La proroga dell’ecobonus ci sarà, lo conferma il Governo

Tra i provvedimenti esaminati dal Governo allo scorso CdM n. 5 del 24 maggio 2013 mancava la proroga della detrazione al 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Tale assenza aveva fatto temere che non ci sarebbe stato spazio nell’agenda politica per il rifinanziamento dell’agevolazione.

Sembrerebbe, invece, chiara la volontà politica di prorogare l’ecobonus: per cominciare, la proroga arriverebbe fino a dicembre 2013, come confermato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.

C’è l’intenzione, però, di limitarlo “a chi non gode già di altri benefici fiscali, in particolare legati al cosiddetto Conto Termico”: in altre parole, la detrazione non sarà cumulabile con altri incentivi, e verrà, quindi, rimodulata eliminando le attuali sovrapposizioni.

Successivamente, verrà verificato un prolungamento per il 2014 “attraverso una migliore definizione dei tetti oggi in vigore”.

Nel comunicato stampa relativo al CdM n. 5 del 24 maggio 2013 è stato, infatti, spiegato che “Il Governo ha deciso di mettere a punto le questioni tecniche e finanziarie per consentire la proroga degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie”.

La proroga dell’ecobonus – ha successivamente spiegato il Ministro Zanonato nel suo intervento all’Assemblea nazionale di Confindustria a Roma – non figurava all’ordine del giorno, dunque, solo perché si starebbe ancora cercando la copertura finanziaria per garantire le agevolazioni fiscali e, comunque, “con il Ministro dell’Economia ho concordato la conferma, almeno per tutto il 2013, della detrazione fiscale del 55% per gli interventi di efficienza energetica negli edifici che scadrà il prossimo 30 giugno”.

In un apposito incontro tenutosi il 27 maggio a Palazzo Chigi fra il presidente del Consiglio, , e ministri (Economia), Flavio Zanonato (Sviluppo) e (Infrastrutture) – al quale hanno partecipato anche il ministro dell’Ambiente, , e il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Enrico Franceschini – sono stati, quindi, definiti gli importi del rifinanziamento delle due agevolazioni: si tratta di 400 milioni di euro (100 per l’ecobonus e 300 per le ristrutturazioni).

Insomma il Governo sarebbe al lavoro, innanzitutto, per una proroga di 6 mesi, ma di base, si starebbe impegnando per rendere permanente la misura, come richiesto lo scorso aprile dallo stesso Presidente Napolitano.

Più precisamente, erano stati i “saggi” del presidente (gruppo di lavoro economico) che nella relazione consegnata il 12 aprile sottolineavano che “L’accrescimento dell’efficienza energetica può consentire di abbassare il costo dell’energia, di migliorare la qualità dell’ambiente e di attivare una massa di investimenti che potrebbero stimolare la crescita, soprattutto delle economie locali.”

Per l’appunto, “per raggiungere questi obiettivi” i saggi proponevano, tra l’altro, di “mantenere la detrazione fiscale del 55 per cento accordata agli investimenti effettuati nella riqualificazione energetica degli edifici. Tale detrazione, che è vicina alla scadenza, dovrebbe essere quantomeno prorogata o, meglio, resa permanente”.

Intento che è stato ulteriormente confermato dal sottosegretario Claudio de Vincenti durante un intervento alla trasmissione della RAI “Uno Mattina” di stamane (28 maggio 2013), il quale ha anche rassicurato che se il provvedimento non figurasse tra quelli portati al prossimo CdM ciò non dovrà far allarmare, perché significherebbe semplicemente dire che il Governo ha bisogno di qualche altro giorno per elaborare la misura, ritenuta un elemento chiave nelle strategie energetiche e di rilancio del Paese.

Non si deve comunque trascurare che il CdM n. 5 del 24 maggio 2013 ha approvato lo schema di D.L. che recepisce la direttiva europea 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia – per avere presto edifici a energia quasi zero – modificando il D.Lgs n. 192/2005, che aveva attuato la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia.