PROGETTO DI VARIANTE AL PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO - TRATTI DI CORSI D’ACQ U A DEL RETICOLO PRINCIPALE E CORSI D’ACQ U A DEL RETICOLO M INORE NON SOGGETTI A DELIM ITAZ IONE DELLE F ASCE F LU VIALI IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

RELAZ IONE

F e b b ra io 2 0 0 8

Autorità di bacino del fiume

PROGETTO DI VARIANTE AL PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO - TRATTI DI CORSI D’ACQ U A DEL RETICOLO PRINCIPALE E CORSI D’ACQ U A DEL RETICOLO M INORE NON SOGGETTI A DELIM ITAZ IONE DELLE F ASCE F LU VIALI IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Corsi d‘acq ua interessati:

- torrente Scrivia dal confine reg ionale a Serravalle (sez ione limite dell‘attuale delimitaz ione delle F asce F luviali del PAI) e torrente B orbera dalla confluenz a del torrente G ordonella (a monte di Cabella L ig ure) alla confluenz a in Scrivia

- torrente Orba da M olare a Silvano d‘Orba (sez ione limite dell‘attuale delimitaz ione delle F asce F luviali del PAI) e torrente Stura di nel tratto di confluenz a in Orba ad Ovada

- torrente Stura del M onferrato da M uriseng o alla confluenz a in Po (località Pontestura)

RELAZ IONE

F e b b ra io 2 0 0 8

Autorità di bacino del fiume Po

INDICE

1. PREM ESSA 1

2. M ETODOLOGIA GENERALE 4

3. CARATTERIZ Z AZ IONE TOPOGRAF ICA 5

4. CARATTERIZ Z AZ IONE GEOM ORF OLOGICA E NATU RALISTICA 6 4.1 Carattreriz z az ione del T . Scrivia nel tratto a monte di Serravalle 8 4.1.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 8 4.1.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 9 4.1.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 9 4.1.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 10 4.2 Carattreriz z az ione del T . B orbera nel tratto dalla confluenz a del t. G ordonella alla confluenz a nello Scrivia 10 T ra tto tra la c o n flu e n z a d e l T . G o rd o n e lla e la c o n flu e n z a d e l T . B e s a n te 10 4.2.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 10 4.2.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 11 4.2.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 11 4.2.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 12 T ra tto tra tra la tra la c o n flu e n z a d e l T . B e s a n te e la c o n flu e n z a n e l T . S c riv ia 12 4.2.5 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 12 4.2.6 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 13 4.2.7 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 14 4.2.8 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 15 4.3 Carattreriz z az ione del T . Orba tra Castel Cerreto (comune di M olare) e Silvano d‘Orba 15 4.3.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 15 4.3.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 16 4.3.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 17 4.3.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 18 4.3.5 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 18 4.3.6 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 19 4.3.7 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 20 4.3.8 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 21 4.4 Carattreriz z az ione del T . tra il p onte della L inea F erroviaria Ovada-G enova e la confluenz a nell‘Orba 22 4.4.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 22 4.4.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 22 4.4.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 23

Autorità di bacino del fiume Po

4.4.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 24 4.5 Carattreriz z az ione del T . Stura del M onferrato 24 4.5.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo 24 4.5.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e 25 4.5.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena 25 4.5.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale 26

5. PORTATE DI PIENA DI RIF ERIM ENTO 27 5.1 T orrente Scrivia dal confine reg ionale a Serravalle 28 5.2 T orrente B orbera 30 5.3 T orrente Orba nel tratto comp reso fra il confine reg ionale e la confluenz a con il torrente 34 5.4 T orrente Stura del M onferrato 37

6. DESCRIZ IONE, M ESSA A PU NTO E APPLICAZ IONE DEI M ODELLI IDRODINAM ICI 40 6.1 Caratteristich e del modello numerico 40 6.1.1 Condiz ioni di simulaz ione 40 6.1.2 R isultati 40 6.2 T orrente Scrivia dal confine reg ionale a Serravalle 41 6.2.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua 41 6.2.2 Op ere di attraversamento 42 6.3 T orrente B orbera 42 6.3.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua 42 6.3.2 Op ere di attraversamento 44 6.4 T orrente Orba 44 6.4.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua 44 6.4.2 Op ere di attraversamento 46 6.5 T orrente Stura del M onferrato 46 6.5.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua 46 6.5.2 Op ere di attraversamento 47

7. DELIM ITAZ IONE DELLE AREE ALLAGAB ILI 48

8. TRACCIAM ENTO DELLE F ASCE F LU VIALI 48 8.1 T orrente Scriva dal confine reg ionale a Serravalle 50 8.2 T orrente B orbera 51 8.3 T orrente Orba 54 8.4 T orrente Stura del M onferrato 56

Autorità di bacino del fiume Po

1. PREM ESSA

L a p resente relaz ione rip orta in sintesi g li esiti delle attività conoscitive e delle elaboraz ioni svolte p er la delimitaz ione delle fasce fluviali dei corsi d‘acq ua della Provincia di Alessandria considerati nel p resente p rog etto di V ariante

C rite ri d i d e lim ita z io n e d e lle fa s c e flu v ia li

L a delimitaz ione delle fasce fluviali, sulla base delle simulaz ioni idraulich e oltre ch e dello studio g eomorfolog ico, è stata effettuata secondo la metodolog ia definita nell‘A lle g a to 3 alle N o rm e d i a ttu a z io n e d e l P ia n o S tra lc io p e r l‘A s s e tto Id ro g e o lo g ic o .

Per mantenere la p iù amp ia coerenz a p ossibile con il metodo, sono state riviste le p rop oste di delimitaz ione delle fasce fluviali contenute all‘interno dello Studio della Provincia di Alessandria. E saminati nel dettag lio la documentaz ione top og rafica, i risultati delle analisi idraulich e e le carte relative alle caratteristich e morfolog ich e e alle evoluz ioni p lanoaltimetrich e, è stata ritenuta necessaria una revisione p er tenere conto, in modo adeg uato, delle caratteristich e morfolog ich e, delle condiz ioni di deflusso all‘esterno dell‘alveo inciso, delle caratteristich e dell‘uso del suolo in atto in relaz ione alle condiz ioni di p ericolosità di esondaz ione e di stabilità p lanoaltimetrica dell‘alveo, dell‘entità delle differenz e di q uota tra aree interne ed esterne alle fasce.

Per la delimitaz ione della fascia A si è ritenuto inoltre necessario tenere in consideraz ione, in modo p articolare, le caratteristich e morfolog ich e e idraulich e dei tratti dei corsi d‘acq ua p resi in esame. Sia lo Scrivia a monte di Serravalle, sia l‘Orba a monte di Silvano d‘Orba, sia lo Stura di Ovada e il B orbera sono di g enere sp iccatamente torrentiz io, caratteriz z ati da deflussi di p iena con velocità notevoli e forte energ ia, mentre lo Stura del M onferrato si p uò ritenere ap p artenente al reticolo idrog rafico minore di p ianura. M entre p er i p rimi il metodo di delimitaz ione del PAI ap p are ancora adeg uato alle loro caratteristich e e p orta a individuare una fascia A p revalentemente coincidente con la B e distinta solo p er brevi tratti e con differenz e modeste, p er l‘ultimo, esso risulta difficilmente ap p licabile sulla base delle informaz ioni disp onibili. Infatti p er buona p arte del tratto di Stura del M onferrato p reso in esame, al verificarsi dell‘esondaz ione dalle sp onde dell‘alveo inciso, le aree interessate dalle esondaz ioni p ossono risultare amp ie, con difficoltà di rap p resentaz ione del fenomeno con lo sch ema monodimensionale adottato nello studio idraulico di riferimento. In p articolare risulta difficile definire con sufficiente ap p rossimaz ione le velocità al di fuori dell‘alveo inciso. E ‘ stato p ertanto ritenuto p referibile non riferirsi alla p iena di temp o di ritorno di 200 anni, valutandone la p orz ione rap p resentativa del deflusso di almeno l‘80% della p ortata e all‘esterno della q uale la velocità sia ovunq ue minore di 0,4 m/s. Si è op tato p iuttosto p er assumere a riferimento la p iena con temp o di ritorno di 50 anni, identificando il limite della fascia A con q uello delle aree allag abili p er tale evento, verificando q uindi la risp ondenz a di tale metodo a rap p resentare g li obiettivi p erseg uiti nel PAI mediante le fasce fluviali. Si è constatato infatti ch e tale metodo p ermette di individuare, nella mag g ior p arte dei casi, aree all‘esterno delle q uali la p iena con temp o di ritorno di 200 anni è caratteriz z ata da bassi tiranti, cui si p ossono associare basse velocità di deflusso e q uindi una bassa p ericolosità.

Autorità di bacino del fiume Po 1

C rite ri s p e c ific i in re la z io n e a lla p re s e n z a d i a re e a R is c h io id ro g e o lo g ic o M o lto E le v a to

Nelle tavole di delimitaz ione delle Aree in dissesto idraulico ed idrog eolog ico del PAI (Alleg ato 4 all‘E laborato 2: —Atlante dei risch i idraulici ed idrog eolog ici“) e nelle tavole dell‘ —Atlante della p erimetraz ione delle aree a risch io idrog eolog ico molto elevato“ (Alleg ato 4.1 all‘E laborato 2), sono individuate, in p articolare, le A re e a R is c h io id ro g e o lo g ic o M o lto E le v a to (R M E ) p er fenomeni di inondaz ione. T ali aree, identificate nell‘Alleg ato 4.1, risp ettivamente p er il reticolo p rincip ale e p er q uello secondario, come —Z ONE B -p r“ e —Z ONE I“, sono aree p otenz ialmente interessate da inondaz ioni p er eventi di p iena con temp o di ritorno inferiore o ug uale a 50 anni. L ‘identificaz ione di Z ONA B -p r avviene nell‘Alleg ato 4.1 e rig uarda esclusivamente i corsi d‘acq ua delimitati dalle fasce fluviali, in corrisp ondenz a di un limite di p rog etto tra le fasce B e C. L a p erimetraz ione, contenuta neg li alleg ati 4 e 4.1 suddetti, rig uarda un‘area sottoinsieme dell‘area p otenz ialmente allag ata a terg o del limite di p rog etto al verificarsi dell‘evento di p iena assunto a riferimento p er la delimitaz ione dellaa fascia B . L ‘identificaz ione della Z ONA I avviene nell‘Alleg ato 4.1 e rig uarda esclusivamente i corsi d‘acq ua non delimitati dalle fasce fluviali, in corrisp ondenz a di aree a p eriicolosità molto elevata p er E sondaz ioni e dissesti morfolog ici di carattere torrentiz io (area E e). L a p erimetraz ione, contenuta neg li alleg ati 4 e 4.1 suddetti, rig uarda un‘area sottoinsieme dell‘area E e.

Nei tratti di aste considerati sono delimitate nel PAI due aree R M E p er fenomeni di esondaz ione, entrambe sul torrente B orbera: a Cabella L ig ure e a R occh etta L ig ure .

In corrisp ondenz a di Cabella L ig ure è delimitata un‘area R M E p er fenomeni di esondaz ione del torrente B orbera e del torrente L iassa (032-PI-AL ). L e p iene deg li eventi 1971 e 1993 h anno infatti interessato p arte del centro abitato. T uttavia i risultati delle analisi idraulich e di sup p orto, eseg uite sulla base dei rilievi top og rafici del 2002, evidenz iano ch e, ad og g i, le sp onde risultano sufficienti a contenere la p iena di p rog etto, anch e se non è assicurato ovunq ue un franco di almeno 1 m. Non si ritiene q uindi necessario p revedere una fascia B di p rog etto a p rotez ione del centro abitato. Ciò crea un‘incong ruenz a fra la delimitaz ione delle fasce fluviali e la p erimetraz ione dell‘area R M E come —Z ONA I“. R esta necessario, ai fini della coerenz a tra le tavole delle fasce fluviali e q uelle dei dissesti, verificare le condiz ioni di risch io attuale dell‘abitato di Cabella L ig ure, con riferimento ai fenomeni fluvio torrentivi del torrente L iassa e ai fenomeni di instabilità morfolog ica di entrambi i corsi d‘acq ua, in relaz ione ag li interventi recentemente realiz z ati al fine della riduz ione del risch io nell‘area delimitata come R M E .

Nel PAI in corrisp ondenz a di R occh etta L ig ure è delimitata un‘area R M E p er fenomeni di esondaz ione del torrente Sisola, alla confluenz a nel torrente B orbera (035-PI-AL ). L e analisi a sup p orto della delimitaz ione delle fasce fluviali h anno rig uardato anch e il tratto terminale del torrente Sisola, basandosi su un rilievo p recedente al 2002, evidenz iando ch e ad og g i, le sp onde risultano sufficienti a contenere la p iena di p rog etto. T uttavia il torrente Sisola non è og g etto di delimitaz ione delle fasce fluviali. L e analisi idraulich e h anno altresì evidenz iato l‘inondabilità di p arte dell‘abitato anch e p er efffetto delle esondaz ioni del torrente B orbera, p er temp i di ritorno mag g iori di 50 anni, p ertanto vi è la necessità di p revedere un limite di p rog etto tra la fascia B e la fascia C. L e aree allag abili p er la p iena di temp o di ritorno di 200 anni retrostanti tale limite sono individuate con ap p osito seg no g rafico e devono essere sottop oste a misure temp oranee di salvag uardia in attesa del comp letamento delle op ere. R esta necessario, ai fini della coerenz a tra le tavole delle fasce fluviali e q uelle dei dissesti, verificare le condiz ioni di risch io attuale dell‘abitato di R occh etta L ig ure, risp etto al torrente Sisola, in relaz ione ag li interventi recentemente realiz z ati al fine della riduz ione del risch io nell‘area delimitata come R M E .

Autorità di bacino del fiume Po 2

C o n te n u ti d e lla re la z io n e

L a p resente relaz ione descrive la p rocedura di determinaz ione aree di esondaz ione, di valutaz ione delle condiz ioni attuali di sicurez z a e di delimitaz ione delle fasce di p ertinenz a fluviali sui seg uenti corsi d‘acq ua:

- to rre n te S c riv ia dal confine reg ionale a Serravalle (sez ione limite dell‘attuale delimitaz ione delle F asce F luviali del PAI) e to rre n te B o rb e ra dalla confluenz a del torrente G ordonella (a monte di Cabella L ig ure) alla confluenz a in Scrivia

- to rre n te O rb a da M olare a Silvano d‘Orba (sez ione limite dell‘attuale delimitaz ione delle F asce F luviali del PAI) e to rre n te S tu ra d i O v a d a nel tratto di confluenz a in Orba ad Ovada

- to rre n te S tu ra d e l M o n fe rra to da M uriseng o alla confluenz a in Po (località Pontestura)

Autorità di bacino del fiume Po 3

2. M ETODOLOGIA GENERALE

L ‘estensione delle aree inondabili è stata q uantificata in funz ione della cap acità di deflusso dei sing oli tratti di corso d‘acq ua valutata p er mez z o di un modello numerico di simulaz ione idrodinamica.

L ‘analisi idraulica si colloca nel contesto di un amp io studio ch e si è articolato secondo le seg uenti fasi.

- Studio top og rafico, p er la caratteriz z az ione g eometrica dell‘alveo e della reg ione fluviale, ch e si è avvalso della cartog rafia di base e dei rilievi della camp ag na top og rafica come sup p orto di base alla rap p resentaz ione fisica dei corsi d‘acq ua, comp leta di p rofili long itudinali, sez ioni trasversali e strutture interag enti con i sing oli torrenti.

- Studio g eomorfolog ico, p er la definiz ione delle condiz ioni evolutive e di inondabilità della reg ione fluviale.

- R icog niz ioni in camp o mirate all‘acq uisiz ione di un‘idonea conoscenz a diretta delle criticità idraulich e.

- Studio idrolog ico p er l‘acq uisiz ione delle p ortate di p iena caratteristich e di p rog etto.

- Studio idraulico finaliz z ato alla delimitaz ione, attraverso il contributo e sup p orto delle p recedenti attività, delle aree di esondaz ione dei corsi d‘acq ua og g etto di studio.

In p articolare, lo studio idrolog ico h a p ortato alla definiz ione deg li idrog rammi di p iena corrisp ondenti ai temp i di ritorno di 20, 50, 100, 200 e 500 anni.

Nell‘analisi idraulica sono state effettuate le simulaz ioni, in condiz ioni di moto vario, mediante sch ematiz z az ione monodimensionale con il modello di calcolo M IK E 11 del D H I (D anish H y draulic Institute W ater & E nvironment), p er asseg nati temp i di ritorno.

Attraverso lo studio idrodinamico modellistico del sistema fluvio-g olenale si è p ervenuti ai seg uenti risultati: - determinaz ione dei p rofili idrodinamici lung o i tratti di studio, p er i temp i di ritorno di 20, 100, 200 e 500 anni; - delimitaz ione delle aree esondabili; - valutaz ione dell‘efficacia deg li interventi strutturali esistenti p er il controllo/mitig az ione del risch io di esondaz ione; - tracciamento delle fasce fluviali.

Nel seg uito veng ono illustrate in dettag lio le analisi sp ecifich e svolte sui sing oli tratti di studio.

Autorità di bacino del fiume Po 4

3. CARATTERIZ Z AZ IONE TOPOGRAF ICA

L e indag ini sp ecialistich e sono state svolte secondo un —Prog ramma di indag ini“ ap p rovato dalla Provincia di Alessandria. L e suddette indag ini sp ecialistich e sono state eseg uite allo scop o di acq uisire la conoscenz a della g eometria e dello stato deg li alvei e delle op ere idraulich e og g etto di indag ine in modo da consenirne una rap p resentaz ione conforme al livello di dettag lio rich iesto dalle successive elaboraz ioni. L e indag ini svolte h anno interessato i torrenti Scrivia, B orbera, Orba, Stura di Ovada e Stura di M onferrato.

Il —Prog ramma di indag ini“ ap p rovato p revedeva: - il rilievo top og rafico di 159 sez ioni trasversali d‘alveo e manufatti; - il rilievo su molte di tali le sez ioni delle caratteristich e g ranulometrich e dei dep osito in alveo con p relievo ed analisi di laboratorio di un cong ruo numero di camp ioni, p revedendo l‘analisi di 2-3 camp ioni p er og ni sez ione.

Nell‘ambito dell‘attività sono state rilevate tutte le sez ioni sop ra indicate, con alcune variaz ioni limitatamente alla p osiz ione risp etto a q uella p revista dal —Piano delle indag ini“. Per il torrente Orba, come da rich iesta da p arte della Provincia di Alessandria, si è deciso di non rilevare le sez ioni numero 11, 19, 21 e 23 del p iano d‘indag ine, essendo disp onibile il rilievo top og rafico sul torrente Orba realiz z ato nell‘ambito del p rog etto —V erifich e di comp atibilità idraulica PAI“ svolto p er il Comune di Ovada nel mese di marz o 2003. In luog o di tali sez ioni sono stati rilevati 15 p unti p er l‘ag g ancio a terra di foto aeree, in corrisp ondenz a di altrettanti p unti indicati dalla Provincia di Alessandria sulla C.T .R .

Per la descriz ione dettag liata delle attività si rimanda ag li elaborati dello Studio della Provincia di Alessandria.

Autorità di bacino del fiume Po 5

4. CARATTERIZ Z AZ IONE GEOM ORF OLOGICA E NATU RALISTICA

L e indag ini h anno comp ortato la definiz ione delle condiz ioni evolutive e di inondabilità della reg ione fluviale, oltre ch e della naturalità e dell‘uso del suolo, e sono state svolte a p artire dai dati e seg uendo le metodolog ie descritte di seg uito.

R icostruz ione delle caratteristich e morfometrich e e dell‘evoluz ione storica dell‘alveo.

L a ricostruz ione dell‘evoluz ione storica dell‘alveo è stata effettuata a p artire dal confronto tra i seg uenti elaborati cartog rafici e aerofotog rammetrici storici:

ñ Cartog rafia IG M , p rima levata (1884) ñ Cartog rafia IG M , seconda levata (1930) ñ F oto aeree del volo del 07/1954 —G AI“ (b/n). ñ Carta T ecnica della R eg ione (1990) ñ Ortofotog rammi a colori del —V olo AIM A“ (1995) ñ Ortofotog rammi a colori —V olo Italia“ (1999) ñ Aerofoto B /N volo 2001.

Sono risultati inoltre disp onibili, p er p arte delle aste indag ate, i fotog rammi relativi al volo effettuato nel 1976- 78 (—V olo F erretti“), ch e sono stati utiliz z ati nello studio p er il confronto di alcune situaz ioni locali.

L imitatamente allo Scrivia nel tratto a valle di Castelnuovo, è inoltre risultata disp onibile la Carta deg li Stati Sardi, in scala 1:50.000, riferita al 1800 circa.

Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

L a caratteriz z az ione delle op ere idraulich e è stata effettuata in due distinti momenti di lavoro:

ñ in fotointerp retaz ione sulle immag ini del volo p iù recente disp onibile, relativamente alle op ere evidenz iabili in visione dall‘alto (op ere trasversali, arg inature, p ennelli e rep ellenti, p rincip ali difese sp ondali); ñ sulla base di ricog niz ioni dirette in camp o p er la verifica della fotointerp retaz ione e l‘individuaz ione di op ere difficilmente o inadeg uatamente identificabili in visione dall‘alto (in p articolare vecch ie op ere di difesa p arz ialmente masch erate da veg etaz ione).

R icostruz ione deg li eventi alluvionali recenti

L a ricostruz ione deg li eventi alluvionali è stata effettuata a p artire da due tip olog ie di fonti informative:

ñ cartog rafie elaborate dalla R eg ione Piemonte nell‘ambito della B anca D ati G eolog ica; ñ interp retaz ione di rip rese aeree effettuate successivamente ai p rincip ali eventi alluvionali.

Autorità di bacino del fiume Po 6

Pertanto sono stati utiliz z ati sia dati g ià elaborati e con carattere di —ufficialità“, q uali q uelli p rodotti dalla R eg ione Piemonte, sia derivanti da elaboraz ioni sp ecificamente eseg uite nell‘ambito del p resente studio.

In p articolare le ricostruz ioni disp onibili da fonti p reg resse sono le seg uenti:

ñ T . B orbera: evento alluvionale 23-24 settembre ‘93; ñ T .Orba e Stura di Ovada: —Aree inondabili 1:100.000“ redatta dalla R E G IONE PIE M ONT E - D irez ione Serviz i T ecnici di Prevenz ione - Settore Studi e R icerch e G eolog ich e - Sistema Informativo Prevenz ione R isch i

L ‘attività di fotointerp retaz ione è stata invece condotta sulle seg uenti rip rese aeree, messe a disp osiz ione dal CNR -IR PI di T orino: a. T . B orbera a monte confluenz a B esante: volo 04-06/1971 (b/n); b. T . B orbera a valle confluenz a B esante : volo 10/10/1977 (Alifoto srl - T orino) - evento del 6-8/10/77 c. T . B orbera: volo 3/09/78 —F erretti“ (colore); d. T . Scrivia (settore monte F F ): volo alluvione ‘77 (evento 6-8/10/77: rip rese 12/10 e 11/11/‘77, colore); e. T . Orba e T . Stura di Ovada: volo 10/10/1977 (Alifoto srl - T orino). f. T . Stura: volo p iena ‘74 (rip rese 1-10/03/‘74, colore); g . T . Stura: volo IG M 15/07/1955 (b/n); h . Intero ambito: volo 07/1954 —G AI“ (b/n).

G li elaborati di cui sop ra sono stati tutti visionati ed analiz z ati in q uanto sig nificativi almeno p er la ricostruz ione dell‘evoluz ione storica dell‘alveo e delle fasce g olenali dei corsi d‘acq ua in esame.

Per la ricostruz ione deg li eventi di p iena, l‘analisi è stata p eraltro limitata ad un numero inferiore di rilievi aerofotog rammetrici, in q uanto mag g iormente sig nificativi p er dettag lio di scala ed evidenz e deg li effetti sulla morfolog ia conseg uenti ad eventi di p iena sig nificativi recenti.

In p articolare p er i lo Scrivia sono stati ricostruiti g li effetti dell‘evento alluvionale del 6-8/10/77, a p artire dalle rip rese d effettuate nei g iorni immediatamente successivi all‘evento.

Per il corso dello Stura è stato utiliz z ato il volo ‘74 (f), rap p resentativo dell‘evento di p iena dell‘autunno ‘73.

Per il corso del B orbera è risultato sig nificativo il volo del g iug no 1971 (a), p er la ricostruz ione dell‘evento di p iena dei g iorni immediatamente p recedenti.

Caratteriz z az ione della naturalità e uso del suolo nella reg ione fluviale

L a caratteriz z az ione della naturalità della reg ione fluviale è stata effettuata elaborando una cartog rafia in scala 1:10.000 dell‘uso del suolo, a p artire p rincip almente dall‘interp retaz ione deg li ortofotog rammi dig itali a colori p iù recenti disp onibili. V erifich e e integ raz ioni sono state effettuate p er confronto con le aerofoto B /N 2001, messe a disp osiz ione dalla Provincia di Alessandria.

Autorità di bacino del fiume Po 7

T ali integ raz ioni h anno rig uardato p rincip almente le variaz ioni sig nificative dell‘uso del suolo successive al 1995, ed h anno inoltre consentito la caratteriz z az ione di alcuni settori interessati da infrastrutture p roduttive, ch e risultavano —crip tati“ nelle rip rese 1995.

L a caratteriz z az ione è stata —tarata“ e verificata a p artire dalle osservaz ioni dirette in camp o eseg uite nel corso di sp ecifici sop ralluog h i.

In p articolare sono state distinte le seg uenti classi di uso del suolo, direttamente correlabili ad ambienti —naturali“ e ad ambienti —antrop iz z ati“ o comunq ue non naturali in riferimento ad attività ag ricola e insediamenti urbani e p roduttivi:

A - ambienti naturali

ñ z one p rive di veg etaz ione; ñ veg etaz ione sp ontanea arborea p revalente; ñ veg etaz ione sp ontanea erbaceo-arbustiva p revalente; ñ veg etaz ione sp ontanea in evoluz ione; ñ affioramenti rocciosi con veg etaz ione rada.

B - ambienti non naturali

ñ aree abitate, infrastrutture, tessuto urbano discontinuo; ñ coltivaz ioni leg nose, p iop p eti; ñ coltivaz ioni a seminativi; ñ frutteti, vig neti, colture orticole; ñ aree estrattive (bacini di cava); ñ aree estrattive (infrastrutture, imp ianti e p ertinenz e); ñ p rati coltivati, g iardini urbani; ñ stoccag g i, aree di discarica.

4.1 Ca ra ttre riz z a z io n e d e l T. Sc riv ia n e l tra tto a m o n te d i Se rra v a lle

4.1.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

Nel tratto in og g etto, il T . Scrivia è caratteriz z ato da un alveo larg o, ramificato, fortemente instabile. L a fascia di divag az ione del corso d‘acq ua p resenta amp iez z a intorno a 200-250 m, ed è confinata lateralmente dalla p resenz a dei versanti.

In relaz ione a tale vincolo morfolog ico, la fascia occup ata dall‘alveo braided è risultata storicamente costante, mentre evidentemente è continuo il cambiamento di p osiz ione dei canali, in funz ione di tassi di sedimentaz ione e p ortate estremamente variabili.

Autorità di bacino del fiume Po 8

Solo nella z ona di Arq uata Scrivia si osservano morfolog ie relitte, in destra idrog rafica ch e evidenz iano la p resenz a di almeno un canale secondario meandriforme esteso a distanz a sig nificativa dal corso attuale (oltre 400 m). T ali forme non risultano p eraltro p iù attive nel p eriodo og g etto della ricostruz ione storica (1882-2001).

In condiz ioni di mag ra il contorno bag nato ovvero la sup erficie occup ata da canali attivi è inferiore al 15% della fascia braided, mentre in alcuni tratti l‘alveo è secco, con circolaz ione di subalveo.

Il corso d‘acq ua non sembra avere subito nel temp o ap p rofondimento (e conseg uente unicursaliz z az ione), in relaz ione sop rattutto alla p resenz a di subaffioramenti del substrato (sog lie naturali) e op ere trasversali di derivaz ione e stabiliz z az ione del fondo alveo. Per analog o motivo, ovvero p er il subaffioramento lung o i versanti, oltre ch e p er la diffusa p resenz a di op ere long itudinali, i fenomeni di erosione sp ondale sono p iuttosto contenuti (ö5% dello svilup p o sp ondale comp lessivo), ovvero larg amente inferiori risp etto a q uanto normalmente riscontrabile in un corso braided.

4.1.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

Il corso d‘acq ua si p resenta fortemente artificializ z ato. In p articolare lo svilup p o comp lessivo delle difese long itudinali (p revalentemente scog liere in massi e p rismate) è di p oco inferiore al 35% della lung h ez z a comp lessiva del tratto di corso d‘acq ua misurata lung o l‘asse. L e stesse interessano p raticamente og ni tratto in cui non è p resente subaffioramento del substrato a vincolare l‘evoluz ione laterale, determinando nel comp lesso la stabiliz z az ione dell‘andamento p lanimetrico ovvero della fascia di divag az ione dell‘alveo braided.

Sono inoltre p resenti nel tratto q uattro op ere trasversali, ch e determinano come detto, unitamente alla p resenz a del substrato subaffiorante, un p rofilo di fondo verosimilmente stabile.

L ‘op era p iù rilevante e di mag g ior imp atto visivo è costituita dalla p rotez ione messa in op era in freg io al terrap ieno osp itante i serbatoi di stoccag g io carburanti all‘altez z a di Arq uata, e costituita da un muro in alveo della lung h ez z a di 1350 circa, con a terg o il rilevato arg inale rivestito in lastre di CL S, carrabile sulla p rima berma.

4.1.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

Sulla base delle aerofoto messe a disp osiz ione dal C.N.R .-I.R .P.I. di T orino, è stato p ossibile ricostruire g li effetti sulla fascia fluvio-g eolenale dell‘evento di p iena del 6-8/10/77.

L a fascia inondata rip ortata in cartog rafia h a amp iez z a massima sup eriore a 400 m. Sono distinti i settori caratteriz z ati dal transito di correnti veloci con rilevanti battenti idrici (—settore d‘alveo modellato dall‘evento“) dalle z one marg inali rag g iunte p er esp ansione delle acq ue in p iena a bassa energ ia.

Nel comp lesso sono risultati molto limitati i fenomeni di inondaz ione di aree abitate (settori p rossimi al corso d‘acq ua a monte del p onte di Serravalle Scrivia).

Autorità di bacino del fiume Po 9

4.1.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

Con riferimento al settore interessato dalla cartog rafia dell‘uso del suolo e naturalità, si riscontra un‘incidenz a deg li ambienti —naturali“ del 69.2% sull‘area totale.

T ale dato non deve trarre in errore in q uanto dip ende dall‘elevata incidenz a areale dell‘alveo di p iena dello Scrivia, larg o e ramificato, e caratteriz z ato da —aree p rive di veg etaz ione“ o da —veg etaz ione sp ontanea in evoluz ione“ e p ertanto da ambienti naturali.

E scludendo tali settori, g li ambienti —naturali“ scendono al 44% della sup erficie comp lessiva.

Infatti, la naturalità della reg ione fluviale è comp lessivamente bassa, p er la p ressione esercitata dalle attività antrop ich e (insediamenti abitativi e p roduttivi, ag ricoltura) fino a ridosso del corso d‘acq ua.

T uttavia si riscontrano settori di amp iez z a rilevante, semp re a ridosso dell‘alveo, caratteriz z ati da veg etaz ione sp ontanea p revalentemente arborea (26% ) e localmente erbaceo arbustiva (4% ), p revalentemente nel settore sup eriore del tratto in esame.

4.2 Ca ra ttre riz z a z io n e d e l T. B o rb e ra n e l tra tto d a lla c o n flu e n z a d e l t. Go rd o n e lla a lla c o n flu e n z a n e llo Sc riv ia

T ra tto tra la c o n flu e n z a d e l T . G o rd o n e lla e la c o n flu e n z a d e l T . B e s a n te

4.2.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

L ‘alveo di p iena del B orbera nel tratto in og g etto è larg o e ramificato, esteso ad occup are l‘intero fondovalle e delimitato dai versanti collinari. L o stesso p resenta, a monte della confluenz a con il T .Sisola, amp iez z a relativamente costante in media intorno a 250-300 m; nel settore immediatamente a valle di tale confluenz a il corso p resenta l‘amp iez z a massima, di p oco inferiore a 450 m, p er p oi restring ersi nuovamente in relaz ione alla diminuz ione di amp iez z a del fondovalle collinare, fino alla —stretta“ a valle della confluenz a con il T .B esante.

In relaz ione al vincolo determinato dai versanti, la fascia di fondovalle occup ata dall‘alveo braided è risultata storicamente costante, mentre evidentemente è continuo il cambiamento di p osiz ione dei canali, in funz ione di tassi di sedimentaz ione e p ortate estremamente variabili.

Non si osservano se non a livello locale e nelle immediate adiacenz e dell‘alveo attivo forme relitte evidenz ianti andamenti p reg ressi dell‘alveo braided sostanz ialmente diversi dall‘attuale.

In condiz ioni di mag ra il contorno bag nato ovvero la sup erficie occup ata da canali attivi è inferiore al 15% della fascia braided, mentre in alcuni tratti l‘alveo è secco, con circolaz ione di subalveo.

Autorità di bacino del fiume Po 10

Il corso d‘acq ua non sembra avere subito nel temp o ap p rofondimento e conseg uente unicursaliz z az ione, in relaz ione sop rattutto alla p resenz a di subaffioramenti del substrato (sog lie naturali) e op ere trasversali di derivaz ione e stabiliz z az ione del fondo alveo (solo a monte del T .Sisola).

A valle della confluenz a Sisola, l‘alveo è moderatamente sovralluvionato, non osservandosi p eraltro situaz ioni critich e anch e in relaz ione alla sicurez z a deg li attraversamenti e alla funz ionalità delle op ere idraulich e.

4.2.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

In relaz ione al vincolo determinato dai versanti collinari all‘evoluz ione laterale dell‘alveo di p iena, il g rado di artificializ z az ione dello stesso è moderato, con op ere localiz z ate unicamente in corrisp ondenz a dei p rincip ali abitati e infrastrutture.

L o svilup p o comp lessivo delle difese sp ondali (sp onda destra + sinistra) è di il 25% della lung h ez z a comp lessiva del tratto di corso d‘acq ua misurata lung o l‘asse.

L e difese sp ondali sono g eneralmente costituite da muri verticali in alveo, ch e in corrisp ondenz a deg li abitati sono sop raelevati risp etto al p iano camp ag na e assumono funz ione arg inale.

E ‘ inoltre freq uente la p resenz a di p ennelli in alveo, in destra idrog rafica, con l‘obiettivo di allontanare le linee di corrente dai p rincip ali abitati, e in alcuni casi di recup erare sup erfici utili p er l‘esp ansione deg li abitati stessi.

I p ennelli ap p aiono in alcuni casi realiz z ati in p iù rip rese, evidentemente p er accentuare l‘az ione di indiriz z o delle linee di corrente verso il centro alveo.

L a situaz ione p iù evidente è q uella di Cabella L ig ure, dove tramite i p ennelli è stato imp osto un marcato restring imento all‘alveo di p iena, p rop rio in corrisp ondenz a di un p onte stradale con p ile in alveo.

U n ulteriore marcato restring imento, semp re realiz z ato con i deflettori di corrente in alveo, caratteriz z a il settore di Cantalup o L ig ure, immediatamente a valle della confluenz a Sisola.

Poco freq uente è la p resenz a di op ere trasversali, tutte a monte della confluenz a con il Sisola e limitate alla p rotez ione locale delle fondaz ioni in alveo dei p onti.

4.2.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

L a ricostruz ione delle p iene storich e h a rig uardato, come evidenz iato in p recedenz a, i seg uenti eventi:

- autunno ‘93 (ricostruz ione R eg ione Piemonte); - p rimavera ‘71 (da fotointerp retaz ione aerofoto CNR -IR PI).

Confrontando i due eventi si nota come le aree inondate risultano q uasi ovunq ue p iù amp ie nel caso della p iena ‘93, ch e h a evidentemente determinato livelli idrici p iù elevati.

Autorità di bacino del fiume Po 11

L e aree allag ate rag g iung ono l‘amp iez z a massima, sup eriore a 500 m, a valle della confluenz a con il T . Sisola. Per l‘evento del ‘93 l‘inondaz ione h a interessato l‘abitato di R occh etta L ig ure, p er riattivaz ione di un antico canale alla confluenz a del B orbera con il Sisola.

Sono inoltre stati inondati alcuni settori di Cabella L ig ure (anch e verosimilmente p er rig urg ito a monte del citato restring imento d‘alveo), e l‘area p iù p rossima al corso d‘acq ua (p resenz a di imp ianti e aree estrattive) di Cantalup o L ig ure.

4.2.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L e condiz ioni di naturalità della reg ione fluviale sono elevate fino immediatamente a monte di Cabella L ig ure, con buona conservaz ione e continuità della fascia arborea rip ariale.

Più a valle, la medesima fascia rip ariale è sp esso assente, in relaz ione all‘utiliz z o ag ricolo del territorio fino alle sp onde del corso d‘acq ua. In tale settore, p er motivi fisiog rafici, ovvero di difficile coltivabilità, la fascia rip ariale è p iù svilup p ata in sinistra idrog rafica, ch e risulta scarsamente abitata ed antrop iz z ata fino a R occh etta L ig ure.

A valle della confluenz a del Sisola, il settore sinistro idrog rafico è totalmente naturale, in relaz ione alla forte acclività del versante ch e rende disag evole l‘utiliz z o antrop ico del territorio. L a fascia di veg etaz ione rip ariale alla base del versante è g eneralmente continua, interrotta solo nei settori di affioramento diretto del substrato nel corso d‘acq ua. In destra idrog rafica, la fisiog rafia del versante favorisce l‘antrop iz z az ione del territorio, e la naturalità è conseg uentemente bassa, con estensione dell‘attività ag ricola (oltre ad aree estrattive e abitati) fino alla sp onda del corso d‘acq ua e interruz ione freq uente della fascia arborea rip ariale.

T ra tto tra tra la tra la c o n flu e n z a d e l T . B e s a n te e la c o n flu e n z a n e l T . S c riv ia

4.2.5 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

Nel tratto comp reso tra la confluenz a del T . B esante e l‘abitato di Cerreto R atti, il B orbera scorre all‘interno di uno stretto fondovalle scavato nei Cong lomerati di Savig none. In q uesto settore l‘alveo attivo occup a l‘intero fondovalle e solo in alcuni tratti marg inali sono p resenti delle fasce di veg etaz ione rip ariale. Sui p endi è visibile una linea ideale ch e seg na il limite tra veg etaz ione arborea e g li affioramenti di roccia nuda.

Poco a monte di Cerreto R atti il fondovalle si ap re e il B orbera si trasforma in un torrente p luricursale, con un alveo attivo ciottoloso molto amp io, contenuto tra 2 terraz z i alti circa 25 m. L e sup erfici terraz z ate sono abbastanz a amp ie e seg nano lo svilup p o dell‘orig inale fondovalle ch e in temp i relativamente recenti dal p unto di vista g eolog ico, comunq ue sicuramente p recedenti alla realiz z az ione di insedimenti stabili, è stato p rofondamente inciso p er un rap ido abbassamento del livello di base del B orbera. V a ricordato a q uesto p rop osito ch e tale conformaz ione, talora caratteriz z ata in altri cosi d‘acq ua dalla p resenz a di meandri incassati, è tip ica dell‘intero settore ap p enninico della Provincia di Alessandria.

Autorità di bacino del fiume Po 12

Per q uanto rig uarda il B orbera, q uesta facies morfolog ica si mantiene p er tutto il suo restante svilup p o fino alla confluenz a nello Scrivia, anch e se a valle del p onte della SP 140 i rip iani terraz z ati in destra sp ariscono q uasi comp letamente e l‘alveo attivo corre ai p iedi dei rilievi collinari.

Il B orbera p resenta un alveo a bordi p ieni molto p iù amp io di q uello di mag ra. Q uest‘ultimo è g eneralmente ramificato e cambia assetto ad og ni evento di p iena, divag ando liberamente p ressoch é p er l‘intero fondovalle. Il letto ciottoloso cop re p ertanto buona p arte della sez ione di deflusso di p iena. Aree g olenali alberate si svilup p ano con molta difficoltà e h anno comunq ue, a meno dell‘intervento dell‘uomo, un p eriodo di vita breve, dell‘ordine al massimo di q ualch e decina di anni.

L ‘analisi statistica delle caratteristich e dell‘alveo mostra ch e si tratta di un‘asta p luricursale moderatamente sinuosa (indice di sinuosità p ari a 1.06 nel 1884, 1.11 nel 1954, 1.08 nel 1999). L ‘indice di ramificaz ione è infatti g eneralmente elevato (1.31 nel 1884, 1.61 nel 1954, 1.13 nel 1999) e molto variabile. M entre non si evidenz iano trend storici sig nificativi, tenendo anch e p resente ch e l‘indice di ramificaz ione p uò essere fortemente influenz ato, in p articolare modo nel caso in og g etto, dalle variaz ioni stag ionali delle condiz ioni idrolog ich e, p er contro va rilevato l‘estrema variabilità del tracciato dell‘alveo di mag ra, tanto ch e ciascuna delle foto aeree o delle cartog rafie disp onibili, comp rendendo anch e le foto aeree del 1977 e del 2000 e le CT R della R eg ione Piemonte, p resenta un tracciato dell‘asta torrentiz ia ben distinto dalle altre.

V a infine osservato ch e su tutto il tratto il B orbera ap p are in evidente rip ascimento. Purtrop p o la mancanz a di sez ioni top og rafich e di confronto imp edisce di q uantificare il fenomeno ch e comunq ue ap p are p iuttosto intenso, p robabilmente anch e dell‘ordine di 0.5-1 m nell‘ultimo decennio. T ale fenomeno p uò p ertanto accresce il risch io di alluvionamento delle aree di fondovalle, p er altro limitate, in cui sono p resenti insediamenti o serviz i.

4.2.6 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

Il B orbera p resenta una fascia fluviale ancora q uasi intatta, in cui il livello di antrop iz z az ione è modesto. L e op ere idraulich e sono p ertanto limitate sia come estensione ch e come imp ortanz a. Si tratta essenz ialmente di difese di sp onda, di arg ini g olenali di limitata estensione e di op ere di derivaz ione.

L e op ere di derivaz ione consistono in 2 traverse p oste risp ettivamente 900 m a monte e 600 m a valle del p onte della SP 140. E ntrambe sono g ravemente danneg g iate. Q uella di monte, ch e p resenta un varco nel settore centrale, alimentava l‘area industriale di B org h etto di B orbera. L a traversa p osta a valle del p onte è in funz ione. L a derivaz ione è mantenuta attiva a seg uito della realiz z az ione di un rilevato p rovvisorio con materiale alluvionale d‘alveo in q uanto lo sbarramento fisso è collassato nel settore centrale.

Arg ini g olenali sono p resenti a p rotez ione di alcuni insediamenti realiz z ati nel fondovalle alluvionale (o p er meg lio dire nelle aree g olenali). Si tratta in p articolare della B org ata F raccia a Persi, di una cascina p osta a p iedi del centro storico di B org h etto di B orbera, del p arco g ioch i p osto in destra subito a valle del p onte della SP 140 e del camp o sp ortivo di V ig nole B orbera. Si tratta p er lo p iù di op ere incomp lete verso valle ch e tendono a creare una sorta di cono d‘ombra dell‘onda di p iena a valle dei rilevati artificiali o delle p rominenz e delle scarp ate del sistema di terraz z i p rincip ali. Nel caso della borg ata F raccia sono associate a difese di sp onda.

Autorità di bacino del fiume Po 13

L e difese sp ondali infine sono costitute da difese long itudinali in massi di cava, p rismi di calcestruz z o o muri in calcestruz z o e da p ennelli. Sono concentrate nei p ressi delle sp alle dei p onti, a p rotez ione di alcuni insediamenti nel fondovalle (borg ata F raccia, abitato basso e area industriale di V ig nole B orbera) e ad evitare un p ossibile ag g iramento della traversa p osta a valle del p onte della SP 140. G eneralmente tali op ere sono in cattivo stato di conservaz ione con p roblemi di erosione e collasso sia delle difese long itudinali ch e dei p enneli. In cattivo stato di conservaz ione ap p aiono sop rattutto le op ere a difesa deg li edifici residenz iali p osti nei p ressi del camp o sp ortivo di V ig nole B orbera, dove p er altro sono visibili nell‘alveo attivo i resti di una p rismata ormai comp letamente erosa. Anch e la situaz ione della borg ata F raccia, tuttavia, desta q ualch e p reoccup az ione a causa del cedimento del sistema di p ennelli.

4.2.7 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

Per il tratto di B orbera in og g etto i 2 eventi p er i q uali è stato p ossibile ricostruire le aree di alluvionamento sono q uelli verificatisi il 6-8 ottobre ”77 e il 23-24 settembre ‘93. Per l‘evento del 1977 vi è stata la disp onibilità di foto aeree realiz z ate nei g iorni immediatamente successivi alla p iena, dalle cui tracce sono state desunte le aree di alluvionamento. Per l‘evento del 1993 erano disp onibili direttamente le carte delle aree allag ate realiz z ate dal Settore Prevenz ione del R isch io G eolog ico, M eteorolog ico e Sismico della R eg ione Piemonte.

L ‘analisi dei 2 eventi p ermette di trarre le seg uenti conclusioni.

1. L ‘evento del 1993 è stato verosimilmente p iù g ravoso di q uello del 1977, anch e se sull‘estensione delle aree allag ate p uò avere influito il metodo di lavoro. In p articolare è p robabile ch e p er l‘evento del 1993 vi siano state delle verifich e in loco ch e ovviamente, p er il 1977, non è stato p ossibile realiz z are in retrosp ettiva. 2. Nel corso deg li eventi alluvionali p iù g ravosi il B orbera tende ad invadere interamente le aree comp rese tra le scarp ate dei due sistemi di terraz z i p rincip ali. 3. In entrambi g li eventi alluvionali sono state invase le seg uenti aree attualmente edificate o dotate di infrastrutture: il camp o sp ortivo e l‘area stoccag g io rifiuti ing ombranti di Cerreto R atti, il camp o p oz z i p resso Castel R atti, il camp o sp ortivo di V ig nole B orbera. 4. Inoltre, nel solo evento del 1993, sono state invase le seg uenti aree attualmente edificate o dotate di infrastrutture: la borg ata F raccia p resso Persi, il mulino di Cerreto R atti, la cascina p osta ai p iedi della scarp ata su cui è edificato il centro storico di B org h etto B orbera, il dep uratore p resso il p onte della SP 140 e in p arte l‘attig uo p arco g ioch i con ristorante e p iscina, il mulino di V ig nole B orbera in località Ch iesa del Ch ioccale, la M asseria Z olfi in p rossimità della confluenz a nello Scrivia.

Oltre alle aree sop ra nominate ap p aiono critich e, p er motivi di carattere g eomorfolog ico, l‘area residenz iale p osta nei p ressi del camp o sp ortivo di V ig nole B orbera e l‘area industriale di V ig nole B orbera in località Precip iano.

Occorre inoltre seg nalare ch e vi sono alcune situaz ioni di risch io p otenz iale dovute al p ericolo di cedimento delle scarp ate p er l‘erosione al p iede del B orbera. D i q ueste la situaz ione p iù g rave è senz ‘altro q uella di Castel R atti ove il cedimento della scarp ata, anch e in assenz a di erosione al p iede, risch ia di coinvolg ere ch iesa e cimitero. Attualmente l‘alveo attivo è ad alcune decine di metri di distanz a, tuttavia una ulteriore

Autorità di bacino del fiume Po 14 mig raz ione verso sinistra risch ia di mettere in g rave p ericolo, oltre alla ch iesa e al cimitero, anch e il centro abitato.

Situaz ioni da tenere sotto controllo, anch e se allo stato attuale non vi sono risch i sig nificativi, sono inoltre q uelle del centro storico e dell‘area industriale di B org h etto di B orbera, e del centro storico di V ig nole B orbera.

4.2.8 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L a fascia di p ertinenz a fluviale del B orbera è essenz ialmente di tip o naturale. In base all‘uso suolo 85% delle sup erfici sono occup ate da aree naturali, in massima p arte costituite dall‘alveo attivo ciottoloso (35% ) e dai bosch i rip ariali o p laniz iali (40% ). L e aree ag ricole sono circa il 5% e sono eq uivalenti alle aree edificate (6% ).

V iene q uindi confermata l‘elevata naturalità dell‘alveo leg ata al fatto ch e si tratta di aree interessate p eriodicamente da eventi alluvionali.

L a necessità di p reservare g li insediamenti esistenti deve essere coniug ata, con l‘esig enz a di ricostituire il p iù p ossibile le naturali aree di esp ansione.

4.3 Ca ra ttre riz z a z io n e d e l T. Orb a d a Ca s te l Ce rre to (c o m u n e d i M o la re ) a Silv a n o d ’Orb a

T ra tto tra C a s te l C e rre to e la c o n flu e n z a d e l T . S tu ra d i O v a d a

4.3.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

Il T . Orba nel tratto di interesse p resenta un‘alveo monocursale sinuoso contenuto tra varie serie di terraz z i, la p rima delle q uali p resenta un‘altez z a di circa 20 m, la seconda di circa 40 m. L e sup erfici terraz z ate sono abbastanz a amp ie, anch e se non continue, e seg nano lo svilup p o dell‘orig inale fondovalle ch e in temp i relativamente recenti dal p unto di vista g eolog ico, ma comunq ue p recedenti alla realiz z az ione di insedimenti stabili, è stato p rofondamente inciso p er un rap ido abbassamento del livello di base del dell‘Orba. T ale abbassamento h a avuto luog o p iuttosto rap idamente, tanto ch e è ancora ben visibile una struttura a meandri incassati, in p arte comunq ue g ià rimodellata da p rocessi di erosione di sp onda ch e h anno determinato, a tratti, un amp liamento della fascia g olenale. Pertanto il tracciato delle aree g olenali è di tip o meandriforme, mentre l‘alveo in senso stretto è di tip o monocursale sinuoso. Q uest‘ultima forma è q uella in eq uilibrio nelle condiz ioni attuali e tende ad affermarsi su q uella relitta a meandri. V a ricordato a q uesto p rop osito ch e tale conformaz ione è tip ica dell‘intero settore ap p enninico della Provincia di Alessandria, a testimonianz a del fatto ch e è in corso un p rocesso comp lessivo di riassetto del reticolo idrog rafico.

Nel comp lesso l‘alveo a bordi p ieni p resenta un‘estensione media p ari a 2-4 volte l‘alveo di mag ra. L e fasce g olenali sono g eneralmente veg etate e risultano amp ie sop rattutto sulla riva interna dei meandri incassati. L a p resenz a di estesi e ricorrenti tratti in cui il substrato marnoso affiora lung o il letto del corso d‘acq ua indica ch e il T . Orba p resenta una forte tendenz a all‘erosione di fondo.

Autorità di bacino del fiume Po 15

L ‘analisi statistica delle caratteristich e dell‘alveo mostra ch e si tratta di un‘asta meandriforme (indice di sinuosità p ari a 1.28 nel 1884, 1.31 nel 1954, 1.21 nel 1999). L ‘indice di ramificaz ione è variato nel temp o anch e se nelle attuali condiz ioni è da alveo francamente monocursale, mentre nel 1954 alcuni settori erano ramificati (1.05 nel 1884, 1.28 nel 1954, 1.00 nel 1999).

Si evidenz ia p ertanto, neg li ultimi decenni, una tendenz a ad una semp lificaz ione e rettificaz ione dell‘asta fluviale, fenomeno tip ico dei corsi d‘acq ua in cui p revale l‘erosione di fondo risp etto al sovralluvionamento.

4.3.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

A monte di M olare l‘alveo dell‘Orba p resenta sostanz ialmente caratteri naturali. L e unich e op ere p resenti sono una difesa di sp onda in massi a p rotez ione del canale di scarico della centrale idroelettrica p resso Castel Cerreto e una brig lia p resso la confluenz a del T . Amione.

Semp re in p rossimità di Castel Cerreto, ma a valle della centrale idroelettrica, sono p resenti i resti di una traversa collassata e successivamente dismessa.

A p artire da M olare, viceversa, le op ere di sistemaz ione idraulica p resentano una certa sistematicità con arg ini g olenali sui lobi di meandro, difese di sp onda sulle rive esterne e brig lie nei tratti di colleg amento tra meandri.

G li arg ini sono g eneralmente incomp leti, nel senso ch e non ch iudono l‘intero lobo di meandro ma creano una sorta di z ona d‘ombra del flusso di corrente imp edendo l‘allag amento da monte, ma non l‘ing resso delle acq ue da valle. L e aree così p rotette sono p oi in p arte destinate all‘ag ricoltura e in p arte sono state edificate p er la realiz z az ione di serviz i (essenz ialmente camp i sp ortivi) o aree industriali. Si tratta di arg ini in terra, sp esso rivestiti dalla veg etaz ione e scarsamente o p er nulla p rotetti dall‘eventuale erosione di acq ue correnti. Si tratta p ertanto di interventi ch e non g arantiscono, in linea di massima, un sufficiente g rado si sicurez z a ma p er contro riducono le aree di laminaz ione.

L e difese di sp onda, sp esso in p recarie condiz ioni di stabilità p er erosione diretta e scalz amento al p iede, sono finaliz z ate al consolidamento del p iede delle scarp ate dei rip iani terraz z ati sui q uali sono edificati, tra l‘altro, i centri storici di M olare e Ovada. M entre tuttavia q uesti ultimi p aiono sufficientemente p rotetti, altri tratti p resentano un certo g rado di criticità e si seg nala in p articolare la SP 204 (strada del M ez z ano) p resso Cascina R ossa e la z ona di Corso Saracco ad Ovada.

Nel p rimo caso il rilevato stradale della SP 204 è p arz ialmente collassato a seg uito di un movimento g ravitativo innescato dall‘erosione dell‘Orba al p iede del versante, nonostante la p resenz a di 2 p ennelli ch e, p er altro, sono in p essimo stato di conservaz ione. Nella z ona di corso Saracco non vi sono dissesti in atto, ma il sistema di difese di sp onda a p rotez ione del p iede della scarp ata è in cattive condiz ione e p otrebbe collassare, in caso di evento g ravoso, con conseg uente p ressione sulla scarp ata del terraz z o sovrastante, estesamente edificato.

L e op ere trasversali sono rap p resentate da 2 brig lie, una nei p ressi dell‘ex maneg g io di M olare e l‘altra in p rossimità della staz ione di M olare; entrambe sono in discreto stato di conservaz ione, senz a danni struttura ap p arenti.

Autorità di bacino del fiume Po 16

Si seg nala infine la p resenz a dei resti di una vecch ia traversa collassata p resso il p onte della SP 104.

4.3.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

L ‘unico evento storico documentato da foto aeree resosi disp onibile p er q uesto studio è q uello relativo all‘alluvione dell‘ottobre 1977 ch e, p er la verità, non h a colp ito q uesto tratto di torrente in modo p articolarmente p esante, come invece h a fatto p er lo Stura di Ovada e il basso Orba.

In assenz a di ulteriore documentaz ione, p ertanto, è stata recup erata la carta —Aree inondabili 1:100.000“ redatta dalla R E G IONE PIE M ONT E - D irez ione Serviz i T ecnici di Prevenz ione - Settore Studi e R icerch e G eolog ich e - Sistema Informativo Prevenz ione R isch i.

D al confronto di tale materiale documentale si p ossono trarre le seg uenti conclusioni.

1. Nel 1977 le aree con evidenti seg ni di alluvionamento sono rimaste contenute all‘interno delle g olene senz a interessare aree abitate o urbaniz z ate. 2. D urante tale evento non sono state interessate da allag amenti 2 z one p er le q uali, nel corso dei sop ralluog h i, sono state seg nalati da abitanti del luog o ricorrenti alluvionamenti (temp o di ritorno stimabile intorno a 20 anni). Si tratta dell‘area p osta in sp onda destra, subito a valle del p onte di M olare, e della z ona industriale di Ovada in R eg ione Carlovini (stabilimenti in sp onda destra subito a valle del p onte della SP 204). 3. Sulla carta della R eg ione Piemonte sono indicati come settori a risch io di esondaz ione, oltre a q uelli seg nalati al p unto 2, il cap annone industriale p osto sulla sp onda destra dell‘Orba in località F ornace, l‘area del camp o sp ortivo e delle attig ue z one residenz iali p resso strada G rillano a Ovada, l‘area industriale in sinistra idrog rafica subito a monte del p onte sulla SP185.

In conclusione sono a risch io di esondaz ione, in diversa misura, tutti i p rincip ali lobi di meandro, sui q uali, in effetti, non vi sono insediamenti storici. T ali aree sono state urbaniz z ate a p artire dal dop og uerra con realiz z az ione in p revalenz a di aree industriali e camp i sp ortivi.

L a p ossibilità di arretramento delle scarp ate di terraz z o p rincip ali è un fenomeno del tutto naturale in relaz ione all‘assetto del T . Orba in q uesto settore, ma comunq ue p otenz ialmente p ericoloso nel medio e lung o termine, anch e p er g li insediamenti storici. Allo stato attuale tuttavia, l‘unico dissesto attivo è la frana ch e interessa la SP 204.

L ‘abbassamento del fondo dell‘alveo sembra viceversa p rocedere con relativa lentez z a, in q uanto il substrato marnoso, ormai diffusamente messo allo scop erto, è p iù difficilmente erodibile del materasso alluvionale. In g enerale non vi sono, p ertanto, g rossi p roblemi p er g li attraversamenti. V iceversa il sifone della fog natura di M olare p resso il p onte ferroviario, bench é di recente realiz z az ione, è stato messo a vista dall‘az ione delle acq ue correnti, anch e p erch é , una volta scavato, il substrato marnoso non è in g rado di resistere all‘erosione.

D a seg nalare infine la p osiz ione p articolarmente esp osta del camp o p oz z i p osto in g olena sinistra, di fronte alla staz ione di M olare.

Autorità di bacino del fiume Po 17

4.3.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L a fascia di p ertinenz a fluviale dell‘Orba a monte della confluenz a dello Stura di Ovada è p revalentemente di tip o naturale, ma le aree coltivate e sop rattutto q uelle urbaniz z ate interessano sup erfici tutt‘altro ch e trascurabili. In base all‘uso suolo 68% della sup erficie è occup ata da aree naturali, p er lo p iù bosch i. L e aree coltivate sono circa il 15% , q uelle urbaniz z ate il 14% .

Si osserva ch e le aree edificate sono un p arte non irrilevante della fascia di p ertinenz a fluviale. T ale condiz ione è dovuta essenz ialmente alla p rog ressiva urbaniz z az ione delle aree p oste nel fondovalle alluvionale a p artire dall‘abitato di M olare verso valle. In p articolare la diffusa urbaniz z az ione dei lobi di meandro, destinati ad accog liere in p revalenz a, oltre ad imp ianti di lavoraz ione inerti e aree di stoccag g io, camp i sp ortivi ed aree industriali, ma anch e, in certi casi, q uelle residenz iali, h a incrementato di molto il risch io di alluvionamento di z one abitate. Così l‘imp ortante stabilimento industriale p osto in reg ione Carlovini ad Ovada è imp ostato su un‘area g olenale un temp o interamente occup ata da orti p eriodicamente alluvionati. L a realiz z az ione di un arg ine in corrisp ondenz a del muro p erimetrale dello stabilimento, se da un lato h a ridotto il p ericolo di esondaz ione, senz a p ermettere tuttavia una comp leta messa in sicurez z a dell‘area, dall‘altro h a eliminato una estesa area di laminaz ione p eg g iorando l‘assetto idraulico del corso d‘acq ua nel suo comp lesso.

A monte di M olare l‘alveo p resenta condiz ioni di buona naturalità ed anz i vi sono vecch i coltivi in fase di abbandono e rinaturaliz z az ione sp ontanea. Il tratto p rosp iciente Castel Cerreto, con il letto torrentiz io ch iuso da p areti scavate nei cong lomerati, p resenta anch e interessanti valenz e p aesag g istich e e, p robabilmente, naturalistich e. T ale settore andrebbe p ertanto p reservato.

T ra tto tra la c o n flu e n z a d e l to rre n te S tu ra d i O v a d a e la c o n flu e n z a d e l to rre n te P io ta a S ilv a n o d ‘O rb a

4.3.5 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

In q uesto settore l‘Orba h a un andamento moderatamente sinuoso. E ‘ contenuto, come p iù a monte, tra sup erfici terraz z ate ch e si svilup p ano p revalentemente in destra idrog rafica, dove il p iano p rincip ale del fondovalle è p osto ad un‘altez z a di circa 20 m risp etto all‘alveo attivo. In destra, a p artire dalla confluenz a dello Stura, è osservabile un secondo rip iano terraz z ato, interno risp etto a q uello p rincip ale, p osto a circa 10 m di altez z a sul p iano g olenale.

Al contrario dei tratti p iù a monte, in q uesto settore non vi sono tracce di meandri incassati e le stesse line di scarp ata corrono g rosso modo p arallele all‘alveo dell‘Orba, intercalate da rientranz e scavate dag li affluenti minori. In sinistra, a tratti, l‘alveo dell‘Orba corre alla base dei sovrastati rilievi collinari.

L ‘alveo a bordi p ieni p resenta un larg h ez z a p ari a 2-3 volte l‘alveo di mag ra. L e g olene non sono molto larg h e, strette tra l‘alveo attivo e le scarp ate ch e delimitano i rip iani terraz z ati.

Autorità di bacino del fiume Po 18

L ocalmente si osserva l‘affioramento sul letto del torrente del substrato marnoso-arenaceo, sintomo di una tendenz a all‘abbassamento del p rofilo di fondo ch e, tuttavia, p are essere meno intensa di q uella osservata nei settori p iù a monte.

L ‘analisi statistica delle caratteristich e dell‘alveo mostra ch e si tratta di un‘asta da sinuosa a meandriforme (indice di sinuosità p ari a 1.29 nel 1884, 1.19 nel 1954, 1.29 nel 1999). L ‘indice di ramificaz ione è variato nel temp o: nelle attuale condiz ioni è da alveo francamente monocursale, mentre nel 1954 alcuni settori erano ramificati (1.00 nel 1884, 1.29 nel 1954, 1.00 nel 1999).

Si evidenz ia p ertanto, neg li ultimi decenni, una tendenz a ad una semp lificaz ione dell‘asta fluviale, fenomeno tip ico dei corsi d‘acq ua in cui p revale l‘erosione di fondo risp etto al sovralluvionamento. L ‘aumento della sinuosità sug g erisce tuttavia ch e vi sia, contemp oraneamente, una certa rip resa dell‘erosione di sp onda, con tendenz a all‘amp liamento delle aree g olenali.

4.3.6 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

L e op ere di difesa idraulica realiz z ate nell‘area og g etto di studio sono finaliz z ate al contenimento dei livelli e alla stabiliz z az ione dell‘alveo attivo. L e p rime sono state realiz z ate nei p rimi 2 ch ilometri. L e seconde sono concentrate a valle della traversa e sono destinate essenz ialmente alla p rotez ione delle p rincip ali vie di comunicaz ione, ovvero, la linea ferroviaria Alessandria-Ovada e l‘Autostrada Alessandria-V oltri (A26).

Nel p rimo tratto sono stati individuati 3 rilevati arg inali.

Il p rimo, da monte, è p osto in destra, a cavallo della confluenz a con lo Stura di Ovada. Parte dalla sp alla del p onte della SP 155 e h a uno svilup p o di circa 300 m. L ‘op era non è comp leta in q uanto si interromp e senz a riconnettersi in q uota con la scarp ata del terraz z o retrostante. L e aree difese da tale op era p ossono q uindi essere invase da valle dalle acq ue.

Il secondo è situato in sinistra, si stacca dal rilevato ferroviario, corre iniz ialmente sulla sp onda di un affluente minore e da q ui, dop o circa 500 m, va a riconnettersi con l‘op ere di p resa della traversa p osta p resso Case B elarda. E ‘ stato realiz z ato essenz ialmente a p rotez ione di un dep uratore, anch e se attualmente è in fase di realiz z az ione un cap annone industriale nell‘ap p ez z amento adiacente. L ‘op era h a inoltre la funz ione di p revenire un ag g iramento, da p arte delle acq ue in p iena, deg li org ani di reg olaz ione dell‘op era di p resa della traversa.

Il terz o rilevato arg inale è di fatto una continuaz ione del secondo. Si stacca infatti dal canale di derivaz ione della traversa e corre lung o la sp onda sinistra p er circa 400 m p er p oi riconnettersi al canale stesso andando a ch iudere una sup erficie, dell‘ordine di 3 ettari, occup ata da un p iop p eto. Q uest‘ultima op era è in p essime condiz ioni di conservaz ione, è interrotta p er un breve tratto ed è erosa al p iede p er buona p arte del suo svilup p o.

A valle della traversa l‘asta dell‘Orba è stata fissata da una serie di difese di sp onda p oste sulle rive esterne delle anse. Si iniz ia p ertanto con una p rismata, a tratti con seg ni di cedimento, in destra. Seg ue p oi una serie di difese di sp onda in massi in sinistra destinate alla p rotez ione del rilevato ferroviario. T ali op ere sono verosimilmente in continuità p er tutto il tratto in cui la ferrovia corre lung o l‘area g olenale dell‘Orba, anch e se la

Autorità di bacino del fiume Po 19 fitta veg etaz ione non p ermette di verificarlo p er lung h i tratti (p ertanto non indicati nella cartog rafia tematica). Il rilevato ferroviario non p resenta seg ni di cedimenti anch e se il p rimo tratto di difesa in massi ap p are rifatto di recente.

V i è infine, p oco a monte della confluenz a del T . Piota, una difesa di sp onda in destra; h a iniz io immediatamente a monte dell‘attraversamento autostradale ed è costituita da una p rismata in cattivo stato di conservaz ione; cedimenti sono osservabili in p iù p unti anch e se non vi sono, almeno p er il momento, tratti collassati.

L ‘unica op era trasversale è rap p resentata dalla g ià citata traversa p resso Case B elarda. Si tratta di uno sbarramento in calcestruz z o, dell‘altez z a ap p rossimativa di 3-4 m, con moderati p roblemi di scalz amento al p iede. Non p resenta p er ora seg ni di cedimento. G li org ani di derivaz ione sono ubicati in p rossimità della sp alla sinistra.

In conclusione la p rincip ale criticità è rap p resentata dall‘area industriale e residenz iale p osta nei p ressi del p onte della SP 155. L ‘arg ine a valle della traversa è in p essimo stato di conservaz ione, tuttavia un suo cedimento non avrebbe conseg uenz e dirette immediate. Per q uanto rig uarda l‘arg ine in sinistra, a monte della traversa, non sono stati individuati seg ni di dissesti, anch e se lo stato di abbandono in cui versa non p ermette un esame comp leto dell‘op era; la stessa p resenz a di alberi sul rilevato arg inale rap p resenta un fattore di debolez z a p er il risch io ch e q uesti veng ano sradicato dalla corrente e q uindi p ossano ap rire dei varch i nel corp o arg inale.

L e difese di sp onda in destra versano in un cattivo stato di conservaz ione. Non sono stati osservati p unti di collasso e, p er altro, un loro cedimento non avrebbe immediate rip ercussioni aree abitate, risch ierebbe p erò di p reg iudicare la stabilità della sp alla destra del p onte autostradale. L e difese in massi in sinistra sono verosimilmente in buone condiz ioni di conservaz ione, anch e in q uesto caso, tuttavia, la fitta veg etaz ione imp edisce di affermarlo con certez z a.

L ‘imp ressione g enerale è ch e le op ere abbiano ristretto eccessivamente l‘alveo attivo, fattore q uesto ch e p uò essere causa di instabilità. D a valutare, a q uesto p rop osito, la p ossibilità di dismettere p arte delle p rismate in destra e l‘arg ine a valle della traversa in sinistra.

4.3.7 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

L ‘unico evento storico documentato da foto aeree, resosi disp onibile p er q uesto studio, è l‘alluvione dell‘ottobre 1977 ch e h a colp ito, in modo abbastanz a p esante, l‘Orba a valle della confluenz a con la Stura di Ovada.

In assenz a di ulteriore documentaz ione, p ertanto, è stata recup erata la carta —Aree inondabili 1:100.000“ redatta dalla R E G IONE PIE M ONT E - D irez ione Serviz i T ecnici di Prevenz ione - Settore Studi e R icerch e G eolog ich e - Sistema Informativo Prevenz ione R isch i.

D al confronto di tale materiale documentale si p ossono trarre le seg uenti conclusioni.

Autorità di bacino del fiume Po 20

1. L ‘evento di p iena del 1977 p resenta una distribuz ione diversa da q uella indicata sulle carte delle aree inondabili della R eg ione Piemonte. 2. Nel 1977 g li allag amenti h anno rag g iunto l‘area industriale e residenz iale p resso il p onte della SP 155; inoltre le acq ue h anno ag g irato l‘op era di p resa della traversa p resso Case B elarda invadendo il canale di derivaz ione e andando, di conseg uenz a, ad allag are alcune abitaz ioni p resso Case Canale di Sotto nonch é un tratto della SP 185. L e acq ue h anno anch e rag g iunto un amp io settore g olenale in destra, subito a monte della confluenz a del T . Piota, ex area di cava. 3. Nelle carte delle —Aree inondabili“ della reg ione Piemonte veng ono viceversa individuate come z one a risch io una p arte deg li edifici p osti in sp onda sinistra tra la SP 185 e l‘Orba, a valle del p onte della SP 155. L e aree esondabili sono inoltre estese in destra fino a comp rendere la località G uastarina; 4. Nella carta delle —Aree inondabili“ sono individuate come a risch io delle aree edificate e delle infrastrutture ch e p er rag ioni altimetrich e sono, invece, fuori p ericolo. Si tratta delle abitaz ioni costruite sulla scarp ata di terraz z o in località G uastarina, del fabbricato p osto nei p ressi della sp alla sinistra del p onte autostradale e del rilevato dell‘autostrada A26 a valle del p onte sull‘Orba.

L a p rincip ale criticità è p ertanto rap p resentata dalle aree abitate in sinistra e, sop rattutto, in destra idrog rafica a valle della confluenz a del T . Stura di Ovada.

U na seconda criticità è costituita dalla derivaz ione della traversa attraverso la q uale le acq ue in p iena p ossono p assare al canale di derivaz ione e andare ad allag are i settori a terg o della ferrovia e della strada p rovinciale.

L a terz a criticità è rap p resentata dal rilevato ferroviario tra Case Canale e S. Carlo. In q uesto settore la sp inta dell‘Orba p er un arretramento della sp onda è molto forte. Si tratta p ertanto di un settore da tenere strettamente sotto controllo.

4.3.8 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L a reg ione fluviale dell‘Orba tra la confluenz a dello Stura di Ovada e q uella del T . Piota è in p revalenz a occup ata da aree naturali (55% ), p er lo p iù bosch i (21% ) e cesp ug lieti (21% ). L e aree antrop iz z ate sono rap p resentate p er lo p iù da camp i coltivati (30% ), sop rattutto seminativi (24% ). L e aree edificate occup ano il 12% della sup erficie totale.

In q uesto settore l‘esp ansione delle aree edificate nella reg ione fluviale si è concentrata subito a valle della confluenz a della Stura di Ovada. Più a valle le aree urbaniz z ate sono p oste sulle sup erfici terraz z ate, ad un‘altez z a sull‘alveo inciso sufficiente p er scong iurare il risch io di esondaz ioni. V iceversa è imp ostato sulla g olena sinistra un tratto di rilevato ferroviario, in p rossimità di R occa G rimalda.

In q uesto contesto è op p ortuno favorire il rip ristino della fascia di veg etaz ione rip ariale.

Autorità di bacino del fiume Po 21

4.4 Ca ra ttre riz z a z io n e d e l T. Stu ra d i Ov a d a tra il p o n te d e lla Lin e a F e rro v ia ria Ov a d a -Ge n o v a e la c o n flu e n z a n e ll’Orb a

4.4.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

Il T . Stura di Ovada nel tratto di interesse p resenta un alveo monocursale sinuoso contenuto tra varie serie di terraz z i, la p rima delle q uali p resenta un‘altez z a di circa 10 m, la seconda di circa 20 m. L e sup erfici terraz z ate sono abbastanz a amp ie, anch e se non continue, e seg nano lo svilup p o dell‘orig inale fondovalle ch e, in temp i relativamente recenti dal p unto di vista g eolog ico ma comunq ue p recedenti alla realiz z az ione di insediamenti stabili, è stato p rofondamente inciso p er un rap ido abbassamento del livello di base dello Stura. T ale abbassamento h a avuto luog o p iuttosto rap idamente, tanto ch e è ancora ben visibile una struttura a meandri incassati, in p arte comunq ue g ià rimodellata da p rocessi di erosione di sp onda ch e h anno determinato, a tratti, un amp liamento della fascia g olenale. Pertanto il tracciato delle aree g olenali è di tip o meandriforme, mentre l‘alveo in senso stretto è di tip o monocursale sinuoso. Q uest‘ultima forma è q uella in eq uilibrio nelle condiz ioni attuali e tende ad affermarsi su q uella relitta a meandri. V a ricordato a q uesto p rop osito ch e tale conformaz ione è tip ica dell‘intero settore ap p enninico della Provincia di Alessandria, a testimonianz a del fatto ch e è in corso un p rocesso comp lessivo di riassetto del reticolo idrog rafico.

Nel comp lesso l‘alveo a bordi p ieni p resenta un‘estensione media p ari a 2-4 volte l‘alveo di mag ra. L e fasce g olenali sono g eneralmente veg etate e risultano amp ie sop rattutto sulla riva interna dei meandri incassati. L a p resenz a di ricorrenti tratti in cui il substrato marnoso affiora lung o il letto del corso d‘acq ua mostra ch e il T . Stura p resenta una forte tendenz a all‘erosione di fondo.

L ‘analisi statistica delle caratteristich e dell‘alveo mostra ch e si tratta di un‘asta monocursale sinuosa (indice di sinuosità p ari a 1.11 nel 1884, 1.14 nel 1954, 1.21 nel 1999). L ‘indice di ramificaz ione è variato abbastanz a nel temp o anch e se nelle attuale condiz ioni è da alveo francamente monocursale, mentre nel 1954 alcuni settori erano ramificati (1.09 nel 1884, 1.27 nel 1954, 1.00 nel 1999).

Si evidenz ia p ertanto, neg li ultimi decenni, una tendenz a ad una semp lificaz ione dell‘asta fluviale, fenomeno tip ico dei corsi d‘acq ua in cui p revale l‘erosione di fondo risp etto al sovralluvionamento.

4.4.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

Nel tratto di studio g li interventi di sistemaz ione idraulica sono stati finaliz z ati essenz ialmente al consolidamento e stabiliz z az ione della sp onda sinistra alle sp alle della q uale si svilup p a l‘abitato di Ovada. U na serie di difese di sp onda, p er lo p iù in massi, conteng ono l‘esp ansione dello Stura verso la z ona residenz iale e commerciale p osta a terg o della SS 456 del T urch ino. In tale settore è p resente anch e un rilevato arg inale, p arz iale e comunq ue in p arte interrotto, ch e, a g iudicare dalle condiz ioni in cui versa, è stato p robabilmente dismesso.

Più avanti la base della scarp ata del terraz z o su cui è imp ostata la città vecch ia è p rotetta da un cordolo di calcestruz z o, in buone condiz ioni di conservaz ione. Il lobo di meandro p rosp iciente il cimitero è in p arte p rotetto da un breve rilevato arg inale ap erto verso valle e ch e p ertanto non p ermette di g arantire in modo comp leto la sicurez z a dell‘area retrostante. L e op ere difensive

Autorità di bacino del fiume Po 22 in sp onda sinistra sono comp letate da un muro in cemento armato a p rotez ione della sp alla sinistra del p onte sulla SP 155

In destra le difese consistono in 2 scog liere in massi di recente realiz z az ione in corrisp ondenz a della riva esterna dell‘ultimo meandro p rima della confluenz a. Q uella p iù a monte è p osta a p rotez ione della base della scarp ata del terraz z o sovrastante e di un‘abitaz ione p rivata, q uella di valle è a p rotez ione di un‘area residenz iale p osta subito a monte della SP 155. In corrisp ondenz a della confluenz a Nell‘Orba, l‘area industriale a valle della SP155 è p rotetta da un breve rilevato arg inale, incomp leto verso valle e q uindi insufficiente p er la p rotez ione dell‘area.

Semp re in sp onda destra si seg nala, in corrisp ondenz a del p onte ferroviario, la p resenz a di difese sp ondali (scog liere e p ennelli) a p rotez ione delle fondaz ioni delle p ile del viadotto autostradale.

L ‘assetto idraulico del tratto è comp letato da una traversa p osta subito a valle del p onte della SP 170. T ale op era alimenta una derivaz ione irrig ua in destra ed era colleg ata in orig ine ad un mulino. R ifatta in ep oca recente è ora in buone condiz ioni di conservaz ione. Più a valle, in p rossimità del cimitero, sono visibili i resti di un seconda traversa o forse, p iù p rop riamente, di un attraversamento a raso di una diramaz ione del canale alimentato dalla derivaz ione p iù a monte. L ‘op era è in comp leto dissesto e, verosimilmente, è stata abbandonata.

4.4.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

L ‘unico evento storico documentato da foto aeree resosi disp onibile p er q uesto studio è q uello relativo all‘alluvione dell‘ottobre 1977 ch e h a colp ito la Stura di Ovada in modo abbastanz a p esante.

In assenz a di ulteriore documentaz ione, p ertanto, è stata recup erata la carta —Aree inondabili 1:100.000“ redatta dalla R E G IONE PIE M ONT E - D irez ione Serviz i T ecnici di Prevenz ione - Settore Studi e R icerch e G eolog ich e - Sistema Informativo Prevenz ione R isch i.

D al confronto di tale materiale documentale si p ossono trarre le seg uenti conclusioni.

1. L a p iena del 1977, a p arte alcune aree marg inali in sp onda destra p resso cascina Orsotto, è stata p iù g ravosa di q uanto p revisto nelle carte delle aree inondabili della R eg ione Piemonte. 2. Nel 1977 sono state alluvionate le seg uenti aree edificate: una p arte dell‘area residenz aile e commerciale p osta a terg o della SS 456 del T urch ino, le abitaz ioni p oste sul terraz z o p rosp iciente il cimitero di Ovada, una consistente p arte delle aree residenz iali e industriali, nonch é l‘imp ianto di lavoraz ioni inerti p osto in destra p resso il p onte della SP 155 (strada Novi). 3. Semp re nel corso dell‘evento del 1977 la SS 476 del T urch ino è stata g ravemente danneg g iata e p arz ialmente erosa p er arretramento della sp onda sinistra con g rave risch io anch e p er i fabbricati retrostanti.

In q uesto settore sono p ertanto a risch io diverse aree edificate ch e vanno p rotette sia dal p ericolo di esondaz ione sia da q uello di erosione p er mig raz ione dell‘asta p rincip ale.

Autorità di bacino del fiume Po 23

L a situaz ione p iù g rave è sicuramente q uella relativa all‘area retrostante la SS 456 del T urch ino. Q ui si è p roceduto nel dop og uerra all‘urbaniz z az ione di una (ex ) area g olenale, ancora rag g iung ibile dalle acq ue di p iena e ch e p uò essere tuttora interessate dalle divag az ioni dell‘asta fluviale nel fondovalle.

In tale contesto è q uanto mai imp ortante mantenere libere da insediamenti le aree in destra idrog rafica p ermettendo al corso d‘acq ua di divag are almeno in q uella direz ione.

Il lobo di meandro p resso il cimitero di Ovada, p er rag ioni di carattere morfolog ico, è p revalentemente a risch io di esondaz ioni, mentre ap p are meno p robabile l‘arretramento delle sp onde, mentre è p ossibile nel medio o lung o termine un tag lio meandro.

4.4.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L a reg ione fluviale dello Stura di Ovada è in larg a misura antrop iz z ata e, a tratti, urbaniz z ata. In base alla carta uso suolo il 46% della sup erficie è occup ata da aree naturali, in p revalenz a bosch i. L e aree coltivate sono circa il 21% , q uelle urbaniz z ate il 26% .

L ‘esp ansione dell‘abitato di Ovada è infatti andata ad interessare, sop rattutto sulla sp onda sinistra, aree g olenali. In sp onda destra, l‘unico settore edificato è q uello nei p ressi del p onte della SP155, mentre, sop rattutto a monte di Ovada, p revalg ono le aree ag ricole ed in p articolare g li orti e i frutteti. E ‘ p ertanto imp ortate ch e q uesto settore veng a p reservato nelle condiz ioni attuali. In q uesto modo l‘asta fluviale avrà un certa libertà di divag az ione e si manterrà una imp ortate area di laminaz ione. Nella z ona del cimitero di Ovada sono p resenti alcune abitaz ioni e cascine nell‘area g olenale.

Sarebbe inoltre op p ortuno, dal p unto di vista ambientale e p aesag g istico, il comp letamento e p otenz iamento di una fascia di veg etaz ione rip ariale lung o la sp onda sinistra, con funz ione di filtro e, secondariamente, di stabiliz z az ione delle sp onde stesse.

4.5 Ca ra ttre riz z a z io n e d e l T. Stu ra d e l M o n fe rra to

4.5.1 Caratteristich e g eomorfolog ich e e morfometrich e, evoluz ione storica dell‘alveo

Il corso della Stura nel tratto di studio h a andamento monocursale meandriforme, con indice di sinuosità Is ö 1.29 . T ale andamento meandriforme è caratteristico del corso d‘acq ua in tutto il p eriodo og g etto della ricostruz ione storica (1884-2001), anch e se nel dettag lio si sono riscontrati modesti accorciamenti del corso d‘acq ua p er tag lio di alcuni meandri, verosimilmente anch e p er az ione antrop ica, finaliz z ata al recup ero di sup erfici utili ad uso ag ricolo.

L ‘evoluz ione dell‘alveo nel p eriodo og g etto della ricostruz ione è p raticamente nullo nel tratto ap p rossimativamente comp reso tra M uriseng o e V alcerrina, in relaz ione allo stretto vincolo determinato dai

Autorità di bacino del fiume Po 24 versanti collinari, mentre mag g iori variaz ioni si riscontrano a valle di Castag none e nel tratto di p ianura fino alla confluenz a in Po.

In p articolare la mag g iore diffusione ed evidenz a di forme relitte connesse ad andamenti p reg ressi del corso d‘acq ua si riscontra a valle di V alcerrina (amp io p aleocorso in destra p resso loc. G arop p i), e tra Castag none e Pontestura (numerosi p aleocorsi in destra e sinistra).

4.5.2 Caratteriz z az ione delle op ere idraulich e

In consideraz ione della stabilità comp lessiva dell‘alveo, e della p resenz a molto saltuaria di infrastrutture sig nificative a ridosso del corso d‘acq ua, la p resenz a di op ere idraulich e è ridotta.

Come evidenz iato neg li elaborati cartog rafici, la p resenz a di difese sp ondali è limitata al tratto immediatamente a monte e a valle di alcuni p onti (p rismate e g abbionate), oltre ch e dei p och i settori caratteriz z ati da sig nificative esig enz e di p rotez ione: aree abitate e imp ianti p roduttivi in località V alcerrina (case Cap p ello, G arop p i), Castag none.

R ig uardo le op ere trasversali, q ueste sono assenti nel tratto a monte di V alcerrina, verosimilmente p er la stabilità del p rofilo di fondo connessa alla p resenz a di subaffioramento del substrato collinare.

A valle di V alcerrina, e in p articolare di G arop p i-Case Cap p ello, è diffusa la p resenz a di sog lie di fondo g eneralmente a p rotez ione di fondaz ioni in alveo, condiz ione ch e evidenz ia p er il settore p iù p rossimo alla confluenz a una tendenz a recente all‘ap p rofondimento del p rofilo di fondo, analog a a q uella riscontrata p er l‘alveo di Po nel medesimo tratto.

Non sono p resenti rilevati arg inali, fatta eccez ione p er limitate op ere di p rotez ione locale.

4.5.3 E venti alluvionali recenti storicamente documentati: aree allag ate e modalità di p rop ag az ione sul territorio g olenale delle correnti di p iena

Sulla base delle aerofoto messe a disp osiz ione dal C.N.R .-I.R .P.I. è stato p ossibile ricostruire g li effetti conseg uenti al transito della p iena ‘74 (rip rese 1-10/03/‘74, colore) .

L ‘evento h a avuto conseg uenz e rilevanti sull‘asta fluviale, evidenz iate dall‘abbattimento di numerosi p onti in conseg uenz a p rincip almente dell‘erosione laterale delle sp onde in corrisp ondenz a delle sp alle.

Il buon dettag lio delle aerofoto h a consentito la ricostruz ione delle aree inondate nel corso dell‘evento. L ‘estensione di tali aree, rip ortate nella cartog rafia alleg ata, p otrebbe localmente risultare sottostimata, p er la p resenz a di settori inondati a bassa energ ia, non evidenz iabili dalla sola osservaz ione delle aerofoto.

Con riferimento a tale elaborato, i fenomeni di esondaz ione dello Stura nel corso dell‘evento in og g etto p ossono essere sintetiz z ati come seg ue.

Autorità di bacino del fiume Po 25

- Nel tratto tra M uriseng o e V alcerrina, vi sono numerosi settori di esondaz ione, sep p ure di amp iez z a limitata, in relaz ione alla morfolog ia dei versanti; i fenomeni p iù rilevanti di esondaz ione entro la p iana di fondovalle, anch e con il coinvolg imento dei settori abitati p iù p rossimi al corso d‘acq ua, sono localiz z ati nel tratto comp reso tra le loc. di S.Candido e Poz z o. A valle di Poz z o, i p unti di esondaz ione sono vari ma con estensione molto contenuta delle aree inondate. L a p resenz a di tracce di esondaz ione a monte di numerosi p onti, evidenz ierebbe un‘inadeg uatez z a g enerale della sez ione idraulica deg li stessi, e conseg uente rig urg ito.

- Nel tratto comp reso tra V alcerrina e Castag none, la p ortata di p iena è g eneralmente contenuta nell‘ambito delle sp onde dell‘alveo inciso, salvo locali z one esondate, g eneralmente in corrisp ondenz a di p aleoalvei meandriformi disattivati da tag li naturali o artificiali, ancora caratteriz z ati da dep ressioni morfolog ich e p iù o meno evidenti.

- Anch e nel tratto a valle di Castag none le aree inondate h anno amp iez z a molto limitata, e p er estesi settori l‘alveo è risultato adeg uato al contenimento delle p ortate di p iena. F a eccez ione il tratto immediatamente a valle del p onte della S.S. 457 di M oncalvo, in cui è risultato inondato un amp io settore in destra idrog rafica, p er concomitante esondaz ione della rog g ia denominata R io Sturella.

4.5.4 U so del suolo e naturalità della reg ione fluviale

L a naturalità della fascia lung o il corso dello Stura nel tratto in og g etto è comp lessivamente molto bassa. Infatti tutto il territorio è stato trasformato dall‘attività ag ricola, a p revalenti seminativi e frutteti.

L a veg etaz ione sp ontanea rip ariale è limitata ad una fascia di amp iez z a ap p rossimativamente costante, non sup eriore a 45-50 m in asse al corso d‘acq ua, ovvero p ressoch è alle sole fasce sp ondali e localmente ai settori immediatamente a terg o delle stesse. In alcuni casi la veg etaz ione sp ontanea rip ariale è conservata nell‘ambito dei p aleoalvei p iù recenti, riattivabili p er eventi idrolog ici sig nificativi e p ertanto non di interesse p er l‘attività ag ricola.

Con riferimento al settore interessato dalla cartog rafia dell‘uso del suolo e naturalità, si riscontra un‘incidenz a deg li ambienti —naturali“ p ari ad ap p ena il 12% dell‘area totale.

G li ambienti —antrop iz z ati“ (88% ) corrisp ondono alle seg uenti tip olog ie di uso del suolo:

- tra g li ambienti —non naturali“ è larg amente p revalente l‘ambiente ag ricolo, ch e interessa l‘ 82.7% del territorio comp lessivo (seminativi 74.2% ; coltivaz ioni leg nose/ p iop p eti 4.9% , frutteti/vig neti 3.6% ); il tessuto urbano discontinuo e infrastrutture interessa il 4.1% del teritorio; - tra g li ambienti —naturali“ è p revalente la veg etaz ione sp ontanea arborea (11.0% ) della sup erficie totale), limitata in g ran p arte alle fasce rip ariali.

Autorità di bacino del fiume Po 26

5. PORTATE DI PIENA DI RIF ERIM ENTO

L a definiz ione delle aree esondabili rich iede p articolare attenz ione nell‘individuaz ione dell‘idrog ramma di p rog etto e nella sch ematiz z az ione dei tratti del corso d‘acq ua omog enei risp etto ai contributi di p iena deg li affluenti e delle p orz ioni di bacino laterali.

L o studio idrolog ico è stato finaliz z ato alla definiz ione delle p ortate e deg li idrog rammi di p iena con temp i di ritorno 20,50,100,200,500 anni, necessari alle successive analisi idraulich e p er la definiz ione delle fasce fluviali nei tratti interessati dal p resente studio. L ‘analisi idrolog ica h a rig uardato i seg uenti due tratti dei corsi d‘acq ua interessati dallo studio:

- T .Scrivia a monte della delimitaz ione delle fasce fluviali, dal confine reg ionale a Serravalle; - T .B orbera nel tratto dal la confluenz a con il T .G ordonella fino alla confluenz a nel T .Scrivia; - T .Orba nel tratto dal confine reg ionale alla confluenz a del torrente Piota; - T .Stura del M onferrato nel tratto dal confine p rovinciale alla confluenz a in Po.

Si evidenz ia ch e la p rocedura di analisi idrolog ica è stata ap p licata indistintamente anch e alle sez ioni di ch iusura p er le q uali le p ortate sono g ià state fissate nella D irettiva —Piena di Prog etto1“ dell‘Autorità di B acino del Po. Q uesto al fine di trovare un riscontro tra i valori dello studio e q uelli fissati dalla direttiva, validando così la metodolog ia q ui ap p licata.

L o studio è stato condotto secondo le seg uenti fasi: - rep erimento della cartog rafia di base (IG M , scala 1:10.000) e del modello dig itale del terreno a mag lia 50m x 50m e tracciamento dei bacini idrog rafici di riferimento allo studio in og g etto, ch iusi su sez ioni trasversali del corso d‘acq ua a monte di sensibili cambiamenti di area drenata e, q uindi, di p ortata; - interp retaz ione della cartog rafia e ricerca delle caratteristich e fisiog rafich e dei bacini individuati (sup erficie, altitudine massima, media e minima, lung h ez z a e p endenz a media dell‘asta p rincip ale, p endenz a media dei versanti); - analisi della p iovosità derivante dai dati di reg ionaliz z az ione delle p recip itaz ioni intense p er asseg nato p eriodo di ritorno contenuti nella sp ecifica D irettiva —Piena di Prog etto“ dell‘Autorità di B acino del Po; - determinaz ione delle p ortate di p iena p er asseg nati temp i di ritorno secondo la p rocedura p revista dal discip linare tecnico con riferimento al PSF F e al PAI ed alla D irettiva —Piena di Prog etto“; - determinaz ione delle p ortate al colmo e deg li idrog rammi di p iena mediante ap p licaz ione del modello U H M del D anish H y draulic Institute W ater & E nvironment, al fine di consentire una modellaz ione idrodinamica anch e in moto vario; - assunz ione delle p ortate di p iena e deg li idrog rammi da usare ai fini della modellaz ione idraulica.

Nella valutaz ione delle p ortate massime p robabili, p er la mancanz a di osservaz ioni dirette sul tratto in esame, si è q uindi fatto riferimento p rincip almente a sch emi di calcolo basati su una determinaz ione indiretta, p artendo dalle p recip itaz ioni, attribuendo alle p iene sintetich e calcolate con tale criterio lo stesso temp o di ritorno delle p recip itaz ioni ch e le h anno g enerate.

1 “Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica” (AdBPo, Delibera C.I. 26/04/01 n. 18).

Autorità di bacino del fiume Po 27

I tratti d‘asta og g etto di indag ine sono stati suddivisi seg uendo un criterio di sig nificatività basato sul contributo di p ortata derivante dall‘area drenata a monte.

I sottobacini sono stati ch iusi in corrisp ondenz a di affluenti laterali in g rado di ap p ortare un sensibile aumento della p ortata in alveo.

Nel seg uito veng ono indicati g li idrog rammi di riferimento e i criteri di asseg naz ione deg li inp ut di p ortata lung o i corsi d‘acq ua.

Per la numeraz ione delle sez ioni si fa riferimento alla numeraz ione del PAI vig ente, p ertanto le sez ioni dei tratti dello Scrivia e dell‘Orba og g etto dell‘indag ine continuano, crescendo verso monte, la serie della numeraz ione esistente, mentre le sez ioni del B orbera, dello Stura di Ovada e dello Stura del M onferrato sono di nuova numeraz ione, crescente verso monte a p artire dalla sez ione n.1 p osta alla confluenz a nei loro ricettori

5.1 To rre n te Sc riv ia d a l c o n fin e re g io n a le a Se rra v a lle

Il bacino del torrente Scrivia risulta suddiviso in tre sottobacini ch iusi alle sez ioni sotto indicate: - bacino del torrente Scrivia ch iuso a monte della confluenz a con il T . Sp inti, sez 58; - bacino del torrente Scrivia ch iuso a monte della confluenz a con il T . B orbera, sez 54; - bacino del torrente Scrivia ch iuso a monte di Serravalle., sez 51.

G li idrog rammi risultanti dall‘analisi idrolog ica sono stati introdotti nel modello idraulico come inp ut p untuali q uando riferiti alla sez ione di monte dell‘asta.

Il contributo delle aree residue, invece, è stato inserito come ap p orto localiz z ato in corrisp ondenz a deg li affluenti p rincip ali del t.Scrivia nel tratto considerato.

L a tabella seg uente rip orta i valori di p rog etto delle p ortate al colmo p er ciascuna sez ione di ch iusura, al variare del temp o di ritorno, arrotondate alla decina di m3/s . Si nota in p articolare ch e i valori al colmo delle p ortate dello Scrivia a Serravalle, sono ug uali ai p recedenti valori asseg nati nel PAI.

S Q (TR2 0 ) Q (TR5 0 ) Q (TR10 0 ) Q (TR2 0 0 ) Q (TR5 0 0 ) B a c in o s e z .n ° (k m ¹) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) M onte T .Sp inti 5 8 306 1080 1250 1370 1500 1700 M onte T .B orbera 5 4 366 1200 1400 1550 1700 1900 Serravalle S. 5 1 605 1530 1800 2000 2300 2600

V alori di p rog etto delle p ortate al colmo nelle sez ioni di ch iusura dei sing oli sottobacini del T .Scrivia p er asseg nato temp o di ritorno.

Nelle fig ure seg uenti veng ono p resentati g li idrog rammi utiliz z ati nel modello numerico di simulaz ione M ik e 11.

Autorità di bacino del fiume Po 28

Idrogrammi di piena T.Scrivia a monte T.Spinti

3 4 00 3 2 00

3 0 00 2 8 00 2 6 00

2 4 00 2 2 00 2 0 00 T=50 0 T=20 0 18 00 T=10 0 16 00 T=50 14 00 T=20 12 00 10 00

8 00 6 00 4 00

2 00 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 2 0 22 2 4 26 2 8 30 3 2 3 4 3 6 Te mp o [ h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 58

Idrogrammi di piena T.Scrivia a monte T.Borbera

3 4 00

3 2 00

3 0 00

2 8 00

2 6 00

2 4 00

2 2 00

2 0 00 T=50 0 T=20 0 18 00 T=10 0 16 00 T=50 14 00 T=20 12 00

10 00

8 00

6 00

4 00

2 00

0 0 5 10 15 2 0 2 5 3 0 3 5 4 0

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 54 del T .Scrivia

Autorità di bacino del fiume Po 29

Idrogrammi di piena T.Scrivia a monte Serravalle

3 4 0 0 3 2 0 0

3 0 0 0 2 8 0 0 2 6 0 0

2 4 0 0 2 2 0 0 2 0 0 0 T=50 0 T=2 0 0 18 0 0 T=10 0 16 0 0 T=50 14 0 0 T=2 0 12 0 0 10 0 0

8 0 0 6 0 0 4 0 0

2 0 0 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 2 0 2 2 24 2 6 2 8 3 0 3 2 3 4 36 Te mp o [ h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 51 del T .Scrivia

5.2 To rre n te B o rb e ra

Il bacino del torrente B orbera è stato suddiviso in cinq ue sottobacini ch iusi alle sez ioni sotto indicate:

- bacino del torrente B orbera ch iuso a monte della confluenz a con il T . Sisola, sez 44. - bacino del t. B orbera ch iuso a monte della confluenz a con il t. B esante, sez . 36; - bacino del t. B orbera ch iuso in località Cerreto, sez . 25; - bacino del t. B orbera ch iuso in località B org h etto, sez . 15; - bacino del t. B orbera fino alla confluenz a con il t. Scrivia, sez 1.

G li idrog rammi risultanti dall‘analisi idrolog ica sono stati introdotti nel modello idraulico come inp ut p untuali q uando riferiti alla sez ione di monte dell‘asta.

Il contributo delle aree residue, invece, è stato inserito come ap p orto localiz z ato in corrisp ondenz a deg li affluenti p rincip ali del t. B orbera nel tratto considerato.

L a tabella seg uente rip orta i valori di p rog etto delle p ortate al colmo p er ciascuna sez ione di ch iusura, al variare del temp o di ritorno, arrotondate alla decina di m3/s.

Autorità di bacino del fiume Po 30

S Q (TR2 0 ) Q (TR5 0 ) Q (TR10 0 ) Q (TR2 0 0 ) Q (TR5 0 0 ) B a c in o s e z .n ° (k m ¹) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) M onte T .Sisola 4 4 137 730 840 930 1040 1150 M onte T .B esante 36 196 840 980 1090 1200 1300 Cerreto 2 5 212 810 940 1040 1140 1280 B org h etto 15 237 850 990 1090 1200 1300 Conf. In Scrivia 1 248 870 1020 1120 1230 1330

V alori di p rog etto delle p ortate al colmo nelle sez ioni di ch iusura dei sing oli sottobacini del t. B orbera p er asseg nato temp o di ritorno.

Nelle fig ure seg uenti veng ono p resentati g li idrog rammi utiliz z ati nel modello numerico di simulaz ione.

Idrogrammi di piena T.Borbera a monte T.Sisola

1400 1350 1300 1250 1200 1150 1100 1050 1000 950 900 Tr=500 ] 850 s / 800 3 Tr=200

m 750 [ 700

a Tr=100 t

a 650 t r 600 Tr=20 o

P 550 Tr=50 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 44 del T .B orbera

Autorità di bacino del fiume Po 31

Idrogrammi di piena T.Borbera a monte T.Besante

1400 1350 1300 1250 1200 1150 1100 1050 1000 950 900 Tr=500 ] 850 s / 800 3 Tr=200

m 750 [ 700 Tr=100 a t

a 650 t

r 600 Tr=20 o

P 550 Tr=50 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 36 del T .B orbera.

Idrogrammi di piena del T. Borbera in località Cerreto 1400

1200 ]

s 1000 / 3 m [

T=20

a 800 t

a T=50 t r

o 600 T=100 P T=200 400 T=500

200

0 0 5 10 15 20 25 30 35 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 25 del t. B orbera.

Autorità di bacino del fiume Po 32

Idrogrammi di piena del T. Borbera in località Borghetto

1400

1200

] s /

3 1000 m

[ T=20

a t 800 T=50 a t r

o T=100 P 600 T=200 T=500 400

200

0 0 5 10 15 20 25 30 35 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 15 del t. B orbera.

Idrogrammi di piena del T. Borbera alla confluenza con il T. Scrivia

1400

1200

] 1000 s /

3 T =20 m

[ 800 T =50

a

t T =100 a t

r 600 T =200 o

P T =500 400

200

0 0 5 10 15 20 25 30 35 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 1 del t. B orbera.

Autorità di bacino del fiume Po 33

5.3 To rre n te Orb a n e l tra tto c o m p re s o fra il c o n fin e re g io n a le e la c o n flu e n z a c o n il to rre n te Pio ta

Il bacino del torrente Orba risulta suddiviso in q uattro sottobacini (rif. alleg ato 1) ch iusi alle sez ioni sotto indicate:

- bacino del t. Orba ch iuso in p rossimità della località Albareto, sez . 51; - bacino del t. Orba ch iuso in p rossimità della località B elletto, sez . 38; - bacino del t. Orba ch iuso in località Ovada, sez . 32; - bacino del t. Orba fino alla confluenz a con il t. Piota, sez . 21.

G li idrog rammi risultanti dall‘analisi idrolog ica sono stati introdotti nel modello idraulico come inp ut p untuali q uando riferiti alla sez ione di monte dell‘asta.

Il contributo delle aree residue, come p er il torrente B orbera, è stato inserito come ap p orto localiz z ato in corrisp ondenz a deg li affluenti p rincip ali del t. Orba nel tratto considerato.

L a tabella seg uente rip orta i valori di p ortata al colmo p er ciascuna sez ione di ch iusura, al variare del temp o di ritorno, arrotondate alla decina di m3/s. Si nota in p articolare ch e i valori al colmo delle p ortate dell‘Orba a valle della confluenz a del torrente Stura di Ovada, sono molto simili ai p recedenti valori asseg nati nel PAI, con differenz e massime inferiori al 10 % .

S Q (TR2 0 ) Q (TR5 0 ) Q (TR10 0 ) Q (TR2 0 0 ) Q (TR5 0 0 ) B a c in o s e z .n ° (k m ¹) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) Albareto 5 1 143 760 890 990 1090 1210 B elletto 38 176 870 1020 1130 1240 1390 V alle Stura d‘Ovada 31 323 1440 1690 1870 2060 2310 M onte T .Piota 2 1 360 1520 1790 2000 2190 2450

V alori di p rog etto delle p ortate al colmo nelle sez ioni di ch iusura dei sing oli sottobacini del torrene Orba p er asseg nato temp o di ritorno.

Nelle fig ure seg uenti veng ono p resentati g li idrog rammi utiliz z ati nel modello numerico di simulaz ione M ik e 11.

Autorità di bacino del fiume Po 34

Idrogrammi di piena del T. Orba in località Albereto

1400

1200

1000 ] s / 3

m T=20

[ 800

a

t T=50 a t

r T=100

o 600 P T=200 T=500 400

200

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez . 51 del t.Orba.

Idrogrammi di piena del T. Orba in località Belletto

1400

1200

1000 ] s / 3 T=20

m 800 [ T=50 a t a

t T=100 r

o 600 T=200 P T=500 400

200

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez . 38 del t.Orba.

Autorità di bacino del fiume Po 35

Idrogrammi di piena del T. Orba in località Ovada 2400

2200

2000

1800

1600 ] s / 1400 3 T=20 m [

a 1200 T=50 t a t r 1000 T=100 o

P T=200 800 T=500 600

400

200

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez . 31 del t.Orba.

Idrogrammi di piena del T. Orba alla confluenza con il T.Piota 2600 2400 2200 2000 1800

] 1600 s /

3 T=20

m 1400 [ T=50

a t 1200 T=100 a t

r T=200 o

P 1000 T=500 800 600 400 200 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez . 21 del t.Orba.

Autorità di bacino del fiume Po 36

5.4 To rre n te Stu ra d e l M o n fe rra to

Il bacino del torrente Stura risulta suddiviso in q uattro sottobacini ch iusi alle sez ioni sotto indicate: - bacino del torrente Stura ch iuso a monte della confluenz a con il R io della V alle, sez 31; - bacino del torrente Stura ch iuso a monte della confluenz a con il T . G aminella, sez 20; - bacino del torrente Stura ch iuso a monte del R io Colobrio, sez 10; - bacino del torrente Stura ch iuso a monte della confluenz a con il F iume Po, sez 1.

G li idrog rammi risultanti dall‘analisi idrolog ica sono stati introdotti nel modello idraulico come inp ut p untuali q uando riferiti alla sez ione di monte dell‘asta. Il contributo delle aree residue, invece, è stato inserito come ap p orto localiz z ato in corrisp ondenz a deg li affluenti p rincip ali del t.Stura nel tratto considerato.

L a tabella seg uente rip orta i valori di p ortata al colmo p er ciascuna sez ione di ch iusura, al variare del temp o di ritorno, arrotondate alla decina di m3/s.

S Q (TR2 0 ) Q (TR5 0 ) Q (TR10 0 ) Q (TR2 0 0 ) Q (TR5 0 0 ) B a c in o s e z .n ° (k m ¹) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) (m 3/s ) M onte rio della V alle 31 33 90 100 120 130 150 M onte rio G raminella 2 0 61 150 170 190 210 230 M onte rio Colobrio 10 108 190 230 250 280 300 Confl. In Po 1 191 280 320 360 400 450

V alori di p rog etto delle p ortate al colmo nelle sez ioni di ch iusura dei sottobacini del T .Stura p er asseg nato temp o di ritorno.

Nelle fig ure seg uenti veng ono p resentati g li idrog rammi utiliz z ati nel modello numerico di simulaz ione.

Autorità di bacino del fiume Po 37

Idrogrammi di piena T.Stura del Monferrato a monte Rio della Valle

500

450

400

350

] 300 T=500 s / 3 T=200 m [

a 250 T=100 t a t

r T=50 o P 200 T=20

150

100

50

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 31 del T .Stura.

Idrogrammi di piena T.Stura del Monferrato a monte T.Gaminella

500

450

400

350

300 T=500 T=200 250 T=100 T=50 200 T=20

150

100

50

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Temp o [ h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 20 del T .Stura.

Autorità di bacino del fiume Po 38

Idrogrammi di piena T.Stura del Monferrato a monte Rio Colobrio

500

450

400

350

] 300 T=500 s / 3 T=200 m [

a 250 T=100 t a t

r T=50 o P 200 T=20

150

100

50

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 10 del T .Stura.

Idrogrammi di piena T.Stura del Monferrato a monte confluenza Po

500

450

400

350

] 300 T=500 s /

3 T=200 m [

a 250 T=100 t a t

r T=50 o P 200 T=20

150

100

50

0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Tempo [h]

Idrog rammi di p ortata nella sez ione 1 del T .Stura.

Autorità di bacino del fiume Po 39

6. DESCRIZ IONE, M ESSA A PU NTO E APPLICAZ IONE DEI M ODELLI IDRODINAM ICI

6.1 Ca ra tte ris tic h e d e l m o d e llo n u m e ric o

L e verifich e idraulich e in moto vario sono state condotte mediante ap p licaz ione di modellistica numerica, utiliz z ando il codice di calcolo M ik e 11 del D anish H y draulic Institute W ater & E nvironmental p er la cui descriz ione sintetica si rimanda alla relaz ione sp ecifica dello Studio della Provincia di Alessandria.

Il sup p orto g eometrico di è costituito dal rilievo top og rafico eseg uito nella sp ecifica attività dello Studio della Provincia di Alessandria. I risultati delle analisi idraulich e sono tutti riferiti a tale rilievo.

Nei p arag rafi ch e seg uono veng ono descritte le caratteristich e dei modelli allestiti sui 4 tratti di corso d‘acq ua in studio.

6.1.1 Condiz ioni di simulaz ione

L a simulaz ione viene condotta considerando sing olarmente i tronch i di corso d‘acq ua individuati nell‘analisi idrolog ica, comp resi tra due sez ioni idraulich e di riferimento nel calcolo deg li idrog rammi di p iena e delle p ortate massime di asseg nato temp o di ritorno. Si p rocede p artendo dal tronco dell‘estremità di valle e si p roseg ue verso monte.

Al tronco di valle veng ono asseg nate le seg uenti condiz ioni al contorno: - livello idrico costante a valle p ari al valore del livello idrometrico di p ari temp o di ritorno della simulaz ione considerata (20, 50, 100, 200 e 500 anni), relativo al corso d‘acq ua ricettore p er il q uale risultano g ià definite le fasce fluviali; - idrog ramma di p ortata concentrato nella sez ione di monte del tronco considerato, relativo all‘intero bacino imbrifero sotteso da tale sez ione; - idrog rammi di p ortata residui ap p licati ag li affluenti secondari p resenti e g lobalmente corrisp ondenti all‘ap p orto del bacino residuo comp reso tra g li idrog rammi di monte e di valle lung o il tronco considerato, al bacino imbrifero residuo di comp etenz a del tronco stesso.

Ai tronch i di monte veng ono asseg nate analog h e condiz ioni al contorno; in p articolare come condiz ione al contorno di valle veng ono utiliz z ati g li idrog rammi di livello di asseg nato temp o di ritorno p recedentemente determinati con le corrisp ondenti simulaz ioni condotte sul tronco di valle.

6.1.2 R isultati

I p rofili di p iena delle simulaz ioni relative al temp o di ritorno di riferimento p er la delimitaz ione delle fasce fluviali sono rip ortati nelle tabelle alleg ate, in cui è indicata la p rog ressiva PAI. T ale p rog ressiva è calcolata a p artire dalla sorg ente del corso d‘acq ua, a differenz a di q uella utiliz z ata dal modello numerico di simulaz ione ch e h a come iniz io la p rima sez ione di motne del tratto modellato.

Autorità di bacino del fiume Po 40

Nelle tabelle seg uenti sono rip ortate le p rog ressive utiliz z ate nel modello numerico di simulaz ione mantenendo semp re il riferimento della sez ione PAI, indicata con ap p osito seg no g rafico nelle tavole di delimitaz ione delle fasce fluviali. Nel modello sono state inserite, q uando mancanti, una sez ione di monte e una di valle p er og ni struttura intersecante il corso d‘acq ua. L e lettere m e v indicano la p osiz ione risp ettivamente a monte e a valle della struttura stessa.

E ‘ necessario tenere p resente ch e il riferimento p er le q uote assolute è il rilievo top og rafico eseg uito dalla Provincia di Alessandria. T rattandosi p ertanto di un rilievo diverso e p iù ag g iornato di q uello disp onibile alla data della redaz ione del PAI, il confronto con le q uote dei p rofili delle tabelle 62 (torrente Orba) e 65 (torrente Scrivia) della D irettiva sulle p ortate di p iena del PAI p otrà non risultare immediato.

6.2 To rre n te Sc riv ia d a l c o n fin e re g io n a le a Se rra v a lle

6.2.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua

Nella verifica idraulica sono stati utiliz z ati i dati relativi a 16 sez ioni trasversali d'alveo di rilievo, p er rap p resentare le caratteristich e di g eometria e di scabrez z a del reticolo idrog rafico in esame. L e sez ioni sono comp rese fra le seg uenti p rog ressive ch ilometrich e: - p rog r. sez ione 16 di monte: k m 0,000 del modello, k m 41,988 PAI; - p rog r. sez ione 0 di valle: k m 10,020 del modello.

Nella tabella seg uente è rip ortato l‘elenco delle sez ioni di rilievo con le p rog ressive long itudinali adottate nel modello di simulaz ione.

to rre n te Sc riv ia

N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) 68 16 0 - 11v 2600 54 4 7843 67 15 285 60 10 3547 53 3 8490 - 15v 295 59 9 4303 - 3v 8500 66 14b 503 - 9v 4313 52 2 9338 65 14a 727 58 8 4797 51 1 9828 64 13b 951 57 7 5793 - 1v 9839 63 13a 1359 56 6 6275 - O 10200 62 12 1830 - 6v 6285 61 11 2591 55 5 6886

T orrente Scrivia - tratto dal confine reg ionale a Serravalle Scrivia: elenco sez ioni trasversali.

Autorità di bacino del fiume Po 41

Nelle simulaz ioni sono stati considerati cautelativamente i seg uenti valori di scabrez z a C di Strick ler: - p er il fondo alveo e i tratti di sp onda non veg etati o scarsamente veg etati C = 25 m1/3/s; - p er le sp onde boscate e le aree g olenali C = 15 m1/3/s.

6.2.2 Op ere di attraversamento

Nel modello sono stati inseriti i 6 attraversamenti rilevanti ch e intersecano il corso d‘acq ua concettualiz z ati come culvert (deflusso libero e/o in p ressione) p iù stramaz z o (nel caso di sormonto), caratteriz z ati dai valori delle risp ettive luci libere di deflusso, dalle q uote dell‘estradosso e dalle dimensioni della luce sfiorante. Sono state inoltre inserite le sez ioni di valle di ciascun manufatto di attraversamento mediante dup licaz ione della sez ione di monte e caratteriz z ate dalla lettera —v“ come “valle“ a seg uito della sez ione di p rovenienz a.

6.3 To rre n te B o rb e ra

6.3.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua

Nella verifica idraulica sono stati utiliz z ati i dati relativi a 62 sez ioni trasversali d'alveo di rilievo, p er rap p resentare le caratteristich e di g eometria e di scabrez z a del reticolo idrog rafico in esame. L e sez ioni sono comp rese fra le seg uenti p rog ressive ch ilometrich e: - p rog r. sez ione 61 di monte: k m 0,000 del modello, k m 1.564 PAI; - p rog r. sez ione 1 di valle: k m 26,890 del modello.

In ag g iunta a q ueste sono state inoltre considerate altre 12 sez ioni di p ertinenz a del torrente Sisola ch e confluisce nel t.B orbera in corrisp ondenz a dell‘abitato di R occh etta L ig ure.

D al momento ch e i dati g eometrici relativi all‘uno ed all‘altro corso d‘acq ua sono stati acq uisiti mediante due diverse camp ag ne di rilievi (nello sp ecifico, q uella sul Sisola è p recedente q uella sul B orbera), le sez ioni del t.Sisola sono contraddistinte da un numero e da una lettera, la —o“ di —old“, ch e sottolinea la differente p rovenienz a dei dati.

Nella tabella seg uente è rip ortato l‘elenco delle sez ioni di rilievo con le p rog ressive long itudinali adottate nel modello di simulaz ione.

Autorità di bacino del fiume Po 42

to rre n te B o rb e ra to rre n te Sis o la

N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) 61 61 0 39 39 9130 15 15 21336 - 18o 0 60 60 846 38 38 9654 - 15v 21346 - 17o 100 - 60v 858 37 37 10350 14.1 14.1 21606 - 16o 349 - 60w m 888 36 36 10556 14 14 21658 - 15o 481 - 60w w 890 - 36v 10566 13.1 13.1 21951 - 14o 645 59 59 1400 35 35 11119 13 13 21961 - 13o 800 58 58 1822 34 34 11678 12 12 22283 - 12o 950 57 57 2215 33 33 12057 11 11 22946 - 11o 1087 - 57v 2225 32 32 12670 10 10 23237 - 10o 1274 56 56 2570 31 31 13041 9 9 23865 - 5o 1450 55 55 3157 30 30 13485 8 8 24443 - 4o 1676 54 54 3806 29 29 13890 7 7 25044 - 3o 1939 53 53 4162 28 28 14434 - 7v 25054 - confl 1982 52 52 4645 27 27 15028 6 6 25794 51 51 5278 26 26 15619 5 5 26053 50 50 6045 25 25 16266 4 4 26348 49 49 6468 24 24 16563 - 4v 26358 48 48 6760 - 24v 16573 3 3 26555 47 47 7423 23 23 17214 - 3v 26565 46 46 7551 22 22 17906 2 2 26575 45 45 7679 21 21 18502 - 2v 26587 44 44 7826 - 21v 18512 1 1 26890 - 44v 7834 20 20 18828 43 43 7960 19 19 19112 42 42 8273 18 18 19664 41 41 8513 17 17 20150 40 40 8889 16 16 21031

T orrente B orbera: elenco sez ioni trasversali.

Per la valutaz ione dei coefficienti di resistenz a al moto da inserire nel modello si è fatto riferimento ai dati di letteratura, all‘esp erienz a acq uisita nel camp o della modellistica numerica idraulica e ai valori asseg nati dag li studi p reg ressi —S.P.145 —D i V al Sisola“ V ariante in corrisp ondenz a di R occh etta L ig ure œ Studio idrolog ico- idraulico della confluenz a dei torrenti B orbera e Sisola“ realiz z ato p er la Provincia di Alessandria nell‘ottobre 2000 e —R edaz ione di studi idraulici, g eomorfolog ici e top og rafici su corsi d‘acq ua in Provincia di Alessandria“ eseg uito p er la Provincia di Alessandria nel mese di lug lio 2003. Il coefficiente di scabrez z a K s di Strick ler in p articolare, è stato determinato secondo le indicaz ioni fornite dalle tabelle di —Op en Ch annel H y draulics“, V en te Ch ow , M cG raw H ill International E ditions (tab. 1 e 2) ch e ne p revede la valutaz ione a seg uito di un‘accurata ricog niz ione dei luog h i e della consideraz ione delle caratteristich e sp ecifich e dei materiali ch e ne comp ong ono l‘alveo, la cop ertura veg etale delle sp onde e delle aree g olenali adiacenti interessate dal deflusso.

Autorità di bacino del fiume Po 43

Nella seg uente tabella sono rip ortati i valori di scabrez z a K s di Strick ler adottati nelle simulaz ioni idraulich e.

Pro g re s s iv e Co e ffic ie n te d i Stric k le r [m ] d e ll'a lv e o in c is o [m 1/3 s -1] 0 œ 15028 20.00 15028-26890 22.00

Coefficienti di scabrez z a attribuiti all‘alveo inciso del torrente B orbera.

6.3.2 Op ere di attraversamento

Nel modello sono stati inseriti g li 11 attraversamenti ch e intersecano il corso d‘acq ua concettualiz z ati come culvert (deflusso libero e/o in p ressione) p iù stramaz z o (nel caso di sormonto), caratteriz z ati dai valori delle risp ettive luci libere di deflusso, dalle q uote dell‘estradosso e dalle dimensioni della luce sfiorante.

Sono state inoltre inserite le sez ioni di valle di ciascun manufatto di attraversamento mediante dup licaz ione della sez ione di monte e caratteriz z ate dalla lettera —v“ come “valle“ a seg uito della sez ione di p rovenienz a.

6.4 To rre n te Orb a

6.4.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua

Nella verifica idraulica sono stati utiliz z ati i dati relativi a 31 sez ioni trasversali d'alveo di rilievo, p er rap p resentare le caratteristich e di g eometria e di scabrez z a del reticolo idrog rafico in esame. L e sez ioni sono comp rese fra le seg uenti p rog ressive ch ilometrich e: - p rog r. sez ione 31 di monte: k m 0,000 del modello, k m 32,483 PAI; - p rog r. sez ione 1 di valle: k m 15,070 del modello.

Inoltre sono stati utiliz z ati i dati di 8 sez ioni trasversali rilevate sul torrente Stura di Ovada. L e sez ioni sono comp rese fra le seg uenti p rog ressive ch ilometrich e: - p rog r. sez ione 12.7 di monte: k m 0,000 del modello, k m 33,151 PAI; - p rog r. sez ione 12v di valle: k m 3,883 del modello.

Per la simulaz ione del deflusso nello Stura di Ovada g li idrog rammi di p ortata di inp ut sono stati ottenuti a p artire dai risultati dall‘analisi idrolog ica svolta sul bacino dell‘Orba, ricavandoli p er differenz a tra l‘idrog ramma a monte e q uello a valle della confluenz a dello Stura di Ovada

Nella tabella seg uente è rip ortato l‘elenco delle sez ioni di rilievo con le p rog ressive long itudinali adottate nel modello di simulaz ione.

Autorità di bacino del fiume Po 44

to rre n te Orb a

N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g .

PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) 51 31 0 35 15 9265 50 30 1024 - 15v 9275 49 29w m 1497 34 14 9463 - 29w v 1501 33 13 9738 48 28 2137 32 12 9900 47 27w m 2710 - 12v 9910 27w v 2714 31 11 10387 46 26 3415 - 11 10387 - 26v 3425 30 10 10952 45 25 3622 29 9w m 11395 44 24 3920 - 9w v 11405 - 24v 3930 28 8 11629 43 23 4299 27 7 11958 42 22 5511 26 6 12531 41 21 6099 25 5 12964 40 20 6615 24 4 13476 39 19 7049 23 3 13932 38 18 7553 - 3v 13942 37 17 8100 22 2 14637 - 17v 8110 21 1 15070 36 16 8774

T orrente Orba: elenco delle sez ioni trasversali.

to rre n te Stu ra d i Ov a d a

N° s e z . N° s e z . Pro g . PAI rilie v o m o d (m )

8 12.7 0 - 12.7v 10 7 12.6 661 - 12.6v 671 6 12.5w m 817 - 12.5w v 820 5 12.4 1663 4 12.3 2239 3 12.2 2647 2 12.1 3401 1 12 3873 - 12v 3883

T orrente Stura di Ovada: elenco sez ioni trasversali.

Autorità di bacino del fiume Po 45

Per la valutaz ione dei coefficienti di resistenz a al moto da inserire nel modello si è fatto riferimento ai dati di letteratura, all‘esp erienz a acq uisita nel camp o della modellistica numerica idraulica e ai sop ralluog h i in situ. Il coefficiente di scabrez z a K s di Strick ler in p articolare, è stato determinato secondo le indicaz ioni fornite dalle tabelle di —Op en Ch annel H y draulics“, V en te Ch ow , M cG raw H ill International E ditions (tab. 1 e 2) ch e ne p revede la valutaz ione a seg uito di un‘accurata ricog niz ione dei luog h i e della consideraz ione delle caratteristich e sp ecifich e dei materiali ch e ne comp ong ono l‘alveo, la cop ertura veg etale delle sp onde e delle aree g olenali adiacenti interessate dal deflusso.

Nella seg uenti tabelle sono rip ortati i valori di scabrez z a K s di Strick ler adottati nelle simulaz ioni idraulich e p er i torrenti Orba e Stura di Ovada.

Pro g re s s iv e Co e ffic ie n te d i Stric k le r [m ] d e ll'a lv e o in c is o [m 1/3 s -1] 0 œ 15070 20.00

Coefficienti di scabrez z a attribuiti all‘alveo inciso del torrente Orba.

Pro g re s s iv e Co e ffic ie n te d i Stric k le r [m ] d e ll'a lv e o in c is o [m 1/3 s -1] 0 œ 3883 20.00

Coefficienti di scabrez z a attribuiti all‘alveo inciso del torrente Stura di Ovada.

6.4.2 Op ere di attraversamento

Nel modello sono stati inseriti i 6 attraversamenti ch e intersecano il corso d‘acq ua concettualiz z ati come culvert (deflusso libero e/o in p ressione) p iù stramaz z o (nel caso di sormonto), caratteriz z ati dai valori delle risp ettive luci libere di deflusso, dalle q uote dell‘estradosso e dalle dimensioni della luce sfiorante.

Sono state inoltre inserite le sez ioni di valle di ciascun manufatto di attraversamento mediante dup licaz ione della sez ione di monte e caratteriz z ate dalla lettera —v“ come “valle“ a seg uito della sez ione di p rovenienz a.

6.5 To rre n te Stu ra d e l M o n fe rra to

6.5.1 Sch ematiz z az ione g eometrica del corso d‘acq ua

Nella verifica idraulica sono stati utiliz z ati i dati relativi a 44 sez ioni trasversali d'alveo di rilievo, p er rap p resentare le caratteristich e di g eometria e di scabrez z a del reticolo idrog rafico in esame. L e sez ioni sono comp rese fra le seg uenti p rog ressive ch ilometrich e: - p rog r. sez ione 44 di monte: k m 0,000 del modello, k m 11,698 PAI; - p rog r. sez ione 1 di valle: k m 28,384 del modello.

Nella tabella seg uente è rip ortato l‘elenco delle sez ioni di rilievo con le p rog ressive long itudinali adottate nel modello di simulaz ione.

Autorità di bacino del fiume Po 46

To rre n te Stu ra d e l M o n fe rra to

N° s e z . N° s e z . Pro g . N° s e z . N° s e z . Pro g . PAI rilie v o m o d (m ) PAI rilie v o m o d (m ) 44 44 0 20 20 15008 43 43 1347 19 19 15472 - 43v 1355 18 18 16016 42 42 2310 - 18v 16026 41 41 2830 17 17 16560 - 41v 2838 16 16 17551 40 40 3312 - 16v 17561 - 40v 3320 15 15 18295 39 39 3878 14 14 19225 - 39v 3886 13 13 19933 38 38 4667 12 12 20803 37 37 5176 - 12v 20813 36 36 5795 11 11 21120 - 36v 5803 10 10 21507 35 35 5840 - 10v 21522 34 34 6732 9 9 21864 33 33 7582 8 8 22137 - 33v 7590 - 8v 22147 32 32 8117 7 7 22729 31 31 8726 6 6 23538 - 31v 8734 5 5 24406 30 30 9340 4 4 25424 29 29 9843 - 4v 25430 28 28 10309 3 3 26551 - 28v 10317 2 2 27497 27 27 10779 - 2v 27505 26 26 11321 1 1 28912 - 26v 11331 25 25 11927 - 25v 11935 24 24 12498 23 23 12925 - 23v 12933 22 22 13744 21 21 14227 - 21v 14235

T orrente Stura del M onferrato: elenco sez ioni trasversali.

Nelle simulaz ioni sono stati considerati i seg uenti valori di scabrez z a C di Strick ler: - p er il fondo alveo e i tratti di sp onda non veg etati o scarsamente veg etati C = 25 m1/3/s; - p er le sp onde e le aree g olenali C = 15 m1/3/s.

6.5.2 Op ere di attraversamento

Nel modello sono stati inseriti i 19 attraversamenti rilevanti ch e intersecano il corso d‘acq ua concettualiz z ati come culvert (deflusso libero e/o p ressione) p iù stramaz z o (nel caso di sormonto), caratteriz z ati dai valori delle risp ettive luci libere di deflusso, dalle q uote dell‘estradosso e dalle dimensioni della luce sfiorante.

Per og ni p onte sono state inserite nel modello due sez ioni d'alveo, una a monte ed una a valle della struttura stessa.

Autorità di bacino del fiume Po 47

7. DELIM ITAZ IONE DELLE AREE ALLAGAB ILI

Per il tracciamento delle aree esondabili sono stati utiliz z ati i livelli idrometrici risultanti dalle simulaz ioni idraulich e rip ortati in dettag lio nelle tabelle alleg ate. Sulla base di q ueste informaz ioni ed avendo a disp osiz ione i p unti q uotati del rilievo, è p ossibile individuare, in p lanimetria, l‘esatta ubicaz ione del limite delle aree esondabili.

E ‘ evidente come la delimitaz ione delle aree allag abili non p ossa tenere in conto esclusivamente il risultato numerico delle simulaz ioni idraulich e: è infatti necessario ch e un corretto studio g eomorfolog ico del territorio e le informaz ioni relative alle op ere di p rotez ione idraulica e alle p recedenti alluvioni si affianch ino ai dati derivanti dall‘analisi p rettamente idraulica.

Per q uesto motivo è stata seg uita una p rocedura di tracciamento delle aree di esondaz ione p er i diversi temp i di ritorno multicriteria, ch e è stato sup p ortato dai seg uenti dati, q uando disp onibili: - ortofoto; - foto aeree e carte deg li allag amenti delle p iene storich e; - aree di esondaz ione ottenute in modo dig itale dall‘intersez ione dei D E M con i livelli delle p iene di riferimento p er i differenti temp i di ritorno; - p rofili idrici risultanti dalla simulaz ione idraulica p er i diversi temp i di ritorno; - op ere idraulich e esistenti; - discontinuità g eomorfolog ich e e forme fluviali riattivabili; - fasce delimitate nel Piano stralcio p er l‘Assetto Idrog eolog ico sul torrente Scrivia da Serravalle alla confluenz a in Po e sul torrente Orba da Silvano d‘Orba alla confluenz a in B ormida.

Nei p arag rafi ch e seg uono veng ono evidenz iate le p rincip ali p roblematich e riscontrate nella delimitaz ione delle aree allag abili.

8. TRACCIAM ENTO DELLE F ASCE F LU VIALI

L a delimitaz ione delle fasce fluviali, sulla base delle simulaz ioni idraulich e oltre ch e dello studio g eomorfolog ico, è stata effettuata secondo la metodolog ia definita nell‘Alleg ato 3 alle Norme di attuaz ione del Piano Stralcio delle fasce F luviali.

Per mantenere la p iù amp ia coerenz a p ossibile con il metodo, sono state riviste le p rop oste di delimitaz ione delle fasce fluviali contenute all‘interno dello Studio della Provincia di Alessandria. E saminati nel dettag lio la documentaz ione top og rafica, i risultati delle analisi idraulich e e le carte relative alle caratteristich e morfolog ich e e alle evoluz ioni p lanoaltimetrich e, è stata ritenuta necessaria una revisione p er tenere conto, in modo adeg uato, delle caratteristich e morfolog ich e, delle condiz ioni di deflusso all‘esterno dell‘alveo inciso, delle caratteristich e dell‘uso del suolo in atto in relaz ione alle condiz ioni di p ericolosità di esondaz ione e di stabilità p lanoaltimetrica dell‘alveo, dell‘entità delle differenz e di q uota tra aree interne ed esterne alle fasce.

Autorità di bacino del fiume Po 48

Per la delimitaz ione della fascia A si è ritenuto inoltre necessario tenere in consideraz ione, in modo p articolare, le caratteristich e morfolog ich e e idraulich e dei tratti dei corsi d‘acq ua p resi in esame. Sia lo Scrivia a monte di Serravalle, sia l‘Orba a monte di Silvano d‘Orba, sia lo Stura di Ovada e il B orbera sono di g enere sp iccatamente torrentiz io, caratteriz z ati da deflussi di p iena con velocità notevoli e forte energ ia, mentre lo Stura del M onferrato si p uò ritenere ap p artenente al reticolo idrog rafico minore di p ianura. M entre p er i p rimi il metodo di delimitaz ione del PAI ap p are ancora adeg uato alle loro caratteristich e e p orta a individuare una fascia A p revalentemente coincidente con la B e distinta solo p er brevi tratti e con differenz e modeste, p er l‘ultimo, esso risulta difficilmente ap p licabile sulla base delle informaz ioni disp onibili. Infatti p er buona p arte del tratto di Stura del M onferrato p reso in esame, al verificarsi dell‘esondaz ione dalle sp onde dell‘alveo inciso, le aree interessate dalle esondaz ioni p ossono risultare amp ie, con difficoltà di rap p resentaz ione del fenomeno con lo sch ema monodimensionale adottato nello studio idraulico di riferimento. In p articolare risulta difficile definire con sufficiente ap p rossimaz ione le velocità al di fuori dell‘alveo inciso. E ‘ stato p ertanto ritenuto p referibile non riferirsi alla p iena di temp o di ritorno di 200 anni, valutandone la p orz ione rap p resentativa del deflusso di almeno l‘80% della p ortata e all‘esterno della q uale la velocità sia ovunq ue minore di 0,4 m/s. Si è op tato p iuttosto p er assumere a riferimento la p iena con temp o di ritorno di 50 anni, identificando il limite della fascia A con q uello delle aree allag abili p er tale evento, verificando q uindi la risp ondenz a di tale metodo a rap p resentare g li obiettivi p erseg uiti nel PAI mediante le fasce fluviali. Si è constatato infatti ch e tale metodo p ermette di individuare, nella mag g ior p arte dei casi, aree all‘esterno delle q uali la p iena con temp o di ritorno di 200 anni è caratteriz z ata da bassi tiranti, cui si p ossono associare basse velocità di deflusso e q uindi una bassa p ericolosità.

In merito ai criteri e ai risultati ottenuti si rip ortano nelle p ag ine seg uenti le osservaz ioni sulle criticità riscontrate durante il tracciamento delle fasce p er ciascun corso d‘acq ua e l‘analisi della comp atibilità idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti.

In p articolare sono rip ortate, p er ciascun corso d‘acq ua, le seg uenti caratteristich e relative alle op ere di attraversamento:

- il numero o la denominaz ione delle sez ioni trasversali d'alveo in corrisp ondenz a dei manufatti; - le distanz e p rog ressive (m) sul p rofilo long itudinale; - le q uote di fondo alveo (m s.m.); - i livelli idrici di p iena p er il temp o di ritorno T r 200 anni (m s.m.); - le q uote di intradosso (m s.m.); - le q uote di estradosso (m s.m.); - la q uota di intradosso da normativa (m s.m.); - il franco di sicurez z a minimo sull‘intradosso di riferimento (m).

L a q uota di intradosso di normativa è stata valutata secondo le direttive della normativa citata, ch e p rescrive ch e —il franco minimo tra la q uota idrometrica relativa alla p iena di p rog etto e la q uota di intradosso del p onte deve essere non inferiore a 0.5 volte l‘altez z a cinetica della corrente e comunq ue non inferiore a 1.00 m; il valore del franco deve essere assicurato p er almeno 2/3 della luce q uando l‘intradosso del p onte non sia rettilineo e comunq ue p er almeno 40 m, nel caso di luci sup eriori a tale valore.“

L e criticità rilevate sono ascrivibili a:

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a. necessità di p revedere nuove difese arg inali locali a p rotez ione di centri abitati, individuate dai limiti di p rog etto tra la fascia B e C;

b. necessità di rivedere le p erimetraz ioni di aree R M E alla luce deg li esiti delle verifich e idraulich e e delle op ere realiz z ate;

c. p resenz a di infrastrutture, edifici, aree di stoccag g io, manufatti interferenti in fascia fluviale;

d. situaz ioni di criticità derivanti da fenomeni di instabilità p lanoaltimetrica e da p rocessi di erosione, trasp orto, dep osiz ione di sedimenti.

In g enerale sono p revisti:

nel caso —a“, nuove arg inature di carattere locale e adeg uata reg olamentaz ione dell‘uso del suolo in relaz ione allo stato attuale di criticità;

nel caso —b“, verifich e delle condiz ioni di risch io attuale, in relaz ione ag li interventi recentemente realiz z ati al fine della riduz ione del risch io nell‘area delimitata come R M E ;

nel caso —c“, interventi locali di riduz ione del risch io ad un livello comp atibile mediante diminuz ione della vulnerabilità o rilocaliz z az ione;

nel caso —d“, freq uenti controlli (biennali e dop o le p rincip ali p iene) della morfolog ia dell‘alveo, p er individuare l‘eventuale p resenz a di p rocessi di abbassamento dell‘alveo in atto e la correlaz ione di q uesti con la p resenz a di op ere di difesa sp ondale ovvero dep ositi in g rado di condiz ionare lo stato di sicurez z a idraulica deg li insediamenti (in p articolare p er q uanto rig uarda il torrente B orbera nei p ressi di Cabella L ig ure, R occh etta L ig ure e San Naz z aro) e delle infrastrutture; la p resenz a di p rocessi erosivi dovrà essere messa in relaz ione con la p resenz a di op ere di difesa sp ondale, individuando q uelle ch e concorrono a causare tali p rocessi e, in relaz ione alla rich iesta di p rotez ione del territorio, q uelle ch e p ossono essere ritenute strateg ich e, q uindi da mantenere, e q uelle non strateg ich e, ch e dovranno essere dismesse; inoltre deve essere realiz z ato uno sp ecifico p rog ramma di g estione dei sedimenti p er la manutenz ione delle sez ioni d‘alveo in p resenz a di criticità dovute all‘accumulo di materiale di dep osito. T ali op eraz ioni andranno evidentemente valutate e inserite all‘interno di un q uadro p iù amp io di p ianificaz ione deg li interventi relativi alla g estione dei sedimenti alluvionali, alla scala del bacino comp lessivo.

8.1 To rre n te Sc riv a d a l c o n fin e re g io n a le a Se rra v a lle

Nella tabella seg uente veng ono rip ortati i risultati dell‘analisi idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti sul torrente Scrivia relativamente al tratto in esame.

Autorità di bacino del fiume Po 50

TORRENTE SCRIVIA tra tto d a l c o n fin e re g io n a le a Se rra v a lle Sc riv ia N° s e z Pro g r. F o n d o a lv e o P.L. (Tr2 0 0 ) Q u o ta in t. Q u o ta e s t. Q u o ta in t. n o rm a tiv a F ra n c o (in tr. - P.L.) PAI m o d . (m ) (m s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m s .m .) 67 285 232.54 241.36 262.42 264.59 259.00 17.64 67v 295 232.54 240.80 61 2591 225.31 228.90 231.73 233.37 231.41 2.51 61v 2600 225.31 228.86 59 4303 218.54 222.86 226.69 228.21 225.35 2.49 59v 4313 218.54 221.74 56 6275 206.63 212.44 219.74 221.84 218.32 5.88 56v 6285 206.63 211.91 53 8490 196.64 203.37 219.22 222.15 217.90 14.53 53v 8500 196.64 203.31 51 9828 192.20 200.27 202.43 205.06 201.80 1.53 51v 9839 192.20 198.75

T . Scrivia da confine reg ionale a Serravalle. D ati idraulici relativi ai p onti.

D al confronto dei livelli idrometrici derivanti dalla simulaz ione con la p ortata di p rog etto risp etto al franco minimo di sicurez z a, si evince ch e tutti i p onti analiz z ati risultano comp atibili.

Si seg nalano inoltre criticità ascrivibili a: - p resenz a di infrastrutture, edifici, manufatti interferenti in fascia fluviale (p unto 2 dell‘elenco seg uente); - situaz ioni di criticità derivanti da fenomeni di instabilità p lanoaltimetrica e da p rocessi di erosione, trasp orto, dep osiz ione di sedimenti (p unto 1 dell‘elenco sefg uente).

D ettag lio delle criticità: 1. nel tratto comp reso tra le sez ioni 56 e 59, in corrisp ondenz a dell‘area della raffineria, si rileva la necessità di eseg uire un‘analisi di dettag lio del g rado di stabilità delle op ere di difesa esistenti in relaz ione ai fenomeni di erosione e alla loro cap acità di realiz z are un‘efficace p rotez ione risp etto ai medesimi fenomeni, al fine di p revedere eventuali interventi di consolidamento e definendo uno sp ecifico p rog ramma di manutenz ione delle strutture; 2. a valle dell‘area della raffineria, nei p ressi della sez ione 55 è p resente un g uado p rovvisorio facilmente ostruibile dal materiale flottante trasp ortato dalla corrente durante g li eventi di p iena, p er il q uale deve essere verificata la comp atibilità in relaz ione alla p resenz a deg li insediamenti esistenti a valle in sp onda destra.

8.2 To rre n te B o rb e ra

Nella tabella seg uente viene rip ortata l‘analisi di comp atibilità idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti sul torrente B orbera relativamente al tratto in esame.

Autorità di bacino del fiume Po 51

To rre n te B ORB ERA

F o n d o (m P. L. (Tr2 0 0 ) Q u o ta in tr. F ra n c o Q u o ta in tr. No rm . F ra n c o Q u o ta Es tr. F ra n c o N° s e z . Pro g . (m ) s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m )

60 846 495.91 498.86 501.13 2.27 502.33 3.47

60v 858 495.91 498.40

57 2214 470.66 474.94 480.45 5.51 477.05 2.11 481.5 6.56

57v 2224 470.56 473.48

44 7826 385.93 391.30 392.93 1.63 392.03 0.73 393.93 2.63

44v 7834 385.85 389.94

36 10556 347.43 359.52 358.21 -1.31 359.24 -0.28

36v 10566 347.43 358.13

24 16563 295.15 298.10 299.73 1.63 300.88 2.78

24v 16573 295.15 297.97

21 18502 276.49 280.02 281.95 1.93 283.54 3.52

21v 18512 276.49 279.12

15 21336 249.41 254.17 255.94 1.77 254.75 0.58 257.69 3.52

15v 21346 249.41 252.94

7 25044 218.53 222.32 223.86 1.54 225.26 2.94

7v 25054 218.53 222.11

4 26348 207.9 213.80 215.74 1.94 214.79 0.99 217.72 3.92

4v 26358 207.9 213.05

3 26555 207.02 212.00 215.89 3.89 214.19 2.19 218.11 6.11

3v 26565 207.02 211.91

2 26575 206.77 211.81 214.62 2.81 218.38 6.57

2v 26587 206.77 211.05

T orrente B orbera: dati idraulici relativi ai p onti.

D al confronto dei livelli idrometrici derivanti dalla simulaz ione con la p ortata di p rog etto risp etto al franco minimo di sicurez z a, si evince ch e il p onte sulla sez ione 44 conserva un franco di sicurez z a risp etto alla q uota massima di intradosso di 1.60 m circa risp etto alla p iena dell‘evento con temp o di ritorno T = 200 anni, ma essendo ad arco, solo di 0.70 m circa risp etto alla q uota di riferimento della normativa. Il rig urg ito indotto dal p onte risulta dell‘ordine di 0.45 m; p er rendere comp atibile la struttura p otrebbe dunq ue risultare sufficiente allarg are la luce netta della sez ione. Sulla sez ione 36 il manufatto ch e non risulta verificato consiste in una p asserella p edonale ad arco ch e colleg a le due sp onde del corso d‘acq ua. Sulla sez ione 15 si incontra il p onte ad arco ch e colleg a B org h etto B orbera a V ariano, ch e risulta conservare un franco dell‘ordine di 1.8 m sull‘intradosso g eometrico, assicurando invece unicamente un franco di circa 0.6 m sull‘intradosso di normativa.

Autorità di bacino del fiume Po 52

Si seg nalano inoltre criticità ascrivibili a: - necessità di p revedere nuove difese arg inali locali a p rotez ione di centri abitati, individuate dai limiti di p rog etto tra la fascia B e C (p unto 2 dell‘elenco seg uente); - necessità di rivedere le p erimetraz ioni di aree R M E alla luce deg li esiti delle verifich e idraulich e e delle op ere realiz z ate (p unti 1 e 2 dell‘elenco seg uente); - p resenz a di infrastrutture, edifici, manufatti interferenti in fascia fluviale (p unti 5,6,7,8,9,11,12,13 dell‘elenco seg uente); - situaz ioni di criticità derivanti da fenomeni di instabilità p lanoaltimetrica e da p rocessi di erosione, trasp orto, dep osiz ione di sedimenti (p unti 1,2 e 4 dell‘elenco seg uente).

D ettag lio delle criticità: 1. nel PAI in corrisp ondenz a di Cabella L ig ure è delimitata un‘Area a risch io idrog eolog ico molto elevato (R M E ) p er fenomeni di esondaz ione del torrente B orbera e del torrente L iassa. L e esondaz ioni deg li eventi di p iena del 1971 e 1993 h anno infatti interessato p arte del centro abitato. T uttavia i risultati delle analisi idraulich e, eseg uite sulla base dei rilievi top og rafici del 2002, evidenz iano ch e, ad og g i, le sp onde risultano sufficienti a contenere la p iena di p rog etto, anch e se non è assicurato ovunq ue un franco di almeno 1 m. Non si ritiene q uindi necessario p revedere un limite di p rog etto della fascia B a p rotez ione del centro abitato. Permang ono criticità p er fenomeni di erosione di sp onda p er contrastare i q uali è stato costruito un articolato sistema di difese di sp onda e p ennelli rep ellenti. 2. Nel PAI in corrisp ondenz a di R occh etta L ig ure è delimitata un‘Area a risch io idrog eolog ico molto elevato (R M E ) p er fenomeni di esondaz ione del torrente Sisola, alla confluenz a nel torrente B orbera. L e analisi a sup p orto della delimitaz ione delle fasce fluviali h anno rig uardato anch e il tratto terminale del torrente Sisola, basandosi su un rilievo p recedente al 2002, evidenz iando ch e ad og g i, le sp onde risultano sufficienti a contenere la p iena di p rog etto. T uttavia il torrente Sisola non è og g etto di delimitaz ione delle fasce fluviali. L e analisi idraulich e h anno p erò evidenz iato l‘inondabilità di p arte dell‘abitato anch e da p arte delle acq ue esondabili dal torrente B orbera, p ertanto vi è la necessità di p revedere un limite di p rog etto tra la fascia B e la fascia C. 3. in corrisp ondenz a del centro abitato di S. Naz z aro risulta necessario p revedere il mantenimento e l‘eventuale consolidamento delle difese della sp onda destra del B orbera dall‘az ione erosiva della corrente di p iena; 4. Presso il centro abitato di Persi si osserva una difesa long itudinale, a p rotez ione delle abitaz ioni di B org ata F raccia, ubicate nelle aree limitrofe al torrente. Si nota la tip olog ia della difesa, la notevole cap acità di trasp orto solido del torrente e i p ennelli danneg g iati dai recenti eventi di p iena. I risultati delle simulaz ioni rivelano aree di esondaz ione ch e interessano alcune abitaz ioni a p artire da eventi con temp o di ritorno T r 20 anni, fatto confermato p eraltro dalle aree allag ate nel corso dell‘evento di p iena del 1993. L a criticità del sito deriva non solo dalle condiz ioni della difesa long itudinale ma anch e dalla p ossibilità di rig urg ito dal tratto a valle della sez ione 24 ch e consente l‘allag amento delle z one dep resse, e dai due corsi d‘acq ua ch e confluiscono nel B orbera, fra cui il torrente D orbera. Occorre verificare la stabilità delle difese long itudinali e si individua un limite di p rog etto della fascia B a p rotez ione deg li effetti di rig urg ito del tratto di valle. 5. Sulla sp onda destra del torrente, a valle della sez ione 22, il vecch io mulino risulta allag abile p er eventi di p iena con temp o di ritorno sup eriore ai 100 anni. 6. A valle del p onte ad arco della sez ione 21, risultano in fascia A il camp o sp ortivo e un‘area sede dello stoccag g io rifiuti sulla sp onda sinistra. Si seg nala inoltre la criticità dell‘area su cui sorg ono la ch iesa e il cimitero di Castel R atti p er la notevole instabilità del p endio.

Autorità di bacino del fiume Po 53

7. In sp onda destra, a valle della sez ione 20, esiste un rilevato arg inale a p rotez ione di un‘abitaz ione ch e sorg e nella sede di un vecch io ramo laterale. L a difesa non risulta in g rado di contenere le p iene con temp o di ritorno sup eriore a T r 20 anni, p er il q uale le aree di esondaz ione si estendono sino a interessare l‘intera area g olenale. 8. Presso Castel R atti, a valle della sez ione 19, si seg nalano 5 p oz z i ad uso p otabile ch e risultano in alveo attivo a causa della mig raz ione verso sinistra del letto del torrente B orbera. 9. A valle del p onte della sez ione 15 sorg e in fascia B lo stabilimento turistico-ricreativo —B olle B lu“, . L ‘area è p rotetta dal rilevato stradale e da un rilevato arg inale, ma risulta comunq ue allag abile dag li eventi di p iena rap p resentati in q uanto ag g irabile da valle. D alle q uote del D E M risulta allag abile anch e la z ona retrostante, interessando il dep uratore e uno stabilimento p roduttivo. 10. L a traversa sulla sez ione 14.1 risulta semi-smantellata mentre la traversa 13.1 risulta funz ionante sep p ure con un‘ap ertura verso la sp onda destra. 11. A valle della sez ione 9 si rileva un vecch io mulino ch e risulta allag abile p er eventi con temp o di ritorno T r 50 anni. 12. A valle della sez ione 7 sorg e un centro abitato e il camp o sp ortivo di V ig nole B orbera in un‘area facilmente rag g iung ibile dalla p iena. L a difesa long itudinale si rivela discontinua e di altez z a insufficiente a g arantire un adeg uato franco di sicurez z a. Si p revede una fascia B di p rog etto ch e p ossa consentire la messa in sicurez z a dell‘insediamento abitativo. 13. a monte del p onte sulla sez ione 4 è p resente un‘area industriale. I risultati delle simulaz ioni rivelano un adeg uato franco di sicurez z a sulle difese della sez ione 5, mentre risultano p iù limitate le difese di valle. In p articolare l‘esondaz ione coinvolg e alcune aree industriali di Precip iano, ch e ricadono all‘interno della fascia B .

8.3 To rre n te Orb a

Nella tabella seg uente viene rip ortata l‘analisi di comp atibilità idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti sul torrente Orba relativamente al tratto in esame.

To rre n te ORB A

Pro g . F o n d o (m P. L. (Tr2 0 0 ) Q u o ta in tr. F ra n c o Q u o ta in tr. No rm . F ra n c o Q u o ta Es tr. F ra n c o N° s e z . (m ) s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m )

46 3415 184.56 189.49 195.35 5.86 194.16 4.67 197.25 7.76 46v 3425 184.56 189.35 44 3920 181.89 187.00 195.27 8.27 199.52 12.52 44v 3930 181.89 186.88 37 8100 166.51 172.52 179.09 6.57 177.17 4.65 179.67 7.15 37v 8110 166.51 172.45 35 9265 162.23 168.99 179.42 10.43 175.12 6.13 177.44 8.45 35v 9275 162.23 168.74 32 9900 159.68 166.89 171.39 4.50 169.93 3.04 172.35 5.46 32v 9910 159.68 166.08 23 13932 147.02 155.27 157.70 2.43 160.73 5.46 23v 13942 147.02 154.67 T orrente Orba: dati idraulici relativi ai p onti.

Autorità di bacino del fiume Po 54

D al confronto dei livelli idrometrici derivanti dalla simulaz ione con temp o di ritorno T r 200 anni risp etto al franco minimo di sicurez z a da normativa PAI, i p onti risultano comp lessivamente adeg uati.

Si seg nalano inoltre criticità ascrivibili a: - p resenz a di infrastrutture, edifici, manufatti interferenti in fascia fluviale (p unti 1,2,3,4,5,6, dell‘elenco seg uente); - situaz ioni di criticità derivanti da fenomeni di instabilità p lanoaltimetrica e da p rocessi di erosione, trasp orto, dep osiz ione di sedimenti (p unti 2,3,4,6,7 e 8 dell‘elenco seg uente).

D ettag lio delle criticità: 1. p resso il centro abitato di M olare, a valle del p onte stradale ad arco della sez ione 46, sono p resenti deg li insediamenti in sp onda sinistra all‘interno della F ascia A ch e risultano allag abili p er g li eventi di p iena con temp o di ritorno T r 50 anni. 2. Presso località M ontag g io, il tratto di sp onda sinistra comp reso fra le sez ioni 41 e 42 risulta p rotetto dalle p iene g raz ie alla difesa long itudinale, ch e si p resenta comunq ue discontinua e irreg olare. Il camp o p oz z i ubicato a monte della sez ione 42 risulta all‘interno della F ascia A ed è allag abile p er eventi di p iena con temp o di ritorno sup eriore ai 20 anni. 3. Il tratto di torrente a valle della sez ione 40, risulta allag abile in sp onda destra p er eventi di p iena con T r 20 anni: ricadono in fascia A alcuni insediamenti ivi esistenti. A valle della sez ione 39 invece, la sp onda sinistra risulta p rotetta da una difesa long itudinale ch e si manifesta irreg olare e dunq ue cap ace di contenere unicamente le p iene con ridotti temp i di ritorno, mentre eventi di p iena con temp i di ritorno sup eriori a T r 100, risultano esondare, interessando le aree sp ortive e g li insediamenti limitrofi, ch e p ertanto ricadono in fascia B . Si seg nala inoltre il g rado di dissesto della sp onda destra a monte del p onte sulla sez ione 37, p er la q uale si p revede il consolidamento. 4. A valle del p onte stradale stesso, in sp onda sinistra, le abitaz ioni risultano p rotette da difese arg inali ch e risultano ag g irate da valle in occasione deg li eventi di p iena con i mag g iori temp i di ritorno e ricadono p ertanto in fascia B . In sp onda destra, l‘area industriale ricade in fascia B . E ssa risulta p rotetta da un rilevato arg inale con un franco di sicurez z a, relativamente alla sez ione 36, dell‘ordine di 2 m risp etto alla p iena con temp o di ritorno T r 200 anni. T ale difesa risulta non attestarsi sulla sp alla del p onte ferroviario della sez ione 35, inducendo allag amenti ch e si p rop ag ano a monte verso l‘area industriale stessa e verso g li insediamenti limitrofi. 5. A valle del p onte ferroviario si osserva un‘allarg amento delle aree di esondaz ione sino ad interessare alcuni insediamenti su entrambe le sp onde, ch e ricadono in fascia B . 6. A valle del p onte stradale della sez ione 32, avviene la confluenz a del torrente Stura di Ovada nel torrente Orba. In sp onda destra, in un vecch io ramo secondario del torrente Stura, sorg e un‘area industriale ch e risulta p rotetta da un rilevato arg inale. G li eventi con temp o di ritorno sup eriore a T r 100 anni comp ortano comunq ue un effetto di ag g iramento dell‘arg inatura ch e coinvolg e p arz ialmente l‘area industriale stessa e alcuni insediamenti abitativi, ricadenti in fascia B . 7. Nel tratto a valle di Ovada le aree di esondaz ione risultano contenute fra il terraz z o fluviale in sp onda destra e la strada statale in sp onda sinistra. L ‘arg ine ch e affianca il corso d‘acq ua fra la sez ione 30 e la sez ione 27 risulta sormontato, riattivando il p aleoalveo in sp onda sinistra. 8. U na criticità è rap p resentata dal rilevato ferroviario tra Case Canale e S. Carlo, tra le sez ioni 27 e 23. ove la sp inta dell‘Orba p er un arretramento della sp onda è molto forte. Si tratta p ertanto di un settore da tenere strettamente sotto controllo.

Autorità di bacino del fiume Po 55

Nella tabella seg uente invece, viene rip ortata l‘analisi di comp atibilità idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti sul torrente Stura di Ovada.

To rre n te STU RA DI OVADA

Pro g . F o n d o (m P. L. (Tr2 0 0 ) Q u o ta in tr. F ra n c o Q u o ta in tr. No rm . F ra n c o Q u o ta Es tr. F ra n c o N° s e z . (m ) s .m .) (m s .m .) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m ) (m s .m .) (m )

8 0 180.66 187.37 198.53 11.16 196.9 9.53 200.51 13.14 8v 10 180.66 187.20 7 661 178.28 183.42 187.9 4.48 190.65 7.23 7v 671 178.28 183.34 1 3873 159.77 165.62 168.91 3.29 171.49 5.87 1v 3883 159.77 165.58

T orrente Stura di Ovada: dati idraulici relativi ai p onti.

D al confronto dei livelli idrometrici derivanti dalla simulaz ione con la p ortata con temp o di ritorno di 200 anni risp etto al franco minimo di sicurez z a da normativa PAI, i p onti risultano comp lessivamente adeg uati.

Si seg nalano inoltre criticità ascrivibili a: necessità di p revedere nuove difese arg inali locali a p rotez ione di centri abitati, individuate dai limiti di p rog etto tra la fascia B e C (p unto 2 dell‘elenco seg uente); - necessità di p revedere nuove difese arg inali locali a p rotez ione di centri abitati, individuate dai limiti di p rog etto tra la fascia B e C (p unto 2 dell‘elenco seg uente); - p resenz a di infrastrutture, edifici, manufatti interferenti in fascia fluviale (p unto 1 dell‘elenco seg uente);

D ettag lio delle criticità: 1. Presso Ovada, a valle della sez ione 6, le aree di esondaz ione risultano allarg arsi su entrambe le sp onde, con estensione crescente al crescere dei temp i di ritorno deg li eventi di p iena, riattivando alcuni rami abbandonati e alcuni p aleoalvei, interessando in p articolare alcune abitaz ioni in sp onda sinistra. Presso la confluenz a nel torrente Orba, a monte del p onte sulla sez ione 1, le aree di esondaz ione risultano interessare alcune abitaz ioni in occasione deg li eventi di p iena con temp o di ritorno sup eriore a T r 100 anni. 2. L e difese long itudinali esistenti non ap p aiono sufficienti a contenere la p iena con temp o sup eriore ai 100 anni sull‘intero tratto, sebbene la p iena T r200 risulti contenuta sulla sp onda sinistra della sez ione 5 con sufficiente franco di sicurez z a. R isulta necessario p erò un limite di p rog etto tra la fascia B e la fascia C ch e p rolung h i a monte e valle la difesa esistente.

8.4 To rre n te Stu ra d e l M o n fe rra to

Nella tabella seg uente viene rip ortata l‘analisi di comp atibilità idraulica p er i p onti e i rilevati di accesso esistenti sul torrente Stura relativamente al tratto in esame.

Autorità di bacino del fiume Po 56

TORRENTE STU RA DEL M ONF ERRATO N° Pro g r. F o n d o a lv e o P.L. (Tr2 0 0 ) Q u o ta in t. Q u o ta e s t. Q u o ta in t. n o rm a tiv a F ra n c o (in tr. - P.L.) s e z (m ) (m .s .m .) (m .s .m .) (m .s .m .) (m .s .m .) (m .s .m .) (m .s .m .) 43 1347 224.73 228.80 228.58 229.11 -0.22 43v 1355 224.73 228.57 41 2830 214.56 219.56 218.94 219.49 -0.62 41v 2838 214.56 218.54 40 3312 211.29 216.40 214.89 215.72 214.36 -2.04 40v 3320 211.29 214.91 39 3878 207.86 212.01 211.00 211.44 210.64 -1.37 39v 3886 207.86 211.67 36 5795 201.76 206.30 206.84 207.80 0.54 36v 5803 201.76 205.11 33 7582 192.47 196.87 197.52 198.64 0.66 33v 7590 192.47 196.25 31 8726 184.45 189.92 189.49 190.65 -0.43 31v 8734 184.45 188.95 28 10309 177.23 181.36 180.96 182.20 - 0.40 28v 10317 177.23 180.78 26 11321 168.55 174.79 172.52 173.74 -2.27 26v 11331 168.55 173.26 25 11927 165.68 170.89 169.32 170.49 -1.57 25v 11935 165.68 169.99 23 12925 160.67 165.76 165.44 166.80 -0.32 23v 12933 160.67 165.23 21 14227 155.10 160.59 160.96 162.29 0.37 21v 14235 155.10 160.21 18 16016 148.47 154.25 153.76 155.07 -0.49 18v 16026 148.47 153.81 16 17551 143.55 150.05 148.94 150.68 -1.11 16v 17561 143.55 149.54 12 20803 135.73 142.74 141.80 143.69 141.03 -1.71 12v 20813 135.73 140.83 10 21507 130.75 138.20 139.15 141.09 0.95 10v 21522 130.75 138.00 8 22137 130.85 137.22 140.75 142.95 3.53 8v 22147 130.85 136.87 4 25424 124.16 130.78 130.58 131.66 -0.20 4v 25430 124.16 130.42 2 27497 119.59 125.81 127.72 129.25 125.89 0.08 2v 27505 119.59 125.63

T orrente Stura del M onferrato - D ati idraulici relativi ai p onti.

D al confronto dei livelli idrometrici derivanti dalla simulaz ione con la p ortata di p rog etto risp etto al franco minimo di sicurez z a, risulta ch e numerosi p onti sono comp lessivamente inadeg uati. In p articolare, i p onti ubicati in corrisp ondenz a delle sez ioni 10, 33 e 36 risultano non avere adeg uato franco di sicurez z a

Autorità di bacino del fiume Po 57 sull‘intradosso. Analiz z ando l‘effetto di rig urg ito sul p rofilo del p elo libero, p er adeg uarli alle condiz ioni di sicurez z a p uò rivelarsi sufficiente aumentare la larg h ez z a della luce libera di deflusso di ciascun p onte. I p onti ubicati in corrisp ondenz a delle sez ioni 2, 4, 12, 16, 18, 21, 23, 25, 26, 28, 31, 39, 40 e 41 risultano da adeg uare sia risp etto alla larg h ez z a della luce di deflusso, sia in termini di elevaz ione della q uota dell‘intradosso. Il p onte ubicato in corrisp ondenz a della sez ione 43 risulta tracimato e dunq ue inadeg uato p er la sicurez z a dell‘infrastruttura, ciononostante p uò risultare comp atibile con le fasce.

Si seg nalano inoltre criticità ascrivibili a: - necessità di p revedere nuove difese arg inali locali a p rotez ione di centri abitati, individuate dai limiti di p rog etto tra la fascia B e C (p unti 2 e 3 dell‘elenco seg uente); - p resenz a di infrastrutture, edifici, manufatti interferenti in fascia fluviale (p unto 1 dell‘elenco seg uente);

D ettag lio delle criticità: 1. in corrisp ondenz a dell‘abitato di San Candido, il p onte sulla sez ione 40 risulta ostruire sensibilmente il deflusso della corrente con il conseg uente effetto di rig urg ito ch e risulta evidente dal tracciamento delle aree di esondaz ione. Il centro abitato di San Candido risulta interessato in sp onda sinistra sin dall‘evento con temp o di ritorno T = 50 anni, con le aree di esondaz ione ch e rag g iung ono le abitaz ioni situate in p rossimità del corso d‘acq ua. Si p revede l‘adeg uamento del p onte e interventi locali di riduz ione del risch io ad un livello comp atibile mediante diminuz ione della vulnerabilità o rilocaliz z az ione. 2. in corrisp ondenz a dell‘abitato di V alle Cerrina la fascia B risulta comp rendere alcune abitaz ioni sulla sp onda sinistra del torrente Stura, così come in sp onda destra risultano coinvolte le strutture di Cascina Nuova. R isulta necessario un limite di p rog etto tra la fascia B e la fascia C a difesa di tali insediamenti; sui tracciati indicati (sia in sp onda sinistra ch e in sp onda destra) dovrà essere realiz z ata una idonea arg inatura di contenimento dei livelli; 3. in corrisp ondenz a dell‘abitato di Castag none, la disp onibilità di ulteriori rilievi di dettag lio dell‘area h a consentito una analisi di mag g ior dettag lio verificando la p ossibile interferenz a di alcuni affluenti minori con g li effetti di esondaz ione del torrente Stura. T ale esame h a condotto all‘estensione della fascia B sino ad interessare alcune abitaz ioni in sp onda sinistra del torrente Stura e la fascia C sino ad includere p ressoch é integ ralmente il centro abitato. R isulta necessario un limite di p rog etto tra la fascia B e la fascia C a difesa dell‘intero centro abitato di Castag none, lung o il cui tracciato dovrà essere difinita una idonea arg inatura p er il contenimento dei livelli.

Autorità di bacino del fiume Po 58