Gilles Villeneuve Visto Da Vicino Le Testimonianze Di Chi L’Ha Conosciuto
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Gilles Villeneuve visto da vicino Le testimonianze di chi l’ha conosciuto AISA - Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile AISA • Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile MONOGRAFIA AISA 99 C.so di Porta Vigentina, 32 - 20122 Milano - www.aisastoryauto.it Gilles Villeneuve visto da vicino Le testimonianze di chi l’ha conosciuto AISA - Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile Modena - Foro Boario, 19 maggio 2012 3 Prefazione Lorenzo Boscarelli 4 L’aviatore che cancellò Lauda Mauro Forghieri 19 Velocità il credo di Gilles Paolino Scaramelli 23 “Io che lo vedevo dal fondo griglia” Siegfried Stohr 28 Quel podio di Imola Jonathan Giacobazzi 36 “Io gli volevo bene” Enzo Ferrari 37 Era “la sfida” fatta uomo Gianni Cancellieri 39 Gilles Villeneuve - scheda biografica 40 Jacques Villeneuve - scheda biografica 41 Musée Gilles Villeneuve In copertina: Gilles Villeneuve al Gran Premio de la Republica Argentina alla guida della Ferrari 312 T5. 13 gennaio 1980. MONOGRAFIA AISA 99 1 Prefazione Lorenzo Boscarelli illes Villeneuve è rimasto impresso nella memo- Ricordo anche l’articolo di Lorenzo Pilogallo, cronista Gria collettiva in modo diverso rispetto a quello di automobilismo del Corriere della Sera, all’indomani dei piloti sempre più orientati a fare della loro attività dell’incidente al Gran Premio del Giappone 1977: un sportiva una professione, che hanno cominciato ad articolo molto acido su Villeneuve, nel quale si soste- affermarsi a partire dai primi anni Settanta. Era diffe- neva che la Ferrari aveva sbagliato a sceglierlo come rente, correva con tutta la passione che aveva in cor- pilota, lasciandosi condizionare dal suggerimento di po e con questo spirito si era totalmente dedicato alle un altro pilota che non aveva mai vinto neanche un competizioni automobilistiche. Gran Premio, cioè Chris Amon (pilota peraltro bra- Aveva la passione della velocità e la manifestava in vissimo anche se molto sfortunato). tutti i modi. Si racconta di come rimase allibito il Villeneuve si è presentato alla ribalta dell’automobili- concessionario Fiat di Modena, che aveva portato a smo facendosi subito notare, nel bene e nel male. Fiorano una Argenta per presentarla ad Enzo Ferra- Chi aveva lunga esperienza di corse e di piloti, come ri, quando Gilles Villeneuve, percorsi alcuni giri del Denis Jenkinson, capì subito quanto fosse fuori dal circuito a tutta velocità, gliela portò con i pneumatici comune come persona e come pilota. Non fu però che dimostravano le sofferenze subite ... o di come, facile, se non a chi lo aveva conosciuto bene, iden- al volante di qualsiasi vettura fosse, percorresse alla tificare anche i lati meno evidenti del suo carattere. massima velocità possibile il tragitto tra la sede della Era un tenace combattente, come dimostrò in tante Ferrari e Fiorano. gare, ma la voglia di primeggiare non fu disgiunta da Ho riletto il reportage di Denis Jenkinson, da molti una ingenuità, o da un rigore, di fondo, che lo por- ritenuto uno dei migliori giornalisti sportivi dell’au- tò a non accettare la prevaricazione subita da Didier tomobile, sul Gran Premio di Gran Bretagna 1977, Pironi nel Gran Premio di San Marino 1982, l’ultima nel quale Villeneuve esordì in F1 al volante di una sua gara. McLaren M23. Si comportò così bene che Jenkinson Villeneuve correva per vincere, ma si aspettava che scrisse: ”L’uomo del giorno è certamente Villeneuve!” tutti lo facessero rispettando gli accordi, senza furbi- Giudizio non male per un esordiente. zie, e visse come un tradimento quello che accadde a Ricordo un altro articolo di Jenkinson sul numero di Imola. Si dice che nei giorni successivi il suo compor- gennaio 1978 di Motorsport, che presentava le squa- tamento fosse cambiato, diventando più cupo. dre per la nuova stagione di F1. Parlando della Ferra- E’ la reazione di una persona che non accetta un’in- ri, Jenkinson riferiva che Villeneuve aveva fatto questa giustizia, ma che vuole reagire sul proprio terreno, con semplice dichiarazione: “Spero quest’anno di vincere le proprie modalità, non con quelle che disdegna. almeno un Gran Premio”. Dichiarazione che lo sorpre- Il giro fatale a Zolder, all’inseguimento di un tempo Disegno di Antonio De’ Giusti, per la copertina di Autosprint Anno 1982. Grande grafico e disegnatore italiano, collaborò a se, perché di solito i giovani piloti che si avvicinavano ancora migliore, si spiega forse così, con uno slancio lungo per Enzo Ferrari e per Autosprint, di cui realizzò innumerevoli copertine. alla F1 dichiaravano, tutt’al più, di sperare di terminare di carattere, ancora prima che come desiderio di di- qualche gara e raggranellare qualche punticino. mostrare di nuovo il suo valore. Lorenzo Boscarelli, presidente Aisa e studioso di storia dell’automobile. 2 3 L’aviatore che cancellò Lauda Mauro Forghieri nnanzitutto vorrei raccontare di come Gilles Ville- Ineuve è arrivato alla Ferrari. Nel 1977 ci si era resi conto che Niki Lauda non sa- rebbe rimasto alla Ferrari. Il commendatore Ferrari ne era certo, perché Lauda aveva cambiato il suo modo di vivere, non era più quello che avevamo tanto ap- prezzato. Non aveva più la sua vecchia fidanzata, Mariella von Reininghaus, ma si era innamorato di una fotomodella di origine cilena, Marlene Knaus, che abitava in un’i- sola spagnola, Ibiza, dove Lauda si recava con il suo aeroplano a reazione praticamente ogni volta che fi- niva il lavoro in Ferrari. Dunque era nell’aria che Niki Lauda se ne sarebbe presto andato. Gilles Villeneuve e Mauro Forghieri. Quell’anno, a luglio, mi recai a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna e d’Europa. Nel corso delle prove e in gara osservavamo un po’ tutti i piloti. In- glesi fin dal tempo in cui Stirling Moss doveva venire in corsa dai rapporti troppo corti e da un treno di Gilles Villeneuve al suo debutto in Formula 1, su McLaren dubbiamente una persona che colpiva era questo gio- da noi (1962). Quindi Ferrari aveva modo di infor- gomme inferiore. M23, la terza McLaren ufficiale, al Gran Premio di Gran vanotto che veniva dal Canada, precisamente da una marsi da più fonti e nel migliore dei modi. Al termine della gara, che si era conclusa in modo Bretagna, 16 luglio 1977. Arrivò undicesimo a due giri formula propedeutica americana, la Formula Atlantic, Tutti gli interlocutori furono unanimi nel parlargli in molto positivo per Lauda, un giornalista mi affrontò dal vincitore James Hunt. C’è già chi lo osservava con e che, soprattutto, aveva fatto molte corse con le mo- modo positivo di Villeneuve, principalmente Amon, chiedendomi: “Cosa mi dici adesso che Lauda va alla interesse, e si chiamava Enzo Ferrari. toslitte sulla neve, attività nella quale risultava essere che, per quel che venni sapere, gli aveva riferito che si Brabham-Parmalat?”. Caddi dalle nuvole. Possibile un vero campione. trattava di un pilota totalmente votato alle corse e che che Lauda non avesse detto niente a nessuno di noi Quando tornai a casa ne parlai con Ferrari che mi per lui non esisteva altro, come peraltro dimostrò poi ma avesse parlato con i giornalisti? Mi precipitai da chiese: “Sei sicuro?” E io replicai: “Ho visto uno che con il suo comportamento. lui nella sua camera d’albergo: “Tu sai che sono una ha del coraggio. Se mi chiede se da un punto di vista Ferrari ricevette Villeneuve a Modena prima che persona che parla poco con gli altri e che non direi professionale è pronto, forse avrei dei dubbi. Ma quel Lauda, diventato per la seconda volta Campione del niente a nessuno. Ma è vero quello che ho sentito? Lo che ho visto è che guida con grande coraggio. Non Mondo molto più grazie alla Ferrari di quanto lui non vorrei sapere, visto che oggi ho litigato un’ora con la è ancora un grande se raffrontato agli altri, ma è un credesse (racconterò il motivo), annunciasse che se ne Goodyear per farti avere il treno di gomme vincente. giovane che va preso in considerazione”. andava. Me lo meriterei!” Ovviamente la mia indicazione servì a Ferrari per Lauda divenne Campione del Mondo 1977 grazie alla Lui mi rispose:” No, ti giuro su tutto quello che ho di “drizzare le antenne” e cominciare a chiedere ad altre vittoria al Gran Premio d’Olanda a Zandvoort, che più caro che non vado da nessuna parte”. Il giorno 20 o 30 persone cosa ne pensavano, iniziando dal suo gli assicurò i punti necessari perché il suo principa- dopo sui giornali c’era scritto che Niki Lauda sarebbe rappresentante in Inghilterra e da Chris Amon, pilota le concorrente, Mario Andretti su Lotus, non potes- andato alla Brabham-Parmalat. Gran Premio di Monaco, 27 maggio 1979, su Ferrari 312 T4. Fu costretto al ritiro. che era stato da noi e da altri e che quindi conosceva se più raggiungerlo. Ecco cosa accadde. Quel giorno Questo era Niki Lauda. Però era un grande campione. bene l’ambiente. Avevamo rapporti con le squadre in- era rimasto disponibile per la corsa un solo treno di Sarà stato una persona antipatica a volte e non era gomme valido e ce lo litigavamo noi e la Lotus. Dopo certo accettata dal pubblico come Villeneuve, ma è una lunghissima discussione tra me e il responsabile, stato un grande uomo di squadra, sicuro e affidabile. Mauro Forghieri è nato a Modena nel 1935. Fresco di laurea in Ingegne- la Goodyear fu indotta a decidere di dare a noi quel ria Meccanica all’Università di Bologna, entra in Ferrari dove dal 1962 treno di gomme. Gilles, oltre il limite riveste il ruolo di Responsabile del Reparto tecnico per le vetture da corsa e La Lotus aveva fatto anche un altro errore: aveva ac- Villeneuve arrivò in Ferrari dopo la dichiarazione di dal 1970 Direttore Tecnico per le vetture da corsa.