Piano Forestale Regionale 2014-2020
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REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI PIANO FORESTALE REGIONALE 2014-2020 Il Dirigente del Settore PSR 14/20 Forestazione Dr. For. Giuseppe Oliva Hanno collaborato alla redazione del presente piano Dr. For. Francesco Iannelli Dr. Agr. Ventimiglia Domenico Dr. Agr. Risoli Gaetano Dr.ssa For. Pittore Adriana Dr.ssa Stat. Cannizzazro Carmela Hanno fornito il loro supporto Sig.ra Mariana Ferraina Sig.ra Guerra Antonietta Sig. Miglio Vincenzo Sig.ra Simone Maria 1 INDICE 1. IL TERRITORIO 1.1 L’AMBIENTE FISICO 1.1.1 Caratteristiche geografiche 1.1.2 Geologia e Geomorfologia 1.1.3 I suoli 1.1.4 Lineamenti idrografici 1.2 ASSETTO IDROGEOLOGICO 1.2.1 Aggiornamento PAI – frane 1.2.2. Aggiornamento PAI – inondazione/alluvione 1.2.3 Il rischio desertificazione 1.2.4 Il vincolo idrogeologico 1.3 INQUADRAMENTO CLIMATICO E FITOCLIMATICO 1.3.1 Precipitazioni 1.3.2 Temperature 1.3.3 Diagrammi climatici 1.3.4 Tendenze evolutive del clima in Calabria 1.3.5 Il fitoclima della Calabria 1.3.6 Zone fitoclimatiche di Pavari 1.4 IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE E LA RETE NATURA 2000 1.4.1 Parchi Nazionali 1.4.1.1 Parco Nazionale dell’Aspromonte 1.4.1.2 Parco Nazionale della Sila 1.4.1.3 Parco Nazionale del Pollino 1.4.2 Parchi Regionali 1.4.2.1 Parco Naturale delle Serre 1.4.3 Riserve Naturali Statali 1.4.3.1 Riserve biogenetiche guidate 2 1.4.3.2 Riserve naturali orientate 1.4.3.3 Riserve naturali biogenetiche 1.4.4 Riserve Naturali Regionali 1.4.5 Zone umide 1.5 ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS) 1.6 SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA 1.7 IMPORTANT BIRD AREAS (AREE IMPORTANTI PER GLI UCCELLI) 2. LE FORESTE IN CALABRIA 2.1. DINAMICA TEMPORALE DEL PATRIMONIO FORESTALE 2.2 INVENTARIO NAZIONALE DELLE FORESTE E DEI SERBATOI FORESTALI DI CARBONIO 2.2.1 Aspetti generali e definizioni 2.2.2 Estensione e composizione della superficie forestale 2.2.3 Ripartizione delle superfici forestali in base al carattere della proprietà 2.2.4 Caratteri dei soprassuoli 2.2.5 Origine dei soprassuoli 2.2.6 Struttura orizzontale 2.2.7 Caratteri stazionali 2.3 PRINCIPALI TIPOLOGIE FORESTALI 2.4 DESCRIZIONE DELLE FORMAZIONI FORESTALI 2.4.1 Foresta sempreverde mediterranea 2.4.1.1 Boschi di leccio e di sughera 2.4.1.2 Formazioni di pino d’Aleppo 2.4.1.3 Rimboschimenti di pini mediterranei 2.4.1.4 Macchia mediterranea 2.4.2 Boschi della fascia basale 2.4.2.1 Boschi misti e puri a prevalenza di querce caducifoglie e formazioni di lati- foglie mesofile 2.4.2.2 Cedui e castagneti da frutto 2.4.3 Boschi della fascia montana 3 2.4.3.1 Boschi di faggio e boschi misti abete faggio 2.4.3.2 Pinete di pino laricio 2.4.4 Piantagioni di specie esotiche 2.4.4.1 Piantagioni di Douglasia 2.4.4.2 Pino insigne 2.4.4.3 Eucalitti 3. AVVERSITÀ BIOTICHE E ABIOTICHE 3.1 INCENDI BOSCHIVI 3.2 SITUAZIONE FITOSANITARIA 4. ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE 4.1 GESTIONE DEI BOSCHI 4.2 LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE FORESTALE 4.3 LA GESTIONE DELLE FORESTE PUBBLICHE 4.4 LA SELVICOLTURA DELLE FORESTE DI PROPRIETÀ PRIVATA 4.5 ANALISI SWOT 5 FILIERA DEL LEGNO 5.1 PUNTI DI FORZA 5.2 PUNTI DI DEBOLEZZA 5.3 OPPORTUNITÀ 5.4 CRITICITÀ 5.5 SVILUPPO DELLA PRODUZIONE E DELLA TRASFORMAZIONE DEL LEGNO NEL CONTESTO DELLA BIOECO- NOMIA 6. QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E OBIETTIVI DEL PIANO FORESTALE REGIONALE 6.1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO 6.1.1Quadro Internazionale 6.1.2 Quadro Europeo 6.1.3 Quadro Nazionale 6.1.4 Quadro regionale 4 6.1.5 Programma di Sviluppo Rurale 6.2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO FORESTALE REGIONALE 6.2.1 Gestione sostenibile ed equilibrata delle foreste 6.2.2 Competitività del settore forestale 6.2.3 Miglioramento della qualità della vita 6.2.4 Informazione e comunicazione BIBLIOGRAFIA 5 INTRODUZIONE Il Piano Forestale Regionale (PFR) è lo strumento fondamentale per orientare la politica forestale regionale, che definisce obiettivi e azioni prioritarie per la ge- stione delle foreste seguendo un approccio olistico. L'impostazione del Piano se- gue quanto previsto nelle Linea Guida emanate con Delibera della G.R n.548 del 16/12/2016, ed è stato elaborato con l’esigenza di dotare la Regione di uno stru- mento pianificatorio coerente con gli obiettivi fissati a livello europeo, nazionale e regionale. In particolare esso fa riferimento a: - Regolamenti (UE) N. 1303/2013; N. 1305/2013; N. 1306/2013; N. 807/2014; N. 808/2014 e norme correlate; - Strategia forestale dell’Unione Europea per le foreste e il settore forestale COM (2013) 659; - Programma Quadro per Settore Forestale (PQSF, 1998); - Legge Forestale Regionale N.45 del 2012; - Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Il Piano si articola in due parti conseguenziali. Nella prima viene effettuata una puntuale e dettagliata analisi del contesto territoriale ed ambientale, con riferimen- to anche alle tendenze evolutive del clima e ai relativi impatti. Viene illustrato il sistema delle aree protette e dei siti Natura 2000 e fornita una descrizione puntuale sia in termini qualitativi (tipologie fisionomiche e strutturali dei boschi, ecc) che quantitativi (superfici interessate dalle diverse tipologie, tipi di proprietà, produzioni, ecc.) delle foreste della Calabria. Altresì sono state ana- lizzate le avversità di tipo biotico e abiotico, con particolare riferimento ai più re- centi eventi perturbatori, quali ad esempio il cinipide del castagno, la recrude- scenza della processionaria dei pini e gli incendi boschivi. Nella seconda parte, dopo una accurata presentazione della situazione attuale sulla gestione forestale corredata di analisi Swot, vengono trattate le problematiche connesse alla filiera legno. Il quadro conoscitivo, le analisi condotte e il contesto di riferimento normativo (a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale) hanno costituito le premesse per la definizione della strategia del piano, ricondotta ai quattro ambiti di seguito riportati, per ognuno dei quali vengono definiti gli obiettivi operativi, le azioni e le misure di attuazione: - Gestione sostenibile ed equilibrata delle foreste; - Competitività del settore forestale; - Miglioramento della qualità della vita; - Informazione e comunicazione. 6 1. IL TERRITORIO 1.1 L’AMBIENTE FISICO 1.1.1 Caratteristiche geografiche La Calabria è una penisola nella Penisola, compresa tra 38° e 40°10’ di latitudine nord e 15°38’e 17°10’di longitudine est. Circondata dal mar Tirreno a occidente, lo Ionio a oriente e lo Stretto di Messina a sud, presenta uno sviluppo delle coste di circa 780 km, pari a circa un decimo dell’intero profilo costiero della terraferma italiana. La regione, che ha una superficie complessiva di 15˙080˙055 ha, da nord verso sud si estende per circa 250 km. La larghezza varia tra 35 km (golfo di Santa Eufemia e di Squillace) e 111 km (tra Capo Bonifacio e Punta Alice). Il territorio è prevalentemente montuoso, con circa il 4% della superficie che si estende oltre i 500 m e il 22% oltre 1˙000 m di quota. Il 42% della superficie territoriale ricade in montagna, il 49% in collina e solo il 9% in pianura (ISTAT, 2010). Il territorio regionale è ripartito in 409 Comuni, il 52% dei quali sono montani e interessano il 59% della superficie regionale, dove risiede solo il 22% della popo- lazione. Il 16 e il 30% dei Comuni sono, rispettivamente, parzialmente montani e non montani. Il 38% del territorio regionale ricade nella Provincia di Cosenza; il 7% in quella di Crotone. Il 52% dei Comuni montani ricadono in Provincia di Co- senza, il 46% dei Comuni parzialmente montani e 26% di quelli non montani sono in provincia di Reggio Calabria (Figura 1 e 2, Tabella 1). Vibo Valentia Crotone Reggio Calabria Catanzaro Cosenza 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Figura 1 Distribuzione del numero dei Comuni nelle cinque province (ISTAT, 2010). 7 52 41 % 28 26 22 22 21 22 16 17 6 4 9 9 4 COSENZA CATANZARO REGGIO CROTONE VIBO VALENTIA CALABRIA Montani Parz.Montani Non Montani Figura 2 Ripartizione dei Comuni nelle diverse fasce altitudinali (ISTAT, 2010). Tabella 1 Numero di Comuni, superficie territoriale e popolazione per fasce altitudinali (ISTAT, 2010). Sup. territoriale N Popolazione residente al 31/12/2010 Densità Cosenza Km2 Montani 113 5186 361070 70 Non montani 27 688 200999 292 Parz. Montani 15 776 172587 222 155 6650 734656 110 Catanzaro Montani 35 1115 74422 67 Non montani 26 674 174506 259 Parz. Montani 19 602 119669 199 80 2391 368597 154 Reggio Calabria Montani 37 1426 72313 51 Non montani 32 657 184914 281 Parz. Montani 28 1100 309750 282 97 3183 566977 178 Crotone Montani 13 677 36670 54 Non montani 11 855 126335 148 Parz. Montani 3 184 11600 63 27 1717 174605 102 Vibo Valentia Montani 20 520 38928 75 Non montani 27 580 121790 210 Parz. Montani 3 40 5842 148 50 1139 166560 146 Totali 409 15.081 2.011.395 1.1.2 Geologia e Geomorfologia La struttura morfologica della Calabria è piuttosto complessa. I rilievi si presenta- no principalmente come massicci e gruppi isolati, separati da valloni o da selle, sono molto antichi, se si esclude il gruppo calcareo mesozoico del Pollino, e sono costituiti da formazioni rocciose in massima parte intrusive o sedimentarie, alcune delle quali sottoposte a fenomeni metamorfici. Al confine con la Basilicata si erge il massiccio del Pollino che culmina a 2˙267 m di quota nella Serra Dolcedorme, massima elevazione dell’Appennino Meri- dionale, spingendo a sud-ovest le sue propaggini fino all’insellatura del Passo dello Scalone (740 m s.l.m.).