REGIONE SICILIA Provincia di A g r i g e n t o C O M U N I D I E

PROGETTO

IMPIANTO FOTOVOLTAICO "SAMBUCA"

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA PARI A 41,43 MW E RELATIVE OPERE DI CONNESSIONE ALLA RTN RICADENTI NEI COMUNI DI MENFI E SAMBUCA DI SICILIA

PROGETTO DEFINITIVO

COMMITTENTE

X-ELIO ITALIA 3 S.r.l

PROGETTISTACorso Vittorio: Emanuele 349

00186 Roma

P.I. 14929461004

CONSULENZA AGRONOMICA Dott.Agr.Georgios Diakenissakis Via Gorgo 3892016 RIBERA (AG) Email:[email protected] : OGGETTO DELL’ELABORATO:

RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA CODICE ELABORATO DATA SCALA FOGLIO FORMATO CODIFICA PROGETTISTA

R.A 15/10/2019 - 1 di 32 A4 R.A – XELIO3-RAgron001R15/10/2019

NOME FILE: .A – XELIO3-RAgron001R15/10/2019

X-ELIO ITALIA 3 S.r.l si ris erva tutti i diritti su questo documento ch e non può essere riprodotto neppure p arzialmente senz a la sua autorizzazion e scritta. Dott.Agr.Georgios Diakenissakis

INDICE INTRODUZIONE ...... 2 IL CONTESTO NORMATIVO ...... 2 DESCRIZIONE DEL SITO E DELLO STATO DEI LUOGHI ...... 3 Ubicazione Dati catastali Produzioni caratteristiche Doc Menfi Sicilia D.O.C Dop Val di Mazzara Vastedda della Valle del Belice DOP Condizioni Climatiche 12 Descrizione del territorio 13 Lotto 1 14 Lotto 2 17 Lotto 3 19 Lotto 4 20 Lotto 5 22 Lotto 6-7 26 Opere di mitigazione 30 Considerazioni conclusive 32

ALLEGATI Planimetria con l’identificazione delle colture attualmente praticate

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Dott.Agr.Georgios Diakenissakis

1.INTRODUZIONE Il sottoscritto Dott. Agr. Georgios Diakenissakis, libero professionista iscritto all’albo dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di col n°448, su incarico ricevuto dalla Società X-Elios S.r.l. ha redatto la presente Relazione Tecnico Agronomica dell’area interessata dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico e delle relative opere connesse, redatta ai sensi della L.R. 29/2015 e del paragrafo 13.3 del D.M. 10/09/2010. La presente ha come finalità la descrizione allo stato dei luoghi e le attività agricole in esso praticate, in particolar modo sulle aree di particolare pregio agricolo e/o paesaggistico; L’impianto sarà composto complessivamente da n.9 sottocampi della potenza variabile da 2,1 MW sino a 7,3 MW, collegati fra loro attraverso una rete di distribuzione interna in media tensione. In particolare, presso il Comune di Menfi, verranno realizzati n.6 sottocampi, per una potenza complessiva pari a 28,43 MW. Presso il Comune di Sambuca, verranno invece realizzati n.3 sottocampi, per una potenza complessiva pari a 13,00 MW

2 IL CONTESTO NORMATIVO Da “Fonti rinnovabili in Italia e in Europa – Verso gli obiettivi al 2020” pubblicato nel mese di marzo 2018 con dati definitivi per l’anno 2016 diffusi dal GSE, l’Italia occupa la terza posizione nella classifica comunitaria ei consumi di energia rinnovabile, con 21,1 Mtep (Mega tonnellate equivalenti di petrolio) ed ha raggiunto l’obbiettivo fissato dall’UE per la fine di questo decennio, e con alcuni anni di anticipo la percentuale di energie rinnovabili sui consumi finali è al di sopra della quota del 17% (overall target); l’Italia quindi con i suoi 21,1 Mtep verdi rappresenta circa l’11% dei consumi di energia da fonte rinnovabile europei. Nel decennio 2005-2016 le fonti alternative in Europa sono aumentate di 85 Mtep e in termini assoluti dopo la Germania, sono Italia e UK i paesi che hanno registrato l’incremento maggiore, e l’Italia occupa il secondo posto nella classifica europea di riduzione dei consumi energetici.E’ chiaro che a questi dati le diverse regioni contribuiscono in maniera differente per la differenziazione geografica degli impianti, ad esempio il 76% dell’energia elettrica prodotta da fonte idrica, è concentrata nelle sei Regioni del Nord Italia, m entre le Regioni del Sud Italia L’attuale Strategia Energetica Nazionale per venire incontro alle problematiche della produzione di energia da fonte rinnovabile con testo approvato in data 10 novembre 2017, alle pagine 87-88-89 (Focus Box: Fonti rinnovabili, consumo di suolo e tutela del paesaggio.), descrive gli 3

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orientamenti in merito alla produzione da fonti rinnovabili e alle problematiche tipiche degli impianti e della loro collocazione. In particolare, per quanto concerne la produzione di energia elettrica a fotovoltaico, si fa riferimento alle caratteristiche seguenti:  Scarsa resa in energia delle fonti rinnovabili. “Le fonti rinnovabili sono, per loro natura, a bassa densità di energia prodotta per unità di superficie necessaria: si devono quindi individuare criteri che possono coniugare la diffusione con contenimento di consumo del suolo e la tutela del paesaggio.”  Il fotovoltaico pone il problema, “consumo suolo”, mentre l’eolico “compatibilità con il paesaggio”.  Sulla base della legislazione attuale, gli impianti fotovoltaici, come peraltro gli altri impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, possono essere ubicati anche in zone classificate agricole, salvaguardando però tradizioni agroalimentari locali, biodiversità, patrimonio culturale e paesaggio rurale”. 3 DESCRIZIONE DEI SITO E DELLO STATO DEI LUOGHI 3.1 Ubicazione Gli appezzamenti oggetto della presente sono sette, di cui cinque ubicati nel Comune di Menfi e gli altri due nel Comune di Sambuca di Sicilia.  Lotto 1, superficie complessiva di ca HA 13,5, C/da Genovese agro di Menfi;  Lotto 2, superficie complessiva di ca HA 11,00, C/da Genovese agro di Menfi;  Lotto 3, superficie complessiva di ca HA 6.50, C/da Genovese agro di Menfi;  Lotto 4, superficie complessiva di ca HA 25.00, C/da Cavarretto agro di Menfi;  Lotto 5, superficie complessiva di ca HA 10.50, C/da Arancio agro di Sambuca di Sicilia;  Lotto 6, superficie complessiva di ca HA 7.00, C/da Tardara agro di Menfi;  Lotto 7, superficie complessiva di ca HA 30.00, C/da Tardara agro di Sambuca di Sicilia; Dal punto di vista cartografico, le opere in progetto ricadono in agro dei Comuni di Menfi e Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, all’interno delle seguenti cartografie:  Fogli I.G.M. in scala 1:25.000, di cui alle seguenti codifiche 266_IV_NO Menfi.  Carta tecnica regionale CTR, scala 1:10.000, fogli n° 618160, n° 619130.

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Dati catastali Comune Fg Part. Q.tà cl. Sup (HA) R.D R.A MENFI 21 51 Sem. 5 06.22.90 96.51 25.74 MENFI 21 52 Sem 5 02.00.70 31.00 8.29 MENFI 21 78 Vigneto 2 00.01.20 1.74 0.56 MENFI 21 79 Seminativo 5 07.18.30 111.29 29.68 MENFI 21 80 AA sem 5 05.00.17 77.49 20.67 AB pascolo 3 00.00.17 0.02 0.01 MENFI 21 101 Seminativo 6 01.14.30 11.86 2.69 MENFI 23 62 Seminativo 5 02.52.50 39.12 10.43 MENFI 23 70 Seminativo 5 06.69.00 103.65 27.64 MENFI 25 25 Seminativo 3 00.88.60 36.61 9.15 MENFI 25 29 A Seminativo 3 00.30.00 12.39 3.10 B Pascolo 2 00.44.30 4.58 1.14 MENFI 25 30 Pascolo 2 00.09.20 0.95 0.24 MENFI 25 69 Seminativo 3 00.80.00 33.05 8.26 MENFI 25 70 Seminativo 3 02.06.60 85.36 21.34 MENFI 25 71 Seminativo 3 02.95.70 122.17 30.54 MENFI 25 72 Seminativo 3 00.30.70 12.68 3.17 MENFI 25 73 Seminativo 3 00.91.40 37.76 9.44 MENFI 25 74 Seminativo 3 01.10.40 45.61 11.40 MENFI 25 78 Pascolo Arb. 2 00.14.40 2.60 0.74 MENFI 25 79 Seminativo 3 00.35.00 14.46 3.62 MENFI 25 101 Seminativo 3 00.76.10 31.44 7.86 MENFI 25 145 Seminativo 3 01.38.80 57.35 14.34 MENFI 25 147 Seminativo 3 02.42.40 100.15 35.04 MENFI 25 148 Uliveto 2 00.29.50 19.04 12.95 MENFI 25 149 Seminativo 3 00.53.60 22.15 5.54 MENFI 25 150 Seminativo 3 00.75.30 31.11 7.78 MENFI 25 227 Seminativo 3 00.45.20 18.68 4.67 MENFI 25 230 Pascolo 2 03.84.60 39.73 9.93 MENFI 25 231 Seminativo 3 00.43.20 17.85 4.46 MENFI 25 233 AA Semin.vo 3 00.17.00 7.02 1.76 AB Pasc.Arb. 2 03.21.60 58.13 16.61 MENFI 25 253 Seminativo 3 00.18.50 7.64 1.91 MENFI 25 343 Seminativo 3 00.18.30 7.56 1.89 MENFI 40 128 Pascolo Arb. 2 00.17.40 3.15 0.90 MENFI 43 187 AA Pascolo 2 06.53.92 67.54 16.89 AB Pasc.arb 2 00.82.18 14.85 4.24 SAMBUCA DI SICILIA 54 74 Seminativo 4 01.13.60 23.47 8.87 SAMBUCA DI SICILIA 54 78 Pascolo arb. U 00.14.40 2.23 0.82 SAMBUCA DI SICILIA 54 134 AA Oliveto 3 00.06.00 3.25 2.48 AB Sem.vo 3 00.01.20 0.50 0.12 SAMBUCA DI SICILIA 54 135 Oliveto 3 00.12.00 6.51 4.96 SAMBUCA DI SICILIA 54 136 Pascolo Arb. U 00.25.60 3.97 1.45 SAMBUCA DI SICILIA 54 318 AA Oliveto 3 06.50.29 352.82 268.80 AB Vigneto 1 00.35.00 35.25 13.56 SAMBUCA DI SICILIA 54 319 AA Oliveto 3 00.15.00 8.13 6.20 AB Pascolo 1 00.02.00 0.36 0.09 SAMBUCA DI SICILIA 54 321 Pascolo 1 00.05.21 0.94 0.24 SAMBUCA DI SICILIA 54 322 AA Oliveto 3 01.50.00 81.34 61.97 AB Pascolo 1 00.19.00 3.45 0.89 SAMBUCA DI SICILIA 66 138 Seminativo 5 03.88.60 60.21 16.06 SAMBUCA DI SICILIA 66 8 Pascolo 3 07.41.00 65.06 22.96 SAMBUCA DI SICILIA 66 37 Seminativo 3 00.11.00 4.54 1.14

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SAMBUCA DI SICILIA 66 48 AA Uliveto 3 02.59.23 124.47 94.83 AB Pascolo 3 01.92.77 16.92 5.77 SAMBUCA DI SICILIA 66 49 AA Uliveto 3 02.48.92 134.98 102.85 AB Pascolo 3 02.05.38 18.03 6.36 SAMBUCA DI SICILIA 66 50 AA Uliveto 3 01.03.53 56.14 42.78 AB Pascolo 3 04.64.57 40.79 14.40 SAMBUCA DI SICILIA 66 54 AA Uliveto 3 01.04.57 56.71 43.20 AB Sem.vo 5 00.12.03 1.86 0.50 SAMBUCA DI SICILIA 66 55 Uliveto 3 00.86.80 47.07 35.86 SAMBUCA DI SICILIA 66 56 Uliveto 3 00.14.40 7.81 5.95. SAMBUCA DI SICILIA 66 76 AA Uliveto 3 00.36.83 19.97 15.22 AB Pascolo U 00.01.57 0.24 0.09 SAMBUCA DI SICILIA 66 77 AA Uliveto 3 01.26.01 68.33 52.06 AB Pascolo 3 01.03.59 9.09 3.21

Per tutti gli appezzamenti, il committente ha stipulato con i proprietari un contratto preliminare di compravendita.

3.2 PRODUZIONI AGRICOLE CARATTERISTICHE DELL’AREA IN ESAME Il territorio presso in esame (Agro di Menfi e Sambuca di Sicilia) ha delle caratteristiche simili, la coltura maggiormente praticata è l’uva da mosto, seguita dai seminativi e oliveti. La zona oltre ad essere vocata alla viticoltura ha la fortuna di avere diverse cantine nel proprio areale dove i produttori della zona possono conferire il loro prodotto. Nell’ area interessata ai fini di valorizzazione e identificazione delle produzioni le aziende possono previa adesione alle seguenti certificazioni:

3.2.1. DOC “MENFI” DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI A DOC “MENFI” Approvato con D.M. 18.08.1995 G.U. 233 – 05.10.1995,Modificato con D.M. 22.12.1995 G.U. 13 – 17.01.1996,Modificato con D.M. 12.02.1996 G.U. 43 – 21.02.1996,Modificato con D.M. 01.09.1997 G.U. 213 – 12.09.1997,Modificato con D.M. 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP

Denominazione e vini La denominazione di origine controllata , con le eventuali menzioni della sottozona per i vini bianchi e della sottozona per i vini rossi, è riservata ai vini bianchi e rossi che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Tali vini sono i seguenti: “Menfi”bianco; “Menfi” Chardonnay; “Menfi” Grecanico; “Menfi” Inzolia o Ansonica; “Menfi” vendemmia tardiva; “Menfi” Feudo dei fiori; “Menfi” rosso (anche nella tipologia 8

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riserva); “Menfi” Nero d’Avola; “Menfi” Sangiovese; “Menfi” Cabernet Sauvignon; “Menfi” Syrah; “Menfi” Merlot; “Menfi” Bonera (anche nella tipologia riserva). Zona di produzione Le uve destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Menfi”devono provenire dalla zona di produzione appresso indicata che comprende parte dei comuni di Menfi, e Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento e Castelvetrano in provincia di Trapani. Per il comune di Menfi l’esclusione è per il territorio posto a sud della seguente delimitazione: dal confine comunale di Castevetrano, all’altezza del casello ferroviario n. 12, si prosegue verso est per la strada vicinale per Porto Palo, per congiungersi con la strada comunale Menfi – Porto Palo, risalendola fino all’incrocio con la ex s.s. 115, da quel punto si segue verso est la strada consortile fino a giungere al Fiume Carboj Per il comune di Sambuca di Sicilia ricadono nella denominazione di origine controllata “Menfi”i vigneti compresi nelle seguenti delimitazioni: 1) i vigneti delimitati a nord dalla s.s.188 fino a giungere all’incrocio con la strada vicinale che conduce alla diga Carboj, per poi seguire la medesima fino alla diga Carboj e segue i confini territoriali a est, a sud e a ovest; 2) i vigneti delimitati a nord dal Lago Arancio e dal Torrente Carbo, dal punto di affluenza nel Lago Arancio risalendo fino alla Regia Trazzera Portella di Gioia, per poi seguire la stessa in direzione sud, fino ad incrociare il confine territoriale comunale, seguendo tutto il confine verso sud – ovest sino a ricongiungersi con il Lago Arancio; 3) i vigneti delimitati a sud dalla s.s. 188, dal punto di congiunzione con il Vallone San Giacomo fino al confine territoriale con Giuliana, seguendo il confine a nord – est sino a incontrare il primo incavo tra la Contrada Fiuminello e Monte Genuardo, il quale scende verso sud seguendo i confini del bosco e, congiungendosi con la Regia Trazzera di Bisacquino, seguendo la stessa in direzione sud – ovest sino ad incrociare la Regia Trazzera Giuliana.

3.2.2.Sicilia D.O.C. (D.M. 22/11/2011 – G.U. n.284 del 6/12/2011) DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Come suggerito dal nome, il territorio di questa D.O.C. comprende l’intero territorio amministrativo della Regione. Si tratta di una D.O.C. che comprende un’amplissima varietà di vini, producibili di fatto con tutte le cultivar autoctone siciliane.

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Base ampelografica: - Bianco (anche in vendemmia tardiva): Inzolia, Catarratto, Grillo, Grecanico, da soli o congiuntamente, - Spumante Bianco: Catarratto, Inzolia, Chardonnay, Grecanico, Grillo, Carricante, Pinot Nero, Moscato Bianco e Zibibbo, da soli o congiuntamente, - Spumante Rosato: Nerello Mascalese, Nero d’Avola, Pinot Nero e Frappato, da soli o congiuntamente, - Rosato, Rosso (anche vendemmia tardiva, riserva): Nero d’Avola, Frappato, Nerello Mascalese e Perricone, da soli o congiuntamente, - Con menzione dei vitigni bianchi: Inzolia, Grillo, Chardonnay, Catarratto, Carricante, Grecanico, Fiano, Damaschino, Viognier, Muller Thurgau, Sauvignon Blanc, Pinot Grigio min. 85%, possono concorrere altre uve a bacca bianca, idonee alla coltivazione nella Regione Sicilia max. 15%; - Con menzione dei vitigni rossi: Nero d’Avola, Perricone, Nerello Cappuccio, Frappato, Nerello Mascalese, Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Pinot Nero e Nocera, min. 85%, possono concorrere altre uve a bacca nera, non aromatizzate, idonee alla coltivazione nella Regione Sicilia max. 15%; - Con menzione di due vitigni: coppie di varietà a bacca bianca o rossa fra quelle menzionate precedentemente. Norme per la viticoltura: - è consentita l’irrigazione di soccorso; - per i nuovi impianti e reimpianti la densità di impianto dovrà essere di almeno 3.000 ceppi/ha, mentre per le forme di allevamento a controspalliera o ad alberello, dovranno essere di 2.500; - la resa massima di uva in coltura specializzata non deve superare le 12,5 t/Ha per tutte le tipologie, il titolo alcolometrico volumico minimo naturale deve essere di 9,50% vol. per le tipologie Spumante, 10,50% vol. per i vini bianchi e 11,50% vol. per i vini rossi. Norme per la vinificazione: - le operazioni di vinificazione e di invecchiamento debbono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali…. Norme per l’etichettatura: nella presentazione e designazione dei vini, con l’esclusione delle tipologie Spumante, è obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’annata di produzione delle uve.

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3.2.3 DOP VAL DI MAZZARA La denominazione di origine controllata "Val di Mazara" è riservata all'olio di oliva extravergine rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Varietà di olivo La denominazione di origine controllata "Val di Mazara" deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olivo presenti, da sole o congiuntamente negli oliveti, per almeno il 90%: Biancolilla, Nocellara del Belice, Cerasuola. Possono, altresì, concorrere in misura non superiore al 10% altre varietà presenti nella zona come "Ogliarola Messinese", "Giaraffa" e "Santagatese" o eventualmente piccole percentuali di altre cultivar tipiche locali. Zona di produzione Le olive destinate alla produzione dell'olio di oliva extravergine della denominazione di origine controllata "Val di Mazara" devono essere prodotte, nell'ambito delle province di ed Agrigento, nei territori olivati idonei alla produzione di olio con le caratteristiche e livello qualitativo previsti dal presente disciplinare di produzione, che comprende, il territorio amministrativo dei seguenti comuni: provincia di Palermo: tutti i comuni; provincia di Agrigento: l'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: , , , Calamonaci, , , Cianciarla, , Mentì, , , Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita del Belice, Sciacca, Caratteristiche di coltivazione Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti devono essere quelle tradizionali e caratteristiche della zona e, comunque, atte a conferire alle olive ed all'olio derivato le specifiche caratteristiche. Pertanto, sono da considerarsi idonei gli oliveti situati fino a 700 m.s.l. i cui terreni risultino di medio impasto, profondi, permeabili, asciutti ma non aridi e siano caratterizzati da un clima mediterraneo sub tropicale, semiasciutto, con una piovosità media che supera i i 500 mm anno e concentrata per il 90% nel periodo autunno-vernino. sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura, devono essere quelli generalmente usati o, comunque, atti a non modificare le caratteristiche delle olive e dell'olio. La produzione massima di olive/Ha non può superare Kg. 8000 per ettaro negli oliveti specializzati. Per la coltura consociata o promiscua la produzione massima non può superare i Kg. 6000 per ettaro. Anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa dovrà essere riportata attraverso accurata cernita purché la produzione globale non superi di oltre il 20% il limite massimo sopra indicato. La raccolta delle olive viene effettuata a partire dall'inizio dell'invaiatura e non deve protrarsi oltre il 30 dicembre di ogni campagna oleícola.

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Modalità di oleificazione Le operazioni di estrazione dell'olio e di confezionamento devono essere effettuate nell'ambito dell'area territoriale delimitata nel precedente art.. La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine controllata "Val di Mazara" può avvenire con mezzi meccanici o per brucatura.

3.2.4.VASTEDDA DELLA VALLE DEL BELICE DOP

La “Vastedda della Valle del Belìce” ha ottenuto la Denominazione d’origine protetta (DOP) dall’Unione europea, il cui regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 29 ottobre 2010 La denominazione di origine protetta Vastedda della Valle del Belìce DOP è riservata esclusivamente al formaggio a pasta filata, ottenuto con latte di pecora allevata nella Valle del Belìce Territori Le radici della vastedda della valle del Belìce appartengono ai territori dei comuni di Santa Margherita Belice, Contessa, Sambuca, Menfi, Partanna e Montevago. Oggi, secondo il rigoroso Disciplinare, la zona geografica di allevamento degli ovini, di produzione del latte, di trasformazione e di condizionamento del formaggio Vastedda della valle del Belìce DOP, è compresa nell’ambito dei territori amministrativi dei seguenti comuni: In provincia di Agrigento: Caltabellotta, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belìce e Sciacca; In provincia di Trapani: Calatafimi, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa e Vita; In provincia di Palermo: Contessa Entellina e Bisacquino limitatamente alla frazione denominata "San Biagio"

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Condizioni Climatiche A seguire si riportano due tabelle con l’andamento delle temperature e della piovosità nei due comuni

In Sambuca di Sicilia si registra una temperatura media di 16.6 °C. Piovosità media annuale di 522 mm.

In Menfi si registra una temperatura media di 17.7 °C. 493 mm è il valore di piovosità media annua

Il clima quindi si può classificare di tipo mediterraneo, estate quindi caldo e siccitoso ed inverno mite, con la massima registrata nei mesi di luglio e agosto,la minima invece che si registra nei mesi di Gennaio e Febbraio In media nell’arco dell’anno si hanno dai 50 ai 60 giorni piovosi, con eventi che spesso assumono carattere torrenziale.

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Le temperature rilevate rispettano l'andamento delle piogge, con un regime termico segnato da un forte contrasto tra l’inverno e l'estate.

L’area è caratterizzata da una buona ventosità, che influenza il clima e la vegetazione; tra i venti che spirano da Nord tipico è il vento di tramontana, freddo-secco, mentre tra quelli che spirano da Sud, lo scirocco, che è un vento caldo-umido.

3.3 Descrizione Il sottoscritto ha consultato la documentazione prodotta dalla committente (contratti preliminari, fg di mappa) e dopo diversi sopraluoghi effettuati la prima settimana dei ottobre 2019 espone quanto segue: per una più chiara esposizione si sceglie di descrivere gli appezzamenti interessati dall’intervento per singolo lotto, come da progetto definitivo:

Lotto 1, C/da Genovese agro di Menfi, dati catastali

Comune Fg Part. Q.tà cl. Sup (HA) R.D R.A MENFI 21 78 Vigneto 2 00.01.20 1.74 0.56 MENFI 21 79 Seminativo 5 07.18.30 111.29 29.68 MENFI 21 80 AA sem 5 05.00.17 77.49 20.67 AB pascolo 3 00.00.17 0.02 0.01 MENFI 21 101 Seminativo 6 01.14.30 11.86 2.69 Stato dei luoghi e colture praticate

Si tratta di due appezzamenti di terreno divisi da una stradella interpoderale con una superficie complessiva pari a 13.34.14 HA, risulta essere pressoché del tutto pianeggiante. Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta essere destinato a: - Seminativo: 6.16; - Pascolo: 1.50; - Uva da mosto: 5.51 ha; - Tare/acque: 0.17 ha; Il vigneto varietà è costituito dalla varietà, pinot grigio ed il sesto d’impianto è 80x240 cm, l’età è di ca 10 anni. Dalla documentazione fornitami, si evince che tale vigneto è stato inserito in una domanda di OCM vino 2019/2020 ed è quindi destinato ad essere estirpato e reimpiantato in un altro sito a disposizione della ditta proprietaria del terreno, pertanto non si avrà alcuna perdita di superfici vitate, tale modifica è stata concordata con la committente.

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La parte del fondo individuata e censita in catasto come seminativo, risulta essere potenzialmente seminabile’. Nelle Tavole, in allegato, si riporta la planimetria dell’appezzamento su base catastale, con ubicazione delle colture attualmente praticate.

Fg 21 p 79-80

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Vigneto di varietà pinot grigio, sesto di impianto 80x240 cm

Fg 21 p 80-101

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L’area individuata come seminabile

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Lotto 2, C/da Genovese agro di Menfi, dati catastali

Comune Fg Part. Q.tà cl. Sup (HA) R.D R.A MENFI 21 51 Seminativo 5 06.22.90 96.51 25.74 MENFI 21 52 Seminativo 5 02.00.70 31.00 8.29 MENFI 23 62 Seminativo 5 02.52.50 39.12 10.43 Stato dei luoghi e colture praticate Si tratta di due appezzamenti di terreno divisi da una stradella interpoderale con una superficie complessiva pari a 10.76.10 HA, risulta essere pressoché del tutto pianeggiante. Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta essere seminabile.

Fg 21 p 51 -52 Si noti l’elevata pietrosità.

Nelle Tavole, in allegato, si riporta la planimetria dell’appezzamento su base catastale, con ubicazione delle colture attualmente praticate.

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Lotto 3, C/da Genovese agro di Menfi, dati catastali

Comune Fg Part. Q.tà cl. Sup (HA) R.D R.A MENFI 23 70 Seminativo 5 06.69.00 103.65 27.64 Stato dei luoghi e colture praticate Si tratta di un unico appezzamento di terreno con una superficie pari a 06.69.00 HA, risulta essere pressoché del tutto pianeggiante. Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta seminabile.

Nelle Tavole, in allegato, si riporta la planimetria dell’appezzamento su base catastale, con ubicazione delle colture attualmente praticate. 19

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Annotazioni

I tre appezzamenti anzi descritti hanno caratteristiche simili, sono tutti serviti da strade interpoderali in ottimo stato di percorribilità, sono pianeggianti e la loro posizione altimetrica è di ca 300 mslm, verificando le foto del passato (fino al 1996) e da informazioni ricevute in detti terreni si sono sempre praticare coltivazioni erbacee (seminativi con regolare rotazione colturale). Si prevede quindi, oltre alle fasce di mitigazione che in seguito saranno esplicitate, di m antenere il manto erboso sotto e tra i pannelli solari, tale coltivazione si può considerare come quella praticata in arboricoltura o viticoltura, questo inerbimento consiste nella semplice copertura del terreno con un cotico erboso e sarà di tipo temporaneo, ovvero sarà mantenuto solo nei periodi più umidi dell’anno (e non tutto l’anno) quindi, quando le risorse idriche nel corso dell’anno si affievoliranno ed inizierà un fisiologico disseccamento, si provvederà alla rimozione del manto erboso. L’inerbimento tra le interfile sarà di tipo artificiale utilizzando specie che richiedono pochi interventi per la gestione. - Vicia sativa (veccia) per quanto riguarda le leguminose; - Hordeum vulgare L. (orzo) e Avena sativa L. per quanto riguarda le graminacee. La copertura con manto erboso tra le interfile non è sicuramente da vedersi come una coltura “da reddito”, ma è una pratica che permetterà di mantenere la fertilità del suolo dove verrà installato l’impianto fotovoltaico.

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Lotto 4, , C/da Cavarretto agro di Menfi, dati catastali

Comune Fg Part. Q.tà cl. Sup (HA) R.D R.A MENFI 25 25 Seminativo 3 00.88.60 36.61 9.15 MENFI 25 29 A Seminativo 3 00.30.00 12.39 3.10 B Pascolo 2 00.44.30 4.58 1.14 MENFI 25 30 Pascolo 2 00.09.20 0.95 0.24 MENFI 25 69 Seminativo 3 00.80.00 33.05 8.26 MENFI 25 70 Seminativo 3 02.06.60 85.36 21.34 MENFI 25 71 Seminativo 3 02.95.70 122.17 30.54 MENFI 25 72 Seminativo 3 00.30.70 12.68 3.17 MENFI 25 73 Seminativo 3 00.91.40 37.76 9.44 MENFI 25 74 Seminativo 3 01.10.40 45.61 11.40 MENFI 25 78 Pascolo Arb. 2 00.14.40 2.60 0.74 MENFI 25 79 Seminativo 3 00.35.00 14.46 3.62 MENFI 25 101 Seminativo 3 00.76.10 31.44 7.86 MENFI 25 145 Seminativo 3 01.38.80 57.35 14.34 MENFI 25 147 Seminativo 3 02.42.40 100.15 35.04 MENFI 25 148 Uliveto 2 00.29.50 19.04 12.95 MENFI 25 149 Seminativo 3 00.53.60 22.15 5.54 MENFI 25 150 Seminativo 3 00.75.30 31.11 7.78 MENFI 25 227 Seminativo 3 00.45.20 18.68 4.67 MENFI 25 230 Pascolo 2 03.84.60 39.73 9.93 MENFI 25 231 Seminativo 3 00.43.20 17.85 4.46 MENFI 25 233 AA Semin.vo 3 00.17.00 7.02 1.76 AB Pasc.Arb. 2 03.21.60 58.13 16.61 MENFI 25 253 Seminativo 3 00.18.50 7.64 1.91 MENFI 25 343 Seminativo 3 00.18.30 7.56 1.89 MENFI 40 128 Pascolo Arb. 2 00.17.40 3.15 0.90

Si tratta di un appezzamento di terreno con una superficie pari a 25.17.80 ettari, con delle caratteristiche pedologiche molto diverse, gran parte è seminabile, infatti viene seminato quasi tutti gli anni, buona parte pero è pascolo con rocce affioranti e una piccola parte (ca 60 piante) è investita ad oliveto, varietà nocellara, inoltre tra le estremità del appezzamento si nota un forte dislivello.

Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta essere destinato a:

- Seminabile: HA 16.97 - Pascolo: HA 7.91 - Oliveto: HA 0.30

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Foto dell’appezzamento 4

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Lotto 5, , C/da Arancio agro di Sambuca di Sicilia, dati catastali

Comune Fg Part Qtà cl Sup (HA) RD RA SAMBUCA DI SICILIA 54 74 Seminativo 4 011360 2347 887 SAMBUCA DI SICILIA 54 78 Pascolo arb U 001440 223 082 SAMBUCA DI SICILIA 54 134 AA Oliveto 3 000600 325 248 AB Semvo 3 000120 050 012 SAMBUCA DI SICILIA 54 135 Oliveto 3 001200 651 496 SAMBUCA DI SICILIA 54 136 Pascolo Arb U 002560 397 145 SAMBUCA DI SICILIA 54 318 AA Oliveto 3 065029 35282 26880 AB Vigneto 1 003500 3525 1356 SAMBUCA DI SICILIA 54 319 AA Oliveto 3 001500 813 620 AB Pascolo 1 000200 036 009 SAMBUCA DI SICILIA 54 321 Pascolo 1 000521 094 024 SAMBUCA DI SICILIA 54 322 AA Oliveto 3 015000 8134 6197 AB Pascolo 1 001900 345 089 Si tratta di un appezzamento di terreno con una superficie pari a 10.49.30 ettari, con delle caratteristiche pedologiche molto diverse, gran parte è oliveto di varietà prevalente nocellara con un numero di piante pari a ca 380,in parte è terreno seminabile, attualmente incolto, buona parte pero è pascolo con rocce affioranti, inoltre tra le estremità del appezzamento si nota un forte dislivello.

Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta essere destinato a:

- Seminabile: 3.00 HA - Pascolo:3.20 HA - Oliveto:3.80 HA - Tare incolto: 0.49 HA

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Foto dell’appezzamento Lotto 5, si nota che confina con la sottostazione Terna

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Foto dell’appezzamento Lotto 5

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Lotto 6, , C/da Tardara agro di Menfi, dati catastali

Comune Fg Part Qtà cl Sup (HA) RD RA MENFI 43 187 AA Pascolo 2 065392 6754 1689 AB Pascarb 2 008218 1485 424

Si tratta di un unico appezzamento di terreno con una superficie pari a 07.36.10 HA, risulta avere una pendenza molto accentuata e si può classificare come pascolo con rocce affioranti.

Lotto 7, , C/da Tardara agro di Sambuca di Sicilia, dati catastali

Comune Fg Part Qtà cl Sup (HA) RD RA SAMBUCA DI SICILIA 66 138 Seminativo 5 038860 6021 1606 SAMBUCA DI SICILI 66 8 Pascolo 3 074100 6506 2296 SAMBUCA DI SICILI 66 37 Seminativo 3 001100 454 114 SAMBUCA DI SICILIA 66 48 AA Uliveto 3 025923 12447 9483 AB Pascolo 3 019277 1692 577 SAMBUCA DI SICILIA 66 49 AA Uliveto 3 024892 13498 10285 AB Pascolo 3 020538 1803 636 SAMBUCA DI SICILIA 66 50 AA Uliveto 3 010353 5614 4278 AB Pascolo 3 046457 4079 1440 SAMBUCA DI SICILIA 66 54 AA Uliveto 3 010457 5671 4320 AB Semvo 5 001203 186 050 SAMBUCA DI SICILIA 66 55 Uliveto 3 008680 4707 3586 SAMBUCA DI SICILIA 66 56 Uliveto 3 001440 781 595 SAMBUCA DI SICILIA 66 76 AA Uliveto 3 003683 1997 1522 AB Pascolo U 000157 024 009 SAMBUCA DI SICILIA 66 77 AA Uliveto 3 012601 6833 5206 AB Pascolo 3 010359 909 321

Si tratta di un unico appezzamento di terreno con una superficie pari a 31.00.80 HA, diviso da una stradella interpoderale in terra battuta, la parte a monte (part.138) è pianeggiante ed interamente seminabile, la parte a valle invece ha una pendenza molto accentuata, anche dal punto di vista pedologico ci sono delle differenze, infatti la parte del terreno coltivabile è investita ad oliveto (varietà prevalente nocellara) per un numero di piante pari a ca 2300, la parte restante invece è pascolo con rocce affioranti. Sulla base del rilievo l’appezzamento risulta essere destinato a: - Seminabile: 3.90 HA - Pascolo:18.00 HA - Oliveto:8.80 HA

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Lotto n.7

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Lotto 7 da notare la presenza di turbine per l’energia Eolica

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Loto 7 da notare la presenza di turbine per l’energia Eolica

L’area circostante i terreni ove è prevista ’installazione dell’impianto fotovoltaico risulta fortemente antropizzata, per via della presenza di strade ed altre infrastrutture, e anche per la pr esenza di alcuni parchi eolici

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Annotazioni

Nei quattro appezzamenti anzi descritti hanno caratteristiche simili, con delle coltivazioni arboree (olivo) e superfici seminabili, pascoli e rocciosi e ricadono all’interno di un areale IBA, Important Bird Areas, sono aree che rivestono un ruolo fondamentale per gli uccelli selvatici e dunque uno strumento essenziale per conoscerli e proteggerli. Per essere riconosciuto come IBA, un sito deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:  ospitare un numero rilevante di individui di una o più specie minacciate a livello globale;  fare parte di una tipologia di aree importante per la conservazione di particolari specie (come le zone umide o i pascoli aridi o le scogliere dove nidificano gli uccelli marini);  essere una zona in cui si concentra un numero particolarmente alto di uccelli in migrazione. Nell’area in oggetto in particolare la specie protetta “coturnice” ,Alectoris graeca saxatilis ,con delle particolari esigenze che deve avere un habitat ad hoc costituito da: “le Cistaceae (Helianthemum sp.), le Leguminosae (Trifolium sp. e Medicago lupulina) e le Graminaceae. Tra i semi ed i frutti le specie più frequenti appartengono alle famiglie Compositae (soprattutto Crupina sp.), Fagaceae (Ostrya carpinifolia, Fagus selvatica), Leguminosae (soprattutto Onobrychis alba), Cistacee (Helianthemum sp.) e Malvacee. Si prevede quindi, oltre alle fasce di mitigazione che in seguito saranno esplicitate, di mantenere il manto erboso sotto e tra i panelli solari, seminando ove necessario leguminose e graminacee in rotazione per creare l’habitat che la coturnice predilige.

Colture arboree della fascia perimetrale – Opere di mitigazione Al fine di mitigare l’impatto paesaggistico, anche sulla base delle vigenti normative, è prevista la realizzazione di una fascia arborea lungo tutto il perimetro dei siti dove sarà realizzato l’impianto fotovoltaico. Dopo una attenta valutazione preliminare su quali colture impiantare lungo il perimetro dei singoli lotti dell’impianto fotovoltaico, analizzando le caratteristiche ed esigenze delle seguenti colture  ogliastro (o olivo selvatico), tradizionalmente utilizzato in Sicilia come pianta perimetrale, ma di dimensioni ridotte e del tutto improduttivo;  conifere (pini e cipressi), molto utilizzate come piante perimetrali in tutta Italia, ma poco adatte perché troppo alte, potrebbero rappresentare problemi di om breggiamento dell’impianto, oltre ad essere del tutto improduttive;  olivo, certamente adatto all’area viste le vaste superfici investite nella zona. 30

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La scelta che si ritiene opportuno fare considerando che nelle particelle oggetto di intervento è coltivato un discreto numero di piante (ca 3700), nei diversi appezzamenti che possono essere riutilizzate, utilizzando quelli con le migliori condizioni. Dimensioni delle fasce e area di impianto: nella fascia perimetrale ( la somma dei perimetri di tutti i lotti) di lunghezza pari a ca 13.300 mt si devono impiantare doppi filari di piante, sfalsati , al fine di realizzare barriere pari a 10 m di larghezza, le piante andranno piantumate con passo di circa 5 mt per un numero complessivo di 5000 piante ca. Preparazione del suolo: Il suolo, naturale o agricolo, è caratterizzato da una componente minerale (data dalla composizione granulometrica e mineralogica della frazione detritica e dalla presenza di nutrienti) e da quella organica (biomassa, residuale e umica) che sono alla base della produttività del soprassuolo vegetale. Il suolo è una risorsa importante è può essere utilizzato, tal quale, come substrato per la rivegetazione o la costituzione di fasce vegetate, oppure, qualora sia necessario aumentarne la quantità o migliorarne la qualità dal punto di vista granulometrico e del contenuto in sostanza organica ed in nutrienti. È fondamentale sottolineare che per garantire al meglio lo sviluppo di una nuova copertura vegetale, è fondamentale una “rigogliosa” crescita delle piante, in funzione delle caratteristiche del terreno dal quale traggono nutrimento, è necessario procedere ad una ricca integrazione con nutrienti minerali e ammendanti organici utili al miglioramento del terreno. L’aratura può rappresentare un intervento piuttosto apprezzato ed in grado di consentire un rapido impianto della coltura creando un sufficiente strato di terreno esplorabile dalle radici del nuovo impianto, una buona capacità di areazione. Una profondità di lavorazione fino a 30-40 cm con una lavorazione alla pari utilizzando aratri reversibili polivomeri, tra l’altro consente un controllo meccanico delle malerbe soprattutto nelle prime fasi di impianto e può essere utile anche per una buona distribuzione degli elementi fertilizzanti distribuiti nel profillo interessato dall’intervento se sparsi precedentemente all’operazione. Per la concimazione di fondo si deve procedere 100 unità di N e P2O5 e 150 unità di K2O per ettaro di superficie. Fondamentale importanza assume anche la profondità d'impianto che deve essere adeguata alle esigenze delle piante da impiantare. Con profondità minima pari a 40-50 cm si ha il migliore rendimento nella crescita delle giovani piante soprattutto nei primi anni; da esso, infatti, dipende lo stato di salute ed il vigore degli alberi e degli arbusti negli anni successivi, anche in considerazione delle difficili condizioni ambientali che talvolta devono sostenere.

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In conclusione, per garantire quanto previsto per la mitigazione dell’impatto visivo dovuto all’insediamento dei pannelli fotovoltaici, si dovranno impiantare ca 5000 piante di olivo, considerando che si andrà a reimpiantare ca 3700 c’è un considerevole aumento del numero di piante di olivo; fermo restando che si farà una selezione delle piante più vigorose che potranno sopportare lo stress dell’estirpazione e reimpianto. Programma dei lavori mesi si gennaio-febbraio, preparazione del terreno entro il mese di marzo, estirpazione delle piante di olivo, e si deve procedere con l’apertura mediante mezzo meccanico di buche squadrate, delle dimensioni di cm. 40 x 40 x40 cm e procedere alla messa a dimora delle piante e piantine. Se la messa a dimora si protrae dopo questo periodo, per evitare che le piantine subiscono stress idrico, sarebbe opportuno intervenire con l’irrigazione. Nei mesi della bella stagione è comunque consigliabile intervenire con delle irrigazioni per sostenere la crescita evitando dei stress idrici alla pianta, l’irrigazione, essendo un’operazione dispendiosa, va presa in considerazione solo per interventi di soccorso e può rendersi necessaria una irrigazione localizzata per favorire l’attecchimento delle piante. Cure colturali consistenti in erpicature, sarchiature e ripuliture devono essere eseguite nei primi tre anni successivi all’impianto. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Considerato che gli impianti proposti vanno ad essere installati in terreni dove non si attuano colture di pregio (eccezion fatta per il lotto 1), ma dove, come si è già detto il vigneto sarà impiantato in un altro terreno di proprietà della ditta cedente senza perdita di superficie coltivata, e considerato che a progetto ultimato il numero di alberi di olivo coltivati sarà sicuramente superiore a quello ante investimento. Tanto doveva il sottoscritto per l’espletamento dell’incarico ricevuto. Ribera 15/10/2019 Il Tecnico

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