 21 è sui Bè, la risposta è che livelli del primo (che, per inciso, è l’unico a cui Thom Yorke e compa- ho messo un dieci in pagella nella mia carriera gnia hanno contribuito di mediocre recensore). No, non sono il suo ad- alla costruzione della detto stampa. cultura popolare mu- sicale contemporanea Yasmin - On my own e che, continuo a dirlo, Per una Diva che cre- il loro contributo è a mio avviso ancora sottosti- sce, una mini-fenome- mato. Perché i Radiohead sono artisti, più che na fa il suo pezzo di musicisti; hanno scelto la musica ma avrebbero strada. Con un singolo potuto dipingere, o fare i creativi. Lotus Flower, molto grintoso e un il suo video tarantolato, la strategia di promozio- paio di campionamen- ne di King of the Limbs dice tutto questo. E se ti fatti bene, ognuno fossero il gruppo pop per eccellenza? può avere diritto ai suoi quindici minuti Carmen Consoli - AAA cercasi di celebrità. E allora, In molti aspettavano che suvvia, concedetevi un ballo in compagnia di questo brano diventasse Yasmin, dj nata il 21 dicembre del 1988 a Gla- singolo. E così è stato: il sgow, mandata in pista dall’etichetta del Mini- secondo estratto dal suo stry of Sound e adorata da Pete Tong ed Annie best of, Per niente stan- Mac. Poi tornate su Adele, ovviamente. ca, inciso ben prima che scoppiassero scandali Robyn - Call your girlfriend arcorini e dimore orget- Una sorprendente e co- tine, è apparso da subito stante crescita. Questo profetico, irriverente, impietoso. Non è un caso è il vero dato su Robyn. che Carmen Consoli sia diventata una delle In fondo, è esplosa a 30 eroine di Se non ora quando, la manifestazione anni, dopo 10 di carrie- corale con cui le donne (ancora troppo poche, e ra. Non è che aggiunges- troppo di sinistra, purtroppo), hanno deciso di se novità inaudite alla invertire la tendenza e provare a riprendersi la scena musicale. Scan- dignità. dinava tra scandinavi, bionda tra bionde, electro-popper tra (troppo) Adele - Someone like you electro-pop. Eppure, causa dipendenza. Da La canzone dell’anno. quando si è messa a battere la cassa in quattro Almeno per me. Pri- sembra inarrestabile. E piace in mercati a mio ma in Inghilterra da avviso assolutamente sorprendenti: sono gli un mese nella clas- Stati Uniti, infatti, a galvanizzarla più di ogni sifica dei singoli più altro paese del mondo, cara Svezia permetten- venduti, è destinata a do, ovviamente. diventare un classico. Dino Amenduni

39 40 DAMMI UNA SPINTA Cinque artisti che ascolteremo in radio. Forse...

James Blake - CMYK scorci inediti come questa “I’ll take care of you”. 21 anni e già tutti ne Fossi nel poeta, mi farei arrangiare dall’arran- parlano. Al liceo, men- giatore vita natural durante. Cassa in quattro tre si divertiva con se- e pedalare. quencer, drum machi- ne, pianoforti e com- Black Rose - Anthem puter, manda in giro Il progetto Black Rose un brano che è subito tiene insieme due dj di rilanciato da Gilles Pe- fama internazionale: terson, un ponte sicuro Jesse Rose e Henrik tra l’anonimato e il successo. La carriera è fulmi- Schwarz. Da Berlino nante almeno quanto la sua ascesa: pubblica tre hanno fatto partire EP nel 2011 e nei primi mesi dell’anno è già nei un anthem (inno) che negozi di dischi. Ad aprile arriva in Italia, con un sembra fatto apposta set che fa già registrare il tutto esaurito. Questo per i club che ospite- brano, tra l’altro, è veramente fortissimo. ranno masse informi di informe umanità du- rante l’estate 2011. Questo pezzo, almeno per il Agoria - Heartbeating momento, non sembra essere ancora stato conta- So che avere undici minato dal piacere di un brano e pur essendo a minuti liberi, di que- tutti gli effetti un potenziale tormentone dance, sti tempi, può essere è così elegante e ben fatto da farsi apprezzare un’impresa. Ma forse è anche da orecchie un po’ pregiudizievoli. il caso di ammortizzare il tempo di questa pic- Royksopp - The drug cola suite post moder- Difficile scegliere un na di Agoria (da Lione, solo brano del loro ul- Francia) e utilizzarla timo album, Senior, mentre vi preparate a uscito a brevissima uscire, mentre cucinate, mentre vi lavate i denti, distanza da Junior. durante un tragitto a piedi prima di un colloquio Dopo un po’ di ascol- di lavoro, dopo aver litigato fino alle lacrime con ti dell’uno e dell’altro la vostra fidanzata. O in loop durante un viaggio non si fatica a preferi- in auto verso l’infinito. re il “grande” al picco- lo”. The drug vince per- Gil Scott-Heron e Jamie XX - I’ll take care ché è l’unico singolo pubblicato sinora e anche of you perché rappresenta il meglio della capacità dei Prendi un poeta im- Royksopp, decisamente più bravi quando si va pertinente di 62 anni. sotto ritmo rispetto a quando tentano di fare i Fagli fare amicizia con “divertenti” a tutti i costi. In ogni caso, se un duo un arrangiatore im- fa due album così in un anno, merita rispetto e pertinente. Prendi un ammirazione a tempo indeterminato. album del 2010, I’m Dino Amenduni new here. Fai fare com- pagnia ai due creatori, fai trasformare l’Io in Noi. Ne emergerà un album fresco come una rosa (“We’ll here now, appunto), pieno di spunti e di

41 SALTO NELL’INDIE

42 WHITE ZOO

Piccoli punk crescono. Quando andavo alle scuole Avete scelto di stampare in vinile e di pre- elementari a carnevale mi vestii da punk. Insie- stare molta attenzione alla grafica. Come me a me c’era Sergio Chiari. Oggi lui ha aperto nascono i vostri dischi? un’etichetta discografica, produce punk in vinile, Siamo in tre “in ufficio”, affianco a me ci sono Cri- di quello fatto bene, e io non posso fare altro che stina Diez e Stefano Materazzi, entrambi talen- intervistarlo. tuosi grafici. Un ottimo disco con una pessima co- pertina equivale a un fumetto con una bella storia Mettere su un’etichetta discografica nel 2011 e dei disegni di merda. Cristina poi ha curato in- è una follia, figuriamoci poi se produce vini- teramente la parte grafica del disco dei Transex, li. Oppure questa incredibilmente è l’unica dove sulla cover potete ammirare dei loschi per- cosa che ha senso, l’unico modo di opporre sonaggi leccesi, ha inventato il logo dell’etichetta resistenza alla scomparsa del genere disco ecc. Le altre band possono confermarti la nostra dalla faccia della terra. Cosa ne pensi? natura di grandissimi rompicoglioni in questo È una follia sì, viviamo in un mondo abbastanza senso. Silver Cocks e Steaknives si sono affidati folle del resto. Per me è stato un processo piutto- alle cure dei ragazzi del Daltonico Vision Studio, i sto naturale, da piccolo sognavo di comprare tutti Giuda a un eccellente grafico francese, Tony Cra- i numeri del catalogo Earache o Alternative Ten- zeekid, che gestisce un meraviglioso blog sul glam tacles. Comunque non sono un feticista del vinile, rock, Crazee Kids Sound. le differenze nella riproduzione della musica fra cd e vinile sono enormi e io spesso ho comprato en- Ci parli brevemente delle vostre prime uscite? trambi i supporti per lo stesso titolo. Da un pun- Absolutely! The Heart of the State dei Transex è to di vista meramente commerciale oggi ha più un omaggio al punk rock primigenio e agli anni senso produrre vinile che cd, se di punk si tratta. di piombo, pura provocazione, il loro cantante è Ad ogni modo il vinile non scomparirà mai, l’indu- il mio cattivo maestro Pierpaolo de Iulis e per stria discografica se ne è accorta, mi pare. questo tutte le copie sono state stampate chia- ramente in vinile rosa. Il disco dei Silver Cocks Produci punk e affini, come ti giustifichi? si ispira pesantemente al punk minore di oscure Cosa pensi sia il punk in Italia oggi? band dell’est Europa con un approccio più mo- Non credo di dovermi giustificare, sono figlio derno, un disco punk e basta. Devil Inside degli dell’elettricità e dei Ramones. Il punk mi ha segna- Steaknives è una rasoiata che piacerà a tutti gli to nel modo di pensare. Da Kurt Cobain a Dj Hell amanti dell’early hc californiano come ai fan del sono in buona compagnia. Chiunque è stato conta- puro punk rock. Il disco dei Giuda, che dire, ho giato dal punk, anche senza saperlo. Con questa amato morbosamente i Taxi, gli avrei stampato label volevo pagare un tributo alla mia formazione. anche una mazurka. Fortunatamente hanno sfor- Il punk rock in Italia oggi è più eccitante di quanto nato il miglior disco di glam rock ballabile da qua- non fosse in passato, più band, più etichette indi- rant’anni a questa parte. pendenti, meno politica e spocchia. Cosa significa creare un’etichetta a Lecce? Le tue scelte pongono White Zoo fuori dal È la domanda più difficile. Amo e alle volte odio mercato ordinario, esiste evidentemente un questa città, ma non la abbandonerei a se stessa altro mondo fatto di ascoltatori, collezioni- per niente al mondo. Scoprire il punk rock e cer- sti, gente che ancora va ai concerti. A chi si care di viverselo a Lecce piuttosto che a Milano, rivolge la tua etichetta? a Londra, a New York, come potrebbe non inse- Mi piacerebbe tanto rientrare nel mercato ordina- gnarti qualcosa? Creare un’etichetta qui equiva- rio e fare il salto commerciale. A parte gli scherzi, le a non arrendersi e ad avere ancora voglia di quel mondo al quale ti riferisci esiste da sempre provocare e di far riflettere. Mi alzo la mattina e ed esisterà sempre, è il classico zoccolo duro, ogni spedisco un pacco in Svezia, uno in Giappone, ma genere musicale ha il suo. D’altro canto mi pia- alla fine dei conti sto sempre aspettando il giorno cerebbe che questa etichetta facesse scoprire un che mi si presenti qualche marmocchio alla porta mondo a chi ancora non ne fa parte, come è suc- di casa e con inequivocabile accentaccio mi faccia cesso a me in passato. sapere che esiste. Osvaldo Piliego

MUSICA 43 LIBRI

ALESSANDRO BERTANTE Nina dei lupi è la vera nuova epica italiana

È uscito da poco ed è già un caso editoriale, di e profetico. Lo scenario post-apocalittico, quelli nati dal basso, dove i social network gio- il rapporto tra un adulto e un bambino, le cano un ruolo centrale. Su Facebook è nato un scene di violenza dissennata e selvaggia gruppo per proporre Nina dei lupi al Premio mi hanno fatto pensare immediatamente Strega. Il suo autore, Alessandro Bertante, ha a The road di Cormac McCarthy, dal quale la consapevolezza di aver scritto un libro pregno però il tuo romanzo si discosta notevolmen- di sensi e di significati che come dice Giuseppe te per una serie di tematiche. Quanto sei Genna scava “pozzi artesiani letterari”. Abbia- stato influenzato dal romanzo di McCarthy, mo rivolto ad Alessandro alcune domande. Sul e quali in generale sono le opere e gli autori sito www.coolclub.it potrete leggere l’intervista a cui ti ispiri? integrale. Certo The road di Cormac McCarthy è stato un punto di riferimento importante ma più che per Nina dei lupi è un libro potente, visionario le tematiche per il modello di scrittura scarna ed

44 LIBRI essenziale che qui raggiunge il suo apice. Il suo è incarna pienamente il ruolo dell’eroe? un viaggio nella catastrofe, in un mondo deserti- L’eroe è Alessio, l’uomo dei lupi. L’ultimo rappre- ficato post disastro nucleare. Io non volevo dare sentate del vecchio mondo. Con lui finisce un’era. vita a un immaginario del genere, secondo me Lui incarna la forza e la tenacia. Ma anche la abusato. Sono europeo e credo il nostro retaggio metropoli e il razionalismo. I predoni, la sua ne- culturale sia più profondo e diversificato. Quello mesi, fanno parte dello stesso mondo e la loro è che mi interessava era pensare a uno scenario una lotta, certo feroce e implacabili, ma fra crea- post apocalittico nel quella la natura fosse ege- ture tutto sommato simili. mone e rigogliosa. E in questo contesto primitivo vedere mutare l’idea stessa di realtà da parte Il sacrificio mi sembra uno dei sottotemi protagonisti che per affrontare i pericoli e le pri- più presenti nel tuo romanzo… vazioni sono costretti a sviluppare una sensibili- Il sacrificio è la premessa obbligata della rigene- tà e un linguaggio magico. E poi Nina dei lupi è razione. Sta alla base di ogni nuova fondazione un romanzo di attese, non di percorsi. umana.

I personaggi femminili hanno quasi tutti Un altro sottotema è sicuramente la critica un ruolo molto importante, anche quelli alla nostra società attuale, l’invito a pen- apparentemente secondari come la nonna sare in modo ecologico. Ma quello che mi di Nina (che però con il suo estremo sacri- colpisce di più nel tuo romanzo è la presen- ficio permette al mito di sopravvivere e za di un messaggio di speranza. Dove sta crescere). E poi Diana, che mi sembra sia andando secondo te il mondo occidentale? la vera portatrice di senso in un mondo Ci dirigiamo davvero verso la catastrofe (e che va alla deriva (in fondo è lei che co- quello che succede in Giappone in questi struisce il futuro della rinata comunità di giorni ci dovrebbe fare riflettere)? Piedimulo). Nina, ovviamente, il mito. Ma Il mondo occidentale sta vivendo un momento di anche Giovanna, Maria, perfino la zoppa, crisi molto grave. E questa è soprattutto una cri- tutte le donne presenti nella storia in qual- si identitaria. Non sappiamo più cosa significhi che modo influenzano gli eventi e costitui- essere occidentali, quale proposta etica e cultu- scono, coscientemente o incoscientemente rale possiamo ancora da fare al mondo. Il nostro una chiave di volta. Mi parli del ruolo della ciclo virtuoso ed espansivo sembra essere termi- donna nella tua narrazione? nato, di conseguenza abbiamo perso o perderemo Fino a Nina dei lupi il ruolo dei personaggi fem- la centralità anche in tutti gli altri campi: econo- minili nei miei romanzi è stato secondario, anche mico, scientifico e in ultima istanza militare. Noi in modo colpevole. In questo lavoro diventa inve- come italiani siamo all’avanguardia in questo ce centrale. La figura chiave di questo cambia- processo di disgregazione, credo che questi anni mento è Diana, e il suo antichissimo e simbolico saranno ricordati come i più volgari, insensati e nome lo testimonia. Lei è madre e protettrice ma decadenti della storia contemporanea. come tutte le divinità dualistiche precedenti al Ciò detto, non possiamo rinunciare alla speranza. cristianesimo incarna sia la funzione della fer- tilità che quella della distruzione. E sempre suo Un’ultima domanda sulla narrativa italia- è il compito di elaborare il linguaggio magico, na contemporanea. Che cosa salveresti e base dell’edificazione di una nuova società ma- che cosa sommergeresti? triarcale. Il lavoro sulla religione antica dell’arco Credo che la letteratura italiana sia messa piut- alpino in questo senso è stato fondamentale. Do- tosto bene e l’editoria sia messa molto male. Nel- cumentandomi sulle leggende e su ciò che resta le dirigenze delle case editrici non c’è stato il ne- delle ritualità pagane ho cercato di raggiungere cessario cambio generazionale. E si vede. Troppo il nocciolo mitico della nostra identità di occiden- spesso si cerca con ottusità il successo commer- tali, scoprendo figure fondamentali, si pensi ad ciale inseguendo di volta in volta il caso specifico esempio a Santa Brigida che vediamo arrivare di un autore che ha sfondato con il grande pub- a noi quasi invariata del neolitico, quando era blico (che non a caso era peculiare) mettendo in una delle tante emanazioni della Grande Madre moto dei processi mimetici talvolta demenziali. mediterranea, passando per la religione celtica, A livello contenutistico io credo che sia finita una quella romana e infine quella cristiana. stagione ben precisa: quella d’ironia come unico linguaggio, e quella del disimpegno. Il tuo è un romanzo fortemente archetipi- Dario Goffredo co, ma c’è un personaggio, secondo te, che

LIBRI 45 CORRADO MINERVINI Fra le righe dei Coldplay

“Raccontare i sentimenti e le reazioni dell’uomo Modugno: cantante, poeta, rivoluzionario (2008). medio degli anni zero attraverso la band più po- Questa volta interpreta i testi delle canzoni dei polare del decennio”. Corrado Minervini presen- Coldplay consegnando al pubblico un piccolo ma- ta così Life is for living. Testi Commentati il suo nuale di storia degli ultimi dieci anni, imprezio- ultimo libro appena uscito per Arcana. L’autore sito dalla prefazione di Giuliano Sangiorgi. è un giornalista e critico musicale, già presente in libreria con Sulla strada. In viaggio con Lu- Cosa ti ha “guidato” nell’interpretazione ciano Ligabue (2007) e Volere è Volare. Domenico dei testi?

46 LIBRI Scrivere un disco, una poesia, la sceneggiatura ha raramente atteggiamenti da predicatore in di un film rende quell’opera soggetta a interpre- stile Bono (pur avendo, da sempre, il leader degli tazioni che potrebbero non riflettere le intenzio- U2 come punto di riferimento), nonostante il suo ni dei loro fautori. È un rischio che si corre ed ruolo di testimonial per numerose organizzazio- è uno degli elementi che trasforma l’espressione ni non governative: il suo obiettivo principale è di un sentimento o di un’ispirazione individua- quello di sollevare domande, di dare voce innan- le in un’opera condivisibile, talvolta, da milioni zitutto alle sue perplessità, ad esempio, dinanzi di persone. Paradossalmente, anche il mio libro alla follia della guerra. Va letta in quest’ottica la potrebbe diventare, a sua volta, fonte di nuove domanda cardine di Violet Hill, un inno pacifista interpretazioni. La mia scrittura è stata guidata che non si limita a un generico “no” alla guerra dal tentativo, spero riuscito, di contestualizzare ma descrive, in 49 versi, la condizione di preca- quelle opere, di individuare l’origine della scelta rietà di un genere umano che pone ai suoi leader di un termine specifico o di un’immagine, di com- una domanda tutt’altro che retorica: “If you love prendere la fonte di uno stato emotivo espresso me won’t you let me know”. in forma di canzone. Ad esempio: Yellow è ogget- to, da oltre dieci anni, di tentativi d’interpreta- Perché hai scelto la farfalla dell’album dei zione e contestualizzazione e la band stessa ha spesso giocato con i riferimenti, lasciando sug- Coldplay Leftrightleftrightleft per la coper- gerimenti fuorvianti e dando risposte contrad- tina? dittorie, proprio in relazione alla scelta di quel L’idea era legata a un concetto di apparente colore giallo. In innumerevoli circostanze sono leggerezza che caratterizza la scrittura di Chris andato alla ricerca di possibili fonti d’ispirazio- Martin, lo stesso che caratterizza le ali delle far- ne letterarie e musicali, passando naturalmente falle che sono, a mio parere, una delle più incre- per Shakespeare e la Bibbia, per i Beatles e Ge- dibili manifestazioni della bellezza della natura: orge Byron e individuando centinaia d’influenze un prodigio autentico, fatto di grazia ed equili- insospettabili. brio. Toccare quelle ali significherebbe disinte- grarle. Osservando la farfalla stilizzata (usata Qual è secondo te il ruolo dei Coldplay nel dai Coldplay per la copertina del minialbum live panorama musicale, e non solo, dell’ultimo Leftrightleftrightleft) si possono intuire, nei suoi decennio? Qual è la loro forza? profili, i lineamenti di due volti che si incontra- Partiamo da un dato di fatto: da quasi vent’anni, no, uno di fronte all’altro. Una rappresentazione diciamo dall’esplosione del grunge, il rock non è grafica di una delle esigenze artistiche dei Col- più in grado di agire sulle masse; le rivoluzioni dplay e della poetica di Chris Martin è la ricerca di costume avvenute, ad esempio, negli anni 60 costante del dialogo, dell’interrelazione con l’al- o nei ’70, sono un fenomeno irripetibile. Il ruo- tro. Usando un verso di uno dei loro brani più lo “sociale” delle popstar è stato ridimensionato celebri, direi Let’s talk. molto e, detto tra noi, lo stesso Bono rischia spes- so di trasformarsi in una figura caricaturale. Esi- Quanto troviamo del fan e quanto del gior- stono, invero, artisti che potrebbero raccogliere nalista nel libro? una sorta di leadership intellettuale e porsi a In realtà non mi sono mai considerato fan dei capo di un movimento di opinione: penso ai Ra- Coldplay. Sono troppo vecchio per questo tipo di diohead, ad esempio, i quali però, non hanno mai rapporto con la musica e con gli artisti... Al di là cercato quella popolarità universale preferendo della grande ammirazione che provo nei confron- rivolgersi a una cerchia ristretta; non esatta- ti di Chris Martin, credo che in Life is for living mente un’élite ma, sicuramente, un sottoinsieme all’interno di un pubblico di milioni di potenzia- ci sia, soprattutto, il lavoro di un giornalista che li ascoltatori/consumatori. Quello che il rock ha ha mosso i primi passi nel mondo della carta smarrito è il potere di aggregare un ampio con- stampata esattamente negli stessi giorni in cui il senso attorno a una band, a un disco, talvolta mondo scopriva il debutto della band britannica. a un personaggio. La forza dei Coldplay è esat- E che ha seguito da vicino, “per motivi di lavoro”, tamente quella di aver raccontato i sentimenti l’incredibile ascesa al successo di un gruppo di di smarrimento e impotenza della maggioranza ragazzi agli antipodi rispetto agli stereotipi del silenziosa dinanzi alle grandi trasformazioni so- rock che sono diventati – loro malgrado – i più ciali e politiche, al cospetto della tensione d’inizio credibili narratori del primo decennio di questo millennio oppure di fronte ad eventi catastrofici terzo millennio. provocati dall’uomo o dalla natura. Chris Martin Laura Casciotti

LIBRI 47 VICTOR GISCHLER (tempo di lettura stimato: due deposito di uno sfasciacarrozze, Notte di sangue a Coyote ore scarse) tutto muscoli e in- una tangenziale e i binari dove Crossing seguimenti coreografati; una corrono i treni. È una storia di Meridiano Zero commedia action lodevole per abusi sessuali, violenza genito- la cura artigianale della mani- riale e sentimenti ambivalenti fattura e il sale dell’irriveren- che tagliano le figure dei prota- za (modello Kurt Vonnegut) gonisti. L’autore alterna scrit- versato sui sacri testi dell’hard tura pulp ed intimista, con una boiled firmati da Chandler, particolare attenzione rivolta Hammett e Spillane. Frase per agli aspetti immaginifici della i posteri: “Mi era venuta l’idea mente del giovane prigioniero. di mettere su una band, ma in Merico si presenta come una città c’erano solo dei liceali del sorta di Ammaniti del Salento cazzo che continuavano a in- offrendo un esordio sulla di- ciamparsi sull’uccello, oppure stanza lunga del romanzo dav- dei vecchietti con il banjo.” vero convincente. Il western con camion Peter- Nino G. D’Attis Rossano Astremo bilt e automobili Nova e Ford Mustang Mach 1 che filano su GIUSEPPE MERICO SERGE QUADRUPPANI strade polverose mentre gli Io non sono esterno La rivoluzione delle api Abba cantano Dancing Queen. Castelvecchi Editore Edizioni Ambiente Roba di bettole dell’Oklaho- ma, regolamenti di conti, notti calde e stagnanti annebbiate dall’alcool, cappelli di paglia, pacchetti di Winston, sudore e naturalmente raffiche di piom- bo. Pulp (metabolizzato da un pezzo) che da noi appartiene unicamente a due scrittori come Ammaniti e Di Monopoli e negli States vanta invece una lunga tradizione e maestri in- Il suo nome è Giuseppe Merico, Nei romanzi di Quadruppani discussi (Elmore Leonard e Joe ha 37 anni, è nato e cresciuto c’è, sempre, qualcosa che ti sor- R. Lansdale in testa al branco). a San Pietro Vernotico, in pro- prende, ti lascia interdetto, per Qui c’è un giovane aiuto sce- vincia di Brindisi, ma vive da quella capacità che ha di rac- riffo, Toby Sawyer (in aperto molti anni a Bologna. Dopo il contare cose agghiancianti con omaggio a Mark Twain) a cac- suo esordio del 2007 con una uno stile lineare, semplice, mai cia di un cadavere scomparso raccolta di racconti dal titolo ampolloso. Per quella capaci- nel tempo di una notte lunga e “Dita amputate con fedi nun- tà che ha di costruire trame pericolosa e nello spazio di un ziali” (Giraldi), ad inizio 2011 e intrecci perfetti, senza sba- posto da coglioni senza futuro. ha pubblicato per Castelvecchi vature, creando cortocircuiti È lui a raccontarci la storiaccia, Editore il suo primo romanzo, mentali nel lettore che, inutile fin da quel colpo di tosse simu- “Io non sono esterno”, una sto- provarci, non riesce a staccare lato nell’incipit per mascherare ria ambientata in un Salento le mani dalle pagine del libro il riso davanti al corpo morto fantasma. Un ragazzino viene e gli occhi dalle parole che lo di Luke Jordan. Gischler viene segregato dal padre nella canti- compongono. La rivoluzione dalle sceneggiature per fumetti na di casa. Nei sotterranei del- delle api, uscito per le Edizioni Marvel, in Italia la casa editri- la sua anima impara ad amare Ambiente, nella collana Verde- ce Meridiano Zero ha pubbli- l’uomo che lo tiene prigioniero nero (che conferma così di es- cato La gabbia delle scimmie e e a perdonarlo. In un continuo sere una delle case editrici ita- Anche i poeti uccidono e in di- alternarsi di flashback si riper- liane dove la qualità dei testi verse interviste ha dichiarato corre il periodo che lo ha por- proposti è sempre altissima), è una grande influenza cinema- tato alla prigionia in un succe- un romanzo ambientato nella tografica nella sua scrittura. dersi di fatti che si svolgono in pacifica Val Pellice, in Piemon- Confeziona un romanzo veloce una periferia desolata tra un te, tra apicoltori, dolcissimo

48 LIBRI SANGU La Puglia maledetta si racconta

Quando ho letto la notizia che Manni stava per i racconti ispirati a fatti di cronaca di Rossano pubblicare questo libro, quando ho letto i nomi de- Astremo ed Elisabetta Liguori (i due, reduci da un gli autori che ne avrebbero fatto parte, ho pensato libro a quattro mani, mostrano ancora una volta che forse presto avrei avuto tra le mani un gran di avere in comune background e ispirazione) o co- bel volume di racconti. E ho iniziato ad aspettare. munque alla cronaca vicini, come quello di Donpa- Poi finalmente ho avuto l’antologia tra le mani e sta dove le vicende di clandestini e neocaporalato ho iniziato a leggerla. fanno da sfondo a una storia di amore e dolore. Si parte col botto. Racconto di Cosimo Argenti- Su questo vorrei spendere due parole. Sulla bel- na dai risvolti più che pulp, condito con del sano lezza della narrativa sia quando è capace di farti dialetto tarantino e un sorriso da folle che spesso volare lontano dalla realtà che ti circonda, anche arriva leggendo Argentina. Si chiude con un senso quando prende spunto da essa per poi allontanar- di leggera amarezza dato dal testo di Enzo Ver- sene, sia quando parte da lontano, da quello che rengia (già amato dal sottoscritto per il suo La dici non potrebbe mai accadere, e poi invece ti ri- notte degli stramurti viventi), dove sembra che di trovi a pensare che però, forse, in effetti, chissà buono nella nostra terra e nel nostro tempo sia potrebbe anche accadere. È questo che cerco nel- rimasto ben poco, e che tolti gli interessi personali la narrativa cosiddetta di genere: la capacità di lo spazio per ilr esto sia piuttosto ristretto. sorprendermi, di farmi volare con la fantasia, di I racconti sono in ordine alfabetico per autore, staccarmi per qualche ora dalle cronache barbare scelta saggia da parte dell’editore che si è trovato e prive di slancio dei telegiornali. ad affrontare dieci cavalli di razza, dieci nomi tra Chiudo il discorso spendendo due parole su Omar i più interessanti del panorama narrativo contem- Di Monopoli, quello tra gli scrittori presenti poraneo e non solo pugliese. nell’antologia che più si avvicina nel suo quotidia- Come al solito cercare una linea comune tra que- no mestiere di scrivere al genere noir. sti autori è impossibile, si passa dal delirio puro Il suo racconto è una conferma delle sue capacità di Argentina, Livio Romano che ci regala una narrative, della sua grandissima abilità nel ma- sua inaspettata versione cattiva e dissacratoria e neggiare e plasmare la materia e la lingua di cui Piero Calò che ci racconta una storia dai risvol- compone le sue storie. Un racconto, il suo, dove ti paradossali e imprevedibili alle pregiatissime magia, antiche paure e superstizioni, favole e leg- sperimentazioni linguistiche di Carlo D’Amicis gende si fondono per restituirci un mondo turpe, che inventa una lingua che è una miscela di al- dove il male non è solo una cosa lontana e stra- banese, italiano e dialetti pugliesi, e a quelle di ordinaria ma permea di sé ogni momento e ogni Piero Manni, che per restituirci l’atmosfera di ini- molecola del nostro mondo e della nostra vita. La zio novecento in cui è ambientato il suo racconto ciliegina sulla torta di un libro che assolutamente trova una lingua che sembra congelata e che ci merita di essere letto. (dg) arriva con tutta la sua forza espressiva. Abbiamo

49 miele, ecologisti arrabbiati e THOMAS PYNCHON essere una gocciolina d’acqua una fabbrica che non sappiamo Vizio di forma nell’oceano di tutti i Grandi bene che cosa produce, ma che Einaudi Romanzi Americani già scritti non piace agli ambientalisti del da Pynchon come da Hunter S. luogo. Intorno a queste tracce Thompson, da Mailer a DeLil- si muovono, come al solito nei lo. Ma ogni goccia è importan- romanzi del maestro del noir te (Doc lo è per la sua ex, per francese, personaggi incredibili gli sbirri che gli stanno alle ma estremamente verosimili, costole, per il Grande Scrittore personaggi ordinari ma estre- che sceglie l’anonimato me- mamente imprevedibili, situa- diatico e alla lunga risulta più zioni limite in cui la resistenza amabile del fu psicoparanoico e le convinzioni dei personaggi Salinger). Goccia che può dis- vengono messe a dura prova e setare chiunque abbia finora al lettore non resta che dispia- girato alla larga dai labirinti cersi che il romanzo alla fine, Puro effetto illusorio la caccia creati dal geniaccio onnivoro debba finire. dg( ) all’unico Grande Romanzo di Glen Cove, oppure man- Americano. Esercizio sterile dare in orbita lisergicamente WU MING e ricorrente, meno simpatico il pubblico dei fedelissimi. Anatra all’arancia di una gag fissata sulla carta Finto noir, finta commedia meccanica dal signor Pynchon in questo (di psichedelia, speculazione Einaudi romanzo-monstre camuffato edilizia, surf-music, Federali da commediola noir (e invece sguinzagliati da Hoover e ca- è un kolossal quanto Mason raffe di Margarita): forme solo & Dixon, Contro il giorno o il apparentemente negate alla famigerato Arcobaleno della sperimentazione. In questo Gravità). Doc Sportello, oc- senso, il suo essere scanzo- chio privato fuori asse nella nata/trasandata parodia bla- California dell’era Nixon, fa keedwardsiana dei territori l’hippie rintronato modello artificiosi di Raymond Chan- Lebowski muovendosi tra bel- dler è esemplare: qualcosa che lezze abbronzatissime, bykers disegna scie caleidoscopiche nerboruti, reduci dal ‘Nam e proietta la letteratura al di L’anima punk dei Wu Ming e morti viventi. Deambula, là dell’intrattenimento senza riaffiora in superficie. Acida, più che muoversi: si pone di perdere di vista la leggerezza. surreale, spudorata, espressa sbieco davanti alle situazioni Nino G. D’Attis attraverso 16 racconti scritti più improbabili sapendo di nell’ultimo decennio e sparsi in precedenza sul web e su car- ta. “Con la Nona del “Ludovico Van” in sottofondo, il libro va senza filtri il presente in tanti di Greenpeace “Scrittori per le gustato freddo come la peggio- lapsus cortocircuitanti e molte foreste”. Dal reale, i Wu Ming re vendetta, così da esaltare i sue sfaccettature: dal grottesco prelevano mostri, maschere, sapori di una comicità grassa, verosimile di Benvenuti a ‘sti pagliacci e li mettono in pista. a tratti greve, sovente manesca frocioni 3 (nato dai primi con- Mutano e deformano i corpi da e facinorosa.” scrive Tommaso tatti del collettivo con il folle cartoon disneyani, ne storpia- De Lorenzis nella prefazio- universo del cinema) a Gap99, no i nomi, i tratti caratteriali, ne. Beethoven o i Residents, incursione nei temi familiari in aperta beffa al potere retri- o magari i Dread Zeppelin di a Irvine Welsh (discoteca/but- vo delle holding ma anche per Tortelvis, perché no? Nell’in- tafuori/spacciatori neri), pas- ricordare come la coscienza di sieme, il sound è lontano dal sando per testi come Bologna lavorare su storie di storie sia rigore epico-rutilante che ca- Social Enclave, scritto poco pri- da sempre patrimonio di tutti. ratterizza gran parte dei ro- ma del tragico vespaio del G8 L’anatra è un’autobiografia in manzi fin qui pubblicati dal a Genova nell’estate del 2001 e pezzi narrativi (atto secondo, collettivo; prevale piuttosto I Trecento boscaioli dell’Impe- dopo la sistemazione teorico- l’urgenza di raccontare (quasi) ratore, donato alla campagna critica di articoli e saggi in

LIBRI 51 52 Giap! nel 2003). Una selezione tan nei lavori di Richard Kern, scorretto, lo splendore della sua di dissolvenze/sovrimpressioni/ negli sguardi delle sue modelle, arte. È un erotismo tutto di car- cazzeggi a rilascio differenzia- degli attori apparsi in qualche ne e incidentalmente di carta to. Se ne consiglia l’uso (smoda- suo Super 8. Ancora oggi, per quello che si sprigiona sfoglian- to) per combattere l’ignoranza questo straordinario artista do le pagine del bel volume tar- meccanica del XXI secolo. nato nel 1958, la Mela è, essen- gato Taschen (e annessa appen- Nino G.D’Attis zialmente, la visione eccentrica, dice in Dvd). Seduzione espressa (gin)ecologica di un reale, di una (non pensata: la seduzione non RICHARD KERN piena materialità spazio-tempo- ammette qualsiasi lavoro prepa- Action - DVD Edition rale pre-11 settembre: ragazze ratorio) allo scopo di scongiurare Taschen di Coney Island meravigliosa- la smaterializzazione dell’indivi- mente angeliche/infernali come duo e della sua ombra nel caos quelle cantate da Lou Reed; bel- contemporaneo. Estremizzata, lezze dei bassifondi lontane anni anche, alla maniera dei cari vec- luce dai set vischiosi dei photo- chi corpi rock oggi soppiantati graphers più blasonati, forse dall’ologramma Lady Gaga: fuo- parte di quell’esercito in guerra ri dalla virtualità, verso il limite contro la Società dello Spettaco- più impensabile (e decretando la lo invocato da Debord. Con Kern morte per procurata noia ai fau- siamo sicuri di avere a che fare tori della posa plastico-perfetta), con un artista che (similmen- ci sono ancora le non professioni- te a Terry Richardson, ad Abel ste “Barely Legal” di Kern. A memoria, non ricordo di aver Ferrara) si diverte ad occultare Nino G. D’Attis mai visto uno scorcio di Manhat- nello sporco, nel politicamente

53 Arena Live Music Z.I. Carpignano Salentino (Le) Info 3388558873 - www.arenalivemusic.com CITOFONARE INTERNO 7

Era il maggio del 2008 quando, dopo aver orga- che non riescono più ad arrivare a fine mese, con nizzato, per anni, eventi letterari in librerie, as- la tragica situazione di chi non è più in grado di sociazioni culturali, biblioteche, bar, pub, gallerie pagare le rate del mutuo, legare l’evento lettera- d’arte, enoteche, ristoranti, decisi che, in questa rio domestico ad azioni di sostegno per chi non proliferazione di libri nei contesti più vari, alcu- possiede più una casa. Da qui la collaborazione ni consueti altri meno, era giunto il momento di con l’associazione di promozione sociale La casa sparigliare le carte e di osare l’insolito. L’idea fu di cartone, costituita da ragazzi che da anni lavo- quella di invitare tre giovani scrittori italiani, rano per migliorare le condizioni di vita dei senza Francesco Pacifico, Veronica Raimo e Nino D’At- fissa dimora. È da questo legame tra letteratura tis nel salotto di casa mia a leggere estratti dei e promozione sociale che nasce l’idea di dare alle loro romanzi ancora inediti. Era un tardo pome- stampe un volume, il primo del neonato marchio riggio di fine maggio e da lì, da quell’aperitivo editoriale Citofonare Interno 7, dal titolo La let- fortemente alcolico consumatosi a Roma, a Tor- teratura non conta niente che accoglie dieci rac- pignattara, dopo aver organizzato e partecipato a conti aventi come tema quello delle presentazioni un numero spropositato di presentazione di libri di libri dall’esito disastroso (gli autori presenti svilenti e noiose, che nacque il nucleo originario sono: Saverio Fattori, Marco Montanaro, Roberto dell’evento Citofonare Interno 7. Da quel giorno Mandracchia, Giuseppe Braga, Angela Scarparo, Citofonare Interno 7 porta, nel clima conviviale di Omar Di Monopoli, Ilaria Mazzeo, Marco Candi- un salotto, la lettura di alcuni passi di libri ine- da, Livio Romano ed Elisabetta Liguori), i cui ri- diti e uno spettacolo musicale live. È una sorta di cavati andranno a sostenere proprio un progetto reading-mob che mobilita la cultura e la offre a promosso da La casa di cartone dal titolo B.I.P. domicilio. Il format è stato ripreso diverse volte (beni immateriali primari), che prevede l’utilizzo a Roma e dal marzo 2011, oltre ai lidi capitolini, sbarca nei contesti delle principali città italiane. di performance artistiche nei luoghi del disagio Fino ad ora hanno partecipato alcuni tra i giovani per l’integrazione tra fasce emarginate di popo- scrittori italiani più importanti, e l’elenco sareb- lazione e il territorio. Come afferma Girolamo be davvero lungo. L’obiettivo è quello di svicolare Grammatico, presidente dell’associazione: «Sulla l’idea di letteratura dal concetto dell’imperante scia della Notte dei senza dimora, appuntamento marketing editoriale, secondo il quale ogni evento del 17 ottobre di ogni anno, La casa di cartone è legato all’idea di vendere l’oggetto libro e, ine- chiamerà artisti di ogni risma per offrire uno vitabilmente, per ammaliare un numero crescen- spettacolo di arte performativa a persone che vi- te di potenziali lettori e acquirenti, l’idea dello vono in uno stato temporaneo di disagio. La sera- scrittore sempre meno intellettuale e sempre più ta sarà, inoltre, aperta ad un pubblico interessa- personaggio. Ci è sembrato giusto, fin dall’inizio, to: entrare in luoghi solitamente rimossi significa in un momento politico e sociale difficile, con il anche erodere un po’ del silenzio che circonda crescente numero di disoccupati, che non sono più questi spazi». È solo un piccolo sasso nello stagno soltanto giovani, ma anche uomini e donne di 40, dell’indifferenza nei confronti dei senza fissa di- 50 anni, per i quali inserirsi in un mercato del mora. La letteratura deve smuovere simili acque: lavoro sempre più in crisi diventa una missione è la nostra piccola missione. che sfiora l’impossibile, con l’aumento di famiglie Rossano Astremo

LIBRI 55 CINEMA TEATRO ARTE

EMILIO SOLFRIZZI L’attore barese mattatore del piccolo e del grande schermo

Tutti pazzi per… Emilio. Continua senza È stato un bacio professionale e poi Belen era sosta l’ascesa dell’attore barese Emilio Sol- molto tesa non avendo esperienze cinematogra- frizzi tra tv (a novembre ritorna sugli scher- fiche alle spalle. È stato un bacio bello e facile mi con Tutti pazzi per amore 3) e cinema. proprio perché si trattava di Belen, l’emblema Dal successo di Femmine contro maschi alla del terzo millennio. Se al suo posto ci fosse sta- nuova opera di Eugenio Cappuccio Se sei così ti to Nino Frassica non sarebbe stato così facile... dico di sì, che uscirà nelle sale il 15 aprile, la carriera di Solfrizzi vive un momento particolar- Com’è stata l’esperienza con Eugenio Cap- mente felice. Intanto la scena del bacio tra Emi- puccio? lio e Belen Rodriguez stuzzica la curiosità dei Eugenio è un regista di grande talento e avevo fan e non solo. Ne abbiamo parlato con l’attore. voglia di lavorare con lui. Sono entusiasta di es- sere stato diretto da un regista innamorato della Emilio, cosa hai provato durante la scena Puglia. Quando mi ha detto che avremmo gira- del bacio? to a Savelletri mi ha aperto le porte del cuore.

56 cinema teatro arte un fulmine a ciel sereno viene invitato ad una trasmissione dedicata alle meteore della musi- ca, a Roma. Qui sfiora per caso Talìta Cortes (Belen), una stella mondiale del mondo dello spettacolo molto chiacchierata nel gossip. Ta- lìta è un’icona del momento e del nuovo modo di fare fortuna tramite bugie e sotterfugi. Im- provvisamente la vita di Piero cambia, parte per l’America e riesce a riscattarsi, eseguendo una sua canzone che era stata scartata a Sanremo.

Sei uno tra i protagonisti di Femmine con- tro Maschi di Fausto Brizzi. Cosa ne pensi della guerra dei sessi? Ma quale guerra? Io mi auguro che si arrivi pre- sto alla parità dei diritti. L’8 marzo ho parteci- pato con onore ad una manifestazione dedicata alla festa della donna e vorrei dare concreta- mente il mio contributo a rendere il nostro paese più adatto alle donne. Se le donne si emancipas- sero e fossero davvero a loro agio, vivremmo in un paese più evoluto.

Guardando il film di Brizzi si capisce che vi siete divertiti a girarlo… Infatti con Luciana Littizzetto, Claudio Bisio, Fabio de Luigi e gli altri si è trattato di tanto divertimento e poco lavoro! Con Luciana, poi, è stata un’esperienza di lavoro memorabile.

Domanda banale: come mai Toti e Tata non hanno sfondato a livello nazionale? Era un’epoca diversa e le distanze per girare l’Italia sembravano incolmabili. Noi ce la met- temmo tutta, ma forse il paese non era ancora pronto per accogliere benevolmente un duo co- mico con la parlata barese. I comici attuali han- no la fortuna di vivere in condizioni nettamente migliori. Ci rincuora il fatto che Toti e Tata sia- no rimasti nel cuore di tanti meridionali. È evi- dente, inoltre, che i comici pugliesi venuti dopo Ancora una volta è la Puglia la location di hanno saccheggiato molto spesso il nostro reper- lungometraggi “nazionali”. torio e farebbero bene a ringraziarci ogni tanto. In effetti c’è una fotografia eccezionale, merito an- che di Gian Filippo Corticelli, poi c’è la forza del Segui ancora la scena culturale pugliese? mare, le luci e i colori tipici della nostra regione. Vivo a Roma però continuo a seguire la scena culturale pugliese e devo dire che mi piace tan- Raccontaci in breve la trama del film. to. La cultura ha permesso alla nostra regione È la storia di un cantante di successo, Piero Cica- di fare uno scatto in avanti nella considerazione la, che ama molto poco la sua unica hit estiva che nazionale e internazionale. È molto importante, lo ha reso famoso negli anni Ottanta. Nel corso ad esempio, il contributo dell’Apulia Film Com- degli anni, però, non è riuscito a riannodare i mission, che ha permesso di attrarre in Puglia fili con il suo pubblico ed è caduto nell’oblio. Lo risorse economiche ingenti e attraverso la crea- ritroviamo a lavorare come cuoco nel ristorante zione di nuove professionalità è stato reso acces- della ex moglie. È un ex marito, un ex cantan- sibile ciò che prima non lo era. te, insomma un fallito a tutti gli effetti. Come Lucio Lussi

cinema teatro arte 57 FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO Dal 12 al 16 aprile a Lecce

Gli attori Toni Servillo e Riccardo Scamarcio, il (concorso di cortometraggi di giovani registi pu- produttore portoghese Paulo Branco, il regista gliesi). Il Festival si consolida di anno in anno Emidio Greco saranno alcuni degli ospiti della diventando una prestigiosa vetrina per registi dodicesima edizione del Festival del Cinema Eu- esordienti e affermati. Tra le anteprime ospitate ropeo, che si terrà dal 12 al 16 aprile presso il a Lecce segnaliamo Henry, nuovo film del regi- Multisala Massimo di Lecce. Diretto da Cristina sta barese Alessandro Piva, Cocapop di Pasquale Soldano e Alberto La Monica il Festival, come Pozzessere, Il sesso aggiunto di Francesco Anto- ogni anno, offre al pubblico e agli addetti ai lavo- nio Castaldo, Via Appia di Paolo De Falco. Il 13 ri film, eventi speciali, mostre fotografiche. Oltre aprile prima assoluta per W Zappatore di Mas- ai film in concorso - che saranno valutati dalla similiano Verdesca, una commedia con Marcello giuria composta da Paulo Branco, Alberto Bar- Zappatore, un ragazzo di trentatré anni che, per bera (direttore del Museo Nazionale del Cinema guadagnarsi da vivere, suona la chitarra elettri- di Torino), Giuseppe Battiston (attore), Marina ca in una band metal satanista nota nella pro- Sanna (caporedattore de La Rivista del Cinema- vincia di Lecce. La vita di Marcello viene presto tografo), Elizabeth Missland (direttore Artistico sconvolta da uno straordinario avvenimento: un e Presidente Onorario dei Globi d’Oro) saranno fastidioso prurito al costato si rivela, in seguito, numerose, infatti, le proiezioni tra retrospetti- essere una Stigmate. Nel cast anche una diverti- ve, anteprime, premio Mario Verdone (che torna ta e divertente Sandra Milo. per il secondo anno consecutivo) e Puglia Show Info festivaldelcinemaeuropeo.it

58 cinema teatro arte IL GENIO DI DALÌ A OTRANTO

litografie originali, che spaziano nel mondo del surreale per illustrare temi e testi letterari e che ancora una volta testimoniano la grande capacità grafica del maestro spagnolo. Dal clima gotico travasato in surrealismo bianco/nero del Castello di Otranto, ai colori pallidi delle Fiabe Giapponesi, al vuoto di colore della carta lasciata nuda in Tristano e Isotta, al nero e oro glitterato degli Amours Jaunes. Personalità complessa e ricca di fantasia, Salvador Dalì (Figueras, Catalogna, 1904-1989) ha operato con vivace sensibilità e singolare estro creativo in vari campi dell’arte: pittore, scultore, scrittore, illustratore, scenografo, disegnatore di gioielli e di mobili. Le sue molteplici manifestazioni artistiche hanno suscitato da parte della critica Dopo il grande successo delle mostre di Joan Mirò giudizi contrastanti che coinvolgono assieme e Pablo Picasso, il Castello Aragonese di Otranto all’opera anche l’uomo, anzi, il personaggio, per questa estate ospiterà Il genio di Salvador Dalì. taluni atteggiamenti di vistoso gusto eccentrico. La mostra, a cura di Alice Devecchi, accoglie sei L’inaugurazione è prevista il 27 maggio mentre sculture originali in bronzo, tra le quali Elefante la mostra sarà aperta sino al 25 settembre cosmico (di grandi dimensioni - h 120 x 90 x (ingresso 6/4 euro). 350 cm), e una selezione di cinquantaquattro Tutte le info sul sito www.daliotranto.it

59 EVENTI

APRILE MERCOLEDÌ 20 GIOVEDÌ 14 Memorie di Adriano. Le canzoni GIOVEDÌ 7 Tobia Lamare and the Sellers al del Clan di Celentano al Teatro Rocking finger al Jack’n Jill di Cu- Jack’n Jill di Cutrofiano (Le) Curci di Barletta trofiano (Le) Kocani Orkestar incontra Munici- Lezioni di Rock a cura di Ernesto Max Gazzè per Officine della musi- pale Balcanica e Roberto Ottavia- Assante e Gino Castaldo al Cine- ca alle Officine Cantelmo di Lecce no al Teatro Tatà di Taranto ma Armenise di Bari Bebo Ferra al Vite di Nardò (Le) Mafalda Arnauth al Teatro Gari- Jam Session al Coffeandcigarettes Marco Baliani in Kohlhaas ai baldi di Lucera di Lecce Cantieri Koreja di Lecce Icone Award Music Wine al Vite di Nardò (Le) GIOVEDÌ 21 VENERDÌ 8 Marta sui tubi al Livello 11/8 di Papa Chango al Jack’n Jill di Cu- Noisture, Shotgun Babies e Hate Trepuzzi (Le) trofiano (Le) Inc all’Istanbul Cafè di Squinzano Backjumper + Meet my maker (Le) VENERDÌ 15 all’Istanbul Cafè di Squinzano Live al Coffeandcigarettes di Lecce Mafalda Arnauth al Teatro Roma (Le) Marcello Nisi e Dino Plasmati al di Ostuni (Br) Icone Award Music Wine al Vite di Vite di Nardò (Le) Live al Coffeandcigarettes di Lecce Nardò (Le) Marco Baliani in Tracce ai Cantie- New Orleans Dixieband al Vite di Andrea Baccassino al Club84 di ri Koreja di Lecce Nardò (Le) Maglie (Le) Bebo Ferra al Club84 di Maglie Massimo Altomare alla Saletta (Le) della Cultura di Novoli (Le) VENERDÌ 22 Carla Casarano e William Greco Mezza Testa & Soci all’Istanbul SABATO 9 al Club84 di Maglie (Le) Cafè di Squinzano (Le) Non voglio che Clara alle Officine Dieci anni di quiSalento ai Can- Rock in the Arena all’Arena Live Cantelmo di Lecce tieri Koreja di Lecce di Carpignano Salentino (Le) Colle der Fomento all’Istanbul Live al Coffeandcigarettes di Lecce Cafè di Squinzano (Le) SABATO 16 Monroe Duo al Vite di Nardò (Le) The Return of Kingshiloh Sound Raw Power all’Istanbul Cafè di Dj Tayone e Tarantavirus al Livel- all’Arena Live di Carpignano Sa- Squinzano (Le) lo 11/8 di Trepuzzi (Le) lentino (Le) Heavy Hammer/Irie Crew all’Are- Glitterball all’Arci Lebowsky di na Live di Carpignano Salentino SABATO 23 Gioia del Colle (Ba) (Le) The party – Rock’n’Roll Disco Marco Baliani in Frollo ai Cantie- Esperanto. Note di speranza con all’Istanbul Cafè di Squinzano ri Koreja di Lecce Niccolò Fabi, Radiodervish, Pa- (Le) ola Turci, Simone Cristicchi e Yo Kalibandulu & Bleizone all’Arena DOMENICA 10 Yo Mundi al Politeama Greco di Live di Carpignano Salentino (Le) Cesko in “Ricordi di una vita” al Lecce Caparezza al Palafiere di Lecce Jack’n Jill di Cutrofiano (Le) La fame di Camilla al Demodè di Radicanto al Kismet di Bari Modugno (Ba) DOMENICA 24 Sounday Women al Coffeandciga- Anansi alle Officine Cantelmo di Rock in the Arena all’Arena Live rettes di Lecce Lecce di Carpignano Salentino (Le) Glitterball all’Ass. Culturale Muj- Sounday Women al Coffeandciga- munè di Leverano (Le) DOMENICA 17 rettes di Lecce Marta sui tubi a Bisceglie (Ba) Michele Cortese e il teatro dei bu- Busta Rhymes al Livello 11/8 di Dalla-De Gregori al Politeama rattini al Jack’n Jill di Cutrofiano Trepuzzi (Le) Greco di Lecce (Le) LUNEDÌ 25 Sounday Women al Coffeandciga- Pasquetta rock alla Masseria MARTEDÌ 12 rettes di Lecce Ospitale di Torre Chianca (Le) Io sono un alieno in tre metri per Apres La Classe, Verdena e altri due (rassegna teatrale) al Coffean- MARTEDÌ 19 gruppi al Parco Gondar di Galli- dcigarettes di Lecce Manitou Project al Teatro Kismet poli (Le) di Bari Roy Paci & Aretuska a San Vito MERCOLEDÌ 13 Io sono un alieno in tre metri per due dei Normanni (Br) Jam Session al Coffeandcigarettes (rassegna teatrale) al Coffeandciga- di Lecce rettes di Lecce MARTEDÌ 26 Bob Corn e Stranded Horse ai Sot- Io sono un alieno in tre metri per DA GIOVEDÌ 14 A SABATO 16 terranei di Copertino (Le) due (rassegna teatrale) al Coffean- Raccontare il territorio a Patù (Le) dcigarettes di Lecce

60 EVENTI Nardò (Le) Marco Bardoscia alle Officine MERCOLEDÌ 27 Cantelmo di Lecce Jam Session al Coffeandcigarettes VENERDÌ 6 Elisa al Teatro Petruzzelli di Bari di Lecce Anthony Johnson all’Istanbul Cafè di Squinzano (Le) MARTEDÌ 17 GIOVEDÌ 28 Live al Coffeandcigarettes di Lecce Io sono un alieno in tre metri per Etnia Supersantos al Jack’n Jill di Luigi Mariano alla Saletta della due (rassegna teatrale) al Coffean- Cutrofiano (Le) Cultura di Novoli (Le) dcigarettes di Lecce Icone Award Music Wine al Vite di Nardò (Le) SABATO 7 MERCOLEDÌ 18 Rookie e Howie Lee ai Cantieri Ko- Numero 6 all’Istanbul Cafè di Jam Session al Coffeandcigarettes reja di Lecce Squinzano (Le) di Lecce Riccardo III ai Cantieri Koreja di VENERDÌ 29 Lecce GIOVEDÌ 19 Casino Royale alle Officine Can- The Selecter alle Officine Cantel- telmo di Lecce DOMENICA 8 mo di Lecce Spread Your Legs all’Istanbul Mauvaise Reputation al Jack’n Jill Puccia “Io, te e Puccia” al Jack’n Cafè di Squinzano (Le) di Cutrofiano (Le) Jill di Cutrofiano (Le) Live al Coffeandcigarettes di Lecce Sounday Women al Coffeandciga- Icone Award Music Wine al Vite di Nudo al cubo al Vite di Nardò (Le) rettes di Lecce Nardò (Le) Francesca Romana alla Saletta Riccardo III ai Cantieri Koreja di della Cultura di Novoli (Le) Lecce VENERDÌ 20 Filosofia nel boudoir ai Cantieri Live al Coffeandcigarettes di Lecce Koreja di Lecce MARTEDÌ 10 Naif Herin alla Saletta della Cul- Western & Country acoustic trio Io sono un alieno in tre metri per tura di Novoli (Le) al Club84 di Maglie (Le) due (rassegna teatrale) al Coffean- dcigarettes di Lecce SABATO 21 SABATO 30 I Mostri all’Istanbul Cafè di Special night- electro-dub-d’n’b- MERCOLEDÌ 11 Squinzano (Le) break beat all’Istanbul Cafè di Jam Session al Coffeandcigarettes Squinzano (Le) di Lecce DOMENICA 22 Arena inna Dancehall all’Arena Gardenia al Jack’n Jill di Cutro- Live di Carpignano Salentino (Le) GIOVEDÌ 12 fiano (Le) Western & Country acoustic trio al The Crickets al Jack’n Jill di Cu- Sounday Women al Coffeandciga- Vite di Nardò (Le) trofiano (Le) rettes di Lecce Ministri alle Officine Cantelmo di Icone Award Music Wine al Vite di Lecce Nardò (Le) Luna ai Cantieri Koreja di Lecce MARTEDÌ 24 VENERDÌ 13 Io sono un alieno in tre metri per MAGGIO Red Bull Tourbus all’Istanbul due (rassegna teatrale) al Coffean- Cafè di Squinzano (Le) dcigarettes di Lecce DOMENICA 1 Live al Coffeandcigarettes di Lecce Republika Mod al Jack’n Jill di Glitterball al Prime di Castrigna- MERCOLEDÌ 25 Cutrofiano (Le) no dei Greci (Le) Jam Session al Coffeandcigarettes Sounday Women al Coffeandciga- di Lecce rettes di Lecce SABATO 14 Rino’s Garden all’Istanbul Cafè di GIOVEDÌ 26 MARTEDÌ 3 Squinzano (Le) Blackout al Jack’n Jill di Cutrofia- Io sono un alieno in tre metri per Giancarlo Onorato alla Saletta no (Le) due (rassegna teatrale) al Coffean- della Cultura di Novoli (Le) Icone Award Music Wine al Vite di dcigarettes di Lecce Glitterball all’Arci Rubik di Gua- Nardò (Le) gnano (Le) MERCOLEDÌ 4 24 grana al Parco Gondar di Gal- VENERDÌ 27 Jam Session al Coffeandcigarettes lipoli (Le) Live al Coffeandcigarettes di Lecce di Lecce Edoardo De Angelis alla Saletta DOMENICA 15 della Cultura di Novoli (Le) GIOVEDÌ 5 Shok in town al Jack’n Jill di Cu- Bundamove al Jack’n Jill di Cutro- trofiano (Le) fiano (Le) Sounday Women al Coffeandciga- Icone Award Music Wine al Vite di rettes di Lecce

EVENTI 61 KEEP COOL alle Cantelmo, spazio ai Non voglio che Clara (ore 22.30 - ingresso 5 euro) con i brani del cd Dei Casino Royale cani, un concept album, una storia d’amore che Ph: Lorenzo Barassi diventa ossessione, follia e tragedia. Sabato 16 aprile (ore 23.00 - ingresso 5 euro) all’Istanbul Cafè di Squinzano con il punk hardcore dei Raw Power. Venerdì 29 aprile (ore 22.30 – ingresso 10 euro) alle Officine Cantelmo appuntamento con i Casino Royale, nella prima data del nuo- vo tour prodotto in Puglia da Puglia Sounds. A metà maggio uscirà, infatti, il nuovo disco Io e la mia Ombra. Sabato 7 maggio all’Istanbul Cafè di Squinzano (ore 23.00 - ingresso 3 euro) Keep Cool porta sul palco i Numero6 che propongo- no un pop-rock frizzante, talvolta ironico e naif, in cui trovano spazio armonie e progressioni di Rock, punk, ska, musica d’autore, folk sono al- accordi insolite, strutture di brani spiazzanti e cuni degli ingredienti della settima edizione di sonoritaà elettroniche, senza che per questo si “Keep Cool. La musica del Sud est indipenden- rinunci a lavorare su melodie innegabilmente te”, a cura di Coolclub con la direzione artistica imbevute di certa tradizione italiana. La ras- di Cesare Liaci, che va in scena tra le Officine segna chiude i battenti alle Officine Cantelmo Cantelmo di Lecce e l’Istanbul Cafè di Squin- giovedì 19 maggio con The Selecter (ore 22.00 zano. Keep Cool (che in italiano significa Stai - ingresso 10 euro). Too Much Pressure è il disco Calmo) è un invito a fermarsi a guardare le cose più famoso pubblicato dalla band ed uno degli nascoste - quelle che da alcuni sono chiamate di album più importanti della stagione ska inglese nicchia - ma che rappresentano il folto substrato dei primi anni ’80 e insieme agli esordi discogra- (inteso come essenza base) della cultura urbana. fici di Specials e Madness è uno dei dischi fonda- Sei appuntamenti per tentare, con una program- mentali del movimento ska. mazione interessante ma non eclatante, di met- Info 0832303707 – www.coolclub.it tere al centro dell’attenzione suoni lontani dalle frequenze a cui questa terra è abituata. Dopo l’apertura affidata ad Erica Mou, sabato 9 aprile DOVE TROVO COOLCLUB.IT? Coolclub.it si trova in molti locali, librerie, negozi Alessano (Libreria Idrusa), Galatina (Palazzo di dischi, biblioteche, mediateche, internet point. della Cultura, Gamestore), Nardò (Libreria i Se volete diventare un punto di distribuzione di volatori, Vite, Aioresis Lab), Novoli (Saletta della Coolclub.it (crescete e moltiplicatevi) mandate Cultura Gregorio Vetrugno), Squinzano (Istanbul una mail a [email protected] o chiamate al 3394313397 Cafè), Ugento (Sinatra Hole), Gagliano Del Capo (Enoteca Torromeo, Tabacchino Ricchiuto), Lecce (Manifatture Knos, Officine Cantelmo, Caffè Presicce (Jungle pub, Arci Nova), Salve (Chat Letterario, Shuluq, Svolta, Cagliostro, Coffee and Noir, Le Beccherie), Ruffano (Soap), Casarano Cigarettes, Arci Zei, Libreria Palmieri, Liberrima, (Caffè Cortes), Castrignano del Capo (Extrems), Ergot, Youm, Libreria Icaro, Fondo Verri, Road 66, Brindisi (Libreria Camera a Sud, Goldoni, Birdy Mamma Perdono Tattoo, Shui bar, Cantieri Teatrali Shop), Ceglie (Royal Oak), Erchie (Bar Fellini), Koreja, Santa Cruz, Molly Malone, Biblioteca Provinciale N. Bernardini, Museo Provinciale Torre Colimena (Pokame pub), Oria (Talee), Sigismondo Castromediano, Edicola Bla bla, Urp Bari (Taverna del Maltese, Caffè Nero, Feltrinelli, Lecce, Castello Carlo V, Torre di Merlino, Trumpet, Kismet teatro, New Demodè, TimeZones, Teatro Orient Express, Euro bar, Cts, Ateneo - Palazzo Forma, H25, Casa della musica Puglia Sounds), Codacci Pisanelli, Sperimentale Tabacchi, Palazzo Giovinazzo (Arci 37), Trani (Spazio Off), Taranto Parlangeli, Buon Pastore, Ecotekne, La Stecca, Bar (Associazione Start, Trax vinyl shop, Gabba Gabba, Rosso e Nero, Pizzeria il Quadrifoglio, Associazione Biblioteca Comunale P. Acclavio, Alì Phone’s Tha Piaza Don Chisciotte), Calimera (Cinema Elio), Cutrofiano (Jack’n Jill), Maglie (Libreria Europa, Center, Artesia, Radiopopolaresalento), Manduria Music Empire, Suite 66, Club 84), Melpignano (Libreria Caforio), Roma (Circolo Degli Artisti) e (Mediateca, Kalì), Otranto (Anima Mundi), molti altri ancora...

A MAGGIO IN LIBRERIA IL NUOVO TITOLO DELLA COLLANA COOLIBRÌ

Come tutte le grandi città, FRANCESCO CORTONESI Gotham è ricca di storie e GOTHAM leggende, alcune reali, altre POLAROID meno. Tra le sue strade si consumano ogni giorno grandi e piccole tragedie.

Francesco Cortonesi ha lavorato come speaker radiofonico notturno ed è cofondatore della Filmhorror. com, portale di cinema horror. Suoi racconti sono stati pubblicati da Ferrara, Alacran e Dagon Press. Con il suo nick name Deadtoday ha pubblicato “Storie di Gente Morta”, racconti illustrati dalla Muzakiller Foundation. Vive ad Arezzo. Ogni notte sogna Bela Lugosi. E ci parla!

“Le ambulanze strillano più forte quando portano i morti ammazzati”

AA. VV. www.lupoeditore.com LIBRO SUI LIBRI 9 RACCONTI SULL’ESPERIENZA DELLA LETTURA