COMUNE DI VIBO VALENTIA Piazza Martiri D’Ungheria - 89900
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COMUNE DI VIBO VALENTIA Piazza Martiri d’Ungheria - 89900 www.comune.vibovalentia.vv.it CONTRATTO ISTITUZIONALE DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO DELLA CITTA’ DI VIBO VALENTIA PROPOSTA PROGETTUALE N.3 “Dal Waterfront di Vibo Marina al Porto Archeologico Sommerso di Trainiti“ SEZIONE 1. SOGGETTO PROPONENTE Titolo dell’intervento: “Dal Waterfront di Vibo Marina al Porto Archeologico Sommerso di Trainiti“ Comune di VIBO VALENTIA Piazza Martiri d’Ungheria - 89900 Provincia di appartenenza: VIBO VALENTIA Regione di appartenenza: CALABRIA SEZIONE 2. OGGETTO DELLA PROPOSTA PROGETTUALE - LOCALIZZAZIONE E DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO In epoca recente, molte città di mare italiane hanno investito cospicue risorse nella cura architettonica, nell’effetto scenico e nella funzionalità dei Lungomari cittadini. Basti pensare ai casi di Salerno, Cagliari, Catanzaro, Rimini, che hanno affidato la progettazioni dei Waterfront a nomi dell’architettura di calibro nazionale e internazionale. Si ricorda anche Reggio Calabria che con il suo “km” più bello sta facendo rivivere questa città. Lo stesso obiettivo cercheremo di raggiungerlo noi, realizzando un Waterfront che va da Vibo Marina a Trainiti, dove si cela un porto archeologico sommerso degno di grande interesse storico-culturale ed archeologico, che favorirà sicuramente lo sviluppo del turismo della città di Vibo Valentia. A tal proposito, lo studio di fattibilità per la riqualificazione del lungomare da Vibo Marina a Trainiti, si inquadra in un contesto di ampio respiro legato allo sviluppo e alla trasformazione urbanistica di tutta l’area. Tale area, infatti, destinata in passato a vocazione industriale (nello specifico Vibo Marina), nel tempo ha visto svilupparsi diffusi fenomeni di abusivismo edilizio che hanno progressivamente interessato per la quasi totalità le aree demaniali fino ad invadere le aree a ridosso della linea di costa e in alcuni casi la spiaggia stessa. Inoltre nell’ultimo periodo storico, l’azione erosiva del mare ha innescato un progressivo fenomeno di arretramento della linea di costa, a spese delle spiagge e di buona parte delle strutture realizzate in passato, fino, in alcuni casi, a lambire le pertinenze antistanti i fabbricati. L’area oggetto di studio si colloca ai bordi Sud del Golfo di S. Eufemia, in corrispondenza del promontorio sul quale sorge il Centro Abitato di Vibo Marina, frazione del Comune di Vibo Valentia. Il Golfo di S. Eufemia è un’ampia area situata nella porzione Centro- Occidentale della Calabria e termina a Sud, con il promontorio su cui sorge l’area oggetto di studio. Tale zona è caratterizzata da un ambiente costiero particolarmente dinamico per via delle intense correnti marine che provengono dal mar Tirreno. In tale zona si individua, infatti, un ambiente costiero composto da un promontorio costiero poco sviluppato che si frappone tra le pendici collinari che bordano il sistema montuoso delle Serre Calabre e la linea di costa tirrenica. L’ area in esame è caratterizzata da una morfologia di tipo costiera e la quota altimetrica media è compresa tra il livello del mare e circa 4 m s.l.m. Le caratteristiche morfologiche dell’area sono chiaramente derivanti dalla natura dei terreni che vi affiorano e dal loro assetto stratigrafico in relazione alle forti e persistenti attività morfodinamiche evolutive esercitate dal mare e dalle attività antropiche. Infatti, i gradienti clivometrici sono caratterizzati da valori generalmente bassi e da morfologie blande e piuttosto regolari, rese stabili anche grazie agli interventi antropici. Localmente, l’area oggetto di studio si colloca in una zona prospiciente la linea di costa, dove si riconosce una tipica morfologia di coste basse e strette separate dalla linea di costa da un leggero innalzamento topografico dall’andamento longitudinale rispetto alla costa, derivante dalla presenza di antiche strutture dunaree oggi stabilizzate e non più attive. Verso Est, rispetto tali strutture il livello topografico diminuisce fino a circa 1,5 metri per poi aumentare repentinamente in corrispondenza dei vicini sistemi collinari. Infatti, la natura dei terreni che affiorano nell’area, condizionano fortemente l’assetto morfologico del paesaggio. Essi sono caratterizzati da una scarsa resistenza all’erosione e da una elevata propensione al dilavamento. Ne consegue, pertanto, un tipico paesaggio caratterizzato da spianate morfologiche allungate in direzione prevalente N-S, interrotta però, bruscamente a Sud, per via di una brusca rientranza della linea di costa. La particolarità di tale morfologia deriva anche dalle condizioni tettoniche che caratterizzano il sito. Ne risulta, quindi, un andamento frastagliato della linea di costa con la formazione di promontori interrotti da brusche rientranze morfologiche. Per quanto riguarda la linea di costa si può affermare che, nell’area oggetto di studio, si riscontra un litorale ad andamento poco lineare, per via di una pronunciata curvatura della linea di costa a tratti bruscamente interrotta e a tratti frastagliata che forma un accenno di promontorio sul quale si sviluppa il Centro Abitato di Vibo Marina. Tale interruzione si esplica, quindi, attraverso un prospiciente promontorio che si protrae verso il mare per alcune decine di metri. A Sud l’andamento del litorale riprendere in modo all’incirca regolare, poco o tendenzialmente arcuato. Quindi, in definitiva si ha un litorale nel complesso poco regolare, stretto e caratterizzato da diversi livelli di quota per via dell’intensa attività tettonica. Nei pressi dell’area in progetto il litorale appare stabile ed impostato su un arenile granulare a tessitura medio-grossa, indice di un tendenziale regime energetico medio-elevato. L’area in interesse, viste le aerofotogrammetrie di varie epoche storiche, non appare sottoposto all’azione battente del moto ondoso. Inoltre, le attuali opere di stabilizzazioni prevalentemente artificiali rendono l’area al di fuori della portata del frangente delle onde marine. Dalla ricerca storica effettuata, grazie alla visione delle fotografie aeree di varie epoche si evince, quindi, che negl’ultimi decenni l’area non è stata interessata da arretramento della linea di costa ad opera dell’erosione costiera. Tale stato, oggi appare abbastanza buono essendovi una progradazione lenta ma continua della linea di costa. La restante porzione di area appare morfologicamente stabile priva quindi di fenomeni morfologici in atto o evolutivi, tranne che alcune zone attraversata da piccoli corsi d’acqua segnalati, quindi, come zone d’attenzione per rischio idraulico dall’ABR Calabria. Tali zone dovranno essere tenute in debito conto in riferimento al loro grado di pericolosità idraulica. POTENZIALITA’ DELL’AREA Questa area ha un grande potenziale attrattivo rappresentato dalla posizione strategica dell’area interessata dagli studi. Sarebbe importante, delocalizzazione e razionalizzazione degli impianti petroliferi ed industriali che insistono a tergo del tessuto urbano e dalla conseguente realizzazione di una nuova centralità urbana in prossimità della Stazione Ferroviaria. In tale contesto si inserisce la scelta, da parte dell’Amministrazione, di realizzare un “lungoLungomare”, caratterizzato dall’organizzazione di un percorso ciclo-pedonale che consentirà certamente di ottenere non trascurabili benefici in termini di attrazione turistica della zona. Tale opera rappresenterà, indubbiamente, una sorta di elemento trainante nei confronti delle proprietà degli edifici che insistono sul Lungomare che, in ragione di una maggiore richiesta in termini di domanda di residenza stagionale, si sentirebbe incentivata ad investire sulle strutture e sulle finiture architettoniche, ottenendo quei risultati attesi in termini di effettiva e completa riqualificazione urbana di tutta l’area. Le indicazioni riportate nelle Norme Tecniche di Attuazione del Nuovo Piano Comunale di Spiaggia (PCS), in relazione al fatto che è in itinere la realizzazione della variante al Piano Regolatore Portuale (PRP), e che è in fase di definizione il Nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), raccomandano particolare cura e attenzione nella predisposizione di qualsiasi intervento di riqualificazione della fascia costiera demaniale. Ciò, soprattutto, in relazione alle creazione di adeguati spazi di interconnessione tra il tessuto urbano e le aree di spiaggia destinate alla balneazione. L’intervento proposto nel presente studio è stato ideato nel pieno rispetto di tali indirizzi, minimizzando il più possibile sia l’invasione della già esigua fascia di spiaggia, sia la realizzazione di estese aree lastricate. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Appare evidente come, qualsiasi tipologia di intervento si intenda applicare alla stretta riqualificazione della linea di costa, esso debba essere strettamente valutato e dimensionato in maniera complementare a interventi di protezione di tipo squisitamente marittimo. Questi possono essere costituiti, in via del tutto esemplificativa e non esaustiva, dalla realizzazione di massicciate, pennelli, dighe di sovra flutto, barriere di tipo sommerso. Un vincolo stringente alla progettazione degli interventi è certamente costituito sia dall’ubicazione dell’abitato, sia soprattutto dalle quote di imposta dei piani inferiori delle abitazioni che affacciano sul mare. Detti parametri, di fatto, limitano l’impostazione di adeguati interventi di protezione dal moto ondoso, che, per il relativo posizionamento plano- altimetrico, ostruirebbero di fatto l’accesso alle pertinenze inferiori dei fabbricati o, quantomeno ne limiterebbero fortemente