UNIONE COLLINARE: ALTO ASTIGIANO

Comune di PASSERANO MARMORITO

Passerano Marmorito è un borgo castellano sorto su antico insediamento romano a controllo della importante direttrice che unisce Asti a e all’altopiano del Chierese. Passerano fece parte della Contea di e ne subì le vicende storiche: il castello, tuttora esistente se pur rimaneggiato, fu eretto dai Radicati, Signori della Contea. Il toponimo di Passerano deriverebbe probabilmente da un prediale romano Passerius, mentre Marmorito nome della frazione che fa parte dell’attuale denominazione del , potrebbe derivare dal latino marmor, marmo, per la presenza in zona del materiale da costruzione. Il capoluogo, Passerano, si sviluppa con andamento lineare lungo la dorsale della collina dominata dal Castello e il tratto di paese compreso tra Parrocchiale e Castello è caratterizzato da una percorso a terrazza.

Elementi urbani Asse a terrazza che unisce L’ asse a terrazza , tra Parrocchiale e Castello, è una la Parrocchiale al Castello variante del tipico asse che caratterizza i borghi castellani in cui la fortificazione è ancora presente. La strada offre verso l’abitato continui scorci su androni e cortili, dai quali si possono scorgere le colline boscose che circondano Passerano e costituisce il fulcro della vita sociale e collettiva del paese.

Frazioni Marmorito Marmorito è una vera e propria terrazza panoramica sulle Colline Alte e sull’arco alpino. Fino al Cinquecento il suo Castello resistette agli assalti delle milizie e del tempo, ma oggi non restano che pochi ruderi. La Chiesa del borgo, dedicata all'Immacolata, si presenta con la facciata novecentesca di carattere neogotico. Fruibilità: durante le funzioni religiose Primeglio Primeglio, arroccato in cima alla sua collina, è dominato dal Castello, ex proprietà dei Radicati che, seppur rimaneggiato più volte nel tempo, conserva ancora un grande fascino. Il borgo racchiude una piazzetta su cui si affacciano la Chiesa di San Lorenzo con il suo svettante campanile, la Casa parrocchiale. Fruibilità: le chiese accessibili durante le funzioni religiose, mentre il Castello proprietà privata Schierano Schierano è una borgata di notevole rilevanza architettonica, con edifici in pietra e mattoni a vista che si aprono su grandi loggiati, disposti intorno a quello che un tempo era il Castello. Dell’antico maniero resta la torre medioevale quadrata, riutilizzata come campanile. Da segnalare anche i due edifici religiosi, la Chiesa settecentesca di San Grato, protettore delle coltivazioni, e la Cappella di San Sebastiano, riedificata al principio del XIX secolo su una preesistenza seicentesca. Numerosi piloni votivi, eretti ai bordi delle proprietà, a segnalare i sentieri, sono visibili percorrendo le stradine che si inoltrano nella campagna a est e a nord dell’abitato. Particolarmente significativi sono il pilone dedicato a San Rocco, di stile barocco, sulla vecchia strada per , e quello dedicato a San Pellegrino, neobarocco, a pianta triangolare, situato all’ingresso di Schierano. Fruibilità: le chiese accessibili durante le funzioni religiose

1 Elementi singoli Castello di Passerano con Il grande Castello del capoluogo domina l’abitato con giardino la sua imponenza. Eretto nel XIV secolo dalla famiglia Radicati su un preesistente maniero, fu nel tempo rimaneggiato e ampliato più volte. La parte più antica del Castello è composta da due corpi principali, collegati tra loro da un’ala che risale al XVII secolo. Il corpo settentrionale è caratterizzato dalle due torrette poste a coronamento degli angoli; quello meridionale è addossato ad una possente torre quadrata ed è caratterizzato da finestre ogivali poste sopra un fregio continuo in cotto. La torre di origine medioevale, ancora oggi punto di passaggio dal borgo verso il Castello, fu adattata nel 1704 a campanile. Essa costituiva la porta di accesso settentrionale all’antico ricetto del paese. Sulla caratteristica via acciottolata che conduce al maniero si affaccia una bella chiesa in cotto, Cappella privata dei signori. Un grande parco terrazzato, piantumato con specie arboree ricercate tra cui un monumentale cedro del Libano , circonda il complesso. Fruizione: proprietà privata Antica zecca Addossati alla torre d’ingresso del borgo si trovano i locali dell’antica zecca , oggi restaurata come sede della Biblioteca Comunale. Nella zecca furono coniate monete in oro e in argento fino alla fine del XVI secolo. Al piano terra dell’edificio sono visibili i resti dell’antico forno consortile. Fruizione: visitabile negli orari di apertura della Biblioteca comunale: mercoledì 9.00-12.00, sabato 10.00-12.00 Parrocchiale dei Santi Pietro La Parrocchiale di Passerano, dedicata ai Santi Pietro e Paolo con la strada e Paolo, presenta una movimentata facciata tardo- sagrato e vie limitrofe barocca con coronamento curvilineo. L’interno, a tre navate, è coevo alla facciata. Fruibilità: durante le funzioni religiose

La Chiesa, sospesa su grandi archi di mattoni, si apre sul sagrato a terrazza che si affaccia sulla sottostante strada di attraversamento del borgo e prosegue nell’asse terrazzato che collega il complesso al Municipio e al Castello. Sul sagrato a terrazza si svolgono le principali attività commerciali civiche e religiose. Percorrendo il viale alberato di via Vittorio Veneto si possono ammirare dal basso gli imponenti bastioni che sorreggono il sagrato e la scalinata di pietra che sale alla Chiesa. Ala Sul sagrato a terrazza, su cui si affaccia la Parrocchiale, è situata l’Ala. La struttura, recentemente recuperata, è uno dei pochi esempi rimasti di questo tipico porticato ottocentesco, originariamente adibito ad ospitare le fiere del bestiame. Alla strada sagrato si accede direttamente anche dalla sottostante provinciale percorrendo una scalea, realizzata in pietra di luserna dalla vecchia lavorazione.

2 Elementi particolari Strade panoramiche in Passerano fa parte dell’area di fruizione turistica particolare quelle verso chiamata Colline del Po e della Val Cerrina, Passerano, e l’imponente dorsale che separa il Monferrato Astigiano Pino d’Asti dal Po e prosegue con la dorsale verso Villadeati, di cui si propone come uno degli accessi privilegiati. Il patrimonio boschivo tra Boscorotondo, Primeglio e Schierano è un’altra ricchezza del territorio di Passerano, retaggio di antichi diritti medievali. Numerosi sono i sentieri che possono essere percorsi a piedi per scoprire l’ambiente naturale e per ammirare i numerosi piloni votivi, che restano a testimonianza della diffusa religiosità popolare di queste terre. In particolare, di tre sentieri si trova la mappa in borgata Boscorotondo nell’area attrezzata chiamata Ristoro del salice , nei pressi del campo sportivi. I tre sentieri collegano Ristoro del salice con il Ristoro del tiglio e Ristoro dell’olmo, questo ultimo sito nel comune di Pino d’Asti. Addentrandosi tra i boschi e le colline coltivate a vite si attraversano luoghi con nomi insoliti, che raccontano vicende suggestive tra storia e leggenda, come Regione La Forca o Regione Non Plus Ultra . Aree geologiche- Attraversando i territori comunali si trovano quattro paleontologiche diversi affioramenti geologici di formazione marina. o Nel tratto tra Passerano e il Bricco della Cappelletta emergono sabbie di Valle Andona originatesi nel Pliocene Superiore. Sono sabbie gialle con banchi di arenarie dove sono presenti fossili di mare basso (ostree, pectinidi e bacanidi) e resti vegetali. o Nel tratto tra il Bricco della Cappelletta e il Funtanas emergono argille e marne (calcari più argille) localmente gessifere, sabbie e arenarie dove sono presenti microfossili (lamellibranchi e filliti) che ne fanno risalire la formazione al Miocene Messiniano. o Nei due tratti del fondo valle, cioè tra il Funtanas e la Merlina e nell’area tra Primeglio e Passerano, l’affioramento risale al Miocene Tortomiano ed emergono argille calcaree, formazioni gessoso- solfifere e noduli di selce (silice pura). o Nel tratto tra Primeglio e Schierano l’affioramento è relativamente recente risalendo al Pliocene Medio- inferiore. Aree ecologiche Nella zona di borgata Boscorotondo la flora è rappresentata da specie arboree, arbustive e erbacee di particolare interesse ambientale. L’area è caratterizzata da zone umide, formazioni prative non degradate e lembi di bosco, soprattutto nella zona ad affioramento Miocenico. In quest’ultima si ritrovano tracce del querco-carpineto, del querceto mesoxerofilo di Roverella e Farnia e della Cerrata mesoxerofila , quasi estinta. Fonti e sorgenti Percorrendo la strada che costeggia il cimitero di Passerano, ai piedi della collina di Primeglio, si trovava una sorgente solforosa, che oggi non si presenta esternamente in quanto, allargandosi l’alveo del rio, è stata sommersa. Nella stessa zona, sul terreno dei Conti Radicati sgorga anche acqua salata che oggi si presenta come una semplice pozza. Al tempo della seconda guerra

3 mondiale a causa dei continui prelevamenti, anche per ricavarne sale, si era formato un pozzo. A pochi metri dal terreno dei Conti Radicati nella proprietà della Cascina Galè esiste una terza sorgente di acqua dolce, molto calcarea, che si attinge dal pozzo della cascina stessa. Cava di calce Nel tratto di strada provinciale che unisce Marmorito a Passerano, subito dopo il bivio con la strada del Funtanas, in Bosch Ascareu , toponimo dedotto da piante Settecentesche, c’era una cava di calce. Oggi non esiste più nulla, ma da testimonianze l’attività di estrazione nella cava si protrasse fino all’ultimo dopo- guerra e fu interrotta per esaurimento della vena. La calce estratta veniva trasportata e lavorata nella fornace di Boscorotondo e utilizzata nelle costruzioni locali. Cava di selce Nel percorso tra Funtanas, Cavalot e Galè sono visibili sul ciglio della strada lastroni di pietra, essi segnalano la presenza di una vena di selce pura. Inoltre lungo la strada del Funtanas è presente di un singolare guard- rail in cemento, che presumibilmente venne costruito per la sicurezza dei trasporti. Nel luogo chiamato la cava , dal secolo scorso fino alla seconda guerra mondiale, si estraevano lastre di pietra che venivano portate nella radura del Funtanas per essere ridotte in ghiaia. Il lavoro veniva svolto da un’impresa a conduzione famigliare alla cui dipendenze lavoravano dieci persone e per la lavorazione veniva utilizzato un motore alimentato a legna e l’acqua attinta dal pozzo dietro alla casa della cava, cascina del Cavalot . Dagli anni Quaranta si vennero sostituiti, per il trasporto del materiale fino a Chieri e Torino, i cavalli e buoi da autocarri. I dipendenti lungo la settimana alloggiavano presso la cascina del Cavalot, dove consumavano anche i pasti che venivano preparati presso la vicina cascina del Galè. Oggi la radura del Funtanas viene utilizzata come deposito, de la cava rimane un’alta parete di pietra in mezzo al bosco e le cascine del Cavalot e del Galè sono state ristrutturate.

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Avvenimenti Carnevale in piazza , a Passerano, con distribuzione di polenta, febbraio-marzo Festa di Pasquetta , a Passerano, Pasquetta Festa patronale di San Grato e Sagra della Malvasia, a Schierano, primi giorni di settembre Festa della Comunità Collinare Alto Astigiano , itinerante nei comuni dell’Unità Collinare

Siti Internet http://www.comune.passeranomarmorito.at.it/ ; http://www.lacabalesta.it/testi/comuni/passerano.html ; http://www.mondimedievali.net/Castelli/Piemonte/asti/passerano.htm ; http://www.ilmonferrato.info/bs/pasmar/pasmar1.htm ; http://www.altoastigiano.it/comunitacollin/ZZ%20COMUNI%20DEFINITIVA%20LAYER/PASSERANO%20FR AMESET.htm

Bibliografia C. BOBBA, Antiche zecche della provincia di Asti: Asti, Cisterna, , Incisa, , , Passerano, Rocca d'Arazzo , Asti 1971 F. CERRUTI, Passerano e la sua storia contadina: 1890- 1950 , Cavallermaggiore 2000 M. DEVECCHI, Giardino del Castello di Passerano , in E. Accati, R. Bordone, M. Devecchi, Il giardino storico nell’Astigiano e nel Monferrato , Asti 2000, pp. 143-145 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p.475 A. GIUSTA, Proposta di recupero e valorizzazione di un antico mulino sul Rio di Muscandia (AT) e del paesaggio agro-forestale contestuale con valutazione della qualità delle acque , tesi di laurea, Università degli studi di Torino, Facoltà di Agraria, a.a. 2002-2003 Il Piemonte paese per paese, vol. V, Firenze 1995, p.295-260 R. MAGRINI, La Parrocchia di Schierano. Note storiche e biografiche , Castelnuovo don Bosco 1952 A. MOREL FATIO, Monnaies inédites de Dezana, Frinco et Passerano , Parigi 1865 Passerano Marmorito in Castelli e ville forti nella Provincia di Asti a nord della Valle del Tanaro , vol. II, Asti 1989, scheda n.15 L. QUAGLIOTTI, G. VILLATA, R. DAVICO, I piloni votivi di Schierano d'Asti , in Studi di museologia agraria: notiziario dell'Associazione Museo dell'agricoltura del Piemonte , 42, 2004, pp.33-52 F. VENTURI, Alberto Radicati di Passerano , Torino 2005

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