Comune Di Mongiana Regione Calabria Vibo Valentia Por Fesr 2007/2013 Linea D’Intervento 5.2.1.1
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COMUNE DI MONGIANA REGIONE CALABRIA VIBO VALENTIA POR FESR 2007/2013 LINEA D’INTERVENTO 5.2.1.1 COMUNE DI MONGIANA ECOMUSEO DELLE FERRIERE – FABBRICA D’ARMI, FONDERIA E ALTRI SITI REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE IMMATERIALI PROGETTISTA: ARCHITETTO ANTONIO CORTESE RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA INDICE INTRODUZIONE....................................................................................................................... 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ................................................................................................................... 3 GLI EDIFICI DEL COMPLESSO DELLA FABBRICA D’ARMI E DELLE REALI FERRIERE ........................................................ 9 L’ALLESTIMENTO MULTIMEDIALE ALL’INTERNO DELLA FABBRICA D’ARMI ..............................................................13 IL PERCORSO INFORMATIVO E LA DISABILITÀ ...................................................................................................25 FORNITURA DEL MARCHIO E SEGNALETICA STRADALE E DIGITALE .........................................................................27 L’ALLESTIMENTO MULTIMEDIALE DELL’ITINERARIO DI VISITA ESTERNO: FABBRICA D’ARMI, REALI FERRIERE, FORNO ROBINSON E CUBILOT ................................................................................................................................27 IL SITO WEB .............................................................................................................................................33 APPLICAZIONE PER SMARTPHONE E DISPOSITIVI MOBILI DA SCARICARE GRATUITAMENTE DA APPLE STORE E DA MARKET ANDROID CON LE INFORMAZIONI PRINCIPALI SULL’ECOMUSEO E IL TERRITORIO CIRCOSTANTE. .................................36 INFRASTRUTTURA WIRELESS PER LA COPERTURA DELLE AREE DESTINATE ALLA FRUIZIONE DEI CONTENUTI MULTIMEDIALI 38 LA FORNITURA ...................................................................................................................... 40 STRUMENTI E PRODUZIONI SOFTWARE E DI COMUNICAZIONE INTEGRATA .............................................................40 ALLEGATI .............................................................................................................................. 41 PLANIMETRIA CON INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO E DEI MANUFATTI INTERESSATI ................................41 PLANIMETRIA MUSEO CON INDICAZIONE DEGLI APPARATI DI FRUIZIONE................................................................41 PLANIMETRIA PERCORSO ESTERNO CON INDICAZIONE DEGLI APPARATI DI FRUIZIONE ...............................................41 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 2 COMUNE DI MONGIANA - ECOMUSEO DELLE FERRIERE – FABBRICA D’ARMI, FONDERIA E ALTRI SITI - REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE IMMATERIALI INTRODUZIONE Inquadramento territoriale La Vallata dello Stilaro e parte delle Serre, in passato e sino all’Unità d’Italia, per oltre due millenni, hanno visto attivo un imponente e variegato apparato industriale imperniato sull’attività mineraria, sulla metallurgia e siderurgia. Delle attività sviluppatesi, soprattutto in epoche più recenti, esistono ancora delle tracce (miniere, ferriere, fonderie, fabbriche d’armi, ecc.) che rappresentano un enorme patrimonio archeologico che occorre conoscere, proteggere e valorizzare. Le miniere della Vallata dello Stilaro, la Fabbrica d’Armi e la fonderia borbonica di Mongiana insieme a quella vicina di Ferdinandea e a quella privata dei principi Filangieri di Cardinale, furono il centro propulsore delle attività siderurgiche calabresi. Questo territorio non solo riveste come già abbiamo detto grande importanza per l’attività estrattiva e per la produzione di manufatti in ferro ma era ed è una delle aree più interessanti dal punto di vista storico-naturalistico della Calabria, caratterizzato dalla presenza di rigogliosi boschi attraversati da torrenti e fiumare incontaminati che costituiscono l’area del Parco naturale regionale delle Serre e valle dello Stilaro, dal nome, appunto della fiumara Stilaro conosciuta nell’antichità come Elloporo. RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 3 COMUNE DI MONGIANA - ECOMUSEO DELLE FERRIERE – FABBRICA D’ARMI, FONDERIA E ALTRI SITI - REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE IMMATERIALI Cartografia IGM con localizzazione area d’intervento Cenni storici Il centro di Mongiana è situato in un comprensorio territoriale naturalmente vocato all’attività estrattiva e alla produzione di manufatti in ferro grazie alla presenza di giacimenti minerari (materia prima), corsi d’acqua (forza motrice), boschi (combustibile). I territori immediatamente a ridosso dei comuni di Stilo, Bivongi e Pazzano, sul versante ionico, rappresentano infatti la più ricca zona mineraria del Regno di Napoli. Cartografia con l’indicazione delle risorse minerarie Riferimenti letterari e storici testimoniano la presenza di tali attività sin dall’epoca dell’occupazione romana e i primi documenti ufficiali sulla produzione, in particolare per usi militari, risalgono al XVI secolo. La produzione prosegue ininterrottamente almeno fino al XVIII secolo, come testimoniano alcuni inventari delle Ferriere di Stilo così come l’abate Pacichelli nell’opera Il regno di Napoli in prospettiva (1701). Le prime industrie siderurgiche in Calabria avevano un carattere itinerante, ovvero gli stabilimenti venivano trasferiti di volta in volta Planimetria di Mongiana del 1856 alla ricerca di nuovi possedimenti demaniali boschivi da sfruttare. Chiaramente risultava non economicamente conveniente realizzare impianti stabili in muratura, ma si preferiva costruire immobili in legno che potevano anche essere in parte recuperati durante gli spostamenti. Mongiana rappresentò invece il primo importante intervento dello stato nel campo della siderurgia, concepito fin dall’inizio come un impianto stabile destinato a durare nel tempo. Nel 1742 il governo borbonico stipulò un contratto con Giuseppe Veduta aerea di Mongiana del 1978 Lamberti per la gestione della Ferriera di Stilo che rappresenta la prima fabbrica d’armi del regno, voluta da Carlo di Borbone nel 1736 e completata circa sei anni dopo. Lo stabilimento venne dunque programmato e finanziato dallo stato e poi affidato ad una amministrazione privata che si rivelò fallimentare e che ne determinò un parziale smantellamento e il conseguente trasferimento della produzione nello stabilimento di Torre Annunziata (NA). L’infelice conclusione dell’esperienza imprenditoriale privata aprì la strada all’intervento pubblico: lo stato borbonico assoluto e accentratore diveniva dunque imprenditore e si assumeva l’onere di produrre per RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 4 COMUNE DI MONGIANA - ECOMUSEO DELLE FERRIERE – FABBRICA D’ARMI, FONDERIA E ALTRI SITI - REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE IMMATERIALI Foto storica della Fabbrica d’Armi di conto di tutti. La realizzazione dello stabilimento di Mongiana rientra Mongiana dunque nel disegno governativo di riappropriazione delle proprie risorse naturali e di affrancamento dalle importazioni, ma si rese necessaria anche perché nei dintorni della Ferriera di Stilo il combustibile si era esaurito a causa della indiscriminata gestione e distruzione dei boschi. Si scelse la località Mongiana, su un leggero declivio sui vicini monti della Serra, solcato dai torrenti Alaro e Ninfo e circondato da ricchi boschi. Dello stabilimento di Mongiana “fu fatto il disegno nel 1768 e nel 1772 si cominciò a recare effetto”; ne fu progettista l’architetto napoletano Mario Gioffredo, secondo la testimonianza del suo biografo: “Doveano da Stilo trasportarsi nella Mongiana le rinomate Ferriere di Calabria Ultra, perciocché a Stilo oltre la difficoltà del trasporto del Minerale, mancavano eziando i boschi per l’uso dei carboni. Fu perciò dalla Corte mandato il Signor Gioffredo nelle Calabrie (1771), il quale visitò i boschi intorno alla Mongiana, misurò e livellò le acque de’ due fiumi Ninfo, ed La fabbrica d’Armi prima degli interventi in un rilievo del 1974 Alaro, le quali dovean muovere le ruote e dare il vento alla fornace, e servire agli usi delle officine, disegnò l’edifizio intero, anche una Chiesetta, ed ebbe per molti anni fin da Napoli la direzione ed il maneggio delle Ferriere ivi trasportate”. Dal 1771 al 1790 Mongiana fu affidata alla direzione di Giovanni Francesco Conty, alla cui morte subentrò il figlio Massimiliano fino al 1799, che non brillò per competenza e successo nella produzione. Nel 1807, durante il primo periodo dell’occupazione francese del Regno di Napoli, il re trasferì le competenze dello stabilimento dal Ministero delle Finanze a quello della Guerra, specificando ancora di più l’indirizzo che la produzione doveva avere e constatando che esso era «unicamente e specialmente addetto alla fabbrica di proiettili, mitraglie e ferro per uso dell’artiglieria». Lo stabilimento di Mongiana passò dunque sotto la diretta amministrazione del Comandante dell’Artiglieria in Calabria, il generale Ritucci, a cui fu affidato il compito Pianta topografica dell’epoca con di riammodernare la ferriera, di accrescerne la produttività e di l’indicazione delle strade di progetto tra migliorare la qualità dei prodotti. Egli chiese ed ottenne un programma fabbrica e fonderia di investimenti necessario al ripristino delle attrezzature perché al suo arrivo si trovò alle prese con uno stabilimento in condizioni strutturali pessime e fallimentare sul piano economico. Si rese conto che per migliorare la produttività occorreva anche migliorare l’ambiente di RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 5 COMUNE DI MONGIANA - ECOMUSEO DELLE FERRIERE