Legge Elettorale
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24COM01A2404 ZALLCALL 11 22:28:16 04/23/97 ICOMMENTI l’Unità 15 Giovedì 24 aprile 1997 L’INTERVENTO UN’IMMAGINE DA... DALLA PRIMA PAGINA Legge elettorale: Fondo monetario, sta ancora vivendo una difficile fase copiare da di stabilizzazione economica che pone il suo deficit allo stesso livello dell’Italia, anche se a Bruxelles sembrano attribuire più spazio ai desideri che alle realtà dei nume- Comuni e Regioni ri. D’altra parte è inevitabile che un così forte cambia- mento - che di fatto implica che un’altra fetta di sovra- nità nazionale viene trasferita a livello comunitario - PAOLO HUTTER comporti conflitti veri e profondi all’interno dei diversi CONSIGLIERE COMUNALE DI MILANO paesi ed in particolare nel nostro paese, che sta affron- tando questo cambiamento portandosi dietro le eredità IACCINGIAMOavotareperleco- di un passato che non vuole finire. munali con una legge elettorale Tuttavia si ricordi anche che questo governo, pur con che contiene alcune complicazioni tutti i suoi limiti, sta realizzando un processo di riforma C tecniche (il doppio voto su una sola profonda degli ordinamenti nazionali, attraverso le de- scheda) ma che è probabilmente - leghe Bassanini, che stanno modificando in maniera ra- accanto a quella regionale - la mi- dicale le organizzazioni dello Stato, dalle Regioni alle gliore tra tutte le ben sei diverse Università, agli enti di ricerca, agli ospedali. Qui proba- leggi elettorali che abbiamo, per- bilmente abbiamo mancato nel dare a tutti il senso del- ché dà il miglior equilibrio che è la portata politica di questa trasformazione, che incide stato possibile realizzare tra gover- veramente sulle strutture dello Stato. nabilità e rappresentatività. Senza togliere nulla al dibattito sulle pensioni, dob- Non capisco perché nel suo edi- biamo fare più enfasi al fatto che sono proprio questi in- terventi sulle istituzioni, che rendono credibile il cam- toriale di domenica scorsa Cazzola biamento strutturale e che possono rendere stabile la ri- parli di un record di scioglimenti duzione del deficit. La rinegoziazione dello Stato sociale anticipati nei comuni. Nei primi an- implica infatti un diverso assetto delle autonomie e dei ni ’90 le grandi città italiane erano rapporti tra cittadini ed amministrazioni. entrate in un turbine di elezioni co- D’altra parte questo governo, con tutti i suoi limiti, sta munali anticipate che si è comple- ridando un ruolo politico all’Europa nella nuova frontie- tamente interrotto dopo l’introdu- ra del Mediterraneo, qui dove oggi passa la vera linea di zione della nuova legge elettorale. frattura del mondo, come ieri passava tra le due Germa- In particolare sono pochissimi i casi nie. di comuni sciolti per colpa della Ian Hodgson/Reuters La previsione della Commissione fotografa dunque i presenza di quei piccoli partiti che BIRMINGHAM. Il capo della segreteria del Labour Alistair Darling (al centro) posa con Gisela Stuart candidata di Egdbanton nel centro di problemi che abbiamo di fronte, ma anche il camino Cazzola, come molti altri, vorrebbe Birmingham con una maschera del leader conservatore John Major. La rappresentazione di 22 Major sta ad indicare i 22 aumenti di tasse che abbiamo compiuto. Queste difficoltà vanno inter- eliminare. Le numerose crisi nei co- che il suo governo ha introdotto. pretate alla luce dei grandi temi politici che noi e l’Euro- muni leghisti, ad esempio, derivano pa dobbiamo affrontare nei prossimi anni. Ha ragione dunque il presidente Scalfaro quando, in accordo con al contrario dal crollo delle illusioni Kohl, ricorda che l’Europa non si fa con i ragionieri. di eccessiva semplificazione politi- Ancora una volta ripetiamo che il tentativo di pensare ca: un unico partito - la Lega - col PASSATO pressoché sot- FLESSIBILITÀ DEL LAVORO - come è auspicabile - una prio- ad una Europa senza l’Italia, o noi fuori da questa fase di premio di maggioranza aveva ac- to silenzio nel nostro rità e le imprese vincessero una integrazione monetaria, altro non è che una tentazione quisito il 60% dei seggi, ma senza paese un accordo inter- certaritrosiasipotrebbesvilup- semplificante, che sarebbe altrettanto deleteria sa per una sperimentata omogeneità in- È confederale tra associa- pareunanotevolenovitàpoliti- noi che per l’Europa stessa. terna. zioni imprenditoriali, sindacati Un nuovo patto ca e compiere un’esperienza di Altre crisi derivano dalla forse ec- e governo, raggiunto in Spa- valore europeo. La Spagna ci [Patrizio Bianchi] cessiva rigidità della elezione diret- gna alcuni giorni fa. Eppure si dice anche altro. Colpisce che ta del sindaco, che non può essere tratta del segnale più significa- per entrare in Europa? in un paese che è stato indicato in alcun modo sostituito, neanche tivo del fatto che la Spagna sta come esempio di flessibilità nel DALLA PRIMA PAGINA se tutta la sua maggioranza concor- intensificando il proprio impe- mercato del lavoro le assunzio- dasse sull’indicazione del successo- gno per «entrare» a pieno tito- Impariamo dalla Spagna nia tempoindeterminatosono re. Un eventuale «governo del pri- lo tra i primi contraenti l’accor- solo il 4%. E che comunqueog- mo ministro» non dovrebbe essere do sullamoneta unicaeuropea. gi cerchi di correggere: con il così rigido. Tornando ai comuni, - e Questa convergenza tra gover- ALFIERO GRANDI consenso delle parti, e degli in particolare all’esperienza dei sin- no (conservatore) e parti socia- imprenditori in particolare, è nuato a cercare di negoziare, ricorrendo perfino a Fidel daci progressisti prima e dell’Ulivo li in Spagna, raggiunta non stato deciso di incentivare il Castro, che invece ha dovuto ricevere Fujimori, confes- poi - la presenza dei Verdi e di altri senza difficoltà (come è ovvio), contrasta cla- futuro, non alla conservazione del passato, o tempoindeterminato. sandogli la propria totale estraneità e impotenza. Alme- alleati minori nei consigli comunali morosamente con quanto sta avvenendo nel peggio alla destabilizzazione delle relazioni Perché, viene da chiedersi?Gli imprendito- no da trentacinque anni, in America latina, ci sono mo- ha spesso arricchito il dibattito, e nostro paese. Mentre infatti l’organizzazione sindacali. È questione che riguarda anzitutto ri spagnoli non sono pazzi, semplicemente vimenti che tentano di ripetere la guerriglia irripetibile mai determinato crisi, rendendo degli imprenditori spagnola corrispondente leconfederazionieilgoverno,oltrechegliim- hanno scoperto che l’avvicinarsi alla moneta che aveva vinto a Cuba: tutti finiscono con l’alternare at- caso mai più trasparenti gli inevita- alla nostra Confindustria ha scelto la via del prenditori, ma essa interessa l’Italia, ilsuo rap- unica e la «cosiddetta» competizione globale ti terroristici a labili successi spettacolari, che a volte fan- bili conflitti su singole questioni. confronto e della ricerca dell’accordo, è del portoconl’Europae,quindi,ilsuofuturo. pongono alle imprese una scelta tra qualità e no da prologo a repressioni macabre, a volte si tingono Certamente, ogni sindaco sogna di tutto evidente che tra gli imprenditori italiani Non mi sembra realistico fare finta di nulla sottosalari. La scelta della qualità (dei prodot- dei colori mafiosi del narcotraffico, al quale si trovano avere una maggioranza di consi- serpeggia una voglia prepotente di rimettere sullo stato di sofferenza delle relazioni sinda- ti, dei processi produttivi, della forza lavoro) obiettivamente vicini. glieri che sia completamente ubbi- in causa principi basilari decisivi dell’accordo cali. Innanzitutto è necessario concludere se- non regge in un sistema senza regole, perché La vicenda del Perù ammonisce con perentoria lucidi- diente nei suoi confronti, e ogni del luglio ‘93 quali i due livelli contrattuali, a condo le linee stabilite i contratti aperti, di cui la risorsa più importante dei lavoratori, che è tà a cambiare radicalmente l’impostazione della lotta. gruppo o singolo consigliere sogna partire dalcontratto collettivonazionaledila- si parla troppo poco, che costituiscono un lalorointelligenzaelapartecipazionequalita- La realtà è che nessun altro continente al mondo regi- stra, oggi, una differenza così grande fra ricchi e poveri. di poter determinare le scelte: ma voro. punto di sofferenza, la cui puntasono i24me- tiva agli obiettivi della produzione, non si ot- In Perù, su 25 milioni di abitanti, 18 milioni sopravvivo- questa è una sana dialettica non eli- È esattamente il contrario di quanto è stato sidiritardodelsettorepulizie. tiene con il precariato diffuso. Il lavoratore no sotto il livello minimo «vitale». minabile. fatto in Spagna, dove si cerca di superare un Insieme occorre però iniziare a discutere i precario, infatti, non si identifica con i destini eccesso di frammentazione e di costruire un contenuti possibili di un nuovo accordo tra le dell’impresa, che non lo riguardano da vici- Solo a Lima, sono 4 milioni quelli che hanno il diritto di covare sentimenti di rivolta contro l’ingiustizia che sistema più ordinato, regolato e partecipato parti. Colpisce che l’accordo spagnolo abbia no. Perché dia il meglio di sé l’impresa deve COMUNQUE non è risolvibile elimi- patiscono. Ma una profonda sfiducia nella memoria sto- nando la rappresentanza dei gruppi di relazioni sindacali. Del resto la differenza si affrontato direttamente alcune priorità di superare una concezione «usa e getta», una rica, dettata da assenza di autocritica e di cultura politica più piccoli. Altri sono i problemi dei vede anche nei toni tenuti da Confindustria merito.Ciònonèavvenutotantoperladefini- sorta di flessibilità