Tosca 1800 - 1900 - 2000

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Tosca 1800 - 1900 - 2000 Tosca 1800 - 1900 - 2000 Un percorso multimediale tra storia vera e reinventata, genesi, spettacolo, attualità Ideazione scientifica di Michele Girardi In collaborazione con Gabriella Biagi Ravenni e Dieter Schickling Testi di Michele Girardi e Gabriella Biagi Ravenni Redazione di Michele Girardi Hanno contribuito alla realizzazione Giulio Battelli, Simonetta Bigongiari, Elena Franchini Ideazione creativa di Romani Bonuccelli Adpower Progetto tecnico di Silvia Paladini Lucca, Villa Guinigi, 2-27 febbraio 2000 ITINERARIO I (DA 1 A 13): Tosca Il 1800 fra storia vera e storia reinventata da Victorien Sardou 1800 - 1900 - 2000 Siamo nell’era dell’informatica, ed è giusto sfruttarne le potenzialità: Una primadonna per Floria Tosca: Sarah Bernhardt (1-4) è quanto abbiamo cercato di fare noi del Centro studi GIACOMO PUCCINI La peculiarità della trama di Tosca di Puccini è quella di presentare una in questa mostra, dedicata a Tosca nell’ambito delle celebrazioni del concatenazione ficcante di eventi che ruotano vertiginosamente intor- centenario della prima assoluta. Il primo risultato è quello di rendere no alla protagonista femminile che è divenuta, in quanto cantante, la l’esposizione effettivamente circolante, poiché i materiali sono stati prima donna per antonomasia del teatro lirico. Giacosa e Illica mutua- acquisiti con lo scanner e riprodotti su pannelli facilmente trasportabili. rono questa situazione direttamente dalla pièce di Victorien Sardou e, Rimarranno delusi, forse, coloro che nutrano passioni insopprimibili per sineddoche, da Sarah Bernhardt che gli aveva ispirato la parte. Il per gli originali, ma crediamo che l’alto livello delle immagini possa sodalizio tra i due artisti era iniziato nel 1882, quando l’attrice interpre- soddisfare la maggioranza dei visitatori. Il vantaggio più evidente è tò Fedora, il primo di una serie di drammi pensati espressamente per lei. quello di mantenere intatta la struttura originale, poiché i pezzi non Ecco come lei stessa descrive, nelle sue memorie (Ma double vie, 1907) debbono essere restituiti a musei o a collezionisti privati, e qualun- l’incontro che dette inizio, nel 1882, al loro lungo sodalizio artistico. que altra istituzione di altre città, una volta finito il periodo lucchese, Esso ebbe luogo al ritorno della diva da una tournée americana in cui può ospitare la mostra a costi contenuti. Ciò allontana inoltre lo spet- aveva visitato 50 città e sostenuto 156 recite nel corso di sette mesi: tro dell’effimero, poiché fissa nel tempo l’idea culturale che ci ha ispi- rato nel proporre i quattro itinerari descritti oltre. Passai la notte nella mia proprietà di Saint-Adresse. E il giorno dopo partivo per Parigi. Un’ovazione delle più lusinghiere m’aspettava all’arrivo. Sin qui si rimane, peraltro, nel campo della tradizione, mentre in- Poi, tre giorni dopo, sistemata nella mia casa dell’avenue de Villiers, rice- vece altre novità consentono di parlare a buon diritto di multimedialità. vevo Victorien Sardou per ascoltare la lettura del suo magnifico testo, Fedora. In una saletta posta al termine del percorso vengono proiettate, infat- Che grande artista! Che splendido attore! Che autore meraviglioso! ti, le parti più significative di pellicole cinematografiche dedicate a Mi lesse quel testo tutto d’un fiato, recitando tutte le parti, dandomi in un Tosca, sia che si tratti di riprese dell’opera, oppure di lavori in cui si secondo la visione di quella che avrei fatto. rivive il mito della diva nel contesto romano. Infine, in un’altra sala, «Ah!» gridai dopo la lettura. «Grazie maestro, grazie per questa bella parte! due computers consentiranno, a chi voglia approfondire alcune E grazie per la bella lezione che mi avete dato» tematiche culturali implicate dalle immagini, dei collegamenti on line I tanti punti esclamativi di cui è costellata la rievocazione la dicono col sito del Centro studi GIACOMO PUCCINI. lunga sul suo carattere: Sarah, ebrea parigina d’origine olandese (nata Gli asterischi segnalano approfondimenti on line. il 23 ottobre 1844), sfoggiava una personalità fortissima sulla scena e nella vita, dove era solita sedurre gli uomini e metterli da parte quan- Tosca 1800-1900-2000 2 Tosca 1800-1900-2000 3 do avevano fatto il loro tempo – il che le accadeva, come a Carmen, cline al mélo, ponendola di volta in volta al centro di situazioni nel giro di poco tempo: il suo matrimonio, celebrato il 4 aprile del moderniste, come accade alla principessa-spia russa Fedora, oppure 1882 con l’attore greco Damala, era durato poco meno di un anno, e di ambienti decadenti, quali la Bisanzio di Théodora tutta ori e sensua- ben presto altri amanti, più o meno ufficiali, avevano preso il suo lità mortale (1884, con le musiche di scena di Jules Massenet), fino al- posto. La sua carica erotica era tale da indurre il critico e scrittore l’Egitto di Cléophatre (1890). Erano pièces d’immediata presa, adattis- Jules Lemaître, nel recensire la sua Phèdre (1874), ad affermare che la sime quindi alle esigenze degli operisti della fin de siècle, che attinsero Bernhardt nel personaggio aveva messo ripetutamente a quel repertorio, da Giordano sino a Puccini, per l’ap- non soltanto la sua anima, il suo spirito e il suo fascino fisico, ma anche il suo punto. sesso. Una recitazione così ardita in qualsiasi altra donna riuscirebbe urtante, La prima di Tosca, terza tappa del loro percorso artistico, ebbe luo- ma poiché la natura l’ha fatta così povera di carne e le ha dato l’aspetto di una go il 24 novembre 1887 al Théâtre de la Porte de Saint-Martin (1.3). principessa da leggenda, la sua levità e la sua grazia piena di spiritualità tra- Al fianco di Sarah fu Pierre Berton (2.2) a indossare i panni di Scarpia. sformano anche le movenze più audaci in qualcosa di squisito. Scorrendo le immagini dello spettacolo, fissate dalle fotografie della prima (2.2-4), vediamo emergere in lei la grinta dell’animale da palco- Era l’inizio di un mito, che affondava le sue radici nei fondamenti scenico, mentre fissa l’antagonista con disprezzo (2.2) per poi stessi del teatro francese. Partita dall’interpretazione dei grandi classici, ricomporsi dopo l’omicidio (2.4), o mentre sosta nervosa attendendo e in particolare di Racine (Iphigénie) e Molière (Les femmes savantes), la l’amante, con la mano che stringe appena il pomo del bastone da Bernhardt riscosse un successo sempre crescente nel repertorio con- passeggio e lo sguardo perso nel vuoto, ma immerso nella temperie temporaneo: se fu acclamata la sua Marguerite Gautier nella Dame aux dei sentimenti (4: il gesto è particolarmente eloquente). Che l’aspetto camélias di Alexandre Dumas fils, altrettanto brillante ella si rivelò nel- visivo di varie situazioni della pièce abbia creato dei veri e propri pas- l’indossare panni maschili efebici (da Pélleas nella pièce di Maeterlink al saggi obbligati nella recitazione lo si può constatare facilmente dal- paggio seduttore Cherubino del Mariage de Figaro di Beaumarchais), ad l’incisione che mostra la scena clou del IV atto (2.5), inquadrando la incarnare quel mito dell’androgino in gran voga negli ambienti intellet- protagonista mentre, colta da scrupoli di pietà cristiana, pone due tuali di allora (si pensi agli scritti di Péladan o alle esibizioni della danza- candelabri al fianco della vittima: la posizione venne importata pari trice e mimo Ida Rubinstein). La natura stessa spingeva dunque l’attri- pari nel finale II dell’opera, e alla sua straordinaria efficacia comuni- ce a cercare soggetti che ne mettessero sempre più in luce il tempera- cativa vennero affidate le sorti pubblicitarie anche della Tosca di Puccini. mento accentratore, adatto alle più alte temperature drammatiche. Ma Al tempo stesso risalta nei figurini (1.1-2, 1.5-6) la stilizzata immagine furono cause di necessità a dirigerla verso Sardou: dopo alcuni anni di liberty del personaggio, che avrebbe ispirato i manifesti pubblicitari e tensione con la prestigiosa Comédie française, che l’annoverava nei le copertine degli spartiti firmati da Metlicovitz per conto delle Arti suoi ranghi, la Bernhardt dette le dimissioni (1880) e iniziò una car- grafiche Ricordi. Si noti, in particolare, la corrispondenza tra il figuri- riera da libera professionista che l’avrebbe portata sino a comprare, no del IV atto (2.2 e 2.4) e le fotografie di scena (2.3): essa attesta una nel 1893, il Théâtre de la Renaissance per mettervi in scena il proprio valenza normativa del progetto che rimarrà tale anche nella vita repertorio, da costituire ad hoc. operistica del personaggio. Sardou (1.4) creò per Sarah una vera e propria galleria di personag- gi femminili, studiati per metterne in luce una sensibilità teatrale in- Tosca 1800-1900-2000 4 Tosca 1800-1900-2000 5 Lo spettacolo parigino in tournée (5-6) co assai più forte tra lo sfondo di Roma, in quanto capitale del catto- licesimo, e la sorte dei personaggi. Se l’ambiente del I atto, la chiesa di Il relativo manifesto (5.1) ci mostra il repertorio che la Bernhardt Sant’Andrea della Valle (6.1), corrisponde all’opera (22.1), a comin- portò con sé nel corso della seconda tournée italiana (1889), che toccò ciare dal II scena e azione divergono in modo assai significativo. La varie città, tra cui Milano e Torino (tra i lavori figura anche La Dame de sala di Palazzo Farnese in Sardou (6.2) non ospita interrogatori, tor- Chalant di Giuseppe Giacosa, allora ben lungi dall’iniziare la propria ture e discussioni accese come in Puccini (22.2), ma una festa di gala carriera di librettista). Fu in quell’occasione, appunto, che Puccini de- vissuta sin nei dettagli, dove compaiono diversi personaggi storici, cise di mettere in musica il dramma di Sardou, stregato dall’abilità con dalla Regina di Napoli Maria Carolina sino al compositore Paisiello.
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