... nei ricoveri improvvisati delle notti d’inverno, braccati come lupi, sempre in fuga da una sorte segnata... Cinespettacolo della Grancia

Introduzione di Michele Radice Presidente del Consiglio Regionale di

La Storia Bandita di Gianpiero Perri artistica coinvolgendo popolazioni di questa vicenda epica del mondo ed Oreste Lo Pomo è il filo narrativo, locali, équipe di artisti di valenza rurale lucano. Un itinerario che suggestivo e di effetto, su cui si dipana nazionale ed internazionale, e tradotta valorizzi questo immaginario il grande evento del Cinespettacolo in opera di assoluta qualità e di e che al contempo consenta di della Grancia. Uno spettacolo straordinario impatto emotivo, anche rivisitare la dimensione sociale, di teatro popolare e multimediale grazie all’ausilio di tecnologie avanzate culturale e storica della civiltà rurale, unico in Italia, che ha riscosso e di una vasta gamma di effettispeciali. in un’ottica di sviluppo integrato e riscuote straordinari consensi di Il Cinespettacolo La Storia Bandita è, capace di coniugare cultura, ambiente, pubblico e di critica. Realizzato in questa prospettiva, un tassello storia, economia. Sostenitori di tale nell’ambito del progetto Parco Storico particolarmente pregiato di un disegno processo di valorizzazione del Rurale ed Ambientale cofinanziato progettuale, a cui molto tiene la territorio, abbiamo inteso riproporre dall’Unione Europea e dalla Regione Regione Basilicata, fondato sulla questo testo e questo evento, non Basilicata con il programma valorizzazione di storia, natura solo come riconoscimento istituzionale Leader II, tale iniziativa contribuisce e cultura del territorio. In particolare “di un lavoro ben fatto”, di un alla attivazione di un processo di occorre recuperare l’intuizione risultato conseguito, ma anche sviluppo rurale e culturale mediante originaria che presiedieva tale disegno e soprattutto come esempio di cosa la valorizzazione della memoria e può, nella realizzazione del Grande è possibile fare e si può fare in terra storica e dell’identità locale. itinerario del Brigantaggio definire uno di Basilicata per dare concretamente Una delle pagine più controverse scenario ideale entro cui far vivere la vita ad una progettualità credibile e maggiormente significative della Grancia ed il suo Parco, potendolo di turismo rurale e culturale di storia della Basilicata e dell’Italia riconnettere all’area di eccellenza. nascente, il brigantaggio, viene ed ancor di più all’area del rivisitato in forma spettacolare ed -Melfese, vero epicentro Cinespettac

Presentazione di Gianpiero Perri Ideatore del Progetto

Nel presentare il testo “La Storia che si alternano sulla scena da ormai cercato di inquadrare le vicende Bandita” occorre sottolineare che la tre anni per donare quelle emozioni narrate nel contesto storico dell’epoca, sua fortuna è principalmente dovuta che solo il rappresentare la storia di un e di dar voce ad uomini, aspirazioni, alla straordinaria circostanza di popolo sa suscitare. Una Storia contrasti, di un periodo cruciale della costituire il filo narrativo di un evento Bandita appunto, dall’ambivalente storia moderna. Un lettore attento culturale e spettacolare senza significato di storia di banditi, come ritroverà nella Storia Bandita rinvii e precedenti in Italia: il Cinespettacolo vorrebbe una certa storiografia con richiami a molteplici autori ed opere tra della Grancia. riferimento al sanfedismo, alle cui l’autobiografia di Carmine Donatelli Pagine, dunque, pensate e scritte per insorgenze e al brigantaggio Crocco, il famigerato generale dei una particolare forma di post-unitario, o forse più briganti, il diario di Josè Borjes, fedele rappresentazione mutuata dalla celebre verosimilmente negata, rimossa, seguace della causa del trono Cinescena di Puy du Fou. perché non coerente con una certa e dell’altare venuto in Basilicata con Un testo destinato a prendere corpo mitologia corrente. Una vicenda, quel- l’intento di porsi a capo del in centinaia di protagonisti, nella voce la della Basilicata e del Mezzogiorno brigantaggio per orientarlo in senso di attori ed attrici di fama nazionale d’Italia tra il 1799 ed il 1861, filo-borbonico, alle pagine suggestive e ad avvalersi di una straordinaria raccontata senza nostalgie o rancori. ed appassionate di Carlo Alianello, colonna sonora, di suggestivi effetti Un itinerario complesso, a volte con- agli studi di Rodolico, De Jaco, speciali e di uno scenario naturale di traddittorio, dove le aspirazioni profon- Molfese, De Sivo e dello stesso Pedio, assoluta forza evocativa. de di un popolo, l’affermazione della per citarne alcuni. La Storia Bandita nasce dunque propria identità e dignità fanno i conti In tre stagioni La Storia Bandita ha all’interno di una forma artistica di con movimenti, simboli e vessilli che di registrato oltre 100mila spettatori, e assoluta qualità, e vive, ed è qui il suo volta in volta se ne fanno interpreti. basta spigolare su Internet per verifi- carattere forte, grazie al volontariato, Con la guida di un grande storico, carne l’eco e la notorietà. Molto più di alla passione di uomini e donne, oltre Tommaso Pedio, un opera di teatro popolare e di un 450, e tra essi di interi nuclei familiari, insieme con Oreste Lo Pomo, abbiamo originale forma di spettacolo, da noi colo della Grancia

stessi denominato Cinespettacolo, il supporto iniziale di uomini molteplici intelligenze e volontà. quasi a volerne rimarcare la struttura di spettacolo come Ninì Mastroberti Vive di esse. Oggi, senza atipica, una sorta di film dal vivo, di e Gianpiero Francese, e il supporto il contributo per la quasi totalità grande musical show, questa iniziativa determinante di Ignazio Petrone volontario, di tutte le persone si è imposta come evento culturale, e Nicola Manfredelli, Peppe Paternò menzionate e di altre ancora citate come dinamizzatore sociale, culturale e Michele Prestera, attuale Presidente nelle pagine seguenti, la realizzazione ed economico di un’area interna della della società PAL promotrice di questo evento non sarebbe possibile. Basilicata, per tutto il periodo estivo. dell’iniziativa, questa impresa non Non si tratta di elencare persone Situato nel Parco della Grancia, a 12 sarebbe stata possibile. Ma un’opera e contributi, si tratta di far stato Km da , forte di uno scenario così imponente, che ha mobilitato e riconoscere la plurale titolarità naturale straordinariamente evocativo e risorse rilevanti, è anche e soprattutto dell’opera. Nulla si concretizza infatti bello, parte integrante e coprotagonista il frutto dell’impegno della Comunità senza il cuore, l’intelligenza e la dello spettacolo, in agro di Brindisi Montana Alto Basento e dei sindaci volontà di specifiche persone. Montagna, la Storia Bandita, è il di Avigliano, , La comprensione della qualità frutto di un impegno corale. Senza la Filiano,Pietragalla, Pignola,Vaglio. e quantità degli apporti dimensiona competenza straordinaria di un grande Da allora si sono aggiunti nuovi l’opera stessa, così come le pigre creatore di eventi come Jean-François compagni di viaggio e segnatamente e pesanti resistenze o peggio gli ostacoli Touillaud, la presenza registica l’Amministrazione Provinciale di frapposti che immancabilmente estremamente qualificata ed incisiva Potenza. Nè fanno mancare il proprio segnano ogni sofferta ed entusiasmante di Victor Rambaldi, il talento artistico sostegno il Ministero per i Beni esperienza. Conforta però il sempre di Gerardo Viggiano, costumista e le Attività Culturali, l’APT, la più esteso successo di pubblico e la e scenografo, le coreografie suggestive Camera di Commercio di Potenza, crescente attenzione, come questa ed avvincenti di Carmelina Iannelli, e soprattutto la Regione Basilicata. pubblicazione dimostra, della Regione l’abnegazione e il rigore professionale Una iniziativa di tale rilevanza Basilicata per il Cinespettacolo della di Maria Gerardi e Claudio Paternò, necessita della mobilitazione di Grancia. Cinespettac Sono trascorsi ormai diversi anni dall’af- ta, è la memoria delle ragioni e dei sen- evoca ricordi, immagini, sensazioni, fermazione dello Stato unitario. Bollati timenti di riscatto che diedero vita a impresse con il ferro e il fuoco nei dalla storia con il marchio infamante di quel vasto fenomeno di resistenza e remoti angoli della memoria di un briganti, senza distinzioni di sorta, marci- reazione che fu il brigantaggio. popolo, quello meridionale. In sotto- scono nelle prigioni italiane molti di A dar voce a questa storia di passioni, fondo il rumore del vento, quel vento coloro, uomini e donne, che si oppose- tumulti e disperazione, è Carmine che soffia nei freddi inverni lucani e che ro all’unificazione d’Italia sotto la bandie- Crocco, leggendario capo dei briganti. trasporta parole e suoni di giorni lonta- ra dei Savoia. E con loro, rimossa, bandi- Ormai vecchio, Crocco, dal carcere ni, introduce la scena.

Calpestati, ci Vendicammo

Brigantessa "Giamm contr ai piemontes, a Crocco Silenzio. Silenzio. Vittorio Emmanuele a sti fetient, Uno, due, tre, tanti, non ricordo Statv citt’. è fernure a rivoluzione quanti, lunghi anni dietro una grata, Sentir’ u vent’ delli galantuomini è cominciata a marcire... per essere stato capo dei u pulevine. quella delle pezze al culo”. briganti... Generale. Ma io, Carmine Quanta nott’ Donatelli Crocco, non fui ladro di ori e quanta giorn’. E noie femmene o a fa a uerra e cavalli, volgare assassino come ind’ sti muntagne, o ad aspettà taluni credono... vogliono che si cu fredd (Chiatre), i cumpagn nost’ breant’ creda! Amante di quiete, di pace, col freddo e sott’u sol’. sott a stu castiedd' pronto a soccorrere chicchessia, io Quanta tristezza u castiedd’ Fittipald’. non cercai litigi, ma... guai a chi mi ogni volta ca t’n fuiv (giv) E ascolto il vento stuzzicava. Un secondo di tempo che che te andavi via u saccio e sento la tua voce. l’avversario mi concedeva, era sole i - madonna mia - quanta cadavere... con qualunque arma, preghiere au munastere d'la Grancia. Coro fosse pure a sassate. Calpestati, ci vendicammo. Nun l’agg e nun a pozz scurdà Coro la voce tua, la voce di Carmine, Una luce fioca permette di scorgere la Il brigante è come la serpe. sagoma di un uomo dietro una grata. Se non la stuzzichi non ti morde. colo della Grancia Le parole di Crocco, la sua autodifesa, Vincenzo, causa di molte sciagure della ma anche il suo spirito di ribellione mai famiglia Crocco, che si insinua quel sopito, rappresentano la chiave di lettu- desiderio di vendetta che segnerà l’ani- ra di una storia, dentro cui si snoda, mo del capo dei briganti. non solo la sua vicenda umana, ma il clima di un’epoca, spesso segnata dal- l’arroganza di alcuni potenti. E proprio dalla prepotenza di un signorotto, Don

Storia della Famiglia Crocco

Nella scena la casa della famiglia Minacciosi arrivano due uomini a La Madre Crocco. Sull’uscio, seduta su una cavallo: Don Vincenzo, il padrone, Chi sei, cosa vuoi? Portatelo via! sedia di paglia, la madre di Carmine e il suo servo. Cercano il responsabile Via da me questa serpe! incinta, con una bambina in braccio. dell’uccisione di una cagna. Accusano uno dei figli di Crocco. Crocco Maria, E lo aggrediscono. La madre di Rifiutato da mia madre, s’impadronì Madre di Crocco Crocco, incinta, si scaglia contro di me un impulso smodato, un Oi ninna nanna, ninna, ninnarella, Don Vincenzo a difesa del figlio... bisogno irrefrenabile di vendetta. lu lupe s’è magnate la picurella. Colpita con un calcio nel ventre, Picurella mia, cume faciste, la donna cade a terra semisvenuta. Nel racconto di Crocco il dramma quanne ‘mocca a lu lupe te vediste. della follia della madre. Picurella mia, cume farai Coro quanne ‘mocca lu lupe te vedrai... Maledetta fu la cagna di Don Crocco Vincenzo, maledetta la cagna del Come incubo notturno il suo volto, Crocco padrone. Sgozzò un povero coniglio. devastato dalla follia, nelle sue parole Secondo di cinque figli, Donato, La uccidemmo. E furono odio e dolore. il tormento di un’ossessione. Rosina, Antonio e Marco i miei fratelli, vivevamo con quella santa Crocco La Madre donna di mia madre, bella già nel Innanzi ai miei occhi, occhi di Colpisci, vendicami figlio mio, altri nome: Maria Gera’ di Santo Mauro bambino, mia madre oltraggiata, non ebbero pietà di noi. e con mio padre, Francesco Donatelli percossa...Impotente, sentii dalle Crocco, che vedevamo solo a sera, viscere salire il veleno dell’odio Coro grondante di sudore e sporco di terra. e nella mente il tarlo del rancore. Colmò la madre pazza la disgrazia. Stava per venire al mondo il sesto Aveva perduto, ancora in grembo, In casa povertà e mestizia. figlio quando Iddio o il Diavolo l’ultimo suo figlio, mio fratello, E ancora la sventura non è sazia. chissà, prese a flagellarci. e con lui per sempre, la ragione. Sconvolta per sempre è la vita della famiglia Crocco e con essa quella di una comunità. La morte di Don Vincenzo, per mano ignota, momento culminante della scena, annuncia nuove sciagure. Cinespettacolo

Morte di Don Vincenzo

Coro Senza altare e senza incenso nella polvere giace Don Vincenzo. L’arresto del padre di Crocco, sospetta- duramente provato di Carmine to, senza alcuna prova, dell’assassinio di Crocco, a simbolo della condizione di Don Vincenzo segnerà profondamente una intera comunità che non riesce ad il destino di quella famiglia, già provata ottenere giustizia. dalla tragedia che aveva colpito la madre. La forza della prepotenza sem- bra non conoscere argini. La storia di dellauna famiglia assurge, nell’animoGrancia così

Arresto del Padre di Crocco

Folla di donne e contadini È innocente. È innocente. È innocente. Francesco Crocco è innocente.

Coro di donne Quando serve un colpevole lo si trova sempre tra la povera gente. Cinespettacolo dell Sulla scena fa la sua comparsa il vecchio la Rivoluzione che, con l’ausilio dell’e- zio Martino, ultimo riferimento di una sercito francese, darà vita alla breve famiglia ormai distrutta. È lui a dar voce stagione della Repubblica Napoletana all’impeto di riscatto, al sentimento di (1799). ribellione, all’ingiustizia. È lui la voce di una generazione che ha già tentato la strada della rivolta, che ha affidato le proprie speranze alla Rivoluzione; quel-

Zio Martino

Crocco Chi potrà dimenticare quella triste sera... lo zio Martino che con voce roca e ferma, ci svelava il nostro amaro destino. Ciascuno di noi doveva provvedere a sé stesso. La nostra famiglia era finita.

Zio Martino Non ci posso far niente. Non doveva finire così. Bisognerebbe rifare il mondo, daccapo, o dire a Dio - tremenda bestemmia - di rifarlo. Per parte mia c’ho provato... a vent’anni, quando si vive di speranza. Liberté, egalité... siamo uguali, simmo uguali. Ciò che è mio è tuo, ciò che è tuo è mio. Basta con i re, niente più padroni, pure il padreterno se ne doveva andare. Così si cantava, si urlava attorno all’albero della libertà. a Grancia I principi della rivoluzione francese e la conosciuta prima, di un mondo diverso, rivoluzione napoletana del 1799 ali- radicalmente diverso. Il suo simbolo è mentano speranze di riscatto sociale. un albero... l’albero della libertà. Rovesciato il trono, tutto il vecchio mondo sembra dover cadere. Grandi sono le ansie e le attese. Per molti è la promessa di terra, di una libertà mai

Festa dell’Albero della Libertà

Uomo Ci attendono giorni di felicità. aviglianese Gioite. Cittadini, Rovesciato il trono il popolo è il i francesi sono arrivati a Napoli nuovo sovrano. e con i Francesi è arrivata Viva l’uguaglianza, morte al tiranno. la libertà e la repubblica. Viva la Repubblica, morte Il re è fuggito. al tiranno. La tirannia è finita. Finalmente siete liberi. Gruppo di Uomini liberi. repubblicani Scendete in piazza, portate le Viva il popolo re. Morte al tiranno. coccarde tricolori. Evviva. Morte al tiranno. Nel racconto dello zio Martino all’entu- siasmo dell’adesione rivoluzionaria della prima ora si associa il ricordo dei tragici episodi di violenta repressione, come quello di Viggiano, compiuto alcuni anni dopo (1806), proprio in nome di quegli ideali e di quei simboli rivoluzionari nei quali aveva creduto. Cinespettacolo

Il Terrore

Zio Martino morte e distruzione. Non si era ancora spenta l’eco di Povera vecchia la zia Teresa, uccisa quell’ebbrezza, di quell’incontenibile come un cane, e Maria Francesca, gioia, di quelle risa che già era giovane, bella... era scesa la sera. non conobbe l’amore, ma la morte E fu silenzio e deserto, in una sera d’estate. mentre l’aria s’impregnava di acre E Pasqualino, aveva soli 11 anni... odore di sangue... e tutti gli altri ammazzati in nome Era il 22 di agosto. della libertà. Sentii arrivare una colonna infernale. Per quelli che si opponevano ai Vidi le bandiere, erano quelle francesi, solo disprezzo. E per in cui avevo sperato, ma portavano disprezzo ci chiamarono Briganti. Nella ricostruzione dello zio Martino si tentativo di affermare, con tutti i mezzi, leggendario di cui si circondava l’impre- sovrappongono fatti storici e avveni- l’ansia di libertà, di pane e di terra, di sa sanfedista e con essa la storia di quel- menti svoltisi in momenti diversi. Ma il dignità, di un popolo. Se la Rivoluzione le tante Insorgenze popolari che divam- filo logico che li unisce è, nella mente di aveva deluso, con le sue mancate pro- parono ovunque in Italia contro l’inva- questo vecchio ribelle, inequivocabile. La messe, ecco il suo spirito pronto ad sione napoleonica. Ma riaffiora anche storia che prende vita nelle sue accora- accogliere con rinnovato slancio l’appel- l’amarezza per l’ennesima delusione di te parole e in quelle del suo amico frate, lo del cardinale Ruffo a liberarsi dai fran- un cambiamento che tarda ad arrivare. o dellapadre Rocco, è il continuo e disperatoGranciacesi e dai giacobini. Rivive così l’alone

Le Insorgenze

Zio Martino e restaurare il trono, ci unimmo a lui. ribellavano al vittorioso esercito Sà di ruggine l’amarezza e di fiele il Portava con ugual dignità porpora del Bonaparte. disincanto. Soltanto adesso capisco le e armatura. Per vessillo una croce Quando il mite Ferdinando III di parole di quel monaco, Padre Rocco. bianca, in aiuto aveva Sant’Antonio. Toscana era licenziato dai nuovi Invincibile, prometteva di togliere padroni e i nobili fuggivano, i contadini Padre Rocco le tasse e far pagare a ricchi e baroni. insorgevano al grido di Viva Maria! Figlio mio, voler vivere senza Dio In migliaia ci ritrovammo a . Quando nelle Marche scappavano è come pensare il giorno senza il sole. generali e soldati pontifici e il vecchio Come puoi credere ad una libertà che Zio Martino Papa arrestato era condotto via nega Dio, che nega quanto abbiamo Riconquistammo Napoli ed il Regno da Roma sua, non i Prìncipi cattolici di più caro... Che uccide il re ma perdemmo la speranza; nulla era protestarono, non Roma papale - u patre nuostro in terra -. cambiato. Effimera vittoria! insorse, ma i contadini caddero Dal sangue degli uomini non verrà Arroventata dagli odi e dalle passioni a migliaia per la loro fede e per il mai giustizia, mai. Solo il sangue di di chi cercava vendetta e rivalsa. loro paese. Cristo ci salverà. Fu fuoco di paglia, tutto tornò come Quando vilmente il re di Napoli prima, anche i Francesi. fuggiva all’avanzare dello Zio Martino Championnet i montanari degli Quante volte con rabbia pensavo al Padre Rocco Abruzzi, i contadini di terra di lavoro, sogno svanito. Ai francesi che Martino, è sempre il popolo l’umile i Lazzaroni di Napoli si opposero in vincitori in terra straniera godevano protagonista delle grandi storie. una lotta sanguinosa e disperata. dei nostri sudori e delle nostre donne. Quando i reggitori della Repubblica Spietati con la povera gente, affamati di San Marco, strappavano le insegne Zio Martino di oro e denaro, un regalo ci fecero: del leone alato furono i contadini del Come fiume impetuoso il corso della tasse, nuove tasse. veronese a gridare Viva San Marco! storia sembrava andare contro di noi. E i padroni, sempre gli stessi, dalla Quando Carlo Emanuele Lagonegro, Maratea, Viggiano, parte dei vincitori. “Chi tiene grane abbandonava Torino, i montanari Lauria... chi potrà dimenticare? e vino ha da esse giacubbine”. resistevano strenuamente allo Ovunque repressione, ovunque Ma quando sentimmo di un cardinale straniero. Quando in Lombardia gli baionette francesi. Briganti e non che voleva cacciare i francesi Austriaci si ritiravano, i contadini si patrioti. Nemmeno il nome di patrioti. Cinespettac Si compie un ideale passaggio di testi- simbolo di tutto un popolo. Dalla sua dà alla macchia. Catturato, è a Rionero mone dallo zio Martino a Carmine biografia affiora un nuovo drammatico quando esplodono i moti insurrezionali a Crocco. Nonostante le illusioni e le episodio che suggella definitivamente il favore dell’Unità d’Italia. Nel trambusto delusioni conosciute dalla generazione suo destino di ribelle. Mentre prestava generale fugge dal carcere e si pone al di Martino, le ragioni di riscatto chiedo- servizio, nell’esercito borbonico, venuto seguito di Garibaldi. Comincia così la sua no ancora di essere soddisfatte alimen- a conoscenza del tentativo di disonora- vita da guerrigliero. Nella metafora sceni- tando un rinnovato spirito di rivolta. È re la sorella, diserta, e tornato in paese ca delle tre divise c’è tutto il percorso di Crocco, d’ora in avanti, il protagonista- si fa giustizia. Ricercato per omicidio si Crocco: borbonico, garibaldino,brigante.

Il Brigante Crocco

Crocco (soldato borbonico)

Il sangue non è acqua e quel sangue che ribolliva nelle vene di zio Martino era il mio sangue, il sangue della mia gente. Mi arruolai nell’esercito borbonico, ma presto divenni disertore.

Crocco (garibaldino) Era il 1860, abbandonai il re Borbone per unirmi a Garibaldi. Riaffiorò la speranza del riscatto, di pane, di terra finalmente nostra. Viva Vittorio Emanuele, viva l’Italia. Vincitore tornai al mio paese. Ancora una volta nulla era cambiato.

Crocco (brigante) Chi comandava era contro di me, pure il re piemontese. Di antichi fatti accusato per difendere la mia libertà mi rifugiai tra i boschi, in montagna. Ed eccomi brigante, faccia al sole, tra vette e dirupi scoscesi, fiumare. Brigante come la montagna, la nostra mundagna fatta di uomini e cose.

Crocco A noi miseri nulla è perdonato. Fatta era l’Italia, ma non le sue promesse. Libertà e terra non erano a noi concesse. colo della Grancia Il desiderio di Crocco di sorgere a danno vita ad una lotta disperata. La arriva a mobilitare oltre centomila nuova vita, di riacquistare la libertà per- Basilicata diventa così teatro di guerra uomini. Alla violenza del nuovo Stato duta, di ridare onore alla sua famiglia, si di interesse europeo, di qui la presenza corrisponde la feroce resistenza dei intreccia ormai con le speranze di un di un manipolo di legittimisti francesi e briganti. intero popolo di riscattarsi, di afferma- spagnoli, tra cui Borjès, accorsi a com- re la propria dignità, di soddisfare la battere in terre lontane. Bollati come fame di terra e di libertà. Insorti in briganti, gli insorti sono trattati come nome dei Borboni i contadini lucani belve da un esercito di repressione che

Crocco Generale dei Briganti

Brigantessa , Filiano Fascemm’ ammuina che fresche di giovinezza, prima che la festa finisce. chi per violenza, chi per amore Finalmente con la pancia piena tutte per disperazione, ed ubriache di vita, di sole. ci ritrovammo Per scurdarc’ a morte a strisciare come serpi, compagna azzeccuse rabbiose come lupi Già la morte, con occhi di paura. che non si può guardare in faccia A contenderci pane ed uomini Coro di donne come il sole con lo stomaco a pezzi Madonna nera di Viggiano, martiri che attendo tutti i giorn’ e la testa che scoppia e santi proteggete Crocco lo generale come si aspett' a morte e come come Caruso e Crocco de li briganti. si spera nell’amore, pe’ g’lusia. amore che diventa g’lusia, Folla di briganti tradimento e follia Ho sentito il gelo Lunga vita a Crocco, generale dei come sta uerra. e la vita fermarsi. briganti! E a il più Fascemm’ festa. uagliò. D'un tratto l'odio fedele dei suoi aiutanti! Fascemm’ ammuina. torbido più che acqua sporca e la g’lusia Crocco Na femmena perduta, assetata passione che divampa Con me, sotto di me, oltre duemila. di sangue, danaro. ti spezza le reni Contadini, uomini dalla mano lesta, Così dicevano di me ti toglie il respiro soldati sbandati e persino figli e se li porti il diavolo. nu pensiero fisso come chiodo di terre lontane venuti a combattere femmene senza onore, ca ti rivolta l'anima. per Iddio e per il Re. cagne da schiacciare E quegli sguardi ... un francese, Langlois, alcuni mene ca niende… incrociarsi, sfidarsi spagnoli e tra essi un vero generale, per i soldati cu i coppele rross’ Caruso - Crocco forse di troppo... Borjès. Non agg nome, doie cani arrabbiati Tre briganti veri e furono briganti sono senza nome come tante, cu sangh' all'uocchie tutti gli altri... si tante, di Rionero, Atella, pe ’sti uocchj’. Al grido di Francesco II insorge il popolo di Basilicata. Barile, Ginestra, , , Melfi.

Folla di briganti Viva Francesco II! Viva il generale Crocco! Più aumenta la repressione più cresce la rivolta. L’esercito sabaudo mira a far terra bruciata attorno ai briganti, terro- rizzando le popolazioni con pene seve- rissime anche in caso di semplice sospetto di complicità.Cinespettacolo

La Repressione del Brigantaggio

Soldato Borjès In nome del Generale Pinelli, Venuto da lontano per combattere chiunque sarà colto con armi di por Dios y el Rey, io José Borjès mi qualunque specie sarà fucilato ritrovai dove neanche le leggi immediatamente. Egual pena a chi dell’onore militare esistevano... spingesse con parole i villani a Trattati come belve, come belve sollevarsi. Egual pena a chi insultasse reagivamo. il ritratto del re o lo stemma dei Dappertutto disordine. La miseria Savoia o la bandiera nazionale. può solo suscitare tumulti non rivoluzioni. Crocco Avessi avuto 500 uomini ad Da gennaio a ottobre 1861, 1428 obbedirmi e già la causa dei Borboni paesi insorsero. 9.000 persone sarebbe riscattata. Partii pensando di fucilate. 10.000 feriti, più di 13.000 tornare... rinchiusi nelle carceri. Pues no es triunfo el nacer grande 70.000 giovani strappati alle famiglie sino solo el saber serlo, ebbene sì, che videro venir meno braccia preziose non è gloria il nascer grande ma solo per il lavoro nei campi, costretti il saper esserlo. a diventare soldati di uno Stato che E come me, per gloria ed onore, non era il loro. Nuove tasse e gabelle molti valorosi compagni. e leggi che imponevano il terrore. Non così Crocco ed altri briganti alla Cresceva la miseria. Esplodeva la ricerca di terra e di un brandello di rivolta. libertà. A far precipitare gli eventi il dramma umano della gelosia. Il brigante Caruso vede la sua Filomena diventare l’amante di Crocco. Tradisce i suoi compagni e guida i soldati del re piemontese in dellamolte azioni repressive. Grancia

I Briganti Traditi

Coro di donne Sui briganti e sul loro accampamento spira il vento del tradimento.

Coro di donne In nome del padre, del figlio, e dello spirito santo e così sia. Caruso ha venduto Crocco per gelosia. O Madonna santa, hanno tradito li briganti. Fuggite da sta’ terra, avite perso a guerra. Piemontesi o Borboni, site mort’ sule vuie cafoni. Cinespettacolo Il nuovo potere costituito liquida il fenomeno del brigantaggio come vicenda meramente criminale. La sen- tenza, e non solo quella giudiziaria, sembra definitivamente emessa... Ma dinanzi al tribunale della storia Carmine Donatelli Crocco ed i briganti ripren- dono la parola.

Il Processo

Coro vollero vendere l’onore di mogli e Come un macigno il verdetto giovani figlie; molti costretti alla della storia, per il popolo dei cafoni macchia per accuse false, vittime bandita è la memoria. d’odio, e anche soldati di un re, spodestato e deriso. Crocco Un grappolo di uomini che divenne Giudicarci ... Vorreste giudicarci, un esercito. guerra un’infinità di uomini armati. liquidarci come volgari ladri e E intorno a noi il timore e la Nei nostri villaggi, saccheggi, incendi, assassini? complicità di un popolo. rapine. Per noi un solo Come avremmo potuto sopravvivere Quel popolo che disprezzato da regi destino - briganti o emigranti. nel fitto delle boscaglie, nei ricoveri funzionari ed infidi piemontesi Molti, molti si illusero di poterci improvvisati delle notti d’inverno, sentiva forte sulla pelle che a noi era usare per le rivoluzioni. braccati come lupi, sempre in fuga negato ogni diritto, anche la dignità di Le loro rivoluzioni. Ma libertà non da una sorte segnata, alla disperata uomini. Dignità negata a loro, popolo è cambiare padrone. Non è parola ricerca di una terra di sole! dei cafoni. vana ed astratta. Stranieri nei nostri paesi, oltraggiati E chi poteva vendicarli se non noi, È dire, senza timore, “è mio” e dalla storia e dal tempo, sembrava accomunati dallo stesso destino. sentire forte il possesso di qualcosa, giunto il momento del riscatto... Cafoni anche noi, non più disposti a a cominciare dall’anima. Fatale illusione... Con me uomini chinare il capo. Calpestati, come È vivere di ciò che si ama. e donne che non vollero piegare la l’erba dagli zoccoli dei cavalli, Vento forte ed impetuoso in ogni fronte dinanzi al sopruso, gelosi di calpestati ci vendicammo. generazione rinasce. usanze e costumi, uomini che non E contro di noi in questa sporca Così è stato, così sempre sarà. della Grancia

CROCCO 2003, foto Carlos Solito Cinespettacolo della Grancia Cinespettacolo

La Società PPAL presenta

IL CINESPETTACOLO Assistenti di scena Voci cori DELLA GRANCIA Vincenzo Arcieri, Raffaele Perillo, Stefano Benassi, Myriam Catania, La Storia Bandita Annamaria Pisani, Rocco Romanelli Giuppy Izzo, Eugenio Marinelli, Direzione tecnica Giovanni Petrucci, Carlo Reali, Testo di Chiara Salerno, Marzia Villani Gianpiero Perri Massimo Orsi Équipe tecnica Adattamento di Architetti scenografi Massimo Orsi (luci) Oreste Lopomo Emmanuel Bourgeois, Alessandro Amendolara (suono) Olivier Nguyen-Huu Consulente storico Giovanni Sileo (seguipersona) Tommaso Pedio Fabiano Nicola Rosa (cinema) Realizzazione immagini Regia Prezioso Scavone (diapositive) Frédérique Touillaud Rocco Telesca (energia e pirotecnia) Victor Rambaldi Mariano Izzo (acqua e pirotecnia) Realizzazione sonora e missaggio Assistente di regia Responsabile sicurezza Birdland Music Studio, Carmelina Iannielli Giacomo Claps Tide Records sas FonoRoma, Studio Pumais, Steps Multimedia, Direzione artistica e tecnica Coordinamento e logistica attori Joel Fajerman Créations Musicales Jean-François Touillaud Gino D’Angelo & Sonores Assistente alla direzione Musica di artistica e tecnica Lucio Dalla, Luciano Di Film Clip su musiche di L. Dalla Maria Gerardi Giandomenico, Joel Fajerman, e A. Venditti diretti da Victor Coreografie Giampiero Francese, Eddy Napoli, Rambaldi: Maria Elisa Basconi Eldo Papiri, Davide Petrosino, Carmelina Iannielli (Direttore fotografia); Paolo Benassi Antonello Venditti (Montaggio); Augustus Color s.r.l. Assistente coreografo Pellicola Kodak (Laboratorio sviluppo Interpreti delle musiche Francesco D’Atena e stampa); Daniela Allegra, Antonio Lucio Dalla, Lidia Martinico, Mancino, Domenico Mastroberti, Scenografia, costumi Eddy Napoli Rosa Spera, Francesco D’Atena Gerardo Viggiano Voci di (Attori) Assistente costumi Barbara Castracane (Maria), Lina Gerardo Vista Sastri (Filomena), Paolo Ferrari (Zio Responsabili produzione Martino), Orso Maria Guerrini Nicola Manfredelli, Gianpiero Perri, Assistenti accessori (Borjès), Michele Levita (Soldato), Ignazio Petrone, Michele Prestera Gianpaolo Damiano - Paolo D’Angelo Domenico Mastroberti (Giacobino), Responsabile di scena (Crocco), Produzione esecutiva Ernesto Garramone Nanni Tamma (Padre Rocco) Maria Gerardi della Grancia

Presidenza Per il Cinespettacolo, Protagonisti Carmen, Calace Nunzia, Campisano Michele Prestera Laura, Cancellieri Fabiano, Questo spettacolo è stato possibile Cancellieri Giovanni, Cancellieri Direzione generale grazie al contributo volontario di: Rosanna, Capezzera Marco, Claudio Paternò Capitella Donato, Cappa Vincenza, Abbate Giambattista, Abruzzese Cappiello Antonio, Caprara Coordinamento generale Carla, Accetta Sonia, Agatiello Domenico, Caprara Domenico Davide Becce, Francesco Cillo, Antonietta, Agatiello Filomena, Nicola, Caprara Giuseppe, Caprara Antonio Di Stefano, Agatiello Luigi, Agostino Vincenzo, Nicola, Caprara Salvatore, Capriuoli Giuseppe Paternò, Vito Summa Alagia Vito, Albano Antonella, Alessandro, Capriuoli Federico, Albano Carmen, Albano Daniele, Capriuoli Maria Cristina, Capriuoli Segreteria generale Albano Immacolata, Albano Michele, Carcia Marco, Carulli Annalisa Petraglia, Vincenzo, Albini Vincenzo, Allegretti Giglia, Casale Vito, Casella Alberto, Maria Rosaria Pace Nicola, Alvino Giuseppe, Amarena Casella Francesco, Casella Stefano, Giovanni, Amati Ivan Antonio, Cauzillo Claudio, Cavallo Vito Segreteria organizzativa Amati Saul, Arcieri Rocco, Arcieri Angelo, Celano Egidio, Celano Raffaella Romaniello Rosaria, Arcieri Vincenzo, Aristide Francesco, Chiera Rosa, Ciarletta Elena, Ascenso Silvano, Baldi Enzo, Ciccone Francesco, Cirigliano Ufficio stampa Antonietta, Becce Angelo, Belli Giuseppe, Claps Francesco, Colonna New Appeal Annunziata, Belli Rocco, Bellini Valentina, Corbo Antonio, Addetta stampa Antonio, Bellitti Luciana, Benedetto Coviello Dalila, Coviello Eleonora, Donato, Bernardi Giovannina, Resia Calabrese Coviello Valeria, Cuccaro Francesco, Berterame Franco, Berterame Marco, Cufino Michela, Cufino Patrizia, Comunicazione e relazioni esterne Biscaglia Ciro, Biscione Francesco, D'Addezio Stefania, D'Alessandro Resia Calabrese, Antonella Grippo Biscione Rosanna, Biscione Violante, Giuseppe, D'Amico Antonello, Bitetto Francesco, Bitetto Maria D'Angelo Chiara, D'Angelo Giulia, Promozione Lucia, Blasi Carmine, Blasi D'Angelo Luigi, D'Angelo Mirella, APATAL, Cose di Teatro e Musica, Gabriella, Blasi Gianluca, Blasi D'Angelo Paolo Gaetano, D'Anzi Pan Service Luciana, Blasi Rita Rosaria, Francesca, Damiani Gianpaolo, Bochicchio Francesco, Bochicchio Damiani Luigi, Damiani Maria Ida, Rocco, Brancato Antonio, Brancato Danzi Nunzia, Datena M. Teresa, Antonio, Brancato Nicola, Brancato De Angelo Emilio, De Angelis Teresa, Brancucci Antonella, Stefano, De Bonis Michele, Brancucci Rocco, Buffolino Luciano, De Grazia Maria Elvira, De Grazia Buccianti Maria Rosaria, Rocchino, De Luca Elena, De Maria Buoncristiano Sabrina, Buonansegna Susanna, Delle Donne Mario, Pasquale, Calace Antonio, Calace Destefano Claudia, Destefano Pina, Cinespettac

Destefano Salvatore, Di Bello Canio, Guglielmi Nancy, Guglielmi Rocco Marsico Giada, Martinelli Francesco, Di Giacomo Michele, Di Lascio Emanuele, Guglielmi Tommaso, Martire Francesco, Martire Tommaso, Giuseppe, Di Lascio Nicoletta, Iacovino Egidio, Iula Salvatore, Izzo Marturano Caterina, Marturano Di Lonardo Maria Teresa, Di Nuzzo Augusto, La Torre Carmela, Donato, Marturano Rocco, Masi Mirko, Di Salvia Angelo, Di Tolla Labalestra Francesco, Labalestra Dina, Masi Giuseppe, Matteo Jessica, Giulia, Di Trana Pasquale, Didonato Nicola, Labella Giuseppe, Lacapra Mattia Alessandra, Mauro Giovanna, Gerardo, Didonato Loredana, Raffaella, Lacerenza Michele, Lafica Mauro Maria Pina, Mazzarelli Dote Daniela, Dote Gerardo, Durante Emanuele, Langone Rosa, Larocca Carmela, Mazzarelli Claudia, Francesca, Esposito Gianluca, Aldo Vincenzo, Larocca Canio (80), Mazzarelli Mauro, Messina Giovanni, Esposito Lucia, Esposito Rocco, Larocca Canio (82), Larocca Nicola, Messina Miriam, Messina Monica, Falconieri Valentina, Fanelli Luigi, Larocca Serafina, Larocca Serafina Messina Rosario, Minchillo Irene, Fanelli Vito Felice, Famiglietti Caterina, Larocca Valentina, Larocca Miglionico Rocchina, Moles Paolo, Alessandro, Fasano Maria, Ferrara Vincenzina, Laurita Francesco, Molfese Carmela, Molinari Giovanni, Fabrizia, Ferrara Giovanni, Filace Laurita Michele, Laurita Paola, Morra Alessandro, Morra Giovanni, Emidio, Filace Laura Fiore Emiddio, Laurita Rocco, Laurita Stefania, Morra Leonardo, Morrone Valerio, Fiorentino Rocco, Franco Iole, Furone Laviani Mancinelli Ludovica, Lentini Napolitano Alessandro, Nella Roberto, Fusco Gaia, Fusco Gerardo, Rosa, Ligrani Gianluca, Ligrani Donato, Nella Rocco, Notargiacomo Fusco Gina, Fusco Luigi, Fusco Giovanni, Ligrani Giuseppe, Ligrani Daniele, Nuzzaci Leonardo, Olita Raffaella, Galantucci Michela, Lucilla Rosa, Ligrani Sergio, Lioi Liliana, Onorato Rafal, Orlando Galgano Valentina, Garramone Michele, Lioi Rosario, Lioy Valeria, Stefania, Ottati Chiara, Pacilio Ernesto, Garramone Rosanna, Liviani Adelfio, Lo Sasso Marianna, Leonardo, Pacilio Marco, Padano Garripoli Daniela, Garripoli Patrizia, Logiodice Antonio, Lopomo Alessia, Padano Francesco, Padano Gerardi Annalisa, Gianfredi Donato, Rosangela, Lorusso Serena, Lordi Mattia, Padula Antonio, Padula Giannossi Maria Luigia, Giannossi Decio, Loscalzo Alessandro, Macrifugi Armando, Padula Daniele, Palese Valentina, Giglio Daniele, Giglio Carmela, Macrifugi Maria, Macrifugi Angela, Palladino Paolo, Palorcia Giulio, Gilio Dapne, Gilio Filippo, Nicodemo, Macrifugi Patrizia, Angelo, Papagni Karim, Parisi Gilio Giuseppe, Gilio Ludovica, Manchillo Irene, Mancino Antonello, Serena, Pastore Giovanni, Paternoster Gioiosa Aldo, Giordano Francesca, Mancino Antonio, Mancino Vincenzo, Pecora Giuseppe, Pecora Giordano Vincenzo, Giorgio Alice, Domenico, Mancino Orazio, Nicola (85), Pecora Nicola (89), Giorgio Giuseppe, Girelli Germana, Mancino Rosy Mary, Manicone Pecora Nunzio, Pecora Rosa, Pedano Giuliano Mary, Greco Antonio, Andrea, Manicone Danilo, Manna Caterina, Pedano Rocco, Pellegrino Greco Enrico, Greco Maurilio, Angelo, Manna Mirko, Manzella Alessandra, Pelliccia Concetta, Perillo Greco Simona, Grieco Angela, Maria, Marchese Alberto, Marchese Raffaele, Peron Danilo, Perri Adele, Grieco Anna, Groia Federica, Gabriele, Marchese Marco, Perri Caterina, Perri Alfonso, Gruosso Ilaria, Gruosso Luciano, Marchitiello Renato, Marcodoppio Pessolano Angelo, Petrullo Donata, Gruosso Rocco, Gruosso Salvatore, Rosario, Marcogiuseppe Teresa, Pianelli Emiliano, Pianelli Luigi, Guglielmi Antonio, Guglielmi Donata, Marino Gerardo, Marino Rossella, Pianelli Pancrazio, Piccirillo Gabriele, colo della Grancia

Piccirillo Germano, Picerno Urciuoli Antonella, Vaccaro Antonio, Per la Croce Rossa: Fernando, Picerno Fortunato, Pisani Vaccaro Donato, Vaccaro Pina, Coordinatore: Lello Fortunato Anna Maria, Pisani Caterina, Pisani Vaccaro Rocco, Valerio Maria, Luca, Pisani Natale Antonio, Podano Valluzzi Rocco, Viggiano Antonio, Coordinamento sanitario: Alessia, Podano Francesco, Podano Viggiano Armando, Viggiano Franco Casella Mattia, Porcaro Donatella, Possidente Lorenzo, Vignola Nicola, Vignola Lucia, Priore Mariano, Restaino Saverio, Vignozzi Simone, Vista Per l’assistenza medica: Domenico, Rizzo Lorenza, Francesco, Vista Vincenzo, Zaffina Abriola Pubblica Assistenza, Roberticchio Mirko, Roccanova Piero, Zappacosta Liliana. Croce Rossa Italiana Valentina, Rofrano Federico, Romanelli Rocco, Romano Francesco, Per i servizi di sorveglianza Romeo Antonella, Rondanini Luana, Per le Danze Interpreti e sicurezza: Rosa Giovanni, Rosati Grazia, Security Service Association, Rotatori Patrizia, Rubino Antonio, Abbruzzese Carla, Busciolano Coordinamento: Gerardo Libonati Rufino Marcello, Ruggieri Antonio, Marco, Claps Donato, Calabrese Ruggieri Giulio, Sabia Antonio, Sabia Saverio, Capriuoli Alessandro, Per gli animali in scena: Gianluca, Sabia Lucia, Sabia Maria Colucci Rocco, D’Atena Francesco, Cavalieri della Grancia Soc. coop., Giovanna, Sabia Maurizio, Sabia D’Anzi Chiara, De Luca Elena, Pantone Andrea, Zottarelli Domenico Rosanna, Sabia Vito Donato, Sacco Dore Patrizia, Franco Jole, Gallo Carla, Salbini Rosanna, Salvatore Michele, Antonella, Consulenti giuridici: Vita, Salvia Giovanni, Santangelo Gerardi Annalisa, Giuliano Gabriele, Paolo Galante, Paolo Magnante, Emma, Santarsiere Luciana, Giugliano Mary, Guglielmi Studio Tonazzi Santarsiero Anna, Santarsiero Lucia, Tommaso, Guglielmucci Rocco, Santarsiero Mariangela, Santomauro Lauria Francesca, Laurino Gabriella, Hanno collaborato inoltre: Michele, Santo Filomena, Santoro Martorano Danila, Miraglia Arturo Agostino, Donatello Caivano, Antonio, Santrone Rocco, Sarli Alessandra, Morese Maria, Pinto Rosanna Di Nuzzo, Enzo Fasano, Calace Canio, Sarli Rocco, Sarto Silvano, Sacco Carla, Sansone Maria Elisabetta Ippolito, Maria Teresa Christian, Sauchella Antonella, Grazia, Scalera Marianna, Vaccaro Lotito, Luigi Mauro, Francesco Sauchella Raffaele, Scarfiello Mario, Rocco, Vignozzi Simone, Vista Enzo, Onofrio Scarfiello Rosa, Scapati Alessandra, Vizzuso Giacomo, Vizzuso Sara, Signorelli Giuseppe, Sileo Maria, Vizzuso Fausta. Smaldone Pierluigi, Smaldone Pierpaolo, Spera Nicola, Stanco Iole, Per la realizzazione del sito web: Sterlicchio Antonella, Tolve Bianca Di Vito, Giuseppe Granieri Francesca, Tolve Rocco, Traficante Vito, Traficante Vito Antonio, Per la parte tecnica: Tramutola Angela, Urciuoli Michela, Dino Grippo, Canio Santarsiero Progetto Grafico: Target Group

Foto: Stecla Studio Fotografia - Potenza

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Finito di stampare nel mese di settembre 2003 presso Finiguerra Arti Grafiche - Lavello

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