Tipolitografia - Lavori offset Tipolitografia - Lavori offset Stampa editoriale e commerciale Stampa editoriale e commerciale Pieghevoli, opuscoli, riviste e Pieghevoli, opuscoli, riviste e giornali - Fotocomposizione giornali - Fotocomposizione computerizzata Macintosh computerizzata Macintosh Rilievo a secco - Termorilievo Rilievo a secco - Termorilievo Partecipazioni Partecipazioni Lungotevere Prati, 16 - Roma Lungotevere Prati, 16 - Roma Tel./Fax 06/6879867 Tel./Fax 06/6879867 MENSILE MOLISANO DI INFORMAZIONE FONDATO DAL GRUPPO “INSIEME PER

ANNO VII N. 10/11 Ott /Nov 2000 - Sped. A. P. comma 20 art. 2 L.23.12.96 n. 662 Roma/Romanina (o ferrovia) Estero: Taxe percue - Rome - UN MESSAGGIO, UNA PROPOSTA, UN RISCONTRO, Esci dall’uscio CHE È QUASI UNA SPERANZA UN APPELLO di ENZA SANTORO REALE di SILVIO VITONE La caricatura di un Signore disteso, E ricominciamo con i ricordi… in atteggiamento di riposo, cui è rivolto Il serpentone dei partecipanti al “cam- l’invito “muoviti, che la strada è mina, ! 2000” si snoda lungo le lunga” è il disegno impresso sulla targa valli soleggiate, si ricompone nei punti di raccolta e poi torna a sfilacciarsi sulle ricordo del “cammina, Molise! 2000”, salite più impervie. realizzato dall’arch. Giovanni Anche se ad un occhio disattento può Germano. sembrare il contrario, non si tratta solo di Il significato è evidente: un invito sudati e talvolta improvvisati podisti, per- stimolante ad una Regione sonnacchio- ché questo gruppo ha un’anima, anzi ha sa, in cui le spinte al cambiamento del molte anime. sistema economico non ha trovato ter- Non c’è solo chi è venuto per una reno fertile per motivi di vario genere, vacanza “alternativa”, ma anche chi vuol tra cui, ad esempio: la politica “cliente- conoscere meglio il Molise, ed ecco che sfilano gli agili maratoneti (pochi in verità lare” e quindi non adeguatamente quest’anno), ed ancora possiamo elencare mirata a sostenere le iniziative più pro- chi non ha mai sentito parlare di trekking duttive; l’atavica e rassegnata accetta- e mettiamo nel numero qualche scontento zione dell’esistente soprattutto negli dal mugugno facile… Anziani; la fuga dei Giovani più intra- Per questo è difficile trovare una defi- prendenti verso luoghi idonei alla loro nizione che accomuni una così variegata personale realizzazione. umanità senza rinchiudersi in formule ste- È un messaggio quello di Germano reotipate e di comodo. Analoghe difficoltà s’incontrano quando si voglia trasmettere che interpreta le aspettative di tanti ad amici e conoscenti un’immagine del Molisani, per i quali il risveglio del “cammina, Molise!” sintetica, compen- Molise sarebbe la realizzazione di un diosa e colorita, perché si rischia di assi- sogno da tempo accarezzato. milare questa manifestazione ad esperien- È un messaggio che i 180 marciatori ze, che sono analoghe solo nella cornice di “cammina, Molise! 2000” hanno esteriore, ma che non ne hanno lo stesso inteso portare coralmente nei paesi spessore culturale, le finalità ideali e la visitati, esprimendo, in tal modo, soli- capacità di aggregazione. Ma il problema darietà, ammirazione e stimolo perché non è solo di definizione. Infatti la ricchezza di programmi, di sia arginata l’emigrazione e perché le iniziative, di spettacoli, di incontri, che forze giovani, con un’oculata utilizza- sono in calendario nei quattro giorni di zione delle risorse disponibili, rendano agosto, talvolta si frantuma in una turbino- la propria terra meta di turisti alla sa rincorsa contro il tempo tiranno ed il ricerca di sapori, colori, forme genuine, caldo. Ciascuno dei partecipanti forse vor- non sofisticate da una omologazione rebbe ritagliarsi un suo spazio per meglio ormai non più tollerabile. vivere un suo interesse o una sua aspettati- È giunto per i Molisani il momento Questo cammina,numero è interamente dedicato Molise! alla manifestazione naturali- va, ma se le strade asfaltate possono pia- di svegliarsi da anni di lavoro improdut- cere ai maratoneti, scontentano gli escur- stica e socio culturale “cammina, Molise! 2000”, che per quattro gior- sionisti, che preferiscono gli umidi e fron- tivo, da un’inerzia che portava alla sog- ni, nel mese di agosto, ha coinvolto centinaia di persone per andare a dosi boschetti. Se poi alziamo il tiro verso gezione oppure si riscattava con la ribel- le strategie e gli obiettivi di sviluppo e di lione e/o la fuga, da una rassegnazione conoscere, camminando, il territorio ed i paesi del Molise centrale tutela ambientale il discorso assume con- eroica, ma inefficiente che rendeva sem- attraversando le tre fondovalli regionali. Anche in questa edizione, la torni sfumati non facilmente comprensibili. pre più profondo il distacco tra i ricchi sesta, la manifestazione ha avuto un successo enorme grazie innanzi- Ma si può chiedere ad un maratoneta di proprietari parassitari e i contadini sot- tutto all’entusiasmo e alla fatica dei marciatori, all’ospitalità dei paesi interessarsi della rinascita del Molise? toposti ad un lavoro indefesso destinato forse si, ma allora occorre attrezzarsi in a produrre per altri e non per se. attraversati, all’impegno degli organizzatori e dei collaboratori, all’in- maniera diversa. (segue a pag. 3) (segue a pag. 3) telligenza e al sacrificio di chi ha voluto contribuire.

SOMMARIO “Caro Professore...... il “cammina, Molise!” è la risco- Nel supplemento di questo numero: cammina, Molise! 2001 • COMUNICATO DELL’EDITORE pag. 2 perta della piazza, intesa come • PRIMA TAPPA pag. 4/5 luogo di festa e punto d’incontro e • SECONDA TAPPA pag. 6/7 di confronto, contrapposta agli • IL CALENDARIO 2001 steccati dell’orticello coltivato con

DEI MARCIATORI pag. 8/9 la cultura dell’assistenzialismo, è la fatica fisica del camminare, • TERZA TAPPA pag. 10/11 intesa come proposta del “fare” • QUARTA TAPPA pag. 12/13 attivo, contrapposto alla “staticità” • LE IMPRESSIONI passiva, è il piacere culturale della

DEI MARCIATORI pag. 14/15 conoscenza, è la forza per sveglia- re le coscienze e dare il contributo per rimettere in moto la nostra IL RACCONTO regione...” DEI QUATTRO GIORNI Lettera aperta a cura di CLAUDIO DI CERBO al Prof. Lucarelli (a pag. 3 e seguenti) di GIOVANNI GERMANO (a pag. 16) ANNO VII N° 10/11 CAMMINA, PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 2 INTESTATO A: 2000 la vianova - Lungotevere Prati, 16 COMUNICATO DELL’EDITORE 00193 Roma L’Associazione Culturale LA TERRA, editrice del periodico la vianova, ritiene che il successo raccolto a livello regionale dalla manifestazione del “cammina, Molise! 2000” continuerà a vincolare i suoi Soci ad incentivare l’impegno per ogni attività, compresa quella di non poco conto de la vianova, che sia di stimolo alla valorizzazione ed alla tutela delle risorse naturali ed ambientali del territorio molisano, che superi i confini micro-localistici e si identifichi in una realtà provinciale e regionale, ricerchi le possibili connessioni con quanti, singoli o riuniti in altre Associazioni, operano sul territorio con identiche finalità. Più di 150 persone, di ogni ceto ed età e di varia provenienza, hanno partecipato quest’anno alla marcia: un grosso successo, se si considera che la manifestazione volutamente non è stata pubblicizzata per via della mancanza di strutture ricettive sufficienti a garantire l’accoglienza a più di 150 persone! I sindaci (tranne qualche rara eccezione), le associazioni culturali e la cittadinanza dei paesi attraversati hanno riservato ai marciatori una accoglienza forte e commovente insieme che ha avvalorato il nobile senso di ospitalità della gente molisana. Il fatto che tanti Enti amministrativi hanno voluto patrocinare e tanti operatori commerciali contribuire alla riuscita di questa iniziativa, denota finalmente la volontà di premiare gli sforzi genuini che vengono dal volontariato, anche quando (come nel caso di questa manifestazione) questi sono rivolti verso finalità di interesse naturalistico e culturale. Pertanto, a fronte delle tante energie spese in questa “avventura” in modo disinteressato e con tanti sacrifici,

RINGRAZIA

per il coordinamento: l’arch. Giovanni GERMANO

per l’organizzazione generale: Michele MANZO (pubbliche relazioni) Domenico GERMANO e Michele CIANCIULLO (sentieristica) Silvana ADDUCCHIO e Alfredo CIAMARRA (servizi logistici) dr. Silvio ADDUCCHIO (servizio medico) Odorino MANZO (sponsor) Pietro BERARDO (folclore in itinere)

ED INOLTRE per la collaborazione all’organizzazione generale: ITALIA NOSTRA, sezione di Isernia (presidente: arch. Claudio DI CERBO); l’A.I.I.G. (Associazione Insegnanti Italiani di Geografia), sez. Molise (presidente: prof. Rocco CIRINO); PUNTO E ACCAPO (Associazione Giovanile di Fossato-Responsabile: Giovanni MASCIOLI) per la collaborazione all’organizzazione locale: a) Comune di : l’Amministrazione comunale, i Comitati Festa di “S.Antonio” e “S.Anna”, il panificio “Cianciullo”; b) Comune di S.Elia a Pianisi: l’Amministrazione comunale; c) Comune di : l’Amministrazione comunale e Giuseppe Mignogna; d) Comune di : l’Amministrazione Comunale; e) Comune di : l’Amministrazione comunale; f) Comune di Lupara: l’Amministrazione comunale, la sig.ra Albertina Gargano Morinelli e le signore del paese; g) Comune di : l’Amministrazione comunale e la Pro-Loco “Vincenzo Cuoco”; h) Comune di : l’Amministrazione comunale e il Centro Studi 2000; i) Comune di : l’Amministrazione comunale e l’A.T. “Pro Canneto”; l) Comune di : l’Amministrazione comunale e la Pro-Loco; m) Comune di : L’Amministrazione comunale, il Parroco e il Comitato Festa “Colle freddo”. per il contributo: Enti pubblici: i comuni di Jelsi, S. Elia a Pianisi, Pietracatella, Ripabottoni, Lupara, Civitacampomarano, Guardialfiera, Roccavivara, Trivento e Fossalto. Sponsor: F.lli Berardo di Roma, Acqua Minerale Castellina, Gruppo Manzo Automobili di Roma, Tipolitografia Gemmagraf di Manzo Fiore di Roma, Autorimessa Trastevere di Roma, Radiotaxi 3570 di Roma. per il patrocinio: a) Ministero dell’Ambiente; b) Ministero Beni e Attività Culturali; c) Regione Molise; d) Provincia di e) E.P.T. di Campobasso; f) l’Università degli Studi del Molise; g) la Diocesi di Trivento. per l’informazione regionale: a) RAI 3 e GR Regione; b) Telemolise; c) Teletrigno; d) Telenorba; e) Il Quotidiano del Molise; f) Nuovo Molise; g) Il Corriere del Molise. per la partecipazione: a) I Cavalieri Triventini; b) L’Altritalia Ambiente; c) Lo Scacciapensieri – Gruppo di ricerca Ballo Popolare; e) I suonatori di organetto: Lancianese Gino e Di Cosmo Carmine; f) Gruppo folcloristico dei bambini delle scuole medie inf. di Civitacampomarano; g) Il gruppo de “Le maitunate” di Pietracatella; h) Il gruppo folcloristico della “Iocca d’oro” di Roccavivara. per il sostegno: a) Il Ministro dei Beni Culturali: on. Giovanna Melandri; b) Il Ministro dell’Ambiente: on. Edo Ronchi; e) Il Presidente della Regione Molise: on. Giovanni Di Stasi; f) Il Vescovo di Trivento: Mons. Antonio Santucci . ed infine TUTTI I MARCIATORI ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 3 ABBONAMENTO DALLA PRIMA PAGINA salva la vianova l momento è favorevole zione di continuità, in cui il e va colto con intelli- UN MESSAGGIO, UN RISCONTRO, filo si trasforma, si intreccia, IL RACCONTO genzaI e tempestività; è com- UNA SPERANZA si rinnova, ma non si spezza. di CLAUDIO DI CERBO pito della classe dirigente Museo come punto di promuovere iniziative valide di ENZA SANTORO REALE incontro, di dialogo, di vita- ad ottenere finanziamenti, è lità, punto di attrattiva turi- dovere delle singole comunità stica e quindi di produttività riappropriarsi orgogliosa- economica. mente della propria identità È con ammirazione che si culturale, esaltando quello guarda alle diverse iniziative che di buono e di bello con- di ristrutturazione tese a serva e che solo l’unità di migliorare la qualità del utenti resa operativa da un paese, all’organizzazione di idoneo sistema progettuale sagre e feste paesane che può difendere da una sicura richiamano un buon numero dispersione. di visitatori, ad un fermento Pertanto non sono neces- di rinnovamento reso possibi- sari un nostalgico abbandono le dai finanziamenti nazionali o una populistica esaltazione ed europei, ma c’è il rischio di un sistema di vita che, per che l’entusiasmo si spenga, quanto degno di stima, è oggi La Professoressa Enza Santoro Reale, Socio AIIG, al centro della foto una volta esauriti i contribu- improponibile, ma il recupero in un momento della visita del Centro Storico di Jelsi ti, se gli elementi di innova- e la conservazione dei segni zione restano legati al che caratterizzano le singole delle nuove generazioni, è il riosa aspetta di rinnovarsi momento e non finalizzati ad comunità nel dialetto, nelle mezzo più giusto per il rilan- per collocarsi nel nuovo siste- un progetto a lungo termine, tradizioni, nei costumi, nei cio del Molise. ma economico: le varie azien- se non si pensa di costruire Claudio Di Cerbo, Presidente di Italia Nostra sez. di Isernia, insieme a G. cibi e la cui peculiarità è Camminando nei vari de alimentari - mulini, pasti- un sistema produttivo, capa- Germano, A Ciamarra e M. Cianciullo determinata dalle influenze paesi con piacere si constata fici, oleifici, sansifici -, che un ce di reggersi autonomamen- dei vari popoli che hanno che è in atto un fermento teso tempo continuavano l’humus te e di durare nel tempo, che Il Molise, pur essendo una tuata la transumanza non delle transitato nella regione; è un alla loro rivitalizzazione, economico, sono state trasfe- potenzi il settore turistico, ”piccolissima” regione, così la greggi ma di interi paesi. obbligo morale la difesa e la soprattutto grazie all’opera- rite in luoghi più idonei, ser- ma soprattutto l’indotto, definisce Camillo Porzio nella L’economia è diversa ed il valorizzazione di un tale patri- tività delle nuove ammini- viti da un efficiente sistema riproponendo i prodotti agri- seconda metà del Cinquecento, paesaggio lo testimonia, addo- monio, perché i figli possano strazioni comunali, costruite viario, né si può ipotizzare coli nella loro specificità di conserva ancora una sua precisa mesticato nei secoli; la coltura ritrovarvi le proprie radici e prevalentemente da giovani: una loro riattivazione; tutta- sapori, i prodotti dell’artigia- fisionomia. Questo è uno solo del grano e del frumento ha l’orgoglio della propria iden- a Guardialfiera si lavora nato nella loro unicità di degli insegnamenti che ho rice- via le strutture, gli strumenti uniformato colline e avvalla- tità, il turista il piacere di spi- per valorizzare le rive del utilizzati nei tempi più anti- materiale e di fattezze, utiliz- vuto dalla profonda cultura del golare nel passato e soddisfare zando tutte le risorse presenti menti. lago con aree attrezzate e per chi potrebbero essere prezio- Prof. Renato Lalli, uno storico la propria curiosità. nel territorio. Una nuovo modo di trarre ridare al paese la veste anti- se testimonianze di un passa- molisano da annoverare tra i vantaggio dalla terra è quello Negli ultimi decenni le È da augurarsi, inoltre, grandi della nostra epoca. ca, eliminando il cemento e to laborioso, quando la fatica delle grandi distese di prati di condizioni generali dei paesi riportando alla luce la pietra che le iniziative dei diversi E reso consapevole di quan- sono sostanzialmente miglio- umana era sostenuta da quel- paesi non vengano sostenute girasoli o frutteti, mele e ciliegie, pregiata delle cave locali; la animale per muovere le to sia importante conoscere per coltivazioni biologiche di recente rate sia per i servizi, sia per da spirito campanilistico, ma valorizzare i vari aspetti della a Fossalto è oggetto di macchine. impiantate che modificheranno la viabilità ed il tenore di vita discussione il rifacimento animale dalla volontà di con- nostra regione, ho dato il via è tale da invogliare gli emi- Ammirando alcune testi- vogliare gli sforzi verso un alla scoperta dei suoi valori di nuovo il paesaggio, ma sempre della piazza e la collocazione ”addomesticato”. grati a tornare per investire monianze del passato, ad benessere comune, nella con- nascosti. della bella croce viaria in una esempio il frantoio di Siamo così al sesto itinerario Il paesaggio non perde il la ricchezza accumulata, i posizione degna e storica- vinzione che costruire una proprio fascino quando in giovani a rimanere per Sant’Elia, si depreca lo stato rete solida e mantenerla ben nel Molise organizzato dall’A.C. mente significativa; di abbandono in cui versa e si La Terra. Il tracciato, dopo le autunno, il sole basso crea sin- migliorare il sistema produt- a Trivento si migliora il tesa significa potenziare le golari giochi di luce ed ombre tivo delle attività tradizionali auspica che tali testimonian- energie, guadagnare sul tempo vallate di altura de ”I boschi del centro storico con il rifaci- ze possano diventare tassello Molise Centrale”, “Il letto di tor- sulla tessitura delle arature, con e intraprendere nuove atti- mento della maestosa scali- e diventare competitivi. renti delle Mainarde”, ”I fiumi, i il grano verde brillante appena vità più lucrose. parlante della vita passata. Il territorio ha notevoli nata e, soprattutto si avverte Riorganizzare questi pascoli e le alture del Matese“ e spuntato, o in primavera, quan- Permane, tuttavia, evi- una forte motivazione nei punti di richiamo: occorre “Le cime dell’Alto Molise“, si è do il verde tappeto viene sosti- dente il contrasto di menta- giovani che, con passione e segni in piccoli musei consen- valorizzarli non solo, ma spostato nella parte meridionale tuito man mano dalle varie lità fra le due generazioni: da competenza, illustrano le glo- tirebbe di ripercorrere le fasi anche potenziare la cultura del Molise, che nei tempi prece- tonalità del grano sino a quello una parte gli Anziani, deposi- riose vicende storiche del del progresso tecnologico del turismo che richiede capa- denti faceva parte della Puglia del giallo intenso del grano tari di una saggezza empiri- loro paese; un’analoga ani- che, narrate, non rendono cità per far conoscere, deside- Bisogna ammettere che l’a- maturo. In estate la cattiva abi- ca, legata alla consuetudine, mazione nei giovani si riscon- bene l’idea, ma se rappresen- rare ed amare il prodotto, ser- spetto del paesaggio di tipo tudine (ma secondo il parere conservano una certa diffi- tra a Pietracatella, mentre i tate attraverso una ricostru- vizi offerti con decoro, elegan- pugliese ha il suo fascino. dei coltivatori necessaria per denza e una fiducia nel desti- boschi che circondano zione documentata di stru- za, garbo, un calore umano Ai luoghi chiusi e impervi, evitare che le stoppie non mar- no che talora si trasforma in Roccavivara offrono una menti, immagini, didascalie, all’insegna della cordialità e dai bellissimi panorama, si è ciscano) è quella di bruciare le bonarietà e gioia di vivere, sana ospitalità in aree potrebbero far rivivere uno della buona accoglienza che si sostituito un paesaggio più tran- stoppie trasformando i campi talora si incupisce in un spaccato di vita e di organiz- imprime nel ricordo e solleci- quillo, ormai senza punti di rife- confortevoli, ben sistemate; in una terra bruciata e nera. atteggiamento scontroso e Jelsi si presenta con una zazione del lavoro, nonché le ta a ritornare. rimento: è l paesaggio che causa- Un altro spettacolo ugual- triste; dall’altro i Giovani, peculiarità dei singoli paesi. “Muoviti che la strada è va ai pastori, che provenivano veste linda e decorosa, con mente meraviglioso è il volteggia- soprattutto quelli che hanno palazzi antichi che meritereb- Museo inteso non come lunga!” dai pascoli dell’Abruzzo, la diffi- re di rapaci maestosi, silenziosi fatto esperienza di studi e di ricettacolo polveroso di cose Il viandante pare si stia coltà di orientarsi e subivano l’e- bero una migliore valorizza- che, agitando le ali quel tanto che lavoro fuori regione, sono zione; encomiabile l’impegno disusate, ma come luogo par- destando, acquisterà energie quivalente del ”mal di mare” basta per sfruttare le correnti come dice lo scrittore inglese aperti e dinamici, fiduciosi del Comitato che, col sostegno lante di un passato che ha tenendo in esercizio gli arti, ascendenti d’aria, numerosi e John A. Marino in ”L’economia nelle risorse personali, otti- dell’amministrazione comu- ancora tanto da comunicarci, si rinfrancherà sostenuto dai pastorale del regno di Napoli“. spesso in coppia, seguono lo sfer- misticamente proiettati verso nale e con la partecipazione di in cui il visitatore possa trova- compagni di viaggio, pren- Lo stesso autore dà un’interpre- ragliare dei trattori, aspettando un futuro costruibile nella tutti i cittadini, fa durare nel re una risposta alla sua ricer- derà coraggio dalle tappe tazione originale sulla gestione che qualche animale esca dalle propria terra. È questo un tempo l’antica tradizione “le ca: la meraviglia di cose del percorse, raggiungerà con della pastorizia ed in particolare crepe fresche del terreno rivoltato contrasto naturale che si può traglie”, degna di ammirazio- tutto ignote, la conferma determinazione la meta, sul- sulla dogana di Foggia che svolse dall’aratro. sanare recuperando i valori ne per la sua peculiarità, per documentata di ciò che aveva l’esempio di tanti figli che un ruolo nella funzione di freno Il camminare in un territo- antichi per inserirli efficace- la maestria degli intrecciatori letto o immaginato, il docu- hanno realizzato progetti alla crescita economica ed alla rio compreso tra i due fiumi, il mente in un nuovo sistema di di spighe, per la creatività nel- mento per una ricostruzione audaci con la tenacia, la amministrazione dei territori con Biferno ed ilTrigno, che segna- vita sociale ed economico, l’allestimento di “traglie” storica, il legame passato, pre- caparbietà di chi ha deciso di lo sfruttamento razionale della no il confine tra la Puglia e proprio in questa capacità nuove nella forma e nel signi- sente, futuro, indispensabile riuscire ad ogni costo. campagna e di conseguenza ral- l’Abruzzo, ha permesso di dei giovani di conservare rin- ficato allegorico. per una vita basata sullo scor- “È l’augurio che scaturi- lentò anche lo sviluppo sponta- osservare la sostanziale varietà novando è la carta vincente Sant’Elia: una città labo- rere, sul procedere senza solu- sce da una grande speranza!” neo dell’economia. territoriale ed ambientale in Sono spariti i muretti a pochi chilometri: dall’assolato gerimento migliorativo) di poter oggi è alle prese con le contrad- secco, le separazioni naturali fra paesaggio del secondo giorno di UNA PROPOSTA ascoltare le diverse voci, di chi dizioni della grande città. i campi, la varietà dei paesaggi camminata lungo il tratturo ormai torna nel Molise non per Sono i Molisani di Roma e i ,le pieghe del terreno sono state Celano-Foggia si è passati CHE È QUASI UN APPELLO una semplice vacanza. Romani che sono vissuti nel “stirate” come un operazione di all’ombra del bosco di di SILVIO VITONE Incontriamoci – e spero più di Molise: io penso che abbiano lifting che non lascia più appez- Roccavivara. una volta – intorno ad un tavolo, qualcosa da dire anche sul movi- zare i segni e gli acciacchi del- Anche le testimonianze sto- anche se non è imbandito dalle mento “vianovista” soprattutto l’età, ma qui di acciacchi ce ne rico-culturali e religiose non specialita regionali (a proposito quando si tratta di tutela ambien- sono con un terreno che scende a sono mancate come le cripte come non ricordare le prelibatez- tale e sviluppo sostenibile. Sono valle come una polenta appena delle chiese di Triveneto e di ze gustate a Colle dell’Orso nelle certo che questo appello non vi fatta. Pietracatella, o i palazzi come passate edizioni?). Il gruppo che lascerà insensibili, anzi senza A Civitacampomarano, pro- quello del Valianti di Jelsi o dei si ritrova intorno all’associazione dubbio già ci state pensando prio il paese di V. Cuoco e di G. Cardone di Castelbottaccio, Pepe, non si riesce ad arrestare lo La Terra” è stato, e continua ad anche perché l’argomento è già veri gioielli nascosti, o le cuspi- smottamento, il terreno scappa essere semplicemente meraviglio- stato proposto. Temo, però, che ci via da sotto e rimarrà solo la di rocciose, vere colonne fra i so nell’organizzare, ma spero che siano delle remore nel pensare cruna su cui si stringeranno le prati su cui si sono arroccati una collaborazione non episodica nuovi equilibri e dimensioni e nel case di quello che resterà dello paesi come , o il san- sia benvenuta. C’è poi il giornale, coagulare persone ed esperienze stupendo paese. tuario di Madonna di Canneto che puntualmente ci informa sulla diverse intorno ad un progetto. La tipologia dei paesi lascia e le cappelline di Santa Giusta minuta cronaca delle contrade Perciò è giusto chiedervi un po' stupefatti; la pietra domina fac- di Castelbottaccio e di S. Oto molisane, sul come eravamo, d’immaginazione in più per ciate di edifici e strade e forse sul tratturo, o il castello di sulle tradizioni che scompaiono e cominciare a percorrere insieme sono conservati meglio di alcuni Civitacampomarano. Silvio Vitone in dolce compagnia nel bosco di S. Nazario che vorreste far rivivere. La pro- la via “nova”, che poi (lo dico dei nostri paesi che hanno subito Questa terra è ricca ugual- posta, in questo caso, è di dare per i non molisani) in dialetto la devastazione del post-terre- mente di uomini illustri come Occorre escogitare il modo di ti attivi e motivati di questa mani- spazio anche quella “gente significa strada maestra, che con- moto. I nostri hanno assunto l’a- Vincenzo Cuoco, Paolo Gamba, far transitare i partecipanti dal festazione. dell’Urbe”, che ha nel cuore la giunga idealmente le due realtà: spetto di paesi pugliesi: sembra Gabriele Pepe, Francesco ruolo di “turisti-con-qualche- Occorre (ma non si tratta di quiete paesana di Duronia, quella di noi inurbati e quella quasi che sui tratturi si sia effet- Jovine. emozione” a quello di componen- ordine imperativo, ma di un sug- Frosolone, Torella…., ma che delle terre dimenticate del Molise. ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 4 ABBONAMENTO A I TAPPA: JELSI - PIETRACATELLA salva la vianova

IL RACCONTO LA SCHEDA (a cura di CLAUDIO DI CERBO) JELSI IL PERCORSO - JELSI - LA TAVERNA - S. ELIA A PIANISI - PIETRACATELLA CARATTERISTICHE • LUNGHEZZA Km. 22 • TEMPO Jelsi. Ai Marcitori viene offerta PERCORRENZA ore 6 Jelsi. Si distribuiscono i gadget ai una colazione “contadina” e Paolo LA PUNZONATURA partecipanti. (Foto: G. Zerbesi) LA COLAZIONE • QUOTA PARTENZA slm 580 ringrazia. (Foto: G. Zerbesi) • QUOTAARRIVO slm 666 • QUOTA MAX slm 666 Il ringraziamento al Sindaco (Foto: C. Cirelli) • QUOTA MIN slm 250 JELSI che regnarono sul territorio Jelsi. Ore 7.30, siamo alla Provincia CB fino al primo Medio Evo. Si punzonatura ed all’inizio di un annoverano, poi, divesi periodi percorso che si svilupperà a CAP 86015 di dominazioni di popolazioni forma di esse. La punzonatura è Altezza slm 597 quali i Longobardi, i sempre perfetta e tutti ricevono Superficie Kmq 28 Longobardi-Bulgari, i una guida con pregevole docu- Normanni, gli Svevi, gli Abitanti 1950 mentazione sui paesi da attraver- Angioini, gli Aragonesi e sare, predisposta dall’ A.I.I.G. e Santo Patrono S. Andrea Spagnoli, gli Austriaci ed i una scheda che illustra le caratte- Festa S. Patrono 30 Novembre Borboni, i Francesi Murattiani e, per concludere, di nuovo i ristiche del percorso, preparata da Il territorio del Comune di Borboni. Italia Nostra. Jelsi si estende alla destra ed Poi ci attende una bella tavo- alla sinistra del fiume TEMPERATURA E CLIMA lata, in piazza, con una ”leggera” Carapelle e confina con gli agri La temperatura oscilla tra i colazione a base di peperoni e sal- di Toro e Pietracatella a Nord, 5° d' inverno ed i 28° d' estate. siccia e l’opzional di piccante Jelsi. I vicoli, di Riccia ad Est, di Non si annoverano mai bruschi VISITA Jelsi. La “Traglia” dell’aereo, ammirata peperoncino, dolcetto e croccante Palazzo Valiante SI PARTE! dai marciatori. (Foto: G. Zerbesi) a Sud, di squilibri termici. Solo in qual- e profumato pane. Si, proprio il AL PAESE e le “Traglie” e di ad che giorno, d' inverno, essa pane fresco del forno Ovest. La maggiore altitudine scende sotto lo 0° e la neve “Cianciullo” serve per essere non supera i 745 metri s.l.d.m. non supera mai i 30 cm. inzuppato nel saporito e piccante Il territorio è formato da sughetto dei peperoni. La vora- colline e piccole valli. MANIFESTAZIONI cità, non l’appetito, di alcune par- Le sponde del Carapelle SEGNALATE tecipanti sedute al tavolo di fronte formano un' ampia conca dal Una importante tradizione mi lascia stupito e mi fa intuire Castello della Rocca fino al locale è rappresentata dalla "Sagra del Grano" che si cele- che abbiamo raggiunto la parità Campo della Terra. bra ogni 26 di Luglio dal 1805. dei sessi, sembrano operai a Dista 23 Km dalla città di Campobasso. Per le strade del paese sfilano prima mattina. Si fa rifornimento le caratteristiche per poter sopportare le fatiche ORIGINI E STORIA "Traglie"(strutture in legno della giornata e quelle dei prossi- Alcuni ritrovamenti di armi simili a slitte addobbate con mi giorni. Ormai si parla, nel paleolitiche fanno risalire le composizioni di spighe intrec- senso buono della parola, sempre origini di Jelsi alla remota prei- ciate) ed i carri allegorici. più insistentemente di “magna storia. Le prime tracce di inse- Questa sfilata ricorda un Molise”. Dopo l’abbondante cola- diamemti umani sono, però, da evento miracoloso avvenuto a zione si parte per la visita al paese attribuire agli Osci ed ai Jelsi durante il terremoto del insieme al Sindaco; lungo la stra- Caraceni che popolarono il ter- 1805 quando tutti i paesi del da sono ancora visibili le bellissi- ritorio fino all'arrivo dei circondario vennero distrutti e me realizzazioni di spighe intrec- Sanniti. La località venne chia- solo Jelsi si salvò. La popola- ciate della sagra di Santa Anna, mata, secondo studi condotti zione, attribuendo a S. Anna come ringraziamento alla Santa da vari ricercatori, ROMU- questo miracolo, a Lei dedicò, Una delle maestose querce protette del territorio comunale di Jelsi. Questa, presa d’assalto dai per i danni riportati in seguito al LA QUERCIA LEA. Dopo il 573 tutto il terri- dall' anno successivo, la sfilata terremoto avvenuto il 26 luglio marciatori, ha 400 anni ed un diametro di 6 metri. (Foto: C.Cirelli) torio venne invaso dai Romani delle "Traglie". 1805 nel Molise e che procurò migliaia di vittime . Si visita il giardino all’italia- LA SCHEDA situato a nord-est di vità' sorte in questi ultimi dote don Elia Testa alla tutti dalle stesse mani: quel- na di palazzo Valiante, residenza Campobasso, capoluogo di anni. tra queste un biscotti- Chiesa madre in occasione le di frà Berardino da fortificata del 700 e con quattro regione, da cui dista appros- ficio ed una azienda conser- dei suo cinquantesimo anno Mentone. In esso si possono torri agli spigoli, abitato in passa- SANT'ELIA viera. di sacerdozio. ammirare una serie di qua- to da ricche famiglie di commer- simativamente 36 chilometri. A poca distanza dalla dri attribuiti a Paolo Gamba A PIANISI ARTE cianti. La sua superficie, di Chiesa madre si trovano - di di Ripabottoni (1712-1782) E’ proprio vero, siamo nel ter- circa 6784 ettari, e' costitui- E ARCHITETTURA fronte ad essa - la Cappella che nel 1740 visse alcuni ritorio di grandi personaggi, fra i ta da boschi, colli e monti- Pochi ma interessanti i di Sant'Anna, consacrata mesi in questo convento. quali spicca il nostro Michelino. celli dove vengono praticate luoghi da visitare: la Chiesa agli inizi dei XIX secolo, Ogni anno qui fanno Si parte poi per la prima tappa diverse colture: grano, gra- Madre, situata nella parte oramai priva purtroppo tappa centinaia di pellegrini imboccando una stradina fra i none ed avena. alta e più antica dei paese, delle pitture che la adorna- che vengono a visitare la campi C'è, inoltre, la coltura che è intitolata al patrono vano e, nella parte centrale cella di Padre Pio; infatti il Dopo un bel tratto non si può dell'olivo, per la cui promo- Sant'Elia Profeta e di cui dei paese - adiacente al convento di Sant'Elia a fare a meno di deviare per ammi- zione questo comune è non si hanno notizie certe palazzo comunale - la Pianisi, dopo quello di San rare uno splendido e maestoso entrato a far parte della sulla data della sua edifica- Chiesa di San Rocco che, Giovanni Rotondo, è il esemplare di quercia da sughero "Associazione Nazionale zione. In questa chiesa si restaurata in tempi recenti, luogo che ha ospitato più' a che sfida le intemperie da oltre Città dell'Olio" che si pro- possono ammirare, tra le e' stata riaperta al culto. lungo Padre Pio: quasi 4 quattrocento anni. pone tra i suoi obiettivi altre cose, due statue del C'è poi il Convento dei anni. Molte sono le foto ricordo quello della valorizzazione '600 in marmo, raffiguranti Padri Cappuccini dedicato a Adiacente al convento scattate mentre si è appollaiati e della promozione dei pro- rispettivamente San San Francesco d'Assisi, per sorge il Palazzetto dello Sport sulla parte iniziale del tronco di dotto "olio" e dei territorio Giuseppe e la Vergine la cui realizzazione furono che, fatto costruire dai Padri oltre 6 metri di diametro. L’arrivo a S. Elia (Foto: A. Ciamarra) dove l'olivo è più vocato. Maria; un dipinto raffigu- necessari 27 anni (dal 1604 Cappuccini, e' attualmente di Si ritorna, poi, indietro di Sant' Elia a Pianisi e' rante l'Allegoria dei Sette al 1631), anche se solo nel proprietà' comunale. qualche centinaio di metri per S. ELIA A PIANISI stata sede di importanti atti- Sacramenti, risalente intor- scendere attraverso i campi rico- 1690 avvenne la consacra- Tra le opere artistiche Provincia CB vità' industriali, i cui prodot- no al 1500, trasferita a zione della chiesa. Entrando all'interno dei paese sono da perti da stoppie e riprendere la ti sono oggi conosciuti in Sant'Elia a Pianisi nel 1720, direzione verso il torrente CAP 86048 nella chiesa dei convento menzionare la Fontana della molte parti dei mondo. Ed quando la Chiesa di Torre di Carapelle. Siamo già all’antepri- Altezza slm 671 l'attenzione dei visitatore e' Pace, la Via Crucis recente- infatti negli anni '70 qui c'e- Zeppa (dove si trovava attirata dal complesso lignea mente ristrutturata ed una ma dello spettacolo. I partecipan- Superficie Kmq 67 ti, dividendosi lo superano in rano tre pastifici, un sansifi- Ripabottoni) minacciava di dell'altare maggiore e il bellissima statua di Padre Abitanti 2352 punti diversi poco distanti fra cio, un molino, un pantalo- crollare. Inoltre è possibile polittico che riveste la pare- Pio situata nella piazza ad loro. Il torrente è ricco di granchi, Santo Patrono S. Elia Profeta nificio, la maggior parte dei ammirare una tela, eseguita te; restaurato nel 1964, si egli intitolata. Appartengono sintomo questo della buona qua- Festa S. Patrono 30 Luglio quali, soprattutto per proble- da un giovane artista sante- presenta simile ad altri esi- ad una antica tradizione sal- lità delle sue acque, ma i suoi ver- mi legati alla viabilità, si liano - Fernando Di Stefano stenti nei conventi della teliana le FIERE che si svol- santi mostrano segni di instabilità sono trasferiti nel capoluo- - che raffigura il patrono stessa provincia cappuccina gono con cadenza bimestrale in numerosi punti. Sant'Elia a Pianisi è un go, e sono stati solo parzial- Sant'Elia Profeta sui carro e ciò in quanto pare che a parlare dalla prima dome- segue a pag. 5 piccolo paese dei Molise mente sostituiti da altre atti- di fuoco, donata dal sacer- detti altari vennero creati nica di febbraio. ANNO VII N° 10/11 CAMMINA, PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 5 INTESTATO A: 2000 A la vianova - Lungotevere Prati, 16 I TAPPA: JELSI - PIETRACATELLA 00193 Roma

(continua da pag. 4) LA SCHEDA IL RACCONTO La risalita sul versante opposto PIETRACATELLA del colle è faticosa per la pendenza abbastanza accentuata, ma si recu- pera la forza con una sosta, allieta- ta dal gruppo dei suonatori-mar- ciatori, all’incrocio con la stradina interpoderale che si dovrà poi per- correre. Questa, fiancheggiata da cespugli di rovi, dà la possibilità di raccogliere e mangiare qualche saporita mora.L ‘ambiente ora ha cambiato aspetto, di fronte il pae- saggio è attraente. Il percorso, in costante disce- sa, ci porterà al di la del fondoval- le del Tappino, che versa le sue acque nel lago di Occhitto, alla Ringraziamenti per la bellissima accoglienza al Sindaco, Taverna situata , a quota 250 , sul alle suore e alla cittadinanza di Pietracatella. (Foto: C. Cirelli) tratturo Castel di Sangro -Foggia. Il grosso edificio a pianta PIETRACATELLA un piccolo altare vicino una compatta regolare con lo stemma Provincia CB nicchia arcuata. L'ingresso è al di sopra del portale della parete stato ricavato costruendo una est, un tempo era luogo di sosta a CAP 86040 ripida scala nella roccia. L'altra servizio dei transumanti che per- L’USCITA DA S. ELIA Pietracatella è vicina, ma è tardi, bisogna far presto: Gino dà la carica! (Foto: C.Cirelli) Altezza slm 707 chiesa, quella di San Giacomo correvano il tratturo, ora è luogo Superficie Kmq 44 vi fu sovrapposta, rendendo di sosta per radunare il gruppo. l'insieme pittosto rozzo. Sono ormai le due. Di fronte Abitanti 1626 All'interno è composta di una abbiamo il versante da scalare per Santo Patrono S. Donato sola navata con quattro campa- superare un dislivello di oltre 300 Festa S. Patrono 7 Agosto te e il tutto confluisce nella metri con il cielo terso e il sole zona absidale. I capitelli della caldissimo. Non è possibile, il STORIA quarta campata e quelli della dislivello fa ”rizzare” i capelli al Il centro abitato di zona absidale sono decorati prof. Lucarelli: quest’anno sem- Pietracatella è stato formato con motivi floreali e vegetali. brano crearsi divisioni tra i colla- dall'unione di due casali esi- Un'attenzione particolare meri- boratori! stenti nel Medioevo, Catella e tano l'acquasantiera ed il cro- Pietracatella è di fronte, in Rocca Catella. cefisso ligneo. alto S. Elia ed è ancora lontano, si Nell'undicesimo secolo, dovrà raggiungerla in pullman. Il Riccardus de Guastus ne era TRADIZIONI tempo, infatti, è tiranno e il caldo feudtario, a cui seguirono i De La festa patronale è ancora estivo ora è debilitante, si abban- Catellis che vi rimasero fino al più attesa per la fiera locale dona così l’idea di continuare sul XIV secolo. In seguito il luogo che comprende vari punti di percorso stabilito. fu feudo dei Boccapianola ristoro. Il primo martedì dopo Un sentiero, attraverso una (XVI secolo) e dei Di Capua. la Pentecoste si celebra la strada interpoderale in salita, Gli ultimi feudatari furono i Madonna della Ricotta, che avrebbe toccato Fonte Pila e FINALMENTE Grimaldi. In epoca comprende una serie di mani- La popolazione familiarizza subito. festazioni che si protraggono Morgia Palombaro per superare, A PIETRACATELLA La visita al paese è guidata dal bravissimo Giuseppe Mignogna. (Foto: G. Zerbesi) Medioevale, fu edificato il con una bella sgroppata, un disli- castello del luogo, nel punto per tutta la precedente settima- vello di 400 metri, facendo salire più alto del paese e precisa- na. I giochi popolari si con- i partecipanti da quota 200 a mente su di uno sperone roc- trappongono ai tradizionali quota 660 di S. Elia. Questo è un cioso - oggi restano poche trac- concerti bndistici e spettacoli bel paese di 2556 abitanti e, posto ce della grande fortezza - in folkloristici. La festa viene a quota elevata, domina entrambe questo castello si sono verifi- chiusa con i fuochi pirotecnici, le vallate con vista sul percorso cati episodi cruenti per il pos- questa raggiunge la sua inten- del torrente Cigno. Il convento sesso dell'Italia meridionale tra sità con la processione in onore dei Frati Cappuccini testimonia la Angioini ed Aragonesi: della Madonna: questo corteo presenza di Padre Pio da Alfonso D'Aragona, il vincito- arriva fino alle contrade ed è Pietrelcina che vi soggiornò per re Antonio Caldora, senza accompagnato da carrettini quattro anni. incontrare grosse difficoltà vi trainati da pecore che traspor- Nella splendida cittadina il pose l'assedio per ben due tano bambini di pochi anni. La Sindaco e la cittadinanza ci atten- volte nel 1441. processione si conclude con la dono. Si visita il centro storico ed benedizione dei campi e degli in particolare la croce in pietra ARCHITETTURA animali. (fine1300), messa al sicuro nell’e- Attualmente costituisce un dificio del Municipio. unico edificio quello che rac- SPORT E TEMPO LIBERO Altrettanto ammirato è un chiude la chiesa di San Le roccie su cui poggia il antico frantoio ancora ben conser- Giacomo e la Cappella di castello, invitano i più arditi vato, sappiamo che l’olio di que- Santa Margherita. Quest'ultima visitatori ad un emozionante sti luoghi presenta ottime caratte- è di origine altomedioevale, arrampicata. Per gli amanti ristiche. ricavata da un edificio di culto della tranquillità ci sono un Ormai è pieno pomeriggio, paleocristiano. La Cappella di campo da tennis ed una pisci- bisogna ripartire per Pietracatella Santa Margherita era di dimen- na. Pietracatella dista 33 km da IL PAESE Pietracatella. Squarci di vita serale nei vicoli (com’è oggi) e dentro casa ‘come era una volta sioni assai ridotte, completa- Campobasso e 90 km da e qui cominciano le dolenti note DENTRO E FUORI nella ricostruzione in miniatura fatta da G. Mignogna. (Foto: F. Di Martino) per qualcuno il cui peso fa mente affrescata e presentava Isernia aumentare il dolore della tallonite Il tracciato è in piano, in effetti Pietracatella è a quota 700 PIETRACATELLA: e lo si raggiunge utilizzando in parte la strada asfaltata e in parte i UN TERREMOTO UNÌ DUE POPOLI E NE FECE UN INTERO PAESE sentieri fra i campi. di ANTONELLA ANGIOLILLO Il paese à situato ai piedi di una roccia, dalla quale si domina Fino a qualche decennio fa era “communis opinio” che il territorio molisano, oltre ai siti notevoli e manifesti, contenesse poco di originale e il corso del Tappino storicamente valido. A Nord della Morgia ci sono i Da un po' di tempo a questa parte, si registra invece una tendenza contraria, volta a scandagliare il passato di questa terra, per scoprire tradizioni, pochi resti del castello, rovinato monumenti e segmenti di storia nascosti. dalla presenza del serbatoio del- l’acquedotto, mentre ben conser- Proliferano studi, affiancati da opere erudite sui singoli centri molisani. Forse il Molise necessiterebbe tecnicamente di un’attenta ricognizione, dalla vata è la vicina chiesa di S. quale potrebbero nascere nuovi spunti, tramite cui scoprire luci e ombre di questa terra antica. Curiosando nella storia locale si possono venire a Giacomo che può lasciare per- conoscere cose interessanti, come la riscoperta di un nucleo vecchio di un paese attuale, per esempio. È il caso di Pietracatella, il cui toponimo è plessi per gli ingressi, quello prin- costituito da due parole, che testimoniano l’esistenza di due insediamenti, in un tempo lontano, unificati: Pietra e Catello. Pietra era l’abitato che cipale, con arco a sesto acuto, è sorgeva a monte, esattamente nel posto in cui ora c’è il paese, mentre Catello era un borgo sviluppatosi più a valle, facente parte in epoca medievale del sul versante a nord- est. Ottima è feudo di “Casalpiano”. Nel 1456, dicono fonti erudite, un terremoto distrusse Catello, i cui abitanti emigrarono a monte, si unificarono con quelli di la spiegazione di Giuseppe Pietra, dando vita a Pietracatella. Mignogna del quale potremmo maggiormente la sua arguzia in Non è facile dare completezza a queste informazioni, sapere in quanto tempo avvenne la “fusione” tra i due abitati, di che entità fu la calamità che occasioni successive. colpì Catello, quanti i superstiti. Fatto sta che Catello esistette, e della sua triste sorte ci sono testimonianze inequivocabili. Al confine tra gli attuali agli La visita alla chiesa ci lascia di a Pietracatella, su una collinetta che sorge tra i campi coltivati sono testimonianze sono visibili i resti di un insediamento. Proprio lì, per stupiti per la sua struttura elegan- quanto ci dicono gli eruditi del passato, doveva essere Catello, e il toponimo del piccolo colle è infatti “Monte Catello”. Sul cucuzzolo sono visibili te e slanciata e per le lettere forse cumuli imponenti di pietre, pezzi di muri che si estendono in tondo ma “gravitano” verso il basso, nella direzione in cui li dovette spingere lo puniche- fenicie incise su un arco smottamento del lontano 1456. Arbusti, terra, ricoprono i ruderi, avvolti da un senso di desolato abbandono, che sono però riconducibili a qualche tratto e per il presepe. dell’antico paese. Molto poco è dato a noi sapere della comunità distrutta dal terremoto, e probabilmente molte sue pietre sono state riutilizzate dai La giornata si conclude con una buona cena insieme al Sindaco contadini nel corso dei secoli , così come è possibile che altre macerie giacciano sotto terra. Comunque, lavorando con un po' di fantasia, ci si può far ed al gruppo de “le maitunate”. suggestionare dai resti del villaggio del sec. XV, dato curioso nell’attuale paesaggio. Il posto purtroppo non è facilmente accessibile, irraggiungibile se Intanto ci si scambiano le impres- non a piedi. Inoltre, benché tutti gli anziani sappiano che lì, tanti anni fa, sorgeva un paese, molti giovani di Pietracatella non conoscono questa vecchia sioni sulla giornata trascorsa. e triste storia. ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 6 ABBONAMENTO A II TAPPA: RIPABOTTONI - CIVITACAMPOMARANO salva la vianova

IL RACCONTO LA SCHEDA (a cura di CLAUDIO DI CERBO) IL PERCORSO RIPABOTTONI - RIPABOTTONI - CASTELBOTTACCIO - LUPARA - CIVITACAMPOMARANO CARATTERISTICHE • LUNGHEZZA Km. 18.5 • TEMPO PERCORRENZA ore 5.30 • QUOTA PARTENZA slm 610 RIPOSARE Danze riposanti e gioiose, dopo la fatica della camminata,durante l’accoglienza a Ripabottoni • QUOTAARRIVO slm 400 DANZANDO e durante la visita di Castelbottaccio. (Foto: Di Martino - Zerbesi) • QUOTA MAX slm 878 • QUOTA MIN slm 400 Ripabottoni è un miraggio. Il ringraziamento al Sindaco per l’accoglienza. (Foto: C. Cirelli) Il detto “chi lascia la via vec- chia per la via nova, sa quello che RIPABOTTONI XIII secolo. Nel XVIII seco- lascia ma non sa quello che trova” lo, fu restaurata la chiesa è quanto mai vero. Provincia CB Lasciata la fondovalle e presa CAP 86040 dell'Assunta. Il suo interno è la scorciatoia per Castellino sul diviso in tre navate, contiene Biferno, bello da vedere, si arriva Altezza slm 643 anche 43 dipinti attribuiti a con strade da calvario, quasi inin- Superficie Kmq 31 Paolo Gamba, il quale è il terrotte, a Ripabottoni. Abitanti 1950 Comunque ci si arriva: il maggiore artista molisano. Sindaco e la cittadinanza ci aspet- Santo Patrono S. Rocco Gamba nacque a Ripabottoni tano per l’accoglienza e c’è il Festa S. Patrono 16 Agosto nel 1712, tra i suoi dipinti tempo per ammirare l’abitato. meritano notevole attenzione Ben conservato l’impianto STORIA Nei vicoli del paese vive ancora la pietra. quelle raffiguranti i "Profeti" urbanistico, stupenda la lunga stra- LA PIETRA DI Nel medioevo da scalinata che si percorre dopo la RIPABOTTONI (Foto: F. Di Martino) San Paolo e San Nicola. partenza dalla chiesa di S. Michele. Ripabottoni, appare sotto il Le facciate degli edifici sono in nome di "Ripa gotorum". La TRADIZIONI pietra a vista ben lavorata e i parti- leggenda popolare vuole che La costruzione della colari costruttivi, mensole e fregi, l'attuale centro sia stato fon- chiesa di San Michele fu rea- portali e balconi, ingentiliscono ed impreziosiscono le facciate. Il terre- dato dai Goti, nel 1181 que- lizzata nel 1733 ed è legata moto in queste zone non si è senti- sto paese aveva il nome di alle credenze religiose popo- to, pertanto gli interventi scriteriati "Ripabrunaldo". Al tempo lari. Nel corso dell'anno non hanno avuto applicazioni. dei Normanni, ne era feuda- hanno luogo varie fiere di Ripabottoni (840abitanti) è sistemato sopra una roccia di natu- tario Giuliano di merci e bestiame. Una di ra tufacea ed il suo nome di origi- . Nel XVII queste si effettua la quarta ne longobarda potrebbe derivare secolo, giunsero in succes- Domenica di Maggio, da non da ripa (roccia) e “de Brittonis” sione i Carafa, i Francone e perdere ad Agosto le sagre (famiglia feudataria). E’ il paese di Paolo Gamba, Ambrogio Caracciolo. della porchetta e della trippa. nato nel 1712, allievo del famoso Francesco Solimena, che ha lascia- ARCHITETTURA SPORT to pregevoli opere anche in Grazie a un frammento E TEMPO LIBERO Abruzzo ed in Puglia. murato si ricorda l'arte roma- Il paese offre la possibiltà Viene visitata la chiesa di S. nica. Tale frammento è rap- di passare giornate in assolu- Maria Assunta, rifacimento sette- Per le strade si discute con le presentato da un leone con le ta tranquillità. Ripabottoni centesco di una chiesa medioevale, Nella campagna di Ripabottoni in marcia verso GLI vecchiette e si invita alla danza a tre navate, ove nella centrale si IL SERPENTONE Castelbottaccio. (Foto: F. Di Martino) forme di un grosso gatto ed è dista 37 km. da Campobasso possono ammirare gli affreschi INCONTRI (Foto: A. Ciamarra) riconducibile alla metà del e 87 km. da Isernia. delle Allegorie delle virtù e tele di Paolo Gamba. La visita prosegue poi fra le CASTELBOTTACCIO (nell'Aldimari), e final- come simbolo di protezione stradine, scoprendo anche la casa LA SCHEDA mente "Castelbot- taccio". e liberazione da tutti i mali. natale di Tito Barbieri, altro illu- Provincia CB stre cittadino, patriota ed amico di CAP 86030 A proposito di questa 19 Marzo - San Giuseppe. CASTELBOTTACCIO ultima forma, scriveva il E' devozione della gente Mazzini e combattente come uffi- Altezza slm 618 ciale delle Guide garibaldine. Giustiniani nel 1797: "Con del luogo ospitare tre perso- Da non perdere è anche la visita Superficie Kmq 11 errore in alcuni notamenti ne raffiguranti la "Sacra al frantoio privato, perfettamente Abitanti 534 conservato, con il fascino degli anti- leggo Caccabottaccio, ma Famiglia", e dar loro da chi macchinari e dell’ambiente, che Santo Patrono S. Oto un maggiore errore si è poi mangiare la "Minestra" varrebbe la pena di trasformare in Festa S. Patrono 31 Luglio quello di taluni recenti consistente in diverse pie- museo dell’olio. Insomma non si riesce a creare nel nostro Molise ORIGINI E STORIA nostri scrittori, chiamando- tanze, prive di carne. 12 punti di attrazione che in altre regio- Tra i residenti attuali si la Castelbottaccio, giacché Giugno - Si allestiscono ni sfruttano bene per il turismo. non ebbe mai un tal falò in onore di San Nella piazzetta, dove fa bella annoverano numerosi abi- mostra di sé la croce viaria a brac- tanti dei paesi vicini che nome". (105) Il Giustiniani Antonio. 25 Giugno - Si cia con terminale trilobate su nel passato si trasferirono a aveva ragione: il tempo ricorda la caduta di un ful- colonna a capitello corinzio, ci Castelbottaccio, considera- però gli ha dato torto; poi- mine (25 giugno 1888) che aspetta un abbondante assaggio di Il saluto al Sindaco. (Foto: C. Cirelli) dolci locali e leccornie varie. to centro economicamente ché oggi si chiama proprio divelse parte del torace e Il viaggio poi riprende. Siamo più progredito, con piccole presumibilmente in tempi ne della parola araba, una così nella dizione ufficiale. due dita del bambino della proprio sul tratturo Celano-Foggia, imprese come il Lanificio, di poco anteriori al mille. sola congettura verosimile FESTE E TRADIZIONI statua della Vergine delle il territorio è attraversato anche dal Grazie. 30 - 31 Luglio - braccio Centocelle-Taverna del cor- il Molino, il Pastificio, due Poco ci è dato di dire di sarebbe consentita, e cioè Prima dell'evento della Festa Patronale in onore di tile. La camminata, ormai è tarda negozi di calzature, due di concreto circa l'etimologia che Caltabottaccio o ripeta società tecnologica, erano mattinata, inizia all’ingresso del San Oto e della Madonna tessuti, tre frantoi oleifici, che ne concerne il nome; le proprie origini da una fiorenti a Castelbottaccio paese. Il tratturo è ben individuato e delle Grazie. 22 - 23 si cammina sotto il sole che picchia due dei quali ancora in parecchio, invece, delle colonia saracena, o dei feste e tradizioni alle quali Agosto - Santa Giusta. 22 ma senza preoccupazione per l’ac- funzione e molte attività deformazioni strane e talo- Saraceni rammenti qualche aderiva con interesse tutta qua, perchè Santino riesce sempre a agosto giornata dedicata al artigianali, come, in parti- ra ridicole alle quali il particolare fasto o nefasto la popolazione, creando seguirci o ad incontrarci. Tutto il culto della Santa presso la tratturo si apre alla nostra vista. colare, quelle della lavora- nome stesso si è prestato. durante le loro incursioni quel fenomeno di unione cappella rurale omonima e Quando sulla sinistra appare il zione della pietra, con L'etimo primitivo nel Regno dal IX all'XI comunitaria dove la Festa casino D’Alfonso individuato per i suggestiva fiaccolata; festi- manufatti in forma di por- "calca" del suo nome antico secolo. era l'occasione di incontro e cipressi o pini, si può ammirare la vità che si protrae nel gior- delicata opera di sistemazione, tali, finemente lavorati, (storpiato poi in più modi) Il nome del Comune di pause liete dopo il lavo- no 23 con riti religiosi nel mentre non si possono ammirare gli uno dei quali è incastonato era forse non altra cosa che nel Catalogo Borrelliano è ro. Di queste feste e tradi- paese. 21 Settembre - San interventi interni di ristrutturazione nel capitello della chiesa di la voce araba "Kalaat" che "Calcabuzam", di pretto zioni restano solo il ricordo Fra Galasso e Cianciulli, che Matteo. In tale ricorrenza, Santa Maria di Canneto vale fortezza: la quale, sapore orientale: in un di un patrimonio culturale stavolta è riuscito a seminare la animali e mezzi agricoli, moglie sempre presente, c’è discus- (Roccavivara), opera secondo il Famin (104), diploma angioino del 1418 che il tempo man mano va adornati di prodotti della sione su una casetta rimessa a nuovo dell'Artista Niro Giuseppe. spiega g nomi di Calatafimi "Cac- cabuchaciam": al cancellando. 16 Gennaio - e fanno notare che una volta si terra, offerti poi alla parroc- Ancora oggi questa attività (Fortezza di Eufemio), termine del secolo XV In onore di S. Antonio aveva più delicatezza negli interven- chia, sfilavano davanti alla ti, si adoperava il materiale locale in sopravvive, grazie all'ope- Caltabellotta (Fortezza "Castrum Carcabutacii" e Abate, protettore degli ani- cappella di S. Rocco, in quanto più rossatro e più pesante per ra di Giovannelli Mario delle querce), e Caltanisetta "Carricabottazzo": dal XVI mali, i devoti fanno lessare il ferro presente e non creava contra- segno di ringraziamento Giuseppe. (Fortezza delle donne). in poi "Carcabottaccio" - granturco e grano detti sti con l’ambiente. La discussione della buona annata e di continua sulla politica in genere di Castelbottaccio è uno Ammettendo tale etimo, e "Calcabot- taccio" - "Ciciariell" che vengono scampato pericolo, riceven- recupero con aiuti finanziari. dei numerosi Comuni sorti dovendo spiegare l'intrusio- "Calcabovazzo" dati in pasto agli animali, segue a pag. 7 done la benedizione. ANNO VII N° 10/11 CAMMINA, PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 7 INTESTATO A: 2000 A la vianova - Lungotevere Prati, 16 II TAPPA: RIPABOTTONI - CIVITACAMPOMARANO 00193 Roma

(continua da pag. 6) LA SCHEDA IL RACCONTO Lungo il tragitto, sulla destra in alto, appare l’abitato di LUPARA (quota 832) abbastanza elevato, testimonianza di come gli insediamenti erano posti in luoghi elevati per difesa e in questo caso forse il primo sito risale ad epoca sannitica. Il paesaggio è quello tipico pugliese, con enorme distese colti- vate a grano duro. Si percorrono oltre cinque chi- lometri del tratturo prima di scen- dere verso il Biferno e ci si ferma per prendere la decisione se tutti o in parte si vuole attraversarlo a guado. Si riparte con una parte del gruppo in discesa su una traccia sino al Biferno (quota 216). Il Il Sindaco saluta i marciatori dopo essere stato sentitamente guado non crea difficoltà, gli equi- L’ARRIVO A LUPARA “Leggeri” e sudati i marciatori sono in vista di Lupara. (Foto: A. Cirelli) ringraziato per l’accoglienza. (Foto: C. Cirelli) libristi riescono a sfoderare tutte le loro capacità, saltando sui massi LUPARA epoa romanica. Si tratta di un fra l’acqua ridotta ad un rigagnolo. Dall’altra parte della strada Provincia CB frammento di archivolto, sul quale resta scolpto un tema fondovalle, in alto, c’è CAP 86030 Castelbottaccio, (quota 620), circa scultoreo particolarmente dif- 800 abitanti, da raggiungere con Altezza slm 561 fuso nel Molise medievale un sentiero ben visibile ma che Superficie Kmq 11 quale i tralci con foglie e sale con una pendenza non insigni- ficante che scoraggia molti parte- Abitanti 711 grappoli di uva e di un concio cipanti. Santo Patrono S. Nicola con una figura di animale in Si riprende il cammino, tutta- cui molti studiosi hanno rico- via, prima dell’abitato incontriamo Festa S. Patrono 6 Dicembre nosciuto un lupo. la caratteristica chiesetta di S. Oto, STORIA TRADIZIONI dalla quale si può ammirare tutta La collocazione degli edi- la vallata del Biferno. E' nel corso della terza fici nel tessuto insediativo Si raggiunge la piazza del COME GUIDA La visita alla chiesa di S. M. Assunta (1694) è guidata dal parroco, che, posando insieme ai due Domenica di Luglio che la paese verso le quindici e siamo IL PARROCO Costantino, ha promesso che parteciperà alla prossima marcia. (Foto: Zerbesi - .Cirelli) richiama ad origini medieva- accolti dal sindaco. Qui c’è la fon- vivacità imperversa nel paese li. Il centro è nominato per la quando si celebra la Festa di tana in pietra, con il simbolo del prima volta in un documento paese: botte e soprastante torre raf- Sant'Antonio. La statua tra- figura lo stemma del paese. Da qui nel 1148, quando ne era sportata da un carro viene si raggiunge la maestosa chiesa in signore Ugone Marchisio. condotta in un'ala dove si pietra di Santa Maria delle Grazie, Successivamente ne furono conclude un secondo corteo contenente all’interno anche una titolari i Luparia tra i quali statua lignea della Madonna, opera di carri che trasportano covo- dell’artista napoletano Giacomo Pietro che nel 1303, secondo ni di grano da offrire al Colombo. alcuni studiosi, partecipò al Santo. Altrettanto costruttiva è la "rapimento" di Papa visita attraverso le stradine del ben Bonifacio XVIII. Famiglie SPORT tenuto paese. ragguardevoli, quali i E TEMPO LIBERO Si riparte subito verso la vici- Per gli amanti della natu- na Lupara, per raggiungerla per- Caracciolo e i Di Sangro, ten- corriamo poco più di due chilome- nero, quindi il feudo. Era ra, il paesaggio che circonda tri di un tracciato panoramico a LA CALDA Una lunga tavolata con ogni ben di Dio e le signore di Lupara, che, guidate dalla moglie del marchese di lupara Lupara costituisce un invito a mezza costa. Qui l’accoglienza è ACCOGLIENZA Sindaco, hanno preparato un accoglienza strepitosa. (Foto: Zerbesi - .Cirelli) Alessandro Marcello Pignone passeggiate ed escursioni. La veramente strepitosa, una lunga del Carretto al tempo della natura impervia del territorio tavolata è stata allestita nella stra- eversione della feudalità. coperto di folti boschi, attrae da centrale e, tra le altre cose, gli escursionisti più impavidi viene servito un fumante e sapori- ARCHITETTURA to piatto di fagioli e pasta alla chi- ma non scoraggia, con picco- tarra preparato da Maria con la Testimone delle vicende le aree più accessibili, quanti collaborazione di altre signore del medievali è la imponente desiderano il riposo in luoghi luogo. Tutto lo apprezziamo e struttura del castello ampia- silenziosi. Chiunque visiterà mangiamo con gusto ma chi si mente rimaneggiato, che butta letteralmente sul piatto e il territorio non potrà fare a mangia con voracità è Antonio occupa la parte più alta del meno di ricordare che un tanto che un partecipante esclama: colle. Oggi è parzialmente in tempo gli stessi pullulavano “Antonio, va bene che devi cresce- rovina. Altri richiami al di lupi, donde, secondo una re, ma non così in fretta.” Medioevo provengono dalla tradizione del luogo, la deno- Non mancano squisiti dolcetti chiesa di Santa Maria minazione Lupara. Lupara e liquorino finale. A chiusura, “E’ qui la festa?” Si abbiamo festeggiato quando Mimmo è stato ritovato. Assunta che conserva in fac- come gesto gentile di commiato, ci IL MIMMO PERDUTO Grazie e scusa, Paolo, per il ritardo! (Foto: A. Ciamarra) dista 38 km. da Campobasso vengono offerte bottigliette di ciata frammenti scultorei di e 80 km. da Isernia. varia forma con un piccolo assag- gio del saporito olio locale. Durante la permanenza ho CIVITACAMPOMARANO cio del Matese. LA SCHEDA quella arbustiva di ginestre, 20 anni, tale è infatti il l’occasione di incontrare il segre- Provincia CB IL TERRITORIO tamerici, rose, biancospini, a tempo necessario affinché tario, emigrante giornaliero in un quella erbacea caratterizzata possa rigenerarsi. Dal taglio comune della provincia di Isernia. CAP 86030 Il paesaggio, di tipo sub CIVITA- appenninico, è segnato da da moltissime specie aroma- sono escluse soltanto alcune Quando si riparte, senz’altro con Altezza slm 511 forza perché l’accoglienza è stata calanchi estesi e diffusi e da CAMPOMARANO tiche ed officinali. piante chiamate matricine o veramente squisita, è già l’imbru- Superficie Kmq 38 gole con pareti a strapiombo L' agricoltura e gli alleva- portasemi o, come nel gergo nire ma la giornata per noi sarà Abitanti 726 anche di notevole profondità. menti, un tempo essenziali comune "alberi della speran- ancora lunga. per l' economia del luogo, Il diversivo su cui si discuteva Santo Patrono S. Liberato I calanchi hanno avuto origi- za" perché, con la dissemina- arriverà. Il gruppo infatti parte a ne dal modellamento delle oggi costituiscono attività Festa S. Patrono 13 Maggio marginali limitate alla cerea- zione operata nel corso degli scaglioni, i più ligi al dovere di argille paleogeniche, grige, anni faranno rigenerare il camminatore partono, gli altri, Civitacampomarano è brune, verdognole o rossastre licoltura ed alla pastorizia; fa bosco. Tra le specie animali ugualmente ligi ma al dovere di situata nell' area regionale che, a contatto con l'acqua, si eccezione l' olivicoltura che esperti delle pietanze e legati al denominata "Basso Molise"; fornisce ottimo olio da sono presenti : Cinghiali, sacrificio della cultura culinaria, si rigonfiano e, per l' azione dei attardano. rientra nella fascia interna venti frequenti ed intensi si mensa. Fagiani, Lepri, Scoiattoli, Civitacampomarano non è sud orientale dell' antica sgretolano e scivolano IL BOSCO COMUNALE etc. Per accogliere i turisti molto lontana, meno di cinque chi- Frentania che, in prossimità (smottamenti) o franano con Il patrimonio forestale di nel bosco "Vallemonterosso" lometri da percorrere normalmente del mare adriatico, aveva la in un’ora, ma la penombra gioca grande facilità; le gole si proprietà del Comune di è presente un' ampia area qualche scherzo a MIMMO il cui capitale a . E' situata sono originate per incisione Civitacampomarano è diviso attrezzata adibita a pic-nic. nome pronunciato dagli altri parte- su un dorsale collinare ad progressiva ed accellerata in due boschi : "Selva" e E' possibile effettuare delle cipanti risuonerà per tutta la valla- altitudine compresa fra 900 prodotta dai due corsi d' "Vallemonterosso". escursioni podistiche o a ta come il richiamo dell’olifante e, a valle, 300 metri circa acqua a carattere torrentizio L'estensione totale è di 257 suonato da Orlando al Passo di Il saluto del Sindaco cavallo attraverso percorsi Roncisvalle. All’arrivo notturno a s.l.m.; a N-NE si erge la che scorrono ad E-NE ettari contro i 340 del 1869. naturali di incontaminata Maiella con le sue propaggi- e il grazie dei marciatori Civita manca all’appello, ha pen- (Mordale) ed ad O-SO Questa perdita di bosco bellezza ambientale. L' altura sato bene all’uscita da Lupara di ni più meridionali del monte (Vallone Grande) del centro Acero e così via che dà origi- (quasi 100 ettari) è spiegata deviare dal percorso per ritrovarsi "La Rocchetta" (m.940) e di dominante è "Monte Rosso" abitato. Lungo le pendici dei ne alle formazioni denomi- dal fatto che tra il 1870 ed il impantanato, a tarda notte verrà "Monte Mauro" (m.1025); ad torrenti e degli altri piccoli 1881, in Molise furono dis- situata a 900 m. s.l.m. ritrovato sano e salvo ma meno nate "Chiuse e Selve", a A breve distanza dal bosco di fiducioso nelle proprie forze. est il mare adriatico, a sud le corsi d'acqua, nelle aree fre- sodati 7.000 ettari di boschi Piazza gremitissima per colline ad andamento irrego- sche, riparate e meglio espo- quella arborea con predomi- trasformati poi in seminativi. Civitacampomarano si può festeggiare i camminatori. Sul lare degradanti verso il tratto ste alla luce c'è una variopin- nanza di olivi, ma che anno- L' intero patrimonio forestale raggiungere il tratturo Palco un gruppo folcloristico di 50 vera altre specie meridionali Celano-Foggia, uno dei più bambini: meraviglioso. Tavolate terminale del basso Biferno, ta vegetazione: da quella è diviso in 20 sezioni, di imbandite di ogni ben di dio, pec- ad ovest altre formazioni col- boschiva tipica di Cerro, come il mandorlo, il fico, la diverse estensioni. Ciascuna interessanti e ben tenuti trat- cato che non c’eri Mimmo! linari risalenti fino al massic- Roverella, Orniello, Carpino, vite, il melograno, etc.; da sezione viene tagliata ogni turi del Sud Italia. IL CALENDARIO 2001 DEI MARCIATORI DEL

ABIUSO ORLANDO - ADDUCCHIO COSTANTINO - ADDUCCHIO SILVANA - ADDUCCHIO GERMANO SILVANA - ADDUCCHIO SILVIO - ALBERTI ALBERTO - ANGELINI MARCO - AUCIELLO MARISA - AUCIELLO PAOLA - AUCIELLO PINA - BERARDO ALESSIA“cammina, - BERARDO ARMANDO - BERARDO BRUNO - BERARDO CINZIA - BERARDO Molise! GIUSEPPINA - BERARDO PIETRO - BERARDO VINCENZO2000” - BINARELLI EVANDRA - BLOCHER JEAN JAQUES - BONIFACIO MARIA ROSARIA - BORTOLIN PAOLA - BRUNO GIULIA - CAPPELLA DOMENICO - CAPPELLA FIFI - CARUCCI ALESSANDRO - CAVALCAALTAN EMANUELA - CESARI FABRIZIA - CESARI FABRIZIO - CESARI FEDERICO - CHICHI MAURIZIO - CIAMARRA ALFREDO - CIAMARRA CHRISTIAN - CIANCIULLI MICHELE - CIMITAN LILIANO - CIRELLI COSTANTINO - CIRINO CARMELA - CIRINO GABRIELLA - CIRINO ROCCO - COLAGIOVANNI DOMENICANTONIO - COLANTUONO ELISEO - COLAVECCHIA CORRADO - COLAVECCHIA FRANCESCA - CONSIDERA MARIATERESA - CORBEZZOLI FABIO - CRISAFI CARMEN - CURZI GIANFRANCO - D’AMICO GIANCARLO - D’ANDREA ANNALISA - D’OVIDIO DON GINO - DE LISIO MARIA GRAZIA - DE NAPOLI ANTONIO - DI CERBO ANTONIO - DI CERBO CLAUDIO - DI CERBO ROSALBA - DI COSMO CARMINE - DI FALCO MARCELLO - DI FONZO GIULIANA - DI MARTINO FRANCESCA - DI NUNZIO LINA - DI RISIO FELICE - DI SALVO SARA - DICHIRO FILOMENA - DISCENZA VINCENZO - FALZONE RODOLFO - FESTA ORLANDO - FIASCHETTI SABRINA - FISICHELLA ANNA MARIA - FONIO FRANCESCA - FUCCI LUIGI - FUSCO FRANCESCO - GALASSO FERNANDO - GALASSO LORENZO - GALASSO NICOLA - GALASSO PASQUALE - GALLI DOMENICO - GALLI FABRIZIO - GARIBALDI MANLIA - GENTILE CLAUDIO - GERMANO PADRE ANTONIO - GERMANO DOMENICO - GERMANO GIOVANNI - GERMANO MARIO - GIANGROSSI ANNA - GIANCARLO FABIO - GIUDITTA ANGIOLINA - GIUNCHI PAOLA - GRIECO INCORONATA - LAMORGESE GABRIELE - LANCIANESE GINO - LUCARELLI DOMENICO - MANGONE FRANCA - MANZO FRANCA - MANZO LIBERATO - MANZO MICHELE - MANZO ODORINO - MANZO SANTINO - MARTELLI CANDIDA - MASCIOLI GIOVANNI - MATTEI RITA - MEONI FRANCA - MONTEFUSCO IRMA - MONTEFUSCO SEVERINO - MONTEROTTI SILVANA - MONTICELLI DALILA - MORSELLA MARIA LUCIA - ORRERA GAETANO - PAOLONE ANTONELLA - PAPINI ANDREA - PASQUALUCCI BRUNO (j) - PASQUALUCCI BRUNO (S) - PASQUALUCCI DANIELE - PASQUALUCCI LAURA - PASQUALUCCI MARCO - PEZZELLA ELENA - PEZZELLA PAOLO - PICCIRILLO LOREDANA - PITORRI ANGELA - PITORRI LUCIA - POLEGGI FILIPPO - RAMOSCELLI TAMARA - RIVA EMANUELE - RIVA GIANPIETRO - RONCATI ROBERTA - ROSSI ANNA - ROVEDA EZIO - SALTARELLI ADRIANA - SANTORO ENZA - SANZÒ ANGELO - SAVINI LUCILLA - SEVESO STEFANO - SILLA ANNA MARIA - SPALLONE SERGIO - SPARANI GIOVANNA - SPARANO DOMENICO - SPOLADORE LUISA - STIFINI MARIA - TAMBURRO ANNINA - TIMPANI GIORGIO - TULLO GIOVANNI - UBEZIO LICIA - URSELLA BRUNO - URSO EMILIANO - URSO GIOVANNI - VALECCHI MARISA - VALENTINI SANDRA - VITI CAMILLO - VITONE SILVIO - ZERBESI GIANFRANCO - ZIBELLINI STEFANIA

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 1 DEI MARCIATORI DEL

A - ADDUCCHIO SILVIO - ALBERTI ALBERTO - ANGELINI MARCO - AUCIELLO MARISA - AUCIELLO PAOLA - AUCIELLO Molise!IUSEPPINA - BERARDO PIETRO - BERARDO VINCENZO2000” - BINARELLI EVANDRA - BLOCHER JEAN JAQUES - BONIFACIO CCI ALESSANDRO - CAVALCAALTAN EMANUELA - CESARI FABRIZIA - CESARI FABRIZIO - CESARI FEDERICO - CHICHI CIRELLI COSTANTINO - CIRINO CARMELA - CIRINO GABRIELLA - CIRINO ROCCO - COLAGIOVANNI DOMENICANTONIO ERESA - CORBEZZOLI FABIO - CRISAFI CARMEN - CURZI GIANFRANCO - D’AMICO GIANCARLO - D’ANDREA ANNALISA - O CLAUDIO - DI CERBO ROSALBA - DI COSMO CARMINE - DI FALCO MARCELLO - DI FONZO GIULIANA - DI MARTINO CENZO - FALZONE RODOLFO - FESTA ORLANDO - FIASCHETTI SABRINA - FISICHELLA ANNA MARIA - FONIO FRANCESCA LASSO PASQUALE - GALLI DOMENICO - GALLI FABRIZIO - GARIBALDI MANLIA - GENTILE CLAUDIO - GERMANO PADRE - GIANCARLO FABIO - GIUDITTA ANGIOLINA - GIUNCHI PAOLA - GRIECO INCORONATA - LAMORGESE GABRIELE - - MANZO MICHELE - MANZO ODORINO - MANZO SANTINO - MARTELLI CANDIDA - MASCIOLI GIOVANNI - MATTEI RITA LLI DALILA - MORSELLA MARIA LUCIA - ORRERA GAETANO - PAOLONE ANTONELLA - PAPINI ANDREA - PASQUALUCCI MARCO - PEZZELLA ELENA - PEZZELLA PAOLO - PICCIRILLO LOREDANA - PITORRI ANGELA - PITORRI LUCIA - POLEGGI NNA - ROVEDA EZIO - SALTARELLI ADRIANA - SANTORO ENZA - SANZÒ ANGELO - SAVINI LUCILLA - SEVESO STEFANO - ISA - STIFINI MARIA - TAMBURRO ANNINA - TIMPANI GIORGIO - TULLO GIOVANNI - UBEZIO LICIA - URSELLA BRUNO - NDRA - VITI CAMILLO - VITONE SILVIO - ZERBESI GIANFRANCO - ZIBELLINI STEFANIA

Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 10 ABBONAMENTO A III TAPPA: GUARDIALFIERA - ROCCAVIVARA salva la vianova

IL RACCONTO LA SCHEDA (a cura di CLAUDIO DI CERBO) IL PERCORSO GUARDIALFIERA - GUARDIALFIERA - ROCCAVIVARA CARATTERISTICHE • LUNGHEZZA Km. 17 • TEMPO PERCORRENZA ore 5 Gualdialfiera. Il Sindaco ha atteso il passaggio • QUOTA PARTENZA slm 280 Attrezzature balneari e di ristoro sul lago di “cammina, Molise!”, per inagurare i lavori IL LAGO di Guardialfiera. (Foto: G.Zerbesi) L’INAGURAZIONE • QUOTAARRIVO slm 660 al Centro storico. (Foto: A. Cirelli) • QUOTA MAX slm 870 • QUOTA MIN slm 280 La mattina di buon ora ci si I ringraziamenti al Sindaco e al Presidente del “Centro Studi 2000”. ritrova sulle sponde del Lago (Foto: C. Cirelli) artificiale del Liscione, in cui si GUARDIALFIERA Papa Alessandro II in compenso rispecchia l’abitato alla buona accoglienza fatta prece- Guardialfiera ( 1200, abitan- Provincia CB dentemente dai guardiesi al Papa ti , quota m. 280)è famosa per CAP 86014 Leone XI nel suo passaggio per i nostri luoghi. Rimase Sede avere dato i natali, all’inizio di Altezza slm 730 Vescovile fino al 1818 quando, in questo secolo ,allo scrittore Superficie Kmq 41 conseguenza del Concordato, venne soppressa. Francesco Jovine ed in tempi Abitanti 831 recenti all’attività dell’ AIG che Nel corso dei secoli, svolge attività di divulgazione Santo Patrono S. Nicola Guardialfiera ha subito notevoli Festa S. Patrono 9-31 Maggio trasformazioni legate al processo per la valorizzazione del evolutivo dei vari periodi storici. Molise. E’ caldo e la camminata verso il bosco di S. Ristoro e festa al bosco di S. Nazario, ma A Guardialfiera è ancora pos- Inizialmente era costituita da Guardialfiera è nota inoltre È GIÀ CALDO Nazario dura più del previsto. (Foto: G.Zerbesi) BASTA! Lucatelli intima: “Mò basta, za camenà!” sibile assaporare usanze e tradizio- un’unica fortezza a guardia della per la “pietra noce “ e “ occhio ni non “inquinate” dal consumi- valle dei Biferno. smo e dallo sfruttamento turistico. Successivamente intorno al castel- di tigre”, pietra locale dalla Infatti questa terra è deposita- lo vennero costruite la Chiesa e le splendida colorazione e disegni NON TUTTE LE COPPIE FANNO COPPIA ria di bellezze naturali, di tesori prime case (ancora oggi la zona che appaiono quando è lavorata.. (Servizio Fotografico di ALFREDO CIAMARRA) d’arte, di antiche tradizioni che viena chiamata “Piedicastello”) La cultura della pietra è solo alcuni conoscono o hanno circondate da mura di difesa. molto sentita e, il giovane sin- potuto immaginare leggendo i Nella cinta muraria vi erano tre libri di Francesco Jovine, ricor- porte che costituivano gli unici daco ci fa l’onore di inaugurare dando storie, fantastiche e reali, accessi al centro abitato. Gli ultimi ,al nostro passaggio , il rifaci- della gente di questa parte dei resti delle mura e la porta princi- mento del centro storico con l’ Molise. pale che erano situate nell’attuale apprezzabile ripristino della Andare a spiare le meraviglie Piazza Aldo Moro, vennero di una natura ancora intatta, il distrutti all’inizio del 1900. vecchia pavimentazione urbana, fiume e le campagne che la mano Nei primi dell’800 invece, ed anche l’omaggio di un tassel- dell’uomo ha appena toccato, Guardialfiera si è estesa e svilup- lo di pietra. senza arrecare alcuna grave com- pata anche oltre la cinta muraria Qualche dubbio invece può promissione. seguendo la conformazione natu- sorgere sull’intervento per ripu- Il paesaggio è costituito da rale del luogo. Caratteristico è il boschi e macchie di vegetazione Borgo Medievale detto lire con la sabbiatrice la muratu- arbustiva e cespugliosa di tipo “Piedicastello”, che è sorto intor- ra del palazzo perché leva anche mediterraneo che fa contrappunto no e sotto il Castello ora dirocca- la caratteristica patina di anti- a lontani paesaggi marini. Dalla to, si abbarbica sul dorso della Gabriella e Enza Adducchio e Lucarelli Carmine e Odorino chità. C’è da controllare poi collina più elevata è possibile Collina in prossimità della Le professoresse I più anziani Il più lento e il più veloce ammirare un vario e pittoresco Cattedrale. la instabilità dei versanti, panorama: il mare Adriatico e le quello di fronte ne .portò via. in Isole Tremiti. CHIESA DI SANTA MARIA passat una parte ,qui risuonano Notevoli sforzi sono stati fatti ASSUNTA Ogni paese contiene nel suo gli insegnamenti di Cuoco, di per valorizzare il patrimonio architettonico del paese e per uti- interno, quasi nel suo andito più Zurlo e di tanti illustri concitta- lizzare a scopi turistici le bellezze riposto, la Chiesa con il dino di queste contrade... naturali di cui la montagna è ricca, Campanile. A Guardialfiera vi è E’ doverosa, essendo l’anno vera oasi di vegetazione con acqua l’antichissima Cattedrale di Santa del Giubileo, la visita alla chie- ed aria salubre. Maria Assunta. Maestosa, CENNO GEOFISICO monumento di stile in prevalenza sa dell’ Assunta con gli splendi- Longobardo ancora tutto da capire di portali gotici e la stupenda Guardialfiera è una cittadina e da scoprire: dai bassorilievi su con 1199 abitanti (ma per un mas- pietre squadrate incastonate nelle cripta del secolo XI . I muri siccio fenomeno migratorio diver- esterni sono un prezioso colla- masse murarie, al copioso se centinaia di persone sono resi- deposito di civiltà e di arte dei ges di elementi di strutture pre- denti in paesi europei ed extraeu- nostri padri, ai preziosi paramenti cedenti.(due- trecenteschi).. ropei). ed alle suppellettili Sacre. Si è Situato sulla dorsale di una aggiunto negli ultimi anni lo A fine visita si assaporano Nicola e Maria Grazia Evandra e Luigi Carmen e Silvio dolce collina a 280 metri sul livel- ottime vivande locali :pizza, amici in cammino I vitonefili “...e il ruttino?” lo dei mare sulla parte sinistra dei stupore per la scoperta della squisiti dolcetti e panini. fiume Biferno, rispecchia la sua Cripta Paleocristiana, sotto l’altare fresca radiosa bellezza nelle onde Maggiore della Cattedrale. Poi si parte e alla periferia si Essa, in origine, comprendeva imbocca la stradina, che porterà di un immenso lago artificiale. Guardialfiera ha un clima tre navate, ricche di pitture e alla prima masseria e qualcuno salubre e si trova nella provincia ornate dalle armi di Vescovi lascia segnali per indicare la di Campobasso, nella regione secondo l’antico costume. La Molise e dista dal capoluogo circa molteplicità di elementi romanici direzione agli ultimi della comi- di chiara influenza longobarda, tiva. Il panorama inizia ad aprir- 42 Km. e dalla cittadina adriatica di 33 Km. gotici e barocchi presenti insieme si verso il lago nel quale si sta- Ha un agro di 43,16 Kmq, i alla rinfusa sui muri perimetrali glia l’abitato arroccato intorno parte coltivato (frumento, vigneti, della Chiesa, sono testimoni uliveti) e in parte bosco. tangibili che il tempio ebbe uno alla chiesa con il campanile. sviluppo architettonico di rilievo. Oltrepassata la prima mas- Di notevole importanza turi- stica sono il bosco San Nazario ed L’edificio per varie cause, prima seria si prosegue sino alla il lago artificiale, in cui si sta pro- fra tutte il terremoto, più di una Masseria Fratamico ove doveva grammando l’utilizzazione per la volta dovette essere restaurato, essere l’appuntamento per il pesca sportiva. così da rendere attualmente difficile una sua lettura in chiave secondo rinfresco e, a sorpresa, Gianni e Lina Sabrina e Domenico Jean Jaque e Lea Tiziana e Fabio Una giornata particolare Novelli Sposi “Mimmo dov’è?!” 4 giorni x un etto BREVE SUNTO STORICO architettonica. La facciata è stato preparato nell’area Sorta intorno al decimo principale presenta un portale di attrezzata del bosco S. Nazario, Secolo, la denominazione stile barocco, mentre sulla facciata qualche centinaio di metri più in “Guardialfiera” è luogo di diverse orientale si apre, molto sollevato la .Qui ci attendono olio genui- interpretazioni. La prima ritiene da terra, un portale al quale si che Guardialfiera sia l’equivalente accede tramite una scala laterale. no , saporiti pomodori e fichi di “custodia”: una sorta di Esso e detto “Porta Santa” e appena colti in territorio . “Guardia degli Alfieri”; la secon- annualmente viene aperta per le L’allegria non manca e da ritiene il nome di Guardialfiera indulgenze eccetto negli anni Michelino racconta con mae- derivante da “Guarda Alfano” così Giubilari. chiamato “Alfano” il monte a A sud vi è l’accesso alla stria piacevoli episodi della sua fronte dei paese; la terza fa deriva- Cripta abbastanza ampia con archi vita militare . Al termine si re Guardialfiera dal nome di a tutto sesto e copertura a crociera. riprende a scendere attraverso “Adalferio”, Conte di Larino che Ad occidente, fra conci grezzi una stradina nel bosco di cerri nel 1049, al tempo della domina- lavorati a disegno geometrico o a fino a Fontana Fontegrande, zione Longobarda, era Feudatario figure umane, vi è un altro portale di Guardialfiera e del territorio Gotico (oggi murato), inquadrato tutta in pietra,, posta a quota circostante. in una specie di pannello formato 569.slm... Bruno e Francesca Gianpietro e Franca Armando e Incoronata Nel secolo XI Guardialfiera fu da tredici archetti pensili di chiara segue a pag. 11 Da Anguillara sempre di più I veterani La consolazione del Cavaliere appiedato insignita della Sede Vescovile da derivazione Longobarda. ANNO VII N° 10/11 CAMMINA, PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 11 INTESTATO A: 2000 A la vianova - Lungotevere Prati, 16 III TAPPA: GUARDIALFIERA - ROCCAVIVARA 00193 Roma

(continua da pag. 10) tura ecclesiastica, dall'attività LA SCHEDA civile che mentre coinvolgeva IL RACCONTO tutti i cittadini di Roccavivara, si Si percorre un centinaio di ROCCAVIVARA praticava solo nel centro mag- metri sulla stradina asfaltata giore e non nelle altre frazioni. ,proseguendo poi nel bosco Gli anziani, inoltre, raccontano che nelle frazioni a monte vi fu Pontone ,avvicinandoci così ai una invasione di formiche che territori di . costrinse la popolazione ad Il tracciato è su terra battuta abbandonare le loro case e cer- ma, i mastodontici mezzi mec- care rifugio altrove; furono scac- ciati sia da Castelmauro che da canici per la trebbiatura, hanno Civitacampomarano ma furono allargatoi l passaggio . Si cam- accolti da Roccavivara. SOSTA Le guide, Michele e Claudio, sollevati finalmente dopo la dura mina bene anche se l’aria è Nel 1566 Giovan Francesco AL BOSCO prova della mattinata. (Foto: C.Cirelli) calda, al fresco della vegetazio- Di Sangro vendette la terra di ne e, in leggera discesa ,si rag- Roccavivara con tutto il suo stato a Rainaldo Carafa per 6000 giunge il Vallone grande.( ducati. Rainaldo Carafo era mar- Quota 400 ).Oltrepassata la stra- chese di . da asfaltata ,si imbocca dalla Nel 1575 nella parrocchia e parte opposta un tratturello, per la parrocchia furono fondate I ringraziamenti al Sindaco. (Foto: C. Cirelli) le cappellanie di S. Michele sempre in terra battuta ed in Arcangelo e del SS. Rosario. ROCCAVIVARA riportata alla luce dalla ripida salita, per giungere al Soprintendenza alle Antichità e Queste erano destinate a sopperi- bivio della Crocella,( quota Provincia CB Belle Arti del Molise nel 1980. re con le proprie entrate alle necessità del culto nella chiesa 676,) CAP 86020 L'ipotesi non deve sorpren- dere perchè il territorio di parrocchiale, alla manutenzione Cianciulli Michele nel frat- Altezza slm 650 Roccavivara era a confine tra le ordinaria e straordinaria delle tempo ci fa osservare uno splen- Superficie Kmq 20 tribù Frentana e Pentra, ambedue cappelle relative costruite nell'in- terno della chiesa, ed alle feste dido portale in una masseria Abitanti 997 tribù sannitiche; ed è proprio sul posta sulla destra . tratturello che collega il grande relative che venivano celebrate Santo Patrono S. Emidio nel giorno stabilito dalla liturgia. La salita è faticosa anche tratturo Piano delle Cinque Festa S. Patrono 5 Agosto Miglia-Foggia, (che passa sotto Nel 1592, a causa di gravi per il caldo, il gruppo si sfilac- debiti Rainaldo Carafa, fu PRINCIPALI ATTRATTIVE ed, attraver- COPPIE costretto a cedere il feudo di cia e i primi arrivati attendono Cirelli e Germano con le rispettive signore. (Foto: A.Ciamarra) ARTISTICO-CULTURALI sando il fiume, si incunea nella AMICHE Roccavivara al figlio Geronimo. gli ultimi al fresco di ombrosi Nell’agro di Roccavivara è vallata tra Montefalcone nel Ma subito dopo fu messo all situata l’importante chiesa Sannio e ) si porta alberi di un ristorante. asta, venduto ed acquistato da badiale di Santa Maria di alla città pentra Trivento e poi Superato subito dopo il qua- Giovanni Gallo. In seguito alla Canneto, edificata dai benedetti- prosegue verso gli altri grandi drivio della chiesetta di S. ni nel XII secolo nei pressi del tratturi dell'alto Molise. sua morte avvenuta nel 1596 Giovanni, incontriamo, a poche fiume Trigno sul sito di una In seguito alla definitiva passò al figlio Loysi, ed in chiesa preesistente, della quale si disfatta dei sanniti per opera di seguito alla sua morte, passò al centinaia di metri, un piccolo Mario, nel territorio di figlio Alessandro che lo posse- edificio. Le sedie impagliata e suppone abbia mantenuto la pianta a tre navate, chiesa che Roccavivara, come in tutto il ter- deva nel 1639. robuste all’esterno, la facciata era stata ricostruita dopo un ritorio di Trivento, fu immessa la Il 1600 fu funesto per la semplice fa venire in mente una incendio che l’aveva distrutta: tribù romana Voltinia, probabil- popolazione di Roccavivara. Lo mente costituita da veterani di fu anche per tutto il regno di di quelle. Cappelline di campa- questo edificio distrutto era stato donato nel 706 da Gisulfo I, Giulio Cesare. Napoli. Agli aragonesi nel 1500 gna. Se non ci fossero i soliti fili duca di Benevento, ai monaci di A Canneto l'insediamento e nel 1600 successero i vice-re aerei, ( elementi di degrado del S. Vincenzo al Volturno. In una umano si accrebbe notevolmen- mandati dal governo spagnolo. territorio che potrebbero benis- Bolla pontificia di Martino (942- te. Lo dimostrano in maniera Essi si qualificarono: per esservi chiara le iscrizioni e i cippi fune- rimasti pochi anni nel governo, simo essere interrati ) da questo 946) S. Maria di Canneto è uno dei cenobi dipendenti da rari rinvenuti nella zona e con- per aver vessato il popolo con luogo si potrebbe ammirare il Montecassino e tale rimase sicu- servati nel Santuario della imposizioni di tasse sempre più panorama .e ramente fino al 1474: dopo que- Madonna, gli spezzoni di corni- pesanti ed assurde, tasse che poi Civitacampomarano sul costo- sta data iniziò la decadenza del- cioni posti alla base esterna del- dovevano servire non al bene dei l'abside centrale della Chiesa e cittadini ma alla disonestà degli ne..... l’edificio, alla quale si pose fine solo con i restauri degli anni ’30. disseminati qua e là nel parco, e esattori, dei feudatari , della Si prosegue verso croce La lunetta del portale, roma- che dovevano far parte di un nobiltà emergente cioè di chi Strangola attraverso il bosco di nico, che si apre sulla facciata mausoleo e non di un tempietto. aveva imparato a fare soldi facil- Difatti dalla circonferenza degli cerri di Valle Monterosso, sino reca un’iscrizione con il nome mente, e delle corti del vice-re o spezzoni, con un semplice calco- della corte di Spagna. ad incontrare, sulla destra ,una dell’abate Rainaldo: nei muri esterni sono stati reimpiegati lo geometrico, si ricava che il Nel primo decennio del 1600 grande area attrezzata. Siamo di diverse lastre di epoca romana e diametro della costruzione era di vi fu una grave carestia, che si poco oltre il culmine con Tre conci lavorali a rilievo altome- tre metri, troppo piccola per un ripetette nel 1621 e nel 1622. tempio, ma normale per.un mau- Termini a quota 816.. dievali (secc. VIII-IX). Il 1700 è ricordato per alcuni I BERSAGLIERI Mancava più di qualcuno tra “i bersaglieri” quest’anno in soleo. intorno al 450 d. C. per la grandi fatti nella vita di compenso si sono aggiunte le “bersagliere”. (Foto: A.Ciamarra) La camminata , ora in disce- DECIMATI CENNI STORICI comunità cristiana della vallata Roccavivara: la consacrazione sa leggera , continua sull’asfalto Contrariamente a quanto fu costruita una Chiesa a Maria della chiesa parrocchiale avve- ed è resa piacevole dall’ ombra potrebbe far pensare il nome Vergine Madre di Dio. Fu la nuta il trenta ottobre 1726 per "ROCCAVIVARA", un insedia- prima chiesa ricostruita dai del bosco sino a raggiungere, opera del vescovo di Trivento mento umano nel suo territorio benedettini di S.Vincenzo al monsignor Alfonso Mariconda. sulla destra, il bivio , verso il risale certamente all'epoca san- Volturno nella prima metà del In questo secolo furono acqui- nitica. Ne danno testimonianza Bosco Puntoni Un centinaio di 700 d. C., quando l'ebbero da state 6 Statue. reperti archeologici rinvenuti metri all’interno presso l’edifi- Gisulfo I, duca ,di Benevento, ed Nel campo civile si ebbe la qua e là, l'urna cineraria del tipo ingrandita nella prima metà del determinazione dei confini tra cio forestale, ora in abbandono , isernino conservata come base 1100, così come 1 ammiriamo Montefalcone e Roccavivara ci attendono i rappresentanti di della penultima colonna nel attualmente. nella piana di Canneto e nel Roccavivara Santuario della Madonna di Nel 1532 Roccavivara conta- Canneto, una moneta d'argento va 75 famiglie. Nel 1545 ne erano Casale di S. Croce; avvenne il ..che ci faranno compagnia greca della zecca di Pirro rinve- solo 66 e nel 1561 erano scese a 14 marzo 1701. Nel 1740 fu nell’ultimo tratto della cammi- nuta in contrada Pontoni, monete 44. Nel 1595 ne sono 105. compilato il catasto onciario per nata. .Imbocchiamo un fresco i romane di bronzo risalenti alle Queste cifre, che possono la nuova tassazione disposta dal All’arrivo a Roccavivara i marciatori sono stati accolti dai re Carlo Borbone. sentiero sulla sinistra,( un altro UNA BELLISSIMA guerre puniche, una scritta inde- considerarsi aride, nascondono canti e balli dei bravissimi componenti del gruppo cifrata incisa su una tegola di due notizie: una storicamente Il Santuario della Madonna SORPRESA folkloristico della “jocca d’oro”. (Foto: F. Di Martino) sulla destra porta alla stessa tomba sventrata e distrutta men- accertata da altre fonti e per altri di Canneto e il suo feudo dal destinazione,) e con un bellissi- tre si costruiva la superstrada a posti ed è la peste che mieté 1400 erano rimasti pressocchè mo tragitto su sentierino erboso Canneto proprio nell'anello di molte vittime in tutta l'Italia ed abbandonati. Gli abbati com- mendatarii , che da quel secolo che passa in un folto bosco di svincolo per Roccavivara e anche nel Molise; dunque: il , il notevole calo di famiglie tra il afflissero tutta la Chiesa, viven- aceri, cerri, ..giungiamo. allo loculo di un bambino inumato in 1532 ed il 1561 deve essere stato do fuori sede e volendo il nume- spiazzale erboso .dove ci aspet- un muro di fondazione ad angolo causato da questo male; la ro chiuso dei monaci, come del ta il gruppo folcloristico che dà retto del muro laterale destro seconda è da ipotesi: I'impennata resto avveniva in tutti i monaste- ri, provocarono lo spopolamento saggio della propria bravura della Chiesa di Canneto. Tale di crescita nei trenta anni succes- loculo fa pensare ai sacrifici sivi forse fu causata dal raggrup- del monastero tanto fiorente nei Poi ci accompagna fino a umani di bambini che nell'anti- pamento intorno al castello di secoli precedenti. Agli inizi del Roccavivara, (un centinaio di chità si era soliti fare per assicu- Roccavivara dei cittadini delle 1500 sia la chiesa che il mona- metri )dove una lunga tavolata rarsi la protezione degli dei per frazioni di S. Fabiano, S. stero era custodito da un france- la stabilità della casa.Tale sacri- Giorgio, Canzano. scano della scarpa. ci aspetta Buono e genuino è il fici non si praticavano dai roma- Tale raggruppamento era Nel 1762 Mons. Giuseppe cibo , una nota del tutto caratte- ni specie in epoca imperiale. giustificato dalla necessità di Carafa vescovo di Trivento tra- ristica è data dall’acqua fresca Deve trattarsi, dunque, di inuma- difesa che era più efficiente sferì il Santuario di Canneto, il contenuta in tine di rame ed zione sacrificale di epoca sanni- intorno al castello del feudatario monastero ed il suo feudo al tica. Infine lo dimostra il muro che altrove, dalla maggiore effi- Seminario di Trivento, col solo ogni commensale si serve met- megalitico in contrada S. cienza dei servizi religiosi offerti onere di tenere gratis due chieri- FESTA GRANDE Dopo l’esibizione in piazza della “jocca d’oro”e dopo la tendola nel proprio bicchiere lauta e caratteristica cena, i marciatori hanno “fraternizzato” Fabiano(Roccavivara) costruito dalla Parrocchia con un clero ci di Roccavivara nel Seminario con il “cuppino” A ROCCAVIVARA con i locali fino a notte fonda. (Foto: C.Cirelli) in prossimità di una villa romana legato ed obbligatorio alla strut- stesso. ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 12 ABBONAMENTO A IV TAPPA: MADONNA DI CANNETO - FOSSALTO salva la vianova

IL RACCONTO LA SCHEDA (a cura di CLAUDIO DI CERBO) IL PERCORSO TRIVENTO - MADONNA DI CANNETO - TRIVENTO - FOSSALTO CARATTERISTICHE • LUNGHEZZA Km. 17 • TEMPO PERCORRENZA ore 5 • QUOTA PARTENZA slm 180 • QUOTAARRIVO slm 500 • QUOTA MAX slm 750 • QUOTA MIN slm 180

La riunione mattutina è all’Abbazia della Madonna di Canneto, santuario sulle sponde del fiume Trigno. Anni addietro, Italia Nostra intervenne per salva- guardarne la pace spirituale in L’emozionante ingresso dei marciatori a Trivento, preceduto dai “Cavalieri Triventini”. occasione del progetto della pisci- Subito dopo l’accoglienza dell’amministrazione comunale e della Pro-loco. (Foto: G. Zerbini) na coperta, ora realizzata, e del teatro all’aperto proprio sulle TRIVENTO Caracciolo.La parte pianeggiante questo nucleo sono in pietra. di Trivento é collegata all'altra da L'uso del pietrame a faccia vista sponde del fiume. Provincia CB Il santuario, immerso in una una gradinata in pietra locale che per questa edilizia si spiega con il folta vegetazione di pine e risalen- CAP 86029 porta ad una piazzetta da cui dopo particolare carattere geologico breve scalinata, si dipartono due della zona. La pietra ha caratteriz- te al XII secolo nasconde tesori Altezza slm 600 più antichi; è da visitare l’area rampe in salita che giungono alla zato sempre l'aspetto dei vecchi portata alla luce di una parte di Superficie Kmq 73 sommità del colle ove trovasi la centri, sia storici che di campa- Cattedrale. L'Antico centro é una villa rustica romana con forna- Abitanti 5370 gna, in rapporto alle zone geolo- ce, mosaici e magazzini. menzionato in una cronaca del giche che ne favorivano o meno Si assiste alla messa officiata CON IL VESCOVO Il Vescovo, con Padre Antonio e Don Gino, celebrano la messa Santo Patrono S. Nazario Medioevo come " Castrum " e l'uso come materiale da costruzio- all’interno dell’abbadia. Subito dopo i ringraziamenti al Vescovo questo lascia supporre che fosse da Mons. Santucci, vescovo di A CANNETO per l’attenzione che da anni riserva al “cammina, Molise!” Festa S. Patrono 28 Luglio ne. Rappresenta ancora la testi- Trivento, la cui presenza non è ben munito di fortificazioni. monianza di una imponente opera mai mancata nelle precedenti edi- Trivento é un piccolo centro Le mura ed i bastioni si con- artigianale che si è esplicata attra- zioni. Si assiste con compostezza e del Molise che conta circa seimila servano ancora saldamente nei verso la lavorazione della pietra sentimento e la figura di un cam- abitanti. Si può raggiungere da primi anni del '700 assieme alle grezza, la sua connessione e posa minatore, appoggiato al bastone ed Campobasso o, più comodamen- tre porte come risulta da una in opera: fasi sempre legate alle assorto ed affiancato ad una delle te, dalla strada Trignina, che s'in- descrizione del Paccichelli il tradizioni locali. L'uso della pietra colonne richiama alla mente l’im- nesta sulla Statale Adriatica nei quale ne riporta anche una vedu- viva, tanto per le murature che magine di uno di quei viandanti di pressi di S. Salvo. Il fiume ta. Lo schema urbanistico di que- per la pavimentazione delle stra- altri tempi o di uno di quei conta- Trigno, che costeggia la strada, sto nucleo antico è tipico dei cen- de, da all'insieme unità figurativa. dini che si fermavano assorti e scorre in una valle ampiamente tri medioevali. Nel suo sviluppo Le abitazioni, le cortine rispettosi in una delle tante chiese aperta con fianchi di facile erodi- potrebbero individuarsi tre fasi murarie non esauriscono la loro ipotizzate dal Lavedan. sparse lungo i tragitti per chiedere bilità costituiti da sabbie in pros- funzione estetica in se stessa ma grazia sulla sicurezza del cammi- simità del mare, e da argille e Ad una prima fase di contra- zione della città romana, ridotta ad la dilatano a tutto l'ambiente. Ne no, allora non sempre tranquillo, molasse verso l'interno. Il fondo- risulta un habitat a misura d'uomo per qualche pericolo o per raccolti valle é quasi sempre deserto e un piccolo agglomerato sulla som- mità del colle (che era la parte più ove le altezze e le ampiezze sono abbondanti. l'alveo, sassoso ed asciutto, si a lui commisurate ed in funzione gonfia soltanto nelle piene inver- facilmente difendibile) ne sarebbe Alla partenza ci aspettano i della sua fruizione visiva. Anche nali ed autunnali. succeduta una seconda di consoli- Cavalieri Triventini che sono in se la caratteristica principale di attesa fuori dell’area della Chiesa. Superata l'Abbadia di S. Maria damento di questo nucleo entro LA CATTEDRA Il Prof. Rocco Cirine, Presidente A.I.I.G., tiene una del Canneto, insigne monumento una cinta muraria ed una terza di Trivento sta in questo suo essere E’ una presenza sempre gradita e, "pedonale ", strettamente legata soprattutto, attesa dalla parte più ITINERANTE lezione ai marciatori sulla abbazia di S. M. di Canneto del Xlll secolo, sì comincia ad espansione al di fuori di questa, intravedere, alto ed inaccessibile, nel piano. In effetti, in cima al alla dimensione umana, vi sono giovane del gruppo per la speranza pure edifici che rappresentano di salire in groppa agli splendidi il colle di Trivento. Tutto intorno colle vi é stato ritrovamento di animali. le montagne diventano sempre più materiale epigrafico e la tradizione momenti epici di questa letteratu- Ci guideranno per tutta la mat- alte con dorsali monotone, spiana- vuole vi fosse un tempio di Diana. ra architettonica. Si allude, tra gli tinata lungo le sponde del fiume te, a lievi ondulazioni. Dopo una Durante le invasioni barbariche altri, Palazzo Comitale e soprat- Trigno che qui segna il confine serie di tornanti si raggiunge l'abi- alcuni centri, soggetti a distruzione tutto alla Cattedrale. con l’Abruzzo. Il fiume nasce in tato (m 603) costituito da una parte totale, furono abbandonati dalle Questa chiesa ha antichissime territorio di Vastogirardi nell’Alto più recente, pianeggiante, e da un popolazioni superstiti, altri che, origini cosi come é antica la dio- Molise per sfociare nell’Adriatico nucleo antico arroccato attorno a come Trivento, occupavano posi- cesi di Trivento, forse la più anti- presso S. Salvo e che già fu guada- un colle. zioni facilmente difendibili riusci- ca del Molise ( primo vescovo fu to in occasione del cammina, rono a conservare la loro ubicazio- S. Casto nel IV secolo). Fu dedi- Molise! 1997 nella tappa Agnone - CENNI STORICI ne. Il tracciato urbano di Trivento cata ai SS. Nazario e Celso, pro- Duronia. Trivento fu città sannita. I rivela la mancanza di una vera e babilmente nel sec. VI ma testi- Nel primo tratto, siamo sulla Sanniti Pentri e Caraceni abitarono propria "pianificazione urbanisti- monianze certe si hanno solo sponda idrografica destra, il grup- tutto il Molise interno fino al V ca" anche se nell'apparente disor- dopo il mille. L'interno é stato po già allungato segue i cavalli su secolo quando, attraversato il dine, vi é pure una logica della rifatto, varie volte, la prima nel un tracciato con fondo in terra. Matese, invasero la Campania.A viabilità. '700 e non presenta grande inte- Voltandosi, la basilica appare nella seguito di questa azione si scontra- I piccoli spiazzi, le viuzze che resse. E' costituito da tra navate macchia scura delle piante resino- rono con i Romani, loro alleati, s'innestano obliquamente seguen- divise da pilastri e misura m. se, una macchia che risalta nella che avevano con quella regione do la pendenza del terreno, il loro 34x12. La facciata fu ricostruita scarsa vegetazione spondale. traffici commerciali. Nel 321 A.C. andamento tortuoso, non sono nel 1905 in forme rinascimentali, E’ possibile ammirare lo spet- a Caudio, presso Benevento, i dovuti a motivi di difesa ma quasi il possente campanile é invece dal tacolo di qualche airone che si alza Sanniti inflissero una grande scon- certamente all'esigenza di conser- '600. Della chiesa primitiva si fitta ai Romani. Qualche anno vare percorsi campestri che furo- in volo all’avvicinarsi dei primi. Alla villa rustica romana e sulla strada verso il fiume per conserva la cripta, il vero gioiello Lungo questo tratto è presente più MOMENTI dopo, nel 305 furono a loro volta no incorporati nelle mura a segui- di Trivento. É costituita da sette essere scortati dai “Cavalieri Triventini” verso Trivento. sconfitti e costretti a chiedere la to della espansione edilizia. di una coppia che riesce a trovare DELLA VISITA (Foto: A. Ciamarra) navatelle spartite da sei file di qualche nicchia ambientale in cui pace. Iniziò allora la decadenza di Questo spiega le pendenze, a colonne che sorreggono voltine a vivere, in effetti buona parte di queste genti italiche che più tardi volte notevoli, superabili solo con crociera. Sulla parete di fondo c'è questo tratto del fiume, da finirono sotto il dominio romano. gradinate, le sezioni variabili un'abside tra due absidiole. La alla foce, è sconvolto da numerosi Durante queste guerre delle strade, le frequenti strozza- Trivento restò spopolata. Per struttura richiama la cripta coeva luoghi di estrazioni di materiale in ture. In un centro così piccolo la di Sulmona a cui é simile anche alveo che hanno completamente ridarle prosperità vi fu dedotta circolazione rivestiva una scarsa una colonia militare della tribù per una particolarità: la semico- trasformato il suo aspetto. Già importanza. La strada era soprat- lonna, sostegno degli archi termi- Voltinia. Nel periodo augusteo tutto un luogo di vita all'aperto, imbrigliato, rettificato nelle spon- nali delle file estreme, interrompe de con muri in cemento o briglie l'Abruzzo ed il Molise fecero un prolungamento della vita che parte della IV Regione denomina- si svolgeva nelle case e nelle bot- a metà il giro dell'absidiola. Le che, come la famosa tela di origini romane di questo sito sono Penelope, vengono continuamente ta Sabinum et Samnium. Trivento teghe. La piazza della Cattedrale, (Tereventum), Alfedena che nel Medioevo costituiva il attestate da frammenti inglobati eseguiti e rifatti negli anni anche nella struttura della cripta. Nel perché la massiccia estrazione di (Aufidena) e (Saepinum) centro della vita religiosa, si trova divennero allora municipi romani. a Trivento nella parte alta dell'abi- secondo pilastro a sinistra vi é un inerte ne toglie le basi e l’acqua cippo funerario ed un altro cippo scalza le opere. Probabilmente Sotto il dominio longobardo tato. Attualmente ha forma irrego- l’uso anche di tecniche di ingegne- l'Abruzzo rimase diviso nei ducati lare e se come appare probabile, fa da altare. É sormontato da una ria naturalistica avrebbe e potreb- di Spoleto e di Benevento. rispecchia quella primitiva, così lunetta scolpita con un bassorilie- be salvaguardare l’aspetto del Trivento appartenne a quest'ulti- fu concepita per sfruttare la vo raffigurante la SS. Trinità, due corso d’acqua. mo. Quando i Normanni, nel conformazione del terreno. angeli e due delfini. La scultura Il fiume viene guadato facil- 1140, invasero il Molise, la città La cattedrale nella città risale probabilmente al XIII seco- mente al di sotto del piccolo sbar- fu data ai conti di quella regione. medioevale era collocata quasi lo e cosi pure i resti degli affre- ramento dell’Enel dove sono in Nel 1268 Carlo I d'Angiò la sempre al centro dell'agglomerato schi che si trovano intorno. La atto lavori in alveo. Dalla parte dette in feudo ad Ansaldo di o nella posizione più elevata in tradizione che vuole la cripta opposta allo sbarramento vi è un Lavanderia e successivamente, modo da accentuarne l'importanza costruita sul sito di un tempio piccolo invaso con vegetazione nel 1285, ad Amerigo di Sus. Dai e lo slancio verticale. La ricerca romano sembra suffragata dall'u- igrofila dove si soffermano facil- de Sus ( di Susa ) passò poi alla di questa posizione, dominante so costruttivo di opus reticulatum mente gli aironi, che in caso di famiglia di Pipino, d'origine fran- prevale a Trivento sulla centralità per tompagnare le lunette rac- pericolo, si riparano sugli alti IL GUADO DEL Tranquillizzati dai Cavalieri, i marciatori guadano impavidi cese. In seguito fu feudo di varie sicché il tempio non si trova esat- chiuse nelle arcatelle cieche della pioppi della sponda destra. il fiume Trigno. (Foto: F. Di Martino) famiglie tra le quali i D' Evoli, i tamente nel mezzo dell'abitato. parete sinistra. (tratto da Mondo segue a pag. 13 FIUME TRIGNO Caldara, i D'Afflitto e infine i Tutte le costruzioni antiche di Archeologico D.A. Tavani) ANNO VII N° 10/11 CAMMINA, PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 13 INTESTATO A: 2000 A la vianova - Lungotevere Prati, 16 IV TAPPA: MADONNA DI CANNETO - FOSSALTO 00193 Roma

(continua da pag. 12) LA SCHEDA IL RACCONTO Il gruppo ora percorre la stradi- na sulla destra che, delimitata da un FOSSALTO duplice filare di pioppi, conduce allo sbarramento. Il sole inizia a farsi sentire anche se non manca mai il rifornimento da parte di Santino “ l’acquarolo”. Al bivio per Roccavivara biso- gna superare la svincolo stradale e ci si ferma sotto il ponte della superstrada per riunire il gruppo. Qualcuno si allontana per rinfre- scarsi con sollievo in qualche pozza che non presenta grossi problemi di inquinamento visibile. Siamo poco distanti da uno di quegli enormi ammassi di materiale Scortati dai “Cavalieri Triventini”, i marciatori si preparano alla scalata e dopo alcune ore... inerte estratto; in tutto il tratto sino VERSO TRIVENTO il festoso ingresso a Trivento alla foce ce ne sono più di una deci- na con decine di migliaia di metri I ringraziamenti al Sindaco per la bellissima accoglienza cubi di materiale che, se pur sempre autorizzati, procurano danni alle FOSSALTO no, che percorre le strade del opere e alla vita animale per i fre- paese e delle contrade preceduto quenti sconvolgimenti e per la Provincia CB da suonatori di zampogne. modifica al letto e quindi allo scor- CAP 860 rere superficiale delle acque. I muc- Come segno di purezza e chi costituiscono l’occasione per Altezza slm 511 buon augurio, le persone dagli qualche spettacolare discesa tipo Superficie Kmq 28 usci o dalle finestre delle case “far west” in cui la bravura del Abitanti 1612 cavallo e del cavaliere vengono evi- versano acqua sul pagliaio, come denziate dalla velocità Santo Patrono S. Nicola rito propiziatorio per ricche Il gruppo, con il miraggio Festa S. Patrono 9 Maggio messi. E’ un rito antico che si dell‘abitato di Trivento in alto, pro- perde nei secoli, una manifesta- ORIGINI E STORIA segue su un percorso allo scoperto, zione singolare e certamente sotto il sole del caldo Agosto, per L’abitato appartiene alla tipo- altri chilometri sempre su stradine logia dei centri molisani di origi- unica in tutto il Molise. presso gli argini artificiali, sino al ne medievale. Il primo feudatario “Un uomo si veste di un vecchio ponte poco dopo il bivio di tale luogo, designato da Carlo cono di rami, di fiori e, sormon- della superstrada per Trivento. tato da una croce, percorre vie, In attesa all’ombra si può osser- 1° D’Angiò, fu, nel 1269, vare, prendendo come riferimento i Guglielmopiazze e contrade, accompagnato segni sui piloni della nuova super- Stendardo. Successivamente, tra dal suono delle zampogne e da strada, gli abbassamenti del letto e gli altri, vi si alternarono i un cantore: gli effetti alla base delle strutture. Una bella inquadratura dei “Cavalieri Triventini” Sanfromondo (XV Sec.), i di CAVALIERI TRIVENTINI che hanno avuto la pazienza di scortare i marciatori da Canneto a Trivento. Iè menute maje che li sciuri Trivento è in alto, siamo intor- Capua (XVI Sec.), i Carafa, i bielle, menate acqua ca quisse no a quota 200 e bisogna superare il Piscitelli e, per finire, i Mascione. dislivello di circa 400 metri per iè nuvielle...... arrivare ai 600 dell’abitato. ARTE E ARCHITETTURA Maye vè cavaballe pe la Dall’altra parte del fiume ci si iner- L’ arco ogivale della torre Magniruccia, salutamme la pica sul sentiero che sale con forte campanaria è, al centro del famiglia Cannituccia...... acclività, ma la pendenza diminui- paese, il più suggestivo richiamo sce di poco quando si percorre la Durante il giro per le vie, il stradina asfaltata. Con circa dello stile medievale. All’ apice del colle sorge il palazzo barona- cantore intona, al suono della mezz’ora e una buona lena si riesce zampogna, strofe e motti rivolti ad arrivare alla periferia della citta- le dei Mascione. La Chiesa di S. dina. Trivento (oltre 5.000 abitanti) Maria Assunta, settecentesca, agli astanti: di origine antichissima è una delle ospita le tele del pittore molisa- Signora patrona va a lu lar- roccaforti sannite e successivamen- no Paolo Gamba, datate dare, taglia ‘n chiene e guarda- te municipio romano con il nome di 1774. Pregevole anche la Chiesa te le mane...... Triventum. Conserva ancora il trac- di S. Antonio di Padova con l’al- ciato del “cardo maximus”. Il rito si conclude con la Si sosta prima di visitare il cen- tare ligneo attribuito a tale consegna della croce al Sindaco, tro storico in piazza Fontana dove Serignano della valle di Trento mentre il cono d’erba e fiori del 1690. c’è la Monumentale fontana in viene deposto nell’orto della par- blocchi squadrati di pietra locale, LA “PAGLIARA MAJE- luogo anche del rinfresco e dell’ac- rocchia”. MAJE” coglienza da parte dell’amministra- SPORT E TEMPO LIBERO zione comunale. Si sale poi la scali- La festa della pagliara, il 1° nata di trecentosessantacinque gra- Maggio, riporta il piccolo centro Gli escursionisti a Fossalto dini, anch’essa in pietra locale, e si UNA BELLA FOTO Trivento. In posa prima di consumare la colazione, preparata dal comune, di Fossalto ai momenti migliori avranno l’imbarazzo della scelta: visita, in particolare, la cripta di San RICORDO e di proseguire per la visita al centro storico con le guide locali dell’epoca in cui il luogo era retto avventurarsi all’interno del pae- Casto, realizzato sul luogo di un solo e semplicemente da un’eco- saggio pre-montuoso prendendo preesistente tempio pagano dedicato nomia rurale che i contadini cer- a Diana. Qui sembra di trovarsi in la direzione di un ambiente delle catacombe. cavano di rendere più florida con o Frosolone, o scendere a valle a riti propiziatori di antichissima Dopo aver visitato con Rocco, cercare riposo e rilassamento origine. La pagliara o festa della Giovanni ed Enzo, esponente dei lungo le rive del fiume Biferno. Il Cavalieri Triventini, un sentiero primavera, è celebrata con una veramente suggestivo che scende in messa in scena il cui campo di calcio ed i campi sporti- direzione di Codacchio per poi protagonista è il tipico pagliaio a vi polivalenti, illuminati in not- deviare sul Torrente Rivo in dire- forma di cono adornato da fiori, turna, costituiscono un luogo di zione del tratturo Celano-Foggia ed animato da un uomo al suo inter- ritrovo per gli sportivi. ancora ben individuabile, per motivi di tempo, si opta di raggiungere in pullman la chiesa di S. Maria delle Stelle in territorio di S. Biase. Da questo punto il tracciato è in direzione di Fossalto, con un per- SI SCENDE E SI SALE Dal Santuario della Madonna della Stella, i marciatori scendono verso la fossaltina corso già di massima sperimentato per poi arrampicarsi sul costone in direzione della meta finale in occasione di una delle camminate VERSO FOSSALTO di “Fossalto e d’intorni”. Il cammi- no è in costante discesa, intervallato da tratti su strada e da altri su terra sino al bivio sulla strada Fossaltina. Si sale rapidamente a Fossalto, attraverso un vecchio sentiero che si sviluppa in un bosco di cerri di gran- de taglia che copre il versante a nord. Poi la visita al centro storico avviene in compagnia del sindaco e del prete che ci erudisce sulle abitudini, usanze e storia del grazioso centro. La conclusione finale è riman- data in una campagna ove, oltre alla ponderosa cena, si prosegue la sera- ta con felici pantomime di alcuni partecipanti, non ancora stanchi per i quattro giorni di marcia, e con l’arguta e piccante filastrocca con pizzicate per tutti del Sindaco di Pietracupa e delle “maitunate” Giuseppe Mignogna col gruppo “Le Maitunate” L’ACCOGLIENZA L’accoglienza del Sindaco e della cittadinanza. FESTA FINALE e gli “Scacciapensieri” allietono col tocco popolare improvvisate dal gruppo di Subito dopo la visita al centro storico guidati dal Parroco Don Antonio Pizzi. Pietracatella DI FOSSALTO la festa di chiusura a Colle Freddo di Fossalto ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, VERSA IL TUO MOLISE! OTT-NOV 2000 2000 14 ABBONAMENTO LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI salva la vianova vi devo proprio ringraziare perché nostro modo di rapportarci alla tendo tutta, perché i loro paesi Franco Colantonio, un emigrato DEVONO ESSERE tramite voi sto conoscendo paesi Regione se l’avessimo conosciuta tornino a ripopolarsi, che il molisano di Montorio nei che, essendo fuori dai miei soliti un po’ meglio! Molise viva e che le tradizioni si Frentani. I NOSTRI PAESI itinerari, forse non avrei mai Diciamoci la verità, un certo tramandino ancora. conosciuto, e mi accorgo invece complesso ce lo siamo portato Ma tutto questo non basta, È un libro di grande umanità, AD INIZIARE che sono interessanti e che vale la appresso e non ci ha fatto apprez- occorre prima di tutto il lavoro. sensibilità e giustizia sociale. ALL’ARTE pena dedicar loro qualche visita. zare tutto quello che di buono Bene, diamo una mano a que- È interessante da un punto di Mi vengono in mente le avevamo in zona. E così tutte le sti giovani con la nostra disponi- vista storico perché l’autore parla Chiese, i quadri del Gamba, i volte che volevamo vedere opere bilità e con qualche idea fattibile. I NOSTRI GIOVANI della sua giovinezza negli anni Castelli, le Croci Viarie e mi fermo d’arte siamo andati fuori. Caro capo redattore, aspettia- di ANGIOLINA GIUDITTA qui per non allungare l’elenco. Ma questa specie di comples- mo anche te per un contributo trenta e quaranta e quindi (TERMOLI) Mentre visitavamo i paesi mi so si è esteso anche in altri campi proficuo! dell’Italia di quei tempi e da un chiedevo: perché non siamo stati dell’attività umana per cui o per Ciao. punto di vista umano e sociale per- È così anche la VI Edizione minare, mi piace rincontrare vec- iniziati alla storia dell’arte parten- necessità o per seguire un certo P.S. Voglio segnalare agli ché parla dello stato d’animo, del- do dalle nostre Chiese, dai nostri filone si è andata fuori regione. amici de “la vianova”, un libro del “cammina, Molise!” è andata. chi amici e mi piace conoscere portali, dai nostri castelli? Tornando ai paesi, abbiamo pubblicato quest’estate dalla l’emigrante, del lavoro e delle lotte Vi ho partecipato col solito nuovi paesi. Come sarebbe stata diversa la trovato sindaci e Giovani pieni di Iannone Editore di Isernia: che ha dovuto sostenere per vedere entusiasmo perché mi piace cam- A proposito di questi ultimi, nostra formazione e forse anche il entusiasmo, che ce la stanno met- “Nei cantieri di Toronto” di riconosciuti i propri ed altri diritti.

Cari amici di cammina, Molise!, Campobasso che lo scorso anno mi mi ha giocato un brutto (o bello?) colare al prof. Lucarelli che si dedica eccomi a voi con questa lettera a regalò la maglia all’arrivo a Duronia. scherzo: mi pare che era la quarta con tanto amore. Un saluto caro infi- “LA descrivere la mia impressione su que- È stato molto bello ed interes- tappa di km 29, all’arrivo in albergo ne a Franca e Maurizio. STANCHEZZA sta manifestazione a cui con quest’an- sante scoprire paesi nuovi e i loro ero sfinito dalla stanchezza ho sba- A quelli che mi chiedono di no ho partecipato per la seconda volta. abitanti molto cordiali. gliato stanza e sono entrato dentro la quante stelle era l’albergo dove MI HA GIOCATO Ormai penso che mi conoscerete Stare insieme per quattro giorni stanza di una signora anche lei molto alloggiavamo rispondo che a non solo come suonatore di organet- significa avere la possibilità di scopri- stanca, che non riconoscendomi mi Campobasso la sera era sempre UNO STRANO to ma come persona allegra e molto re anche dei “personaggi” tra i cam- ha fatto entrare scambiandomi per nuvoloso e di stelle non ce n’era sincera. minatori: quest’anno per esempio ne suo marito. Dell’errore ce ne siamo nemmeno una. SCHERZO...” Sono stato felicissimo di rivede- ho scoperto uno molto simpatico che accorti la mattina a colazione. Per ultimo un grazie ai cavalieri di GINO LANCIANESE re tutti quei visi stanchi ma sorriden- sapeva cantare, non ricordo il nome Vi ringrazio per la premiazione Triventini che hanno dato lustro alla ti e sono stato un po’ deluso per non ma è il sindaco di Pietracupa. che mi ha commosso tanto. Un elogio manifestazione. (ROMA) aver rivisto quelli che mancavano, Il percorso è stato molto lungo e agli organizzatori che saluto insieme Un abbraccio dal vostro Gino specialmente l’amico di duro al punto tale che la stanchezza a tutti i camminatori. Un saluto parti- Lancianese.

Ma insomma in quale terreno Ed allora la Morgia di posso affondare il mio aratro? Pietracatella può sembrarmi come La risposta mi viene più facile un lembo di Arabia e nel guado del “IL TOP DELLE quando mi lascio alle spalle: le Biferno posso immaginare le SUGGESTIONI velleità di analisi sociologiche, gli MIE VACANZE intendi di carattere culturale, i pro- imprese dei Bulgari che guidati da MOLISANE getti di rinascita, le ricerche sul Alczeco imperversavano in queste NELLA TERRA di SILVIO VITONE folklore, i ricordi sulle mie origini contrade sul finire del settimo D’ORIGINE” (ROMA) molisane, ogni studio di carattere secolo. storico – archeologico sui Sanniti. Vorrei potermi fermare per di ORLANDO ABIUSO Per me il “cammina, assaporare le suggestioni, che la (LEGNANO) Molise!” rimane un viaggio nella fantasia, il sentimento ed il pae- memoria e nell’immaginario. saggio stesso suscitano in me ad Agosto 2000: per la quarta pensare ad una certa letteratura sul Debbo solo farmi trasportare Caro Giovanni, devo dirti nazione, tutto. volta consecutiva ho partecipato al “come eravamo”. Ripiego allora da quel fiume umano di magliette ogni passo, ma il solito fiume verde bottiglia, che cammina su umano festoso e chiassoso mi tutto il mio grazie per la Un giornale così “cammina, Molise!”. Ormai posso sulla prospettiva, non del tutto provvidenziale opportunità considerarmi, a buon diritto, un affascinante, di muovere alcune tratturi, sterrate e campi per ritro- sospinge verso l’epilogo giornalie- meriterebbe più fortuna e veterano di questa manifestazione critiche, costruttive si intende, sul- varmi in una dimensione così lon- ro: il paese di turno che ci accoglie che mi hai dato, di immerg- diffusione, nel Molise! ma e mentre aspetto che venga istitui- l’organizzazione e sugli obiettivi tana dalle mie consuete realtà con i canti, le musiche ed i balli. ermi “full” nelle cose forse…si può fare. metropolitane. to un riconoscimento per i fedelis- non sempre raggiunti. Qui sogno e sonno si confon- molisane, con il tuo “cammi- Il tuo pezzo-editoriale, simi, mi lascio solleticare dall’idea Le critiche, però, rischiano di Sotto il sole impietoso di ago- na, Molise 2000!”. dono e la stanchezza, il vino, le che non avevo ancora letto, di ripercorrere (e qui riproporre) i essere recepite come un mancato sto, quando la sete non viene lenita La provvidenza in sostan- momenti più significativi della mia riconoscimento dell’impegno (ed nemmeno dalle bottigliette del luci ed il buio della notte accresco- dice le stesse cose che io za esiste, ma non è divina: è vado esprimendo sulle pagine passata esperienza nelle contrade anche della diligenza e capacità) di provvido Santino e le gambe non no il senso di magia e di incanto, la contingenza spazio-tempo molisane. tanti volontari. reggono più il peso dei chilometri, che mi sono portato dentro di me del mio neonascente libro di Ma a furia di ripensarci mi Potrei allora muovermi nel- si consuma la catarsi del piccolo che si mescola con gli input per tutto il giorno. Il ritorno alla emotivi-sensoriali di ciascun cui sai, che ora vorrei intito- accorgo che le mie migliori inten- l’ottica di elaborare proposte impiegato e posso immergermi realtà sarà brutale? Penso proprio lare: “cammina, Molise! zioni si arenano nelle difficoltà di migliorative, ma anche in questo (rinnovato nello spirito?) in quel- soggetto, e se ci sei o non ci di no perché il quotidiano sarà elaborare una ricostruzione com- caso non è difficile incappare nelle l’ambiente di valli ampie e silen- sei in un luogo, ad un avven- Non ‘vva ‘bbene così”. plessiva di fatti e personaggi e poi secche dell’ingenuità o in quelle ziose, di orizzonti sconfinati, pun- vivificato da tanti ricordi. Ed allo- imento, dipende dalle tue (Forse esce quanto prima, per l’operazione mi appare di un della presunzione di avere in mano teggiato di paesini bianchi sullo ra “cammina, Molise!” grazie se scelte! i tipi della Tipografia editrice discutibile gusto “retrò” e mi fa la soluzione di tutti i problemi. sfondo di terre bruciate. continui ad esistere. Risultato per me: due lampo di Campobasso. Ho giorni dopo essere sbarcato già in agenda un appunta- IL PIÙ PICCOLO nel Molise (il 6 agosto alle mento decisivo per il 2 otto- ore 23 circa a ). Mi bre prossimo. Pensavo, tra SUONATORE sono ritrovato a Jelsi, ore me, qualora l’affare non DI “DU BOTT” DEL 8.30, alla punzonatura per andasse in porto, che il libro l’avvio di “cammina, Molise potrebbe essere perso in cari- CAMMINA, MOLISE! 2000!”, il top delle mie co dall’Editore de “la viano- di PIETRO BERARDO vacanze nella terra di origine! va, l’Associazione culturale (ROMA) È vero che mi sono becca- “la Terra” di Duronia, per to, nello stesso luogo, anche farne uno strumento di una contravvenzione automo- battaglia onde smuovere le Edoardo, un bambino di bilistica con tanto di verbale acque metiliche molisane e appena cinque anni, è riuscito verde infilato sotto il tergi- depurarle!). ad entusiasmare i marciatori cristallo del vetro anteriore della mia automobile…ma Ti mando i capitoli più esibendosi in una fantastica attinenti alla linea de “la “performance”, suonando un questa è un’altra storia, che ti ho già raccontata ed inviata vianova”: se mi chiami per piccolissimo “Du Bott” telefono, sarò lieto di discutere insieme a me e al maestro Gino per posta. Mi ha telefonato poco fa insieme come utilizzare Longanese. Il prossimo anno Rocco Cirino, sorprendendo- questo materiale che ti invierò Edoardo lo integreremo a mi mentre mi leggevo l’ulti- subito per posta prioritaria. pieno titolo nel gruppo dei mo numero de la vianova Ciao, grazie, a risentirci. suonatori del “Cammina, ricevuto a Jelsi, apprezzan- Orlando Abiuso, Molise!” done i contenuti, l’impagi- molisano di ritorno.

“OGNI ANNO Egregio architetto, valori culturali ed artistici che vengono sapientemente sono già due anni che partecipo all’iniziativa “cammi- messi in luce. Voglio però sottolineare i valori umani della TORNO CON na, Molise!” promossa dalla Sua associazione e da Lei regione che vengono scoperti. Credo che soprattutto per LA MIA FAMIGLIA coordinata. queste caratteristiche la Vostra iniziativa dovrebbe essere Già lo scorso anno ero rimasto molto soddisfatto di presa ad esempio anche da altre regioni. A RIVISITARE avere preso parte al programma per il valore dell’inizia- Come l’anno scorso, dopo avere partecipato ho effet- I LUOGHI tiva e per le modalità di esecuzione. Quest’anno ho notato tuato un viaggio negli stessi luoghi con la mia intera fami- che l’organizzazione è migliorata forse per la maggiore glia, che, grazie alla mia “esperienza”, ha potuto godere DELLA MARCIA” esperienza acquisita. appieno della vacanza in quelle belle località del Molise. di ALBERTO ALBERTI I punti forti di “cammina, Molise!” sono certamente la Possa questa mia lettera incoraggiarVi a continuare. (TRENTO) bellezza dei luoghi che ci fa conoscere, ed anche i loro Sentiti ringraziamenti ed i migliori saluti ANNO VII N° 10/11 PAGINA CAMMINA, COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MOLISE! OTT-NOV 2000 15 INTESTATO A: 2000 la vianova - Lungotevere Prati, 16 LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI 00193 Roma ata, forse per scommessa, dall’amore per la propria disposti a brindare in allegria. terra di alcuni Duroniesi residenti a Roma, l’iniziati- “CAMMINA,MOLISE!” La marcia nel paese si conclude con la soddisfazione di va siN è concretizzata, il primo anno, con un percorso podisti- aver offerto momenti di solidarietà, di partecipazione ad una co di quattro giorni, che ha portato gli audaci avventurieri da vita che, nei tratti più profondi, quelli valoriali, è rimasta Roma a Duronia, ripercorrendo le piste dei padri; si è poi UNA TESTIMONIANZA intatta, anche se il benessere ha migliorato le condizioni, arricchita, nelle diverse edizioni, di esperienze ed efficienza, di ENZA SANTORO REALE offrendo tutto ciò che allevia la fatica fisica, migliora la pro- sino ad acquistare risonanza sovra regionale; l’edizione di duttività e restituisce l’uomo ad un modus vivendi più grati- quest’anno, infatti, ha visto la partecipazione entusiastica di ficante. molti Molisani che vivono altrove, ma anche di un folto numero di non Molisani. L’accoglienza delle autorità è stata calorosa; dopo un ini- È un fatto quasi naturale che Molisani emigrati in altre ziale disorientamento, una volta constatato l’inatteso affluire regioni tornino felici nella terra madre e, appassionati, ne di persone motivate ed entusiaste e non solo della regione, decantino le bellezze: i loro apprezzamenti possono essere hanno apprezzato il valore dell’iniziativa come mezzo utile a giustificati da quel rapporto viscerale con la patria, dalla pas- riscattare una terra potenzialmente ricca di risorse che, ade- sione di rivedere ciò che il ricordo ha conservato ed abbelli- guatamente utilizzate, potrebbero portare al salto di qualità to, da quella sorta di campanilismo che può far perdere di una regione la quale per fortuna, è stata dimenticata nel obbiettività al giudizio; ma se il non Molisano rimane incan- periodo in cui lo sviluppo industriale e l’invasione cementi- tato dinanzi ad un panorama ampio o ad uno scorcio sugge- zia hanno prodotto guasti irreparabili all’habitat umano e stivo, se osserva con ammirazione la preziosità di un monu- naturale. mento, se, procedendo leggero o affaticato, esalta le bellez- La configurazione geografica molisana montuosa, colli- ze, la salubrità della nostra terra, l’animo è scosso da una nare, non aperta ad un traffico veloce, che, nel passato, ha complessità di sensazioni: il piacere della condivisione di giudizio, il compiacimento per un apprezzamento da tempo frenato un progresso distruttivo, oggi potrebbe costituire uno strumento idoneo a potenziarne le risorse: luoghi ameni, atteso, l’orgoglio soddisfatto. È la prima volta che prendo parte alle Cogliere alcuni aspetti paesaggistici con gli occhi di uno riposanti, aria pura, acque ancora in gran parte limpide, cibi “straniero” è una sensazione piacevolissima che affratella, escursioni di “cammina, Molise!”, sani che conservano il sapore buono ed autentico per la che fa osservare con maggiore attenzione, che lega più forte- un’iniziativa giunta ormai alla sesta edizione, genuinità degli ingredienti. mente l’animo ad un bene, per molti aspetti, sconosciuto. È il momento di rilanciare il turismo in una terra sana, “Conoscere per amare” è il motto che traduce una mia che già da qualche anno mi suggestionava per propinando la semplicità dell’antico, la naturalezza e la convinzione e che acquista una maggiore veridicità ogni qual il nome accattivante e che, quest’anno, ho varietà delle forme, la selvatichezza delle piante indigene, le volta le escursioni podistiche mi mettono a stretto contatto desiderato sperimentare direttamente, da preziose testimonianze storiche ed artistiche. con un territorio che vado imparando a leggere nei dettagli Una nota positiva è che la rappresentativa politica di della geologia, della flora e della fauna, nei segni storici ed quando gli amici dell’A.I.I.G. me ne hanno quasi tutti i paesi visitati è costituita da giovani che sembra- umani. no aver compreso il momento favorevole per la realtà moli- ìCammina, Molise!” mi ha consentito una conoscenza illustrato il pregio. sana e si adoperano a che tutto quanto appartiene al passato più diretta di luoghi che da Molisana credevo di conoscere, di un turismo nazionale ed internazionale. venga riproposto al presente senza sofisticazioni, con quella per averli ammirati da lontano, quando, percorrendo in mac- Un plauso alle Associazioni A.I.I.G., Italia Nostra e china le strade delle fondovalli, venivo attratta dai paesini semplicità e genuinità, di cui oggi più che mai si ha bisogno. Punto e Accapo nelle persone del Geom. Michele Cianciullo, Sono giovani che hanno bene inteso il messaggio di arroccati su alture scoscese, segno di dominio, di solitudine, dell’Arch. Claudio Di Cerbo, del Sig. Giovanni Mascioli, i “cammina, Molise!” e si sono prodigati per un’accoglienza di mistero, oppure quando osservavo le vallate, i pendii del- quali hanno studiato i percorsi nei dettagli attraverso l’analisi eccellente, per trasmettere lo spirito del paese, affidando ad l’andamento collinare e montuoso che, nell’armonica varietà di cartine topografiche e sopralluoghi ed hanno contribuito dei colori e delle forme, suggestionavano i miei sensi e mi con il Coordinatore a promuovere incontri con le autorità dei esperti il compito di far “vivere il paese” in quel che di bello convincevano che vivere nel Molise, nonostante tutto, è vari paesi visitati, onde sollecitare un’accoglienza dignitosa. contiene, in quel che di meglio si potrebbe ottenere. bello e allontanarsene sarebbe un errore. È da sottolineare il fatto che associazioni diverse si siano L’ospitalità è stata squisita anche in termini di degusta- Ma vivere il Molise camminando, osservando, contem- adoperate sinergicamente per la realizzazione di un progetto zione. plando, raggiungere quei paesi attraverso sentieri ripidi, complesso, utilizzando le proprie competenze ed esperienze Come non ricordare la salciccia con pomodori e pepero- impervi, sotto la calura che fiacca, significa provare il piace- al fine di avvicinare un gruppo di circa centottanta unità al ni, gustata alle dieci del mattino insieme con un buon vino e re della sfida, il gusto di conquistare la vetta, la gioia di territorio molisano per farlo conoscere, amare ed apprezzare con dolci locali offerti nella piazza principale di Ielsi; i palati ricercare il contatto umano, dopo un percorso fatto in solitu- nella pluralità dei valori naturali, storici, folclorici. dine tra pensieri e riflessioni le più varie, per condividere, raffinati di oggi, abituati al caffè di mezza mattina, sono È proprio questa intesa fra libere associazioni che ancora col compagno discreto, il piacere che si va gustando; vivere rimasti sconcertati dinanzi a tale piatto, che costituiva la manca ai Molisani, per cui molte iniziative, potenzialmente il Molise in tal modo significa conoscerlo meglio ed amarlo colazione consumata avidamente dai contadini al mattino, valide, muoiono sul nascere, in quanto entrano in concorren- più profondamente. dopo cinque ore di duro lavoro, ma è bastato il primo assag- za, senza potenziarsi, anzi spesso, per una ripetitività incon- Un grazie allora alla complessa organizzazione di volen- gio per compiacersi di una tale squisitezza che ha rallegrato terosi che solo la passione per la propria regione, il desiderio sistente, banalizzano l’azione e disperdono energie ed inte- lo spirito e corroborato il corpo, disponendolo alla dura mar- resse. di valorizzarla possono sollecitare e che, in premio di tanta cia. L’esempio di cooperazione efficace nella realizzazione di operatività, hanno la soddisfazione di conseguire il fine: una Come non ricordare la bontà di pane, olio e pomodoro partecipazione entusiasta, una valutazione positiva ed una “cammina, Molise!” fra Associazioni che, pur nella peculia- rità del proprio Statuto, hanno operato per un fine comune, consumato con voracità ed allegria nel Bosco Falcone di crescente ammirazione per tutto quello che si va scoprendo. Guardialfiera e nella piazza di Trivento. Percorrere la linea del Molise centrale che taglia le fon- potrebbe essere di stimolo perché l’associazionismo non sia motivo di dispersione, ma di operatività complementare in L’accoglienza a Sant’Elia è stata all’insegna dell’elegan- dovalle del Trigno, del Biferno, del Fortore significa rendersi za raffinata: frutta fresca in gran varietà, insieme con bibite e conto delle bellezze delle valli che segnano i confini con la esperienze più ampie ed utili all’affermazione del Molise. caffè negli spazi della villa del comune, in un apparato che Puglia, dove le montagne scendono dolcemente verso la pia- La socializzazione è uno degli scopi di “cammina, nura e con l’Abruzzo, dove le montagne sovrastano sempre Molise!”, scopo indubbiamente conseguito in questa edizio- corrisponde al gusto delle amministratrici e ad un paese che più imperiose. ne: apprezzabile la socializzazione fra i partecipanti e soprat- è stato sfiorato dal benessere di attività industriale, oggi È spettacolare guardare, dal belvedere di Trivento, l’am- tutto fra i giovani che sono diventati un gruppo compatto, scomparse perché collocate in luoghi più aperti al traffico. pia vallata del Trigno con i paesi abruzzesi che occhieggiano capace di dare vivacità e brio alla comitiva; socializzazione Non è possibile dimenticare i legumi – ceci e fagioli – nel versante opposto; è riposante osservare l’ampia distesa di anche con gli abitanti dei singoli paesi, che, quasi sempre, si con la pasta serviti a Pietracatella, a Lupara, a Roccavivara, colline che fanno corona al lago di Occhito, luoghi dove si sono lasciati piacevolmente coinvolgere nel suono e nelle a Fossato sempre con vino offerto in bicchiere a nascondono testimonianze che potrebbero far riscrivere alcu- danze che l’infaticabile Gino Lancianese e compagno del Roccavivara, a bottiglie altrove, in damigiane a Lupara. ne pagine della storia romana. duo “Du-Bott” hanno promosso, insieme col gruppo di ricer- Ogni paese un gusto anche nel cucinare un pasto frugale ca e di danze popolare “Scacciapensieri”, ammirevole per la Organizzare percorsi montani non è impresa semplice; come pasta e fagioli; è un sapore che cambia con le spezie, occorre la competenza del conoscitore dei luoghi, capace di vivacità, simpatia e professionalità. È un piacere l’ingresso festoso in paese, annunciato, col per la qualità dei legumi, per la peculiarità delle cucine. individuare l’itinerario più compatibile con le esigenze dei Una nota piacevolissima infine l’accoglienza coi canti e marciatori, capace, inoltre, di conciliare i diversi gradi di dif- megafono, dalla voce calda di Giovanni Germano, che rivol- le danza dei gruppi folcloristici: fanciulle splendide nel por- ficoltà con la possibilità di ammirare i luoghi più suggestivi. ge il saluto dei marciatori alla cittadinanza, alle autorità ed Le decisioni, prese con cognizione di causa, per finalità illustra le finalità dell’iniziativa con chiarezza e concisione. tamento, nelle fattezze del volto, nell’espressività dello ben precise, possono non essere condivise, il che genera È piacevole percorrere le strade camminando e ballando sguardo, insieme con compagni altrettanto ammirevoli, qualche disguido, perché, quando la stanchezza è tanta, il al suono dell’organetto e del bufù, mentre gli abitanti si hanno indossato i costumi tradizionali e riproposto attraverso cammino è lungo, la calura opprimente, qualcuno decide che affacciano attratti dalla novità con aria inebetita tra scettici- il canto, la danza ed una gestualità ricca di significati, aspetti le scorciatoie sono salutari, che non è necessario il cammino smo e compiacimento. di vita e tradizioni legate al lavoro, alla casa, all’amore. più lungo; è allora che si crea confusione, perché due verità Sono, in genere, persone anziane, col volto segnato da Simpaticissimo il canto delle “maitunate” del vivace si scontrano, e l’apparato organizzativo vacilla, provocando una vita di stenti e fatiche, le quali, incredule, assaporano gli gruppo di Pietracatella; antico il motivo, obbligo della tradi- disorientamento e mugugni. agi di una vita più evoluta, conservando una scorza che zione “la bevuta” alla fine di ogni stornello, nuove ed Immancabili questi momenti di incertezze e di risenti- nasconde sensibilità e sentimenti, una scorza costruita su improvvisate le parole che, con contenuta mordacità, bersa- menti che, per fortuna, il buon senso ricompone e la ragione alcuni principi morali, per cui “non è conveniente manifesta- gliano l’amico o il personaggio in vista. fa dimenticare dinanzi all’efficienza di un apparato organiz- re i propri sentimenti, non è dignitoso abbandonarsi ad una ìCammina, Molise!” è una tappa che resterà indelebile spontanea espansività”; quindi varie le reazioni all’invito dei zativo che provvede al rifornimento tempestivo di acqua, nella memoria dei marciatori, i quali hanno avuto modo di all’incontro con la cittadinanza e con le autorità del paese, suonatori di dimenarsi al suono allegro dell’organetto: fra le soddisfare i sensi, ricreare lo spirito, modellare il proprio alla visita guidata del centro storico, alle allegre ed abbon- donne solo alcune, dopo un momento di esitazione, si abban- danti degustazioni. donano al sorriso ed alle danze, concludendo con un caloro- corpo, ravvivare i ricordi, rinvigorire la speranza, tanta Un plauso agli animosi organizzatori: all’A.C. La Terra, so grazie per aver interrotto una monotonia paralizzante, varietà di occasioni e di stimoli è stata loro offerta. in particolare al Coordinatore, arch. Giovanni Germano, cui altre restano con un volto corrugato ed impenetrabile fino L’augurio che l’iniziativa sia promossa ancora negli anni vanno riconoscimenti e gratificazione, quale promotore di alla conclusione dell’omaggio musicale, accennando al salu- futuri con lo stesso entusiasmo, con un interesse crescente, un’iniziativa che si spera continui nel tempo con meritato to con uno sbiadito sorriso ed un lieve movimento della con partecipazione più ampia ed una risonanza nazionale ed successo e con la positività di portare il Molise all’attenzione mano; gli uomini, invece, si mostrano bonari, divertiti, internazionale. dentro efuoriil delle nostre Associazioni, l’asse portantedellavoro Molise!, ifestazione, il partecipano allanostraman- che semprepiùnumerosi M A quello della Vostra l’amore perlaNostraterra. possedete, laconoscenzae dei benipreziosiche posizione edonarealcuni il coraggiodimetterviadis- di 75anni Voi aveteancora insieme. Alla venerandaetà marce abbiamofatto p edizioni. La e valorizzarenelleprossime e cheorabisognapreservare turale chemoltichiedevano ante e dimostriamocolnostro paesi noiliabbiamolanciati risveglio fecondodeinostri saggi infunzionediun l’assistenzialismo. coltivato conlaculturadel- steccati dell’”orticello”, fronto, contrappostaagli punto d’incontroedicon- intesa comeluogodifestae riscoperta della“piazza”, della “chiacchiera”;la posto allarequieinsipiente ale delconoscere,contrap- dell’attesa; ilpiacerecultur- posto allastaticitàpassiva ta del“fare”attivo,contrap- minare, intesacomepropos- riscoprire leterremolisane. alle gambe,perscoprireo orecchie chesitrasferisce suono dell’organetto nelle sudore allafronteedil carica. Tutti insieme,il folclore itinerantechedàla socialità, varieculture.Il ciatore: variaumanità, sionista, l’animalista,ilcac- tore, l’artigianoedilprofes- l’operaio conl’imprendi- dente conilprofessore, l’accoglienza. incontra nellepiazzedel- della cittadinanzachesi più conta,lapartecipazione ta deisindacie,quellache pazione semprepiùconvin- nizzazione, laparteci- che collaboranoallaorga- pazione delleassociazioni anno inanno,laparteci- in crescitaprogressivadi innanzitutto deimarciatori pazione. Lapartecipazione i insieme cisiamomerav- biandoci ideeeriflessioni abbiamo colloquiatoscam- monianza. mo, cheiodefinireiditesti- modo diintendereilturis- poniamo questonostro vani epoiaitanticuipro- regione innanzituttoaigio- problemi dellanostra comunicare lebellezzeei campo, meglioriescea amo sperimentatosul Molise! gliati ditantaparteci- assati edaltrequattro ssociazione. ConRocco, ichele eitantisoci AIIG,

Editore CAMPOBASSO,RADUNODEGLI AMICI DI“CAMMINA,MOLISE!” 17FEBBRAIO2001, A IL C Grosso lavoroil Vostro e Caro Professore,imes- La faticafisicadelcam- Il figliocolpadre,lostu- Camminando, spesso

Associazione culturale “La Terra” , iocredo,dovràessere Via Roma, 30 86020 q Duronia(CB) aro Professore,altri ha fattoilsaltocul- uattro annisono perché, comeabbi- Registrazione Tribunale di Roma del 27/06/1994 - N° 284/94 Cattedra itiner- cammina,

Direzione e Redazione cammina, Via S. M. Mediatrice,5-00165- Roma Tel. 630734 – 632828 (anche fax)

Direttore Responsabile: Antonio De Santis delle istituzionilocali. maglie, spessoasfittiche, purtroppo, aldifuoridelle terno dellanostraregionee, mente econprofittoall’in- capace diagireautonoma- guardia culturaleattiva giorno, cheesisteunaavan- impegno, giornodopo pure inqualchecoscienza capitare anchediincappare quando vabene,perchépuò frequente creanopiedistalli, svegliate chedi vogliono essere coscienze chenon proprio quelle Purtroppo sono coscienze. risveglio delle naturale del essere ilfrutto non puòche delle nostreterre ze. Ilrisveglio lio dellecoscien- primario ilrisveg- come obiettivo tinua adavere asmo avevaecon con tantoentusi- so apienemani tanti annieprofu iniziato ormaida tempo! quando sièin dal piedistallofin onori escendere lusinghe degli molto attentialle dobbiamo stare dimostrarci che stanno lìa sazione! Maifatti statica. inesorabilmente vuol fareapparire lissima, machesi immagine, quindi,anzibel- nostra immagine.Unbella della pietrificazione ad ognicostomidailsenso voglia dicrearciilpiedistallo tisce, Professore!Questa lavorato invano. vuol direchenonabbiamo commuovono alcontempo: c mento. Tutte questeonorifi- telegrammi diapprezza- di chiesainvianoletteree Uomini politici,diculturae Cultura, dell’Istruzione. d regionali eiministeri istituzioni provincialie riconoscimenti ufficialile partecipanti. Inviano quenti lamentazionidei più chegiustificateefre- smaccata disattenzionealle alberghi nonostantelaloro Sentitamente ringrazianogli portanza dell’evento. che accorticolgonol’im- p menti degliorgani distam- t dell’attenzione chemeri- trovano finalmentealcentro volte perchéiloropaesisi daci elecittadinanzecoin- esperienza. Plaudonoisin- marciatori perlabellissima a nonfinire.Ringrazianoi Attestati distimaeapplausi ano. Sonoentusiastiicom- enze cientusiasmanoe a edelletelevisionilocali Direttore Editoriale: ell’Ambiente, della

Filippo Poleggi Il lavoro unasen- E’ Ma qualcosamiinsospet- I Capo Redattore: messaggipenetrano. Giovanni Germano

Videoimpaginazione Adriana Brunetti - Enrico Masci - - Stampa per informazioni:Tel. 0874/61639-0333/7672276 agli appuntamenti Molise): “ prof. RoccoCirinoèilPresidentedell’AssociazioneItalianaInsegnantidiGeografia,sez. della bor ma aFaito,dopoappenaduechilometri,c’èlaprimasostadiristoro,organizzata dagliamici essere inveceuna“festosaPartenza”. qualche spettatoreoccasionalefannodacorniceunpo’ smorzati, nonconvinti,deipochiamicirimasti,lenotesmessedellabanda,l’ironiafaciledi vieppiù, prendedipettotutti.Losconcertoaumenta. tore. mò m’etap’r divertito nell’incassareglischerzicamerateschidell’allegrabrigatadeimarciatori.“ T per quellochesappiamo,èpartitoinorario. quasi tutti:mancanoi“Romani”.Preoccupati,stiamoaspettandoilpullman,chedaRoma, dalla caluradelleprimeorepomeridiane,salivasulpullmanperriposare:“ vano’ compagno idealediquestalungamarcia.Instancabilecamminatore.Ipiùgiovanilo‘sfotte paese attraversato(loconoscevanodappertutto!),sièrivelato,giàdopoiprimichilometri,il iaeei aì i‘usiognzaoi perquattro giorni rimanere inbalìadi‘questiorganizzatori’ e tidiciamograzieperaversceltoditrascorrerequattrogiorni insiemeanoi. agli altriprofessoridellasua at oì nqet iriarimd icnsel.E unapersona eccezionale fatto così.Inquestigiorniavraimododiconoscerlo.E’ ROTOPRESS mattina, pervenire daVasto finqui! Via del Trullo, 560 - 00148 Roma anto preziosoedottonellesuelezionidiconoscenza“globale”delterritorio,quantoardito Sul Tratturo, indiscesa(menomale!)versoCivitanova,Lucarelliancora‘rumoreggia’, Alle diecietrenta,condueoremezzadiritardo,peròsiparte.Gliapplausiunpo’ Alle 10,00inpuntoarrivanoiRomani.Finalmente.Millescuse.MaLucarelli,infuriato La reazionegiustificatadelProfessorecreascompiglioall’internogruppoor ì Alle 8,30,alconcentramentosulcamposportivodiDuroniacisiamotutti,omeglio, Ore 7,45.Puntuale.Puntualissimoilprof.Lucarelliall’appuntamento. Il Pr ì Sono giàlenove,madeiRomanineppurel’ombra. Domenico Lucarelli,settantaannisuonati,“ Non mieramaicapitataunacosadelgener Sempr T quando rimanevaindietroo(maquestononloraccontateingiro!),spossato La collaborazione al giornale è anti mesididurolavoropotrebberoandareinfumonellospaziopochissimiminuti!

volontaria e gratuita. ofessore. Le foto inviate saranno riprodotte gata. ScorrevinoeilProfessoreride.Ride? V e isoliti,questiRomani edrai, Giovanni, tera, apertaariflessionisul intermittenza, serve,credo, asegnalare una“ diluceche,anchese ad fornire quelpo’ quanto bastaper 8 scrissi acommentodiquellamanifestazionesulnumero tro, che riportandoilpassodell’articolo Vi riguardache da edizione. Voglio ricordare l’episodiodelnostro incon- allora altrochepiedistalli! mentata èanchesporcae che oltreadessereaddor- seguir g e rispedite al mittente. anni fa. Vi ricordate? sulla nostra“ attraversare eche Vi haportato acamminare anche farVi discernere aldilàdellaragioneleviemigliorida né all’inefficienza,maaveteungrandecuore chesa spesso ostilimadanoitantoamate. percorrere suquestenostreterre, cosìaridedifruttie la comea“ burbero. Lascrivosuquestonostro giornale, il qualebril- manifestare innanzituttoa Voi, decanotemerario,colto, LPROF. D.LUCARELLI AL dunà p’ /96 de“ Gli articoli inviati al giornale, io chepiùhacaratterizzatolamarcia negliannia C Noi dobbiamotenere anche se non pubblicati, non Era il1996ed Lo sobene, Voi nonsieteabituatoall’intermittenza,

saranno restituiti. aro Professore, miscuserete seososcriverVi unalet- ” continuaLucarelli,ormaiinpredaadun’iraincontenibile.Poirivolto Le lettere e gli articoli debbono e chepiùèamatoapprezzato daipartecipanti. ETR APERTA LETTERA essere firmati. chella matina,mam’eva‘ncazzatebrùtt l

A richiesta, se pubblicate/i, a vianova potranno essere siglate/i come na lucecabella “Lettera Firmata”. Le lettere via nova d anonime saranno cestinate. - continuavaadirmiprimadellapartenza GOAN GERMANO iGIOVANNI Associazione, intima:“ COMITATO DI REDAZIONE: ” cammina, Molise! - sbottaLucarelli Franco Adducchio , perché ilfattodenotapersonag- ”

Alfredo Ciamarra ”. Laprimavoltaaccaddecinque Domenico Germano Michele Manzo ”, unavoltasieno,ma

Florindo Morsella cammina, Molise!

REDAZIONI LOCALI: r varie percamminarebene. testa sgombradalusinghe ben saldiipiediaterraela u pr e. Unpo’ Le Vostre“incazza- uf Allora avevaragioneRocco(n.d.r ’ T ssor io misonoalzatoallequattr era allasuasecon- orniamocene acasa!nonpossiamo

Campobasso: malinconica aquellachedoveva di rispettoperchivieneinorario e ”, comevenivachiamatoinogni via Ferrari, 7 .” Tel. 0874/411086 (anche fax) .” Sitiperdoniamo,Professore, via nova” Castropignano: che sentodi c/o Piergiorgio Acquistapace C/da Innaricciola, 6 Tel. 0874/503265

Duronia: da si calmerà.Luiè c/o Studio Pruf’ssò, emò Arch. Giovanni Germano Via Roma, 30 i solitiamicide“ unici adarciunamanosono le dovuteeccezioni,gli di sponsorizzazione:tranne mente sordiadogniinvito economici molisani,total- lare, ahinoi,deglioperatori d materiale didatticoedi costo deipullmanodel capace dicoprirealmenoil tazione annualediagosto finanziario perlamanifes- N di stimaenientepiù. stampe insegnodiattestato vegni oleconferenze sulle spalleduranteicon- Per rispostasolopacche ed allacultura),mainvano. agli assessoratialturismo provinciali (nellafattispecie delle istituzioniregionalie mente ognianno,alvaglio stato sottoposto,puntual- t tutto iltessutoregionaleper s agosto echevaadinteres- oltre iquattrogiornidi ed articolato,chevaben vianova i ta d’orecchieaiSindaci,ed fa perdire)inunasanatira- caricatura Vi immortalai(si Già qualcheannofainuna del percorsodeimarciatori. linee chesegnanoilconfine estendere aldifuoridelle da monito!Incazzature ture” memorabiliservano get perlamanifestazione. ogni annoafornirciigad- “ più inalto. Bisogna continuareemirare risultati furonoottimi. alberghi eiservizibrillano ascolta, riempiamogli all’ambiente enessunoci progetti culturalilegati ”. n quelcasodevodirechei utto l’arcodell’anno,è are inmanieracapillare cammina, Molise!”,

Tel. 0874/769262 ivulgazione. Pernonpar- emmeno unimpegno Guagliù, o questa ganizza Fossalto: Il progettointegrale c/o A.G. Punto e Accapo

C/da Costacalda, 30 .: il ” cheprovvedono Tel. 0874/768497 !”. - - Frosolone: modo siner si lavorain base econloro associazioni di Sindaci ele coinvolgere i siamo riuscitia vero, ite! E’ hanno unlim- le nostre, ener carretta”? le ra “tirarela potremo anco- fino aquando Professore, Caro tori piùimpor gli interlocu- si vedono,ma co edirisultati proponiamo volontariato, la forzadel territorio con di personesul itare migliaia ormai amobil riusciamo come? Noi d’orecchio. Ma ancora duri regionali, sono economiche politiche ed tuzioni tanti, leisti c/o Domenico Castagna C/da Pedencone, 34 Tel. 0874/890178 gie, anche Salcito:

c/o Roberto Lalli vasto Via Taranto, 61 gi

00182 Roma la - - - Tel. 06/7822863 - Schiavi D’Abruzzo erani del mi mesiaduntavoloor dovranno portareneiprossi riflessioni piùampieche solida basedipartenzaper che possonocostituireuna esterno allanostraregione, azioni, l’unointernol’altro due ambitidiconsider- noi tutti Vi seguiremo! bastone, metteteVi avantie d metafora, l’impegnoultimo Lucarelli, peruscirfuoridi i fruttiefarligermogliare. retta adestinazione,svuotare ch’emm’a fa? V Santoro Reale,sociadella argomentazioni diEnza tazione; inparticolarele partecipanti allamanifes riflessioni dialcunidei potete leggereleilluminate se lasivuolesalvare. devono imparareadamare questa terramolisanache della crudabellezzadi loro padrioallaconoscenza alla culturacontadinadei genere, perunlororecupero laresche edigiovaniin tamente sulterritoriolesco- in manierapragmaticadiret- montani edalcoinvolgere tale eproduttivodeibor tici adunrecuperoambien- finalizzare gliitinerarituris- non possonoprescinderedal priorità elapeculiarità,che bisogna stabilirnesolola possono esseretanti, torio molisano.Gliobiettivi esigenze piùvivedelterri- i collegamentinecessarialle nel qualecidovrannoessere potrebbe essereilvolanoe Silvio Molise!, tri amministratoriregionali. sottoporre alvagliodeinos- del progettochesivorrà mulazione veraepropria nizzativo equindiallafor d regionali, incuiilpacchetto nostri amministratori consegnarlo nellemanidei un progettospecificoper quello diriuscireaprodurre tra muscoli e,seguendolanos- momento diirrobustirei il che nessunolaraccolga.E’ girci dallemanicolrischio perché lacarrettapuòsfug- sportivi ocapannoni! i capace diriempiregente l’attrice odelmagoditurno richiamo delcantante,del- esempio, soloperchéc’èil taioli dellepro-loco,per finanziare iprogrammifes- sponsor molisanispessoper Regione Moliseedaigrossi v piamo chefiordimilioni coli illustrativi,quandosap- anche isoldipergliopus- sborsare ditascanostra inconcepibile chedobbiamo tica perinostripaesiedè facciamo promozioneturis- al lavoroculturale,noioggi per inefficienza! Abbinato nebetita piazze,campi elle nostre Associazioni è engono elargiti edalla i c/o Pasquale Giuppone ostra associazione,edi Caro Professor loa Pruf’ssò, E allora, Su questonumero Voi Viale della Bellavilla, 12 D via nova

00172 Roma c obbiamo farpresto,

Tel. 06/2308280 - 06/21801200 ammina, Molise! V

Sesto Campano: itone, unodeivet mettono afuoco c/o Cesare Peluso , portarelacar- C/da Roccapipirozzi, via Vallone 41 Impugnate il

Tel. 0865/928434 cammina, Torella del Sannio: c/o Renato Sala Via Portanova, 3 ghi Tel. 0874/76357 ga - - - - finito di stampare a Dicembre 2000 -