Numero 3 Aprile 2008 /// www.architetti.com In questo numero: Il nuovo Caixa Forum EcoBoulevard La tecnologia Vegetation installation for showroom dei giardini verticali Wall House Nuovo Palazzo di Giustizia, Arezzo Orquideorama Progetti di Housing a »»» BIG In visita alle architetture di Jørn Utzon AR Award for Emerging ArchitectureWalden un’accezione vaga ed omnicomprensiva che parte dal impostazione capace di estrarre l’esperienza visiva Direttore responsabile significare che “è tutto ciò che si vede e che viene dalle dimensioni poetiche e pittoriche, per dirigerla Paolo Maggioli percepito”, per poi spiegare che la sua esistenza è verso l’universo della conoscenza scientifica. Direttore Editoriale permessa solo attraverso l’azione dell’uomo. Appare L’intuizione di Humboldt sull’ironica ambiguità del Federica Maietti dunque in rilievo un carattere dominante, collegato alla paesaggio, capace al contempo di descrivere e di Vicedirettore percezione del mondo sensorialmente condotta con rendere possibile l’esistente, verrà poi ripresa con L’artificio del Mirco Vacchi l’atto della visione, che è volta però spesso a giudicare, accentuazioni più empiriche dalle teorie del landscape attraverso il confronto con un’idea di armonia e del townscape (G. Cullen, K. Browne, De Wolfe), Redazione “paesaggio” prestabilita, ciò che è tipico e ciò che è estraneo. sviluppatesi soprattutto nel secondo dopoguerra nei Roberto Meschini, Igor Pilla, Valentina Valente E questo presuntivo processo di classificazione, paesi anglosassoni. Le potenzialità descrittive e di Progetto grafico operante con intenzionalità selezionanti e protettive (o lettura, in diretto rapporto con lo spazio costruito, Christian Rodero protezionistiche), tende pericolosamente, come afferma affinano lo strumento visuale per percepire le qualità Nozionismo e correlazioni Tutti i diritti riservati Lucius Burckhardt, a “fabbricare fenomeni inesistenti” dei luoghi, al di là dei giudizi di valore e dei modelli di È vietata la riproduzione, anche parziale, culturali sul significante in cui attraverso un meccanismo di astrazione si tipicizzazione con più o meno forti ipotesi estetiche; e il del materiale pubblicato senza autorizzazione dell’Editore. finisce per voler rendere tipici tutti i paesaggi. L’azione degrado, l’estraneo, l’abbandonato vengono finalmente Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli fluttuante grande traduttore dell’uomo si presenta, dunque, come la seconda inquadrati dall’obiettivo del paesaggio per essere autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio, lasciandoli dell’idea di progetto matrice attiva generatrice di nuovi significati del compresi dalle operatività del progetto. responsabili dei loro scritti. termine: per Rosario Assunto il paesaggio diviene L’immagine che scorre sotto i nostri occhi guardando L’autore garantisce la paternità dei contenuti inviati all’editore la forma che può assumere un territorio (materia) oltre il margine (se risulta ancora leggibile) della manlevando quest’ultimo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero sottoposto all’azione di modellazione esercitata da uno città antica, attraverso una memoria condensata rivendicare diritti su tali contenuti. specifico ambiente (funzione) e che per mezzo di una capace di riproporre le trasformazioni, di rivedere il scoperta/rappresentazione trasforma in oggetti estetici progressivo espandersi dell’urbanizzato, di riuscire ad Pubblicità tutto ciò che prima poteva apparire come “semplici individuare il com’era, e di mostrare ora il com’è, in un Publimaggioli Concessionaria di pubblicità del Gruppo Maggioli cose di natura”. intrecciarsi di flashback collegati ad un percorso o ad Via Del Carpino, 8 - 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) Il processo di trasformazione e di un senso di distanza, risulta spesso come un gioco di Tel. 0541 628439-628427 Fax 0541 624887 antropomorfizzazione determina una distinzione tra sovrapposizioni. E-mail: [email protected] un prima e un dopo, tra un naturale preesistente e un Dorfles in “Arficio e natura” ci ricorda come prima Sito web: www.publimaggioli.it costruito di volta in volta storicamente consolidato, era lo spontaneo, che appare sullo sfondo (naturale) Amministrazione e diffusione: oggetto dell’esperienza visiva e dell’elaborazione con il profilo di un silos, di un ciminiera, di una serie Maggioli Editore percettiva. L’impostazione culturale dominante, che di tralicci, costringendo ancora a realizzare un senso presso c.p.o. Rimini affonda le sue radici anche nelle definizioni legislative, di stupore, poi, nel procedere del disegno dei tracciati via Coriano, 58 – 47900 Rimini impone spesso di trovare una corrispondenza viari e nel crescere del costruito, risorga spesso tel. 0541 628111 fax 0541 622100 Maggioli Editore è un marchio Maggioli Spa di Marcello Balzani estetica positiva (bellezza) con l’assunzione a ruolo l’indifferenza (citando Mitscherlich). Un’incredibile del significato di paesaggio su una realtà geografica insensibilità verso le trasformazioni dell’ambiente, che Filiali: determinata in cui appaia essenziale “la spontanea segue ogni abitante nel racconto proiettato dai propri Milano – via F. Albani, 21 – 20149 Milano concordanza e fusione fra l’espressione della natura e ricordi, fatti salvi i diritti di terzi, ovvero le possibilità di tel. 02 48545811 fax 02 48517108 Bologna – via Caprarie, 1 – 40124 Bologna quella del lavoro umano” (legge 1497/39); come se, diventare di colpo protagonisti per lesioni dirette alla tel. 051 229439-228676 fax 051 262036 Il Paesaggio è un artificio. una volta messa a fuoco l’inquadratura comprendente proprietà privata. Roma – via Dandolo, 19 – 00153 Roma Esso stesso, come modello, idea, creazione culturale i suoi elementi d’insieme e di dettaglio, si potesse Forse, oggi, in quest’azione di progressiva riduzione tel. 06 5896600-58301292 fax 06 5882342 appare come un “progetto” dello spazio (un occhiale estraniare questo tassello di territorio dal contesto di memorizzazione affettiva, è possibile ritrovare una Maggioli Spa deformante attraverso il quale percepire il mondo) che lo circonda e riuscire a proteggerlo in un serie di motivazioni che appaiono come i principali Azienda con Sistema prima di diventare nuovamente luogo del progetto (il utopistico museo, in cui poter evadere e contemplare ingredienti di quest’effetto di indeterminatezza che Qualità certificato ISO 9001:2000 progetto del paesaggio) esso stesso. l’opera d’arte naturale ed umana. Diversamente, caratterizza i recenti quartieri delle città, a volte Iscritta al registro Prima di tutto bisogna ricordare come Paesaggio sia per un approccio più critico e concreto, in cui il talmente forti da sbarrare l’orizzonte e smembrarne la operatori della comunicazione un termine dai molti significati che possiede un’origine concetto di paesaggio viene integrato all’interno di trama (Choay), altre volte intersecati nella monotonia Registrazione presso il Tribunale di Rimini espressiva, sul piano scientifico, derivata dalle complesse problematiche (ecologiche, urbanistiche, e nella riduzione di relazioni, ma riccamente variati 23 gennaio 2007, n. 2/2007 discipline geografiche. Spesso settorializzato attraverso sociali, economiche, ecc.) ci si deve riferire prima nel desiderio di autodistinzione. Un’autodistinzione www.architetti.com l’aggiunta di aggettivi qualificativi (naturale, agrario, di tutto a Alexander von Humboldt, che, nei primi in cui l’ironia dei paesaggi artificiali può abilmente umano, urbano, ecc.) il vocabolo può esprimere anni del XIX secolo, riesce a formulare una nuova contaminare di virus letali i gradi diffusi del degrado. [email protected] Il nuovo Caixa Forum di Herzog & De Meuron, Madrid

Il nuovo Caixa Forum di Madrid è ubicato nel La separazione della struttura dal piano terra ha cuore della città, in prossimità del distretto dato origine a due mondi: uno sopra e uno sotto culturale costituito dal Paseo del Prado, dal terra. Gli spazi scavati sotto la piazza contengono Reina Sofia e dal museo Thyssen-Bornemisza. un teatro-auditorium, numerosi parcheggi e locali Il museo è sorto su un’area già occupata dalla di servizio. L’edificio multipiano fuori terra ospita centrale elettrica del Mediodia, raro esempio di invece la hall d’ingresso, le gallerie, un ristorante archeologia industriale riscontrabile all’interno e gli uffici amministrativi. della capitale, risalente al 1899 e acquisita dalla Il nuovo Caixa Forum sarà sede di importanti Fondazione Caixa nel 2001. programmazioni di musica, letteratura, film “L’unica parte della vecchia centrale che e programmi socio-educativi, come il centro abbiamo potuto riutilizzare è stato l’involucro culturale gemello di Barcellona. in mattoni” – spiega J. Herzog – “Per ideare e La ristrutturazione e la sopraelevazione hanno inserire i nuovi componenti del progetto, siamo infatti permesso di quintuplicare la superficie a partiti da un’operazione chirurgica, separando e disposizione (da 2.000 a 10.000 mq). rimuovendo la base e le parti dell’edificio di cui Il volume in sopraelevazione è interamente non avevamo bisogno. Questo ha aperto una rivestito da pannelli in acciaio corten, con prospettiva completamente nuova e spettacolare alternanza di parti opache e lastre traforate, e risolto contemporaneamente una serie di pannelli piani e tridimensionali che attingono dal problemi imposti dal luogo. La rimozione della vasto repertorio dei due architetti svizzeri. base dell’edificio ha creato una piazza coperta L’aspetto scultoreo della nuova silhouette, sotto l’involucro di mattoni, che adesso sembra che riflette lo skyline degli edifici circostanti, è galleggiare sopra il livello stradale. Questo spazio enfatizzato dal contrasto cromatico tra il rosso protetto sotto il Caixa Forum offre una zona del muro di corten e il verde del giardino verticale ombreggiata a coloro che vogliono passare un che si affianca al fronte di ingresso principale, po’ di tempo o solamente incontrarsi al di fuori sulla nuova piazza che conduce al Paseo. del Forum stesso. Problemi quali la ristrettezza Alto 24 metri e composto da 15000 piante per degli spazi, il posizionamento dell’ingresso 250 specie diverse, il giardino rappresenta principale e l’identità architettonica di questa l’ennesima grande opera di Patrick Blanc. installazione artistica contemporanea potevano Secondo Herzog “Il giardino verticale del Caixa essere risolti e convogliati in una singola opera Forum vuole essere un dialogo con il Giardino urbanistica e scultorea”. Botanico nella strada qui adiacente del Prado. Ci Gli architetti Herzog & de Meuron hanno infatti piace creare cose nuove, sperimentando anche concepito l’opera come un magnete urbano (non nuovi materiali e – insoliti incontri – tra il grezzo solo per gli amanti dell’arte ma anche per l’opera (di una parete adiacente in metallo arrugginito, architettonica in sé), sollevando l’edificio dal NdT), il naturale e l’artificiale, includendo terreno, quasi a sfidare le leggi di gravità, per un angolo di natura dove non ci si potrebbe attirare i visitatori all’interno. aspettare”.

3 Informazioni Video Superficie edificata: 1,934 mq http://dailymotion.alice.it/video/x4nbzs_ Piazza: 650 mq caixaforum-madrid-by-herzog-de-meur_travel » Area del piano di vegetazione: 11,000 mq http://it.youtube.com/watch?v=fwkPsH2D4Yw&fe Area di impronta dell’edificio: 1,400 mq ature=related » Fine lavori: 2008

Immagini tratte da www.flickr.com »

4 5 La tecnologia dei giardini verticali

Il giardino verticale si basa su un nuovo modo di far crescere le piante senza terreno. Le loro radici affondano in una struttura modulare composta da tre elementi: pannello di PVC, strato di feltro e cornice metallica. Acqua e fertilizzanti vengono forniti capillarmente. Potendo raggiungere altezze veramente elevate, è possibile installare il giardino su qualsiasi parete al di là delle dimensioni. Può inoltre essere impiantato sia internamente che esternamente con qualsiasi condizione climatica. Per le localizzazioni interne è necessaria la creazione di un’illuminazione artificiale. La selezione delle specie è operata sulla base delle condizioni climatiche prevalenti. Il giardino verticale, oltre all’evidente funzione estetica ed ornamentale, agisce come un sistema d’isolamento fonico e termico, costituendo altresì un meccanismo per la pulizia dell’aria.

6 È stato recentemente inaugurato il nuovo Palazzo insediata all’interno dell’edificio); dall’altro due alti urbano e rinnovando il rapporto con la collettività. di Giustizia di Arezzo, inserito all’interno dell’ex area schermi curvi e di forma pressoché sinusoidale Il grande parco storico, in fase di restauro, sarà Nuovo Palazzo ospedaliera di via Fonte Veneziana a seguito degli costituiti da lame rettilinee di alluminio, aperti verso presto aperto al pubblico. interventi di restauro e ampliamento del vecchio l’edificio esistente ed in simbiosi con la vegetazione di Giustizia, Sanatorio Antonio Garbasso: edificio neoclassico a del parco circostante. Informazioni padiglioni immerso in un grande parco storico con È proprio dalla forma della foglia che sembrano Superficie totale: 20,000 mq essenze rare, in prossimità delle mura medievali. trarre ispirazione lo sviluppo volumetrico e la trama Nuova costruzione: 8,000 mq Arezzo La nuova ala del Tribunale, progettata dall’architetto degli elementi che compongono l’edificio. Come Committente: Comune di Arezzo Manfredi Nicoletti, ospita due grandi aule d’udienza, infatti ricorda il progettista: “Gli schermi curvilinei Architetto: Manfredi Nicoletti gli uffici presidenziali e una hall di ingresso a tripla seguono una geometria complessa, definibile come Collaboratori alla progettazione: L. Campagna, A. altezza, collegata all’edificio esistente attraverso una svirgolata, che è dello stesso tipo di quella presente Senesi, P Leone, D. De Santis passerella aerea in vetro e acciaio. nella forma in tutti gli esseri viventi per realizzare il Assistente Architetto: F. Pagliano Tajani Il progetto si fonda su semplici principi bioclimatici: massimo della resistenza meccanica con il minimo Layout: Michele Valentini una facciata prevalentemente chiusa a nord, grandi della materia. In particolare, è la geometria che Strutture: M. Mele vetrate schermate a sud, al fine di ottimizzare ritroviamo negli elementi vegetali e soprattutto nelle Services: E.N.E.T.E.C. l’irraggiamento degli spazi interni e di ridurre foglie o nei petali”. Fire protection: Studio Sorrento il dispendio di energia. Da un lato un “muro” Il risultato è un’opera che, distaccandosi dal rigido Q.S.: R. Postorino conoidale, rivestito con lastre di granito nero contesto per dinamismo delle forme e scelta Work supervision: Antonio Sorrento fiammato, che riecheggia la forma convessa dei dei materiali, trasforma e valorizza il paesaggio Construction: Nembo srl bastioni difensivi (chiara metafora della funzione esistente, segnando un cambiamento dello spazio Fine lavori: 2007

7 Immagini tratte da http://www.arcspace.com/ architects/nicoletti/arezzo/arezzo.html »

Sito ufficiale: http://www.manfredinicoletti.com »

8 9 residenze, dando così a tutti gli appartamenti Progetti luce, respiro e indipendenza. Gli abitanti delle ottanta residenze saranno i primi a Orestaden ad di Housing avere la possibilità di parcheggiare direttamente al di fuori delle loro abitazioni, in un parcheggio di 480 posti auto servito da un tappeto mobile che a Copenhagen si snoda lungo il perimetro della montagna. Una “vertical suburbia” come loro stessi l’hanno BIG, Bjarke definita in occasione della mostra tenutasi a New York e avente per oggetto i loro “Copenhagen Experiments”, esperimenti naturalmente Ingels Group incentrati sull’housing. Mentre il precedente progetto approfondisce il di Maria Azzurra Rossi tema del rapporto tra parcheggio e residenza, Big House risulta basato sulla connessione tra spazio pubblico e spazio privato proponendo La Danimarca è territorio fertile per la appartamenti di variegate tipologie destinati a sperimentazione architettonica, in particolare diversi stili di vita e a utenti giovani e anziani, a Copenhagen, dove ha sede lo studio BIG famiglie tradizionali e single. Il tutto è strutturato ( Group) diretto da Bjarke Ingels, ex come un grande volume a forma di “otto”, in cui componente dello studio di progettazione PLOT. gli alloggi sono collegati agli spazi commerciali, Nell’ambito dell’ampia e variegata attività agli uffici e al parco interno tramite grandi di progettazione, lo studio BIG svolge una rampe. Grazie al particolare impianto tutti gli significativa sperimentazione architettonica e una appartamenti hanno così un affaccio sullo spazio ricerca rivolte verso il tema dell’housing, dalla pubblico e sul paesaggio circostante. piccola alla grande scala. Con questo spirito e Entrambi i progetti sono in corso di realizzazione. relativamente a questo tema sono nati progetti The Mountain verrà inaugurato a maggio, mentre come The Mountain e Big House, entrambi per Big House è necessario attendere fino al 2009. localizzati a Orestad, una zona a sud della capitale danese, periferica ma al contempo metropolitana, tale da costituire un giusto teatro per le loro nuove architetture. The Mountain è concepito come sviluppo, attraverso l’aggiunta di una componente orizzontale, di un progetto precedente del 2006, VM Houses, complesso residenziale progettato dalla formazione con . Si tratta di una vera e propria montagna artificiale, concepita come ibridazione tra le tipologie del parcheggio multipiano e quella della casa a blocco, per realizzare un programma funzionale misto, che prevede due terzi dell’area destinati a parcheggio e un terzo a residenza. Rifiutando l’idea di due blocchi separati, i BIG hanno deciso di sfruttare la struttura del parcheggio come fondazione delle

10 Informazioni Progetto: Mountain Dwellings Progetto: Big House Progettisti: BIG, Progettisti: BIG, Bjarke Ingels Group Ubicazione: Copenhagen, Danimarca Ubicazione: Copenhagen, Danimarca Committente: høpfner a/s, danish oil company a/s Superficie: 62.000 mq Collaboratori: Jds Architects, Moe & Brødsgaard, Fine lavori: 2009 Frode Madsen Rådgivende Ingeniører Aps Sito ufficiale BIG: http://www.big.dk » Superficie: 33.000 mq Fine lavori: maggio 2008

Immagini tratte da http://www.dezeen.com/2008/02/17/ mountain-dwellings-by-big/ »

11 AR Award for Emerging Architecture Premio per architetti emergenti

AR Award for Emerging Architecture è il più grande e più prestigioso premio per giovani architetti nel mondo. Inaugurato nel 1999, il premio, sponsorizzato da Buro Happold e InterfaceFLOR, si propone di conferire il più ampio riconoscimento internazionale alla nuova generazione di architetti e designer e attirando la partecipazione di più di ottanta nazioni rappresentanti di ogni luogo abitato. Il premio è destinato a edifici o manufatti e a tutte le attività di design, dal paesaggio agli spazi urbani fino all’arredamento. La giuria per l’anno 2007 era costituita da Shirley Blumberg (Kuwabara Payne McKenna Blumberg Architects, Toronto), Caroline Bos (UN Studio, Amsterdam), Peter Davey (Former Editor of The Architectural Review), Shuhei Endo (Shuhei Endo Architect Institute, Osaka), Jo Noero (Noero Wolff Architects, Cape Town) e Paul Finch (Editor of The Architectural Review and Chairman of the Jury).

Imagine tratta dal sito ufficiale http://www. architecturalreviewawards.com/ar_awards_2007/ arawards2007pages/winners2007.htm »

12 Premio “AR Award 2007” EcoBoulevard

Realizzato per il Life Programme of the European possono essere facilmente smantellate e che Commission il progetto è stato premiato nel 2005 sono energeticamente autonome. Il concetto è dalla Holcim Foundation Acknowledgement, ed che queste mini-foreste temporanee operino per infine vincitore dell’edizione 2007 dei premi di un tempo necessario affinché queste aree urbane Architectural Review per l’Architettura Emergente. non siano più bisognose di un condizionamento La giuria del Premio AR Aword 2007 ha conferito ambientale, momento in cui potranno essere il primo premio allo studio madrileno Ecosistema disassemblate lasciando una sorta di area Urbano Arquitetos, che ha proposto una disboscata nella foresta urbana; una volta struttura temporanea per la riqualificazione di un raggiunto il loro obiettivo le strutture possono viale urbano nella nuova comunità suburbana infatti essere smontate e riutilizzate in altre zone. di Vallecas, area di nuova urbanizzazione Combinando l’idea dell’albero, dei container nella periferia di Madrid nella quale si stanno riciclati in cui poteva essere alloggiato, costruendo più di 26.000 abitazioni. dell’energia solare e dei flussi d’aria attraverso Le installazioni si trovano lungo una nuova strada una determinata struttura, è stata creata una periferica, un boulevard di 550 m di lunghezza e “nursery” ambientale con vegetazione coltivata 50 m di larghezza, pensato per essere ricoperto al fine di creare un piccolo ecosistema ben da un tappeto erboso nell’arco di una decina di temperato, anche come azione critica verso la anni in cui i progettisti hanno disposto le strutture cattiva progettazione che non tiene conto di che contrastano l’anonimità delle estensioni dei questi problemi. Si tratta di una bioarchitettura margini urbani offrendo una proposta costruttiva realizzata con materiali riciclati e riciclabili. Tre per il loro futuro. padiglioni cilindrici, del diametro di circa 20 L’idea di progetto si basa sulla possibilità da m, sono stati battezzati dai progettisti “alberi parte dei residenti di scegliere come sfruttare d’aria”; la struttura in acciaio zincato, sollevata alcuni aspetti di controllo o modificazione dal suolo, funge da supporto per i vasi delle ambientale all’interno di strutture leggere che piante rampicanti. Al di sotto di queste strutture

13 Architectural Review Awards si creano piazze semi-chiuse che non solo for Emerging Architecture creano spazi aggregativi per la comunità ma Progetto vincitore nel dicembre 2007 nelle quali si innesca un meccanismo climatico di evaporazione e traspirazione che consente all’aria Studio: Ecosistema Urbano Arquitetos di raffreddarsi di circa 10-15 ºC. L’acqua pompata Località: Madrid, Spagna dentro le taniche sulla sommità dei cilindri Nome del progetto: Ecoboulevard viene redistribuita nei livelli inferiori dove viene Project team: Belinda Tato, Jose Luis Vallejo, vaporizzata. Sulla sommità degli “alberi d’aria” Diego Garcia Setien sono stati installati pannelli fotovoltaici che li rendono energeticamente autosufficienti oltre Sito ufficiale: http://www.ecosistemaurbano. che capaci di produrre energia vendibile e, grazie com » a tali proventi, azzerare i costi di manutenzione. Ciascuno dei tre cilindri è diverso e ospita attività Video tipiche di un parco urbano: il primo ha colonne http://it.youtube.com/watch?v=cPU8RMaR1yI » d’aria all’esterno e vite rampicante all’interno, http://it.youtube.com/watch?v=EApuAarbZMI » il secondo è rivestito di vite sia sulla superficie esterna che su quella interna, il terzo presenta Immagini tratte da http://www. vegetazione sulla superficie esterna e una parete architecturalreviewawards.com/ar_awards_2007/ per proiezioni all’interno, un teatro a 360° ad uso arawards2007pages/EUAwinner.htm » pubblico. http://brandavenue.typepad.com/brand_ Diversi aspetti sono stati ritenuti interessanti avenue/2007/03/ecoboulevard.html » da parte della giuria; in primo luogo l’aspetto http://www.newitalianblood.com/show.pl?id=3792 » della straordinaria struttura che costituisce http://www.architettare.it/viewproject. un’immagine urbana inedita in un luogo asp?ID=54&nome=ecosistema%20urbano » suburbano, secondariamente che una struttura temporanea possa creare un’azione di lungo periodo a beneficio dell’ambiente urbano, che deve adattarsi alla condizione di sempre maggior surriscaldamento delle città: una volta che la vegetazione si sarà completamente sviluppata, la struttura ricavata dal riciclo dei materiali industriali potrà essere smantellata e rimossa, lasciando gli spazi verdi. Non ultimo la determinatezza con cui il progetto è stato non solo concepito ma anche realizzato. In un momento in cui l’innovazione tecnologica sta incrementando il proprio sviluppo per quanto riguarda il problema dei cambiamenti climatici, dell’efficienza energetica e dell’utilizzo intelligente dei materiali, questo progetto suggerisce come la comprensione della tecnologia quale aspetto fondamentale è un punto cruciale per lo sviluppo di innovazioni che superino e risolvano il grossolano e dannoso utilizzo di sistemi di condizionamento d’aria.

14 Premio “AR Award 2007” Vegetation installation for showroom

Il contesto del progetto, un’installazione nello tutta larghezza, di fronte al viale. I setti murari showroom della FLEG Daikanyama, è un’area definiscono anche una piazza al livello della residenziale della città di Tokyo, raggiungibile strada pubblica che si articola poi in un’ampia tramite un viale dalla vicina zona commerciale. terrazza sopraelevata accessibile da ogni livello Uno dei temi del progetto era la creazione di un occupato da esercizi commerciali. Al di sopra, edificio commerciale adattabile all’affollato e stretto dove lo spazio ha una dimensione maggiormente ambiente urbano residenziale. Il centro della città privata, le travi verdi ricoperte di muschio sono di Tokyo è infatti caratterizzato da una straordinaria state installate in sommità per creare un filtro densità urbana, in cui gli edifici si trovano l’uno tra la zona residenziale e lo spazio commerciale. addossato all’altro in un modo vibrante ma Questo spazio aperto, che sporge al di fuori dello claustrofobico. Ingegnose architetture, soprattutto spazio di lavoro interno, ha molte possibilità residenziali, lottano per ottenere superficie di utilizzo, arricchito di vegetazione o come e volume, ricavando spazi abitabili anche in spazio ricreativo, permettendo la valorizzazione condizioni serrate, stagne. Mentre l’attività lungo di ciascuna attività commerciale prospiciente. le strade riflette la densità di occupazione, con Sopra il piano della terrazza, gli elementi arricchiti esercizi commerciali che animano la scena urbana, di vegetazione conferiscono, nelle intenzioni la dimensione verticale del costruito è uno spazio dell’architetto, un nuovo modo di percepire la ininterrotto vacuo e sottoutilizzato. fabbrica urbana: “La vegetazione a mezz’aria, Il progetto vincitore del secondo premio mira a dove la natura non si trova nel suo luogo risolvere entrambe queste condizioni enfatizzando naturale, sollecita l’immaginazione e la sensibilità. un taglio tra gli edifici e introducendo travi Questa vegetazione diventa un ammortizzatore, ricoperte di vegetazione, capovolgendo lo un cuscinetto dove il suolo è connesso con stereotipo dell’immagine convenzionale della il cielo”. Il muschio al di sopra delle travi, a metropoli. seconda del tempo, cambia colore e rende la Due pareti bianche di cemento sono state inserite superficie delle strutture marrone o verde; la sul lato nord e sul lato sud dell’area, per “tagliare” percezione è quella dei cambiementi della natura la scena urbana definendo lo spazio aperto a all’interno di un contesto urbano.

15 Architectural Review Awards for Emerging Architecture Progetto secondo classificato nel dicembre 2007

Architetto: Taketo Shimohigoshi / AAE, Tokyo Località: Tokyo, Giappone Nome del progetto: Vegetation installation for showroom

Sito ufficiale: http://www.aae.jp »

Immagini tratte da http://www. architecturalreviewawards.com/ar_awards_2007/ arawards2007pages/AAEwinner.htm » http://www.inhabitat.com/2007/12/13/ar-awards- taketo-shimohigoshis-elevated-vegetation/ » http://architecture.myninjaplease.com/?p=2735 »

16 Premio “AR Award 2007” Wall House

L’abitazione unifamiliare, posta in una zona livello è costituito da pareti lignee articolate periferica di Santiago del Cile, è un’originale in scaffalature, segue un involucro latteo, in reinterpretazione delle superfici esterne e interne policarbonato alveolare traslucido e, infine, la dello spazio domestico. pelle costituita dal rivestimento morbido ovvero la Contrariamente al concetto generale che vede membrana più esterna. la progettazione dell’ambiente costruito di Dall’interno all’esterno i livelli sono costruiti vita quotidiana secondo elementi generatori uno sopra l’altro, sia dal punto di vista materico regolarizzanti, questo progetto sviluppa una che geometrico, confondendo il confine tra ricerca di design relativamente a quanto gli esterno e interno e creando, attraverso le aspetti qualitativi delle pareti, intese come caratteristiche dei materiali usati (molti dei quali complesse membrane, condizionino le nostre non hanno un utilizzo comune in architettura) interazioni sociali e gli scambi climatici e una serie di ambienti qualitativamente differenti. consentano lo sviluppo di caratteristiche di La caratteristica più originale dell’edificio, sostenibilità e di basso impatto ambientale. uno schermo energetico al livello più esterno I progettisti considerano le pareti di questo dell’abitazione, non solo crea un effetto di luce progetto residenziale a basso costo come una diffusa e una regolamentazione delle condizioni serie di livelli all’interno dei quali prendono forma di riscaldamento interno, ma contribuisce, i diversi ambienti della casa. attraverso la superficie avviluppata e piegata in Pareti diversificate, ciascuna con diverse parte riflettente e in parte traslucida, a conferire caratteristiche funzionali, sia per l’esterno che per all’edificio un aspetto a taglio di diamante. l’interno, diventano la guida per il progetto, che Ciascun “livello parete” presenta specifiche disarticola le tradizionali pareti di una casa in una caratteristiche climatiche, atmosferiche, serie di quattro stratificazioni in relazione ai diversi strutturali, materiali e funzionali, e ciascuna spazi. Procedendo dall’interno verso l’esterno, il contribuisce a conferire il carattere distintivo nucleo centrale è una cavità di cemento, il secondo dell’edificio completo.

17 Architectural Review Awards for Emerging Architecture Progetto terzo classificato nel dicembre 2007

Nome del progetto: Wall House Località: Santiago, Cile Studio: FAR: Frohn & Rojas, Cile Project team: Marc Frohn, Mario Rojas Toledo, Amy Thoner, Isabella Zapata, Pablo Guzman Progetto bioclimatico: Central Techno Plus / Vaillant, building technology; Nelson Quilaqueo, Christian Aguirre

Sito ufficiale: http://www.f-a-r.net »

Video http://it.youtube.com/watch?v=jGsZj73i44U&fea ture=related » http://it.youtube.com/watch?v=K48Q4e1ujNI&fe ature=related »

Immagini tratte da http://www.plataformaarquitectura. cl/2007/07/12/wall-house-far/ »

18 Orquideorama Giardino botanico sostenibile

Il progetto denominato Orquideorama, ad opera dei Plan B Architects, si trova all’interno del giardino botanico di Medellin, in Colombia. Orquideorama è un’installazione costituita da una struttura alveolare in legno che si espande organicamente ripetendo l’elemento albero (“flower-tree”), unendo il micro-mondo e il macro-mondo attraverso una sinestesia di forme cellulari e architettoniche. Gli architetti Felipe Mesa e Alexander Bernal hanno voluto che Orquideorama crescesse nello stesso modo in cui si sviluppa un giardino, seguendo l’idea di progetto di alberi che si innestano uno accanto all’altro. Questo ha portato i progettisti a concepire l’installazione come una serie di strutture modulari interconnesse (14 in tutto) dedicate a una varietà di funzioni e destinazioni d’uso come spazi per ospitare eventi, riserve di farfalle e giardini fioriti. Più propriamente, questa ripetizione cellulare richiama a un’altra struttura organica: l’alveare. Ogni struttura-albero è composta da un tronco in acciaio rinforzato e da sei petali esagonali che formano un intricato patio a traliccio. Le Sito del giardino botanico: http://www.jbmed. piante situate al di sotto di ogni tronco ricevono org/renovacion/renovacion2.htm » l’acqua piovana raccolta dai petali e sono protette attraverso il traslucido tessuto di legno di pino Sito ufficiale di Plan B: http://www. proveniente da zone in cui è stata attuata la planbarquitectura.com » riforestazione. Il progetto, visto nel suo complesso, si basa sulla Immagini tratte da http://www.inhabitat. volontà di manifestare le relazioni e le similitudini com/2008/03/27/waxing-architectural-on-columbias- strutturali tra l’architettura e gli organismi viventi. orquideorama/ »

19 20 Visita alle architetture di Jørn Utzon di Roberto Malvezzi

Ammassati sul fondo morbido là dove la strada Può apparire superficiale ricondurre queste che cinge il quartiere si spegne sul prato esperienze progettuali ad un “ritorno verso il trovo materiali come nuovi, destinati forse passato”: sono opere in cui sembra mostrarsi a qualche riparazione minore, abitudinaria; l’ambizione di un controllo totale, che per poter forse cautamente stoccati in un deposito lì essere tale è consapevole di doversi ammansire, accanto, quando il cantiere era ancora in fase ridurre a pochi elementi costitutivi, che prendono di ultimazione, affinché il tempo delle future la forma di oggetti. Si contano sulla punta delle tecniche non lasciasse il suo segno su di un dita, appaiono come sospesi tra gli eventi della pensiero così omogeneo. natura e l’artificio, estranei all’una quanto all’altro; Pochi pezzi, mattoni o tegole dal cromatismo dal loro concerto sembra rivelarsi, quasi di colpo, affine: affiancati con ordine meticoloso svelano illuminarsi un ideale di civiltà, e non di uomo. già le potenzialità di un paesaggio in nuce, Stupisce la loro capacità di coordinare la ispirano idee e assemblaggi che, girato l’angolo, percezione del mondo, restituendola quasi già si mostrano compiuti nell’ambiente costruito che un “pensiero del mondo stesso”: lo si avverte poggia mollemente sul prato. nell’organizzazione degli assemblaggi, solo in L’intuizione nasce da una sensazione fugace, apparenza identici, nel gioco intrapreso con un da un lieve screziarsi quasi di corteccia, che ambiente naturale che non è più solo sfondo, rende persino scontato e facile il suo successivo o paesaggio, né parte integrante soltanto, ma comporsi in abitato, ma rivela in realtà come la conditio sine qua non del fare architettonico. selezione stessa del materiale sia l’atto finale, Inseguendo questo reticolo di percorsi e quanto sofferto, di un lungo e appassionante immaginari annoto un repertorio sterminato di percorso di ricerca. 50 anni ci separano da variazioni minute, che non si lasciano cogliere quando venne posato il primo mattone, che facilmente dall’obiettivo, né dal metro. La loro seguivano i precedenti 40 della vita di Jorn ambizione non è stupire, né incantare, ma agire, Utzon: come non pensare che i numerosi progetti nel tempo in cui verranno vissute, solo nel residenziali sviluppati da lì a poco sul suolo natale quale restituiranno la propria oggettività, come corrispondano a una maturazione fondamentale, matrice di un vero senso di appartenenza, come a una riflessione decisiva dopo gli anni intensi l’esperienza di tutta una vita. Il loro tempo è un della formazione, trascorsa tra la Scandinavia e flusso di coscienza inesauribile, che deve ambire il nord Africa, tra America e Oriente, e conclusa ad una ricchezza, se desidera che il piccolo l’incredibile esperienza australiana, terra in cui mondo rannicchiato tra le sue mura perduri. non farà più ritorno. Non sarà l’icona, né un programma ad ottenere

21 questo miracolo, suggeriscono i mattoni e le tegole, ma un quotidiano e silente intreccio dei sensi, che si distende sulla placida e ondulata boscaglia danese eccitandone ora questa ora quella piega, e intesse un sottofondo delicato di intrusioni e scorci privi di una regola apparente. Queste armonie costruite narrano in prima persona la poetica tutta originale del gruppo scandinavo degli architetti moderni, raccontano di una riflessione attenta su cosa sia “una casa, e tante case”; mostrano forse un obiettivo raggiunto, all’occhio che osserva come questi lembi del mondo non abbiano conosciuto altro apparente progresso che la premurosa custodia dei loro abitanti.

Le immagini, relative ai progetti Kingohusene, Helsingør (1958-1960) e Fredensborg Terrasser, Fredensborg (1962-1963), sono dell’autore

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Il progetto denominato “Walden. Or, Life in the woods” riprende il titolo di un racconto dello scrittore e filosofo americano Henry David Thoreau, scritto nella metà del XIX secolo e nel quale l’autore descrive la propria vita e il proprio rapporto con la natura. Questo concetto di vita semplice ha influenzato il progetto da giardino di Nils Holger Moormann, quasi in una sorta di invito a vivere all’aperto. Il progetto sviluppa il concetto di parete attrezzata e di deposito per gli attrezzi da giardino. Questo “muro” dalle dimensioni alquanto ridotte, 6,50 x 110 x 386 cm, è stato pensato per contenere tutti gli attrezzi necessari per la cura del proprio giardino e alcuni spazi per il riposo e il relax personale. Il setto in legno è infatti internamente suddiviso in modo molto semplice e tale da poter contenere attrezzi, utensili, scaffalature, nicchie, un tavolo con panche per due persone nella parte bassa della struttura e un letto nella parte superiore, raggiungibile attraverso una piccola scala interna, in corrispondenza del quale il soffitto vetrato consente di osservare il cielo. Ricavati sulla superficie della parete esterna sono previsti una serie di alloggiamenti per diversi strumenti o attività, come gli spazi per gli attrezzi di grandi dimensioni e per quelli di piccole dimensioni, lo spazio per una lanterna, per vasi da fiori, ecc. I materiali e i colori variano in base alle parti della parete, dal larice non trattato alla betulla per gli spazi di alloggiamento degli attrezzi, le sedute e il tavolo. Tutte le superfici sono trattate a protezione dagli agenti atmosferici.

23 Immagini tratte da http://www.moormann.de/en/ moebel/walden.html »

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